Y si alguna vez me quieres hablar, estaré a la vuelta de tu esquina.

di _Allie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Innamorata, ma di chi? ***
Capitolo 3: *** Non ci sei ed io soffro! ***
Capitolo 4: *** Il bene che ti voglio... ***
Capitolo 5: *** Una sirena nel mare. ***
Capitolo 6: *** Come facevi a saperlo? ***
Capitolo 7: *** 'Simon'. ***
Capitolo 8: *** Impossibile! ***
Capitolo 9: *** Perchè? Non ha senso. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ehilà, salve!
Mentre Mi vida eres tu è in corso, eccomi qui con una nuova fan fiction...
Beh, è da un pò che volevo scrivere una Rameria, una Ramin, una Ramefy, una Rochiter, una Tachmin, sto lavorando a tutto ciò, ma per ora ho deciso di portare avanti una...
Buona lettura!


                                           PROLOGO


il
mare, io amo il mare, amo quel mare.
Mi ci sono persa, me ne sono innamorata, ho imparato a viverci.
Vivo in un mare profondo, nei tuoi occhioni chiari; vivo in te, vivo per te, o meglio vivo di te.
Di te che sei così puro, ingenuo; vivo di te che sei bello come il mare.
Ci ho messo tanto ad apprezzarlo, ad amarlo; ma ora che sono immersa, a largo, non voglio più uscire, non voglio tornare a riva.
Sei come il mare perchè cambi spesso; calmo e caldo per ore, e un secondo dopo mosso e burrascoso.
Sei come il mare perchè sei limpido, cristallino.
Sei l'ancora di salvezza a cui mi sono aggrappata amore mio; guarda caso si trova nel mare.


Allo
ra, che ne pensate?
Secondo voi chi sono i protagonisti?
Fatemi sapere se volete che la continui oppure no...
Un beso, Paola.

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Capitolo 2
*** Innamorata, ma di chi? ***


Hola, come va?
In primo luogo ringrazio tutti quelli che l'hanno letta e recensita.
Seconda cosa, mi scuso!
Mi rendo conto che il capitolo che segue è corto, ma mi serviva così per continuare l'effetto immagino ma non so.
Ah, vi anticipo che anche il prossimo sarà della stessa lunghezza, ma ripeto, ci avvicineremo lentamente a scoprire chi sono i protagonisti...
Bene, buona lettura!


X: Mi dispiace, non provo ciò che provi tu.
Y: Ti prego, una possibilità... non riesco a vivere senza di te!
X: io non posso amarti e tu non devi amarmi, addio!
Y: noooooo!
Sudato e triste, così sono ora; mi sono svegliato urlando, come ogni maledetta notte l'incubo si è ripresentato.
Non so se si può definire 'incubo', ma di certo non è ciò che voglio; io sogno l'opposto.
Sogno di baciarla, di proteggerla, sogno di renderla felice.
Ore 10.37
X: Sei un ritardo spaventoso, dobbiamo iniziare le prove!
Y: scusate, due minuti e sono pronto.
Infilai velocemente la tuta, presi il microfono, raggiunsi i miei amici sul palco e demmo inizio alle prove ufficiali per il gran rex 2011.
Ore 18.41
La giornata era stata particolarmente stressante, ero stanco.
Feci una doccia veloce a accesi la televisione...

- Sotto le note di Que Llegue Tu Voz,
   Teen Angels dal vivo nel Rex!
   Vi aspettiamo per la grande festa, chiama il 5237.7200
Era strano vedersi su una pubblicità; dopo cinque anni ancora non ero abituato.
Ma diavolo, quanto è bella?
Vederla tutti i giorni mi distrugge; la amo, impazzisco per lei e non riesco più a nascondermi dietro a un dito.
Flashback
Y: Che ti succede? ti vedo pensierosa...
X: sono innamorata!
Non disse nient'altro; si alzò e sparì per il resto della giornata.
Fine Flashback
Rividi ciò che era accaduto qualche giorno prima, era innamorata; ma di chi?
Speravo di me, ma... ti pare?
Io sono il suo amico, solo il suo amico; un confidente, un compagno di battute...
In questi anni abbiamo maturato un bel rapporto d'amicizia, non credo che possa pensare minimamente a me.
Oltretutto lei...


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Capitolo 3
*** Non ci sei ed io soffro! ***


Bellissimi, buenos dias o buenas tardes, dipende da quando lo leggerete!
Per ora non vi annoio con poemi, buona lettura.


