- First Love is Always The Last - iL PRiMO AMORE E' SEMPRE L'ULTiMO. -

di SmileYou
(/viewuser.php?uid=132952)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo.. ***
Capitolo 2: *** Presentazioni.. ***
Capitolo 3: *** Ho sempre preferito la follia della passione,alla saggezza dell'indifferenza ***
Capitolo 4: *** Ciò che è eterno non può avere sentimenti mortali e ciò che è mortale non può avere sentimenti eterni.~ ***
Capitolo 5: *** Ti ODiO CAZZO,PERCHE' Mi HAi ROTTO iL CUORE.. ***



Capitolo 1
*** Prologo.. ***




Image and video hosting by TinyPic




 ..Cazzo,ti odio! Si ti odio..O perlomeno sarebbe quello che dovrei fare.. Ti odio e ti ho odiato dalla prima volta che ti ho visto,ma poi con i tuoi sbalzi d’umore e con i tuoi modi gentili,mi sei entrato dentro e mi hai fatto innamorare di te.. E la cosa più stupida è che mi sento una patetica illusa,innamorato di un deficiente che non sa nemmeno quanti anni ha.. Mi sento un pesce fuor d’acqua,a pensare di essermi innamorata di te..Mi sembra solo un brutto incubo,quelli che facevo da bambina,quando di notte sognavo che,una volta ormai grande,al posto del principe azzurro ci avrei trovato uno stronzo che mi avrebbe fatto soffrire,e mi svegliavo nel pieno della notte piangendo,cercando mia madre e facendomi consolare.. Che strano però il destino..Lo stronzo che sognava non assomigliava per niente a te..Dato che tu sei più di un stronzo per me.. Tu sei lo stronzo per cui ora io sto piangendo e di cui mi sono innamorata profondamente,perdendo la ragione....








Nuova fan fic.. Spero l'accettiate.. Mi è nata così,dal nulla e scrivendola mi è piaciuta.. Così l'ho pubblicata.. Fatemi sapere che cosa ne pensate con una piccola reecensione.. Baci,baci..

SmileYou.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Presentazioni.. ***





Image and video hosting by TinyPic






Sto buttando la sveglia giù dal comodino,perché quell’assordante rumore,mi ha spaccato i timpani,già alle 6 e mezza di domenica mattina..Non la disattivo mai,perché ho sempre il terrore che con la mia sbadataggine non la riattivo per andare a scuola.. E quindi non mi sveglierei..
 
A questa piccola descrizione sembro una “perfetta secchiona”,ma vi assicuro che è tutto il contrario..
 
Mi chiamo  Gabrielle, ho quasi diciotto anni.. Si sto per diventare maggiorenne... Io come tutti i più piccoli,quando si litiga con i genitori, si spera sempre di compiere i fatidici diciotto anni..
Invece da qualche anno a questa parte non la penso più come prima.. Mia madre è morta in un incidente stradale,quando io avevo dieci anni..



 
Mi ricordo tutto di quel giorno.. L’incontro con Fabio,il mio ex ragazzo.. La chiamata dal cellulare di mia madre,l’autombulanza.. La corsa verso quell’ospedale insieme a mio padre,e mio fratello che sembrava infinita..
L’emorrargia celebrale di mia madre,le costole rotte.. L’operazione,prima andata bene e poi si erano riscontrati altri esiti,negativi.. Lo stato di coma di mia madre.. le notti insonne.. e alla fine la morte.. Dal coma era peggiorata e nel giro di qualche giorno era morta..  Tutto,ricordo tutto nei minimi dettagli,anche se sono quasi passati 8 anni.. Mi ricordo persino,che quando sono tornata a casa dopo la morte di  mia madre,i miei vestiti puzzavano di ospedale..



 
Quel posto che da piccola tanto odiavo.. Solo quando dicevo il nome  mi terrorizzavo,e a volte lo faccio ancora..
 
 
Certo ora sono cresciuta,e certe cose non dovrebbero farmi più terrorizzare e invece.. Invece continuano a tormentarmi..
Mio padre,è scappato di casa non appena abbiamo celebrato il funerale di mia madre.. Non si è preoccupato di nessuno e da quel giorno non abbiamo avuto più sue notizie..
Io sono cresciuta con mio fratello.. Lui è un angelo.. Ha 24 anni,si chiama Giovanni,ma io lo chiamo John.. Lui è il mio John..
Se non fosse mio fratello me ne sarei innamorata follemente…
 E’ un tipo protettivo lui,mi vuole bene e mi ha cresciuta.. Ci siamo cresciuti insieme,in una casa che non sembrava neanche la nostra per quanto era enorme.. Non mi sentivo a mio agio all’inizio in quella casa,poi mi sono abituata e ce l’ho fatta..
 
Mio fratello ha i capelli castano chiari,quasi dorati.. Gli occhi azzurri.. E’ bellissimo.. Per questo ha avuto tante ragazze.. La sua ultima fidanzata,quella a cui voglio più bene di tutti,si chiama Elena.. Ha 23 anni, ha i capelli corti a caschetto neri,e due occhi marroni.. E’ bellina.. Semplice ma carina..
 
