Red

di angelglamour96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1 ***
Capitolo 3: *** 2 ***
Capitolo 4: *** 3 ***
Capitolo 5: *** 4 ***
Capitolo 6: *** 5 ***
Capitolo 7: *** 6 ***
Capitolo 8: *** 7 ***
Capitolo 9: *** 8 ***
Capitolo 10: *** 9 ***
Capitolo 11: *** 10 ***
Capitolo 12: *** 11 ***
Capitolo 13: *** 12 ***
Capitolo 14: *** 13 ***
Capitolo 15: *** 14 ***
Capitolo 16: *** 15 ***
Capitolo 17: *** 16 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 RED



 
PROLOGO
 
 
In questo bel pianeta, due case reali di pari nobiltà,
si combattono a causa di un errore voluto dal destino.
Ma, il destino a volte può cambiare?
L'uomo è nato, è fatto apposta tradirlo.
Perchè ciascuno è l' artefice del proprio destino.
Leggete con occhi pazienti e io,
mi sforzerò di rimediare ai loro difetti.
Perchè il destino deve essere riscritto.













Ragazze!!!! Avete visto ? sn tornata con una nuova ff...ù.ù
che ve ne pare il prologo?
Mi è venuta in mente ascoltando "Somewhere" di West Side story,
una specie di Romeo e Giulietta k andremo a vedere al teatro, cantata da Rachel di Glee...
Ho deciso k sarà "la colonna sonora" della storia...
scs se nn mi faccio sentire, ma ho tanto da fare quest' anno e faccio 7 ore di studio appena torno a casa...
quindi... 
ok, vi sto annoiando....
spero vi piaccia e a voi i commenti...
ciaoo dalla Grazy
;3

PS: X l' immagine, so che fa schifo, ma nn sono brava con Photoshop...
ciaooooooooooooooooo
bhe... 

 

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Capitolo 2
*** 1 ***




1

 

Cursed be the day when I met you
 
 
-Chi è quella?- mormorò il giovane principe Shade con voce bassa da cospiratore.
Il gruppetto di giovani principi che gli stava intorno seguì la direzione dello sguardo di Shade con occhiate rapide e impercettibili e notò una giovane donna in avvicinamento con un regale abito rosso cupo, con capelli e occhi rossi, coperti da una maschera argentata.
Uno di loro fece sentire una tossetta allusiva.
-Shade, caro Shade, ti ricordo che non puoi guardare altre donne se non le candidate che ha scelto tua madre per divenatare regina
della Luna.- disse Auler.
-A me non interessa sposarmi, e se lo farò lo farò con la persona che dico io-
-Ma dai... infondo che ti costa! Le ha scelte belle e questo basta...-
-Ti ripeto che non mi interessano.. -
-Io lo so perchè fai così!- esclamò d'un tratto Tio, principe di Mera  Mera.
-E allora perchè?- chiese scocciato lui.
-Perchè non potresti corteggiare altre dame dopo esserti sposato.. la tua fama tra le donne è notevole...-
-Povero!- esclamorono gli altri sarcastici.
-Non sono un donnaiolo- ribbattè
-Ah, no?- rispose Auler alzando un sopracciglio - e la dama dell' altra sera?-
-Bhe... mi si è buttata addosso non appena le ho mostrato un minimo di interesse..non è colpa mia...e poi l' ho gentilmente sposatat- si difese
-Si, come no...- parlò Tio.
-Scommettiamo!- disse il principe Auler al biondino.
-Che?-
-10 dracme che la ragazza non balla con lui!- disse riferendosi alla ragazza dal vestito rosso.
-Ma tu da che parte stai?- chiese il principe.
-Dalla parte di mia, ovvio!-
-Uff, ok- rispose Bright - poi non ti lamentare se perdi.
D' un tratto le trombe squillarono, interrompendo il dialogo tra i  principi e una donna dal portamento maestoso si fece largo tra la folla per arrivare alla grande scalinata.
-Bhe, ragazzi... io vado... mi vogliono-  disse passandosi una mano tra i capelli
blu notte scompigliati e mettendosi la maschera dorata che faceva risaltare i bei occhi cobalto.
Il principe si avviò verso la scalinata, dove l' attendeva la madre, la Regina Maria.
-Eccomi, madre- disse a bassa voce.
La regina lo guardò e annuì, pronta per parlare.
-BENE LORD E DAME! PRESTO AVREMO UNA NUOVA REGINA NEL REGNO DELLA LUNA!-
Il pubblico appaludì.
-E CON UNA NUOVA REGINA, POTREMO RIVENDICARE IL TORTO DA NOI SUBITO DAL REGNO SOLARE-
La folla a quella affermazione era in delirio e applaudì ancora di più.
-FATE ENTRARE LE CANDIDATE-
All'ordine della regina, le porte si aprirono e comparvero 3 ragazze,
agghindate alla meglio come dei manichini in una vetrina
del un negozio "LE SPOSE DI SAM", catena di negozi di abbigliamento, nota per i suoi vestiti estremamente voluminosi.
"Altezza compra i vestiti lì, sicuro" dichiarò dopo aver visto le pretendenti.
-Shade, figlio mio,a fine serata dovrai decidere la tua futura sposa- le sussurrò la madre all' orecchio destro.
Lui non rispose nemmeno.
Era troppo occupato a guardare le persone presenti per scorgere quel bel dono di Dio con l' abito rosso.
Ma della ragazza nessuna traccia.
-BENE, CHE ABBIANO INIZIO LE DANZE!-
 
Il principe era appoggiato ad una colonna e guardava con aria annoiata le pretendenti che volteggiavano felici tra le braccia di Bright, Tio e Auler.
"Tsk, e dicevano che io fossi un donnaiolo" pensò.
Le ritornò in mente il discorso della madre.
 
-Mostra un pò di interesse verso di loro, Shade!Una di loro diventerà tua moglie!-
-Non ne ho voglia, e poi non mi piacciono..-
 
Sbuffò sonoramente, scocciato da quel discorso.
Continuò a guardare la pista da ballo, cercando di capire chi si nascondesse sotto quelle buffe maschere, quando qualcosa catturò la
sua attenzione.
O meglio... qualcuno.
La ragazza di prima, quella con l' abito rosso cupo si stava guardando intorno spaesata.
Involonatriamente si avvicinò a lei, attratto da una forza misteriosa.
L' abito rosso le donava a meraviglia, risaltava le curve e il seno e la pelle della schiena, che era candida come il latte.
"Vorrei tanto posarvi un bel bacio" pensò "o ma insomma, stai diventando un maniaco e poi neanche la conosci, sarà brutta come un Troll".
Però, nonostante qui preguidizi si avvicinò lo stesso.
-Ben trovata, mia signora- la salutò, facendo lampeggiare un sorriso che era chiaramente riservato alle dame di corte.
-E voi chi siete?- chiese con una voce calda e dolce come il miele, posando i suoi rubini sugli zaffiri del principe.
Shade rimase ammaliato da lei... aveva degli occhi stupendi, fissati su un viso dai lineamenti di un angelo, con la bocca rosa e carnosa.
Fissò le labbra per alcuni secondi.
-Mi chiamo...- esitò - Mi chiamo Eclipse, e voi?- mentì.
Anche la ragazza esitò, ma il suo volto non la tradì.
-Mi chiamo Alyssa-
Il cobalto le prese  il polso delicatamente e le fece il bacia mano.
Al tocco di quelle labbra su quella pelle, entrambi ebbero una scossa e i cuori cominciarono a battere più velocemente.
-Ora devo andare... addio...- disse liberandosi dallo sguardo di Shade/Eclipse.
-Milady- chiese inchinandosi - potrei avere l' onore di questo ballo?- guardandola intensamente.
La giovane arrossì.
-Mi dispiace, ma io...-
-Oh, suvvia! Solo uno !- insistette.
"Oh no!!! Dove sei finita??? Sbrigati!E ora, che faccio? Se dico di no si insospettisce!"
-Solo uno- acconsentì rossa in volto e nervosa, prendendo il braccio del giovane, che la condusse al centro della pista.





















Eccomi genteeeee!!!! Ho aggiornato, avete visto?
Ora sono malata, per cui nn so se sia uscito bene il capitolo....

PiccoloKoala: Grazie mille, ma se sapessi usare meglio photoshop saprei fare delle cose eccezionali... spero ti piaccia questo nuovo capitolo... un bacio dalla Grazy
;3
 
 
Yuky_Chan17: Grazie mille x aver receinsito.... mi ha fatto davvero molto piacere e scs se nn commenterò i tuoi aggiornamenti, ma quest' anno devo andare assolutamente bene sennò i miei nn mi mandano a Dublino....
spero ti piaccia anche questo chappy...
un bacione dalla
Grazy
;3
 
 
_BlueLady_: ciaooo... mi ha fatto un enorme piacere la tua recensione...è bello riceverne anche altre che non sn della stessa coppia, così magari ci si possono scambiare pareri....
nn rompi affatto con le tue recensioni... già... Somewhere è davvero bellissima e io sn rimasta colpita al primo ascolto... ho già imparato un pò di canzoni!!!Io ho fatto il musical di Romeo e Giulietta e anche se avevo una bella voce hanno scelto la spocchiosa della classe xk lei era bionda e Giulietta doveva essere bionda... insomma... mi c sn arrabbiata parecchio... ma pazienza.... aveva pure una brutta voce tra l' altro....
ora vado.. ciaooo
;3
 
 
Violet light : Ciaoo e grazie mille x la recensione....a dir la verità l' avevo gia impostata e la canzome mi ha dato solo la spinta....
Si..sarà una specie di Romeo e Giulietta, ma nn sarà uguale....altrimenti k gusto ci sarebbe?X quanto riguara le altre ff ho il blocco dello scrittore, e poi mi manca il tempo.... spero k con la musica riesca a sbloccarmi....
ora scappo...
un bacione dalla Grazy
;3



Ora ragazze, cominciano le belle...
spero continuerete a segurmi..
baci dalla Grazy
;3

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Capitolo 3
*** 2 ***


Ehehehehe...
la Grazy è tornata a rompere...
sinceramente non sono molto soddisfatta del capitolo, e vorrei la vostra opinione...
Come vi è sembrato questo primo incontro tra Fine/Alyssa e Shade/Eclipse?
Che sentimenti provano i due? (Oddio... forse è un pò troppo presto per i sentimenti... ma vabbè... secondo voi che sentimenti hanno provato Fine e Shade?)
Volevo mettere all' inizio un rapporto di attrazione e repulsione e poi amoreeeee con la A maiuscola...
Vorrei tanto i vostri pareri, perchè non so se sono riuscita a rendere ciò che avevo in mente... specialmente nella parte finale...
cmq... leggete e fatemi sapere....
Buona fortuna ....








 
2
 
 
The dawn of the love
 

 
Shade sorrise e la prese per mano accompagnandola al centro della pista da ballo.
-Sapete ballare il valzer?- chiese
-Valzer?- domandò andando in panico -No, il valzer no!-
-Non si preoccupi, la guiderò io, milady- sorrise, mettendole una mano alla vita e stringendo l' altra mano nella sua.
D'altro canto la ragazza mise la mano libera sulla sua spalla.
La musica partì.
A danzare erano solo loro, mentre tutti gli altri li seguivano con occhi fissi .
La regina Maria guardava felice i due ragazzi, contenta, che finalmente il suo Shade avesse chiesto ad una dama un ballo.
Anche se non era una pretendente, a lei non importava, le bastava solo la felicità del figlio.
-Siate più sciolta- disse dolcemente Shade al suo orecchio.
La donna lo ascoltò e in poco tempo cominciò a danzare a tempo.
Un, due, tre, piroetta.
Tre passi in avanti.
Un, due , tre, piroetta.
Un, due, tre, quattro, caschè.
3 passi in avanti, due di lato.
Poi Alyssa deglutì.
Affianco a loro c'era il principe Bright.
E non era da solo.
Stava ballando anch'esso con una bella dama, dai lunghi capelli turchesi raccolti in una raffinata coda, occhi verdi e maschera blu notte.
Le due si guardarono e quest'ultima le fece un segnale con la mano.
-Perchè il regno della Luna ha dichiarato guerra a quello solare e viceversa?- chiese al suo accompagnatore stringendo di più la presa
sulla sua spalla.
-Bhe, perchè i sovrani del regno solare hanno ucciso il re- spiegò tristemente -e in più vogliono il potere della benedizione del sole tutto per loro..il regno solare invece ci ha dichiarato guerra perchè dice che noi abbiamo avvelenato le loro principesse, ma ciò non è assolutamente vero.. secondo gli abitanti del regno della Luna questa situazione è tutto un pretesto per accaparrarsi il potere...- concluse.
Alyssa gli scoccò uno sguardo gelido e furente, ma lui non se ne accorse.
 - Ma come mai voi non sapete queste cose?-
Lei rise nervosamente.
-Bhe, ecco... sono stata via in questi mesi e così non ho avuto modo di scoprire le cause di questa guerra... da me le notizie arrivano tutte distorte dai contadini.-
-Ora capisco- concluse attirandola a se per farle fare un' altra piroetta.
Un, due, tre piroetta.
Caschè.
Inchino.
La musica cessò e nella sala si sentì un forte applauso.
Il ballo era finito, ma i due stentavano dal sciogliersi dalla posa di ballo.
"Avanti, staccati!E' solo un ipocrita che crede alle voci di corridoio!"
Con una forza di volontà ammirabile, la Lady si staccò dal suo accompagnatore, gli rivolse un inchino e senza degnarlo di uno sguardo uscì in giardino.
La folla si riversò nella pista da ballo, ma il principe riuscì comunque a seguirla.
 
-Stai bene, vero?- chiese Alyssa abbracciando la ragazza dai capelli turchesi.
-Si, si sorellina...sto benissimo... ho dovuto accettare l' invito di quel principe per forza-
Le due si trovavano nel padiglione delle rose, dove la luna poteva essere ammirata in tutto il suo splendore.
Nonostante Alyssa l' avesse sempre amata, in quegli ultimi mesi cominciava a non sopportarla più.
Lo stress accumulato a causa della guerra, non faceva altro che farle detestare quella figura bianca come il latte.
-Sta attenta, Rein... sappiamo entrambe che il regno dei Gioielli è un potente alleato del regno della Luna!-precisò ricordandole i legami d'alleanza.
-Lo so.. comunque...-
-Hai i documenti?- chiese impaziente.
Rein si toccò il busto, avvolto in un corpetto celeste.
-Sono qui, al sicuro dove nessuno può arrivare..-
-Ok... ora..-
-Lady Alyssa! Finalmente vi ho trovata!- esclamò il principe Shade in lontananza.
La ragazza sussultò.
-Oh, no!-commentò a bassissima voce.
-Alyssa?- chiese la sorella perplessa.
-Si, fai finta che mi chiamo Alyssa- concluse sottovoce, offrendo un falso sorriso a Shade/Eclipse che si stava avvicinando.
-Ok...-
Il principe la raggiunse dopo pochi secondi.
-Perchè siete scappata in quel modo?- chiese appena arrivato.
-Io non sono affatto scappata, vossignoria...le avevo detto che dovevo andarmene, per cui le ho fatto l' inchino e me ne sono andata...
-Ma... oh! Voi siete la dama che aveva invitato il principe Bright! Cosa ci fate qui?-domandò perplesso.
Alla povera Rein cominciarono a venirle i nervi.
"Questo qui fa troppe domande" pensò.
Ma per fortuna rispose la sorella.
-Lei è mia sorella minore...ci dispiace, ma dobbiamo proprio andare...- disse con una nota di dispiacere.
-Ma perchè?-
Alyssa cercò di inventarsi una balla, ma qualunque cosa le venisse in mente non era abbastanza convincente.
-Insomma....-
-Insomma?- la incalzò.
-Vossignoria- cominciò Rein - il fatto è che potreste ridere di noi...-
-Non riderò- giurò con un lieve sorriso, rivolto chiaramente ad Alyssa.
Lei non potè far altro che abbassar il capo e arrossire.
-Noi desideravamo tanto venire a questa festa, ma i nostri genitori ce lo hanno proibito perchè non avevamo un accompagnatore... per questo di nascosto siamo uscite e ora dobbiamo tornare prima che se ne accorgano... altrimenti ci metteranno in punizione..-
concluse esultando nella sua testa.
-Oh, capisco- commentò tristemente il principe.-Scusate se vi ho trattenute.. andate pure..-
-Grazie- risposero entrambe in coro, facendo un leggero inchino.
Così le due si girarono e si incamminarono per il padiglione delle mongolfiere.
-Aspettate un momento!- esclamò afferrando il braccio di Alyssa, facendola girare.
I due si ritrovarono faccia a faccia, con le labbra distanti qualche centimetro e con gli occhi dell'uno riflessi negli occhi dell' altro.
La ragazza trattenne il respiro.
"Ci ha forse scoperte?!"pensarono entrambe terrorizzate.
-Ditemi...- sussurò sulle labbra della giovane -ci rincontreremo?-
-Forse- rispose titubante.
Shade allentò di poco la presa.
-E ditemi ancora... se ci rincontreremo, mi farete l' onore di danzare con voi?-
La giovane lady rimase in silenzio per pochi secondi.
-Forse-
Il principe allentò definitivamente la presa al suo braccio e, sorridendo si avviò verso la sala, mentre Alyssa metteva una mano sul cuore.





Questa era l' alba di un grande amore.












