Change.

di Master Romy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Un evento inaspettato. ***
Capitolo 3: *** Sto solo cambiando. ***
Capitolo 4: *** Fiumi di lacrime per nulla. ***
Capitolo 5: *** Malandrino pentito. ***
Capitolo 6: *** Avviso! ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Prologo

Prologo.

Lui passeggiava per i corridoi, con i suoi soliti tre amici di sempre: James Potter, Remus Lupin e Peter Minus; con la sua bella andatura, quell’aria spavalda, sempre attento a tutto ciò che lo circondava, con la battuta pronta, come del resto la sua bacchetta, impugnata da quelle sue possenti, ma morbide mani. I suoi capelli lunghi e un po’ arruffati, (ma mai come quelli di James, imbattibili), attorniavano, il suo virile e bel viso.

Lei non aveva mai smesso di amarlo, era il suo chiodo fisso, la sua ossessione. Da molto tempo desiderava potergli almeno parlare, ma non ne aveva il coraggio. Lui era il suo sogno; non aveva neppure baciato un ragazzo, perché amava solo lui. Sapeva però che quell’amore segreto, nascosto, ma così forte le avrebbe fatto male con il passare del tempo. Ma non le importava perché lei poteva guardarlo passeggiare, parlare, lo poteva sentire e ascoltare, e poteva ammirare la sua bellezza, da dietro un arazzo, o un pilastro, una porta o un albero, come aveva fatto tante altre volte.

Spesso aveva deciso di smettere di seguirlo, soprattutto dopo che lo aveva visto quasi nudo nel bagno dei prefetti; ma lei non ci riuscì, e anche se più raramente, continuava a seguirlo,e a scoprire nuove cose su lui e i suoi amici. Sapeva, per esempio, che era un animagus, come i suoi amici, a parte Remus che invece era un lupo mannaro; sapeva il nome delle ragazze con cui era stato, ed erano tante, e a ognuna di queste, aveva fatto qualche incantesimo e qualche scherzo. Gelosa perché le avevano rubato il suo tesoro.

Lei, però non avrebbe mai svelato i suoi segreti perché lo amava e non lo avrebbe mai tradito.

Eh gia Sirius, lei ti ama….

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Capitolo 2
*** Un evento inaspettato. ***


E’ successo proprio a me

Un evento inaspettato.

Ero al sesto anno a Hogtwars, con voti eccellenti, e una passione per la Trasfigurazione e la Difesa contro le Arti Oscure. Ero della casa del Grifondoro, non ero molto socievole, anche se comunque conoscevo le mie compagne, Lily, Molly, Alice, Barbara, Emily

Mi reputo abbastanza carina, sta di fatto che non ho ancora baciato nessuno, e che la maggior parte dei miei compagni di scuola mi prende in giro.

Comunque.

Quella sera, il mio dormitorio era insolitamente deserto. Distesa sul mio letto a baldacchino, con la testa sotto il cuscino, piangevo…lacrime offese, sofferte, rassegnate mi rigavano il viso, per poi adagiarsi come petali sul cuscino, formando una chiazza di acqua. Devo dire che ero abituata a piangere, poiché fui soprannominata “la seconda secchiona di Grifondoro” la prima era Lily, perciò, si possono immaginare, tutti gli insulti che ho dovuto subire per cinque anni, non avendo neppure la soddisfazione di essere la prima. Però quelle lacrime non sono paragonabili a queste. Non avrei mai pensato che mi accadesse una cosa così….stomachevole, riluttante e triste, almeno non dopo che avevo deciso di cambiare la mia vita, niente più “ seconda secchiona”, niente più timidezza. Basta seguirlo e fare scherzi alle sue fidanzate e basta essere la sola custode dell’amore che provo per lui.

Avevo deciso che quell’ anno doveva essere diverso, iniziai quindi a curare il mio aspetto fisico, cercare di fare amicizia, ma soprattutto, tentare di parlargli.

Mi ero illusa, pensando che quel giorno potesse essere diverso da tutti gli altri e invece, mi successe una cosa…orribile.

…nel pomeriggio andai in biblioteca, stavo leggendo un affascinante libro sulla Difesa contro le Arti Oscure, dopo una dura giornata di studio. Sfiancante! Dopo un oretta, uscii dalla biblioteca carica di libri e pergamene, che mi servivano per una ricerca sulle pozioni. Nel corridoio, mentre tornavo nella sala comune per studiare, vidi qualcuno che correva e sentii delle forti imprecazioni. Uno era quell’imbecille di Severus Piton un ragazzo di Serpeverde, odiato da James & Co. E anche da me, dato che da alcuni giorni, si divertiva a farmi cadere ogni volta che mi incrociava nei corridoi, e temevo che anche questa volta non avrebbe mostrato pietà.

Stunch Bang!!

Infatti, proprio quando mi passò a fianco, tutto sudato e con un ghigno in volto, mi spinse, e io carica di libri e con un equilibrio, al momento instabile, caddi per terra come una pera cotta, e con un sonoro tonfo. Mi feci male poiché mi caddero tutti i libri addosso. Con la stessa velocità con cui era apparso, sparì.

