I can't

di Apple gold
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** All alone ***
Capitolo 2: *** Schools are prisons ***
Capitolo 3: *** Welcome to paradise ***
Capitolo 4: *** Mad world ***



Capitolo 1
*** All alone ***


*

*...qualcosa si è rotto...non so neanch'io cosa...ma so che nulla sarà come prima...tu capisci, vero?...
...capire cosa?...
...non rendere tutto più complicato...
...complicato?Tu mi vuoi...lasciare...
...non voglio..ma devo...scusami,è meglio che vada...meno tempo passo con te...meno tempo impiegherò per dimenticarti...addio...*




-Pansy?-
La ragazza si voltò di scatto -Cosa c'è?-
-Eri fissa con lo sguardo nel vuoto...parevi morta...-
-Sto bene sto bene...-
Draco annuì -Se lo dici tu...-
-Dico dico!- sbottò la ragazza sprofondando nella poltrona -Certo però...avrebbero potuto farle più comode...sembrano imbottite di pelle dis paraschioppo!!- Commentò artigliando il bracciolo.
-Ti mancano quelle di Hogwarts?-Blaise alzò gli occhi al cielo -Pan, quante volte te lo devo dire che ...-
-Si si, Drumstrang è molto meglio di Hogwarts...- Pansy sorrise -me lo avrai detto mille volte...e non chiamarmi Pan!!-
-Ok...Pan...-
-Blaise!!!-
-Piantatela!- li avvertì Draco crocchiandosi minacciosamente le dita -siete veramente estenuanti...non potreste mettervi insieme e basta??-
Blaise avvampò, perdendo l'aria strafottente adottata fino a qualche secondo prima. -Cazzo dici Malfoy?-chiese ordinando mentalmente alla sua faccia di non surriscaldarsi.
Pansy fissò Draco socchiudendogli occhi -Già...finiscila una buona volta. Lo scherzo è bello se non dura un secolo. Dovresti saperlo...furetto Malfoy...-
Il biondo sollevò le mani ridendo -Dicevo così per dire!Non ti scaldare!- inclinò la testa di lato -Però...vedo che un di rossore ha colorato le tue guance cadaveri...- non potè dire pià nulla poichè una scodella in creta sfiorò il suo bel viso.
-Vaffanculo Malfoy!-strillò Pansy correndo su per le scale del dormitorio femminile. Inciampò più e più volte, attirò su di se gli sguardi di molte ragazze , ma ciò non parve preoccuparla più ditanto.Ciò che voleva, era solo fuggire il più lontano possibile .Era arrossita....ma perchè? Blaise era bello, tutte le persone viventi lo sapevano. Ma non era lui, che avrebbe voluto stringere in un abbraccio. No, non Blaise Zabini.
Mentre scivolava sull'ultimo gradino, il cerchietto che portava sui liscicapelli, cadde di fronte a lei. Rimase lì,a fissarlo, conscia solo in parte che esso non avrebbe mai risolto i suoi problemi. Col cuore ci credeva ancora...ma la parte razionale, la mente, rifiutava di rivivere i ricordi. Chi era lui per averla stregata a tal punto da essere costretta ad abbandonare Hogwarts? Non osava neanche pensarci,per paura che il volto gentile si riaffacciasse sulla mente,che la affascinasse facendola ricadere come prima, inquell'incantesimo oscuro,che nessun mago vecchio o giovane, potente o inesperto, sarebbe riuscito a sciogliere.
Finalmente riuscì a tornare in . -Dannati scalini...- borbottò per evitare commenti sarcastici da parte delle tre ragazze che la scrutavano sedute sul davanzale.Fingendo di non vederle,camminò rapidamente per il corridoio fino alla sua camera.
,si abbandonò contro il muro,scivolando seduta.
Al buio, perchè era una maga oscura.
Senza versare una lacrima, perchè era a Drumstrang.
Sola, perchè lui era rimasto a Hogwarts.

