un imprevisto...speciale!

di maddystar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** una serata tra amici.. ***
Capitolo 2: *** Sempre più vicini... ***
Capitolo 3: *** E ritorno da te... ***
Capitolo 4: *** Eccoti... ***
Capitolo 5: *** Incancellabile ***
Capitolo 6: *** Nessun dolore ***



Capitolo 1
*** una serata tra amici.. ***


Il sole splendeva alto nel cielo: esso aveva lo stesso colore degli occhi di Bunny, che era sdraiata in giardino a prendere il sole. Si era presa una pausa dallo studio, dopotutto era domenica:mentre leggeva un libro, già pregustava la serata con le sue amiche in riva al mare, con tanto di falò, che la aspettava.
Marzio si trovava a Londra da tre settimane ormai, per uno stage di lingua inglese, e non aveva telefonato a Bunny nemmeno una volta dal giorno che era partito. Lei pensava che non la chiamasse poichè impegnato con lo studio: ma ogni giorno era la stessa storia, ormai non lo sentiva più.
Era fine maggio e il caldo stava incominciando a farsi sentire: la scuola stava per finire e l'estate, il periodo dell'anno dove ci si innamora di più,si stava avvicinando.
Alle 18 Bunny incominciò a prepararsi. Si mise davanti all'armadio aperto e iniziò a pensare a cosa poteva mettersi: era indecisa tra un pinocchietto rosso e un pantaloncino blu, ma alla fine scelse il primo, abbinandolo con una maglietta bianca e dei sandali dello stesso colore. Si truccò leggermente e sistemò i suoi lunghi capelli biondi raccogliendoli in una coda: verso le 20 era pronta. Poco dopo cenò e notò l'invidia di Sam,che era causata dal fatto che i genitori non gli avevano dato il permesso di uscire quella sera; lei invece era felicissima e quasi non ascoltava il fratello che continuava a chiedere ai genitori di uscire quella sera, nonostante il divieto.
Alle 21,10 suonò il citofono: era Rea con le altre,che erano venute a prenderla; dopo aver salutato i genitori e il fratello, scese. Dopo essersi salutate, si diressero verso la spiaggia: c'era da notare che Bunny non pensava più a Marzio da un bel pò, dato che lui non si faceva sentire.
In macchina, Ami stava leggendo un libro, Morea pensava ai bei ragazzi che avrebbe conosciuto in serata, Rei-arrabbiata ed imbarazzata-guidava e sgridava Marta e Bunny, che continuavano ad urlare e a far casino,facendosi osservare dalle persone nelle altre macchine.
Insomma,la serata era iniziata bene già all'andata: il divertimento già circolava tra le ragazze; dopo circa mezz'ora arrivarono in spiaggia dove,con grande sorpresa,trovarono anche Moran con un gruppo di amici.
Appena lo vide,Bunny corse verso di lui e disse:''Ciao Moran,ma che sorpresa vederti qui! Che si dice?''. Moran rispose: ''Ciao Bunny,anche io sono sorpreso di trovarvi qui; comunque nulla, le solite cose.... ehi,ho un'idea: che ne dite se passiamo la serata qui in spiaggia tutti insieme? ''. Prima che Bunny potesse rispondere,arrivò Marta da dietro che la precedette:''Ma certoo! In fondo,più siamo e più ci si diverte no?''. Moran,visibilmente imbarazzato,rispose di sì.
Quando fece poco più buio, accesero un bel falò: l'atmosfera,così felice e spensierata, e la situazione, erano adatte per nuove conoscenze e chissà cos'altro...

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Capitolo 2
*** Sempre più vicini... ***


La serata procedeva tranquilla tra le risate.
Bunny e Rea si erano staccate dal gruppo per parlare un po' da sole.
'' Questa sera mi sembri strana, Rea'', le aveva sussurato Bunny sottovoce.
'' Non credo proprio. E anche se fosse... a cosa ti riferisci?''
La ragazza improvvisamente era arrossita e cercava di cambiare discorso, seppur l'amica continuava a farle domande.
'' Lo sai a cosa mi riferisco... è tutta la sera che guardi quel ragazzo con i capelli lunghi, come si chiama... Yuri?''
Ormai sul viso della ragazza dai capelli corvini era scoppiato un fuoco, che aumentava sempre di più.
'' Ehm...''
Gli altri della compagnia erano seduti ad un tavolino del bar lì vicino, e si potevano sentire le risate fragorose dei ragazzi.
'' Su, dimmi: per caso ti piace?''
''Ehm...''
'' Almeno un pochino?''
'' Ehm forse, cioè...'', Rea stava per cedere e Bunny lo sapeva.
Yuri scherzava con Moran e le ragazze, e non sembrava per niente estraneo al gruppo, anche se si era aggiunto da poco.
I lunghi capelli castani scendevano sulle sue spalle massiccie, e i suoi occhi verdi risplendevano con il neon dell' insegna del bar.
'' Ok, lo ammetto.... stasera l'ho visto per la prima volta ed è stato un attimo: non posso fare a meno di guardarlo per quanto è bello... sento di essermi innamorata stavolta''.
Per la gioia saltò addosso a Bunny, che era rimasta quasi schiacciata dal peso dell' amica.
'' Finalmente, sono felice per te... almeno non passerai più le giornate a sgridarmi per i ritardi, i compiti e quant' altro...'', aveva detto con un sorrisetto beffardo sul viso.
'' Non ci provare, continuerò la mia missione finchè non diventerai più responsabile...''
'' Allora tranquilla, è una sfida persa!'', erano scoppiate a ridere ed erano cadute entrambe nella sabbia.