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Capitolo 4
*** 3 ***





3

 
 
 
The cold queen of summer
 
 
 
 
Quella notte nel regno Solare era tranquilla.
Non una nuvola in cielo, aria fresca e pulita e quiete assoluta.
L'immenso palazzo possedeva ad un lato una grande cupola di vetro, dove vi si celebravano grandi feste e cerimonie, mentre dall' altro un' altra cupola, più piccola, dove si trovava la sala del trono, con le rispettive aule di assemblea con magistrati, nobili, contadini ecc...
Nonostante non fosse un palazzo riccamente decorato come quello del regno dei Gioielli, possedeva una bellezza maestosa, messa in risalto, la notte, da torce e luci, simbolo della potenza e della grazia della famiglia reale.
Le due ragazze, scese da poco dalla mongolfiera,si diressero immediatamente verso il portone principale con addosso
ancora le maschere.
-Chi siete?- domandò minacciosa la guardia.
Le due tolsero con eleganza la maschera, svelando medesimi tratti del viso.
-Vostra altezza!- esclamò il secondo, mettendosi sull' attenti per far passare "Alyssa" e Rein.
Le gemelle entrarono nel palazzo, e con aria seria e preoccupata, presero il corridoio per la sala delle udienze.
-Allora, cara sorellina, cos'è questa storia di Alyssa?- chiese alla rossa, alzando un sopracciglio.
-Ni-Niente- si affrettò lei come un pomodoro.
-Dai! A me puoi dire tutto Fine!- la supplicò, per poter sapere i fatti amorosi della sorella.
-Non è successo niente! Mi ha solo invitata a ballare...- rispose prendendo un corridoio alla destra.
Essendo notte fonda, nel palazzo non vi era traccia di servi, ma solo di guardie addette alla sorveglianza.
-Era carino, ma faceva troppe domande...-precisò l' altra.
-Chiunque farebbe domande a veder parlottare 2
donne in un posto dove non vi è anima viva..- disse abbassando il tono della voce.
Fine aveva imparato anche a non fidarsi delle guardie, da un pò di tempo.
Nonostante fossero sue alleate, sapeva che le stesse alimentavano le voci di corridoio, ingigantivano gli accaduti e non si facevano i fatti loro.
E se qualcuna sarebbe venuta a conoscenza della questione "Alyssa", la voce avrebbe fatto il giro del regno, poi la copertura che poteva anche essere riutilizzabile sarebbe andata a farsi benedire e in più il fatto l' avrebbe screditata agli occhi del consiglio.
Una catastrofe.
-Lo stai difendendo!- l' accusò per scherzare.
Fine si ritrovò ad arrossire vistosamente.
-NO!- urlò, attirando l' attenzione di alcune sentinelle -cioè...- abbassò di nuovo la voce -chiunque potr..-
-E va bene...- sospirò, per far si che la gemella l' avesse vinta.
Durante quella conversazione entrambe avevano la bocca piegata in un sorriso ma ad un certo punto Rein si fermò, come sovrappensiero.
Con il carattere che si ritrovava, Fine l' associava all' estate.
Solare, sempre allegra, gentile..ma con gli ultimi avvenimenti, bhe era cambiata.
E ora doveva anche cercare di evitare una guerra senza l' appoggio di nessuno.
Quella povera ragazza, aveva una marea di preoccupazioni, ma riusciva a non farle trapelare sul suo volto.
-Cosa c'è?- chiese la sorella voltandosi.
Guardando il volto della sorella il suo sorriso scomparve.
- Dovrai sposarti presto, Fine...- disse - innamorati prima che Camelot ti scelga il marito... quel ragazzo è un nobile e ha mostrato un forte interesse per te..-
-Già... sposarmi...lo so- disse ad alta voce guardando il soffitto.
Improvvisamente quella conversazione era diventata pesante.
 
 
 
Gli uomini presenti nella sala osservavano un punto poco distante da loro.
In quel punto vi era una sedia, riccamente lavorata e impreziosita di legno tinteggiato d'oro, d'intarsi e di cuscini di velluto rosso.
La sedia del sovrano.
Ma nessuno vi si era ancora seduto.
-Prego signori! Alzatevi impiedi! Sua maestà è qui!- annunciò il paggio agli strateghi, che all' udir quella frase, scattorono tutti all' in piedi.
Le ante del pesante portone in legno di noce si spalancarono cigolando, rivelando due figure in abiti da ballo.
Rein, che non aveva più quell' aria felice che aveva per i corridoi, portava dei fogli stropicciati in mano, rilegati con un nastro azzurro.
Al passaggio delle due gli uomini si tolsero il cappello e fecero un inchino, mentre la rossa si sedeva, autoritaria, su quel trono.
Dietro di lei, appoggiata allo schienale, la sorella.
-Regina Fine!- esclamò un consigliere sulla cinquantina -Cosa avete scoperto?-
Nonostante egli fosse vecchiotto, possedeva capelli marroni e baffi arricciati sulle
punte. Il colore olivastro della pelle, che si trovava in disaccordo con gli occhi color ametista, lo rendeva un uomo severo, a volte anche spregevole.
-Roman! Non ti ho  ancora dato il permesso di parlare- lo rimproverò adirata.
"Si preannuncia una seduta piuttosto combattiva" pensò la turchese in quel momento.
L' uomo le scoccò uno sguardo di sfida, che Fine riuscì a reggere alla perfezione.
-Come volete, mia regina...-
Lei non lo guardò e tornò a rivolgersi agli altri anziani.
-Vogliate scusarci questa piccola discussione- si scusò - e ora la principessa Rein vi fornirà i dati della missione..- concluse fredda.
Rein fece un cenno con la testa e si fece avanti, tenendo ancora tra le mani le carte stropicciate.
-Ebbene miei signori...- incominciò -ho tra le mani i piani segreti della difesa del regno della Luna..questi sono documenti che vanno oltre il top secret, ma tuttavia non sono completi... Il congresso di Diamond City tenutosi nell' omonima città, nel regno dei Gioielli, ha sancito oltre che l' alleanza tra i due regni, anche la spartizione dei piani militari..- fece una pausa per riprender fiato.
La sorella la guardò e con un sorriso la incoraggiò ad andare avanti.
-In questi documenti sono contenute tutte le varie difese e i luoghi sicuri, progettati nel corso del tempo, della città e della zona circostante, ma tuttavia qui non vi è descrizione delle fortificazioni del castello e dei modi di come penetrarvi all' interno...- fece un' altra breve pausa - riteniamo quindi necessario intrufolarsi nel palazzo dei Gioielli per recuperare  il resto dei piani militari , nascosti nell' ufficio del re- concluse tornando dietro Fine.
Nella sala si levò un mormorio, dopo pochi attimi di silenzio, che la regina mise a tacere con un gesto della mano. 
-Mettiamo ai voti la proposta- disse alzandosi in piedi -i favorevoli alzino la mano destra, mentre gli sfavorevoli alzino la mano sinistra-
Gli anziani si guardarono in viso e, uno ad uno alzarono la mano destra.
Roman fu il più veloce di tutti e ciò non fece altro che far innervosire di più la regina.
-Bene...- commentò -il voto è unanime.. la seduta è aggiornata la prossima settimana.. andate pure- li congedò.
Gli uomini non se lo fecero ripetere due volte e abbandonarono tutti la sala, desiderosi di andare a dormire.
L' ultimo ad uscire fu proprio Roman, che come al suo solito non mancò di augurare la buona notte alla sua sovrana, con uno sguardo di disprezzo.
-Lo caccierei volentieri a pedate nel sedere fuori dal consiglio, quel verme- commentò con disprezzo incrociando le braccia al petto, mentre Rein scuoteva la testa, stanca.
Non era una situazione affatto piacevole, quella.






 

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Capitolo 5
*** 4 ***


Eccomi di nuovo! Non sn molto sicura di questo capitolo, e so che è noioso,
ma questi sn solo capitoli di transizione... mi dispiace, ma nn avevo molte idee....
scs x lo schifo...
in bocca al lupo x leggere questo obrobbrio ....


4
 
 Maybe nightmares are only  nightmares
 
 
Shade si trovava in una radura,
un verde spiazzo tra le rovine antiche in
un posto che non riusciva a riconoscere.
La sua testa era coperta da qualcosa di metallo, con varie
fessure che permettevano la vista.
Cercò di fare un passo avanti, ma era troppo pesante.
Si guardò le mani e scoprì con sua enorme sorpresa 
che non indossava più i suoi soliti abiti, ma una robusta
armatura color blu notte.
Si guardò ancora intorno, spaesato.
Ora vedeva degli eserciti da ogni lato.
Era circondato.
Ma non aveva paura.
Il vento cominciò a soffiare fortemente, gli
stendardi dell' esercito a muoversi e d'un tratto
innanzi a lui comparve una figura.
Era un pò più bassa di lui e sembrava non voler combattere, anche
se in mano aveva un spada dall' aria molto preziosa.
Rimase per pochi istanti immobile,udendo i suoi respiri all' interno dell' elmo.
Anche l' avversario indossava un armatura e un elmo rosso, e fu
proprio quest' ultimo a non fargli vedere il suo volto. 
Era magro, ma sembrava che avesse una grande forza.
Shade cercò di avvicinarsi, ma il soldato impugnò saldamente
la spada a mo' di difesa.
Ma perchè lo faceva?
Ora che ci pensava avvertiva un peso nella mano destra.
Volse lo sguardo e vi trovò una spada, quasi identica a quella del cavaliere
rosso.
Egli partì all' attacco e il principe cercò di parare tutti i suoi colpi, mentre
l' esercito stava a guardare.
Dopo pochi minuti, il cavaliere, fece una pausa e con lui anche Shade, tenendosi
sempre a distanza.
Guardava, il cobalto, l' elmo rosso e le spalle dell' uomo innanzi a lui che si alzavano
e si abbassavano a causa dell' affano.
Non sembrava particolarmente portato per i combattimenti.
D' un tratto, il cavaliere rosso lasciò cadere a terra la spada e si avvicinò
al cobalto.
Anche lui fece lo stesso, accorciando la distanza che li separava.
Shade lo prese per le spalle e poi, pian piano, scese alla sinuosa vita, mentre
il cavaliere mise le sue mani sulle braccia del principe.
Emise un rantolo di dolore e poi si accasciò privo di vita tra le braccia del ragazzo.
Aveva un pugnale conficcato nella schiena, in un punto dove il ferro era più debole.
Qualcuno l' aveva ucciso.
Improvvisamente, con quel corpo freddo tra le sue braccia, ebbe voglia di urlare.
 
 
Shade si alzò di scatto dal suo morbido letto.
Era tutto sudato, aveva il respiro affannoso e inoltre 
aveva il cuore che batteva all' impazzata.
Il suo primo pensiero fu Alyssa.
"Perchè sto pensando a lei?" si chiese 
cercando di scacciare l' ansia.
I raggi della luna filtravano dalla finestra che aveva lasciato
 spalancata, mentre il vento soffiava contro le tende gonfiandole.
Che razza di sogno!
Cosa poteva fare adesso che era sveglio?
Ormai non aveva più il coraggio di addormentarsi, e quindi,
decise di andare in camera della madre, che aveva appena finito
di salutare gli ultimi ospiti.
Indossò una felpa e uscì dalla camera, senza ciabatte, poggiando i 
piedi sul freddo pavimento di marmo grigiastro.
Durante il tragitto incontrò alcune sentinelle che lo salutarono a dovere, mentre 
alcune cameriere del turno di notte si inchinavano a lui.
Quando arrivò davanti alla camera della madre, bussò e dopodichè entrò.
Come pensava la trovò su una poltrona, affianco al caminetto intenta a leggere
un libro rilegato da una copertina rossa, che pareva avesse almeno 50 anni.
Quella copertina gli ricordava ... qualcuno.
La regina Maria alzò gli occhi dal libro.
-Oh, Shade! Non ti avevo sentito!- esclamò sorpresa.
La visita del principe era alquanto insolita e inusuale 
per quell'orario.
-Ti prego, siediti!- gli ordinò indicando una poltrona gialla
difronte la sua.
Shade si sedette, ancora un pò scosso dal sogno.
-C'è qualcosa che non va?Come mai sei venuto qui?-
La regina alzò gli occhi verso il figlio e richiuse il libro, mettendovi 
un segnalibro.
-Bhe...ecco.... -
-Oh! Hai scelto la tua futura regina?- chiese entusiasta.
-No... -
Maria si ricompose e ritornò seria.
-Allora.... è.. forse per quella ragazza?-
Shade sussultò e la madre se ne accorse.
Il fuoco nel caminetto bruciava facendo scricchiolare la legna, donando
calore alla stanza.
Shade lo guardò maliconico.
-Si...io... non so...ho fatto un sogno e ho subito pensato a lei...-
-Ah figliolo!- sospirò -sei innamorato!-
-Io.non.sono.innamorato.-precisò scandendo le parole.
Moon Maria rise.
-Tesoro, ho visto come la tenevi stretta a te... e come le sussurravi frasi nell' orecchio.-
Shade arrossì.
-A me ...-
-A te non interessano le pretendenti, lo so...ma sono felice che qualcuno 
abbia stregato il tuo cuore...-
-Quindi tu non saresti contraria ad un mio ipotetico matrimonio con lei?-
-No, se sei innamorato di lei.- 
-Ti ho già detto che non sono innamorato di lei!-protestò.
-Amare o essere amati è come sentire il sole da entrambi i lati..pensa a queste
parole...-
Il principe rimase molto sorpreso da quelle parole, e senza dire una frase, baciò la fronte
della madre e si avviò di nuovo verso la camera.
Il corrdioio era silenzioso e deserto.
Forse sarebbe riuscito a dormire di nuovo.
 
 
 
Quando Fine aprì la finestra della sua camera, aveva già indosso il 
suo pigiama di seta rosa a bretelle, e non potè non pensare 
ad Eclipse quando vide la luna.
Si affacciò al balcone, poggiando le braccia sulla
balaustra, lasciando che il vento le scompigliasse i capelli.
Tuttavia scacciò il volto del giovane dalla sua mente e, al suo posto ne 
comparvero altri due.
Domani sarebbe dovuta andare a trovarli.
"Mamma, papà..."








insomma... alla fine fa schifo, ma cmq
aggiungerò più descrizioni....

 

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Capitolo 6
*** 5 ***


Heylà gente! so k è tanto k non mi faccio sentire, ma abbiate pazienza...
vabbè.. volevo farmi perdonare con questo capitolo non uscito tanto bene a causa del
blocco dello scrittore, ma avevo deciso di combinare qualcosa in queste vacanze!
(oddio.. i compiti non ancora li comincio... sn proprio da buttar via x la sfaticatezza)..
ora le cose cominceranno a prendere una piega abbastanza diversa...

se prima Fine c'andava leggera, adesso ci va pesante... e se prima Shade e Bright
non erano tanto amici, da adesso lo saranno... xk due uomini che si mettono in affari
(in questo caso, ovvio V.V) sn pericolosi.. e credo k ci saranno tanti di quei casotti
con Fine e Shade e Rein e Bright k siamo fortunati se nn si finisce con un bel massacro ...

bha... racconto boiate...
abbiate pazienza....
e ora vi lascio alla lettura...




 
5
 
 
Here, till what point can to arrive enemies' resentment and hate
 

 
-Principe Bright!- esclamò una guardia bussando alla
porta del giovane in questione.
-Si?- chiese amabilmente, poggiando la tazzina di thè alla rosa.
-Il principe Shade ha urgente bisogno di parlarvi.E' nel vostro ufficio.- disse in tono
grave.
Il biondo si alzò di scatto dalla sedia e si diresse verso la stanza
 con passo veloce e serio.
Di sicuro era successo qualcosa.
 
Shade attendeva impaziente l' arrivo dell' amico, seduto su una 
poltrona di velluto blu lavorata con cristalli provenienti dalle miniere del regno.
Tutte quelle pietre a contatto con la luce del sole, che filtrava dalle grandi vetrate che
davano sul giardino, brillavano , proiettando sulle pareti dorate vari raggi di colore.
E poi, in quello studio, tutto faceva pensare che la famiglia reale dei Gioielli, fosse
una delle più ricche del pianeta.
E lui si trovava... a disagio in mezzo a tutto quello sfarzo.
Infatti, anche il più piccolo oggetto banale, a partire da un normale portapenne, era
stato plasmato da mani di abili artigiani.
Niente a che vedere con il regno Lunare.
Lo studio del principe cobalto possedeva anch'esso
una grande vetrata che dava sul paese, 
ma di certo non assomigliava neanche lontanamente allo studio dell' amico.
Tanto per cambiare le pareti erano blu, e davano alla stanza
un aspetto piuttosto lugubre e scuro,
 e il portapenne che aveva (forse l' unico) era il regalo
della principessina Milky che gli aveva fatto per il suo sedicesimo compleanno.
In sostanza?
Un portapenne tutto deforme con il disegno della famiglia reale ad omini che si disegnano
quando si ha 3 anni:con un braccio più corto dell' altro, 
la testa deforme e i capelli sparati in alto.
 -Shade! - esclamò il principe dei Gioielli- che ti spinge a venire qui?- chiese chiudendo la
porta.
Poi si sedette difronte a lui, sulla sedia dietro la sua scrivania.
Il cobalto si sporse di poco in avanti e prese un sospiro.
-Ebbene... senza giri di parole perchè ho poco tempo...-
-Oddio.... - 
-Mi lasci parlare?- chiese spazientito.
-O-Ok...-
-Allora.... ho saputo che alla festa hai ballato con una ragazza 
dai lunghi capelli turchesi... -
-E TU CHE NE SAI?- chiese rosso 
Shade lo guardò con un sopracciglio alzato a causa della sua risposta, sorridendo.
-Stai tranquillo- sospirò - non sono innamorato di lei -
Bright emise un gemito di sollievo, poi continuò.
-Si... si chiama Dionne, ma non sono riuscito a sapere altro.O a vedere altro oltre i suoi capelli..
non si è mai tolta la maschera...ma perchè? Perchè t' interessa così tanto?- chiese curioso.
-Bhe.. perchè anche io alla festa ho ballato con una ragazza... Alyssa... che mi ha presentato
proprio sua sorella..Dionne.- arrossì.
-Serio?- chiese sorpreso
-Mai stato più serio di così...comunque... ho bisogno di vederla, ma non so  dove abiti
e tantomeno il regno di appartenenza....e mi chiedevo se lo sapessi tu...-
Il biondo riflettè alcuni secondi.
-Mi dispiace, ma Dionne non mi ha detto niente del loro luogo nativo durante la
nostra conversazione...forse sono del regno della Luna...- ipotizzò.
-Impossibile.Di solito, le ragazze nobili del regno Lunare indossano una collana con lo stemma
del loro casato.E poi non penso che siano di Tana-Tana..-
-Quindi escludiamo 2 regni... -
Il principe della Luna appoggiò la schiena al morbido sedile.
-Ne dovremmo escludere 3 di regni.... non penso che siano del regno solare, anche perchè
ci sono controlli a tappeto e non sarebbero riuscite a superare nemmeno il primo
check point-
-Escludiamo il regno dei mulini a vento, della Goccia e di mera-mera...-
-A questo punto rimane il regno dei Gioielli...le hai per caso sentite nominare da qualche parte?-
-No, no- disse scutendo la testa, dispiaciuto,poi stette in silenzio, riflettendo.
-E se appartenessero ad un ' altro sistema?-
-Impossibile anche questa ipotesi.. non abbiamo spedito inviti a sovrani o nobili appartenenti
ad altri sistemi o galassie.-
-Non so più che pensare...- ammise deluso.
-Fa niente- rispose Shade alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso la porta- ti sono grato per il tempo che
mi hai dedicato...-
-Figurati... ma... dove stai andando?- 
-In giro a chiedere informazioni.-
-E mi lasci qui?-
-Si... perchè dovresti aiutarmi?-
-Perchè ti ricordo che Dionne è sorella di Alyssa... 
e se tu trovi lei, io trovo la sorella.Quindi vengo!- disse determinato.
Il cobalto gli sorrise, mentre lui restò imbambolato dietro la scrivania attendendo una
sua risposta.
-Allora?- lo incitò il principe Lunare -Muoviti o le nostre future 
ipotetiche fidanzate potrebbero scappare!-
Bright prese il mantello.
 
