Bitter End

di HarukaHikari
(/viewuser.php?uid=121747)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** L'accademia sotto attacco: Un viaggio alquanto irritante. ***
Capitolo 3: *** Un enorme cancello sul tetto: Incontro con gente che non vedi da una vita. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Prologo


La ragazza chiuse gli occhi. Li riaprì. Un orda di demoni era davanti a lei, bramosi del suo prezioso sangue.
-Tsk- Schioccò il collo e le mani, preparandosi alla battaglia.
Pose entrambe le mani sul collo, sui tatuaggi a forma di nota dietro entrambe le orecchie, sussurrando una specie di litania. Da esse apparvero due cuffie nere a forma di teschio. Se li mise all'orecchio e disse semplicemente:
-On-
Gli occhi dei teschi brillarono di una fiamma azzurra.
Così come la ragazza in sé.
Dopo essersi messa le cuffie, si era sciolta i capelli e cantato un pezzo di una canzone.
-Your lips, your lies, your lust. Like the devil's in your hands ...- canticchiò intonata muovendo a scatti le dita munite di lunghi artigli e sorridendo sadicamente.
I suoi canini si erano allungati e spuntavano fuori da quelle labbra carnose e vermiglie. La sua pelle era diventata bianca, quasi evanescente. I suoi occhi, dal quel viola intenso erano ora diventati blu, con all'interno un punto rosso di fuoco ed il suo corpo era coperto da un unica fiamma blu. Un demone armato di lancia le si scagliò contro. Lo scartò a sinistra a una velocità impressionante, prese l'arma per l'asta e, girandola a 180° con un unico gesto, la conficcò nel torace del demone, il quale esplose in una nuvola nera.
-Non ti hanno mai insegnato a rispettare i tempi degli altri ?- buffò scocciata posando le mani sui tribali incisi su entrambi i fianchi. Chiuse gli occhi. La fiamma azzurra iniziò a vorticare su se stessa.
-I am here to tell you a story a story that will torture your thoughts by day and poison your dreams by night and though i will do my best, there are no words that can be written nor brush strokes laid on canvas that can describe this stark and utter horror of the night that Annabel died. The emptiness will haunt you - appena recitò questa litania dalla lingua pura, dai fianchi spuntarono due katane, una dalla lama bianca e l'altra nera. Due pietre incastonate nell'elsa, corallo bianco e corallo nero, provenienti dai mari del Sud.
-Let's Rock ! - urlò eccitata estraendo ed incrociando le due katane. La ragazza saltò in mezzo a quell'orda di nemici senza alcuna esitazione. Occhi crudeli e sadici affondi. Arti mozzati ed urla di disperazione. La ragazza saltava da nemico a nemico, agitando quelle katane a mezz'aria con grazia ed eleganza, creando mezze lune bianche e nere. Uccise cento nemici in meno di un minuto. Era un mostro. Atterrò col piede destro sul terreno, non un rumore. I nemici le stavano lontano, piuttosto spaventati. Uno spazio circolare si era creato attorno a lei. Spazio di morte. Sospirò. Ed esaminò le sue condizioni. Era ricoperta da sangue rosso e nero. Un sorriso di soddisfazione. Quel sangue non era suo. Ma una goccia d'una diversa densità scivolò sulla sua guancia, fino ad arrivare alle sue labbra. La assaggiò. A quanto pare un demone era riuscito a graffiarle il viso. Si passò un dito sulla ferita. Una goccia di sangue si muoveva compatta sull'indice. Sangue blu. Lasciò cadere quella goccia di sangue con un gesto teatrale. Piantò le due katane davanti ai suoi piedi.
-Breathe underwater, I’m comin’ up for air!- canticchiò. Dalle lame uscirono ghiaccio ed acqua, che andarono a formare un cerchio alchemico talmente simmetrico e complesso da mettere i brividi. Al centro di esso, vi era la sua goccia di sangue. Appena l'acqua e il ghiaccio arrivarono ad essa, in contemporanea, la ragazza afferrò le katane e disse
-Water mode: ON- e le cuffie divennero azzurre, avvolte da quella fiamma che adesso si era espansa, fino a coprirle completamente.
-Aaah, sono sporca di sangue da capo a piedi. Non vi andrebbe di fare un bel bagno con me ?- sorrise maliziosamente e fingendo palesemente.
Il cerchio si illuminò e in un attimo da quella terra desertica spuntarono colonne d'acqua, che si andarono a riversare contro quei demoni. Acqua santa. Il cielo era diventato nero. Le anime impure dei demoni. In pochi secondi, in seguito a quell'attacco particolare e dispendioso, quel deserto venne ricoperto da una quantità inimmaginabile d'acqua. La ragazza, sommersa completamente, estrasse le spade e le ripose nei foderi. Poi raggiunse la costa, facendosi trascinare dalla corrente. Infatti il lago che si era venuto a creare si era collegato con una riserva d'acqua sotterranea, dando vita così a una delle oasi più grandi del deserto del Sahara. Raggiunta la costa si sdraiò sulla sabbia del deserto a guardare il cielo. E a riposarsi.

