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Lui passeggiava per i corridoi, con i suoi soliti tre amici di
sempre: James Potter, Remus Lupin e PeterMinus; con la sua bella andatura, quell’aria
spavalda, sempre attento a tutto ciò che lo circondava, con la battuta pronta,
come del resto la sua bacchetta, impugnata da quelle sue possenti, ma morbide
mani. I suoi capelli lunghi e un po’ arruffati, (ma mai come quelli di James,
imbattibili), attorniavano, il suo virile e bel viso.
Lei non aveva mai smesso di amarlo, era
il suo chiodo fisso, la sua ossessione. Da molto tempo desiderava potergli
almeno parlare, ma non ne aveva il coraggio. Lui era
il suo sogno; non aveva neppure baciato un ragazzo, perché amava solo lui.
Sapeva però che quell’amore segreto, nascosto, ma così forte le avrebbe fatto male con il passare del tempo. Ma
non le importava perché lei poteva guardarlo passeggiare, parlare, lo poteva
sentire e ascoltare, e poteva ammirare la sua bellezza, da dietro un arazzo, o
un pilastro, una porta o un albero, come aveva fatto tante altre volte.
Spesso aveva deciso di smettere di seguirlo, soprattutto dopo
che lo aveva visto quasi nudo nel bagno dei prefetti; ma lei non ci riuscì, e
anche se più raramente, continuava a seguirlo,e a
scoprire nuove cose su lui e i suoi amici. Sapeva, per esempio, che era un
animagus, come i suoi amici, a parte Remus che invece era
un lupo mannaro; sapeva il nome delle ragazze con cui era stato, ed erano
tante, e a ognuna di queste, aveva fatto qualche incantesimo e qualche scherzo.
Gelosa perché le avevano rubato il suo tesoro.
Lei, però non avrebbe mai svelato i suoi segreti perché lo amava
e non lo avrebbe mai tradito.
Ero al sesto anno a Hogtwars, con voti eccellenti, e una
passione per la Trasfigurazione e la Difesa contro le Arti Oscure. Ero della
casa del Grifondoro, non ero molto socievole, anche se comunque
conoscevo le mie compagne, Lily, Molly, Alice, Barbara, Emily…
Mi reputo abbastanza carina, sta di fatto che non ho ancora
baciato nessuno, e che la maggior parte dei miei compagni di scuola mi prende
in giro.
Comunque.
Quella sera, il mio dormitorio era insolitamente deserto.
Distesa sul mio letto a baldacchino, con la testa sotto il cuscino, piangevo…lacrime offese, sofferte, rassegnate mi rigavano il
viso, per poi adagiarsi come petali sul cuscino, formando unachiazza di acqua. Devo dire che ero abituata
a piangere, poiché fui soprannominata “la seconda secchiona
di Grifondoro” la prima era Lily, perciò, si possono immaginare, tutti gli
insulti che ho dovuto subire per cinque anni, non avendo neppure la
soddisfazione di essere la prima. Però quelle lacrime
non sono paragonabili a queste. Non avrei mai pensato che mi accadesse una cosa
così….stomachevole, riluttante e triste, almeno non dopo che avevo deciso di
cambiare la mia vita, niente più “ seconda secchiona”,
niente più timidezza. Basta seguirlo e fare scherzi alle sue fidanzate e basta
essere la sola custode dell’amore che provo per lui.
Avevo deciso che quell’ anno doveva
essere diverso, iniziai quindi a curare il mio aspetto fisico, cercare di fare
amicizia, ma soprattutto, tentare di parlargli.
Mi ero illusa, pensando che quel giorno potesse essere diverso
da tutti gli altri e invece, mi successe una
cosa…orribile.
…nel pomeriggio andai in biblioteca, stavo
leggendo un affascinante libro sulla Difesa contro le Arti Oscure, dopo una
dura giornata di studio. Sfiancante! Dopo un oretta,
uscii dalla biblioteca carica di libri e pergamene, che mi servivano per una
ricerca sulle pozioni. Nel corridoio, mentre tornavo nella sala comune per
studiare, vidi qualcuno che correva e sentii delle forti imprecazioni. Uno era
quell’imbecille di Severus Piton un ragazzo di Serpeverde, odiato da James
& Co. E anche da me, dato che da alcuni giorni, si divertiva a farmi cadere
ogni volta che mi incrociava nei corridoi, e temevo
che anche questa volta non avrebbe mostrato pietà.
Stunch Bang!!
Infatti,
proprio quando mi passò a fianco, tutto sudato e con un ghigno in volto, mi
spinse, e io carica di libri e con un equilibrio, al
momento instabile, caddi per terra come una pera cotta, e con un sonoro tonfo.
Mi feci male poiché mi caddero tutti i libri addosso. Con la stessa velocità
con cui era apparso, sparì.
