Un
enorme cancello sul tetto:
Incontro
con gente che non vedi da una vita.
Appena
arrivò sul tetto pensò “Porca
puttana” e sbarrò gli occhi
sorpresa. Su quel tetto, il cancello per Ghenna era enorme e
un'incredibile quantità di demoni continuava a uscire
ininterrottamente da esso. Sbuffò. Sul tetto c'erano solo
alcuni
mocciosi e una ragazzina di sua vecchia conoscenza. L'espressione di
sorpresa venne presto sostituita ad una sconvolta. Due ragazzi,
avvolti da fiamme blu, stavano discutendo animatamente. Uno era
completamente ricoperto, soggiogato da esse. No. Non erano le fiamme.
Era … “Satana!”.
La
ragazza costeggiò la recinzione, avvicinandosi al cancello
passando
inosservata. Nell'aria risuonò il rumore di un colpo di
pistola.
Sbarrò gli occhi, il ragazzo posseduto da Satana aveva
appena
sparato all'altro. La sua reazione fu spontanea. Corse verso
quest'ultimo, per dargli soccorso. Più si avvicinava
più i profili
di quest'ultimi si definivano. Però sembrava che il ragazzo
stesse
bene. Infatti si era appena alzato e aveva dato un pugno all'altro.
La ragazza strizzò gli occhi da sotto il cappuccio. Le
figure erano
sempre lontane. Ma riuscì a intravedere una coda nera.
Allora ci
aveva visto bene. Quei ragazzi, posseduti da quelle fiamme, non erano
umani. Un qualcosa che le sfiorò il piede la riscosse dai
suoi
pensieri. Il cancello per Ghenna si stava espandendo.
“Bah,
che schifo” pensò, spostandolo con un calcio.
Riguardò
l'orizzonte per vedere come si stava svolgendo la situazione. I due
ragazzi si erano abbracciati, un abbraccio fraterno. “ Fin
troppo
smieloso per i miei gusti”. Guardò il cancello con
disgusto.
“Bene, è l'ora di far la finita”.
Recitò la litania
-I
am here to tell you a story a story that will torture your thoughts
by day and poison your dreams by night and though i will do my best,
there are no words that can be written nor brush strokes laid on
canvas that can describe this stark and utter horror of the night
that Annabel died. The emptiness will haunt you !-
e impugnò le due katane per poi correre
verso l'entrata del cancello, per poter sferrare il primo colpo, a
uno dei due occhi. Subito gli fu davanti e subito la voce di Satana
proruppe nel buio della notte.
-
…... - gridò, felice come una pasqua, tra una
risata e un altra.
-Sta
zitto, vecchio coglione !- urlò seccata la ragazza mentre
con un
salto sferrava il primo colpo al cancello, facendo esplodere in mille
schegge di ghiaccio il primo occhio. Tutte le persone presenti su
quel tetto puntarono i loro occhi su quella misteriosa figura
incappucciata, che aveva osato contraddire Satana.
-
Chi osa interrompermi !- esplose la voce di Satana in un impeto di
rabbia.
La
ragazza si mise le mani sui fianchi e scosse la testa.
-
Che delusione Sa-chan, non riesci neanche a riconoscere la mia voce
…
eppure son passati solo diciotto anni … - disse con tono
offeso,
enfatizzando le ultime tre parole.
-Non
è possibile … - tremò, la voce di
Satana.
A
quel punto la ragazza si tolse il cappuccio, con fare teatrale,
girandosi verso gli spettatori. Alzò la mano e li
salutò con un
sorriso a trentadue denti:
-È
un bel po' che non ci si rivede eh, Shura ?- i ragazzi rimasero
sconvolti.
Era
una ragazzina. Dimostrava circa vent'anni. Aveva la pelle chiara e
gli occhi di un viola intenso. Lunghi capelli blu le scendevano sulla
schiena, legati in una coda di cavallo. Tutti, eccetto due ciuffi
ribelli al limite di quel volto perfetto, che scendevano poco sotto
il seno. Aveva un piercing
sul sopracciglio
sinistro e tre sulle orecchie leggermente a punta e un sorriso
beffardo, accentuato dai canini leggermente più lunghi del
normale.
-Ha
… ru … ka?!? Haruka! Brutta bastarda, io ti
ammazzo!- urlò
Shura, correndole incontro, per salutarla con un calcio, che
quest'ultima schivò.
