Verità nascoste

di Fanny24thebest
(/viewuser.php?uid=81349)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo compagno di banco! ***
Capitolo 2: *** Malore. ***
Capitolo 3: *** Invito. ***
Capitolo 4: *** Aggressione. ***
Capitolo 5: *** Uno strano sogno. ***
Capitolo 6: *** Il bacio e il litigio. ***
Capitolo 7: *** Sospensione. ***
Capitolo 8: *** Strano comportamento. ***
Capitolo 9: *** Un'altra persona. ***
Capitolo 10: *** Ti voglio bene papà. ***
Capitolo 11: *** Sorprese. ***
Capitolo 12: *** Tutto va male. ***
Capitolo 13: *** Domande... ***
Capitolo 14: *** Segreto... ***
Capitolo 15: *** Di nuovo tu... ***
Capitolo 16: *** Confusione ***
Capitolo 17: *** Novità ***
Capitolo 18: *** Scoperte sconvolgenti ***
Capitolo 19: *** Aiutami Jake ***
Capitolo 20: *** Mi fido di te. ***
Capitolo 21: *** Leggete!!! ***
Capitolo 22: *** E' tutta colpa mia ***
Capitolo 23: *** Carlisle ***
Capitolo 24: *** Non cambierai mai Jake! ***
Capitolo 25: *** Sacrifici... ***
Capitolo 26: *** Amo Edward... ***
Capitolo 27: *** Indirizzo(2) ***
Capitolo 28: *** Ciao mamma ***
Capitolo 29: *** In partenza ***
Capitolo 30: *** Che hai Alice? ***
Capitolo 31: *** Cosa ci fai qui Edward? ***
Capitolo 32: *** E' complicato Jake. ***
Capitolo 33: *** Ma che cos'è? ***
Capitolo 34: *** Ascolta papà... ***
Capitolo 35: *** Spiegazioni ***
Capitolo 36: *** Mi sento legato a te. ***
Capitolo 37: *** Andrà tutto bene... ***
Capitolo 38: *** Che ci fai tu qui?? ***
Capitolo 39: *** Sono un mostro. ***
Capitolo 40: *** Sei tu? ***
Capitolo 41: *** Ti va bene una sorellastra?? ***
Capitolo 42: *** Chiarimenti incompleti. ***
Capitolo 43: *** Perché a me? ***
Capitolo 44: *** Vai via, qui c'è il demonio! ***
Capitolo 45: *** L'orgoglio non porta da nessuna parte ***
Capitolo 46: *** Saluti. ***
Capitolo 47: *** Ansia e panico. ***
Capitolo 48: *** Non sono sicura più di niente ! ***
Capitolo 49: *** E' finita ! ***
Capitolo 50: *** Che razza di madre sono? ***
Capitolo 51: *** Non sarò mai più sola. ***
Capitolo 52: *** Non è il momento! ***
Capitolo 53: *** Non potevo non esserci ! ***
Capitolo 54: *** Finalmente un po' di pace ! ***
Capitolo 55: *** Arrestata. ***
Capitolo 56: *** Il bello di avere due nomi. ***
Capitolo 57: *** Buone e cattive notizie. ***
Capitolo 58: *** Egoismo ***
Capitolo 59: *** Come ai vecchi tempi. ***
Capitolo 60: *** Tradimenti ***
Capitolo 61: *** Litigio ***
Capitolo 62: *** Regali ***
Capitolo 63: *** Partenza e... ***
Capitolo 64: *** Ti tireremo fuori! ***
Capitolo 65: *** Ecografia. ***



Capitolo 1
*** Un nuovo compagno di banco! ***


 

Quello era un giorno normalissimo per Isabella Marie Swan detta Bella,che era appena stata svegliata dalle urla della madre.

Bella alzati immediatamente!” urlò mia madre

Sono in piedi mamma” mentii meccanicamente, senza che me ne rendessi neanche conto. A quel punto mia madre stanca della risposta che le avevo dato più volte spalanca la porta.

Signorina adesso basta, se non ti alzi subito ti prendo per i capelli!”

Mi arresi e mi alzai.

Va bene eccomi,come siamo violente stamattina, vado a lavarmi” le dissi alzandomi e oltrepassandola per andare in bagno, mi buttai sotto la doccia e mi rilassai mentre l'acqua fumante mi bagnava. Dopo poco, o almeno a me sembrava poco, ma non doveva essere così visto che mia madre urlava ancora, uscii e mi vestii.

Io vado”dissi mentre uscivo. Mia madre mi urlò ancora qualcosa ma non riuscii a capire cosa. Arrivata a scuola vidi la mia salvezza: Alice, la mia migliore amica, era la persona migliore che mi fosse capitata. Ci conoscemmo al mio primo giorno di scuola, al secondo anno, quando mi trasferii con la mia famiglia a Phoenix. Fu la prima persona che incontrai e pensai subito che fosse davvero simpatica e subito diventammo amiche.

Ciao Bella” mi salutò e mi abbracciò. Le sorrisi.

Ciao Alice” le risposi.”Come va?”Aveva un sorriso davvero strano.

Bene a te?” rispose con troppa foga.”Anche a me, ma...dimmi Alice, è successo qualcosa?” chiesi curiosa.

Perché mi fai questa domanda?” mi guardò torva.

Non so, mi sembri strana.”

In che senso?” mi chiese con uno sguardo angelico.

Sei troppo...come dire...felice” mi sorrise.

La osservai ancora e mi resi conto che non solo era felice era proprio su di giri, l'ultima volta che la vidi così era perché aveva conosciuto Jasper, il suo attuale ragazzo da bene tre mesi.

E va bene tanto verrai a saperlo comunque” iniziò. “Di cosa stai parlando?” le chiesi confusa.

E' arrivato un nuovo ragazzo a scuola, si chiama Edward ed è molto carino.” disse con quegli occhi furbetti.

