My Endless Love. CrissColfer!

di MaDreamer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You can't stop the rhythm of two hearts in love to stay! ***
Capitolo 2: *** Surprise! ***
Capitolo 3: *** You'll always be by my side! ***
Capitolo 4: *** Nice To Meet You. ***
Capitolo 5: *** Best Thing I Ever Had. ***
Capitolo 6: *** Who knows? (Or least: Who doesn't knows?) ***
Capitolo 7: *** Our First Time. ***
Capitolo 8: *** Unexpected. ***



Capitolo 1
*** You can't stop the rhythm of two hearts in love to stay! ***


Buonasera a tutti, mi chiamo Tina ed è la prima volta che pubblico una storia su questo sito. (Sono una novellina abbiate pietà di me). A parte gli scherzi, questa è una CrissColfer senza pretese, sono innamorata di questi due attori e nessuno mi toglie dalla testa che stanno insieme... Spero vi piaccia e recensite per farmi sapere. Un bacio a tutti ^_^ 
P.s: Ascoltate questa canzone mentre leggete il capitolo, mi ha aiutato molto a scriverlo http://www.youtube.com/watch?v=PVFr_u1pWyM&feature=share 
Ma più importante, vorrei ringraziare la mia beta Join The club per avermi aiutata con la scrittura e per avermi spronata a continuare nonostante quello che scrivevo non mi piacesse xD Ti voglio bene, Jù!
You can't stop the rhythm of two hearts in love to stay!
I raggi del sole cominciarono ad illuminare il volto angelico di Chris, che se ne stava dormiente nel suo letto di casa Colfer. 
 
Era appena finito il Glee Live Tour e lui era tornato a Clovis per stare un po’ con sua madre, suo padre e Hannah.
 
Un suono stridulo provenne dal comodino accanto al letto e Chris, aprendo gli occhi, si rese conto che gli era appena arrivato un messaggio. 
 
Prese subito il telefono e lesse il messaggio. Era Darren.
 
“Buongiorno amore mio, non posso credere di essermi appena svegliato senza averti al mio fianco. Mi manchi, non vedo l‘ora di essere alla premiere del film. Un bacio, Ti amo!”
 
Chris sorrise stringendosi il telefono al petto.
 
Era pazzamente innamorato di Darren. E stranamente, per lui, Darren lo ricambiava.
 
Il loro non era stato un colpo di fulmine, il loro era un sentimento cresciuto con il tempo. 
 
Senza farsi notare si erano insinuati l’uno nella vita dell’altro, d’apprima come migliori amici e poi come qualcosa di più.
 
Chris sospirò felice mentre pensava al viso di Darren, al suo sorriso, alla sua ‘esagerata’ energia, al suo modo di fare, ai suoi occhi… a quanto lo amava.
 
“Chris sei sveglio?“ Chiese dolcemente una voce, aprendo leggermente la porta della camera socchiusa del soprano.
 
Il visino di Hannah sbucò dalla fessura e Chris sorrise raggiante.  Un po’ per il messaggio appena ricevuto da Darren, un po’ perché era felice di essersi ricongiunto alla sua famiglia, almeno momentaneamente.
 
Infatti la settimana dopo Chris avrebbe dovuto raggiungere Darren alla premiere del Glee 3D The Concert Movie.
 
Sorrise pensando che in pochi giorni avrebbe rivisto la persona che più amava al mondo, la persona che lo faceva stare bene da 4 mesi.
 
Eh già, 4 mesi… Era capitato cosi’ per caso. 
 
Inizio Flashback
 
I due giovani erano soliti incontrarsi ogni sera dopo le riprese per fare le cose ‘da nerd’.
 
“Chris ti va di venire da me stasera?” Chiese Darren al suo migliore amico una volta usciti dal set.
 
Il soprano fece finta di pensarci per qualche secondo.
 
“Bhè non so, devo vedere se sono libero… sai ho così tanti impegni” Lo prese in giro Chris.
Darren sbuffò e guardo male il suo migliore amico, poi, dopo qualche secondo, scoppiarono entrambi a ridere facendo scontrare le loro spalle in una pacca amichevole.
 
“Certo che vengo, Darren” Rispose Chris dopo che le loro risate si erano dissolte nell’aria.
 
Il moro guardò il soprano negli occhi e sorrise dolcemente.
 
Al ragazzo più alto si fermò il cuore per qualche istante, vedendo la meraviglia delle iridi dorate di Darren puntate su di lui.
 
Dopo qualche secondo si schiarì la gola e guardò il ragazzo più basso che gli stava ancora sorridendo dolcemente.
 
“Allora andiamo?” Chiese.
 
Il moro annuì ed entrambi salirono sulle loro macchine, avviandosi verso casa di Darren.
 
Una volta arrivati, parcheggiarono e uscirono dalle loro auto.
 
Chris si aggrappò scherzosamente alle spalle di Darren, mentre quest’ultimo apriva il cancello.
 
“Chris, smettila. Mi fai male!” Ridacchiò il moro, scrollandosi di dosso il ragazzo più piccolo.
 
“Vuoi dire che sono pesante, Darren?” Chiese il soprano, con voce indignata.
 
“No, no. Io… Non mi permetterei mai” Scoppiò a ridere Darren.
 
Il più piccolo sbuffò e fece una piccola risatina. 
 
Appena entrati nell’appartamento di Darren il moro si spaparanzò sul divano e lasciò all’ingresso il soprano e le buste della spesa, prese in precedenza.
 
“Ehi, scansafatiche, alzati subito da quel divano” Urlò il più piccolo, mentre si avvicinava al divano e tirava Darren per un braccio.
 
Il moro di malavoglia di alzò dal divano e aiutò Chris a mettere la spesa nella dispensa.
 
“Allora, dobbiamo ordinare qualcosa o cucino io?” Chiese il soprano, che aveva appena inteso che Darren non aveva per niente voglia di cucinare.
 
E anche se l’avesse avuta, non avrebbe giovato ai due giovani. Poiché il moro non sapeva cucinare.
 
“Ordiniamo una pizza, se ti va” Rispose Darren sorridendo dolcemente a Chris.
 
Il soprano annuii.
 
Dopo un po’ i due ragazzi erano seduti sul divano intenti a scegliere il film della serata.
 
Alla fine optarono per ‘Harry potter e il principe mezzosangue’.
 
Darren si alzò per spegnere tutte le luci e fece partire il film.
 
I due si accoccolarono agli estremi opposti del divano, come sempre. 
 
Ma, improvvisamente qualcosa cambiò e il moro si stese sul divano appoggiando il capo sul grembo di Chris.
 
Il soprano rimase un po’ paralizzato all’inizio, ma poi cominciò a rilassarsi e, senza nemmeno farci caso, cominciò a passare le mani tra i riccioli del moro, accarezzandoli dolcemente.
 
Continuarono a guardare il film, in silenzio. Darren ancora appoggiato sul grembo di Chris.
 
Dopo un po’ di tempo suonarono alla porta e Darren si alzò per andare ad aprire. Pochi istanti dopo il moro tornò in salotto con, tra le mani, due cartoni di pizza.
 
Il soprano sorrise e si alzò per aiutarlo.
 
I due ragazzi mangiarono tranquillamente mentre si scambiavano degli sguardi profondi e si prendevano in giro rispettivamente.
 
Dopo aver finito di mangiare si accomodarono,di nuovo, sul divano e fecero ripartire il film.
 
Darren si riavvicinò a Chris ma questa volta intrecciò le sue dita a quelle del soprano. E per tutta risposta il più piccolo poggiò la testa sulla spalla di Darren.
 
Nessuno dei due osava farsi delle domande. Sapevano solo che non riuscivano a staccarsi l’uno dall’altro.
 
Sapevano che, senza l’altro, era come se gli mancasse una parte di loro stessi.
 
Erano coscienti del fatto che se litigavano sentivano quell’irrefrenabile voglia di stringersi uno fra le braccia dell’altro e baciarsi fino a perdere i sensi.
 
Erano consapevoli del fatto di essere pazzamente innamorati l’uno dell’altro.
 
Ma per paura, per vergogna… per fattori sconosciuti anche a loro stessi, non avevano mai avuto il coraggio di dichiararsi l’uno all’altro.
 
Restarono così per un periodo di tempo indefinibile.
 
Nessuno dei due si accorse che il film era finito da tempo, e che stavano guardando l’uno dolcemente negli occhi dell’altro.
 
Non si accorsero di essersi, pericolosamente, avvicinati e che i loro sospiri si fondevano insieme.
 
Non si accorsero di stare sussurrando l’uno il nome dell’altro.
 
Fino a quanto il suono squillante del telefono interruppe ogni cosa.
 
Il soprano si scostò di scatto dal moro, tornando ad accoccolarsi su sé stesso, nella sua parte di divano.
 
Darren sbuffando si alzò dal divano e rispose al telefono. 
Dopo aver risposto il moro guardò Chris negli occhi, e poi si spostò nella stanza accanto.
 
Chris poteva sentire definitamente il tono arrabbiato di Darren che mugugnò qualcosa al telefono.
 
Pochi minuti dopo il moro tornò in camera.
 
“Era il mio agente, vuole che vada da lui. Adesso”
 
“C…certo. Dar, non c’è problema. Ti lascio solo” Chris fece per alzarsi dal divano ma una stretta al polso lo bloccò.
 
Il soprano non fece nemmeno in tempo a girarsi che le labbra di Darren catturarono le sue, unendosi in un bacio umido, che sapeva di un sentimento appena realizzato.
 
Dopo vari minuti i due di staccarono fissandosi intensamente negli occhi. Poi Chris ansimando leggermente, per le troppe emozioni, si rivolse a Darren.
 
“Perché?” Chiese solo, con il fiato corto.
 
Darren sorrise dolcemente e gli accarezzò dolcemente il viso.
 
“Perché Ti Amo” Il moro non riuscii a trattenersi e lo disse come se fosse la cosa più naturale del mondo.
 
E infondo lo era, per loro lo era.
 
Per loro era inevitabile innamorarsi l’uno dell’altro.
 
Si completavano a vicenda le frasi, tanto che sul set tutti li prendevano in giro.
 
Si fissarono per minuti interminabili.
 
Per loro era inevitabile provare un sentimento così forte, per loro appartenere all‘altro era come respirare. E proprio in quel momento entrambi se ne resero conto.
 
Decisero di non voler sprecare nemmeno più un minuto l’uno senza l’altro e con ardore fecero ricongiungere le loro labbra, dimenticandosi di tutto il resto.
 
Dimenticandosi che l’agente di Darren lo stava aspettando.
 
Rimasero semplicemente stretti l’uno all’altro su quel divano del salotto di Darren. Che quella sera, fu il primo testimone del loro amore, appena sbocciato.
 
Fine flashback
 
“Chris… Chris che ti prende?” Chiese Hannah sventolando la mano davanti alla faccia del soprano, incantato a pensare.
 
“Nulla” rispose con voce roca Chris.
 
“Ti dicevo, vuoi venire con me a fare una passeggiata?” Chiese la ragazza sorridendo al fratello maggiore.
 
Il soprano annuii dolcemente e si alzò dal letto, per cominciare a prepararsi.
 
Indaffarato a rendersi presentabile il soprano pensò a quanto fosse inevitabile che lui e Darren fossero finiti insieme.
 
Pensò che era vero il non poter fermare il ritmo di due cuori innamorati.

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Capitolo 2
*** Surprise! ***


Buonasera a tutti, eccomi con un nuovo aggiornamento. Spero che il capitolo vi piaccia, un bacio. Tina <3
P.s: Voglio ringraziare, ancora una volta, la mia Beta che adoro con tutto il mio cuore. Ti voglio bene Jù <3



Chris era in soggiorno, con la sorella Hannah, intento ad esercitarsi con i Sai.
 
I due ragazzi si stavano divertendo a parlare del più e del meno. Ridendo e scherzando ad ogni frase.
 
Quando all’improvviso il suono del campanello interruppe le loro risate.
 
Chris appoggiò i Sai sul tavolino accanto al divano e andò ad aprire la porta. La prima cosa che notò, della persona di fronte a lui, furono i suoi occhi.
 
Quegli occhi color nocciola che lo guardavano innamorati.
 
“Ciao” sussurrò il moro, sorridendo.
 
“Tu? Cosa… cosa ci fai qui?” Chiese il soprano ancora shockato.
 
“Sono passato a trovare il mio fid…”
 
Chris gli coprì subito la bocca con due dita, poi fece cenno con la testa al salone.
 
Darren si sporse un po’ per notare la sorella di Chris seduta sul divano, intenta ad ascoltare quello che dicevano i due ragazzi.
 
Il moro guardò di nuovo Chris e con voce controllata disse.
 
“Sono passato a trovare il mio migliore amico” Sorrise malizioso.
 
Il soprano alzò gli occhi al cielo, poi si spostò per fare entrare Darren.
 
Hannah si alzò dal divano e raggiunse i due ragazzi, rimasti sull’ingresso.
 
“Ciao, tu devi essere Darren. Io sono Hannah, la sorella di Chris” Sorrise e porse la mano al moro.
 
Il ragazzo più basso sorrise di rimando e afferrò la mano della ragazza.
 
“So chi sei, è un piacere conoscerti” Disse dolcemente.
 
“Vieni, accomodati” La sorella di Chris prese il moro per mano e lo fece sedere sul divano.
 
“Allora cosa ci fai qui a Clovis? Quanto tempo resterai? Sai che sono una tua fan? Ho visto ‘A Very Potter Musical‘, Chris mi parla molto spesso di te” Cominciò a tartassarlo Hannah.
 
“Who, who. Hannah, basta così” Disse il soprano fermando il flusso delle parole che usciva ininterrotto dalla bocca della sorella.
 
Darren ridacchiò e Hannah lanciò un’occhiataccia al fratello, in piedi di fronte al moro.
 
In quel preciso istante la porta dell’ingresso si aprì e, nella stanza, entrarono il padre e la madre di Chris.
 
“Oh. Buonasera” Disse Karyn, poggiando le buste della spesa per terra.
 
“Buonasera” Rispose educato Darren, avvicinandosi prima alla madre di Chris e poi al padre, a cui diede una forte stretta di mano.
 
“Mamma, Papà.  Lui è Darren. Il mio co-protagonista!” Spiegò il soprano con forse troppo entusiasmo. 
 
“Sappiamo chi è!” Rispose la donna, ridacchiando. 
 
Karyn conosceva molto bene Chris e aveva notato che suo figlio era perdutamente innamorato del ragazzo di fronte a lei.
 
E ,anche se Chris non aveva detto a nessuno della sua relazione con Darren, una mamma le capiva sempre quelle cose.
 
Guardò suo figlio e notò che puntava gli occhi sul volto del ragazzo moro, lo guardava con un paio di occhi da cucciolo innamorato.
 
E anche Darren ricambiava con lo stesso sguardo.
 
La donna si schiarì la gola.
 
“Bene, Chris perché non fai vedere la casa al tuo amico? Magari potrebbe rimanere anche per cena, se gli fa piacere” Disse Karyn con un sorriso.
 
Chris guardò sua madre con uno sguardo adorante. 
 
Darren guardò prima Chris, che gli sorrise ansiosamente, e poi si rivolse alla donna.
 
“Con molto piacere” sussurrò con un sorriso.
 
La madre di Chris li guardò e sorrise prima di avviarsi in cucina insieme al marito, che aveva scrutato i due giovani per tutto il tempo, senza dire una parola.
 
Il padre di Chris sorrise dolcemente ai due ragazzi prima di seguire la moglie.
 
Chris prese la mano di Darren e, non curante della sorella, intrecciò le dita a quelle del moro, trascinandolo al piano di sopra.
 
**
 
I due ragazzi si trovavano sul letto del soprano, stesi l’uno sopra l’altro.
 
Darren gli accarezzava dolcemente il viso mentre lo baciava con passione sulle labbra.
 
“Dio, quanto mi sei mancato” Sussurrò il soprano, intrecciando le mani ai capelli del moro e ricambiando con forza il bacio.
 
Darren, per tutta risposta, infilò le mani sotto la maglia del soprano, accarezzandogli dolcemente gli addominali.
 
Chris si lasciò sfuggire un gemito sommesso, conficcando di più le dita tra i capelli del moro, tirandoli dolcemente.
 
Il più grande sorrise alla reazione del suo compagno e fece scendere le labbra sul collo, lasciando una scia di baci e leccandogli quel particolare punto dietro all’orecchio, che fece sospirare il soprano di piacere.
 
Darren si stese sulla schiena, lasciando che il soprano si mettesse a cavalcioni su di lui e che cominciasse a mordicchiargli il collo.
 
Il moro cominciò ad ansimare, inarcando la schiena. Questo gesto fece scontrare dolcemente i bacini dei due ragazzi ed entrambi mugolarono di piacere.
 
“Chris è pronta la cena!” Gridò Karyn dalle scale.
 
I due giovani si immobilizzarono, poi tirarono un sospiro di sollievo e cercarono di ricomporsi.
 
**
 
Una ventina di minuti dopo erano tutti riuniti al tavolo della sala da pranzo.
 
“Allora tra quanto iniziano le riprese?” Chiese curiosa Karyn scrutando i due ragazzi, che mangiavano in silenzio ai lati opposti del tavolo.
 
“Tra una ventina di giorni” Rispose il moro, alzando lo sguardo per incontrare quello della donna.
 
“Avete già letto il copione?” Intervenne Hannah, guardando con fermezza suo fratello, intento a mangiare e ad ignorare la conversazione.
 
“In realtà, io no” Rispose sconsolato Darren “Ma mi sembra che Chris l’abbia fatto” replicò.
 
“Io? N..no no, non l‘ho letto ancora” disse il ragazzo, ingoiando in fretta quello che aveva appena mangiato.
 
“Oh, pensavo l‘avessi fatto” Chiese Darren confuso. 
 
Il soprano gli lanciò un’occhiataccia e il moro decise di cambiare argomento.
 
“La settimana prossima verrete anche voi alla premiere del Glee 3D The Concert Movie?” Chiese rivolgendosi alla famiglia di Chris.
 
“No, purtroppo non possiamo. Ci dispiace così tanto, ne abbiamo già parlato con Chris e lui ci ha detto che non fa nulla” rispose Karyn.
 
“Oh” Darren non sapeva cosa dire.
 
“I tuoi genitori saranno presenti?” Chiese la madre di Chris.
 
“Oh, si. Mi hanno chiamato proprio ieri e mi hanno detto che verranno” rispose il moro con un sorriso.
 
A quelle parole il soprano sputò l’acqua che stava bevendo. La sorella cominciò a ridere mentre Darren, Karyn e il padre lo guardavano shockati.
 
“Chris, tesoro che ti prende?” Chiese dolcemente la madre.
 
“Niente, niente. Mi è andata di traverso l‘acqua” rispose abbassando lo sguardo e tornando a mangiare.
 
Darren lo guardò confuso ma decise di non intervenire.
 
Continuarono a mangiare, parlando del più e del meno. 
 
Fin quando il padre di Chris chiese a Darren:
 
“Darren sei fidanzato?” 
 
Il moro si bloccò un istante. 
 