Intanto tra gli amici seduti al bar era iniziato un torneo di carte.
'' Trentuno, ragazzi'' aveva detto scoprendo le carte il ragazzo dai capelli corvini, Seiya, tenuti legati in un codino.
'' Ma non è possibile, è la quarta volta di seguito che succede! Secondo me il mazzo è truccato!'', avevano detto sbigottiti ed erano scoppiati successivamente tutti a ridere.
'' Uffa io mi sono stufato di giocare'' Moran aveva poggiato le carte sul tavolo. '' Che ne dite di fare qualcos' altro?''.
''  Cosa, di preciso? Hai idee?'',
'' Per terminare una serata così, proporrei un gioco stupido, ma sempre attuale: il gioco della bottiglia!!'', aveva detto Marta entusiasta.
'' E ti pareva che un' idea così non usciva da te, cara biondina'' era stata la risposta pronta di Yaten, il ragazzo dai capelli color argento.
'' Ma stai zitto tu!!''.
La biondina faceva l'offesa, ma in realtà voleva vedere la sua reazione.
Si erano alzati per andare a chiamare Rea e Bunny, che stavano continuando a parlare sedute in spiaggia.
'' Che dite, vi unite a noi o volete continuare a stare per conto vostro?'', aveva detto Yuri scherzosamente, spostandosi la frangetta dagli occhi; quelli di Rea invece si erano illuminati.
'' Ma certo che ci uniamo...vero Bunny?'', la ragazza dai lunghi codini biondi aveva fatto in tempo ad annuire, prima di essere trascinata dalla ragazza corvina verso un altro punto della spiaggia.
Si erano seduti poco più in là, in un punto isolato della spiaggia; l'atmosfera si stava surriscaldando.
'' Su, incominciamo questo gioco: Morea, fai fare tu il primo giro alla bottiglia'', la ragazza, visibilmente imbarazzata, l' aveva girata, seguendo il consiglio del ragazzo biondo.
Il collo della bottiglia si era fermato verso Marta, che aveva gli occhi lucidi.
''Allora, domanda o penitenza?''
'' Vada per la penitenza va'', aveva detto la biondina con sguardo di sfida.
'' Dai un bacio a Seiya'', sul viso del ragazzo era spuntato un sorrisetto malizioso.
Marta era arrossita, però aveva trovato un modo per evitare il bacio...
'' Stasera sono generosa: lascio la mia dolce penitenza a Bunny, ne sarà felice!!''
La ragazza dai lunghi codini e il ragazzo dai capelli corvini erano impegnati a parlare, quando si accorsero che tutti li stavano fissando, e sia Seiya che Bunny avevano capito dal gesto di Moran cosa dovevano fare.
Erano entrambi arrossiti, e riuscivano a stento a balbettare qualche parola: dalle loro bocche erano usciti solo degli '' Ehm..'' non molto chiari.
'' Susu, vogliamo vedere questo bacio! Bacio, bacio, bacio....!'', era partito un coro.
'' Nono, io non ci penso proprio... non ho nessuna intenzione di baciare quello lì''
'' Sono della stessa idea, non mi va di baciare quella bambina viziata!'' aveva risposto pronto Seiya.
Insomma, si erano appena conosciuti e già facevano scintille... litigando.
Gli altri della compagnia, dopo aver insistito per un altro po', alla fine avevano lasciato perdere; ma non sapevano che qualcosa tra quei due, che ora non si potevano vedere, sarebbe successo...

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Capitolo 3
*** E ritorno da te... ***


Passata mezzanotte, tutti si stavano preparando per tornare a casa, dopo quella serata di divertimento.
'' Che serata fantastica ragazzi, da ripetere al più presto! '' , aveva detto Marta con aria entusiasta, mentre si sistemava il grande fiocco rosso che portava tra i capelli.
'' Assolutamente! '' , avevano risposto in coro Morea, Bunny e Rea : quest'ultima non aveva smesso un momento di guardare Yuri, che intanto parlava con Moran.
Il biondino e il ragazzo dai lunghi capelli castani volevano continuare la serata in un altro locale ed avevano invitato anche le ragazze, che però avevano rifiutato poichè  Bunny sembrava strana, e le altre se ne erano accorte.
Prima di salire in macchina avevano salutato i ragazzi e poi ognuna era tornata a casa, con la promessa di rivedersi tra pochi giorni.

La ragazza dai lunghi codini era sola a casa, dato che i genitori e il fratello erano andati a trovare dei parenti ed erano rimasti lì; mentre si stava preparando per la notte, aveva sentito il suo cellulare squillare.
Appena aveva finito di cambiarsi aveva preso il telefono tra le mani: si era immobilizzata quando aveva letto sul display chi era; era proprio lui, il ragazzo amato che non si faceva sentire da mesi, e che proprio ora aveva deciso di farsi risentire.
''Pronto?'', aveva risposto con tono curioso, ma anche impaurito.
'' Ciao Bunny, sono Marzio'' . Un brivido era passato lungo la schiena della ragazza, appena udita la sua voce; ma era furiosa per il fatto che non si fosse fatto sentire per così tanto tempo, e aveva deciso di farglielo sapere.
'' Ciao'', aveva salutato con voce sprezzante, '' finalmente ti sei deciso a farti risentire, pensavo fossi sparito.''
'' Ehm... ma sai, ho dovuto studiare molto e non ho avuto tempo di chiamar... '', il ragazzo, che cercava di giustificarsi con scarso successo, era stato bloccato da Bunny.
'' Non mi sembra un buon motivo per farti risentire dopo tutto questo tempo: sicuramente ne hai avuto, ma forse eri troppo impegnato per pensare a me, la tua ragazza, che voleva sentirti e aspettava almeno una tua chiamata o un messaggio.'' Le ultime parole della ragazza non lasciavano molto spazio all' immaginazione di quanto fosse delusa e furiosa della situazione.
'' Dai non dire così, ti giuro che ho avuto molto da fare lì a Londra. Non ti arrabbiare così...'', Marzio diceva quelle parole con tono leggero, quasi non si rendesse conto della situazione.
Ma Bunny, questa volta, non si sarebbe lasciata prendere dal sentimento che provava per lui, e voleva farglielo capire per bene.
'' E' inutile che cerchi scuse inutili, questa volta non lascio correre, mi sono stufata. Vado a letto, buonanotte.''
'' Ma Bunny... '', il ragazzo cercava di risollevare il tono della telefonata.
'' Ho detto buonanotte. ''.
Dopo queste parole, la ragazza aveva chiuso la telefonata e spento il telefono; sdraiata sul letto però, non riusciva a prender sonno, e ripensava alla chiamata con il suo ''ragazzo'' , se ancora poteva essere definito così.