X: Nico, dove sono gli altri?
N: Rochi è in ritardo, Peter si sta cambiando e Gas ha detto che non viene.
X: come non viene?
N: non lo so Là, dice che non si sente bene...
L: daccordo, questa sera lo chiamo!
Ore 12.03
X: Abre tus ojos para mirar; aqui estoy, aqui estoy...
Y: Stoooop, pausa!
P: Lali, ti va se...
L: scusa Pitt, vado di fretta... ci sentiamo dopo!
Ore 14.18
Pov. Lali
Arrivai velocemente a casa; non sentivo nulla, non c'era alcun rumore.
L: Eugeeee...
E: sono in bagno!
Eugenia è la mia migliore amica; la conosco da quando avevamo entrambe quattro anni.
Abbiamo sempre condiviso tutto, ed anche ora, infatti, condividiamo la casa.
Ha abbandonato la band, ha smesso di essere una Teen Angels, ma la mia sorella dell'anima lo sarà per sempre.
E: com è andata oggi?
L: insomma; le prove le abbiamo iniziate tardi, ho liquidato Peter senza farlo parlare perchè avevo un'appuntamento dall'estetista, e, soprattutto, non c'era Gas!
Ore 19.13
-Al telefono-
X: Malaticcio...
G: Lali!
L: come stai?
G: benino, tu?
L: bene, bene... perchè non sei venuto?
G: mi faceva male il cuore.
L: che?
G: Là, sai quello che voglio dire!
L: si si, e tu sai anche la mia risposta. Comunque domani devi venire, eh!
G: certo, allora a domani.
L: ciao malaticcio!
G: ciao.
Argentina, teatro Gran Rex
E' una settimana che non viene, mi manca.
Mi mancano i suoi occhi, il suo sorriso, la sua voce; mi manca ogni singola cosa che sa di lui.
Peter e Nico ci hanno parlato, ma non hanno voluto dirmi nulla, neanche una parola della conversazione che hanno avuto.
Non so che fare, potrei andarlo a trovare...
No, no, no, non se ne parla!
O forse si...
Non lo so, mi sento sciocca; una ragazzina di quindici anni alle prese con il primo amore...
Beh, c'è da dire che, nonostante abbia dieci anni in più, è vero, è la prima volta che mi innamoro seriamente.
Certo che però stare qui da sola, nella depressione totale, quando invece potrei mettere da parte le mie paure, andare da lui, e vedere come sta, è da stupidi.
Vabbè, o la va o la spacca, ci vado!
Ore 16.09
X: Y en un mar de dud...
il campanello; abbassai il volume ed aprii la porta.
X: Gas!
G: Ehi!


Bene, ad essere sincera quel che ho scritto non mi fa impazzire; è corto, poco riflessivo e povero di contenuto, ma che ci posso fare? doveva essere per forza così, un chappy di passaggio, di congiunzione.
E della fine, che dire? E' brutta, lo so, ma ricordate che nel prossimo scoprirete tutto!
Non fatevi trarre in inganno, mi raccomando...
Un beso, Paola!

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Capitolo 4
*** Il bene che ti voglio... ***


Eccomi qui con il capitolo 'decisivo'!
E si, state per scoprire finalmente chi sono i protagonisti.
Beh, senza altre chiacchiere, buona lettura!