Sapevo dove voleva andare a parare ma feci finta di niente.

Bene quindi direi che Rosalie è già alle sua calcagna” risposi indifferente.

Oh insomma Bella, ma che hai?” chiese ormai infastidita.

Io non ho proprio niente, sei tu che continui ancora con questa storia” le dissi arrabbiata.

Scusa se sono stanca di vederti soffrire per quell'idiota di Jacob e vorrei te lo togliessi dalla testa!”

In effetti aveva ragione, da quando Jacob , il mio migliore amico e forse stava diventando qualcosa in più,era partito per andare a Forks con il padre mi mancava tantissimo e non facevo altro che pensare a lui.

Non è colpa mia Alice, mi manca!” urlai mentre le lacrime volevano uscire a tutti i costi ma riuscii a bloccarle.

Si ma solo perché non fai niente per togliertelo dalla testa” mi guardò triste.

Cosa dovrei fare?” domandai mentre la guardavo fissa negli occhi,”Uscire con il primo che capita??” terminai ormai con le lacrime agli occhi. Alice mi abbracciò,la strinsi forte a me e lacrime silenziose iniziarono a rigare il mio viso.

Non piangere Bella, tranquilla, si risolverà tutto” mi consolò ma inutilmente. Quando mi calmai Alice mi accompagnò in classe, sfortunatamente condividevamo pochissimi corsi. Mi sedetti al mio posto accanto a Jessica, la ragazza più invidiosa dell'universo, che ancora non era arrivata e aspettai che la lezione iniziasse. Quando arrivò il professore la classe era ormai piena ma di Jessica neanche l'ombra.

Buongiorno ragazzi, oggi avremo un nuovo compagno, si chiama Edward” disse il professore mentre un ragazzo con i capelli bronzei , gli occhi verdi ,un fisico mozzafiato e un' aria arrogante entrava in classe.

Salve mi chiamo Edward Masen” disse il ragazzo.

Prego Edward siedi pure all'ultimo banco accanto alla signorina Swan” rispose il professore guardandomi.

Allora mi sentii in dovere di liberarmi da un'altra scocciatura.

Mi scusi professore e Jessica?” chiesi con aria innocente e continuando a guardare il nostro nuovo compagno di classe.

Come vede signorina Swan Jessica oggi non è presente, quando tornerà ce ne occuperemo”

Annuii ”Certo” risposi e feci posto al mio nuovo compagno di banco. Quell'ora mi sembrò un'eternità, quel ragazzo mi faceva quasi paura, aveva uno sguardo gelido e ogni tanto lo sorprendevo a fissarmi, mi sentivo in imbarazzo e pensai ad Alice, secondo me quel mostriciattolo ne sapeva qualcosa.

Quando finalmente l'ora terminò andai alla prossima lezione dove per fortuna avrei visto Alice, appena mi vide fece una strana faccia.

Ehi” mi disse. “Ciao” risposi senza enfasi. Aveva il viso seriamente preoccupato. “Bella è successo qualcosa?”

Niente di importante” risposi anche se il mio viso probabilmente mostrava il contrario.

Va bene, quando ti va di parlarne sono qui” era dispiaciuta.

Davvero non ho niente, è solo che sai quel ragazzo nuovo?” chiesi.

Edward?Quello di cui ti ho parlato io?” domandò davvero interessata ora.

Bé sono stata costretta a sedermi accanto a lui, o meglio lui si è seduto accanto a me perché Jessica oggi ha deciso di non venire”

Mentre parlavo ero sicura che Alice si stava facendo mille pensieri e idee su quello che era successo.

E' uno di quei tipi con l'aria arrogante, biondo e occhi verdi, fisico bellissimo etc, però a un certo punto non so perché, mi faceva paura, aveva uno sguardo gelido e ogni tanto mi fissava” terminai e la guardai, aveva uno sguardo indecifrabile poi parlò...

Tu mi stai dicendo che ce l'avevi accanto, che era uno schianto e che non gli hai parlato? E addirittura che ti faceva paura?Tu sei pazza”

La guardai sospettosa. “Tu non c'entri niente vero”

Io? Ma che dici? Sei forse impazzita?” Visto come l'aveva presa decisi di lasciar perdere e la trascinai in classe.

Cullen, Swan, siete di nuovo in ritardo” urlò il professore.

Ci dispiace professore, abbiamo avuto un problema” rispose calma Alice.

Poi ci sedemmo al nostro posto e seguimmo la lezioni. Dopo quella lezione con Alice mi sentivo più tranquilla e le altre terminarono velocemente anche se trascorse accanto a Edward a causa dell'assenza di Jessica. A pranzo mi incontrai con Alice e ci sedemmo al nostro tavolo abituale parlando del più e del meno.

Hai visto?” mi chiese Alice. “Cosa?” riposi io.

Rosalie” disse con una voce piena di disprezzo.

Quando la notai Rosalie parlava con Edward o meglio faceva la smorfiosa con Edward. Quanto la odiavo, Rosalie Hale, la ragazza più snob del mondo nonché mia miglior nemica da sempre. In quel caso ero contenta di non essere nei panni di Alice che la vedeva molto più di me visto che era anche la sorellastra di Jasper.

E la madre è ancora peggio continuò Alice.

Si lo so, me lo dici sempre” la bloccai per non farmi ripetere che non capiva perché il padre di Jasper aveva scelto proprio la madre di Rosalie come seconda moglie dopo la tragica morte della prima in un incidente stradale.

Decisi di cambiare discorso per distrarla un po'.

Usciamo oggi?” le chiesi senza pensarci due volte. Sorrise così tanto che temevo le venisse una paralisi facciale. “Andiamo a fare shopping?” mi chiese. E in quell'istante mi pentii subito di averglielo chiesto. “No Alice, non a fare shopping” le dissi subito per evitare fraintendimenti.