Voltai lo
sguardo nella direzione da cui venne l’idiota, e vidi lui, che correva, un po’
sudato con i capelli che svolazzavano e solo. Wow, è bellissimo quando corre! pensai. Intanto mi aveva raggiunto,
e stranamente, vedendomi per terra, si fermò, smettendo di inseguire quel
cretino che mi aveva fatto cadere, e chissà cosa avrà fatto
a lui per farlo arrabbiare in quel modo.
Mi porse la sua
mano, e mi aiutò a rialzarmi, il mio cuore batteva a mille, ero tutta rossa e
stavo iniziando a sudare. Tra l’altro ero anche un po’ sorpresa. Il tempo di
alzarmi e poi mi chiese: -Stai bene? Ti sei fatta male per caso?-
Cercai di riprendermi, di dire qualche cosa ma
niente, ero li in piedi davanti a lui, con la bocca
aperta che cercava di emettere un suono, sentendomi di conseguenza una specie
di pesce. Parla! mi
dissi. E così mentre lui aspettava una risposta, mi
feci coraggio -Chi io?-
- Certo, e chi
se no!? Insomma eri per terra, quello ti ha spinto!!-
mi disse con leggera sorpresa.
- No, cioè si… insomma sto bene…ehm, grazie!- questo fu tutto ciò
che riuscì a dire.
-Ma va, figurati e di che poi!? Mi
dispiace!! Quel verme di Piton; è proprio un idiota! Ah, ma la pagherà, ho già
in mente un incantesimo che ci vendicherà entrambi.- disse
in tono serio ma divertito, impaziente di attuare la sua vendetta.
-No… non ti
preoccupare!- gli dissi. Lui mi guardò bieco, allora io cercai di rimediare -Cioè,
non che non voglia il tuo aiuto, ma, beh… diciamo che
ci sono abituata.- ma che ho detto!! Qui
invece di rimediare ho peggiorato.
Continuavo a
fissarlo, e a volte abbassavo lo sguardo, a causa dell’imbarazzo. Lui mi disse
furibondo -E tu ti fai trattare così da quel troll? Dovresti reagire sparare fatture a raffica, io faccio
così!...Dai ti do una mano- e si chinò per aiutarmi a raccogliere la mia roba. Io felicissima
per quel momento, per provare fin dove arrivasse la
sua gentilezza dissi,-Va pure non ti preoccupare! Puoi ancora raggiungerlo.-
Lui però non rispose,
forse non mi sentì o forse non voleva rispondere. Si era soffermato su uno dei
miei libri, quello che pochi minuti prima stavo
leggendo in biblioteca, prima che succedesse tutto ciò, prima che parlassi con
il mio amore; vidi che mostrava un certo interesse, e mentre ne sfogliava le
pagine…
-Quel libro è
bellissimo, te lo consiglio, soprattutto se ti piace il genere-. Lui si voltò
verso di me, mi guardò,sorrise e disse:
-Lo terrò a
mente! Ma sappi che ho letto questo libro cento volte!-
Io abbassai lo
sguardo e lui continuò.
-Devi essere
una ragazza in gamba, se leggi questi tipi di libri! Sono colpito!- sorrise
ancora .
-Beh…si,
ecco…mi piace la Difesa contro le Arti Oscure, perché voglio imparare a
difendermi… Anche da Piton!- dissi con decisione.
-Ti prendo in
parola!- un altro sorriso, questa volta però, ricambiai
quel bel sorriso, che tante volte avevo sognato, desiderato e spiato.
-Come mai non
ti ho mai visto? Come ti chiami?- mi
chiese.
Ehi, ma come ti permetti, ok che mi sono data una sistemata, ma sono di Grifondoro, come hai
fatto a non notarmi?era ciò che volevo dirgli, ma la mia solita timidezza e
educazione me lo impedirono, perciò mi presentai in modo banale e prevedibile.
-Sono Ginevra.-
-Molto piacere,
io sono Sirius.-
Questa scena,
l’avevo desiderata, sognata, immaginata, ma non avrei mai pensato che potesse
essere così bello, è come se fossi diventata una persona nuova, diversa quella
che volevo essere; stavo parlando con Sirius il
ragazzo che amo, non ci credevo. Fu magico parlare con lui per la prima volta.
Se si ha
presente una persona tutta rossa, come se stesse prendendo fuoco, beh… quella
ero io in quell’ istante,il mio cuore, era
insolitamente fermo, immobile, per un istante, pensai di stare male, poi con
calma iniziò piano piano a prendere velocità come un
treno in partenza, ed ecco che si sente l’accelerazione e poi via sempre più
forte, più veloce che mai.
Seguì uno
strano silenzio, in cui si udì il battito impazzito del mio cuore, mi stava
prendendo il panico…poi ad un certo punto mi disse,
-Eppure io ti ho già visto da qualche parte, mi
sembra strano non ricordarlo!-
Io feci una
smorfia e pensai forse se ti svegliassi
dal tuo stato di trance e ci pensassi meglio!!! Ma che
cavolo è un pochino ritardato, come fai a non ricordarti?! …mi guardò con
quell’aria da “mi si è accesa la lampadina”,
-Ehi, ora ho
capito chi sei. Waine! Ginevra Waine, la seconda secchiona
di Grifondoro!?!-
NOO, ma perché, perché?!?!. Lo sapevo, sarebbe stato troppo bello per essere vero. Gli occhi mi si riempirono
di lacrime, una di queste, dispettosa mi rigò il viso, impregnandolo di
un dolore inimmaginabile.