X: Gas!
G: Ehi, ciao!
Ero sorridente, felice; la mia migliore amica, nonchè la mia amata in segreto era venuta a trovarmi dopo una settimana.
Era ora; avevo quasi perso le speranze.
X: Disturbo?
G: che razza di domanda è? tu non disturbi mai, Rò!
Sorrise; uno di quei sorrisi che ti sciolgono.
Spensi lo stereo, battei i cuscini uno contro l'altro tentando di rassettare il salone e finalmente ci sedemmo sul divano.
R: Scusa!
Mi abbracciò; non compresi quel gesto.
Lo facciamo spesso, è vero; ma così non si era mai comportata.
R: Non sono venuta a trovarti; sono stata una vera
stro...
G: No!!! (le tappai la bocca)... Non lo dire, non lo sei affatto!
R: ho bisogno di parlarti seriamente...
G: parleremo dopo, ora usciamo!
R: che?
G: aria Rò; è da una settimana che non esco, voglio portarti alle giostre.
R: alle giostre? Gas, abbiamo venticinque anni, non possiamo andare alle giostre!
G: oh si, basta fingere di averne la metà!
Ore 17.21 'Luna park'
R: Dai Gas... voglio andare sulle montagne russe!
G: che? ma non se ne parla proprio... sono debole di stomaco!
R: ti prego, ti prego, ti prego!
G: e va bene... comunque, per la cronaca, ti ricordo che neanche ci volevi venire!
La risposta ricevuta? una linguaccia!
Dopo aver fatto ben tre giri sulle montagne russe, cosa non si fa per amore -pensai-, abbiamo optato per un giro sulla ruota panoramica.
Eravamo su, Rochi non parlava; la sua espressione era strana, come se fosse assente.
Stavamo per scendere, ma lei volle fare un altro giro.
Mancava poco ed eravamo di nuovo in alto; continuava ad essere pensierosa, non capivo...
G: Che hai Rò?
R: ti devo parlare, ora!
G: parliamo dopo, dai...
R: no, se non lo faccio ora non lo faccio mai più!
Annuii.
R: Gas, mi dispiace; io non ti voglio più bene come prima!
Mi crollò il mondo addosso; mi sentivo perso, abbattuto.
La ragazza che amo mi sta dicendo che per lei non sono più nulla; voglio morire!


Lo so, lo so! il capitolo è corto e con un finale pessimo... ma che pensavate? che davvero avreste avuto un capitolo con i fiocchi? oh no, non è da me!
Avete visto? mi dispiace; tutte credevate che fossero i Laliston, ma... vi sembra possibile?
Io che amo sia i Laliter che i Gastochi, come potrei dividere le due coppie?
Beh, spero che vi piaccia lo stesso.
Un bacio, Paola

Ps. Sta sera o domani aggiorno Mi vida eres tu!

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Capitolo 5
*** Una sirena nel mare. ***


Hola!
Volevo ringraziare tutti; chi legge, chi recensisce e chi ha messo questa storia fra le seguite/preferite.
Buona lettura...


R: Gas, io non ti voglio più bene come prima.
Mi crollò il mondo addosso, mi sentivo perso, finito.
La ragazza che amo mi sta dicendo che per lei non sono più nulla; voglio morire!
Pov. Rocio
Era diventato pallido, gli occhi erano gonfi; sembrava che stesse per piangere da un momento all'altro.
R: Credo che tu abbia frainteso...
G: Mi sembra tutto molto chiaro, Rò: hai trovato una persona migliore di me!
R: Oh no, non credo proprio... la mia affermazione voleva far intendere altro.
Gli presi le mani, chiusi gli occhi e con voce insicura, sussurrai:
R: Credo di essermi innamorata di te.
Pov. Gaston
Non ci credo; sta mentendo sicuramente.
Non è possibile che lei, la mia splendida biondina sia cotta a puntino di me.
Lentamente mi avvicinai a lei; i nostri nasi si sfioravano, mille brividi.
Le accarezzai una guancia e dolcemente la baciai.
G: Sono innamorato di te da svariato tempo, sei la mia sirena Rò!
Risi a quell'affermazione; neanche sapesse che io vivo dei suoi occhi, vivo in quel suo mare.
Ci baciammo di nuovo; i nostri labbri e le nostre lingue a contatto...
Provai una sensazione indescrivibile.
Ore 20.37, 'Appartamento Peter'
Sto finendo di apparecchiare la tavola quando suona il campanello.
P: Lali!
L: Amore mio!
Mi saltò addosso; ma quanto la amo?
Siamo fidanzati da ben quattro anni; ci siamo messi insieme durante Casi Angeles 2 e, tutt'ora, siamo felici ed innamorati.
L: Siamo soli? (chiese maliziosa)
P: già, gli altri devono ancora arrivare.
Mi baciò e, piano piano slacciò il primo bottone della mia camicia... poi il secondo... introdusse la mano e mi accarezzò il petto.
P: Amore, fra poco saranno qui!
Si staccò controvoglia e mi guardò dritta negli occhi.
L: Tanto dopo sarai mio!
il campanello suonò di nuovo; ecco lo scapolone.
N: Buona sera! Solo noi?
P: Per ora si; Lali è arrivata poco fa, Euge ha detto che farà un pò di ritardo e di Gas e Rochi non so assolutamente nulla.
Tra le varie chiacchiere passarono una ventina di minuti; finalmente arrivò Eugenia.
E: Scusatemi, avevo dei giri da fare... comunque mi sembra che mancano ancora Gaston e Rocio!
L: Si, ora chiamo Gas!
_Al tel_
G: Pronto.
L: Ehi, che fine hai fatto? non dirmi che non vieni...
G: Tre minuti al massimo e siamo lì!
L: Siamo?
G: Si, io e Rò; stiamo arrivando!
Passarono altri trenta minuti abbondanti; dopo secoli eccoli arrivati a casa Lanzani.
G: Pardon, c'era un traffico assurdo!
E: Ma come sei bella, Rochi!
La ragazza indossava un semplice vestitino nero che gli scivolava morbido sui fianchi e si chiudeva con un'ampia gonna.
G: E già! guardate quanto è bella la mia ragazza...
L: Che? ci siamo persi qualcosa?
R: In effetti qualcosina si... io e Gas finalmente stiamo insieme!
Tutti ci abbracciarono; con un semplice gesto ci fecero capire che erano felici per noi.