 
 
Il cimitero del regno Solare non si trovava esattamente sul regno solare, ma sotto
di esso,ed era l' unico camposanto del regno.
 L' unico posto non protetto da guardie e sentinelle.
L' unico posto in cui tutti potevano deporre un fiore senza
esser visti e piangere senza esser ascoltati.
Fine si lasciò cadere esasperata davanti a due lastre di pietra, senza parola 
e senza respiro, sporcando il suo abito bianco.
Ecco.
Fino a questo punto poteva arrivare l' odio e il risentimento dei nemici.
-Ma guarda un pò!- esclamò arrabbiata fino alle punte dei capelli.
-Il nemico non ha rispetto per noi..neanche per questo posto!- concluse,
cercando di raccogliere, con le lacrime agli occhi e con le mani insanguinate,
 i pezzi rimanenti della lastra
di marmo.
-Non si dovrebbe infierire sulla pietra tombale di un morto.- singhiozzò -io non lo farei..-
Cercò in tutti i modi di riappiccicare quei nomi sui sarcofagi, ma nulla.
Oramai erano solamente pezzi di pietra rovinati.
Non servivano più a nulla.
-Madre!Padre!-disse con gli occhi lucidi.
Con rassegnazione li depose affianco alle tombe e poi
si abbandonò sull' erba in un pianto dirotto, fissando le lastre di pietra,
 stringendo tra le mani quei fili
verdi e sussurrando i nomi delle persone che più amava dopo la sorella.
 
 
-Io vi vorrò per sempre bene-disse una giovane donna
dai capelli rossi baciando la testa di una bambina dai capelli color mare.
-Anche papà?- chiese ingenuamente un' altra bambina, dai capelli color ciliegia
con la sua vocina sottile.
-Si, anche io... e veglierò su di voi anche quando io e la mamma non ci saremo più-
Poi abbracciò le due bambine, stringendole al suo petto ed Elza circondò la
vita di Touluse con un braccio, sorridendo spensierata.
 
 
Pianse e pianse per tanto tempo,per poi addormentarsi sulla soffice radura 
 ripensando a tutti i momenti di gioia che le avevano donato,
ai momenti di rabbia, ai momenti di divertimento..
 e solo quando si svegliò
il dolore diminuì.
Asciugatasi le lacrime di quel momento di tristezza, volse lo sguardo verso
il cielo.
Un cielo terso, senza nuvole.
Come quel giorno.
 
-Vi vorrò bene per sempre anche io-
 
Mise una mano sulla tomba.
Si asciugò le lacrime, determinata.
-Vi prometto che mi darò da fare, mamma e papà- concluse, baciando la tomba
con le sue labbra rosse e allontanandosi con passo deciso.
Aveva una guerra da concludere.
E un regno da governare.









K ve ne pare?

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Capitolo 7
*** 6 ***


 
Ecco k torno a rompervi..
so k sn stata piuttosto assente e k nn commento più...
ma 
(Ehm... scs, hai mancato una cosa..DILLA! nd Shade)
oK, OK.. e che nn aggiorno più,
ma oltre ad avere il blocco dello scrittore, mi devo
preparare x un esame di inglese che potrebbe darmi
i crediti x questi altri 3 anni di liceo che dovrò affrontare 
( no, misà k i crediti nn me li da -.-")..
cmq.... questo capitolo nn mi piace molto, ma come
vi ho detto ho il blocco dello scrittore...
e la connessione lenta...
Ok... cn questo capitolo cominceremo con i colpi di scena...
Affido tutto al mio fidato computer, con la speranza 
k il capitolo vi giunga in rete ..

Dannata connessione...

PS: Ringrazio moltissimo le ragazze k hanno commentato...
credo k dm dovrei riuscire a rispondervi...
nell' attesa, godetevi lo skifo....

BUONA LETTURA...


 

6
 
The girls' mistery
 

 
-Ho chiesto ovunque, ma di loro non si sa nulla...
le guardie affermano di averle viste all' entrata e all' uscita.-
riferì Bright, piuttosto triste.
-E la mongolfiera che hanno usato?-
-Neanche di quella si sa niente... pare che fossero
arrivate con le Base Form..-
Shade si sedette sul bordo della fontana, sospirando.
-Di certo, non sono un tipo che si arrende facilmente...
proverò a chiedere a chiunque altro che potrebbe aver visto qualcosa,
magari un particolare del loro viso...- continuò poi il biondino.
Il cobalto volse il viso al sole e chiuse gli occhi, assaporando
la brezza fresca che portava già gli odori del pranzo.
-Hai mai vagliato l' ipotesi che potrebbero essere due semplici popolane?- chiese
d' un tratto, riaprendo gli occhi.
Bright parve interdetto.
-No, non l' ho mai pensato...perchè ritieni che sia così?-
 
 
-Vossignoria- cominciò Rein - il fatto è che potreste ridere di noi...-
-Non riderò- giurò con un lieve sorriso, rivolto chiaramente ad Alyssa.
Lei non potè far altro che abbassar il capo e arrossire.
-Noi desideravamo tanto venire a questa festa, ma i nostri genitori ce lo hanno
proibito perchè non avevamo un accompagnatore... per questo di nascosto siamo
uscite e ora dobbiamo tornare prima che se ne accorgano... altrimenti ci metteranno in punizione..- 
 
 
- I genitori hanno proibito loro di poter andare a questa festa...non ho visto nessun
ciondolo del casato di appartenenza, sul collo di Alyssa, 
e lo stesso credo che valga anche per la sorella... poi, ripensandoci,
 la storia dell' accompagnatore mi 
sembra una balla... ormai le ragazze possono entrare anche senza, 
in una festa al castello...
e per di più, il regno della Luna spedisce inviti di balli 1 sola volta all' anno alle
 famiglie di basso-medio
livello che durante le varie feste di ogni regno si sono distinte in competizioni...-
-Non so che dire...-
-Ma la maggiorparte di loro preferisce non partecipare...- concluse.
Bright si sedette sulla panchina, difronte al principe della Luna, portandosi le
mani alle tempie, colto da un improvviso mal di testa.
-Non possiamo passare in rassegna tutti i villaggi?-
Shade per poco non cadde nella fontana.
-Ma sei pazzo?- sbraitò, colto dalla domanda stupida dell' amico - Ci sono milioni
e milioni di persone!-
Il biondino alzò le mani, non sapendo che fare.
"Tra questi milioni di abitanti ci sono loro" 
Il principe della Luna si scompigliò i capelli, e stettero entrambi
in silenzio per alcuni minuti, ascoltando
le urla della principessa Milky, che rincorreva un piccolo
coniglio.
-Però ho un' idea migliore- proferì
-Sarebbe?- 
-Organizza una festa in maschera, tanto, se non sbaglio, tra poco
sarà il compleanno di tua madre... estendi l' invito a tutti, così sia Alyssa che 
Dionne, potrebbero venire...- gli suggerì Shade.
-E se non venissero?-
-Ci penseremo dopo.. l' ora di pranzo è vicina- decretò annusando l' aria - Vorresti rimanere 
a mangiare qui?- 
-Si.. vado ad avvisare il valletto...tu intanto vai...-
Shade si alzò dal bordo della fontana, mentre Bright
si allontanava nella direzione del piazzale di atterraggio.

 
" Infondo, non sarebbe la prima volta che un principe s' innamora di
una popolana.. i libri di fiabe di mia sorella, insegnano che nell' amore, tutto è possibile"
 
 
-Oh, Rein- sospirò Fine, esausta.
-Cosa c'è sorellina?- chiese mettendole
una mano sulla spalla.
-Ho appena concluso la messa appunto del piano..-
-E cosa c'è che non va?- 
La rossa si sedette, triste in volto e abbastanza preoccupata.
-Siediti- le ordinò.
La gemella fece quanto ordinatole e prese una sedia, accomodandosi
proprio di fronte a lei.
La regina fissava assorta nei suoi pensieri il fuoco crepitante acceso
poco prima nel suo ufficio da alcuni attendenti, tristi quanto lei.
-Ciò che ti dirò non ti piacerà-
-Fine.. Dio! Mi preoccupi- esclamò.
-Neanche a me piace questo piano, ma è necessario.. se non te la
senti potrai anche rifiutare...-
-DIO! VUOI PARLARE?-
La rossa sospirò ancora e appoggiò la schiena allo 
schienale della poltrona.
-Sei l' unica che potrebbe riuscirci...l' hai fatto anche nel regno
della Luna, ma stavolta sarà diverso... tanto diverso da lasciare 
un segno nella tua anima, probabilmente.-
Prese fiato, fissando la sorella, che attendeva con ansia altri
particolari.
-Come sai i piani completi del regno della Luna si trovano
nel palazzo del regno dei Gioielli.. dovrai sedurre il principe, 
in poche parole.- confessò.
La turchese spalancò gli occhi, esterrefatta.
Il fuoco crepitava più forte di prima.
-Se vuoi ritirar..-
-No! Lo farò... per il nostro regno farò tutto...-
La sua affermazione lasciò Fine interdetta...
Che provasse attrazione nei confronti di quel principe?
Bha.
-Rein, sorellina, dovrai fargli solo qualche moina per allontanarlo,
non dovrai fare nient'altro che tu non voglia fare...
se non fosse per questa situazione particolare io non ti farei
neanche avvicinare a quel lurido bastardo.- sibillò tra i denti, piena di rabbia.
La principessa abbracciò di slancio la sorella, scoppiando
in un pianto dirotto.
-Ti...Vogl.. lio bene-
-Anch' io te ne voglio, e non sai neanche quanto- rispose, accarezzandole
la schiena.
Poi Rein si staccò da lei e si asciugò le lacrime con un fazzoletto
che la rossa le aveva porso.
-E tu? Che farai se quell' Eclipse ti avvicinerà?- chiese.
-Lo allontanerò con un qualunque pretesto. Non posso
farmi distrarre in questi periodi, o la corte potrebbe parlar
male alle mie spalle... soprattutto se c'è Roman a istigare
il tutto...- commentò, rabbuiandosi.
Nella stanza calò di nuovo il silenzio.
-E quando dobbiamo entrare in azione?- chiese.
-Solo quando le nostre spie ci avranno dato il via libera...
poi ti informerò dei dettagli del piano...- concluse -Ora devo andare...
l' assemblea si riunisce...-
Rein guardò la sorella alzarsi dalla poltroncina
e dirigersi verso la porta, con l' aria regale
acquisita negli ultimi tempi.
-Ciao, Fine- salutò flebilmente, mentre la porta della stanza
si chiuse davanti ai suoi occhi.
 
" Il tempo dei giochi è finito"

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Capitolo 8
*** 7 ***


Salve, sn tornata a rompervi con questa storia...
speriamo vi piaccia questo cap, anke se io trovo il ritmo della
narrazione piuttosto veloce...
fatemi sapere k ne pensate...
baciii
dalla
Grazy
;3


7
 
If we ever meet again
 
 
 §   
        Gentili Lord e Lady,
siete tutti invitati sabato prossimo,
allo scoccar del tramonto, alla festa di compleanno
della Regina Camelia, sovrana del Regno dei Gioielli.
Siete pregati di non mancare all' evento.
Cordiali saluti dalla
 famiglia reale del regno dei Gioielli.
                                                                 §
 
 
Fine accartocciò l' invito che aveva tra le mani.
Pensare al fatto che la sorella doveva flirtare 
con quel principe da strapazzo la faceva andare in 
bestia.
 Aveva bisogno di una boccata d'aria.
-Vostra altezza, vi sentite bene?- chiese la gattina Lulu, notando 
la sua espressione, mentre le versava una tazza di thè alle rose.
-Oh!Nulla di che Lulu, ho solo bisogno di prendere una
boccata d'aria...scusami- disse, alzandosi dalla sedia e
uscendo dal suo ufficio, che una volta apparteneva al padre.
-Posso sapere dove va?- chiese
-A fare un giro.. avvisa le cuoche che non ci sarò a pranzo-
-Come volete mia signora- rispose, inchinandosi, mentre la
regina scompariva dalla sua vista.
 
 
-Forza Regina!- disse Shade spronando il
suo cavallo, verso la radura verde.
Il regno del Mulino a vento, era un regno pieno 
i verdi radure trabboccanti di fiori, profumati e bellissimi,
dai quali venivano estratti i vari odori, per confezionare
acqua di colonia e altri generi di profumi, che le dame
indossavano a tutte le feste.
Il vento che gli scompigliava i capelli
gli faceva provare una sensazione di libertà,
mai provata nelle mura del suo ufficio.
Quando arrivò, scese dal cavallo e lo assicurò ad un 
albero, legandolo con la lunga briglia.
-Buona, Regina- le disse, accarezzandole
il muso con i grandi occhioni verdi, visto che lei
continuava ad agitarsi.
Quando l' animale sembrò calmarsi, il principe
si allontanò e si sedette all' ombra di una vecchia quercia, ammirando
il cielo languido senza una nube scura in avvicinamento 
e il sole, caldo e splendente.
-Ah, Alyssa.. chissà dove sei in questo momento..-sospirò- chissà
cosa starai facendo..-
E così, con il volto della ragazza, che occupava la sua mente,
sprofondò in un sonno profondo.
In lontananza, un mulino girava lentamente.
 
 
Si risvegliò molto tempo dopo, quando il 
sole era alto nel cielo.
Ma non fu solo quella la ragione per cui si ridestò.
Sentì un fruscio accanto a lui.
Un fruscio sempre più forte.
Saltò immediatamente in piedi, guardandosi
intorno con aria guardinga.
Regina non sembrava per nulla spaventata,
infatti stava brucando l' erba tranquillamente,alternando
erba verde a erba secca.
Il fruscio si fece sempre più forte e il cobalto
portò una mano alla frusta, pronto a scattare in caso di reale
pericolo.
All' improvviso una figura sbucò fuori dai cespugli e fece
un ruzzolone, portandosi quasi davanti ai suoi piedi.
-Mmm..- si lamentò, accarezzandosi il sedere.
-Stupido cavallo- borbottò.
-Hey... aspetta! Ti aiuto- si offrì gentilmente.
Le prese la mano morbida e la aiutò ad alzarsi.
Appena fu in piedi la figura si toccò il lungo mantello
e gli tolse tutta la polvere finita sopra di esso.
-Stai bene?- chiese preoccupato.
-Si grazie mille- ringraziò, togliendosi il
cappuccio, e svelando una lunga e folta chioma 
di capelli rossi e occhi del medesimo colore.
Shade rimase incantato e immediatamente associò
quel volto dai lineamenti perfetti, con fronte alta, zigomi
perfetti, naso dritto e aquilino e labbra piene, al volto
di Alyssa.
Immediatamente arrossì.
La ragazza dal canto suo lo guardò perplessa.
-E lei?- chiese preoccupata notando il suo rossore- Sta bene?-
Il cobalto si risvegliò e scuotendo la testa accennò un si.
-Piacere, io sono Shade- si presentò con il suo vero nome.
Pensò che la ragazza fosse una popolana, da come andava vestita.
Oltre al mantello, indossava dei vecchi stivali neri fino a metà coscia,
con le punte rovinate dal tempo, un paio di pantaloni marroncini 
sgualciti stretti e infine una casacca rossa, che lasciava intravedere
ben poco delle sue forme femminili.
Ma nel compenso, era davvero una bella ragazza.
Shade d'altro canto vestiva come un sempliciotto, una persona
qualunque.
Indossava una camicia, con una cravatta gialla, una lunga giacca nera,
stivali bianchi, pantaloni neri e un grande capello che lo copriva
dal sole d'estate. Indubbiamente era un bel ragazzo, dai tratti nobili
e seducenti allo stesso tempo.
Poi le porse la mano e lei l' afferrò, stringendola saldamente.
Quel contatto provocò dei brividi lungo la schiena
ed accellerò i battiti del cuore di entrambi.
-Piacere di conoscervi.. io mi chiamo Fine- disse, accennando un timido sorriso.
Shade ricambiò il sorriso.
Quel volto sembrava tanto conosciuto a Fine, eppure non
ricordava dove l' aveva già incontrato.
Sorvolò su questo particolare, scuotendo la testa per scacciare
quei pensieri poco impotanti.
Che l' avesse incontrato o no, ora l' avrebbe conosciuto meglio e forse
si sarebbe anche ricordata quando, come e dove l' avesse incontrato.
-Ci siamo già incontrati per caso?- chiese lui, come se avesse
letto i suoi pensieri.
-Oh! E' quello che stavo pensando anche io! Chissà perchè, ma il vostro volto
mi è assai familiare-
-Anche il vostro... forse ci siamo incontrati per strada..- ipotizzò lui.
-Già.. sarà sicuramente così..- lo appoggiò lei, del tutto convinta.
-Ora ditemi...- cominciò il ragazzo, ma venne subito interrotto da
Fine.
-La prego... non mi dia del lei, mi fa sentire vecchia!- 
-Ok, allora anche tu.. -
-Si!-
-Bhe... se non sono troppo impiccione... volevo chiederti cosa ci stavi facendo
in questo posto tutta sola...-
-A dir la verità, stavo cavalcando, ma il cavallo mi ha disarcionato e mi
ha sbattuto per terra, come hai potuto notare anche tu- concluse
alquanto imbarazzata - e ora devo riprendermelo prima che scappi-
-Se vuoi ti aiuto!- 
-Davvero?- chiese con occhi luccicanti - ma sei sicuro che non ti disturbo?-
-Oh, figurati! Infondo mi annoiavo..vieni!-
Il principe prese Fine per mano, e la condusse verso la sua
cavalla, Regina, per poi slegarla e far salire lei sopra.
Shade si posizionò dinanzi a lei, prendendo le briglie e tirandole verso di 
lui, mentre la rossa avvolgeva le sue mani intorno alla vita del principe in incognito.


















che ve ne pare?

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Capitolo 9
*** 8 ***



Eccomi k sono tornata ad aggiornare...
vi ringrazio molto x aver commentato...
non avevo molta ispirazione, ma ci tenevo ad aggiornare..
buona lettura e fatemi sapere cosa ve ne pare del capitolo
ciaoooo


8
 
Guilt feelings: poignant feelings of those who bear love's signs.

 
 
Il vento scompigliava i capelli di entrambi.
Regina correva velocissimamente, attraversando gli
ampi spazi verdi e gli intricosi labirinti di alberi, rami e cespugli,
che sembravano tutti uguali.
-Credi che la troveremo?- chiese quasi urlando per far si che
Shade la capisse.
-Si, ne sono sicuro..-
Poi, Fine appoggiò la testa sulla sua schiena, e si lasciò cullare
da quel dondolio provocato dalla cavalcata della cavalla.
 
