An Halloween’s Party: Sì, è una Draco/Harry. E Sì. Odiano entrambi le feste di Halloween.

di dramy96123
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** An Halloween’s Party : Sì, è una Draco/Harry. E Sì. Odiano entrambi le feste di Halloween. ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** An Halloween’s Party : Sì, è una Draco/Harry. E Sì. Odiano entrambi le feste di Halloween. ***


Ciao a tutti!!

Nuova drarry, a tre capitoli, quindi corta corta corta!!

E’ dedicata a Musiek, che è la persona più stronza e acida che io conosca, ma si meritava questa storia…ed è dedicata anche a Silvia, che è una pazza squilibrata u.u

Baci!

 

An Halloween’s Party : Sì, è una Draco/Harry. E Sì. Odiano entrambi le feste di Halloween.

 

Capitolo 1

 

Harry ci stava davvero provando a sopportare Ron.  Davvero. Era il suo migliore amico.

Si conoscevano da secoli!  

Ma il suo continuo borbottare contro Ginny e la sua passione smodata di fare feste lo stava lentamente facendo impazzire. Era uno stillicidio.

- E’ piccola, Harry! Non lo capisci? E’ giovane! Non ho intenzione di lasciarle fare nessuna festa!  -

Harry si schiarì la voce  - Ha diciannove anni, Ron –

- Vedi? E’ piccola! – rispose testardo il ragazzo, guardando male Ginny, che si aggirava per casa seminando appunti e decorazioni. Hermione chiuse il tomo polveroso e sorrise, guardando l’amica in fibrillazione.

- Io sono d’accordo con lei…Insomma,  sarebbe fantastico rivedere i compagni di scuola, e io potrei fare un incantesimo a casa mia per ingrandirlo a sufficienza! –

Ron borbottò qualcosa, seguito immediatamente da Harry. Lui non aveva partecipato a molte feste, e una di quelle indimenticabili era stata il cinquecentesimo  compleanno di Nick – Quasi – Senza – Testa.

Assolutamente meraviglioso.

Non aveva la benché minima intenzione di ripetere un’esperienza simile, quindi era abbastanza diffidente.

- Ron, tanto non mi fai pietà né compassione. Io farò una festa indimenticabile! Halloween!!  Oh, sarà fantastico! Ci saranno pipistrelli che volano in giro, e zucche che cantano, e ragni gigant….-

- GINNY! –

- …Scusa Ronnie. –  

Mentre Hermione ed Harry ridacchiavano Ginny si sedette accanto al fratello e prese un nuovo blocco appunti, scompigliando i capelli di Ron.

- Dai, Ronald, non fare così…aiutami a stilare la lista degli invitati! Tutti i Grifondoro, sicuramente, poi i Tassorosso del nostro anno…-

- Il vecchio ES – intervenne Hermione – E tutti i tuoi fratelli, ovvio –

- Luna, Cho Chang, la vecchia squadra di Quidditch, compreso Baston, e anche Krum e Fleur – aggiunse Harry. Hermione scrollò le spalle – Posso contattare io Viktor –

- COME SAREBBE A DIRE, HERMIONE? –

La ragazza si mise una mano sulla faccia.

- Ok, andiamo avanti – si affrettò a dire Ginny, soffocando le risate  - Ok, quindi anche la sorellina di Fleur, e Blaise Zabini e i suoi amici, e dovremo anche ordinare alcolici da Madama Rosmerta, mi mancano tantissimo le sue burrobir…-

- Blaise chi? – la interruppe Ron, perentorio.

- Zabini – sospirò Harry – è una Serpe. –

- Mi sfugge. -

Quello col bel culo, Ron.

Ma questo lo avrebbe tenuto per sé.

- Un Serpeverde! Ci manca solo che inviti Malfoy! – urlò Ron, mettendosi le mani nei capelli.

Il silenzio che seguì quella frase fece preoccupare non poco i tre martiri.

Ginny sorrise nervosamente.

