Non si gioca mai con il fuoco Malfoy!

di Athena Slytherin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vendetta ***
Capitolo 2: *** Arma segreta! ***
Capitolo 3: *** Nel covo del nemico! ***



Capitolo 1
*** Vendetta ***



Scorpius Malfoy era furioso il suo nemico giurassico Albus Severus Potter l’aveva battuto di nuovo nella partita di
Quidditch. E cosa ancora più grave a causa di quella scommessa adesso doveva andare in giro per il castello di Hogwarts con una sciarpa dei Grifondoro. Era oltraggioso per uno della sua casata. Un giorno intero con lo stemma dei suoi nemici. C’era qualcosa di peggio? Assolutamente NO.

Doveva trovare un modo per fargliela pagare, ma doveva colpirlo al cuore e non all’orgoglio, perché avrebbe fatto più male.

Era nella Sala Grande con quella schifezza al collo, mentre i suoi compagni di casa lo guardavano stranito.


“Ti donano quei colori Scorpius” Lo prese in giro il cugino Liam Zabini. Frequentava il quarto anno, però passava la
maggior parte del tempo con quelli del settimo.


“Sta zitto Liam!” Ringhiò il Serpeverde cercando di non cruciare il suo amato cuginetto. “La smetti di ridere tu?”
Rimproverò il migliore amico Chuck Nott. Era un tipo tranquillo e solitario di aspetto grazioso. Potevi trovare di meglio in giro, però Nott aveva quel fascino posseduto da ben pochi.


“Adesso diventerai buono leale e coraggioso” Affermò con tono poetico Liam cercando di non morire dalle troppe risate.


Scorpius fulminò il cugino facendolo tacere immediatamente. “Era tanto per sdrammatizzare” Disse chiedendo scusa con lo sguardo, sembrava un cucciolo indifeso quando faceva così. Non si poteva non perdonarlo!


Scorpius sbuffando iniziò a scompigliare i capelli di Zabini che intanto se la rideva sotto i baffi.


“Vedi di crescere un po’ marmocchio!” Scherzò Malfoy indicando i muscoli inesistenti.


“La smetti di sfottermi” Affermò con l’espressione di un bambino a cui hanno rubato una caramella. “Pensa
piuttosto a un piano contro Potter” Suggerì maligno.


“Quando la finirete con queste vendette?” Domandò Nott che sembrava quello più adulto tra tutti e tre. “Non fanno altro che alimentare la cosa” Spiegò per la millesima volta.


“Tu sei un Corvonero mancato!” Rispose Zabini guardandolo alibito. “Non lo ascolterai vero Scorpius?”.

Malfoy rispose con un ghigno che non prometteva nulla di buono, perciò la risposta era sicuramente un NO.

Chuck Nott alzò gli occhi al cielo ormai abituato ai suoi due amici. Era una cosa di famiglia essere così a quanto
pareva. “Beh avete qualche idea?” Domandò sapendo già che l’avrebbero messo dentro questa vendetta.

“Devo colpirlo al cuore!Adesso dobbiamo giocare pensate” Ghignò il biondino fulminando il suo nemico Albus Potter.

Era seduto al tavolo dei Grifondoro e stava scherzando e mangiando con i suoi amici e parenti.

Ma quanti cazzo erano i Weasley pensò contrario notando troppe teste rosse a quel tavolo.

Hugo Weasley era disgustoso sembrava un animale quando mangiava. Non sapeva sicuramente cosa volesse dire
la parola educazione. Qualcuno avrebbe dovuto insegnargliela.

Doveva ammettere, però che era un ottimo battitore essendo molto forzuto. Ovviamente questo non avrebbe mai
detto a nessuno nemmeno sotto tortura.

La sorella invece era ancora più insopportabile. Era odioso averla a lezione quando continuava a interrompere la spiegazione per fare le sue domandine e mostrare di essere una secchioncella. Anche in quel momento stava leggendo uno dei suoi libroni. I Weasley erano malati! Sembrava una assatanata con gli occhi aperti e l’espressione incuriosita. Faceva venire i brividi più di suo fratello.

La sua attenzione venne catturata dalla ragazzina seduta accanto all’assatanata di studio. Era la mini Potter! Non aveva mai avuto un rapporto con lei, che lui ricordasse non si erano mai nemmeno rivolti la parola. Ogni tanto quando stava duellando con Potter , lei si intrometteva dicendo al fratello di smetterla di fare lo stupido.