Devo smetterla di fare la sborona. Ogni volta questo trucchetto mi risucchia un sacco d'energia”.
Sbuffò.
Prese uno specchietto e si guardò in volto. Quel graffietto l'infastidiva, ma almeno aveva smesso di sanguinare. Sbuffò. Sapeva ciò che adesso avrebbe dovuto fare, ma il solo pensiero le dava l'urticaria. Dover rincontrare quel demone dopo sedici anni era una bella seccatura. Soprattutto se quello era un imbranato a capire le emozioni umane. Ormai anche lei le aveva capite, maledizione! Sbuffò. Si alzò. E si diresse verso la prima abitazione, o almeno verso la prima porta, giochicchiando con una chiave elaborata. La chiave dell'Infinito. Il suo obiettivo ? L'accademia True Cross, nella quale si stavano accumulando non pochi problemi. Presto avrebbe dovuto rivedere quell'impiastro del suo amico. Così si avviò, con aria afflitta, verso la porta di una casa diroccata, distante pochi metri da lì. I suoi guai erano appena iniziati ...


Note dell'autrice :)

Salve! Questa è la mia seconda fanfiction su Ao No Exorcist ... lo ammetto, non è che sia scritta nei migliori dei modi e magari anche la trama è un po' ( ehm ... come definirla D: ? ) felice ? Ottimista ? Una puttanata ? Bhò, seguitela fino alla fine e se vi va aiutatemi ad attribuirgli un aggettivo adatto.

Ah, per quelli che si stanno chiedendo da dove sono tratte le canzoni ora vi scrivo i titoli:

- "The Feel Good Drag" degli "Anberlin"

- "Breathe Underwater" dei "Placebo"

Buon proseguimento !

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L'accademia sotto attacco: Un viaggio alquanto irritante. ***


L'accademia sotto attacco

L'accademia sotto attacco:

Un viaggio alquanto irritante.


Era entrata nell'accademia. Un caldo asfissiante la costrinse a togliersi il mantello. Osservò quei corridoi così familiari. Sui muri s'erano create alcune crepe. E i lampadari stavano tremando.
 
-Ma che diavolo sta succedendo ? Devo trovare Mephisto e farmi dare una spiegazione al più presto - e si mise a correre in quei corridoi altissimi. 
Girò l'angolo e andò a sbattere contro una persona.
Sbuffò. Un esorcista dall'aria alquanto arrogante era davanti a lei e le sbarrava la strada. Odiava quasi tutti gli esorcisti. Ma, ciononostante, strinse i pugni e si costrinse a cercare di instaurare un dialogo civile. Così si abbassò il cappuccio e fece per parlare.

- Mi scusi po … - cercò di chiedere.

- Smamma ragazzina, quest'area è riservata- la interruppe borioso l'esorcista.

Ragazzina ?!? Ma chi si crede di essere questo moccio…”

Il suo pensiero fu interrotto da quest'ultimo che l'aveva afferrata per un braccio e la stava bruscamente strattonando verso la porta. Grosso errore. La ragazza infatti si avvicinò a lui. Gli occhi viola divennero blu. Blu e rossi.

-Questo … – la manica dell'uomo prese fuoco - … non lo avresti dovuto fare!- gli sussurrò in un orecchio, mentre delle fiamme blu salivano sul braccio dell'uomo interrompendo così quell'irritante contatto.

L'uomo cadde a terra, urlando dal dolore, cercando in tutti i modi di spegnerle. La ragazza lo fissava con occhi di ghiaccio e fuoco. Tirò su il cappuccio. Sbuffò. Le urla sofferenti dell'uomo la annoiavano. Con un gesto della mano sinistra estinse le fiamme. L'uomo stava strisciando sul pavimento. Piangeva e aveva i sudori freddi. La ragazza sorrise.

- Ma … ma … chi diavolo sei ?- mormorò l'uomo tremante, quasi in preda a spasmi.

La ragazza rise. Una risata satanica.

- Hai espresso l'aggettivo giusto. Sono un diavolo e ora mi prendo la tua anima- ghignò mostrando due canini più lunghi del normale.