- Ginny. Perché stai sorridendo nello stesso modo di quando hai convinto il fantasma sopra alla mia stanza di cantare le Sorelle Stravagarie? –

- Beh…diciamo che Malfoy fa parte degli amici di Blaise, e Blaise mi ha chiesto di…invitare anche lui, ecco. –

- Ginny, da quando, esattamente, hai in programma questa festa?  - chiese inquisitorio Harry.

Hermione si lasciò scappare un ghigno, ma quando Ron si girò di scatto per fulminarla si chinò subito sul libro, fingendo di leggere.

- Da agosto! – sorrise lei – Ho già avvertito, mi manca qualcosina! –

- Oh, Ginny, non mi chiedere di partecipare. Io in una festa con Malfoy non ci vado. – disse Harry, deciso.

Anche se anche lui non era male, parlando di lati B.

Non era una buona idea coinvolgere i suoi amici a proposito di questo.

- Troppo tardi, amico mio, sei già stato invitato e hai ANCHE mandato la tua conferma. –

- Questo quando? –  Ginny sorrise dolcemente.

- Hermione è stata molto dolce quando mi ha insegnato a falsificare le firme. Sei ufficialmente OBBLIGATO a venire alla festa. Più che altro perché se non lo fai sei fottuto. –

- Definisci fottuto, Ginny . –

- Immagina solo un milione di pustole in tutto il tuo corpo che ti faranno venire da grattare. Per molto tempo –

- HERMIONE! DI ADDIO AL TUO AMATO RON, SEI MORTA! –  Urlò Harry, mentre Hermione, brillantemente, si era data alla fuga. Harry aprì il portoncino di ingresso e si lanciò all’inseguimento.

- Ricordatevi i costumi! – celiò Ginny, finendo di scrivere.

Ron scosse la testa e guardò Ginny

- I ragni non sono compresi, vero? –

Lei sorrise dolce – Ovviamente no, Ronnie…ti pare? -

 

 

 

- Pansy, io non andrò a quella festa.  Questione chiusa.  È da masochisti. E’ organizzata da Grifondoro,  è in maschera e ci sarai tu. –

E ci sarà Potter. E io non ho intenzione di farmi altre docce fredde.

Pansy e Blaise lo guardarono implorante.

- Ma Draco! Ci saranno alcolici, ragazze, e, cosa più importante, IO! – implorò Blaise, congiungendo le mani.

Draco lo guardò.

- Commovente. –

- Sei peggio di Piton, a volte, sai? –

- Draco, è in maschera! Potrai mettere il vestito di Halloween che ti ho comprato l’anno scorso! – Pansy sorrise allegra e si sedette sul bracciolo della poltrona di Draco.

Il ragazzo sbuffò.

- Non metterò mai quella…cosa, Pansy. –

- Ma Draco! –

- Ho detto no. Ed è la mia ultima parola. –

 

 

- Ma chi cazzo me lo ha fatto fare? – gemette Draco, guardando il gufo con la lettera di conferma che lentamente si allontanava.

- Noi – annuì Blaise, mentre Pansy sorrideva dietro di lui.

- Magari c’è ancora tempo per farlo tornare indietro…-  disse speranzoso Malfoy, guardando nuovamente fuori dalla finestra. Pansy roteò gli occhi.

- E che vorresti fare, lanciargli uno Stupeficium? –

Gli occhi di Draco brillarono.

- Ho..dimenticato una cosa di là…torno subito, ok? –

- TU. NON SPARERAI AL MIO DONALD. – ruggì Blaise, attaccandosi ai pantaloni di Draco.

Lui, scrollandoselo di dosso, alzò gli occhi al cielo.

- Odio le feste di Halloween. -

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti!

Mi scuso tantissimo per il ritardo, mi dispiace taaanto, anche perché visto che sono solo rtre capitoli ho aspettato sin troppo!

Va beeene, ecco a voi il capitolo! La festa!

