Gaara sfida le dodici stanze

di synoa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Azzurro Mare (stanza: Nave da crociera) ***
Capitolo 2: *** Amico (stanza: dinosauri) ***



Capitolo 1
*** 1. Azzurro Mare (stanza: Nave da crociera) ***


1. Azzurro Mare Giusto perchè gli impegni non sono mai troppi, quando ancora non avevo idea di cosa mi riservava quest'anno, mi sono iscritta a un contest a turni a squadre, Le dodici stanze, indetto da ellacowgirl.
Oltre al protagonista da noi scelto all'inizio del contest, per ogni storia, ci viene assegnata una stanza (comune per la squadra), un personaggio aggiuntivo, un luogo e un prompt.
E bisogna dire che soprattutto con le stanze il nostro giudice si è impegnato!

Ma bando alle ciance, ecco a voi

Turno 1: Nave da crociera




Azzurro Mare


Gaara se ne stava appoggiato alla ringhiera della nave, perso in chissà quali pensieri a guardare la distesa di mare e cielo, azzurro ovunque.
Le varie sfumature di quel colore gli ricordavano terribilmente il giovane che tanto tempo prima l’aveva salvato. Il mare era dell’esatto colore dei suoi occhi la prima volta che lo aveva incontrato. Anche se non si vedevano molto di frequente, nel corso degli anni aveva avuto modo di vedere anche tutte gli altri toni.
Adorava tutte le sfumature dell’azzurro, e non lo sapeva nessuno.

***

Gaara se ne stava appoggiato alla ringhiera della nave, perso in chissà quali pensieri a guardare il mare. Era così da quando erano partiti, e dire che la ragione di quel viaggio era stata festeggiare la promozione della ragazza che lo accompagnava. Una giovane orfana come lei che non era davvero mai riuscita a farsi un amico voleva ovviamente celebrare con l’uomo a cui doveva tutto ciò e l’uomo che amava. La sua fortuna era tale che i due erano la stessa persona.
Passava ogni momento del suo tempo libero a guardarlo e lo vedeva sempre così solo e perso nei suoi pensieri, sempre serio, senza un amico con cui uscire qualche volta, senza una persona da amare. Nemmeno con lei si era aperto molto considerato da quanto tempo si conoscevano, ma aveva imparato a conoscerlo e a guardare oltre la sua apparente rigidità per notare la sua timidezza e la sua difficoltà a relazionarsi con gli altri. Era come lei, solo e senza una vera famiglia. Sarebbero stati perfetti insieme.
Lui in qualche modo l’aveva già scelta, tanti anni prima. Lei aveva fatto una domanda e lui le aveva fatto intendere di aver qualcosa da rispondere, anche se non sapeva come farlo. Era riuscito a rispondere ogni giorno, insegnandole a vivere.
Lei doveva ricambiare tutto ciò, aveva il potere per farlo. Ora lui non aveva più nulla da insegnarle, ma proprio per questo potevano diventare indispensabili l’uno per l’altra. Questa occasione era l’ideale, proprio quello che ci voleva.

Sul ponte soffiava un vento leggero ma Matsuri giudicò che fosse sufficiente a far volare il suo fazzoletto fino a Gaara che si sarebbe sicuramente operato per prenderlo. Lo estrasse dalla tasca, lo aprì e lo lasciò al vento.
Svolazzò un po’ e andò ad appoggiarsi per un istante sulla balaustra di fianco all’uomo che allungò la mano per afferrarlo. Vide le iniziali della sua allieva e si voltò a guardarla un po’ stupito
- Grazie! - disse lei allungando la mano per riprenderselo
- Non è da te farti scivolare le cose tra le dita. -
- Può succedere a tutti -
Rispose Matsuri cercando di non apparire imbarazzata
- Sì, hai ragione - concluse lui restituendole il fazzoletto che piegò e ripose in una delle tasche della sua gonna scura.
Matsuri prese un bel respiro indecisa se iniziare a parlare o rinunciare in partenza. Nonostante tutto Gaara la metteva ancora in soggezione a volte.
- Dimmi, Matsuri - Aggiunse il rosso accorgendosi dei tentennamenti della ragazza
- Mi chiedevo se fosse tutto a posto, da quando siamo partiti te ne stai sempre a osservare il mare -
- Mi piace molto il mare -
- E’ molto bello in effetti. -
- Hai voglia di fare qualcosa insieme oggi? - chiese poi
- Non sono stato di molta compagnia da quando siamo partiti, vero? -
- Non è tanto per la compagnia, tu non parli mai molto… Solo che vorrei passare un po’ di tempo con te -
- Cosa vuoi fare? -
- Sarà una sorpresa, vieni a prendermi alla mia stanza alle 8, d’accordo? -
- Va bene -

