La spada di Grifondoro

di pollama
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1°capitolo ***
Capitolo 2: *** 2°capitolo ***
Capitolo 3: *** 3°capitolo ***
Capitolo 4: *** 4° capitolo ***
Capitolo 5: *** 5°capitolo ***
Capitolo 6: *** 6°capitolo ***
Capitolo 7: *** 7°capitolo ***
Capitolo 8: *** 8°capitolo ***
Capitolo 9: *** 9°capitolo ***
Capitolo 10: *** 10° capitolo ***
Capitolo 11: *** 11° capitolo ***
Capitolo 12: *** 12°capitolo ***



Capitolo 1
*** 1°capitolo ***


La luce del sole penetrava attraverso le tendine sbiadite e leggermente bucate. Ron si svegliò bruscamente dopo aver sentito una forte fitta al naso. Quando aprì gli occhi vide solo il piede di Harry che fuoriusciva da sotto le coperte. Harry stava sul suo letto, glielo aveva ceduto "volentieri", invece lui dormiva su di un materasso rattoppato. Si alzò con fatica, ancora intontito, tra sè e sè borbottava
< < Mi devo ricordare di addormentarmi con la testa dall'altro lato... i piedi di Harry sono un pericolo! > > e dopo essersi infilato la vestaglia rossa si massaggiò il naso. Cercando di non far rumore aprì la porta scricchiolante. Di fianco alla sua stanza c'era la camera di Ginny che dormiva assieme ad Hermione. Aveva passato l'estate lì anche con Harry. Ai genitori aveva detto di voler andare in un campo estivo. Ron si appoggiò al muro sulla soglia della porta, sospirando guardava Hermione e bisbigliando tra se e se disse < < Magari fosse così tranquilla anche da sveglia! > >
Ad un certo punto, balzò di lato spaventato, qualcuno si era schiarito la gola alle sue spalle, quando si voltò vide la mamma con i pugni sui fianchi e l'aria di rimprovero < < Ronald Weasley se pensavi di fare uno scherzo a queste povere ragazze io..io..ah coraggio vieni giù a fare colazione > > e lo tirò per la manica della vestaglia <  < Mamma non sono io quello che fa gli scherzi di cattivo gusto per tormentare le persone! > > disse e si diresse ciondoloni in cucina. Quando entrò fu accolto da Fred e George che con voce squillante dissero all'unisono < < Fratellino perchè non ti siedi qui? Ma Harry e Hermione? > >
< < Sono ancora nel meglio del sonno > > disse Ron e girò la sua tazza che era capovolta, ma quando lo fece la lanciò all'indietro mandandola pezzi sul pavimento ed emise un gridolino soffocato. Ecco che la tazza nascondeva un ragno dalle lunghe zampe verdi, che si girava e rigirava, e che con una corsa se ne andò giù dal tavolo. Ron a quel punto si gettò sul tavolo facedo cadere posate e piatti < < Rooon scendi subito da lì!> >
< < Mamma vedi? Non sono io quello che fa gli scherzi crudeli > >
< < Fred ,George non siete divertenti > > li rimproverò Molly, mentre i due fratelli sgambettarono fin fuori il cortile piegati in due dalle risate. < < Ron! > > Sentendosi chiamare si voltò e vide Harry,che aveva un espressione divertita, ed Hermione sbigottita.
< < Fred e George hanno messo sotto la mia tazza un ragno e...> >
< < ...E guarda che macello hai combinato > > disse la mamma mentre agitava la bacchetta per riparare i piatti infranti. Dopo la colazione ed una calda doccia i tre amici si diressero sul retro della casa, per poi sedersi su di una vecchia panchina sgangherata, ed in quel momento ecco scendere dal cielo una lettera con il sigillo di Hogwarts. Questa citava : "Harry Potter, Ronald Weasley, Hermione Granger, siete invitati alle 11:00 di domani mattina nel mio studio. Non tardate. Saluti, Albus Silente" 
....To be continued....

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Capitolo 2
*** 2°capitolo ***


La lettera arrivata aveva agitato i tre ragazzi; a cena avevano mangiato pochissimo, si sentivano lo stomaco stretto con un nodo. Saliti nella camera di Ron chiusero la porta, ed incominciarono a commentare con i loro pensieri
« Deve essere successo qualcosa di importante » disse Hermione guardando negli occhi Harry. Intanto Ron stava con metà del corpo sotto il letto inteno a cercare una sua maglia.
«Ron ne hai parlato con tua madre e tuo padre?» chiese Harry tozzandogli la gamba
«Eccola, trovata!... Comunque si ho raccontato della lettera, sono alquanto preoccupati, e ho detto anche che molto probabilmente domani non torneremo per il pranzo » Disse scuotendo una maglia arancione impolverata «Ron, mettimi lonato quella cosa » disse tossendo Hermione
«Hey, ma questa è la mia maglia portafortuna, è dei cannoni di Chudley. La metterò domani,sperando che ci porti fortuna » E con una smorfia se la piegò sulle ginocchia
«Non puoi mettertela così sporca! » Esclamò Hermione, e con un cenno della bacchetta rese la maglietta pulitissima
«wow...grazie. E profuma anche! ». Mentre Hermione e Ron battibeccavano,come loro solito, Harry si addossò alla finestra e rifletteva su cosa Silente li avrebbe informati. Ad un tratto ecco apparire nella sua mente, dopo una fitta alla fronte, un immagine confusa. C'era un camino accesso, e di sottofondo si sentivano delle risate, su di un tavolo giravano vorticose le pagine di un libro vecchio, queste si bloccarono arrivate ad un capitolo. Guardando attentamente in cima alla pagina con grosse lettere c'era scritto - Spada di Grifondoro - . Sul tavolo era posto anche uno specchio, su di questo si riflettè un immagine. Era il volto di Voldemort, che aveva negli occhi un segno di follia e sorpresa, miscelati insieme. Dopo poco Harry si ritrovò disteso sul pavimento in preda a fremiti
«Harry, Harry! » lo chiamavano i due amici
«Ah ti sei ripreso!Miseriaccia che paura mi hai fatto prendere! »
«Lui sa... lui sa che ho visto! » Affannava Harry, mentre si sedeva sul letto.
«Harry cosa...? Calmati, fai un bel respiro e racconta tutto » disse Hermione
«Tu sai chi...stava leggendo qualche cosa sulla spada di Grifondoro e si è accorto che l'ho visto! » Quella notte Harry non chiuse occhio. Era agitato, confuso, ed aveva paura che se si fosse addormentato Voldemort l'avrebbe tormentato nei sogni.
....To be continued....

