aggiungi un posto a tavola che c'è una sorella in più

di Oducchan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** un arrivo imprevisto ***
Capitolo 2: *** capitolo due: a spasso per Tokyo ***
Capitolo 3: *** capitolo tre:quant'è difficile risolvere un problema..! ***
Capitolo 4: *** capitolo quattro: morte alle rose! ***
Capitolo 5: *** capitolo cinque: futuro tremendo, passato angosciante ***



Capitolo 1
*** un arrivo imprevisto ***


Tokyo, pomeriggio inoltrato

Premessa: non sono molto pratica dell’ambiente di sailor moon, quindi se trovate errori, nomi sbagliati, incongruenze, siete pregati di avvisarmi con una recensione, e io cercherò di correggermi appena potrò. Buona lettura!

 

 

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Capitolo1: un arrivo imprevisto

 

Tokyo, pomeriggio inoltrato

 

Sembrava una giornata come le altre, ma non lo era. Lungo una via affollata del centro città, mentre la folla camminava compatta efluiva nella strada, qualcosa cambiò.

FLAASH!!!

In un angolo del marciapiede comparvero una donna e una ragazzina di circa quindici anni. Entrambe indossavano dei lunghi e austeri vestiti neri tipicamente europei dello stile che si usava in età imperiale: corpetti stretti, fascianti, con le maniche a sbuffo; gonne lunghe fino a terra, larghe e impaccianti. L’abito della ragazzina aveva un elegante colletto di pizzo nero. La donna indossava un’alta gorgiera (*) d’egual colore. Si tenevano strettamente per mano, quasi avessero paura di perdersi di vista. Si guardarono intorno per un attimo un po’ spaesate, poi, impassibile, la donna si avviò trascinandosi dietro la ragazzina.

 

Casa di Bunny, 2 ore dopo

 

-SAAAAAAAAAAAAM!! ESCI IMMEDIATAMENTE DALLA MIA CAMERA! MUOVITI!-

-E SMETTILA, STUPIDA E VECCHIA OCA!-

-SAM, CHIEDI IMMEDIATAMENTE SCUSA A TUA SORELLA!-

Sam tornò davanti alla camera della sorella, spalancò la porta e le fece una grossa pernacchia.

-COME TI PERMETTI, PICCOLO E LURIDO IDIOTA? LASCIA CHE TI PRENDA, POI VEDRAI!-

-Prima devi riuscire a prendermi!-

S’involò per il corridoio, travolgendo quasi Chibiusa che stava uscendo dalla sua stanza, la quale si fermò e rimase a guardarlo stupita. Fece di nuovo per avventurarsi fuori, ma fu travolta da Bunny che inseguiva il fratello.

-Ma insomma, che succede in questa casa?- strillò infastidita, poi si mise a rincorrere Bunny che inseguiva Sam.

-Tanto non mi prendi, tanto non mi AAAAAAARGHHH!!!!!-

Sam frenò di colpo. Bunny riuscì a fermarsi prima di finirgli addosso, ma poi arrivò Chibiusa, che franò addosso a entrambi, così caddero tutti e tre.

-ahiiiiiiiiiiiaaaaaa!-

-piccola vipera, non puoi fare attenzione?-

-sei tu che ti sei fermata all’improvviso, testona!-

-Prego?-

Bunny alzò lo sguardo per guardare la donna e la ragazza che erano entrate nella casa. Entrambe indossavano abiti neri che sarebbero stati di moda seicento anni prima. La più grande, poi, con quell’orrendo collare… si rimise in piedi a fatica, afferrando per la collottola Sam e Chibiusa.

-Ehi, mollami!- la bimba dai capelli rosa si agitò.

-lasciami andare, lasciami andare!- si lamentò Sam

ignorandoli, Bunny si rivolse alle due arrivate: -mi dispiace, non compriamo niente, non vogliamo cambiare religione o fare  una qualsiasi altra cosa che…-

-Prego?- la donna la guardava con un pizzico d’incredulità, per il resto era completamente impassibile. A Bunny fece venire in mente qualcosa…ma cosa?

-Ehm… capisci quello che dico?-

- Ma sicuramente, mia Regina! Per quale motivo non dovrei comprendere Vostra Eccellenza?-

Dalla sorpresa, Bunny lasciò andare i due marmocchi che teneva ancora in mano, i quali caddero sonoramente a terra. Sam rimase a guardarsi le ginocchia doloranti, mugulando dal dolore, mentre Chibiusa, che era a conoscenza della tripla identità della madre, guardò a sua volta con stupore le due.

-Co…come mi hai chiamata?

- A Vostra Maestà non fa più piacere essere chiamata col suo titolo? Ciò mi rincresce molto-

-io non…- fu interrotta dalla madre, che comparve dalla cucina con indosso un grembiule macchiato, un mestolo in mano e un guanto da forno. –Che succede qui? Bunny, potresti… chi siete voi due?-

Inuko Tsukino guardava preoccupata le due vestite di nero. Da dietro le sue spalle fece capolino suo marito: - non saranno qui per promuovere qualche manifestazione? Visto come sono vestite…-

-Egregio signore, noi non…

-non sono qui per promuovere nessuna iniziativa- Bunny si riscosse e si parò davanti alla donna, interrompendola. – queste sono, ehm…- si rivolse alla donna, sussurrandole. –Come hai detto che ti chiami?-

-A dir la verità non l’ho detto, mia Signora. Il mio umile nome è Criselide-

-ehm… Cristina, la mia.. ehm… insegnante di teatro- -come si chiama quella?-

-il nome della mia umilissima figlia è Tristania, Eccellenza- -Tristania?-

-ehmm.. e questa è Teresa, viene alla mia scuola ma frequenta il primo anno. Sono entrambe italiane e…sono venute a prendermi per andare alle prove. Non è così?- Bunny fulminò Criselide con lo sguardo, ma l’altra non intese l’occhiata.