Voltai lo sguardo nella direzione da cui venne l’idiota, e vidi lui, che correva, un po’ sudato con i capelli che svolazzavano e solo. Wow, è bellissimo quando corre! pensai. Intanto mi aveva raggiunto, e stranamente, vedendomi per terra, si fermò, smettendo di inseguire quel cretino che mi aveva fatto cadere, e chissà cosa avrà fatto a lui per farlo arrabbiare in quel modo.

Mi porse la sua mano, e mi aiutò a rialzarmi, il mio cuore batteva a mille, ero tutta rossa e stavo iniziando a sudare. Tra l’altro ero anche un po’ sorpresa. Il tempo di alzarmi e poi mi chiese: -Stai bene? Ti sei fatta male per caso?-

Cercai di riprendermi, di dire qualche cosa ma niente, ero li in piedi davanti a lui, con la bocca aperta che cercava di emettere un suono, sentendomi di conseguenza una specie di pesce. Parla! mi dissi. E così mentre lui aspettava una risposta, mi feci coraggio -Chi io?-

- Certo, e chi se no!? Insomma eri per terra, quello ti ha spinto!!- mi disse con leggera sorpresa.

- No, cioè si… insomma sto bene…ehm, grazie!- questo fu tutto ciò che riuscì a dire.

-Ma va, figurati e di che poi!? Mi dispiace!! Quel verme di Piton; è proprio un idiota! Ah, ma la pagherà, ho già in mente un incantesimo che ci vendicherà entrambi.- disse in tono serio ma divertito, impaziente di attuare la sua vendetta.

-No… non ti preoccupare!- gli dissi. Lui mi guardò bieco, allora io cercai di rimediare -Cioè, non che non voglia il tuo aiuto, ma, beh… diciamo che ci sono abituata.- ma che ho detto!! Qui invece di rimediare ho peggiorato.

Continuavo a fissarlo, e a volte abbassavo lo sguardo, a causa dell’imbarazzo. Lui mi disse furibondo -E tu ti fai trattare così da quel troll? Dovresti reagire sparare fatture a raffica, io faccio così! ...Dai ti do una mano- e si chinò per aiutarmi a raccogliere la mia roba. Io felicissima per quel momento, per provare fin dove arrivasse la sua gentilezza dissi,-Va pure non ti preoccupare! Puoi ancora raggiungerlo.-

Lui però non rispose, forse non mi sentì o forse non voleva rispondere. Si era soffermato su uno dei miei libri, quello che pochi minuti prima stavo leggendo in biblioteca, prima che succedesse tutto ciò, prima che parlassi con il mio amore; vidi che mostrava un certo interesse, e mentre ne sfogliava le pagine…

-Quel libro è bellissimo, te lo consiglio, soprattutto se ti piace il genere-. Lui si voltò verso di me, mi guardò, sorrise e disse:

-Lo terrò a mente! Ma sappi che ho letto questo libro cento volte!-

Io abbassai lo sguardo e lui continuò.

-Devi essere una ragazza in gamba, se leggi questi tipi di libri! Sono colpito!- sorrise ancora .

-Beh…si, ecco…mi piace la Difesa contro le Arti Oscure, perché voglio imparare a difendermi… Anche da Piton!- dissi con decisione.

-Ti prendo in parola!- un altro sorriso, questa volta però, ricambiai quel bel sorriso, che tante volte avevo sognato, desiderato e spiato.

-Come mai non ti ho mai visto? Come ti chiami?- mi chiese.

Ehi, ma come ti permetti, ok che mi sono data una sistemata, ma sono di Grifondoro, come hai fatto a non notarmi? era ciò che volevo dirgli, ma la mia solita timidezza e educazione me lo impedirono, perciò mi presentai in modo banale e prevedibile.

-Sono Ginevra.-

-Molto piacere, io sono Sirius.-

Questa scena, l’avevo desiderata, sognata, immaginata, ma non avrei mai pensato che potesse essere così bello, è come se fossi diventata una persona nuova, diversa quella che volevo essere; stavo parlando con Sirius il ragazzo che amo, non ci credevo. Fu magico parlare con lui per la prima volta.

Se si ha presente una persona tutta rossa, come se stesse prendendo fuoco, beh… quella ero io in quell’ istante,il mio cuore, era insolitamente fermo, immobile, per un istante, pensai di stare male, poi con calma iniziò piano piano a prendere velocità come un treno in partenza, ed ecco che si sente l’accelerazione e poi via sempre più forte, più veloce che mai.

