The Black Rose

di Satyros_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Black rose - part one ***
Capitolo 2: *** The Black rose - part two ***
Capitolo 3: *** teh black rose part 3 ***
Capitolo 4: *** The Black Rose - part 4 ***
Capitolo 5: *** The Black Rose - part 5 ***
Capitolo 6: *** The Balck rose - Part 6 ***
Capitolo 7: *** The Balck rose - Part 7 ***
Capitolo 8: *** the black rose - part 8 ***
Capitolo 9: *** the black rose - part 9 ***
Capitolo 10: *** The Black Rose - part ten. ***
Capitolo 11: *** The Black Rose - part 11. ***
Capitolo 12: *** The Black Rose - part 12 ***
Capitolo 13: *** The Black Rose - part 13 ***
Capitolo 14: *** The Black Rose - part 14 - first act ***
Capitolo 15: *** part 14 second Act- The end (?) ***
Capitolo 16: *** The Black Rose - the end ***
Capitolo 17: *** Morale ~ ***



Capitolo 1
*** The Black rose - part one ***


questa è una nuova storia,mi è venuta in mente mentre riguardavo il film di Ghost,è un genere un po' sul gotico,spero vi piaccia,recensite e/o aggiungete un capitolo,se volete :)



the Black Rose

Ci troviamo nello scenario del Film di Ghost,Rose,la nostra protagonista conoscerà quello strambo,folle uomo che da anni occupa la collina di Canterville,sperduta cittadina londinese.

{in un periodo non definito}

Il celo grigio e tempestoso governava su Canterville,come sempre,dall’arrivo di quel matto in città che si diceva vivesse coi fantasmi.
Anche oggi rose,finita la scuola si era trovata in una situazione poco conveniente,la sedicenne,che frequentava una scuola di danza era alta,magra e con forme invidiabili dalle ragazze della sua età,pallida come un morto e con dei lunghissimi capelli corvini che gli cadevano fino ai fianchi,aveva gli occhi come quelli degli Husky,uno di un azzurro cinereo e l’altro di un profondo marrone,ma non si notava un gran che,era una ballerina invidiabile,la più brava della scuola,per questo Sharon e le sue scagnozze la inseguivano sempre per poi picchiarla senza pietà,solo per l’invidia,un sentimento che ti folgora l’anima lentamente.
Ma quella giornata andò peggio del previsto.
Le ragazze stavano facendo il riscaldamento alla sbarra
« Batmàn Tandeu»
ordinò l’insegnante di danza classica,Rose eseguì il passo alla perfezione
« e ora pas de bourrée»
Rose eseguiva i passi come le veniva detto,ma la testa era concentrata da tutt’altra parte che la danza,pensava già a come scappare una volta uscita da scuola. Come previsto da lei stessa una volta uscita da scuola con l’enorme ed ingombrante borsone,c’erano Sharon e le sue ragazze pronte a correrle dietro anche oggi.
Non appena gli occhi di Rose caddero sulle ragazze cominciò a correre verso il boschetto di pini che si trovava a pochi passi dalla scuola di danza.
Il fiatone e il panico mischiati in sieme pungevano come le spine di una rosa,il fiore più amato da Rose. Rose correva,a più non posso,uscirono dal boschetto e di fronte a lei ergeva una lugubre collina d’erba che sembrava aver perso il suo verde naturale per dar spazio ad un grigio smorto. Rose non fece nemmeno una pausa per riprendere il fiato,le bastava sentire gli angoscianti passi pesanti sulla ghiaia alle sue spalle,per invogliarla a correre ancora più velocemente.
Rose correva senza badare a dove andasse,l’importante era non prenderle anche quel giorno,ma mente correva si trovò davanti un’immensa cancellata nera arrugginita,che proteggeva un’antica villa in stile gotico – rinascimentale,con due torrioni ai lati della casa ed il tetto in stile tedesco,Rose rimase affascinata ma anche terrorizzata dal fatto che il giardinetto della casa sembrava un cimitero con tante lapidi piazzate sul terreno invecchiate e distrutte dal tempo,ma questa splendida,ma lugubre casa le cosò caro,in fatti Sharon e le altre la raggiunsero
« allontanati da lì Idiota,lì ci abita il pazzoide!»
disse Sharon a rose che intenta a fissare la casa si girò di scatto terrorizzata
« c-come?? Il pazzo..abita qui?»
chiese lei balbuziente
« si dice che viva con i fantasmi che popolano il cimitero su cui abiti,e va in giro a raccontare folli storie su di loro,spaventando i bambini,anni fa un grippo di persone della città aveva deciso di cacciarlo dalla nostra cittadina,ma successero dei fatti talmente orribili e incredibili che il capo della ‘rivolta’ stesso scappò dalla casa rompendo un vetro,e da allora non venne più disturbato.»
Rose sentì un brivido gelido attraversargli il corpo. Un lampo di luce che preannunciava il temporale si fece vedere,illuminando le vetrate della casa,in un attimo videro una figura di un uomo dietro al vetro che però scomparve con la scomparsa della luce del lampo.
Sharon e le altre intreggiarono
« coraggio Rose,vieni qui,così ti mostro io come si fa un bel Grand Pliè»
disse Sharon con una risatina sadica
«toccami e suono il campanello!»
ringhiò Rose,ma Sharon era davvero troppo ottusa per andarsene così,allora si avvicinò,convinta del fatto che Rose,timida com’era non avrebbe mai avuto il coraggio di farlo,e invece lo fece,suonò il campanello,tremante. Sharon corse verso di lei,le tirò un pugno in faccia e un calcio nella pancia che la fece piegare a meta e cadere a terra.
I pensieri più assurdi presero luogo nel cervello della povera Rose che si trovava lì,sola ed indifesa,tra l’altro in condizioni pessime. Sulla buona via dello svenimento Rose sentì una voce alle sue spalle
«tutto bene?»

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Capitolo 2
*** The Black rose - part two ***


e siamo al secondo capitolo..scusate è un po' noioso,ma serviva a farvi capire meglio certe cose :) spero vi piaccia,recensite in tanti o aggiungete voi il prossimo capitolo :)

Gli occhi della ragazza
salirono fino a intravedere un uomo sulla trentina d’anni,i capelli mossi neri che cadevano sulle spalle,labbra carnose e profondi occhi marroni. Lui le porse la mano. Era vestito con una camicia merlettata bianca in stile rinascimentale,e dei pantaloni neri,calze bianche e mocassini altrettanto neri. Lei non si fece ripetere due volte e prese la mano del ragazzo,tenendo l’altra sulla pancia ancora dolorante per il pugno di Sharon.
« va tutto bene signorina?»
chiese l’uomo,fissandola negli occhi,Rose si sentì in imbarazzo e distolse subito lo sguardo,nonostante fosse bellissimo.
« ecco io....sì s-sto bene..»
rispose Rose timidamente.
Il ragazzo era di poche parole,fece cenno a Rose di seguirlo,ed entrarono nella villa gotica della quale Rose si era invaghita. Rose avvertì una marea di presenze in quella casa,fin da piccola lei riusciva a vedere i fantasmi del passato che infestavano luoghi come quello. Rabbrividì nuovamente.
Il ragazzo aprì la porta d’entrata,e si spalancò davanti a lei un enorme pavimento con motivi concentrici neri e bianchi in marmo,una scalinata bianca sempre in marmo portava al secondo piano della casa,era pieno di quadri di ogni tipo,che raffiguravano antenati di chi ci abitava, Rose non fece assolutamente caso a ciò che Sharon le aveva raccontato prima.
« perché ti fanno questo Rose?»
chiese il misterioso ragazzo riferendosi a ciò che era accaduto prima
« come sai il mio nome?»
chiese Rose ancora più sconcertata
« perché leggo nel pensiero!»
ammise il ragazzo
« hai una targhetta attaccata alla camicia...»
ammise in fine con tono scherzoso
« Oh..»
rispose Rose staccando la spilla che solitamente facevano attaccare alle studentesse prima delle lezioni.
« mi scusi...io...ecco...vorrei...sapere...come si chiama signore»
disse Rose facendo una pausa per ogni parola
«Michael»
disse lui mentre era intento a preparare del the
« non mi hai ancora detto come mai ti hanno fatto quelle cose..»
ripeté Michael
« perché io sono strana...e loro non accettano gli ‘strambi’»
ammise tristemente la sedicenne,intenta ad attorcigliarsi sull’indice una ciocca di capelli neri. Allora Michael,alle sue parole si girò,e notò una rosa nera tatuata sul collo della ragazza,la squadrò da testa a piedi soffermandosi sulle sue grazie e disse
« ti piacciono le rose nere?»
chiese fissando il tatuaggio
« Oh questa beh...sì mi piacciono molto..»
ammise la ragazza timidamente,allora lui si rigirò verso i fornelli,e continuò a trafficare con la teiera,mentre Rose era imbarazzatissima.
« Rose...tu credi nei fantasmi?»
chiese mentre era intento a zuccherare il The
« io....s-sì credo di credere di crederci..cioè no. Insomma volevo dire che sì,ci credo!»
disse Rose ancora più imbarazzata,allora Michael le porse una mano,che aprì facendole vedere uno splendido anello con una rosa nera
« io non so che farmene,tienilo tu!»
disse infilandoglielo al dito,Rose arrossì
« ora è meglio se avvisi la tua famiglia,così non li farai stare in pensiero..»
« famiglia? Quale famiglia! Io non ne ho una!»
« come?? sei...tu insomma...sei..»
« orfana? No...è che i miei genitori li vedo una volta ogni tre mesi...sono sempre in giro per il mondo...ed io vivo da sola con i nonni che abitano nella casa affianco alla mia.. quindi potrei sparire per una settimana,e loro non saprebbero nulla...»
disse tristemente la ragazza,Michael le prese con due dita il mento
« scommettono che loro ti amano molto,avranno i loro motivi per non starti vicino,giusto?»
disse fissandola negli occhi,e sorridendole. Passarono dei minuti e Michael versò quel maledetto the finalmente.
« Grazie,sei molto gentile Michael»
Ringraziò Rose sorseggiando delicatamente il The
« non tutti lo pensano purtroppo...»
Rose poggiò la tazzina bianca e si fece uno chignon con la retina per raccogliere meglio la miriade di capelli neri
« scusami se prima ti ho chiamato ‘pazzo’..»
Il ragazzo le sorrise e fece spallucce
« quanti anni hai?»
« sedici..»
«sei molto giovane»
disse Michael,mentre fissava i suoi occhi
« i tuoi occhi,i tuoi capelli,e la tua bocca...»
disse sottovoce,con un tono provocante,che fece rabbrividire la giovane
« Mi ricordano qualcuno..»
continuò il ragazzo mordendosi il labbro inferiore,mentre era intento a pensare chi le ricordasse Rose.
« ho deciso,tu mi farai compagnia.»
disse Michael alzandosi ed accompagnandola nella stanza degli ospito,tutta impolverata e piena di mobili coperti da untelo bianco, Rose notò una donna dai capelli rossi e la pelle blu,vestita come una cameriera,che stava spolverando una sedia
«hh»
sussultò la ragazza
« che succede?»
chiese Michael preoccupato,ma lei non gli rispose si diresse verso la donna,lentamente
« ciao»
disse
« chi sei?»
rispose diffidente la donna
« Mi chiamo Rose »
« tu..tu puoi vedermi?»
chiese la donna
« tu puoi vederla?»
chiese Michael
« io vedo i fantasmi da quando sono nata...»
disse rose intenta a fissare la donna,con uno sguardo curioso. Curvò la testa come per dire ‘non ti faccio niente’
« come mai sei ancora sulla terra?»
chiese Rise alla donna dalla pelle blu,ma lei scomparve. Rose abbassò la testa
« le ho fatto paura...»
disse tristemente.