Sul volto dell'uomo si dipinse una smorfia di terrore. Cercò in ogni modo di scappare, contando sulle poche forze che gli rimanevano. Ma lei, era sempre davanti a lui e lo guardava da due occhi demoniaci. A un certo punto, l'uomo si fermò, in ginocchio, in lacrime, stremato. Ma proprio quando la ragazza si era avvicinata all'esorcista per il colpo di grazia la terra tremò. L'uomo riacquistò sicurezza. Sul suo volto spuntò un espressione di gioia. Una gioia fanatica.

- Ahahah demone, presto sarai l'ultimo della tua specie! Il Papa avrà ormai aperto il cancello per Ghenna e il Messiah avrà ormai distrutto l'inferno!- urlò euforico l'uomo, tra risa incontrollate e urla di gioia.

-Tsk- si voltò sprezzante e si diresse verso il tetto dell'accademia.

Quell'uomo le faceva ribrezzo  e in più, voleva vederci chiaro.

Nota dell'autrice:

Scusate ! è veramente tanto tempo che non riaggiorno una fanfiction, anche perché non ho avuto internet per dei mesi ! Comunque sia questo capitolo è un po' cortino lo ammetto e forse non è scritto nel migliore dei modi, ma spero che continuiate a leggere le mie storie! Allora al prossimo aggiornamento !

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Un enorme cancello sul tetto: Incontro con gente che non vedi da una vita. ***


Un enorme cancello sul tetto:

Incontro con gente che non vedi da una vita.


Appena arrivò sul tetto pensò “Porca puttana” e sbarrò gli occhi sorpresa. Su quel tetto, il cancello per Ghenna era enorme e un'incredibile quantità di demoni continuava a uscire ininterrottamente da esso. Sbuffò. Sul tetto c'erano solo alcuni mocciosi e una ragazzina di sua vecchia conoscenza. L'espressione di sorpresa venne presto sostituita ad una sconvolta. Due ragazzi, avvolti da fiamme blu, stavano discutendo animatamente. Uno era completamente ricoperto, soggiogato da esse. No. Non erano le fiamme. Era … “Satana!”.

La ragazza costeggiò la recinzione, avvicinandosi al cancello passando inosservata. Nell'aria risuonò il rumore di un colpo di pistola. Sbarrò gli occhi, il ragazzo posseduto da Satana aveva appena sparato all'altro. La sua reazione fu spontanea. Corse verso quest'ultimo, per dargli soccorso. Più si avvicinava più i profili di quest'ultimi si definivano. Però sembrava che il ragazzo stesse bene. Infatti si era appena alzato e aveva dato un pugno all'altro. La ragazza strizzò gli occhi da sotto il cappuccio. Le figure erano sempre lontane. Ma riuscì a intravedere una coda nera. Allora ci aveva visto bene. Quei ragazzi, posseduti da quelle fiamme, non erano umani. Un qualcosa che le sfiorò il piede la riscosse dai suoi pensieri. Il cancello per Ghenna si stava espandendo.

Bah, che schifo” pensò, spostandolo con un calcio. Riguardò l'orizzonte per vedere come si stava svolgendo la situazione. I due ragazzi si erano abbracciati, un abbraccio fraterno. “ Fin troppo smieloso per i miei gusti”. Guardò il cancello con disgusto. “Bene, è l'ora di far la finita”. Recitò la litania

-I am here to tell you a story a story that will torture your thoughts by day and poison your dreams by night and though i will do my best, there are no words that can be written nor brush strokes laid on canvas that can describe this stark and utter horror of the night that Annabel died. The emptiness will haunt you !- e impugnò le due katane per poi correre verso l'entrata del cancello, per poter sferrare il primo colpo, a uno dei due occhi. Subito gli fu davanti e subito la voce di Satana proruppe nel buio della notte.

- …... - gridò, felice come una pasqua, tra una risata e un altra.

-Sta zitto, vecchio coglione !- urlò seccata la ragazza mentre con un salto sferrava il primo colpo al cancello, facendo esplodere in mille schegge di ghiaccio il primo occhio. Tutte le persone presenti su quel tetto puntarono i loro occhi su quella misteriosa figura incappucciata, che aveva osato contraddire Satana.

- Chi osa interrompermi !- esplose la voce di Satana in un impeto di rabbia.

La ragazza si mise le mani sui fianchi e scosse la testa.

- Che delusione Sa-chan, non riesci neanche a riconoscere la mia voce … eppure son passati solo diciotto anni … - disse con tono offeso, enfatizzando le ultime tre parole.

-Non è possibile … - tremò, la voce di Satana.

A quel punto la ragazza si tolse il cappuccio, con fare teatrale, girandosi verso gli spettatori. Alzò la mano e li salutò con un sorriso a trentadue denti:

-È un bel po' che non ci si rivede eh, Shura ?- i ragazzi rimasero sconvolti.