-a dir la verità io non riesco a comprendere…

-ma ceeeerto che andiamo alle prove!- intervenne Chibiusa, con un grosso gocciolone che le scendeva dalla fronte, mettendosi a sua volta davanti a Criselide e a Tristana

-Chibiusa, insomma, non essere maleducata! Lascia terminare la signora!- Inuko la guardò male.

-Grazie, nobile signora. Gradirei poterle spiegare…

DRIIIIIIIINN!!!!!!!!!!

-vado io- Sam si rialzò dall’angolo in cui si era rintanato e s’avviò alla porta.

-come stavo dicendo prima di essere interrotta, vorrei poterle dare alcune delucidazioni sul motivo per cui….

-BUNNY, CI SONO LE TUE AMICHE PER TEEEE!!-

-GRAZIE TANTE, LURIDO MARMOCCHIO, C’È QUALCUNO CHE NON TI HA SENTITO NELL’ISOLATO SUCCESSIVO!-

Amy e Rea fecero capolino. –Salve, eravamo venute a trovare Bunny, ma forse siamo arrivate nel momento sbagliato..

-ma noooooooo, carissiime! Siete arrivate giusto in tempo, ora andiamo alle prove, vero?- Bunny guardò le amiche espressivamente, le quali a loro volta si guardarono.

-Scusa Bunny, ma di che prove stai…- Amy guardò le due sconosciute, poi capì -Ah giusto, le prove! Mi stavo dimenticando!-

-Amy, ma che..- Rea si beccò una gomitata nello stomaco, che la costrinse a chinarsi in avanti. Vide così anche lei Criselide e Tristania. -giuuusto, le prove! Ma come ho fatto a dimenticarmi?- boccheggiò sorridendo.

-allora noi andiamo, mamma, eh? Ci vediamo!- Bunny spintonò Criselide fin sulla porta, con un sorriso a trentadue denti e agitando selvaggiamente una mano. Tristania seguì di corsa la madre, poi tutto il gruppetto uscì precipitosamente dalla casa, sorridendo con grossi goccioloni che spuntavano dalla fronte, e si avviarono.

 

*per chi non lo sapesse, le gorgiere sono dei collari di tela finissima e ricamata, solitamente arricciata, in uso nel XVII secolo. Qualora la spiegazione non fosse chiara, lamentatevi con “il nuovo Zingarelli”, edito da Zanichelli.

 

 

 

 

 

 

 

 

Chi mi ama mi segua! Se vi è piaciuta questa storia e il mio stile, gradirei che lasciaste una recensione, giusto per farmi contenta, e che andaste a leggere le fanfic “THE PERFECTION- il mutante perfetto” della categoria x-men, “eternità” per il signore degli anelli e “the Sirius’s heiress” per harry potter e che recensiste anche quelle. Grazie a tutti coloro che lo faranno. A presto!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** capitolo due: a spasso per Tokyo ***


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Buonaseeeeeeeeeraa! Per prima cosa, ringrazio coloro che hanno recensito lo scorso capitolo, ovvero: buffy 1991,lore, WICCA87, Dragon85, xstellaluna (agli ultimi tre nominati va un ringraziamento speciale per la correzione fattami), sissy, Valery, Kirby. Spero di non deludervi con questo cap. Ma iniziamo….

 

 

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Capitolo due: a spasso per Tokyo

 

 

Dopo aver fatto un po’ di strada, Rea fermò Bunny.

-Bene, ora ci puoi spiegare cos’è questa storia delle prove?-

- semplice: queste due tipe…

-Vi prego, chiamateci con i nostri nomi. Io sono Criselide e questa è mia figlia Tristania, per servirVi.-

-…si sono intrufolate in casa mia…

-Oh, no, non ci permetteremmo mai di recar disturbo a Vostra Maestà!-

-….e si sono messe a chiamarmi Regina e Vostra Maestà. Dovevo trovare una scusa, no?-

-Scusatemi, Vostra Magnificenzia…..-

Bunny si voltò, una luce assassina negli occhi. –NON-CHIAMARMI-PIÙ-COSÌ!!!-

-come lei desidera, Maestà-

bunny non uccise la donna sul posto solo perché fu trattenuta da Rea e da Amy

-Calmati! Non risolvi la situazione, così!-

-giusto. Propongo di portarla dritta al tempio, poi di chiamare le altre e di decidere il da farsi-

-Ci sto.-

-anch’io-

-io no-

-perché no?-

-prima passiamo da Moran, ci prendiamo un gelato, poi la portiamo al tempio.-

-COSA?!? MA TU PENSI SOLO A MANGIARE? COME PUOI SOLAMENTE LONTANAMENTE IMMAGINARE DI PORTARE A SPASSO UNA CHE TI CHIAMA MAESTÀ OGNI CINQUE MINUTI?!?- rea, dalla rabbia, prese a picchiare Bunny con la borsetta.