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Capitolo 3
*** teh black rose part 3 ***


salveeee :D Sono virginia!! e questo è il 3° capitolo,lo dedico alla mia amica Nene che so che lo leggerà,ti voglio bene Nene <3. Spero vi piaccia recensite o aggiungete un capitolo!! <3
(più o meno questo era il vestito D:)

«tranquilla,non l’hai spaventata è soltanto timida» disse Michael tranquillizzando Rose.
« non avevo mai detto a nessuno il fatto che riesco a vedere gli spiriti dei morti..»
disse Rose con sguardo perso
« tu..sei il primo!»
continuò la ragazza mentre cercava di spolverare il lenzuolo di quello che sarebbe stato il suo letto,ormai perforato dalle tarme.
Rose ci si sedette sopra,Michael fece lo stesso. Il vecchio parchè in mogano era rimasto intatto negli anni,chissà com’era vecchia quella casa. Un enorme vetrata dava sul giardino,non c’erano persiane,ma lunghe tende nere,che arrivavano a terra,chissà a chi apparteneva quella stanza...
« Michael...posso chiederti una cosa?»
chiese timidamente Rose,fissando il pavimento
« non riesci proprio a guardarmi in faccia eh?»
disse rassegato Michael
« s-scusa...ma n-non ci sono mai riuscita..»
« non ti preoccupare,succede anche a me... cosa volevi dirmi?»
«ecco...volevo sapere....a chi apparteneva quest’anello...»
disse fissando l’oggetto con adulazione,il ragazzo non rispose,forse Rose aveva toccato un punto dolente,allora prese tutto il coraggio che aveva in corpo,e lo guardò in faccia
« Michael,di chi era quest’anello?»
ripete con tono deciso
« è una lunga storia...ed è tardi ormai...v-vado a preparare la cena,tu sistemati come se fossi a casa tua!»
disse uscendo dalla stanza e chiudendo la porta di ciliegio. Rose ci rimase un po’ male,aveva davvero toccato un tasto dolente! Ma non ci fece caso,pensò piuttosto a risistemare quella topaia a dovere! I mobili antichi erano una delle passioni di Rose,che amava l’antiquariato,così risistemò,lucidò,e spolvero ogni mobile in quella stanza,dando ad essa una luce più accogliente.
Soddisfatta del suo lavoro Rose aprì l’armadio,con fatica riuscì a staccare le porte l’una dall’altra,ma non appena ci riuscì,una marea di vestiti antichi da donna apparvero davanti a lei “wow” pensò tra se e se,come aveva voglia di provarne uno! Ne aveva trovato uno in stile anni venti,beige con tante frange,che le piaceva molto.
Senza chiedere lo indossò,nonostante le All Star grigie stonassero un po’.
Scese giù per le scale,nel tentativo di far vedere il suo vestito a Michael,girò a destra,poi a sinistra poi a destra. I corridoi freddi e bui sembravano non finire più,e proprio quando Rose pensava di essersi persa,si ritrovò in cucina,con Michael intento a cucinare chissà quale creatura. Rose si schiarì la voce,per farsi notare dal ragazzo.
Quello sussultò,si girò e vide la ragazza « Mi hai fatto venire un.....hey ma!!? Tu...ecco ci mi ricordi!!» disse Michael fissando la scollatura del vestito di Rose (-.-). Il ragazzo si portò la mano alla testa
« mio Dio sei tu! Come ho fatto a non accorgermene prima!!»
disse assorto nei pensieri
« i...in che senso.. s-scusa??»
« tu!! La ragazza della profezia,i tuoi occhi sono diversi l’uno dall’altro,hai poteri sovrannaturali,e la tua pelle è come la neve!! Mentre le tue labbra sono come il fuoco...»
disse avvicinandosi alla povera ragazza,sempre più sconvolta..

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Capitolo 4
*** The Black Rose - part 4 ***


e siamo al 4° capitolo,che dedico a SpeechlessGirl e a Jenx 100 che mi seguono dall'inizio della storia,e che sembrano risultare le unicha lettrici xD spoero vi possa piacere,è un po' strano come capitolo...mi raccomando recensite,o aggiungete un nuovo capitolo ;D