Che dite? questa volta la fine è decente, no?
Avete visto? anche se i protagonisti, per ora, sembrano i Gastochi, i miei amati Laliter non possono mancare!
Ah, volevo avvisarvi che questa storia, fra alcuni capitoli, prenderà una piega differente; intendo dire che non sarà tutta rosa e fiori, ci saranno 'problemi', subentreranno anche altri personaggi e, soprattutto i capitoli saranno più lunghi!
Bene, vi lascio...
Grazie di nuovo a tutti, Paola


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Capitolo 6
*** Come facevi a saperlo? ***


C'è l'ho fatta, finalmente ecco il capitolo pronto!
Buona lettura :)

Ore 9.00, Appartamento Gaston
Apro gli occhi e mi rendo conto di essere sola, in una camera da letto.
Questa non è la mia stanza -pensai-!
Mi guardo in torno e capisco di essere a casa di Gas, nella stanza di Gas, nel letto di Gas.
Un sorriso si dipinge sul mio volto; mi raffiora alla mente l'immagine della sera prima, mentre abbracciati ci amavamo.
Avevamo fatto l'amore.
Può sembrare strano, stiamo insieme solo da poche ore, ma conosco bene Gas, mi fido di lui.
Faccio per alzarmi, ma sono nuda.
Mi avvolgo nel lenzuolo e raggiungo il bagno.
Faccio una doccia veloce, mi lavo il viso, lego i capelli in una coda alta e vado in cucina.
R: Buon giorno!
G: Ehi, ti sei svegliata finalmente! Giorno!
Con un semplice bacio riesce a farmi tremare; è passionale, focoso.
R: Vorrei svegliarmi così tutte le mattine!
G: E chi ti impedisce di farlo? puoi benissimo rimanere qui con me!
Risi, l'idea mi piaceva, ma forse era un gesto affrettato.
R: Corri troppo, oh bel Gaston... per ora accontentati di ciò che ti concedo!
Lo vidi sorridere malizioso, ma quanto è bello? -pensai-.
G: Beh, non posso lamentarmi!
Risi per la sua faccia da emerito cretino, ho capito a cosa alludeva.
R: Cambiando discorso, che facciamo oggi?
G: Ti voglio portare in un posto bellissimo.
Ore 12.24, Parco acquatico 'S. Patricio'
R: Dai Gas, posso guardare?
G: No, tieni gli occhi serrati!
Ci avvicinammo alla piscina in cui c'erano i delfini; avevo pagato il biglietto per fare il bagno insieme a quegli adorabili mammiferi.
Inoltre avevo pagato ancora di più per farci rimanere soli nella vasca.
G: Aprili.
Pov. Rocio
Lo spettacolo che si presentò davanti ai miei occhi era meraviglioso: tre cuccioli di delfino nuotavano veloci in una limpida acqua azzurra; accanto alla vasca c'erano due mute, Gas mi teneva stretta a se, ed io continuavo a guardare incredula.
R: Grazie mille!
Lo baciai.
R: Come facevi a sapere che adoro i delfini?
G: Ah, Rocio-Rocio... quindici giugno 2009, ti ricorda qualcosa?
R: Certo! quel giorno siamo andati con tutto il cast di Casi Angeles all'acquario di Genova, in Italia. (In realtà non so se all'acquario di genova ci sono i delfini, non ci sono mai stata)
G: Esatto, e tu eri completamente presa dai delfini, così lo capii.
Lo baciai di nuovo, era così perfetto il mio biondino.
G: E poi, cos'altro ricordi di quella giornata?
R: Le risate, il divertimento, il cibo, i fan, la litigata di Agus e Poli...
G: E basta?
R: Si, perchè? dovrei ricordare altro?
G: No-no,nulla!
Pov. Rochi
Ci rimase male, era deluso; si aspettava un'altra risposta.
Possibile che non ha capito che fingevo? -pensai-.
R: E dai Gas, guarda che mi ricordo quel momento come se fosse ieri... per la prima volta ti ho detto: ti voglio bene!
Pov. Gaston
Sorrisi, se lo ricordava.
Per me erano parole importanti e, dette da lei, avevano un valore maggiore.
G: Ricordo che quando me lo dissi, mi sciolsi; la mia amica un pò burbera, finalmente si era aperta!
R: Burbera io? vuoi le botte, Dalmau?
G: Sto bene così, grazie!
R: Bravo amore.
G: Amore? facciamo passi da gigante! la mia ghiacciolona è quasi scongelata del tutto!
La vidi ridere, era eccezionale.
R: La pianti? Guarda che per il 'ti amo', aspetterò che ti vengano i capelli bianchi!


