Il mio migliore amico

di Chuck Bartowski
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Novità ***
Capitolo 2: *** Confusione. ***



Capitolo 1
*** Novità ***


Sono in vacanza, finalmente sono in vacanza, con il mio migliore amico, Tom Felton, la persona più dolce sul pianeta, la mia specie di guardia del corpo. Sta cercando in tutti modi, di farmi sorridere, di farmi dimenticare il mio ragazzo, il quale, l’altra sera, l’ho trovato a letto con una porno star o almeno ci assomiglia, dagli air bag che aveva davanti. Siamo in macchina e mancano pochi minuti e arriviamo a in California, dove ci saranno Emma Watson e una mia amica, Alexia
‘Als, non tenere il broncio, sorridi!’ mi inizia a dire Tom, si ricomincia
‘Tom, te l’ho già detto, perché dovrei mettermi a ridere? Perché ho trovato il mio ragazzo, la persona che amo più al mondo, a letto con una tizia, che probabilmente era una porno star?’ dissi alzando la voce.
‘Als, io lo sto dicendo così, ci conosciamo da quando siamo piccoli e non ti ho mai visto così triste, mi si riempe di tristezza il cuore.’
‘Tom, mi dispiace, ma non ci riesco, non posso. Ah, e tu non raccontare nulla ad Alexia ed Emma , perché conoscendoli, inizierebbero a rompere’
‘Als, ci preoccupiamo di te’
‘Lo so, ma sinceramente, non voglio che nessuno si preoccupi di me’ dissi trattenendo le lacrime.
‘Non piangere, ti prego’ disse con aria triste
‘Non ho intenzione di piangere per lui, ma ho voglia di sfogarmi’
In quel momento accostò, spense la macchina, si girò verso di me e mi fissò.
‘Sfogati’ mi disse serio.
‘Come?’
‘Sfogati. Sono o non sono il tuo migliore amico? Se lo sono, dimmi quello che ti passa per la testa, qualunque cosa.’
‘No, ti prego’ volevo piangere, volevo gridare, stavo male.
‘Non pensare che mi piaccia che tu stia così, ma magari, se ti sfoghi, riesci a tornare quella fantastica e bellissima ragazza che sei’ sentendo la parola ‘bellissima’ arrossi e notai che anche Tom, aveva avuto la stessa reazione. Dopo qualche minuto, mi ritrovai a piangere, tra le sue braccia e intanto lui che mi ascoltava senza dire niente e che mi baciava la testa. Amavo questi momenti, mi sentivo al settimo cielo. Amavo parlare con lui, sentivo che mi potevo fidare e non parlava, ascoltava, perché sapeva che dovevo parlare e dire molte cose. Alzai piano, piano, lo sguardo e ritrovai le sue labbra a pochi centimetri dalle mie, iniziai a fissarlo e sentii come delle farfalle nell stomaco, ma come era possibile? Lui era il mio migliore amico, lui era come un fratello per me, come potevo pensare ad un suo bacio, come potevo desisderarlo e poi proprio lui. Eppure dopo pochi secondi, mi baciò, sentii le sue labbra calde, sulle mie, sentii, le nostre lingue a contatto, che si attorcigliavano. Sentivo la sua mano, che mi accarezzava il viso e gli tenevo leggermente il viso. Iniziai a provare una strana sensazione, sentivo che stavo ancora per piangere, eppure, in quel momento, sorrisi. Non me ne resi conto subito, ma lui sì, si staccò piano, piano e mi fissò sorridendo, poi io lo ribaciai. Non capivo cosa stavo provando, sembrava quasi che volessi solo baciare qualcuno, eppure questa cosa mi piaceva moltissimo, mi sembrava quasi di essermi innamorata di lui, del mio migliore amico e quello stronzo del mio ex-ragazzo, me lo stavo dimenticando. Forse era una stupidaggine, forse mi aveva baciato così, eppure, non sembrava, tutti e due, eravamo presi da quel bacio.
 
