Le cronache di Merbrillante

di Russian Sonia 1992
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Un incarico oneroso ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: Metamorfosi funesta ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: Un fastidioso viaggio in treno ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3: Una sala comune da voltastomaco ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4: Il primo schifoso giorno di lezione ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5: il peggior compleanno della mia vita ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6: Altri nuovi arrivi ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7: A che serve una gita fuori porta? ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8: Un'insolita alleata ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9: Corteggiamento for dummies ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10: l'inutile ballo ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11: Who you gonna call? Suebusters! ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12: Caccia agli ingredienti con...sorpresa! ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13: Una questione...lupesca! ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14: Campioni, previsioni e controindicazioni ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15: Programma Protezione Mary Sue ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16: Identità svelate ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17: La resa dei conti ***



Capitolo 1
*** Prologo: Un incarico oneroso ***


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Le cronache di Merbrillante

prologo: Un incarico oneroso


Quella mattina sembrava l'inizio di un'ordinaria giornata lavorativa  e cominciare una nuova, intensa settimana lavorativa non era affatto facile, specialmente se sei un aspirante giornalista in cerca di notizie esclusive!

Perché ho citato quest'ultimo mestiere?

La risposta é la più ovvia di tutte: perché io SONO una giornalista alle prime armi ed anche un po'...particolare!

Ora avvicinatevi, lettori, e badate che nessuno sia nei vostri paraggi.

Siete riusciti a farlo? Bene!

Adesso vi spiego il motivo di quell'essere particolare.

Io sono una giovane strega di 19 anni, - avete letto bene! - ma il mio aspetto non ha nulla di vagamente straordinario. Ho dei banalissimi capelli neri, degli altrettanto banali occhi castani, sono un po' bassetta (5 cm sotto il metro e 60), magra, ma non anoressica, il mio seno é talmente piccolo da sembrare quasi inesistente e non emano alcun odore particolare.

Insomma, sono tutto tranne che perfetta!

Non ho riscontrato in me poteri magici prima di compiere il nono anno d'età e non sono in grado di compiere magie senza l'ausilio della mia fedele bacchetta.

I miei genitori non sono affatto maghi famosi; anzi, mia madre é mezzosangue (strega solo da parte di madre), mio padre é addirittura un magonò.

Ho frequentato per sei anni la scuola di magia "Torre di giada" e ho superato gli esami da M.A.G.O., come si suol dire, per il rotto della cuffia (me la cavo discretamente in Pozionistica e Cura delle creature magiche e sono una frana, anzi una valanga, in Aritmanzia).

Lavoro tuttora come trafilettista presso "Il resto dello zellino", ovvero il quotidiano universale per maghi e streghe italiani e il mio sogno é di fare un importantissimo reportage.


Questa mattina ho ricevuto una raccomandata via gufo da parte del direttore, in cui é scritto solo che vuole chiamarmi per una questione di massima importanza.

Non é la prima volta che mi capita di arrivare in ritardo al lavoro; il motivo sta nel fatto che io preferisca la metropolitana o qualsiasi altro mezzo di locomozione babbano alla scopa.

"In ritardo come al solito, vero?" mi domanda la mia collega Greta non appena varco la soglia della redazione.

"Lo so, lo so, ma se arrivassi puntuale tutti i giorni sarei un'altra persona." le rispondo sorridendo.

"Il capo ti sta aspettando da un'eternità e non credo sia molto contento di riceverti!" mi avverte lei nervosamente.

"Ci vado subito! Si tratta di una cosa urgente e le cose urgenti non si fanno di certo attendere!" rispondo di corsa.

"Buona fortuna, Chiara!" mi grida lei di spalle.

Dopo ben cinque piani (devo ricordarmi di ringraziare chi ha inventato gli ascensori) mi trovo di fronte all'ufficio del capo e noto che la porta é semiaperta.

"Entri pure!" 

"Grazie, signore!"

"L'ho convocata per una questione molto delicata."

Io lo guardo perplessa e poi rispondo: "Intende licenziarmi, per caso?"

"Certo che no, signorina! Lei ha molta strada da fare; forse l'incarico che sto per darle segnerà una svolta nella sua carriera."

"Di cosa si tratta esattamente?" chiedo senza togliere la perplessità di torno.

"Vede, in ogni parte del mondo magico imperversano delle creature strane e irritanti."

"Come sono fatti questi animali? e cosa li rende talmente irritanti da farne una caso mondiale?"

"Non sto parlando di animali, ma di esseri umani, per lo più di genere femminile. Quanto a ciò che li rende repellenti, glielo dirò dopo che avrai risposto a questa domanda: ha qualche difetto?"

"Sì, perché me lo chiede?"

"Ecco il nocciolo della questione! Gli esseri ripugnanti di cui parlo sono privi di difetti! Sono troppo perfetti per poter credere realmente nella loro esistenza!"

"Sta parlando delle cosiddette Mary Sue?"

"Esatto!"

"E cosa c'entro io in tutto questo sfacelo?"

"Tra i miei dipendenti, lei é quella che meno corrisponde allo standard di quelle Mericose. Le chiedo di fare un viaggetto indietro nel tempo, diciamo...fino al 1994."

"Perché proprio in quell'anno? Io allora avevo soltanto due anni!"

"Lei sicuramente, ma non la Mericosa che dovrà interpretare. Ho scelto il 1994 per il semplice motivo che quegli straani esseri abbiano cominciato a diffondersi proprio in quell'anno, in concomitanza con il Torneo Tremaghi."

"Quindi... sarò una specie d'infiltrata speciale?"

"Proprio così! Quando lei tornerà a casa, si documenterà a riguardo e domani le darò ulteriori istruzioni. Sono stato chiaro?"

"Chiarissimo, signore!"

Finito quello strano colloquio, mi sono recata verso la scrivania e ho continuato a pensare che oggi sarebbe stato il mio ultimo giorno di serena, vivibile, pacifica normalità.








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Capitolo 2
*** Capitolo 1: Metamorfosi funesta ***


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Capitolo 1: Metamorfosi funesta

Ripensavo in continuazione a quanto mi era stato detto il giorno prima; la mia mente era occupata da tutti quei documenti riguardanti il caso MS1994: titoli di giornale, fotografie, libri di Storia della Magia e tutto il necessario per poter essere preparata.

L'indomani mi sono recata in sala riunioni, dove c'erano il capo e i miei colleghi pronti ad aspettarmi.

"Ho fatto tutte le ricerche che ha chiesto, signore! Ora mi dia ulteriori istruzioni."

"Ben fatto, signorina Chiara! Le detterò le istruzioni necessarie, ma prima le darò alcune informazioni su quei soggetti per niente ignoti."

Prendo una delle sedie rimaste nell'angolo e mi avvicino al grande tavolo che riempie l'intera sala, mentre il direttore incomincia a spiegare:

"La prima cosa che deve sapere se una ragazza che incontrerà è una Mericosa é il nome che porta: di solito hanno cinque o sei nomi di battesimo, solitamente abbinati ad un cognome quasi impronunciabile.

Le Mericose in genere sono degli ibridi; il più classico é quello che la rende per metà una... come si chiamano quelle bellissime creature che s'imbruttiscono quando si arrabbiano?"

"Veela?"
"Esatto! Inoltre ne esistono alcune che sono per metà fate, altre per metà demoni, altre ancora per metà vampire."

"Sembra di essere all'interno di Twilight."

"Signorina Greta, non m'interrompa! Vediamo... dov'ero rimasto? Ah, sì: sono umane solo per metà o anche per un terzo.

Esse hanno un aspetto che può risultare strano ai comuni mortali: hanno capelli dalle acconciature più bizzarre e dai colori più astrusi, hanno gli occhi che cambiano colore a seconda delle condizioni metereologiche, un fisico "da urlo", come direste voi giovani, con delle gambe chilometriche, curve al punto giusto e un seno prosperoso. Tutto questo per farvi capire che posseggono una bellezza fuori dal comune e che ogni individuo di sesso maschile si rincitrullisce al loro passaggio."

"C'é altro da dire a riguardo?" domando ancora.

"Sicuro! Per andare a scuola, qualunque essa sia, non indossano la divisa; o meglio, la indossano, ma la personalizzano con vari modelli griffati."

A questo punto mi sorge un dubbio: "E da quando per andare in una scuola antica e rispettata come Hogwarts é lecito che una ragazza vada in giro vestita come Sarah Jessica Parker?"

"Da quando esistono le Mericose, mi sembra ovvio!

E, a proposito, ha fatto bene a nominare Hogwarts, perché é proprio lì che sarà diretta. Ora le spiegherò ciò che deve o non deve fare durante la missione. Ma prima le verrà effettuata una modifica dell'aspetto. Mi segua."

Il direttore mi conduce verso una specie di cabina telefonica, nella quale ci sono vari pulsanti per selezionare capelli, occhi, statura e tutto ciò che mi occorre modificare.

"Scelga quello che preferisce."

Alla fine ho optato per la seguente fisionomia: capelli neri, ma più lunghi di quelli che avevo prima e con leggere sfumature di viola, con una ciocca legata a treccia, il tutto legato in una coda di cavallo; occhi viola, ma che diventano porpora quando captano una brutta faccenda; fisico da pin up degli anni 50, nonostante la quarta di reggiseno; indosso una camicia bianca abbottonata normalmente, completa di una cravatta nera, una gonna nera a due strati lunga più o meno fino al ginocchio, calzini bianchi e scarpe nere con il tacco leggermente accennato; per finire il tutto ho anche una borsetta bianca con delle frange vicino alla chiusura.*

"Ecco fatto, signore!"

"Bene! Ora procediamo alle regole:

1) Non deve rivelare a nessuno e per nessuna ragione la sua vera identità. Se proprio deve farlo, scelga una persona fidata;

2) Studi accuratamente le loro abitudini e le loro intenzioni: le Mericose possiedono una leader alla quale obbediscono ciecamente;

3) Eviti qualsiasi gesto che possa compromettere la sua identità."

"Non ho capito la faccenda della leader."

"Le Mericose non arrivano ad Hogwarts all'età di undici anni, come é scritto nel regolamento: infatti é stata creata una casa aggiuntiva alle quattro esistenti."

"E come si chiama questa ehm... casa?"

"Merbrillante! I suoi colori sono il rosa e il lilla e il suo simbolo é un unicorno. Dimenticavo: ecco un oggetto che può esserle utile." disse porgendomi un cofanetto con dentro un paio d'orecchini.

"Orecchini, signore? Ma io non ho nemmeno i buchi alle orecchie!"

"Si calmi! Questi non sono dei veri orecchini, ma dei walkie-talkie di ultimissima generazione e si possono indossare anche se non si hanno i buchi. Ogni volta che c'é qualcosa d'importante che ha scoperto, li accenda per mettersi in contatto con noi; si ricordi di attivarli fuori dalle mura del castello e per farlo reciti la formula: "saltacampana!"**  ha afferrato?"

"Sì"

"Bene. Domani si presenti alle nove in punto davanti al nostro palazzo e da lì la condurrò alla stazione di King's Cross tramite passaporta. Può andare, ora."

"Aspetti, ancora una cosa!"

"Dica pure."

"Quale sarà il mio nuovo nome?"

"Facile a dirsi: lei si chiamerà Chiara Shannon Lorelai Artemide Arlene McIntae, in trasferta dal Canada."

"Bel nome, anzi, bei nomi! Ha fatto un'ottima scelta!" dissi io mentre ero in procinto di uscire dalla sala.

"Ne sono grato!" concluse il direttore.

*Ecco l'immagine, per chi non avesse capito bene la descrizione:

deliziosa, non trovate?

** La formula "saltacampana" é presa dal film: "La sposa cadavere".

Spero vi sia piaciuto questo capitolo e ringrazio coloro che finora hanno recensito e coloro che seguono la mia storia.
Au revoir!

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: Un fastidioso viaggio in treno ***


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Capitolo 2: un fastidioso viaggio in treno



Non mi trovavo particolarmente a mio agio nei panni della Mary Sue  che dovevo interpretare, così mi toccava memorizzare gli atteggiamenti da fare, gli argomenti da evitare e soprattutto il lunghissimo nome che dovevo portare.

Dopo aver salutato Greta, gli altri colleghi e il direttore, dopo aver avvisato genitori, parenti ed amici della missione che dovevo compiere, raggiunsi la passaporta (avente la forma di una pila di giornali usati) e andai incontro alla mia nuova e Suesca vita.

In un attimo arrivo al binario 9 e tre quarti (o nove meno un quarto, come l'avevo soprannominato) e mi trovo davanti un incredibile scenario: il treno che doveva portarmi a scuola era uno di quei treni a vapore che si vedevano nei film datati, nero con degli elementi rossi, che portava una scritta dorata indicante la destinazione del viaggio.

In preda alle incertezze mi avvicino al conducente e gli chiedo: "Mi scusi, questo treno fa qualche ritardo?"

