Tu sai amare, Draco.

di _beyourswag
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fumo e ombra. ***
Capitolo 2: *** Sentimenti impressi come fuoco nella carne. ***



Capitolo 1
*** Fumo e ombra. ***


Hermione rise forte alla battuta di Ronald, mentre con la forchetta giocherellava con il pollo che si era malvolentieri messa nel piatto, giusto per non far preoccupare i suoi amici.
Era successo tutto troppo in fretta. Tutto troppo strano: stava con Ron, ufficialmente. Si erano baciati, abbracciati, detti - ti amo- . Ma non sentiva il cuore batterle forte mentre lo guardava, non sentiva nulla.
Draco la fissava due tavoli più in là, gli occhi ghiacciati che sembravano volerla trapassare.
Alzò lo sguardo su di lui sentendosi soffocare da quegli occhi colmi di disprezzo e di qualcos'altro, non sapeva come definirlo.
- Devo andare, ragazzi. Ho un appuntamento con Luna. Ci vediamo domani a lezione. - disse la ragazza frettolosamente, raccogliendo la sciarpa posata sul tavolo accanto al piatto che non aveva toccato e camminando in fretta, un sorriso tirato e via, era già nel corridoio correndo a più non posso.
Il fiato le mancava, i capelli erano scompigliati e gli occhi torbidi per le sensazioni che provava. Non riusciva a cancellare dalla mente quegli occhi grigi che la fissavano tanto intensamente, sembravano urlarle nelle orecchie di smetterla. 
Di smetterla di fingere amore per Ronald.
Serrò gli occhi con forza, respirando a fondo per controllare il fiato. Era innamorata di Ron e lo sapeva, giusto? Sì, era per forza così, era destino.
Riaprì gli occhi e per poco non svenne.
Era davanti a lei, gli occhi che sembravano leggerle l'anima e le labbra frementi.
Spalancò gli occhi, lucidi di lacrime inutili, mentre le mani tremavano e la presa sulla sciarpa di faceva debole, fino a farla cadere a terra con un tonfo leggero, un fruscio.
- Malfoy? Non voglio essere presa in giro, vattene. Vuoi affatturarmi? Sai che sono più brava di te! - disse nascondendo il tremito nella voce ed affrettandosi a raccogliere la sciarpa. Quando si rialzò lui era più vicino, gli occhi sembravano bruciarle le carni e scende in profondità, fino al centro del suo essere.
- Non voglio farti niente, stavolta. E' vero che stai con.. pel di carota? - mormorò quelle parole con tono basso e rabbioso. La guardava con odio profondo, gli occhi infuocati.
Con una mano, delicatamente, le aggiustò una ciocca di capelli.
Hermione stava per morire, lo sentiva. Le mani tremavano convulsamente, gli occhi erano sbarrati e fissavano i suoi quasi a perdersi dentro un oceano di odio e rabbia, che l'attirava così tanto.
- Sì, sto con.. con.. Ron. - la voce era fioca e debole. Chiuse gli occhi al contatto con la sua mano. Ma cosa le succedeva? Era Draco Malfoy, maledizione.
Spalancò gli occhi castani e quello sguardo era sparito.
- Brava la mezzosangue, te le fai con i pezzenti. - un ghigno era dipinto sul volto marmoreo e perfetto. Era di nuovo distante.
Prese la sciarpa dei Grifondoro dalle mani della ragazza e la guardò con odio, buttandola a terra, per poi voltarsi e andar via lungo il corridoio freddo e vuoto.