Girarono fino a pomeriggio inoltrato, quando all' improvviso
trovarono il cavallo con la briglia rovinata,impigliata ad un ceppo.
La rossa scattò subito, e scese dal cavallo con una tale fretta che
se non fosse stato per le braccia del giovane ragazzo, sarebbe caduta
procurandosi qualche graffio.
Mentre il principe le cingeva dolcemente la vita per sorreggerla, i loro occhi
si incontrarono.
Blu nel rosso.
Rosso nel blu.
Ed entrambi, ecco che riebbero una scossa e un brivido lungo la
schiena.
-Scu-scusa... sono goffa..- disse rossa, staccandosi dall' abbraccio e
abbassando lo sguardo.
-Non ti devi preoccupare- disse Shade sorridendole.
La rossa allora si avviò verso il cavallo nero e, rassicurandolo con
delle pacche sul muso, lo liberò e rappezzò la briglia, legandola più volte e
facendo nodi alquanto stretti.
Dopodichè, salì su di esso, e con grazia principesca si avvicinò al
ragazzo.
-Ti ringrazio per avermi aiutato a ritrovare il cavallo... - lo ringraziò.
 -Ma figurati... è stato un piacere...- sorrise - piuttosto, vuoi che ti accompagni a casa?-
La rossa spalancò gli occhi e cercò di inventarsi una balla
credibile mentre gli occhi di lui erano fissi su di lei.
-Ehm.. no, non ce n'è bisogno, ma grazie comunque...-
-Sei proprio sicura?- chiese
-O si si! Non abito molto lontano- spiegò, il che era abbastanza vero.
-O bhe... neanche io..-
Fine gli sorrise dolcemente, mentre le sue guance si coloravano
di un bel rosso.
Poi salutò e partì al galoppo.
Ma Shade non le permise di andarsene e la prese per un polso, costringendola
a fermarsi.
Un'azione non volontaria.
Non dettata dal cervello, ma dal cuore.
 
-Aspettate un momento!- esclamò afferrando il braccio di Alyssa, facendola girare.
I due si ritrovarono faccia a faccia, con le labbra distanti qualche centimetro e con gli occhi dell'uno
riflessi negli occhi dell' altro.
La ragazza trattenne il respiro.
"Ci ha forse scoperte?!"pensarono entrambe.
-Ditemi...- sussurò sulle labbra della giovane -ci rincontreremo?- 
-Forse- 
Shade allentò di poco la presa.
-E ditemi ancora... se ci rincontreremo, mi farete l' onore di danzare con voi?-
La giovane lady rimase in silenzio per pochi secondi.
-Forse-
Il principe allentò definitivamente la presa al suo braccio e,
sorridendo si avviò verso la sala, mentre Alyssa metteva una mano sul cuore
 
Ad entrambi la situazione sembrava così simile 
alla sera del ballo nel regno della Luna.
Rimasero per alcuni secondi, in silenzio, indugiando su quei
piacevoli ricordi.
-Ti va se ci rincontriamo?- chiese, per la seconda volta.
-O ma certo! Sarebbe fantastico- ammise la giovane ragazza, sorridendo
timidamente. -Quando?- 
-Se...vabene domani? Alla stessa ora?- disse.
Una campana di un villaggiò vicino, suonò dodici rintocchi.
Era tardi.
 
-Ti giuro che se non torni per le sei ti strozzo Fine!- esclamò Rein
mettendo le mani sul fianco, mentre lei saliva sul cavallo.
-Si si.. te lo prometto.. tornerò in tempo.- le disse non ascoltandola.
La turchese si allontanò dalle stalle camminando in punta di piedi
per non sporcare le sue nuove scarpe.
 
-Si...- proferì sbrigativa, ricordandosi dell' impegno e delle minacce
della sorella.
Lo guardò un' ultima volta e poi scomparve tra il fitto bosco,
lasciando Shade da solo, a guardare il punto dov'era sparita con
una strana espressione.
Forse aveva commesso un errore.
Ora, si sentiva in colpa.
 
 
La cameriera dai capelli neri e dall' aria bonaria, stringeva i lacci del
corpetto, provacando alla regina non poche proteste e lamentele.
-Stringa di più- le ordinò Rein, maligna.
La donna fece quanto ordinatole.
-Oh, ma insomma! Non l' ho mica fatto apposta!-esclamò Fine, con aria
supplichevole.
La gemella le fece cenno di no con testa, e diede manforte alla
serva, che si apprestava a stringere gli ultimi lacci.
-Fatto!- esclamò soddisfatta- e ora passiamo alla misurazione- concluse
prendendo il metro da sarta.
-BASTAAAAA!- urlò sfinita.
-No! Non se ne parla! Dovrai essere perfetta per Eclipse!- le disse Rein, con aria
fiera e orgogliosa.
-Già Eclipse...- pensò ad alta voce, con uno sguardo assente.
La gemella s' accorse del suo cambio radicale d'umore 
e fece cenno alla donna di lasciarle sole.
Lei, richiuse la porta e se ne andò.
-Cosa c'è che ti turba, sorellina?- chiese
Fine si sedette sulla poltroncina, cercando di slegare quel
dannato corpetto.
-Oggi, mentre stavo cavalcando, ho incontrato un ragazzo- le rivelò.
Tenerlo nascosto non sarebbe servito a nulla.
Rein sapeva sempre come estorcere le informazioni.
-Oh- disse solamente.
-E mi ha aiutato a riprendere il cavallo.. e mi ha dato appuntamento
per domani....-
-E tu?-
-Io .. mi sono sentita strana per tutto il tempo... non ero
più la fredda regina che governa questo regno... mi sono
sentita...un pulcino-
-Oh, Fine...ci andrai domani?- le chiese nuovamente, stringendo tra 
le mani un cuscino consunto.
-Gli ho promesso che sarei andata- rispose arrosendo per pochi secondi, ma
poi tornò all' espressione che aveva in precedenza.
-Ma c'è qualcos' altro che ti turba, giusto?-
La rossa corrugò le sopracciglia.
-Provo uno strano sentimento...-
-Sei innamorata- disse con ovvietà.
-Io INNAMORATA!?- esclamò quasi cadendo dal divano, rossa come
un peperone - ma cosa dici! E poi non è quello il sentimento!-
-Come sarebbe a dire?-
-Quando ho accettato quell' invito... mi sono sentita strana...
e ho pensato subito alla proposta di Eclipse.-
-Oh sorellina... questi sono solo i primi sintomi d' amore..
questo sentimento che provi si chiama senso di colpa...- spiegò, triste per 
lei.

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Capitolo 10
*** 9 ***


Ave, gente... Grazy vi saluta dalla sedia della sua scrivania....
sono tornata con un nuovo capitolo, k io trovo abbastanza lunghetto...
ora si k la storia prenderà una piega diversa...
quindi, scs se ci saranno incomprensioni, ma neanche io avevo
in mente di scrivere questo...poi però se scrivevo
la storia tranquilla era troppo tranquilla!
Insomma.. spero vi piaccia....
una bacio dalla Grazy
;3
 
 
9
 
     The speech of the Prince and the Red Queen

 
Shade si svegliò di soprassalto, svegliato
dalle campane d'allarme del castello.
Anche se un pò addormentato, si alzò di scatto e si
mise subito i panni che aveva indossato quello stesso giorno,
dopo di che, prese la sua fidata frusta e uscì dalla stanza, percorrendo
velocemente i corridoi del castello, e radunando quante più guardie possibili.
Sempre seguito da loro, incontrò una figura alta meno di un metro e venti, 
che percorreva la stessa strada barcollando, mentre con una mano si stroppicciava
gli occhi e con l' altra reggeva un orsacchiotto dall' aspetto vecchio.
Quando lo notò gli rivolse un dolce sorriso, e il cobalto non potè
far altro che contraccambiare.
-Milky!- esclamò, sorpreso di vederla sveglio a quell' ora della notte, e per
di più girare per i corridoi del castello lunare.
Rivolgendosi alle guardie con tono autoritario, ordinò che andassero immediatamente 
a controllare la zona delle torrette di avvistamento, dicendo che li avrebbe raggiunti non
appena la sorellina si fosse riaddormentata.
Le giovani milizie si congedarono con un  gesto della mano, e dopo
pochi secondi svanirono dalla vista dei due, per dirigersi verso il luogo 
dei problemi.
-Cosa ci fai qui, sorellina?- chiese lui dolcemente, abbassandosi alla
sua altezza.
La principessina mise una ciocca di lunghi capelli rosa dietro l' orecchio, e guardandolo
con gli occhi del suo stesso colore, sempre pieni di coraggio, ma adesso spauriti e 
gonfi per le lacrime, lo abbracciò, stringendolo forte.
Poi cominciò a piagnucolare.
-Buona, Milky- le sussurrò in un' orecchio, accarezzandole dolcemente i lunghi capelli
arrufati -Cosa c'è?-
-Ho... Ho fatto un brutto sogno...c'era tanto fuoco- proferì, alzando lo sguardo verso di lui.
-Dai, non era niente...- la rassicurò.
-No che non era niente!- protestò.
-Su, non fare così.. sei grande..- rispose, scansandola.
-Ma....- cercò di dire.
-Ora devo andare, vai dalla mamma- le consigliò.
Poi le diede un bacio sulla fronte, lasciandola sola in mezzo al
corridoio.
La bambina portò la mano al petto e scostò di poco la
camicia da notte.
Abbastanza per far vedere uno strano puntino nero pulsante, che il giorno
prima non c'era.
 
-SPEGNETE L'INCENDIO!- esclamarono terrorizate alcune voci.
A pochi minuti dall' allarme, infatti, alcuni uomini 
travestiti da popolani, appiccarono un grosso incendio
alle stazioni meteorologiche , che si trovavano nei pressi
della primavera delle stelle.
La primavera delle stelle, il lago più grande di tutta Wonder, vantava
una lunga leggenda risalente ai tempi della formazione della
benedizione del sole.
Sulle sue sponde, infatti, col passare degli anni, vi sorsero innumerevoli
casupole e appartamenti, diventando, così una piccola cittadella, pur appartenendo
al territorio di Lunaria, capitale del regno della Luna, dove risiedevano tutti
i più importanti uffici e il palazzo reale.
Shade scese dalla sua cavalla, e immediatamente, aiutò la gente a trasportare
i grossi secchi d'acqua.
Ne buttò uno su un pilastro in fiamme, mentre un' altro uomo, fece altrettanto
con un pezzo di muro in legno.
La gente scappò da tutte le palazzine vicine, a causa dell' aria
carica di fumo e cenere, mentre il caos regnava nelle strade.
Chi non riusciva a muoversi, veniva aiutato da alcune guardie,e altre persone
ancora, in mancanza di aria pulita, si accasciavano al suolo
senza vita.
Il principe poi aiutò una anziana signora, che sanguinava
copiosamente, a raggiungere un punto sicuro.
La donna, già debole, per la ferita al fianco, nell' arco di pochi minuti si accasciò morta tra
le braccia del principe , resosi conto della gravità della situazione.
Con poca fatica, allungò la signora sul marciapiede e con occhi colmi
di tristezza, ne chiuse gli occhi ormai vitrei.
Un' altra campana d'allarme suonò, e il cobalto venne subito
raggiunto da uno dei suoi attendenti, che gli spiegò la situazione del porto
del lago.
Alcune navi avevano preso fuoco a causa delle scintille
trasportate dal vento, altre ancora stavano affondando con uomini ancora
intrappolati al loro interno.
Quando il ragazzo arrivò, la scena gli sembrò apocalittica.
Tutte le banchine, costruite interamente di legno, stavano bruciando, mentre una nave 
era già affondata, trascinando sul fondale marino circa trecento uomini, che non
erano riusciti a trovare una via di scampo.
In quel momento strinse i pugni e maledisse il regno Solare.
Voleva soltanto che scomparisse dalla faccia di Wonder.
 
 
Il sole attraversò i vetri di una camera tutta rosa, colpendo
il volto della sua proprietaria, che si girò dal lato opposto, 
ficcando la testa sotto le spesse coperte.
Pensò che, dopotutto, la giornata sarebbe stata meglio
delle precendenti, ma dovette ricredersi
quando la sorella la buttò giù dal letto,tirandola 
per un piede, guardandola 
sconcertata.
-Che c'è?- chiese con scocciata, massaggiandosi
il sedere.
-Tu... tu non hai fatto niente vero?- chiese preoccupata, guardandola
negli occhi rossi.
Fine la osservò attentamente.
Indossava un camicia da notte bianca tutta sgualcita.
Strano, lei non usciva mai in pigiama.
Aveva i lunghi capelli turchesi tutti arrufati e scompigliati.
Lei non usciva mai con i capelli fuori posto.
-Che cosa avrei dovuto fare?- le rispose con un' altra
domanda, alzandosi da terra e avvicinandosi a lei.
-Oh Fine... è successa una tragedia...- sospirò
affranta, senza rivelare nulla.
-Cosa?-
-Seguimi- le ordinò, incominciando a correre.
In men che non si dica, le due attraversarono
i vari corridoi del castello, passarono sotto il quadro
della loro antenata Grace, e salirono sempre più in alto,
fino ad arrivare alla stazione metereologica.
Rein aprì il portone violentemente, facendo sobbalzare
un povero vecchio basso, dalla pelle celestina, di nome
Omendo.
-Omendo- disse Fine, con tono autoritario- che cosa è successo?- chiese
poi,notando il suo sguardo, anch'esso sconcertato.
L' uomo prese un telecomando, e premendo un pulsante
verde, sullo schermo comparve l' immagine dall' alto del
regno della Luna.
-Che c'entra questo?- chiese ancora confusa-Hey! Cos'è quella
macchia nera vicina alla primavera delle stelle?-
-Quindi non sei stata tu...- sussurrò sua sorella.
-A fare cosa?-
-Questo- rispose Omendo, ingrandendo l' immagine e mostrando
alla regina il villaggio distrutto.
La rossa indietreggiò, tremando.
-Santa Grace- invocò.
-Le voci girano in fretta... pare che siano stati alcuni uomini travestiti
da popolani. Sono stati ritrovati i loro indumenti... e avevano il mantello
con il simbolo della nostra casata reale...- le spiegò Rein, guardandola
negli occhi.
-A questo punto- cominciò Omendo - è meglio tenersi pronti...il regno della Luna
non resterà fermo a guardare...la guerra è appena cominciata.-
 
 
12,30.
 
Il principe Shade, vestito di nero, si affacciò al parapetto
del palazzo d'estate, che si trovava al centro del paese, esattamente
in piazza.
Per quell' occasione, indossò un completo nero, simbolo del
lutto , con un mantello nero con lo stemma del regno della
Luna abbinato.
In testa, niente, solo i suoi ribelli capelli color della notte.
Poggiò entrambe le mani sulla balaustra e con sguardo solenne,
guardò i suo popolo.
-Oggi- disse - una grande sventura ha colpito il nostro popolo;
siamo stati attaccati proprio dai nostri nemici, che hanno saputo cogliere
le nostre debolezze e che ci hanno fatto male proprio dove fa più male...- fece
qualche secondo di pausa e poi riprese.
-So che qui, al mio posto, vorreste vedere mia madre, ma lei ha avuto una
ricaduta, a seguito di questa notizia. Vorrei tanto che quelle persone 
fossero ancora vive.. ma il regno della Luna, lavorerà per restituire 
alle famiglie i corpi di quei valorosi uomini che hanno tentato con tutte le forze 
 di aiutare gente in difficoltà, di spegnere i vari incendi... di salvare bambini dalle
fiamme.. ed è per loro che combatteremo!- esclamò poi. 
-Combatteremo, ripagheremo il regno Solare con la stesse moneta! Anzi!  Faremo
ancora di più!-
La folla comiciò ad applaudire, entusiasta.
-Combatteremo per dare un futuro sicuro ai nostri figli e ai nostri nipoti!Combatteremo
per vivere in un mondo di pace!-
-E' solo questione di tempo.- concluse, mentre la sorellina lo guardava preoccupata
dalla finestra di fianco, stringendo in una mano la seta
del suo vestito bianco.
-Non è questione di tempo..- sussurrò flebilmente.
 
 
12,45.
 
 
Anche la regina Fine si affacciò al grande balcone, che dava 
sulla città.
Certo, avrebbe preferito convocare un' assemblea popolare 
in una situazione più allegra, ma si sentiva in dovere di dare spiegazioni.
Quando apparve, avvolta in un semplice abito rosa, la folla scoppiò in un misto
di applausi e fischi di approvazione.
Affiancata dalla sorella,che le stava poco più dietro, si avvicinò anche
lei al parapetto.
E come il principe della Luna, anche lei aveva preparato un discorso,
da esporre al suo popolo.
-Cari sudditi...- tentennò - come abbiamo avuto modo di apprendere, il regno della
Luna ha subito una grave perdita, con un bilancio di vittime ancora da accertare..
vi posso dire che non sono stata io a dare l' ordine di incendiare quelle case e ne tantomeno
l' avrei fatto.- 
Il popolo emise dei gridolini di sorpresa, inclusi tutti gli anziani che si trovavano 
alle sue spalle.

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Capitolo 11
*** 10 ***


Salve ragazze, mi rendo conto che non seguo più questa sezione, ma vi prego di capirmi... a breve ci saranno i pagellini e inoltre devo studiare x un' interrogazione di recupero.... sappiate però che ho già le bozze dei capitoli di "the messanger", "red" , "love and fantasy " e "the enchanment of the dark" ... mi dispiace di non poterle postare, vi chiedo di pazientare ancora un pò, anche perchè sono rimasta coinvolta in un incidente assieme ai miei compagni mentre stavamo tornando con l'autobus da un teatro a scuola (nulla di grave) ... purtroppo un tizio ha attraversato la strada di colpo e l' autista ha dovuto frenare e la prof ha sfondato il parabrezza con la testa.... sono rimasta davvero spaventata, per cui scusatemi davvero....mi scuso anche per questo capitolo orrendo... ma davvero.... sto ancora pensando a quella scena e forse mi sono distratta troppo....