Io non assomiglio quasi per niente a mio fratello.. Soprattutto per quanto riguarda il carattere..
Lui è dolce,comprensivo.. IO sono l’esatto suo contrario.. Arrogante,quando serve,e anche stronza.. se ce né bisogno..E soprattutto sono molto,molto orgogliosa..

Mio fratello,l’aveva capito mio padre,quando dopo la morte di mia madre se n’era andato.. Io invece no..
E neppure adesso lo riesco a capire..
 
 
 
Va bene basta,ricordi e rimpianti.. Devo vivere il presente anche se il passato che mi sono lasciata alle spalle qualche volta ritorna.. Spero ora non lo faccia.. Perché sto ritrovando un po’ di felicità..
 
 
Ecco,fino ad adesso vi ho raccontato il mio passato.. Ma del mio presente non sapete niente..
Ho poche amiche.. tre.. Chiara,Laura e Sara..  Gli altri mi si avvicinano solo perché sanno della mia situazione e perché mi vogliono compatire.. Ma io non voglio..Cioè tutto,ma non essere compatita..
 
Chiara è una ragazza semplice.. Fidanzata con Andrea.. Il nostro migliore amico maschio..
Chiara ha i capelli biondi,lisci e gli occhi marroni..  fa la nuotatrice..
Abita al centro di Roma.. E’ la più ricca di tutte e possiede pure la piscina..E infatti spesso,durante l’estate ci invita a casa sua, a farci una nuotata..
 
Laura.. invece è una quasi 18enne,in cerca ancora dell’amore.. Si diverte con i ragazzi,da una botta e via..
Lei ha i capelli castano scuri,meschiati di biondo,su qualche ciocca.. E ha due occhi verdi..
Ha un fisico asciutto,anche se non pratica nessuno sport.. Ma le piace suonare la chitarra.. E’ molto brava..
 
 
Sara,invece non è fidanzata ma va dietro ad Stefano.. Purtroppo,lei è troppo presa da lui,che non si è ancora resa conto che lui la usa..
Sara,adora la pallavolo,ed ogni volta siamo costrette a giocarci,altrimenti mette il broncio per sempre..
 
 
Oltre ad avere tre amiche così fantastiche.. Ho anche un ragazzo.. Martin..
Martin, è un ragazzo di diciannove anni. Ha dei capelli stupendi, neri e lisci.. Mi piacciono tantissimo e me ne sono subito innamorata dalla prima volta che l’ho visto.. Anche di quel giorno ricordo tutti i minimi particolari..
 
 
Io e Laura, al centro.. Tra i negozi,intravedo qualcuno e qualcosa attira la mia attenzione.. I suoi capelli neri e così lisci.. Perfetti..
I Suoi occhi,di un verde intenso..
 E quel sorriso.. Quel sorriso..
Ecco,poi però all’improvviso sbadatamente,vado addosso a qualcuno.. Proprio lui..
 Con le solite frasi da copione e le solite scuse che utilizzo, ogni volta che mi capita una cosa di questo genere mi cerco di dileguare da lì.. Ma questa volta qualcosa andò storto.
 
- Ehi,Laura.. Non sapevo fossi in giro. Come va?-
Come????? Scusate devo aver capito male!! Certo.. Altrimenti Laura mi avrebbe di sicuro detto che conosceva un fico di quel genere (xD)
- Eh,già neanche io Martin.. Ah lei è Gabrielle!-
 
- Gabrielle,piacere sono Martin..-
-Piacere- Rispondo con non poco imbarazzo..
- Senti ti va di venire questa sera al mio diciottesimo?- gli domanda lui.
- Certo..-
- Gabrielle se vuoi puoi venire anche te..-
- Grazie, ma..-
-.. Certo che verrà.. Dove lo fai?-
- Al pub  “Italia”,sotto nella discoteca.. Scusa ma ora devo andare.. A stasera Gabrielle…-
- A stasera..-
 
 
Dopo un po’ che si era allontanato mi ero scaraventata su Laura..
- Cioè,ma io dico.. Sei pazza?? Lo sai che odio andare in discoteca..-
- Si ma da questa sera in poi,amerai andarci te lo garantisco..-
 
 
E così fu.. Ci baciammo quella sera stessa e ci iniziammo a frequentare per un periodo..
Ed ora eravamo fidanzati..
 
 
Certo,fino ad ora vi ho racconto solo di cose belle,che attualmente fanno parte della mia vita.. Ma ho anche una nemica.. Anzi devo resettare.. LA MIA PEGGIOR NEMICA..
Lei si chiama Angela.. A scuola si atteggia come un Dio.. Solo perché si è scopata letteralmente mezzo istituto..
Ormai conosce a memoria i letti di tutti quelli del  V°..
 
Angela ha i capelli biondo cenere  e gli occhi marroni.. Per me è una ragazza priva di personalità.. Anzi,forse la possiede,ma non la sa utilizzare.. Come del resto il cervello..
Questa ragazza,nonché mia ex amica,qualche anno  fa, quando ancora frequentavo le medie.. L’avevo trovata nel letto di Christian,la persona di cui ero innamorata.. Poi però lui si era trasferito a Venezia e non si sono avute più sue notizie..
All’inizio pensavo fosse un bene che si fosse trasferito,ma poi con il passare del tempo..
Non so..
 