«vieni con me!»
disse il ragazzo al quanto eccitato,prendendola per mano. Entrarono in un’enorme sala a scacchi la quale ogni parete era stata occupata da un’immensa libreria che andava da terra sino al limite del soffitto,ormai rovinato dal tempo e dall’umidità. Michael corse velocemente verso la libreria di destra e tirò fuori un enorme librone impolverato di un color cuoio,davvero singolare,rilegato in pelle con il copri angoli in oro vero ed un grosso segnalibro rosso.
« Questo Libro è la mia vita.»
disse aprendolo a metà perfettamente,sfogliò un po’ di pagine indietro fino ad arrivare all’inizio del libro,con fare molto indeciso sfogliò un’altra serie di pagine in avanti fino a puntare il dito sulla pagina 300 esatta.
Porse il libro a Rose ,che cominciò a leggere:
“ giorno 13 marzo 1860
L’anima di quest’uomo viene condannata a vivere in eterno,nutrendosi solo ed unicamente del sangue delle persone che più ama,maledetto e condannato a veder morire la gente attorno a sé,fino a quando non saprà apprezzare il giusto valore della vita,quando la giovane donna dai lunghi capelli neri, i profondi occhi di colori differenti,e poteri sovrannaturali non ricambierà il suo amore.
Ella sarà costretta a donare il suo sang...”
il ragazzo si schiarì la voce e chiuse di fretta il libro.
« tu...che cosa sei?»
Chiese Rose,sconvolta dalle parole del libro,e sconvolta dal fatto che gli era stato chiuso davanti agli occhi. Ma da come avrete capito,lui era di poche parole,aprì nuovamente il libro ed arrivò verso la fine,l’ultima pagina inchiostrata,prima di una lunga serie di pagine vuote,e fece vedere il suo ritratto
« sei tu »
disse a rose,che scrutava il disegno con fare curioso.
« tu sei...un vampiro?»
disse fissandolo con quegli occhi profondi che sembravano voler scrutarti l’anima.
« sono stato maledetto...a vivere per sempre...ma ora ci sei tu!! Solo tu puoi liberarmi da quest’impegno!!!!»
disse con gli occhi illuminati dalla speranza
« devi solo innamorarti di me..»
disse con voce impercettibile,massaggiandosi il mento in segno di dubbio. La ragazza era ancora più confusa di prima,ma cominciava a credere anche lei al fatto che non fosse un caso se si trovava lì,quella sera.
« Adesso però vieni,ho lavorato tanto per cucinarti questa minestra!»
disse il ragazzo,riaccompagnandola in cucina. Le presentò un piatto gigantesco concavo ripieno di uno strano liquido giallastro con pezzi di pomodoro interi,e alcune cose verdi,di cui Rose non capiva bene la provenienza,ma le bastò alzare la testa e notare la muffa verdeggiante del soffitto per intuire la vera natura della roba verde nella ‘minestra’.
«Hem..Michael,apprezzo la tua buona volontà,ma non ho davvero fame sta sera..»
disse allontanando il piatto lentamente.
« D’accordo,allora va a dormire,che è tardi»
disse il ragazzo,un po’ deluso dal fatto che la sua minestra non era stata apprezzata. Accompagnò la ragazza in camera.
« Togliti la maglia!»
disse mentre frugava in uno strano cassetto
«cosa??»
domandò Rose shoccata
« Oh,no..cioè..scusa non intendevo in quel senso..nel senso che insomma ..devo vedere le tue braccia!»
disse Michael arrossendo lentamente. Rose obbedì e rimase con la maglia a maniche corte che aveva prima.
« guarda che braccia!»
disse Michael sedendosi accanto a lei. Cominciò a passare un enorme batuffolo di cotone con una strana crema verde muschio,sui numerosi graffi della ragazza.
« No Michael!! Brucia!!»
si lamentò la corvina,nella speranza che il ragazzo smettesse il trattamento ani-ferite
«non ti preoccupare è miracoloso! E come te le sei fatte tutte queste graffiature?»
«Mentre scappavo da Sharon....sono passata per la foresta a maniche corte..AHIA!»
Ripeté la ragazza,ma lui le fece capire che aveva finito,fasciandole il braccio accuratamente.
« si può sapere cosa mi hai messo??»
chiese Rose guardandosi ambedue le braccia fasciate
« è bava di lumaca,con estratto di muschio bianco!! Funziona da Dio,entro domani non avrai nemmeno una cicatrice! ^_^ »
disse lui,fiero del suo prodotto,mentre la faccia di Rose prendeva una piega al quanto disgustata.

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Capitolo 5
*** The Black Rose - part 5 ***


Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.

Segnala il problema cliccando qui.
Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella.
La storia con indirizzo 'stories/Sa/Satyros_/860605.txt' non e' visibile.

L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare.
Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.

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Capitolo 6
*** The Balck rose - Part 6 ***


e siamo al sesto capitolo!! Wow,non pensavo sarebbe piaciuta tanto questa storia!! chiedo scusa in anticipo per gli errori di battitura,è colpa della nuova tastiera xD. Buona lettura,e miraccomando recensite,o aggiungete un capitolo ^.-

La mattina seguente Rose si svegliò,tra le braccia di Michael,che ancora dormiva.
Imbarazzata cercò di levare il braccio del ragazzo dal suo corpo,ma pesava come un macigno,mentre era intenta a liberarsi dalla morsa,Michael,con un solo occhio aperto,si godeva la scena divertito. La Ragazza continuava a dimenarsi fra le sue braccia,e sembrava che più si dimenava più lui stringesse le braccia.
« Michael!»
gridò lei,in preda al panico
« D’accordo ti mollo! »
disse lui,lasciandola andare,lei balzò giù dal letto
« allora eri sveglio!»
« beh...forse un pochino »
rispose lui con una risatina,dopo di che si alzò dal letto,e con tutta l’energia del mondo corse verso la porta
« stamattina si mangiano Pancake!»
concluse correndo in cucina divertito “ fantastico oggi pancake e muffa “ pensò sarcastica la povera Rose,che di lì a poco si sarebbe vista costretta ad ingurgitare quel cibo malsano cucinato con tanto amore dal suo nuovo amico.
Mentre era intenta a vestirsi per raggiungere il suo amico rose sentì come un’alitata di vento gelido,che le fece congelare il sangue nelle vene,era quel tipo di vento che preannunciava l’arrivo di un’entità sovrannaturale. Rose cominciò a preoccuparsi,nonostante fosse abbittata alla visione di fantasmi e spiriti di morti,non le piaceva affatto l’idea di trovarsi sola in una stanza,in balia di qualcuno che con la vita,non aveva più nulla a che fare. Di nuovo. Il vento la fece tremare nuovamente,si girò di scatto,e vide un giovane,sulla ventina,vestito come nel milleottocento,con una bianca parrucca in testa e dei vestiti da commodoro.
« e tu...chi sei?»
chiese Rose,cercando di mantenere la calma
« tu puoi vedermi?»
chiese lui
«sì,da quando sono nata...riesco a vedervi..»
«v-vuoi dire che non vedi solo me? »
chiese speranzoso
« già...»
rispose Rose,tranquillizzandosi,nel vedere che anche lui era timido
« Vieni con me! »
le disse sorridendole,ed attraversando un muro. Rose restò impalata,nel tentare di capire come trovare la stanza nella quale il fantasma si era trasferito; ma ecco che tornò indietro « mi..mi ero dimenticato che tu non sei di ectoplasma..» rise imbarazzato.
La condusse in una stanza al quanto ambigua,sembrava una stanza degli specchi,come quelle del circo,era incredibile quanto grande fosse la casa di Michael! Rose si guardò intorno,ma perse di vista il fantasma
« dove sei? »
gridò,l’eco rimbombò sonoramente,a tal punto che rose si portò le mani alla testa. Il Fatto che rimbombasse così tanto era dovuto al fatto che la stanza degli specchi,era come una specie di chiesa interna alla casa,lo notò grazie ad un crocifisso,che interrompeva la perfetta unione degli specchi,allineati l’uno accanto a l’altro.
ma che senso aveva una stanza del genere,perché una chiesa era dentro una casa?? E perché era piena di specchi?? Che senso aveva??
Domande su domande tormentavano la testa di Rose,che nel bel mezzo di una crisi di panico aveva perso di vista l’uscita. C’era sempre una stanza segreta o qualcosa del genere,pensò Rose,così provò col staccare il crocifisso da dov’era,ma non successe nulla. Indietreggiò lentamente e finì sopra a qualcuno,o meglio qualcosa,Balzò giù da qualunque cosa fosse e si girò,sembrava una tomba! La forma era quella! Provò ripetutamente a chiamare Michael,ma l’effetto come un coro di voci copriva il suo richiamo di aiuto. Finalmente Rose capì: L’unica soluzione era cantare,era l’unico modo per fare sì che la sua voce non venisse coperta dall’eco,allora con tutto il fiato che aveva in corpo diede un sonoro Do di petto
( vi avevo già detto che Rose studiava anche canto,nella sua scuola?? xD forse no...beh ora lo sapete v.v )
ed un solo specchio si frantumò in mille pezzi. Eccola finalmente,L’uscita!! Rose corse verso di essa,e finalmente uscì da quell’inferno. In un attimo si ritrovò in un corridoio lungo e stretto,strano! Lei non ricordava di esservi passata precedentemente,per entrare. Ma con calma lo percorse,e si ritrovò davanti alla porta d’ingresso principale,accanto c’erano le scale,e quel pavimento con motivi concentrici,che sembrava voler catturare la sua attenzione in tutti i modi. Rose cercò di ricordarsi dove fosse la sala da pranzo,vicino alla cucina,dove Michael le aveva dato appuntamento.
« Rose! Ma dov’eri finita?!»
una voce preoccupata si fece sentire alle sue spalle,era Lui.
« Un fantasma...lui mi ha portata in una stanza,una stanza con degli specchi,e poi mi ha chiusa dentro,voglio dire,non ci ho capito più nulla,e..e..»
disse Rose,in una nuova crisi di panico
« la stanza degli specchi? Strano... solitamente la uso solo per...oh..beh.. n-non importa per cosa la uso..L’importante è che tu sia qui. »
disse con uno splendido sorriso.
Rose era tornata nella sua stanza,un fantastico profumo di rose rapì l’attenzione della ragazza,la stanza era pulita e in ordine,totalmente diversa da come l’aveva lasciata,i mobili sembravano essere ri nati,e non c’era più il minimo segno del passaggio dei tarli nel’antico legno. Rose passò una mano sopra al comò,il legno sembrava quasi...morbido! Mentre Michael faceva i cavoli suoi chissà in quale sconosciuta ala di quell’enorme casa,Rose decise di fare un po’ di allenamento: prese le ballerine,e seduta sul parchè di mogano,cominciò col legarsi le scarpe.
Doveva migliorare in una sola cosa : I fuetes. Cominciò con dei passè,e poi finalmente cominciò a volteggiare,con degli infiniti fuetes. Il suo piede andava su e giù,a seconda di come l’altra gamba girava. Tutto intorno a lei cambiava forma,forme contuse ai suoi occhi,ora la sua mente era svuotata ,non pensava più a nulla.