Che ne dite di questo capitolo? vi piace?
Dovevo assolutamente infilarci l'Italia, sarebbe fantastico se venissero per un concerto!
Bene, vi lascio; grazie a tutti, alla prossima!

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Capitolo 7
*** 'Simon'. ***


Hola!
Dunque, ho deciso di postarvi un capitoletto, ho trovato un pò di tempo...
Non vi anticipo nulla, apparte il fatto che è un pochetto lungo!
Buona lettura.

Eravamo immersi insieme a quei teneri cuccioli; ridevamo, scherzavamo, tutto era perfetto.
Passammo la giornata intera in quel posto fantastico.
Appartamento Gaston, ore 20.03
Infastidita da un rumore, mi girai dall'altra parte.
Driiiiiiiiiin
Spegnete la svegl... ma questo è il citofono! -pensai-.
Citofono, uguale,sono già qui; sono già qui, uguale,sono in un mare di guai!
Aprii gli occhi e iniziai a scuotere Gas che era sdraiato accanto a me; a differenza mia, lui non ha sentito assolutamente nulla.
R: Gas!
G: ....
R: Gas!
G: ....
R: Gassss!
Si girò sull'altro lato dandomi una piedata sul braccio.
Intanto il citofono continuava a suonare, ed ora squillava anche il cellulare.
_Al tel._
R: Pronto.
X: Ma dove sei? a casa non rispondi!
R: No... emhh... che, cioè... è che ancora... insomma...
X: Rochi! non dirmi che ancora non sei pronta?!
R: Ma che dici... dovresti conoscermi bene, Lali... mi ritengo profondamente offesa!
L: Proprio perchè ti conosco so che stai ancora a 'caro amico'... ma almeno sei vestita, vero?
R: Ecco, non proprio.
L: Cheeee? Guarda che fra un 'ora dobbiamo essere a casa di Agus, sbrigati!
R: Si-si, sveglio Ga... -ma che diavolo dico-!
L: Non ci credo! stavate dormendo... tu e quel coso biondo che dovrebbe essere il mio migliore amico... mettigli il telefono vicino all'orecchio!
Rochi lo mise.
L: Gastooooooooooon!!
il ragazzo scattò come una molla.
G: Lali, stavo sognando Lali!
L: Sono al telefono, cretino... vi do cinque minuti ciascuno per farvi una doccia, immaggino che dopo quello che avrete combinato vi serva.
Lali attaccò e i due iniziarono a correre per la casa, tentando di fare il prima possibile.
Quindici minuti dopo
L: Finalmente!
P: E' quasi mezz'ora che stiamo qui sotto.
N: Già, ad aspettare che finiste le vostre porcherie!
G: Diciamo che mi è scappata un pò la lingua e...
L: Gas! e per favore... non ci interessa!
P: Andiamo va, gli altri stanno già a casa Sierra.
Appartamento Agustin, ore 21.10
A: Buonasera!
C'erano tutti, i nostri amici c'erano tutti.
Cande corse ad abbracciarci insieme al padrone di casa, nonchè suo fidanzato; Poli era seduto accanto alla sua raggiante fidanzata, Daky; Euge ballava stretta-stretta al bel Vico, il suo ragazzo; Maria era seduta in disparte, chissà se anche in quel momento pensava a Nico? e già, è innamorata dello scapolone da ben otto mesi, l'unico che non l'ha capito è lui.
E poi c'erano Guadalupe e Stefano, i piccoli Alelì e Llega che ormai avevano diciotto e ventiquattro anni che si stavano baciando sul divanetto; si, Cupido ha colpito anche loro.
Pov. Lali
Presi Peter per il braccio e lo trascinai al centro di quello che dovrebbe essere il salone; ormai era diventato una pista da ballo.