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Capitolo 2
*** Schools are prisons ***


Non riusciva a dormire

Non riusciva a dormire. Udiva la pioggia picchiettare contro i vetri, sottile ,senza un ritmo ben definito. Udiva i respiri regolari delle sue compagne di stanza. E nonostante si sforzasse di non pensare a nulla, per riuscire a dormire, non ci riusciva. Un unico volto si affacciava alla sua mente. -Sparisci...- mugugnò girandosi dall'altra parte arrossendo. Prima , quando ancora stava a Hogwarts, prendeva in giro le sue amiche, che vedevano dappertutto i ragazzi con cui stavano o che desideravano. Del resto, lei era Pansy Parkinson, la fredda e impenetrabile Serpeverde.

-Appunto, quindi va via..- fece verso il viso che continuava a sorriderle dolcemente nella sua testa. Tentò un altro stratagemma; seppellirsi la testa sotto cuscino e coperte varie. Nulla.

-BASTA!!!!!!!!!!!!!- urlò sollevandosi a sedere, la fronte coperta di sudore.

Una voce bassa e arrochita dal sonno mugugnò -Che hai Parkinson? Vuoi tornare dalla mamma?-

-Vaffanculo Leroy...- ribattè Pansy tornando a sdraiarsi, col cuore che batteva a mille. Sarebbe riuscita a dormire?

 

-Buongiorno Pan.- la salutò l'indomani Blaise, addentando con nonchalance una fetta di pane imburrato.

-Niente Pan.- replicò lei automaticamente accasciandosi su una sedia libera. No, non aveva chiuso occhio. Fortuna che aveva un correttore che faceva perfettamente il suo lavoro.

-Dormito bene?- Chiese distrattamente Draco dall'altra parte del tavolo sfogliando rapidamente un libro. -Hai fatto Artimanzia? Ieri non ci sono riuscito, avevo Quidditch ...-

Zabini alzò gli occhi al cielo -Tutte scuse Malfoy..-

-Vaffan...-

-Dai basta..- tentò Pany sbadigliando e posando la fronte contro la superficie fredda del tavolo. -Stronzi.- aggiunse sentendo che la rabbia cominciava a crescere.

-Cazzo vuoi? Torna a sognare Hogwarts...- replicò Draco perfettamente calmo.

-Finitela.- s'intromise Zabini -Non fate casini per niente...-

-grrr....-fu la risposta della ragazza. -Se nomini ancora una volta...-

-Hogwarts!- tuonò il preside comparendo sul podio dove stazionva la mattina.

Pansy sobbalzò.

-Hogwarts!- ripetè l'anziano -Qualche anno fa....ci ha soffiato la Coppa del torneo Tremaghi.-

Un vago mormorio si diffuse nell'aria. Alcuni voltarono istintivamente il capo verso i tre serpeverde. Draco inclinò il capo in uno strafottente inchino.

-Ma ora, abbiamo modo di organizzarci, e soffiare loro la gloria!-

-Ci vogliono menare...- sussurrò Blaise suscitando l'ilarità di Draco. Pansy gli sferrò una gomitata e continuò ad attendere che il preside concludesse.

-Esatto. Riflettendo accuratamente , abbiamo deciso, io e il Consiglio dei Professori, che tre di voi devono recarsi a Hogwarts, e rubare la Coppa che ci è stata tolta ingiustamente.-

-O cazzo....- sussurrarono contemporaneamente i tre serpeverde.

-Esatto. Blaise Zabini, Draco Malfoy, e Pansy Parkinsn sono invitati a prepararsi per il viaggio. La carrozza parte alle tre.-

-Ma non è giusto!- urlò Blaise scattando in piedi. -Noi siamo andati via da Hogwarts, non vogliamo tornarci!-

Il preside lo fissò socchiudendo gli occhi -Signor Zabini, ricorda il giuramento fatto a inizio anno?-

Il ragazzo fece per riattere, ma Draco gli sferrò un calcio da sotto il tavolo, chiaro avvertimento a non cacciarsi nei guai. -Si signore.- rispose stringendo le mani a pugno.