-Maestà…-

-PRENDI QUESTO, E QUESTO, E QUESTO!-

-aiiiiihaaaa, mi fai male, smettila, brutta strega!- Bunny piangeva copiosamente, correndo in tondo per evitare le borsettate. Amy, con falso sorriso e un goggiolone enorme alla fronte, il volto rosa acceso, stringeva convulsamente i libri al petto. –Ehm…ragazze…scusate, ma vi stanno guardando tutti… non potreste….-. le due, piuttosto che darle retta, continuarono imperterrite, anzi, iniziarono a darsele di santa ragione. Chibiusa, cercando di dividerle, ottenne solo di essere coinvolta nella rissa, e ricevette un grosso schiaffone in viso. Così, oltre a Bunny, si mise a piangere ancche lei. Dopo circa dieci minuti, Amy riuscì a trattenere Rea. Bunny si sedette sul marciapiede, continuando a singhiozzare. –Sniff…quella brutta cattiva…mi ha fatto male…sigh…sob….-. Criselide cercò d’intervenire, con la sua voce fredda e priva di emozioni.

-Maestà, posso….- Bunny, al solo sentirsi chiamare così, cominciò a piangere più forte.

Bunny:- BWAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!

Chibiusa:- UHEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!-

Rea si mise a piangere per la stupidità di Bunny:- UHEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!-

Amy si mise a piangere per la disperazione:- UHEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!-

Criselide e Tristania le guardarono indifferenti, poi la più grande afferrò Bunny e Chibiusa per la collottola.

-Ma insomma, Mia Sovrana! Non provate vergogna per il vostro comportamento? E voi, Piccola Lady! Mi avete sempre dimostrato di non essere infantile!è così che vi comportate quando non siete a corte?-

Si rivolse alle altre due

-Guerriera di Marte, guerriera di Mercurio! Vi comportate anche voi come infanti?-

Tutte e quattro smisero di piangere simultaneamente e si precipitarono a tapparle la bocca

-shhhhhh!!!!! Zitta, non dire queste cose in pubblico!!!-

-bene, prima che conbini un altro guaio, portiamola dritta al tempio.-

-uffi…io volevo un gelato….-

-BUNNY? HAI DETTO QUALCOSA?

-oh, no, Rea, no!!!-

-meno male, mi era sembrato….-

dopo una lunga e pesante mezz’ora e vari episodi simili al precedente, le sei ragazze erano finalmente arrivate al tempio, tutte quante peste tranne Criselide e Tristania..

-bene, mentre io chiamo le altre, voi fate qualcosa, senza distruggere niente, si chiaro!-

-perché guardi me, Rea?-

-perché sei tu quella che di solito distruggi tutto.-

-ma no è vero!!- bunny, nel dir questo, allargò le braccia, prendendo in pieno un grosso soprammobile, facendolo cadere e mandandolo in frantumi.

-nooooooooooooooooooo!!!!!!!!!il preziosissimo soprammobile di mio nonno!!!!!BUNNY!!!!!!!!!!-

Bunny si salvò da Rea rifugiandosi in bagno. Amy, nel frattempo, aveva portato le due in cucina (esiste? NdA)

-Hem…..avete fame?-

-molto cortesemente, sì.-

-ehm….. c’è qualcosa che vi piace in particolare?-

-oh sì. Potrei avere cortesemente un kolendiestra con iscenuufti?

-un che cosa?..-

Rea entrò nella stanza armata con un grosso mattarello.

-amy, hai visto quell’essere immondo di Bunny???-

-no Rea, lascia stare e dammi una mano qui. Non riesco a capire cosa vogliono…-

-desideremmo un kolendiestra con iscenuufti.-

-e che roba è? Del shushi non andava bene?-

-a quanto pare dal posto dal quale provengono è qualcosa di prelibato.-

-Ma insomma, non avete neanche idea di cosa sia del kolendiestra con iscenuufti? Ma dov’è che vivete?-

Amy:-……..

rea:- ………..

Amy:- …………..

Rea:- …..

-Rea, meglio se chiami le altre.-

-giusto, forse è meglio-

dopo circa un'altra mezz’ora, tutte le sailor erano riunite nella sala. Criselide, stranamente, le aveva riconosciute tutte, mentre loro non avevano la più pallida idea di chi fossero lei e la figlia.

Heles:- insomma, volete dire che quelle due tipe là sono comparse improvvisamente a casa di Bunny?-

Rea:-sì…ma non è quello il problema. Il fatto è che l’hanno riconosciuta come Regina Serenity, e come hai potuto vedere, conosce ognuna di noi…-

Bunny ricomparve:- ciao ragazze..Rea, per caso hai telefonato anche a Marzio?-

Rea sembrava essersi dimenticata di quello che Bunny le aveva combinato:- sì, dovrebbe arrivare tra poco..-

Per tutta risposta, si sentì una voce:-Buongiorno a tutte! Sono venuto prima che ho potuto…..-

-MAAAARZIOOOO!!!- Bunny si fiondò tra le braccia del giovane.

-Testolina buffa!- le rispose lui dolcemente.

Criselide e Tristania si alzarono dal loro posto, accennando un piccolo inchino

-Sua maestà il Re Endymion- annunciò la più grande sorridendo –nonché mio adorato fratello!-

 

 

 

 

 

Continuate a recensirmi e a correggermi dove è necessario….arrivederci al prossimo capitolo!!!

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** capitolo tre:quant'è difficile risolvere un problema..! ***


Marzio fece tre salti indietro roteando le braccia, inciampò in un tavolino, cadde su un pattino a rotelle, si fece tutta la c

Arieccomi!!!!! Perdonatemi immensamente, ma mio fratello “doveva studiare” e quindi l’accesso alla mia camera era vietato…ma si può…

 

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Capitolo tre: quant’è difficile risolvere un problema..!

 

 

Marzio fece tre salti indietro roteando le braccia, inciampò in un tavolino, cadde su un pattino a rotelle, si fece tutta la cucina su ruote, arrivò alle scale, rotolò per tre piani, finì contro un vaso che andò in mille pezzi. La presunta sorella corse vicino a lui, lo afferrò con forza e lo rimise in piedi.