Ricordava ancora il giorno in cui le aveva detto dello stage, era così entusiasta dell'opportunità che gli era stata offerta.
'' Bunny, devo dirti una cosa'', il tono del ragazzo era così felice, che quasi non sembrava vero.
'' Dimmi Marzio'', aveva risposto la biondina guardandolo negli occhi azzurri, così profondi, dove adorava specchiarsi.
'' Mi hanno offerto un'opportunità che non posso rifiutare, è troppo importante...'', Bunny ascoltava attentamente, senza perdersi nemmeno una parola. ''... uno stage a Londra. Credo che sia molto importante che lo faccia, per prepararmi al mondo del lavoro in maniera migliore... ''. Marzio cercava di convincere la sua ragazza che fosse un' esperienza utile per lui, ma lei non ne era molto convinta.
'' Ah,'', aveva sospirato, ''va bene Marzio, sono felice per te: sono sicura che ti sarà molto utile per la tua futura carriera da medico! ''. Cercava di nascondere il suo dispiacere per la partenza del ragazzo con un sorriso, ma il risultato non era dei migliori; già lo vedeva poco, ora doveva anche partire...
'' Sicura che non ti dispiace che io parta? Non ti vedo molto convinta... '', se ne era accorto anche lui che non l'aveva presa bene, ma non sapeva cosa aggiungere.
'' Sisi stai tranquillo, se ti rende felice è la cosa migliore che tu possa fare''.
La voce nella sua testa diceva '' Stupida, digli di non partire! Non vedi come ti ha ridotto questa notizia?'', ma poi pensava '' Se lo rende felice, è meglio che lo lasci partire...''.
Alla fine il pensiero altruista aveva vinto su quello egoista.
'' Prometto che mi farò sentire più spesso che potrò, mia Bunny'', aveva detto queste parole stringendola a sè, '' non sparirò, non ti lascerò sola.''
Appena finito di dire queste parole, dopo averle messo due dita sotto al mento per farsi guardare da lei, l'aveva baciata.

Tutto questo era diventato nulla.
Una promessa non mantenuta, inconsistente; non pensava che Marzio potesse essere un ragazzo così egocentrico da scordarsi delle persone che amava, di lei. Non le interessava neanche quale fosse il motivo del suo dimenticarsi, il sentimento che provava ora respingeva qualsiasi voglia di sapere.
Dopo questo pensiero, era riuscita finalmente ad addormentarsi.

Marzio continuava a riflettere sulla telefonata appena conclusa, sulle cose che si erano detti.
Non riusciva a credere di essersi dimenticato di tutti gli affetti, dopo essere partito per Londra : la sua ragazza aveva ragione di essersi arrabbiata in quel modo, di non aver voluto continuare la telefonata. Nel tempo libero, quando staccava la spina dallo studio, andava spesso e volentieri a feste in centro, invitato dai suoi amici di corso; perdeva molto facilmente il controllo, facendo cose che in presenza di Bunny non avrebbe mai fatto.
Durante una di quelle feste aveva conosciuto una ragazza, una certa Sidia, che aveva poi scoperto essere una sua compagna di corso di cui non si era mai preoccupato. Quando l'aveva conosciuta, sembrava una ragazza tranquilla che poi si era rivelata essere tutt' altro: tra un aperitivo qui e uno là, era riuscita a tenersi Marzio sempre più stretto e a fargli dimenticare la ragazza, che invece attendeva una sua telefonata o un suo pensiero.
Il ragazzo, accortosi della strana situazione, aveva tentato più volte di mettere fine ad essa ma senza riuscirci; era come se fosse diventato un burattino nelle sue mani e, ogni volta che provava a ribellarsi, Sidia lo minacciava, dicendogli che avrebbe detto tutto a Bunny, inventandosi la scusa che Marzio l'aveva tradita con lei.
Ma questa volta si era stancato.
Dopo la telefonata di quella sera, era intenzionato a fare qualcosa per farsi perdonare dalla sua Bunny, qualsiasi cosa.
Improvvisamente aveva avuto un'idea: sarebbe andato da lei senza avvertirla, anche se l'avesse accolto in modo positivo o meno, non gliene importava molto.
Voleva solo farsi perdonare o almeno tentare di convincerla a farlo, e nessuno l'avrebbe fermato.

