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di valy chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arrivo in città ***
Capitolo 2: *** Una scoperta terrorizzante ***
Capitolo 3: *** Un incidente sul Tetto ***
Capitolo 4: *** Un segno sulla pelle ***



Capitolo 1
*** Arrivo in città ***


Misora - Una ragazza dai capelli blu corti con uno strano ciuffetto all'insù era in una stazione ferroviaria. In mano ha una valigia. Ha all'incirca quasi 19 anni. Indossava una camicia bianca, sbottonata al primo bottone e teneva la camicia allacciata ad un nodo, che faceva notare la pancia piatta della ragazza e contemporaneamente anche le sue forme, ormai da adulta. Indossava dei pinocchietto semplici. Aveva delle scarpe con i tacchi a spillo, nere. Fissava intorno. Come se cercasse qualcosa.
- Aichan! - Urla una ragazzina dai capelli rossi.
- Doremichan! - RIsponde la ragazza dai capelli blu correndo verso di lei.
Doremi si era tagliata i capelli, le arrivavano appena alle spalle. Era vestita in divisa scolastica. Grigia. Quasi sul nero. Aveva attorno al collo un fiocco rosso ed indossava dei mocassini. Le calze erano bianche. In mano aveva la cartella di scuola. Già... Doremi era stata bocciata all'ultimo anno. Quindi è stata costretta a ripetere gli studi. Dietro di Doremi sbucò Onpu. - Aichan, da quanto tempo... - Disse la ragazza dai capelli viola. Ormai non aveva più quel ciuffetto ed i suoi capelli erano molto più lunghi rispetto a prima, li portava almeno fino alla schiena. Aveva un top bianco e dei bermuda. Indossava delle infradito anche queste bianche.
Si trovava a Misora, da quanto non vedeva quel posto. Il profumo. Il clima. Non era cambiato molto da quando era partita per Osaka. Si. Quando i suoi genitori erano ancora in vita...
-Aichan?-
Disse Doremi facendo sobbalzare la povera Aiko ormai persa nei suoi pensieri.
- S...Si?-
- Cos'hai?- Chiede preoccupata Doremi
- Nulla! -
- Forza! - le interrompe Onpu - Aichan! Non hai visto ancora la città! -
Quando il gruppetto uscì dalla stazione Aiko non credeva ai suoi occhi. La cittadella che aveva lasciato 7 anni prima era totalmente differente. Ormai c'era più di una metropolitana. C'erano grattacieli. Negozi d'informatica. Aiko si rigirava spesso mentre fissava il cielo. - Siamo a Misora, vero? - disse ingenuamente. - Beh... E' un pochino cambiata da quando sei partita... ^^''' - risponde Doremi... Aiko fissava ancora il cielo quando andò a sbattere contro qualcosa. Qualcuno. Cadde per terra. Doremi ed Onpu la guardarono e poi fecero un sorrisino. - Ahia! - Replicò la ragazza - Guarda dove metti i piedi, defic... - Non finì la frase che si bloccò. Due occhi azzurri la fissavano colmi di felicità. Un biondino con una maglietta verde sbracciata in sintonia con il suo pantalone ed una palla da basket in mano. - L...Leon? - disse Aiko. - Aikooo! ^O^ - Disse il biondo urlandole e saltandole addosso. - Come stai?! - disse il biondino. - B... Beh... Sono venuta a Misora visto che ho avuto qualche problema familiare...- disse scusandosi. Leon le porse la mano. Lei si aggrappò e si alzò.
- Grazie... - disse Aiko abbassando lo sguardo.
Leon notò la ragazza in difficoltà. Prese la palla che aveva in mano e la lanciò sulla testa della ragazza.
- AHIA! MA SEI IMPAZZITO?! ò___ò'''' -
- Aiko! Che ne dici di una partita a Basket?! Voglio farti vedere quanto sono diventato bravo! - Le disse il ragazzo prendendole le mani. Aiko sbuffo. E dopo sorrise. I due si dirissero verso il campetto dove da piccoli si sfidavano spesso. Come sempre Aiko vinse.
- Ma... Perchè?!- disse il Biondino mentre si sciacquava la faccia. - Lo sai, ti devi impegnare...- Replicò la ragazza per consolarlo. Quando finì lo guardò. Leon era diventato un uomo ( solo di fisico ) , si era irrobustito ( pettorali sbav *ç* nd.Val ) e la sua voce era diventata profonda. Inoltre era più alto di lei e la differenza si notava. Avrà una ragazza? Pensò Aiko. Appena si accorse di quello che aveva appena pensato cominciò a scuotere la testa e si risciaquò la faccia. Intanto Leon la fissava. Aiko era ormai diventata una donna. Il viso era più femminile ed aveva un seno abbastanza sviluppato. Quanto sarà? Una terza? Una quarta? ( Olèèè °_° Nd.Val) Appena Leon pensò a questo arrossì violentemente e fece ciò che stava facendo Aiko.
Di colpo un tuono. - Eh? Un fulmine?! - disse Aiko. Cominciò a piovere.