Iniziammo a scatenarci, si prospettava una lunga notte.
Pov. Daniela
Vedevo Lali e Peter divertirsi, Euge e Vico pure, volevo andare a ballare anche io.
D: Amore, andiamo a ballare?
Poli: Più tardi, tesoro.
Ma perchè solo io devo avere un fidanzato scansafatiche? -pensai-.
Poli è dolce, tenero, ma giuro che una persona più pigra di lui non l'ho mai conosciuta.
Dopo essere stata per tre mesi con Agus, che mi ha lasciato per Cande, aver avuto un flirt con Vico ed aver strappato un bacio a Peter, che era alquanto disgustato, ho trovato il mio grande amore, Pablo.
Stiamo insieme ormai da quasi un anno, e devo dirlo, mi rende davvero felice.
Pov. Rocio
Stavo scambiando due chiacchiere con Cande e Mery e intanto tenevo d'occhio Gas che ballava da solo.
Nonostante la musica alta riuscii a percepire la suoneria del mio cellulare che squillava nella borsetta.
_Al tel._
R: Pronto.
X: Simon!
Sentii i battiti del cuore accellerare di colpo; le gambe formicolare, lo stomaco chiudersi; sentti improvvisamente freddo; sentii gli occhi inumidirsi, la bocca tremolante; sentii invadermi la mente da quella voce che avevo quasi dimenticato; sentii quel nome che mi fece ricordare tutto; mi sentii morire dentro.
X: Pronto?
Attaccai; ero agitata, intimorita.
Possibile che quando si è felici e si ha tutto ciò che si desidera deve sempre accadere qualcosa che rovina tutto?
Corsi verso Gas e mi gettai fra le sue braccia; scoppiai in un sentito pianto, un pianto che racchiudeva troppe emozioni, tristezza, dolore, rabbia, rancore, paura, affetto...
Mi abbracciò forte senza dire una parola; guardandomi negli occhi mi accarezzò una guancia e mi diede un leggero bacio sulla fgronte.
R: Portami via, ti prego!
Senza salutare, senza guardare nessuno, senza dare spiegazioni uscimmo da quella casa.
G: Amore, che succede?
R: Mi ha chiamata! (risposi fra le lacrime)
G: Chi?
R: Joaquin, l'uomo di cui non avevo notizie da sette anni.
Mi strinse di nuovo, mi sentivo piccola e importante fra le sue braccia.
G: Che ti ha detto?
R: 'Simon'.
E altre lacrime amare continuavano a scendere.
G: Non dirmi che...
R: Proprio così; mio padre non sa della morte di mio fratello, non sa quanto ho sofferto, non sa quante volte ho abbracciato Simon aspettandomi l'affetto di un genitore che non c'era, non sa quanto dolore provo tutt'oggi, non sa quanto diamine mi manca, non sa un cazzo!
il tono di voce era aumenteìato sempre di più, al punto che urlai le ultime parole.
E piansi ancora, e ancora, più forte, più carica.
Carica di rabbia e malinconia.


Importanteeee!
Dunque, avete visto che ho introdotto anche altri personaggi?
Sinceramente non so come mi siano uscite fuori queste coppie; che poi, a dirla tutta, a me Vico e Euge/ Luca e Jaz, non mi sono mi piaciuti insieme... quindi che dirvi, aspettatevi di tutto! :)
E invece della coppia Pablo-Daky, che ne pensate? e dei 'piccoli' Guadalupe e Stefano?
A presto, bacione
Paola
PS. Mi scuso, so che questo capitolo è pieno zeppo di dialoghi, ma credevo fossero fondamentali, prometto che i prossimi non saranno così!