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Capitolo 4
*** Eccoti... ***


Bunny era rimasta abbastanza scossa dalla telefonata ricevuta pochi giorni prima; ripensava ad essa con una certa frequenza, non sapendo cosa fare. Sicuramente non voleva perdonare Marzio per il comportamento che aveva avuto con lei: un comportamento scorretto e insensibile che non si dovrebbe avere neanche con il peggiore degli amici, figuriamoci con la persona amata.
Passava le giornate a casa, tra fumetti e computer, senza aver voglia di vedere nessuno, nemmeno il suo gruppo di amiche, che non sentiva da un po' ; pensava di aver perso tutto ciò che aveva di importante, l'unica persona a cui teneva più delle altre... ma sapeva di sbagliarsi, non esisteva solo lui nel suo piccolo, c'erano anche le sue amiche.
'' Uff, un pomeriggio come gli altri: noioso e afoso- sbuffava mentre era sul letto, sdraiata con il fumetto che le copriva parte del volto- quasi quasi me ne vado fuori a rilassarmi, dato che qui al chiuso non riesco proprio nell'intento.''
Detto ciò, aveva lasciato il fumetto sulla scrivania ed era corsa fuori in giardino, sperando di riuscire a rilassarsi un po'.

'' E' da alcuni giorni che non vedo Bunny, mi sto preoccupando'', aveva detto Morea   guardando intorno a sè, seduta sulla scalinata del Tempio della famiglia Hino in compagnia di Rea e Marta, dato che Ami era rimasta a casa per studiare.
'' Idem'', aveva risposto Rea con aria distratta,mentre spazzava e cercava di non pensare a Yuri, il ragazzo che aveva conosciuto qualche sera prima e per il quale aveva preso una bella cotta, '' forse si sarà allontanata un po' da noi perchè aveva bisogno di star sola... ''. ''Non ne sono sicura'' , l'aveva interrotta Marta con tono deciso, '' sarà una conclusione buttata lì per lì, ma penso che c'entri qualche persona, qualcuno che non sentiva da tempo.''
''Marzio!'', avevano urlato all' unisono dopo qualche attimo di silenzio.

Dopo essersi fatta una doccia ed essersi vestita, si stava asciugando la folta chioma bionda all'aperto, ripensando ancora alla chiamata di Marzio.
'' Ovviamente è giusto partire e non chiamare nessuno, isolarsi completamente dalle persone care... non trovo contraddizioni!'' , aveva detto guardando una loro foto dove si abbracciavano, seduti su un prato; quella foto risaliva a poco prima che lui partisse. ''... mi sembra più che giusto.''
In un impeto di rabbia aveva strappato la foto in tanti pezzettini, sperando di distruggere il suo ricordo, che ancora permaneva nella sua testa.
Giusto, un ricordo.
La cosa più difficile da dimenticare, specie se legato a una persona che hai amato e che ti ha deluso, abbandonandoti, andando a chilometri di distanza da te; e pensare che avevi anche dato completa fiducia a questa persona, ti distrugge ancora di più.
Ma non ci voleva più pensare. Aveva buttato i resti del suo passato, sotto forma di pezzettini di una foto, dritti nella pattumiera: ed è lì che sarebbero dovuti stare.
Era il momento di risollevarsi... quante occasioni non aveva colto, offuscata da quell'amore che si era rivelato falso ed ingannatore!
Le si era illuminato il viso quando aveva pensato a Seiya, il ragazzo che aveva conosciuto in spiaggia poche sere fa... capelli neri, fisico slanciato e occhi azzurri, un sogno. '' Conoscerlo meglio non sarebbe una cattiva idea... '', aveva detto con sguardo furbo, mentre le era scappato un sorriso.

Marzio era seduto sulla poltrona, mentre leggeva un libro, '' Il giovane Holden''.
Sapeva di essersi comportato in maniera scorretta con Bunny e, come aveva deciso qualche sera prima, era deciso a tornare da lei per cercare di farsi perdonare, anche se la vedeva molto difficile come situazione. Aveva preso il biglietto aereo di sola andata verso l' Italia, verso il luogo dove si trovava la sua Bunny, e sarebbe partito oggi pomeriggio, alle 18 precise. '' Anche se la vedo difficile che mi perdoni al primo impatto, so che lo farà, ne sono convinto!'', aveva detto, sfoderando un sorriso malizioso, ''...e poi, senza di me non è nulla, è solo una ragazzina che ha solo le sue amiche come sostegno.'' Detto questo, si era andato a preparare, dato che erano già le 15,30, e doveva arrivare verso Heathrow.

