-Love is louder than the pressure to be perfect.

-Eccomi!- mi misi le ciabatte e corsi nella nostra pseudo-cucina. Vivevamo in un bus quindi era difficile avere una cucina vera e propria. David era seduto sulla sedia e stava addentando una brioche al cioccolato. Lui era come un padre per me, c'è sempre stato, dalla prima volta che l'ho conosciuto, non è come tutti gli altri che cercano di fregarti, è sincero e gli voglio molto bene. -era ora, Oggi alle 18:00 dobbiamo andare a alle prove dall'altra parte della città, vedi di sbrigarti- mi disse. Io annuì senza fiatare, ero ancora troppo rimbambita per ribattere. Finì la mia colazione e andai a prepararmi, mi misi una semplice canotta blu e dei pantaloncini bianchi. Io e David uscimmo dal bus, era fermo per fortuna. L'ultima volta avevo aperto la portiera mentre il veicolo stava ancora andando, così la richiusi talmente velocemente che mi feci male alla mano. Una volta scesci vidimo Kale che ci venne incontro sorridente, era sempre con me a parte quando dormivamo che stava nell'altro bus, mi avrebbe protetta anche a costo della sua vita, a volte era l'unica persona che mi capiva e che mi ascoltava dandomi del consigli nonostante la nostra differenza d'età. Insieme ci incamminammo verso un famosissimo centro di bellezza, peccato non mi ricordo come si chiami D: Entrammo, mi truccarono e mi fecero provare anche il vestito che avrei messo all' evento speciale, era blu elettrico pieno di balze, mi sentivo una principessa. Finite le prove andammo a mangiare e poi ritornammo verso le 14:00. Mi rimisi il vestito ed andai a farmi acconciare i capelli, il mio hairsilist era letteralmente stratosferico! Si chiamava Derek ed era gay, ma non per questo lo definivo diverso. Mi fece un'acconciatura molto semplice ma allo stesso tempo elegante, avevo una parte di capelli fermati da una pinza e il resto mi cadevano come boccoli d'orati sulle spalle, mi piacevo davvero tanto. Arrivammo al luogo dell'evento e lì vidi un sacco di gente che conoscevo, ecco che si avvicinò Jasmine, la mia migliore amica, ci abbracciammo, era stramaledettamente stupenda. Chiaccherammo per un po' ma poi il suo produttore la chiamò e ci dovemmo lasciare. La cerimonia stava per iniziare e tutti gli addetti ci invitarono ad entrare nel teatro, era enorme. Andai a sedermi al mio posto quando mi accorsi che di fianco a me, si proprio di fianco a me c'era.........Justin Bieber. Sinceramente ero abbastanza sollevata, almeno non avrei dovuto stringere amicizia con quancuno di nuovo come quando mi era capitato con il marito di Katy Perry. -Hey Bea!- inarcò un grande sorrino, ricambiai -Hey Bieber, siamo vicini a quanto vedo- dissi con tono volutamente scettico. -Essi, fecile no?- mi rispose con sguardo malizioso, ci misimo entrambi a ridere.