-Molto bene. Venite nel mio ufficio.-

 

Si trascinò il baule imprecando in contro ogni gradino contro cui sbatteva. Quando arrivò nel piazzale, vi trovò Blaise seduto sul suo con la testa fra le mani, e Draco che fumava con una classe che non gli si poteva non ammirare.

-Fanculo!- esclamò calciando il baule e sfiorando per qualche centimetro il piede di Zabini. -Non voglio..!!!!-

-Pan, nessuno vuole...- ribattè quello passandosi una mano fra i capelli corvini.

-Ma tu non hai lasciato...-

-Lo sappiamo.- rispose a mezza voce Draco. -Ora lo dovrai rincontrare, lui farà la sua solita faccia da idiota e...-

-Non è un idiota!- urlò Pansy con gli occhi fiammeggianti d'ira.

-Scusa, mi sarò confuso con un alro Weasley, allora.- ghignò Malfoy abbandonando la sigaretta fra le labbra e sollevando le mani in uno strafottente segno di resa.

Proprio mentre la ragazza stava per attaccare, il preside arrivò alle sue spalle. -Bene, ci siete tutti.- commentò cn voce neutra. -Siete pronti?-

-See...- borbottarono i ragazzi.

-Spero che abbiate capito lo scopo di questa missione..se tornerete senza la Coppa Tremaghi dite addio alla vostra vita.-

-Chissà perchè mi suona minaccioso...- mormorò Draco facendo scoppiare a ridere Blaise.

-Piantatela.- ribattè secco il preside. L'ilarità cessò subito. -Andate, la carrozza è arrivata. Riportatemela intatta.- disse prima di scomparire in un lieve fruscio .

-Che due coglioni.- sbottò il biondo lanciando il baule sul portabagagli della carrozza. -Mai che ci capiti di andare nella scuola di quelle belle francesine...-

 

 

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Capitolo 3
*** Welcome to paradise ***


-Hogwarts

-Hogwarts.- commentò Draco schiacciando sotto il tacco dell'anfibio il mozzicone di sigaretta. -Non è cambiata di un elfo.-

Blaise alzò le spalle -Poco mi frega...l'importante è che ci ridiano le vecchie camere. Mi manca. A te Pan? Pan?-

Pansy non si voltò. Aveva lo sguardo incollato all'immenso castello. Era tornata, e ancora non ci credeva. Ma più di tutto, non voleva riandarsene. Se l'avesse reincontrato, tanto peggio. Un giorno sarebbe successo. Quel giorno era probabilmente oggi.

-La bella principessa si è incantata sperando di veder una testa rossa alla finestra, Zabini..lasciala nelle se fantasie...-

-Vaffanculo Malfoy.- ribattè lei più per istinto che per autodifesa.

-Ehi, sentitela! fanculo pure a te.-

-Ok, fanculizzatevi entrambi!- proruppe Blaise -però se non entriamo ci perdiamo la cena.-

-Giusto- concordò Draco -Voglio un entrata trionfale, mi raccomando.-

-Questo era scontato.- ribattè Zabini ghignando e aprendo il pesante portone in quercia massiccia.

 

-Dietro questa c'è la sala Grande?- domandò Malfoy. -Ho già dimenticato tutto...-

-Si, è qui.- rispose Pansy alzando gli occhi al cielo. -Ora apri quella dannata porta, lo zaino mi pesa.-

-Ai tuoi ordini...- rise Draco calciando la porta. Questa si aprì davanti a loro, avanzarono illuminati dalla luce delle candele che galleggiavano pigre sopra di loro. Tutti cessarono di parlare. Draco avanzò sorridendo, Blaise alla sua sinistra e Pansy alla sua destra, così com'era sempre stato. -Buonasera Hogwarts!- gridò, sollevando i boati dei Serpeverde.

Silente scattò in piedi, più stupito che mai.

Nel tavolo dei Grifondoro era calato un silenzio surreale.