Passava la maggior parte del tempo con la cugina racchia e svitata e il cugino io-posso-mangiare-un-troll-intero.

Doveva ammettere che era cresciuta dall’ultimo anno. Era diventata una donna acquisendo le forme giuste. L’unica cosa positiva della Weasley era che aveva un seno enorme, ma che nessuno avrebbe visto. Era una suora!

Invece mini Potter aveva le forme giuste e eleganti. Aveva sempre un sorriso in volto ed era una vera malandrina.

Come faceva ad essere sempre così allegra? Lui non si ricordava l’ultima volta che aveva riso così, anzi forse non era mai successo. Con Chuck e Liam aveva un bel rapporto, però non si erano abbracciati nemmeno una volta, mentre in quella famiglia sembrava che non sapessero fare altro.

Scorpius si stava domandando come facesse a mangiare così tanto una ragazza magrolina e indifesa. Era impossibile! Quasi peggio del cugino carota.

Gli occhi di Malfoy notarono una cosa. Non era stato l’unico ad accorgersi del cambiamento molto positivo della piccola, non più tanto piccola Potter. Parecchi ragazzi le lanciavano occhiatine poco caste e cosa più importante
questo mandava su di giri il fratello.

“Ragazzi ho trovato un piano per vendicarmi. La cosa a cui tiene di più Potter?”

“La sua scopa?” Domandò Liam ricevendo uno schiaffetto come risposta. “Suppongo sia un No” Disse massaggiandosi la nuca.

Il cervello indagatore di Chuck Nott cercò di scoprire il mistero e ci riuscì.

“Non puoi fare una cosa del genere lei non centra nulla!” Affermò convinto Nott sperando di convincere l’amico, ma quando Malfoy si metteva in stessa qualcosa non c’era nulla da fare.

“Lei chi?” Domandò l’ignorante del gruppo che ancora non aveva capito nulla.

“Conquisterò Lily Potter. La farò innamorare di me tanto che lei mi concederà una scopata e poi la umilierò davanti l’intera scuola” Spiegò Malfoy con un sorrisetto maligno in volto.

Scorpius Malfoy era proprio uno stronzo!

 
 

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Capitolo 2
*** Arma segreta! ***


Scorpius Malfoy aveva bisogno di un arma segreta per riuscire a conquistare la Potter. Questa era sua sorella Kimberly Astoria Malfoy.

Una Serpeverde parecchio solitaria e fredda .

A differenza di Scorpius, però lei non aveva amici anche se segretamente l’aveva sempre sognata un’amica con cui confidarsi. Trovare qualcuno di significativo come per il fratello erano Liam e Chuck.

Frequentava il quinto anno, lo stesso di Lily, perciò doveva avvicinarla in modo che lui riuscisse a passarci del tempo. In breve le sarebbe caduta ai piedi!

La piccola Slytherin aveva fatto il modo di diventare la sua nuova compagna di banco nell’ora del professor Lumacorno.

La Potter era una vera frana in quella materia! Era controproducente averla nella stessa squadra, ma doveva fare quel favore a quella testa di Troll del fratello.

La rossa stava giocherellando con la sua piuma, mentre cercava di capire l’argomento spiegato da Lumacorno. Tentativo vano! Era come parlarle in una lingua sconosciuta. Si sentiva il cervello più piccolo di un Troll in quei momenti.

Con sguardo perplesso iniziò a guardare Kimberly cercando un appoggio in lei, anche si aspettava di essere mandata a quel paese.


“Kimberly giusto?” Domandò sciocca. Conosceva il suo nome avendo alcuni corsi in comune, però non si erano mai parlate. Era d’obbligo presentarsi?


La biondina inziò a guardare la ragazza in modo scettico, pensando a quanti problemi mentali avesse. Si spostò la frangetta con una mossa elegante, mentre
annuì cercando di sembrare cortese.


“Hmm” Emise mordicchiandosi  il labbro. Questo poteva dire solo due cose o era agitata oppure imbarazzata. Quando si trovava in quelle situazioni le veniva naturale compiere quel gesto. “Tu ci stai capendo qualcosa?” Le domandò  guardando perplessa il libro.


“Ovviamente!” Rispose annoiata la Serpeverde ripetendosi che doveva fare un favore a suo fratello, ma questa era proprio tonta. Si vedeva dalla torre di astronomia che era una Grifondoro.