Seguì uno strano silenzio, in cui si udì il battito impazzito del mio cuore, mi stava prendendo il panico…poi ad un certo punto mi disse,

-Eppure io ti ho già visto da qualche parte, mi sembra strano non ricordarlo!-

Io feci una smorfia e pensai forse se ti svegliassi dal tuo stato di trance e ci pensassi meglio!!! Ma che cavolo è un pochino ritardato, come fai a non ricordarti?! …mi guardò con quell’aria da “mi si è accesa la lampadina”,

-Ehi, ora ho capito chi sei. Waine! Ginevra Waine, la seconda secchiona di Grifondoro!?!-

NOO, ma perché, perché?!?!. Lo sapevo, sarebbe stato troppo bello per essere vero. Gli occhi mi si riempirono di lacrime, una di queste, dispettosa mi rigò il viso, impregnandolo di un dolore inimmaginabile.

In momenti come questi non si sa mai cosa fare, e io, infatti non seppi cosa fare, e per “placare” la mia frustrazione, feci un gesto avventato; la mia mano, mossa da una forza per me sconosciuta, si andò ad appoggiare sonoramente sulla sua guancia destra. Ovvero, gli tirai uno schiaffo. E poi incurante di tutto: di lui sbalordito, dei miei libri, e dei miei compiti, me ne andai, corsi via veloce verso il dormitorio. Passai sulle scale, attraverso i corridoi e arrivai al settimo piano, nella torre di Grifondoro, dove tuttora ora mi trovo, rigorosamente, sul mio letto, a piangere, a causa di Sirius Black.

Ciaooo, Spero che vi sia piaciuta la mia ff.

Beh, se vi è piaciuta state tranquilli che il secondo capitolo e il terzo sono gia pronti, ci vuole solo un’ ultima revisione.

Poi, spero tanto che il mio pazzo personaggio vi stia divertendo. Non in questo capitolo ma negli altri, sia Ginevra che Sirius, CAMBIERANNO. E credo in meglio.

Vorrei ricordare alcune cosette:

1. Grazie a Erika per aver lavorato così duramente, tengo le dita incrociate, speriamo che vada tutto bene con il server.

2. Ringrazio tutti i miei lettori e li saluto. KISSS.

3. Vi chiedo di recensire in massa (senza farvi male però).

4. e in fine se vi va, leggete l’altra mia storia “Addio Albus”. Tranquilli è una one_shot.

Vostra onorata…

Master Romy

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Capitolo 3
*** Sto solo cambiando. ***


Sto solo Cambiando

Sto solo Cambiando.

Caspita, ma che ho detto! Poverina ci è rimasta malissimo. Mi sono comportato peggio di Piton il verme; lui le ha dato uno spintone facendola cadere, regalandole un dolore fisico. Io invece mi sono comportato da schifo. Sono proprio un pezzo di merda, e questo schiaffo, anche se doloroso, me lo sono meritato. Per lo sconforto ha lasciato qui tutta la sua roba.

Quando quella lacrima solitaria le ha rigato il viso mi sono sentito male dentro. Ma era così bella, mi chiedo come ho fatto a non accorgermene prima. Con i suoi capelli corvini, ricci e un po’ribelli, quegli occhi scuri, che mi hanno guardato in un modo così intenso per cadere poi nello sconforto più totale. Le sue guance rosee, che troppo spesso, si tingevano di un rosso intenso, mostrandomi il suo crescente imbarazzo, avrei voluto restare li a fissarla in eterno. Ma no, ho dovuto rovinare tutto, solo perché il mio stupido orgoglio si sentiva soffocato da quelle sensazioni di estremo incanto, di pura tranquillità…

-Eccoti Sirius, ma dove eri finito, spero che tu sia riuscito ad acciuffare quel vigliacco. Purtroppo non ti abbiamo potuto aiutare, perché ci ha beccati la McGranitt e ci ha trattenuti per un po’.- disse James, mentre si avvicinava insieme a Remus e Peter.

-Sirius ma che ti è successo, hai una faccia: assomigli un tantino a Pix. Sei riuscito a prendere il nostro “caro” Severus?-

-Sentite, l’idiota è scappato, e per il resto…beh non chiedetemi niente, perché non ho voglia di parlarne.- Mi guardarono tutti e tre estremamente sbalorditi; per cercare di non fargli sospettare niente mi affrettai a fare dell’auto ironia: -Ma davvero ho la faccia da Pix in questo momento?-

-Oh si amico mio- mi fece notare Remus.

–Così farai scappare tutte le tue ammiratrici, che invece di saltarti a dosso, se ne andranno via deluse, chiedendosi “ma dove sarà finito quel figo di Sirius?” - realizzò James .

-Ma di chi sono tutte queste cose sparse per terra?-

-Di una persona che non vorrà più ne vedermi, ne parlarmi.

Sentite dopo vi racconto cosa è successo con Piton, ma per il momento, non è che mi aiutereste a portare questa roba nel dormitorio?-gli chiesi.

Il quartetto recuperò libri e pergamene e si diresse verso il dormitorio dei ragazzi, ridendo e scherzando. Ma uno di loro non aveva tanta voglia di scherzare, perché aveva un peso dentro il cuore.

Davanti alla Signora Grassa.

-Parola d’Ordine…-

-Solo un momento Signora. Allora Sirius, ci vuoi dire cosa è successo?-

Con malavoglia dovetti rispondere a quella domanda, se non l’avessi fatto, si sarebbero accorti che qualcosa non andava, e poi i libri avevano destato in loro vari sospetti. Perciò cercai di sembrare sincero, ma dovetti per forza sparare una balla clamorosa.