***

Gaara si allontanò pensando alle sorprese, ne aveva ricevute ben poche in vita sua, e ancor meno erano state quelle che aveva apprezzato. Non era sicuro che la sorpresa di Matsuri potesse risultargli gradita, anche la crociera era stata una mezza sorpresa che Gaara aveva accettato di buon grado nonostante si fosse reso conto fin da subito che quello non era posto per lui. L’unica cosa che continuava a chiamarlo verso di se era il mare, ma per contemplare le immensità del mondo era meglio essere da soli. Dopotutto aveva ancora qualche ora per se e decise di dirigersi verso il punto con la vista migliore. Di solito a quell’ora non c’era mai nessuno.

Alle 19.55 Gaara aspettava fuori dalla stanza di Matsuri.
Bussò gentilmente
- Entra pure. -
Aprì la porta e si trovò di fronte la ragazza con un vestito da sera rosso molto scollato e lungo fino a terra. Gaara rimase immobile a guardarla, decisamente non aveva capito nulla di quello che passava per la testa alla sua allieva
- Matsuri, perché mi hai invitato a questa vacanza? - chiese, diretto, dopo qualche momento
- Perché sei il mio maestro. -  disse rivelando solo parte della verità
- Solo per questo? -
- No… - aggiunse lei cercando di farsi forza
- Perché? -
- Perché mi sono innamorata di te… e volevo che tu smettessi di essere solo. -
Era sul punto di scoppiare in lacrime, Gaara se ne accorse ma non sapeva davvero cosa fare, era migliorato con i rapporti umani, ma non abbastanza da sapere come prendere una ragazzina che si proclamava innamorata di lui.
- Matsuri - la chiamò, cercando di essere dolce e fermo ma riuscendo solo a sembrare severo - Non sarà mai possibile perché non sono solo quanto credi. E poi sono convinto che tu credi di amare la figura paterna che vedi in me, non sei innamorata di me come succede tra due persone adulte. -
Si accorse subito di aver detto la cosa sbagliata sebbene credesse veramente ciò che aveva affermato. Lui e la sua mancanza di tatto. Le lacrime cominciarono a scendere copiose sul volto della ragazza, rovinandole il trucco. Decise che a questo punto, dopo averle detto di non credere nemmeno ai suoi sentimenti era meglio lasciarla da sola.
- Sei bellissima stasera… Scusami - aggiunse sulla porta, prima di tornare sul ponte a schiarirsi le idee.





Angolo del vaneggiamento:
Volete sapere qual'era il prompt? Bene perchè se avete cercato di indovinarlo molto probabilmente avete sbagliato!

Questo era il pacchetto
Prompt pacchetto: Fazzoletto
Pers. Aggiuntivo: Matsuri
Luogo: Camera da letto

Ed ecco a voi i punteggi
Grammatica e sintassi: 9/10
Stile: 5/5
Prompt pacchetto: 2/5
Pers. Aggiuntivo: 4/5
Luogo: 1/2
Attinenza alla stanza: 5/5
Originalità: 2/3
Gradimento Personale: 3/5

Tot: 31/40


Scherzi a parte, sono abbastanza soddisfatta del risultato. Ho trattato malissimo il prompt e me ne rendo conto ma era la prima volta che provavo a usarne uno. Potevo fare di meglio anche con il luogo ma mi attirava troppo l'idea del ponte della nave e il mare... Poi una mia certa amica di penna ci ha descritto gli occhi azzurri di un certo biondino in tutte le salse e dato che la stanza era con vista sul mare non potevo non citarli :)

Sono molto contenta del punteggio pieno nello stile, che mi ha lasciato abbastanza stupita, il resto era più o meno atteso...