Butto un occhio sulla sveglia.. e
Oh cazzo! Mi sono svegliata alle 6 e mezza e ho già fatto le 8 meno un quarto..
 
Per il momento è meglio che mi vesto che se no faccio tardi all’appuntamento con Martin..
 Alle nove mi passa a prendere.. Ho poco più di un ora per vestirmi..
Mi faccio un doccia veloce e mi infilo dei vestiti..(Qui)
Siamo a Dicembre e qui da noi fa un freddo cane..

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Ho sempre preferito la follia della passione,alla saggezza dell'indifferenza ***






Image and video hosting by TinyPic



Ho sempre preferito la follia della passione,
alla saggezza dell'indifferenza..








 

-Ehi Amore- ho esclamato tutta contenta una volta uscita di casa,dove c’era Martin che mi aspettava..
- Che è tutto questo entusiasmo?- dice sorridendo e salutandomi con un bacio a fior di labbra..
- Niente,è solo che mi mancavi- dico rispondendo al suo bacio con tutta la passione possibile..
- Dai andiamo..- continuo distaccandomi da lui..
- Si Sali- risponde porgendomi il casco della sua moto..

Poco dopo ci ritroviamo al nostro solito bar..  seduti a sorseggiare una coca-cola..

- Senti,che intendi fare questo pomeriggio?- mi domanda cercando di rompere il silenzio che si era creato tra di noi..
- Bho non lo so,ma penso che schiaccerò un pisolino dato che questa mattina alle 6 e mezza ero in piedi..- risposi facendo una smorfia infastidita..
- Gabrielle!- mi riprese Martin ..
- Che c’è?- feci la finta offesa e lui cercò di ignorarmi chiamando il cameriere per chiedere il conto..

Certe volte,quando uno di noi si offendeva,non ci si rivolgeva parola per dieci minuti buoni,e solo dopo aver trovato la giusta scusa si faceva pace..

- Dai su.. Per questa sera preparati perché andiamo in discoteca.. Invito anche  Ale e Cri.. Te invita le tue amiche..-
- Ok.. Ciao amore allora a stasera..-
- A stasera- risponde baciandomi di nuovo,questa volta con più foga,come a ricordarmi che ero sua..
Sua e di nessun’altro..
 

Salì le scale di casa sfinita.. Avrei veramente schiacciato un pisolino nel pomeriggio..
Ora dovevo preparare  un piatto di pasta,altrimenti chi l’avrebbe sentito mio fratello,con i soliti rimproveri del tipo “io ritorno ora da lavoro..Non è possibile che mi tocchi anche cucinare”
Si John era adorabile,ma quando aveva fame non ci si combatteva..

  La pasta ora era pronta e la mia porzione io già me l’ero divorata.. Ora potevo rinchiudermi in camera e schiacciarmi un bel pisolino..
Desideravo davvero chiudere le mie piccole palpebre per almeno mezz’ora, ma come si dice.. quando è destino è destino..

Drin..
Un suono del campanello forte,impaziente..
Drin..
Un altro suono,ora più dolce..
Drin,Drin..
Ecco i due suoni sovrapposti..

-Cazzo arrivo..- Cerco di urlare da camera mia nella vana speranza che riescano a sentirmi..
Drin,Drin,Drin,Drin..
Ecco di nuovo il tocco forte,impaziente..

Finalmente ho raggiunto la porta.. Quando mio fratello torna devo ricordargli di dare una sistemata a questa casa perché sembra un porcile..

- Buongiorno..- Dico aprendo la porta..
- Buongiorno..- Rispondono in coro due persone.. Dovrebbero essere fratelli.. lei.. tutta graziosa e delicata, magrolina.. Capelli neri raccolti in un chipognon.. occhi marroni..
Lui.. capelli all’aria, senza gel.. Scomposti.. Arruffati.. Capelli castani.. Occhi azzurri..
Cazzo,devo dire che è bello.. E’ si cazzo.. E’ veramente bello.. ma non ho ancora capito chi siano e che cosa vogliono da me..

- Siete?- domando cercando di rompere quello strano silenzio che ci invadeva da ormai dieci minuti..
- Ah già.. Siamo i nuovi vicini.. Abitiamo proprio qui di fronte e volevamo sapere se avevi del sale.. Ha nostra madre occorre,e non lo ha.. Non si è ancora orientata..- ecco risponde la sorella..
- Già,e poi dubito che di domenica i negozi siano aperti..- rispondo cercando nella mia voce un po’ di sarcasmo..
- Entrate,vi faccio strada.. Comunque piacere Gabrielle..- continuo.. Per fare amicizia a me non mi ci vuole molto.. Amicizia,è una parola grossa.. Conoscenza volevo dire.. Perché,prima questo rapporto si deve un po’ consolidare  con le basi..