In momenti come
questi non si sa mai cosa fare, e io, infatti non
seppi cosa fare, e per “placare” la mia frustrazione, feci un gesto avventato;
la mia mano, mossa da una forza per me sconosciuta, si andò ad appoggiare
sonoramente sulla sua guancia destra. Ovvero, gli
tirai uno schiaffo. E poi incurante di tutto: di lui sbalordito, dei miei
libri, e dei miei compiti, me ne andai, corsi via veloce
verso il dormitorio. Passai sulle scale, attraverso i corridoi e arrivai al
settimo piano, nella torre di Grifondoro, dove tuttora ora mi trovo, rigorosamente, sul mio letto, a piangere, a causa di
Sirius Black.
Ciaooo,
Spero che vi sia piaciuta la mia ff.
Beh,
se vi è piaciuta state tranquilli che il secondo capitolo e il terzo sono gia
pronti, ci vuole solo un’ultima revisione.
Poi,
spero tanto che il mio pazzo personaggio vistia divertendo. Non in questo capitolo ma
neglialtri, sia Ginevra che
Sirius, CAMBIERANNO. E credo in meglio.
Vorrei
ricordare alcune cosette:
1.
Grazie a Erika per aver lavorato cosìduramente, tengo le
dita incrociate, speriamo che vada tutto bene con il server.
2.
Ringrazio tutti i miei lettori e li saluto. KISSS.
3.
Vi chiedo di recensire in massa (senza farvimale però).
4.
e in fine se vi va, leggete l’altra mia storia“Addio
Albus”. Tranquilli è una one_shot.
Caspita, ma che
ho detto! Poverina ci è rimasta malissimo. Mi sono
comportato peggio di Piton il verme; lui le ha dato
uno spintone facendola cadere, regalandole un dolore fisico. Io
invece mi sono comportato da schifo. Sono proprio un pezzo di merda, e
questo schiaffo, anche se doloroso, me lo sono meritato. Per lo sconforto ha
lasciato qui tutta la sua roba.
Quando quella
lacrima solitaria le ha rigato il viso mi sono sentito
male dentro. Ma era così bella, mi chiedo come ho
fatto a non accorgermene prima. Con i suoi capelli corvini, ricci e un po’ribelli, quegli occhi scuri, che mi hanno guardato in un
modo così intenso per cadere poi nello sconforto più totale. Le sue guance
rosee, che troppo spesso, si tingevano di un rosso intenso, mostrandomi il suo
crescente imbarazzo, avrei voluto restare li a
fissarla in eterno. Ma no, ho dovuto rovinare tutto, solo perché il mio stupido
orgoglio si sentiva soffocato da quelle sensazioni di estremo
incanto, di pura tranquillità…
-Eccoti Sirius,
ma dove eri finito, spero che tu sia riuscito ad acciuffare quel vigliacco.
Purtroppo non ti abbiamo potuto aiutare, perché ci ha beccati
la McGranitt e ci ha trattenuti per un po’.- disse James, mentre si avvicinava
insieme a Remus e Peter.
-Sirius ma che
ti è successo, hai una faccia: assomigli un tantino a Pix.
Sei riuscito a prendere il nostro “caro” Severus?-
-Sentite,
l’idiota è scappato, e per il resto…beh non chiedetemi niente, perché non ho
voglia di parlarne.- Mi guardarono tutti e tre estremamente
sbalorditi; per cercare di non fargli sospettare niente mi affrettai a fare
dell’auto ironia: -Ma davvero ho la faccia da Pix in
questo momento?-
-Oh si amico mio- mi fece notare Remus.
–Così farai
scappare tutte le tue ammiratrici, che invece di saltarti a dosso, se ne andranno via deluse, chiedendosi “ma dove sarà finito
quel figo di Sirius?” - realizzò James .
-Ma
di chi sono tutte queste cose sparse per terra?-
-Di una persona
che non vorrà più ne vedermi, ne parlarmi.
Sentite dopo vi
racconto cosa è successo con Piton, ma per il momento, non è
che mi aiutereste a portare questa roba nel dormitorio?-gli chiesi.
Il quartetto recuperò
libri e pergamene e si diresse verso il dormitorio dei ragazzi, ridendo e
scherzando. Ma uno di loro non aveva tanta voglia di
scherzare, perché aveva un peso dentro il cuore.
Davanti alla
Signora Grassa.
-Parola
d’Ordine…-
-Solo un
momento Signora. Allora Sirius, ci vuoi dire cosa è successo?-
Con malavoglia
dovetti rispondere a quella domanda, se non l’avessi fatto, si sarebbero accorti che qualcosa non andava, e poi i libri
avevano destato in loro vari sospetti. Perciò cercai
di sembrare sincero, ma dovetti per forza sparare una balla clamorosa.