-Piton è riuscito a scappare, non so come; ma se uno di voi mi avesse raggiunto con la Mappa del Malandrino, forse lo avremmo acchiappato- speriamo che la bevano.

-Ma come potevamo raggiungerti? Stavamo facendo un incantesimo per alleviare il dolore a Peter, e Remus stava sistemando la porta, dato che qualcuno l’ha fatta esplodere- mi disse alludendo al mio comportamento.

- E’ vero. P…pensa che mi fa aaancora male il f…fondoschiena- balbettò Peter.

- Senza contare che abbiamo dovuto convincere la McGranitt che era stato un incidente-

-Va be ci pensiamo domani, ora sono stanco lasciatemi riposare-

-Ma che ti prende oggi? Andiamo, lasciamolo solo, visto che Felpato è stanco, e ha voglia di dormire- Mi disse con la sua solita ironia che sempre mi diverte, ma che in quel momento mi fece saltare i nervi.

-Senti James, non rompere le palle a noi, se sei stressato perché Lily non te la da, allora cercatene un’altra. Hanno fatto un fan club solo per te, perché non soddisfi i desideri di quelle bramose ragazzine-

Fu un attimo, mi venne a dosso, e iniziammo a pestarci, volarono pugni calci, insulti…

-Prendi questo. E non parlare mai più di Lily, hai capito?!?.....AH!-

-Fermateli!- urlò la Signora dal ritratto era terrorizzata.

- E tu non rompere le palle!-gli urlai io.

-Ok, non te le rompo più, te le pesto!- ODDIO!

-Presto!...- strillò di nuovo la Signora.

Nel mezzo della zuffa:

-Immobilus!- gridò Remus.

Ci ritrovammo appunto, IMMOBILI. Io con le mani che stringevano il collo di James; e lui con il pugno fermo pronto a sbattermelo in piena faccia.

-Ma che vi prende, smettetela. Ora faccio terminare l’incantesimo, a patto che voi due vi calmiate e ragioniate, e soprattutto che vi scusiate. E’ chiaro?!-

-…-

- Bene, chi tace acconsente giusto?-

In un attimo tornammo a muoverci, mollai la presa, mi alzai a fatica, lo stesso fece James. Incazzato presi i libri di Ginevra e scocciato, pronunciai la Parola d’Ordine:

-Salamandra!-

-Non ti azzardare mai più ad azzuffarti davanti a me! E ora passa pure..- disse lei adirata ma costretta dall’Ordine; il quadro con la Signora si aprì, scoprendo il varco, in modo che io potei passare.

Nel Dormitorio dei ragazzi

Ritenetti opportuno, restituire quella roba abbandonata alla sua legittima proprietaria; ma non ebbi il coraggio, neppure di mettere il naso fuori dal dormitorio. Prima infatti è stata dura, riuscire a passare inosservato, poiché ero carico di libri e pesto in viso. Ero pieno di lividi non solo fuori ma anche dentro di me. James, me le aveva proprio suonate. Ma non avevo alcuna intenzione di farmi vedere da lei, ne di parlare con i miei amici.

Chissà dove si trovava ora. Starà esaurendo le sue lacrime in un doloroso pianto; sarà stanca di essere presa per i fondelli da tutti quanti. Ora che ci penso, non mi pare di averla mai vista in compagnia di un amica o un ragazzo. Però, credo ci sia rimasta male ancora di più questa volta, magari credeva di aver trovato finalmente un amico. Io…

No, lei non merita la mia amicizia, non dopo che l’ho trattata in quel modo, non dopo che l’ho illusa.

Merita comunque le mie scuse, altro che se le merita. Oggi ho trattato tutti da schifo. Mi sono offeso per delle stupidaggini, e ho fatto cose raccapriccianti.

…Ma che mi prende?!... Da quando penso a queste cose, io, che non ho mai chiesto scusa a nessuno, vado a pormi questi arzigogolii in mente?! Che mi succede, dov’è il virile Sirius, l’impavido Sirius, dov’è quel Sirius che non ha mai rispettato una nuova regola?! Mi chiedo se sono impazzito. Ma no, forse sto solo crescendo, forse sto solo…cambiando.

Allora ho un po’ di cosette da dirvi. Prima di tutto, RECENSITE!!!! Avete letto questa ff in tantissimi e mi ritrovo così poche recensioni?!! Vi pregoooo

Sappiate che accetto volentieri le critiche, perché mi consentono di migliorare, perciò non esitate. Scusate se ho postato solo ora ma ho avuto degli impegli che mi terranno impegnata per tutta l’estate, ma appena trovo cinque minuti posto sicuramente.

Non so se continuerò questa ff perché mi sembra un po’ noiosa, ma se vi piace non esiterò, anzi, farò del mio meglio per rendere le cose più FRIZZANTI!

°oO°°oo.oo°°°°°O°°°o°.