Dram

 

Capitolo 2

 

 

Il pensiero veloce ma comunque convincente del suicidio sfiorò nello stesso momento due ragazzi presenti alla grandiosa festa di Halloween

No, la breve tentazione non era di Ron, anche se ne avrebbe avuto tutto il diritto.

Era vestito da gigantesca zucca.

Una gigantesca zucca arancione.

Hermione aveva provato ad addolcirlo dicendogli “S’intona con i tuoi capelli, amore”, ma non aveva funzionato.

Chissà perché, poi.

Neanche Cho Chang aveva ancora ipotizzato l’unione eterna fra lei ed un Avada Kedavra, malgrado fosse vestita da Orsacchiotto. Verde. Estremamente orrendo, dal punto di vista estetico.

La ragazza si era limitata a salutare un paio di persone, per poi fuggire in bagno a singhiozzare per le sue sciagure (tanto per cambiare).

Insomma, era un quadretto molto allegro, ma le persone davvero a terra, quel giorno, erano solo due.

 

 

Il primo ragazzo era Harry, vestito da Vampiro.

Non si stava disperando tanto per il costume in sé, quanto per le forcine che gli stavano trapanando il cervello.

Quei dannati capelli non ci riuscivano a stare fermi. Niente da fare, davvero…e quindi Ginny Sadica Weasley aveva deciso che una tripla dose di gelatina più forcine sarebbe bastato per farli stare al posto.

Certo.

Evidentemente Ginny non aveva ancora capito con chi aveva a che fare.

Un capello…sì, quello lì, quello alzato che sembrava un’antenna. Quello. Quel capello lì si era liberato dalla prigione di forcine e gelatina esattamente dopo sette minuti che la rossa ragazza aveva finito l’acconciatura.

Quindi quello che gli rimaneva era un capello alzato, cinquemilacinquecento forcine e nient’altro.

 

Sì, perché aveva perso tra la folla Hermione, Ginny, Ron, Neville e Dean in una sola botta!

Quindi la sua unica e perfetta soluzione che gli veniva in mente era andare flirtare col barista mentre si scolava un Firewhisky dietro l’altro.

In fondo il suicidio poteva aspettare, sorrise Harry, mentre buttava giù un boccale di Burrobirra e  guardava verso la pista da ballo. Gli sembrò di vedere un ragno gigantesco che inseguiva una zucca urlante, ma subito dopo la sua attenzione venne calamitata dal barista che gli sorrise.

E da due orecchie pelose e bianche che spuntavano tra la folla.

 

* * *

 

Il secondo ragazzo dalle intenzioni cruente, quella sera, era Draco Malfoy.

Era convinto di essere stato drogato. Ne era assolutamente certo.

LUI si sarebbe travestito da Infero, dal perfido Grindelwald, da…da Draco Malfoy! E avrebbe fatto di certo una figura niente male…non si sarebbe mai messo un costume da furetto.

Quell’orribile regalo di Halloween ricevuto da Pansy, con quelle orribili orecchiette pelose attaccate sul cerchietto.

Quell’orribile body…oh, non poteva pensarci.

E Pansy che diceva che quelle orecchiette erano sexy. Ma certo!

LUI era sexy!

QUALUQNUE COSA avesse messo sarebbe stato sexy!

Ma quelle orecchiette avevano messo a dura prova il suo sex appeal…e la sua pazienza.

E il suo attaccamento alla vita.

Addio, grande carriera…addio grande reputazione…

Addio, contegno di Draco Malfoy.

Aveva bisogno di alcolici. In quel preciso fottuto momento.

 

- Draco!! – trillò Pansy Parkinson, vestita da banalissima strega. Portava una scopa finta in una mano e una bacchetta nell’altra. Era normalissima, come al solito. C’era anche (come al solito) la minigonna inguinale! Sarebbe potuta venire con la divisa scolastica di tre anni prima, non avrebbe fatto differenza!