“S…si. Si, Signore”
 
“Ah, davvero?” Chiese. Il moro annuii, abbassando lo sguardo e guardando il soprano con la coda degli occhi.
 
Il soprano era avvampato e aveva nascosto il viso in una mano, per non far notare ai suoi genitori di essere arrossito.
 
Karyn, però, notò il gesto e si affrettò a calmare la situazione.
 
“Caro, lascia stare il ragazzo. Sono cose sue” Rispose la donna dolcemente.
 
Il padre di Chris scrollò le spalle.
 
“Karyn non gli sto chiedendo niente di male!” si impuntò.
 
“No, Signora. Non si preoccupi, è tutto okay!” Rispose il moro.
 
“Quindi? Da quanto tempo stai con questa ragazza?” Chiese Hannah, incoraggiando il padre.
 
“Quattro mesi” rispose Darren, sorridendo.
 
“Dal tuo sorriso direi che sei davvero innamorato di questa persona” Disse la madre di Chris, anch’essa sorridendo.
 
“Si, ne sono molto innamorato. Amo questa persona più della mia stessa vita, farei di tutto per lei”. Il soprano sorrise sentendo le parole del suo ragazzo.
 
“Ooooh, che dolce.” Esclamarono all’unisolo le due donne di casa.
 
Il moro sorrise e ricominciò a mangiare.
 
“Di dov‘è questa persona?” Chiese il padre di Chris, dopo vari minuti di silenzio.
 
“Emn… Di… ” Il moro non sapeva cosa dire. Se avesse detto Clovis, i genitori del ragazzo avrebbero subito sospettato qualcosa.
 
“Di San Francisco” Rispose in fretta il soprano, al posto di Darren.
 
“E tu che c‘entri?” Chiese il padre voltandosi verso Chris.
 
Darren ridacchiò sotto i baffi.
 
“Io… Bhè, ho notato che Darren… Che Darren si stava strozzando con il cibo” buttò lì la prima cosa che gli passò per la mente.
 
Hannah e Darren ridacchiarono apertamente e il soprano gli lanciò un’occhiata omicida.
 
Ad Hannah del tipo Fatti gli affari tuoi.
 
A Darren, invece, del tipo Dopo faremo i conti.
 
I due ragazzi smisero all’istante di ridere.
 
La madre di Chris decise di cambiare definitivamente discorso.
 
“Allora, Darren. Dove alloggerai stanotte?” Chiese apprensiva.
 
“Bhè, in verità, non ci ho ancora pensato. Credo che prenderò una camera nell‘albergo più vicino.”
 
La donna si congelò all’istante.
 
“Non pensarci nemmeno, abbiamo una camera degli ospiti. Puoi alloggiare lì” disse con un sorriso.
 
“La ringrazio ma, non vorrei essere un fastidio” rispose il moro.
 
“Nessun fastidio, è un piacere avere qui gli amici di Chris” Il moro sorrise e accettò di buon grado l’offerta della donna.
 
Lo sguardo del moro brillò all’istante. Avere Darren in casa per un’intera notte. Poter dormire abbracciato a lui, sentire il suo respiro sul collo e baciarlo dolcemente prima di addormentarsi.
 
 
**
 
Il soprano stava preparando il letto nella camera degli ospiti, mentre Darren era andato a prendere la valigia nella sua auto.
 
Pochi minuti dopo, il moro entrò in camera ed entrambi i ragazzi sorrisero.
 
“Allora… a quanto pare sei davvero innamorato della persona con cui stai...” ridacchiò il soprano, avvicinandosi maliziosamente al suo ragazzo.
 
“Eh,si. Questa persona mi ha rubato il cuore. Misà che non potrei sopravvivere senza di lei!” Disse serio il ragazzo più grande.
 
Chris non resistette e si lanciò su Darren con passione, catturando le sue labbra con le proprie.
 
Il bacio, all’inizio, era casto, ma poi il moro provvide ad intensificarlo.
 
Spinse Chris sul letto, mettendosi al suo fianco e cingendo la sua vita con le braccia.
 
Il soprano mugolò e passò le dita tra i capelli del moro. 
 
Il ragazzo più grande avvicinò ancora di più il soprano finchè il ragazzo non fu a cavalcioni su di lui.
 
Darren sorrise.
 
“Mi sei mancato tanto” sussurrò al suo orecchio per poi mordergli il lobo.
 
Il soprano sorrise per poi baciare con ardore la bocca di Darren.
 
Il moro fece passare le mani sulla schiena del ragazzo più piccolo, sollevandogli di poco la maglietta.
 
“Chris, mi chiedevo se avessi…” Karyn si bloccò sull’ingresso della porta.
 
“… bisogno di una mano. Io.. Scusate, non volevo disturbarvi” disse la donna imbarazzata.
 
Il soprano si tolse immediatamente dal grembo di Darren per poi guardare la madre negli occhi, con uno sguardo di scuse.
 
“Bhè immagino che a Darren non serva più la camera degli ospiti, puoi dormire con Chris.” ridacchiò la donna, guardando amorevolmente i due ragazzi.
 
“Mamma…” cominciò il soprano, alquanto imbarazzato.
 
“Non dirmi nulla, tesoro. Avevo già capito tutto, me ne avete solo dato la conferma. Sono contentissima per voi, si vede che siete innamoratissimi l‘uno dell‘altro” spiegò la donna.
 
I due ragazzi sorrisero. Poi Chris si alzò e raggiunse la madre, stringendola in un caloroso abbraccio.
 
“Grazie” sussurrò al suo orecchio “Per tutto”
 
“Ti voglio bene, tesoro.” Rispose la donna, posando un bacio sulla fronte del figlio.
 
Il soprano sorrise, prima che la madre uscisse dalla stanza.
 
Il moro si lasciò cadere sul letto, sospirando sollevato.
 
“E‘ un abitudine essere interrotti in questa casa?” cercò di scherzarci sù il moro.
 
Il soprano ridacchiò e si avvicinò al suo ragazzo. Si sedette al suo fianco e gli accarezzò una guancia.
 
“Bhè, come ha appena precisato mia madre, non ti serve più una camera degli ospiti. E in camera mia c‘è una chiave. Quindi non credo che verremo disturbati più.” disse con un sorriso malizioso il soprano.
 
Darren sorrise e si alzò dal letto. Entrambi si avviarono in camera di Chris.
 
**
 
Un po’ di tempo dopo erano entrambi sdraiati sotto le coperte, dopo essersi dimostrati reciprocamente il loro amore,  accarezzandosi a vicenda.
 
“Mi fa piacere che tua madre l‘abbia presa così bene” sussurrò il moro, intento ad accarezzare la schiena nuda del soprano.
 
“Di sicuro anche Hannah la prenderà bene, e forse anche papà. Sembra un tipo rigido, ma infondo ha un cuore d‘oro” sussurrò di rimando il più piccolo, mentre accarezzava, dolcemente, il petto del moro.
 
Per un po’ di tempo si persero entrambi nel rumore dei sospiri dell’altro. Rimasero in silenzio, ad accarezzarsi, per un tempo indeterminabile.
 
“Allora? Cosa vogliamo fare?” Chiese il moro, all’improvviso.
 
“Maratona di Star Wars?” Propose il soprano, mantendosi sui gomiti per poter guardare il moro negli occhi.
 
Darren annuì sorridendo e Chris si alzò per mettere il CD nel lettore DVD e tornare dal suo ragazzo.
 
Il moro lo accolse tra le braccia, serrandogli le mani intorno alla vita e poggiando la testa sulla sua spalla.
 
Si sussurrarono parole dolci e si baciarono per tutta la durata del film. Finchè non si addormentarono, uno tra le braccia dell’altro.
 
Nessuno ancora sapeva del loro amore, ma era bello non dover fingere, almeno in casa Colfer.
 
Chris adorava i suoi genitori e mentire a loro gli spezzava il cuore. Anche se era per il suo bene.
 
I due ragazzi avevano deciso di non dirlo a nessuno, forse per gelosia, forse per paura… non sapevano neanche loro esattamente perché.
 
Forse il loro sentimento era così grande, che avevano paura di rovinarlo dicendolo a qualcuno.
 
D’altronde si sa, le chiacchiere della gente possono far davvero male.
 
Chris si mosse nel sonno e, stringendosi ancora di più al suo ragazzo, pian piano un sorriso si fece largo sulle sue labbra.

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Capitolo 3
*** You'll always be by my side! ***


Ad un certo punto della notte Chris si svegliò di soprassalto. Urlando con tutto il fiato che aveva in gola e rannicchiandosi contro il cuscino.
 
Aveva il viso velato dal sudore e tremava, probabilmente per lo spavento. 
 
Darren, sentendo quell’urlo agghiacciante, si svegliò e in un attimo circondò le spalle del soprano, avvolgendolo in un abbraccio e cullandolo per rassicurarlo.
 
Non aveva bisogno di chiedergli cosa fosse successo per sapere che il più giovane avesse appena avuto un incubo.
Si limitò solo a stringerlo più forte, per fargli sapere che lui c’era, e che ci sarebbe sempre stato.
 
Chris non pianse, ma si aggrappò alle spalle del moro, stringendo forte la sua T-shirt e mormorando parole senza senso contro il suo petto.
 
Darren continuò a stringerlo e a cullarlo per un tempo indefinibile e lasciò che il soprano si calmasse e che tornasse a respirare normalmente.
 
Dopo un po’ di tempo erano entrambi seduti contro la testiera del letto.
 
“Non ho mai avuto questo genere di incubi, è stato orribile” sbuffò il soprano, storcendo il naso in una smorfia.
 
Il moro lo strinse più forte contro il suo petto.
 
“Ti va di raccontarmelo?” Chiese sussurrando, lasciando un languido bacio sulla fronte calda del soprano.
 
“Chris ma tu scotti!” Si rese conto dopo pochi secondi. Portò subito una mano sulla fronte del più giovane, controllandone la temperatura. Il soprano scottava davvero!
 
“Dov’è il termometro?” Chiese scendendo dal letto.
 
Il soprano si stese tra le lenzuola e mugugnò. In realtà non si sentiva molto bene, ma pensava che fosse dovuto all’incubo. Ora che se ne rendeva conto si sentiva un po’ accaldato e privo di forze. Sospirò pesantemente e con una mano indicò lo scaffale posto sopra la cassettiera, fece cenno ad un preciso scompartimento.
 
Il moro si avvicinò alla cassettiera e aprendo quel preciso cassetto, indicato da Chris, cominciò a cercare per poi ritrovarsi con il termometro tra le mani, un paio di secondi più tardi.
 
Sorridendo soddisfatto si avvicinò a Chris e si sedette sul letto accanto a lui. Gli alzò la maglia, così da posizionare il termometro sotto la sua ascella e lo strinse a sè, dando un’occhiata all’orologio.
 
Dopo un paio di minuti, il moro, ritrasse il termometro e constatò, con sommo dispiacere, che il soprano aveva 38.0 di febbre.
 
“Chris hai bisogno di qualcosa che ti faccia scendere la febbre. Prima di tutto devi toglierti la maglia e poi, se non ti dispiace, scenderò al piano di sotto per trovare qualcosa tipo.. .hmm… un‘aspirina o qualcosa del genere!” Disse mentre prendeva i lembi della maglia di Chris e la sfilava delicatamente.
 
Chris mugugnò protestando ma il moro non ci fece molto caso. Si alzò dal letto e cercando di fare meno rumore possibile, visto l’orario, si avviò al piano di sotto per cercare le medicine.
 
Nel frattempo il soprano si mise più comodo sotto le coperte, rannicchiandosi contro il cuscino e tossendo pesantemente. “A quanto pare mi sta venendo una brutta influenza” Pensò sospirando.
 
Il moro tornò qualche minuto dopo con tra le mani un bicchiere d’acqua e delle pillole. Poggiò la roba sul comodino e si sedette di fianco a Chris, prendendolo per le spalle e facendolo accoccolare sul suo petto. Sussurrando gli disse che aveva bisogno di prendere le medicine e il soprano, pur con non poche proteste, acconsentì allungando una mano verso il comodino e prendendo le pillole, stancamente.
 
Il più grande sorrise dolcemente e appoggiò il mento sulla spalla di Chris, abbracciandolo più forte. Chris tossicchiò e poi cercò di parlare, pur con voce roca.
 
“Lo sa, è un bravo infermiere Signor Criss” Disse il soprano ridacchiando. Darren rise e gli disse grazie, forse un po’ troppo teatralmente. Il gesto fece scoppiare i due in una risata fragorosa, seppure quella di Chris fosse debole.
 
“Hai bisogno di riposare” sussurrò il moro dando un piccolo bacio sulla nuca del soprano e coprendolo di più con le coperte. 
 
Il soprano borbottò qualcosa di imprecisabile e si accoccolò di più contro il petto di Darren, chiudendo gli occhi.
 
Darren sorrise alla dolcezza che emanava Chris in quella posizione. Anche se il soprano era un vero e proprio leone, sia dentro che fuori dal set, aveva anche lui i suoi momenti di crollo. D’altronde era umano, era normale ammalarsi ogni tanto.
 
Chris, ormai profondamente addormentato, si aggrappò alla maglia di Darren sospirando tra le labbra socchiuse. So che sarai sempre al mio fianco. 
 
Il moro sorrise ancora di più e sussurrò un  Ti Amo prima di mettersi comodo contro la testiera del letto e lasciarsi andare ad un profondo e rilassante sonno, tenendo tra le braccia il suo amato.
 
**
 
Il mattino dopo Chris a causa dei rumori che provenivano dall’interno della sua stanza.
 
Aprii stancamente gli occhi, avendo un po’ di difficoltà a causa del mal di testa che si ritrovata, e notò la figura di Darren, girata di spalle, che si dava da fare con qualcosa.
 
Mugugnò rigirandosi nelle coperte e, Darren al suono di quel rumore si voltò offrendo uno dei suoi splendidi sorrisi al soprano.
 
Il soprano sorrise di rimando e Darren tornò a fare quello che aveva interrotto pochi secondi prima.
 
Dopo qualche minuto Darren si voltò con un vassoio pieno di cose da mangiare e, ai lati, qualche tipo di medicina.
 
“Sto meglio” ribattè il soprano, quando Darren gli spiegò che quelle medicine erano per l’influenza.
 
“No, non è vero. Tu non stai meglio!” Disse il riccioluto sedendosi accanto al suo ragazzo, rannicchiato ancora nelle coperte, “Chris hai idea di quanto mi sia preoccupato stanotte?” Chiese dolcemente il moro, accarezzando una guancia del soprano.
 
Il soprano sorrise e si appoggiò al palmo di Darren, mugolando dolcemente.
 
“Lo so, e mi dispiace. Ma non devi preoccuparti, io sto bene; è solo una stupida influenza” Ribattè, cercando di darsi il tono più autoritario possibile, visto le sue condizioni.
 
Il moro sbuffò ma decide si non rispondere. Sapeva che il soprano era cocciuto e sarebbe stata una battaglia persa in partenza, con lui. Quando Chris si metteva qualcosa in testa era capace di smuovere mari e monti per far si che vada tutto a buon fine, il soprano aveva la testa dura, non ci poteva fare niente.
 
“Eh va bene, va bene. Però farai lo stesso colazione e prenderai le medicine.” Si impuntò il moro, avvicinando il vassoio al soprano, il quale si sporse per prendere i due lembi e poggiarlo sulle sue gambe.
 
Con uno sbuffò, il soprano, cominciò a mangiare e, di tanto in tanto, puntava gli occhi su Darren, intento a fissarlo, seduto sui bordi del letto.
 
Quando il più piccolo finì e prese tutte le sue medicine, Darren sorrise e si avvicinò a lui, prendendolo tra le braccia.
 
“Bhè sei stato un bravo bambino, vuol dire che ti meriti una dose extra di coccole” ridacchiò per poi cominciare a baciare Chris sul collo, attento a non fargli succhiotti o a lasciare qualsiasi segno che i media avrebbero potuto intercettare.
 
Il soprano sospirò di piacere e si strinse di più alla T-shirt del suo ragazzo, conficcandogli la mano destra nei capelli.
 
Continuarono a coccolarsi per un bel po’, finchè, la madre di Chris entrò nella stanza, curiosa e preoccupata, di sapere le condizioni di suo figlio.
 
Darren decise di lasciargli un po’ di privacy e,  su incitazione di Chris, andò in bagno per farsi una doccia.
 
Chris sorrise alla madre e gli fece cenno di sedersi accanto a lui, sul letto. Il soprano aveva notato che la madre era pensierosa, così con un dolce sorriso, le chiese cosa le stesse passando per la mente.
 
“Pensavo a quando eri piccolo” rispose dolcemente Karyn. Chris sorrise, alle parole della madre, della sua infanzia ricordava molto poco e la maggior parte delle cose che ricordava non erano momenti felici. Sospirò e lasciò che la madre continuasse a parlare.
 
“Sai qual’ è stata la prima parola che hai detto?” Ridacchiò la madre, avvicinando e posando un bacio sulla guancia del figlio.
 
Il soprano scosse la testa, curioso di sapere il continuo.
 
“Oprah” rispose la madre, scoppiando in una risata.
 
Chris storse il naso e poi scoppiò a ridere, insieme alla madre.
 
“Dimmi che non è vero” ridacchiò, abbracciando dolcemente la madre.
 
“Oh, pensavo di avertelo già detto, in passato.” Il soprano scosse, di nuovo, la testa e l’espressione presente sul viso della madre diede il via ad un’altra serie di risate.
 
Nel tardo pomeriggio, Darren e Chris erano accoccolati sul letto di quest’ultimo, in silenzio.
 
Il soprano prese tra le mani il suo telefono e, ridacchiando sotto i baffi, scrisse un tweet.
 
“Cosa stai facendo?” Chiese il moro, avvicinandosi di più per sbirciare da sopra lo schermo del soprano.
 
Il soprano, divertito, ritirò il telefono e guardò il riccioluto negli occhi.
 
“Rispolvero la mia infanzia” Disse con un ghigno.
 
 
**
 
Il giorno dopo, i due giovani, prepararono le valigie; poiché dovevano tornare a L.A. per andare alla premiere del film.
 
“Mi mancherai” sussurrò Karyn stringendo suo figlio in un abbraccio stritolatore.
 
Chris ridacchiò e ricambiò l’abbraccio.
 
Darren intanto salutava Hannah e il padre di Chris. Il ragazzo si era affezionato molto alla famiglia del fidanzato, erano tutte persone adorabili, proprio come Chris, ed era difficile resistere alla loro gentilezza. Lo facevano sentire a casa.
 
Chris dopo aver salutato tutti, prese per mano il suo ragazzo ed, insieme, si avviarono alla macchina di quest’ultimo.
 
Salutarono, un’ultima volta, dal finestrino per poi sfrecciare verso l’aereoporto. Chris non si era ancora ripreso dall’influenza che lo aveva colpito il giorno prima, e seppure Darren gli aveva proposto di rimanere a Clovis qualche altro giorno e di raggiungerlo in seguito, il soprano aveva scosso la testa, non esitando nemmeno per un secondo.
 