Ringraziamenti:

ERSILIA, ti ringrazio molto, l’ho scritta perché adoro Sirius. Sono contenta che ti sia piaciuta, scusa per il ritardo. E popi non posso dirti niente, il bello viene adesso!

PrinceLily,Lo so, Sirius è arrogante, ma è il suo carattere. Aspetta e scoprirai che ti piace…forse.

_chan_, grazie per la doppia recensione, sono contenta che ti sia piaciuta, e non preoccuparti che ti seguo. Seguirò il tuo consiglio, e appena potrò modificherò l’altra ff. Mercì.

Master Ellie, Lo so che me lo hai già detto, ma io voglio vedere le recensioni. E per lo sparo non ci contare, almeno fino all’inizio della scuola, perché non ci sono per tutta l’estate.

Un ultima cosa e poi vi lascio andare via, sappiate che ho pronta una nuova ff che posterò al mio ritorno da Londra, ovvero dopo il 18/07.

Per il momento vi posso solo dire che ho già pronti 3 quasi quattro capitoli, e che sarà molto divertente. Ah, il rating

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Capitolo 4
*** Fiumi di lacrime per nulla. ***


Fiumi di lacrime

Fiumi di lacrime per nulla.

E’ più di mezz’ora che piango non ne posso più, ho gli occhi arrossati che mi bruciano, le mie guance stanno per scoppiare, come se fossero infuocate e ho un mal di testa pazzesco. Mi sento un vero straccio. Ma non riesco a trattenere le lacrime e respingere il dolore. Penso a lui, ha ciò che è successo. Penso che ormai la mia infelicità sia giunta al limite; cerco di richiamare alla mente pensieri felici, per distrarmi, ma non ci riesco. E quindi giù lacrime, scendete giù e portate via con voi il mio dolore. Ma niente.

Mentre rimuginavo entrarono nel dormitorio due ragazze, Lily e Molly, due mie compagne di Grifondoro, con le quali non avevo mai parlato, se non in alcune e rare occasioni. Stavano ridendo, si diressero verso il letto di Molly che era di fronte al mio, e inevitabilmente, anche se cercai di far finta di dormire, videro che stavo piangendo. Forse se non avessero acceso la luce non se ne sarebbero accorte.

Comunque, mi guardarono con compassione si avvicinarono al mio baldacchino.

- Ciao Ginevra, stai bene? Che cosa ti è successo?-

- Gia, hai bisogno di qual cosa?- disse Molly.

-…- non sapevo cosa dire. Ero anche in imbarazzo.

Lily con il suo solito altruismo, mi porse una scatola di fazzolettini.

- Ecco, tieni, asciugati il viso.-

La ringraziai, e lei mi chiese: - Ti va una tazza di te, per calmarti un po’, vedrai ti farà bene!- e dopo queste parole, Molly fece comparire una tazza bianca, dal quale fuoriusciva del vapore; mi porse il the, e mi sorrise. Ci fu uno silenzio, mentre io bevevo quell’ottimo the, che fu molto rigenerante, ma che non depurò il mio animo. Quando ebbi finito di bere, iniziarono a fare altre domande, e a chiedermi come stavo.

- Ascoltami, lo so che ora starai malissimo, noi non sappiamo cosa ti è successo, e non pretendiamo che tu ce lo dica; però potremmo fare qualche cosa per te, chiedici tutto ciò che vuoi, di qualunque cosa tu abbia bisogno. Ok?- mi fece un sorriso enorme, fu così gentile e cordiale. E pensare che per un certo periodo l’ho detestata, perché lei era la prima della classe, e io solo la seconda, ma poi non me ne è più importato niente. E adesso eccola qui, che mi aiuta. Non volevo sembrare sgarbata, ma non riuscivo a parlare, ero troppo stanca e distrutta, ma non potevo non ringraziarle. –Ok… Grazie di cuore. Io sto bene, insomma più o meno, comunque non mi è successo niente di grave. Ma sono stanchissima e vorrei tanto riposare.- non seppi che altro dire.

- Ma certo, certo. E’ ovvio che devi riposare. Stai tranquilla, e se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere. Io e Molly ci occuperemo di te.-

- Lily, credo che abbia la febbre.- disse Molly mentre mi toccava la fronte. Poi puntò la bacchetta e ne fece fuoriuscire un fremito di vento fresco, che mi procurò sollievo; e sentii le loro voci, sempre più soavi, e in pochi secondi mi addormentai. Entrai nel dolce mondo dei sogni. E li, trovai pace, almeno sino al mattino seguente.

Il Dormitorio, era pieno di luce, che entrava maestosa, e senza scrupolo alcuno dalle grandi vetrate illuminando tutto, posandosi su tutti gli oggetti. Aprii gli occhi molto lentamente…

- Ahh!- Cavolo! Il volto di Lily Evans fu la prima cosa che vidi al mio risveglio, e che mi fece spaventare da morire.

- Lily, mi hai spaventata!- Le feci sapere.