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Capitolo 7
*** The Balck rose - Part 7 ***


ecco l'atteso sesto capitolo..fa un po' schifo..lo so...e quindi scusatemi xD sono pronta alle vostre recensioni xD buona 'lettura' p.s. Ah! dimenticavo...finisce con un po' di suspance :3
- Virgy ;



Rose continuava a ballare,e ballare,giri su giri,c’erano solo lei,e la danza,nessun fantasma,nessuna strana stanza con gli specchi,solo lei. La musica rimbombava nella sua mente,le note del lago dei cigni prendevano man mano forma nel suo cervello,finalmente era riuscita a fare un Fuetes come si doveva! Era l’unico passo che non le era mai venuto! Ma qualcosa andò storto,la sua caviglia fece uno strano rumore,e Rose cadde subito a terra,non più retta dalla caviglia. Ma qualcosa attutì la sua caduta. Due forti braccia erano riuscite a prenderla in tempo,sì,era proprio lui: Michael.
« tutto bene?»
chiese lui premurosamente
« c-credo di essermi slogata la caviglia...»
disse Rose,in preda al panico
« il saggio di danza è tra un mese! Come farò?? »
continuò con le lacrime a gli occhi. Il ragazzo la prese in braccio,ed uscì dalla stanza
« Do - dove stiamo andando Michael? »
« non ti preoccupare »
rispose lui sorridendo. Entrò nella stanza accanto,una buia e cupa stanza da letto con un antico letto matrimoniale con tanto di baldacchino, il tessuto era corroso e pieno di buchetti e piccoli fori,come nella sua camera due lunghe tende color rosso sangue cadevano fino a toccare la moquette altrettanto rossa. Ragnatele e ragni regnavano sovrani negli angoli della stanza e sul comodino in mogano giaceva inerte un vaso con una splendida rosa Nera,ed accanto la foto di una donna dai lunghi capelli biondi.
« Dove siamo?»
chiese Rose
« è la mia camera da letto »
rispose lui appoggiandola delicatamente sul letto.
« Devi toglierti i collant Rose,se vuoi che ti fasci la caviglia »
disse Lui,guardando le gambe della povera ragazza
« Va bene,però girati »
disse lei
« umpf...d’accordo..»
sbuffò lui girandosi,e fissando lo specchio nascosto in un angolino della stanza,che le permetteva di vedere Rose. Rise tra se e se come per dire ‘’Tel’ho fatta ‘’.
In men che non si dica,quasi per miracolo la gamba di Rose,tornò a muoversi
« si può sapere perché fai tutto questo per me Michael?»
chiese Rose con uno splendido sorriso
« Beh..il fatto è che tu...mi ricordi tanto..una persona speciale..»
rispose lui ricambiando il sorriso
« dev’essere triste essere un vampiro,vero? »
continuò Rose,provando a fare qualche piroetta di prova
« beh..con i secoli ci si abitua...il fatto è che...veder morire le persone che ami,mentre tu puoi vivere per sempre,è la condanna più terribile che possa essere mai stata data ad un uomo che nella sua vita ha amato..»
Rose si sentiva triste per le parole di Michael,ma una forte curiosità la spingeva ancora di più a chiederle chi fosse la Donna di cui stava parlando,perché era evidente,che si stava riferendo ad una donna!
« Michael...chi hai amato così tanto nella tua vita?»
il ragazzo sbarrò gli occhi
« tu come lo sai?»
«lo so cosa?»
« Rose..io non ho mai detto a nessuno di Amanda..eppure tu l’hai capito...come hai fatto?»
«io credo...ecco i tuoi occhi parlano da soli..»
rispose la ragazza,in quel preciso istante il ragazzo,come la notte scorsa cadde sulle sue ginocchia,come preso da un improvviso mal’essere e cominciò a singhiozzare fortemente. Rose,non sapendo che fare,si sedette accanto a lui,e lo abbracciò, aspettando che si calmasse.
Pochi minuti dopo lui si girò verso di lei,e ricambiò l’abbraccio,continuando a piangere
« l..lei..io l’amavo....le sono stato vicino,l’ho vista invecchiare...ma la amavo lo stesso...n-nonostante la sua bellezza....e-esteriore se ne fosse andata con gli anni,il suo cuore...capisci? era magnifico....e lei...lei era lì,col viso solcato dalle rughe,ed io la tenevo fra le mie braccia...ancora giovani...e poi...lei è...»
in quell’istante scoppiò a piangere nuovamente,mentre Rose,era commossa dalla sua storia..così triste..
«capisci?? io non potevo far nulla per salvarla...o saremmo morti entrambi...io...io gli avrei donato la mia vita...ma lei...non ha voluto...ed io sono ancora qua...»
continuò Michael,con più calma,mentre i nervosi singhiozzi si trasformavano in pianto,e da pianto in silenzio...un silenzio tenebroso.
« Mi-mi dispiace molto...»
disse Rose,con coraggio
« non dovevo chiedertelo..era evidente..scusami Michael..»
continuò tristemente. OH! Michael avrebbe voluto baciarla in quel momento,così tanto che si avvicinò a lei,fino a che i loro nasi non si sfiorarono,e pure le labbra fecero lo stesso. Il cuore della ragazza cominciò a battere a mille,non aveva mai baciato un ragazzo...che stava per succedere?
Con sorpresa Michael le baciò il collo,il lato della rosa nera,proseguì sempre di più,sempre più in giù. Con uno scatto felino,ma delicato tolse lentamente la giacca di Rose,e la lanciò via.
Rose...non sapeva che stava accadendo,non voleva..o voleva?? Sapeva solo che provava un immenso piacere...ma era troppo piccola?
Allora il ragazzo intuì che era una cosa sbagliata così...

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Capitolo 8
*** the black rose - part 8 ***


ecco il continuo del numero sette. So che sarà noioso questo capitolo,e vi chiedo scusa...ma la mia fantasia sta andando un po' a farsi.....benedire xD
- Virgy ;


testo Così capì che Rose aveva ragione,per troppo giovane per lui,un uomo di vent’anni! Così si limitò ad accarezzarle il volto,guardandola con occhi che non aveva mai riservato a nessuna prima d’ora. Si alzò e se ne andò,ma prima si girò verso di lei e disse « buona notte Rose » disse chiudendo la porta,e dirigendosi verso la camera di Rose,per poterla occupare,dato che lei aveva preso la sua.
Nel frattempo Rose c’era rimasta un po’ male..sperava davvero che accadesse? Non lo sapeva. Ormai nella sua mente gli unici sentimenti che regnavano erano la confusione e la stanchezza.
Non avendo un pigiama,e non avendo alcuna intenzione di andare nella sua camera,dove c’era sicuramente lui,aprì il suo armadio,per prendere qualcosa che le potesse tornare utile per dormire. Con sua sorpresa trovò un infinità di splendide camicie profumate che andavano dal bianco alle tonalità più strane del grigio o del blu notte,una sfilza di pantaloni neri,e dei calzini bianchi ammucchiati in un angolo dell’armadio. Provò a spostare quei calzini per raggiungere l’unica maglia bianca che pensava potesse entrargli,ma sentì qualcosa di duro fra le sue dita. Strinse qualunque cosa fosse e la tirò fuori. Con sua sorpresa trovò uno strano libretto,simile ad un’agenda,rilegata in pelle,color pece. Rose sfilò l’elastico la chiudeva e cominciò a leggere “ 21 dicembre
Caro diario,ho deciso di non scrivere gli anni nelle date...sono solo numeri,stupide combinazioni casuali di numeri...ormai ho perso il conto....ho vissuto troppi anni..che ormai scriverli non avrebbe più alcun senso. Si scrive l’anno perché si sa che si dovrà morire prima o poi,perché si sa che si lascerà un ricordo di se,scrivendo quella data,all’inizio della pagina. Ma io so che non morirò mai..allora tutto ciò che sarà successo nella mia vita non varrà nulla. ‘ vivi ogni giorno come fosse l’ultimo ‘ ma come si piò vivere sapendo che nessuno di quei giorni sarà mai l’ultimo? “

Era chiaramente scritto con della china,si poteva notare dal fatto che ogni tanto fossero spare goccioline di inchiostro nella pagina. Rose continuò a sfogliare

“ 30 dicembre
Caro diario,
Natale è finito da un pezzo..e anche quest’anno non ho ricevuto alcun regalo...a volte penso che un amico non mi farebbe male! Ma come può ‘il pazzo della collina’ fare amicizia con qualcuno?’’

“ 6 gennaio
Caro diario,
ho incontrato una ragazza speciale,si chiama Amanda! Lei non è come le altre,lei non ha paura di me,lei è mia amica. Come mi viene difficile scrivere quella parola,tu nemmeno puoi immaginare. Non ho mai avuto amici fino ad ora,lei è la prima in assoluto..”