"Nessun ritardo, signorina!" mi risponde facendo una smorfia, forse perché aveva visto i miei nuovi capelli nero-viola.

Non appena sono salita, mi guardo intorno in cerca di uno scompartimento che possa essermi congeniale.
Alla fine trovai posto vicino ad altre ragazze, le quali avevano l'aria di essere delle Mary Sue in tutto e per tutto!

La divisa della prima era quasi normale, se non fosse per il blazer in sostituzione del mantello e per l'assenza dei gambaletti sotto le scarpe alla bebè; inoltre aveva i capelli biondi legati in due codini alti e teneva due gattini, uno bianco e uno marrone, sulle proprie ginocchia.

La seconda era una ragazza di colore molto graziosa; portava i capelli neri semisciolti, i quali erano lunghi fino ai gomiti; aveva degli splendidi occhi viola, con lieve tendenza al blu scuro; il suo abbigliamento era forse meno Suesco di quello delle altre: indossava un maglioncino grigio a collo alto, una gonna a doppia campana lunga sino alle ginocchia, calze a righe nere e grigie che spuntavano dagli stivaletti, neri e senza tacco, sopra il maglioncino portava una mantellina nera, chiusa da un bel  fiocco; teneva in mano una bambola di pezza con le sembianze di una streghetta; inutile dire che costei sarebbe stata più adatta a un videoclip di quello pseudocantante  (Beaver?...Lieber? come diavolo si chiamava?) che ad una convention di Mary Sue.

Entrambe le ragazze mi avevano accolta benignamente e mi hanno fatta accomodare vicino a loro.

Dopo qualche minuto di viaggio la ragazza di colore mi chiede: "Anche tu iscritta in ritardo?"

Io le rispondo, cercando di parlare anche all'altra: "Oh, sì! Il preside della mia vecchia scuola voleva a tutti i costi liberarsi di me! Provengo da una scuola di magia canadese, sapete?"

"Deve essere stata dura lasciare i tuoi vecchi amici." mi risponde Miss Codini "Noi invece abbiamo studiato da privatiste, ma ci annoiavamo tanto..."

"Vi capisco, ragazze!" rispondo rassegnata "Fa sempre piacere conoscere nuova gente. A  proposito: io mi chiamo Chiara Shannon Lorelai Artemide Arlene McIntae, ma potete chiamarmi solo Chiara!"

"Liete di conoscerti, Chiara!" risponde ancora Miss Codini, poi aggiunge: "Io sono Deborah Ursula Francesca Aida Roberta Chastenay, ma per gli amici sarò Deb!"

"Io invece mi chiamo Jasmine Marta Julie Delilah Marisol Zabini  e  sono  molto  contenta  di  essere  tua  amica!"

"WOW!  Vi conosco  da  due  ore  e mezza  di viaggio  e già  vi sto  simpatica!"

"Possiamo offrirti qualcosa da mangiare, in segno della nostra futura amicizia?" domanda Jasmine.

"Ho giusto un certo languorino...grazie mille, ragazze!" rispondo io.

Passano le ore e il viaggio sembrava interminabile; chiaccheravamo delle nostre vite, delle nostre paure, delle nostre speranze. A un certo punto Deb mi chiede: "In quale casa speri di essere smistata?"

"Non lo so... per me una vale l'altra. A te quale piacerebbe?"

"Mi piacerebbe molto Corvonero, perché ho una mente in continuo aggiornamento, ma non ho voglia di farmelo dire da un cappellaccio malridotto!"

"Ci tieni tanto ai tuoi codini, Deb?"

"Assolutamente!"

"E tu, Jasmine, dove vorresti essere smistata?"

"Serpeverde!" rispose risoluta "Lì c'é mio fratello Blaise, ma lui non sa di esserlo!"

"Mi sa tanto che siamo arrivate." afferma Deb, accorgendosi che il treno si era fermato.

"Ma come ci arriviamo allo smistamento?" chiedo allarmata.

"Dobbiamo seguire i bambini del primo anno." risponde Jasmine mentre ci dava una mano a tirare giù i pesantissimi bagagli.

"Kate! Ziva!* State buonine buonine e non miagolate per lamentarvi!" disse Deb tranquillizzando le sue micette.

"Andiamo, ragazze!" ci disse infine Jasmine, mentre scendevamo dal treno, pronte per una nuova ed elettrizzante avventura.



* Ho chiamato le gattine di Deb come due personaggi di NCIS (telefilm che non smette mai di piacermi), invece Abby (o meglio, Abigail) sarà uno dei secondi/terzi/quarti/quinti nomi di un'altra  Mary  Sue.

Ringrazio ancora chi segue la mia storia.
Un ringraziamento speciale va a l a i l a, che ha inserito la storia fra le preferite.
Mi aspetto qualche buona recensione (va bene anche critica, purché lo scopo non sia quello di offendermi).

Au revoir!

PS: Secondo voi devo smettere di intitolare i capitoli come se fossero dei romanzi di Lemony Snicket?
PPS: Vi anticipo che non ci sarà nessuno smistamento per le nostre eroine (anche perché si sa già dove andranno a finire, come si evince dal titolo).

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3: Una sala comune da voltastomaco ***


cmer3Capitolo 3:Una sala comune da voltastomaco

La traversata del Lago Nero è durata pochi minuti (per mia fortuna non soffro di mal di mare. A proposito: ai maghi viene il mal di mare?); io, Deb e Jasmine ci siamo accorte di non essere le uniche ragazze ad aver ricevuto la lettera d'ammissione in ritardo.


Arriviamo di fronte al castello giusto in tempo per il discorso di benvenuto del preside, che, a detta delle mie pseudoamiche, deve essere un vecchio rimbambito.

Seguendo la folla di bambini che non vedevano l'ora di essere smistati, ci addentriamo nella Sala Grande: essa era fornita di quattro tavoli, uno per ciascuna casa, e di uno spettacolare soffitto che riproduceva alla perfezione il cielo notturno.

"Con un soffitto del genere ti sembrerà di fare un pic-nic all'aperto!" mi fa notare Jasmine, i cui occhi avevano appena assunto il colore del soffitto.

Dopo pochi minuti ha inizio lo smistamento dei primini: chi aveva il coraggio nel proprio DNA veniva assegnato a  Grifondoro, coloro che avevano una mente brillante capitavano a Corvonero, chi era leale e noncurante dei pregiudizi era destinato a Tassofrasso,* coloro che erano ambiziosi e intransigenti finivano tra i Serpeverde.

Quando l'ultimo bambino era stato smistato, realizzo che è giunta l'ora del nostro, ma il preside, il professor Silente, ci blocca sul tempo e ci rivolge le seguenti parole:

"Quest'anno ci sono state dieci studentesse iscritte con tre anni di ritardo, perciò ho deciso di evitare che vengano smistate.

La ragione per cui ho preso questi provvedimenti è la seguente: ho deciso di ospitare le studentesse ritardatarie in una casa a parte, fatta apposta per loro. Essa si chiamerà Merbrillante e la sua sala comune si trova al quarto piano. Ora apporterò alcune modifiche alle vostre divise, dopodichè la signorina Dysart, che sarà la vostra capocasa,** vi accompagnerà fino ai vostri dormitori, dove vi sarà offerto un delizioso banchetto. Hasta la vista, ragazze!"

Dopo questo discorso, il vegliardo schiocca le dita verso di noi; mi accorgo con orrore che la mia cravatta non era più nera, ma di un'orribile fantasia a righe diagonali rosa e lilla.

Anche le divise delle altre ragazze sono cambiate di poco: Deb ha una cravatta identica alla mia e il suo blazer porta uno stemma raffigurante un unicorno lilla su fondo rosa, mentre Jasmine ha le calze a righe rosa e lilla e rosa è anche l'interno del suo mantello.

Dopo aver salito diverse scale semoventi, siamo giunte di fronte ad un arazzo raffigurante una principessa; qui una ragazza conciata in modo insolito (deve essere lei la capocasa) pronuncia la parola d'ordine: "Semper pulcherrimae!"***

Il panorama che mi si presenta davanti è dei più stomachevoli che io abbia mai visto: la sala era piena di poltrone e chaise longue di varie tonalità di rosa, con sopra dei morbidi cuscini, alle pareti vi erano degli arazzi raffiguranti scene d'amore e paesaggi fiabeschi, nel dormitorio vi sono letti a baldacchino (rigorosamente rosa) e dei tavolini da toeletta d'oro massiccio.

Anche il nostro capo ha un aspetto rivoltante: ha i capelli castano scuro legati in uno chignon stile anni 60, sormontati da un minuscolo diadema dorato, indossa una camicia con maniche a tre quarti, un maglioncino grigio chiaro con profili rosa e lilla, una cravatta a righe rosa e lilla, una cortissima gonna di tulle a tre strati, decorata con un fiocco, gambaletti bianchi e uno stranissimo paio di ballerine con tante borchie ed allacciatura alla schiava; porta anche una borsetta a tracolla rosa, fatta a forma di cuore, ed un foulard a righe rosa e lilla.

"Benvenute nella casa di Merbrillante!" comincia a parlare la fanciulla coronata "Io sono Tosca Nicole Megan Cristina Ann Dysart e sono la vostra capocasa. Vi detterò l'unica regola di questa casa: dovete essere sempre belle e perfette, così i ragazzi cadranno tutti ai vostri piedi!"

In quel momento un'elfa domestica si avvicinava a Tosca eccetera, la quale proseguiva:

"Adesso ci sarà un mini banchetto di benvenuto per tutte voi." e poi, rivolta all'elfa: "Yetta, fai comparire il miglior cibo che esista!"

"Subito, padrona Dysart!" e in un attimo delle squisite pietanze appaiono su un lungo tavolinetto, allestito per l'occasione.

Durante il banchetto ho fatto conoscenza delle altre compagne di casa, che vi presenterò una per una:

Vivian Heather Laura Emma Samantha Jordan è la più vivace e freddolosa del gruppo; ha i capelli rosso-arancioni cortissimi e con una strana acconciatura punk, indossa un cappotto grigio scuro con interno rosa, una sciarpona rosa, un paio di muffole rosa, una minigonna nera di similpelle e un paio di ballerine identiche a quelle di Tosca; mi ha spiegato che i suoi genitori e suo fratello Lee sono di colore e che lei è la prima bianca della sua famiglia.

Ramona Millicent Serena Vesta Teresa Gladstone è l'ultima discendente di una famiglia purosangue del Connecticut; hai capelli arancioni leggermente mossi, indossa uno spolverino nero lungo fin sopra il ginocchio, con il colletto rosa, la solita cravatta a righe rosa e lilla, la solita camicia bianca e un paio di scarpine nere con il tacco leggermente alto e il cinturino alla caviglia.

Zoe Holly Marianna Sidney Rose Hamilton è la più timida di tutte; ha i capelli rosa con la frangetta, fermati da un cerchietto nero con fiocco bianco, la sua divisa è quasi normale, se non fosse per le ballerine con delle fibbie dorate e per un paio di leggings a righe rosa e lilla in sostituzione dei gambaletti.

Elvira Casey Lynette Emily Philippa Connor è estremamente saputella e logorroica; hai capelli biondi e ricci legati in uno chignon e con un grosso fermaglio rosso a forma di fiore, indossa un cappottino modello caban grigio scuro, con dei grossi bottoni, un colletto rosa e lo stemma della nostra casa (mi rifiuto categoricamente di nominarla tante volte), una gonna di colore argento lunga fino al ginocchio, dei collant bianchi con raffigurati dei cuoricini grigio chiaro e un paio di scarpine nere con poco tacco ed un particolare cinturino a forma di ali di pipistrello.

Hilary Desirè Abigail Silvia Matilda "Tilly" Piton afferma di essere la figlia illegittima di quello che sarà il nostro insegnante di Pozionistica; ha i capelli biondo dorato, cortissimi e riccissimi, indossa, oltre alle pluricitate camicia e cravatta, una giacca nera in similpelle, una gonna di jeans grigio scuro con delle piegoline a lato, calzini corti rosa shocking e delle scarpe da ginnastica nere, le quali somigliano a delle Adidas babbane.

Infine c'è Scilla Faith Lucretia Josephine Veronica Lupin; ha i capelli castano chiaro ondulati e la sua divisa è quella che si avvicina di più allo stile collegiale, seppur babbano; dice che suo padre era un lupo mannaro ed è un miracolo se non lo è diventata anche lei.

Insomma, è proprio un bel campionario! Ed io inorridisco all'idea che per un anno intero dovrò frequentare una simile gabbia di matte!


* La casa in questione dovrebbe chiamarsi Tassorosso, ma nella nuova edizione de "La pietra filosofale" ho trovato questo nome. Non lapidatemi per questo!

** Dato che nessun insegnante ha frequentato la casa numero 5, ho pensato bene che la carica di capocasa venisse assunta da una studentessa.