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Capitolo 3
*** 3°capitolo ***


 
Il sole sorse da dietro le colline verdi, e i tre amici erano già pronti per fare la colazione. Harry fu il primo a farsi la doccia, poi fu il turno di Hermione, che entrò nel bagno imprecando perchè non riusciva a trovare il suo nuovo fermaglio. Ron si fece una doccia veloce e mentre si sistemava l'asciugamano attorno alla vita scorse sotto il mobile un luccichio. Era il fermaglio a forma di margherita di Hermione. Lo prese e fece per uscire dal bagno, ma appena aperta la porta si scontrò proprio con lei.
Rimasero incollati l'uno all'altro, fissandosi negli occhi. Dopo pochi secondi tornarono in se, ed arrossendo si allontanarono. < < Ho trovato il tuo fermaglio > > la informò Ron, passandosi una mano tra i capelli umidi
< < Ah...grazie > > ma il fermaglio stava sul pavimento, e due petali si erano staccati dal resto dell'oggetto. Ron lo prese e cercava di aggiustarlo, ma senza risultati. Hermione aveva quasi le lacrime agli occhi, era affezionata a quel fermaglio
< < Me l'avevano regalato i miei genitori! > >
< < Io... io non l'ho fatto di proposito... Mi dispiace > > disse Ron mortificato mentre le porgeva l'oggetto rotto.
< < Aspetta vado da mamma e te lo faccio riparare. E' molto abile a ricomporre oggetti con la bacchetta > >
< < No > > Rispose in modo secco Hermione < < Ron non voglio. Se qualcuno lo deve riparare quello sei tu. Dovevi stare più attento > > e strofinandosi gli occhi con la manica della felpa azzurra se ne andò, ma arrivata a metà del corridoio si girò e aggiunse
< < E non osare chiedere aiuto a Harry! > > Ron annuì guardando a malincuore il fermaglio nella mano.


 
*

Dopo un lungo viaggio, i ragazzi stavano già nel cortile principale di Hogwarts
< < Ron mi spieghi cosa è successo? Hermione è infuriata. Solo perchè prima gli ho chiesto l'ora mi ha fulminato con lo sguardo e non mi ha nemmeno risposto > > bisbigliò Harry nell'orecchio dell'amico < < Si è rotto il suo fermaglio, dice che è stata colpa mia e che lo devo riparare. Ma non l'ho mica fatto apposta > > si voltarono, con indiscrezione, a guardare Hermione che pareva sul punto di balzargli al collo appena incrociò i loro sguardi.
L'orologio in cima alla torre segnava le 11:00 precise, forse qualche minuto in più, e i ragazzi stavano già bussando alla porta di Silente. < < Avanti, entrate > > li invitò il preside, che appena li vide sbucare dalla porta aprì le braccia e sorridendo disse < < Ragazzi che bello vedervi. Temevo che la lettera non fosse mai arrivata a destinazione. Sedetevi > > I tre si sedettero su delle poltroncine poste di fronte alla scrivania e con impazienza aspettavano ciò che Silente aveva da dire. < < Vi starete chiedendo perchè vi ho convocato. Ebbene, vi dirò che la spada di Godric Grifondoro è stata trafugata dal mio ufficio > > Harry ,Ron e Hermione si scambiarono delle occhiate intense, pensavano tutti e tre alla visione che la scorsa sera aveva avuto Harry.
< < Dagli sguardi che noto... presuppongo che sappiate qualche cosa > > e si sporse sulla scrivania, e facendosi scivolare sul naso gli occhiali a mezza luna, scrutava i tre ragazzi.
< < Signore pensiamo che Voldemort centri qualcosa in questa storia > >
< < Perchè mai? > > chiese Silente.
< < Ieri sera, ho avuto una visione. Ho visto Voldemort che leggeva un testo sulla spada di Grifondoro > > a quelle parole Silente impallidì, si alzò dalla sedia su cui era seduto, e pensieroso guardava aldilà della finestra quadrata.
< < Professor Silente non sta bene? > > Chiese preoccupata Hermione
< < State tranquilli sto bene, sto bene. Ma a questo punto vi devo chiedere un favore, non provate a ritrovare la spada. Informerò l'ordine personalmente. Ma voi non sarete conteplati nelle ricerche. Intesi? > > disse Silente interrogando con lo sguardo i ragazzi
< < Si, d'accordo > > Risposero all'unisono
< < Ora andate, tornate a casa, vi ho rubato già abbastanza del vostro prezioso tempo... Ah Weasley, bella maglia > > indicò la maglia dei cannoni di Chudley e sorrise, con un gesto della mano fece intendere ai ragazzi di uscire. Durante il viaggio nessuno dei tre parlò. Arrivati sul selciato che portava alla Tana, Harry disse < < Ci ho pensato! Non possiamo lasciare tutte le ricerche in mano all'ordine > >
< < Ma Harry.. > >
< < Hermione non possiamo. Ma non lo dovranno sapere, faremo tutto di nascosto > >
Hermione e Ron si convinsero ed annuirono a malincuore.
....To be continued...