*____* Commentare Plizzz!

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Capitolo 2
*** Una scoperta terrorizzante ***


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-Wah! All'improvviso si è messo a piovere! - disse la ragazza dai capelli scuri mentre fissava il cielo un pò innervosita.
Leon le prese la mano. Aiko sentì un brivido e poi il calore sulle sue guance.
- Muoviamoci o ci beccheremo un raffreddore! - disse il biondino correndo e trascinandola
- Gyaa! Aspettaa! - disse Aiko propio quando stava per cadere nel fango. Leon la tirò più forte per farle evitare quella pozza.
Cominciarono a correre. Si ripararono sotto un portico lì vicino.
- C...he corsa... - disse Aiko con il fiatone, appoggiandosi su una parete sotto il portico.
Leon si sedette a peso morto per terra. Credo che dobbiamo rimanere qui per un pò.
Aiko si buttò accanto a lui. Erano molto vicini. Fissavano la gente che correva alle propie case.
Aiko si divertiva a quella scena. Ad un certo punto notò degli sguardi su di lei. Se ne accorse troppo tardi.
Anche Leon se ne accorse. Nascondeva la faccia da una mano.
Appena Aiko capì si coprì di colpo. La sua camicia bianca con quell'acquazzone era ormai diventata un pò trasparente.
Leon si tolse la giacca verde e gliela appoggiò sulle spalle.
- Ah... L..Leo - disse Aiko voltandosi verso il ragazzo.
- Tranquilla, sono un mago - disse a bassa voce. - Non soffro molto il freddo... -
In effetti Aiko cominciò ad avvertire un pò il freddo. Prese la giacca del ragazzo, stranamente ancora asciutta e si coprì. Abbassò la testa e ranicchiò le gambe. Dalla giacca riusciva a sentire il profumo di Leon. Era delicato, ma anche frizzante. Un pò come lui, insomma... Secondo lei.
La pioggia non cessava. Ormai era ora di pranzo. Nessuno era in strada.
Leon accarezzò i capelli della Ragazza. Lei sobbalzò.
- C...Che c'è? - chiese lei alzando leggermente la testa un pochino imbarazzata.
Leon fece un sorriso a trentadue denti. - Sembri proprio un cucciolo di cane -
- Io non sono un cane! ò.ò - disse Aiko alzando un pochino la voce.
- Maddai! ^_^ Mi fai tenerezza... - Le diede un bacio sulla guancia.
- Eh? °___° - Aiko si alzò in piedi.
- L'ho detto che mi fai tenerezza! ^____^ -
La pioggia smise di scendere. Aiko uscì fuori.
- Uao! E' spuntato il sole! - disse Aiko sorridendo e correndo un pò dappertutto.
- Etciù! - Esclamò il biondino. Aiko si voltò verso di lui
- Leon, grazie per la giacca - Gli ridiede la giacca. Lo prese per mano.
- Ti voglio ringraziare - disse Aiko. Poi lo fissò. Fece un piccolo sorriso ed arrossì.
"P...Possobile?! Aiko, vuole darmi un bacio?" Pensò il ragazzo arrossendo leggermente e chiudendo gli occhi.
Lei si avvicinò.


