Dire, Fare, Baciare...

di Izumi V
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dire ***
Capitolo 2: *** Fare ***
Capitolo 3: *** Baciare ***
Capitolo 4: *** Lettera ***
Capitolo 5: *** Testamento ***



Capitolo 1
*** Dire ***





Non dite che non vi avevo avvisato: sono tornataaaaaa! XD


Dire


 
 
‘Ehm, Shinichi? Devo dirti una cosa…’
Il ragazzo interpellato si voltò a guardarla stupito. Stavano uscendo da scuola e si erano messi in cammino per tornare a casa insieme, come al solito. Ma quel giorno, Ran era stata tesa tutto il tempo, come se avesse finalmente deciso di dirgli qualcosa che si teneva dentro da tanto.
‘Certo! Dimmi pure!’
Esclamò allora Shinichi, con il suo tono allegro, per non farla sentire a disagio.
‘Ecco…io…’ Ma la moretta non pareva essere capace di parlare.
Allora lui le prese le mani, stringendole a sé.
‘Sai che puoi dirmi tutto, vero?’
Era tremendamente serio: soffriva a vedere Ran così tormentata ed era pronto a fare qualunque cosa per tirarla su. In realtà, non fece che farla arrossire come un pomodoro, sia per quella dolcezza che la spiazzava tutte le volte, sia perché si era avvicinato tanto da esserle a pochi centimetri dal viso.
Deglutì, imbarazzata.
Poi finalmente prese coraggio e mormorò tutta d’un fiato: ‘Ecco, io vorrei essere in coppia con te per la ricerca di scienze!’
E Shinichi per poco non cadde per terra. I suoi occhi divennero due puntini di perplessità, fino a che non scoppiò a ridere. Quando si ricompose, riuscì a dirle: ‘Che sciocca che sei! Ho già detto io al prof che eravamo insieme!’
Detto questo, le scompigliò con tenerezza i capelli e la prese per mano, incamminandosi verso casa.
Ran, da parte sua, sentì il cuore battere forte e si promise una cosa: “Non mi farò mai più tanti problemi e gli dirò sempre tutto in faccia senza paura.”
Poi ripensò al suo batticuore e aggiunse una piccola parte: “Non proprio tutto, ma quasi!” 







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Capitolo 2
*** Fare ***




Eccomiiiii XD Ce l'ho fatta, ho superato un'assurda interrogazione su Hegel, e finalmente riesco a pubblicare: non vedevo l'ora!!!
Ok, prima di tutto avverto le seguenti: Kuroshiro, Stefy Pan, Dony_chan, shine_sun, Shine_, Floravik, SailorKilari.... di prepararsi a subire uno dei miei abbracci più stritolanti.
Grazie davvero davverissimo per aver commentato lo scorso capitolo: ero al settimo cielo, non scherzo!
Ringrazio anche chi sta seguendo o leggendo!
Spero che questo 'Fare' sia di vostro gradimento^^



Fare
 
 

 