Perché no?” domandò dispiaciuta. “Per favore, ho bisogno di rilassarmi non di stressarmi!” le dissi con voce implorante. “Peggiori di giorno in giorno” si lamentò Alice prima di sorridermi. Purtroppo per me però conoscevo troppo bene quel sorriso.

Non me la darai vinta vero?” chiesi. “Assolutamente no!” mi disse. Non volevo arrendermi ma sapevo che combattere contro Alice era inutile così sbuffai, ciò significava che sarei stata costretta a trascorrere un pomeriggio tra negozi che neanche mi interessavano. Maledicendomi per aver aperto la mia boccaccia stavo tornando in classe.

Sappi che neanche a me fa piacere stare accanto a te durante le lezioni” mi disse una voce profonda che incuteva timore. Mi voltai e lo vidi.

Come scusa?” chiesi a Edward.

Volevo solo farti sapere che neanche a me fa piacere stare seduto accanto a te” ripeté.

Ero sconvolta non sapevo che dire, cosa voleva quel tipo?

Mi sa che mi sono persa qualcosa” gli dissi guardandolo in segno di sfida.

Che credi che non l'abbia notato?” chiese lui con quell'aria arrogante.

Potresti spiegarmi cosa stai dicendo?” domandai davvero confusa e anche seccata.

Va bé fai pure finta di niente ma sappi che non mi inganni” disse lui seccato e poi andò via. Continuai a guardarlo mentre si allontanava ma davvero non avevo capito cosa volesse dire così entrai in classe e mi sedetti accanto a lui ignorandolo completamente. Quando la lezione terminò decisi di affrontarlo così lo fermai nel corridoio.

Edward?” lo chiamai per la prima volta per nome.

Che c'è?” mi chiese lui seccato.

Se non ti scoccia vorrei sapere perché mi hai detto quelle cose prima” dissi io calma.

Perché non sono stupido”. Lo guardai non capendo cosa stesse dicendo.

E questo che vuol dire?” chiesi io visibilmente annoiata.

Vuol dire che mi sono accorto della faccia che fai ogni volta che mi siedo accanto a te e quindi volevo che sapessi che neanche a me fa piacere stare accanto a una figlia di papà” mi rispose velocemente.

Primo che film ti sei fatto? E secondo come ti permetti di chiamarmi figlia di papà? Che ne sai tu di me?” urlai arrabbiata.

Primo non è nessun film è realtà e secondo basta guardarti per capire come sei fatta”

Mentre mi rispondeva con una calma che mi fece arrabbiare ancora di più arrivò Alice, ma io la ignorai e continuai.

Anche per te è lo stesso, non ci vuole tanto a capire che sei un arrogante antipatico che si crede chissà chi” urlai più forte di prima mentre Alice mi guardava stupita.

Va bene, ho capito che non serve a niente discutere con te” disse e se ne andò mentre io gli urlavo dietro.

Si bravo, vattene, codardo!!” gridai mentre Alice mi si avvicinava.

Ma sei impazzita?” mi chiese la mia amica.

Senti per favore, non ti ci mettere pure tu, non sai come si sono svolte le cose” dissi ancora infuriata.

E allora che aspetti a raccontarmelo?” mi domandò.

E così le raccontai tutto quello che era accaduto con Edward iniziando dalle parole che mi aveva rivolto prima di entrare in classe.

E il resto lo sai” terminai quando arrivai al litigio a cui aveva assistito.

Non ci posso credere” commentò Alice. “Già, neanch'io”

Sei stata davvero così antipatica?”.

Alice!” la rimproverai...”Ma che dici?Non è mica colpa mia?”

Bella, io ti conosco, per dire quelle cose vuol dire che come minimo sbuffavi ogni dieci secondi”. “Non è vero” mi difesi. Alice alzò gli occhi al cielo e mi trascinò in classe senza neanche rispondermi. Al termine delle lezioni andai a fare shopping con Alice che mi torturò. Arrivata sera, ero piena di vestiti che il mostriciattolo mi aveva regalato e la testa piena delle sue ramanzine per quello che era accaduto con Edward. Mi aveva ripetuto più volte che avevo sbagliato con lui, diceva che era un bravo ragazzo, ma se neanche lo conosceva? Che ne sapeva lei? E perché non stava mai dalla mia parte? Annoiata da tutte quelle domande a cui non sapevo dare una risposta mi chiusi in bagno per liberarmi dai vestiti e fare un bagno caldo e rilassante. Dopo poco uscii e mi vestii con un jeans e una semplice magliettina a mezze maniche per poi rinchiudermi in camera e studiare un po'.

Circa un'ora dopo fui interrotta da mia madre che mi chiamò per la cena, mangiammo guardando la tv e poi andai a dormire salutando mia madre Reneè e mio padre Charlie.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Malore. ***


 

Il giorno dopo come al solito mi svegliai mentre mia madre urlava che ero in ritardo. Feci il più in fretta possibile e arrivai a scuola dove trovai Alice con Jasper.

Ciao Bella” mi salutarono i due innamorati.

Ciao ragazzi come va?” risposi io con un sorriso.

Tutto bene grazie Bella” mi rispose Alice dandomi un bacio sulla guancia. Mi accompagnarono in classe dove mi accomodai al mio posto. Per fortuna vidi Jessica entrare in classe ma mi bloccai quando si sedette accanto a Mike, mio ex pretendente. Mi avvicinai.

Jess?” le chiesi “perché ti siedi accanto a Mike?”

Scusa Bella ma vedi...io e Mike...ci siamo messi insieme e volevamo sederci vicini” mi rispose sincera.

Ah va bene”.

Bella? Nessun imbarazzo vero?” mi chiese con aria dispiaciuta.