Rose continuò a sfogliare le pagine,verso la fine,per vedere se Lui aveva scritto qualcosa su di lei,ma il diario ebbe una strana reazione,come una folata di vento fece in modo che le pagine tornassero indietro,e si fermassero in un punto.
Tutto ciò era inquietante,pensò Rose,ma cominciò a leggere

“ 8 agosto,
caro diario..non ho mai amato nessuno così tanto nella mia lunga vita,non ho mai vissuto un amore come questo,non ho mai conosciuto una persona così.. In lacrime scrivo questa pagina,sanguino dal dito,per le troppe volte in cui ti ho scritto,la ferita sembra non rimarginarsi.
È morta.
Sono solo.
Non ho nessuno.
Potrei uccidermi migliaia di volte,potrei soffrire per l’eternità..non ho mai desiderato la morte come in questo momento. Sono stato maledetto da Dio,sono stato cancellato dalla terra,non ho più una vita,non ho più una ragione per vivere,se non uccidere.”

Una pagina di giornale era attaccata ala pagina seguente,incuriosita Rose continuò a leggere

“ il vampiro colpisce ancora!
Trovata morta dissanguata una dodicenne. Settima vittima della settimana. La polizia comincia veramente a credere che l’assassino sia un vampiro. Ogni ragazza viene ritrovata con due fori sul collo,nella vena principale,si raccomanda alle giovani di non uscire la sera.”

A quelle parole Rose chiuse di colpo il diario e lo lanciò nell’armadio chiudendo la porta. Solo ora si rendeva conto di esere sola,nella stanza di un vampiro.

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Capitolo 9
*** the black rose - part 9 ***


premesso il fatto che questo benedetto codice HTML mi sta rovinand la vita ç_ç ecco a voi il capitolo,con un bel po' di ritardo,ed è pure corto! e di questo chiedo scusa ç_ç recensite miraccomando ù.ù
- Virgy ;
p.s. chiedo scusa per la foto,dovrebbe rappresentare un abbraccio,ma non ne ho trovate altre ç_ç




La mattina seguente,la luce offuscata penetrava attraverso le finestre della camera di Michael. Rose socchiuse gli occhi,e stette a letto per cinque minuti.
Poi si alzò di scatto “ la scuola!! “ pensò tra se e se,cercando invano un orologio che potesse chiarirle l’orario,quando qualcuno bussò alla porta.
« chi è? »
chiese Rose “ oh,ma certo è Michael,che stupida!” pensò poi
« Hem,Rose,sono io...sei sveglia?»
«sì»
rispose.
Il cuore cominciò a battere,il terrore di fare la fine delle ragazze del giornale la tormentava assillandola,e dicendogli ‘scappa è un mostro ’.
La porta si aprì,Rose tremava,non sapeva davvero cosa fare. Un profumo di rose infestò la stanza,lui entrò.
Entrò con un’enorme borsone nero
« è la tua borsa di danza,devi andare a scuola!»
disse lui sfoggiando un meraviglioso sorriso,che le fece sciogliere il cuore.
Come poteva un uomo del genere aver ucciso persone innocenti?
Rose ringraziò con un filo di voce,già pronta prese il borsone,senza fare colazione ed uscì da quella casa,quasi correndo.
Proprio al margine del cancello,la porta d’entrata della casa si aprì
« aspetta! »
urlò qualcuno,Rose si girò e lo vide. Vide Michael che le correva in contro. Lui le prese tutte e due le mani
« ti prego Rose giurami che tornerai,ti prego!»
Rose era imbarazzata,non voleva farlo,voleva dimenticarsi di lui,e del fatto di aver passato due giorni con un vampiro!
Ma poi si ricordò di tutto ciò che lui aveva fatto per lei,era stato lui,a porgerle una mano,quando Sharon se ne era andata lasciandola lì,era stato lui a prepararle quell’orribile minestra al gusto di muffa,solo per farla stare meglio,era lui quello che cercava di farla ridere,e di farla sentire a casa,nonostante fino a 3 giorni fa,nemmeno sapeva chi fosse. Rose si fece prendere da uno strano impulso e saltò addosso a Michael,con un caldo abbraccio
« ma certo che torno,ora sei tu la mia famiglia!»
disse con un filo di voce.
« stai attenta ti prego »
disse lui accarezzandole la testa dolcemente. Ora Rose non aveva più il coraggio di poter avere paura di un uomo del genere!
Lentamente si staccò da quell’abbraccio ed andò verso la scuola.
« Rose,Rose! Come stai?? Abbiamo saputo che sei andata a suonare alla casa del pazzo,che ti è successo?»
un circolo di voci assillavano Rose,preoccupate.
« n-non vi preoccupate sto benissimo..»
rispose lei,andandosi a sedere sul caldo parchè in legno chiaro,della palestra di danza.
« bene ragazze cominciamo con il riscaldamento!»
disse l’insegnante,tutte le ballerine già col tutù addosso,cominciarono a percorrere il diametro della stanza,ma Rose,lei era da tutt’altra parte.
Il suo cervello,la sua mente,cercava soltanto lui,i suoi occhi cercavano solo Michael.
Si era forse innamorata?

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Capitolo 10
*** The Black Rose - part ten. ***


salve,sono Virginia! ed eccovi il capitolo decimo,è lungo questa volta,era per farvi capire bene la storia...spero di non annoiarvi come al soloto xD e...
buona lettura!
- Virgy ;


Nel frattempo Michael pensava alla sua lunga vita
“ se voglio spezzare la maledizione devo baciarla,così stipulerò il patto,gli anni che restano di vita a lei,resteranno a me,e sarò costretto a nutrirmi solo del suo sangue,oppure,nutrendomi di un sangue che non è il suo morirò. Ma come posso farle una cosa del genere,ormai il mio cuore le appartiene....e come sempre ho commesso lo stesso errore: innamorarmi perdutamente.
Non penso ad altri che lei...è così giovane e bella! Ed io sono un mostro,devo dirle tutto,non posso mentirle ancora!”
Pensò Michael,ora era deciso a confessarle tutto,forse anche che la amava?
Rose all’uscita della scuola,corse più in fretta che poteva,oggi era riuscita ad anticipare Sharon! O forse Sharon aveva troppa paura di seguirle,fino alla casa del “matto”? lei non lo sapeva,ma era contentissima,di essere arrivata sana e salva a casa di Michael. Aprì la porta con le chiavi che Michael le aveva affidato ed entrò in casa
« so..sono tornata...!»
disse Rose,timidamente. Una folata di vento le fece gelare il sangue nelle vene,un mano si appoggiò sulla sua spalla,Rose sussultò girandosi: era solo Michael.
«mi hai spaventata..»
disse Rose con un filo di voce
« Scusami....Rose io ti...ti dovrei parlare,è...è importante..»
Rose riuscì a leggere la mente del ragazzo,non sapeva come,ma lo fece,e ciò che sentì erano preoccupazione ed amore,mischiati assieme,il ciò le fece paura.
Rose annuì,e seguì Michael nella sua stanza.
« Rose...tu mi piaci molto...n..non solo c..come amica..capisci?»
iniziò impaziente il ragazzo,facendola accomodare sul letto,e sedendosi accanto a lei. Rose annuì nuovamente.
« la verità è che io....credo di amarti..»
Rose ebbe come l’impressione che il suo cuore si fosse fermato
« e sai perché non ti ho mai baciata?»
Rose..no,lei proprio non riusciva a parlare,fece un semplice segno di diniego con la testa,aspettando che lui continuasse
« vedi....la profezia di cui ti avevo parlato l’altro ieri...beh è complicato ma è così...la profezia parla di una ragazza,da i lineamenti di un vampiro,ma col cuore ed il cervello da mortale,una ragazza che riesce a vedere le anime di coloro che soffrono,una ragazza che ha un occhio colore della terra ed uno colore del cielo...tu sei capitata ‘così’ nella mia vita,improvvisamente. Mi hai scombussolato l’esistenza Rose,ma in modo dolce.. se..se io ti baciassi io..potrei finalmente trovare la morte,che cerco ormai da secoli,baciandoti,gli anni che resteranno di vita a te,resteranno a me,ed io sarò costretto a nutrirmi del tuo solo sangue,o sennò,nutrendomi di un sangue che non sia quello della persona che amo,morirei all’istante,ed è per questo che ti chiedo,per il tuo bene...ti prego Rose vattene via...non posso farti del male,capisci?»
troppe cose.
Troppe informazioni.
Troppi colpi di scena.
Rose non capiva più nulla.
Era confusa,lui la amava,allora perché la voleva fuori da casa sua,lei voleva salvarlo,lei voleva baciarlo,a tutti i costi!
«Michael...non puoi chiedermi questo...»
disse fissando il pavimento,e cercando di evitare i suoi sguardi « perché io...»
allora con coraggio alzò la testa,e lo fissò negli occhi
« perché io ti amo Michael.»
disse tornando a fissare per terra. Ora era lui quello confuso. Scosse la testa.
« Michael » chiamò il suo nome « io voglio salvarti »
disse lei,con gli occhi,ormai lustri per l’emozione
« voglio..che tu finisca di soffrire,Michael ti prego! »
« ti rovinerei la vita..non posso.. l’unica soluzione è quella di infilzarmi il cuore con un paletto di pioppo,il famoso paletto di pioppo..»
disse Michael,cominciando a fissare il freddo pavimento,come le aveva insegnato Rose,in un certo senso.
Rose,sentiva che avrebbe fatto qualunque cosa per lui,così cercò di avvicinarsi a lui,e con due dita gli prese ilo mento,chiuse gli occhi e si avvicinò fino a che i loro nasi non si sfiorarono. Michael rabbrividì dal piacere,di un semplice tocco. Chiuse gli occhi,e per un attimo si lasciò andare,ma Rose non fece a tempo a baciarlo che lui si allontanò.
« No Rose,non posso..»
«perché...io voglio salvarti Michael,lo voglio davvero!»
« Rose,non puoi,ti rovinerei la vita non posso...»
Rose insisteva,ma Michael continuava a non volere la sua pietà,così dovette mentirle « Rose..io non voglio la tua pietà...sei solo una ragazzina di 16 anni,non puoi capire!»
« ma..ma a natale farò 17 anni,e se è per l’età possiamo discuterne!»
« Rose,sei solo una bambina!! Non capisci nulla,non puoi capire,smettila! »
« come puoi trattarmi così,dopo che io..dopo che ti offro la mia vita su un piatto d’argento! »
« Rose,tu non sai nemmeno cosa sia una Vita! Smettila ! »
il cuore di Michael piangeva,non voleva trattarla così ma doveva allontanarla,è giocò di psicologia inversa.
« Michael non sono io che non capisco,ma tu! Vaffanculo ti odio! »
disse lei piangendo,prendendo la borsa di ginnastica,ed uscendo da quella casa in lacrime. Si voltò verso di essa,mentre Michael,era appiccicato al vetro,ed urlò con tutta la forza che aveva in corpo
« Ti odio! »