Leggermente, si staccò da me e mi fissò.
‘Sono riuscito a farti dimenticare un po’ di lui’ mi chiese sussurrando.
‘Non ancora’ dissi accennando un sorriso
‘Che cosa significherebbe?’
‘Baciami’
Come aveva fatto prima, mi prese il volto e mi baciò. Sentivo il suo respiro, sentivo il suo profumo che da sempre amavo, sentivo la sua lingua a contatto con la mia, tutto era perfetto. In quel momento fantastico, suonò il mio telefono, guardai chi era ed era lui, il mio ex-ragazzo, John. Risposi.
‘Cosa vuoi John?’ chiesi spanzientita.
‘Non è come pensi!’
‘Ah no, quindi io mi sono trovata una tizia nel nostro letto, con te, perché ci assomigliavamo molto e ti sei confuso?’ dissi in modo sarcastico e Tom si mise a ridere
‘Ero ubriaco’ rispose
‘Alle 5 del pomeriggio, mi vuoi prendere in giro? Senti sai una cosa? Non me ne frega niente di te, non voglio sentire le tue giustificazioni’ dissi, ma sapevo che stavo mentendo e una lacrima mi scese sulla guancia, Tom la notò, me la asciugò e poi mi prese il cellulare.
‘John, ciao, sono Tom. Ti volevo dire una cosa, non rompere, basta! L’hai tradita e adesso la vuoi indietro? Mi dispiace, basta, lei ha bisogno di qualcun altro e qualcun altro, da tempo, è pronta ad amarla’ dopo quelle parole mise giù e mi ridiede il cellulare.
‘Grazie’ dissi, cercando di non piangere.
Posò una mano, sul mio viso, ed iniziò ad accarezzarmi. ‘Lui, non ti meritava, non ti ha mai meritato’
‘Posso farti una domanda?’
‘Sì’
‘Da quanto tempo, ti piaccio?’
‘Da quanto tempo mi piaci?’ disse avvicinandosi a me e posando, di nuovo, le sue labbra sulle mie. ‘Da qaundo sei piccola, da quando andavamo a giocare sulla casa sull’albera. Da quando sono stato prese come Draco Malfoy in Harry, io pensavo che non ce l’avrei mai fatta, ma tu mi hai sorretto e mi hai fatto arrivare fin qui.
‘E non me ne sono mai accorta? Io che ho fatto di tutto, per farti cadere ai miei piedi.’
‘Ci sei riuscita, da subito’
‘Cavolo, ho solo sprecato tempo’
‘No, non è vero’ disse sorridendo ‘Lo sai una cosa?’
‘Cosa?’
‘Ti amo’
Rimasi colpita da quelle due semplici parole, da quelle parole, che avevo aspettato per una vita. Quelle due parole, che lui mi diceva nei sogni. Quelle due parole che avevo sempre aspettato con ansia. Lo baciai.
‘Anche io, ti amo’
 

‘Andiamo?’ chiesi a Tom, dopo una decina di minuti, in cui ci baciammo e basta.
‘Va bene, ma solo un attimo ancora’ disse, tornando a posare le sue labbra perfette, sulle mie e poi fece scivolare una mano sul mio seno.
‘Tom, no, cosa hai intenzione di fare?’ chise sorridendo
‘Niente’ mi rispose, cercando di trattenere il sorriso
‘Conosco quella faccia, ti conosco bene, non fare il furbetto, con me poi, che ti conosco abbastanza’
Si staccò piano, piano. ‘Va bene, va beh, allora andiamo’
 