No non ti preoccupare” la tranquillizzai e mi sedetti al mio posto mentre aspettavo il mio nuovo compagno di banco. Arrivò e si sedette senza neanche salutarmi.

Buongiorno eh...” gli dissi nervosa.

Da quando ci parliamo?>> chiese lui divertito dalla mia reazione.

Fa parte di educazione ma probabilmente non sai neanche che significa” risposi più acida che mai.

Anche mandarmi al diavolo e chiamarmi codardo fa parte di educazione?” arrossii appena disse quelle parole e mi rabbuiai.

Per il resto della giornata non ci parlammo affatto, incontrai Alice alla pausa pranzo.

Che succede Bella?Hai litigato di nuovo con Edward?” mi domandò vedendomi con la testa tra le nuvole.

Si esatto” E le raccontai le battute che ci siamo scambiati durante la prima ora. Mentre parlavo vidi che aveva una strana faccia come se volesse nascondere qualcosa.

Che hai Alice?2 In quel momento scoppiò a ridere, ecco cercava di nascondere una risata. “Io sono in crisi per quell'idiota e tu ridi?Ma che razza di amica sei?” dissi arrabbiata.

Non te la prendere Bella ma è troppo divertente>> si scusò. <

Ma ci senti? Hai capito cosa mi ha detto? Come puoi pensare una cosa del genere?”

Bella, l'amore non è bello se non è litigarello” mi disse ridendo. “Torniamo in classe va...” e mi trascinò in aula continuando a ridere.

Terminate le lezioni accompagnai a casa Alice che aveva l'auto rotta.

Ti va di restare?” mi chiese mentre scendeva. “Solo se non disturbo”

Ma va, lo sa che mia madre è sempre felice di vederti!!” Era vero, Esme la madre di Alice stravedeva per me, era davvero contenta che la figlia avesse trovato un'amica come me, anche se per me non avevo niente di speciale anzi. Entrai in casa con lei.

Buongiorno Esme” Appena mi vide le brillarono gli occhi.

Ciao Bella” mi abbracciò. “Sono felice che tu sia rimasta”

Grazie anche a me fa piacere rivederti” risposi cortesemente ,mentre ricambiavo l'abbraccio.

Mettetevi in salotto vi porto qualcosa da mangiare” disse e si allontanò per tornare poi più tardi con un vassoio pieno di delizie. Alice afferrò subito qualche biscotto e lo mangiò.

Wow mamma i tuoi biscotti sono sempre buonissimi” le disse mentre ne mangiava un altro. Ne afferrai anch'io qualcuno e lo mangiai poi iniziammo a studiare, gli esercizi erano davvero semplici ma come al solito Alice finì prima di me, quella ragazza era un genio. Dopo un po' anch'io li termina tutti.

Cosa vuoi fare ora?” mi chiese curiosa Alice. “Non lo so!”

Vuoi andare a fare shopping?” “No!” la implorai. “Per favore non di nuovo, ti prego!”

Va bene, va bene scherzavo” mi tranquillizzai e lei scoppiò a ridere. Rimanemmo a casa sua e lei mi torturò con manicure e pedicure ma sempre meglio di girare negozi a fare shopping.

Ti va di rimanere a dormire?” mi chiese mentre ero distratta. ”Bella?”

Si dimmi Alice”.

A che pensi?” era curiosa ma sembrava lo sapesse.

A niente” risposi indifferente.

Va bé, tanto lo so...”

Ma come faceva a sapere sempre tutto, a volte era davvero insopportabile.

Sentiamo allora, a cosa stavo pensando?” chiesi annoiata

Sarebbe meglio dire a chi stavi pensando...” mi disse con aria furba che quasi mi faceva paura, aveva colto nel segno.

Ti stai sbagliando...”

E tu come fai a sapere a chi stavo pensando? Non avrai mica la coda di paglia?”

Cavolo! Ero caduta nella sua trappola, devo trovare un modo per uscire da questa situazione e subito!

E' solo che...vedi io...ti conosco troppo bene e so a chi stavi pensando!”

dissi tutto d'un fiato, era una spiegazione convincente purtroppo però non per lei.

Credi che io sia stupida?” domandò offesa.

Affatto, è la verità” cercai di essere più convincente possibile. “Ma sbaglio o mi avevi chiesto qualcosa?” cercai di cambiare discorso...

Si è vero, ti avevo chiesto se volevi rimanere a dormire ma probabilmente hai altro da fare!”

Scema! Lo sai che anche se fosse così resterei comunque con te...”

Ah si?” chiese perplessa. La guardai era davvero offesa.

Certo che si”. “Anche per fare shopping?”

No! Mai!” E scoppiammo a ridere, menomale pensavo di dover litigare con Alice.

Ah comunque se vuoi parlare, sai dove trovarmi...tanto accadrà!”

Eccola qui di nuovo quella parte insopportabile di lei che sapeva sempre tutto, e la cosa che più mi faceva infuriare e che aveva sempre ragione, ma come faceva? Cercai di non pensarci e chiamai mia madre per avvertirla che avrei trascorso la notte da Alice.

Andiamo a casa a prendere il borsone?” chiesi ad Alice.

Non essere sciocca” mi disse “Ti presterò io qualcosa da mettere”

Immaginavo cosa mi avrebbe prestato, quella notte fui costretta ad indossare una camicia da notte invece del mio solito pigiama e neanche osavo pensare a cosa avrei dovuto indossare la mattina dopo a scuola.

Buonanotte Alice!”. “'Notte Bella, ci vediamo domani” mi rispose dandomi un bacio sulla guancia e andando in camera sua.

 

Il giorno dopo ero convinta di essere in ritardo visto che Alice urlava come la pazza per svegliarmi.

Alice? Che ore sono? Perché urli così?” Domandai a raffica.

Alzati! Subito!” Alzai gli occhi al cielo e guardai la sveglia.

Ma sei impazzita? Sono le cinque del mattino!” urlai infuriata.