Originalità, nella festa di Halloween…per quella figura che gli stava facendo fare poteva infilarsi la sua scopa nel…

- Ti odio. – rispose in tono decisamente depresso Draco, rifiutando di continuare l’indecente pensiero. Spostò il suo sguardo sul viso di Pansy, e ci vide, inquietante, un’espressione che aveva visto solo un’altra volta.

L’anno prima.

- Pansy Parkinson. Non chiedermelo. sono vicino tanto così dall’ucciderti…Ti prego, Pansy. No. - disse Draco indietreggiando. Blaise, accanto a Pansy, cominciò a sogghignare.

- Draco, ti prego! Fai la mossa? –

L’aveva chiesto.

Non poteva averlo chiesto.

Draco chiuse gli occhi, respirando profondamente, poi prese dal vassoio galleggiante un alcolico (sperando che fosse pesante) e lo bevve d’un fiato.

Pansy lo guardava speranzosa, Blaise sorrideva sornione, ed ormai diverse persone guardavano di sottecchi il costume di Malfoy e lo stesso Malfoy.

- Pansy, ti odio. –

La ragazza si limitò a sorridere. Era un sì.

Draco guardò il vuoto, e inarcò il sopracciglio. Graffiò l’aria con la mano e si leccò le labbra con la lingua.

- Roar. – disse, con fare monocorde.

 Blaise scoppiò a ridere e si dovette appoggiare alla colonna. Pansy guardava il furetto depresso con aria adorante. La folla restante era ancora ipnotizzata dalla mano ad artiglio di gatto di Draco.

 

Ok. In fondo non era così male.

Doveva solo trovare una persona che NON avesse visto la mossa e sarebbe andato tutto bene.

Ho già detto che voglio un fottuto alcolico?

 

L’ultima cosa che vide prima di ubriacarsi ed andare nel privé in compagnia di qualcuno nonbeneidentificato fu una zucca che scappava.

Dannate allucinazioni.

 

 

 

Il resto dei ricordi è molto confuso, per entrambi i ragazzi.

La prima cosa che vide Harry il giorno dopo? Due orecchie da furetto che spuntavano da sotto la trapunta di casa sua.

 

 

Ciao a tutti!

Beh, non so che dire, a parte che è di una demenzialità assurda, quindi…

Vi lascio! Grazie per aver letto!

Baci!

dram

 

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti!

Mi scuso per il ritardo di questo ultimo capitolo, non so come farmi perdonare!

Beh…ma con l’aggiornamento, ovvio!

Ok, la faccio breve, ringrazio per le recensioni e spero vi piaccia il cap!

Baci!

Dram

 

 

Capitolo 3

 

 

Draco Malfoy non era un tipo da sbronze, checché ne dicesse la gente.

Detestava il mal di testa, detestava il bruciore alla gola di quando mandava giù un alcolico e soprattutto detestava le feste dove ci si sbronzava.

E…ah, si. Detestava la Weasley.

Ogni volta che c’era lei lui per istinto doveva sbronzarsi. Ormai si era convinto che la vista della ragazza gli facesse tornare il detto “Bere per dimenticare”.

Per questo quando fece per alzarsi dal letto, coperto solo da un piumone rosso, cominciò a imprecare contro tutta la collezione di cuffiette da doccia rosa di Merlino.

Non si ricordava assolutamente nulla, a parte che era stato invitato alla Festa di Halloween, della mossa e delle…orecchiette da furetto.

Che umiliazione.

Solo dopo che fu uscito da questi ragionamenti confusi e poco chiari che il ragazzo si rese conto di diverse stranezze.

Primo fatto, di vitale importanza. Draco Malfoy non dormiva nudo, e non aveva un piumone.

Un piumone rosso, per giunta.  

Era inaccettabile.

Lui aveva lenzuola. E al massimo trapunte.

Secondo fatto. Indossava delle orecchie. Orecchie da furetto. E questa era fondamentalmente la ragione per cui si convinse che sì, aveva preso una sbronza.

Draco Malfoy avrebbe incenerito quelle orrende orecchiette non appena fosse tornato dalla sua adorata dimora..