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Capitolo 4
*** 4° capitolo ***


Appenna entrati in casa,furono accolti da Arthur Weasley.
< < Ragazzi non vi aspettavamo per il pranzo. Andate in cucina, Molly ha preparato lo stufato di carne e zucca > > fece un grosso sorriso e diede dei piccoli colpetti sulle spalle di Harry e su quelle del figlio. Durante il pranzo Molly, guardando Arthur, chiese disinvolta < < Ragazzi cosa voleva Silente da voi? > > prima di rispondere esitarono un pò, poi Hermione schiarendosi la voce disse < < Ci voleva avvertire che quest'anno lo studio sarà più duro, rispetto agli altri anni > > e guardò Harry e Ron per essere sostenuta nel discorso.
Ron inboccò un bel pezzetto di carne, e disse bofonchiando < < Da domani devo studiare seriamente. Per tutta l'estate non ho aperto libro > > tutti interruppero ciò che stavano facendo, rimanendo a bocca aperta. Anche Ron non poteva credere di averlo detto sul serio.
< < Deve essere colpa mia. Lo sto torturando ogni giorno chiedendogli se ha iniziato ad aprire qualche libro > > intervenne Hermione, Ron la guardò e le regalò un sorriso sghembo in segno di riconoscenza.
< < Oh Ronnie caro, è bello sentirti parlare così. La tua amica deve essere nostra ospite più spesso! > > i due si guardarono arrossendo, e con uno scatto voltarono la testa dalla parte opposta. Ron per non far notare la vampata di rossore, mise quasi la faccia nello stufato. Appena finito il pranzo Harry, Hermione e Ron andarono nella camera e si sedettero sul letto, dopo poco si sentì bussare alla porta, era Ginny < < Ragazzi posso entrare? > > Ron sbuffando stava per dire di no, ma Harry fece giusto in tempo a rispondere < < Vieni entra > > la ragazza quando varcò la soglia della camera, e vide Harry, le si colorò il volto di rosso vivo, proprio come accadeva al fratello.
< < Di cosa stavate parlando? > > chiese con dolcezza.
< < Nulla che ti possa interessare > > Le rispose il fratello in modo acido.
< < Ronald, non essere sgarbato! > > disse Hermione fulminandolo con lo sguardo e continuò < < Ginny... mi dispiace ma non possiamo dirtelo > > Harry vide il senso di dispiacere che provava la ragazza e così intervenne dicendo < < A lei lo possiamo dire > >
< < Harry ma cosa ti è saltato in testa? > > disse Ron strabuzzando gli occhi.
< < Ron, tua sorella è una brava ragazza, e se le chiediamo di mantenere il segreto, sono certo che lo manterrà! > > Ginny rivolse una linguaccia al fratello risentito, che si andò a sedere su di una sedia più lontano. Harry raccontò tutto a Ginny, che parve parecchio preoccupata per ciò che avevano in mente di fare i tre amici, ma promise che dalle sue labbra non sarebbe mai uscito nulla sulla faccenda.
< < Domani mattina dobbiamo incominciare le ricerche. Più tempo perdiamo, più tempo guadagna Voldemort. > > a quel nome Ginny, Ron e Hermione furono percorsi da brividi. La giornata trascorse con Fred e George che fecero i loro adorati e soliti scherzi. Arthur che cercava di capire in che modo funzionasse un accendino babbano. Molly e Ginny che rammendavano i calzini bucati.
Harry, Hermione e Ron, dopo vari battibbechi decisero di comunicare dopo cena che sarebbero partiti la mattina seguente, per andare a trovare i genitori di Hermione, che erano in vacanza non lontani da Cairngorm Mountain
...To be continued...

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Capitolo 5
*** 5°capitolo ***


Gli ultimi due giorni Harry, Ron e Hermione li avevano passati smaterializzandosi da un posto all'altro.
< < E' come cercare un ago in un pagliaio! > > Esclamò una sera Ron.
< < Ronald, invece di mugugnare, vieni a darci una mano con gli incatesimi di protezione. Questa è una zona di banditi, e non sono banditi babbani > > Disse Hermione che con un cenno del capo fece intendere di andare dall'altro lato a fare gli incantesimi.
< < Allora spiegatemi perché qui e non in un altro posto più sicuro > > Disse Ron, mentre agitava la bacchetta.
< < Ron, tanto un posto vale l'altro. Non abbiamo molta scelta > > gli rispose Hermione.
Erano piombati in mezzo ad un bosco, Harry l'aveva visto in un articolo sulla gazzetta del profeta qualche giorno prima, e aveva pensato che sarebbe stato un buon posto per nascondersi. Dopo le dovute precauzioni, si addentrarono nella tenda che aveva portato Hermione e che all'interno era il triplo di quello che pareva all'esterno. C'erano tre letti, un tavolo e tre sedie. La luce delle candele illuminava l'ambiente, Ron fissava con sguardo vacuo la fiammella di una candela, sobbalzò quando Harry lo chiamò < < Dimmi Harry > >
< < Hermione si è addormentata... dammi il fermacapelli, cerco di aggiustarlo > >
< < No, grazie Harry. So che pur provandoci non ci sto riuscendo, ma vorrei essere io ad aggiustarlo. Sai che non sono bravo con le parole e quindi... > >
< < Ho capito > > si sorrisero e spensero le ultime candele rimaste accese.
Durante la notte si sentirono dei passi al di fuori della tenda, Harry allora andò a guardare, ma non vide nessuno. Allora pensò di andare a svegliare Ron che stava sonoramente russando a bocca aperta.
< < Har...Harry cosa diavolo succede? > >
< < Ho sentito dei rumori fuori, meglio non svegliare Hermione sta dormendo profondamente > >
< < Giusto, visto che era l'unica che dormiva > > Disse ad Harry in tono sarcastico.
Con in pugno le bacchette i due amici si diressero fuori la tenda < < lumus > > bisbigliarono. Ecco un altro sonoro "CRAK", si voltarono ed incominciarono ad incamminarsi verso il punto dove avevano sentito il rumore, ma non si accorsero che avevano oltrepassato la barriera innalzata con gli incantesimi.
Ed ecco che di fronte a loro comparve un Mangiamorte.
< < Miseriaccia! > >  esclamò Ron
....to be continued....