Voglio che a scuola tu sia stupenda quindi alzati e vai in bagno, la vasca è già pronta!”

Ma stai scherzando vero?” Mi guardò facendomi capire che era un no.

Sapendo di non poter rifiutare mi chiusi in bagno e mi misi nella vasca rilassandomi del tutto se un mostriciattolo non mi avesse interrotto.

Muoviti esci e metti ciò che ti ho lasciato sul letto, ci penso io ad asciugarti i capelli!” disse e se ne andò urlandomi “Sbrigati!”

Ma perché dovevo pentirmi ogni volta che stavo con lei? Uscii dalla vasca mi asciugai e andai in camera dove trovai...

O mio Dio, Aliiiiiiiiiiiiiiice” urlai con tutto il fiato che avevo ma non si fece vedere. Ma che diavolo era? Biancheria intima?? Io non avrei mai messo quella roba! Dopo poco Alice fece ingresso nella mia stanza.

Ma che hai da urlare?”

E me lo chiedi?” chiesi super arrabbiata. “Secondo te io metterò quella roba?”

Senti ma chi te la vede?” mi domandò annoiata!

Ma non hai qualcosa di più normale?Questa roba mi imbarazza solo a guardarla”

E tu non guardarla e indossala” Detto questo uscì dalla stanza sbuffando. Basta non avrei mai più dormito a casa di Alice senza portare le mie cose. Indossai quella biancheria e andai in camera sua dove mi pettinò e mi truccò leggermente.

Ora chiudi gli occhi!” mi disse.

Non ci penso neanche, ho troppa paura!”

Alice mi fulminò con lo sguardo e mi costrinse a chiudere gli occhi. Mi fece alzare le braccia e mi infilò qualcosa.

Bene, puoi aprire!” Avevo paura ma lo feci e spalancai gli occhi.

Alice non credo che...”

Non ammetto repliche”

Quello che mi ritrovai davanti era uno specchio che rifletteva una bellissima ragazza con un vestito lilla che arrivava al ginocchio,i capelli avvolti da una treccia e un bellissimo trucco che metteva in risalto i miei occhi color nocciola.

Alice! Ma devo andare a scuola, non a ballare” mi lamentai nonostante fossi bellissima.

Non ti lamentare Bella, sei perfetta!” mi disse Alice con uno sguardo che non ammetteva repliche.

Non puoi farmi questo Alice! Non mi sento a mio agio...”

E grazie, ancora non hai messo le scarpe!”

Sai che non è per questo, non posso indossare questo vestito!”> la implorai.

Ma perché? Sei bellissima! Guardati...” mi girò il viso verso lo specchio. Cavolo, lo sapevo che stavo bene con quel vestito ma era troppo!

Non lo so Alice!”

Va bene” disse lei. “Io vado a vestirmi se vuoi cerca nella cabina armadio dei jeans”

La guardai era triste, voleva aiutarmi ed io l'avevo offesa, Che dovevo fare ora? Mi sedetti sul letto e aspettai che mi chiamasse per andare a scuola cosa che successe poco dopo. Aprì la porta.

Sei pro... Ma non ti sei cambiata?” chiese sorridendomi.

Per sopportare il tuo muso tutto il giorno?” le domandai ricambiando il sorriso, lei mi abbracciò e mi sussurrò all'orecchio “Grazie”. E così andai a scuola con quel vestito e dovetti sopportare i commenti dei miei compagni che dicevano diverse frasi. “Ma quella è Bella?”...”Ragazzi ma avete visto che schianto?”...”Chissà perché non l'ha mai fatto prima”...

Maledetta Alice che mi ha fatto mettere queste scarpe col tacco! Pensai mentre andavo in classe per la prima ora.

C-ciao B-Bella” mi girai.

Ciao Mike, come stai?” risposi indifferente.

Bene grazie, c-cambiato look?” Chiese con aria curiosa.

Un po' ti piace?”. “Molto” Gli sorrisi e mi allontanai.

Ci vediamo”. Mi sedetti al mio posto, arrivò Edward e solo in quel momento capii perché Alice mi aveva conciata in questo modo. Continuai a ripetermi che ero una stupida! Si sedette e mi guardò.

Buongiorno” mi disse squadrandomi da capo a piedi.

Da quando ci parliamo?” risposi acida ma felice.

E tu da quando hai cambiato look?” mi chiese e io arrossii.

Che t'importa?” domandai sempre acida ma anche compiaciuta che l'avesse notato.

Forse niente comunque sei più carina”mi disse alzando un sopracciglio in segno di sfida che io accettai subito.

Come se mi importasse del tuo parere” Lui sorrise.

Che strano, io pensavo che ti fossi vestita così per me!” Diventai bordeaux, che diavolo gli veniva in mente? Cosa gli avrei detto ora?

Non credi di essere troppo presuntuoso ed egocentrico?” chiesi irritata.

Non direi, sono solo realista”

Bé stavolta la realtà ti sfugge” Lui sorrise mentre io sbuffavo e poi non parlammo più. Terminata l'ora mi recai nell'aula successiva dopo aver preso dei libri da Alice.

Ehi figlia di papà” mi chiamò Edward.

Che vuoi stupido arrogante?” chiesi ancora arrabbiata con lui.

Salutarti...” sorrise.

Perché oggi sorridi sempre? Mi dai su i nervi e comunque mi hai già salutata”>

Come siamo nervosi questa mattina, che hai mangiato a colazione, pane e veleno?”

Dipende, hai sputato sul mio pane?” chiesi.

Complimenti!Bella battuta!” Entrammo in classe sedendoci ai nostri soliti posti in fondo all'aula. Quando le lezione terminò cercai di alzarmi ma un capogiro dovuto alla stanchezza mi fece nuovamente sedere.