Darren si lasciò andare sul sedile del passeggero e chiuse gli occhi. Chris sorrise e, non resistendo alla tentazione, avvicinò una mano ai capelli del riccioluto e li scompigliò, ridacchiando.
 
Il moro sbuffò cercando di essere arrabbiato ma, vedendo la faccia sorridente del suo ragazzo, scoppiò in una sana risata, che contagiò subito il più piccolo.
 
Dopo poco i due si accasciarono uno accanto all’altro, sprofondando nei rispettivi sedili, le spalle che si toccavano e, Darren; senza alcuna esitazione, avvicinò la mano a quella del soprano intrecciando le proprie dita a quelle del suo ragazzo.
 
Il soprano si voltò verso di lui e sorrise dolcemente, stringendogli di più la mano. Quelli erano i pochi momenti in cui potevano scambiarsi gesti di affetto, al di fuori dell’appartamento di Darren o quello di Chris. Quando erano in pubblico dovevano sforzarsi il più possibile di apparire distanti e sembrare semplici migliori amici. Avevano persino smesso di scherzare su twitter, poiché i loro fan erano diventati troppo sospettosi. Non che ad ogni intervista si lasciassero scappare qualcosa sull’altro, ma era impossibile, per i due, non parlare del proprio amore e anche se tentavano di nasconderlo era semplicemente lampante nei loro occhi il sentimento profondo che li legava.  
 
Chris sospirò, perso in quei pensieri, e si voltò a guardare, di nuovo, il volto del suo amato. Sorrise vedendo che il riccioluto aveva indossato l’IPOD e canticchiava a labbra chiuse tutte le canzoni de “la principessa e il ranocchio.”
 
Il soprano lasciò andare la sua testa contro il sedile e chiuse gli occhi, sperando di addormentarsi e, infatti pochi minuti dopo, i due ragazzi dormivano l’uno accanto all’altro, ancora con le mani intrecciate tra loro.
 
 
 

Buonasera a tutti, scusate se questo capitolo è un pò più corto rispetto al normale, ma non avevo proprio ispirazione. Spero che il capitolo vi piaccia lo stesso ^_^ So che non scrivo molto bene, ma vorrei migliorare quindi recensite e datemi dei consigli, per favore! *Implora Recensioni* xD.

Come sempre vorrei dedicare questo capitolo al mio Kurtie. Sei speciale! Ti voglio bene -Tina <3 <3 

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Capitolo 4
*** Nice To Meet You. ***


Nuovo capitolo ;) 


Darren e Chris si trovavano a New York da un paio di giorni e, la sera prima della Premiere, Darren aveva invitato i suoi genitori a casa sua, per fargli conoscere Chris e dirgli della loro relazione.
 
Chris, al contrario di Darren, era molto agitato e, nel mentre preparavano la cena, il soprano non riusciva a stare un attimo fermo, battendo il piede sul pavimento con forza, come se avesse un tic nervoso.
 
Il moro ridacchiò e si sporse per avvolgere la vita di Chris con le braccia.
 
“Non devi essere così nervoso, non ti condanneranno al patibolo” ridacchiò di nuovo. 
 
Chris fece una smorfia seccata e diede una pacca sulla spalla del fidanzato.
 
“Com‘è che tu non sei nervoso? Praticamente stasera ti dichiarerai gay davanti ai tuoi genitori, e per di più gli dirai che hai un ragazzo. Non hai nemmeno un po’ d‘ansia?” Chiese il soprano, guardando fisso negli occhi del moro, il quale scosse la testa e sorrise dolcemente.
 
Si avvicinò ancora di più al soprano e gli accarezzò una guancia.
 
“Non sono nervoso perché penso che già abbiano capito cosa c‘è tra di noi. Mia madre ha un ottimo spirito di osservazione e so che ha notato il modo in cui i nostri occhi diventano a cuoricino ogni volta che il nostro sguardo si unisce” ridacchiò. 
Chris sorrise dolcemente e si strinse più forte al suo ragazzo.
 
“Resta il fatto che io sono ancora in ansia.” sbuffò da sopra la spalla del moro.
 
Il più grande gli accarezzò la schiena e poi controllò l’orologio. 
 
“Perché non vai a farti una doccia e ti prepari? Può darsi che ti rilassi, manca ancora un‘ora prima che arrivino” propose dolcemente Darren.
 
Chris annuì e dopo aver stampato un bacio sulle labbra del moro si avviò in bagno.
 
Darren sospirò. Bhè anche se non l’aveva detto a Chris, per non farlo preoccupare di più, un po’ d’ansia ce l’aveva. 
 
Dopotutto doveva dichiararsi gay davanti ai genitori. E anche se sapeva che sua madre l’avrebbe presa bene, non sapeva come l’avrebbe presa suo padre. Di Chuck non doveva preoccuparsi poiché aveva beccato lui e Chris, qualche sera prima, a pomiciare in macchina, sotto casa di Darren.
 
Il moro rabbrividì al ricordo e ridacchiò pensando alla faccia di Chuck, che aveva appena visto il proprio fratello etero pomiciare in macchina con un altro ragazzo.
 
Darren ricordava che suo fratello l’aveva preso in giro, bonariamente, per una settimana. Ricordava le risate quando Chuck gli diceva che adorava avere un cognato come Chris. Darren ne era compiaciuto, sapeva che il soprano fosse adorabile, ma che soprattutto fosse suo.
 
Anche se Darren non appariva in quel modo era un tipo molto geloso. Cercava di non darlo a vedere, soprattutto a Chris, ma il solo pensiero che il soprano fosse toccato da mani che non erano le sue, baciato da labbra che non erano le sue, guardato da occhi che non erano i suoi… lo mandava semplicemente in bestia.
 
Una volta avevano litigato e non si erano rivolti la parola per due giorni interi, poiché una sera, essendo andati in un locale un po’ appartato, un ragazzo aveva fissato il sedere del soprano per tutta la serata. In un primo momento il moro aveva finto di non farci caso, ma ad un certo punto quel giovane si era avvicinato al suo ragazzo e gli aveva sfiorato una gamba, sorridendo.
 
Darren era uscito dal locale e Chris lo aveva raggiunto in un attimo. Avevano discusso e Darren aveva mentito a Chris dicendogli che nel locale non c’era aria e aveva chiuso il discorso. Il soprano sapeva che il suo ragazzo gli stava nascondendo qualcosa e cercò di scoprirlo, ma il risultato fu che litigarono ancora più pesantemente e non si parlarono per due giorni. Evitando di guardarsi negli occhi appena si incontravano, insieme agli altri del cast.
 
Morale della favola: Chris non sapeva che Darren sotto sotto era irrimediabilmente geloso ed ogni volta che litigavano il moro cercava di nasconderglielo. Forse per vergogna o forse perché aveva paura che se l’avesse detto al soprano, quest’ultimo lo avrebbe usato a suo vantaggio. Darren sapeva quanto il soprano si divertisse a provocarlo.
 
Due braccia intorno alla sua vita riportarono il moro alla realtà. Chris si avvicinò di più e posò un bacio sotto il lobo dell’orecchio di Darren.
 
Quest’ultimo sorrise e si voltò per guardare il suo fidanzato, pulito e profumato ed anche assolutamente fantastico in quel pantaloni neri strettissimi e quella camicia azzurra a righe blu. Il moro guardò Chris e sorrise ampiamente.
 
“Sei bellissimo” sussurrò continuando a guardarlo come se volesse mangiarlo con gli occhi. Il soprano arrossì e si passò una mano tra i capelli, ancora bagnati.
 
“Grazie, ma tu lo sei di più” Darren ridacchiò e lasciò correre, accarezzando dolcemente i capelli del suo ragazzo.
 
“Non li asciughi?” Chiese dolcemente, tirandone piano una ciocca.
 
Il soprano annuì “In realtà non trovo il phon” spiegò sorridendo.
 
Darren ridacchiò e si avviò a prendere il phon che porse al suo ragazzo. Quest’ultimo si sporse per dargli un bacio sulle labbra e si avviò di nuovo in bagno.
 
Darren guardò l’orologio e constatò che mancavano circa 10 minuti prima che i suoi genitori arrivassero. E lui sapeva quanto i suoi genitori potessero essere fastidiosamente puntuali.
 
Decise così di darsi da fare e finire di preparare il tutto, per rendere la serata semplicemente perfetta. Per lui, per il suo ragazzo… per il loro amore.
 
Il loro era un passo importante, avrebbero detto a qualcuno della loro storia e l’avrebbero detto con consenso. Questa volta non sarebbero stati beccati a pomiciare in macchina dal fratello di Darren o in camera degli ospiti dalla madre di Chris. Questa volta si sarebbero presi per mano e, guardando negli occhi i genitori del moro, avrebbero rivelato quanto era forte il loro amore.
 
Darren sorrise e proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta. Il battito cardiaco del moro aumentò e Chris si fiondò accanto al suo ragazzo, prendendogli la mano e baciandogli la guancia.
 
“Courage” mormorò il soprano ridacchiando e staccandosi da Darren.
 
Quest’ultimo scoppio a ridere “Smettila, cretino” disse per poi andare ad aprire la porta ed accogliere in casa i propri genitori e il fratello, che aveva portato una sua amica.*
 
Chris si avvicinò ai genitori del suo ragazzo e, con un sorriso, porse loro la mano, presentandosi.
 
“Piacere di conoscervi” sussurrò il moro, un po’ teso. Stava cercando di non darlo a vedere ma Darren sapeva quanto il suo ragazzo fosse nervoso e questo lo fece sorridere dolcemente, pensando a quanto il soprano fosse adorabile.
 
 
**
 
Dopo cena si riunirono tutti sul divano e Darren si accomodò accanto a Chris poggiandogli una mano sulla spalla, dolcemente.
 
La madre di Darren notò il gesto e sorrise ampiamente.
 
Cominciarono a parlare della premiere e Chris e Darren raccontarono quanto fossero eccitati e quanto speravano che il film fosse un successone.
 
Chuck, di tanto in tanto, lanciava al fratello delle occhiate maliziose, quando si rendeva conto che Darren toccava la gamba del soprano non poi tanto accidentalmente, e il moro arrossiva quando si accorgeva delle occhiate del fratello.
 
L’amica di Chuck, che non era a conoscenza di nulla, si guardava intorno un po’ smarrita. 
 
Dopo un po’ di tempo Darren chiese a Chris di aiutarlo a prendere i cocktail dalla cucina e,quando il soprano annuii seguendolo, si avviarono in cucina. Sotto lo sguardo sempre più divertito di Chuck.
 
Dopo essere entrati Darren chiuse la porta e si mise a camminare nervosamente per la stanza, mentre Chris lo guardava confuso.
 
“Che ti prende?” Chiese dolcemente il soprano, poggiando una mano sulla spalla del ragazzo, trattenendolo.
 
“Non posso farlo… E se non mi accettassero? Se non accettassero noi?” Chiese mentre l’ansia faceva capolinea nella sua voce.
 
“Ma tu non eri quello che non aveva paura? Chi sei? Cosa ne hai fatto del mio ragazzo?” Chiese il soprano, cercando di alleggerire l’atmosfera.
 
Il moro si lasciò andare ad una risatina un po’ nervosa e poi guardò il più giovane negli occhi.
 
“E‘ andato a farsi un giro. Più precisamente è andato a farsi fottere…” Scherzò ridendo. Il soprano lo imitò e mise le mani sulle spalle del suo ragazzo, facendogli alzare il mento per poterlo guardare negli occhi.
 
“Darren non devi avere paura. Sono i tuoi genitori e ti amano per quello che sei, vedrai ti accetteranno e sapranno capire che il sentimento che ci lega va ben oltre la percezione del ‘normale‘. Sono convinto che stasera siano riusciti a riconoscere, nei nostri occhi, l‘amore che proviamo l‘uno per l‘altro” Sorrise dolcemente stringendo la presa delle sue mani sulle spalle del ragazzo riccioluto. “Darren tu sei fantastico perché sai essere te stesso senza avere paura di mostrarti. Sei fantastico perché non ti importa quello che dice la gente e quello che potrebbero pensare. Niente può scalfirti, figuriamoci se tu lasciassi che i tuoi genitori decidessero per te. E anche se non dovessero accettarci cercheremo di fargli cambiare idea” Si avvicinò al moro e poggiò la sua fronte su quella del fidanzato “Io Ti Amo, Darren. Ti starò sempre vicino, qualsiasi cosa accada. Questo lo sai, vero?” Chiese con un sorriso dolce. Il moro lo guardò fisso negli occhi e annuì. Poi poggiò dolcemente le sue labbra su quelle del più giovane.
 
Chris sospirò e andò ad avvolgere una guancia del moro con una mano, attirandolo di più a sé. Si lasciarono trasportare dal bacio per un po’ di tempo, tenendo le loro mani saldamente intrecciate.
 
Si staccarono dopo un po’, entrambi con il fiato corto e con un sorriso smagliante.
 
Presero i cocktail e si avviarono di nuovo il salotto, però prima si guardarono negli occhi e annuirono cercando di infondersi coraggio l’uno con l’altro. Tra di loro non c’era bisogno di parole, con un solo guardo riuscivano a percepire cosa l’altro stesse pensando e con una carezza riuscivano a trasmettersi tutto il coraggio necessario ad affrontare qualsiasi tipo di problema.
 
Darren, posizionandosi al centro della stanza, richiamò l’attenzione dei suoi familiari, rivolgendo uno sguardo dolce al suo ragazzo che se ne stava seduto sul divano.
 
Si schiarì la gola e prese un lungo sospiro.
 
“Bhè sinceramente non ho la più pallida idea di dove cominciare. Di solito si fanno quei discorsi pieni di senso che cominciano con un ‘A volte nella vita’ ma io non farò nessun discorso del genere. Non voglio fare nessuno di quei discorsi strappalacrime in cui vi ringrazio per tutto quello che avete fatto per me. Non voglio dilungarmi a parlare della mia infanzia e di quello che la vita mi ha riservato. Vorrei solo farvi capire una cosa: se dovessi descrivere la mia vita in una sola parola sceglierei ‘Christopher’.” Disse sorridendo e rivolgendo uno sguardò colmo d’amore al soprano. Tutti i presenti nella stanza si voltarono verso di lui e quest’ultimo arrossì fino alla punta delle orecchie.
 
“Sceglierei lui perché è la persona che in assoluto ha cambiato la mia vita. Sotto tutti i punti di vista. E‘ un confidente, è il mio migliore amico, è la persona con cui posso sfogarmi quando sto male o quando sono stanco; senza avere paura di risultare patetico, è la persona di cui mi fido di più in assoluto. Ma, cosa più importante, è l‘uomo che amo”
 
Il soprano sorrise al riccioluto, mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime. Darren si avvicinò al più piccolo e gli asciugò una lacrima cascata fuori dai suoi occhi.
 
“Da quando ti ho incontrato la mia vita ha assunto un senso, hai cambiato la mia concezione di cosa è giusto e cosa è sbagliato. Mi hai fatto capire che nella vita non c‘è bisogno di etichette e che non bisogna essere qualcuno di fondamentalmente importante per entrare nel cuore di qualcuno. Mi hai fatto capire che la vita può essere assolutamente difficile ma che, se la si affronta con un sorriso, si riescono a superare gli ostacoli più difficili. Mi hai insegnato che avere accanto qualcuno che ti ama allo stesso modo in cui lo ami tu è la cosa migliore che possa capitare. E a me è capitata, Chris. Il destino mi ha condotto da te, chiedendomi di prendermi cura di te così come so che tu ti prenderai cura di me. Perché noi siamo un‘unica cosa…” parlò senza mai staccare gli occhi da quelli del suo fidanzato.
 
Chris appoggiò una mano sulla guancia del riccioluto e, con gli occhi pieni di lacrime, sussurrò di amarlo. Entrambi si dimenticarono di non essere soli nella stanza, troppo persi a dedicarsi al loro amore e a quello che rappresentavano l’uno per l’altro. Continuarono a fissarsi negli occhi e poco dopo Darren si sporse per posare un dolce bacio sulle labbra del soprano.
 
Qualcuno alle sue spalle tossì e riportò i due giovani alla realtà, che si staccarono istantaneamente, senza però lasciare le loro mani intrecciate.
 
Darren guardò la sua famiglia, seduta sul divano, il quale aveva degli sguardi che lui non riusciva a decifrare. Gli occhi della madre erano solcati dalle lacrime e Chuck sorrideva dolcemente. Lo sguardo del padre invece era inaspettatamente chiaro: sorrideva dolcemente e i suoi occhi trasmettevano una gioia e un orgoglio immesamente grande.
 
Si alzò e si avvicinò alla madre, inginocchiandosi davanti a lei e asciugandogli le lacrime con le dita.
 
“So che può essere difficile da accettare, ma è quello che sono, mamma! Io so che senza di Chris non potrei vivere, so quanto lo amo e che vorrei passare il resto della mia vita con lui. Sono sicuro che lui è l‘uomo che in futuro vorrò sposare. E so che per voi tutto questo può risultare strano e che non ve lo aspettavate assolutamente…”
 
La madre lo interruppe posandogli due dita sulle labbra. Si avvicinò e posò un bacio sulla fronte del figlio, attirandolo di più a sé.
 
“Io Ti Amo, figlio mio. Niente e nessuno potrà cambiare questo. Nessuna scelta che tu prenderai sarà in grado di portarti via da me. Accetterò tutto quello che farai e ti supporterò per ogni cosa che deciderai, perché è questo che una madre fa: amare incondizionatamente suo figlio, indipendentemente dai suoi gusti o dalle sue decisioni. Per me tutto questo non cambia niente e ti voglio bene proprio come prima, anzi ancora di più. E voglio bene anche a Chris e sono contentissima che lui faccia parte della nostra famiglia” La donna sorrise dolcemente e cercò lo sguardo del marito, che annuì con un sorriso.
 
Darren si lasciò sfuggire qualche lacrima e strinse la madre in uno stretto abbraccio. La donna cominciò a singhiozzare stringendo forte il figlio a sé. Rimasero in quella posizione per un tempo indefinito, poi quando si staccarono, Darren, si avvicinò al padre porgendogli la mano. Per quanto volesse bene al padre erano entrambi due tipi molto timidi l’uno con l’altro, quindi non dimostravano mai i loro sentimenti a vicenda. Inaspettatamente l’uomo tirò la mano del figlio e lo stritolò in un caloroso abbraccio; che il moro ricambiò all’istante.
 
Il fratello del moro e la ragazza seduta al suo fianco cominciarono ad applaudire dolcemente, facendo scoppiare tutti a ridere.
 
L’atmosfera si rilassò in un baleno e tutti i presenti presero in mano il proprio bicchiere di cocktail dando il via ad un brindisi, dedicato agli innamorati: in particolar modo a Chris e Darren.
 
La serata passò piacevolmente e molto in fretta, ridendo e scherzando di cose a volte senza senso. Chuck e Darren cominciarono a suonare con i loro strumenti e gli altri si lasciarono avvolgere da quel dolce suono.
 
Dopo un po’ di tempo arrivò l’ora, per la famiglia del riccioluto, di tornare a casa.
 