*** La parola d'ordine significa "sempre bellissime", che è il motto di questa "casa".

Sono contenta che questa mia storia abbia così tanto seguito!

In effetti questo capitolo è più descrittivo che narrativo, ma come potevo non presentare le altre Mary Sue? (ho eliminato: una cugina di Harry, figlia di un fratello di Lily, una sorella di Cedric-vampiro sbrilluccicoso odioso, una cugina di Lavanda e una figlia di Allock, perchè le ho ritenute poco credibili per vari motivi).

Vi anticipo che in uno dei prossimi capitoli ci saranno anche una MS di Beauxbatons e una di Durmstrang.

Au revoir! (dite che devo smettere di salutare come Fleur?)







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Capitolo 5
*** Capitolo 4: Il primo schifoso giorno di lezione ***


cmer4Mi scuso con voi per il ritardo con cui aggiorno questa storia; purtroppo sono entrata anch'io in quel girone dantesco chiamato "blocco dello scrittore e spero di non entrarci mai più.


Capitolo 4: Il primo schifoso giorno di lezione


Mi rigiro in continuazione nell' orribile letto (se così si può definire) del nostro dormitorio, continuando a sperare che si trattasse di un incubo.

Vengo svegliata da un rumore di piccoli passi nelle vicinanze e da una vocina distinta: "Buongiorno padrona McIntae! Già svegliata?"

" 'G... 'Giorno Yetta!" rispondo all'elfa affannosamente "Perchè non dovrei essere sveglia?"

"Vede, la padrona Dysart deve sempre svegliarsi mezz'ora prima delle altre padrone e Yetta deve sempre provvedere alla lunghissima capigliatura della padrona Dysart."

"Tosca ha davvero i capelli molto lunghi?"

"Moltissimo! Le arrivano fino ai calcagni! Per questo Yetta ha il compito di lavarli, pettinarli e acconciarli in quella specie di pudding che ama portare; il tutto Yetta lo esegue con cura eccessiva. Questo è un lavoro molto certamino!"

"Intendi certosino?"

"Proprio così, padrona McIntae!"

"Grazie, Yetta, ma io provvedo da sola alla mia capigliatura."

"Come desidera, padrona McIntae!"

Dopo un po' anche le altre ragazze aprono gli occhietti (per ordine di Tosca), permettendo così di scendere tutte insieme in Sala Grande per la colazione.

Sul nostro tavolo appena allestito vi sono vari tipi di colazione a seconda dei gusti di ognuna; per me Yetta ha preparato dei fiocchi di riso soffiato ricoperti di cioccolata e natanti in una grande tazza di latte, rigorosamente senza zucchero; sopra un piattino finemente decorato vi sono cinque pesche sciroppate, fatte apposta per stuzzicare il mio palato di prima mattina.

"Hai davvero una splendida acconciatura!" mi fa notare Tilly* mentre tagliavo una pesca.

"Sono d'accoVdo con lei: è pVopVio splendida!" cinguetta Ramona facendo bella mostra della sua inconfondibile (ed aggiungerei asfissiante) R moscia, simbolo della sua spocchiosità.

"Beh...grazie a tutte e due! Devo dire che anche le vostre non sono poi così male."

"Oh, ti VingVazio!" risponde Ramona serafica.

"Io posso addirittura cambiare colore alla mia!" esordisce Tilly

"Dimostralo!" la sprona Zoe, con una punta d'incredulità.

Di colpo i capelli di Tilly assumono una tinta rosa fragola ed una rapida cotonatura.

"Accidenti, che spettacolo!" sospira Scilla "Come ci sei riuscita?"

"Mai sentito parlare di "segreto professionale"? Se lo desiderate, ve lo dimostrerò comunque." ci tranquillizza Tilly.

La prima ora di lezione è occupata da Difesa Contro le Arti Oscure (più semplicemente DCAO), la mia materia preferita dopo Divinazione e prima di Erbologia. A insegnare questa materia è stato chiamato un individuo molto strano: aveva un occhio di vetro più grande dell'altro e al posto della gamba sinistra aveva una protesi di legno a forma di zampa di leone.

"Chiara, sai della leggenda che circola su questa cattedra?" mi chiede Scilla.

"No, di quale leggenda parli?" chiedo alquanto perplessa.

Scilla si avvicina e mi sussurra all'orecchio: "Pare che ogni anno, a causa di non so quale maledizione, l'insegnante di DCAO non è lo stesso per due o più anni di seguito."

"Che cosa terribile!"

"Ho sentito anche" prosegue Jasmine "che il presunto padre di Tilly (che sarebbe l'insegnante di Pozioni) aspira a quella cattedra da parecchi anni senza riuscirci. Pensa che l'insegnante di DCAO dell'anno scorso era il presunto padre di Scilla!"

"OH MIO DIO!!!!! Guarda quella!" grida una Tilly inacidita, indicando una ragazza di Grifondoro con una foresta di capelli castani.

"Si vede che non ha conosciuto un bravo parrucchiere!" taglia corto Tosca.

Io invece non provo alcuna antipatia nei confronti di quella ragazza, anzi, la invidiavo parecchio; inoltre ha un aspetto per me familiare: dove l'avevo già vista?

Intanto mi accorgo che il professor Moody (così si chiamava lo strano individuo) ci stava spiegando le cosiddette "maledizioni senza perdono", utilizzate dai seguaci del Signore Oscuro per torturare e talvolta uccidere i maghi buoni.

"Allora chi mi sa dire perchè queste maledizioni sono dette "senza perdono"?"

"Le maledizioni senza perdono hanno tale nome per il seguente motivo: le normali maledizioni comportano un antidoto superefficace, queste invece non comportano antidoto perchè hanno a che fare con mali irrimediabili, come la pazzia e la morte. inoltre..."

"Basta così, signorina Connor! La prossima volta cerchi di essere più sintetica! E la vostra insulsa casa non riceverà nessun punto!"

"Va...va bene." risponde Elvira imbarazzata per l'accaduto.

"Spero che lei, altrettanto intelligente, abbia il dono della sintesi, signorina Granger."

Ecco dove avevo già visto quella ragazza!
Era in tutti i libri di Storia della Magia in circolazione! Quella ragazza dai capelli indomabili era Hermione Granger, una delle streghe che contribuì alla battaglia di Hogwarts del 1998.

Ho studiato per l'esame di Storia della Magia quest'avvenimento, facendo ricerche sui libri o su Wiccapedia, e riconosco negli altri ragazzi alcuni degli eroi che vi hanno combattuto.

Tosca ha l'ardire di sedersi vicino a me per la successiva ora di lezione: quella di Pozioni. Eravamo entrate tutte assieme, ad eccezione, guarda caso, della nostra Tilly, la quale non aveva il coraggio di entrare nei sotterranei e di varcare quella soglia.

"Ho paura! Ho tanta paura! Mio padre si arrabbierà con me non appena leggerà il mio nome!" grida tremando e piangendo.

"Rilassati, cara!" la rassicuriamo io e Deb, mentre la accompagnavamo in classe.

"Ma il nostro insegnante d'estate lavora in un oleificio?" penso io alla vista di un uomo coi capelli trisunti, il quale non fa a meno di notare la nostra combriccola perfetta al cubo.

"Così siete quelle della nuova casa?" ci chiede puntando il naso adunco verso di noi.

"Esatto, signore!" risponde Tosca "E io ne sono la capocasa." prosegue porgendogli la mano, subito da lui rifiutata.

"Non c'è tempo per i salamelecchi! Andate ai vostri posti!"

Ci eravamo appena sedute quando l'uomo legge un nome a caso sulla pergamena, la quale doveva fungere da registro: "Una di voi ha il mio stesso cognome e crede di essere mia figlia? Si faccia avanti quell'infingarda!"

Tutte noi notiamo che Tilly aveva nascosto la sua testolina (nel frattempo ritornata bionda) sotto la giacca, cosa che l'essere unticcio non fa a meno di notare. Dopodichè Tilly prende coraggio e risponde: "Sì,  padre, sono la sua bambina. fino a questa estate non ho saputo alcunchè, ma poi mia madre mi ha spiegato questo fatto e..."

"Silenzio! Alle tre di oggi pomeriggio lei verrà nel mio ufficio! E mi dia delle spiegazioni più credibili! Quanto a voialtre, non voglio avere a che fare con voi! Non per oggi!" ci grida così, e se ne va verso la sua cattedra, guardandoci biecamente per il resto della lezione.

* Tilly è Hilary: il soprannome viene da Matilda, il suo ultimo nome.

Siccome ho perso i primi 5 libri per colpa di una maledizione nota come "trasloco", non ricordo se la lezione sull'Anatema che uccide e compagna bella viene fatta subito il primo giorno (escludendo quello dell'arrivo).

Questo capitolo è dedicato alla mia recensitrice più assidua, nonchè mia musa, Simplyme514.

AU REVOIR, MES CHERES!

E recensite in tanti!


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Capitolo 6
*** Capitolo 5: il peggior compleanno della mia vita ***


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Capitolo 5: Il peggior compleanno della mia vita



"Fa veramente troppo freddo per essere ottobre!" era il mio pensiero ricorrente; non riuscivo a credere di aver subito questa tortura per quasi due mesi e la cosa più sgradevole è che non sono ancora riuscita a trovare il tempo di comunicare col mondo esterno, presa come sono dalle storie raccontatemi dalle pseudoamiche che mi sono fatta.

"Come mai non arriva posta dalle tue parti?" mi chiedeva Elvira tutte le mattine.

"Già, come mai noi Viceviamo tantissime letteVe dai nostVi paVenti, mentVe i tuoi non ti consideVano affatto?" precisava Ramona.

Se c'è una cosa in cui non sono particolarmente brava, quella è dire bugie; un conto è dire piccole bugie a fin di bene, un altro è inventarmi un passato completamente diverso.

"I miei preferiscono mia cugina Trinity a me, per cui non mi scrivono quasi mai" era l'alibi che mi sono architettata (ovviamente non ho nessuna cugina di nome Trinity e i miei genitori mi considerano il dono più prezioso che abbiano mai avuto).

"Oh, ci dispiace! Ma perchè vogliono più bene a lei?" mi domanda Elvira a nome di tutte le Merbrillante.

"Mia cugina è rimasta orfana all'età di due anni, perciò i miei genitori l'hanno accolta in casa e trattata come se fosse figlia loro. Di me, invece, si sono presto dimenticati, cosicchè sono dovuta diventare autosufficiente all'età di cinque anni."

"Che cosa orribile!" si stupisce ancora Elvira.

"Che genitori degeneri!" è il commento di Deb.

"Sei proprio fortunata ad aver trovato delle amiche come noi!" mi consola Jasmine abbracciandomi.

Quella sera, verso le sette, sono stata avvisata da Yetta: "La padrona McIntae non deve uscire dalla sala comune!"

Sento puzza di bruciato: come mai oggi non dovevo scendere per la cena come tutti gli altri studenti?

A pensarci bene, se l'unica regola della nostra casa è più o meno quella di pendere dalle labbra della popolazione maschile di questa scuola, io costituisco un'eccezione notevole; nessun ragazzo mi degna di uno sguardo o mi chiede di uscire, forse perchè tutti hanno capito che sono una Merbrillante anomala, una non-Sue, insomma.

Sento un rumore di tacchi provenire dall'ingresso del nostro dormitorio: si tratta di Elvira, la quale teneva in mano un pacchetto rosa pallido decorato con un nastro verde acqua.

"Tesoro, sai che giorno è oggi?" mi chiede tutta emozionata.

"Ehm...il 25, cosa c'è di strano?"

"Abbiamo saputo da una fonte attendibile che oggi è il tuo compleanno, ergo ti abbiamo organizzato una bella festicciola qui in sala comune."

In effetti le parole di Elvira erano vere: non appena ho messo piede nel salottino, le ragazze mi gridano in coro: "TANTI AUGURI CHIARA!!!!!!"

Dopo una serie di applausi è il momento dei regali, o per meglio dire degli obbrobri, che ho ricevuto: Ramona mi ha regalato una lunga veste nera e colma di strappi sull'orlo, ideale per Halloween; Vivian un DVD di un film dell'orrore babbano (non ricordo quale fosse); Jasmine un servizio da tè rosa e arancione; Scilla una statuetta raffigurante una vampira poco vestita; Tilly un campo da Quidditch in miniatura; Elvira una confezione di pillole di algabranchia ("In caso d'inondazione", ha detto); Tosca un miniventilatore, ideale per le (eventuali) giornate afose; Deb un libro sul Quidditch scritto da sua madre, una celebre Cacciatrice.

Ma il regalo più interessante è quello che mi ha fatto Zoe: una strana scatola bianca con una marea di pulsanti, alla quale è attaccato un microfono, sempre bianco.

"Zoe, è un pensiero carino, ma che cos'è esattamente?"