Stai bene?” domandò Edward

Si grazie” dissi e riprovai ad alzarmi ma ottenni lo stesso risultato di prima.

A me non sembra, credo proprio che dovrei portarti in infermeria!”

Ti ho detto che sto bene, vai pure, ci vediamo dopo”

Senti mi starai pure antipatica ma non lascio una ragazza che sta male sola, quindi ti porto in infermeria”.

E come pretendi di fare se neanche riesco ad alzarmi da qui?” domandai

Prendendoti in braccio” rispose senza fare una piega.

Non provarci che inizio ad urlare” dissi intimorita visto che si stava avvicinando.

No fare la difficile” mi disse e mi prese tra le sue braccia dove svenni definitivamente.

Quando ripresi conoscenza ero in infermeria.

Bella mi senti?” mi chiamò Alice.

Alice?”

Si sono io Bella! Tranquilla stai bene...”

Cercai di mettermi seduta ma non ce la facevo.

Non sforzarti Bella” mi disse un'altra voce. Lo guardai.

Che ci fai tu qui?” chiesi a Edward.

Ti ho portato io qui Bella!” mi disse tranquillo.

In quel momento ricordai tutto.

Mi dispiace Edward, ora puoi andare a grazie” dissi fredda come un ghiacciolo.

Bella potresti essere più gentile con colui che ti ha evitato di sbattere a terra?” domandò Alice.

Mettila come ti pare io penso a lui come quello che mi ha preso in braccio contro la mia volontà...” dissi acida.

Va bene, non ci pensare Alice ci vediamo” disse Edward.

Scusala” lo salutò Alice.

Ciao figlia di papà” mi salutò.

Ciao stupido arrogante” risposi e lui se ne andò.

Quando se ne andò Alice mi guardò con occhi di fuoco.

Ma perché ti comporti così?” mi chiese

Mi sta antipatico”

Sei impazzita? Ti sati comportando come una bambina capriccosa!” mi disse ormai arrabbiata.

Basta non voglio litigare, aiutami a scendere da qui”

Non puoi! La dottoressa ha detto che devi rimanere qui almeno per due ore, hai avuto un crollo!” mi spiegò con calma.

Non esiste”urlai “Non resterò qui un secondo di più”

E dimmi, riesci ad alzarti?” In effetti provai ad alzarmi ma se non fosse stato per Alice mi sarei ritrovata a terra.

Alice ma quello è Edward?” chiesi vedendolo parlare con l'infermiera.

Si ma...cosa sta facendo?”

Non ne ho idea ma credo che ce lo dirà lui tra un pò visto che sta venendo qui”

E' lei?”chiese l'infermiera indicandomi. Edward annuì.

Edward che succede?” gli chiesi curiosa e anche un po' intimorita.

Volevo tornare a casa o sbaglio?”

Si ma...che vuoi fare?” domandai ancora.

Un permesso per accompagnarti a casa o in ospedale” rispose sorridendomi.

Che significa?Perché adesso fai tanto il gentile?”

Perché non sono mai stato antipatico! Sei tu che mi vedi così e non so perché!” rispose lui indifferente mentre Alice sorrideva sotto i baffi.

Ritornò l'infermiera che diede gli due permessi.

Grazie” disse Edward e l'infermiera gli sorrise.

Senti io credo che dovresti andare all'ospedale” mi disse sincero.

Assolutamente no”

Ma se non riesci neanche ad alzarti” rispose lui nervoso.

Se proprio vuoi fare una cosa buona accompagnami a casa”

Io ho un'idea migliore” s'intromise il mostriciattolo ed entrambi la guardammo.

Accompagnala a casa mia mentre io chiamo mio padre che è un medico e gli dico di ritornare”

E' un'ottima idea” dissi sorridendole.

Allora scusa non puoi accompagnarla tu?” chiese Edward.

Eh purtroppo no, non posso perdermi la lezione di dopo!” disse "Ora devo andare ci vediamo dopo ciao” mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò.

Era davvero un mostriciattolo spaventoso e aveva anche qualche idea in testa.

Bella?” mi chiamò Edward.

Si?”... “Dovrei prenderti in braccio!” mi disse tranquillo.

E se provi a mettermi a terra?” chiesi o meglio implorai.

"Non se ne parla! disse e mi prese in braccio, e stavolta non potevo discutere..

Bella stai bene?” chiese Edward mentra eravamo nel cortile.

No per niente, fai presto” Edward allungò il passo e arrivammo in macchina e mi sedette sul sediolino dove mi addormentai. Mi svegliai a casa Cullen con Carlisle, il padre di Alice, accanto.

Bella?” mi chiamò “Mi senti?”

S-si” balbettai.

Papà ma cos'ha?” chiese Alice.

Che ci faceva Alice a casa? Non aveva una lezione importante? Decisi di lasciar perdere, avrei chiesto dopo spiegazione e mi concentrai su ciò che diceva Carlisle.

Non ti preoccupare è solo stanchezza”

Ma sono le cinque e ancora non è del tutto sveglia”

Le cinque? Avevo capito male, Alice non era tornata prima ero io che avevo dormito tutto il giorno.

Non ti preoccupare, sono sicuro che ci sente” disse Carlisle.

Mi costrinsi ad aprire gli occhi per non farli preoccupare.

Bella!” urlò di gioia Alice “Come ti senti?”

Non lo so...intontita” risposi alla mia amica evidentemente in ansia per me.

Per fortuna dopo un quarto d'ora riuscii ad alzarmi anche se mi sentivo ancora tutta indolenzita.

Carlisle? Posso tornare a casa?” chiesi.

Riprenditi del tutto e poi andrai a casa e mi devi promettere che ti farai un bel bagno rilassante e poi ti riposerai”

Va bene” promisi. Così dopo che Esme mi fece mangiare qualcosa andai a casa e feci come mi aveva detto Carlisle svegliandomi direttamente il giorno dopo.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Invito. ***


 

Buongiorno mamma” la salutai con un bacio.