Si salutarono e Chris si lascò cadere sul divano appena Darren richiuse la porta dietro i suoi genitori.
 
Il riccioluto sorrise e si accomodò accanto al suo ragazzo, accarezzandogli dolcemente una guancia.
 
“Bhè devo dire che è stata una serata piena di sorprese” scherzò il moro.
 
Il soprano ridacchiò e si avvicinò di più al suo ragazzo, poggiando la testa sul suo petto e infilando la mano sotto la sua maglia, accarezzandone dolcemente gli addominali.
 
Il moro sospirò al contatto della mano fredda del suo ragazzo sulla sua pelle calda.
 
Il soprano continuò a tracciare il petto del suo ragazzo con le dita, mentre lasciava soffici baci sul collo del moro.
 
“Quindi tu… vorresti sposarmi, in futuro?” Chiese maliziosamente il più piccolo avvicinandosi a mordicchiare il lobo dell'orecchio del riccioluto, che si lasciò sfuggire un sospiro un po’ più alto del normale.
 
“Io voglio sposarti, Chris” sorrise e il più piccolo rabbrividii a quelle parole. Si sporse di più e si mise a cavalcioni sul suo ragazzo, baciandolo dolcemente sulle labbra.
 
“Diciamo che questa serata deve essere chiusa in bellezza” mugugnò il più piccolo sulle labbra del moro, che annuì vigorosamente. Strinse il più piccolo a sé ed entrambi si lasciarono trasportare da un vortice irrefrenabile di emozioni.
 
Un’ora dopo erano entrambi stesi sotto le coperte e Chris dormiva profondamente, appoggiato al petto di Darren.
 
“Ti sposerò, Chris. Te lo prometto. Non appena tutto il mondo saprà di noi, ti sposerò” Sussurrò il riccioluto, anche se sapeva che il suo ragazzo stava dormendo, sentiva il bisogno di pronunciare quelle parole.
 
Lasciò un morbido bacio sulla fronte del soprano e si addormentò sognando fiori d’arancio e Chris, in tutta la sua splendida bellezza, che lo raggiungeva sotto un altare per pronunciare le fatidiche parole che li avrebbero uniti per tutto il resto della loro vita.
 
**
 
Chris e Darren erano troppo impegnati a rispondere alle domande degli intervistatori ma, nei momenti in cui pensavano che nessuno li stesse guardando, si rivolgevano sguardi colmi d' amore che avrebbero potuto incendiare una foresta.
 
Dopo essere stati intervistati dalla maggior parte dei presenti alla premiere Chris notò i genitori di Darren in un angolo, dietro di lui. Si avviò verso di loro e con slanciò abbracciò la madre del suo ragazzo che rispose con vigore e poi si sporse per abbracciare il padre.
 
Conversarono velocemente, poiché l’agente di Chris continuava a chiamarlo e a dirgli che doveva salire sul tappeto rosso per poi avviarsi a vedere il film.
 
Chris sospirò e con un cenno della mano salutò ulteriormente i parenti del suo ragazzo e si avviò verso quell’orda di fan che continuavano a urlare il suo nome.
 
Parecchie fan durante l’evento gli avevano chiesto se tra lui e il suo co-protagonista ci fosse del tenero, ma lui si limitava a ridacchiare e a scuotere la testa, senza guardare il diretto interessato negli occhi. Per quanto poteva essere un buon attore sapeva che i suoi occhi non riuscivano a mentire sul sentimento che provava nei confronti di Darren.
 
Dopo aver firmato una quantità indecifrabile di autografi si avviò all’interno del cinema e sospirò appena le porte dietro di lui si chiusero. Era sicuro che gli sarebbe venuta una paralisi facciale a forza di sorridere. 
 
Perso nei suoi pensieri, il soprano, non si accorse che Darren lo stava fissando con un sorrisone a 32 denti.
 
Il moro si avvicinò al più piccolo e, dopo aver controllato che in giro non ci fosse nessuno, si sporse per dargli un bacio sulle labbra.
 
“E‘ assolutamente frustrante stare al tuo fianco e non poterti tenere per mano e baciarti quanto mi pare e piace” Disse il riccioluto, sospirando di frustrazione.
 
Il soprano sospirò e annuì. Condivideva in pieno la frustrazione del suo ragazzo e non vedeva l’ora di poter tornare a casa e stringersi a lui, come aveva desiderato fare tutto il giorno.
 
“Ehi piccioncini, il film sta per iniziare” Mark ridacchiò mentre si avvicinava ai due innamorati e posava la mano sulla spalla del riccioluto.
 
“Fanculo, Mark” disse il soprano, ancora stressato per il fatto di non poter sfiorare il suo ragazzo quando voleva.
 
Mark alzò le mani in segno di resa e poi si rivolse a Darren “E‘ già alla sindrome pre-mestruale?” Chiese.
 
Il moro scoppiò a ridere e il soprano gli lanciò un’occhiataccia che fece smettere subito di ridere il più grande. Mark guardando quella scena, scoppiò a ridere e poi si allontanò a grandi passi.
 
“Me la pagherai, dovevi difendermi invece di ridermi addosso” Disse fintamente offeso il più piccolo.
 
Il moro ridacchiò e posò le mani sulle spalle del suo ragazzo.
 
“Non hai bisogno di essere difeso. Se qualcuno ti insultasse tu sapresti benissimo difenderti infilzandolo con i tuoi sai. E poi difenderti con Mark è una causa persa. Sappiamo entrambi quanto sia idiota. E se ti avessi difeso, di sicuro, avrebbe intuito qualcosa” Scoppiò a ridere di nuovo, pochi secondi dopo si unì anche Chris alle risate.
 
Darren gli diede una pacca sulla spalla, dolcemente. “Andiamo ninja, prima che il film inizi senza di noi”
 
Il soprano annuì e si sporse per dare un bacio sulle labbra del moro prima di avviarsi entrambi nella sala del cinema.
 
**
 
Due ore dopo erano tutti radunati in un locale vicino al loro albergo. Erano tutti particolarmente brilli, tranne il soprano che aveva deciso di non bere per controllare il suo ragazzo, che diventava particolarmente iperattivo quando l’alcohol scorreva nel suo corpo.
 
Già assistendo a tutto quello che gli stava succedendo attorno, il soprano si infilava le mani nei capelli, shockato.
 
Kevin era sulle spalle di Mark e continuava a ripetere “Corri cavallo, senza fermarti” e Mark imitava il nitrito di un cavallo.
 
Dianna e Lea ridevano senza sosta, mentre Ashley e Amber erano completamente collassate sul tavolo. Chissà chi povera anima in pena le avrebbe condotte all’albergo. In quel momento ricordò che lui e Darren avevano deciso di non rimanere in albergo insieme agli altri, ma di rifugiarsi a casa del riccioluto. Così si alzò dal tavolo e decise di avviarsi a casa, prendendo il moro sotto braccio e facendolo scivolare nella macchina, dopo aver salutato tutti gli altri.
 
Una volta arrivati all’appartamento, Chris si coricò il moro tra le braccia e lo aiutò ad entrare in casa. Quest’ultimo rideva senza sosta continuando a cantare le canzoni dei film disney e Chris non poteva fare a meno di ridere vedendo l’infantilità del suo ragazzo.
 
Lo adagiò sul letto e cominciò a spogliarlo, lasciandolo solo in boxer e facendolo scivolare sotto le coperte.
 
Si avviò in bagno e si spogliò, lavandosi e dedicandosi a mettere della crema sul succhiotto che Darren gli aveva fatto la sera prima e che aveva, soddisfacentemente, nascosto durante la giornata.
 
Ritornò in camera e si mise sotto le coperte, accanto al suo ragazzo; che all’istante gli avvolse la vita con un braccio e affondò il viso nell’incavo tra la spalla e il collo del soprano.
 
Chris sorrise e mise una mano tra i capelli del moro, accarezzandoglieli dolcemente, facendo mugolare di piacere il diretto interessato.
 
Rimasero così, a coccolarsi, per un tempo che non si può definire, poi entrambi si addormentarono felici di sentire il calore dell’altro sulla propria pelle.
 


** Poiché non ho la minima idea del fatto che Chuck sia fidanzato, ho deciso di usare un'amica.

Ed eccomi con un nuovo capitolo. Spero vi sia piaciuto. Ringrazio tutte le persone che hanno recensito lo scorso capitolo ;) e ringrazio infinitamente la mia Beta che mi sostiene qualsiasi cosa io faccia :D Ti voglio bene ^_^


Al prossimo aggiornamento. -Tina <3

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Capitolo 5
*** Best Thing I Ever Had. ***









“Stavo pensando…” Disse il moro, seduto sul divano intento ad accarezzare la schiena del soprano, che se ne stava raggomitolato accanto a lui.
 
Chris a quell’affermazione alzò di scatto la testa. “Perché tu sei in grado di pensare?” Scherzò, ridacchiando.
 
“Smettila” disse il più basso, mettendo un broncio. Il soprano si avvicinò e si schioccò un sonoro bacio sulla guancia, poi appoggiò la testa sulla spalla del moro.
 
“Dicevo…” continuò imperterrito il più grande. “Passiamo tutto il nostro tempo insieme, dormiamo sempre più spesso uno a casa dell‘altro, praticamente siamo come una vecchia coppia sposata.”
 
“Darren dove vuoi arrivare?” Chiese un po’ impaurito il soprano. Da come si stava evolvendo la situazione, sembrava che Darren volesse chiedere di sposarlo.
 
“Pensavo… bhè che ne dici di portare un po’ della tua roba qui?” chiese con uno sguardo che fece sciogliere il cuore del suo ragazzo.
 
“Mi…mi stai chiedendo di venire a vivere qui?” Chiese interdetto il soprano, mentre un dolce sorriso si faceva spazio sul suo viso.
 
“In un certo senso…” sussurrò il moro, affondando il viso nella spalla del soprano.
 
Chris sorrise, un po’ triste, e si strinse di più al riccioluto. “E se i media dovessero venire a saperlo?” Chiese con una punta d’ansia.
 
“Non mi importa,Chris. L‘unica cosa che chiedo è stare più tempo possibile con la persona che amo.” sorrise, il moro.
 
Chris lo abbracciò stretto e lo baciò dolcemente sulle labbra.
 
“Si, Darren. Però non posso venire ‘completamente’ a vivere qui. Ma ti prometto che non tornerò quasi mai a casa mia” ridacchiò. “Come se ora lo facessi” sussurrò, e questo fece partire una risata roca dal moro, al quale si unì anche quella del soprano.
 
Per un po’, i due ragazzi, rimasero in silenzio. Beandosi della dolcezza dei loro baci e dei solo sospiri.
 
“Vorrei poter dire a tutti che io e te stiamo insieme” sussurrò il soprano, accarezzando il petto del moro.
 
Darren annuì e schioccò un bacio sulla fronte del soprano, stringendolo forte.
 
“Prima o poi lo faremo. Diremo a tutti quanto ci amiamo e io potrò stringerti a me, davanti a tutti. Potremo baciarci davanti a tutti. E chissà, magari anche sposarci, un giorno” sussurrò il moro. Aveva sempre pensato di voler sposare Chris, ma non era il momento di chiederglielo. Stavano insieme da così poco, eppure il loro rapporto sembrava essere nato da anni.
 
Sembrava che il loro amore si rafforzasse ogni giorno, facendoli innamorare come il primo istante. Facendoli sentire anche un po’ come adolescenti alla prima cotta. Ma sapevano entrambi che il loro amore non era una semplice cotta adolescenziale, sapevano entrambi che quello che provavano l’uno per l’altro era ben aldilà del concetto di ‘amore’, sapevano entrambi di non essere soltanto innamorati, ma di essere l’uno il migliore amico dell’altro, l’uno il confidente dell’altro, potevano contare sull’altro qualsiasi cosa sarebbe accaduta. Potevano parlare tra di loro di qualsiasi cosa, senza paura né vergogna. Il loro concetto di ‘stare insieme’ andava ben oltre il baciarsi e fare l’amore. Il loro concetto di stare insieme si basava sulla fiducia reciproca.
 
Non erano semplicemente due ragazzi che stavano insieme, erano due persone che si fidavano l’uno dell’altro. Che erano importanti l’uno per l’altro. 
 
“Chissà, mai dire mai” sussurrò, poco dopo, il moro.
 
Il soprano ridacchiò e puntò un dito contro il petto del suo ragazzo.
 
“A proposito di ‘mai dire mai’ ti è sembrato il caso di dire nella Live Chat che sei ‘consumato d’amore per me’ e che se ci sposeremo ci chiameremo ‘Chris Squared’?” Chiese cercando di fare il sostenuto. 
 
Darren ridacchiò e sfoggiò il suo ‘sguardo da cucciolo bisognoso di coccole’. “Dai amore, era per scherzare. Poi è stato Mark ad iniziare!” disse cercando di incolpare Mark.
 
“Bene, vorrà dire che Mark lo ucciderò domani. Ma ora è il tuo turno” ridacchiò e si mise a cavalcioni sulla pancia del fidanzato. Cominciò a baciarlo con passione, mentre passava le mani tra i suoi capelli ricci.
 
“Bhè, se questa è la mia punizione, vuol dire che lo farò più spesso nelle interviste.” ridacchiò il moro, ricambiando i baci.
 
“Oh non ti conviene, Dar. Se lo farai di nuovo giuro che non faremo sesso per un mese!” scoppiò a ridere, il soprano. Il povero riccioluto lo guardò sconvolto.
 
“Cosa? Non faremo sesso per un mese?” Chiese, con occhi sgranati.
 
“Solo se lo rifarai!” ridacchiò il più piccolo.
 
“Bene, vuol dire che mi conterrò, nelle prossime interviste!” Disse mentre afferrava il soprano per i fianchi e cominciava a sfilargli la maglia.
 
“Darren. Il divano è scomodo” mugugnò il soprano, mettendo le mani sul petto del riccioluto e allontanandolo quanto bastava per parlare.
 
Il moro sorrise e si alzò, prendendo il suo ragazzo per mano e conducendolo in camera da letto.
 
Dopo un pò erano entrambi stesi, di fianco, sul letto. Le cose stavano già prendendo una piega decisamente più accesa. I due ragazzi si baciavano e si strusciavano con passione che avrebbe potuto incendiare un’intera foresta.
 
“Che intenzioni hai?” chiese, senza fiato, il soprano.
 
“Shh, non parlare!” Disse il moro, baciando il collo candido del soprano. 
 
Chris si lasciò andare, stendendosi di schiena e portando il moro sopra di lui. Gli sfilò la maglia e accarezzò il suo petto, facendo mugolare il riccioluto.
 
Il soprano alzò il bacino, cercando di sentire quello del moro. Il contatto mandò una scarica di brividi lungo la schiena di entrambi i ragazzi.
 
Darren si fiondò sul collo del soprano, succhiandolo con veemenza.
 
“Darren, lo sai che non devi lasciarmi segni visibili” sussurrò il soprano, con voce roca.
 
Il moro sbuffò “Bhè se non posso lasciarteli sul collo, troverò un altro posto.” Sussurrò per poi scendere a baciare il petto del soprano, arrivando sul fianco. Cominciò a succhiare e mordicchiare la pelle, lasciandogli un visibile segno rosso-violaceo.
 
“Idiota, mi hai fatto un succhiotto sul fianco?” disse, ridacchiando, il soprano.
 
Il moro annuì e passò le mani sulla cintura del soprano, cominciando a slacciarla.
 
Il soprano sospirò di piacere e si alzò per togliersi i jeans.
 
Il moro sorrise e si sfilò anche lui i jeans insieme alla biancheria intima.
 
Dopo vari minuti si ritrovarono entrambi sotto le coperte, nudi, provando una dell’esperienze più belle della loro vita. Mentre si perdevano l’uno nei gemiti dell’altro, stringendosi forte e sussurrando l’uno il nome dell’altro.
 
Poco più di un’ora dopo il soprano dormiva profondamente, mentre Darren lo guardava, innamorato e gli accarezzava la schiena nuda.
 
“Sei la miglior cosa che io abbia mai avuto” sussurrò all’orecchio del suo ragazzo. E quest’ultimo, proprio come se l’avesse sentito, si strinse più forte a lui e sorrise dolcemente.
 
**
“DARREN! Muoviti o faremo tardi” implorò il soprano, scuotendo le spalle del suo ragazzo, ancora dormiente.
 
“Altri cinque minuti, mamma!” mugugnò affondando il viso nel cuscino.
 
Il soprano scoppiò a ridere e cominciò a fargli il solletico sui fianchi. “Non. Sono. Tua. Madre.” scandì ogni parola con un forte colpo di solletico. Il moro si alzò di scatto, spostando le mani del suo ragazzo.
 
“Ma sei impazzito?” Chiese, ancora con voce impastata di sonno. Guardava attentamente tutta la stanza, cercando di mettere a fuoco, poiché la luce del sole arrivava dritto nei suoi occhi.
 
“No! Siamo in ritardo…” sussurrò,
 
“In ritardo per cosa?” Chiese stordito il moro, raggomitolandosi sul cuscino e chiudendo gli occhi.
 
“Amore, dai alzati. Abbiamo il pranzo con il Cast!” sussurrò, accarezzando la schiena del suo fidanzato.
 
Il moro mugugnò ma non si mosse. Il soprano sbuffò e tirò le coperte giù dal letto, scoprendo la figura nuda del suo ragazzo, accucciato sul cuscino. Lo scrutò dalla testa ai piedi e poi scosse il capo, per cacciare dei pensieri non proprio casti che gli erano appena passati per la mente.
 
“Su, muoviti!” Disse tirando il braccio di Darren e facendolo sedere ai piedi del letto. Sapeva che c’era solo un unico modo per svegliare il suo ragazzo. Così si sedette sul letto accanto a lui, gli prese il viso tra le mani e lo baciò con passione.
 
Il moro sorrise e, svegliatosi, intrecciò le mani tra i capelli del soprano, ricambiando il bacio con ardore.
 
Il soprano sospirò e si staccò. “Bene, ora che sei sveglio, vestiti!” Disse, passando un paio di boxer al moro.
 
Il riccioluto, brontolando, li afferrò al volo e si diresse in bagno per fare una doccia veloce.
 
Una volta che entrambi furono pronti, belli e profumati, si avviarono mano nella mano alla macchina di Darren.
 
Uscirono dalla porta sul retro e, una volta arrivati all’auto, Darren aprì la portiera a Chris con un sorriso.
 
“La ringrazio, Sir!” ridacchiò il soprano, entrando in macchina.
 
Darren rise e si accomodò al posto del guidatore. 
 
Durante tutto il viaggio in macchina si presero in giro e si scambiarono qualche bacio, ogni volta che si fermavano ad un semaforo.
 
 
**
 
“Eccoli finalmente! I due piccioncini, dormito bene?” Chiese Kevin, sarcasticamente.
 
“Si, benissimo. Ti ringrazio.” Rispose senza battere ciglio, il soprano. Darren ridacchiò e si avvicinò al tavolo, imbandito di ogni tipo di pietanza possibile.
 
“Che fame!” disse il moro, leccandosi le labbra. Sporse la mano per prendere un pezzo di sushi, quando uno schiaffo lo bloccò.
 