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Capitolo 11
*** The Black Rose - part 11. ***


salve :3 ! l'altro giorno sono andata a vedere Breaking Dawn,partiamo dal presupposto che odio la saga di twilight,devo dire che quest'ultimo mi è piaciuto. Ve lo consiglio,anche se finisce di cacca...non vi anticipo nulla :3 buona lettura ehh..oh oh! le cose per Rose vanno sempre peggio!



Rose tornò a casa sua,dopo circa 4 giorni che non ci entrava.
Accese le fioche luci,e si buttò sul suo letto,così soffice e profumato. Affondò la testa nel cuscino,per soffocare i singhiozzi,anche se nessuna l’avrebbe sentita...nel suo cuore,sperava con tutta se stessa che qualcuno si presentasse per consolarla,ma solo allora si rese conto di essere sola.
La persona più sola di Canterville!
Passò l’intera giornata a piangere... forse era ora di accorgersi del fatto che Rose,era caduta nella sua prima infatuazione adolescenziale (che paroloni O.o) , nella sua prima trappola mortale,nella sua prima cotta...o come preferite....insomma Rose si era innamorata.
Ma questo voi lo avevate già capito dà un bel pezzo...immagino,ma per la povera rose non era così.
Lei non era mai stata innamorata in vita sua..ameno che non vogliate contare il suo primo fidanzatino delle elementari,con cui si era messa,per poter condividere con lui le sue merende.
Penso non faccia tanto testo,in ogni caso.
Ma tornando a Rose: i suoi singhiozzi furono interrotti dallo squillare del telefono di casa,si asciugò le lacrime,e sperò con tutta se stessa che davvero fosse lui..ma non fu così.
« Pronto?»
« Rose! Finalmente piccola! Come va a Canterville?»
«Mamma!»
« Hey tesoro,tutto bene?»
« ciao papà!»
Rose era così contenta! Almeno i suoi si erano disturbati a farle uno squillo! Nonostante che dentro di sé si sentiva amaramente delusa..
« Piccola,dobbiamo dirti una cosa..una notizia buona ed una cattiva...da cosa cominciamo?»
« quella buona,ovvio..»
Disse Rose con un velo di speranza nella voce
« quella buona è che l’azienda in Giappone va benissimo,e ci hanno chiesto di aprirne una anche in....Italia! e poi,più tardi quando avrai tempo,va a controllare nella buca delle lettere!»
Disse sua madre al quanto eccitata
« wow..fa-fantastico mamma...è...è bella l’Italia...»
Continuò Rose,ancora più delusa di prima
« e...la notizia cattiva?»
Chiese tristemente,allora prese il telefono suo padre,quando lo faceva non era c’erto un buon segno,anzi era un pessimo segno!
« Rose...la verità è che io e tua madre...ecco...non riusciremo a tornare a casa per natale,e il tuo compleanno...però ti abbiamo spedito un bel mucchio di soldi,così ti potrai prendere ciò che vuoi!»
Il cuore di Rose si fermò.
Era il primo anno della sua vita in cui non passava il natale assieme ai suoi genitori,ed ora? Come avrebbe fatto??
«oh..hem..d’accordo,non fa niente...è solo che...mi chiedevo se almeno per un misero fottutissimo periodo della mia vita riuscirò ad avere dei genitori!»
finì col urlare Rose,attaccando la telefonata.
« Cazzo!»
urlò Rose,candendo sulle sue ginocchia. Cominciò a piangere disperatamente,e il brutto è che Michael,riusciva a sentirla.
Ormai il legame era stato fatto,e Michael la sentiva,aveva sentito tutto,e soffriva per lei...soffriva molto.

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Capitolo 12
*** The Black Rose - part 12 ***


La fine si avvicina,e anche per Rose,la morte avrà in serbo qualcosa di speciale...in preda ad un attacco artistico,sono andata avanti con la storia di 3 capitoli,e sto lavorando alla fine,spero continuerete a seguirmi,nonostante non amiate le storie senza lieto fine...
Vostra ~ Juf.




E come la neve che scendeva dal celo,anche Natale si avvicinava,e non passava giorno in cui la povera Rose non piangesse,ma ora c’era un altro problema!
Il saggio di danza!
Dal suo ultimo incontro con Michael era passata ormai una settimana,ed una settimana mancava al saggio,della vigilia.
Ogni giorno Rose si allenava nella sua grande casa,dove,grazie ai soldi dei genitori,si poteva permettere una piccola palestrina di danza,tutta per lei.
E pian piano,se pur dolorosamente,il ricordo di Michael si affievoliva,nonostante nel suo cuore,la ferita non si fosse ancora rimarginata.
Ora il suo unico pensiero era la danza,non le importava dei suoi genitori,ne di lui.
Lui. Ormai non si chiamava più Michael,ma Lui.
Nel frattempo Michael si indeboliva sempre di più,aveva deciso che non avrebbe ucciso più nessuno,e si sarebbe nutrito dell’unico sangue degli animali,o di criminali che potevano nuocere alla gente,ma il fatto stava che non era lui a stare male,ma il suo cuore..se non fosse morto per la maledizione spezzata,certo sarebbe morto di stenti.
« Michael,dovresti curarti,lo sai»
disse lo spirito di una donna
« come posso curare un cuore già spezzato in passato?»
Continuò lui
« almeno mettiti a letto,se non puoi nutrirti almeno il buio ti rinvigorirà un po’,ma come sai io non posso toccare le cose,quindi dovrai tirare le tende da solo,e creare il tuo ambiente da solo!»
Continuò lei,con fare premuroso
« Kate.. ch..chiama gli altri..chiama la famiglia..vi..vi devo parlare..»
Disse lui debole,ella si preoccupò,e corse a chiamare la comunità di spiriti che infestavano la casa.
tutti uomini e donne che nella loro vita passata avevano avuto una vita gloriosa ed eroica,c’erano ex condottieri,donne che avevano vissuto dedicandosi a gli altri,tutte persone che non meritavano quella prigione terrena,e Rose,lei era l’unica in grado di farli "passare oltre" o a miglior vita.
« ci serve la ragazza se vogliamo finalmente trovare la pace!»
sentenziò uno
« Finché Michael è ridotto in questo stato non possiamo fare nulla!»
rispose un altro
« allora agiremo noi per lui!»
« non se ne parla,io senza Michael non mi muovo,vi ricordate cosa dice la profezia?»
Tutti ripeterono in coro,annoiati
« quando lei le darà il bacio del vero amore,scioglierà le anime dei morti dal patto,e libererà colui che non muore dalla vita eterna»
finirono gli altri
« deve venire lei...d..deve farlo..d..deve venire di sua s..spontanea volontà..»
disse affaticato Michael Tutti tacquero.
Vedere il loro amico in quelle condizioni era doloroso,dolorosissimo! Ed in un attimo tutti i fantasmi si dileguarono,immergendo Michael nella solitudine più totale.
Luci ed ombre regnavano nella stanza,e Michael pian piano chiuse gli occhi. Morto? No di certo!
Ciò che Michael stava passando ora,era peggio della morte stessa!

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Capitolo 13
*** The Black Rose - part 13 ***


La fine si avvicina sempre di più ^^ continuate a seguirmi,se volete sapere che succederà. Lo sò,ho lasciato intendere che ci sarà la morte di mezzo...ma chi lo sà...magari ha deciso di non passare da Rose e Michael??
vostra - Juf.