Dopo 2O minuti arrivammo all’albergo, in cui c’erano già Emma ed Alexia con i rispettivi fidanzati.
‘Finalmente arrivati, dove eravate finiti?’ chiese Emma e con aria furbetta Tom mi guardò.
‘Voi mi nascondete qualcosa, ma per adesso non faccio troppe domande, Alli non è che, essendo una diciamo estranea per lui, vorresti andare a consolare Daniel?’
‘Daniel? C’è anche lui? Perché?’
‘Non lo so, so solo che ha nominato il tuo nome continuamente, comunque sì, all’ultimo è venuto con noi’
Mi voltai verso Tom e notai che si terrorizzò, come se sapesse qualcosa che io ed Emma non sapessimo ‘No’ esclamò
‘Perché?’ chiese Emma
‘Perché Als è già molto triste e in questa vacanza non deve avere altri problemi nella testa’
‘Als cosa è successo?’ mi chiese Alexia
Mi diedi una botta contro la fronte, non ne volevo parlare, non con Emma, era una grande amica, ma troppo protettiva.  Al contrario di Tom, continuava a fare domande.
‘Als, ripeto, cosa è successo?’
‘Non ne ho voglia di parlare, Emma’ risposi in tono stanco
‘No, no, mi fai preoccupare, ti hanno trattato male?’ chiese preoccupato
‘Se proprio vuoi saperlo, ho trovato il mio ex-fidanzato a letto con una porno-star alle 5 del pomeriggio, se vuoi sapere i dettagli, parlane con Tom, visto che aveva tanta voglia di dirtelo e io vado da Dan, a proposito, dove è?’
‘E’ in spiaggia, penso vicino al muretto’ rispose Alexia.
‘No, tu non vai da nessuna parte’ disse Tom
‘Tom, cosa vuoi?’ chiesi spazientita
‘Ni..niente, c’è insomma, forse è meglio che vada io, da Dan, da uomo a uomo, forse è meglio di uomo a donna’
‘Ha chiamato me e vado io, non rompere’ risposi e me ne andai.
La spiaggia, pur essendo solo metà giugno, è già affollata, tutti i bambini sono pronti a iniziare a giocare con le loro formine ed ad aspettare che qualche giocatore famoso venga a giocare a calcio con loro. Ogni estate da quando Tom è stata preso nel Cast di ‘Harry Potter’ veniamo qui in California e passiamo giorni in spiaggia, tanto per rilassarci, ma Dan, mai era venuto. Mi chiedo cosa voglia da me, di solito, ogni volta che mi vedeva, diventava nervoso e molte volte mi rispondeva male, ogni tanto mi chiedevo come mai facesse così, ma non mi interessava particolarmente. Ecco lì, lì seduto sul muretto, sdraiato che prende il sole e il suo corpo perfetto viene riscaldato dai raggi del sole. Nessuno gli ronza intorno, possiamo tranquillamente parlare.
‘Ehi Dan’ gli dico.
Apre di colpo gli occhi, deve aver capito che sono io e si alza, venendomi incontro.
‘Als’
‘E’ successo qualcosa?’
‘No, c’è sì, insomma, non voglio più mentire, tu mi piaci, non poco tantissimo, mi piaci dal primo momento in cui ti ho visto, ho sempre cercato di strarti lontano, per paura di innamorarti di te, ma non ci sono riuscito, ti amo lo stesso’
Ero sbalordita da quelle parole.
‘Dan, no, Dan stai scherzando?’ ecco perché Tom non voleva che andassi, perché lui sapeva tutto.
‘Non sto scherzando’ disse distogliendo lo sguardo dal mio, poi si avvicinò a me, mi strinse tra le sue braccia e posò le sue labbra, sulle mie.

Rimasi bloccata, sentivo le sue labbra sulle mie, ma io non lo amavo o almeno credevo, lui per me era sempre stato una forma di sconosciuto. Mi staccai bruscamente
‘No, Dan no’
‘Cosa no? Ti prego, dimmi cosa provi per me, ti prego’
‘Dan mi sono appena mollata con il mio fidanzato, sto male di mio, non mi dare altri problemi’
‘Ma…’
‘Perché voi attori famosi, siete così egoisti, pensate solo a voi, pensate solo a come gira la giornata a voi e degli altri non ve ne frega nulla’ dissi trattenendo le lacrime e urlando.
‘Ma..’
‘Ma cosa?’ e guardandolo per l’ultima volta, mi voltai e iniziai a correre, non sapevo la meta, ma corsi.
 