Nota: 3 pagine di word a TNM 14 sono poche!!!!!!

Nota relativa a Matsuri: prima di ricevere il pacchetto non avevo idea di chi fosse perchè non seguo l'anime e dopo una breve ricerca su internet ho deciso che potevo combinare qualcosa di buono con lei. Per chi non lo sapesse, nell'anime è la prima allieva di Gaara, si vede in un filler e poi nel salvataggio di Gaara quando viene rapito da Alba. Per chi segue il manga è una delle due svampite che corrono verso il kazekage dopo che viene riportato in vita dalla vecchia Chiyo, non so se vi riporta qualcosa alla memoria... Io ho cercato di fare una via di mezzo tra le due dato che non sappiamo molto del personaggio.

Mi pare che sia tutto, spero che vorrete dirmi cosa ne pensate!
Go Team Spring!!!
synoa

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Capitolo 2
*** Amico (stanza: dinosauri) ***


Amico Ecco a voi la seconda one shot per il contest Le dodici stanze, indetto da ellacowgirl.

Turno 2: Dinosauri




Amico

Corro in mezzo a un prato più veloce che posso, dietro di me un rumore che si avvicina sempre di più, ma manca poco e sono convinto di potercela fare. Ne sono sicuro.
Poi vedo un luccichio davanti a me, una goccia d’acqua che cade lentamente dal cielo e riflette il pallido sole tra le nuvole, e improvvisamente so che non funzionerà, perché la bomba che io devo attivare verrà colpita dall’acqua ed esploderà con interi secondi di anticipo. Mando la mia sabbia a fermarla ma so che è troppo lontano. La bomba esploderà senza uccidere i bestioni squamosi che mi inseguono, non avevo mai visto animali del genere.
Ma che probabilità ci sono che una singola goccia di pioggia colpisca una carta bomba in mezzo ad un prato? Cade e io continuo a correre nella speranza che il mio presentimento sia sbagliato.
“Tre” inizio a contare a mente appena si appoggia al suolo
 “Due” vorrei accelerare ma non cambierebbe le cose
“Uno”
L’onda d’urto mi colpisce immediatamente, sono vicinissimo. La sabbia mi protegge e non mi faccio niente ma non sono toccati nemmeno i bestioni dietro di me, troppo lontani. L’ultima trappola è fallita quindi tanto vale fermarsi a combattere, anche se sono veramente troppi. Mi volto e proietto la mia sabbia in varie direzioni
“Gabbia di Sabbia”
“Funerale del deserto” dico chiudendo le mani
Due figure si accasciano a terra, e io ne prendo di mira altre due, le più vicine. Intanto mi compare di fianco Rock Lee, pronto a sfruttare le sue arti marziali per attaccare senza sosta.
Poco alla volta, insieme, li uccidiamo quasi tutti e inizio a preparare la tecnica finale
“Rock Lee, spostati!” urlo
Poi senza il tempo  per controllare la sua posizione perché mi sono addosso mi abbasso e poggio i palmi delle mani a terra
“Inondazione esplosiva del deserto”
“Grande fu…”
Sento un urlo e mi fermo, intorno a me è tutto immobile. Poi di nuovo un altro urlo
“Gaara!!!!”

***

“You won!”
“Abbiamo vinto” esclama un bambino grassoccio davanti un televisore
“Sì, ma mi hai ucciso!” sbotta un secondo ragazzino
“Per forza, Rock Lee è scarso…”
“Comunque una figata questa opzione per fare i crossover tra giochi.“ commenta il primo di fronte a nuove infinite opzioni di gioco
“E’ vero! Senti, devo andare a casa ora… Ci vediamo domani?”
“Ok, ti aspetto!” dice il primo
Guarda l’amico andare via e cambia il canale della tv, dimenticando accesa la consolle