Bunny aveva trovato, fortunatamente, il numero di Seiya nella borsa;  in un primo momento era indecisa se chiamarlo o meno, ma poi aveva deciso di farlo. Compose il numero e stava aspettando che l'interlocutore, dall' altra parte, rispondesse.
''Pronto?'', aveva risposto Seiya abbastanza scocciato, dato che era tutto il giorno che lo tempestavano di chiamate e non riusciva a rilassarsi neanche un momento.
'' Ciao Seiya, sono Bunny, la ragazza che hai conosciuto un po' di sere fa, quando siamo usciti tutti in gruppo... ero con le mie amiche. '', aveva detto Bunny con un po' di imbarazzo, temendo che lui non si ricordasse di lei, dopo l'uscita.
'' Mmm, aspetta un attimo... sei la ragazza che aveva quella buffa pettinatura ad Odango?'', il ragazzo non era riuscito a trattenere una grossa risata, che aveva fatto sorridere Bunny.
'' Si, sono io. Ma possibile che tutti mi ricordino solo per quel dettaglio? Ho tante altre qualità!!! '', aveva detto con finto tono arrabbiato.
'' Dai Testolina Buffa, sto scherzando. E comunque, forse ti ricordano per quel dettaglio perchè non credo ci siano molte ragazze con quella pettinatura... '', Seiya cercava di risollevare la telefonata.
'' Ma come fai a conoscere uno dei miei tanti soprannomi, in particolare questo? Mi chiamava così una certa persona... ma non importa. Ti ho disturbato?'', Bunny era arrossita vistosamente ma, per fortuna, attraverso una chiamata a voce non si poteva vedere.
Per qualche minuto Seiya non aveva risposto, pensando alla serata dove l'aveva conosciuta. Era bella di una bellezza rara, che non si trovava in tutte le ragazze della sua età; con un fisico perfetto, i suoi grandi occhi blu che sprizzavano gioia e scrutavano dappertutto... era speciale. Ma la risposta della ragazza lo aveva riportato alla realtà.
'' Ehi, ci sei? Non è che mi ti sei addormentato al telefono eh? Comunque prima scherzavo. '', Bunny aveva urlato ciò al telefono perchè il ragazzo non rispondeva.
'' Nono, non ti preoccupare, è che ero sovrappensiero... e poi, con l'urlo che hai fatto, sicuramente non sto dormendo, ma dopo sentirò di meno!'', la risposta del ragazzo era stata fatta per far sorridere la ragazza ed era riuscito nel suo intento.
'' Ma brutto... vabbè  fa nulla, oggi non mi voglio arrabbiare. Anzi, parlare con te mi ha risollevato la giornata; ora ti lascio, torno a leggere qualche fumetto va... ci sentiamo presto, un bacio! '', era tornata la solita Bunny.
'' ... come se non facessi altro dalla mattina alla sera! Ovviamente scherzo... a presto Testolina Buffa'', Seiya aveva terminato la chiamata.
'' A presto, Seiya'', aveva concluso la chiamata con un sorriso.
Dalla mattinata fino a questo momento del pomeriggio, l'umore della ragazza dai lunghi codini era passato da pessimo ad euforico. Sapeva che questi cambiamenti improvvisi non facevano bene, ma non gliene importava; ora si sentiva la persona più felice su questa Terra.

Rea aveva salutato le amiche e si era diretta verso casa di Bunny, per andarla a trovare; anche se litigavano spesso, c'erano sempre una per l'altra.
Aveva suonato varie volte il campanello, ma non aveva ricevuto nessuna risposta; '' Forse starà dormendo, chissà'', aveva detto, e si era diretta verso il Tempio, di nuovo.
Bunny in effetti, per la contentezza, si era addormentata: ma era un sonno sereno, che le mancava da tanto tempo.

Marzio si trovava sull' aereo ed stava quasi per atterrare, mentre stava leggendo sempre lo stesso libro che aveva interrotto a casa, per prepararsi. Sempre più convinto di ciò che sarebbe successo, ostentava un sorrisino malizioso, pensando che la situazione si sarebbe risolta a suo favore, ma si sbagliava.

Il ragazzo moro dal lungo codino, dalla fine della chiamata, non aveva smesso di pensare un attimo a Bunny: voleva concentrarsi sulla musica, ma proprio non ce la faceva.
'' Testolina Buffa, Odango Atama... perchè non ti ho incontrata prima? Sarà, ma questa è la prima volta che sento veramente di essermi innamorata di una ragazza... che sia la volta buona?'', aveva detto tra sè e sè. Dopo una riflessione di qualche minuto, aveva avuto un'idea: le avrebbe lasciato un piccolo omaggio anonimo, perchè ancora non era sicuro che anche lei contraccambiasse i suoi sentimenti. Era uscito e aveva comprato una dozzina di rose rosse; dopo aver raggiunto la casa della ragazza( sapeva dove abitava perchè Marta gli aveva dato l'indirizzo), aveva lasciato davanti alla porta il mazzo di rose con un bigliettino bianco, ed era scappato a casa. Si sentiva felice, sopra ogni limite.

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Capitolo 5
*** Incancellabile ***


Dopo il pessimo periodo che aveva passato, la ragazza dai lunghi capelli biondi si era ripresa ed aveva riallacciato i rapporti con le persone più care, in questo caso le sue amiche. Pensava a Seiya, quel ragazzo che le aveva strappato sorrisi ed era riuscito a farla riprendere, attraverso le varie telefonate che si erano fatti durante la settimana. Marzio era completamente sparito dai suoi pensieri, e non ci sarebbe tornato per un bel po'.
Quel pomeriggio Bunny aveva fissato il mazzo di rose che si era trovata davanti la porta di casa, in un misto tra stupore e curiosità di sapere chi le avesse mandate; non resisteva alla tentazione di rileggere il bigliettino, allegato alle rose, sul quale era scritto '' Alla ragazza che, con la sola voce e il solo sorriso, riesce a rendermi felice, sopra ogni cosa.'' e a chiedersi chi fosse il mittente.
'' Mmm... devo cercare di distrarmi da queste rose e da questo '' ammiratore segreto''- aveva detto, facendosi scappare un sorriso- sarà meglio andare dalle ragazze!''. Detto ciò, aveva preso le chiavi ed era uscita, in direzione del Tempio.

Il resto del gruppo era riunito sulla scalinata del Tempio: Rea spazzava il cortile antistante, Morea pensava a quel ragazzo che aveva visto pochi giorni prima e in cui aveva notato una ''vaga'' somiglianza con un suo ex,Marta era al cellulare con Yaten ed Ami leggeva un capitolo del libro di medicina, per l'esame che avrebbe dovuto sostenere da lì a poco.
'' Quella ragazza... ti pareva che non fosse in ritardo, come al solito.'' , aveva esordito Rea, per spezzare quel silenzio imbarazzante; '' Dai, non la rimproverare sempre - le aveva risposto Marta chiudendo la chiamata- avrà avuto i suoi buoni motivi... tra poco sarà qui, ne sono sicura'' . Le altre erano troppo prese dalle loro attvità per rispondere.
'' Eccomi ragazze, scusate il ritardo!'', aveva urlato una voce proveniente dall' entrata del tempio: le ragazze si erano tutte girate verso quella parte, spaventate dall'urlo. ''Finalmente Bunny... era ora !'' , avevano esordito Ami e Morea, trovandosela davanti : era mezz' ora che l' aspettavano; poco dopo Bunny si era seduta vicino a Morea.
Avevano passato tutto il pomeriggio a parlare, recuperando il tempo in cui non si erano viste; verso l'ora di cena, ognuna era tornata alla propria abitazione.