-Mio caro fratello, da quale istante siete divenuto così giocherellone?-

-tu…tu…tu…-

-Sì, Vostra Maestà ?-

-tu…..tu….tu….-

-Vostra Magnificenza ?-

-risponde la segreteria telefonica di Marzio Chiba, vi preghiamo di attendere...

le Sailor li raggiunsero

-ah, la sua solita crisi…troppo stress, povero tesorino mio…-

tutte quante estrassero un martello a testa (domando pietà a tutti/e i/le fan di City Hunter, non voglio copiare! NdA) e glielo tirarono sonoramente sul capo. Marzio prese a saltellare ciondolando la testa e cinguettando. Lo portarono di peso in cucina e lo legarono a una sedia. Poi Rea si mise a preparare il the mentre le altre si sedevano in cerchio.

- in poche parole, abbiamo a che fare con una squilibrata.-

-non saprei, Heles. Si comporta sì come una squilibrata, ma ha un nonsochè di normale…-

-e l’altra?-

-non ha spiccicato parola da quando è arrivata. Magari è muta-

-verifichiamo.-

heles si alzò e si avvicinò alla bambina. Le tirò un sonoro schiaffo. La bambina emise subito uno strillo perforante, mandando ruzzoloni heles, che finì addosso a milena, che finì addosso a Marta, che finì addosso a Sydia, che finì addosso a Morea, che finì addosso a Ottavia, che finì addosso a Bunny, che finì addosso a Rea che portava il vassoio del the, che si rovesciò con le tazze, che andarono a versare il loro bollente contenuto inspiegabilmente sulle mani di Marzio.

Marzio:- AAAAAARGHHHHHH!-

Rea:-ma insomma Bunny, non puoi fare più attenzione?-

Bunny:- ma io….-

Amy:- sei sempre la solita, non ti smentisci mai…-

Bunny:-io non..-

Ottavia:-osi negare che sia colpa tua?-

Bunny:- io…

Marta:-cresci un po’, Bunny!-

Bunny: -BUUUUUUHHH!-

Heles:- ecco, ti pareva.-

-vostra Maestà…-

Criselide si avvicinò e si mise a schiaffeggiare Bunny, che dallo stupore smise di piangere e la guardò meravigliata.

-Bene, Maestà, osservo che siete riuscita a sovrastare questa crisi d’infantilismo. Avete dunque perso la vostra scorza?-

-TI HO GIÀ DETTO DI NON CHIAMARMI MAESTÀ!-

-non comprendo questa vostra presa di posizione, Maestà.-

Bunny prese a tirare capocciate al muro.

-NON – È – POSSIBILE, - NON – È – POSSIBILE!-

-mantieni la calma, Bunny….non otterrai niente così…-

Rea e Amy allontanarono la bionda dalla parete.

-ma insomma, perchè continua?-

-sarà abituata a chiamarti così-

-Ehi, non è qualcuno viene a slegarmi?-

-teeeesorucciooooo!-

Bunny si liberò delle due amiche e corse verso Marzio, ma scivolò su una buccia di banana (che chissà come mai era lì, n.d.A.), fece un triplo salto mortale con doppio avvitamento e finì addosso alla sedia su cui era legato marzio, che si ruppe e mandò lo sciagurato ragazzo a gambe all’aria.

Marzio:-AAAAAAAHHHH!-

Rea:- MA INSOMMA, BUNNY, NON PUOI CERCARE DI NON COMBINARE GUAI?-

Bunny:- ma non l’ho fatto apposta…-

Heles: -oh, insomma, vediamo di mettere fine a questo problema!-

Ognuna delle sailor prese una sedia e si mise in cerchio. Crisalide e Tristania vennero messe al centro.

-bene, possiamo iniziare…-

-non avete dimenticato niente?-

-oh, scusa, Marzio, provvediamo subito…-

dopo aver slegato il ragazzo, la riunione continuò.

- bene… siamo oggi qui riunite per celebrare….-

-Rea, non siamo a una funzione religiosa!-

-oops, scusate… hem hem. Allora, dobbiamo decidere il da farsi. Che si fa?-

-beh, dobbiamo prima di tutto trovare un posto dove farle dormire. Magari a casa tua, Bunny.-

-sì, e come faccio a farle entrare? “ciao mamma, ciao papà, quelle di oggi erano due nostre parenti nascoste, dobbiamo ospitarle per un po’”, non mi sembra che funzioni. Con Chibiusa ha funzionato perché non l’avevano mai vista.-

-beh, allora a casa di heles e milena. Tanto loro vivono da sole…-

-coooosa? Dovremmo rinunciare alla nostra privacy per colpa di queste due pazze?- le due ragazze erano rosse di rabbia.

-guarda che se ti hanno riconosciuto significa che sanno perfettamente cosa fate nella vostra “privacy”.-

-e con questo? Non se ne parla neanche!-

-abbiamo già la soluzione. A casa di marzio.-

-e perché, mi consenta?-

-tu guardi troppa tribuna elettorale, carissimo. Ad ogni modo, loro dicono di essere tue parenti ed è quindi tuo dovere ospitarle.-

-ma io…-

-bene, questione risolta. Passiamo al secondo problema: i vestiti. Non possono andare in giro vestite così.-

-giusto, troviamo qualcosa da farle mettere…-

dopo mezz’ora, Crisalide e Tristania avevano provato una dozzina di capi diversi, ma stranamente, appena gli abiti venivano in contatto con la loro pelle, diventavano neri come la pece. Quando li toglievano, riacquistavano il loro colore originario.