“Ah!” Sussurrò pensando che era meglio chiudere la conversazione. A quanto parere la tipetta vicino a lei non era molto loquace, anzi le dava l’impressione che le desse fastidio.


Voleva provava ad istaurare una convivenza pacifica visto che dovevano passare un intero anno insieme, ma la Malfoy non era interessata.


Lily concentrati e ascolta il professore non può essere tanto difficile? Continuava a ripetersi.


Ascoltare!


Ascoltare!


Ascoltare!


Pian piano gli occhi le si stavano chiudendo senza che lo volesse. Avere alle prime due ore pozioni era una catastrofe. Meglio Storia della Magia. Beh no

aspetta stava esagerando!


Non si era nemmeno accorta che Lumacorno stesse rimproverando suo cugino Hugo per il troppo casino.


“Visto che Weasley non riesce a rispondere può aiutarti la signorina Potter!” Affermò il Prof.


Risvegliandosi dallo stato di trans Lily iniziò ad andare nel panico. Di cosa potevano aver parlato?


“La pozione antilupo viene ingerita da un Lupo Mannaro una settimana prima della luna piena. Essa è in grado di rendete l’animale meno aggressivo e più
simile a un normale lupo” Le suggerì sotto voce la Malfoy.


Stupida la ragazza si affrettò a ripetere il discorso sussurratole dalla sua salvezza, alias Kiamberly Astoria Malfoy.


Incredulo il professore tornò a spiegare riempiendo di complimenti Lily, forse quest’anno avrebbe preso più seriamente la sua materia.


“Grazie Kim” Le disse sorridendo. Le era davvero grata. Doveva ammettere che un gesto così non se lo sarebbe mai aspettato e questo voleva dire che Albus

e Hugo la stavano iniziando a contagiare con le loro follie sugli Slytherin. Non si sarebbe mai più fatta condizionare.


“Senti rossa visto che io sono eccellente in questa materia” Si vantò muovendo la sua amata chioma. “Ti darò delle lezioni private!”ordinò.


Sentita quella  frase senza volerlo rischiò di strozzarsi con la sua stessa saliva. “Davvero?” Le domandò con un sorriso a trentadue denti, mentre l’abbracciava.

Kimberly si trovò stranita in quella situazione, perciò era immobile come una statua. Mai nessuna l’aveva abbracciata!


“Troppa confidenza rossa!” Le disse allontanandola. Va bene che stava facendo un favore a Scorpius e facendo così aveva trovato il modo per farli passare
del tempo insieme. Gli abbracci, però non erano compresi!

“Ah okay scusa e solo che..eh GRAZIE” Affermò sorridente.

È possibile essere sempre così allegri?si domandò la biondina. In quel momento la stava invidiando.


“Vieni nei sotterranei questa sera. Studieremo nella mia Sala Comune” Affermò la Serpeverde. “Oppure non vuoi e sei come gli altri Grifoni? Ci temi per caso?” domandò con un sorrisetto maligno.


“Ci vediamo questa sera!”.


La Malfoy ghignò. Stava andando tutto come programmato. Adesso doveva solo avvisare Scorpius che quella sera ci sarebbero stati ospiti.
 

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Capitolo 3
*** Nel covo del nemico! ***



Non stava facendo niente di illegale andando nella Sala Comune dei Serpeverdi. Allora perché non l’aveva detto a nessuno, se escludevi Rose. Lei sapeva tutto! Non l’aveva presa molto bene, anzi voleva rinchiuderla nella sua camera per impedirle di fare il mio grande errore della sua vita.
Era sempre stata piena di drammi sua cugina. Una banalità la tramutava nella terza guerra magica. Almeno l’aveva convinta a coprirla con Albus e Hugo, neppure stesse passando dalla parte dei Mangiamorte. Secondo Rose era una trappola per rapirla e ricattare il bambino sopravvissuto. E pensare che lei era la più intelligente della famiglia. A volte non direbbe proprio.

Se ci fosse stato qualche problema Lily avrebbe dovuto fare uno dei suoi super urli, che l’avrebbero sentita anche i babbani. In quel momento Rose avrebbe chiamato i rinforzi ed un esercito di Grifoni avrebbe attaccato le serpi. Quella era la condizione per farla scendere nel covo dei nemici, mentre la Weasley teneva occupati Albus e Hugo.