‘Raaan! Hai fatto?’ La voce del ragazzo ricominciò a farsi sentire, insistente, dall’altra parte della porta.
‘Un momento, Shinichi! Sto facendo più in fretta che posso!’ Rispose allora lei, trafficando nel bagno, davanti allo specchio.
‘Uff…tutte uguali le donne, quando devono truccarsi…’ Sbuffò allora il detective, aggiustandosi meglio il mantello e slacciandosi qualche bottone della camicia bianca. Cominciava a fare un po’ troppo caldo per i suoi gusti, non vedeva l’ora di uscire dalla casa di Ran, dove era andato a prenderla. Voleva sentirsi addosso il fresco della sera di quel 31 ottobre.
Finalmente udì lo scatto della porta e la ragazza uscì, un po’ titubante.
‘Visto? Ho fatto in fretta!’ Esclamò lei, in realtà felice del risultato.
Shinichi si voltò a guardarla e…rimase a bocca aperta. Tossicchiò lievemente, balbettando: ‘Ma…ma come hai fatto? Sei…sei…stai molto bene…’
Riuscì finalmente a spiccicare parola. La moretta arrossì violentemente, al notare l’apprezzamento dell’amico.
Indossava un vestito nero lungo che esaltava decisamente le sue curve. Un mantello e un cappello da strega dello stesso colore completavano il travestimento, complice il trucco scuro sugli occhi: mascara e ombretto viola. Ovvio che Shinichi fosse quanto meno in estasi…Ran non si truccava mai! Ma Sonoko, almeno quella sera, l’aveva convinta.
La stessa ragazza, però, si ritrovò in contemplazione del perfetto vampiro che si trovava di fronte… per di più, sentiva ancora il suo sguardo addosso, infiammandola come non avrebbe dovuto. E quei canini giocavano la loro parte, rendendo la sua bocca particolarmente desiderabile: Ran ebbe un flash di Shinichi che tentava di morderla…
‘Beh? Andiamo?’ La voce del detective, che la fissava ora perplesso, la ridestò. Meno male che non poteva leggerle il pensiero…
Avviandosi per strada, dove altri giovani giravano mascherati, schiamazzando e spaventando i passanti, Ran mormorò: ‘Stai…davvero bene…’
Lui la osservò un secondo, imbarazzato, poi sorrise con fare birichino e le soffiò in un orecchio: ‘Non so come tu abbia fatto, ma pure tu sei proprio nel tuo ruolo!’
Al che Ran saltò su come una belva, percependolo come un insulto.
‘Stai forse dicendo che sono una streg…?’
Ma Shinichi non la lasciò finire, e le posò l’indice sulle labbra per zittirla.
‘Ehi! Frena! Ma che hai capito?’ Le sussurrò, dolce.
Lei lo fissò spaesata.
‘Volevo solo dirti che mi hai stregato’ e, lanciata la bomba, la lasciò indietro affrettando il passo, per nasconderle che il rossore che gli colorava le guance.
‘S-Shinichi…aspetta!!’
Nella notte di Halloween, tutto può accadere!



  

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Capitolo 3
*** Baciare ***






Eccomi!! Dai, sono stata più veloce dell’altra volta, no?? ;)
Cominciamo subito coi ringraziamenti: se l’altra volta era un abbraccio, ora sono almeno dieci, uno dietro l’altro, per Shine_, floravik, Kuroshiro, SailorKilari, Dony_chan, Zonami84, shine_sun!!!!!!
E poi, ovviamente, anche a chi legge e chi ha inserito la raccolta nelle seguite/preferite: GRAZIE A TUTTI!!
Spero che questo capitolo piaccia a voi leggerlo come a me scriverlo…
Buona lettura! Bacibaci^^
 
 
 

Baciare
 
 

 

