Welcome to the new generation

di Herm_G
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo giorno del quinto anno ***
Capitolo 2: *** Mi piaceva la monotonia di quelle giornate. ***



Capitolo 1
*** Il primo giorno del quinto anno ***


Era il primo giorno del mio quinto anno. In verità ancora non ero nemmeno salita nel treno. 
Lily è tardissimo! Spero tu sia pronta! Non vorrai mica arrivare in ritardo il primo giorno!"
"Si mamma, scendo subito!" Presi la valigia e la portai di sotto dove c'erano già i mie fratelli. Mi avvicinai ad Albus, il più piccolo. Era il suo primo giorno. 
"Come ti senti Al? Il primo giorno. Ricordo ancora quant'è stato bello il mio primo anno."
L'unica risposta che ricevetti fu un "Grande!" abbastanza malinconico. Presi Albus da un braccio e gli sussurrai "Tutto bene? Vedo che non sei molto contento del tuo primo giorno." Vidi scendere una lacrima, ma prima che la vedesse mamma la asciugai. Lo portai in cucina. "Al, che ti succede?" chiesi molto dolcemente. Sembrava già troppo triste per essere rimproverato. "Vedi Lily, io ho paura. Paura di andare nei serpeverde. Tu mi hai detto che tutti i serpeverde sono cattivi. Anche Tom Riddle era un serpeverde." Mi rispose con un filo di voce. Io lo strinsi a me. "Tesoro.. Non devi preoccuparti di questo. Non tutti i serpeverde sono cattivi. Ricordi il primo giorno di James? Se ti mettono tra i serpeverde, loro avranno guadagnato un magnifico mago! Ma il cappello tiene conto della tua scelta." A queste parole mi sorrise e mi abbracciò.
"Insomma Lily! E' tardi!" Strillò mia madre. "Andiamo prima che venga un esaurimento nervoso a mamma." Con questa frase riuscì a strappare un sorriso ad Al. Arrivammo al binario 9-3/4. Lo presi per mano e gli sussurrai "Chiudi gli occhi e corri". Ci ritrovammo davanti al treno. Era tardi e non potevo prolungare i saluti. Abbracciai forte mamma e papà che mi raccomandarono di tenere a bada Al. Prima di salire ecco arrivare Zia Hermione e Zio Ron insieme a Hugo e Rose. Io e Rose ci abbracciammo a lungo. Avevo tante cose da raccontarle. Entrammo nel treno e dalla finestra della cabina salutammo i nostri genitori. Io e Rose eravamo sole. Attendevamo l'arrivo di James, Fred e i gemelli Scamander. Dopo una manciata di minuti eccoli arrivare.
"Scusateci tanto per il ritardo, ma abbiamo scovato il caro Teddy in dolce compagnia e non abbiamo potuto fare a meno di stuzzicarlo" disse Fred. Certo che aveva preso molto dal padre, in particolare la passione per gli scherzi! Gli altri cominciarono a parlare, ma io mi ero immersa in una mare di pensieri.. L'anno scorso non era stato dei migliori, ma meglio dimenticare. Guardavo fuori dalla finestra. Non vedevo l'ora di arrivare a Hogwarts e riabbracciare tutti. Non vedevo l'ora di vivere altre avventure. 
Si senti un "Crac" e la porta si aprì. Entrò un ragazzo altro, biondo, con gli occhi di ghiaccio. La sola vista ti faceva sentire insignificante. 
"Saluti, plebe!" Disse ridacchiando Scorpius Malfoy. In quel momento sentì i nervi salire così tanto che alla fine non riuscì a contenerli e gli urlai contro.
"Sua maestà la sua presenza non è gradita!" E gli sbattei la porta in faccia. Subito dopo appannò il vetro e scrisse "ATTENTA ROSSA O TI FACCIO CAMBIARE COLORE AI CAPELLI". Ero andata su tutte le furie. Aprì la porta e con più spinte lo feci indietreggiare. Arrivammo davanti una cabina vuota. Lo presi per la camicia e lo feci entrare. Li cominciarono le mie prediche. "Sei un idiota! Un verme! Chi ti credi di essere?". Sapevo di aver esagerato infatti ne conseguì la sua reazione. Mi prese per i polsi così forte da poterli rompere e mi sussurrò le stesse cose che mi aveva scritto precedentemente. "Rossa attenta o ti faccio cambiare colore ai capelli" la rabbia stava salendo quando ad un tratto mi accorsi di essere a circa quattro centimetri di distanza da lui. Potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle, il suo profumo e i suoi occhi di ghiaccio così vicini. Nel silenzio sentivo i battiti del mio cuore. Perché mi stavo surriscaldando?
"Rossa, stai diventando rossa come un peperoncino. Non è che ti faccio un certo effetto?" Mi disse con un tono caldo e mostrando un sorrisetto compiaciuto.
"Levati di torno Maestà, non mi fai alcun effetto! Pff, Arrogante!"
E lo spinsi da un lato. Corsi in cabina e mi sedetti facendo finta di niente. "Che è successo con quell'idiota Lily?" Mi chiese Lysander "Nulla Lysa, che doveva succedere! Gli ho dato una bella lezione." I ragazzi ci avevano creduto, ma Rose mi lanciò uno sguardo come per dirmi "Sai che non me la bevo" e io risposi con un sorriso malizioso che si trasformo in una sonora risata a cui partecipò anche lei che sconvolse tutti.
Dopo una manciata di minuti i miei pensieri mi riportavano alla cabina vuota e a Scorpius a quattro centimetri di distanza da me. Sento ancora il suo profumo. No, no! Non potevo pensare a questo! 
"Ragazzi chi vuole una Bacchetta di Liquirizia? Ne ho un mucchio qui." Tutti annuirono e mi ringraziarono. Mentre le prendevo l'occhio cadde sull'orologio. "Ragazziii.. E' tardissimo! E' meglio mettere le divise! Ah, ecco le Bacchette di Liquirizia!" In meno di trenta minuti arrivammo. In quei minuti cercavo di pensare a tutto fuorché a Scorpius. Scesi dal treno riposi i miei pensieri in un angolo per lasciare spazio alle emozioni del primo giorno. Eccola li davanti a me, la mia casa. Ero troppo felice di essere tornata.