"Trattasi di uno strano aggeggio dentro il quale puoi cantare ciò che ti piace. I babbani lo chiamano "karaoke", che significa "orchestra vuota""

"Ma le tecnologie babbane non funzionano dentro le mura di Hogwarts! Come pensi di farlo funzionare?" ci ricorda Elvira.

"Ora ve lo dimostrerò!". Zoe tira fuori la sua bacchetta e grida: "ACTIVIO!"

"Sta funzionando! Che spettacolo!" gridiamo tutte in coro.

"Ecco fatto! Ora la nostra festeggiata ci delizierà con una bella canzone!"

"Sìììììì!!!!!!Cantaci qualcosa!!!" grida Tilly, mentre mi dava una spinta.

"Se proprio insistete..." rispondo io. E incomincio a cantare:

"Respirerò,
l'odore dei granai
e pace per chi ci sarà
e per i fornai

pioggia sarò
e pioggia tu sarai
i miei occhi si chiariranno
e fioriranno i nevai.

Impareremo a camminare
per mano insieme a camminare
domenica...

Aspetterò che aprano i vinai
più grande ti sembrerò
e tu più grande sarai

nuove distanze
ci riavvicineranno
dall'alto di un cielo, Diamante,
i nostri occhi vedranno.

Passare insieme soldati e spose
ballare piano in controluce
moltiplicare la nostra voce
per mano insieme soldati e spose.
Domenica, Domenica..."

"BRAVA!" grida Scilla, alla guida degli applausi.

"Hai scelto una bella canzone, anche se non la conosciamo." mi fa notare Elvira.

"Sono felice che il mio regalo ti sia piaciuto." aggiunge Zoe.

Quella notte non riuscivo a dormire, avendo un unico pensiero in testa: "Devo assolutamente parlare con il capo, ma come farò ad uscire senza che il custode dai cento occhi* riesca a vedermi?"

Poi mi viene in mente un'idea: prendo la mia bacchetta d'edera e la punto verso il letto appena lasciato vuoto.

"Geminio!"

In un attimo appare un'altra me stessa, la quale avrà l'ingrato compito di dormire al mio posto.

Infilo un paio di scarpe da ginnastica (perchè i tacchi fanno troppo rumore) ed esco dalla finestra (è una fortuna se riesco a cadere in piedi!).

Dopo aver raggiunto un punto adatto per poter comunicare senza essere sentita, tiro fuori gli orecchini dalla tasca del mio pigiama, li infilo e pronuncio la formula per avviare la comunicazione: "SALTACAMPANA!"

"Finalmente si è decisa, signorina!" risponde la voce del capo.

"Qui la situazione è regolare; a breve mi occuperò di trovare un espediente per eliminarle una ad una."

"Che intende con eliminarle?"

"Non necessariamente ucciderle. Questo è tutto, per ora. Passo e chiudo."

"Aspetti!"

"Sì?"

"Domani le manderò un computer portatile da utilizzare qui; è dotato di connessione Maginet senza fili, così può leggere i messaggi che le hanno inviato su FaceOrb. Dimenticavo: buon compleanno!"

"La ringrazio, signore. Passo e chiudo!"

* L'espressione "custode dai cento occhi è un'allusione al nome di Gazza (Argus, da Argo, il terribile mostro con questa caratteristica).

Allora, cosa ne pensate di questo nuovo capitolo?
Spero vi sia piaciuto.

La canzone che ho scelto è "Diamante" di Zucchero. Ho scelto un brano del 1994 per evitare gli anacronismi musicali (come fanno molti autori).

Vi lascio il link della mia pagina autore (appena creata) su FaceOrb...volevo dire Facebook!
https://www.facebook.com/pages/Dal-cervello-di-Sonia/237178056348769

AU REVOIR!
RS

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Capitolo 7
*** Capitolo 6: Altri nuovi arrivi ***


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Capitolo 6: Altri nuovi arrivi



"Non mi metterò questo vestito; me l'avrai pure regalato tu, ma io mi rifiuto d'indossarlo!"

"Devi metteVlo, invece! Oggi è la festa di Halloween e staseVa metteVai questo vestito, che tu lo voglia oppuVe no!"

"Per l'ultima volta, Ramy: mai e poi mai mi concerò vestita come la Morte!"

"Non chiamaVmi Vamy! E se staseVa non indosseVai il vestito che io stessa ti ho Vegalato peV il tuo compleanno, non ti paVleVò più peV il Vesto della tua vita!"

Per tutta la mattinata non si è parlato d'altro della discussione tra me e Ramona, avvenuta prima di scendere per la colazione.

Sarò anche una strega, ma io ODIO Halloween, e a farmelo odiare ancora di più ci ha pensato Zoe, che ha chiesto a Silente uno speciale permesso per farmi cantare davanti all'intera scuola!

Questo pomeriggio la casa di Merbrillante si è divisa in due fazioni:

schierate dalla mia parte:  Elvira, Jasmine, Zoe e Deb;

schierate dalla parte di "Vamona": Scilla, Tosca, Vivian e Tilly.

"Secondo me" afferma Deb "quella le ha corrotte per farle stare dalla sua parte"

"Non esagerare!" ribatte Elvira "Tosca è il nostro capo e sta dalla parte di  Ramona solo  perchè pensa che abbia ragione lei."

"Quel vestito  (se un mantello in stile mortuario si puo definire "vestito") è davvero inquietante!" conclude Zoe "Fa paura persino a un fantasma!"

"Grazie, Zoe, ma spiegami perchè stasera dovrò cantare in pubblico."

"Oh, Chiara! Davvero non sai perchè?"

"Davvero davvero!"

"Perchè stasera arrivano le altre due scuole partecipanti al Torneo Tremaghi: l'accademia francese di Beauxbatons e l'istituto bulgaro di Durmstrang; in più verrano scelti i campioni!"

"Chissà chi terrà alta la gloria di Hogwarts!" enuncia Jasmine con aria sognante.

Quella sera, come promesso in precedenza, non ho indossato l'ammasso di stracci, cosa che ha fatto arrabbiare Ramona e le ragazze schierate dalla sua parte (ad eccezione di Vivian, che era, come si suol dire, passata dalla parte del nemico) più del solito.

"Che entri l'Academie de Beauxbatons!" annuncia Silente.

Una folla di ragazze, vestite con dei graziosi abitini blu e accompagnate dalla loro gigantesca preside, si avvicina al tavolo dei Corvonero, ad eccezione di una ragazza dai capelli rosa, l'unica senza il cappellino d'ordinanza, che si siede al nostro tavolo.

"Il mio nome è Selenia Cinzia Bonnie Glenda Eugenia Abbott e desidero trasferirmi da voi per l'anno prossimo!"
annuncia sedendosi accanto a Zoe.

"Ed ora, che entri l'istituto stregonesco di Durmstrang!"

Ad entrare nella Sala Grande, stavolta era un gruppo di ragazzoni: portavano in testa un colbacco di pelo marrone e tenevano in mano un bastone nero. I ragazzi prendono posto al tavolo di Serpeverde e indovinate dove si siede l'unica ragazza di quel gruppo?

"Deborah! Che gioia rivederti!!!!!" squittisce la nuova arrivata, che aveva degli strani capelli color verde palude.

"Ragazze" annuncia Deb alzandosi in piedi "Vi presento Norma Carolyn Tiffany Muriel Paola Kopalski; ci siamo conosciute ai Mondiali di Quidditch, quest'estate."

"Sapete che Deborah è la figlia della Cacciatrice irlandese Siobhan McNamara?" chiede Norma.

"Lo sappiamo!" risponde Zoe a nome di tutte.

"Ed ora, per la gioia di tutti noi, la signorina Chiara McIntae di Merbrillante canterà per noi un magnifico brano!"

"Oddio! Non so proprio cosa cantare!"

"Rilassati e buona fortuna!" mi rassicura Zoe.

Durante il tragitto dal nostro tavolo a quello dei docenti mi era difficile non avere paura.

"Non si preoccupi! Ha diritto a pensare un attimo a cosa cantare!"

Alla fine, dopo aver preso un po' di coraggio con la C maiuscola, inizia la mia performance:

"Every heart beat is a miracle
simply breathing out and breathing in
every planet in the system, every distant star
dances to a master rythm, beating for all eternity

The rythm is magic, feel it in your soul
rythm is the power of creation
in every living thing, the force within
the rythm is magic, the rythm is king

A dancer steps into the mystery
naitive instinct feels the living spell
she surrenders to the power, rythm holds the key
spirit opens like a flower, breathing for all eternity

The rythm is magic, feel it in your soul
rythm is the power of creation
in every living thing, the force within
the rythm is magic, the rythm is king

La magia del ritmo, siente su vibrar
bebe su poder de sensaciones
en todo lo que ves, la fuerza es
la magia del ritmo, la magia de ser

El milagro de un latido más
respirando en cada palpitar
las distancias se connectan con la exhaltación
el secreto está en el ritmo
prueba de ver su inmensidad

The rythm is magic, feel it in your soul
rythm is the power of creation
in every living thing, the force within
the rythm is magic, the rythm is king (x4)"

Una serie di applausi da ogni parte della sala si sente dalle mie parti: non riesco a credere di aver conquistato l'approvazione delle scuole di magia così!

"Ti devo confessare una cosa." bisbiglia Vivian mentre ci prepariamo per andare a letto.

"Dimmi pure!" le rispondo bisbigliando.

"Ecco...io...credo di essermi innamorata."

"E di chi?"

"Ecco...è difficile da ammettere..."

"Dai, non fare la timida! Ti prometto che non lo dirò a nessuno!"

"Mi sono innamorata di Norma!"

"Ma se l'hai appena conosciuta!"

"Lo so, ma in lei c'è qualcosa (non so bene cosa) che la rende diversa dalle altre ragazze che ho conosciuto...così speciale!"

"Se vuoi ti aiuterò a conquistare il suo cuore."

"Davvero lo faresti?"

"Volentieri! E se non ricambia i tuoi sentimenti, peggio per lei: non sa cosa si perde!"

Vivian mi seppellisce in un abbraccio e poi mi fa: "Grazie, Chiara, sei una vera amica!"

Allora, vi piacciono le due Mary Sue appena arrivate? Ne vedremo proprio delle belle!

Per quanto riguarda la canzone che la nostra eroina canta davanti a tutti, ascoltatela qui:http://www.youtube.com/watch?v=1P7kld9rto8

Un'altra cosa: avete mai visto una Mary Sue lesbica?

Vi anticipo che non ci saranno scene femslash in questa FF.

AU REVOIR!

RS




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Capitolo 8
*** Capitolo 7: A che serve una gita fuori porta? ***


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Capitolo 7: A che serve una gita fuori porta?




E così arriva il momento più atteso di qualsiasi studente che ha iniziato il terzo anno: la prima gita ad Hogsmeade.

In realtà le mie compagne di casa ci sono già andate prima dell'inizio del calendario ufficiale (ecco spiegata la provenienza dei miei regali); infatti possono andarci tutti i pomeriggi in cui non hanno neanche un'ora di lezione.

Spulcio un po' nel mio guardaroba e alla fine indosso la combinazione più kitch che mi è venuta in mente: jeans con brillantini e ricami sull'orlo, maglia a collo alto verde bottiglia, sandali chiusi (ma esistono?) rosa pallido con sopra il disegno di un coniglietto, giacca a vento rosa pallido, guanti rosso acceso.


"Allora quale sarà il programma della giornata di oggi?" chiedo con insistenza.

"Per prima cosa faremo un salto da Mielandia a comprare qualche leccornia, poi avrei intenzione di passare da Mondomago e, dulcis in fundo, ci prendiamo qualcosa da bere ai Tre Manici di Scopa." risponde Jasmine "Ci state tutte?"

"Sìììììì!!!!!!!" gridiamo in coro.

"Naturalmente"  prosegue  Tilly  "la cara  Ramona sarà da Stratchy&Sons a rinnovare il guardaroba."

"Ed ha portato Selenia con sè, mentre Norma verrà con noi." concludo.

"Ho riferito la vostra litigata a Norma." incalza Deb

"E noi due abbiamo in mente un piano per farvi riappacificare!" si unisce Norma, entusiasta per la gita.

"Possiamo saperlo anche noi oppure è un segreto fra voi tre?" chiede Tilly.

"Dobbiamo saperlo tutte: ormai siamo una squadra!" risponde Deb

Norma, dopo essersi schiarita la voce e aver eseguito un incantesimo antigelo sui piedini di Scilla e Zoe (che, noncuranti del freddo novembrino, indossavano dei sandali aperti), comincia a parlare:

"Ecco il piano: quando saremo arrivate al pub, darò a Sel il bigliettino di scuse scritto dalla nostra Chiara, poi lei (riferito a Selenia) nasconderà il biglietto in un dolce al cioccolato col ripieno di meringa e pistacchio, il preferito di Ramona."