A lui il Basket non era mai piaciuto molto, ma Sonoko era stata veramente gentile a regalare loro quei biglietti… fin troppo gentile!
‘Ehi Ran, senti… come mai Sonoko ci ha regalato i biglietti per questa partita? E soprattutto…perché lei non è venuta?’
La ragazza seduta al suo fianco, sugli spalti, si voltò a guardarlo imbarazzata. Poteva forse dirgli che era stata proprio lei a pregare in ginocchio l’amica?
‘Ehm… I biglietti erano per me e lei, ma poi lei è stata male!’ Esclamò allora tutto d’un fiato Ran, sperando che lui ci credesse. Fortunatamente, il sospiro annoiato dell’altro sembrò confermarlo.
Mancavano ormai pochi minuti alla fine della partita, quando ad un tratto l’attenzione di Shinichi fu attirata dal grande schermo davanti ai loro occhi, il quale solitamente puntava la telecamera sul campo. Al momento, però, la camera vagava proprio sul pubblico. Ma non era quello il punto.
‘Scusa Ran…cos’è ‘sta roba?’ Chiese lui, ingenuamente.
La moretta guardò finalmente lo schermo e…fece un salto di dieci metri.
‘La telecamera dell’amore!!’ gridò, come in preda al panico ma allo stesso tempo felice. Allo sguardo interrogativo dell’amico, continuò: ‘Massì, non ne hai mai sentito parlare? Sullo schermo compare il contorno di un cuore. La telecamera inquadra le coppie e la coppia ripresa deve scambiarsi un bacio davanti a tutti!’ La voce le tremava dall’emozione: non voleva ammetterlo, ma quanto le sarebbe piaciuto…
‘Bah…a me sembra solo una pacchianata…’ Borbottò Shinichi, infilando le mani in tasca e scivolando svogliato sulla sua sedia. Cercava in tutti i modi di non essere preso.
‘Sei crudele! Guarda che è una cos…AAAAAAAAAAH!’
Ran si era appena lasciata sfuggire un urlo di panico e sorpresa. Sul maxischermo, infatti, una Ran spaventata e uno Shinichi perplesso restituivano lo sguardo agli spettatori.
Entrambi morivano dalla voglia di accontentare il destino, ma allo stesso modo nessuno dei due sembrava in grado di muovere un muscolo.
Ma un imprevisto era in agguato, un fattore che Shinichi non aveva affatto
considerato: le sue fan presenti alla partita!
‘Oddio, ma è Shinichi Kudo!’
‘Kudo… il MIO Kudo!’
‘IO…IO BACIO KUDO!!’
E si scatenò il panico tra la folla. Un branco di ragazzine impazzite cominciò a scalare gli spalti per raggiungerlo.
‘Presto, Ran! Dobbiamo scappare!’ Gridò il detective liceale, sul punto di scoppiare a ridere in faccia all’amica, che fissava sconvolta quel branco di mocciose. Stava per sferrare uno dei suoi calci migliori, ma Shinichi la trascinò via di peso. Correndo lungo i corridoi vuoti, si lanciarono fuori dall’edificio e si nascosero dietro il primo angolo.
Parecchi minuti di silenzio furono impiegati per riprendere fiato e concedersi una risata a crepapelle. Ma la gelosia di Ran prevalse, e lei si lasciò andare a un commentino sarcastico: ‘Puoi sempre tornare indietro e baciarle una alla volta!’ e permise a uno sbuffo irritato di esprimere tutto il suo disprezzo.
Ma Shinichi non ne fu minimamente scalfito, anzi un sorriso intenerito comparve sulla sua bocca.
Poi, senza preavviso, poggiò le mani sulle sue spalle, tenendole strette ma senza farle male.
Si avvicinò tanto da soffiarle sull’orecchio: ‘Tanto la ragazza che voglio baciare io è una sola…’. A sentire il suo respiro caldo sul collo, Ran chiuse momentaneamente gli occhi, ma in quel breve lasso di tempo sentì sulle labbra un leggero solletico e una sensazione di fresco e buono.
Il cuore preso in una morsa e il vuoto sotto i piedi: cosa le succedeva?
Aprì gli occhi e si specchiò nel suo mare blu: Shinichi la guardava incerto, con un leggero rossore sulle guance.
Non era nemmeno certa che fosse successo davvero
‘Ti accompagno a casa?’
‘O-Ok…’
Le loro mani, scontratesi per caso, si intrecciarono con delicatezza, senza che nessuno dei due sembrasse farci caso.
…Eppure sperava di sì, con tutto il suo cuore. 




 

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Capitolo 4
*** Lettera ***





Vi chiedo umilmente perdono per l’indecoroso ritardo! Ma ho passato quattro giorni infernali (maledetta scuola)! E ancora non è finita…quindi ringraziamo chi ha inventato il week-end XD
Non per essere ripetitiva, ma se ci sono delle persone meravigliose come voi lo devo essere per forza.
Quindi ringrazio di cuore: floravik, Shine_, Dony_chan, Kuroshiro, Zonami84, SailorKilari, shine_sun per aver commentato lo scorso chap. Leggere le vostre recensioni è stato più bello che scrivere il capitolo! ^///^
E poi naturalmente, un grande grazie a chi legge e segue questa raccolta senza troppe pretese! Un abbraccio a tutti e godetevi questa ‘Lettera’! ;)
 