Gli strinse la mano e cominciò a correre. Leon aprì gli occhi di scatto. Si trovarono di fronte ad un bar.
Il bar era uno di quei tipi moderni anni '90, aveva delle vetrate molto grandi alle pareti. Al centro c'era un bancone di legno , grande quanto la stanza, con peluche, gelati artigianali e dolci di tutti i tipi.
- Ah... Che ci facciamo di fronte ad un bar? - disse il ragazzo con uno sguardo incuriosito.
Entrarono nel bar. Trovarono un tavolino e si sedettero.
Aiko ordinò due cioccolate calde.
Leon si schiacciò la mano sulla fronte. "Sono propio stupido!"
- Tieni Leon! - Aiko gli porse una tazza di cioccolata. - Sei rimasto a maniche corte sotto la pioggia! Questo ti farà sentire meglio! -
I due si trovavano uno di fronte all'altro. Leon cominciò a raccontare di quello che aveva fatto negli ultimi anni, raccontò della scuola e delle sue amicizie. Le disse che lui era ancora senza un lavoro ma gli piaceva avere degli Hobby.
Appena finì rivolse la parola ad Aiko.
- Allora? A te com'è andata in questi 7 anni? -
Aiko fece un respiro profondo.
Aiko gli raccontò della sua vita alle medie, poi di quella ai superiori. Raccontava dei ragazzi che continuamente le chiedevano di uscire e che era ormai l'idolo della scuola per la sua bellezza e per la sua agilità.
- Sai Aiko... - L'interruppe Leon. - Vorrei conoscere i tuoi genitori! Magari un giorno potrei venire a Osaka... -
- E' impossibile - disse freddamente la ragazza. - Sono morti due anni fà in seguito ad un incidente... - Aiko si rilassò sulla sua sedia e cominciò a rigirare il cucchiaio nella tazza di cioccolata ormai vuota.
- Due anni fa? Quindi tu a 17 anni hai cominciato a vivere da sola? - Rispose Leon un po' scettico e dispiaciuto.
- Non proprio! - disse la ragazza facendo un sorriso.
- Come?! - disse il ragazzo facendo una faccia stralunata.
- Bene! Paghiamo il conto! - Aiko si dirise verso la cassa, pagò. Poi i due uscirono dal locale.
Appena uscirono Aiko si volto più volte dietro di sè. Vide che non c'era nessuno. Mise una mano in tasca e scaraventò Leon contro una parete.
Uno sparo.

Un uomo vestito in nero. con degli occhiali da sole e dalla faccia pericolosa, era a terra, in una pozza di sangue. Aveva in mano un pugnale d'oro, con uno strano simbolo.
Di fronte a lui, Aiko.
Con una pistola in mano.
Leon fissava la scena.
- A... Aiko? -
Era inorridito.
L'uomo vestito di nero scomparve nel nulla. Lasciando il pugnale che aveva in mano, per terra.
Aiko lo fissò con uno sguardo spento e cattivo. Aveva ancora la pistola in mano.
Possibile che quella ragazza piena di vita e contraria assolutamente alle armi, fosse diventata così?

***
Meglio mettere OOC u.u
Continua... *______* Commentate!

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Capitolo 3
*** Un incidente sul Tetto ***


Un uomo vestito in nero. con degli occhiali da sole e dalla faccia pericolosa, era a terra, in una pozza di sangue. Aveva in mano un pugnale d'oro, con uno strano simbolo.
Di fronte a lui, Aiko. Con una pistola in mano.
Leon fissava la scena. - A... Aiko? - Era inorridito.
L'uomo vestito di nero scomparve nel nulla. Lasciando il pugnale che aveva in mano, per terra.
Aiko lo fissò con uno sguardo spento e cattivo. Aveva ancora la pistola in mano.
Possibile che quella ragazza piena di vita e contraria assolutamente alle armi, fosse diventata così?