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Capitolo 8
*** Impossibile! ***


Salve! :)
Ecco qui un capitolo che, vi anticipo, non sarà nè lungo nè felice, ma, finalmente, farà capire qualcosa sulla reale trama della storia.
Buona lettura

'Appartamento Gatson, ore 0.03'
La guardavo dormire fra le mia braccia, era tenera.
Si era addormentata così, sul divano, scaldata dal mio calore.
Aveva gli occhi rossi, gonfi; le labbra leggermente violacee e il viso sudato.
Non è giusto, lei non merita tutto questo -pensai-.
Beh, forse è meglio portarla a letto, anche questa notte dormirà da me.
Sto per alzarmi e vedo vibrare il suo cellulare sulla mensola; decido di rispondere, a quest'ora potrebbe essere qualcosa d'importante.
_Al tel._
G: Pronto.
X: Ciao Simon, sono tuo padre.
Quelle parole mi lasciarono perplesso, indeciso sul da farsi.
Alla fine optai per una risposta a tono, sperando che Rochi non se la predesse.
G: Non sono Simon, sono il fidanzato di Rochi, tua figlia!
La figlia a cui hai mentito, alla quale hai rivelato all'età di nove anni che eri il padre adottivo e non ha battuto ciglio; la figlia che ha dovuto superare troppi dispiaceri da sola, ed ora che finalmente era felice sei arrivato di nuovo tu a rovinare tutto; tua figlia, quella splendida ragazza che ti voleva al suo fianco anche se non gli avevi detto la verità, dovevi solo dargli tempo; tua figlia che ti considerava una guida, tua figlia, quella dolce ragazza che hai abbandonato!
Dall'altra parte si sentivano singhiozzi, probabilmente il signor Igarzabal stava piangendo.
Se lo meritava, avrei dovuto dirgliene molte di più!
X: Passami mia figlia.
G: No, per oggi l'hai fatta piangere abbastanza!
X: Non era mia intenzione, io volevo chiamare mio figlio.
G: Se lei fosse stato un padre presente, ora saprebbe che Simon è morto quattro anni fà in un'incidante stradale.
X: Ma cosa vai blaterando? mio figlio è stato qui a casa con me fino alla settimana scorsa!
Non compresi più nulla, tutto ciò non era possibile.
Io c'ero al funerale di Simon, ho visto la sofferenza dei familiari, non è possibile!
G: Non mi prendere in giro; io ho assistito alla sua sepoltura, Simon non può essere vivo.
Pov. Rocio
Sentendo Gas parlare, mi svegliai.
Era al telefono, al mio telefono.
Vedevo la sua faccia sconcertata e sentii quella frase che mi fece partire in tromba senza riflettere.
Tolsi il cellulare dalle mani di Gaston e risposi.
R: Pronto!
X: Rochita!
R: Joaquin...
La voce mi tremava, ancora lui.
J: Chiamami papà!
R: Che vuoi? perchè continui a chiamarmi?
J: Cercavo tuo fratello, non lo vedo da una settimana... però ho beccato quel pirla che mi dice che è morto quattro anni fa.
R: C-come non lo vedi da una settimana?
J: Si, ha detto che andava a prendere il latte e non è più tornato!
Piangevo, mi sentivo presa in giro, svuotata, sentivo che mentiva, Simon non poteva essere vivo; ma in fondo speravo con tutta me stessa che quello stronzo avesse ragione.
R: Dimmi qualcosa di lui... perchè era lì con te?
Tu-Tu-Tu
Non ricevetti alcuna risposta, aveva attaccato.
R: Brutto testa di caz... (urlai)
Gas mi guardò male e non terminai la frase.
Dopo i primi attimi di rabbia provai delusione, ansia; morivo dalla voglia di sapere qualcosa su mio fratello.
Pov. Joaquin
J: Ho fatto ciò che mi ha chiesto signore, vi prego, non uccidete Rochita!
X: Dipende da come si comporterà la bambolina bionda!


So che alcuni passaggi sono poco chiari, ma presto capirete tutto, tranquilli!
Vi ringrazio e vi saluto, alla prossima!

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Capitolo 9
*** Perchè? Non ha senso. ***


Salve! :)
Lo so, sarei da picchiare solo per la lentezza con cui aggiorno la storia...
Ma non è colpa mia, forze di causa aggiore me lo impediscono!
Vabbè, vi lascio alla lettura, grazie a tutti.

Ore 8.55, appartamento Gaston

Pov. Rocio
Non avevo chiuso occhio per tutta la notte, continuavo a rigirarmi nel letto pensando a ciò che aveva detto mio 'padre'.
Se in fondo avesse ragione, se fosse vero che Simon è andato a vivere con lui, perchè l'ha fatto? perchè non me l'ha detto? e soprattutto, di chi era quel corpo morto?
Queste sono le domande che mi hanno tormentato per tutta la notte.