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Capitolo 6
*** 6°capitolo ***


 Il mangiamorte, con il suo cappuccio e mantello neri, la spaventosa maschera argentata, e con la sua voce metallica li avvisò < < Meglio per voi che vi facciate indietro. Tornate oltre la barriera protettiva > > Ron e Harry si guardarono straniti, perchè non li aveva ancora attaccati?
< < Ho detto tornate indietro, non ho intenzione di combattere > > continuò il mangiamorte. Dopo quest'altro ribadimento i due ragazzi rimasero ancora più inebetiti.
< < Cosa vuoi da noi? > > chiese Harry facendo un passo avanti
< < Dovete rinunciare alle ricerche > >
< < Co-cosa ne sai tu? > > balbettò Ron.
< < Siete sciocchi? Harry pensi davvero che puoi lasciare un luogo per un altro, senza che lui lo sappia? > > sghignazzò e bisbigliando disse < < Regolohov > > ed ecco apparire una lunga striscia di fuoco, simile ad una frusta, dall'apice della bacchetta, i due ragazzi indietreggiarono, sorpresi dall'improvviso bagliore.
< < Ho detto di andare via! > >
< < Harry cosa facciamo? > > chise Ron con un filo di voce
< < Dobbiamo mandarlo via, non è sicuro fare ciò che ha detto > > Harry avanzando urlò < < Stupeficium > > ed ecco che il mangiamorte schizzò all'indietro rimandendo disteso sull'erba umida, privo di sensi. La striscia di fuoco che trabboccava dalla bacchetta nera si spense.
Così, i due, decisero di avvicinarsi con le bacchette illuminate, volevano scoprire il suo volto. Con la mano tremante, Harry, tolse la maschera.
< < No...no...no...non può essere > > continuava a ripetere, con voce spezzata Ron.
Ad Harry, invece, mancavano le parole.
Quel mangiamorte, aveva quel volto familiare.
Quel volto, che nessuno avrebbe pensato di vedere mai al di sotto dalla maschera dei Mangiamorte.
Quel volto era proprio quello di Percy Weasley.
...to be continued...

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Capitolo 7
*** 7°capitolo ***


Harry prese l'amico sotto il braccio e lo portò di nuovo nella tenda.
Ron era sconvolto < < Come ha potuto mio fratello lasciare la mia, la nostra, famiglia per unirsi... a... a... non lo riesco nemmeno a dire > >
< < Forse Percy è stato incantato con l'incatesimo imperio... pensaci > >
< <  Harry, non mi interessa se è sotto incantesimo oppure no, fatto sta che Voldemort me la pagherà!  > > disse, battendo un pugno sul tavolo e quasi urlando.
Harry rimase senza parole, Ron non aveva, fino a quel momento, mai detto il nome del signore oscuro. Vedeva gli occhi dell'amico riempirsi di lacrime, lacrime di odio.
A quel punto, Hermione si svegliò, avendo sentito baccano ed alzandosi dal letto chiese < < Ragazzi, ma... ma cosa succede? > >
< <  Hermione di cosa ti impicci ora?  > > disse Ron andando fuori la tenda. Harry prima vide se l'amico infuriato c'era ancora, poi chiamò Hermione facendola sedere accanto a lui e le spiegò tutto
< <  Quindi capiscilo, è molto adirato,poverino  > > disse infine Harry.
< <  Harry torno subito ,vedo se riesco a consolarlo  > >
La ragazza uscita dalla tenda vide l'amico seduto e con le mani sul volto, si sentì stringere il cuore, non era abituata a vedere Ron in quello stato.
< <  Hei... Guardami  > > sussurrò Hermione. Quando il ragazzo alzò il viso, questo era ricoperto di lacrime. Lei non si sentiva di continuare a parlare e lo abbracciò soltanto. Dopo un paio di minuti Ron riprese a parlare < <  Hermione, non sono mai stato così sicuro di fare un giuramento. Giuro che me la pagherà. Deve sempre rovinare tutto, deve sempre intrommettersi nella felicità degli altri, ma ora... ora me la paghera!  > >
Hermione rabbrividì sentendo Ron parlare in quel modo, ma non lo lasciava ,rimase abbracciata a lui tutta la notte.


 
*

I tre amici, il mattino seguente, si incamminarono per raggiungere la casa di Lupin. Avrebbero detto che stavano lì nei paraggi perchè erano andati a trovare i genitori di Hermione, e che avevano approfittato della vicinanza per chiedere informazioni sulle ricerche.
Mentre camminavano nel bosco fitto,ecco che intravidero una casetta di legno. Sulla porta c'era una targa che diceva "Remus e Ninfadora" Giusto il tempo di bussare che ecco apparire dalla porta la ragazza dai capelli violetto, che li fece sedere su di un divano verde e rattoppato < <  Ciao ragazzi,quanto tempo è passato, vero? Remus arriverà tra un secondo  > >
< <  Grazie > > dissero in coro i tre ragazzi.
Dopo qualche minuto di chiacchiere, ecco scendere le tortuose scalette della dimora, Remus, che esordì dicendo < <  voi cosa ci fate qui?  > >
< <  Remus! Non è questo il modo di trattare i ragazzi!  > >
< <  E' pericoloso... devo occuparmi di una faccenda importante > >
< <  E' proprio di questo che volevamo parlare con te  > >
.........To be continued .........