Ed era la notte. La morte aveva invaso Canterville,nebbia fitta oscurava l’antica città londinese,Rose non riusciva a dormire,quella notte. Al contrario di Michael,che ormai fragile come una foglia,non si alzava più da quel letto,che tanto gli ricordava il suo odore,i suoi occhi..le sue labbra. Rose si rigirò nel letto,sentì l’umidità entrarle nelle ossa,Rose aveva capito :
quella notte non avrebbe chiuso occhio.
Ed invece la morte passò a prendere anche lei,e così Rose si addormentò,fra le ombre dei fantasmi della notte.
« Rose,ti amo»
quelle parole gli uscivano dalle labbra cos’ facilmente
« M..Michael?»
chiese lei,sorpresa di trovarselo in casa
« shhh,sono qui,per te,perché ti amo»
Rose voleva baciarlo,oh come avrebbe voluto farlo.
Lui si infilò nel letto di lei,avvolgendola col suo corpo
« va meglio ora?»
chiese con voce dolce e sensuale.
« sì..»
rispose lei,girandosi e premendo il volto sul suo petto. Qualcosa di umido cominciò ad uscire dai suoi occhi,Rose..lei stava piangendo.
Le lacrime si trasformarono pian piano in singhiozzi
« perché..piangi?»
« e che ti ho desiderato tanto,Michael,ti ho desiderato tanto...»
continuò lei,sentendosi stringere ancora più forte.
« ora sono qui,non sei sola,non più.»
disse lui,in preda alla commozione.
Era ora! Era ora di farlo! L’ora di baciarlo.
Rose si avvicinò a lui,e scaltra diede a quell’angelo il suo primo bacio,baciò come se lo avesse sempre saputo fare,ovvero divinamente,una luce brillò nel suo petto,la maledizione era sciolta,ma cosa stava succedendo?
Rose continuava a piangere,era felicissima ma piangeva.
Aprì gli occhi,ed attorno a se vide soltanto camera sua,e le prime luci dell’alba che cominciavano a farsi spazio tra la morte oscura della notte.
La domanda era: era solo un sogno?
A quanto pare sì,dato che di lui non era rimasto nulla,ma ora meglio di prima Rose era certa.
Certa che DOVEVA tornare da lui.
Ma era anche troppo ottura per farlo! Infatti non lo fece.
Nel frattempo le luci dell’alba avevano anche svegliato Michael,sconvolto da quello strano sogno in cui lui la poteva raggiungere,e in cui le lo liberava dalla maledizione.
“maledizione!” appunto.
Pensò Michael dopo essersi reso conto che nonostante il sogno fosse così reale,beh..era solo un sogno.
Man mano che i giorni passavano,man mano Michael diventava sempre più debole,aveva bisogno di sangue,ma non era abbastanza in forze per muoversi da lì.
Ne era certo,la morte si sarebbe presentata anche per lui,lenta ed inesorabile.
La morte...come immaginava Michael la morte? Tanto l’aveva desiderata,ed ora,tanto voleva sfuggirle. Tornando a Rose.. beh lei,si stava preparando per un altro giorno di scuola,ma non era un giorno qualunque:
oggi era il giorno del saggio! Il saggio?? Cacchio!! Rose se ne era totalmente scordata!
Di fretta mise il tutù nella borsa,non poteva mancare,essendo il pezzo forte del lago dei cigni!! Lei interpretava il cigno nero!
Ed avrebbe dovuto interpretare la morte del cigno,in cui la ballerina si deve buttare giù da una rampa,fingendo di morire.
Un brivido percorse la schiena della ragazza; tanta responsabilità la faceva rabbrividire!

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Capitolo 14
*** The Black Rose - part 14 - first act ***


Perdonatemi per l'attesa...sepro vi piaccia,la fine si fa sempre più vicina! buona lettura,
Vostra
Juf~




La musica andava,sulle note del lago dei cigni,e Rose danzava,danzava come non aveva mai fatto prima : senza badare alla perfezione,ma soltanto al suo cuore.
Il cigno nero era la sua metà perfetta.
Lei voleva la perfezione ad ogni costo,ed era stata la perfezione ad ucciderla.
Ormai Rose non era più Rose,era Odette. Tanta eleganza accompagnava i suoi piedi,e finalmente eccola: la morte del cigno.
Piroette su piroette,ecco che Rose si lasciò cadere all’indietro,dando fine allo spettacolo. La musica finì con una lunga dissolvenza. Era fatta. Era finito tutto! Domani, il 25 dicembre sarebbe stato non solo Natale ma anche il suo compleanno, e nonostante la tristezza Rose si sentiva in pace con se stessa,avendo dato il meglio di se.
« Rose sei stata fantastica!»
« complimenti Rose,hai interpretato Odette alla perfezione!»
« dovremmo prendere esempio da lei!»
« buone feste Rose,sei stata magnifica!»
Le voci delle compagne rimbombavano nelle sue orecchie,ma lei non voleva dare ascolto,si limitò a sorridere,ed a ringraziare,per poi dileguarsi nel nulla,con il suo nuovo vestito azzurro.
Sulla strada del ritorno,era arrivata nel punto dell’incrocio tra le due strade:
quella che portava a casa sua,e quella che portava alla piccola foresta.
Rose si fermò per un attimo.
Voleva andare da lui,chiedergli scusa,e passare le vacanze di natale con lui,come due buoni amanti.
Ed era quello che avrebbe fatto. Se non fosse per quell’indecisione,per quella caparbietà che stava combattendo contro l’amore.
Ma stranamente L’amore ebbe la meglio,e Rose imboccò quella strada,nella speranza di trovare il coraggio per rivederlo.
La foresta era cupa,e come sempre Rose ne era spaventata,ma non ci badò troppo questa volta. Pensò soltanto a cosa avrebbe detto a Michael,per giustificare il suo ritorno.
E finalmente eccola,la stessa grigia e cupa casa,e quell’erba grigiastra,Rose aveva ancora le chiavi,e pensò di fare una ‘sorpresa’ a Michael.
Pian piano entrò in casa,dove regnava il silenzio. Cercò di orientarsi in quella rocca così ottocentesca,da far venire i brividi.
Lei non se ne era accorta ,ma le tremavano le gambe,era come se non avesse mai avuto delle gambe in vita sua,ed ora si trovasse,inesperta,ad usarle per la prima volta.
Tremolante cercò la camera di Michael,e finalmente la trovò.
In un attimo vide il suo uomo morente disteso sul letto.
Aspettate due secondi ‘’morente?!?” già,proprio così! Rose corse al suo letto
« Michael! Che ti è successo,Michael!!»
Gridò la povera ragazza traumatizzata,cominciando a singhiozzare
«ro..Rose...sei tu?»
Chiese una voce roca,era quella del ragazzo,ormai ancora più freddo e pallido di quanto non lo fosse prima
« sapevo...lo...io..lo sapevo..che..che saresti tornata..da me..pe..perché..ti amo...Rose..»
Disse affaticato
« oh,Michael,cosa ti ho fatto??»
Chiese lei piangendo,ma lui con estrema difficoltà portò la sua mano smorta per donarle una carezza,una carezza che le spezzò il cuore.
Rose prese la sua mano,tra le sue,stava tremando,ma non riusciva a capire se fosse lui,che tremava,o lei. Certo non era un bel sentimento,se così lo si può definire..
«Ma certo! Da quanto non mangi Michael!? Rispondi,per l’amor di Dio!»
Disse lei,con la speranza che galleggiava negli occhi,come le lacrime,nello stesso momento
«io..ho..bisogno di sangue..ma non voglio uccidere nessuno..ca...capisci?»
Rose lo amava.
Non aveva MAI amato tanto una persona. E così avvicinò il suo pallido collo alle labbra del ragazzo
«fallo,ti prego!»
Ma lui,l’allontanò con una mano
« Rose,ho fame,e quando ho fame non ci vedo più,rischierei di andare troppo oltre la minima dose per salvarti la vita...e non riuscirci..non riuscire a fermarmi..se..se..sento l’odore del sangue,potrei non fermarmi più,capisci?»
Cercò lui di farla ragionare,ma tutto ciò non servette altro che a far venire un idea a Rose,che ormai non ci vedeva più.
Così la ragazza cercò qualcosa di tagliente,ed infine trovò una bottiglia di vetro,la lanciò con forza per terra,provocandone la rottura,ed in fine prese un pezzo di vetro,il più tagliente secondo lei,e lo fece. Con forza tirò una lunga linea sulla mano,che cominciò a sgocciolare di sangue.
Gridò dal dolore,ma ora mai il dolore più grande era vedere il suo amato in letto di morte.

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Capitolo 15
*** part 14 second Act- The end (?) ***


La fine è vicinissima,cosa sceglierà Michael,o meglio chi sceglierà? AMANDA o ROSE? continuate a seguirmi se lo volete sapere :3
Vostra
- Juf.