-Piton è
riuscito a scappare, non so come; ma se uno di voi mi avesse raggiunto con la
Mappa del Malandrino, forse lo avremmo acchiappato-
speriamo che la bevano.
-Ma come potevamo raggiungerti? Stavamo
facendo un incantesimo per alleviare il dolore a Peter, e Remus stava
sistemando la porta, dato chequalcuno l’ha
fatta esplodere- mi disse alludendo al mio comportamento.
- E’ vero.
P…pensa che mi fa aaancora male il f…fondoschiena- balbettò
Peter.
- Senza contare
che abbiamo dovuto convincere la McGranitt che era stato
un incidente-
-Va be ci pensiamo domani, ora sono stanco lasciatemi riposare-
-Ma che ti prende oggi? Andiamo, lasciamolo
solo, visto che Felpato è stanco, e ha voglia di
dormire- Mi disse con la sua solita ironia che sempre mi diverte, ma che in
quel momento mi fece saltare i nervi.
-Senti James,
non rompere le palle a noi, se sei stressato perché Lily non te la da, allora
cercatene un’altra. Hanno fatto un fan club solo per te, perché non soddisfi i
desideri di quelle bramose ragazzine-
Fu un attimo,
mi venne a dosso, e iniziammo a pestarci, volarono pugni calci, insulti…
-Prendi questo.
E non parlare mai più di Lily, hai capito?!?.....AH!-
-Fermateli!-
urlò la Signora dal
ritratto era terrorizzata.
- E tu non rompere le palle!-gli urlai io.
-Ok, non te le
rompo più, te le pesto!- ODDIO!
-Presto!...- strillò di nuovo la Signora.
Nel mezzo della
zuffa:
-Immobilus!- gridò Remus.
Ci ritrovammo
appunto, IMMOBILI. Io con le mani che stringevano il collo di James; e lui con
il pugno fermo pronto a sbattermelo in piena faccia.
-Ma che vi prende, smettetela. Ora faccio
terminare l’incantesimo, a patto che voi due vi calmiate
e ragioniate, e soprattutto che vi scusiate. E’ chiaro?!-
-…-
- Bene, chi
tace acconsente giusto?-
In un attimo
tornammo a muoverci, mollai la presa, mi alzai a fatica, lo
stesso fece James. Incazzato presi i libri di
Ginevra e scocciato, pronunciai la Parola d’Ordine:
-Salamandra!-
-Non ti
azzardare mai più ad azzuffarti davanti a me! E ora passa pure..- disse lei adirata ma costretta dall’Ordine; il quadro
con la Signora si aprì, scoprendo il varco, in modo che io potei passare.
Nel
Dormitorio dei ragazzi
Ritenetti
opportuno, restituire quella roba abbandonata alla sua legittima proprietaria;
ma non ebbi il coraggio, neppure di mettere il naso fuori dal
dormitorio. Prima infatti è stata dura, riuscire a
passare inosservato, poiché ero carico di libri e pesto in viso. Ero pieno di
lividi non solo fuori ma anche dentro di me. James, me le aveva proprio suonate. Ma non avevo alcuna intenzione
di farmi vedere da lei, ne di parlare con i miei amici.
Chissà
dove si trovava ora.
Starà esaurendo le sue lacrime in un doloroso pianto; sarà stanca di essere
presa per i fondelli da tutti quanti. Ora che ci penso, non mi pare di averla mai vista in compagnia di un amica o un ragazzo.
Però, credo ci sia rimasta male ancora di più questa
volta, magari credeva di aver trovato finalmente un amico. Io…
No,
lei non merita la mia amicizia, non dopo che l’ho trattata in quel modo, non
dopo che l’ho illusa.
Merita comunque le mie scuse, altro che se le merita. Oggi ho trattato
tutti da schifo. Mi sono offeso per delle stupidaggini, e ho fatto cose
raccapriccianti.
…Ma che mi
prende?!... Da quando penso a queste cose, io, che non
ho mai chiesto scusa a nessuno, vado a pormi questi arzigogolii
in mente?! Che mi succede, dov’è il virile Sirius,
l’impavido Sirius, dov’è quel Sirius che non ha mai rispettato una nuova
regola?! Mi chiedo se sono impazzito. Ma no, forse sto solo crescendo, forse sto solo…cambiando.
Allora
ho un po’ di cosette da dirvi. Prima di tutto, RECENSITE!!!!
Avete letto questa ff in tantissimi e mi ritrovo così
poche recensioni?!! Vi pregoooo…
Sappiate
che accetto volentieri le critiche, perché mi consentono di migliorare, perciò
non esitate. Scusate se ho postato solo ora ma ho avuto degli impegli che mi terranno impegnata per tutta l’estate, ma
appena trovo cinque minuti posto sicuramente.
Non
so se continuerò questa ff perché mi sembra un po’
noiosa, ma se vi piace non esiterò, anzi, farò del mio meglio per rendere le
cose più FRIZZANTI!