“Fermo! Si mangia a tavola, tutti insieme!” disse, prendendo il moro per un braccio e trascinandolo dove c’erano tutti gli altri colleghi, ma soprattutto dove non c’era cibo.
 
Si sedettero entrambi sull’altalena, poiché si trovavano nel giardino di casa Overstreet, e il moro fece scorrere una mano sulle spalle del soprano. Che subito si scansò e lo guardò confuso.
 
“Sei cretino o cosa? Ti vuoi far beccare?” sussurrò cercando di non farsi sentire dai suoi colleghi.
 
“Scusami, è la forza dell‘abitudine. Non riesco a starti accanto senza abbracciarti o semplicemente tenerti la mano.” sussurrò di rimando, il moro.
 
Il soprano sorrise e poggiò velocemente un bacio sulla spalla del moro, guardandosi prima intorno e assicurandosi che nessuno li stesse guardando.
 
Mark si avvicinò alla coppia e, senza preavviso, prese Chris in braccio e, avvicinandosi alla piscina, lo buttò all’interno.
 
“Mark, sei morto!” Urlò il soprano, prendendo il ragazzone per la caviglia e trascinandolo in acqua.
 
Il ragazzo con la cresta, dopo essere risalito, prese il soprano per i fianchi ed entrambi cominciarono a schizzarsi, ridendo come matti.
 
“Oh Colfer, prima o poi la pagherai” disse divertito Mark, dopo che Chris gli aveva fatto bere minimo tre litri d’acqua.
 
Il soprano scoppiò a ridere e uscii dalla piscina.
 
Darren deglutì alla vista del suo fidanzato, completamente bagnato, con i vestiti che gli si appiccicavano sulla pelle e mostravano distintamente il suo corpo perfetto.
 
Il moro cominciò a sentire caldo così decise di alzarsi e distogliere lo sguardo da quella bellezza greca, si avviò a passo marcato verso i suoi compagni e si mise a scherzare con Chord e Kevin. Ma all’improvviso il soprano lo prese per i fianchi e lo fece cadere in piscina, ridendo.
 
Darren tossicchiò per l’acqua che aveva ingurgitato, ma non fece nemmeno in tempo a minacciare il suo ragazzo che un’orda di persone gli si scagliava addosso, per poter entrare in piscina. Venne sommerso dal corpo di Lea che fece un tuffo e, il povero riccioluto, andò a sbattere la testa contro la spalla della ragazza. Quest’ultima non la smetteva più di ridere, mentre Darren si tamponava la fronte con la mano.
 
Chris era seduto sul dondolo e armeggiava con il suo cellulare, mentre tutti i pazzi dei suoi colleghi si divertiva in piscina. Il moro appena notò il suo ragazzo da solo, decise di uscire dalla piscina e di fare compagnia al soprano. Gli si avvicinò tutto bagnato e cominciò a schizzargli l’acqua che aveva nei capelli. Il soprano fece una smorfia e poi ridacchiò.
 
“Posso avere un po’ del tuo asciugamano?” Chiese il moro, poiché Chris era avvolto in un’enorme asciugamano.
 
Il soprano sorrise e scostò l’asciugamano per fare un po’ di spazio al suo fidanzato, il quale si accoccolò contro di lui e gli si strinse addosso.
 
“Questo è molto compromettente, lo sai?” Sussurrò il più giovane, continuando ad armeggiare con il suo cellulare.
 
Il moro annuì “Lo so, ma in questo momento non mi interessa!” Il soprano sorrise e sospirò.
 
Dopo vari minuti di silenzio, Darren cominciò ad interessarsi all’azione che stava compiendo il ragazzo accanto a lui.
 
“Che fai?” Chiese curioso, sporgendosi verso lo schermo del telefono del suo ragazzo, il quale scostò subito la mano, prendendo in giro il moro.
 
Il soprano sorrise malizioso “Che c‘è? Sei geloso?” Ridacchiò portandosi il telefono in tasca.
 
Il moro sbuffò e sorrise timidamente “Potrei esserlo…” Sussurrò.
 
Il soprano sgranò gli occhi e guardò il suo ragazzo, rosso in viso. Nessuno era mai stato geloso di lui, e questo lo lusingava. Ma soprattutto lo lusingava che fosse Darren, il ragazzo che amava di più al mondo, ad esserlo. Il suo Darren, colui che non aveva mai dato segni o scenate di gelosia? Il soprano sorrise un po’ soddisfatto.
 
“Che hai?” Chiese il moro, vedendo il sorriso che si era dipinto sul volto del soprano.
 
Quest’ultimo scosse velocemente la testa “N…niente” disse. Il moro alzò un sopracciglio, confuso e lo squadrò attentamente. Chris distolse lo sguardo, schiarendosi silenziosamente la gola.
 
“I tuoi occhi sono così belli, alla luce del sole” sussurrò il riccioluto, facendosi più vicino al soprano.
 
Chris arrossì di colpo e mormorò una serie di parole confuse che assomigliavano tanto ad un grazie.
 
 
Il moro ridacchiò e si perse nello sguardo cristallino del suo ragazzo. Dio era così bello.
 
“Su, piccioncini! A tavola.” Urlò Mark, cercando di farsi sentire dai due ragazzi.
 
I due ragazzi, dopo essersi ripresi dalla loro bolla personale, si alzarono in sincrono e, ridendo per l’azione appena compiuta, si avviarono al tavolo.
 
**
 
“Credi che dovremmo dirlo? Almeno a loro?” Sussurrò il soprano, che si trovava sul sedile del passeggero dell’auto di Darren. Stavano tornando a casa dopo aver trascorso una splendida giornata insieme a quei pazzi dei loro colleghi.
 
Darren strinse più forte lo sterzo e sospirò.
 
“Non lo so, ma non credo che riusciremo a fingere ancora per tanto, Chris. Io Ti amo, e voglio potertelo dimostrare non solo quando siamo da solo, ma anche quando siamo in compagnia. Voglio poterti prendere per mano, almeno all‘interno del set oppure abbracciarti tra una scena e l‘altra, magari concedendoci qualche bacio mentre Ryan urla addosso a Mark” Disse e il soprano ridacchiò.
 
“Lo vorrei anch‘io. Amore!” sussurrò. Il moro afferrò d’istinto la mano del soprano e intrecciò le dita alle sue, posando entrambe le mani sul cambio. Il soprano sorrise e strinse forte la mano del suo compagno.
 
Erano entrambi consapevoli che prima o poi avrebbero dovuto fare un passo nella loro relazione e che avrebbero dovuto dirlo a qualcuno, al di fuori delle proprie famiglie. Fingere era diventato difficile poiché il sentimento che li legava stava crescendo a dismisura. E tenere nascosto un sentimento del genere era quasi impossibile. Si notava dai loro sguardi, da come si parlavano, da come si cercavano che tra di loro c’era qualcosa che andava ben oltre l’amicizia. E sapevano entrambi che prima o poi i ragazzi del cast avrebbero dovuto saperlo. La cosa che non sapevano, però, era che i ragazzi del cast avevano capito tutto e non c’era bisogno delle parole per notare che quei due si amavano alla follia.


 





Buon Pomeriggio a tutti! Eccomi qui con un nuovo aggiornamento ;) Spero che il capitolo vi sia piaciuto, è come si suol dire un capitolo "Cuscinetto" poiché non accade nulla di particolare, ma è solo sano sclero di giovani ragazzi xD Spero che l'abbiate apprezzato lo stesso. Ho notato che le recensioni sono sempre poche, e probabilmente vi capisco poiché questa storia non è granchè. Ma vorrei davvero migliorare, con i vostri consigli. ^_^. Grazie di tutto!

Un bacione, -Tina <3

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Capitolo 6
*** Who knows? (Or least: Who doesn't knows?) ***









Mark scese dalla macchina e, respirando a pieni polmoni, ridacchiò. Gli era mancato tantissimo il set. Erano mesi che non ci tornava e, ora che era lì, non vedeva l’ora di iniziare le riprese, di prendere in giro Kevin, di fare gli scherzi a Cory mentre dormiva nella sua roulotte. 
 
Si ricordava ancora di quella notte in cui lui e Chord non riuscivano a dormire e così, dopo aver giocato a Super Mario Bros per due ore di seguito, avevano deciso di andare a fare uno scherzo a Cory. Presero della schiuma da barba e la spalmarono tutta sul viso e sulle mani del ragazzone, ridacchiando incessantemente. Poi Mark prese del sapone liquido e ne mise una grossa quantità sul pavimento, mentre Chord con lo scotch si apprestava a legare i polsi del povero ragazzo al cuscino.
 
Cory la mattina dopo si era svegliato e aveva lanciato un urlo degno del più grande soprano in tutto il mondo. Mark e Chord, dai loro letti, ridevano senza sosta.
 
Da allora, quando erano sul set, Cory cercava sempre di evitare i due ragazzi, per non finire nei guai. 
 
Mark sospirò di nuovo e aprì la porta della sua roulotte, trovandoci dentro Chord che giocherellava con un pupazzetto, probabilmente regalatogli da una fan.
 
“Ehi bocca di trota, e tu che ci fai qui?” Chiese Mark, abbracciando vigorosamente il suo amico.
 
“Sono venuto a salutarvi, mi mancate moltissimo. Mi dispiace di aver deciso di non far più parte del cast!” sospirò il biondo, senza staccarsi dall’abbraccio del suo amico.
 
“Oh ci manchi anche tu, amico!” Disse il ragazzone castano, spalleggiando scherzosamente il biondo.
 
Chord sorrise, dando un piccolo pugno a Mark.
 
“Vieni dai, ti porto a salutare gli altri del cast!” Disse il ragazzone bruno, tirando il suo amico per un braccio.
 
“Ehi ehi aspetta, volevo parlarti di una cosa, prima.” Disse Chord, abbassando inconsciamente il tono della voce.
 
Mark lo guardò alzando un sopracciglio, poi si sedette sul divano e lo invitò a fare lo stesso, incitandolo a parlare.
 
“Allora, l‘altra sera stavo andando da un mio amico e, ritrovandomi per caso a passare sotto casa di Darren, ho visto lui e Chris sotto al portone.” disse.
 
Mark lo guardò ancora più confuso, non capendo dove volesse andare a parare il biondo.
 
“Quindi?” chiese, impaziente.
 
“Quindi se ne stavano in atteggiamenti poco consoni, per due migliori amici” disse l’ultima parola con un tono di voce particolare.
 
Mark scoppiò a ridere, socchiudendo gli occhi “Ehi, aspetta, aspetta. Mi stai dicendo che stavano pomiciando?” Chiese, tornando serio, un secondo dopo.
 
Chord si limitò ad annuire vigorosamente. “Pomiciare è il termine giusto” aggiunse.
 
“Cazzo perché non li hai interrotti?” Chiese, sconvolto, il ragazzo bruno, tirando un pugno al biondo.
 
Il ragazzo più piccolo scrollò le spalle. “Non mi sembrava giusto” mugugnò qualche secondo più tardi.
 
“Porca miseria, Ovestreet, non ti ho insegnato niente?” disse Mark, sbuffando sonoramente.
 
“Mark, pensaci bene, non ci hanno detto nulla. Quei due stanno insieme e non ci hanno detto nulla. Non mi sembrava giusto metterli davanti a una decisione, e se magari volessero tenere la cosa per sé?” Chiese Chord, molto più diplomatico di quanto si aspettasse.
 
“Hai ragione…” disse Mark. “Che ne dici di metterli nella posizione di dircelo?” Chiese il ragazzone bruno, sfregandosi le mani, come quando metteva in atto un piano malefico.
 
“Oh, no, no, no” Disse Chord. “Tu non ti metterai in mezzo a quei due. Se vogliono lo diranno loro, a tempo debito” Okay, Chord cominciava a spaventarsi. Quando mai era stato così razionale? Mark sbuffò.
 
Mark sbuffò, lanciando un’occhiataccia al suo amico.
 
“Perché proprio ora dovevi diventare così maturo e responsabile?” Chiese “Io volevo divertirmi un po’!” Mark aveva il tono simile a quello di un bambino a cui tolgono il suo giocattolo preferito.
 
Chord gli diede una piccola pacca sulla spalla. “Non possiamo metterli alle strette, però possiamo divertirci a stuzzicarli.” Disse, ridacchiando maleficamente.
 
“Oh così mi piaci, mio piccolo pesce di terra. Dici che potremmo infilargli delle telecamere nelle roulotte, tanto per vedere come si danno da fare?” Mark ridacchiò, cominciando a camminare davanti e indietro nello spazio angusto in cui si ritrovava.
 
“Sei impazzito? Vuoi farci arrestare per ‘violazione della privacy’? Io sono giovane, non voglio finire in galera per colpa tua” Chord incrociò le braccia al petto, in segno di superiorità.
 
“Stuzzicarli io intendevo metterci tra di loro.” Il biondo si stese sul letto di Mark.
 
Il bruno sorrise. “Continua…” disse esortandolo a parlare.
 
“Bhè, c‘è Jonathan. Potremmo farci aiutare da lui, chiedergli di provarci con Chris… Di far impazzire di gelosia Darren!” Continuò, con un sorriso soddisfatto, il biondo.
 
“Ho creato un genio del male!” Disse Mark battendo il cinque a Chord, che ridacchiò senza ritegno.
 
I due cominciarono a complottare qualche piano per far impazzire i due poveri ragazzi. Chord e Mark ridacchiavano allegramente immaginando le facce dei colleghi, che avrebbero visto di lì a poco, quando gli avrebbero detto della grande novità.
 
**
 
-Sono giù da te, sbrigati! .D.C.
 
Recitava così, il messaggio appena inviato da Darren al suo ragazzo. Chris lesse il messaggio e si avvolse una sciarpa intorno al collo, cercando di fare più in fretta possibile. Non voleva essere in ritardo il primo giorno di riprese.
 
“Eccomi, eccomi” Urlò il controtenore, mentre si avviava,frettolosamente, verso la macchina del suo ragazzo. Salì in fretta e si sporse per dare un bacio a fior di labbra al moro.
 
“Scusa il ritardo, non ho sentito la sveglia” Disse appena si staccò. L’altro si limitò a scrollare le spalle e mise in moto, avviandosi verso il set.
 
“La prossima volta che dobbiamo andare sul set di mattina presto, dormi da me!” Disse Darren, in un mugugno. Chris sapeva quanto al suo ragazzo desse fastidio aspettare.
 
Il soprano sospirò ma non disse nulla, decidendo così di non creare una possibile polemica. Cercò, invece, di calmare gli animi del suo ragazzo, posandogli una mano sulla gamba e stringendola delicatamente.
 
“Come hai dormito stanotte?” Chiese, cercando di cambiare discorso.
 
Il moro bubbolò e lanciò un piccolo sguardo al soprano “Male, non c‘eri tu al mio fianco.” sussurrò con gli occhi rivolti verso la strada. Il soprano sorrise soddisfatto e si sporse per dare un leggero bacio sulla guancia del compagno.
 
“Ti prometto che, appena finiamo le riprese, ci faremo una dose super-extra di coccole!” Disse malizioso, il soprano, al suo orecchio.
 
Il moro rabbrividì e strinse più forte il volante, cercando di concentrarsi sulla strada. Il controtenore ridacchiò e si staccò dal compagno, mettendosi comodo nel suo sedile.
 
**
 
“Eccoli, finalmente!” Gridò Ryan, appena vide la macchina dei due giovani, fermarsi nel parcheggio del set. Sbuffò e poggiò le mani contro i suoi fianchi, creando un’aria di superiorità.
 
“Scusa, scusa. C‘era un traffico pazzesco!” Cercò di rimediare il soprano, correndo verso il suo datore di lavoro.
 
Ryan sospirò e si rilassò, voltandosi poi verso il resto del cast, che se ne stava dietro di lui ad aspettare.
 
“Bene, cominciamo!” Mormorò per poi distribuire i copioni a tutto il gruppo di ragazzi presenti.
 
Mentre leggevano i copioni si diressero nella sala delle riunioni e si sedettero ad un grande tavolo. Nessuno staccò la testa dal proprio copione, essendo troppo intenti a capirlo parola per parola. 
 
Chris sorrise dolcemente, e guardò Darren di sottecchi, appena lesse la loro prima scena Klaine.
 
Darren fece esattamente la stessa cosa.
 
Continuarono a leggere i loro copioni per quelle che sembravano ore, fin quando una voce stridula si fece spazio tra di loro.
 
“Bene, cominciamo!” Ripetè Ryan, battendo un pugno sul tavolo, eccitato.
 
**
 
“Mio Dio, sono esausto.” Mugolò Mark, lasciandosi cadere sul divano in una delle sale comuni.
 
Naya si sedette al suo fianco e cominciò ad accarezzargli dolcemente la cresta. “Wow, tu non dovresti essere un omaccione?” Chiese ridacchiando. Mark si limitò a sospirare, troppo stanco per poter solo pensare a come rispondere alla battuta della ragazza.
 
Chris ridacchiò e si sedette su una poltrona, accanto al divano, raccogliendosi le ginocchia al petto e poggiandoci sopra la testa. 
 
“Misà che stanotte dormirò in roulotte, non ho la forza di tornare a casa” Mugolò Mark, facendo scoppiare a ridere mezzo cast. Sembrava un bambino piccolo, era adorabile.
 
In quel momento entrò Darren, cercando il suo ragazzo con lo sguardo. Appena lo individuò si avviò verso di lui e posò una mano sulla sua spalla. Quei gesti innocenti erano all’ordine del giorno per loro due, infondo tutti sul set sapevano che loro erano migliori amici e che passavano la maggior parte del tempo insieme.
 
Chris sorrise al suo compagno e gli fece un po’ di spazio sulla poltrona. Darren si rannicchiò sul bordo e guardò vogliosamente Chris, cercando di non farsi notare dai loro compagni.
 
“Che programmi hai per stasera?” Chiese il riccioluto, a bassa voce.
 
Il soprano scrollò le spalle. “Divano, tv, pizza, doccia e letto” disse ridacchiando appena.
 
Darren lo guardò, un po’ deluso. “Ed io che speravo in qualche maratona di Harry Potter” sospirò, lasciando cadere la sua testa sulla spalla del soprano, che ridacchiò.
 
“Vada per la maratona! Però ordiniamo la pizza.” I due ragazzi non si erano accorti che i loro compagni stavano origliando la loro conversazione, e nemmeno che Chord e Mark si lanciavano occhiate maliziose ad ogni loro gesto o parola.
 
“Vada per la pizza!” Disse il riccioluto, allegro. Entrambi i ragazzi si alzarono dalla poltrona e si diressero fuori dal set, dopo aver salutato i loro compagni, augurandogli la buonanotte.
 
Appena i due ragazzi furono fuori dalla stanza, Chord e Mark scoppiarono a ridere, appoggiandosi l’uno all’altro.
 
“Altro che maratona, questi due scoperanno come ricci!” Disse Mark, facendo strani gesti con la mano. Chord si tenne lo stomaco, per le troppe risate.
 
“Dio Mio, beati loro!” respirò mentre rideva, il biondo.
 