**

Hermione aprì gli occhi impastati dal sonno lentamente, osservando i fasci di luce che filtravano dalla finestra.
Si scostò le coperte bianche e morbide dal corpo e scese dal letto. Il contatto dei piedi nudi con il pavimento freddo le diede un brivido e un minimo di lucidità.
Draco.
Fu quella la prima parola che le venne in mente. Scosse il capo e si diresse in bagno, dove pettino con cura i capelli arruffati e si vestì in fretta, aveva fatto tardi.
Scese in Sala Grande e mangiò di malavoglia qualche boccone della colazione appetitosa che le si presentava davanti. Aveva un nodo allo stomaco, un vuoto nel petto.
- Buongiorno splendida ragazza! Chi sono? - sentì dire tra delle risate, mentre due mani calde le si posavano sugli occhi. La voce era inconfondibile, e si sforzò di sorridere, alzandosi e abbracciando il suo ragazzo.
Il suo ragazzo, Ronald. 
- Buongiorno amore! - disse con un sorriso falso, mentre lui le posava un bacio colmo d'amore sulle labbra.
Hermione voleva divincolarsi, fuggire da tutto e rifugiarsi nel suo posto preferito.
- Devo proprio scappare, relazione di Pozioni. Ti amo! A dopo. - disse frettolosamente baciandolo e evitando di pensare al fastidio che provava.
Corse tra i corridoi, uscì dal castello e camminò velocemente fino al salice in riva al lago, il suo posto nascosto. Si stese ai piedi dell'albero e chiuse gli occhi, voleva dormire per sempre.
Quando un corpo caldo si posò accanto al suo, aprì gli occhi e si voltò piano.
- Sei bellissima. - disse con voce vellutata, mettendosi in ginocchio accanto a lei e facendo combaciare i loro corpi frementi.
- M..Malfoy.. cosa vuoi!? - la voce era lacrimosa, voleva lui e il suo corpo, ma voleva anche scappare lontano, far finire tutto questo, smettere di sentire il cuore martellarle nel petto.
- Voglio te, voglio il tuo corpo, voglio le tue labbra.. - la voce era suadente, mentre posava le labbra su quelle della ragazza con rabbia, mentre lei opponeva un debole tentativo di allontanarlo.
Prima che se ne rendesse conto era a cavalcioni sulle sue gambe, le braccia che l'avvolgevano cercando un contatto con il suo corpo freddo.
Il ragazzo l'allontanò, guardandola con odio.
- Ti odio, maledetta mezzosague. - mormorò con voce roca per i baci, socchiudendo gli occhi e guardandola fisso.
- Perchè? Perchè mi hai baciata se mi odi? Perchè mi odi, Draco? - era la prima volta che lo chiamava per nome, il cuore che sembrava sanguinare.
Draco. Quale suono soave. Il suo nome non era mai stato così bello, fin quando non lo aveva pronunciato lei.
- Perchè mi hai fatto innamorare di una mezzosangue. - Draco alzò lo sguardo su Hermione, mentre una lacrima scorreva sulla sua guancia. La asciugò con la mano e fissò le dita bagnate quasi non avesse mai visto nulla di simile, poi alzò gli occhi torbidi, quell'oceano in tempesta, su di lei.
Si avventò sulla ragazza baciandola con foga. Si alzò e la prese per mano, trascinando per i corridoio fino a trovarne uno vuoto. La sbattè contro il muro baciandola e giocando con la sua lingua, mentre sfiorava ogni lembo di pelle visibile.
- Ti amo, Hermione. - pronunciò quelle parole e si fermò.
La guardò con paura, paura di quei sentimenti.
Aveva paura di amare, di avere un cuore.
Lacrime, battiti di cuori, anime.
Carne, respiri, amore.


- Tu sai amare, Draco Malfoy. Sai amare più di chiunque altro. -





// angolo autrice. 

è la mia prima ff. recensite e ditemi cosa ne pensate, ogni commento è gradito, come ogni critica. grazie! **

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Capitolo 2
*** Sentimenti impressi come fuoco nella carne. ***


I suoi passi rimbombavano rumorosamente lungo il pavimento di pietra, le sembrava di udire ogni singolo cinguettio proveniente dall'esterno, per via del silenzio spaventosamente irreale che l'avvolgeva.
Stava scendendo verso i sotterranei, le gambe che tremavano e lo sguardo incollato al pavimento di pietra.

- Tu sai amare, Draco. -

Quelle semplici parole avevano creato una scossa in entrambi, li avevano avvolti nel terrore più puro e nell'amore più sporco, nello stesso istante.
Aveva deciso che doveva parlargli, doveva affrontare queli occhi ghiacciati che potevano trapassare le sue carni come un coltello affilato.
Ma la semplice vicinanza alla sua Sala Comune, ai Serpeverde e ad ogni cosa che riportava i suoi pensieri al suo corpo e alla sua anima.
Il terrore stava penetrando nel suo corpo e nelle sue viscere con velocità spaventosa, e prima che se ne rendesse conto stava tornando indietro, i capelli che le frustavano il viso e le mani che a malapena trattenevano la presa sulla lettera che voleva consegnargli. Era pazza, le sembrava persino di sentire il suo profumo alleggiare nell'aria, immaginava fruscii alle sue spalle e persino il bagliore di due occhi come lune piene che squarciavano il buio.