-Scusa, stavo venendo a svegliarti.- disse lai prontamente.

-Sono sveglia, grazie-

-Ti conviene alzarti se non vuoi fare tardi colazione. A proposito come ti senti? Io e Molly siamo rimaste sveglie per un ora, ma poi ci siamo addormentate, scusa, ma eravamo stanchissime! Allora come stai?-

Cavolo, pensavo fosse solo un brutto sogno, invece…

Devo accettare la cosa, è successo beh, pazienza!

Non risposi alla sua domanda, ma la ringraziai, e le dissi che l’avrei raggiunta a colazione.

Mi alzai dal letto e mi preparai. Non avevo intenzione di farmi rovinare la vita da quel cretino. Che vada a farsi benedire. L’amore è finito! Tadaa terminata la magia!

Già dimenticato. Ma se è così allora perché mi sento uno schifo?

Uscii dal dormitorio e mi andai nella sala grande per fare colazione.

Al tavolo, vi era lui, seduto da solo. Mi vide e si voltò, ma io lo ignorai, e andai a sedermi con Lily e Molly.

-Buon giorno dormigliona!- mi salutò Molly. –Buongiorno Molly!-

-Dormito bene!- chiese

-magnificamente- risposi io.

Mi resi conto di essere affamata, e iniziai col divorare tre fette di pane tostato, seguite da una fetta di torta al cioccolato, da una tazza di latte e cereali, e da un bicchiere di succo di zucca! Uff, stavo per scoppiare!

-Avevi famina eh?- notò acutamente Molly.

-Come va?-

-Sto scoppiando!-

Molly sorrise e poi disse –Intendevo come stai per…Quello!-

Che potevo dirle, non lo sapevo neanche io con certezza; perciò dissi che stavo bene tutto sommato.

-Ne vuoi parlare?-

-Non al momento.-

-Va bene, ma se ne sentissi la necessita, io e Lily siamo a tua disposizione, quando vuoi, in qualunque momento-

Volevo dirle che la notte scorsa mi avevano fatto la stessa promessa, eppure si erano addormentate, però, non mi parve il caso, e decisi di fidarmi di loro. Dopotutto, non potevo pretendere che stessero sveglie tutta la notte!

-Grazie, grazie per tutto quello che avete fatto e che state facendo!

Se lo meritavano!

-Figurati!- mi sorrisero, poi Lily disse:

-Conviene andare-

Controllai l’orologio, le 7.54, aveva ragione, dovevamo muoverci.

Molly sdrammatizzò –Andiamo a imparare e a farci una cultura!-

Adoro queste due ragazze, sono troppo simpatiche e così disponibili. Speriamo bene, tengo la dita incrociate.

Attraversammo la Sala Grande sino ad arrivare all’ uscita, dove mi attendeva una brutta sorpresa.

- Ginevra posso parlarti, in privato?- mi chiese Sirius Black.

Al principio fui un tantino sconcertata. Insomma, Mr Black che mi vuole parlare, cosa è successo mai? Guardai Molly e Lily, che guardavano Sirius in una maniera…

Strana, poi guardai lui e mi accorsi che non mi piaceva più. Come mai avevo perso la testa per lui? Non è che fosse tutta questa bellezza! Per la prima volta dopo sei anni, di tortura, di inferno, sei anni passati struggendomi, tralasciando ogni cosa che non avesse a che fare con lui, perdendo la mia vita dietro un idiota che cambia una ragazza al giorno, come fossero mutande. Che cosa vedevo in questa persona? Non lo so. So invece che voglio riprendere in mano lamia vita. “Alla buon ora” pensai.

Lo guardai con normalità, gli sorrisi e poi risposi alla sua richiesta:

- No. Sono in ritardo. Permesso.- Lui si scansò e ci fece passare. Me ne andai, seguita da Lily e Molly, lasciai indietro il mio vecchio amore.

Lo so è un po’ corto, ma ho avuto un sacco di impegni!

Ringrazio tutti quelli che hanno solo letto, e li invito a commentare lo ripeto non mi offendo se non vi piace, ma lasciatemi una traccia del vostro passaggio.

Ringrazio anche coloro che mi hanno recensito! Mercì!

_chan_, grazie per avermi fatto notare la battuta, Ho provveduto. E comunque non accetto intimidazioni! Scherzo in parte, mi ha fatto molto piacere che questa storia ti sia piaciuta, ma aspetta di leggere la prossima c’è una coppia che so ti piacerà molto.

Niiral, grazie infinite, leggerò volentieri la tua ff.

Jez910, prego, mi è piaciuta moltissimo. Grazie a te.

Vi mando un grosso bacione, vostra onorata…

Master Romy

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Capitolo 5
*** Malandrino pentito. ***


Sirius che supplica

Malandrino pentito.

Il suo comportamento mi lasciò di stucco.

Dopo il suo “NO” che poteva significare tutto e niente, rimasi in piedi, davanti alla gigantesca porta che conduce alla sala grande, tutti erano voltati verso di me, ma a me stranamente non importava.