"E poi?" chiedo con insistenza.

"Troverà il biglietto, lo leggerà e fine della storia!" conclude Norma scuotendo i paludosi capelli.

Nel frattempo da Stratchy&Sons...

"Non ho intenzione di faVe pace con quella squilibVata!" grida Ramona nell'intento di provarsi la centesima minigonna.

"Devi farlo, invece!" ordina Selenia "Non puoi pretendere di metterti in un dormitorio a parte pur di non incontrarla! Io non conosco Chiara a fondo, ma so che lei è molto più equilibrata di quel che pensano gli altri!"

"Continuo a non capiVti."

"Allora sei di coccio! Chiara è, a detta tutti, la ragazza meno Merbrillante di tutta la scuola e riesce a perdonare i torti. Vuoi fare pace con lei e porre fine allo scisma di Merbrillante?"

"D'accoVdo, faVò pace con ChiaVa!" risponde Ramona rassegnata, mentre si reinfila i jeans.

Arrivate ai Tre Manici di Scopa, tutto procede secondo i piani di Deb e Norma.

"Ho fatto ciò che mi avete chiesto. Sono curiosa di vedere la reazione di Ramona quando leggerà il tuo biglietto." strilla Selenia togliendosi i sandali azzurri e sedendosi a gambe incrociate sul divanetto, di fianco a Norma e Tilly.

"Voglio proprio vedere che faccia farà!" aggiunge quest'ultima.

Poco dopo la fanciulla del Connecticut si avviccina a noi, mi afferra una spalla e chiede: "Ti posso paVlaVe in pVivato?"

"Va bene." rispondo allontanandomi dalle altre.

"Ma è tutto veVo quello che hai scVitto nel messaggio?"

"Sì, dalla prima all'ultima parola."

"Mi hai decisamente commossa; nessuno, pVima d'oVa,  eVa  Viuscito  a  scusaVsi  con me  in  manieVa  così  discVeta!  Posso  aveVe  un  abbVaccio?"

"Volentieri!"

"LO SAPEVO! Sapevo che sarebbe finita così!" esulta Deb battendo il cinque a Norma.

"Vagazze" annucia Ramona, appena scioltasi dall'abbraccio "desideVo offViVvi una BuVVobiVVa peV tutte!"

"Birra?! Ma non siamo troppo piccole per ubriacarci?" chiede Zoe impaurita.

"La BuVVobiVVa non è alcolica, vita mia!* EVgo, non possiamo ubViacaVci!"

"Rosmerta!" grida Deb rivolgendosi alla proprietaria del pub "Portaci dodici Burrobirre!"

"OffVo io!"

"Subito, ragazze!" risponde gentilmente la donna.

Dodici boccali colmi di una bevanda lattiginosa vengono presto serviti al nostro tavolo.

"Dobbiamo fare un brindisi!" annuncia Tosca.

"A cosa brindiamo?" chiede Zoe.

"Brindiamo all'amicizia eterna, prerogativa di tutte noi, e all'ideale di perfezione che ci accomuna."

"Brindo anche a questa gita" aggiunge Zoe "che ha aiutato due ragazze ad essere di nuovo amiche, nonostante le incomprensioni."

Dopotutto, le gite fuori porta servono a incrementare  l'amicizia.

* Il nome Zoe in greco significa "vita".


Eccoci giunte ad un nuovo capitolo!


Stavolta non mi sono soffermata sull'abbigliamento di ogni singola Mary Sue (ad eccezione di quello della mia controparte), ma ho realizzato ugualmente delle dolline che lo rappresentano.

Ringrazio tutti coloro che seguono la mia storia, inclusa l'ultima arrivata, ovvero ChibiRoby.

AU REVOIR!
RS



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Capitolo 9
*** Capitolo 8: Un'insolita alleata ***


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Capitolo 8: Un'insolita alleata

"Come procede la
missione?"



"Abbastanza bene,signore! 
Credo che  la ragazza più pericolosa e difficile da eliminare sia la capocasa."

"Dalle foto che mi ha inviato non riesco a dedurre quale di esse sia il capo."

"Il capo è la ragazza con i capelli alla Joan Holloway* e la coroncina."

"Ma perchè non se la toglie mai?"

"Guardi, le ho posto un sacco di volte questa domanda e mi ha sempre risposto: "Non posso dirtelo, è una questione privata!". La terrò informata sui prossimi sviluppi. Passo e chiudo!"

Ormai sono parecchie notti che informo il direttore di ogni singolo sviluppo e non ho ancora trovato una persona fidata a cui rivelare la mia vera identità.

"Non fai colazione oggi?" chiede Tilly, notando che il mio piatto è ancora pieno di rice pudding.

"Sono troppo sovrappensiero per toccare cibo." rispondo esausta.

"Ancora arrabbiata con i tuoi?" domanda Zoe preoccupata.

"Proprio così!"

"Eddai, mancano solo tre giorni alla prima prova, dovresti essere contenta!"

"Zoe cara, del torneo m'importa poco e niente!"

"Andiamo" s'intromette Norma "Cosa c'è di più importante del Torneo Tremaghi...o forse dovrei dire Quattromaghi?"

"Hanno scelto un campione decisamente troppo giovane per gli standard del torneo!" si preoccupa Zoe.

"Spero che lo eliminino subito! Non merita già di parteciparvi, figuriamoci di vincerlo!" conclude Tosca esultando.

Quel pomeriggio sono salita sulla torre di Astronomia per poter studiare senza il chiacchericcio delle mie pseudoamiche, perciò ho dovuto cercare un posto abbastanza isolato.

"Ah, che pace!" penso tra un appunto di Trasfigurazione e uno di Babbanologia; ad un tratto vengo interrotta da una vocina, la quale proferiva le seguenti parole:

"Dovresti venirci di sera, si gode un panorama meraviglioso!"

Alzo la testa violacea e noto che la vocina in questione ha un corpo da cui provenire: infatti si tratta di una bambina di circa dodici anni, dai lunghi capelli castano-rossicci, con indosso la divisa normale (e dunque adatta ad una bambina). Posso dedurre, vedendo la cravatta verde e argento, che si tratta di una piccola Serpeverde.

"Come mai non sei con i tuoi compagni di casa?" le chiedo con gentilezza, anche se si tratta di una strega Purosangue.

"I miei compagni sono tutti fissati con la nobiltà e il potere ed ogni volta che dico: "Siete ancora troppo piccoli per pensare a simili cose." loro non mi ascoltano mai!" risponde seccata, mentre si siede a gambe incrociate accanto a me e appoggia per terra un mucchio di libri e pergamene.

Poi prosegue: "Ho notato che sei diversa dalle tue compagne: loro sono convinte di avere tutta la popolazione maschile di Hogwarts ai loro piedi (peggio di mia sorella), invece tu non badi a questo genere di cose."

"Piccola, hai colto proprio nel segno! Trovarmi un ragazzo è l'ultima delle mie preoccupazioni. Io non sono una di quelle oche, anzi, non sono una studentessa: ho circa vent'anni e sono una giornalista infiltrata venuta dal futuro."

"Hai fatto un viaggio indietro nel tempo fino a qui? Fico! Voglio provarci anch'io!"

"Forse un giorno t'insegnerò come fare." rispondo accarezzandole la testolina.

"Oh, mi sono dimenticata le presentazioni! Io mi chiamo Chiara. Tu invece come ti chiami?"

"Astoria."

"Che nome pomposo per una bambina!"

"Lo so, lo detesto tantissimo! Perchè non potevo avere un nome carino come quello di mia sorella?"

"Come si chiama tua sorella? Così, per curiosità."

"La mia sorellona si chiama Daphne e frequenta il quarto anno, mentre io frequento il secondo."

"Posso chiederti un favore, Astoria?"

"Dimmi."

"Mi aiuterai ad espellere da questa scuola e tutte le mie compagne? Sarà pure illecito, ma potresti contribuire alla salvezza della normalità."

"In effetti è ingiusto, però la tua idea mi piace e quindi ti aiuterò!"

"Promettimi, per il momento, di non farne parola con nessuno, neanche con tua sorella!"

"Te lo prometto!"

"Posso fidarmi di te?"

"Ciecamente!" conclude porgendomi la mano.

Non ci posso credere! Finalmente ho trovato una preziosa alleata!

* Personaggio della serie TV "Mad men", ambientata negli anni 60 (come lo stile dei capelli di Tosca).

Nuovo capitolo, nuovo follower! Ringrazio Solly Elstein per avermi aggiunta tra le seguite!

Spero che vi sia piaciuto questo breve capitolo (e anche di non essere caduta in qualche clichè).

AU REVOIR!
RS

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Capitolo 10
*** Capitolo 9: Corteggiamento for dummies ***


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Capitolo 9: Corteggiamento for dummies


"Che lezioni estenuanti,
per Morgana!" si lamenta un'Elvira abbastanza provata.

"Dobbiamo fare un tema sui veleni più potenti e su come riconoscerli. Non poteva capitarci una tortura peggiore!" sentenzia Deb.

"Non eravate voi due a desiderare di essere messe a Corvonero?" incalza Vivian.

"Dobbiamo pur adeguarci." risponde Deb sbuffando come una teiera.

"Lamentarvi a voce alta non servirà a niente. Dobbiamo impegnarci a dare il massimo e..." rispondo, quando ad un tratto incrociamo un gruppo di ragazzini del secondo anno, tra cui la mia amica Serpeverde.

"Ciao Chiara!" grida correndo verso di me.

"Ciao Tori! Va tutto bene?"

"Adesso che ti ho incontrato, direi di sì!" risponde felice. "Ma ora devo andare o farò tardi ad Incantesimi. Ci
vediamo dopo."

"D'accordo, piccola." rispondo dandole un piccolo cinque.

"Perchè perdi tempo con quella bambinetta?" chiede Tosca inacidita.

"In primis, perchè mi annoio frequentando solo voi e non uscendo quasi mai dalla nostra sala comune; in secundis, perchè ritengo molto più facile parlare con una bambina che non con una coetanea. E poi Tori è molto simpatica, quindi..."

"Ti proibisco di frequentare quell'essere inferiore! Io sono il capo e decido io cosa è lecito e cosa no!" s'infuria Tosca.
"Qualsiasi individuo di seeso femminile non appartenente alla nostra casa è da considerarsi nemico, non amico!"

Penso e ripenso alla sfuriata di oggi pomeriggio, davvero terribile e stomachevole; più tardi sento qualcuno avvicinarsi alla mia poltroncina: era Vivian, la quale mi sussurra: "Il capo è ad Hogsmeade per riflettere-dice lei-. Puoi andare dalla tua piccola amica, se ti va."

"Va bene, ma tu verrai con me e non dirai nulla alle altre."

"Nessun problema!"

Mi infilo la giacca a vento nera e la sciarpa grigia (facenti parte della versione invernale della mia divisa, oltre ai collant a losanghe lilla e grigie e alle Doctor Martens nere), eseguo l'incantesimo antigelo sulle mani ed esco, seguita a ruota da Vivian (che ha SEMPRE freddo, persino a Ferragosto, e dunque non ha bisogno di indumenti aggiuntivi).

Appena uscite dal castello, raggiungiamo Tori, intenta a costruire un pupazzo di neve con l'ausilio della bacchetta.

"Questa è Vivian, una mia compagna di casa."

"Piacere di conoscerti, Tori. Perchè questo nome?"

"Io mi chiamo Astoria, ma lo considero un brutto nome, per cui mi faccio chiamare Tori (solo da Chiara ed ora anche da te, mentre gli altri possono usare il mio nome per esteso)."

"Chiara è un'ottima amica, te lo assicuro! Ha promesso di aiutarmi coi miei problemi di cuore."

"Non me ne parlare!" si lamenta Tori.

"Cosa c'è che non va?" chiedo preoccupata.

"C'è che le mie compagne pensano già ad avere un fidanzato. Oggi a pranzo le ho viste mentre lanciavano certe occhiate ad alcuni ragazzi di Durmstrang, occhiate che non sarei in grado di definire caste. E ieri una di loro ha già avuto il suo primo bacio, che schifo!"

"Un bacio è una cosa bella!" afferma Vivian "Perchè non ti piace?"

"Perchè i maschi si comportano da imbecilli e puzzano!" protesta  Tori, mentre faceva scaturire dalla bacchetta una spirale di neve.

"Non so cosa fare per conquistare il cuore di uno di quei... "puzzoni"!" sospira Vivian. Io e Tori scoppiamo a ridere.

"Ti consiglio, anzi ti consigliamo" rispondo, mentre Tori mi fa un occhiolino "di far capire a questa persona che la ami veramente." rispondo io pacata.

"E come?"

"Fa' qualcosa di inaspettato!" risponde Tori "Preparale un dolce, falle un piccolo regalo, salvala da un orribile mostro a trenta teste..." Io ricomincio a ridere e Vivian si unisce alle risate "L'importante e che sia un gesto spontaneo e proveniente dal tuo cuore!"