- Piacere io sono Giulia.. Lui è mio fratello Nicola..-
- Piacere..- ah ecco.. Pensavo non avesse la voce..
Cazzo i suoi occhi.. Quell’azzurro..
Dai forza Gabrielle.. Un po’ di contegno.. Che cosa penserà altrimenti Martin.. Per solo due occhi..
Già la mia coscienza ha ragione..
- Tu.. Ab-bitii-ti  Qu-Qui-Qui?- dice balbettando il fratello.. Come se non avesse mai visto una casa di questo genere..
- Si,perché?- domando curiosa..
- E’ bellissima..-
- Si e anche sporca.. Devo ricordare a mio fratello di pulire ogni tanto..-
- Ah ecco il sale,prendetelo quanto volete,tanto non mi serve.. Avete bisogno d’altro?-
- No,grazie..-
- Senti se vogliamo fare due chiacchiere per conoscerci meglio..-
- Mmhh,dai portiamo il sale a vostra madre che dopo vi porto al parco di via Flamini..-
- Ok.-
Ecco,avrei dovuto rimandare il mio pisolino a questa sera..
- Aspettatemi che mi devo cambiare..-
- Nicola aspetta te Gabrielle mentre io porto il sale a mamma..-
- Ok-
Entrai in camera mia  e presi dei vestiti(Qui).. Poi mi diressi verso il bagno..
- Allora,da dove vi siete trasferiti?- domandai attraverso la porta del bagno,a Nicola..
- Dalla California..- mi rispose..
- Wow! Io ho sempre sognato di andarci una volta..-
- E’ bellissima,avevo tanto amici là e anche una ragazza.. Carolinè..-
- Quindi.. Sei fida-danza-fidanzato?- domandai balbettando..
Echecazzo! Ma perché devo balbettare?? Non mi è mai successo..
- Si,e tu.. Cioè insomma sei fidanzata?-
- Si.. Eccomi ho fatto andiamo..-
Non mi andava che mi facesse queste domande su Martin..

- Ehi Giulia,andiamo ho fatto..-
- Eccomi..-

- Allora dove ci porti?-
- Al parco dei divertimenti- e dopo questa affermazione mi metto a ridere,seguita a ruota da Nicola e Giulia.. Avevano capito che era un emerita cazzata..

- Allora Giulia,tuo fratello mi ha detto che venite dalla California.. IO non l’ho mai vista personalmente ma mi piacerebbe moltissimo visitarla.. Surf,kit-surf.. Spiagge bellissime,bagni tutta l’estate.. Cazzo sarebbe veramente bellissimo..-
- Frena l’entusiasmo Gabrielle.. Non tutto quello che vedi in televisione rispecchia la realtà.. Si li sarà bello l’estate,ma durante l’inverno fa un freddo cane e se arrivano degli Tsunami,hai poche probabilità di salvarti…-
- Già- affermai un po’ imbronciata..- ne avete mai assistito ad uno..-continuai
- ad uno tsunami?-
Annuii.. Mi sentivo una stupida ad avergli fatto quella domanda perché stavo leggendo nei suoi occhi del dispiacere..
- SI quando io avevo 5 anni e mezzo ce ne fu uno.. Non mi ricordo molto.. Ma in quel giorno mi furono strappate dalla mia vita la mia migliore amica e mio cugino.. Mi ricordo solamente che dal giorno dopo mi sono mancati entrambi da morire…-
Ecco,l’ho combinata grossa.. Ora lei si è messa a piangere.. Nicola,non mi sembra molto il tipo di fratello da abbracciare e consolare qualcuno,quindi lo faccio io.. Mi avvicino a lei e l’abbraccio,con delicatezza..
- Mi dispiace..- le sussurro all’orecchio prima di sciogliere l’abbraccio..
Poi frugo nella mia borsa in cerca di un fazzoletto e glie lo porgo.. Lascio che si asciughi le lacrime e poi continuo a parlare cercando di cambiare discorso..
- Allora,come mai vi siete trasferiti?-
- Perché nostro padre ha trovato un lavoro qui.. Siamo arrivati proprio oggi e ora bisogna andare ad iscriverci ad una scuola.. Io all’università mentre Nicola dovrebbe andare a frequentare il 5 anno..- risponde ancora un po’ scioccata,e cercando di tirare su con il naso la sorella..
- Te invece che scuola frequenti?-continua..
- IO frequento “La Falconieri”.. Sarebbe una scuola scientifica..-

-Ah..-
- Mmmhh,sentite in questo pomeriggio di dicembre che ha alle porte le vacanze natalizie,vi andrebbe una cioccolata calda,nel miglior locale di questo quartiere??-
- Non abbiamo i soldi..- annuncia il fratello..
- Non c’è problema,ve la pago io.. Allora la volete??-
- Va bene dai.. Vada per la cioccolata..-
E ridendo ci avviciniamo al bar..