***

- Ah... - disse la ragazza. Si piegò e prese il pugnale. Lo fissò molto attentamente ma anche in modo indifferente, la lama affilata a punta sfiorava il naso. La lama aveva qualche gocce rosse.
- Come, Ah?! T... Ti rendi conto di aver appena ucciso una persona. - Il ragazzo indicò il punto in cui era scomparso l'uomo.
Aiko distolse il suo sguardo dall' oggetto e lo fisso con un espressione scocciata.
- Allora, prima di tutto quello non era una persona ma un Torch - disse la ragazza dai capelli blu
- T... Torch? - rispose il ragazzo un po' spaventato
- I Torch sono dei corpi che si muovono, sono tipo degli zombie o qualcosa del genere. Dentro di loro non esiste spirito, loro si muovono e basta... Probabilmente causato da un mago malefico nelle vicinanze... - disse Aiko, dopo lo fissò.
- E' opera di una magia, quindi? - disse il ragazzo.
- Esatto - rispose la ragazza - Io faccio parte di un organizzazione che elimina questi Torch, sono in pratica una spia specializzata nell'uccisione di questi Torch - disse tranquillamente fissando ancora l'arnese con qui volevano colpirla.
- Quindi sei quasi una Killer... - disse Leon.
- Più o meno... - rispose Aiko
- M... MA TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI APPENA FATTO? HAI UCCISO UNA PERSONA - il ragazzo cominciò ad urlare.
- Ah e secondo te, mi fa piacere tutto questo? - disse Aiko arrabbiata.- Non ho scelto io! - concluse con un tono di disprezzo.
Leon si calmò.
- E' tutto incominciato quando mi morirono mamma e papà... Dovevano fare un viaggietto del nulla... Eppure l'aereo che avevano preso era stato diroccato - Aiko cominciò ad avere gli occhi lucidi e la voce singhiozzava.
- Quando seppi della morte non riuscivo più ad andare avanti, un giorno mentre camminavo per strada pensando a loro fui circondata da uno strano cerchio a terra con una stella a 5 punte... Poi da lì seppi cose che non sapevo. I miei genitori erano su un aereo diroccato da un Torch ed io ero incaricata di eliminarli... - disse quasi scoppiando a piangere. Si inginocchiò per terra.
Leon la fissava con uno sguardo intenerito.
- Il mio 18° compleanno, non l'ho neanche festeggiato perché ero in missione. Ebbi solamente un messaggio al cellulare da Doremi, ma poi niente più... - concluse strofinandosi gli occhi.
- Adesso mi capisci? - disse la ragazza alzandosi assumendo uno sguardo arrabbiato.
Leon le sorrise, si avvicinò e le accarezzò la testa.
- Aiko, Aiko... Forza non è da te... No Pro, No Pro, non dirò a nessuno tutto ciò... - disse Leon.
Aiko scoppiò in un pianto disperato e si aggrappò alla maglietta del ragazzo.

***

- Comunque... - disse la ragazza smettendo di piangere - Se dici questa cosa a qualcuno io Morirò... -
Leon spalancò gli occhi.
- P... Però io potevo dirla a te, purché eri un mago! - disse buffamente per tranquillizzarlo.
- Allora tranquilla Aiko! Non uscirà niente dalla mia bocca! Promesso Promesso - disse Leon facendo una faccia buffa
- Pff... - disse Aiko facendo una smorfia. - Sei proprio stupido... - Aiko scoppiò a ridere.
Leon aveva assunto una faccia tipo da gatto.
Aiko ormai si era buttata a terra tanto rideva. Non si fermava più.
- Perché ridi? - disse Leon avvicinandosi facendo sempre la stessa faccia,
- Bwahaahaha! - Aiko ormai rotolava tanto rideva.

***


Misora - Tramonto.