Marzio era tornato nella sua città da un po' di giorni, con lo stesso obiettivo che si era prefissato prima di partire; ma ancora non si decideva a riallacciare i rapporti con Bunny. Dopo l'ultima telefonata che avevano avuto non si erano più sentiti, ed entrambi avevano cercato di distrarsi, ognuno a modo suo; il ragazzo era rimasto in contatto con Sidia, la sua ex compagna di corso, nonché sua nuova ragazza, che sarebbe venuta a vivere con lui in Italia.
Era sul punto di mettersi a studiare quando aveva lasciato tutto e, mettendosi un giacchetto poggiato lì sulla sedia, aveva preso le chiavi ed era uscito, per dirigersi verso la casa della persona che non sentiva da circa un mese e che aveva trascurato.

Seiya era sdraiato sul divano, intento alla lettura di un libro sulla musica di qualche decennio fa. Si era deciso, finalmente, ad andare a casa della ragazza dai lunghi codini: era ormai certo dei sentimenti che provava verso di lei ed era deciso a dirglielo di persona, pensando che il bigliettino e l'omaggio fossero stati rifiutati o non graditi. ''Oggi pomeriggio vado e le parlo'', aveva detto con tono deciso ma allo stesso tempo entusiasta: aveva posato il libro e, approfittando dell' assenza dei fratelli, si era precipitato fuori casa.

Bunny, dopo la giornata passata in compagnia delle amiche e dopo aver cenato, stava guardando il telegiornale sdraiata sul letto. ''Una giornata così ci voleva proprio'', aveva detto raggiante la ragazza, '' vorrei tanto che tutte le giornate fossero così''. Sollevandosi un poco, il suo sguardo era andato a posarsi su un fogliettino, dove vi era scritto il numero di Seiya; pensava spesso al ragazzo e desiderava vederlo, quando ci fosse stata occasione. Un pensiero era andato anche a Marzio, il ragazzo con cui non voleva più avere nulla a che fare, ancora delusa dal suo comportamento.
Mentre era immersa nei suoi pensieri, aveva sentito suonare il campanello, così si era alzata per andare ad aprire: si era trovato davanti il ragazzo che poco prima aveva detto di voler vedere, Seiya.
''Ehm... ciao Bunny'' , aveva esordito il ragazzo, visibilmente imbarazzato, '' scusa per l'ora, ma mi era venuta voglia di vederti... dopotutto, è passato un bel po' di tempo dall' uscita!''. Il ragazzo era scoppiato in una risata, per cercare di mascherare la tensione e l' imbarazzo.
'' Ciao Seiya'' , aveva detto abbracciandolo forte, '' che piacere vederti! Hai proprio ragione, ne è passato di tempo dall' uscita sulla spiaggia, quella dove ci siamo conosciuti... diciamo che parlare al telefono non è proprio la stessa cosa... ma prego, accomodati! '', aveva detto dandogli una pacca sulla spalla.
'' Esatto,non è la stessa cosa... infatti sono corso qui'' , aveva detto il ragazzo, sottovoce.
Bunny aveva preso due tazzine per il caffè mentre Seiya, ancora più imbarazzato ma riuscendo a non darne prova, si era seduto sulla morbida poltrona rossa del soggiorno. ''Allora, cosa mi racconti?'', la ragazza stava versando il caffè, mentre parlava; '' ma niente, le solite cose... uscite, concerti e le litigate con i miei fratelli!'' , dopo questa battuta erano scoppiati entrambi in una fragorosa risata, mentre si stavano rilassando in una fredda serata di fine Ottobre, che procedeva tranquilla.
Verso le 23, dopo varie chiaccherate, il ragazzo era pronto per andarsene, ma prima voleva ( e doveva) dire una cosa a Bunny, che le aveva fatto passare una serata così piacevole. '' Senti Odango- Atama, io dovrei dirti una cosa...'', aveva detto,prendendo tempo, '' spero non ci rimanga male''.
'' Certo, dimmi...'', la ragazza era curiosa ma allo stesso tempo inquieta, riguardo a ciò che avrebbe potuto dirle. '' Hai per caso trovato delle rose, con un bigliettino, sulla soglia di casa?'', la situazione stava diventando sempre più tesa; lei lo aveva guardato quasi indifferente, ma celava un' inquietudine che faticava a nascondere.
''Si, esatto... tu come fai a saperlo?, Bunny era rimasta sorpresa dalla domanda del cantante; Seiya era arrivato al limite e si vedeva, così stava per dirle la verità.
'' Beh ecco, quelle rose te le ho mandate io'' , si era tolto finalmente un peso dal cuore, ''... fin dalla prima volta che ti ho visto, sono rimasto colpito dal tuo carattere, dalla tua bellezza... insomma da te, e mi sono innamorato'' .
La ragazza dai lunghi codini biondi non parlava più, ma era costretta a dire qualcosa, altrimenti la situazione sarebbe rimasta così, senza una soluzione. Poche ore prima stava pensando a lui; nello stesso momento le era venuto in mente Marzio, colui che l'aveva trascurata e, quasi certamente. non solo quello. Mai si sarebbe immaginata che la giornata si sarebbe conclusa così, in una maniera così particolare.
'' Insomma, questa notizia mi ha lasciato un po' stupita, ma sappi che non sei l'unico ad essere rimasto affascinato da una persona... lo sono rimasta anche io e, precisamente, di te''. Entrambi non erano più tesi, anzi: erano sollevati che tutta la tensione che si era creata si fosse sciolta.
Seiya, senza pensarci due volte, l'aveva baciata e stretta a sè, quasi a non voler rovinare il momento che si era creato. Il ragazzo si era staccato e, con tono timido, le aveva detto '' Grazie della stupenda serata. Notte e sogni d'oro Testolina Buffa, ci vediamo''. Detto ciò, era uscito e si era diretto verso casa, mentre la ragazza aveva sussurrato '' Buonanotte...'' e si stava dirigendo verso la camera da letto, riflettendo su ciò che le era successo.