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Capitolo 8
*** 8°capitolo ***


< < Remus ti prego, dobbiamo sapere a che punto sono le ricerche > >
< < Harry no! Non voglio che entri in questa storia > >
< < Ormai siamo già stati coinvolti, quindi è nostro dovere sapere a che punto sono le ricerche > >
Remus guardò di sfuggita la moglie, poi a malincuore rispose ad Harry < < Siamo in un vicolo cieco, le traccie di magia arrivano fin qui ... > > prese una vecchia mappa e aprendola sul tavolino da tè ci puntò l'indice al centro.
< < Ma questa è ... > >
< < Si, è la foresta proibita > >
I tre amici si guardarono e si capirono al volo, dovevano andare lì.
La cosa positiva era che mancava poco all'inizio del anno scolastico, quindi non dovevano inventare altre scuse.
Sulla strada di campagna che portava alla Tana incontrarono Ginny che correva per raggiungerli.
< < Harry, Harry! > > Harry l'abbracciò e subito percepì l'odore di casa, non volle perdere nemmeno un secondo di quell'abbraccio.
.... To BE CONTINUED...


NdA: Scusatemi se ho fatto passare parecchio tempo per mettere quest'altro piccolo capitolo.

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Capitolo 9
*** 9°capitolo ***


< < Venite cari. Smaterializzarsi fa venire appetito, vi ho conservato un pò di carciofi bolliti > >Molly li accolse in casa in modo caloroso, abbracciandoli tutti e tre, come se tornassero da un  viaggio di un paio di mesi.
 < < Ma mamma lo sai che i carc... > >
 < < Lo so Ron, a te i carciofi piacciono fritti. Infatti lo stavo dicendo ai tuoi amici. Tu hai sempre fame, quindi, non è molto rilevante la fame che hai ora > >
Ron storse la bocca e guardò di sottecchi Hermione, che volle mascherare il sorriso con un espressione di disprezzo, ma non ci riuscì molto bene.
< < Signora Weasley il pranzo è stato ottimo, ora noi andiamo di sopra a riposare un pò > > disse Harry alzandosi da tavola.
< < Sono contenta che ti siano piaciuti i carciofi> > sorrise e lo abbracciò.
Harry sapendo di mentirle, riguardo il riposare, si sentì un groppo in gola. Si dispiaceva mentire spudoratamente alla mamma di Ron, perchè era una signora molto dolce e affabile.
 < < Hermione, io ... > >incominciò a dire Ron una volta chiusa la porta della cameretta.
< < Harry allora quale sarà il prossimo passo? > > domandò frettolosa Hermione per non rispondere all'amico dai capelli rossi, che abbassò lo sguardo e si andò a stendere sul suo letto.
 < < Nessuno > >
 < < Come nessuno? > > chiese Ginny
 < < Dobbiamo aspettare. L'ordine è riuscito a seguire le ultime tracce magiche, sino alla foresta proibita > >le rispose Harry.
< < Non sapevo si potessero rintracciare delle tracce magiche > > disse pensierosa Ginny.
Harry la guardò e vedendo l'aria leggermente preoccupata della ragazza, pensò che era stato uno stupido a dirle tutto. così, decise di rassicurarla in qualche modo
< < Si, credo ci siano alcuni incantesimi che lasciano qualche traccia, ma devi chiedere ad Hermione è lei che sa sempre tutto > > disse sorridendo. Ginny rispose a quel sorriso colorandosi di rosso vivo, ed imbarazzata distolse lo sguardo da quegli occhi verdi che le piacevano tanto.
< < Hermione mi puoi spiegare questo fatto delle tracce magiche? > > chiese la ragazzina .
Hermione, che stava sovrappensiero, sobbalzò e disse, con aria vaga < < Non so, mi spiace > >
< < Ragazzi, per ora credo sia meglio non pensarci più. Dobbiamo aspettare di tornare a scuola > > soggiunse Harry.
< < Quindi, tornare a scuola questo anno sarà ancora più piacevole. Evviva > > ironizzò Ron, ma nessuno si prese la briga di rispondergli.
< < Ma secondo voi perchè sono andati nella foresta proibita? > > domandò Hermione
< < Non lo so, ma la domanda importante è un altra. Perchè hanno preso la spada? > > disse Harry guardando i suoi amici, ma nessuno rispose. E così lasciarono cadere la discussione in quel momento, decidendo di aspettare l'inizio della scuola per capire di più cosa stava accadendo.
...TO BE CONTINUED...

NdA: ho pensato che era meglio ingrandire la scrittura in questo capitolo, ma lo farò piano piano anche negli altri precedenti. Spero che la lettura di questa storia sia piacevole, ma spero anche di vedere altri vostri commenti. Baciii^^

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Capitolo 10
*** 10° capitolo ***