Ma che ti è successo?” chiese perplessa.

Perché?”

Amore sono le sette e sei già in piedi, mentre di solito sei sempre in ritardo”

Così decisi di raccontarle il mio svenimento e di quanto avevo dormito.

Perché non mi hai chiamata?” chiese arrabbiata.

Perché non volevo ti preoccupassi visto che era solo stanchezza...” cercai di essere il più credibile possibile visto che ero una pessima bugiarda.

Voglio che la prossima volta mi avverti e in più oggi non vai a scuola”

Mamma ma non posso mancare oggi e poi sto benissimo, mi sono anche svegliata presto”

Non voglio che guidi”

Chiamerò Alice e le chiederò di accompagnarmi a scuola va bene?” domandai sperando che accettasse.

Va bene ma per qualsiasi cosa chiamami” Annuii e andai di sopra per telefonare Alice.

Pronto?” rispose Esme.

Buongiorno Esme sono Bella c'è Alice?” ..”Bella veramente Alice stava venendo da te”

Da me?”. “Bé si voleva venirti a prendere per non farti guidare”

Bene quindi ha avuto la mia stessa idea, va bene grazie Esme”

<>

Poco dopo Alice bussò alla mia porta ma ovviamente il motivo per il quale era venuta non era solo quello di venirmi a prendere.

Buongiorno Reneè, buongiorno Bella” disse con la sua voce cristallina.

Sei stata veloce...” Alice non capì ma sorrise e salì sopra con me.

Che intendeva dire tua madre? E perché non mi chiedi cosa ci faccio a casa tua?”

Calma calma, allora mia madre ha detto così perché poco fa ti ho chiamata per chiederti di venire a prendermi perché quella rompiscatole non vuole che io guidi e tua madre mi ha detto che stavi venendo qui.” spiegai velocemente.

Ah ecco, ora è tutto chiaro” disse sorridendo.”Ora vatti a lavare”

Obbedii e quando finii e ritornai da lei ,era un incubo!

Alice! Ma che stai facendo?” chiesi confusa.

Ti rifaccio il guardaroba” mi disse

Perché sei venuta questa mattina?” chiesi capendo qualcosa.

Bé ti dovevo portare qualcosa da metterti”

Dimmi che stai scherzando per favore...” .

In realtà non sto scherzando comunque non ti preoccupare non ti ho preso solo vestitini ” mi disse sorridendomi.

Sei una strega!” urlai così forte che mia madre spaventata venne a chiedermi che succedeva ma la tranquillizzai.

Rivoglio immediatamente le mie cose!”

Ma non hai visto come ti guardavano i ragazzi ieri a scuola?” chiese divertita.

Si, ed è per questo che rivoglio le mie cose” .

Dai Bella e comunque la tua roba sta qui, hai solo qualche abito in più che puoi indossare se vuoi”

E che ti offenderai se non indosserò...”conclusi io e lei sorrise.

Diciamo che mi farebbe piacere vederti con questi abiti ma non sei costretta a fare niente”

Credimi con te lo sono” le dissi. “Comunque, fammi vedere cosa mi hai portato e se posso indossare qualcosa!”

In quel momento mi venne un dubbio e aprii il cassetto dell'intimo.

Aliceeee!!”

Credevi che ti avrei portato dei vestiti senza biancheria intima” mi chiese sorridendomi. “Non mi guardare così, mi fai paura” .

Disperata presi una pantalone a vita bassa che mi aveva portato con una maglia e una felpa e li indossai poi mi pettinai i capelli.

Andiamo” le dissi ancora arrabbiata.

Dove vuoi andare in questo stato?” Detto questo prese delle mollette e la spazzola e mi fece un codino tentò di truccarmi ma non gliela diedi vinta e scesi le scale..

Io esco mamma” la salutai, uscii di casa ed entrai in macchina.

Va bene scusa mi disse mentre guidava.”Mi dispiace, so di essere troppo invadente, volevo solo non vederti più con quei jeans”

Non è vero!”dissi “Con quella mente contorta che ti ritrovi volevi che succedesse qualcosa tra me e Edward”

Alice non parlò più e mi resi conto che avevo colto nel segno, era davvero una pazza!

Ok va bene hai ragione tu e solo che io l'ho visto”

L'hai visto?” chiesi. “Si, appena arrivato, ovvero due giorni fa ho sognato me e Jasper e accanto a noi te e Edward e cercavo di far si che accadesse”

Non puoi attaccarti ad un sogno” le spiegai ora un po' più calma.

Non voglio attaccarmi ad un sogno ma da quando è arrivato lui hai preso un po' più di colore... sei diversa e allora ho pensato che finalmente ti avrei aiutata a dimenticare Jacob” La guardai, era così tenera e istintivamente l'abbracciai nonostante stesse guidando.

Ehi Bella che fai?Mi fai sbandare così”

Ti voglio bene Alice” La feci sorridere...”Anch'io te ne voglio”.

Arrivammo a scuola e lei andò da Jasper mentre io in classe per fare qualche compito visto che il giorno prima non avevo avuto tanto tempo per studiare. Appena entrai vidi il mio compagno di banco,Cavolo sono davvero sfortunata.

Buongiorno” dissi e mi sedetti.

Buongiorno Bella”

Decisi di togliergli subito quella soddisfazione.

Senti io...volevo ringraziarti per ieri” dissi con tono gentile.

L'avrei fatto per chiunque”

Ecco lo sapevo, non dovevo ringraziarlo, a che serve essere gentile con quel tizio? A niente o meglio a essere presi in giro. Presa da quei pensieri non mi resi conto dell'arrivo di Mike.

Ciao Bella” “Bella?!”

Scusa Mike ero distratta come va?”

Bene a te?”