-Ma sono loro...?- domandò in un sussurro Hermione Granger. -Insomma...sono...diversi....-

Harry Potter, al suo fianco, rispose -Bè..sono diversi parecchio...guarda Malfoy...sembra una ragazza...-

-Solo perchè ha i capelli lunghi non somiglia a una ragazza, Harry...- ribattè Hermione seccata.

-E allora guarda Zabini...-

-Anche lui si è fatto solo più bello.-

-Anche lui coi capelli lunghi...- Harry scosse la testa - Ma cos'avranno di bello! Guarda la Parkinson! Lei si che si è fatta bella! Finalmente ha capito che i capelli vanno bene oltre le spalle, che quelli lisci sopratutto fanno impazzire, che gli occhi trucca...-

Hermione gli sferrò una gomitata. Poi gli indicò il suo migliore amico con un cenno del capo. -Parla prima di riflettere.- sentenziò.

-Come siete stati senza di noi?- gridò ancora Draco estrendo la bacchetta e facendo comparire da essa un filo di luce nera, che a contatto con una candela esplose in mille piccole luci. Poi reclinò la testa e scoppiò in una argentea risata. Metà delle ragazze della Sala sospirarono: il bellissimo era tornato, potevano stare tranquille.

Blaise sorrise passando un braccio attorno alle spalle di Pansy, la quale sorpresa sollevò lo sguardo . -Sorridi, siamo a Hogwarts- fece il moro vedendo Silente arrivare accompagnato dal guardiaboschi Hagrid.

-Signor Malfoy, Zabini , e anche lei signorina Parkinson...a quale gioia dobbiamo il vostro ritorno?- domandò cortese come sempre.

-Drumstrang ci ha insegnato ogni singolo incantesimo di necromanzia che conosceva...- spiegò Draco con un sorriso ironico -Ora la palla ripassa a Hogwarts.-

-Ne sono felice, e parlo a nome del comitato dei professori...- rispose Silente. -Hagrid, puoi cortesemente portare le valige dei nostri alunni nelle loro camere?-

-Certo certo...- borbottò il gigante, caricandosi fra le braccia come se nulla fosse i tre bauli.

-Ora potete accomodarvi. E mi raccomando..mangiate molto e dormite altrettanto. - concluse Silente tornando al tavolo degli insegnanti.

Malfoy non se lo fece ripetere due volte. Andò a passo spedito verso la tavolata dei Serpeverde, e si sedette sulla sedia che aveva sempre occupato. Blaise e Pansy lo seguirono lasciandosi cadere nei soliti posti. -Come se non fossimo mai andati via.- commentò Zabini mentre i loro vecchi compagni vociferavano intorno al loro lider induscusso, ora tornato.

Pansy scrollò la testa -E chi se ne frega?- rispose soffocando l'istinto di volgere lo sguardo verso la tavolata dei Grifondoro.

-Ma...quello è Weasley?- domandò Blaise.

Non ce la fece. Sollevò di scatto la testa. Era lui.E la guardava, altrettanto incredulo. Era bastato un anno,a cambiarli tanto? Non riuscì a distogliere gli occhi scurida quelli verdi di lui,i capelli lunghi scomposti un ciocche rosse...per un attimo ricordò l'estate, gli attimi passati sulla riva del lago, il profumo dell'acqua , il mormorio delle onde piatte...e poi quel giorno. Le immagini le sfrecciavano davanti agli occhi in un lungo flashback.

 

* L'estate...la lunga passeggiata nel bosco. "dove siamo?" aveva domandato ridendo. Una benda scura le copriva gli occhi. "Un posto che mi ha sempre affascinato.Ecco,siamo arrivati".La benda le fu sfilata, la luce ritornò.

"E'...bellissimo...Ron..."

"Volevo condividerlo con te...solo,con te." aveva risposto il ragazzo ,cingendole la vita con le braccia e arrossendo vagamente.

Pansy aveva posato il volto sulla sua spalla "Non pensavo esistessero posti simili..."