L’odore del sangue fresco arrivò a Michael,e fu allora che Rose notò in lui un cambiamento a dir poco spaventoso:
I suoi occhi non erano più nocciola,bensì rossi.
Lei si avvicinò e lui fece ciò che ogni vampiro avrebbe fatto:
appoggiò la sua testa sul suo collo cercando la vena principale e compì l’atto.
Cominciò a succhiare,ed a bere,mentre la sua pelle tornava lentamente rosea,
e mentre quella di Rose sbiancava sempre di più,fino a che il corpo morto di Rose non cadde fra le sue braccia,
le braccia d’un assassino.
« Rose...Rose..SVEGLIATI ROSE!»
Disse il ragazzo,ormai tornato in sé.
Preso dal panico cominciò a schiaffeggiare la ragazza,
che però non mostrava alcun segno di vita
« perché lo hai fatto?? Perché?? LO SAPEVO CHE TI AVREI UCCISA,ROSE! Amore,rispondi ti supplico..»
Disse poggiando la testa sul suo petto,piangendo come non aveva mai pianto prima.
Per ore ed ore,Michael restò sul suo flebile corpo immobile a piangere disperatamente,
quando si alzò
« è solo colpa mia! Che la mia anima sia dannata, PER SEMPRE!»
Disse prendendo un pugnale e conficcandoselo nel petto
«Questo è per Amanda,perché non ti ho saputa salvare!»
Gridò
«questo è perché ho commesso lo stesso errore con Rose!»
Gridò nuovamente,infilzandosi col pugnale
« Questo è perché non ho saputo fermarmi!»
Continuò mirando al suo cuore,mentre il sangue sgorgava dal suo corpo,ma non la morte.
« e questo è perche non potrò mai morire,MAI!»
Disse pugnalandosi,e continuando,ancora,ancora ed ancora,fino a cadere stremato sulle sue ginocchia.
Strisciando,dolorante,si avvicinò a Rose,piangendo e tremando come una foglia.
Tremolante prese la sua mano,mentre con l’altra cercava di bloccare il sangue delle sue molteplici ferite;
strinse forte la sua mano pallida e disse
« a..avrai ciò ch..che vuoi Rose...ciò che..che vuoi...»
Concluse avvicinandosi al suo volto,ed appoggiando le sue labbra alle sue,dandole il bacio del vero amore.
Un suicidio,penserete,ed in effetti fu così.
Lentamente la morte passò da i due innamorati,dando così fine alle loro sofferenze.



«dove sono?»
Chiese Michael,che si trovava in uno strano posto tutto bianco
«Michael!»
Sentì una voce di una donna,alquanto lontana
«Michael!»
Tutto rimbombava come un pesante eco
« Rose..sei tu?»
«Michael»
La voce ora era dietro di lui
« sono qui!»
Si girò,ma non vide nulla
«chi sei?»
«hai sofferto troppo nella tua vita,Michael,voglio darti un’altra possibilità!»
Disse la voce.
Michael si sentiva bruciare il petto,guardò con orrore,e vide che le ferite si stavano lentamente,ma inesorabilmente rimarginando.
«chi sei? Dimmelo!»
Allora una figura di donna apparve fronte a lui: i lunghi capelli biondi,e gli occhi azzurro mare
« A..Amanda!»
Disse il ragazzo,sorpreso di vederla.
« Oh! Amanda!»
Disse lui,portandosi le mani sul volto,e cominciando a piangere ed a singhiozzare lacrime amare,
Ma lei,le poggiò una mano sulla spalla
« Michael,voglio darti un’altra possibilità.
Ti ho sempre protetto,da lassù,
e tutte le volte che nella tua stanza degli specchi,mi pregavi,io sentivo,io ero lì con te,e ti dicevo
“non piangere,amore mio,hai fatto ciò che hai potuto”
E non c’è che dire,nella tua vita maledetta,hai fatto soltanto cose giuste,
Michael ed è per questo che mi hanno dato la possibilità di ridonarti la vita,ma hai anche la possbilità di restare con me,per sempre..
tocca a te la scelta»

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Capitolo 16
*** The Black Rose - the end ***




«mi sati dicendo di scegliere tra vita e morte,Amanda,e per tanto,troppo tempo ho desiderato morire,per raggiungerti,ma ora che Rose si è intrufolata nella mia vita non capisco più niente..»
«sei libero di scegliere,Michael,ricorda!»
«la verità,Amanda, è che non ho mai amato nessuno così tanto,come ho amato te in passato.
Ed ho sperato,di non commettere mai più lo stesso errore,ma vedi...quando è arrivata lei...ci sono cascato di nuovo...e adesso mi trovo qui,che sia paradiso o inferno,senza la minima idea se tornare in dietro o no...»
« Michael,devi pensare col cuore,non con la testa! Dirò solo questo: se accetti di tornare sulla terra,dovrai stipulare il patto con Rose,a costo di perdere l’immortalità..»
«no! Questo mai!»
Allora lo spirito della donna si avvicinò a lui,accarezzandolo dolcemente
« sei sempre lo stesso,pensi solo a gli altri,e non pensi mai a te stesso! Sono contenta di vedere che nei secoli,non sei cambiato! Ma ora devo dirtelo da un'altra prospettiva: sei accetterai di tornare sulla terra,non solo tu riacquisterai la vota,ma anche Rose!»
Da l’occhio del ragazzo scese una lacrima
« non so cosa sia peggio,Amanda,non so se sia peggio morire,o soffrire fino alla propria morte..»
«sei sempre stato un uomo altruista,Michael! Pensaci bene...ti prego!»
Nella testa del ragazzo giravano i pensieri e le idee più assurde,ma c’era qualcosa che lo spingeva ad accettare di tornare in vita,qualcosa che batteva forte nel petto,qualcosa chiamato Amore.
Dopo averci pensato un po’ su Michael prese la sua decisione,in lacrime,distrutto da tutti quei sentimenti rispose:
«voglio tornare da Rose.»
La donna annuì,
e fece un grande sorriso,commossa.
Michael si avvicinò ad Amanda e prima di andarsene le diede un bacio appassionato,quel bacio che in vita non avrebbe mai potuto donarle,glie lo diede ora.
Lei toccò il cuore del suo amante,mentre in lacrime lo vedeva allontanarsi da lei,per tornare in vita
« vi proteggerò sempre,ricordalo»
Disse in ultimo,prima che la figura di Michael sparisse.



Un dolore lancinante al petto affliggeva Michael.
Cosa stava succedendo? Aprì lentamente gli occhi e vide il corpicino minuto della sua Rose,accasciato sul letto.
Aveva funzionato?
Una cosa era certa lui era in vita.
Scosse un po’ il corpo di Rose,cercando di svegliarla
«Rose? Sveglia! Rose??»
La pelle era pallida,e i fori sul collo non erano rimarginati.
Michael avvicinò la mano al polso per sentire i battiti:
non dava segni di vita.
Amanda,la sua Amanda l’aveva imbrogliato?
«Rose! Torna da me Rose! Ti prego!»
Disse lui cominciando a singhiozzare e a guardare l’alto
« perche lo avete fatto,perché??? AMANDA MI HAI IMBROGLIATO!!»
Era stato tradito dalla prima donna della sua vita,che non aveva mai amato tanto,ed ora si trovava nuovamente solo,nel pianeta terra,forse destinato a vagare eternamente come anima dannata dal diavolo. Appoggiò la testa sul petto di Rose,piangendo,e rimase lì,fino alla fine.
Pianse come non mai nella sua vita,nella sua inutile vita,che ormai non aveva più senso.
«Rose,oh Rose,avrei dovuto proteggerti,e invece ti ho uccisa!»
Disse lui in preda alle lacrime
« v..vuoi sapere com’è il paradiso,Michael?»
Disse una vocina debole proveniente dal corpo di Rose,Subito il ragazzo scattò in piedi,e vide lei che lo guardava con aria assorta
« Me lo descriverai più tardi!»
Disse fiondandosi fra le sue braccia.
Chiuse gli occhi,e lei fece lo stesso,e finalmente si scambiarono il bacio del vero amore.
Una luce uscì dal petto di Michael,mentre con passione baciava la ragazza,in lacrime e ringraziava Amanda per ciò che aveva fatto.
La verità è che ci sono delle volte,nella vita, in cui,quando meno telo aspetti,qualcosa ti rende la giornata migliore.
Il sole al mattino,Una madre che accompagna un bambino a scuola,il bacio di due innamorati,beh per Michael quella cosa Era Rose.
Fine!~

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Capitolo 17
*** Morale ~ ***


voi,non lo sapete...certo,e come potevate? ma ciò che ho voluto far ,in un certo senso,capire a voi tutti è che Michael,durante la sua vita era ''dannato''.
Lo era davvero! era dannato ad essere considerato "pedofilo","gay","lo sbiancato" e tutte le altre menzogne che giravano su di lui.
Forse sì,aveva bisogno di qualcosa o qualcuno,che lo aiutasse a sopportare la pena assieme a lui;
Forse sì,aveva bisogno di qualcosa o qualcuno,che lo aiutasse a sopportare la pena assieme a lui; ecco.... il mio omaggio è stato quello di ''liberarlo'' attraverso la mia storia.
Non so quanti di voi lo abbiano capito,ma lo trovavo lecito,insomma ...spiegarvelo,giustamente ù_ù.
Non so quanti di voi lo abbiano capito,ma lo trovavo lecito,insomma ...spiegarvelo,giustamente ù_ù.co n tanto tanto amore,Vostra
Juf ~

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