°oO°°oo.oo°°°°°O°°°o°.
Ringraziamenti:
ERSILIA,
ti ringrazio molto, l’ho scritta perché adoro Sirius. Sono contenta che ti sia
piaciuta, scusa per il ritardo. E popi non posso dirti
niente, il bello viene adesso!
PrinceLily,Lo so, Sirius è
arrogante, ma è il suo carattere. Aspetta e scoprirai che ti piace…forse.
_chan_, grazie per la doppia recensione, sono contenta che
ti sia piaciuta, e non preoccuparti che ti seguo. Seguirò il tuo consiglio, e
appena potrò modificherò l’altra ff. Mercì.
Master
Ellie, Lo so che me lo hai già detto, ma io voglio
vedere le recensioni. E per lo sparo non ci contare,
almeno fino all’inizio della scuola, perché non ci sono per tutta l’estate.
Un ultima cosa e poi vi lascio andare via, sappiate che ho
pronta una nuova ff che posterò al mio ritorno da
Londra, ovvero dopo il 18/07.
Per
il momento vi posso solo dire che ho già pronti 3 quasi quattro capitoli, e che
sarà molto divertente. Ah, il rating
E’ più di
mezz’ora che piango non ne posso più, ho gli occhi arrossati che mi bruciano,
le mie guance stanno per scoppiare, come se fossero infuocate e ho un mal di
testa pazzesco. Mi sento un vero straccio. Ma non
riesco a trattenere le lacrime e respingere il dolore. Penso a lui, ha ciò che
è successo. Penso che ormai la mia infelicità sia giunta al
limite; cerco di richiamare alla mente pensieri felici, per distrarmi,
ma non ci riesco. E quindi giù lacrime, scendete giù e
portate via con voi il mio dolore. Ma niente.
Mentre rimuginavo entrarono nel dormitorio due
ragazze, Lily e Molly, due mie compagne di Grifondoro, con le quali non avevo
mai parlato, se non in alcune e rare occasioni. Stavano ridendo, si diressero
verso il letto di Molly che era di fronte al mio, e inevitabilmente, anche se
cercai di far finta di dormire, videro che stavo
piangendo. Forse se non avessero acceso la luce non se
ne sarebbero accorte.
Comunque, mi guardarono con compassione si
avvicinarono al mio baldacchino.
- Ciao Ginevra,
stai bene? Che cosa ti è successo?-
- Gia, hai bisogno di qual cosa?- disse Molly.
-…- non sapevo
cosa dire. Ero anche in imbarazzo.
Lily con il suo
solito altruismo, mi porse una scatola di fazzolettini.
- Ecco, tieni,
asciugati il viso.-
La ringraziai,
e lei mi chiese: - Ti va una tazza di te, per calmarti un po’, vedrai ti farà
bene!- e dopo queste parole, Molly fece comparire una tazza bianca, dal quale
fuoriusciva del vapore; mi porse il the, e mi sorrise. Ci fu uno
silenzio, mentre io bevevo quell’ottimo the, che fu molto rigenerante, ma che
non depurò il mio animo. Quando ebbi finito di
bere,iniziarono a fare altre domande, e
a chiedermi come stavo.
- Ascoltami, lo
so che ora staraimalissimo, noi non
sappiamo cosati è successo, e non
pretendiamo che tu ce lo dica; però potremmo fare
qualche cosa per te, chiedici tutto ciò che vuoi, di qualunque cosa tu abbia
bisogno. Ok?- mi fece un sorriso enorme, fu così
gentile e cordiale. E pensare che per un certo periodo l’ho
detestata, perché lei era la prima della classe, e io solo la seconda,
ma poi non me ne è più importato niente. E adesso eccola qui,
che mi aiuta. Non volevo sembrare sgarbata, ma non riuscivo a parlare,
ero troppo stanca e distrutta, ma non potevo non ringraziarle. –Ok… Grazie di
cuore. Io sto bene, insomma più o meno, comunque non
mi è successo niente di grave. Ma sono stanchissima e
vorreitanto riposare.- non seppi che
altro dire.
- Ma certo, certo. E’ ovvio che devi riposare. Stai
tranquilla, e se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere. Io e Molly ci occuperemo di te.-
- Lily, credo
che abbia la febbre.- disse Molly mentre mi toccava la fronte. Poi puntò la
bacchetta e ne fece fuoriuscire un fremito di vento fresco, che mi procurò
sollievo; e sentii le loro voci, sempre più soavi, e in pochi secondi mi
addormentai. Entrai nel dolce mondo dei sogni. E li, trovai pace, almeno sino al mattino seguente.
Il
Dormitorio, era pieno di luce, che entrava maestosa, e senza scrupolo alcuno
dalle grandi vetrate illuminando tutto, posandosi su tutti gli oggetti. Aprii gli occhi molto lentamente…
- Ahh!- Cavolo! Il volto di Lily Evans
fu la prima cosa che vidi al mio risveglio, e che mi fece spaventare da morire.
