I

Sei agitato.

A dir la verità questa sensazione che ti ingarbuglia lo stomaco non ti sorprende neanche più tanto; è il destino della tua vita sentirti in soggezione.

Ma nonostante tutto non riesci ancora a fare l'abitudine con questa attitudine all'inadeguatezza.

Tua nonna ha sottolineato così tante volte la tua incapacità, la tua sbadataggine e il tuo essere così distratto, che ora le sue parole riecheggiano lampanti nella tua mente, nonostante il brusio della Sala Comune. Riesci ad immaginartela chiaramente - sta scuotendo la testa ripetendo che non assomigli per niente a Frank - mentre ti avvicini a quello sgabello che sembra troppo lontano.

Poi finalmente ti siedi. Ora c'è silenzio, niente più ricordi, niente più bisbigli.

“Grifondoro!”

Forse il destino può essere cambiato.

Note autrice:

La storia è ambientata durante lo Smistamento, Frank è il padre di Neville. A presto con la prossima drabble sul secondo anno C:

II.

La professoressa Pomona Sprite dice che sei molto portato per Erbologia.

E' l'unica materia che segui con interesse e nella quale riesci bene; non fai esplodere nessun calderone, non sbagli incantesimi, né trasfiguri animali in oggetti sbagliati.

Ami Erbologia.

Adori coltivare le piante- vederle crescere piano piano, fogliolina dopo fogliolina - prenderti cura di loro in quella serra, che è una sorta di riparo dal mondo esterno.

E' come se tu, un quasi orfano timido e impacciato, divenissi genitore, creatore paziente di piccoli gioielli. Quelle piante hanno bisogno di te, delle tue attenzioni, delle tue capacità.

E' bello essere importanti per qualcuno - anche se sono solo vegetali.

[105 parole]

Note "autrice":

Neville è un quasi orfano perché i genitori ce li ha, anche se dato le loro condizioni lui vive solo con la nonna. Ho pensato che amasse le piante perché “lo fanno sentire importante”. Grazie per i commenti, al prossimo anno ;-)

III.

La sedia dell'aula di Pozioni è scomoda.

Provi a spostare il peso sulla destra, ma senti che stai perdendo l'equilibrio e ti tiri immediatamente ritto. Hai provato a non farti notare, in silenzio, ma il professor Piton ti fissa, muove le labbra per rimproverarti ancora una volta - e ti senti quasi inchiodato in quel posto da cui vorresti fuggire.

La sedia dell'aula di Pozioni è scomoda.

Dai la colpa al legno vecchio pieno di umidità, allo scricchiolare lugubre, al banco che è troppo stretto, quando la tua inquietudine, in realtà, dipende solo da due pozze nere che ti ricordano la tua inferiorità.

[102 parole]

Note autrice:

Credo che non si possa parlare di Neville senza nominare Piton: l'ambientazione è una delle tante lezioni di Pozioni del terzo anno. Grazie a chi si ferma a leggere, e a chi commenta. Alla prossima drabble C:

IV.

E' una storia da dimenticare,

è una storia da non raccontare

La classe è troppo piccola per contenere tutto quel dolore, ma probabilmente ti sentiresti oppresso anche fuori Hogwarts, sotto al sole.

Vedi il ragno contorcersi, ripiegarsi su se stesso, per colpa di una piccola parola sussurrata - Crucio.

Lo senti soffrire, lo vedi spegnersi lentamente.

Quella stessa parola popola quasi tutte le tue notti, torna puntuale insieme alle grida e si infila nel tuo letto, tra le coperte - Crucio, Crucio, Crucio.

E' una cantilena straziante, una ninna nanna sbagliata che invece di cullarti nel mondo dei sogni, fa nascere nuovi incubi- e riaffiorare vecchi dolori.

A volte vorresti semplicemente non ricordare. 

[1OO parole]

Note autrice:

La drabble si ambienta nella prima lezione di Malocchio Moody (o meglio di Barty Crouch). La citazione iniziale è un pezzo della canzone "Una storia sbagliata" di Fabrizio de André. Grazie a chi continua a leggere queste sciocchezzuole. 

Ci vediamo fra tre giorni con il quinto anno, con la presenza di una ragazza di nostra conoscenza! ;-)

V.

Quella ragazza sorride moltissimo.

Ti piace il modo in cui sorride: piega le labbra all'insù e i suoi occhi si aprono più del solito, rivelando due pozze grigio argento. Tutti la chiamano Lunatica, le ridono dietro per le sue teorie bislacche, ma a te sta simpatica. E' molto intelligente, e spesso è l'unica che ti ascolta davvero. Siete due pezzi diversi che il destino ha deciso di voler mettere insieme a tutti i costi, in un puzzle più ampio. Non è amore quello che provi, è qualcosa di più grande.

“L'amicizia è l'amore senza le sue ali [1]” le dici, balbettando un poco.

“Tranquillo,” risponde, sorridendo ancora. “Le ali non servono: non ce le hanno neanche i Ricciocorni Schiattosi!”

[121 parole]

Note autrice:

Ed ecco che Luna fa la sua comparsa! Neville e Luna iniziano ad essere amici nel quinto anno, e per questo ho deciso di incentrare la drabble sul loro rapporto. Li adoro, sia come amici, che come qualcosa di più *_* Luna comunque dice esplicitamente nel libro che i Ricciocorni Schiattosi non volano, ed io ho usato questa dichiarazione per inserire la frase che mi era stata assegnata. 

[1] George Gordon Byron

VI.

One shaft of light that shows the way

Tu l'hai sempre saputo che Piton era cattivo.

L'hai sentito da subito che in lui c'era qualcosa di sbagliato - ma non pensavi che la sua malvagità arrivasse fino a questo punto.

Perché Silente si fidava di lui, dannazione, e pensava di poter essere tranquillo.

Perché Silente lo ha sempre difeso, e invece lui l'ha ucciso.

Il mondo in cui vivi ora è senza certezze, pieno di spie, morte e difficoltà.

Vedi la McGrannit accendere la sua bacchetta, seguita dagli altri presenti.

Una sola luce - così piccola, così fragile - può davvero illuminare il buio della notte?

Mormori sommessamente un Lumos.

Forse se un'altra brilla vicino, sì.

[102 parole]

Note autrice:

Questa è forse la mia preferita, perché descrive il momento in cui, a mio parere, le cose sono cambiate per il nostro Neville.

E' ambientata durante il funerale di Albus Silente; la citazione iniziale è tratta dalla canzone Kind of Magic dei Queen e tradotta significa “Un raggio di luce che mostra la via”

Voi che ne pensate? Alla prossima, e ultima, drabble! C:

VII.

Alla fine la vita è come una recita teatrale, pensi, rigirandoti un galeone tra le mani.

Ci sono i protagonisti - sempre sotto le luci dei riflettori, nel mezzo del palcoscenico.

Ci sono le comparse che si trovano ai bordi, intorno all'immagine completa.

Ci sono altri attori che recitano ruoli importanti, e i cattivi - quelli non mancano mai purtroppo.

E poi ci sono gli spettatori che guardano le cose da fuori, vivendole solamente a metà, smozzicando frasi a bassa voce per non disturbare.

Per te è arrivato finalmente il momento di alzare il sipario, e incominciare la tua recita.

Esercito di Silente.

[100 parole]