Lui non rispose, assorto a guardare il panorama. Il sole ormai tramontato , inondava il cielo con i suoi ultimi raggi, rendendo il mare una superficie piatta dai riflessi arancioni...

"cosa vuoi fare, ora?" domandò Pansy carezzandogli i capelli alla base del collo.

"Rendere questo momento indimenticabile..." *

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Capitolo 4
*** Mad world ***


Non una sola parola venne pronunciata dai due

Non una sola parola venne pronunciata dai due. Ron ruppe il silenzio. -Pansy....sei tornata....-
La ragazza sussultò. Non era preparata alla sua voce. Sperava che fosse cambiata, più bassa, più alta..basta che non fosse così, calda e dolce come prima. -Si, sono tornata.- riuscì a rispondere dopo una lunga lotta con la sua bocca.
-Pensavo...- il rosso chinò istintivamente il capo, poi lo risollevò, passandosi una mano dietro il collo -…pensavo non tornassi più...-
-E' tornata Weasley, fattene una ragione...- sbottò Blaise stringendo i denti. -Vedi di girare al largo.-
Ron sgranò un attimo gli occhi, che poi voltò istintivamente verso Pansy, alla ricerca dell'espressione che gli avrebbe straziato il cuore. Non ve n'era traccia. -Non seguirò certo i tuoi consigli, Zabini. - rispose in fine. -Nè ora mai.-
-Vaffan...-
-Basta!- lo bloccò la Serpeverde. -Blaise finiscila! Siamo appena tornati, smettila di rompere ! - lanciò un'occhiata sfuggevole verso Ron, e lo scoprì sorpreso del suo gesto. Le sfuggì un sorriso. -Ora vado...sono stanca.- concluse avviandosi verso l'uscita. Nel passare, sfiorò il Grifondoro...respirò il suo profumo.... -Non svenire non svenire non svenire!!!!!- pensò disperatamente chiudendo gli occhi. Mentre apriva la porta della Sala Grande udì su di lei gli sguardi di ogni ragazzo e ragazza...- Smettila!- disse fra e . -E' solo un'impressione...-
Una volta fuori, corse nel corridoio ben illuminato, sentendo i suoi passi rimbombare. Sapeva di aver ferito Blaise nel suo orgoglio di uomo, ma sopratutto di Serpeverde. -E chi se ne frega...- pensò mentre un sorriso cattivo affiorava sulle sue labbra. Uscì in giardino ridendo . La luna illuminava lo spazio intorno a lei, piena. Era tornata, era tornata a casa. Un aria fresca le sfiorò le braccia nude, facendola rabbrividire. Poi , sentì una mano calda posarsi sulla sua spalla. Si voltò di scatto ,la bacchetta in mano come si conviene a una studentessa di Drumstrang. Ma non ebbe bisogno di usarla.
-Ron!- esclamò avvampando.
Il rosso sorrise (-Perchè è così dolce?!?!?!?!?!?!?!- urlò dentro di se Pansy) -Esatto. Avevi nostalgia del giardino di Hogwarts?-
-Si..no....all'incirca...- buttò lei implorando le sue guance di smetterla di intingersi di un rosso sempre più scuro.
Ron annuì. poi si infilò le mani nelle tasche laterali della tunica, fissando lontano. -Senti...quanto rimani? Per sempre?- domandò evitando di guardarla.
-Si...certo. Ti..spiace ?-
-Cosa?-
-Che rimango?- Pansy sorrise
-Scherzi? Non mi disturba affatto! Anzi...- arrossì .
-Anzi..?- la Serpeverde scoppiò a ridere. -Sei sempre il solito!-
-E anche tu...avevo paura che tornassi diversa, sai?- la guardò intensamente, come se cercasse di scrutarle l'anima.
-Di-diversa?-
-Si..sai, ecco...diversa caratterialmente. Non fisicamente. Insomma...sei ...più bella di quanto lo fossi già prima...- commentò mordendosi un labbro e chinando lo sguardo verso terra.
Pansy avvampò ulteriormente. Poi starnutì.
-Oddio, hai freddo?- le domandò subito sfilandosi la giacca.
-No, tranquillo, è tutto a posto!- rispose lei sorridendo mentre la pelle le diventava d'oca. -Davvero, non c'è bisogno.-
Ron non l'ascoltò e le posò la giacca sulle spalle, attento che non le scivolasse giù. -Non voglio non vederti per la tua cocciutaggine e un cretino raffreddore. - commentò posandole le mani sulle spalle e fissandola sorridendo.
-Ron...io...-la ragazza sentì le parole stringersi in gola.
Il Grifondoro staccò subito le mani e arretrò -Scusa, sono..sono un idiota....è vero, niente...scusa..- si girò e prese a camminare verso il portone.
Mentre saliva il primo scalino, Pansy capì. Cominciò a correre verso di lui.
Ron, udendo i passi si voltò istintivamente. Vide il suo giubbotto cadere sulla ghiaia. Sentì le mani di Pansy afferrargli la toga e farlo scendere di un gradino. La baciò. Era finita, forse, ma ora era ricominciata.
Pansy sentì la testa girarle dall'emozione quando tornò a baciare quelle labbra così morbide, a toccare i capelli arruffati ancora più lunghi, a sentire le mani del suo unico amore che le scorrevano sulla schiena. Non le importava dell'anno scorso. Di come aveva dovuto lasciarlo, di come aveva sbagliato.