Ecco…terzo fatto. Quella non era la sua adorata dimora.

Quarto fatto. Un ragazzo dormiva vicino a lui…aveva detto dormiva? Russava.

Sembrava farlo apposta, per aumentare la sua emicrania.

Ma la cosa peggiore fu quando si rese conto che lui lo conosceva, quella...quella persecuzione.

Potter.

Oh, non poteva trovarselo anche nel letto.

“E’ un sogno. Un sogno. Ora mi giro, dormo, e quando mi sveglio mi ritroverò a casa MIA, con la MIA trapunta, e con la MIA colazione a letto.

Draco Malfoy non avrebbe pensato quello che aveva appena pensato.

Draco Malfoy avrebbe urlato un sonoro “POTTER, FUORI DAL MIO LETTO”, pur sapendo che quello, tecnicamente, non era il suo letto, e a dire il vero neanche casa sua, ma dettagli.

Ma lui in quel momento non era Draco Malfoy. Era solo un gran bel pezzo di ragazzo, molto modesto, con delle orecchie da furetto ridicole sulla testa.

Di conseguenza si rifiutò di credersi Draco Malfoy.

E tornò a dormire, raggomitolato nel piumone rosso, che forse…forse  non era tanto male.

 

 

* * *

 

- MALFOY, FUORI DAL MIO LETTO! – urlò Harry, non appena si rese conto che quella attaccata alle orecchie da furetto era la testa appartenente al vecchio compagno dal bel culo.

“Buongiorno, Draco Malfoy.”

- Potter? Che ci fai qui? Oh, mal di testa… – gemette Draco, stropicciandosi gli occhi.

- MALFOY, QUESTA E’ CASA MIA. –

Alle parole di Harry, Draco si rese conto per la seconda volta, quella mattina, che quella non era una trapunta, quella non era casa sua e quello era Potter.

Vicino a lui.

In un letto.

E non indossavano alcun tipo di pigiama.

Oh, lui detestava le Feste di Halloween.

- Potter…cosa abbiamo fatto? – chiese Draco, coprendosi col piumone.

Harry inarcò un sopracciglio e lo guardò, eloquente.

- No…non possiamo averlo fatto. E’ TUTTA COLPA TUA! E….Potter, devi decisamente cambiare il colore di questo piumone.  -

- Non andrò mai più ad una festa di Ginny. E sappi che queste cose si fanno in due! E il mio piumone…cos’ha che non va il mio piumone?  - chiese all’improvviso, grattandosi la testa.

Il gesto lo scoprì di poco, e lo sguardo di Draco cadde.

Perché, diciamolo, cadrebbe a tutti l’occhio.

E poi…insomma, lui non doveva giustificarsi con stesso, era una cosa patetica!

Ecco, una sola nottata con Potter e impazziva. Bene così.

- Il tuo…cosa? –

- Il piumone, Malfoy, parlavamo di questo! E…perché ancora hai quelle orecchie pelose sulla testa? –  ridacchiò il ragazzo, davanti allo sguardo truce di Draco.

Oh, Draco Malfoy avrebbe ammazzato Pansy.

- Il…colore del piumone mi fa male agli occhi. –

- E’ rosso. –

- Mi fa male agli occhi, ho detto! Potter, mi spieghi che ci faccio io qui? –

Tutto la pazienza di Harry venne messa a dura prova da quell’infantile domanda.

Con un sospiro si avvicinò un po’ al ragazzo, che lo fulminò con lo sguardo.

- Draco. Devo dirti una cosa importante. Spiegartela…non credo che ci siano state tante persone attente al lato di questa tua educazione. –  disse, con fare molto serio.