Verso la mezzanotte, Marzio era arrivato davanti alla casa dell'ex ragazza.
Guardava il giardino che la circondava, ricordandosi di tutti i bei momenti passati insieme a lei, che ormai non valevano più nulla. Si era avvicinato pian piano verso la porta, sospirando; anche se era tardi, non gliene importava molto.
Mentre stava per bussare, gli era venuto in mente che la situazione era talmente compromessa da non poter essere cambiata e nemmeno migliorata: così era tornato dritto a casa, con aria sollevata e un sorriso beffardo sul viso, senza nemmeno aver provato a riallacciare i rapporti con lei, convinto che forse era meglio così .

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Capitolo 6
*** Nessun dolore ***


Marzio era tornato a Londra da Sidia e le loro giornate trascorrevano serene, almeno fino a quella serata di fine Novembre, mentre una pioggia incessante stava  scendendo sulla città. La ragazza era riuscita a farlo innamorare di sè, oltre che nel suo intento; il ricordo di Bunny era ormai totalmente svanito, e non sarebbe più tornato.
'' Marzio, stasera avrei una cena con alcuni miei amici... non ti dispiace, vero?" aveva esordito la ragazza, con tono entusiastico.
"Nono, ci mancherebbe... tanto stasera sarei stato impegnato con lo studio, e quindi non sarei potuto venire" , aveva risposto il ragazzo, mentre era seduto sul divano,intento a leggere un libro, "... ma per curiosità, chi sono questi tuoi amici? Immagino siano persone per bene, conoscendoti... ", aveva continuato.
" Certo, ma perché me lo chiedi? C'è qualcosa che non va?", Sidia sembrava preoccupata.
" No. Come ho detto, era solo per curiosità... e anche per il fatto che sono diversi giorni che ricevi continue telefonate."
" Ah... per quelle dici? Erano chiamate per organizzare la serata! Per cercare di sentire un po' tutti, se erano disponibili a venire... ", Sidia provava a sdrammatizzare la situazione,ma aveva ottenuto solo indifferenza.
" Va bene. Ti auguro buona serata, divertiti.", aveva concluso Marzio, alzandosi e dandole un bacio leggero sulle labbra, mentre saliva al piano superiore della casa.
La ragazza, rimasta sola, rifletteva sulla discussione appena finita e appariva per niente tranquilla. " Devo continuare a mentire a Marzio, a nascondergli che mi sono innamorata di un altro... ci devo riuscire. In fondo, è solo un amore passeggero... o almeno penso" . Dopo aver finito di lavare i piatti, si era diretta verso le scale per raggiungere il suo ragazzo in camera e prepararsi per la serata.
Il ragazzo dai capelli corvini, dal canto suo, era assorbito completamente dai suoi studi e dal nuovo amore, e non pensava ad altro.

" Stasera esco con il mio Seiya, che felicità!'', ripeteva la ragazza dai lunghi codini, mentre saltellava per la stanza, ''... non vedo l'ora... !'' continuava, cercando un vestito che fosse adatto per la serata.
Dopo il bacio di parecchie sere fa, la situazione tra i due ragazzi si era evoluta : c'erano state altre uscite, sia pur in gruppo, ma che vedeva loro sempre vicini e con una sempre maggiore complicità.
Una sera di queste, durante un' uscita in pizzeria, Bunny si era alzata da tavola per andare un po' fuori, nel parcheggio antistante. " Seiya, Seiya, Seiya... il bacio di quella sera ha avuto conseguenze, anche se non me lo sarei mai aspettato... sono passata da una semplice attrazione nei tuoi confronti ad essermi innamorata di te. Ma come faccio a dirtelo? So che provi lo stesso per me, ma non so proprio come spiegarlo... ".
In quel momento, il ragazzo dai lunghi capelli corvini era uscito dalla pizzeria e l'aveva vista, tutta sola, seduta su un muretto. " Hey, tutto bene?'', aveva detto, appoggiandole una mano sulla spalla e facendola voltare verso di lui.
" Oh Seiya, non immaginavo fossi qui; certo, stavo solo pensando... '', aveva detto, guardandolo dritto negli occhi, '' alla nostra situazione ''.
In quel momento, nella testa del ragazzo si era instaurato un unico pensiero, che ne includeva altri simili: e se il bacio di quella sera non fosse stato gradito da Bunny? Se non voleva più vederlo? Se... era stato troppo impulsivo nel dichiararle i propri sentimenti? Non riusciva ad essere tranquillo, con il cuore che gli martellava nel petto.
'' In che senso?'', aveva detto ingenuamente; era diventato rosso in volto, ma con il buio non si vedeva.
'' Nel senso... quel bacio non mi ha lasciato indifferente; quella sera, come ti avevo detto, provavo una semplice attrazione nei tuoi confronti, che forse era provocata anche dal fatto che mi ero allontanata da poco dal mio ex...'', Bunny stava tremando.
'' E... quindi?'', il cuore di Seiya batteva sempre più forte e il ragazzo pensava che i suoi pensieri non fossero solo tali, ma anche fondati.
''... da una semplice attrazione sono passata ad innamorarmi di te, e stavolta non ho dubbi ''. Uno splendido sorriso era spuntato sul suo viso, e non voleva andarsene.
Seiya era rimasto allo stesso tempo sconcertato e felice.
Cosa poteva desiderare di più, oltre che i suoi sentimenti fossero ricambiati? Cosa c'era di più bello? Nulla... e questa risposta si era ripetuta più volte nella sua mente.
'' Davvero? Non mi stai dicendo così solo per farmi contento, vero Odango Atama? Vero? '', il ragazzo non riusciva a smettere di guardarla e aveva pensato, tra sé e sé '' se questa è realtà, qualcuno mi dia un pizzicotto, non ci posso credere! ''.
'' Certo... e come ho detto, non ho più dubbi! '', aveva detto Bunny, sostenendo lo sguardo e specchiandosi nei suoi occhi scuri.
Seiya, dopo aver sentito l'ultima risposta, l'aveva baciata e stretta a sé, come se non avesse voluto far finire quel momento, farlo durare per sempre; quei venti minuti erano sembrati un' eternità, densa di emozioni.
Bunny si era preparata ed era pronta per uscire; si doveva vedere con il ragazzo alle 20 davanti al Crown, per poi dirigersi al ristorante. Aveva preso le chiavi e, dopo aver chiuso la porta di casa, si era diretta verso la macchina, con tutta l' impressione che la serata sarebbe stata particolare, come erano -del resto- tutte quelle con lui.