 



 Ed eccomi qui con un nuovo capitolo.. Però vorrei delle recensioni altrimenti sono costretta a cancellare questa storia.. Non ci vuole molto a scrivere una recensione.. Dai forza.. Fatemi sapere che ne pensate..
Baci,baci SmileYou..
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ciò che è eterno non può avere sentimenti mortali e ciò che è mortale non può avere sentimenti eterni.~ ***





Image and video hosting by TinyPic


 

"Ciò che è eterno non può avere sentimenti mortali
e ciò che è mortale non può avere sentimenti eterni.
"





Era ormai mezz’ora,che stavamo ridendo,su quel tavolino di legno,all’interno di un bar..
Tra una risata e l’altra ogni tanto si beveva un po’ della nostra cioccolata calda,che era eccezionale..
- E poi quando siamo andati all’AcquaFun, che ci siamo schizzati tutti e la mamma si era incazzata da morire.. Mah chi se le scorda..- annunciò Nicola..
- Già- l’appoggiò Giulia..
- Ehi Nico,sono le  6  è meglio se torniamo a casa,perché se no staremo in punizione davvero per sempre..-
-Ok.-
- Tornate da soli?- domandai
- Si,così ci ambientiamo un po’.. Grazie Gabrielle per la cioccolata,ci si vede..- rispose Giulia
- Ciao.-
 
Ecco ora ero rimasta da sola,non mi restava che raccogliere le mie cose ed uscire da quel locale,anche se non ne avevo voglia,perché si stava tanto bene qui al calduccio,e se sarei uscita sicuramente mi sarei di nuovo congelata..
Dio solo sa,quanto odio l’inverno..
Svegliarsi presto la mattina per andare a scuola e trovare la nebbia,o la pioggia..
Aspettare l’autobus che non arriva mai e nel frattempo ti congeli..
I maglioni,il fuoco..I brividi di freddo..
Insomma lo odio in tutte le sue parti..
 
- Posso?-
Ecco questa voce mi fece risvegliare dai miei “bellissimi apprezzamenti” sull’inverno..
Alzai gli occhi e vidi due occhi che ormai conoscevo a memoria..
Martin..
- Ehi,certo.. Ma che ci fai qui?-
Mi venne spontanea questa domanda..
- Niente,ti sono venuto a cercare a casa e non c’era nessuno.. Così ho pensato che fossi qui..-
- Già.. Conosci meglio me di te..- accennai un sorriso e poi ripresi..- come mai mi cerchi?-
- Perché,per questa sera si annulla l’uscita..Non ti dispiace,vero?-
- No ma come mai?-
- Perché il mio capo vuole che lavori..-
- Ok.. Non importa,anzi meglio.. Così vado a letto prima e domani mattina,così sono sveglia..-
 
-Vuoi niente?- domandai dopo un po’ di silenzio..
-No,dai vieni che ti riaccompagno a  casa..-
- Grazie.. Però aspetta devo pagare..-
- certo..-
 
- Dovrei pagare il conto del tavolo 5- dissi riferendomi al barista..
- Sono 4.50€-
- Tenga.. Arrivederci..-
- ‘rivederci-
- Ma perché così tanto hai pagato una cioccolata?-
- No,non erano una ma tre..-
- Allora le tue amiche se la potevano pagare..-
- Ma non erano loro..-
- E allora chi erano..-
- Se mi faresti finire di parlare una volta,invece di interrompermi sempre..Volevo andare a letto,dopo aver fatto il pranzo per mio fratello,e per me.. Ma suonano alla porta..Vado ad aprire e trovo davanti due persone mai viste,due ragazzi.. Si chiamano Nicola e Giulia.. Sono arrivati oggi dalla California e hanno una storia un po’ brutta alle spalle.. Volevano del sale per la madre.. Così li ho invitati a bere una cioccolata calda qui,ma non avevano i soldi così glie l’ho offerta.. Non ti devi preoccupare Martin..-
- E questo Nicola com’è?-
- bellissimo,ma qualcun altro mi piace di più-
- e chi sarebbe?-
- Mmm.. Un certo Martin Mckiley..-
- Fiuu meno male.. Pensavo era qualcuno altro..-
- Scemo..-
- Scema-
-Scemo & Scema..-
- ahaahahahahahaha-
-ahahahahahahha-
 Ecco i nostri discorsi,finiscono sempre così: In una risata..
 
Io sono un tipo allegro e solare.. ma se c’è bisogna.. Sono anche vendicativa..
 
 
 Saliamo insieme in moto e nel giro di poco mi ritrovo sotto casa mia.. Scendo per salutare come si deve il mio ragazzo..
Gli do un bacio a stampo e scrollandomi dall’abbraccio
- Ciao,Grazie.. A domani tesoro..-
- Amore,domani non ti posso venire a prendere,perché ho un appuntamento dal dottore.. Ma se vuoi.. Ti riporto a casa..-
Saltai sul posto come una forsennata..
 Meglio almeno non avrei fatto il tragitto di casa,con mia zia e suo figlio..
Dato che suo figlio frequenta la mia stessa scuola,mi riporta sempre lei a casa.. Ma io non lo sopporto.
-  Grazie,Grazie e Grazie.. Dai però ora sbrigati altrimenti farai tardi a lavoro..-
-Certo mia signora.. Allora a domani..-
- A domani..-
 
 
Lo guardai partire a tutta velocità su quelle vie del centro poco affollate,e già tutte addobbate.. Tra due settimane sarebbe stato Natale..
Erano ormai quattro anni che si ripeteva sempre la stessa storia..
 Martin aveva iniziato a cercare lavoro perché aveva bisogno di soldi per comprarsi la moto..
I suoi non glie li potevano prestare e quindi era costretto a lavorare..
E molte volte dovevamo rinunciare alle nostre uscite perché lui doveva lavorare..
Certo non ce l’avevo con lui,però mi dispiaceva..
Come oggi ad esempio.. Bisognava andare in discoteca,e invece deve lavorare..
 Vabbè non importa approfitterò per queste ore,per andare a dormire e fare un sonno più tranquillo..
Quello che non sono riuscita a fare oggi pomeriggio.
 