- Lily, mi hai spaventata!- Le feci sapere.
-Scusa, stavo venendo a svegliarti.- disse lai prontamente.
-Sono
sveglia, grazie-
-Ti conviene
alzarti se non vuoi fare tardi colazione. A proposito come ti senti? Io e Molly
siamo rimaste sveglie per un ora, ma poi ci siamo
addormentate, scusa, ma eravamo stanchissime! Allora come
stai?-
Cavolo, pensavo
fosse solo un brutto sogno, invece…
Devo
accettare la cosa, è
successo beh, pazienza!
Non risposi
alla sua domanda, mala ringraziai, e le
dissi che l’avrei raggiunta a colazione.
Mi alzai dal
letto e mi preparai. Non avevo intenzione
di farmi rovinare la vita da quel cretino. Che vada a farsi
benedire. L’amore è finito! Tadaa terminata la
magia!
Già dimenticato. Ma
se è così allora perché mi sento uno schifo?
Uscii dal
dormitorio e mi andai nella sala grande per fare colazione.
Al tavolo, vi
era lui, seduto da solo. Mi vide e si voltò, ma io lo ignorai, e andai a
sedermi con Lily e Molly.
-Buon
giorno dormigliona!-
mi salutò Molly. –Buongiorno Molly!-
-Dormito bene!-
chiese
-magnificamente- risposi io.
Mi resi conto
di essere affamata, e iniziai col divorare tre fette di pane tostato, seguite da una fetta di torta al cioccolato, da una tazza di
latte e cereali, e da un bicchiere di succo di zucca! Uff,
stavo per scoppiare!
-Avevi
famina eh?- notò acutamente Molly.
-Come va?-
-Sto
scoppiando!-
Molly sorrise e
poi disse –Intendevo come stai per…Quello!-
Che potevo dirle, non lo sapevo neanche io
con certezza; perciò dissi che stavo bene tutto sommato.
-Ne vuoi
parlare?-
-Non al
momento.-
-Va bene, ma se
ne sentissi la necessita, io e Lily siamo a tua
disposizione, quando vuoi,in qualunque
momento-
Volevo dirle
che la notte scorsa mi avevano fatto la stessa promessa, eppure si erano
addormentate, però, non mi parve il caso, e decisi di fidarmi di loro. Dopotutto,
non potevo pretendere che stessero sveglie tutta la
notte!
-Grazie, grazie
per tutto quello che avete fatto e che state facendo!
Se lo meritavano!
-Figurati!- mi sorrisero, poi Lily disse:
-Conviene
andare-
Controllai
l’orologio, le 7.54, aveva ragione, dovevamo muoverci.
Molly
sdrammatizzò –Andiamo a imparare e a farci una
cultura!-
Adoro
queste due ragazze, sono
troppo simpatiche e così disponibili. Speriamo bene, tengo la
dita incrociate.
Attraversammo
la Sala Grande sino ad arrivare all’ uscita, dove mi
attendeva una brutta sorpresa.
- Ginevra posso
parlarti, in privato?- mi chiese Sirius Black.
Al principio fui un
tantino sconcertata. Insomma, Mr Black che mi
vuole parlare, cosa è successo mai? Guardai Molly e Lily, che guardavano Sirius in una maniera…
Strana, poi guardai lui e mi accorsi che
non mi piaceva più. Come mai avevo perso la testa per
lui? Non è che fosse tutta questa bellezza! Per la
prima volta dopo sei anni, di tortura, di inferno, sei
anni passati struggendomi, tralasciando ogni cosa che non avesse a che fare con
lui, perdendo la mia vita dietro un idiota che cambia una ragazza al giorno,
come fossero mutande. Che cosa vedevo in questa
persona? Non lo so. So invece che voglio riprendere in mano lamia vita. “Alla buon ora” pensai.
Lo guardai con
normalità, gli sorrisi e poi risposi alla sua richiesta:
- No. Sono in
ritardo. Permesso.- Lui si scansò e ci fece passare. Me ne andai,
seguita da Lily e Molly, lasciai indietro il mio vecchio amore.
Lo
so è un po’ corto, ma ho avuto un sacco di impegni!
Ringrazio
tutti quelli che hanno solo letto, e liinvito a commentare lo ripeto non mi offendo se non vi
piace, ma lasciatemi una traccia del vostro passaggio.
Ringrazio
anche coloro che mi hanno recensito! Mercì!
_chan_, grazie per avermi fatto notare la battuta, Ho
provveduto. E comunque non accetto intimidazioni!
Scherzo in parte, mi ha fatto molto piacere che questa storia ti sia piaciuta,
ma aspetta di leggere la prossima c’è una coppia che so ti piacerà molto.
Niiral, grazie infinite, leggerò volentieri la tua
ff.
Jez910,
prego, mi è piaciuta moltissimo. Grazie a te.
Dopo il suo “NO” che poteva significare tutto e niente, rimasi in piedi,
davanti alla gigantesca porta che conduce alla sala grande, tutti erano voltati
verso di me, ma a me stranamente non importava.