Era una ragazzina. Dimostrava circa vent'anni. Aveva la pelle chiara e gli occhi di un viola intenso. Lunghi capelli blu le scendevano sulla schiena, legati in una coda di cavallo. Tutti, eccetto due ciuffi ribelli al limite di quel volto perfetto, che scendevano poco sotto il seno. Aveva un piercing sul sopracciglio sinistro e tre sulle orecchie leggermente a punta e un sorriso beffardo, accentuato dai canini leggermente più lunghi del normale.

-Ha … ru … ka?!? Haruka! Brutta bastarda, io ti ammazzo!- urlò Shura, correndole incontro, per salutarla con un calcio, che quest'ultima schivò.

- Anch'io son molto contenta di rivederti … - disse seccata Haruka, incrociando le braccia.

-Haruka ? Eheh … e così anche qui a Ghenna ti fai chiamare così, eh, Ruka-Chan ?- sghignazzò Satana.

-Sta zitto, vecchiaccio! Questo è il nome che mi ha dato mia madre e a me piace, quindi ti pregerei di non storpiarlo, understand ?!- disse la ragazza rivolgendo il dito medio verso il cancello*.

- Ehm, scusate … ma cosa sta succedendo ?- chiese incerta Shiemi, verso Haruka.

- Oddio, che gran maleducata che sono! Bene, mi presento, mi chiamo Haruka Hikari, piacere di conoscervi !- si presentò entusiasta ai ragazzi.

-Tsk! Haruka, digli come sei conosciuta qui a Ghenna, avanti!- la sfidò Shura.

-Brutta stronza! E va bene! Lo faccio, ma dopo risponderete tutti alle mie domande, intesi ?- i ragazzi annuirono.

- vedete, io sono … -

La terra all'improvviso tremò, il cancello si spezzò in due. Tutti, eccetto Haruka e Shura caddero a terra, mentre le nuvole dal cielo iniziarono a vorticare verso il basso.

-Merd …- non riusci a nemmeno la frase che quattro persone dall'aria solenne apparvero davanti a lei. .

-Lilith Haruka Hikari Egyn, figlia della defunta Apeiron e del Re maggiore Egyn, ora ti condurremo nel regno di Tengoku**, dove si terrà il tuo processo- disse uno di loro, leggendo una pergamena dall'aria antica.

- E per cosa, di grazia ?- disse seccata grattandosi la testa, sbadigliando.

- Lurido demone! Mantieni un atteggiamento più rispettoso dinnanzi ai quattro cavalieri dell'apocalisse!- urlò un ragazzo di una bellezza splendente, puntandole contro una lancia d'oro.

- Oi oi, ragazzino, abbassa quella lancia- disse scherzosa- potresti farti male …-concluse fulminandolo con lo sguardo

-Zitta troia- rispose questo acido. La ragazza mostrò i denti in segno di disprezzo, ma non si mosse.

- Stavo dicendo, sono sotto accusa per… ?- disse muovendo la mano come per incitarlo a parlare.

-Per aver aver infranto il patto con Dio- concluse l'uomo con la pergamena.

Un silenzio innaturale si creò dopo questa affermazione. Haruka si mise una mano sulla bocca, con aria concentrata.

- … e … quale sarebbe ?- disse senza tanti peli sulla lingua.

- Maledetta puttana, come puoi non ricordarti una cosa così importante!- la insultò ulteriormente il ragazzo con la lancia.

-Adesso basta … va bene una volta, va bene due, ma tre non posso davvero sopportarlo … da un angelo poi … vi odio dal profondo del mio cuore … - esplose la ragazza, slegandosi i capelli. Una luce blu accecò tutti.

- Cuore ? Tsk, voi mezzi demoni non avete un cuore- disse un altro angelo, in quel blu assoluto.













Nota Dell'Autrice:

Ok, salve a tutti ...  era da un pò che non aggiornavo le mie fic., ma alla fine c'è l'ho fatta ! *Esulta*
Comunque sia, ve lo avevo già anticipato che questa era un pò una minchiata, vero ? Bene ... comunque stia quasta storia la riprendo in mano solo quando mi fisso su Ao No Exorcist ( cosa che al momento non c'è D: ) quindi mettetevi l'anima in pace perché ce ne vorrà per il prossimo capitolo ( l'autrice è molto pigra) eeeeee ... bé, se volete nel frattempo ci sono altre due mie fic. su Ao No Exorcist, quindi se volete far passare un pò il tempo, bé, ci sono quelle.
Ah, e adesso alcune piccole delucidazioni sugli asterischi presenti sul testo u.u 

*Dito medio utilizzato non per mandare a fanculo ma per sottolineare la forza u.u

** Vuol dire “paradiso” in giapponese, originale, vero ? ( L'autrice e i suoi atti di creatività -.-'' )

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=851504