 
Prima però voglio accendere il fuoco.. Ci metterò abbastanza legna, da farlo durare fino a che mio fratello non tornerà.. Sono le 7.00,non dovrebbe tardare molto..
Il fuoco l’ho acceso,ora mi distendo nel divano e buonanotte.. Ecco sono già nei sogni..
 
La mattina dopo,è la voce premurosa di mio fratello a svegliarmi,e non la solita sveglia rompicoglioni.. Che strano di solito la sento sempre..
Uno,due e tre..
Ecco ho aperto gli occhi..
Ma non sono in camera mia.. Sono in salotto sul divano,di fronte a me c’è il camino..
Ah già ora ricordo..
Ho voluto accenderlo,perché mi volevo addormentare tra le calde fiamme,e così ho fatto..
Ma che ore saranno,meglio alzarsi..
 
- No,non ti devi alzare Gabrielle.. Hai la febbre molto alta.. Ieri sera quando sono tornato deliravi.. Fermati e stai calma che ho chiamato il dottore..-
- Ehi John,ho capito però non urlare.. Ho un forte mal di testa..-
 Dall’espressione di mio fratello devo avere detto un enorme cazzata.. Forse sono io che sto urlando o forse bho..
So solo che ho tanto freddo e tanto sonno..
E pluf.. Ecco sono nuovamente nel mondo dei sogni..
 
 
 Che strano odore che si diffonde in casa,mi sembra puzza di bruciato..
Questa volta apro gli occhi subito e mi accorgo che mio fratello è alle prese con i fornelli..
Forse avrà bruciato qualche cibo..
E’ capace a fare tutto john,ad eccezione che cucinare..
 
- Ehi John,che hai bruciato questa volta?-
 Dico,scherzando a mio fratello..
Chi mi sente ora,non lo immaginerebbe mai che ho la febbre..
- Ehi allora stai meglio.. Cercavo di cucinare il pollo,ma come vedi e come senti sono un vero disastro..-
- Già,aspetta ti vengo a dare una mano..-
- Non ti muovere di lì..-
Mi minaccia con il dito puntato contro..
- Cos’è una minaccia??-
 Cerco di scherzare..
- No Gabrielle.. Avevi e forse hai ancora la febbre molto alta,ogni piccolo movimento potrebbe creare un danno..-
 Ecco ora il suo tono è più serio.. Si ora riconosco il mio John..
 
-No Gabrielle.. Lascerò stare il pollo,ordineremo del sushi.. Ma te non ti muovere da quel divano..-
- Altrimenti?-
- Altrimenti niente Gabrielle.. Non ti muovere..-
- Ok,ma te portami il cellulare..-
- Ah si,a proposito.. Prima ha chiamato Laura,voleva sapere come stai e perché non eri a scuola..-
- E tu?-
- Gli ho detto che hai la febbre,e che a scuola per questa settimana non ci andrai..-
- Ma se è l’ultima settimana di scuola.. Dai john!-
- No,il dottore ha detto di no.. Comunque non è l’ultima,è la penultima prima delle vacanze di Natale.. E poi perché tutta questa voglia di andare a scuola? Non ci sei mai stata attaccata così tanto..-
 
Già,non ero mai stata così attaccata alla scuola,ma una settimana a casa,senza fare nulla.. Sarei morta..
- Già,lo so ma senza scuola e senza far niente una settimana muoio..-
 
- Forza,ora tappa la bocca con questa bontà!- mi annuncia mio fratello avvicinando la forchetta piena di cibo alla mia bocca..
- Che cos’è?-
- Sushi.-
- John.. Grazie ma sono capace da sola ad imboccarmi..-
 Dico strappandogli al forchetta dalle mani..
- Ma quanto siamo suscettibili..-
E si mette a ridere..
- Vedo che la febbre non ti cambia mai..- continua..
 
- Mi vado a vestire- interrompo questo momento di gloria di mio fratello..
- Veloce!-
 
Nel frattempo che mi sto infilando i calzoni (Qui) della tuta,suonano alla porta..
Sento mio fratello parlare..
- Ehi John,chi è?-
 Domando da camera mia..
Nessuna risposta.. Decido di sbrigarmi per andare a vedere chi era..
- E’ Elena..- mi risponde dopo aver chiuso la porta alle spalle della sua ragazza..
- Ah,te devi andare a lavoro!-
- No non ti preoccupare..-
- Dai John esci.. Non faccio casino.. Mi riaddormenterò davanti a questo fuoco..-
- Sicura?-
- Certo..-
- grazie sorellina..- Mi diede un leggero bacio sulla fronte e poi continuò- Eli,in cinque minuti sono da te..-
- Si si..-
- Ma che hai?-mi domandò Elena non appena mio fratello ebbe raggiunto l’atrio della sua porta..
- La febbre- risposi flebilmente.. Mi stava andando via anche la voce..
Echecazzoperò!
 