10
 
A heart divided into two
 
Quello stesso giorno, Fine andò nel posto dell' appuntamento,
ma di Shade neanche l'ombra.
Però, al posto di andarsene, si sedette all' ombra di un tiglio 
e cominciò a rimuginare sull' avvenimento che era sulla bocca di tutti
quel giorno.
Lei non aveva dato ordine di bruciare un villaggio intero, e anche Rein, pareva
davvero scossa dalla situazione.
Forse erano stati dei popolani che, non contenti della sua politica, avevano
pensato bene di agire e causare un conflitto che a breve li avrebbe 
travolti e portati tutti nel baratro.
Ma.. come potevano essere entrati in quel regno? Tutti sapevano che 
il regno della Luna aveva guardie ad ogni porta che controllavano e 
perquisivano qualunque uomo dovesse entare in città.
Come avrebbero potuto compiere tutto quel casino senza
un pò d'armi e combustibile?
Qualcosa non quadrava.
E anche nel regno Solare, le porte erano costantemente
controllate dalle guardie, che, stando agli ultimi rapporti, avevano tutte
dichiarato che nessuno, nessun anima vivente, fosse uscita dalle mura e che 
fosse andata in un'altro regno.
Ma chi poteva esser stato, allora?
"Forse alcuni cittadini di altri regni" pensò, ma subito scosse la
testa per scacciare quel pensiero.
Gli altri 4 regni, avevano comunque specificato che non volevano
intromettersi in quella guerra, perchè sapevano che sarebbero stati sconfitti
facilmente dalle altre tre potenze. Quindi i favoritismi non erano ben accetti.
E perchè abbandonare i mantelli con lo stemma della casata reale del Sole?
Che motivo potevano mai avere?
Se fosse stata gente di senno, di certo avrebbe bruciato i mantelli, per evitare
coinvolgimenti... d'altronde, anche lei avrebbe fatto lo stesso.
Alla fine giunse ad una conclusione, forse non giusta, ma probabile.
Si alzò e si avviò verso il castello.
Doveva parlare con Rein.
Prima di imboccare il sentiero, aspettò un poco: non sapeva il perchè, ma sperava
ardentemente che Shade arrivasse da un momento all' altro e che la stringesse, ancora
una volta a se, come il giorno precedente, e la rassicurasse.
Poi i suoi pensieri corsero ad Eclipse, e si ritrovò immediatamente a pensare
a quel dannato ballo.
Scosse, ancora una volta la testa, e guardò in direzione della radura.
Ma lui non arrivò e lei decise, a malincuore, di non perdere altro tempo.
 
Non sapeva dove si trovava, ma riusciva comunque a sentire l' erba sotto 
i suoi piedi.
Ma.. quel posto era caldo, e forse si trovava proprio nel villaggio Nhagh, famoso
per quell' erba verde, che se ci si camminava sopra, dava proprio una sensazione
di benessere e di solletico ai piedi.
Ma per quanto quel paesaggio potesse essere bello,per ciò che poteva sentire o intuire,
 era desolato e inconaminato dalla presenza degli uomini.
Non riusciva a vedere, la vista era troppo offuscata,come quella dei bambini appena nati,
 e non ne riusciva a comprendere il motivo.
Ma quei pochi sensi rimasti, si erano acuiti in una maniera tale che ora riusciva a percepire e a sentire 
l' avvicinarsi di qualcuno.
E fu proprio quel qualcuno a posare una mano sulla sua guancia ed ad accarezzargliela, per
poi passarla sul petto, soffermandosi su quel piccolo neo.
-Ciò che dal seme e dalla terra fertile è stato generato, presto verrà reclamato- proferì poi
una voce melodiosa, infondendole un calore nel petto.
-Riconosci il simbolo, il momento è vicino-terminò, accarezzandola di nuovo
 per poi svanire senza lasciare traccia.
Che diamine voleva dire?
 
Una piccola figura, anisimava, avvolta da capo a piedi con una pesante
coperta.
Era ancora pomeriggio, ma la piccola principessina non riusciva ancora a 
capire il perchè della sua fiacchezza.
Il sogno che aveva fatto l' aveva spossata completamente e si era svegliata 
addirittura zuppa di sudore, con i capelli ormai scompigliati, tutti appiccicati
sulla fronte.
Si stropicciò gli occhi e bevve con un lungo sorso, tutto il bicchiere riempito d'acqua
che si trovava sul comodino affianco al grande letto a baldacchino, poi si ricoricò e si
ricoprì di nuovo con la pesante coperta.
Si mise una mano sulla fronte, per constatare o meno la presenza di febbre.
Il capo era caldo, decisamente caldo, ed era forse per questo motivo che aveva fatto 
un sogno che non riusciva a capire.
Ma d'altronde non si spaventò. Le capitava spesso di non riuscire ad interpretare questi
sogni e non diceva mai niente a nessuno.
Però il senso di calore sul petto l' aveva sentito.
Istintivamente, senza pensarci due volte, scostò il collo del vestito e osservò quel neo.
Niente era cambiato, e probabilmente mai sarebbe successo. 
 
Shade volse lo sguardo al sole, preoccupato e sconsolato.
Gli sarebbe piaciuto tanto rivedere Fine, ma allo stesso tempo era
preoccupato di poter essersi innamorato di lei, perchè il suo cuore era diviso tra
due persone: la sbadata e goffa Fine e l' elegante e posata Alyssa.
Non che fosse innamorato di entrambe, ma provava una tale confusione
verso le due donne che i suoi sentimenti erano più confusi della sua mente.
Poggiò l' asse di legno che stava trasportando insieme ad alcuni cittadini, e fece
una breve pausa, asciugandosi con una mano le goccioline di sudore che gli scendevano
dalle tempie.
Non sapeva perchè, ma provava uno strana emozione verso Fine, come se l' avesse già conosciuta 
da qualche altra parte.
Bright, che era venuto a dare una mano per le ricostruzioni, si sedette accanto a lui, stremato, dopo che
aveva aiutato a portare enormi blocchi di pietra.
Tra i cittadini, all' alba, si sparse grande meraviglia per la vista di quei giovani
principi che si stavano rimboccando le maniche, trasgredendo tutti i codici reali sul non 
compiere lavori da plebei.
Ma quel gesto, fatto con consapevolezza e voglia d'aiutare, servì non solo a mettere di buon
umore i cittadini, ma anche ad infondere loro una nuova speranza.
-Allora... cosa c'è che ti turba?- chiese il biondino, piantandogli addosso i suo occhi rubino, 
più scuri di quelli della regina solare e tendenti al nocciola
-Bhe... mi sento...strano...-  disse, passandosi un' asciugamano sul collo.
-In che senso?-
-Ieri ho conosciuto una ragazza..- confessò leggermente imbarazzato.
-E Alyssa? Già l'hai dimenticata?-
-No, certo che no.. ma ora sono confuso...non so perchè, ma appena ho visto
Fine..-
-E' questo il suo nome?- chiese sorridendogli, mentre stiracchiava le braccia.
-Si... si, insomma... ho subito associato il suo volto a quello di Alyssa e ho
avuto la sensazione d' averla già incontrata.... ma non ricordo esattamente dove...-
-Bhe... non so che dirti, amico...-
-E oggi le avevo dato anche appuntamento.. chissà come ci sarà rimasta male...si sarà sentita
umiliata e presa in giro...-
-Su, Shade.. non è colpa tua. Non potevi sapere che sarebbe successo questo casino..-
-Se non fosse stato per il regno Solare, a quest' ora sarei spensierato.Ma giuro che appena
avrò un pò di tempo libero, tornerò in quel posto e l' aspetterò, per dirle la verità... e lo farò anche con Alyssa-
-Sei proprio sicuro?- chiese.
-Ho mentito ad Alyssa e mi sono presentato con il nome di Eclipse...lei ora mi conosce
non come principe, ma come un nobile qualunque...e a Fine mi sono presentato come Shade,
non specificando il mio rango..-
-Perchè lo hai fatto?-
-Perchè non volevo che presentandomi come principe Shade, entrambe avrebbero cominciato
a frequentarmi solo per il mio titolo... ma ora mi rendo conto di una cosa..-
-Cosa?- lo incalzò l'amico.
-Che Alyssa è probabilmente una cittadina qualunque,una plebea, e lo stesso vale per Fine...
alla fine sarò costretto a sposare una di quelle dannate pretendenti...senza far valere le mie decisioni..
e per cosa poi? Solo per mantenere il prestigio di uno stupido casato...-
Bright gli diede una pacca sulla spalla e si alzò, pronto per rimettersi al lavoro.
Poco dopo,Shade fece lo stesso.

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Capitolo 12
*** 11 ***


Salve, sono tornata!
Bhe, che dirvi... volevo provare ad aggiornare Dream Love.. le idee ci sn ma il la forma nn esce!
Per adesso dovrete accontentarvi di questo aggiornamento...
Cmq.. volevo cogliere l' occasione per dirvi che  non posterò più alcuna storia... almeno fino a quando non concluderò tutte quelle che ci saranno da concludere (non so se riuscirò a resistere alla tentazione di postarne una nuova).. mi si impicciano le idee e poi non riesco più a scrivere... Red, Dream Love, Love and fantasy, the messanger.. queste sono lunghe...
sopratutto Dream love... mentre x quanto riguarda the enchantment of the dark, credo k non supererà i 30 capitoli... la  narrazione è lunga, quindi la scintilla deve ancora avvenire...
per quanto riguarda Bloodlust.. bhe... pur non avendo ricevuto recensioni nell' ultimo capitolo ho deciso di continuarla, anke perchè ne farò il seguito.....e questa storia servirà a spiegare le "Origini" di tutti i casini...poi k manca.... ah! Promised Vampires.... non so se la continuerò.... credo k la eliminerò, perchè sinceramente mi scoccia riscrivere un libro intero...potrei pure cambiare idea.... e poi ho deciso di riprendere anke la mia prima ff.... Mission love.. che deve essere rimessa a punto...ma soloooo quando avrò finito le ff, posterò i nuovi cap....
bhe.. ora scoccio...
Buona lettura 
;3



 

 
11
 
Don't trust of hibiscus
 
 
 
-Visto quello che sta succedendo, la festa di stasera è stata rimandata.-
Shade alzò gli occhi dal libro di economia che stava leggendo, posandoli sul suo interlocutore.
-Grazie Bright..- gli disse sorridendogli.
-E di che... solo che mia madre freme per avere quella festa, e così festeggeremo
il suo compleanno al "Ballo in bianco e nero" ... ovviamente dovrai venire e la festa sarà rigorosamente
 in maschera.. quindi, vestiti a tema!-
-Ok, Ok..- disse per sviare il discorso, leggermente scocciato.
Odiava partecipare ai balli, perchè per lui erano una grande scocciatura.
Erano pieni di gente, ma soprattutto di lecchini e ragazze, pronte di tutto per
accaparrarsi un ballo con un nobile, e perchè no, anche un bel matrimonio vantaggioso.
In poche parole donne di facili costumi.
Il cobalto sospirò e guardando l' orologio, decise di alzarsi e di 
abbandonare il libro in un piccolo angolo sulla libreria, rivolgendo a Bright
uno sguardo serio.
-Ora devo andare- proferì con tono calmo e basso - ho un impegno urgente-
-Tipo?- gli chiese alzando un sopracciglio - Tipo la ragazza dai capelli rossi di cui tanto parli?-
Il principe arrossì un pò, ma si girò subito per evitare d' ascoltare
la risata dell' amico.
-E' passata una settimana, chissà se la troverò ancora..- pensò a voce alta, mentre usciva
dalla porta della sua stanza, non degnadolo minimamente di una risposta.
L' ultima cosa che sentì prima di richiuderla lentamente, fu la voce di Bright:
-DIVERTITI!- gli urlò, come uno sconsiderato.
 
La principessa Rein, a molti chilometri e a molti metri d'altezza di distanza, 
entrò dal negozio della sarta più famosa del pianeta Wonder. 
-Salve- salutò alla reception, ottenendo come rimando un inchino degno del suo rango.
La sartoria si trovava in periferia, ed era un vecchio edificio restaurato a 3 piani, con mattoncini 
di color sabbia, con grandi vetrate dove venivano esposti gli abiti più belli della collezione
e una grande scalinata proprio come quelle del palazzo reale.
Era un posto stupendo, e a dar quell' idea di pace ci pensavano il verde del prato curato 
e il piccolo laghetto ( a pochi metri di distanza) dove nuotavano delle anatre.
Di certo era un posto costoso, che solo l' èlite dell' èlite poteva permettersi, ma il negozio
in centro, di modeste dimensioni, vendeva le collezioni vecchie ad un prezzo più accessibile
ai popolani.
Ma Rein voleva qualcosa di nuovo, qualcosa che fosse creato apposta per lei.
Qualcosa che le stesse d' incanto.
Qualcosa che colpisse il principe del regno dei Gioielli.
Immediatamente a risvegliarla dai pensieri riguardanti il ragazzo dai capelli
biondi come il grano e gli occhi di un rosso acceso, fu l' arrivo della sarta-capo-sartoria,
o come diavolo si chiamava, perchè la turchese non ne ricordava assolutamente il nome.
-O principessa Rein!- esclamò meravigliata da tale presenza - E' un onore ricevervi nel
mio modesto negozio-
" No, modesto proprio no.." pensò, soffocando una risata.
-Cosa posso fare per lei?- le chiese, mostrandole un sorriso a 32 denti.
-Volevo che mi facesse un vestito-
-Allora mi segua-
Allora, la donna cominciò a salire le scale e poi prese un lungo corridoio e svoltò
a destra, fino a quando non si trovarono entrambe davanti ad una porta lilla.
La sarta la aprì e una forte luce investì Rein.
Quando riaprì gli occhi, si ritrovò in una stanza bianca, con tende sul rosa,
poltroncine lilla e un grande tappeto bianco.
La stanza era inondata dalla luce e al centro di essa si ergevano un maestoso 
specchio e un pedana, vicino ad un cassetto con i vari fili ed aghi.
Rein, su ordine della sarta, si spogliò, rimanendo solo in intimo, mentre quest'ultima
cominciò a prenderle le misure e a trascriverle su un foglio apposito.
-Oh! Dimenticavo!- esordì la principessa, ad un certo punto.
-Si?-
- Volevo chiederle se poteva fare anche un vestito a mia sorella-
-Quando devo venirle a prendere le misure?- chiese, stringendo la fettuccia
sul suo bacino e segnando la taglia sul foglio.
-Non ce ne sarà bisogno... io e lei abbiamo le stesse misure, quindi abbiamo già
fatto..-
-Come mai sua maestà non è venuta?- chiese, curiosa.
-Oh, bhe... aveva degli impegni assai urgenti da sbrigare.. sa, tutte quelle
scartoffie per il governo del regno- le rispose mentendo spudoratamente.
-Oh!- escalmò, prendendo un blocco da disegno e una matita.
-Di che colore desidera il suo abito?- domandò cambiando discorso.
-Per me bianco con rifiniture nere, mentre per mia sorella interamente nero....-
La donna trascrisse tutto sul blocco e poi le fece un' altra domanda.
-E  di che stile desidera l' abito la regina?-
-Semplice, ma bello...che rispecchi il suo stile e il suo carattere- rispose sorridendole, 
mentre ripensava al giovane Eclipse e alla sorella, la sera del ballo nel regno 
della Luna.
-E il vostro?
-Deve colpire.- esclamò decisa, cambiando espressione.
-Bene allora, si può rivestire- le disse chiudendo il blocco da disegno, con
un sospiro.
-Principessa Rein!- esclamò, sorpresa.
La turchese si girò di scatto, reggendo con una mano il suo vestito giallo.
-Si?- chiese.
-Non sono affari miei, ma non avevo mai notanto quel tatuaggio- le disse con naturalezza indicandole 
un punto preciso.
Lei, stupita dalla sua constatazione, volse il suo corpo verso lo specchio e lo vide.
Un fiore di ibisco vicino al suo ombellico.
-O si... le piace?- le chiese, rivestendosi con calma esasperante,
cercando di non parere stupita.
Appena uscita da quel posto, esortò il cocchiere affinchè la portasse
immediatamente vero il palazzo reale.
Quel tatuaggio, il giorno prima non c'era.
 
Shade scese da cavallo, e legò Regina, come la volta precedente,
ad un albero nelle vicinanze.
Dopo di chè, si addentrò sempre di più nel boschetto, fino
a quando non raggiunse la radura dell' appuntamento.
Posò lo sguardo su quello spazio verde, e lo esaminò con accuratezza,
fino a quando, deluso per l' assenza della ragazza, non notò una figura
dai capelli rossi che riposava all' ombra di una quercia.
Le gambe, fasciate da stretti jeans, sporgevano dall' ombra creata
dalla chioma dell' albero e la camicia a quadri, sopra una cannottiera bianca,
 le conferiva proprio l'aria da una contadina.
Ma nonostante il suo rango, Shade decise comunque di avvicinarsi, sedendosi 
poco dopo accanto a lei.
Fine aprì gli occhi, sentendo lo spostamento d'aria, e gli rivolse uno di quei 
calorosi sorrisi.
-Ti aspettavo-

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Capitolo 13
*** 12 ***


12
 
Troubles are just coming.
 
 
 
-Speravo che tu venissi..- disse Fine, rivolta a Shade.
-Si..sai..- incominciò, accomodandosi meglio sul tappeto erboso - Ho
avuto da fare..-
Il secondo dopo aver detto quella frase, Shade si morse la lingua.
"O, insomma! Non avevi detto che dovevi dirle la verità?" 
-Senti Fine...-
Ma la rossa si alzò di scatto e sorridendogli, gli prese la mano costringendolo
ad alzarsi.
-Sai, ho sentito che ci sono delle bacche buonissime qui in giro.. ti va se le cerchiamo?- domandò
sfonderando un'altro di quei calorosi sorrisi.
Shade guardandola, arrossì un poco, ma poi riprese il suo colorito normale e annuì.
Lei lo guidò attraverso i piccoli sentieri e, raggiunta una determinata zona, cominciò
a frugare tra i cespugli.
-Le hai mai viste la bacche d'oro?- chiese sospirando per non aver trovato nulla - Sai come sono fatte?-
-Certo!Sono dorate e sono a forma di cuore! Le coltivo anche io in una serra!- esclamò mettendo anche
lui le mani in un cespuglio.
-Wow! Hai una serra! Ma è fantastico! Sai, la mia mamma mi diceva che se riuscivo a trovarle
mi avrebbe preparato un'ottima torta...- spiegò triste
-Ed era buona?-
-Non me l'ha mai fatta, purtroppo...-
Shade non riuscì a capire il perchè del suo sguardo triste e cercò di porle altre domande, strappando per
sbaglio alcune foglie.
-Perchè?-
-E' morta prima del tempo..- commentò con una nota di amarezza.
-Mi spiace.. non volevo..- cercò di scusarsi.
-Non ti preoccupare- lo rassicurò sfoderando un sorriso a 32 denti- è passato molto
tempo-
-Se ti può consolare anche io ho perso un genitore- confidò avvicinandosi a lei -Mio padre è
stato assassinato-
-Cosa?! E da chi?- chiese sorpresa.
-Non lo so.. ma stai certa che quando lo saprò gli metterò le mani addosso-
-Che ne dici di cambiare argomento? Mi rattristo..-
-Si va bene.. che ne dici di conoscerci un pò meglio?- domandò lui, sedendosi sulle radici di
un grosso albero.
-Si.. ad esempio... -incominciò sedendosi accanto a lui per l'
ennesima volta - che fiori ti piacciono? Visto che hai una serra..-
-Adoro le rose blu..e i tuoi?-
-Rose rosse..-
Shade le sorrise - da dove vieni?- chiese poi lei.
"Da dove vengo? Che dirgli? Vabbè dai... tanto"
-Fine...- proruppe serio, abbassando lo sguardo e 
guardandosi le punte dei piedi.
Eccolo, finalmente era arrivato.
Il punto di non ritorno. Le doveva la verità, doveva farlo anche
se l'avrebbe considerato un'approfittatore. Non poteva nascondersi nelle
menzogne.
-Cosa c'è?- chiese solare.
-Io ti ho mentito-
Fine sgranò gli occhi e per un momento non seppe cosa
rispondergli; Shade dal canto suo strinse l'erba tra le mani,
recidendola del tutto dal terreno.
-Su cosa mi hai mentito?- domandò allontanandosi da lui, sospettosa. 
 