-ma perché diavolo…-

-è il Voto del Nero, Maestà.-

-il che cosa?-

-se non lo conoscete, è inutile spiegarlo.-

-ok, lasciamo stare, possiamo farle passare per due dark, al massimo…-

-non accetto derisioni e appellativi offensivi! Ritirate subito quello che avete pronunciato, Guerriera di Marte. -

-io? Cosa? Dove?Come? quando? Perché?-

-lascia perdere, Rea..

-quindi, anche questa è fatta. Dobbiamo trovar qualcosa da farle fare…la più piccola può frequentare la nostra scuola.-

-sì, e come facciamo a tenerle d’occhio? Queste due racconteranno ai quattro venti la nostra identità, vorrei evitare ce qualcuno ci rida dietro!-

-beh, credo proprio che dovremo insegnar loro come si vive nel XX secolo.-

osservando le due ragazze che ispezionavano i loro nuovi vestiti, Bunny sospirò.

-temo proprio che sarà una cosa mooooooooolto lunga e difficile.-

 

 

 

 

 

Ringrazio tutti coloro che hanno apprezzato questa storia e spero continueranno a seguirla, nonostante la lentezza dell’autrice, ovvero buffy1991 (il giorno in cui mancherai segnerà la fine della mia carriera),lore, WICCA87, dragon85, sissy, valere, xstellaluna, kirby e NiNieL82( beh, se anche voi non ci foste sarei impazzita di dolore….)

Saluti e alla prossima, sperando sia più presto!!!

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** capitolo quattro: morte alle rose! ***


Passarono i giorni

Carissimi!!!!! Come state??? Spero bene. Io invece comincio a tirare la corda, ho esaurito le battute…mi sa che è meglio se finisco presto…

 

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Capitolo quattro: morte alle rose!

 

 

Passarono i giorni. Le Sailor avevano deciso di andare a trovare Marzio per vedere come si erano accomodate le due straniere. Suonarono più volte alla porta, ma non ottennero risposta.

-sarà uscito-

-con quelle due al seguito? Sarà più facile che sia in bagno-

-beh, allora perché nessuno viene ad aprirci? Sono in tre!-

-probabilmente le Due Pazze non sanno come funziona il campanello-

Buffy sbuffò, non perché Rea avesse usato quello strano soprannome, ma perché non vedeva l’ora di abbracciare il suo amato. In quel momento si udì un urlo altissimo provenire dall’interno dell’abitazione.

-AAAAAAAARRGHHH! NOOOOOOOOOOOOOOOOO!-

-MARZIO!-

Le ragazze si fondarono verso la porta, che siccome non era chiusa a chiave si spalancò di colpo, aperta da una mano invisibile, e tutte quante caddero a terra. Davanti a loro un Marzio furente di rabbia, le fissava con sguardo omicida.

-beh? È questo il modo di presentarsi?-

-ti abbiamo sentito gridare, teeeeeeeesorucciooooo!-

-la prossima volta suonate!-

-ma abbiamo suonato dieci volte ma nessuno ha risposto…-

-siete sempre le solite!-

Il moro si allontanò. Le ragazze si misero lentamente in piedi, guardandosi attorno con circospezione.

-che sarà successo?-

-il mio sesto senso dice che c’entra Crisalide-

-da quando hai un sesto senso, Bunny?-

-lei non ce l’avrà, ma io sì!-

Guardarono da dove proveniva la voce: di fronte a loro, un gatto nero con una mezzaluna tra gli occhi le guardava con disapprovazione.

-luna! Che ci fai qui, lurida gattaccia?-

-modera i termini, signorina! Ad ogni modo, la povera pazza che avete portato qui sta facendo venire una crisi di nervi a Marzio-

-povera pazza? Ma dice di essere sua sorella..-

-la Principessa Crisalide è pazza- sentenziò la gatta.

-e tu come lo sai?-

-perché io, a differenza di te, ho un po’ di memoria-

Detto questo, si allontanò.

-ma che cavolo sta succedendo, qui?!?-

In quel momento furono richiamate in camera dalla voce di Marzio

-QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON TOCCARE LE MIE ROSE?-

Accorsero tutte di corsa, trovando Marzio intento ad urlare contro Crisalide. La quale aveva la stessa faccia che avrebbe fatto davanti ad un cartellone pubblicitario: impassibile e spenta. A terra, un mucchietto di cenere

-Maestà, a voi non sono mai piaciute le rose-

Marzio diventò bianco, poi rosso, agitò le mani nell’aria nell’atto di strangolare qualcuno, poi prese a tirare capocciate al muro. Bunny e Rea lo presero di peso e lo allontanarono dalla parete.

-su, non fare così-

-ma…ma…-

Crisalide, nel frattempo, aveva individuato un’altra piantina di rose. Schioccò le dita, e la povera pianticella andò in cenere (pari diritti per le piante!!! Salvaguardiamole!!!! N.d.wwf) (zitti e fatemi continuare N.d.A.)

-NOOOOOOOOO!-

Marzio si liberò dalla presa e fece per buttarsi addosso alla mora, ma quella forse intuì il pericolo, o forse aveva solo bisogno di una boccata d’aria, fattostà che sparì nel nulla.