Il resto del cast guardava la scena, confusamente. Lea inclinò la testa di lato e si sporse verso Mark, poggiandogli una mano sulla spalla, cercando di trattenerlo.
 
“Cos‘è questa storia?” Chiese con voce ferma. Mark la guardò, fermando subito le loro risate, e poi voltò lo sguardo verso Chord, che si limitò ad annuire vigorosamente.
 
“Bene. Ragazzi, c‘è una cosa che dovete sapere…” Disse sospirando, per poi lanciarsi in un’accurata descrizione di quello che gli aveva riferito Chord, la mattina stessa.
 
**
Toc Toc
 
 
“Dev‘essere il ragazzo delle pizze!” Sospirò il soprano, staccandosi dal collo del suo ragazzo.
 
Si alzò dal divano su cui si erano accoccolati, e su cui erano intenti a pomiciare.
 
Chris sospirò e cercò di ricomporsi, poi corse ad aprire la porta.
 
Qualche minuto dopo tornò con un’enorme pizza tra le mani. Il moro si alzò velocemente dal divano e si apprestò a dare una mano al suo compagno, poggiando la pizza sul tavolo.
 
“Non sono sicuro di avere fame, o per lo meno non questo tipo di fame…” si lamentò, maliziosamente, il moro.
 
Chris arrossì e si sedette al tavolo, aprendo il cartone della pizza. “Siediti, cretino. Quel tipo di fame la sazieremo tra un po’. Per ogni cena c‘è sempre un dopo cena.” si lasciò sfuggire, arrossendo ancora di più. Il riccioluto ridacchiò vedendo le guancie imporporate del suo ragazzo. Si sporse per dargli un dolce bacio sulle labbra e poi cominciarono a mangiare.
 
“Oddio, mi sembri un porcellino che non mangia da una vita!” Ridacchiò il soprano, dopo aver appena assistito al suo compagno che divorava una pizza in meno di 10 minuti. Darren si portò le mani sullo stomaco, accarezzandolo dolcemente.
 
“Ehi, non mangiavo una pizza da una vita!” Disse il moro, cercando di spiegarsi. 
 
Il soprano ridacchiò e si alzò, per sparecchiare il tavolo. Darren si alzò immediatamente per aiutarlo.
 
“No, amore! Siediti, faccio io.” Disse dolcemente il soprano, stampando un bacio a fior di labbra sulla bocca del compagno.
 
Darren sorrise e dovette cedere, sapendo benissimo quanto il suo fidanzato avesse la testa dura.
 
Si sedette sul divano e accese la tv, mentre aspettava ansiosamente che il suo ragazzo si accomodasse accanto a lui.
 
Quando questo accadde, il riccioluto spense subito la tv, fiondandosi istantaneamente sulle labbra del più piccolo.
 
“Wow, a cosa devo tutta questa irruenza?” Chiese il soprano, con il fiato corto. Appena si staccarono dal bacio.
 
“Stanotte non hai dormito con me, non credi che dovresti farti perdonare?” Chiese il riccioluto, cominciando a baciare famelicamente il collo candido del compagno.
 
Chris sospirò e intrecciò le dita ai capelli di Darren, spingendolo di più contro di lui. “Oh si, hai assolutamente ragione.” Disse con voce rotta dall’eccitazione. Darren sorrise e si affrettò a togliere la maglia del soprano, lanciandola da qualche parte dietro al divano.
 
Chis mugolò di piacere e si mise a cavalcioni sul corpo di Darren, spingendo subito il suo bacino verso quello del compagno, facendolo gemere sommessamente.
 
Dio, Chris. Mi fai impazzire!” Sussurrò il moro, mordicchiando la spalla del soprano. 
 
Chris sospirò di piacere e sfilò la camicia del riccioluto, poi passò le mani lungo tutto il suo petto.
 
Il moro chiuse gli occhi e poggiò la testa sulla parte posteriore del divano. Chris si sporse per baciare il collo di Darren mentre con la punta delle dita cominciava a sganciare la cintura del pantaloni del riccioluto.
 
Dopo pochi minuti, i due giovani, si ritrovarono completamente nudi, stesi sul divano di casa Colfer. E si stavano dimostrando, in uno dei più meravigliosi modi al mondo, quanto si amassero. I loro sospiri di piacere erano intervallati da baci e piccole risate di gioia, di completezza, di appartenenza.
 
“Oh, Darren. E’ stata una delle maratone di Harry Potter più belle che io abbia mai visto” Scherzò il soprano, ancora con il fiato corto.
 
Il moro sorrise e cominciò ad accarezzare la schiena nuda del compagno, steso proprio sopra di lui. Chris sospirò e si strinse ancora di più al moro, avvolgendogli le braccia intorno al collo. Sospirarono simultaneamente e si lasciarono avvolgere dalle braccia di morfeo.
 
**
 
“Aspetta, aspetta. Mi stai dicendo che quei due stanno insieme? Scopano come matti e che non ci hanno detto nulla?” Chiese Kevin, sporgendosi sul tavolo, poggiandoci le mani sopra.
 
“Esattamente” rispose Mark, sospirando fieramente.
 
“E stai anche dicendo che vuoi chiedere a Jonathan. Jonathan Groff di intromettersi tra quei due e provarci sfrontatamente con Chris?” Continuò Kevin, avvicinandosi a Mark.
 
“E‘ giusto anche questo!” Annuì il ragazzone, incrociando le braccia al petto.
 
“Jonathan sarà il nostro asso nella manica, farà impazzire di gelosia il povero Darren!” Si intromise Chord, dando una pacca sulla spalla di Mark. 
 
“Chi dovrebbe impazzire di gelosia?” Chiese una voce, appena entrata nella stanza.
 
Tutti i ragazzi del cast si voltarono verso la porta, con un’espressione sconvolta sul viso.
 
“JONATHAN” urlò Lea, lanciandosi tra le braccia del suo migliore amico.
 
 
 
 
 
 



Buonasera a tutti! Eccomi con un nuovo aggiornamento, scusate se non ho postato con regolarità, ma la scuola mi sta impegnando più del dovuto e non ho avuto molto tempo per scrivere. Cercherò di farmi perdonare in futuro. Bhè che dire, spero che il capitolo vi piaccia ^_^ Buona serata a tutti!

Un Bacio, -Tina <3


 
 
 

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Capitolo 7
*** Our First Time. ***








“Che cosa?” disse Chris, voltando lo sguardo verso Darren. I suoi occhi rivelavano tutta la sua paura e, Darren si limitò a sorridere incoraggiante.
 
“Non sarà nulla di che, solo qualche bacio e carezza” disse Ryan, guardando Chris negli occhi.
 
“Ma… ma non sarà rischioso inserire una scena di sesso gay, in Glee?” Chiese, ancora più spaventato.
 
“Chris è per questo che voglio farlo, perché non ci siano differenze tra una coppia gay e una coppia etero che fa l‘amore!” spiegò fiero Ryan, puntando gli occhi in quelli del soprano.
 
“E poi non sarà una scena di sesso, te l‘ho detto. Solo qualche bacio e qualche carezza” cercò di far calmare il controtenore, mettendogli una mano sulla spalla.
 
Chris sospirò e guardò il suo ragazzo negli occhi, capendo immediatamente che lui era tranquillo.
 
“E va bene, proviamoci!” Disse portandosi le mani ai fianchi e guardando intensamente Ryan. “Ma non provare nulla di troppo spinto, anche se i Klainers ti ucciderebbero se non lo facessi” Darren a quella frase non si trattenne dal ridacchiare e da tirare un pugno dolce al suo compagno. Ryan scoppiò a ridere insieme a loro e poi si voltò per uscire dalla camera.
 
“In poco meno di una settimana vi farò avere il copione di quella scena, intanto… potreste esercitarvi!” Scherzò facendo l’occhiolino a Chris, che subito arrossì in un modo esageratamente imbarazzante.
 
Darren ridacchiò e chiuse la porta della camera di Chris, da cui era appena uscito Ryan.
 
“Cioè fammi capire bene: Sono le 11 di sera e Ryan è appena venuto nella mia camera d‘albergo per parlarci di una scena di sesso Klaine? E poi come sapeva che ci avrebbe trovato insieme?” Chris cominciava a parlare a raffica e Darren dovette posargli una mano sulla spalla per farlo calmare.
 
“Ehi, rallenta” disse sorridendo “E‘ stata colpa mia: oggi ho detto a Mark che stasera sarei venuto da te a guardare Star Wars, probabilmente gliel‘avrà detto lui” spiegò il moro, trattenendo più forte la spalla del controtenore.
 
“Darren ma sei impazzito?” scoppiò stupito, Chris. “E se ci avesse trovato in atteggiamenti poco… consoni?” Chiese con una punta di agitazione nella voce.
 
Darren scoppiò a ridere e trascinò Chris verso il letto, facendolo accoccolare su di lui. “Chris, come vedi, non stavamo facendo nulla!” Disse, accarezzandogli dolcemente un braccio.
 
Chris, sotto il suo tocco, si rilassò e posò la testa nell’incavo del collo del suo compagno, accarezzandogli delicatamente il petto da sopra la maglia.
 
“Come ci riesci?” Chiese il controtenore, con un filo di voce.
 
“A fare cosa?” Chiese il moro, scostandosi un po’ per guardare il suo compagno negli occhi.
 
“A farmi sentire sempre al sicuro” disse ovvio, guardando Darren con sguardo innamorato. “Mi basta essere tra le tue braccia e perdo la cognizione del tempo. Sei il mio rifugio sicuro.” Darren a quelle parole ebbe un groppo alla gola e, visto che non riusciva a parlare, si limitò a stringere il suo fidanzato, baciandolo dolcemente sulle labbra.
 
“Cosa ne pensi di questa scena?” Chiese Chris, qualche minuto dopo essersi staccato dalle labbra del moro.
 
“Amore, io sono tranquillo!” disse sorridendo, il riccioluto. “Penso che riusciranno a rendere la scena molto dolce e poi i Klainers aspettano questo momento da una vita!” 
 
“Si, hai ragione.” disse il più piccolo, poggiando la testa nell’incavo del collo del suo compagno e chiudendo gli occhi.
 
Il moro cominciò a massaggiargli lentamente la schiena e fece un profondo sospiro. 
 
Chris nel sentirlo si ritrasse per guardare il suo ragazzo negli occhi e sorridergli dolcemente “A cosa pensi?” Chiese, accarezzandogli il petto, da sopra la maglia.
 
“Alla nostra prima volta!” rispose il moro, con semplicità.
 
Chris si sentì arrossire, ricordava fin troppo bella la loro prima volta.
 
Inizio Flashback.
 
“Sei sicuro che non do fastidio?” Chiese il moro, prendendo il pigiama che gli stava offrendo il più piccolo.
 
“Darren, giuro che se lo chiedi di nuovo ti lascio!” Disse Chris, in modo intimidatorio.
 
Il riccioluto si lasciò sfuggire una risata e diede un piccolo bacio sulle labbra del suo ragazzo, per poi avviarsi verso il bagno e prepararsi per andare a dormire.
 
Sarebbe stata la prima volta che avrebbe dormito a casa di Chris, certo il più piccolo aveva dormito varie volte a casa sua dopo aver guardato una maratona dei loro film preferiti. Ma ora tutto era diverso, ora loro due stavano insieme, erano una coppia e l’idea di poter dormire accoccolato al suo compagno faceva uscire il moro di testa.
 
Darren scosse la testa e tornò ad occuparsi di se stesso, cercando di non pensare che di lì a poco avrebbe dormito abbracciato al suo ragazzo.
 
Chris intanto continuava ad andare avanti e indietro per la sua stanza, cercando di mettere a posto più cose possibili, ben sapendo che non c’è n’era assolutamente alcun bisogno e che Darren non si sarebbe preoccupato dell’ordine della sua casa.
 
Sospirò, non riusciva a capire il motivo di tanto nervosismo, poiché non dovevano fare nulla di particolare. O almeno non l’avevano programmato. Avrebbero solo dormito insieme, l’avevano fatto altre volte, non c’era niente di cui preoccuparsi. Chris fece un secondo sospiro e si sedette ai piedi del letto, aspettando che il suo compagno uscisse dal bagno.
 
“A che pensi?” Chiese il riccioluto, uscendo dal bagno e stropicciandosi il viso con un asciugamano umido. Agli occhi del soprano quel gesto era tanto semplice quanto sexy. Spostò gli occhi alle sue mani e rispose alla domanda.
 
“A nulla…” disse a bassa voce, contorcendosi le dita.
 
Il moro gli si avvicinò e lo abbracciò, portandogli le mani sui fianchi e strofinando il viso contro il suo collo. “Lo sai che ti adoro?” Disse, chiudendo gli occhi e rilassandosi.
 
Il cuore di Chris perse un colpo a quelle parole e, il ragazzo, abbassò lo sguardo per incontrare gli occhi del riccioluto, che lo guardavano con sguardo innamorato.
 
“Hmm, forse. Ma potresti ripetermelo…” Disse ridacchiando e il riccioluto si unì alla sua risata, per poi prendere il soprano per i fianchi e farlo stendere sulla schiena, cominciando a fargli il solletico. Mentre il controtenore si contorceva per le risate, il moro, gli si avvicinò e cominciò a ripetergli quanto l’adorasse, facendo letteralmente sciogliere il più giovane, che lo guardò con sguardo dolce.
 
Darren smise di fargli il solletico sui fianchi e gli accarezzò dolcemente la guancia, senza staccare gli occhi dai suoi, che lo attiravano come una calamita.
 
Si avvicinò molto lentamente e poggiò le sue labbra su quelle del controtenore, che si lasciò scappare subito un piccolo sospiro di piacere, ricambiando immediatamente il bacio.
 
Il moro si fece più vicino, stendendosi al fianco del soprano, passandogli una mano sui fianchi, stringendoli dolcemente.
 
Chris portò una mano ai capelli del moro, felice di trovarlo libero da quel gel che usava quando interpretava Blaine.
 
Darren fece un profondo sospiro e dischiuse le labbra andando, con la lingua, a tracciare il profilo del labbro inferiore del più piccolo, che aprì immediatamente le labbra, accogliendo con piacere la lingua del moro. 
 
Le loro lingue si incontrarono e cominciarono ad intrecciarsi insieme, creando una magnifica danza, che rese i loro respiri irregolari.
 
Il moro strinse il più piccolo a sé, intrecciando le sue gambe a quelle del soprano e reggendosi su un gomito, per avere una visuale migliore dei meraviglioso ragazzo steso accanto a lui.
 
Continuarono a baciarsi, dolcemente e con passione, per un periodo di tempo indecifrabile, ma dopo un po’ a Darren, semplicemente le labbra del moro non bastavano più. Voleva esplorarlo, voleva conoscerlo profondamente, voleva fondersi con lui, dimostrargli quanto fosse intensamente innamorato di lui. Voleva Chris in ogni modo possibile.
 
Si stese sulla schiena e tirò il più piccolo su di lui, facendolo mettere a cavalcioni, poco più su del suo bacino. Il cavallo dei suoi pantaloni cominciava a farsi sempre più stretto, ma non voleva spaventare Chris.
 
Il soprano continuava a rispondere ai baci del moro, sempre con più passione. Qualche minuto dopo, Darren si staccò dalle labbra del suo compagno e andò a stuzzicare il suo collo, lasciandogli di tanto in tanto qualche piccolo segno rosso. Con una mano andò, lentamente, a slacciare il primo bottone della camicia del più piccolo, che si spostò un po’ più indietro, dando più spazio al moro. Il movimento fece incontrare i loro bacini ed entrambi mugolarono di piacere alla scossa di piacere che aveva donato il contatto. Chris senza esitazione cominciò a far ondeggiare il bacino su quello del riccioluto, creando una dolce frizione che fece fremere di piacere il più grande.
 
Sempre con meno esitazione, Darren, sganciò tutta la camicia del più giovane, facendogliela scivolare di dosso e gettandola ai piedi del letto.
 
La visione della sua pelle lattea mandò una scarica di piacere lungo la colonna vertebrale di Darren e, dopo essersi fatto scappare un piccolo gemito, si fiondò sulle spalle del suo compagno, leccandole e mordicchiandole dolcemente. 
 
Chris mugolò di piacere e intrecciò entrambe le mani tra i capelli di Darren.
 
 Continuando a baciarlo e morderlo, il riccioluto, lo fece stendere sulla schiena e fece per stendersi accanto a lui, quando il più piccolo lo fermò.
 
“Aspetta, vieni qui.” Disse, prendendo il braccio del riccioluto. Il soprano aprì le gambe e aiutò il moro a posizionarsi tra di esse.
 
Darren sorrise e dopo un momento in cui semplicemente continuarono a guardarsi negli occhi, si sporse e posò di nuovo le sue labbra su quelle del compagno, in un bacio dolce ma allo stesso tempo molto intenso e pieno di passione.
 
Chris, diventando sempre più passionale e intraprendente, si accinse a sfilare la maglia del moro, lanciandola chissà dove dietro di lui. Darren ridacchiò e si fiondò di nuovo sul collo del soprano, leccandolo e succhiandolo con minuziosità. Man mano, lentamente, scendeva sempre più giù, arrivando ai suoi capezzoli, che stuzzicò dolcemente con la punta delle dita, facendo mugolare il soprano.
 
Darren cominciò, piano, a leccare i capezzoli del controtenore e, di tanto in tanto, lasciandogli qualche leggero morso che faceva inarcare la schiena di Chris.
 
Continuando a morderlo e baciarlo dolcemente, il moro, cominciò a far scivolare una mano lungo il ventre di Chris arrivando, con la punta delle dita, a sfiorare la cintura. Alzò lo sguardo, cercando quello del controtenore, per poter avere l’approvazione ad andare avanti. Aveva paura di spaventarlo, di fare qualcosa di sbagliato, che non potesse piacergli. Ma nonostante tutto desiderava Chris con tutto sé stesso, cercando di scacciare via tutta la sua insicurezza, mostrandosi più sicuro di quanto in realtà si sentiva.
 
Il più piccolo ricambiò lo sguardo, annuendo leggermente e il moro, avendo avuto il consenso, si accinse a sbottonare i suoi pantaloni, delicatamente.
 
Infilò piano una mano all’interno e li fece scivolare lentamente verso il basso, per poi inginocchiarsi sul letto e sfilarli fino alle caviglie, dove Chris si apprestò a toglierli definitivamente, scalciandoli con le gambe.
 
Il controtenore lo guardò con esitazione poi spostò lo sguardo alla lampada sul comodino, spostandosi quel tanto da arrivare a spegnere la luce e scivolando fino alla testiera del letto, facendo segno a Darren di seguirlo.
 
Il moro si alzò dal letto e, velocemente, si tolse i pantaloni e si infilò sotto le coperte, dove Chris lo stava aspettando, con una punta di agitazione ben visibile nei suoi occhi.
 
“Chris non dobbiamo fare nulla che tu non voglia.” Disse Darren, passando il palmo sulla guancia arrossata del controtenore.
 
“Io lo voglio… E’ che…” sembrava imbarazzato.
 
Darren all’inizio sembrò non capire, continuando a guardare confusamente il soprano.
 