 
 

Lettera

 
 
Ancora non capiva come aveva potuto permetterle di entrare in casa sua, uno dei suoi pochi momenti liberi, per aiutarlo a mettere a posto la camera.
‘Sei disordinato! Approfitta di questo giorno senza lezioni per mettere a posto!’
Detto da lei, con un sorriso angelico sul volto e un pugno sollevato in direzione del suo mento…come poteva rifiutare?
E così Shinichi si era ritrovato Ran in mezzo ai piedi tutta la giornata. Oddio, non è che la cosa gli dispiacesse: quella bandana sulla testa la rendeva tremendamente carina… Ma non lo avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura.
Lui era Shinichi Kudo, non uno scolaretto alle prese con la sua prima cotta… o forse sì?!
Si lasciò andare a uno sbuffo annoiato che destò l’attenzione dell’amica, intenta a spolverare l’armadio.
‘Che succede? Non ti starai mica annoiando vero?!’ Ed ecco che tornavano fuori il sorriso paradisiaco e il pugno pronto a colpire.
Il ragazzo ridacchiò spaventato, ‘Ma vaaaa! Ti pare? Non potrei m…’
Ma la risposta gli morì in gola. Vide Ran cominciare a svuotare il ripiano delle felpe, senza prestare troppa attenzione a ciò che passava per le sue mani. Vennero fuori dal fondo un mucchio di cianfrusaglie: un microscopio giocattolo, un temperino, una tazza… fino a quando non le capitò tra le mani una busta bianca, sigillata, che però Shinichi riconobbe immediatamente.
Cercò un modo per impossessarsene senza che lei ci facesse caso.
Si avvicinò noncurante, facendole domande a caso.
‘Hai visto che bel tempo oggi, eh?’
‘Mmmmh, mi è venuta una fame…!’
Ma Ran, insospettita dal suo comportamento, concentrò l’attenzione su di lui, senza mollare la busta che aveva in mano e della quale non si era ancora accorta. Ma non ci volle molto perché ciò accadesse: finalmente capì lo strano atteggiamento del ragazzo.
Prese a rigirarsi la busta tra le mani, curiosa. Fino a che non decise di aprirla…
‘NON LO FARE, NON E’ NIENTE DI IMPORTANTE!’ Urlò lui, in preda a una risata isterica. E si avventò su di lei per recuperare l’oggetto maledetto.
Lottarono per qualche minuto, ma Shinichi si rese conto che contro uno dei suoi pugni avrebbe potuto fare ben poco. Così adottò una nuova tattica.
Aspettò che lei gli volgesse le spalle, finalmente libera di scoprire il mistero, per abbracciarla da dietro, con passione.
‘Ehi, piccola…’ Le sussurrò, sfiorandole il collo con le labbra.
Ran a dir poco si sentì svenire. Immobile, rapita, sentì le mani tremarle.
‘Shin-Shinichi…’ Mormorò, tutta rossa, mentre lui cominciò ad accarezzarle il viso con un dito.
E ZAC!
Le rubò la busta e corse via, ridendo come un matto.
‘Quel brutto… ME LA PAGHI!!!’ E si lanciò al suo inseguimento.
Shinichi intanto correva per la casa, cercando un luogo adatto per nascondere nuovamente quella lettera. Se Ran l’avesse letta, lui come minimo sarebbe sprofondato dalla vergogna!
Una piccola lettera, non più lunga di una dozzina di righe, scritta in prima media. Una lettera in cui dichiarava tutto l’amore che provava per l’amica d’infanzia. Composta probabilmente in un attimo di delirio…eppure, non riusciva proprio a cestinarla…
Quando la sentì troppo vicina, capì che non ce l’avrebbe mai fatta a nasconderla in tempo. Così giocò di anticipo, in una sorta di compromesso tra la resa e la vittoria.
‘Shinichi! Adesso ti trov…!’ Ma Ran non finì la frase, che si trovò praticamente scaraventata tra le sue braccia: il ragazzo era spuntato fuori all’improvviso da un angolo e l’aveva attirata a sé.
Ancora una volta, si trovarono a pochi centimetri l’uno dall’altra. Due cuori che battevano all’impazzata.
‘Giuro che un giorno la leggerai’ Mormorò semplicemente lui, guardandola con dolcezza.
Ran comprese quanto ciò dovesse costargli.
‘Me lo prometti? Guarda che devo essere sicura!’ Sorrise intenerita.
‘Prometto. Ti basta questo?’ E le lasciò un delicato bacio a fior di labbra.
Eccome se bastava. Le bastò per qualche anno, fin quando lui non gliela lesse con un anello all’anulare, un anello uguale al suo.
 