-ehy, dove è andata?-

-io non l’ho vista-

Marzio si mise a piangere: le mie povere rose…le mie dolci, care roselline…-

-su, non fare così…ne puoi comprare altre…-

-COMPRARNE ALTRE? COMPRARNE ALTRE? Conosco quelle rose da quando ho iniziato ad essere Milord….Le conoscevo una per una…c’era Rosy, Pinky, ….Le mie povere roselline… Light, Carol….Tutte perdute-

Continuò a singhiozzare accarezzando gli avanzi bruciacchiati delle sue rose. Le Sailor si guardarono in silenzio. Marta fu la prima a romperlo

-te per tutte?

 

20 minuti dopo…

 

In un canto della cucina, Marzio continuava a piangere i suoi fiori perduti. Attorno al tavolo, le ragazze bevevano beatamente il te nelle loro tazzine. Improvvisamente, si avvicinò Tristania e si distese supina di fronte a Bunny.

-che stai facendo, ragazzina? Tirati su-

Tristania schizzò in piedi

-come sua Maestà comanda- aveva una voce atona come quella della madre, e un viso molto inespressivo.

-non chiamarmi Maestà!-

-come sua Maestà comanda- ripeté imperterrita quella.

-NON CHIAMARMI MAESTÀ! Ad ogni modo, che vuoi?-

-Sua Magnificenza perdoni la mia curiosità. Potrebbe gentilmente delucidarmi su cosa sia quella sostanza scura che State sorseggiando?-

-NON CHIAMARMI SUA MAGNIFICENZA! È te, non si usa dalle vostre parti?

-il te è una bevanda del XX secolo, nel XXX non è più utilizzato, sua Luminescenza-

-GRRRR!-

-buona, Bunny- la bloccò Amy

-ma la senti?!-

-sì, ma non la smetterà se le urli dietro- si rivolse a Tristania: - carissima, la mia amica qui…la mia amica non gradisce essere chiamata Maestà-

-Sua Maestà ha sempre voluto essere chiamata con il suo titolo, guerriera di Mercurio-

-lo sooo, ma ora…ora gradiremmo tutte che ci chiamaste con i nostri nomi propri e basta-

-ma noi lo facciamo, guerriera di Mercurio-

-intendo dire…- Amy cominciava a perdere le staffe “ma sono così dure di comprendonio, queste?” -vogliamo che ci chiamate per nome. Io, per esempio, sono Amy. Lei è Bunny-

-non riesco a comprendervi, guerriera di Mercurio. Il nome della nostra amata regina è Serenity!-

-lo so. Ma quando è in questa epoca, la nostra amata regina viene chiamata da tutti Bunny. E gradiremmo che anche voi la chiamaste così-

-io chiamo Sua Maestà come ha sempre desiderato essere chiamata- e si allontanò.

Amy appoggiò la fronte alle dita della mano –io ci rinuncio-

-come prevedevasi. Piuttosto- Bunny si rivolse a Luna, che era ricomparsa e leccava tranquillamente del te da un piattino –cosa sai dirmi di un certo voto del nero?-

Il gatto spiccò un salto, si spiaccicò contro il soffitto per poi ricadere coperto d’intonaco a terra.

-non parlare con tanta leggerezza del Voto del Nero, Bunny. È un giuramento tremendo, non farmene parlare, ti prego-

Bunny lanciò un’occhiata pensosa a Tristania, che stava dicendo qualcosa a Marzio, facendolo piangere ancora più forte. Quelle due, oltre che fonte di problemi a non finire, si stavano rivelando anche troppo misteriose.

 

 

 

 

 

Come potete vedre, comincio un po’ a declinare…vabbè, saluti e grazie a buffy1991, genesis,xstellaluna,WICCA87, valere, Kirby,NiNieL82, dragon85,sissy e lore che hanno recensito fin’ora, a tutti coloro che hanno letto e a tutti coloro che faranno entrambe le cose!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** capitolo cinque: futuro tremendo, passato angosciante ***


Improvvisamente Criselide balzò in piedi

Salve a tutti! Da quanto tempo!eccomi di ritorno con un capitolo fresco fresco! Buona lettura….

 

Aggiungi un posto a tavola che c’è una sorella in più

Capitolo cinque: futuro tremendo, passato angosciante

 

Improvvisamente Criselide ricomparve dal nulla

-Tristania!- chiamò la figlia, che arrivò subito accanto a lei

-sì, madre?-

-è qui…la sento…è qui…-

-ne siete sicura, Madre?-

-la Corona…-si guardò attorno, pensierosa; poi continuò –non avverti questa…quest’aurea di malvagità?-

-sì, Madre. Ma…-

-è qui, ti dico..-

-scusate- s’intromise Bunny -chi è che è qui? Vi siete scordate il soggetto-

Criselide le lanciò un’occhiata senza scomporsi, poi si rivolse di nuovo alla figlia -credi che…?-

-non ne ho idea. Non so se ne sono pronte-

-siamo pronte a far che? Ehilà!- Bunny si sbracciò per attirare l’attenzione delle due more, che però la ignorarono. Crisalide prese a camminare in cerchio.

-se arriva fin qui siamo spacciate-

-ma se lasciamo che rimanga nell’ombra non è peggio?-

-lo so, Figlia. È sempre un rischio-

-INSOMMA! PIOMBATE A CASA MIA COME SE NIENTE FOSSE, CONTINUATE A FARE QUELLO CHE VOLETE, MI FATE VENIRE DELLE CRISI DI NERVI! DITEMI IMMEDIATAMENTE CHI SIETE E COSA VOLETE!-

Crisalide osservò con la solita insondabilità la crisi di nervi di Bunny. Poi si riaccomodò

-sono la Principessa Crisalide, seconda nella linea di successione. Questa è mia figlia Tristania-

-siamo qui per salvare il mondo. Veniamo da Cristal Tokyo-

-tombola- Rea scoppiò a ridere, ricevendo un’occhiataccia da parte di Marzio- scusate, ma ormai c’è un po’ troppa gente che viene dal futuro per salvare il presente-

-non mi credete, Guerriera di Marte?-

-oh no, per carità-

-bene. Perché state per vedere qualcosa d’indescrivibile-

Senza aggiungere altro, nelle mani di Criselide comparve un sottile anello di metallo. Tristania lo afferrò e lo sollevò sopra il capo della madre, posandolo con grazia. L’anello prese ad emanare della luce bianca, che circondò completamente Criselide.