Erano le 7 di sera, Tom, Emma ed Alexia, continuavano a chiamarmi, non volevo stare con nessuno, volevo stare sola.
‘Perché John mi hai fatto questo, perché? Noi due stavamo bene insieme, ci dovevamo sposare, dovevamo poi andarcene da tutti ed andare a vivere in Italia e farci una nuova vita, ma perché? Come hai potuto mollarmi in questo modo, perché?’ pensai, le lacrime stavano arrivando, ero distrutta.
Mi trovavo su un muretto di una spiaggia, stavo fissando il mare e, nel frettempo, stavo bevendo una birra, quando sentii un tocco caldo, rassicurante.
‘Als come va?’ era Tom, era preoccupato, come biasimarlo.
Appena capii che era lui, mi buttai tra le sue braccia e iniziai a piangere, gli sporcai la camicia bianca con la mascara nero, che si era sciolto.
‘Scusa’ dissi tra i singhiozzi
‘Non mi importa, voglio sapere come stai tu, cosa hai?’
‘Non ci capisco più nulla, John, tu e ora Dan, che ho fatto di male? Io voglio vivere senza pensieri e non voglio piangere per un cretino e per uno che di colpo dice di amarmi, quando non mi ha mai preso in considerazione e…’
‘E... io cosa sono?’
‘L’amico di cui sono sempre stata innamorata, ma ero troppo cieca da rendermene conto e..’ sentendo quelle parole, mi prese il viso con le sue mani e mi baciò.
Ancora una volta, sentii le nostre lingue attorcigliate, quasi sembrava che si muovessero a tempo di una danza. Mi strinsi a lui e lui mi abbracciò forte, poi mi fece sdraiare sul muretto e si posò su di me, mi baciò il collo, il mento e le labbra, poi con una mano, iniziò ad accarezzarmi il seno e poi la coscia. Gli sbottonai la camicia e lo toccai, tutto era reale, tutto stava capitando, almeno credevo, lui mi amava. Non dovevo fare nient’altro, solo liberarmi la mente e per la prima volta amarlo, fargli capire che lo amavo e che desideravo solo lui.
‘Forse non è meglio che andiamo da qualche altra parte?’ chiesi con un leggero sorrisetto
‘Vieni’ disse dandomi un ultimo bacio, alzandosi e portandomi in un hotel. Ci dirigemmo di corsa nella suite e iniziammo a spogliarci, con fretta, fame, come se ci desiderassimo da tempo, come se il tempo, non avesse mai permesso a noi, di dirci quello che provavamo verso l’altro, perché eravamo troppo ciechi. Quando fummo completamente nudi, Tom mi fece sdraiare sotto le scoperte, si sdraiò sopra di me, facemmo l’amore e per la prima volta, lo amai.
 

ANGOLO AUTORE:
Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate, sono nuova di qui.
Se leggete questo capitolo, potreste lasciare una recensione?
Grazie mille

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Capitolo 2
*** Confusione. ***


Un messaggio, alle 5 del mattino, ma chi è il cretino? Cerco di staccarmi da Tom, il quale mi sta tenendo stretta a sé. Lo guardò, è terribilmente perfetto, gli inizio ad accarezzare il viso, con un tocco gentile, amorevole, come lui aveva fatto per tutta la serata. Al diavolo il messaggio, pensai, era più importante Tom. Tornai tra le sue braccia e sommersi il mio viso nel suo petto e lui, mi strinse ancora di più, a sé. Sentivo il suo profumo perfetto, ero accerchiata da quel profumo, ero solo sua. Eravamo completamente nudi, io tra le sue braccia, i nostri corpi innocui a contatto. Finalmente, c’eravamo detti che ci amavamo, c’eravamo dette tutte quelle cose segrete che non puoi dire al migliore amico, che, in fonfo, da sempre ami. In quel momento Tom si svegliò e io feci finta di dormire, attaccandomi a lui, ma chiudendo gli occhi e facendo grandi respiri.
‘Amore, sveglia’ sussurrò. ‘Quanto sei bella? Sai una cosa? Ti amo. Ti amo da sempre, dal primo momento che ti ho visto, dal primo momento in cui mi hai detto, ‘Ti amo’ sapevo che era un ‘ti amo’ falso, che provavi verso un amico, eppure, quando ti ho visto lì, ti ho visto con le lacrime agli occhi, per la prima volta, mi sono sentito rinascere. Per giorni ho pensato a te, avevo paura di non rivederti più, invece sei tornata, ti sei fatta rivedere e da lì, da quel momento, ho capito che volevo essere tuo amico, che se non potevo amarti, almeno volevo proteggerti stare con te. Ti amo da sempre e per sempre ti amerò’ continuò a sussurrarmi, accarezzandomi con mano leggera e amorevola, i capelli e dandomi leggeri baci.
In quel momento, lentamente, aprii gli occhi e lo fissai, ero attorcigliata a lui.
‘Ti amo da sempre anche io’ sussurrai tra un bacio e l’altro che gli diedi sulla spalla ed un leggero morso, poi come la sera prima, tornammo a fare l’amore. Sembravamo dei bambini, che per la prima volta, scoprivano unoggetto, ma non eravamo bambini, eravamo adulti, adulti che per la prima volta, scoprivano l’amore vero.
 