Marzio era sdraiato sul letto e la sua mente era affollata dai pensieri.
'' Mmm... questo periodo Sidia è strana, e anche le risposte che dà lo sono. E' possibile che mi stia nascondendo qualcosa, oppure è solo stressata?'', aveva detto, rigirandosi su un lato e spegnendo la luce, '' oppure sono io che non le do abbastanza attenzioni? Che non sono abbastanza presente? Che sono preso troppo dagli studi? Mmm...''.
Dopo aver finito  la frase, si era addormentato, immerso nei suoi dubbi e senza nemmeno una certezza.

Sidia, intanto, era a divertirsi: la festa stava procedendo, e lei era già su di giri per colpa dell' alcool. Quella sera non voleva porsi limiti, voleva soltanto divertirsi.
Il ragazzo biondino di cui si era innamorata, la stava trascinando nella sua automobile. ''Dove mi porti?'', aveva chiesto la ragazza, totalmente ubriaca; il ragazzo biondino aveva risposto, con fare malizioso e completamente lucido, ''Ora vedi!'' . Era finita così a casa del ragazzo di cui si era innamorata, il quale non aveva buone intenzioni.

Bunny e Seiya si godevano la serata ed erano felici di rivedersi; infatti, a causa degli studi di entrambi e anche del gruppo di lui, ciò non era stato possibile.
'' Amore, ora ti porto da una parte, però devi chiudere gli occhi'', le aveva detto il ragazzo, coprendoglieli con le mani.
'' Va bene... mi fido del mio cantante! '', Bunny aveva sorriso, e non vedeva l'ora di scoprire dove l'avrebbe portata.
Avevano camminato fino a un parco lì vicino: certo, non è il posto più romantico che ci fosse... ma l'importante era quello che doveva dirle e che si teneva dentro da un bel po' di tempo.
'' Ecco, siamo arrivati'' aveva detto, scoprendole gli occhi, '' questa è parte della sorpresa''.
La ragazza dai lunghi codini biondi era confusa, non capendo perché l'avesse portata in un parco e per giunta di notte.
'' Perchè mi hai portato qui?'', aveva chiesto a Seiya, con tono curioso ma allo stesso tempo confuso.
'' Perché devo dirti una cosa, per me molto importante... e spero anche per te'', il ragazzo dai lunghi capelli corvini le aveva preso le mani tra le sue, '' Senti... è da un po' che siamo insieme e i sentimenti che proviamo l' uno per l' altra son cresciuti giorno dopo giorno, rafforzandosi sempre di più... '', continuava, mentre aveva incominciato a tremare.
'' E... ?'', gli occhi della ragazza avevano incominciato a brillare e la confusione se ne stava andando.
'' Cerco di evitare i giri di parole, altrimenti non riesco a dire nulla'', aveva detto, diventando rosso in volto, ''...  tra le tante ragazze che ho avuto, ho capito che tu sei quella giusta per me, e quindi volevo chiederti se... se... '', il ragazzo stava cercando di concludere, nonostante l'emozione fosse molto forte.
'' Se...?'', Bunny era sempre più curiosa di sapere.
'' ... vorresti sposarmi, voglio passare il resto della mia vita insieme a te, insieme al nostro amore! '', Seiya si era tolto un peso enorme, finalmente.
Momento di silenzio; dopo due- tre minuti la ragazza lo aveva abbracciato forte e gli aveva risposto con un fragoroso '' Si'', riempiendolo di baci.
Per entrambi, la serata non poteva finire meglio di così; da lì sarebbe iniziata l'attesa fino al matrimonio, coronamento del loro amore.


Tra l'indifferenza e il dubbio si combatte ogni giorno, cercando di far emergere le persone che siamo; a volte ci si riesce, a volte no ma l' importante è il tentativo fatto, non il risultato.

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