-ooooooooooh- fecero in coro le Sailor

-ehm…a che serve?- domandò Bunny, subito zittita da un secco –shhh!- di Tristania

Nel frattempo, Criselide iniziò ad intonare un canto misterioso, accompagnata in sottofondo dalla figlia. Poco dopo, la luce si fece man mano più soffusa e poi si spense. Crisalide si sfilò il cerchio.

-tutto qui? Un po’ di luce e una canzoncina?la cosa indescrivibile sarebbe questa?-

-la Corona mi ha appena dato una conoscenza illimitata del Passato, del Presente e del Futuro. Ora so dove trovare Frydiana-

Le sailor rimasero tutte in silenzio.

-la nostra mortale nemica, Vostra Maestà. Non ricordate?-

Silenzio

-Maestà?-

-uh? Eh? Parla con me? No, sono molto spiacente ma non ricordo alcunché. Dovrei?-

-no, Bunny. La nostra sopravvivenza è legata alla tua memoria, ma no, non devi ricordare- le rispose con un sospiro Rea

-ah, davvero?-

-no, idiota! Ovvio che non tu ricorda. Nessuno di noi ricorda-

-non sono idiota!-

-si che lo sei!-

-no che non lo sono-

-sì, invece-

-non è vero-

-e invece lo è-

-BASTA!-

Riportato il silenzio, Heles si rivolse di nuovo alle due more scocciata

-chi diavolo sarebbe questa Frydiana?-

- Frydiana è l’imperatrice del Sistema Solare Esterno, guerriera-

-come sarebbe a dire…-

-siete morte, mie lady. Nell’epoca da cui io provengo, voi siete morte e Frydiana ha conquistato il Vostro Regno-

Notando per la prima volta un’emozione sul viso di Criselide, Bunny cominciò a chiedersi se ci fosse sotto qualcos’altro. Quell’aria sconsolata non lasciava presagire niente di buono.

- solo il sistema Solare esterno?-

-no. Tutto. Anche la Terra. È rimasta in piedi solo Cristal Tokyo, difesa dalle truppe del Re, e Cristal Kyoto, difesa da me. Ma attualmente credo sia caduta anch’essa, vista la mia presenza qui-

-perché non sei rimasta laggiù?-

-perché in punto di morte mi avete ordinato di tornare qui e di costringere Frydiana a seguirmi, mio Re-

-in punto di morte?-

-Voi, la regina Serenity e la Piccola Lady siete morti, mio signore. Gli unici membri della famiglia Reale rimasti siamo io e mia figlia Tristania. Ho lasciato il comando alla mia luogotenente, ma se non mi sbrigo tutto sarà perduto-

-e cosa conti di fare?-

-sconfiggere Frydiana con il vostro aiuto-

-ma se non ci siamo riusciti nel futuro, come…-

-qui non conosce il terreno e non conosce voi. Ma c’è un problema. Non conosco niente neanch’io. Per questo dovrete aiutarmi-

 

Il giorno dopo

 

-ne sei sicura?-

Bunny si rivolgeva dubbiosa a Tristania, che vestita con abiti moderni e con una cartella in spalla, si dirigeva verso la scuola insieme alle altre ragazze

-più che certa, Mia Signora-

Bunny la zittì immediatamente: -che ti avevo detto?-

-domando perdono, Maes…ehm, Bunny-

-così va meglio. Oh, ciao Ubaldo, ciao Nina-

I due ragazzi si avvicinarono. Ubaldo inciampò in una radice, mentre Nina rimase a guardare curiosa la sconosciuta

-ciao, Bunny, ciao ragazze. Vedo che avete con voi una nuova amica! Piacere, io sono Nina- tese un mano verso la ragazza, che però non l’afferrò, rimanendo a guardarla con sguardo freddo

-ehm…, lei è Amiko (licenza letteraria, ho preso in prestito il nome della figlia adottiva di wolvie J siamo pur sempre in Giappone, no?N.d.A.) …sai, non è di queste parti. Saluta Nina, su-

Tristania guardò Nina, poi Bunny, poi di nuovo Nina, poi Bunny e infine s’inchinò profondamente, accompagnando il gesto con un – sono onorata di fare la Vostra conoscenza-

-ehm…sì, grazie, noi…noi ce ne andremmo- alquanto spaventata, Nina, sollevò di peso Ubaldo, che però ricadde subito, e si allontanò velocemente trascinandoselo dietro

-perfetto, questa mi mancava. Quando saluti, basta che stringi la mano e che dica “ciao, sono Amiko. Piacere”. È chiaro?-

-lampante-

-come ti chiami?-

-Tristania, Mia Signora-

Bunny si tirò una manata in fronte

-cosa avevamo detto? Ti chiami Amiko! A-M-I-K-O! E non chiamarmi “mia signora”, chiaro?-

-Sì, Bunny-

-sia lodato il Cielo! Ha capito- Bunny improvvisò un balletto con Rea, salvo poi guardarla in cagnesco.