 
Erano le 15 ed io e Tom ci trovavamo, ancora abbracciati, nudi, nel letto dell’hotel. Ci stavamo continuando a dire, in modi diversi, quanto ci amavamo. Eravamo attorcigliati l’uno all’altro, anche se faceva terribilmente caldo. Mi staccai un attimo, e presi il cellulare. 15 messaggi?! Avevo ricevuto 15 messaggi, tutti di Marco.
Il primo diceva ‘Ti prego torna da me, ti amo, te lo giuro, ti amo. E’ vero, sono andato a letto con un’altra, perché pensavo di non amarti più, eppure non è così, io ti amo, ti amo da sempre, da quel momento in cui, ti ho vista all’università e ci siamo scontrati, te lo ricordi? Ti ricordi che mi avevi insultato? Io me lo ricordo benissimo, mi ricordo che dopo, mi chiedesti scusa, mi dicesti che tu non eri così, non riuscivi a parlare, non ci riuscivi. Per settimane, non ci parlammo più, ma ti mandavo occhiate, ti seguivo con lo sguardo e tu lo sapevi, tu sapevi che verso di te, provavo qualcosa. Sai quando ho scoperto che ti amavo? Quando ti ho invitato a cena, quando mi sono fatta forza e sono venuto da te, ti ho fissato e mi hai detto, ‘Sono libera’. Ci avevo messo del tempo a trovare la forza per parlarti e tu, senza che parlassi, mi avevi capito. Quella sera, ecco, in quella sera, quel bacio, quel mio primo tocco sulle tue labbra, in quel momento, ho capito, che ti amavo. Avevi le labbra soffici, tremavi e dopo, ti erano venute le lacrime agli occhi. Quella è stata una delle tre serate più belle della mia vita. Qual è stata la seconda? Ovviamente, quella in cui abbiamo fatto l’amore, quella in cui ho avuto il coraggio, di andare oltre ad un bacio, quella in cui ho avuto il coraggio ti toccare il tuo corpo perfetto. Pensavo di essere pazzo, non ero mai stato così timido, anzi, di solito, mi veniva facile andare a letto con una ragazza, ma con te, tutto era differente, tutto era più complicato e bello. In quella sera, ti ho amato, ti ho dato tutto il mio amore, in quella sera, ho capito, che tu per me, non eri una delle tante ragazze, ma la mia ragazza. Arrivo all’ultima sera, non dico che sia la più bella, perché non potrei paragonarla alle altre. Tutte sono perfette, come anche tutte le altre passate con te, ma questa particolarmente. La terza serata, la sera, in cui, quattro anni di fidanzamento, ti ho chiesto di sposarmi. Tu con un flebile ‘Sì’ mi hai risposto. Era tutto perfetto, tu eri perfetta, ma ho rovinato tutto, io come un cretino, ho rovinato tutto. Pensavo che non dovevo sprecare così la mia vita, pensavo, ‘Ma chi me lo fa fare di sposarmi a 28 anni?’ e allora sono andata a letto, con una di lavoro, che da tempo mi andava dietro. E’ stata la scopata più brutta, non ho potuto godermela, perché sentivo che non eri tu, non sentivo i tuoi tocchi perfetti, non mi sentivo a mio agio. Tu, quel pomeriggio, sei tornata a casa prima. Mi hai visto a letto con lei e te ne sei andata, sei partita con il tuo migliore amico. Lo odio lui, io lo odio, perché io lo so quello che prova per te. Lui ti ama, ti ama da sempre, ci scommetto tutto quello che vuoi. Probabilmente, si sarà già dichiarato, magari sono arrivato troppo in ritardo, ma sappi una cosa, io ti amo e per sempre ti amerò. Ti aspetto a casa. Perdonami.’
Avevo le lacrime agli occhi, cosa poteva aver scritto negli altri 14 messagi? Non mi importava, quello mi era bastato, stavo male, Diego se ne era accorto. Si sedette vicino a me e mi strinse a sé e ancora una volta tornai a piangere. Non ci capivo più nulla, non sapevo se amavo Tom o se amavo Marco. Di Tom potevo fidarmi, lo sapevo, poteva amarmi e non mi avrebbe mai fatto soffrire, lui era perfetto, lui era il prinçipe azzurro, il prinçipe delle favole, ma Marco, Marco. Marco era stato il mio primo vero amore. Lui per me è sempre stato, la persona più importante. Però lui era andato a letto con un’altra, non importava il motivo, lui era andato a letto con un’altra. Di marco non potevo fidarmi, eppure lo amavo. Che casino!
‘Sappi che io sono pronto ad amarti, ti aspetterò sempre, sei confusa, pensa tranquillamente, fai la tua scelta, comunque vada, a me importa che tu sia felice.’ Mi sussurrò all’orecchio.
Mi alzai e mi vestii frettolosamente, con le lacrime agli occhi, che non cessavano di scendere.
‘Io non voglio che tu mi aspetti, io..io..io non so cosa voglio, ma non voglio che…al diavolo…perdonami…’ dissi uscendo di corsa dall’hotel, dovevo mettere a posto le mie idee.
 