 
Milky camminava tra l'erba gialla, guardandosi intorno
ancora una volta spaesata.
Il caldo era diminuito notevolmente e il cielo, che la scorsa volta era di un bel
arancione, ora era divenuto un giallo limone.
All'improvviso una luce la costrinse a chiudere
i suoi occhi per non rimanere accecata, e quando finalmente
diminuì notò la figura di una giovane donna dinanzi ai suoi occhi.
Volteggiava leggiadra, sospesa in aria, muovendo il suo vestito
bianco di quà e di là, con il volto serio e altero.
Una bellezza pura e composta; nè un sorriso nè una risata.
I capelli scendevano lunghi, sino a toccare i talloni, ed erano di un bel rosa
simili a quelli di Milky; anche gli occhi, color cobalto, somigliavano
in modo impressionante a quelli della principessina.
-Chi sei?- domandò ostile, fermando quella sorta di danza della
 maestosa figura .
- Sono una giardiniera- rispose semplicemente -Sono la giardiniera Grace-
-Perchè ti sogno sempre?- domandò avvicinandosi ancora di più.
-Ciò che dal seme e dalla terra fertile è stato generato, presto verrà reclamato- 
-Che significa? Perchè rispondi sempre per indovinelli!- esclamò furibonda.
La rosa provò ad avvicinarsi per prenderla, ma quella sparì subito prima che fece
il secondo passo, ricomparendo alle sue spalle e spaventandola.
-Ogni giardiniera ha bisogno dei suoi fiori. E i fiori devono sbocciare, non credi?-
le domandò con voce atona, mettendole la mano sullo sterno.
-Hey! Voglio degli spiegazioni più accurate!- protestò, mentre sentiva un dolore 
invaderle il petto nel punto in cui l'aveva toccata.
E così Grace scomparve
dalla sua vista avvolta in un fascio di luce, mentre lei cominciava ad urlare.
 
 
-Rispondi!- gli intimò Fine -raccontami tutta la verità o addio!-
Shade prese un bel respiro e, guardandola negli occhi, cominciò
il racconto.
-Sono Shade.. principe del regno della Luna-
La rossa si limitò solamente a sgranare ancora di più gli occhi.
Aveva davanti il figlio della sua nemica, la stessa persona che
poteva aver partecipato al complotto della morte dei genitori e
al loro avvelenamento.
Poteva ucciderlo lì, in quel momento, in quel luogo.Nessuno li avrebbe
sentiti.Ma allora perchè non riusciva a muovere un dito?
Perchè non aveva la forza di afferrare quel piccolo pugnale che nascondeva sotto
la camicia? Se ne sarebbe sbarazzata una volta per tutte e l'avrebbe seppellito
in un qualche luogo nascosto. Non gl'avrebbe neanche intagliato una
croce per simboleggiare la sua tomba; avrebbe avuto un problema in meno.
Ma perchè, allora? Cosa la spingeva a non reagire?
Voleva ucciderlo, è questo che pensò in un primo momento.
Voleva, ma non poteva.. non ci riusciva.
E basta.
Voleva ancora passare del tempo con lui, voleva ancora ridere
con lui.
Scioccata per la rivelazione si alzò, pronta per andarsene, ma Shade
fu più veloce e le afferrò il polso costringendola a voltarsi.
-Mi spiace di non avertelo detto..ora starai sicuramente pensando che
 ci stavo provando con te, ma non è assolutamente vero. Si, ho sbagliato, lo ammetto,
ma l'ho fatto per una buona causa. Volevo vedere com'eri veramente e se ti avessi 
detto subito della mia vera identità o mi avresti frequentato per trarne vantaggio o
mi avresti trattato in modo formale...e io non voglio, non voglio che la gente mi tratti
come un principino viziato.. io sono Shade e prima di esserlo sono un ragazzo.-
Fine lo guardò negli occhi, mentre i loro volti si avvicinavano pian piano.
Si specchiò nelle pozze color oceano del ragazzo, leggendovi solo e nient'altro
che sincerità.
-Perdonami, se puoi..- sussurrò a qualche centimetro dalle sua labbra.
Il cuore della rossa cominciò a battere all'impazzata, tanto che temette
che il principe potesse ascoltarlo; gli mise una mano sul petto e si alzò sulle
punte, perchè il cobalto la superava di una quindicina di centimetri.
-Io...- provò a dire, ma lui le mise l'indice sulle labbra carnose, costringendola
a chiudere la bocca.
Quella sensazione era così piacevole che non voleva assolutamente staccarsi; 
voleva godere di tutti quei secondi magici appieno, di memorizzarli e di non
dimenticarli mai più.
Per un momento si lasciò trasportare dalle emozioni e, quando Shade le sfiorò
le labbra rosse, riacquistò un minimo di lucidità, spingendolo delicatamente con la
mano che gli aveva messo sullo sterno, lontano da lei.
Abbassò le punte e si guardò i piedi, imbarazzata.
-Credo.. che.. sia.. meglio che.. vada-sussurrò con la gola secca.
Fece dietro front, lasciando che Shade la osservasse un'ultima volta.
-Domani pomeriggio sarò qui!- le urlò per farsi sentire.
Lei non si fermò neppure e si avviò all'interno del bosco per richiamare il suo cavallo, presa
da un turbinio di emozioni.
"Che mi succede?"






*Angolo dell' autrice*

Grazy: Sono finalmente orgogliosa di annunciare che adesso ne ho uno mio!

Shade: Ma se prima lo facevi tra parentesi!

Grazy: Zitto! Comunque, ragazze.. passando alla storia.. che ne pensate di questo Cap? Finalmente Shade è riuscito
a risolvere uno dei mille problemi che questi bacucchi hanno combinato...

Fine e Shade: Scusa, ci pare d'aver sentito male! Chi sarebbero i bacucchi? 

Grazy: Voi

Fine e Shade: Ma se sei tu che scrivi

Grazy: e siete voi che eseguite ù.ù .. cmq..le cose si faranno più interessanti d'ora in poi, non mancheranno
i colpi di scena e il finale sarà stratosferico.. una roba mai vista prima, ve lo giuro! 

Fine: Perchè l'hai già scritto?

Grazy: Si

Shade: hai scritto il finale a la parte centrale della storia no? Tu stai male...

Grazy: ridillo e Fine non ti parlerà più

Shade: nooooo *va a deprimersi*

Fine: Tu si che sai come minacciarlo..

Grazy: Ho esperienza *si vanta*

Milky: Scusami cara autrice, ma io fino a quando soffrirò?

Rein: E mo k me lo leva il tatuaggio?

Bright: E io quando vedo la mia Rein?

Shade: * che nel frattempo ha smesso di deprimersi* e io quando faccio il Bunga Bunga con Fine?

Fine: e io quando faccio una pausa? Recitare è faticoso, soprattutto provare certe emozioni! VOGLIO IL BUFFETTTTTTTT!!!!!!

Grazy: *con i nervi che si formano in stile manga" OOOOOOOOOOOOO!! NON ROMPETE IL C***O! Milky, tu hai finito di soffirire! Rein il tatuaggio si leva
con l'acqua.. sono quelli delle patatine!Bright, non scassare.. la vedi tra qualke capitolo.. Shade in questa storia non farai mai il Bunga Bunga con Fine.. e tu Fine SMETTILAAAA!!
MI FAI IMPAZZIRE! LA PAUSA E' ADESSO!! BASTA STOP STOP * si mette le mani ai capelli* TAGLIATE LA SCENA! PRODUTTORI! DOVE SIETE?????

Tutti: -.-

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Capitolo 14
*** 13 ***


13

A little daisy's bud


-Fine?Sorellina?- bussò timidamente Rein, alla porta della gemella.
Strinse la stoffa del suo vestito all'altezza dell'ombelico e sospirò,
delusa di non averla trovata.
-A-Avanti- sentì dire da una voce flebile all'interno
della stanza.
La turchese deglutì a fatica e entrò.
"Come glielo dirò?" pensò mentalmente.
Ma questi suoi pensieri preoccupanti svanirono nell' istante
in cui vide la camera della gemella, totalmente a soqquadro
 e immersa nell' oscurità.
-Ma che è successo qui?- chiese, facendo attenzione a non calpestare
i cocci di vetro.
Si avvicinò al letto della gemella e si sedette, accarezzandole la lunga chioma
rossa.
Sentì i suoi singhiozzi.
Stava piangendo?
-Ti va di parlarne?- domandò dolcemente, mentre Fine si girava e puntava i suoi
occhi rossi in quelli turchesi di Rein.
-O Rein- sospirò, mettendosi a piangere e abbracciandola -Shade.. -
-Che ti ha fatto?- domandò preoccupata, con il cuore che batteva a mille.
-E' il principe del regno della Luna!-
La principessa sgranò gli occhi, visibilmente sorpresa.
Guardò i capelli scompigliati, gli occhi arrossati dal troppo pianto
e le labbra screpolate...
Possibile che si fosse ridotta in quello stato solo per quel principe da
strapazzo?
Ci pensò su alcuni secondi, e poi si diede automaticamente la risposta da sola.
Forse, quello, non era un buon momento per dirle dell' Ibisco.

Milky guardò attentamente la sua immagine riflessa nello specchio.
-Grazie, Elis.. puoi andare- la ringraziò, congedando la sua cameriera
personale.
Prese il suo vestito bianco dalla sedia e cominciò a vestirsi per la cena, visto che
indossava un pigiama per il riposino pomeridiano; ma non appena tolse
la veste si spaventò subito, notando che, al posto del neo vi era qualcos'altro.
Una margherita.
Un bocciolo di margherita.
-Che diamine..?- si domandò, strofinando le mani su quel punto, pensando
che fosse uno scherzo della sua cameriera.
Ma il tatuaggio non se ne andava e la pelle s'arrossava sempre
di più in direzione di quel punto.
La margherita era troppo visibile e a stento, sarebbe riuscita a nasconderla
agli occhi della madre, del fratello e della servitù.
Così, ancora scossa, furgò nel suo armadio, in cerca di qualcos'altro.
Rimise sulla gruccia l'abito bianco e ne prese uno nero, con il collo alto in modo
che il simbolo non si vedesse.
E pensò che, in un modo o nell'altro, Grace c'entrasse qualcosa.

-Capisci? Mi capisci Rein?- le domandò, afferrandole il colletto del vestito.
-Certo, sorellina... so cosa provi..-
-Tu cosa avresti fatto al posto mio?-
La turchese ci pensò su, triste, abbracciandola.
-Io l'avrei ucciso...ma i sentimenti non sono i miei.Secondo te, perchè stai piangendo?-
-Perchè io mi fidavo di lui e, nel momento in cui meno me lo aspettavo, mi ha pugnalata alla
spalle...piango perchè quell' essere immondo è un mio nemico, un nemico sotto mentite spoglie
che stavo per baciare..-
La gemella sospirò, con una faccia da io-so-tutto. Sapeva
benissimo per quale motivo Fine stesse piangendo, solo che lei era troppo, ma
troppo orgogliosa, testarda e fredda per ammetterlo.
Ed era, senz'ombra di dubbio, confusa e il suo cuore diviso
in due parti dello stesso colore per due persone assai diverse:
 L' elegante e misterioso Eclipse, conosciuto
 nel blu della notte, e il sorridente Shade, principe dei nemici, conosciuto
nel verde della radura, all'ombra delle quercie.
Il cuore della rossa aveva subito un forte colpo, al quale probabilmente sarebbe
voluto molto tempo per rimarginare quella ferita.
Si distese accanto alla sorella, ed entrambe cominciarono a guardare il soffitto.
-Fine.. io...- incominciò la principessa, subito interrota dalla voce della gemella.
-Se..- sospirò - Se avesse saputo d'essermi nemico mi avrebbe ammazzato seduta stante..-
La turchese stette in silenzio.
-Cosa dovrei fare ora?- le chiese.
-Io direi che forse dovresti prenderti un momento di pausa...e poi..-
-E poi cosa?- si girò a guardarla negli occhi - Ucciderlo?-
-Se non vuoi allora potresti continuare a frequentarlo per estorcergli delle
informazioni e poi, al momento opportuno, scomparire dalla sua vista-
-Sarebbe un'idea interessante- commentò a voce alta, assorta nei suoi pensieri.
E Rein, in quel momento pensò che forse aveva fatto la cosa giusta, inducendola
a rinnovare i principi grazie ai quali era diventata regina,  a spiare e, appunto,a  estorcere
informazioni al giovane principe della Luna.
-E poi, male che vada ti resta sempre Eclipse... è un nobile e ha mostrato dell'
interesse nei tuoi confronti.. uccidere Shade non sarebbe poi una così gran perdita..-
La rossa tornò a volgere gli occhi verso il soffitto buio.
-Hai ragione.. farò come mi hai consigliato. Al momento opportuno lo ucciderò.-
Rein le sorrise, ma poi un pensiero balenò nella testa di Fine.
Un pensiero che aveva dimenticato.
-Rein! Dio! Mi sono dimenticata di dirti una cosa molto importante!-
-Cosa, Fine?-
-Non fidarti di nessuno.. temo ci siano dei traditori nel castello.-








*angolo dell'autrice*

G: Scusate l'assenza, ma mia madre si è portata il modem a lavoro..

s: Chissà perchè...

G: Cosa vorresti insinuare? *domanda con sguardo truce*

S: Semplicemente che stai troppo tempo su faccia-libro o come lo chiamo io: il libro dei fessi.

G: Taci. non sto sempre su facebook.. semplicemente mi piazzo davanti al calendario online, mi documento
sulla storia e osservo attentamente gli oggetti dell'epoca per scrivere una nuova ff. E tu farai una brutta fine
se continui con le tue insinuazioni da dilettante ù.ù

S:*deglutisce* Cambiando argomento.. quando rivedo Fine?

G: Quando lei sbollirà la rabbia..

F:  Autrice... Shade comincia a rompere con le sue richieste x bunga bungare.. facciamoglielo fare una volta e poi
basta.. mi sono rotta di sentirlo e di provarci con tutte. Tanto, ormai,  non sono più vergine da centinaia di volte -.-

G: Ci penserò... ma la prossima volta non gliela darai con tanta facilità. Intesi?

F: Ok.

S: T.T pensavo fossi una facile...

F e G: AH! E' COSI? *Fine lo picchia*

Milky: Ma adesso pure io mi devo tenere so tatuaggio?

G: Si, ma ti prometto che se ne va con l'acqua a fine ff..

Rein: Perchè è quello delle patatine U.U .

G: No...  stavolta è quello k regalavano una volta con il BelThè.. non so se l'hai sentito nominare,
ma visto k alla publicità facevano apparire il thè genuino ho pensato: "Perchè non provare
con qualcosa di diverso dalle patatine"?

Milky: Ma perchè poi Grace mi spaventa nel sonno? Sembra Nightmare ... quello con gli artigli..
che fine hanno sti sogni?

Grace: OOOOOOhhh... sono la giardiniera Grace e presto lo scoprirai..

Milky: A me sembri più un fantasma *Grace va a deprimersi e scompare*

Bright: e io quando rivedo Rein?

G: Non rompete! O almeno non fatelo tutti insieme! Bright *sospira* la rivedrai
e scommetto che ti piacerà quello che ho in serbo per te..

Bright: O.o cosa?

G: Ti basti sapere che a Rein non piacerà...

Rein: Cosa?

G e B: niente!

Rein: -.-

G: ok, ok.. ora basta.. facciamo una pausa . Andiamo in gelateria, e visto
k oggi sono generosa pagherò il gelato a tutti, tranne che a Fine!

F: COSAAAAAAAAAA?

G: Hai capito bene *se ne va, seguita da tutti*

F: Aspeeettaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.* urla, poi si rivolge ai lettori*
Oggi vi saluto io.
Un kiss da Fine ;3 e commentate, o la Grazy non mi comprerà più la nutella.



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Capitolo 15
*** 14 ***




14

Secrets of a minister



-Sei sbocciata prima del tempo, fanciulla, e appassirai prima del tempo, purtroppo.- Le parlò con voce delusa. -Devo provvedere-
-Chi sei?- chiese Rein, mentre camminava tra l'erba giallognola in un posto incontaminato dalle costruzioni dell'uomo.
-Chi sono?- ripose atona quella, ponendo più a se stessa la domanda.
Un momento di silezio.
-Io sono Grace-
Dinanzi alla turchese apparve un campo infinito di fiori giganti di ogni specie.
Tulipani, primule, girasoli, magnolie ... tutti chiusi.
Guardò ai suoi piedi, attentamente, e notò delle radici nascoste tra l'erba alta che partivano da ogni fiore e che attraversavano l'intero campo, anzi, l'intero luogo, emettendo flebili bagliori.
-Il seme e la terra fertile ...- incominciò, comparendo dietro la ragazza -hanno generato ciò che verrà presto reclamato-
-Che significa?-
Le prese il volto tra le mani e la costrinse a guardare quello spettacolo di fiori chiusi, quasi come se fossero gonfi, pieni.
Come se contenessero qualcosa.
Ma erano tutti secchi.


Rein si risvegliò dal suo sonno profondo ansimando.
Si guardò intorno, mettendosi a sedere stancamente, possando gli occhi verdi prima sulla finestra, poi sulla sveglia accanto alla lampada.
Le 3 e 12.
Si passò una mano sulla fronte e asciugò il sudore, poi si rifece una treccia decente, visto che tutto quell' agitarsi le aveva scompigliato i capelli e aveva mandato a terra tutte le coperte.
 "Grace"
Con aria di indifferenza, scosse le spalle e ritornò a dormire.