*La Sala grande, era vuota. Solo loro due, uno di fronte all'altra, come se fossero schierati. Sapevano che non sarebbero più stati Ron e Pansy, da quel momento in poi, ma un Grifondoro, e una Serpeverde.
-Cosa succede?- domandò infine Ron picchiettando sul pavimento con un piede.
-Succede che...- Pansy, allora più giovane, respirò profondamente. -Succede che ci dobbiamo lasciare.-
-Cosa????- sbottò il ragazzo incredulo. -Perchè?? E' tutto così...è così perfetto!-
-Lo so!- ribattè Pansy senza riflettere. Si fermò. -Era perfetto. Io...non posso stare con te.-
-Ma...ma perchè? Ho fatto qualcosa che non dovevo?Ti ho ferita?- chiese Ron con un espressione sconvolta in viso.
-No...tu non centri nulla!-
-E perchè, allora?!- il ragazzo scosse la testa -Cosa ... cosa ti...-
-Non posso! Non posso più stare con te...- Pansy scoppiò in lacrime. Ron fece per abbracciarla ma lei lo bloccò con un braccio. -fermo!Non...non posso e basta!-
-i tuoi...genitori?-domandò lui contraendo il viso.
-No, loro non centrano nulla.-rialzò il viso, ora asciutto. L'espressione fiera mascherava il dolore che le stava straziando l'anima.-Non possiamo stare insieme, apparteniamo a due case distinte, a due fazioni opposte.E se...se durante lo scontro finale ci ritrovassimo...se fossimo gli ultimi a rimanere vivi, e dovessimo scontrarci per decidere il vicintore...tu non mi attaccheresti, e ti ucciderei io.E cosa risolverei così?- strinse le mani apugno. -Io sto dalla parte del Signore Oscuro, Weasley.-
Il ragazzo sussultò, udendola chiamarlo così.Tutto tornava lentamente come prima.
-Addio...Weasley. - mormorò Pansy camminando verso la porta della Sala Grande. Lo sentì accasciarsi su una sedia, singhiozzando.Non una volta si voltò. Solo una lacrima le squassò l'espressione impassibile.*

 

FINE

 

 

Grazie mille a tutti quelli che mi hanno seguita fino alla fine!

Un grazie a chi mi ha commentato la fic e un grazie speciale alla mia amica Rika Malfoy che mi pubblica le storie, dal momento che io e la tecnologia siamo due mondi distaccati!

Arrivederci e ala prossima, spero^^

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