***

“Rock Lee!” urlo
La sabbia risponde al mio comando prima ancora che riesca a formularlo con la mente e mi porta il corpo insanguinato del ragazzo. Non so dove sono, non so se c’è qualcuno che possa aiutarci, non so nulla… Mi chino sul corpo adagiato sulla sabbia, non so cosa fare maledizione!
“Rock Lee” lo chiamo piano, la mia voce è un sussurro
“E’ la seconda volta che mi riduci in questo stato” cerca di ridere ma gli fa male, tossisce sangue. Cerco di sostenerlo e poi lo aiuto ad adagiarsi di nuovo
“Non sforzarti” dico
So che non cambierà nulla perché nessuno può venirci ad aiutare, e le ferite di Rock Lee sono troppo gravi, non ho idea di come iniziare a curarlo. Sto per scusarmi, se solo non fossi stato così avventato e mi fossi assicurato della sua posizione.
“Scusami” mi dice lui
“Perché dovresti scusarti?” vorrei urlare ma mi trattengo. La mia voce è atona, cerco di trattenere delle emozioni che non riesco nemmeno a capire. Non mi sentivo così male da quell’ultimo incontro con Yashamaru
“Perché ti lascio qui da solo a tormentarti per un mio errore”
“E’ stata colpa mia”
“No, se le cose si ripetessero allo stesso modo mi butterei di nuovo a bloccare quel bestione che stava per prenderti.” Prende un respiro profondo, affaticato.
“Anche a costo di farmi prendere di nuovo”
“Perché?”
“Perché mi sono sacrificato per  proteggere un mio amico”
A quelle parole sento qualcosa di bagnato scivolare sul mio viso, poi una goccia scintilla alla luce del sole che ormai sta tramontando e va a posarsi su una guance di Rock Lee.
“Non piangere, sorridi e continua a vivere.” Mi dice sorridendo un’altra volta. Poi inizia a tossire di nuovo. Cerca di guardarmi con attenzione ma non ce la fa.
Le mie lacrime continuano a scendere lente ma mi sforzo di dedicargli un sorriso mentre lo sostengo di nuovo, chiude gli occhi.
“Grazie” sussurro
Mi prende la mano e gliela stringo. Riapre gli occhi a fatica
“Addio” mi dice
“Addio, amico mio” rispondo
E in quel momento so che è tutto finito, tutto. Gocce di pioggia iniziano a scendere e a lavare via tutto il sangue su di me e su di lui, mischiandosi alle mie lacrime che ormai non trattengo più, tanto non servirebbe a nulla. Vorrei urlare, correre, fuggire invece sento uno strano oblio cogliermi, intorno a me si fa tutto scuro.

***

Sono al centro di un prato con Rock Lee, non lo riconosco e non so come ci sono arrivato. Poi inizia a cogliermi uno strano senso di deja-vu, e in breve tempo ricordo tutto.
“Ti ricordi?” mormoro timoroso, c’è qualcosa che mi inquieta, che non è naturale.
Rock Lee annuisce ma non dice altro, anche lui inquieto. Gli sorrido, prima di iniziare a correre prevedendo l’arrivo dei bestioni squamati.






Angolo del vaneggiamento:
Ecco a voi pacchetti e punteggi


Questo era il pacchetto
Prompt pacchetto: Goccia
Pers. Aggiuntivo: Rock Lee
Luogo: Prato

E queti sono i punteggi
Grammatica e sintassi: 10/10            =D
Stile: 5/5
Prompt pacchetto: 3/5
Pers. base: 5/5
Pers. Aggiuntivo: 5/5
Luogo: 2/2
Attinenza alla stanza: 3/5
Originalità: 3/3
Gradimento Personale: 5/5

Tot: 41/45


Sono soddisfatta di me, ho fatto un pochino meglio con il prompt anche se ho perso qualche punto con la stanza... Ho promesso che imparerò a usare i prompt ma credo che con la prossima storia non sarà un problema... anche se penso che ne perderò in gradimento personale... La nostra giudicia ci ha fatto una sorpresa per il prossimo turno, ma scoprirete tutto a tempo debito o andando sul sito del contest...

Non mi pare di aver altro da aggiungere, solo una scemenza: con il "3 pagine sono poche!!!" non intedevo lamentarmi... capisco che ellecowgirl, che deve leggersi 12 storie ogni 2 settimane, non potesse in alcun modo mettere un limite più lungo, tuttavia qualche riga in più per descrivere meglio la scena o spiegare meglio i sentimenti dei personaggi avrebbe fatto comodo!

Lasciate un commentino, se ne avete voglia, che gli autori li leggono sempre volentieri :)

Buona serata
synoa

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