-Shade- entrò Bright, nello studio del ragazzo, chiudendo con cautela la porta, quasi per non farsi sentire.
-Si?- domandò lui, sollevando lo sguardo dal mucchio di dispacci che doveva firmare. -Scusa, ma dovresti fare in fretta perchè ho un incontro con i saggi-
-Certamente- gli sorrise cordiale -Sono venuto solo a dirti che dovresti darmi i piani segreti. Mio padre vorrebbe apportare loro qualche modifica, dopo quello che è successo. Ha pensato di scriverli in codice, e poi, di affidare i codici per la decriptazione a noi. Ovviamente li dovremo imparare a memoria-
-Senz' offesa, Bright, ma trovo che sia una perdita di tempo... e se dovessi dimenticarmeli?-
Shade si alzò velocemente dalle sedia e si diresse verso un piccolo quadro, raffigurante un monte a forma di luna, lo alzò e aprì un piccolo sportello, rivelando una cassaforte nera, fatta di titanio.
-Almeno te la ricordi la combinazione?- gli disse l'amico.
-Certo che si!- sbottò lui.
Dopo pochi secondi la cassaforte si aprì, rivelando qualche taccuinio nero o rosso cupo e qualche documento segreto.
Il cobalto frugò in quel buco nel muro per qualche secondo, per poi impallidire vistosamente.
-Bright..- lo chiamò, scosso.
-Che c'è?-
-Abbiamo un problema.-
-Si, certo-
-No, sul serio. Credo che l'idea dei codici adesso sia da prendere in considerazione- disse girandosi e piantando le sue iridi cobalto in quelle rosse-nocciola dell'amico.
-Che vuoi dirmi?-
-I piani non ci sono più-
-E ora chi lo sente mio padre?- sbraitò disperato.

-Mi spiace di non avertelo detto..ora starai sicuramente pensando che ci stavo provando con te, ma non è assolutamente vero. Si, ho sbagliato, lo ammetto, ma l'ho fatto per una buona causa. Volevo vedere com'eri veramente e se ti avessi detto subito della mia vera identità o mi avresti frequentato per trarne vantaggio o mi avresti trattato in modo formale...e io non voglio, non voglio che la gente mi tratti come un principino viziato.. io sono Shade e prima di esserlo sono un ragazzo.-
Fine lo guardò negli occhi, mentre i loro volti si avvicinavano pian piano.
Si specchiò nelle pozze color oceano del ragazzo, leggendovi solo e nient'altro che sincerità.
-Perdonami, se puoi..- sussurrò a qualche centimetro dalle sua labbra.


Fine battè un pugno sulla scrivania, facendo smuovere pericolosamente la pila di documenti che le avevano messo in ordine quella mattina.
Pila che, non aveva affatto intenzione di leggere e firmare.
Si era incantata su una richiesta, che nonostante rilegesse per la settima volta, non ancora riusciva a capire.
Guardò fuori dalla finestra, che si trovava a due metri da terra, storse la bocca e corrucciò le sopracciglia.
Quel ministro dei suoi stivali aveva davvero un pessimo gusto nell'arredare gli uffici. La scrivania era davvero malmessa e forse
troppo piena di cassetti sia a destra che a sinistra. Sulle pareti vi erano delle immense librerie, che non svolgevano affatto il loro compito abituale.
Infatti non vi era alcun tomo, fatta eccezzione per quelli sul lato est della stanza, che erano si e no una ventina e, a dire dai titoli, sembravano tutti a sfondo erotico.
Di certo le ragnatele e quella finestra altissima rendevano la stanza abbastanza lugubre e scura e lei aveva quasi paura a sedersi su quella sedia scricchiolante, vecchia quasi quanto la scrivania che non riusciva a reggere neanche il peso di cinque pile di dispacci. Non aveva voglia di rimanere un minuto di più dentro a quell' ufficio, ma il suo era momentaneamente in ristrutturazione e, visto che i tutti i dispacci si trovavano nel lì, aveva pensato di non assillare le cameriere chiedendo di trasportare enormi quantità di carta per i corridoi del palazzo.
Il lavoro si era accumulato notevolmente da quando Roman, aveva preso un breve periodo di ferie.
"Tanto per riposarmi in vista delle prossime tensioni. La devastazione del regno della Luna non resterà impunita. E credo che stiano tramando qualcosa." aveva detto, con una leggera nota di nervosismo (o forse eccitazione?). Non che fosse triste per l'improvvisa partenza di quell'uomo, però le aveva lasciato un sacco, ma un sacco di lavoro arretrato. E avrebbe voluto che fosse lui a firmare certe cose, di cui non ci capiva nulla.
Ci provava, almeno, ma non serviva a niente. E alla fine chiamava sempre Rein per farsi spiegare.
Ritornò a fissare quel foglio.
Era stanca, stanca di firmare, leggere e pensare alla guerra.
E a Shade.
Quel principe che aveva sempre in testa.
"Ma che diamine mi ha fatto?" si chiese angosciata, mettendosi le mani ai capelli."Non riesco a ragionare più".
-Allora? Ancora a fissare quella richiesta?- le domandò la gemella, sollevando lo sguardo dal suo libro romantico, che la stava facendo cadere inesorabilmente tra le braccia di Morfeo.
Sbadigliò.
-Non hai dormito?- le chiese la sorella maggiore.
-Incubi, sogni... o quello che sono- spiegò.
Si alzò e arricciò il naso, constatando che i suoi abiti puzzavano di fumo.
-Porcaccia la miseria- diede voce ai suoi pensieri sbraitando - La poltrona puzza più di Roman! E quell'uomo fuma come un turco- continuò, fissando sul tavolino affianco alla poltrona, ormai impregnata di fumo passivo,una scatoletta di legno che conteneva diversi sigari impacchettati in una carta verde. Fine non l'ascoltava, immersa com'era in quegli oscuri pensieri.
-Cos'è che non capisci?- chiese dolcemente la principessa.
-No.. è che...-
-Fammi vedere- Rein sospirò, poggiando il libro sul tavolino, facendo molta attenzione a memorizzare il numero della pagina; si diresse verso la sorella e esaminò in meno di 10 secondi
quel pezzo di carta. -Scusa... e che ci sarebbe da capire?- le domandò allibita -E' solo una semplice richiesta di ampliamento dell' ospedale!-
-Eh?-
-Si, hai capito bene-
- E...-
-Firma. Un' ospedale più grande ci servirà. Pensa a tutti i nostri uomini, o alla guerra che sta per arrivare. Non si è giunti ad un conflitto vero e proprio, ma presto arriverà. Il regno lunare pensa che gli artefici di quella disgrazia siamo noi, ed è più che normale che stiano preparando un'imboscata. Non mi stupirei se arrivasse.- poi fece per cercare una sedia per continuare la sua lettura.
-Già- asserì firmando il foglio. Lo mise nella pila degli archiviati e cominciò a srotolare il prossimo documento.
-Rein, mi passeresti quelle graffette?- chiese gentilmente, indicando una scatoletta sulla scrivania.
-Certo-
Ma la gemella inciampò e tutte le graffette finirono a terra.
Le due si guardarono in cagnesco e poi scoppiarono a ridere.
-Forse dovremmo lasciarle così, no?-
-Sarebbe fantastico, ma poi sai come diventa quel vecchio spilorcio. Sono finite pure sotto la scrivania-
Rein rise ancora di più, mentre guardava la sorella chinarsi per raccoglierle. Ma il loro umorismo venne interrotto da una domanda da parte della regina.
-Ma che diamine è questo?-
-Cosa?-
-Sembra... si, sembra proprio un pulsante-
In un angolo della scrivania, al riparo da occhi attenti, vi era un piccolo pulsante di colore rosso.
-Schiaccialo, così suona l'antincendio e gli innaffiamo tutta la camera-
-Ma è strano... io se avessi montato un pulsante antincendio di certo non lo avrei messo così nascosto-
-E allora cosa potrebbe essere?-
-Questa cosa mi intriga parecchio.- Fine sorrise enigmatica.
Premette il pulsante e subito dopo si sentì un flebile rumore nella stanza.
Qualcosa si era sbloccato.
-Uh Uhhh- commentò la turchese, mordendosi l'unghia del pollice,eccitata, anche lei con lo stesso sorriso della gemella. -Pare che il nostro Roman abbia degli scheletri dell'armadio..o in questo caso, in una scrivania-



























*Angolo dell'autrice scansafatiche*

G: Ed ecco che avete visto il Roman pervertito di face-prince. Non poteva di certo mancare un capitolo di Spettegulessssssssss su di lui, è? Bha.. sarà che oggi avevo ispirazione, sarà che stasera non mi va di andare a mangiare la pizza, sarà che è brutto tempo...

S:E smettila, non ci interessano i tuoi "sarà"

B: Stavolta concordo con Shade. Pensa a me, pensa a noi... che verremo uccisi da Paparino mio...

G: Me ne fotto.

F: Però che cavolo! Tutto sto pensare a Shade mi danneggia il cervello.

S: Certo, perchè io sono come un fulmine a ciel sereno U.U

R:Taci, principe-azzurro-tarocco dei  miei stivali. Piuttosto...Ma perchè Grace mi sta assillando! E scuciti ogni tanto! Fai spoiler!

G: Non posso, mi dispiace...

F: Però che palla... e mo cosa nasconde Roman?

Roman: Stavate parlando di me?

Tutti: Noooooooooooo.. stavamo parlando degli scheletri nella tua scrivania...

Ro: *inspira rumorosamente* CHECOSAAVETESCOPERTO!!!!!?????? FUORI DALL'UFFICIO!E'TOP SICRET

G:
Non abbiamo scoperto nulla, x adesso.. ma al prossimo capitolo che arriverà...

S: Alla morte del prossimo papa

G: Alla morte del prossimo papa, si esatt..ma cosa? O.o Shade!

F: Però ha ragione U.U

G: T.T traditori

R: Continua e datti una mossa che ho l'appuntamento con l'estetista...

B: E io con il parrucchiere

G: Ok, Ok... vabbè... capitolo che arriverà non so quando... scoprirete gli scheletri dell'armadio di Roman!

Ro: Aridaje -.- ma fatt li fatta ti!

G: E mo m'hai proprio rotto gli zebedei. Vattene. SICUREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! *chiama i suoi body guard che prendono Roman*

Ro: Mi vendicherò, stai sicuraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa. E sarà una vendetta atroce *si dimena e poi esce di scena*

G: Ma tu guarda che lavoraccio! Si parla di lui in un capitolo e già si crede di essere il re del mondo. *esce di scena pure lei, inca*

F: Ora che uscita la Grazy di scena *abbassa la voce* posso spoilerare.. allora.. vedremo parecchi colpi di scena... una situazione troooooppo complicata tra me e Shade e una altrettanto complicatissima tra mia sorella e il nostro amico Frufrù...poi....

G: Fine! Ti sento! *la rincorre con un' accetta* TI AVEVO DETTO DI NON FARE SPOILER!

F: O merda. Meglio scappare... adios gente, e mi raccomando... recensite se non volete un rimpiazzo al mio posto di protagonista!
Un kiss dalla
Fine in fin di vita
;3









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Capitolo 16
*** 15 ***




15


A phrase from the past


Fine e Rein si guardarono in giro, alla ricerca di un qualche cassetto nascosto.
Passarono all' incirca un'ora a frugare nella stanza, alla ricerca di un qualche indizio, ma tutto pareva essere al suo posto.
-No, qui non c'è niente.- sospirò delusa Rein, tastando un cassetto della scrivania, che si apriva normalmente.
-Ma l'abbiamo sentito! Qualcosa deve esserci per forza, diamine!- sbraitò lei, alzando tappeti a destra e a sinistra.
-Forse ce lo siamo solo immaginate. E poi, non abbiamo trovato nulla e vorrei ritornare a leggere il mio libro...-
-Libro, giusto!- esclamò - Non abbiamo ispezionato la libreria!-
-Ma cosa vogliamo trovare? Cioè, voglio dire.. quelli sono tutti libri... libri porno!-
La rossa sorrise.
-Ma lui sapeva che non ci saremmo mai avvicinate.. deve essere per forza lì la fonte di quel rumore.-
Prese alcuni libri e li sfogliò velocemente, leggendo alcune frasi per accertarsi del tipo di romanzo.
-Si, sono tutti porno- concluse, gettandone uno dal titolo "A Giuseppina piacciono le banane" per terra, suscitando
il disgusto di Rein.
-E tu li leggi pure!?-
-E che ne so se è veramente un libro porno! Può aver sostituito la copertina!-
L' azzurra sospirò e aiutò la gemella a cercare qualcosa, qualunque cosa lei stesse cercando.
Roman aveva nascosto qualcosa e Fine, questo, lo sospettava. Non si era mai fidata abbastanza di quell' uomo, forse
perchè da bambina neanche Toulouse, suo padre, si era mai fidato abbastanza, e cercava di stargli alla larga il più possibile.
Non conosceva i particolari, ma anche Elza, la regina, si teneva a debita distanza, che poi aumentò sempre di più durante le sue ultime settimane di vita.
-C'è una fessura- constatò la principessa Rein.- Tra il muro e la libreria... e c'è una lieve corrente d'aria. Spingiamo-
Spinsero con tutte le forze a loro disposizione e, dopo tanti sforzi, scoprirono una lieve rientranza nel muro.
-Ma che diamine...?-
Le due, che aspettavano di trovarsi davanti una camera delle torture o peggio, delle torture sessuali, con un lettino dalle lenzuola strappate, manette di ogni grandezza e tutta una serie di arnesi appesi alle pareti, non videro nulla di ciò.
C'era solo una nicchia, con una sorta di cassa coperta da un telo nero impolverato, segno che nessuno lo apriva da parecchio tempo.
Lo tolsero e ai loro occhi si rivelò l' immagine di un contenitore in legno, adornato da foglie di edera in oro.
-E' un baule-
Fine si avvicinò e con una forcina, che aveva sfilato dai capelli di Rein, cercò di forzare la serratura.
-Non si vuole aprire- imprecò, armeggiando con la serratura.
-E per forza che non si apre!-replicò Rein -E' un Kratiscomos. Del regno della Luna, aggiungerei.-
Fine sussultò.
-Cos'è?-
-E' una specie di lucchetto che non può essere scassinato in alcun modo.Per aprirlo abbiamo bisogno di una chiave.
Una chiave molto speciale.-
-E come fai a sapere che viene dal regno della Luna?-
Silenzio.
-Era della mamma.-

Elza ripose accuratamente un'oggetto, avvolto in un panno, nel baule, sotto gli occhi una piccola bambina di 6 anni, con corti capelli azzurri.
La regina le sorrise amorevolmente, chiudendo il baule con una chiave con ghirigori dorati.
-Sai..- incominciò - Questo è un baule molto, ma molto speciale. Appartiene alla famiglia reale del regno solare da generazioni ed il lucchetto è stato costruito sotto il monte Edos, nel regno della Luna... Alcuni dicono che questo baule risalga alla notte dei tempi e che sia molto importante. Ma onestamente non sono molto d'accordo. Io direi che è il contenuto ad essere importante- poi rise.
La bambina guardava affascinata la madre, che si accingeva a sedersi accanto a lei.
-Cosa c'è là dentro, mamma?- chiese timidamente la vocina di Rein.
-C'è una cosa che ti servirà da grande, credo- e per evitare altre domande della figlia, cambiò argomento. -C'è anche una leggenda, sotto.-
-Davvero?-
-Certo. E parla di una bellissima principessa e di un principe-
- Un bel principe?-
-Si, certamente.- le rispose, dandole un buffetto sul naso.
-E com'è la storia??-
Elza sorrise amaramente. -La storia parla di questo principe e altri 2 amici, che per salvare il mondo dalla distruzione, dovevano tramutarsi in bellissimi fiori.-
-E che c'entra questo con la principessa?-
-Bhè, la principessa era innamorata di lui. Ed è stata lei a salvarlo.Se non sbaglio in biblioteca dovrebbe esserci un libro...-
Rein si fece pensierosa e sospirò delusa -Questa storia non mi piace tanto!-
-Neanche a me, tesoro. Neanche a me-

-Credo che risalga a qualche settimana prima della morte della nonna, questo ricordo che ho di lei-
-Perchè non ne ha mai parlato con me?- chiese Fine alla sorella.
-Eravamo bambine... e poi, io mi trovavo lì per caso. Non credo nemmeno che avesse voglia di raccontarci la storia di questo baule.-
La regina si fece pensierosa, prese il baule e lo poggiò sulla scrivania.
-E' molto leggero..- constatò.
-Chissà cosa ci sarà dentro!-
-La domanda fondamentale è un'altra: Perchè lo ha Roman?-
-Già.. forse c'è qualcosa che non vuole farci scoprire...o avere. Perchè ricordo benissimo che la mamma ci aveva messo qualcosa dentro!-
La rossa si sedette con poca eleganza sulla sedia della scrivania, fissando attentamente il lucchetto e poi prendendolo per rigirarselo tra le dita. Era un normale lucchetto, fatta eccezione per il materiale usato (Rubidio incantato) con dei ghirigori elaborati.
Poggiò annoiata la testa sul tavolo e osservò ancora una volta l'oggetto, mentre Rein parlava del possibile oggetto al suo interno, girandolo e osservando il retro.
-Rein!-
-Eh?-
-C'è scritto qualcosa-
-Cosa?-
Fine corrucciò la fronte e avvicinò gli occhi al lucchetto.
-Mmm, vediamo..è scritto in elfico. Dammi un foglio e una penna-
Tempestivamente, la gemella glieli passò, mettendole direttamente in mano matita.

Sotto le stelle, il sole e la luna si incontrano e rivelano la ciave 

- Ci servirà un vocabolario!- esclamarono entrambe in coro.
-E poi, dovremmo riprenderci questo baule!- continuò l'azzurra.
-Si.. io..-
Fine si alzò di scatto.
-Hai sentito?- chiese improvvisamente nervosa.
-Cosa?-
Trik.Ciomp.Ciomp.
-Sta arrivando qualcuno!-
-Rimettiamo tutto a posto! Presto!-
Immediatamente le gemelle rimisero al suo posto il baule e il telo, e insieme spinsero verso sinistra la libreria, provocando lo scatto della chiusura; Raccolsero gli ultimi libri sparsi per terra e si buttarono in volata rispettivamente sulla poltrona che puzzava di fumo e sulla sedia scricchiolante.
Trattennero il respiro.
Qualcuno bussò.
-Avanti-
Il volto dell' attendente di Roman fece capolino dallo stipite e annunciò alle due che il pranzo stava per essere servito.
Appena sentirono la porta richiudersi, poterono tornare a respirare normalmente.
-Meno male che è tutto al suo posto...altrimenti Sendrer avrebbe riferito tutto a quel maiale.-
-Già, ma che non accada mai più una cosa del genere. Ci procureremo prima un dizionario di Elfico, decifreremo il messaggio, troveremo la chiave e poi torneremo a riprenderci questo dannato baule.-












* Angolo dell' Autrice*

G: Maaaaaa è veramente morto un'altro papa x farmi aggiornare questa storia xD Bhè, passando al capitolo... mi spiace se è così corto, ma non potevo mettere tutte le rivelazioni adesso!