Una ragazza dai capelli blu era seduta sopra un tetto della casa di Doremi. Indossava una minigonna blu scuro ed una t-shirt sbracciata, sul celeste. Aveva dei sandali di legno con la fibbia marrone. Fissava quella palla di fuoco che si perdeva all'orizzonte. Ripensava a Leon quando era arrabbiato e di quanto era stato anche dolce.
Dietro di lei comparve una ragazzina dai capelli rossi. Indossava un top rosa e dei bermuda bianchi. Anche lei aveva dei sandali di legno con la fibbia marrone.
- Aichan, ho portato un Manju*, lo vuoi? - disse la ragazza porgendole un cestino contenenti dei Manju.
- Grazie... - disse Aiko mangiandosi un dolcetto.
- E' raro vederti in minigonna! - disse Doremi fissandola.
- Davvero? - disse Aiko accavallando le gambe mentre tirava un morso al dolcetto.
- Allora? - disse Doremi guardandola.
- Allora cosa? -
- Come cosa? Come stanno i tuoi genitori? -
- Ah... Non ti avevo detto che erano morti? - disse Aiko fissandola incuriosita
- Ah? D.. Davvero? M... Mi spiace... - disse Doremi facendo una faccia molto dispiaciuta.
- Piuttosto... - Aiko le si avvicinò. - Come và con Kotake? - Aiko fece un sorrisetto. Doremi arrossì di colpo.
- Come, come và? Come dovrebbe andare secondo te? - disse Doremi arrossendo facendo una faccia imbronciata.
- Come? Oh! - Aiko la guardò con un sorrisino malefico.
- S... Sembri Kappa*... - disse Doremi fissandola.
- Comunque... Come mai sei stata bocciata? - Aiko riprese la faccia normale.
- Ah... Beh... Ho avuto un incidente... -
Aiko a quelle parole si voltò di scatto e le si avvicinò ad una velocità impressionante.
- In che senso?! - Le disse fissandola
- In motorino... Mentre tornavo a casa accompagnata da Kotak... Ups! - Doremi si mise una mano alla bocca.
Aiko la riguardò con quel sorrisino malizioso. - Aha! -
- N... Non è come sembra! - disse Doremi agitandosi.
- Il problema è che finii in coma... E ci rimasi un mesetto, per questo persi l'anno... - Doremi riprese l'espressione seria di prima.
- E Kotake? - Aiko le sorrise.
- Kotake mi veniva a trovare ogni giorno... - Doremi assunse un'espressione dolce. - Era preoccupato... Il giorno in cui mi svegliai si mise a piangere ed urlò per tutto l'ospedale...- disse Doremi sdrammatizzando.
Aiko la guardò. Ormai il sole era tramontato. Senza accorgersene erano finiti i Manju, Doremi scese a prenderne altri.
Appena Doremi scomparve Aiko sentì una presenza. Prese la sua pistola e la puntò. - Ehi... - disse una voce mentre le prendeva la pistola. - Sei impazzita?! - disse Leon fissandola. - L... Leon? Scusami! Pensavo fosse un Torch! - Aiko si inchinò.
- Ah... Comunque dove siamo? - disse Leon guardandosi un po' attorno.
- A casa di Doremi... Sul tetto, e se ti vedesse sarebbe un guaio... - disse Aiko concludendo.
- Uffa, e va bene, torno a casa mia... - appena Leon si mosse scivolò su una tegola e finì sopra Aiko.
- E... Ehi tutto bene? - disse Aiko fissandolo.
- Si... Aiko? - Lui la fissò. Era la prima volta che la vedeva in minigonna. Arrossì. Appena lei vide il viso di lui, arrossì pure lei. Cominciò a sudare. I loro battiti erano irregolari. Leon cominciò ad avvicinarsi. Aiko socchiuse le labbra, ma teneva gli occhi aperti. I loro visi erano a qualche centimetro di distanza. Sentivano i loro Respiri.
- Aicha... -
Due occhi rosa fissavano la scena
Leon si allontanò dal viso della ragazza.
- Ah! - Aiko si accorse della sua amica che era tornata ed aveva un altro cestello di Manju in mano. Arrossì di colpo.
- Ah! E poi dici a me... - Doremi la fissò sospetta.
I due ragazzi non si erano ancora staccati.
- Beene! Sono il terzo incomodo! Ciao a tutti! - disse Doremi facendo un sorrisino per poi scendere di nuovo.
Aiko e Leon si fissarono. I due ragazzi erano ormai rossi in volto. Leon si staccò di colpo.
- B... Beh... Allora.... Ciao... - disse mentre si teletrasportava
- C...Ciao... - rispose Aiko senza guardarlo in faccia.
" Perché il mio cuore batteva così forte? "

***

*Il Manju è un dolcetto farcito con la marmellata di Azuki ( fagioli rossi ) e cotto al vapore.
* Il kappa è una creatura leggendaria uno spirito del folklore e della mitologia giapponese che abita in laghi, fiumi e stagni. E' considerato secondo le leggende un pervertito e maniaco....