Pensavo a lei, la vidi andare via con
Lily e Molly. Mi sentii ancora più stupido e fondamentalmente stronzo. Ma che potevo fare? Lei
mi aveva respinto in un modo semplicemente brutale. Ovvero
dicendomi un “NO” secco e deciso, senza mezzi termini. Quella mattina rividi la
rabbia repressa nei suoi occhi, che però lei cercò di nascondere, tentò di
mascherare i suoi sentimenti. Almeno credo!?
La mattinata andò ancora peggio.
Alle lezioni, lei non mi degnò di uno sguardo; seguì solennemente la spiegazione
di Antiche Rune come se nulla fosse successo. Vidi
però nei suoi occhi che aveva sofferto. Forse
stava soffrendo ancora, perciò mi venne il desiderio di voltarmi ( Cosa inutile
perché era da tutta la lezione che ero voltato verso di lei a fissarla. Che maleducato che sono.) prenderla e portarla via. Via con me, lontano per consolarla, tra le mie braccia; per baciare
quelle labbra così soffici, così lievi e rosee, così normali. Non come la maggior parte delle ragazze che nasconde la propria
normalità sotto un rossetto o lucidaqualcosa…
Avrei voluto vivere
in quelle labbra, anche se per me erano un mondo
sconosciuto. Mi ero avventurato in tanti altri mondi, ma nessuno poteva
eguagliare quel paradiso.
E i suoi capelli. Avrei voluto inebriarmi del loro profumo.
I suoi occhi erano belli ma distanti, distanti dai miei e da me. Volevo
perdermi nei suoi occhi scuri.
Insomma, volevo
essere suo, e volevo che lei fosse mia.
Non so se lei si rese conto che la stavo fissando, probabilmente si…spero,
ma non batté ciglio.
Guardami!
Guardami!
Poi non so il perché, non so neppure se sia realmente
successo o se fosse frutto della mia immaginazione, altamente probabile,
ma io non smisi di sperare: sorrise al
nulla, che per lei poteva essere tutto. Io invece desideravo che quel sorriso
fosse per me.
Allora sentii la speranza che mi invase la mente. Però, credo sia opportuno non farsi troppe illusioni.
AIUTOOOOOOOOOO!
Si. Io Sirius Black chiedo aiuto a qualcosa, a qualcuno.
Tutta la giornata passò così. Ossia io che diciamo…sbavavo
dietro Ginevra che non mostrava un briciolo di attenzione, o anche solo
compassione per il sottoscritto, che si sentiva un mortale ai piedi di una dea.
I miei amici che non mi parlavano poiché giustamente incazzati.
E Lily e Molly che mi lanciavano occhiatacce che sembrava
volessero tagliarmi la faccia.
Comunque la sera, dopo circa sei lezioni non
seguite, sempre dal sottoscritto, decisi che era giunto il momento di parlare a
James. Il mio non era il degno comportamento di un Malandrino.
-James…James!-
Ma dove sarà finito? Chi ha visto James Potter??
DITEMELOOO!
-James…Oh Ramoso…vieni fuori-
Dissi io cantilenando.
-Jam…Ahh! Remus porca
putt ehm, mi hai fatto spaventare. Hai visto James?-
chiesi.
-Perché, che vuoi da Ramoso?-
ribattè lui. Ok uno a zero
per lui.
-E dai, scusatemi, e solo che ero incazzato.
Non ho scuse, malandrino pentito! Ihhh!-
Ho capito che ieri mi sono comportato da vero imbecille, forse è più
consono dire stronzo, ma ormai è un comportamento
abituale il mio. Perciò ho intenzione di farmi
perdonare sia dai miei amici che da Ginevra. Dio quanto è
bella!
-Non è a me che devi delle scuse ma a James!-
disse scocciato. Il che non è normale, almeno
per Remus.
-Lo so. E’ per questo motivo che lo cercavo. Allora dov’è?-
richiesi impaziente.
-Perché non usi la mappa?-
Uffa, Remus mi stai diventando cattivo per caso?
-Perché messere, la mappa ce
l’ha James!-
Su mio caro amicone
dimmi dov’è finito il nostro Ramoso ti prego!
-Sta andando agli allenamenti di quidditch, dove
tra l’altro dovresti andare anche tu.-
-Giusto…Graziegraziegrazie!!!! Remus sappi che ti amo!-
-Un po’ azzardata come dichiarazione non ti pare?-
Feci un’alzata di spalle.
Scoppiammo a ridere tutti e due. Ero contento che
almeno un amico l’avevo ancora.
Corsi verso il campo di quidditch, con la
speranza di trovare James prima che cominciasse l’allenamento.
Eccolo lì. Fiuuu… la fortuna è dalla mia, per
ora.
-James…James!-
urlai, ma lui mi ignorò. Non ha tutti i torti.
-Jamyjamy…Jamiuccio, eddai fermati, te lo
sta chiedendo il tuo amicuccioSiriuccio
che si sente uno stronzuccio!-
Non ci credo che ho detto così! Se non si dovesse fermare, non sarebbe un problema,ormai
l’ho raggiunto.