Non si era nemmeno accorta che lui era lì, in quell'anfratto buio, ad osservarla. Aveva sentito quei passi inconfondibili lungo il corridoio deserto, e velocemente si era rifugiato in quell'angolo per non farsi notare.
L'aveva guardata con malinconia, quei capelli arruffati e le guance rosee con ancora qualche traccia della bambina che era stata fino a qualche anno fa.
Era stato tentato di avvicinarsi a lei e prenderle le mani, portarsele sulle guance e non lasciarla mai più, tenerla stretta a sè e fondersi in un'unica anima.
Ma non poteva farlo, no. Non poteva assolutamente.
Maledetta mezzosangue.
Quelle parole gli rimbombavano nella mente con violenza, mentre si accasciava e si prendeva la testa tra le mani.

Com'era potuto succedere a lui, al Re delle Serpi, all'intoccabile Malfoy?
Non le era mai piaciuta, durante il primo anno conosceva a malapena il suo nome, e il suo disprezzo era immenso.
Una mezzosangue, il ''prescelto'' e pel di carota.
Il gruppo peggiore dell'Universo. Ma pian piano si era accorto che tra loro c'era qualcosa di speciale, una vera amicizia.
Era lì, durante il terzo anno, che si era reso conto di questa terribile verità: lui non aveva nessuno.
Solo sporchi leccapiedi, ragazzine fanatiche e bastardi senza cuore.
Era stato in quel momento che la sua anima aveva cominciato a sanguinare e il suo cuore a smettere di battere.
Li odiava, odiava l'amicizia che c'era tra loro, l'amore immenso e i sacrifici che ognuno era disposto a compiere per l'altro.
Ed era lì che aveva visto che tra la mezzosangue e il rosso c'era qualcosa.
Quegli sguardi non erano di semplice amicizia, non poteva essere.
Aveva provato una rabbia ancora più immensa. Lui l'amore non l'aveva mai trovato.
Solo stupide ragazzine urlanti per un bacio e una serata nel suo stesso letto, e forse era questo che si meritava.
Perchè il suo cuore si era congelato, la sua anima pietrificata.
Non sapeva più amare, finchè non cominciò a vedere i cambiamenti in lei.
Non era più la bambina con i capelli gonfi e i denti inclinati verso l'esterno.
Era diventata di una bellezza travolgente e non lo vedeva nemmeno. Non si rendeva conto delle sue potenzialità e questo la rendeva ancora più splendida nella sua semplicità.
Quando si era accorto di essersi innamorato era rimasto sconvolto per giorni. Si era chiuso nella sua stanza del dormitorio e non ne era uscito nè per le lezioni nè per mangiare.
Quando si era deciso ad uscire era andato da lei, ed era successo tutto.
Il bacio, le sue labbra, le sue maledette parole.
L'aveva ucciso, gli aveva squarciato l'anima, graffiato il cuore, con quelle parole.

amore, amore, amore, amore.

Uscì dall'ombra di quell'anfratto e a malapena vide i suoi capelli e il suo corpo svoltare in lontananza.
Era innamorato e non poteva farci niente, lei gli aveva rubato il cuore e lo custodiva nel suo corpo con egoismo.

- Ti amo, Hermione. -

Quelle parole provocarono una scossa fin dentro le sue ossa stanche, e le sue gambe cominciarono a correre provocanto dei rumori secchi sulla pietra.
- HERMIONE! - urlò quelle parole, ma con dolcezza e rabbia insieme, con amore e delusione.

La ragazza si girò, gli occhi color cioccolata spalancati e le labbra rosee socchiuse; non disse nulla, ma quel silenzio per Draco era tutto.

- Mi sono innamorato di te, Hermione Granger. Ti amo, e non posso stare senza te, ti amo e l'ho capito. Sei l'unica ragazza che mi ha fatto rinascere questo cuore morto. Mi hai fatto rivivere, Granger. - mormorò quelle parole a fatica, mentre la ragazza faceva sbocciare un dolce sorriso sulle sulle labbra, sfiorando le loro mani.


Nessuno dei due si era accorto che nel corridoio, ad ascoltare quelle parole d'amore, c'era un cuore in frantumi.
Degli occhi stanchi e dei capelli rossi scomparvero lungo il corridoio in fretta, seguiti da singhiozzi sommessi.






// ANGOLO AUTRICEE.

bene, bene! questo capitolo è principalmente su Draco, perchè grazie al consiglio di Roxxxxa (t'amo!) ho pensato fosse meglio espandere e chiarire i sentimenti del ragazzo.
commentate, grazie. *^*

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