Continua *________*
Grazie a tutti per i commenti! Sono commossa >.<

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Capitolo 4
*** Un segno sulla pelle ***


Notte Fonda.
Aiko era distesa sul suo letto. Si trovava in una stanza leggermente grande. Le pareti erano bianche e alle finestre erano appese delle tendine azzurre. Il suo letto era da una piazza e mezza, e alla sua destra c'era una scrivania, dove erano poggiate le sue valige. Invece alla sua sinistra c'era l'armadio ed uno specchio. Sopra il letto c'era una finestra che portava al tetto. Indossava un pigiama bianco a strisce azzurre.
Fissava il soffitto della sua stanza. Si era trasferita da Doremi. Si mise una mano sugli occhi. Ripensò all'incidente con Leon...
- Se Doremichan non fosse arrivata, cosa sarebbe successo? - disse ad alta voce la ragazza. Arrossì.
"No! Non devo pensare a queste cose... Devo concentrarmi sul mio lavoro!"
Pensò la ragazza. Poi ripensò allo sguardo del ragazzo quando era sopra di lei.
Si toccò con un dito le labbra. Possibile che voleva un bacio da quel ragazzo?
Appena lo pensò si addormentò...

***

Ore 7,15
Aiko viene svegliata per colpa di un rumore sordo, sentito affianco alla sua stanza.
- Doremichan? - Si alzò e si dirise verso la stanza della ragazza.
Doremi aveva la faccia per terra e le gambe sul letto. I suoi capelli erano legati da un elastico che le formava due codini.
- Tutto bene? - disse Aiko avvicinandosi alla ragazza. Indossava una semplice camicia da notte rosa e leggera.
- Ahi Ahi... - disse la ragazza rialzandosi. - Che botta... - disse Doremi toccandosi la testa.
La ragazza dai capelli rossi alzò la testa. - Ah! Sono in ritardo! -
Si alzò di scatto e cominciò ad uscire la divisa scolastica.
Doremi si sbottonò il primo bottone. Poi si voltò.
- Aichan, puoi uscire per favore? - disse la ragazza.
- Ah! Scusa! - Aiko corse fuori dalla stanza della ragazzina.
Dopo qualche secondo vide dietro di se Doremi che correva con la cartella in mano.
- Ciao Mamma! Ciao Papà! Ciao Pop! - disse Doremi correndo mentre attraversava la porta della cucina.
Aiko tornò nella sua camera.
Si buttò sul letto. - Uahh. Come fa Doremichan ad essere così energica? - Si rialzò.
- Vabbè, tanto vale cambiarmi! - Disse. Aprì la valigia, quasi intatta. Uscì un top arancione monospalla e dei pantaloncini di jeans.
Si tolse i pantaloni. Appena si tolse la camicia si voltò verso la finestra.
Attaccato alla finestra c'era un biondino che la fissava. Aiko era purtroppo in biancheria e strinse sul petto la camicia e dopo urlò.
La madre di Doremi corse verso la porta di Aiko spalancandola. - Ehi! Che succede? - disse la donna.
- Niente Niente... - disse Aiko sorridendo. La donna richiuse la porta. Aiko si vestì in fretta e furia. Salì sul letto e spalancò la finestra.
- LEON! - disse la ragazza gridando. - Sii? - il ragazzo la fissava con una faccia indifferente.
- Come ti sei permesso di spiarmi? - il tono della ragazza si fece più irritato.
- Scusami! Non pensavo ti stessi cambiando! - il ragazzo la fissò sempre con la stessa faccia di prima .
Aiko si avvicinò a lui e cominciò a strozzarlo. - Dovresti saperlo... - disse la ragazza con un espressione da assassina.
- Aiuto, Soffoco - disse ironicamente il ragazzo.
- Sei propio stupido... - Aiko lo lasciò e sbuffò. - Cosa volevi da me? - concluse la ragazza.
Leon le si avvicinò. Il suo sguardo era molto serio.
- Ecco... - Il ragazzo lo disse con una voce molto dolce - ...Riguardo a ieri... Vogliamo continuare? - lui la fissava in un modo incredibilmente serio, neanche Aiko lo riconosceva.
Voleva continuare quello che avevano fatto ieri?
Aiko diventò rossa.
- Però... Leon... Cosìin fretta... - Aiko abbassò il viso.
- Non ti preoccupare... Leon le prese un braccio e avvicinò a se Aiko.
Aiko respirava irregolarmente ed era tutta rossa in viso. Le faceva malissimo il petto.
Chiuse gli occhi. - Ah... -
Si sentì trascinare.