- Potter. Cosa cazzo stai dicendo? –

- E’ giunto il momento di dirtelo. I bambini non te li portano gli Ippogrifi. –

- POTTER, MA SEI COMPLETAMENTE CRETINO? –

 

 

* * *

 

 

- Andiamo, Potter, so benissimo cosa abbiamo fatto in quel letto, e nonostante l’idea mi disgusti altamente,  sono consapevole del fatto che ieri ero sbronzo. Completamente, irrimediabilmente sbronzo. Però…come Merlino siamo arrivati dalla Festa a qui? –

Harry si sedette sul bordo del tavolo, con la sua tazza di caffè in mano, e guardò sornione Draco

- Smaterializzandoci, probabilmente. –

- Potter, sei un’idiota. Mi chiedevo solo se ti ricordavi qualcosa della Festa…io ho un vuoto totale. Tutta colpa tua, ovviamente. –

-  Colpa mia se quella squinternata della Parkinson ti ha trascinato alla festa?! E’ colpa tua piuttosto…quelle orecchie sono ipnotizzanti – lo prese in giro Harry. Dovette schivare in fretta due piattini da caffè, però.

- Comunque anche io non mi ricordo nulla…dovremo chiedere in giro…-

- Chiedere…chiedere in giro? Oh, ma certo! E la mia reputazione? 

Harry scrollò le spalle – Te la sei rovinata vestito da furetto, ieri sera…-

- Come non detto. Potter, ti odio. –

- E tu…- hai un bel culo. – sei un idiota. Andiamo. –

 

 

* * *

 

- Hermione, cos’hai notato ieri sera fra me e Malfoy? –

La ragazza si tirò i capelli indietro, pensierosa. Non aveva un minimo d’occhiaie, forse, pensò Draco, perché probabilmente  era andata a dormire alle nove e mezza la sera prima.

- Mm…vediamo. Mi ricordo solo che vi ho visti uscire, verso le undici, credo…ma non credevo che fosse con Malfoy, qui. Insomma, era biondo, certo. Ma confidavo di più nel tuo buongusto...insomma, vestirsi da furetto. – Hermione scoccò un’occhiata ad Harry, che cercava di non scoppiare a ridere.

 

Harry aveva aperto la porta e preso i cappotti con un unico gesto, e per sbaglio aveva scompigliato i capelli del ragazzo vicino a lui, che aveva sbuffato.

- I miei capelli, Potter. Ho una dignità. –

- Non con quel costume e quel cerchietto, Malfoy...anche da ubriaco sei rompipalle – il borbottare di Harry si era interrotto quando Draco lo aveva baciato, mordendogli le labbra.

 

 

- Malfoy, sei un pervertito della peggior specie. –

- NON E’ VERO! Mi avevi provocato, Potter. –

- Va bene, va bene, Ninfomane. La prossima persona? –

 

 

* * *

 

 

Blaise ridacchiò, mentre vedeva Harry fare di tutto per non arrossire d’imbarazzo. Draco si limitò a buttare Potter giù dalla poltrona, per poi buttarcisi lui con molta nonchalance.

- Ma certo che mi ricordo. Chi si scorderebbe mai la testa impomatata di Potter? –

Draco quasi rovesciò la poltroncina.

Non ha nominato le mie orecchie? Il mio orrendo costume! Ecco perché è il mio migliore amico e complice.

- Si, beh…ci puoi dire che hai visto? –

- Parlavate al bar, davanti a diversi bicchieri di quella che sembrava vodka –

 

- E’ vero che mi offri qualcosa da  bere, Potter? –

-Credo che con quel costume potresti chiedermi di tutto, Malfoy. –

-Ti sto solo usando, non montarti la testa –

Harry aveva sorriso, indicando al barista il ragazzo vicino a lui.

- E’ già tanto che non mi stai dando dello Sfregiato. Credo che mi accontenterò di questo –

 

- MALFOY, SEI UN ACCATTONE! –

- Non è vero! Ti ho solo chiesto da bere! Un’innocua bibita! –

- Una?! Siamo ancora mezzi ubriachi, cosa ti fa credere che sia stata UNA bibita? –

 

Blaise fece l’occhiolino ai due, fermo sull’uscio.

Quando i due fecero per andarsene però urlò il nome di Draco

- Mossa meravigliosa! E le orecchie ancora di più! – urlò, chiudendo poi velocemente la porta.