Le ultime settimane passarono in fretta, ed ora erano lì, alla stazione di King's Cross, pronti per salire sul treno.
< < Hermione, Hermione aspettami > > una fievole voce si alzava tra la folla, ed ecco apparire Luna, che correva per raggiungere i tre amici.
< < Ciao Luna > > disse Hermione sorridendo < < Vieni così ci sediamo nello stesso vagone > >
Il treno completamente pieno si stava per mettere in cammino ed Harry, Ron e Hermione erano intenti ad ascoltare il racconto estivo della loro compagna bionda.
< < Che bella idea che hai avuto Hermione > > sbuffò Ron, mentre per la sesta volta stava per crollare in un sonno profondo ascoltanto le parole, apparentemente, senza senso di Luna.
< < Ronald, io non parlo con te > > disse sprezzante Hermione.
< < Lo stai già facendo > > ribattè l'amico
< < Se ti annoi qui, con noi, puoi andare in giro e vedere se c'è un posto libero in un altro vagone > >
< < Se non fossi stato così pigro, sicuro l'avrei fatto > > rispose Ron girandosi da un lato per guardare i prati che veloci passavano accanto al treno.
Ad un certo punto Harry pensò una cosa, chi più di Luna poteva sapere ciò che nessun altro immagina? Così le chiese
< < Luna posso chiederti una cosa? > >
< < Si Harry > >
< < Immagina di avere con te, una cosa preziosa, e la vuoi nascondere nella foresta proibita, dove la metteresti? > >
Ron e Hermione guardarono Harry sbigottiti, cosa voleva fare? Certo non poteva coinvolgere Luna, già era difficoltoso far finta di nulla con quelli dell'ordine e con Silente, figuriamoci con Luna.
< < Si ho pensato e ho riflettuto. Nella foresta proibita, non c'è nessun posto dove nascondere un'oggetto, a parte gli alberi e le buche nel terreno > >
< < Grazie Luna > > disse Harry con mezzo sorriso.
< < Però, se stiamo parlando di qualcosa di molto prezioso e che non voglio far trovare c'è la torre tortuosa > > disse Luna con un espressione fiera.
< < La cosa? > > chiesero in coro i tre ragazzi
< < Non avete mai sentito nominare la torre tortuosa? E' una torre antica che stava per essere distrutta tanti secoli fa, ma non fu più demolita perchè fu considerata bene archeologico, così, Godric Grifondoro, pensò di nasconderla con un incantesimo. Da quel giorno nessuno potè più vederla e sapere dov è precisamente  > >
I tre amici si scambiarono qualche occhiata
< < Grazie Luna, sei stata gentile >> le disse Harry e sorrise in modo forzato.
Il treno continuò a viaggiare senza soste, mentre le menti dei tre amici si fermarono alla conversazione con Luna.
...To be continued.... 

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Capitolo 11
*** 11° capitolo ***


La notte fredda e piovosa era animata dalle voci squillanti degli studenti di Hogwarts. Tutti erano eccitati per l’inizio del nuovo anno. C’era chi raccontava dell’estate passata, chi distribuiva regalini provenienti da paesi lontani. Ma tutti sembravano giungere da un altro mondo per Harry, Ron e Hermione.
La loro mente era concentrata sul modo di raggiungere la foresta proibita.
< <  Harry secondo me dobbiamo chiedere aiuto ad Hagrid  > > disse all’improvviso Ron.
< <  Ron ma cosa dici?  > >  tuonò Hermione, Ron era subito pronto a battibeccare, ma fu interrotto bruscamente da Harry
< <  Andiamo sta sera  > >
< <  Co-cosa? E i ragni?  > >  disse balbettando Ron
< <  Credo che questo sia l’ultimo dei problemi  > > replicò Hermione.
< <  Tu non li hai visti. Io si! E sono orribili  > >  si lamentò
Harry li ascoltava passivamente, stava cercando di escogitare il modo migliore per evitare di essere scoperti.
< <  Io me ne vado nella sala comune e a leggere un bel libro, mi sono annoiata di ascoltare certe zanzare  > >
< <  Harry! Hai sentito? Ha detto che sono una zanzara  > >
< <  Ron scusami, ma ora ho altro da pensare  > > disse debolmente Harry mentre fissava il vetro opaco di fronte a se.
< <  Grazie per l’attenzione! Vado a riposare un po’, quando pensi di uscire dal castello vienimi a chiamare  > > disse Ron e si allontanò borbottando.



*

 
Harry, mentre saliva le scalinate per andare nella sala comune, sentì un insistente bruciore alla cicatrice. Si inginocchiò sulla fredda pietra e chiuse gli occhi strizzandoli.
L’oscurità della foresta era pesantemente presente, e calcava l’ aspetto di una torre sbilenca. I muri biancastri erano animati da piccole finestrelle tonde, che si susseguivano per tutto il perimetro della struttura.
Poi un lampo accecante ed il Suo volto.
Harry ansante si rimise in piedi e massaggiandosi la fronte corse il più veloce possibile.
Entrò rapido attraverso il ritratto, e si scambiò un occhiata eloquente con Hermione che era seduta sulla poltrona rossa. Si intesero senza parole, come i giocatori in una partita di basket. E proprio come in una partita di basket si era pronti per un eventuale sconfitta.
Senza perdere tempo Harry andò a chiamare Ron, che russava pesantemente avvolto dalle coperte.
 


 

*

 
< <  Quindi lui è qui?  > > chiese per delle spiegazioni Hermione.

 Harry annuì e guardando Hermione e Ron chiese
< <  Ragazzi, siete sicuri di seguirmi? Io …  > >
< <  Si Harry! Staremo sempre al tuo fianco  > > lo interruppe Ron.
E dopo un forte abbraccio continuarono a camminare. Nonostante il freddo pungente, i tre amici, non avevano bisogno di cappotti. L’adrenalina in circolo faceva percepire ai loro corpi almeno 10 gradi in più.
< <  Hermione, io …  > > incominciò a parlare incerto Ron, mentre cercava qualcosa nella tasca dei jeans.
< <  Ron non è il momento  > > Hermione, con una stretta allo stomaco, lo fermò. Non se la sentiva di ascoltarlo. Era troppo nervosa in quell’istante, ed anche se avrebbe voluto guardarlo negli occhi non lo fece.
Dopo tre o quattro falcate un rumore proveniente da sinistra li fece balzare e cacciare prontamente le bacchette dalle tasche.
Ecco di nuovo quel  “Crack”. Gli alberi neri sembravano ballare una macabra danza, ed i rumori dei rami secchi facevano da musica.
< <  Bene, bene, bene  > > disse qualcuno al di là del buio.
I tre amici ebbero la stessa reazione. Pelle d’oca e bacchette puntate verso un punto indefinito.
< <  Su via, non dite che non mi riconoscete   > > continuò l’ignoto.
< <  Ron nemmeno tu?  > >
Ron sentì gli occhi che pian piano si inumidivano, e la mano tremare. Avrebbe voluto correre verso quella voce per poi svegliarsi nel suo letto e scoprire che era tutto un semplice e dannato incubo.
< <  Non mi rispondi? Su avanti vieni da me  > > lo incitava la voce gelida
< <  Ron no. Non lo ascoltare  > > dissero all’unisono Harry e Hermione

< <  Percy sei tu?  > > domandò con una voce spezzata come se ci fosse una corda stretta al collo.
< <  Ah, allora hai capito chi sono o meglio ero… > > e sogghignò.
Ci fu una folata di vento caldo e surreale che di colpo fece accendere delle fiaccole sospese a mezz’aria. Grazie a quella luce soffusa poterono vedere che alle proprie spalle c’era una torre.
< < Allora Luna aveva ragione. > > bisbigliò Harry. Quella era, senza alcun dubbio, la torre tortuosa.