"Mi avete convinta! Non so proprio come ringraziarvi!"

"Ragazze" incalzo io "Vi va di fare una battaglia a palle di neve?"

"Buonissima idea!" cinguetta Tori raccogliendone un bel mucchietto.

Ammetto di non aver trascorso pomeriggi migliori di questo.

Un ringraziamento speciale a bambolinazzurra che mi a messa tra le seguite.

Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento!

Vi anticipo che il prossimo sarà ambientato durante il Ballo del Ceppo e qualche attimo prima di esso.

AU REVOIR!

RS






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Capitolo 11
*** Capitolo 10: l'inutile ballo ***


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Capitolo 10: L'inutile ballo

Odio i balli!

Nella mia vecchia scuola non c'erano eventi di questo genere, nemmeno se richiesti da uno studente.

Eppure il Ballo del Ceppo è una tradizione del Torneo Tremaghi e ad aprire le danze sono i campioni con i rispettivi accompagnatori.

Per tutta la settimana le mie compagne non hanno fatto altro che cercare in tutti i modi di farsi invitare da qualche giovanotto.

"Allora, come è andata la caccia al cavaliere?" chiedo la sera della vigilia.

"Decisamente infruttuosa!" sbuffa Selenia.

"Già, nessuno ci ha degnate di uno sguardo o di un saluto!" si lamenta Scilla.

"PeVchè non ti sei unita a noi?" m'interroga Ramona.

"Perchè io non verrò al ballo."

"Come saVebbe a diVe che non veVVai al ballo?"

"Non mi piace questo genere di festa, lo trovo inutile, tutto qui."

"Non deprimerti, sarà per l'anno prossimo!" tenta di confortarmi Jasmine.

"Non ci saranno balli l'anno prossimo." rispondo io con finto dispiacere.

"E tu come fai a saperlo?" s'intromette Sel.

"Lo so e basta."

Oggi una festa intoccabile e sacra, come lo è il Natale, è stata sostituita da uno stupidissimo ballo!

Mi affaccio sul cortile innevato, frustrandomi sul "grande evento" di stasera; improvvisamente sento una manina posarsi delicatamente sulla mia spalla destra. Chi, se non Tori, può capire le mie tribolazioni?

"Tutto bene?" mi chiede preoccupata.

"Non sono in ansia per il ballo, visto che non ci vado!" le rispondo, mentre la faccio accomodare sulle mie ginocchia.

"Se questo può esserti di conforto, non ci vado neanch'io." mi dice giocherellando con una delle sue trecce.

"E perchè?"

"Perchè sono piccola." risponde sottolineando l'ultima parola. "Ci si può andare dal quarto anno in su e, se accompagnato da qualcuno più grande, anche qualche ragazzo del terzo anno."

"Le mie compagne non sono state invitate da nessuno, il che significa che dovrò sorbirmi i loro pianti per tutta la sera!"

"Anche Daphne ha il loro stesso problema." mi racconta accarezzandomi una guancia. "Ha passato l'intera giornata di ieri a piangere ed ha bagnato con le sue lacrime il mio vestito preferito!"

"Oggi piange ancora?"

"No, fortunatamente sono riuscita a consolarla darle un consiglio che potrebbe servire anche a te."

"Di che consiglio si tratta?"

"Le ho detto che, se vuole, può anche andarci da sola; ci si diverte meglio senza maschi."

"E lei che ti ha risposto."

"Ha detto che ho ragione e mi ha abbracciata forte."

"Astoria Greengrass, sei ufficialmente diventata la mia consigliera numero uno!" grido alzandomi e prendendola in braccio "Come ho fatto a sopravvivere senza di te?"

"Ho ancora due cose da chiederti."

"Dimmi, piccola."

"Primo: vorrei sapere se ti va di passare il Capodanno a casa mia, così conosci la mia famiglia."

"Ci penserò."

"Grazie. Secondo: stasera vorrei vedere il tuo vestito, se me lo permetti."

"D'accordo, ma non farti vedere in giro da nessuno. A dopo, serpentella!"

Tornata in sala comune, riferisco alle altre il consiglio appena ricevuto: "Non avete bisogno di un cavaliere per stasera, avete bisogno di divertirvi!"

"Ci stai dicendo che dobbiamo andare al ballo DA SOLE?" chiede Norma preoccupata.

"Esatto, mie care!"

"Ma io NON VOGLIO andarci da sola!" protesta Tosca ad alta voce "DEVO avere qualcuno che mi accompagni!"

"Ci andiamo tutte insieme, a nessuno importa di noi." afferma Deb "Siamo tutte d'accordo?"

"Sìììììì!!!!!!!!!!!!!!!"

Va bene, mi avete convinto!" si rassegna Tosca.

Quella sera, dopo un'accurata cernita, ho trovato il vestito che fa per me (fra tutti quelli cuciti abilmente dalla fedele Yetta).

Indosso uno splendido abito nero con delle sfumature di grigio sull'orlo; è senza spalline e lungo fin sopra la caviglia. L'abbigliamento è completato da uno scialle grigio chiaro e da un paio di decolletè a punta tonda dello stesso colore.

Inoltre, sotto consiglio di Tilly, ho cambiato colore ai miei capelli: adesso assumono una tinta color porpora e sono completati da una frangetta laterale.

Non appena scendo le scale, trovo Tori giù ad aspettarmi con in mano un pacchetto.

"Per la sottoveste di Salazar, sei bellissima!"

"Ti ringrazio, piccola mia."

"Eccoti il mio regalo. Buon Natale!" dice porgendomi il pacchetto.

Lo apro e trovo al suo interno un ciondolo argentato a forma di punta di freccia.

"Mettilo stasera, così sarai perfetta!"

"Grazie, Tori! E buon Natale anche a te!" rispondo dandole un bacio sulla guancia sinistra.

"Divertiti!" mi grida lei correndo verso la propria sala comune.

La Sala grande è stata trasformata nel salone del Ballo delle debuttanti, con lampadari di cristallo ed un'orchestra attrezzata.

Mi siedo su un divanetto e prendo qualche tartina per fermarmi lo stomaco.

Nel bel mezzo della serata, Tosca, avvolta nel suo vestito rosso, si avvicina ad un microfono e prende parola:

"Alcune ragazze della nostra casa si sono proposte di cantare un brano per la serata."

"Si sono proposte? Chi ha deciso questo?" domando perplessa, mentre vengo trascinata verso il palco.

"I don't wanna talk
About the things we've gone through
Though it's hurting me
Now it's history "

"I've played all my cards
And that's what you've done too
Nothing more to say
No more ace to play "

"The winner takes it all
The loser standing small
Beside the victory
That's her destiny "

"I was in your arms
Thinking I belonged there
I figured it made sense
Building me a fence "

"Building me a home
Thinking I'd be strong there
But I was a fool
Playing by the rules "

"The gods may throw a dice
Their minds as cold as ice
And someone way down here
Loses someone dear
The winner takes it all
The loser has to fall
It's simple and it's plain
Why should I complain. "

"But tell me does she kiss
Like I used to kiss you?
Does it feel the same
When she calls your name?
Somewhere deep inside
You must know I miss you
But what can I say
Rules must be obeyed "

"The judges will decide
The likes of me abide
Spectators of the show
Always staying low
The game is on again
A lover or a friend
A big thing or a small
The winner takes it all
"
"I don't wanna talk
If it makes you feel sad
And I understand
You've come to shake my hand
I apologize
If it makes you feel bad
Seeing me so tense
No self-confidence
But you see
The winner takes it all
The winner takes it all... "

Ci sono stati meno applausi rispetto all'altra volta, ma almeno ho dato ragione a Tori: posso divertirmi anche senza un ragazzo!

FINALMENTE IL CAPITOLO DEL BALLO!


Ci ho messo un po', ma questo è quanto sono riuscita a scrivere.


La canzone che le ragazze cantano è "The winner takes it all" degli ABBA. Eccovi la legenda:


1) Vivian

2) Selenia


3) Ramona

4)  Elvira

5)  Zoe

6) Scilla

7) Chiara

8) Tilly

9) Deb

AU REVOIR!
RS


 

 

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11: Who you gonna call? Suebusters! ***


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Capitolo 11: Who you gonna call? Suebusters!


Non ho mai trascorso delle vacanze natalizie migliori di quelle passate a Villa Greengrass.

Tra cene di gala con il fior fiore della società magica, giri in groppa agli unicorni e partite a Scacchi o a Gobbiglie posso dire con certezza di non essermi annoiata per niente.

La sera prima del ritorno ad Hogwarts, dopo una cena  pantagruelica, io e Tori  abbiamo  passato  il tempo  a parlare  della  cosa  più  importante:  architettare  un  piano per  far  sparire  definitivamente  la  casa  del  Merbrillante  e le  sue  ospiti.

"Ascoltami, piccola: come avrai capito, le mie compagne di casa sono divise in due categorie."

"In base a che cosa le hai divise?"

"Le ho divise in base al grado di pericolosità."

"Spiegati meglio!"

"Quelle  innocue  dovranno  soltanto  trovare  un  pretesto  per  lasciare  la scuola, in seguito fornirò loro una nuova e per niente Suesca identità!"

"Grandioso!" grida Tori eccitata, nell'atto di darmi il cinque.

"E poi ci sono quelle pericolose."

"Come la capetta e l'odiosa con la erre moscia?"

"Che sarebbero, rispettivamente, Tosca e Ramona. Comunque sono loro le pericolose!" le rispondo facendole l'occhiolino.

"E come pensi di eliminarle?"

"Leggendo qua e là, ho trovato una pozione adatta al nostro obiettivo."

"Geniale!"

"Certo, ci metteremo un bel po' a trovare gli ingredienti necessari, ma il risultato sarà eccezionale: le trasformerà in un ammasso di cenere e l'effetto è IR-RE-VER-SI-BI-LE!"

"Santo Salazar, è grandioso!!!!" noi due finiamo per abbracciarci e saltellare sul letto come le damigelle di una sposa.

Tori riprende a gridare: "Saremo riconosciute come delle eroine!"

ed io: "Sì, saremo le intrepide ragazzine che libereranno Hogwarts dalle Mary Sue! Saremo le...SUEBUSTERS!"

"Suecosa?"

"Suebusters! Ho avuto l'ispirazione per  il nome da un film babbano che mi è piaciuto tanto."

"Che nome fichissimo! Mi spieghi cosa è un film?"

"Un film è come una delle vostre fotografie; la differenza è che la fotografia racconta un particolare momento della nostra vita, mentre il film racconta tutta o buona parte della nostra vita."

"Mi piacciono le tue spiegazioni! Buonanotte!"

"Buonanotte anche a te, mia piccola amica!"

SALVE A TUTTI!!!!!!!!

mi scuso per l'orribile ritardo, ma fino a ieri non sono riuscita a concepire idee per questo capitolo, il cui titolo è ispirato alla colonna sonora di "Ghostbusters".

spero l'abbiate gradito tutti.

AU REVOIR!

RS

 



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Capitolo 13
*** Capitolo 12: Caccia agli ingredienti con...sorpresa! ***


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Capitolo 12: Caccia agli ingredienti con...sorpresa!

"Non ce la faremo mai!"

"Dobbiamo farcela, invece! Dobbiamo farlo per il bene della comunità!"

"Trovare questi ingredienti è un'impresa titanica perfino per una della mia età! Si tratta di una pozione a livello di M.A.G.O. ed io dovrò aspettare cinque anni per arrivare a quel livello, uffa!"

Di tutte pozioni che ho preparato durante la mia carriera scolastica, quella antiSue è forse, anzi, certamente la più complicata di tutte, specie se ad aiutarti è una mocciosetta dodicenne.

"Qui occorrono gli ingredienti più rari del mondo magico e anche di quello babbano! Saccheggiare l'ufficio di Piton non servirà a niente!" si lamenta Tori.

"E chi ha parlato di saccheggio?" rispondo strategicamente.

"Cosa stai..." stava per chiedere la piccola, quando le faccio apparire davanti agli occhi una tessera soci tutta d'oro.

"Questa" comincio a spiegare "è la tessera del club Calderone d'oro; Tosca ci ha iscritte tutte alla vigilia della prima prova."

"Che tipo di club è, per Salazar?"

"Uno di quei circoli esclusivi per maghi e streghe con la puzza sotto il naso."

"Mai sentito."

"Per forza, è nuovo di quest'anno!"

"Ma cosa c'entra con la nostra pozione?"

"Se sei socio del Calderone d'oro, puoi ordinare via gufo tutto ciò che ti serve ed è introvabile o quasi."

"Grandioso! Ma c'è un ingrediente che non puoi reperire neanche ordinandolo via ippogrifo!" obietta Tori incrociando le braccia.

"Di quale ingrediente si tratta?"