- Eccomi..-
- Già fatto?- domandai perplessa..
- Si,noi andiamo per qualunque cosa chiama,e mi raccomando non aprire a nessuno..-
- Ma come faccio ad aprire la porta se non appena mi metto in piedi mi gira forte la testa?-
- Ah già.. Dai fai la brava..-
- Ciao..-
 
Ecco adesso finalmente ero sola e stavo guardando al Tv ma poco dopo mi riaddormentai..






 
Ed eccomi qui con un nuovo capitolo.. Vorrei delle recensioni..

Recensite anche solo per dire " che schifo questa storia".. Basta recensite..
Perfavore..

Baci baci SmileYou..

P.s. Recensite.. che mi fareste felice..
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Ti ODiO CAZZO,PERCHE' Mi HAi ROTTO iL CUORE.. ***


Era passata ormai una settimana,e la mia febbre era passata,così sarei potuta andare a scuola lunedì..
Il lunedì infatti andai a scuola e,la giornata passò velocemente..
Però,al contrario di lunedì,il martedì fu una giornata,insomma lunghissima..
La mattina a scuola,fu noiosa come sempre.Ma nel pomeriggio,mi volevo rilassare,così andai un po’ in giro per i negozi..Ma invece che rilassarmi,la sorpresa che vidi mi fece incazzare moltissimo..La mia peggior nemica,Angela,la rividi girar allo stesso negozio dove stavo acquistando dei vestiti..
Così presa dalla furia,uscì dal negozio incazzata nera e mi  diressi verso il piccolo bar,dove circa una settimana fa avevo portato Nicola e Giulia,ad assaggiare la cosa più buona di Roma,la cioccolata calda..
Non so come,ma quella bevanda era una specie di medicina.. Mi tirava su quando qualcosa non andava..

Così mi sedetti dentro,in uno dei tanti tavolini ed aspettai l’arrivo del cameriere,che non tardò ad arrivare..
Ordinai la mia insostituibile bevanda preferita e la sorseggiaii piano piano,in un modo così lento,che dubitai fossi io a fare quei movimenti,viste le mie maniere così veloci e superficiali..

Per la prima volta sola in quel bar, pensai che era una settimana che non sentivo Martin,e sinceramente non mi era mancato poi così molto..
Cioè solo il primo giorno ne ho sentito la mancanza..
Mi sembro cambiata..
Sbuffo,finendo la mia cioccolata ormai fredda e raccimolando la forza per alzarmi da quel tavolino..
Pago la mia bevanda e mi avvio verso l’uscita,impeditami da qualcosa,o forse meglio dire qualcuno che mi sbatte contro..
Alzo gli occhi,e.. Oh no,cazzo!
Non può essere lui..
-Scusa.-dice tenendo occhi bassi,ma non vedendo nessuna reazione da parte del mio corpo,non può far altro che alzare i suoi meravigliosi occhi verdi smeraldo e fissarmi interdetto..
-Ga-Gabr-Gabrie-Gabrielle! Sei proprio tu???- domanda stupefatto dopo un po’ che mi stava fissando..
IO annuisco semplicemente,e dalla sua espressione capisco che dovrei avere una faccia da pesce lesso..
- Come mai in città?- decido di parlare,smorzando quella bolla d’aria che si era creata fra di noi e che ci stava separando dal resto del mondo..
- Perché,mio padre è morto qualche mese fa,così ho deciso di venire a stare con mia sorella..-
Ah,già sua sorella.. Mi ricordo quando era il mio migliore amico,e mi aveva detto che aveva una sorella di 5 anni più grande,ma poi da quando mi ero dichiarata a lui e lui mi aveva smesso di parlare,non ho più avuto sue notizie..

-Sei cambiata!-  esclama avvicinandosi pericolosamente a me..
Devo dire che anche lui è cambiato,ora è molto più bello,ma io in primo luogo ho un ragazzo e in secondo,non sono più la ragazzina di cui si può prendere gioco..
Sono cambiata come ha detto lui.

- Già! Sai com’è la vita! Ti cambia e ti fa crescere in base alle situazioni che ti trovi davanti….-
- Lo so.. E come te le hai vissute,l’ho fatto anche io..-
- No! Ti sbagli.. Scommetto che non ti sei mai vergognato in vita tua,come l’ho fatto io quando ti avevo aperto il mio cuore,sperando in un sentimento reciproco da parte tua..- Ripresi fiato,con le lacrime che stavano lottando con il mio orgoglio,ma non lo avrei mai fatto.. Non avrei mai pianto davanti a Christian..
- E invece che cosa ho ottenuto? Niente.. Hai smesso di parlarmi,e mi hai fatta sentire uno straccio,come se peggio di quel modo non potevo stare… Così infatti pensavo,ma quando ti ho visto a letto con Angela,sarei voluta morire.. Mia madre era morta qualche anno prima,e non mi poteva consolare..Mio padre era scappato,e mio fratello era alle prese con le sue fidanzate..  Senti,ma che cazzo ne vuoi sapere di come mi hai fatta sentire??  E ora te ne torni qui a rompermi l’animo??-

Cavolo,stavo urlando,ed avevo alzato la mia voce sempre bassa di circa un ottavo.
Però quelle parole che gli avevo urlato al vento in quel pomeriggio così gelido,le pensavo veramente..