F: Si, perchè *sig* ce ne sono tante

S: Già *sig*

G: Piangete?

S e F: Certo! Dopo che hai deciso di modificare la storia!

G: Ohh su su, che andrà a finire tutto bene.

F: Piuttosto, non possiamo spoilerare?

S: Già!

G: *guarda storto Fine e Shade e sorride malefica, mentre attende che l'arrotino le finisca ad affilare il coltello* Certo, certo,fate pure..

F e S: Ci abbiamo ripensato.. perchè...

G: Perchè gli spoiler li faccio solo io. Bene, adesso si accettano scommesse! Cosa ci sarà dentro a quel baule? Le due, riusciranno a tradurre il messaggio? (Ah, vabbè, per quelle che vanno al liceo classico è una cagata, no? Io volevo tradurla con il dizionario la frase, ma mi sono resa conto che non esiste un Rocci dall'italiano al greco xD)  Riusciranno a fregarsi il baule della mamma?
E come andrà a finire la situazione tra Fine e Shade e tra Rein e Bright?
Restate sul Red Channel, e forse tra 4 mesi lo scoprirete xD

Tutti: -.-"

G: O se non riuscite a visualizzarlo..

F: Risintonizzate il vostro decoder U.U

G: No, scemaaaaa! E':  ricaricate la pagina o compratevi una connessione a banda larga.

Tutti: Tu. stai. fuori.

G: E certo! Adesso devo andare a copiare un pò i versioni xD un kiss
dalla Grazy ;3
e Buon Eppifania da tutto il cast di Red <3



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Capitolo 17
*** 16 ***






16


Nearer to the truth




Re Aaron batté furiosamente le mani sul lungo tavolo di mogano della sala riunioni Gemini.
La piccola sala circolare, finemente decorata con intarsi d’oro e figure ricoperte di pietre preziose di ogni genere, si trovava proprio sull’ ingresso principale, nella parte dell’edificio amministrativo, dentro una torre (Torre Gemini Nord) a più di cinquanta metri d’altezza. E vi era una sola via per l’accesso: le scale. Di fianco ad essa un’altra torre, chiamata come la precedente ma, posizionata in direzione sud ed utilizzata come archivio.
Quando si saliva lì sopra, oltre che ad esser provati da una fatica immane, bisognava aspettarsi anche una tirata di orecchie dal sovrano, perché in genere quella era una sala utilizzata per gli incontri al cui centro vertevano argomenti top secret.
Sia il principe Shade che il principe Bright, quindi, sobbalzarono in sincrono, intimoriti da una delle tante reazioni del sovrano, sin da quando l’ incontro era incominciato. Egli sospirò e si passò nervoso una mano tra i capelli per poi scendere a massaggiarsi la fronte.
-Cioè, mi spiegate com’è stato possibile?- chiese scuro in viso.
Il biondo si schiarì la gola.
- Non ne abbiamo idea, padre. Siamo stati molto attenti a non far trapelare nulla. Gli unici a conoscenza dell’ ubicazione dei piani eravamo io, il principe Shade e altri membri delle sfere più alte della politica; come del resto avete decretato voi.-
-Questo non toglie il fatto che i piani siano stati rubati. A meno che il principe della Luna non abbia cambiato posto a quei documenti.- concluse, guardando intensamente con i suoi occhi iniettati di sangue.
-Sono terribilmente dispiaciuto. Non ho cambiato il loro posto né tanto meno l’avrei fatto senza il vostro consenso.-
Il cobalto guardò le sue mani giunte sul tavolo.
Sembrava un processo quello.
Il re sospirò.
-Adesso è fatta. Chiunque abbia quei piani adesso, sa delle difese e dei luoghi sicuri di entrambi i regni. E sono sicuro che quei documenti siano in mano al regno Solare, visto gli eventi recenti.- sospirò guardando un libro sulla libreria.
-Lo credo anche io, padre – convenne il principe Bright. –Tuttavia, bisogna aggiungere che i nemici sono in possesso solo di una parte dei piani; Quindi padre, propongo di apportare delle modifiche alle nostre difese, ma nel frattempo di non far trapelare nulla riguardo questa storia.-
Aaron annuì, prima che Shade prese parola.
-I piani sono stati rubati, per cui ritengo che tra le nostre file ci siano dei traditori … - disse, nel preciso istante in cui la regina Camelia, senza tante cerimonie, entrò nella sala con la sua solita aria di superiorità, scoccando occhiate minacciose al principe ospite.
L’attendente che la seguiva (e che tentava anche di nascondere la stanchezza e il fiatone)  scostò una sedia di fianco al sovrano per poterle permettere di sedersi.
- Vimir, vai a ritirare la mia tiara dal gioielliere- ordinò. L’uomo annuì e camminando velocemente, uscì dalla sala richiudendosi la porta dietro con un impercettibile scricchiolio.
- Cara- iniziò il re -questa è una riunione di emergenza. E … come ci sei arrivata tu qui?- concluse sconvolto, immaginando la moglie salire per quella torre con un diavolo per capello.
-Tesoro, mi sono fatta portare in braccio - rispose la donna con lo stesso tono – Io sono qui per supportarvi. Su, continuate.- li esortò.
Il trio di uomini provò così tanta pena per quell’ inserviente che Shade decise di non costruire uno studio a quell’ altezza ( si, perché ci stava pensando, visto che la visuale era magnifica) , il biondo di chiudere quella stanza una volta re e il padre di appuntarsi mentalmente di alzare il compenso a quel povero cristo.
A questo punto, scambiandosi con un’ occhiata con Bright, il principe della Luna continuò il suo discorso.
- Quindi, come ho già detto, ritengo che tra di noi si nascondano dei traditori, delle spie. E tali spie, avranno sicuramente bruciato il mio regno per creare scompiglio ed entrare nel castello, proprio mentre ogni guardia stava cercando di spegnere gli incendi, per rubare questi piani. Un bel lavoro pulito devo dire..- disse ironico – anche se non capisco per quale motivo abbiano abbandonato i loro mantelli- concluse, pensieroso.
-Un intoppo, forse. C’erano molte guardie quella notte.-
La regina Camelia rise, giusto per intromettersi e farsi elogiare per la sua intelligenza.
-Principe Shade, forse voi non sapete che il sovrano del regno solare è poco più che una ragazzina sprovveduta. Non sarebbe capace di dare l’ordine di far ardere la capitale di un regno. Voi avete tenuto un ballo nel vostro palazzo recentemente, no?-
Il cobalto sgranò gli occhi, come del resto fece anche Bright.
-Vorreste dire che gli intrusi … -
- Esatto. E’ tutto accaduto quella sera, secondo la mia opinione.-
Il re Aaron guardò incredulo la moglie, che di rimando gli sorrise fiera della sua brillante versione dei fatti.
-Quindi.. quindi- prese la parola l’uomo, risvegliandosi – avete notato qualcosa di strano quella sera?-
Entrambi i ragazzi scossero la testa con una espressione abbattuta.
-Proveremo a chiedere ad ogni singola guardia che era in servizio quella notte- propose Bright, alzandosi, sancendo la fine di quella riunione. – Tuttavia, non riesco a capire il vostro ragionamento, madre –
Camelia gli sorrise dolcemente.
- Tesoro, al sovrano del regno solare non piace sporcarsi le mani con omicidi. Avranno sicuramente utilizzato delle spie ben addestrate, capaci di confondersi tra la folla. Io sono una donna e come tale ho imparato l’arte della persuasione dalle mie educatrici; ogni nobile deve saper esercitare questa tecnica, quando è in una certa situazione ma, ci sono persone a cui riesce naturale. Pensa a tutti i regimi dittatoriali e tirannici che si sono susseguiti nel tempo!- poi fece una pausa –Sto divagando, perdonami.-
-Regina Camelia- la chiamò il cobalto – io non riesco ancora a capire esattamente dove vuole arrivare-
La donna, più sulla quarantina che sulla trentina, lo guardò arcigna mentre una ruga solcava la sua fronte.
- Pensate. Ad un ballo, la persona meno sospetta quale potrebbe essere?- chiese ovvia, alzandosi e passeggiando attorno a Shade, come se fosse alla sua mercé.
-Un cameriere appena assunto! Che non riesce ancora ad ambientarsi all’ interno del castello.- suggerì il re del regno dei gioielli.
-No! Una guardia!- esclamò Bright.
-Oppure un invitato in cerca del bagno.- concluse per tutti Shade.
I 3 cominciarono a farsi viaggi mentali per aggiungere qualche altra persona alla lista.
La regina si fermò. Sbuffò poco elegantemente, strano ma vero, e alzò gli occhi al cielo chiedendosi come facessero gli uomini ad avere poca inventiva.
-Sentite … -
- Grazie mille cara, ci sei stata davvero di molto aiuto!- le disse il marito, felice per esser quasi giunto alla fine dell’enigma.
-Ma … -
- Ora vai tesoro. Il sarto di corte ha detto che il tuo abito è quasi pronto e vuole assolutamente un tuo parere-
Quando Camelia sentì le parole sarto e abito, non riuscì più a capire nulla e cominciò a sparlare della sua festa e dei mille preparativi di cui il marito non ancora dava ordine di incominciare.
Shade e Bright si guardarono negli occhi e scoppiarono in una risata silenziosa, mentre il bisticcio tra i due continuava.
Camelia poi, girò i tacchi quasi indemoniata mentre si dirigeva verso il suo sarto, chiudendo la porta alle sue spalle rumorosamente; fuori si sentì la sua voce stridula mentre chiamava a gran voce qualche povero malcapitato di turno per farsi riportare al pian terreno.
L’ uomo di mezza età sospirò.
- Da questo momento i piani militari verranno modificati e trascritti in codice, come già stabilito. E come ultima cosa, le misure di sicurezza durante il nostro ballo verranno alzate ai massimi livelli. Se per caso ricordate qualche particolare riguardante quella sera, siete pregati di riferirmelo immediatamente.- concluse alzandosi per uscire dalla sala.  – La riunione verrà aggiornata alla prossima settimana. Arrivederci, principe Shade. E portate i miei più sinceri saluti a vostra madre e alla principessina- concluse con un sorriso.
- Sarà fatto- rispose il ragazzo, accennando un inchino.



I due principi passeggiavano ora tranquilli per le vie della città alta, avvolti da un mantello per non esser riconosciuti. Stavano passando in rassegna i vari volti mascherati con cui avevano interagito alla festa in maschera nel regno della Luna ma, fino a quel momento nessuno dei due aveva ricordato qualche strano atteggiamento.
- Non ricordo nessuno di sospetto a quella festa. Tutti avevano un invito e senza quello l’accesso era vietato.-
-Si ma un invito può essere falsificato.- precisò, alzando un sopracciglio.
-Impossibile. Le liste vengono controllate e aggiornate ogni cinque ore. Non viene mai mancato nessuno e né tanto meno aggiunto.-
Si sedettero all’ ombra di una panchina in legno e in ferro battuto, poggiandosi allo schienale e sospirando.
Gli uccelli cinguettavano e gli scoiattoli uscivano allo scoperto per farsi ammirare e per farsi desiderare da alcuni bambini non tanto lontani dai due.
Poi il biondo aggrottò le sopracciglia color grano, con in testa un pensiero a cui diede subito voce.
- Shade?- chiamò l’amico.
In tutta risposta lui mugugnò qualcosa.
- E se … se Alyssa e Dionne … -
Il cobalto sgranò gli occhi e quasi urlò -Non è Alyssa!-
I bambini più in là si girarono a fissarlo per pochi secondi.
-Ok, scusami tanto.- disse flebilmente – posso capire come ti senti a pensare una cosa del genere. Lo sarei anche io se Dionne … cioè, era una teoria buttata così ma, non possono essere loro. Dionne è troppo delicata e guardandola mi ha dato l’idea di ragazza sincera.- concluse, ripensando a lei con un dolce sorriso sulle labbra, mentre si fissava le mani.
L’amico gli diede una pacca sulla spalla e con voce da io-so-tutto cominciò ad interrogarlo sulla sua situazione sentimentale.
- Eddai !- lo rimproverò imbarazzato – tanto lo so che per te è lo stesso. Diviso tra due belle fanciulle! La misteriosa  Alyssa e la solare Fine di una semplicità disarmante!-
Shade arrossì all’ istante e fu incapace di pensare ad una risposta.
Ripensò alla prima volta che aveva incontrato Fine, in quella radura, a come le era sembrata e al suo carattere aperto. E inevitabilmente non poté che ricordarsi del momento in cui le aveva rivelato la sua vera identità.
Il momento, idilliaco, in cui era stato così vicino a lei, cosi vicino da poter sentire il suo respiro sulle sue labbra e il suo sapore; non l’aveva ancora incontrata e sapeva di averla ferita. Era una ragazza talmente tanto meravigliosa che avrebbe potuto stare tranquillamente al livello di Alyssa.
Ah, Alyssa.
La fanciulla sfuggente incontrata in una notte di luna piena. La prima fanciulla che gli avesse mai fatto battere il cuore in un modo strano, accelerato, che gli avesse provocato uno strano calore che partiva dal basso ventre e che gli infiammava l’intero corpo. Il suo tocco delicato, la sua pelle dal profumo leggero e il suo petto premuto contro il quello di Shade erano ormai solamente dolci ricordi.
-Terra chiama Shade … - disse Bright passandogli una mano davanti agli occhi.
Il principe riemerse dai suoi pensieri, visibilmente spaesato.
-Si?-
Bright sospirò con un sorrisetto sulle labbra, che sfuggì all’amico.
- Stavo dicendo che anche a me pare un po’ strano l’incendio appiccato nel tuo regno.-
- A quale parte ti riferisci?-
- Alla parte dei mantelli. Cioè, se io fossi il sovrano del regno solare non avrei lasciato tracce così evidenti. Avrei fatto di tutto per nascondere ogni prova. E se … -
E se ci fosse qualcun altro dietro tutto questo?
Bright rivolse gli occhi al cielo, lasciando in sospeso la frase.
- E se niente, Bright. L’ ha detto tua madre.- rispose irato.
Il principe lo guardò confuso e triste. Sapeva che quell’ evento aveva causato in lui una grande ferita.
- Non ha forse detto che il sovrano del regno solare è poco più che una ragazzina?-
- Si, ma ha anche detto che non sarebbe stata capace di ordinare una azione di tale genere.-
- Lo so. Ma guardando i fatti non mi è difficile pensare che non ci sappia fare in politica. Ah, ma stai tranquillo. L’ Operation Oberon è già in corso.-
Il biondo smise di respirare. Per un attimo non riuscì neanche ad udire il canto degli uccelli e le grida dei bambini. Sapeva che il cobalto avrebbe organizzato qualcosa e, da come l’aveva detto, la cosa era in porto già da un po’ di tempo.
Solo, era dispiaciuto che non gliene avesse parlato o, anche solo, accennato.
-Operation Oberon?-
Lo sguardo di Shade divenne gelido.
- Tranquillo. Non interessa il tuo regno. Te ne parlerò ma questo non è affatto il posto ideale.- concluse guardandosi intorno. – Troppe orecchie. Meno si sa, meglio è .-
Con tale frase concluse il discorso, proprio mentre una folata di vento faceva rabbrividire i due, che si strinsero nei loro mantelli, e faceva giungere ai loro piedi un foglio di carta tutto spiegazzato.
Il principe dei Gioielli lo raccolse e, dopo averlo esaminato, lo passò all’amico.
In grassetto, in rosso e a lettere maiuscole il volantino recitava : Ragazza scomparsa.
Sotto una foto della fanciulla, una contadina, con capelli lunghi, occhi a mandorla e un sorriso allegro stampato in faccia; infine una breve descrizione fisica.
-Ancora un’altra, eh?- proferì abbattuto il cobalto.
- E’ la terza questo mese. Forse dovrei … -
Shade scosse la testa, quasi esasperato.
- Senti, che ne dici se andiamo a prenderci un caffè? Adesso, stacchiamo un po’ la spina.-
Bright annuì e fu il primo ad alzarsi dalla panchina.
L’amico fece altrettanto.
Prima di muovere le gambe però, guardò un’ultima volta il volto di quella ragazza.
Quell' allegra ragazza gli ricordava Fine.
Alla fine, alzò gli angoli della bocca in un sorriso tirato.
Poi, gettò il foglio nel cestino della spazzatura e raggiunse il principe.




 

 

*Angolo dell'autrice:

Grazy: OOOOOOOOOOOOOOOOO *bocca spalancata dallo stupore* Ho.. Ho aggiornatoooooo!!!!!

Fine: Porca miseria. sarà passato 1 anno-

Grazy: Giustissimo. però adesso passiamo alle cose importanti. Innanzitutto i ringraziamenti! Grazie mille a chi ha avuto la pazienza sacrosanta di ricordarmi ogni giorno di questa mia miserabile vita questa mia miserabile storia da continuare. Si Esatto, Giadina88 mi riferisco a te e questo capitolo te lo dedico :*  spero solo di averti resa un pò felice! PS: Commenterò la tua storia il prima possibile, stasera non tira una bella aria in casa mia ahahahahahahhahahah xD

E poi ovviamente come posso non ringraziare le commentatrici del capitolo 15?

Hayniaamis_chan

Giadina88

Dreamer In Love  

Ttlox

Grazie, Grazie tante. Perchè grazie alle vostre recensioni riesco a migliorarmi.

Shade: Finito? Mi devi preparare i popcorn, schiava!

Grazy: Schiava vallo a dire ad qualcun'altra!

Bright: Autrice. Devo fare un reclamo.

Grazy: Mo tu che vuoi?

Bright: Avrò anche io il mio momento da figaccione? qui solo Redmoon.

Grazy: * rotea gli occhi* tranqui. Sarai anche più figo di Shade ahahahhahaha

Shade&Fine: COME????

Rein: Ma serioooooo?

Grazy: Si, mo basta. tutti a nanna!!!!

Tutti: * smammano*

Grazy:  E con questo, passo la linea al Tg ahahahahahahahah scherzo scherzo.

Vi auguro una buona notte, 

un kiss dalla

Grazy ;3






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