- GIOCHIAMO A BASKET! SU CONTINUIAMO! - Disse Leon. Ad Aiko cadde in testa un sasso.
- Aiko, tutto ok? - disse il ragazzo. Aiko si rialzò. "Ah Ah... Sono una stupida..." Pensò Aiko sarcasticamente.
Cominciarono a giocare. Appena Aiko cercò di prendere la palla a Leon si bloccò. Non riusciva a toogliergli la palla.
Leon ne aprofittò e fece canestro.
- Aiko? Ti senti bene? - disse Leon guardandola preoccupato.
- Sto bene! Tranquillo! - disse la ragazza sorridendo.
Ripresero a giocare. Aiko si bloccò di nuovo.
- NoNo Aiko, tu non stai bene... - il ragazzo lasciò la palla e si avvicinò a lei. Le labbra di Leon finirono sulla fronte di Aiko.
- Strano... Eppure stai bene! - Appena Leon si staccò fissò Aiko. La ragazza era rossa in volto.
- Strano... Stranissimo... - il ragazzo agrottò la fronte.
- M... Ma io sto bene... Ah devo andare... Me ne sono andata senza avvisare! - la ragazza cominciò a correre.
- Accidenti penso sempre a quella sera... - Aiko cominciò a correre persa tra i suoi pensieri. Svoltò un angolo. Non c'era nessuno.

***

La ragazza continuava a correre. All'improvviso si sentì prendere sotto il seno con un braccio. Era un torch.
Aiko cominciò a dimenarsi il Torch le teneva bloccate le labbra e lo sterno. All'improvviso vide un altro Torch.
Quest'ultimo si abbassò ed alzò la maglietta di Aiko. Uscì una specie di manico con un ago d'oro. La ragazza cominciò a sudare freddo.
Il torch puntò l'ago propio sopra l'orlo del jeans, sotto lo stomaco. L'uomo le lasciò le labbra libere. Il filo d'oro le infilzò la carne.
La ragazza urlò. Si formò quasi un tatuaggio color sangue a forma di onda.
Dopo che tolsero l'ago e il Torch si alzò, le strappò una spallina del top dalla parte sinistra.
Miravano al cuore. Proprio mentre Aiko sentì il freddo dell'ago pungerle sulla pelle, vide un biondino mettere a terra il torch di fronte alla ragazza.
Leon aveva sentito l'urlo e si era precipitato a soccorerla. Non bastò molto tempo che stese anche il torch che la teneva bloccata.
Aiko ormai con le braccia libere, prese una pistola. Il primo colpo, fu a quello che la teneva bloccata.
Un colpo alla gamba. Il secondo colpo fu per l'altro.
Aiko lì non ebbe pietà. Gli sparò una pallottola in mezzo alla fronte. Il sangue ricoprì il marciapiede.
Alla ragazza cominciò a bruciare il tatuaggio.
- Stai bene? Che ti hanno fatto? - Leon le si avvicinò.
La ragazza fissava il tatuaggio e lo sfiorò.
- Merda! - la ragazza si abbassò la maglietta. Poi si voltò verso il ragazzo.
- Mi hanno fatto una maledizione. Per colpa di questo tatuaggio i miei poteri vengono diminuiti e ogni volta che uccido un torch... - detto questo Aiko chiuse gli occhi e si buttò sul petto di Leon. Il sangue scomparse. La gente cominciò ad arrivare fissando la coppietta.
Leon con un pò d'imbarazzo, prese Aiko e se la caricò sulle spalle. Cominciò a camminare verso la casa della ragazza.

***

Pomeriggio.
Mentre Leon portava in spalla Aiko ( ed Aiko era svenuta ), la ragazza strinse la presa sulla maglietta di Leon.
- Mamma... Papà... - detto questo lasciò la presa, ma le rigò una lacrima sulla guancia.
Leon la fissò. Quando dormiva sembrava un'angelo. Quella ragazza gli era sempre piaciuta.
Era diversa dalle altre. Non gli sbavava addosso oppure non gli era troppo appiccicata. Arrivò davanti alla casa dove alloggiava la ragazza.
Con un saltòaltissimo, entrò nella camera della ragazza. Aiko prese coscienza ma non aprì gli occhi.
Leon la poggiò sul letto e la coprì con una coperta.
La fissò e poi sorrise.
Si abbassò verso di lei.
Gli diede un leggero e dolce bacio sulle labbra. Dopo sparì.
Aiko si rialzò e si mise una mano sulle labbra.
" Mi ha baciata? Che significa?! "


***


Continua *______*
Grazie per i commenti xD

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