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Capitolo 2
*** Mi piaceva la monotonia di quelle giornate. ***


Ero appena entrata e un mucchio di ragazzi mi erano venuti in contro per i saluti. Ma io cercavo una persona. Mi chiedevo perché non stesse arrivando. "Bentornata bocciolo" mi sussurrò una voce calda. Mi sentì stringere i fianchi. "Tesoro.." e mi gettai fra le braccia di Louis. Finalmente dopo un'estate intera rivedevo il mio ragazzo. "Quanto mi sei mancato stupido" gli dissi dolcemente. "Anche tu mi sei mancata piccola". Dopo qualche minuto ci separammo per andare nelle nostre case. Io ero una grifondoro e lui un tassorosso. Dopo il solito discorso che ogni anno faceva, la McGranitt presentò un nuovo professore di Incantesimi. Dopodiché iniziò il banchetto. Quante cose deliziose, in quel momento avevo voglia di mangiare tutto, ma dopo qualche pasto sentì la pancia piena. Un sorso o due di succo di zuppa e tornai da sola in camera. Dovevo sistemare ancora le mie cose. "Guarda chi c'è. Saluti Rossa!" Non potevo credere ai miei occhi. Ancora Scorpius, ma che voleva? "Scusi Maestà non è gradita la sua presenza" gli risposi e continuai a camminare". Bisbigliò qualcosa sui miei capelli ma io feci finta di non aver sentito nulla e continuai ad andare. Arrivata in stanza cominciai a frugare tra le mie cose. Oh, no. Non potevo crederci. Avevo dimenticato il mio libro preferito a casa. Accidenti sono la solita mezza testa! Presi tutti i vestiti e li ordinai nel mio cassetto insieme alle scarpe e ai vari accessori. Ero davvero stanca. Il viaggio mi aveva messa a terra. Appoggiai la testa al cuscino e chiusi gli occhi per due minuti. Stavo per addormentarmi quando sentì la voce di Rose chiamarmi. "Lily, insomma! Sparire così! Mi hai fatto prendere un colpo". "Scusami Rose ma avevo delle cose da sistemare." Risposi io sonnecchiante. "Va bene" mi disse "ma ora dovrai raccontarmi quello che è successo con Scorpius!" "Ancora con lui? Non è successo niente! Abbiamo litigato!" dopodiché chiusi gli occhi per farle capire che non avrei parlato. "D'accordo Lily, lo racconterai un'altra volta. Ti lascio dormire." mi diede un bacio sulla fronte e io le sorrisi. Mi chiedevo perché continuavo a pensarlo, in fondo non provavo niente per lui. Stavo con Louis! E nemmeno lui provava qualcosa. Aveva tante spasimanti purosangue ai suoi piedi! Ma tra un pensiero e l'altro mi addormentai. La mattina seguente fui la prima a svegliarmi e mi preparai in fretta così da avere il tempo di sistemarmi per bene. "Rose, svegliati.. Rose, insomma è tardissimo". Finì per urlarle contro e vidi lei fare un salto dal letto e guardare l'orologio nervosa per essere stata chiamata in quel modo. Io scesi le scale e fuori dalla porta trovai Louis con una rosa in mano. Gli sorrisi e lo baciai. Pensavo "Che dolce, sono fortunata a stare con lui". Mi prese per mano e insieme andammo nella sala grande. Arrivati sulla soglia della porta mi passò accanto Scorpius e mi diede una spinta, ma come se non l'avesse fatto apposta si scusò e mostrò il suo malefico sorriso. Arrogante. Louis era sul punto di prenderlo per il collo ma l'ho fermato in tempo. "No, Tesoro, lascia perdere". Sedemmo accanto e iniziammo a mangiare e a scherzare. Più lo guardavo e più pensavo che era una creatura magnifica. Sembrava che tutto andasse per il meglio. 
Erano passate settimane dal primo giorno. Giornate tutte uguali. Era la monotonia di quelle giornate che mi piaceva. Soliti amici, solito Louis, solita scuola..
Passato ancora qualche giorno accadde qualcosa di pericoloso.. Qualcosa che avrebbe reso la monotonia delle mie giornate non più felici, ma trasformandola in paura.

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