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Capitolo 5
*** Testamento ***






Dunquedunque… da dove cominciare? Beh, innanzitutto, mi rimetto alla vostra clemenza: se deciderete di farmi fuori per tutto il tempo che avete dovuto aspettare vi do solo ragione!
Anzi, vi procuro io le armi e ve le faccio trovare sotto casa mia…XD
Ma bando alle ciance, mentre voi decidete il mio destino io vi ringrazio per essere arrivate a leggere fino a qui, non so nemmeno se me lo merito troppo! ^////^
Vi dichiaro ufficialmente l’istituzione del comitato per la protezione delle 7 meraviglie del mondo, le quali:Zonami84, SailorKilari, shine_sun, floravik, Kuroshiro, Dony_chan, Shine_, che mi hanno fatta tanto felice con le loro belle parole *_____*
TANTO AMMMOREEEEE
Coff coff, dicevamo…ovviamente ringrazio di cuore anche chi ha ‘solo’ letto!
Dai, facciamo che per il momento la finisco qui…mi ritrovate a fine capitolo! ;)
 
 
 
 

Testamento

 
 
Stava guardando distrattamente fuori dalla finestra, come suo solito, osservando le foglie degli alberi mosse dal vento, o le nuvole che si accavallavano in cielo. Ecco, in quel momento non gli sarebbe affatto dispiaciuto essere uno di loro… Accidenti, la prof di matematica era davvero una noia mortale! E poi, lui quelle cose le aveva capite subito…
Shinichi Kudo, studente modello senza sembrarlo davvero, fu distolto dai suoi pensieri da un leggero fruscio che avvertì sotto la mano sulla quale giaceva inerme la sua testa. Si riscosse un momento e si concentrò sul bigliettino appena volato sul suo banco.
Non aveva realmente bisogno di accertarsi di chi fosse, d’altronde comunicava così solo con lei, eppure la sua curiosità ebbe la meglio. Si guardò intorno fino a incrociare lo sguardo della sua amica: Ran lo fissava impaziente, attendendo una risposta. Anche se, quando lo vide così, mezzo addormentato, trattenne a stento una risata.
Sonoko mi ha appena detto che lei tiene il suo testamento nel portafoglio…dice 'per ogni evenienza'...non ti sembra una cosa malata? O.o
Adesso fu il turno di Shinichi a soffocare le risa. Scuotendo la testa divertito, le mandò in fretta una risposta, che Ran afferrò al volo.
Ahah no! Anche io ce l’ho! Anche se ora che ho scoperto che ce l’ha pure lei penso che lo butterò…. :P
La ragazza lo incenerì con lo sguardo, facendogli una linguaccia. Si chinò sul foglietto ormai tutto spiegazzato accingendosi a una risposta acida. Poi si girò nell’intento di passarglielo: purtroppo non vide gli occhi impanicati del compagno che le faceva segno di no con la testa…
‘Signorina Mouri, mi spiega cosa sta facendo?!’
La voce stridula della prof di matematica le colpì le orecchie, non fece in tempo a trovare una scusa plausibile, che la punizione era già scattata: ‘Molto bene, se non ha intenzione di studiare durante la mia ora, lo farà più tardi! Rimarrà un paio d’ore in punizione in questa classe…lei e il signor Kudo!’ Aggiunse poi, subdola. Certo che a quella non sfuggiva niente!
Entrambi si accasciarono desolati sul banco.
 