"P-Peli di lupo mannaro!" risponde Tori tremando come una foglia.

"E non conosci nessun lupo mannaro?"  chiedo abbracciandola.

"Effettivamente no, mi spiace!"

La sera stessa ho scritto una lettera al Calderone d'oro, chiedendo ingredienti rarissimi, quali il distillato di nebbia e i denti d'Ittiosauro*, ideali per il mio kit del Pronto Sortilegio contro le mie compagne.

L'indomani mi ha preparato qualcosa di sconvolgente.

Vedo infatti una Zoe piangente, intenta a sistemare gli abiti e gli oggetti nel proprio baule.

"Che ti succede?" chiedo con apprensione.

"Torno nella mia vecchia scuola." risponde asciugandosi le lacrime.

"Oh, e come mai?"

"Sai che a Natale i miei mi hanno regalato un cucciolo di Kneazle?"

"Certo! Ma cosa ha a che fare con la tua partenza?"

"Ecco...è un Kneazle maschio."

"E allora?"

"Il capo non ci permette di tenere animali o elfi domestici maschi. Mi ha detto: "O prendi un Kneazle femmina o non sei più la benvenuta nella nostra casa!" ed io ho preferito andarmene."

"Quindi lasci Hogwarts per sempre?"

"Sì."

"Vieni qui! Ancora un abbraccio, prima di lasciarti andare via!"

"Grazie. Ora vado a salutare le altre."

Dopo una sequela di abbracci lacrimosi, Zoe Hamilton si allontana definitavamente dalle nostre vite.

Quel pomeriggio, con un leggero ritardo nella consegna, un barbagianni mi porta un pacco contenente quasi tutti gli ingredienti della pozione antiSue.

Riusciremo a trovare l'ingrediente mancante?


Saluti a tutto l'universo!

Spero possiate perdonarmi la ripetizione della parola "ingrediente" (che è la parola chiave di questo capitolo)!

Recensite numerosi!!!!!

AU REVOIR!




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Capitolo 14
*** Capitolo 13: Una questione...lupesca! ***


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Capitolo 13: Una questione...lupesca!

Trovare dei peli di un lupo mannaro è come accarezzare un Ungaro Spinato: un'impresa praticamente impossibile!

Eppure un modo per riuscirci ci sarebbe...

"Infiltrarci ad Azkaban ed essere esposte a dei pericoli atroci? Non se ne parla nemmeno!"

"Eddai, Astoria, sii ragionevole!"

"In quella sporca prigione non ci vado! Così non terrò alto l'onore della mia casa!"

"Tutti noi infrangiamo le regole, almeno una volta nella vita!"

"Per l'ultima volta, IO NON CI VENGO!"

"Vuoi lasciare che io resti in compagnia di quelle oche per sempre?"

"Certo che no!"

"Allora andiamo!"

"Ma il problema rimane: come faremo ad entrare senza essere riconosciute? E come faremo ad uscire senza che quello schifoso magonò ci possa vedere?"

"Per prima cosa, stanotte creerò un'altra me e un'altra te, le quali dormiranno nei nostri caldi lettini in nostra assenza."

"Supermagico! E poi?"

"Poi, appena arrivate là, ci travestiremo da Dissennatori (senza usare la magia), dopodichè io penserò a distrarre il nostro bersaglio e tu ti occuperai della...depilazione!"

"D'accordo, ma come ci arriveremo laggiù?"

"Useremo la mia scopa volante, che domande!"

Quella notte, dopo aver effettuato le manovre necessarie, io e la mia piccola amica giungiamo nella famigerata prigione di Azkaban, ricovero dei peggiori maghi oscuri in circolazione.

Io sono ben avvolta nel mio mantello sfilacciato, mentre Tori non ha dimestichezza con il proprio, inciampando ogni tanto.

"Allora, chi stiamo cercando?"

"Nathaniel Soliman" rispondo guardando il tabwiz* "fece una strage di bambini nell'89."

"Dove ha operato?"

"In Polonia, in Germania, un pochino nell'ex Iugoslavia** e nel Benelux; puoi riconoscerlo da una cicatrice sul braccio sinistro."

"Deve essere un tipo molto inquietante!"

"Eccoci arrivate! Ora io entrerò da questa porta e tu farai il giro fino alla finestra della cella di Soliman."

"Va bene, ma sbrigati! Questo cappuccio mi sta rovinando l'acconciatura!"

Mi tolgo le scarpe (si sa che i tacchi fanno un bel rumore) ed entro in quel carcere (peccato che i Dissennatori non possano gridare: "Uomo morto che cammina!").

"Imitatio Dissennatorum!" sussurro puntandomi la bacchetta sulle corde vocali.

In un attimo le grida dei Dissenatori hanno preso il posto della mia voce.

Dopo miriadi di scale raggiungo la cella di Soliman, il quale era a metà della sua trasformazione.

Faccio un respiro profondo e lascio che il "bacio del Dissennatore" esca dalla mia bocca.

"Sei riuscita a strappare qualche pelo?" chiedo alla mia piccola complice durante il viaggio di ritorno.

"Non è stato facile, ma ce l'ho fatta! E grazie per avermi insegnato a creare una scala di corda con la magia!"

"Non c'è di che! Ah, dimenticavo: sei proprio carina tutta spettinata!" le dico guardando quello che fino a cinque ore fa era uno chignon.

* Dovrebbe essere la versione stegonesca dell'iPad.

** Non ricordo se nel 1995 la Iugoslavia era già divisa in tutti quegli staterelli.

nota che mi sono dimentacata del capitolo precedente: L'Ittiosauro è un incrocio tra il piranha e il pesce degli abissi di "Alla ricerca di Nemo".


Salve a tutti!

Per prima cosa desidero ringraziare like per aver messo la mia storia tra le ricordate.

Poi voglio avvisarvi che ho modificato l'effetto della pozione antiSue.

Quale sarà? Lo scoprirete prossimamente su questi schermi...ehm...pagine!

STAY TUNED!










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Capitolo 15
*** Capitolo 14: Campioni, previsioni e controindicazioni ***


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Capitolo 14: Campioni, previsioni e controindicazioni




Fino a questo pomeriggio non sono riuscita ad attaccare bottone con nessuno dei campioni, anche per paura di sentirmi disprezzata in quanto Mary Sue. E invece ho conversato amichevolmente con tutti...o quasi!

Viktor non è per niente spavaldo come pensavo, anzi, mi è sembrata una persona gentile e di mentalità aperta, raccontandomi anche degli aneddoti interessanti.

Anche Fleur non mi è parsa una che sta sempre su di un piedistallo; ammiro moltissimo il suo atteggiamento protettivo nei confronti della sorellina e, grazie al mio ottimo francese (mio, non della Mary Sue che interpreto!), siamo riuscite a capirci.

Il giovane Harry è stato molto cordiale con me; sarà perchè siamo entrambi dei pesci fuor d'acqua (lui perchè piccolo in un torneo di grandi, io perchè normale in una casa di Barbie), comunque ha dimostrato una grande sincerità e ha detto che gli farebbe molto piacere se in futuro (ebbene sì, sa chi sono veramente!) venissi a prendere un tè con lui e una sua futura famiglia.


Quindi mi manca solo Cedric e avrò interpellato tutti e quattro i campioni!

Ma beccarlo senza ragazze adoranti intorno non è facile...

Sei giorni dopo, finalmente riesco a trovarlo da solo; magari riuscirò a formulare una conversazione.

"Ehm...ciao!"

"Ciao...ehm...Lara, giusto?"

"Chiara!"

"Scusami, ma con tutte le ragazze che mi tallonano, non riesco ad avere un attimo di pace!"

"Posso parlare con te? Ci tengo a sottolineare che non sono attratta da te."

"Neanche una briciola?"

"Neanche una briciola!"

"Va bene, parleremo insieme!"

"Ho sempre ammirato voi di Tassofrasso."

"Davvero?!"

"Sì, ammiro molto la vostra pazienza e laboriosità."

"Grazie! Quello che hai detto è molto gratificante!"

"Figurati!" rispondo scostandomi una ciocca di capelli.

"Posso farti una domanda?"

"Tutto quello che vuoi!"

"L'altro giorno la professoressa Cooman ha predetto il mio avvenire..."

"Sì..."

"Ha detto che in futuro piacerò a molte donne."

"Non ne dubito!"

"Ma c'è una cosa che non ho capito."

"E quale sarebbe?"

"Ha detto - Un giorno brillerai, ragazzo mio! - e non ho capito cose intendesse con questo."

"Ha detto proprio "brillerai"?"

"Esatto!"

"Fammi pensare...magari ti dedicheranno una cometa o una costellazione dopo la morte!"

"Non ci avevo pensato! Grazie infinite!"

"Non c'è di che!"

Dopo questa chiaccherata, stavo deambulando tranquillamente per i corridoi quando...

"Finalmente è pronta!"

La piccola Tori mi corre incontro e per poco non mi cadeva addosso.

"Che succede?"

"La pozione è pronta! Certo, ho sprecato un intero pomeriggio rintanata nel mio dormitorio, ma il risultato è stato eccellente!" risponde esibendo un'ampolla, contenente un liquido color chewing-gum.

"Sono fiera di te!"

"Chi sarà la prima vittima?"

"Penso di testarla su Ramona; darei non so cosa per non sentire la sua erre moscia!" dico sospirando.

"Come facciamo a somministrarla?"

"Ogni notte prende sempre un bicchiere di latte caldo, così metteremo la nostra pozione lì dentro."

"Stanotte quella lì troverà un bella sorpresa nel suo latte!"

Quella notte, con la complicità di Yetta, verso la pozione nel latte di Miss Connecticut e appoggio il bicchiere sul suo comodino, aspettando di vedere il risultato.

"Che gioVnata campale! Ci voVVebbe pVopVio un bViciolo di tVanquillità!" dice la nostra preda prima di avvicinare il bicchiere alla bocca.

L'effetto si manifesta immediatamente: al posto del nasino è apparso un becco terribilmente adunco, delle zanne sostituiscono la dentatura perfetta, sfregi di vario tipo compaiono sul viso (diventato, nel frattempo, grigio scuro) e sulle mani.

"Yetta, coVVi subito qui!"

"Che succede, padrona Gladstone?"

"Hai messo qualche stVano intVuglio nel mio latte?"

"No, padrona Gladstone!"

"GuaVdami! Ho il viso sfiguVato e pieno di poVcheVie! PeV non paVlaVe delle mani! Voglio andaVe via da questo infeVno!" grida pestando i piedi.

"Come desidera, padrona Gladstone!"

E questo è solo l'inizio...

Rieccomi qua!

So che le battute sul binomio Cedric-Edward sono trite e ritrite, ma non ho resistito e ho dato questa risposta astronomico-mitologica.

HOPE YOU LIKE IT!

RS


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Capitolo 16
*** Capitolo 15: Programma Protezione Mary Sue ***


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Capitolo 15: Programma protezione

Mary Sue









"Non ho proprio idea di cosa le sia successo!" sospira Norma alla notizia della partenza di Ramona.

"A quanto ho capito, si è ritrovata improvvisamente brutta." spiega Elvira.

"Per fortuna non ha bevuto tutto il suo latte; non oso immaginare cosa sarebbe successo se lo avesse fatto!" farnetica il mio cervello.

"Strano che Viv non sia ancora scesa!" dico tentando di sviare l'argomento "scomparsa di Miss Connecticut".

"Davvero strano!" aggiunge Scilla (il nostro prossimo bersaglio) "A quest'ora avrebbe già finito di mangiare!"

"Starà forse male?" chiede Elvira preoccupata.

"L'ultima volta che ho controllato stava benone." risponde Norma, poi mi avvicina e mi sussurra: "Devo parlarti in privato."

Cosa vorrà dirmi di tanto segreto?

"Riguarda me e Vivian."

"Avete litigato?"

"Al contrario! Ci siamo baciate!" mi riferisce dopo aver controllato che non  ci fosse nessuno nei paraggi.

"Fantastico! E dopo che avete fatto?"

"Abbiamo dormito insieme,  solo dormito!"

"Ne sei sicura?"
"Sicurissima!"

In quel momento irrompe una Tosca raggiante.

"Perchè tutta questa gioia?" chiediamo in coro.

"Stasera uscirò con il Principe delle Serpi!"

"Il Principe delle Serpi?!?" chiediamo allibite "E chi sarebbe?"

"Non ha nessuna importanza! L'importante è che usciremo insieme!"

"Dove ti porterà di bello?" chiede Norma.

"A dire il vero non gli ho ancora chiesto di uscire, ma so che dirà di sì!"

"Ti auguriamo buona fortuna, allora!"

"Grazieeeeee!!!!!!!!"

"Hai idea di chi sia questo "Principe delle Vipere" o quello che è?" chiede Norma.

"No, ma conosco qualcuno che lo sa..."