Quell’essere non è un mio amico. È solo un uomo morto.

 

 

 * * *

 

 

 

Ron storse le labbra, vedendo Malfoy, ma si spostò per farli entrare.

- Non chiedetemi troppe cose tutte insieme, non mi sono ancora ripreso. –  Draco notò le occhiaie e i capelli sconvolti, e pensò che in fondo era quasi più sopportabile da vedere quando era sistemato.

- Una domanda, veloce. Cosa abbiamo fatto io e malfoy, ieri? –

- Non credo di essere un indovino, Harry. Piuttosto, penso che finalmente il furetto abbia capito che i bambini non vengono portato dagli Ipp…-

- DOVRESTE PIANTARLA CON QUESTA STORIA. –

Harry e Ron ridacchiarono.

- Comunque ricordo solo che ballavate, su un cubo penso…Harry, ma che ci facevi con questo? –

- Alcool, Ron. Molto Alcool. –

 

- Hai più alcool che sangue, nelle vene, Potter. Non ci riesci a ballare. –

- Scommettiamo, Malfoy? –

- Io però non vengo. –

- Scommessa annullata, Mr codardia. –

-Potter, la mia reputazione è già compromessa senza che io mi debba anche mettere a ballare…con te poi. Mi rovinerei. –

- Malfoy, per favore, scolati almeno altri quattro bicchieri. Quando non saprai più neanche mettere due parole insieme cercami. Credo che silenzioso saresti molto più amabile –

Harry si era allontanato a ballare, lasciando che Draco lo seguisse con lo sguardo.

Il ragazzo si era girato verso il barista, che lo guardava in attesa. 

- Quattro bicchieri. –

 

 

- Ma poi quei drink chi li avrà pagati? –

- …Ehm, Potter, ero ubriaco. –

- Malfoy, cos’hai fatto? –

Draco stirò un sorrisetto, ignorando le risatine di Ron .

- Ricorda solo che ero ubriaco. Ho messo…ehm…tutto sul tuo conto, PottyPotty. –

- …Malfoy. –

- ERO UBRIACO! –

- Malfoy, comincia a correre. –

 

 

* * *

 

Ginny sorrise, sorseggiando una tazza di the.

- Oh, eravate così carini…ad un certo punto vi siete anche presi per mano! –

- Presi per…mano? –

 

Harry era inciampato nel mantello e si era dovuto appoggiare alla ringhiera, ridacchiando.

- Potter, sei uno sfigato

- Non sono io quello vestito da furetto –aveva riso ancora lui.

Draco, cercando di colpirlo con uno scappellotto, dovette sporgersi verso di lui, così che aveva finito  per inciampare anche lui. Harry gli aveva stretto i polsi, ancora ridacchiante. Quando aveva fatto per lasciargli la mano Malfoy lo aveva fermato

- Non vorrei inciampare di nuovo. Il mio corpo me ne sarebbe grato. Aveva bofonchiato.

 

 

- Comincio a stancarmi delle tue battutine sul mio costume, man mano che comincio a ricordarmi le cose.  – borbottò Draco, sdraiandosi sul divano di casa Potter.

- Giuro che non ci scherzerò. Malfoy, ma tu non hai una casa? –

- Perché non dovrei romperti le palle? –

Harry sospirò, facendo per alzarsi, quando Draco lo fermò, un po’ nervoso.

- Potter, posso…No. Vado a letto, nel piumone rosso. –

- Malfoy, ti sei lamentato gran parte della mattinata del mio piumone rosso –

Lui scrollò le spalle – Forse non è tanto male. –

Harry rise e gli scompigliò i capelli, prima di correre in cucina e sbarrare la porta, sfuggendo alla furia omicida di Malfoy.

Forse le Feste di Halloween non erano poi tanto male.

 

 

 

Fine un po’ a cavolo, ma spero che la storia vi sia piaciuta!!!

Un bacione!

                                                                                                                                                  Dram

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