Però si fermò di colpo.
-Ma ti sei drogato? Diciamo Stronzone!-
Eccolo qui il mio amicone.
-Si! Mi hai parlato. Evviva!-
almeno questo. Ripartì verso il campo.
-Su Jamy fermati ti devo parlare. Per favore?-
non credevo che avrei mai pronunciato quella
parola in vita mia. Scherzo! Quasi.
-Cosa hanno udito le mie orecchie? Era per caso un
“per favore”quello? Anche
se il più brutto e patetico che avessi mai sentito? Pronunciato da Sirius Black,
il signore la cui parola era sconosciuta nel suo vocabolario?-
Vorrei capire se sia veramente arrabbiato; immagino di si
ma… se scherza vuol dire che forse non è così arrabbiato, conosco James e
quando scherza solitamente e un buon segno. Solitamente però non vuol dire
sempre, o sbaglio?
-James ti hanno mai detto che sei un macellaio?-
-Perché?-
-Perché lo giri bene il coltello nella piaga!-
Pessima battuta, ma dovevo pur dire qual cosa.
Lui fece un piccolo inchino.
-Che vuoi Sirius?-
-Volevo chiederti….-
-…chiederti?-
disse lui.
-Scusa per ieri sera. Mi dispiace è che ero scazzato!
Anche se non è una scusa, in parte. Sono un Malandrino Pentito-
-Sirius vuoi farmi morire? Che sono ste
smancerie?!-
-Mhhh…Dai smettila!-
-Una ragazza?-
mi chiede a un certo punto, dopo aver assunto la posa da
pensatore.
-Gia!-
Confesso io. Come negarlo, soprattutto a James.
-Tipico. C’è sempre di mezzo una ragazza quando ti comporti così. Più o
meno.-
-Questa volta è diverso, lei mi piace da matti, solo
che ho fatto una cazzata!-
-Tu?! Uhh e come mai, che avrai mai fatto?-
disse con sarcasmo.
-L’ho fatta piangere.-
-Cazzo!-
Era tre lo sbalordito e il compassionevole.
-Lo so mi faccio schifo!-
ammisi di nuovo.
-No perché?-
-Jamy
quando ti ci metti…-
lasciai in sospeso a volte è meglio. A volte però.
-Comunque, amici?-
-Si ma, come prescritto dal regolamento dei Malandrini ti spetta una bella
punizione.-
Il suo volto si illuminò di gioia, quando disse
punizione, io in vece persi ogni segno di vita.
Iniziò a sghignazzare.
-No. Non puoi farmi
questo. Ti ho già chiesto scusa. Non ti basta?-
-No!-
Io speravo dicesse di si.
-Quale sarà la tortura?-
-Lo saprai a tempo debito mio caro felpato. Devo parlarne con gli altri!-
Ci avviammo negli spogliatoi a cambiarci per gli allenamenti.
Con la speranza che la punizione di James non fosse
troppo… come dire, esagerata. Poiché a volte
lui aveva questa tendenza.
Però mi perdonò, e questo era gia abbastanza….
Vostro Malandrino pentito.
Ciao a tutti. Mi sono resa conto che l’ultimo capitolo non vi è piaciuto,
vi capisco sono della vostra stessa opinione. Infatti
l’ho un po’ sistemato come potete notare.
Mi dispiace di aver postato così tardi ma ero in
vacanza senza il computer e sono tornata da poco. Comunque
vi avevo già avvertiti mi pare.
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento. Dato che avete
chiesto di farli più lunghi vi ho accontentato.
Mi raccomando non esitate a recensire anche se la storia non vi piace, i
commenti negativi aiutano a crescere e migliorare.
Grazie per la vostra pazienza.
Master Ellie: grazie mille sono
veramente contenta che ti piaccia. Marcì anche per tutti i consigli che
mi hai dato, mi raccomando continua a leggere. Per favore, rileggi il capitolo precedente, perché l’ho modificato
e recensisci anche quello. Ihhh! Ciao! Bacioni mi manchi tanto!
Sery black: cono contentache
ti piaccia. Mi raccomando continua a seguire per vedere cosa accadrà tra i due.
Avalon: mi dispiace di aver postato tardi. Mi
perdoni?
Prince Lily: Ma stai tranquilla, Sirius è fatto
così, per ora non posso dirti nulla ma se seguirai scoprirai…
Niiral: ti ringrazio, ma rileggi il capitolo
precedente perché ho modificato!
Grazie ancora a tutti.
Vi voglio bene.
Per favore leggete e recensite anche: “Ogni tuo desiderio”
Ciao a tutti, scusatemi se non vi ho dato più mie notizie, ma purtroppo, ho
avuto impegni, problemi con il computer e anche un po’ di carenza
di creatività.
Allora ho deciso di scrivere tutta la storia e poi di postare.
In questo modo, eviterò anche degli errori. Perciò portate
pazienza.