Poi una lampadina si accese nella sua testa e spalancò gli occhi. “Tu, tu sei… tu sei?” chiese con un filo di voce, non riuscendo a continuare la frase.
 
Chris, che aveva abbassato lo sguardo e si stava torturando le mani, si limitò semplicemente ad annuire.
 
Darren, dopo un primo momento di smarrimento, si riprese e si avvicinò al soprano, abbracciandolo dolcemente.
 
“Chris, io ti capisco se non vuoi spingerti più in là. Io Ti amo e ti voglio, ma voglio che tu sia sicuro. E’ una cosa importante ed è un passo che ci renderà più uniti. Quindi capisco se tu voglia aspettare…” disse, stringendo più forte al sé il soprano, che posò la testa nell’incavo del suo collo.
 
“Dar io sono sicuro, io ti voglio, Ti Amo e sono pronto a fare questo passo con te. Ma sono nervoso…” sussurrò continuando a torturarsi le mani e facendo un respiro profondo. “E’… è una bella esperienza?” chiese, rosso in viso.
 
Il moro sorrise e annuì. “Cioè, per le esperienze che ho io, si lo è. Ma non l‘ho mai fatto con un ragazzo. Quindi da questo punto di vista siamo entrambi vergini” disse, ridacchiando, nel palese tentativo di alleggerire l’atmosfera e di far sentire il suo fidanzato a proprio agio.
 
Chris fece una piccola risata nervosa e affondò di nuovo la testa nel collo di Darren, strofinando dolcemente il naso appena sotto l’incavo.
 
“Voglio farlo… con te.” sussurrò e poi lasciò un placido bacio sulla sua pelle, facendo rabbrividire il moro.
 
Darren sorrise dolcemente e cinse il suo viso con le mani, avvicinandosi molto dolcemente per baciarlo.
 
Chris si staccò e, tenendo lo sguardo fisso negli occhi di Darren, si lasciò cadere lentamente all’indietro, arrivando a stendersi e a poggiare la testa sul cuscino. 
 
Prese Darren per mano e, con sguardo sicuro, lo incoraggiò a stendersi su di lui. Il moro si stese lentamente tra le gambe del controtenore, mantenendosi sui gomiti per non pesargli addosso.
 
Chris piegò le gambe e strinse i fianchi dei riccioluto che, intanto, aveva cominciato a baciare con leggerezza il collo e le spalle del controtenore.
 
Il più piccolo chiuse gli occhi e cominciò a far scorrere leggermente le mani sulla schiena del moro, stendendo il collo e cercando di dare più spazio possibile al moro.
 
All’improvviso, Darren, con la lingua andò a stuzzicare un punto non ben definibile dietro al suo collo, facendolo mugolare di piacere e inarcare la schiena. 
 
Il gesto fece incontrare i loro bacini e fecero gemere sommessamente entrambi, per poi lasciare che il moro, preso da una scarica di piacere, cominciasse a spingere il suo bacino contro quello di Chris, facendolo gemere sempre più rumorosamente.
 
Le loro erezioni si sfregavano con sempre più forza, separate solo da un sottile strato di stoffa. Il più giovane cominciò ad alzare il bacino, incrociando dolcemente ognuna delle spinte del moro.
 
Darren si avvicinò di nuovo alle labbra del soprano per baciarlo con passione, mentre con la mano gli andava a sfilare delicatamente i boxer.
 
Chris arrossì e si irrigidì ma, il moro, continuando ad accarezzarlo sul viso e baciarlo sul collo riuscì a farlo rilassare. Così, con mani tremanti, andò a sfilare i boxer del riccioluto, cercando di sembrare più sicuro possibile. Cosa che fece sorridere amorevolmente il moro, riuscendo a capire il disagio e l’insicurezza del suo ragazzo.
 
Darren continuando a baciare dolcemente le sue labbra lasciò che le sue mani vagassero sul corpo del suo compagno, cominciando ad accarezzarlo sui fianchi e sul ventre, mentre con le labbra scendeva a tracciare una scia di umidi baci sulla mandibola e sul collo.
 
Sentì Chris cominciare a respirare affannosamente e questo fu solo uno sprone per rendere le sue carezze un po’ più insistenti e i suoi baci un po’ più desiderosi.
Ad un certo punto gli diede un piccolo morso dietro l’orecchio, sul punto in cui aveva quella piccola cicatrice, dovuta a un suo passato intervento. 
 
Il più giovane sussultò per la scarica di piacere e inarcò la schiena, facendo scontrare più forte le loro eccitazioni, ora praticamente a contatto. Gemettero entrambi di piacere e si strinsero più forte, poi Chris avvolse i fianchi di Darren con le gambe, spingendosi sempre di più contro di lui.
 
Il moro mugolò di piacere e fece scorrere le mani lungo tutto il petto del più piccolo, arrivando al suo ventre e scendendo progressivamente più giù. Una volta arrivato al suo inguine avvolse dolcemente la sua eccitazione con le dita, provocando un gemito acuto al soprano, che strinse gli occhi e inarcò la schiena.
 
Il riccioluto prese a massaggiare con estrema dolcezza il membro del più piccolo, facendolo mugolare sempre più forte. Nel mentre continuava a baciarlo e mordicchiarlo lungo tutto il suo collo e le spalle.
 
Chris tirò indietro la testa e ansimò più forte, si sentiva invaso da un milione si sensazioni fortissime, che gli provocavano uno dei piaceri più grandi che avesse mai provato. E il pensiero che tutto quello stesse avvenendo con la persona che amava di più al mondo lo mandavano letteralmente in paradiso.
 
Attraversato da una lunga scossa di piacere, Chris, strinse maggiormente le gambe attorno alla vita del moro, in un tacito invito ad andare oltre. Così il moro, capendo subito le intenzioni del più piccolo, si staccò un attimo. Si alzò dal letto e guardò il suo ragazzo negli occhi.
 
“Emn, misà… Io non sono esperto, ma forse abbiamo bisogno di qualche… aiuto” disse cercando di essere il meno esplicito possibile, ma cercando di arrivare comunque al punto.
 
Chris arrossì e annuì, indicandogli il cassetto del suo comodino.
 
Darren aprì il cassetto e ne tirò fuori una piccola boccetta di lubrificante che posò sul comodino, poi tornò dal suo compagno, riprendendo a baciarlo e mordicchiarlo mentre con dolcezza, con una mano, andava a separargli le gambe. Si stese al suo fianco, per poter avere tutto il campo d’azione di cui aveva bisogno.
 
Chris, anche se un po’ intimorito, si lasciò andare alle carezze del suo compagno, aprendo delicatamente le gambe e chiudendo gli occhi, per cercare di rilassarsi. Non era mai stato così in intimità con nessuno, ma con Darren era diverso. Lui riusciva a farlo sentire al sicuro, riusciva a farlo stare bene.
 
Il moro prese il lubrificante dal comodino e ne lasciò cadere un po’ sulla sua mano, che cominciò, poi, a sfiorare l’apertura del soprano, facendolo mugolare di piacere.
 
Il moro, dopo un po’, infilò un primo dito all’interno, muovendolo quel tanto che bastava a far rilassare i muscoli del suo compagno, che intanto cominciava ad ansimare sempre più forte.
 
Emise un piccolo mugolio di fastidio quando Darren si accinse a spingere all’interno un secondo dito, cominciandolo a muovere insieme al primo.
 
“Tutto bene?” Chiese il moro, fermandosi immediatamente. Chris si limitò ad annuire con convinzione e con la mano strinse il braccio di Darren, incitandolo a continuare.
 
Il moro annuì e spinse un po’ di più le dita, allargandole dolcemente. 
 
Chris cominciò a mugolare più forte di piacere, mentre cominciava a far oscillare su e giù il bacino, accompagnando i movimenti della mano di Darren.
 
Sentendo i muscoli del soprano rilassarsi, il moro, cominciò a cercare quello che sapeva essere un punto estremamente piacevole all’interno del corpo maschile. Prese a muovere le dita avanti e indietro, arricciandone la punta e spingendole verso l’alto, finchè Chris non inarcò fortemente la schiena e lanciò un urlo acuto, facendo subito capire al riccioluto di aver raggiunto il suo obiettivo.
 
Chris prese a spingersi più forte contro le dita del moro, chiedendo sempre di più e ansimando sempre più forte.
 
Darren ormai era pienamente eccitato, tanto da risultare doloroso. Prese a spingere più forte le dita dentro il suo compagno, facendolo urlare sempre di più e contorcere di piacere. Chris si morse con forza un labbro, implorando Darren di avere di più, di farne di più, di avere ancora. Così, il moro, senza esitazione sfilò le dita dal controtenore, posizionandosi poi in mezzo alle sue gambe.
 
Prese, di nuovo, la boccetta di lubrificante e cominciò a spalmarsene una generosa dose sul membro. 
 
Dopo che si ricoprì interamente, si avvicinò di più al soprano prendendo una sua gamba e portandosela sulla spalla, mentre lasciava che l’altra gli cingesse la vita.
 
Si sporse per stendersi contro di lui, poggiando la sua fronte contro quella del controtenore e lo bacio appassionatamente sulle labbra, prima di mormorargli un Ti Amo sulle labbra e guidare il proprio membro sulla sua apertura.
 
Chris fremette appena sentì l’erezione del moro su di sé e alzò la testa di scatto, guardando Darren negli occhi.
 
“Chris va tutto bene… rilassati.” cercò di farlo calmare, il moro.
 
Chris lo guardò innamorato e si rilassò, continuando a guardarlo negli occhi e stringere le mani intorno alle sue spalle.
Darren si spinse dolcemente dentro Chris.
 
Chris ansimò ed emise un gemito, stringendosi di più alle spalle del moro, ed irrigidendosi leggermente.
 
Darren si fermò, dando il tempo a Chris di abituarsi alla sua intrusione, ma anche di tirarsi indietro qualora non se la fosse più sentita.
 
Dopo qualche minuto Chris si rilassò, poggiando la testa sul cuscino e chiudendo gli occhi. Allacciò nuovamente le gambe alla vita del moro e, con i talloni, spinse alla base della schiena, facendo sprofondare Darren un po’ di più dentro di lui.
 
Il moro mugolò alla sensazione di piacere e, appoggiatosi sui gomiti, andò a cercare le mani del controtenore, intrecciando le proprie dita alle sue.
 
Rimasero a fissarsi negli occhi per un periodo indefinibile. Il loro sguardo ricolmo di infinita dolcezza, come se dentro i loro occhi potessero vedere l’anima reciproca, come se al mondo non esistesse niente di più importante di loro due, del momento che stavano vivendo.
 
Darren si sporse per baciare dolcemente Chris sulle labbra, prima di ricominciare a muoversi con lentezza e dolcezza.
 
Il moro era completamente perso dalla sensazione di completezza che gli aveva provocato lo scivolare nel corpo di Chris. Sentiva di appartenergli, sentiva di voler rimanere in quella posizione il più a lungo possibile, sentirlo suo per sempre.
 
Chris strinse più forte le mani del moro e sospirò di piacere, mentre Darren cominciava ad aumentare il ritmo, stringendolo più forte a sé.
 
I loro corpi sembravano essere fatti su misura per combaciare, sembrava che entrambi fossero nati per poter stare con l’altro, per unirsi in ogni modo possibile con l’altro.
 
Il moro si avvicinò di più al soprano, cambiando posizione e spingendo un po’ più forte. Quel cambio di posizione fece si che il riccioluto riuscisse a toccare quel punto all’interno del soprano, facendolo contorcere e urlare di piacere.
 
Entrambi gemettero di piacere, mentre i loro corpi cominciavano a muoversi più freneticamente l’uno contro l’altro. Entrambi sapevano che non avevano mai provato una sensazione così forte in tutta la loro vita e volevano che durasse per sempre. 
 
Chris affondò il suo viso tra i riccioli di Darren, stringendosi più forte a lui e mugolando di piacere.
 
All’inizio aveva provato una piccola sensazione di fastidio, sentendo il riccioluto scivolargli dentro ma, ora, quella sensazione stava svanendo cominciando a lasciare posto a una più gratificante e mille volte più piacevole.
 
Sentiva di appartenere a Darren, ma al tempo stesso sentiva che finalmente Darren gli apparteneva. Sentiva ogni sua singola cellula in contatto con quelle del suo compagno, creando un intreccio d’anime che sarebbe stato impossibile sciogliere.
 
Continuarono a fare l’amore molto dolcemente, non riuscendo a staccare lo sguardo l’uno dall’altro e continuando a sussurrarsi a vicenda parole piene d’amore.
 
Nessuno dei due si accorse di quanto la dolcezza cominciò ad evolversi in passione, nessuno dei due si accorse di quando i sospiri di piacere cominciarono a diventare gemiti sempre più insistenti, né di quando le spinte lente e calibrate cominciarono a trasformarsi in spinte disperate e sempre più forti.
 
Si accorsero solo di quanto più forte si stessero stringendo e di quanto forte i loro corpi avessero cominciato a tremare.
 
Chris strinse forte le braccia intorno alla schiena del suo compagno, inarcando paurosamente la schiena e venendo sulla mano di Darren, che era intento a toccarlo con decisione.
 
Il moro sentì i muscoli del più piccoli stringersi intorno a lui e gemette forte, mentre si spingeva più profondamente di quanto fosse possibile dentro il soprano e veniva con un lungo gemito.
 
Chris sospirò e poggiò la testa sul cuscino, cercando di far tornare il suo respiro normale. 
 
Darren ansimò e si accasciò su di lui, stringendolo più forte a sé.
 
“Wow…” mormorò Chris, passando le mani sulla schiena del moro.
 
“Hmm!” riuscì a mormorare il riccioluto, poiché era rimasto senza parole e senza forze.
 
Rimasero per vari minuti in quella posizione, beandosi solamente delle parole d’amore che si stavano sussurrando e delle carezze che si stavano donando.
 
“Ti amo” sussurrò infine Darren, guardando profondamente negli occhi di Chris.
 
Il più piccolo sorrise raggiante e cinse il collo del compagno con le braccia, avvicinandosi per baciarlo molto dolcemente.
 
“Ti amo anch‘io” sussurrò sulle sue labbra.
 
Fine Flashback.
 
 
“Chris, tutto bene?” Chiese Darren, scuotendo le spalle del fidanzato, che sembrava essere andato in uno stato di trance.
 
Il controtenore scosse la testa e tornò alla realtà, dove incontrò subito lo sguardo preoccupato del suo ragazzo e arrossì violentemente.
“Si, scusa. Sognavo ad occhi aperti!” disse, facendosi più vicino al riccioluto, che lo abbraccio immediatamente.
 
Darren sorrise “Pensavi a quanto sono bello?” chiese scherzando.
 
Chris ridacchiò e gli tirò una pacca amichevole sulla spalla. “Pensavo a quanto ho amato la nostra prima volta… e a quanto i Klainers ameranno la prima volta dei Klaine” rispose, con una nota di orgoglio nella voce.
 
Il riccioluto sorrise e strinse più forte a sé il soprano, che sospirò, sentendosi al sicuro e protetto tra le braccia della persona che gli aveva regalato tutto. Tra le braccia della persona più importante della sua vita. 
 
E per la prima volta nella sua vita Chris pensò davvero di non poter riuscire ad essere più felice di così.







Ed eccomi qui, con un nuovo capitolo. Scusate tantissimo per il ritardo ma questo capitolo è stato un parto. Per non parlare delle 2 settimane che sono venute prima e dopo della 3x05, uno sclero totale! Spero che con questo capitolo mi sia fatta perdonare. Spero che mi perdoniate anche del fatto che non è un capitolo particolarmente bello, ma purtroppo è la prima volta che scrivo qualcosa di lemon quindi non so proprio su cosa basarmi.

Questo capitolo è completamente dedicato alla mia Julia, che mi ha spronato a scriverlo. Semplicemente: ti adoro! E vorrei ringraziare anche la mia gemellina, Federica, per avermi aiutato a scrivere le parti lemon! Sei un tesoro *-*

Bhè che dire, spero che il capitolo vi sia piaciuto, un bacio. Buonanotte! -Tina <3

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Capitolo 8
*** Unexpected. ***







Chris se ne stava comodamente steso sul divano, con la testa poggiata sulle ginocchia di Darren, entrambi molto rapiti dal DVD che stavano guardando.
 
Quando all’improvviso un rumore proveniente dalla porta disturbò la quiete che si era venuta a creare in quell’appartamento.
 
Chris sbuffò, mettendosi a sedere. Aveva una faccia stanchissima, a causa di tutte quelle ore di riprese che gli occupavano la giornata. Era troppo chiedere un po’ di tranquillità con il proprio ragazzo? Scosse la testa e guardò Darren con espressione speranzosa.
 
Il moro, appena incontrò lo sguardo del suo ragazzo, scoppiò a ridere, intuendo immediatamente quello che intendeva il controtenore; così, senza dire una parola, si alzò dal divano e andò ad aprire la porta.
 
Quello che si trovò davanti agli occhi, appena spalancò la porta, fu del tutto inaspettato.
 
Mia, sull’uscio della porta, guardava il moro con espressione rapita ed entusiasta.
 
“T…Tu? Che ci fai qui?” Chiese Darren, abbassando il tono di voce.
 
“Sono venuta a trovarti, tesoro!” sospirò entusiasta, la ragazza. “Passavo da queste parti e mi sono chiesta Perché non andare a trovare il mio ragazzo?
 
“Mia, quante volte ancora devo ripeterti che non sono più il tuo ragazzo? Lo sai che sto con un‘altra persona!” Disse il moro, sbuffando infastidito.
 
“Oh, dai Darren! So benissimo che è solo una scusa per farti desiderare” disse maliziosa la ragazza, passando avidamente le mani sul petto di Darren.
 
“Amore, chi è alla…?” Chris si immobilizzò all’istante appena riconobbe la figura fuori dal loro appartamento “…porta?” la voce gli si mozzò in gola.
 
“Oh, Chris” la ragazza gli si lanciò addosso. “Da quanto tempo, mi sei mancato!” sussurrò al suo orecchio, per poi stringerlo in un abbraccio stritolatore.
 
Il controtenore si immobilizzò ancora di più, mimando al suo ragazzo “che cazzo ci fa lei qui?” a cui Darren si limitò a scrollare le spalle.
 
Si scostò velocemente dall’abbraccio di Mia e fece un finto sorriso. “Qual buon vento ti porta qui?” chiese cercando di suonare il più educato possibile, pregustando il momento in cui avrebbe potuto sbattergli la porta in faccia, senza ritegno.
 
“Come ho già detto a Darren: passavo di qua e ho pensato di venire a fare un saluto!” disse, facendo l’occhiolino al moro.
 
Il controtenore fece una piccola risata nervosa. “Bhè io ho da fare di là…” indicò l’interno dell’appartamento. “..E’ stato un piacere rivederti” mentì e si diresse in un’altra camera.
 
“Aspetta Chris, vengo a darti una mano!” sibilò Darren, voltandosi verso Mia per salutarla, sperando di non rivederla più.
 
“Posso aiutarvi anch’io” sorrise, la ragazza, avanzando per entrare nell’appartamento.
 