Pensavo a lei, la vidi andare via con Lily e Molly. Mi sentii ancora più stupido e fondamentalmente stronzo. Ma che potevo fare? Lei mi aveva respinto in un modo semplicemente brutale. Ovvero dicendomi un “NO” secco e deciso, senza mezzi termini. Quella mattina rividi la rabbia repressa nei suoi occhi, che però lei cercò di nascondere, tentò di mascherare i suoi sentimenti. Almeno credo!?

La mattinata andò ancora peggio.

Alle lezioni, lei non mi degnò di uno sguardo; seguì solennemente la spiegazione di Antiche Rune come se nulla fosse successo. Vidi però nei suoi occhi che aveva sofferto. Forse stava soffrendo ancora, perciò mi venne il desiderio di voltarmi ( Cosa inutile perché era da tutta la lezione che ero voltato verso di lei a fissarla. Che maleducato che sono.) prenderla e portarla via. Via con me, lontano per consolarla, tra le mie braccia; per baciare quelle labbra così soffici, così lievi e rosee, così normali. Non come la maggior parte delle ragazze che nasconde la propria normalità sotto un rossetto o lucidaqualcosa

Avrei voluto vivere in quelle labbra, anche se per me erano un mondo sconosciuto. Mi ero avventurato in tanti altri mondi, ma nessuno poteva eguagliare quel paradiso.

E i suoi capelli. Avrei voluto inebriarmi del loro profumo. I suoi occhi erano belli ma distanti, distanti dai miei e da me. Volevo perdermi nei suoi occhi scuri.

Insomma, volevo essere suo, e volevo che lei fosse mia.

Non so se lei si rese conto che la stavo fissando, probabilmente si…spero, ma non batté ciglio.

Guardami!

Guardami!

Poi non so il perché, non so neppure se sia realmente successo o se fosse frutto della mia immaginazione, altamente probabile, ma io non smisi di sperare : sorrise al nulla, che per lei poteva essere tutto. Io invece desideravo che quel sorriso fosse per me.

Allora sentii la speranza che mi invase la mente. Però, credo sia opportuno non farsi troppe illusioni.

AIUTOOOOOOOOOO!

Si. Io Sirius Black chiedo aiuto a qualcosa, a qualcuno.

Tutta la giornata passò così. Ossia io che diciamo…sbavavo dietro Ginevra che non mostrava un briciolo di attenzione, o anche solo compassione per il sottoscritto, che si sentiva un mortale ai piedi di una dea.

I miei amici che non mi parlavano poiché giustamente incazzati.

E Lily e Molly che mi lanciavano occhiatacce che sembrava volessero tagliarmi la faccia.

Comunque la sera, dopo circa sei lezioni non seguite, sempre dal sottoscritto, decisi che era giunto il momento di parlare a James. Il mio non era il degno comportamento di un Malandrino.

-James…James!-

Ma dove sarà finito? Chi ha visto James Potter?? DITEMELOOO!

-James…Oh Ramoso…vieni fuori-

Dissi io cantilenando.

-JamAhh! Remus porca putt ehm, mi hai fatto spaventare. Hai visto James?-

chiesi.

-Perché, che vuoi da Ramoso?-

ribattè lui. Ok uno a zero per lui.

-E dai, scusatemi, e solo che ero incazzato. Non ho scuse, malandrino pentito! Ihhh!-

Ho capito che ieri mi sono comportato da vero imbecille, forse è più consono dire stronzo, ma ormai è un comportamento abituale il mio. Perciò ho intenzione di farmi perdonare sia dai miei amici che da Ginevra. Dio quanto è bella!

-Non è a me che devi delle scuse ma a James!-

disse scocciato. Il che non è normale, almeno per Remus.

-Lo so. E’ per questo motivo che lo cercavo. Allora dov’è?-

richiesi impaziente.

-Perché non usi la mappa?-

Uffa, Remus mi stai diventando cattivo per caso?

-Perché messere, la mappa ce l’ha James!-

Su mio caro amicone dimmi dov’è finito il nostro Ramoso ti prego!

-Sta andando agli allenamenti di quidditch, dove tra l’altro dovresti andare anche tu.-

-Giusto…Grazie grazie grazie!!!! Remus sappi che ti amo!-

-Un po’ azzardata come dichiarazione non ti pare?-

Feci un’alzata di spalle.

Scoppiammo a ridere tutti e due. Ero contento che almeno un amico l’avevo ancora.

Corsi verso il campo di quidditch, con la speranza di trovare James prima che cominciasse l’allenamento.

Eccolo lì. Fiuuu… la fortuna è dalla mia, per ora.

-James…James!-

urlai, ma lui mi ignorò. Non ha tutti i torti.

-Jamy jamyJamiuccio, eddai fermati, te lo sta chiedendo il tuo amicuccio Siriuccio che si sente uno stronzuccio!-

Non ci credo che ho detto così! Se non si dovesse fermare, non sarebbe un problema,ormai l’ho raggiunto.

Però si fermò di colpo.