La Grifondoro iniziò a camminare lentamente, troppo lentamente come se volesse rallentare il tempo.

Si doveva vedere con la Malfoy davanti l’ingresso della Sala Comune dei Serpeverdi e poi sarebbero entrate insieme.


Doveva riuscire a calmarsi gettando tutti quei pregiudizi che le oscuravano la mente. Non le sarebbe accaduto nulla!


“Finalmente Rossa!” Sbuffò una biondina dall’aria alquanto scocciata. “Impara una legge fondamentale. Fai aspettare gli uomini non me!”.


“Ah scusa ho avuto problemi con mia cugina Rose” Rispose alzando gli occhi al cielo.


Kimberly pronunciò la parola d’ordine, stando ben attenta a non farla udire all’intrusa.


Respiro profondo!


Tutti gli occhi erano posati su di lei, quando fece la sua comparsa in quella Sala. Lily si guardò intorno vedendo il lusso di quella casa. A Grifondoro non
l’avevano certamente tutte quelle poltrone in pelle di drago, oppure quel camino degno di un principe.


Era basita! Quella era un ingiustizia pensò sbuffando senza volerlo.


“Sei la prima Grifondoro a entrare nella nostra Sala Comune. Non siamo soliti a ospitarvi” Mi informò Kimberly con un sorrisetto. A volte quella ragazza incuteva
terrore.


“Sono poca osservata” Affermò Lily guardandosi intorno, mentre cercava di non essere imbarazzata. Aveva sempre odiato essere al centro dell’attenzione, però sembrava che era quello che le riusciva meglio.


“Ricordati Rossa nel bene o nel male è meglio essere visti, piuttosto di vivere nell’indifferenza” Disse la Malfoy guardandola dritta negli occhi. Anche se si conoscevano da poco aveva notato che ogni tanto lei se ne usciva con una di quelle frasi strane ed enigmatiche. Sembrava Silente due in versione femminile.


Kimberly fece accomodare la sua nuova amichetta su un divanetto, mentre prendeva un libro di pozioni sotto lo sguardo dell’intera Sala Grande. Ringraziando

Merlino non c’erano tantissimi ragazzi.


Con il passare delle ore i Serpeverde presenti  iniziarono ad abituarsi alla presenza della Potter o meglio trovarono qualcosa di più interessante.


Una litigata tra due puttanelle dell’ultimo anno. A quanto Lily aveva capito stavano discutendo per Scorpius Malfoy. Quelle due  erano migliori amiche e lui
era andato a letto con loro due lo stesso giorno.


Che stronzo pensò la Potter.
 
Quella discussione non era programmata per quella sera, infatti Kimberly era furiosa con quelle due tipe e quando una Malfoy si arrabbiava erano guai.


“Succedono spesso questo genere di cose qui?” Domandò la Potter ricevendo la risposta da un’altra Serpeverde.


“Troppe! Non sai quante ragazze ucciderebbe per stare con Malfoy” Affermò con occhi sognati.


Doveva ammettere che era incredibilmente bello, ma troppo narcisista per i suoi gusti. Lei aveva sognato sempre il principe azzurro e mai un pirata. Lui poteva essere più sexy e dannato, ma ti faceva soffrire e questa non era una cosa da poco.


“Ah comunque piacere io sono Allyson Wilson” Si presentò la ragazza di prima.


“Lily Potter” Disse la Rossa riportando la sua attenzione al libro di pozioni. Kimberly era una brava insegnante ed era riuscita ad imparare più cose in quelle due ore con lei che in cinque anni con Lumacorno.


“Wilson stiamo cercando di studiare evapora!” La liquidò la Malfoy portando poi la sua attenzione sulla rossa. “Attenta adesso che ti ha visto seduta qui cercherà di diventarti amica per arrivare a mio fratello. Ormai io ci sono abituata” La informò la biondina. “Benvenuta tra i vincenti Rossa” Ghignò Kimberly “Puoi passare la sera qui se vuoi, invece che tra i Grifoni?” Le domandò Kimberly passandole un bicchiere di idromele.

La prima sensazione che provò fu un forte bruciore alla gola, talmente fastidioso che la costrinse ad posare l’idromele.

“Tranquilla Potter ti ci abituerai le prime volte è sempre così” le sussurrò nell’orecchio una voce fredda .

Immediatamente Lily si girò trovando il volto di Scorpius Malfoy a pochi centrimenti dal suo.
 
 
 

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