Erano soli, nell’aula. La prof li aveva piazzati in due banchi opposti della classe nel vano tentativo di non farli parlare, ma poi se n’era andata piantandoli in asso. Che furbizia!
Un’ora e mezza era passata risolvendo problemi: dovevano consegnarli il giorno dopo. Finalmente, dopo aver finito, Shinichi si lasciò andare a un sospiro di sollievo. Quello di Ran giunse poco dopo.
‘Senti, Shinichi, ma allora tu hai davvero un testamento?’
Lui annuì sorridendo, ricordandosi della loro conversazione.
‘Posso leggerlo?’ La domanda di Ran lo spiazzò, non era pronto! Ma guardò i suoi grandi occhi dolci e timidi, e ci mise poco a decidere.
O la va o la spacca…si disse estraendo pezzo di carta dal portafoglio e passandoglielo.
La ragazza lo lesse trattenendo il respiro, senza il coraggio di guardarlo in faccia: le stava facendo un grosso favore…
Shinichi, in quel foglio, lasciava tante cose a tutti, e ce n’era per ognuno. I suoi genitori, Kogoro, Heiji, Kazuha…anche Sonoko! Ma del suo nome…nemmeno l’ombra. I suoi occhi scorrevano frenetici sul foglio, mentre lo stesso Shinichi si scoprì a trattenere il fiato. Le righe diminuivano sempre di più, eppure di ‘Ran’ nemmeno l’ombra… finchè…
Fece in tempo a leggere l’ultima riga, che la prof entrò in classe per intimare loro di andarsene. Si infilò il pezzo di carta in tasca senza nemmeno pensarci, e si avviò verso casa con l’amico.
Giunti da lei, nessuno aveva ancora fatto cenno al testamento di Shinichi.
Prima di salutarla, lui tossicchiò: ‘Ehm, Ran? Me lo ridaresti?’
La ragazza capì subito, arrossendo. ‘Ah, scusa! E’ che quando la prof è entrata mi è venuto un colpo, avevo paura che me lo ritirasse!’
Shinichi ridacchiò nervoso: ‘Non ti preoccupare, hai fatto bene! Beh allora a domani, ciao!’
E si voltò, indeciso sul da farsi. Strano, non aveva fatto alcun cenno a ciò che aveva letto. Ma…
‘A-Aspetta!’
‘Mmh?’
‘Shinichi, io…’
Il ragazzo la osservò intenerito. Ran si tormentava le mani, con lo sguardo fisso a terra. La incoraggiò tirandole su il viso con un dito sotto il mento.
‘…anche io ti regalo il mio cuore’.
 
 
 
 
 
 
 
Come promesso (o minacciato) eccomi qua!
Ammetto che questo capitolo può sembrare un po’ strano…insomma, il testamento nel portafoglio fa un po’ paura XD ma ne ho parlato con dei miei amici tempo fa, infatti da lì mi è venuta l’idea. Molta gente che conosco ha un testamento nel portafoglio!
Spero di essere riuscita a mantenere lo stesso il lato ‘Fluffoso’ che ci piace tanto <3
E dunque sì, c’est fini! Questo era l’ultimo capitolo, e mi sento sia tristerrima sia felice... insomma, per una fine si è sempre un po’ tristi, ma sono comunque contenta di quello che di bello mi ha portato.
In particolare… VOI!!!!
Grazie ancora alle Magnifiche 7 (ormai vi ho battezzato così, fatevene una ragione^^) e a tutti quelli che hanno letto…
Ho già cominciato qualcosa di nuovo, ma probabilmente arriverà tra un pochetto… così lo preparo per bene ;)
Manco a dirlo, quest’ultimo capitolo è arrivato nel mese di uscita del numero 72… lo vogliooooooo!
*izumi è in preda a una crisi di astinenza di Conan*
Ok, la smetto di coinvolgervi nei miei deliri…
Mille abbracciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii




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