“NO!” urlò Darren, per poi prendere un respiro profondo. “Ce…ce la caviamo benissimo da soli, grazie dell‘interessamento. Ciao Mia!” disse velocemente, per poi chiudere gentilmente la porta.
 
Mia rimase a fissare la porta chiusa per qualche secondo, per poi scuotere la testa e andare via.
 
“Come si permette di ritornare qui come se niente fosse?” sbraitò il soprano, cominciando a camminare avanti e indietro per la stanza.
 
“Ti prego, amore. Calmati: è andata via” Darren gli mise una mano sulla spalla, cercando di farlo ragionare.
 
“Dar non posso calmarmi! Chi si crede di essere?” sibilò un po’ più forte, per poi sedersi sul divano.
 
Il moro si sedette accanto a lui e lo avvolse in un abbraccio, sospirando.
 
“Cioè… lei, la causa delle nostre peggiori litigate, si presenta fuori casa nostra come se niente fosse?” sospirò, affondando la testa nel petto del compagno.
 
In quel momento suonò il cellulare del moro, che si alzò dal divano e corse a rispondere.
 
“Tesoro!” urlò la madre di Darren, appena quest’ultimo rispose. “E’ da poco passata di qui una ragazza che si chiama Mia, l‘ho mandata al tuo appartamento. Spero di non aver disturbato te e Chris” disse dolcemente.
 
“Mamma, tu cosa?!” chiese sconvolto il riccioluto, sedendosi di nuovo sul divano.
 
“Cosa c‘è? Pensavo fosse una tua vecchia amica degli starkids” rispose, confusa, la donna.
 
“No, mamma. Quella era la mia ex, il motivo per cui io e Chris ci abbiamo messo così tanto a metterci insieme, la causa di tutto quello che è successo di brutto tra me e lui” sospirò, voltando lo sguardo verso il suo ragazzo, che gli sorrise innamorato.
 
“Oh, mi dispiace.” sospirò la madre di Darren. 
 
“Non preoccuparti, mamma. E‘ tutto okay!” sorrise il ragazzo.
 
Passarono una decina di minuti in cui Darren e sua madre si scambiarono alcune parole, a volte melense a volte serie, poi riagganciarono e il riccioluto tornò a stringere il suo compagno.
 
“Oh, Darren. Ti amo!” sussurrò il moro, affondando il viso nel petto del moro.
 
“Ehi, Ti Amo anch‘io.” lo guardò negli occhi e poi piano gli si avvicinò, per stampargli un bacio sulle labbra, che il moro provvide ad intensificare immediatamente.
 
Rimasero abbracciati, a baciarsi, per un periodo di tempo molto lungo, finchè Chris non poggiò di nuovo il capo sul petto di Darren, chiudendo gli occhi.
 
“Poi ne riparleremo… di Mia” mugolò prima di cadere in un sonno beato, avvolto dalle braccia del suo ragazzo.
 
Darren ridacchiò e lo strinse a sé ancora più forte.
 
**
 
La sveglia suonò prima del previsto, facendo svegliare i due giovani di soprassalto.
 
“Ma che diavolo…?” Mormorò Darren, affondando il capo nel cuscino.
 
“Darren, non è la sveglia… E‘ il tuo cellulare!” sospirò Chris, rigirandosi nel letto, e affondando il viso nel fianco del suo compagno.
 
Darren aprì di scatto gli occhi e tastò il comodino, alla ricerca del suo cellulare.
 
“P..Pronto?” bisbigliò, la voce ancora impastata di sonno.
 
“Buongiorno dormiglione!” Urlò Mark, dalla parte opposta del telefono. “E‘ ora di alzarsi, sarà una giornata lunga e ho bisogno di te per un paio di cose. Sbrigati a venire sul set, e portati un cambio per stasera…” continuò velocemente il ragazzone, senza prendere fiato.
 
“Mark… ma di che diavolo stai parlando?” Darren si strofinò gli occhi con una mano, stiracchiandosi nel mentre.
 
“Tu vieni semplicemente qui, poi ne parliamo!” rispose semplicemente il ragazzo. 
 
Darren annuì, come se l’altro potesse vederlo, e fece per staccare la chiamata. 
 
“Ehi Hobbit, avvisa anche quel Diet Coke dipendente del tuo amico, sicuramente tu saprai rintracciarlo meglio di me” disse il moro, malizioso, e staccò la chiamata.
 
Darren ridacchiò e posò il cellulare sul comodino, tornando ad affondare il viso nel suo cuscino, seppellendo anche le risate.
 
Chris lo guardò stranito, ma non commentò, troppo insonnolito per farlo.
 
**
 
Un’ora e mezza dopo i due ragazzi erano completamente pronti e, con l’auto di Darren, si stavano avviando sul set.
 
“Mi dici perché stamattina ridevi?” chiese il soprano, puntando gli occhi sul fidanzato.
 
Darren ridacchiò ancora un po’, prendendosi gioco del suo ragazzo. 
 
“Ma nulla, amore. Solo una stupida battuta che ha fatto Mark.” rispose senza però dare troppe spiegazioni.
 
“A tal proposito, cosa voleva alle 6 del mattino quel pazzoide?” Chris sbuffò e incrociò le braccia al petto.
 
“Non ne ho la minima idea, mi ha chiesto solo di arrivare sul set il più in fretta possibile e di avvisare anche te!” disse, lanciando un’occhiata al suo ragazzo, cercando anche di trattenere una risata.
 
Chris non se ne accorse ed affondò la testa nel suo sedile, pensieroso.
 
Darren sorrise e continuò a guidare, diretto verso il set.
 
“Oh! Finalmente sei arrivato, nano malefico.” disse Mark, che prima dell’arrivo dei due ragazzi aveva cominciato a battere il piede, impazientemente, nel parcheggio del set. 
 
Chris,alla battuta del suo amico, rise senza ritengo; lanciando un occhiata divertita al suo compagno, che sbuffò.
 
“Okay, quando avete smesso di prendermi in giro per la mia altezza, Mark potresti dirmi cosa diavolo sta succedendo? Perché mi hai fatto venire sul set alle 7:30 di una tranquilla domenica mattina?” chiese un po’ esasperato, visto che aveva immaginato la sua domenica in un modo completamente diverso.
 
Aveva già immaginato il fatto che si sarebbe svegliato con, tra le braccia, quell’uomo che ormai da 4 mesi e più occupava il posto più importante nel suo cuore. Aveva già immaginato che si sarebbero alzati dal letto in tarda mattinata dopo quella super dose di coccole, e magari anche dopo aver fatto l’amore. Aveva già immaginato che avrebbero fatto colazione abbracciati sul divano mentre Chris commentava ogni programma che davano alla tv e che, quest’ultimo, avrebbe implorato il riccioluto di cambiare programma. Aveva già immaginato che avrebbero combinato un casino mentre Darren avrebbe provato a cucinare qualcosa mentre Chris faceva una doccia. Aveva già immaginato che avrebbero passato il tempo della giornata a fare quelle loro solite cose da nerd che li univano ancora di più e che li facevano divertire così tanto, per poi addormentarsi, esausti e stremati (magari dopo aver giocato con le spade laser) sul divano, abbracciati e sorridenti.
 
Ma Mark, come al solito, aveva rovinato tutti i suoi stupendi piani.
 
“Calmati Frodo, è solo successa una cosa alquanto… inaspettata” disse dando una pacca sulla spalla del moro, mentre il soprano se la rideva.
 
“Che cosa?” chiese il riccioluto, passandosi una mano sulla fronte, cercando di ignorare le battutine poco velate di Mark.
 
“E‘ venuta Mia, ha invitato tutto il cast a cena, stasera.”
 
Darren lo guardò confuso, quasi come se davanti a lui ci fosse una specie di fantasma.
 
“Perché l’ha fatto?” chiese con tono di voce allibito.
 
“Non ne ho idea, ma mentre stava andando via ho sentito che parlava al telefono con una sua amica e diceva che avrebbe fatto di tutto per riconquistarti.” disse il ragazzone castano, lanciando uno sguardo verso il soprano, che se ne stava pochi passi dietro i due ragazzi.
 
Il moro fece uno sguardo ancora più confuso “Riconqui… cosa?” chiese, passandosi di nuovo la mano sulla fronte. 
 
Mark si limitò ad annuire, mentre continuava a lanciare alcune occhiate al soprano, cercando di non farsi beccare.
 
“E‘ impossibile, tu non la ami più!” intervenne Chris, qualche secondo dopo. Darren annuì con convinzione mentre Mark cercava di mascherare un sorriso soddisfatto.
 
In realtà non era stata Mia ad invitare tutti a cena, infatti la cena era stata organizzata da Mark e Chord che avevano saputo dell’arrivo della ragazza in città e ne avevano approfittato per cercare di far cedere Chris e Darren e convincerli a rivelare il loro segreto. 
 
Insieme, Mark e Chord, avevano chiamato Mia e le avevano offerto una cena con tutto il cast e,ovviamente, la ragazza non esitò ad accettare.
 
Così la cena era stata organizzata, e Chris e Darren erano stati ingannati da uno dei loro migliori amici. 
 
Ma, una cosa che non sapeva Mark, era che i due ragazzi, insieme, erano più di una forza della natura. Niente avrebbe potuto scalfirli.
 
“Non ci riuscirà” infatti, mormorò Darren alla domanda del soprano.
 
In quel momento la voce di Cory, che cercava Mark, interruppe il silenzio che si era venuto a creare tra i tre ragazzi.
 
 
“Che c‘è?” chiese Mark, sbuffando.
 
“Zach vuole che ci esercitiamo per la coreografia di ‘control’ anche oggi, quindi porta il tuo culo in auditorium, ora!” disse lo spilungone, ridacchiando.
 
Darren e Chris fecero una piccola risata e incoraggiarono il ragazzone a muoversi e seguire Cory, anche perché avrebbero voluto rimanere un po’ da soli.
 
“Che cosa facciamo?” chiese il soprano, una volta rimasto solo con il suo ragazzo.
 
Darren fece un dolce sorriso e si accinse ad accarezzare la guancia del suo compagno. “Nulla, andremo alla cena, ci comporteremo da buoni amici e non le daremo modo di sparlare di noi” disse dolcemente, cercando di convincere Chris.
 
“Ma lei sa di noi!” disse il più piccolo, in tono spaventato.
 
“Chris, Mia non è una minaccia. Non le crederanno in molti sappiamo tutti che non è un tipo molto affidabile.” disse il riccioluto, avvolgendo la vita del controtenore con le sue braccia.
 
Chris appoggiò la testa sulla sua spalla. “Dio, Ti amo così tanto.” sussurrò chiudendo gli occhi. 
 
“Ti amo anch‘io, amore mio.” rispose il moro, dando un bacio sulla fronte del compagno.
 
“Vieni, andiamo da quei pazzi sfrenati!” disse il riccioluto ridacchiando e prendendo il soprano per mano, portandolo verso il set.
 
**
 
“Buonasera, cast!” disse Lea, in tono felice, mentre si univa al tavolo, ormai completo, del cast.
 
La cena per sfortuna era arrivata ed ora tutti erano riuniti intorno a quel tavolo, chiacchierando e ridendo spensieratamente. 
 
L’unico a non proferire parola era Chris, forse troppo spaventato da non poter anche solo aprire bocca.
 
“Ehi, Lea. Finalmente sei arrivata!” L’accolse calorosamente Cory, alzandosi dalla sedia e cercando di fare il cavaliere, cosa che la giovane ragazza apprezzò molto.
 
La serata continuò a passare tra risate e scherzi, mentre, di tanto in tanto, Chord e Mark si lanciavano occhiate complici ogni volta che Mia apriva bocca e Chris la fulminava con lo sguardo.
 
Per la maggior parte del tempo la ragazza evitò, semplicemente, i due ragazzi, facendo finta di non conoscerli per niente.
 
Quando ad un certo punto Chord fece una domanda abbastanza imbarazzante. 
 
“Io sono curioso…” disse rivolgendosi a Mia e Darren “…eravate proprio una bella coppia insieme, perché vi siete lasciati?” disse il biondo, provocando una reazione inaspettata in Chris, che sputò l’acqua che stava bevendo in faccia al povero Cory, che si scansò appena in tempo. 
 
Darren, semplicemente, diede un calcio sotto al tavolo e colpì il piede di Chord, che mugolò dal dolore.
 
“Ehm… no comment!” rispose Mia, in tono saccente.
 
Chord si limitò ad annuire e Darren colse il silenzio per cambiare discorso.
 
“Cory ha finalmente imparato i passi della coreografia?” chiese il riccioluto in tono divertito, sperando che la sua domanda coinvolgesse per lo più Chord, poiché non voleva altre situazioni imbarazzanti.
 
Il suo intento ebbe l’effetto sperato, infatti Chord, ridendo come un matto, si adoperò a raccontare tutte le figuracce che aveva fatto il ragazzo castano mentre cercavano di imparare la coreografia.
 
Tutti i ragazzi vennero coinvolti da quella serie di racconti divertente e l’atmosfera ritornò serena, tranne per Chris che continuò a non spiccicare parola.
 
Ad un certo punto della serata il soprano si alzò dal tavolo, mormorando delle scuse, e si avviò fuori al ristorante, cercando di prendere una boccata d’aria.
 
Darren lo guardò confuso, cercando di capire il perché del suo atteggiamento, (visto che Darren gli aveva detto che non c’era nulla di cui preoccuparsi) così dopo pochi minuti si accinse a seguirlo.
 
“Amore che hai?” chiese appena gli si avvicinò, poggiandogli una mano sul fianco, in modo rassicurante.
 
“Sto per impazzire!” mormorò il controtenore, tenendosi la testa tra le mani. “Non ce la faccio a guardarla e sapere che siete stati insieme, che ti toccata, ti baciava, ti abbracciava nel modo in cui lo faccio io. Non posso sopportare il fatto che tu ci abbia fatto l‘amore. Vorrei solo prenderla a calci e non rivederla mai più!” sospirò tristemente, gettando fuori tutto quello che gli passava per la testa.
 
Darren lo abbracciò stretto e cercò di rassicurarlo “Tutto quello che ho fatto con lei, non è nemmeno minimamente paragonabile all‘emozione che provo quando sto con te. Lei non significava nemmeno la metà di quello che significhi tu. Chris, tu sei la persona più importante della mia vita, sei il ragazzo che mi ha fatto capire davvero cos‘è l‘amore e cosa si prova sapendo di appartenere ad un‘altra persona. Mi fai sentire completo, sei il mio pezzo mancante..” disse il moro, sorridendo dolcemente.
 
Il soprano alzò lievemente la testa, incontrando gli occhi del suo ragazzo, e sorrise dolcemente. 
 
“Tu, Darren Criss. Sei ingiusto!” disse mettendo un adorabile broncio.
 
Il moro lo guardò confuso, non riuscendo a capire cosa intendesse il controtenore. “Vuoi farmi morire di diabete..” scherzò abbracciando fortissimo il riccioluto e baciandolo con passione sulla labbra, dopo aver controllato attentamente che nessuno le osservasse.
 
Darren ridacchiò e strinse fortissimo il suo compagno, ricambiando il bacio.
 
“Sei la mia forza..” sussurrò il controtenore, tenendo le braccia strette al collo del riccioluto e posando la fronte contro la sua.
 
Il moro annuì e sorrise lusingato, poi entrambi fecero un respiro profondo, decidendo di rientrare e di affrontare l’uragano Mia.
 
**
 
La serata passò piacevolmente, ed ogni volta che Mia provava ad aprire bocca Chris la interrompeva, in modo molto teatrale.
 
I due ragazzi continuarono a ridere e a scherzare con il resto del cast, ignorando palesemente Mia, che ogni minuto si imporporava sempre di più di rabbia. Chris ridacchiò soddisfatto, vedendo il viso della ragazza e battendo un cinque silenzioso, sotto il tavolo, con il suo compagno.
 
Più tardi quella sera i ragazzi decisero di ritornare a casa e Darren, finse di proporsi di accompagnare Chris a casa, il quale accettò con un sorriso malizioso.
 
Dopo quasi un quarto d’ora, in cui si erano lanciati sguardi maliziosi e pieni d’amore, arrivarono a casa e si fiondarono l’uno sull’altro, stanchi di aspettare e felici di potersi stringere senza dover dare conto a nessuno. Si strinsero con talmente tanta forza da rischiare di soffocare l’altro.
 
“Mia, non è nessuno. Tu sei mio, solo mio” soffiò il soprano, mentre tastava la pelle del collo del moro con le labbra.
 
“Sono tuo, soltanto tuo, per il resto della mia vita. Appartengo a te, non dimenticarlo mai.” disse il moro, guardando profondamente negli occhi del suo compagno, continuando ad accarezzare ogni centimetro del suo corpo. 
 
Chris sorrise e si lanciò di nuovo sulle labbra del riccioluto, afferrandolo per i fianchi e facendolo atterrare sul divano.
 
Continuarono ad amarsi per il resto della serata, lasciandosi alle spalle i problemi creati da Mia, e dal fatto che ora lei sapesse. Entrambi sapevano che non avrebbero dovuto preoccuparsi di lei e che avrebbero dovuto continuare a vivere la loro vita, proprio come la ragazza avrebbe dovuto continuare a vivere la propria. Ormai la sua storia con Darren era finita e non c’era nulla che avrebbe potuto farli tornare insieme, perché ormai il ragazzo aveva trovato la sua anima gemella, la persona che riusciva a completarlo in qualsiasi modo, la persona che riusciva a capire ogni suo bisogno, l’uomo che lo amava più di ogni altra cosa al mondo, l’uomo che avrebbe continuato a supportarlo e ad essergli vicino, qualsiasi cosa sarebbe successa.
 
Nella sua vita Darren non avrebbe mai pensato di trovare una persona che lo avrebbe supportato al 100% e che lo avrebbe reso l’uomo più felice sulla faccia della terra. Non avrebbe mai pensato di essere in grado di riuscire a trovare la sua anima gemella, eppure ci era riuscito, ora era lì, con la sua metà perfetta.
 
Il loro amore era stato come un fulmine a ciel sereno, era accaduto tutto così all’improvviso.
 
Ma per entrambi, il loro amore, era stato il regalo più meravigliosamente inaspettato che avessero ricevuto dalla vita. 
 




Oddio mio, ragazzi, scusate per il magistrale ritardo. Ma in questo periodo non ho avuto proprio il tempo di poter solo anche cominciare a scrivere UNA parola, finalmente ieri e oggi ho trovato un pò di spazio ed ecco qui cosa ne è venuto fuori, spero che il capitolo vi piaccia, anche se io non lo trovo molto soddisfacente.

Mi scuso ancora per il ritardo e spero che da oggi in poi possa tornare a pubblicare con regolarità, me lo imporrò u.u Questo capitolo è un pò sclerotico con un pò di fluff e parecchio Chris incazzato xD 

Per quanto riguarda il prossimo capitolo, spero di riuscire a pubblicare entro sabato prossimo, visto che Domenica è Natale. 

Auguro a tutti buone feste, anche se in anticipo xD!

Un bacio forte, scusate ancora. 


-Tina <3
 
 
 
 

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