Sono davanti alla porta della camera di Emma, non so perché, ma voglio parlare con lei.
‘Emma, posso entrare?’
In quel  momento aprì la porta.
‘Alli, perché stai piangendo?’ mi chiese preoccupata
‘E’ anche per questo che ho bisogno di te’
‘Entra’ disse prendendomi il polso, chiudendo la porta e facendomi sedere sul divano. ‘Cosa è successo?’
‘Ti ricordi Marco?’
‘Come potrei non dimenticarmelo, era il mio migliore amico’
‘Non ti ha raccontato che ci siamo lasciati?’
‘No, come mai?’
‘Perché l’ho trovato a letto con una tizia’
‘Merda, mi dispiace veramente’
‘Anche a me dovrebbe dispiacermi, infatti, in parte, è così, ma dall’altra sono contenta, mi sento libera.’
‘Perché?’
‘Perché ho scoperto che, in tutto questo tempo, sono sempre stata innamorata di un’altra persona, almeno credo.’
‘Se posso saperlo chi è?’
‘Tom’
‘Tom Felton, il tuo migliore amico?’
‘Sì, lui’
‘E allora?’
‘Lui mi ha detto di amarmi, ma non so, Marco mi ha mandato un messaggio e mi ha messo in confusione, non so che fare, ti prego aiutami’
’Posso leggere il messaggio?’
Presi il cellulare dalla tasca e le mostrai il cellulare.
Dopo qualche minuti, me lo ridiede.
‘Cazzo, non era mai stato così romantico’
‘Cosa significa?’
‘Che ti ama veramente, che quello che ha scritto è vero.’
‘Giurami che non ti ha chiamato prima, che ti ha detto tutto e che lo stai aiutando’
‘Te lo giuro’
‘Quindi cosa devo fare?’
‘Tornare da lui’
‘E con Tom?’
‘Ci parlerai dopo’
‘Ma..’
‘Ma niente’
Aveva ragione, dovevo tornare da lui, dovevo stare con lui.


ANGOLO AUTTRICE:
Eccomi qui con un nuovo capitolo.
Vi è piaciuto?
Per piacere potreste lasciarmi una recensione?
Vorrei tanto sapere cosa ne pensate e per capire cosa dovrei cambiare o meno.
Chuck.

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