-possiamo entrare? Arriveremo tardi alle lezioni- domandò impaziente Amy

-stai tranquilla, tra poco potrai sfogare tutta la tua secchionaggine-

-non è quello- rispose l’altra arrossendo –se arriviamo tardi come presentiamo Tristania?-

-Amiko. Finché non impara, la chiamiamo tutte Amiko-

Fecero ingresso a scuola, dirigendosi verso le loro aule. Tristania si sedette al banco a fianco di Bunny. La professoressa esordì con un sorrisone

-ragazzi, da oggi abbiamo una nuova compagna. Alzati pure in piedi-

Mentre Tristania si alzava in piedi, Bunny trattenne il fiato, incrociò le dita e chiuse gli occhi.

-come ti chiami?-

-Amiko Chiba-

-da dove vieni?-

-da Kyoto-

“forse” si ritrovò a pensare Bunny con un sospiro di sollievo “forse non sarà così difficile”

 

Altri giorni dopo…

 

-non è possibile! Non è possibile!-

-oh insomma, Bunny, smettila!-

-non è possibile! Quella marmocchia non può aver preso 100!-

-beh, se è per questo, li prende anche Chibiusa. Sei tu che sei ignorante-

Bunny guardò sconsolata il 54 cerchiato in rosso sul suo compito. Possibile che tutti fossero più intelligenti di lei?

-non si preoccupi, Mia Sovrana, vedrà che saprà rifarsi- rispose Tristania aprendo la porta della casa di Marzio, sorridendo per la prima volta

Bunny non riuscì a capire se le fece più male quel sorriso o la reazione di Criselide al vedere la figlia: l’agguantò senza tante cerimonie e la trascinò in una stanza.

-ma che è successo?- le ragazze si guardarono dubbiose

-il Voto del Nero- una voce femminile le fece sobbalzare.

-luna! Devi proprio farci venire un infarto? Ora mi vuoi spiegare cos’è questo coso del nero?-

-non amerai- Criselide uscì dalla stanzetta trascinandosi dietro la figlia –non odierai, non soffrirai-

-eh?-Bunny, ancora più confusa, si rivolse alla donna.

-non amerai, non odierai, non soffrirai. Questo è il Voto-

-e cosa vuol dire?-

-che non proverai amore né odio- ribatté pronta e sconvolta Amy –non provate alcuna emozione per non soffrire, ho capito giusto?-

-proprio così, Guerriera di Nettuno-

-e…e perché..perché avreste fatto una cosa tanto orrenda?-

Criselide emise un piccolo sospiro: -davvero non ricordate? Eppure, Voi sapete…-

Si avvicinò in silenzio a Bunny e le posò i palmi delle mani sulle tempie. Una moltitudine di luci prese a vorticarle davanti agli occhi, finché….

 

Circa nove secoli più in là, circa quindici anni prima…

-Criselide! Criselide, avanti, vieni fuori!-

Serenity s’incamminò per il parco, decisa a ritrovare la cognata. Ecco: da dietro un masso veniva un pianto angosciato. Ed ecco a terra, raggomitolata, una ragazzina mora

-Criselide!- Serenity si inginocchiò di fianco a lei, circondandola con le braccia- mia Cara, tuo fratello è preoccupato. Ma che è successo?-

-oh, Serenity! Prometti di non dirlo a nessuno? Specie a Endymion?-

-io…io prometto. Ma tu ora devi dirmi tutto-

-sono incinta-

Serenity sbiancò notevolmente: -cosa? Ma ti rendi conto? Chi è?-

Criselide non rispose, ma prese a singhiozzare più forte

-Criselide, rispondimi. Chi è il padre? Lo straniero?-

-sì- Criselide cercò di reprimere i singhiozzi senza riuscirci molto –mi dispiace, Serenity, io..io non volevo, davvero, lo giuro-

-ormai è tardi, per pensarci. Tuo fratello si adirerà molto, e io non posso impedirgli di punirti. Farò in modo che il bambino potrà rimanere con te- la guardò severamente- so cosa vuoi fare, Crisalide, ma t sconsiglio vivamente di farlo-

-di che parli?-

-lo sai. Del Voto-

Criselide si divincolò: - tu non puoi sapere quanto soffro. Se quel giuramento mi aiuterà, tu non puoi impedirmi di prestarlo. Ora lasciami in pace, per favore-

Detto questo, si rialzò e si allontanò di corsa. Serenity rimase a guardare la sagoma scomparire nel palazzo

 

-oh mio Dio-

-Bunny si portò le braccia allo stomaco e Marzio si precipitò a soccorrerla

-Testolina buffa! Stai bene?-

-no, ho bisogno di un po’ d’aria-

-va bene, allora andiamo tutte- Rea prese in mano la situazione, rivolgendosi a Criselide e a Tristania- voi restate qui-

-non se ne parla neanche! Non voglio tornare e trovare la casa polverizzata!-

Pochi minuti dopo, erano tutti in strada, diretti verso il bar di Moran.

 

 

Bene, ormai avrete capito che mi diverto a far soffrire sadicamente le protagoniste delle mie storie, eheheh (risatina satanica). Vi avviso che a questa storiella mancano tre o quattro capitoli (anche se sto pensando ad un seguito….), quindi vi lascerò presto. Spero nel frattempo di aver azzeccato tutto, non sono molto sicura dei voti… vabbè…

Ringrazio caldamente buffy1991, lore,WICCA87, dragon85,sissy, valery, xstellaluna, kirby,NiNieL82,genesis e Dolce Bunny, che mi hanno seguito fin qui in questa mia pazza avventura…sperando che a loro si aggiunga qualcun altro!

A presto!!!!!

 

 

 

 

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