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Capitolo 12
*** 12°capitolo ***


NdA: Ho scritto questo capitolo con questa base musicale  http://www.youtube.com/watch?v=_TB_BLx5c3M ( vi consiglio di tenerla come sottofondo per la lettura. Si dice che la musica fa accentuare le sensazioni). Ma, qualsiasi sia il vostro modo di leggere spero di aver concluso lasciandovi qualche emozione, anche se semplice. Le note le ho messe all’inizio perché voglio dedicare questo  ultimo capitolo a  Ronnie Weasley, che mi ha seguito recensendo con i propri pensieri i vari capitoli. Grazie  ;)
 

La torre era imponente e come uno spettatore stava lì ad osservare la scena.
Tanto inerme quanto importante. La chiave di tutto si celava all’interno di quelle fredde ed umide pareti.
Il vento caldo di un istante prima si fece di colpo gelido, la nebbia incominciò a nascere dal terreno umido e tutto intorno si spense con una risata agghiacciante.
< <  Andiamo > > intimò Harry. Hermione lo seguì subito, ma Ron ebbe qualche esitazione, fissava ancora quel  punto oscuro dal quale proveniva la voce di colui che una volta era suo fratello.
< < Ron > > lo chiamarono gli amici, sconsolato li raggiunse ed insieme arrivarono di fronte ad un portone di legno marcio. I tre amici avevano un po’ di timore a varcare quella soglia, non sapendo cosa li avrebbe attesi al di là di quell’ unica barriera che li separava dalla verità.
Con uno scricchiolio pesante la porta si aprì e si ritrovarono in una stanza circolare, in cui c’era un tavolo, un camino acceso e varie sedie messe a casaccio.
Harry trasalì,  perché si accorse che era la stessa stanza della sua visione. Si avvicinò frettoloso alla scrivania e notò che sopra di essa c’era poggiato un libro che mostrava il capitolo sulla spada di Grifondoro.
“Allora Lui è qui “ pensò, ma non ebbe il tempo di dirlo ai suoi amici che una voce li colse alla sprovvista.
< < Oh ma che piacere avervi come ospiti! Se mi avvertivate prima rassettavo un po’, giusto per rendere l’ambiente un po’ più accogliente > >
Eccolo che seduto, su di una poltrona in un angolo della stanza, con le dita giunte c’era colui che recò la cicatrice ad Harry. La causa del dolore di quegli ultimi anni. Colui che continuava a seminare panico tra la gente innocente. Lord Voldemort.
Se ne stava lì con un ghigno degno di lui, e con quel sarcasmo perfido di cui si era sempre macchiato.
Sorrideva mostrando ciò che gli riusciva meglio, la malvagità.
< < Vi volete accomodare? > > chiese mostrando con la mano ossuta una sedia di fronte a se.
< < Sappiamo tutto > > disse all’improvviso Harry poggiando il dito sulle pagine aperte del libro.
< < Lo  so Harry. > > disse senza indugiare  < < Sapete tutto perché l’ho voluto io > > e sorrise di nuovo.
Harry, Ron e Hermione si guardarono, avevano capito che erano caduti in una trappola.
< < Cosa vuoi dire? > > disse Harry cercando di guadagnare tempo. 
< < Lo scoprirete presto il motivo > > disse e con un gesto della mano chiamò a se la spada, che era ben nascosta sotto un tappeto, e tre Mangiamorte che mostravano la solita maschera argentea e che svelti andarono ai suoi lati, come se fossero stati dei cani fedeli che  non abbandonano mai il loro padrone. Uno dei tre mostrava dei riccioli rossastri che fuoriuscivano dal cappuccio. Un groppo salì alla gola di Ron. Avrebbe dovuto combattere  contro suo fratello. Pensare la cosa gli fece sentire le gambe vacillare.
 Guardò la bacchetta stretta nella mano, ormai non aveva più la sensibilità alle dita, e con occhi pieni di rabbia si portò avanti gridando < < Cosa hai fatto a mio fratello! > >
< < Ah bene! Un altro Weasley. > > sogghignò < < Lo sai? Ho scoperto che i Weasley sono molto fedeli e che combattono con onore i loro  ideali. > > continuò con un amaro sorriso.
Il ragazzo proseguì andando sempre più avanti e con la bacchetta tremante, ma non per paura bensì per rabbia.
< < Ron cosa fai? > > bisbigliò Hermione, che con lo sguardo cercò l’aiuto di Harry il quale era disorientato quanto lei. Quello che vedevano non era il solito Ron, ma era un Ron mai visto prima.
L’amico, però, non rispose, continuava ad avere lo sguardo rabbioso puntato sul volto di Voldemort.
< <  Ragazzo lo sai cosa stai facendo? > > chiese stizzito l’oscuro signore.
< < Si lo so, ma sei tu che non sai che questa stessa notte morirai > > Harry ed Hermione trasalirono,  perché sapevano bene che la cosa più importante per Ron era la famiglia e che stava facendo sul serio in quel momento.
< < Ron smettila, ma sei uscito di senno? > > disse Hermione più spaventata di prima.
Ma Ron era deciso, non sapeva cosa, Voldemort, aveva fatto a suo fratello, ma lo rivoleva indietro.
< < Vedo che sei deciso in quello che fai. Mostri molto coraggio. > > disse pensieroso Voldemort.
< < Oltre che coraggioso sei anche leale e fedele. Lo vedo nei tuoi occhi, e non solo. Lo noto dal fatto che preferisci stare dalla parte dei “buoni” > > e detta l’ultima parola rise, suscitando risolini anche tra i suoi servitori.