California, appartamento Joaquin
J: Signore, mi dica perchè?!
Juan: Non chiedere perchè, potrei fucilarti per questo!
J: Mi scusi!
Juan: Comunque voglio dirtelo lo stesso, rivoglio i miei figli, e questa volta nessuno me lo impedirà, tanto meno tu.

J: Ma perchè li rivuole dopo così tanti anni?
Juan: Troppe domande Igarzabal, decisamente troppe!
J: Perchè?!
Pov. Joaquin
Urlai prima di scoppiare in un pianto disperato.
Vidi i suoi occhi accendersi come il fuoco, i suoi muscoli contrarsi, la rabbia impossessarsi di lui.
Si avventò su di me, sul mio viso.
Con un unghia appuntita mi sferrò un graffio tra l'occhio destro e la bocca.
Juan: Non scherzare cretino, alla prossima che fai uccido prima tua figlia e poi te!
Non capivo cosa l'avesse spinto quattro anni fà a chiedermi sua figlia.
In quel periodo già vivevo da solo in California, senza allegria, senza entusiasmo, proprio come adesso.
Disse che voleva Rochi, che era sua, ma non capiva che io non la vedevo più, non potevo aiutarlo.
Dopo varie minaccie a cui non cedetti, investì mio figlio, sangue del mio sangue, il mio erede al trono, Simon.
Sparì nel nulla e non ebbi più sue notizie fino a due settimane fà, quando si è presentato a casa mia durante la notte.
Non ho ottenuto ciò che volevo -mi ha detto-, se questa volta non mi aiuti uccido anche lei.
Ho accettato subito, senza esitare.
Questa volta li rivuole entrambe i suoi figli, Rochita e il suo fratellastro che non conosco; lo voglio aiutare, lo aiuterò per il bene della mia brontolina, così la chiamavo quando era piccola.
Argentina, appartamento Gaston, ore 9.07
Pov. Gaston
Stavo preparando la colazione mentre Rocio si stava facendo una doccia.
Suonarono alla porta e con mia grande sorpresa trovai Cande e Lali fuori alla porta.
C: Dove sta Rò?
G: Buon giorno anche a te Can, buon giorno Lali.
L: Buon giorno biondo, dov è Rochi?
G: Bene, mi sembra di intuire che di me non vi interessa nulla, me ne torno in cucina! e comunque Rochi è in bagno.
C: Non fare il permaloso, sai che non è così!
L: Soltanto che ora vogliamo vedere come sta Rò, ieri sera siete spariti e l'abbiamo vista piangere.
C: Tu non c'entri nulla, vero? (chiese con tono minaccioso)
G: Ve ne parlerà lei se ne avrà voglia.
Pov. Rocio
Mi stavo legando i capelli in una coda alta quando vedo allo specchio le figure di Lali e Cande.
R: Ragazze... che ci fate qui?
Non risposero, mi strinsero in un forte abbraccio.
L: Piccolina ci devi dire cosa ti è successo ieri sera, ti abbiamo visto piangere.
Ecco rispuntare tutte le lacrime.
C: No no, non vogliamo farti piangere!
R: Scusate, non c'è la faccio!
Dopo avermi abbracciato di nuovo, Lali propose:
L: Andiamo ad esclusione, ti va?
Con quella frase riuscì a strapparmi un sorriso; ritornai al passato di ben due anni.
Quel giorno le mie amiche avevano capito che avevo 'perso la testa' per qualcuno del cast, ma non riuscivano a capire chi fosse.
R: Non ve lo dico!
C: E dai Rò!
E: Se la nostra amica non parla, andremo ad esclusione!
Ed iniziarono così a tirar fuori tutti i nomi dei nostri colleghi; peccato che Gas, l'interessato, lo nominarono per primo.
C'è da dire però che negai spudoratamente.

R: Non si può fare, manca Euge!
C: Euge è rimasta a casa di Vico, ti manda un bacione e ha detto che dopo ti chiama.
Ore 10.30
Era da più di un'ora che parlavo con le mie amiche, piangevo, ricordavo, ma perfortuna c'erano sono loro che mi davano affetto, calore, ed hanno promesso che mi aiuteranno a capire e a scoprire la verità.


Allora, cosa ne pensate del capitolo?
Qualche cosa inizia a prendere senso, per il resto c'è ancora tempo!
Spero vi sia piaciuto, a presto
Paola

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