"Sei in grado di dirmi chi è il "Principe degli Anaconda" che la mia capocasa idolatra?" chiedo alla mia amica formato mignon questo pomeriggio, mentre passeggiavamo per il parco.

"Delle Serpi!" mi corregge Norma.

"Lui ha un nome, perchè nasconderlo? E questo vogliamo saperlo da te."

"Se proprio insistete, ve lo dirò!" afferma Tori, mentre si siede per scrivere il suo tema d'Incantesimi.

"Trattasi di Draco Malfoy, dello stesso anno vostro e di Daphne."

"Chi è Daphne?"
"La sorella di Tori!" rispondo, poi mi rivolgo ancora alla mia piccola amica: "Parlaci ancora di lui."

"Non capisco cosa ci trovi la vostra capetta in lui." risponde leggermente inacidita.

"Perchè? Non è bello?"

"Certo che no! E' brutto e antipatico, ma quella crede che sia bellissimo e ammirato da tutte le ragazze (anche non Serpeverde!), quando in realtà gli va dietro solo la Parkinson!"

"D'accordo, ma perchè il soprannome?"

"Perchè lo crede il ragazzo più bello e affascinante del mondo magico! A volte lo soprannomina anche Dio di...qualcosa che fa rima con "gesso" di cui non voglio sapere niente. Con quella faccia da topo non può essere il Dio di un bel niente, per il cinto erniario di Salazar!"*

"Devo andare, non ho ancora finito di studiare Antiche Rune!"

"Ciao Norma! Ah, dopo cena c'è una riunione straordinaria!"

"Qui?"

"Qui! E ricordati di avvisare le altre, ad eccezione di Tosca e Scilla."

"E come facciamo a non dirlo a loro due?"

"Inventatevi una scusa credibile!"

******************

Quella sera si preannunciava davvero epocale per le mie future ex compagne della mia futura ex casa.

Per non farle ragionare al buio, io e Tori abbiamo cosparso la zona vicino al lago di candele volanti, di qualsiasi forma e aroma.

Quando tutte le ragazze non-Sue sono arrivate, incomincio a prendere la parola:

"Oggi vi ho chiamate tutte qui, perchè c'è una cosa importantissima e segretissima che devo condividere con voi."

"Un segreto?!?" si agita Deb, con in grembo le sue gattine.

"E di cosa si tratta?" s'incuriosisce Jasmine.

"Avrei dovuto non dirlo ad anima viva, ma dato che avete un briciolo d'umanità, ve lo dirò: io non sono una ragazza!"

"COSA?!?" gridano tutte perplesse.

"Sei un maschio?!?" si preoccupa Jasmine.

"Nient'affatto! Intendevo dire che sono più vecchia di voi di qualche anno."

"Quindi sei una spia!" azzarda Norma.

"Un'infiltrata speciale, per l'esattezza!"
"E immagino che tu non sia canadese." afferma ancora Jasmine.

"Esatto! Sono italiana, sono una giornalista (che è per certi versi simile all'essere una spia) e il mio vero nome è Chiara Tuzi."

"Non ci posso credere!" si stupisce Deb.

"Ti vogliamo bene lo stesso e anche Zoe avrebbe detto la medesima cosa." annuncia Jasmine "Al contrario di quelle" riferendosi alle Sue più veraci.

"Noi due" e qui faccio un'occhiolino a Tori, come per dire "sei coinvolta anche tu in questa faccenda" "Vi aiuteremo a fuggire di qui senza essere scoperte."

"E come?" chiede Tilly.

"Semplice!" stavolta è la piccola Tori a prendere la parola "Faremo credere loro che siete morte, ma in realtà siete fuggite con un nuovo aspetto e un nuovo nome."

"E se qualcuno ci riconosce?" chiede Norma, mentre stringeva Vivian a sè.

"Non vi riconoscerà! Le identità che vi forniremo saranno utili per infiltrarvi tra i babbani."

"Perchè tra i babbani?" domanda ancora Jasmine.

"Perchè così non farete a gara a chi fa magie più potenti delle altre. Per dirla in un'altra maniera, non sarete bellissime e perfette."

"Non dovete essere per forza brutte." aggiunge Tori "Ma non sarete delle bambole sempre a posto 24 ore su 24 e 365 giorni  l'anno!"

"Domani, quando Tosca sarà già scesa, vi forniremo queste identità, di cui 2 sono maschili, e vi trasformeremo in esse. Siete d'accordo?"

Dopo un boato di "Sì!", Jasmine suggerisce: "Ti sei dimenticata di Scilla."

"Dovrebbe chiedere di andarsene...più o meno...adesso!"

Infatti, poco dopo si è sentito l'urlo di Scilla: "ARGH!! Le mie mani, la mia faccia, cosa è successo"

Nemmeno lei ha bevuto la pozione fino all'ultima goccia.

NUOVO CAPITOLO FINITO!!
Ci ho messo 3 giorni, ma alla fine il risultato è questo.

I miei ringraziamenti vanno:

Alla signorina _why_, che ha inserito la storia tra le preferite;

Alla signorina ClareSlytherin, che ha messo la storia tra le preferite, poi l'ha tolta dalle preferite e infine l'ha schiaffata tra le seguite (si possono mettere sia tra le une che tra le altre, sappilo!).

A presto con il prossimo capitolo (che sarà il penultimo)!














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Capitolo 17
*** Capitolo 16: Identità svelate ***


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Capitolo 16: Identità svelate






È  passata una settimana da quando Deb, Elvira, Jasmine, Norma, Selenia, Tilly e Vivian sono partite sotto falso nome.



Ma dalla mia lista di cose da fare non ho ancora spuntato la voce "rivela la tua identità a tutto il personale scolastico".


E non è certo un'impresa facile...


"Sicura che siano andate vie quasi tutte?"

"Affermativo, capo!"

"Bene! Domani potrà rivelare chi è realmente, ma faccia attenzione!"

"Sarò prudente!"

La sera dopo, prima di recarmi all'ormai vuoto tavolo delle Merbrillante, ho riflettuto su come fare in modo che tutti siano a conoscenza della mia vera identità.

Non appena Tosca si è alzata in anticipo da tavola (in questi ultimi giorni seguiva una dieta molto rigida), mi sono detta: "Si va in scena!"

"Avrei un annuncio importante da fare!"

"Bene, signorina McIntae!" mi esorta Silente "Si avvicini pure!"

"La notizia che sto per darvi vi lascerà traumatizzati!" annuncio non appena sono davanti a tutti e 5 i tavoli.

Stavo facendo la cosa giusta? Ho la tentazione di scappare e tornare a sedermi, ma d'altro canto...

"Io non sono una studentessa. Ve lo dimostro subito."

Con una complicatissima formula mi ritrasformo nella vera "me".


In un attimo i miei capelli erano tornati neri e corti, i miei occhi non erano più cangianti e il mio seno si era rimpicciolito. Anche i vestiti erano cambiati: al posto della pseudo divisa c'erano una felpa grigia e dei pantaloni blu e invece delle scarpe col tacco c'erano un paio di ballerine blu.

I presenti erano rimasti a bocca aperta (non lo erano quando stavo nei miei panni di Mary Sue); non avevano mai visto una simile trasformazione.


"Esigo delle spiegazioni!" protesta un ragazzo di Durmstrang.

"Già, vogliamo sapere tutto!" si aggiunge un coro di ragazze Serpeverde, tra cui la sorella di Tori.

"E va bene! Vi dirò tutto ciò che dovete sapere!


Mi chiamo Chiara Tuzi, lavoro per il "Resto dello Zellino", un giornale italiano, e ho 20 anni.


Sono in missione per conto del mio capo; il mio scopo è quello di mettere la parola "fine" alla casa del Merbrillante prima che sia troppo tardi.


Ho capito che le ragazze che popolavano quella casa non erano umane: troppo perfette e lobotomizzate per esistere realmente, pensano solo ai vestiti, alle feste e ai ragazzi.

Ma col passare del tempo ho trovato una persona di cui fidarmi, con cui essere me stessa e non un automa troppo perfetto."


C'era un brusio di sottofondo di tutti i presenti; qualcuno gridava: "Sparisci dalla nostra vista!", ma una vocina della ragione lo amminiva.

"Insomma, non potete parlare così della mia unica vera amica!


È proprio grazie a me ed al mio aiuto che ha trovato il coraggio di rivelarsi per quella che è DAVVERO e non per degli orpelli che non le appartengono!

E se qualcuno di voi" prosegue facendo un'occhiataccia ai suoi compagni di casa "Osa dubitare della sua sincerità, mi spiace dirlo, ma si ritroverà con il cervello di un troll."


Tutti applaudivano questa prova di lealtà e di coraggio da parte nostra, ma un'altra sfida, molto più grande, stava per attenderci...






SALVE!!!!!!!!!!!

Siamo giunti così al penultimo capitolo; manca poco alla fine!

Spero gradiate il discorso del mio alter ego e l'apologo della piccola Astoria.

Un'altra cosa: quello che uso nella FF non è il mio vero cognome (non lo uso per questioni di privacy).

STAY TUNED!


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Capitolo 18
*** Capitolo 17: La resa dei conti ***


cmerFINALE

Capitolo 17: La resa dei conti






"Ti sfido questa notte,



Tosca."



Le sfide non mi piacciono, ma questa mi si è presentata come un'occasione d'oro.



Devo dire che trovo patetici quei programmi televisivi babbani in cui le persone si sfidano a insulti 24 ore su 24; mi è capitato di vedere un programma in cui degli individui si sfidavano in una gara di ballo e, tengo a sottolineare, la cosa non mi dispiace.

Ma questa sfida si preannunciava davvero epocale...

"Scusami per il mio aspetto, ma ho appena preso una Pozione Polisucco per passare inosservata e..."

"Non dire bugie! So perfettamente chi sei!"

"Ma non ti eri allontanata?"

"Non abbastanza da non origliare il tuo discorso, carina!" mi risponde con disprezzo.

"Questa volta hai oltrepassato il limite! Sarà la fine per quelle della tua specie!" le grido minacciosa.

"La fine? Io ho il potere di generare dei proseliti (anche maschi!) per ricostruire la casa di Merbrillante!"

"Ah, questa è bella!"

"Non scherzo mai su queste cose! Domani, al termine della terza prova, il Signore Oscuro (mio padre) ritornerà in vita e insieme metteremo fine a quelli come te, brutta scribacchina impicciona!"

Tosca si scioglie i chilometrici capelli e alza le braccia invocando uno strano canto, al termine del quale fa comparire un calice nero.

"Questo è il Calice della Vittoria: in esso ci sarà una pozione che mi renderà invincibile e mi garantirà l'immortalità! Una volta fatto questo, nessuno, nemmeno la tua amichetta, verrà in tuo soccorso! AH! AH!"


"L'immortalità?!? Mi sa che sono finita davvero dentro Twilight!" replica il mio cervello, mentre sento che per me la fine è vicina.

O forse no...?

"Se riesco a rimpiazzare la Pozione dell'immortalità con la pozione Anti-Sue, avrò salva la vita; ma come era la formula?"

Avevo il fiato sospeso, non riuscivo a pronunciare una parola, finchè...

"Repello venenum!"

In così poco tempo, la mia pozione prende il posto di quella di Tosca.

Ma a differenza di Ramona e Scilla, lei ha bevuto la pozione fino all'ultima goccia; di colpo è diventata un orribile incrocio tra un fauno e un'arpia, dall'aspetto veramente sgradevole.

"Accidenti, mi toccherà ricorrere al piano B!"

Il piano B consiste nel risucchiare Tosca (o meglio, la creatura mostruosa che è diventata) in una scatola ottagonale, regalatami da Astoria poco prima dello scontro.

"Assaggia questo, arpia!" grido nel mostrare la portentosa scatola.

Non trova nemmeno il tempo di gridare, che già viene risucchiata all'interno.

Ce l'ho fatta.

Ho sconfitto la madre di tutte le Mary Sue.

Sono diventata un'eroina.




Tre settimane dopo, nel 2012...

"Il tuo reportage è stato veramente un successo!"

"Già, sei stata grandiosa!"

"Per essere una trafilettista, hai dato anima e corpo. Brava!"

Non riesco ancora a credere che il "Resto dello Zellino" sia andato letteralmente a ruba grazie al mio articolo.

E non riesco a credere di essere in contatto con Tori, con i campioni superstiti e con le altre persone con cui ho avuto a che fare nel corso di quest'avventura.

Sono molto fiera di ciò che ho fatto e se dovessi tornare indietro mille volte, lo rifarei mille volte.

Ma soprattutto sono davvero felice di essere di nuovo normale.





E QUESTA LUNGA AVVENTURA GIUNGE AL TERMINE!


Ringrazio tutti coloro che hanno recensito questa storia, chi l'ha seguita, chi l'ha messa tra le preferite e le ricordate e chi l'ha aperta anche per sbaglio.

Un abbraccio

RS









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