< < Credo… che lui non serva più > > continuò a dire senza togliere lo sguardo dal ragazzo che lo sfidava. Per una volta non c’era Harry di fronte a lui, e la cosa lo incuriosiva.
Con un gesto della mano spigolosa liberò Percy dall’ incantesimo che lo imprigionava. Il ragazzo ciondolò e guadandosi i palmi delle mani sussurrava < < Ma dove mi trovo? Cosa succede? …  Ron! > > quando vide che il fratello aveva la bacchetta puntata contro l’ oscuro signore rimase pietrificato. Si tolse la maschera e si slacciò il mantello nero, lasciandolo cadere ai suoi piedi. Con uno scatto fuggì via lasciando il fratello minore e i suoi amici nelle mani dei malvagi.
< < Signore sta scappando > > intervenne uno dei due Mangiamorte.
< < Lo so idiota. Lo lascio scappare perché qui nella mia rete ho un paio di prede perfette > >
< < Lo sapevo che era sotto l’incantesimo Imperius > > sbottò Herry portandosi anche lui avanti.
< < Ssh – ssh. Harry caro ti conservo per dopo. Ora è il turno del signor Weasley > >
Puntando il dito in alto fece vorticare la spada che sibilò come spaventata. < < Si dice che se la spada viene macchiata dal sangue di un cuore puro, leale e coraggioso, essa divine proprietà di chi l’ha destreggiata, ed essa gli rimarrà fedele per l’eternità.  >  >
A quel punto la paura prese alla sprovvista i tre amici che si guardarono di sfuggita.
Il sibilo della spada echeggiò forte nella stanza e divenne un suono sordo andandosi a conficcare nel petto di quel ragazzo che pochi istanti prima mostrava di avere molta audacia.
< < NOOOOO!  > > un grido agghiacciante si prolungò nella torre. Harry e Hermione corsero dall’amico, poco più distante da loro.
Ron, lasciò cadere la bacchetta a terra e si guardò il petto, incredulo del sangue che andava a macchiare la maglia grigia. Lentamente si accasciò sul suolo umido.
< < Ecco fatto ora mi ritiro, in attesa della fedeltà della Mia spada > > disse Voldemort concludendo con una risata glaciale. In poco tempo sparì, come fumo, assieme ai due rimanenti Mangiamorte.
< < ROOOON > > continuava a gridare Herimione che ormai aveva solo lacrime sul volto.
< < Ron, Ron . Ascoltami, vado a chiedere aiuto, tranquillo. Resisti > > ripeteva Harry, cercando di non far trapelare l’ansia del momento. In un attimo sparì oltre la porta spalancata.
< <  Herm… Hermione  > > pronunciò Ron con affanno.
< <  Ron non parlare, vedrai che andrà tutto bene > > lo rassicurava Hermione con voce tremante, mentre accoglieva il suo capo sulle ginocchia.
< <  Guarda nella mia tasca  > > ansimava senza distogliere lo sguardo dal suo viso.
Hermione portò la mano alla tasca dei jeans, quando la ritrasse ed aprì il pugno le si fermò un singhiozzo nel petto. Lì nella mano c’era il suo fermaglio. Ron l'aveva aggiustato ed era anche più lucente di prima.
< <  Hai… >  > tossì Ron < < Hai visto? Sono riuscito a… ad aggiustarlo > >
< <  Si. Sei stato bravo > >gli sorrise < < Ma ora stai in silenzio, vedrai che presto arriverà qualcuno e ci aiuterà. > >  disse, mentre gli accarezzava i capelli arruffati.  “Non morire ti prego” pensava e pregava nel più profondo del suo cuore.
< < Hermione eccomi > > disse a gran voce Harry spuntando sotto l’arco della porta. < < Percy era andato a chiamare l’ordine, li ho incontrati a metà strada, stanno arrivando > > con velocità si inginocchiò accanto ad Hermione e guardava l’amico che respirava a fatica.
 < < ROON > > si sentì un grido spezzato ed ecco che giunsero tutti. La mamma, il papà ed il fratello insieme al resto dell’ordine.
< < Vi avevo pregato di non intromettervi con le nostre ricerche > > rimproverò Remus, ma Harry e Hermione non fecero in tempo a rispondere che intervenne Percy dicendo < < Credo che sia stata anche colpa mia > >
< < Cosa vuoi dire? > > chiese spiazzato Remus, alternando occhiate che andavano da Percy ai ragazzi.
< < Tu-Sai- Chi  mi ha incantato con l’incantesimo Imperius > >
< < Ron si è esposto per "riprendersi" il fratello. E ci è riuscito. > > spiegò Harry.
< < Ma ad un caro prezzo > > disse Remus soffermandosi a guardare Ron ancora disteso sul pavimento e che, ormai, aveva perso i sensi.
Dopo svariati minuti arrivarono giusto in tempo per portare Ron in infermeria per i primi soccorsi, e da lì al San Mungo.
Quella notte fu di attesa trepidante per chi era accanto a Ron. Tutti aspettarono miglioramenti, tra lacrime e preghiere.
 Quella notte, fu la notte in cui nacque un valoroso mago dalle ceneri di un ragazzo insicuro.
Dopo i miglioramenti di Ron, l’ordine raccontò che la spada di Grifondoro fu forgiata secoli prima dal crine di unicorno delle bacchette più potenti. Chi la possiede, dopo averla macchiata col sangue di un animo puro, può variare il corso degli eventi in una battaglia magica.
Allora cosa accadrà al mondo magico ora che Voldemort si è impossessato della spada di Grifondoro?




The End (?)

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