Alzai gli occhi,che avevo abbassato e fissai il suo sguardo sconcertato..

Non lo avevo mai visto così.. Non so amareggiato,sorpreso??..
Nah,ma che dici Gabrielle..
Christian, l’uomo più stronzo e bastardo al mondo non può essere amareggiato..

- Mi dispiace..-
 Prese parola,ma preferivo che stesse zitto invece di sparare queste emerite cazzate..
- Senti Gabrielle..-
- No senti te,Christian..- Non lo feci finire di parlare e continuai io… - Io delle tue scuse me ne sbatto altamente.. Prima,quando ancora eri in tempo,prima di avermi rotto il cuore mi dovevi chiedere scusa,non ora..  Ora sono solo parole al vento.. Ti dico solo cinque parole: MI HAI ROTTO IL CUORE!
Ma non ti preoccupare,c’è stato qualcuno che lo ha riparato..-
  LO fissai attentamente,volevo cogliere anche un minimo alteramento,ma non lo ebbe..
Vidi solo un sorrisino divertito comparire sulle sue labbra,così perfette..

- Cioè,te mi vorresti dire che sei fidanzata???- Mi domandò,scoppiando a ridere nell’esatto momento in cui finì la frase..
Io lo guardai furiosa di rabbia,mi avvicinai molto cautamente a lui e gli mollai una sberla in piena faccia,che a quanto pareva,neanche quella riuscì a levargli il sorriso sul viso..
LO scostai brutalmente da davanti a me e corsi via,ma mi riprese per un polso..
-Lasciami- Urlai,rossa in viso e con le lacrime che scendevano dagli occhi..
Le avevo lasciate fare..Non avevo né la forza né la voglia di scacciarle..

- No,non ti lascio Gabrielle.. Ti ho lasciato una volta,e me ne sono pentito amaramente..-
Disse in tutta risposta lui..
- Affari tuoi!-
-No,sono anche affari tuoi..-
- Non più ormai..-  Urlai alzando il tono di voce già superiore al normale.. – E ora se permetti,lasciami..-
Dissi,iniziando a strattonare il braccio.. La mia impresa fu portata a termine,perché allentò la presa al mio polso..
-Brutto stronzo,sei solo un..- dissi,dopo aver fatto un passo e ritrovandomelo davanti,che mi stava stringendo il polso più forte di prima..
- Sono solo??- domandò avvicinando il suo viso al mio..
- Un puttaniere..- Risposi fissando le mie scarpe,non avendo il coraggio di resistere a quelle iridi cristalline..
- Se non sbaglio,questo puttaniere una volta ti piaceva..- Enfatizzò lui..
- Già,hai detto bene.. U-N-A – V-O-L-T-A!..- Risposi io,scandendo bene le ultime due parole..
Così,alzai gli occhi,non ricevendo nessuna risposta da parte sua,e la presa sul mio polso si fece sempre più leggera,fino a diventare impercettibile..

Mi allontanai da lui,che questa volta me lo permise e corsi fino a casa..

Una volta raggiunta la mia abitazione,mi stravaccai sul mio adorato letto e chiusi i miei occhi,soffocando singhiozzi e pianti.

Mi addormentai così,cullata dal mio respiro affannoso e dal mio battito accelerato.

La mattina seguente,mi sembrava che mi fosse passato sopra un camion..
Avevo i miei adorati capelli,tutti appiccicati  sulla fronte,e gli occhi tutti arrossati,a causa del pianto..
Mi svegliaii stranamente prima delle altre mattine e così dedicai un po’ di tempo a truccarmi.. Avevo delle occhiaie che facevano invidia alle streghe..
Scherzi a parte,mi vesti  molto rapidamente(Qui),addentai uno dei cornetti che John aveva comprato e scappai di casa..
 Sotto trovai Martin,con la macchina..
- Ehi amore!- dissi entrando in macchina e sedendomi nel posto del passeggero,accanto a lui..
- Mmm..- rispose… Vedevo che aveva ancora sonno..
Così evitai altri monologhi senza senso..
Quando arrivammo a scuola mia,stranamente in anticipo, Martin,mi squadrò in una maniera,che mi mise quasi terrore..
- Come mai ti sei truccata?- mi domandò..
- Perché avevo due occhiaie che facevano invidia alle streghe..- risposi scuotendo il capo ed accennando un mezzo sorriso..
- Vabbè,amore io vado.. Ciao e grazie..-
Sorrisi,per poi baciarlo delicatamente sulla bocca..
- Ci vediamo all’uscita! Ciao principessa..-
 Prima di uscire gli feci un buffetto sulla guancia..
Odiavo essere chiamata così.. Solo mio padre lo faceva,e da quando se n’era andato non lo sopportavo che mi ci chiamassero.. Nemmeno lui..
Sapeva questa storia Martina,così fece gli occhi da cucciolo,e mi mandò un bacio.. Io sorrisi scuotendo la testa e chiudendo la portiera della macchina..
Mi girai verso il cancello..
Mi aspettava un'altra giornata burrascosa..

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=795331