-Ma ti sei drogato? Diciamo Stronzone!-

Eccolo qui il mio amicone.

-Si! Mi hai parlato. Evviva!-

almeno questo. Ripartì verso il campo.

-Su Jamy fermati ti devo parlare. Per favore?-

non credevo che avrei mai pronunciato quella parola in vita mia. Scherzo! Quasi.

-Cosa hanno udito le mie orecchie? Era per caso un “per favore” quello? Anche se il più brutto e patetico che avessi mai sentito? Pronunciato da Sirius Black, il signore la cui parola era sconosciuta nel suo vocabolario?-

Vorrei capire se sia veramente arrabbiato; immagino di si ma… se scherza vuol dire che forse non è così arrabbiato, conosco James e quando scherza solitamente e un buon segno. Solitamente però non vuol dire sempre, o sbaglio?

-James ti hanno mai detto che sei un macellaio?-

-Perché?-

-Perché lo giri bene il coltello nella piaga!-

Pessima battuta, ma dovevo pur dire qual cosa.

Lui fece un piccolo inchino.

-Che vuoi Sirius?-

-Volevo chiederti….-

-…chiederti?-

disse lui.

-Scusa per ieri sera. Mi dispiace è che ero scazzato! Anche se non è una scusa, in parte. Sono un Malandrino Pentito-

-Sirius vuoi farmi morire? Che sono ste smancerie?!-

-MhhhDai smettila!-

-Una ragazza?-

mi chiede a un certo punto, dopo aver assunto la posa da pensatore.

-Gia!-

Confesso io. Come negarlo, soprattutto a James.

-Tipico. C’è sempre di mezzo una ragazza quando ti comporti così. Più o meno.-

-Questa volta è diverso, lei mi piace da matti, solo che ho fatto una cazzata!-

-Tu?! Uhh e come mai, che avrai mai fatto?-

disse con sarcasmo.

-L’ho fatta piangere.-

-Cazzo!-

Era tre lo sbalordito e il compassionevole.

-Lo so mi faccio schifo!-

ammisi di nuovo.

-No perché?-

-Jamy quando ti ci metti…-

lasciai in sospeso a volte è meglio. A volte però.

-Comunque, amici?-

-Si ma, come prescritto dal regolamento dei Malandrini ti spetta una bella punizione.-

Il suo volto si illuminò di gioia, quando disse punizione, io in vece persi ogni segno di vita.

Iniziò a sghignazzare.

-No. Non puoi farmi questo. Ti ho già chiesto scusa. Non ti basta?-

-No!-

Io speravo dicesse di si.

-Quale sarà la tortura?-

-Lo saprai a tempo debito mio caro felpato. Devo parlarne con gli altri!-

Ci avviammo negli spogliatoi a cambiarci per gli allenamenti.

Con la speranza che la punizione di James non fosse troppo… come dire, esagerata. Poiché a volte lui aveva questa tendenza.

Però mi perdonò, e questo era gia abbastanza….

Vostro Malandrino pentito.

Ciao a tutti. Mi sono resa conto che l’ultimo capitolo non vi è piaciuto, vi capisco sono della vostra stessa opinione. Infatti l’ho un po’ sistemato come potete notare.

Mi dispiace di aver postato così tardi ma ero in vacanza senza il computer e sono tornata da poco. Comunque vi avevo già avvertiti mi pare.

Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento. Dato che avete chiesto di farli più lunghi vi ho accontentato.

Mi raccomando non esitate a recensire anche se la storia non vi piace, i commenti negativi aiutano a crescere e migliorare.

Grazie per la vostra pazienza.

Master Ellie: grazie mille sono veramente contenta che ti piaccia. Marcì anche per tutti i consigli che mi hai dato, mi raccomando continua a leggere. Per favore, rileggi il capitolo precedente, perché l’ho modificato e recensisci anche quello. Ihhh! Ciao! Bacioni mi manchi tanto!

Sery black: cono contentache ti piaccia. Mi raccomando continua a seguire per vedere cosa accadrà tra i due.

Avalon: mi dispiace di aver postato tardi. Mi perdoni?

Prince Lily: Ma stai tranquilla, Sirius è fatto così, per ora non posso dirti nulla ma se seguirai scoprirai…

Niiral: ti ringrazio, ma rileggi il capitolo precedente perché ho modificato!

Grazie ancora a tutti.

Vi voglio bene.

Per favore leggete e recensite anche: “Ogni tuo desiderio”

Vostra onoratissima e felicissima……

Master Romy

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Capitolo 6
*** Avviso! ***


Avviso!

Ciao a tutti, scusatemi se non vi ho dato più mie notizie, ma purtroppo, ho avuto impegni, problemi con il computer e anche un po’ di carenza di creatività.

Allora ho deciso di scrivere tutta la storia e poi di postare.

In questo modo, eviterò anche degli errori. Perciò portate pazienza.

Scusatemi ancora tanto e continuate a seguirmi.

Leggete e recensite anche “Ogni tuo desiderio”.

Grazie per la pazienza e le recensioni!

Vostra…

Master Romy

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