-
Anch'io son molto contenta di rivederti … - disse seccata
Haruka,
incrociando le braccia.
-Haruka
? Eheh … e così anche qui a Ghenna ti fai
chiamare così, eh,
Ruka-Chan ?- sghignazzò Satana.
-Sta
zitto, vecchiaccio! Questo è il nome che mi ha dato mia
madre e a me
piace, quindi ti pregerei di non storpiarlo, understand ?!- disse la
ragazza rivolgendo il dito medio verso il cancello*.
-
Ehm, scusate … ma cosa sta succedendo ?- chiese incerta
Shiemi,
verso Haruka.
-
Oddio, che gran maleducata che sono! Bene, mi presento, mi chiamo
Haruka Hikari, piacere di conoscervi !- si presentò
entusiasta ai
ragazzi.
-Tsk!
Haruka, digli come sei conosciuta qui a Ghenna, avanti!- la
sfidò
Shura.
-Brutta
stronza! E va bene! Lo faccio, ma dopo risponderete tutti alle mie
domande, intesi ?- i ragazzi annuirono.
-
vedete, io sono … -
La
terra all'improvviso tremò, il cancello si spezzò
in due. Tutti,
eccetto Haruka e Shura caddero a terra, mentre le nuvole dal cielo
iniziarono a vorticare verso il basso.
-Merd
…- non riusci a nemmeno la frase che quattro persone
dall'aria
solenne apparvero davanti a lei. .
-Lilith
Haruka Hikari Egyn, figlia della defunta Apeiron e del Re maggiore
Egyn, ora ti condurremo nel regno di Tengoku**, dove si
terrà il tuo
processo- disse uno di loro, leggendo una pergamena dall'aria antica.
-
E per cosa, di grazia ?- disse seccata grattandosi la testa,
sbadigliando.
-
Lurido demone! Mantieni un atteggiamento più rispettoso
dinnanzi ai
quattro cavalieri dell'apocalisse!- urlò un ragazzo di una
bellezza
splendente, puntandole contro una lancia d'oro.
-
Oi oi, ragazzino, abbassa quella lancia- disse scherzosa- potresti
farti male …-concluse fulminandolo con lo sguardo
-Zitta
troia- rispose questo acido. La ragazza mostrò i denti in
segno di
disprezzo, ma non si mosse.
-
Stavo dicendo, sono sotto accusa per… ?- disse muovendo la
mano
come per incitarlo a parlare.
-Per
aver aver infranto il patto con Dio- concluse l'uomo con la
pergamena.
Un
silenzio innaturale si creò dopo questa affermazione. Haruka
si mise
una mano sulla bocca, con aria concentrata.
-
… e … quale sarebbe ?- disse senza tanti peli
sulla lingua.
-
Maledetta puttana, come puoi non ricordarti una cosa così
importante!- la insultò ulteriormente il ragazzo con la
lancia.
-Adesso
basta … va bene una volta, va bene due, ma tre non posso
davvero
sopportarlo … da un angelo poi … vi odio dal
profondo del mio
cuore … - esplose la ragazza, slegandosi i capelli. Una luce
blu
accecò tutti.
-
Cuore ? Tsk, voi mezzi demoni non avete un cuore- disse un altro
angelo, in quel blu assoluto.
Nota
Dell'Autrice:
Ok,
salve a tutti ... era da un pò che non aggiornavo
le mie fic., ma alla fine c'è l'ho fatta ! *Esulta*
Comunque sia, ve lo avevo già anticipato che questa era un
pò una minchiata, vero ? Bene ... comunque stia quasta
storia la riprendo in mano solo quando mi fisso su Ao No Exorcist (
cosa che al momento non c'è D: ) quindi mettetevi l'anima in
pace perché ce ne vorrà per il prossimo capitolo
( l'autrice è molto pigra) eeeeee ... bé, se
volete nel frattempo ci sono altre due mie fic. su Ao No
Exorcist, quindi se volete far passare un pò il tempo,
bé, ci sono quelle.
Ah, e adesso alcune piccole delucidazioni sugli asterischi presenti sul
testo u.u
*Dito
medio utilizzato non per mandare a fanculo ma per sottolineare la
forza u.u
**
Vuol dire “paradiso” in giapponese, originale, vero
? ( L'autrice
e i suoi atti di creatività -.-'' )
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