Anche grazie” La conversazione finì li ma sentivo che Mike voleva dirmi qualcos'altro e gli semplificai le cose.

Come va con Jess?” chiesi fingendo curiosità

In realtà ci siamo lasciati...”

Come mai?” Non mi interessava...

Siamo troppo diversi”

Che sciocchezza!

Va bene ho capito! Qui non si può studiare” Edward si alzò e uscì dall'aula.

Ma che gli è preso?”

Non me lo chiedere Mike, quel ragazzo è troppo strano”

Non mi sembra simpatico”

Non lo è per niente infatti” dissi annoiata “Ora scusa, ma devo studiare”

Riaprii il libro, chissà ora che Jess e Mike si erano lasciati non sarei stata più accanto a Edward,non vedevo l'ora.

In quel momento mi venne in mente Jacob, anche con lui è accaduta la stessa cosa appena conosciuti, litigavamo sempre, non ci sopportavamo con la differenza però che poi di lui mi sono innamorata cosa che con Edward non accadrà mai

Quell'ora di lezione fu interminabile, quando Edward rientrò aveva uno sguardo di fuoco e non capivo perché, non mi degnava di uno sguardo e mi sembrava di dargli quasi fastidio. All'ora di pranzo Alice mi guardava curiosa.

Basta Bella non ne posso più, che hai?”

Scusa Alice mi dispiace, sono distratta!”

Lo vedo ma perché non mi vuoi dire a cosa pensi?”

Fraintenderesti tutto...”

Okay, allora si tratta di Edward!”

Cosa te lo fa pensare?” chiesi.

Quello che hai detto, cioè che fraintenderei tutto.”

E va bene ti racconto tutto”iniziai “ Oggi volevo essere gentile con lui e l'ho ringraziato e lui se ne esce con l'avrei fatto per chiunque cioè ti rendi conto? Ma perché fa così? E poi mentre parlavo con Mike lui ha sbraitato si è alzato e se n'è andato.”

Perché parlavi con Mike?”

Mi ha salutato e poi mi ha detto che si è lasciato con Jess!”

Credi che si siederà di nuovo accanto a te?” chiese sempre più curiosa.

Non lo so può darsi”

Pensavo ti facesse felice questa cosa”

E' così infatti...”

Alice annuì ma non sembrava convinta. Suonò la campanella e fui costretta a dividermi dalla mia amica e a trascorrere le ore successive accanto a Edward, quella giornata era interminabile, non è possibile! Mentre andavo in aula sentii una voce che mi chiamava.

Bella?”

Che c'è Edward?”

Mi volevo scusare...”disse sincero, lo guardai stupita.

Mi prendi in giro?”

Ma perché credi sempre che io ti prenda in giro! No, mi sono comportato male per una volta che volevi essere gentile con me e quindi mi sto scusando...”

E posso farti una domanda?” chiesi.

Sentiamo”

Perché te ne sei andato mentre parlavo con Mike?”

E che oggi sono particolarmente nervoso non ce l'ho con te né con quel ragazzo.”

Va bene sei perdonato...”

Ovviamente” rispose in modo arrogante .

Ecco lo vedi quanto sei antipatico?”

E lui scoppiò a ridere, mi aveva fregato, feci per un po' l'arrabbiata e poi mi aggiunsi a lui. Le ore successive trascorsero con più serenità e più velocemente.

Ehi?” mi fermò Edward mentre andavo da Alice

Ehi dimmi...”

Mi chiedevo se oggi volevi accompagnarmi da una parte!”

Io??” chiesi sbalordita.

Si tu, allora?”

Va bene ma...dove, lo posso sapere?”

E' una sorpresa...”

Lo guadai perplessa, mi aveva chiesto di uscire?

Allora ci vediamo dopo”mi disse.

Okay ciao”

Restai a guardarlo mentre si allontanava...

Ti sei incantata”

Alice! Mi hai spaventata!” urlai quasi.

Scusa ma eri impalata...Andiamo?”

Si andiamo”

Andammo vero l'auto di Alice e mi accompagnò a casa.

Che c'è Bella?Non hai proferito parola per tutto il viaggio!”

Niente oggi sono solo un po' silenziosa” dissi ma il mio viso non mi assecondò. Mi guardò torva aspettando la verità.

Edward mi ha chiesto di accompagnarlo da una parte...”

Cosa? Ti ha chiesto di uscire?”

Non proprio”dissi “Magari ha bisogno del mio aiuto per qualcosa...”

Ma non è giusto!” disse seccata.

Perché?”

E me lo chiedi? Non posso aiutarti a preparare perché oggi esco con Jasper!”

Va bé capita, ora vado ci sentiamo dopo”

Le diedi un bacio sulla guancia ed entrai in casa, salii al piano di sopra e mi buttai sotto la doccia dopo essermi svestita. Poco dopo mi vestii, Alice avrebbe voluto che mi mettessi un vestito ma io non volevo sembrargli elegante così misi un pantalone blu scuro con una semplice maglia e una felpa e ovviamente converse. Sciolsi i capelli e mi truccai leggermente, ero pronta! Per scacciare la tensione vidi il mio film preferito Romeo e Giulietta ma mi metteva angoscia così spensi il dvd e rimasi ad aspettare sul divano. Circa un quarto d'ora dopo sentii un clacson, era arrivato, uscii di casa e lo vidi appoggiato alla sua volvo argentata.

Ciao” dissi timida.

Ciao, dai sali”

Salii in macchina e partimmo.

Allora dove vuoi andare” mi chiese.

Pensavo che dovevo accompagnarti da una parte”

Si ma è presto per quello quindi prima...ti va un gelato?”

Annuii “Va bene”

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Aggressione. ***


 

Ci fermammo in una gelateria non troppo lontano e prendemmo due coni a nutella.

Ti va una passeggiata nel parco?” chiese gentile.

Si certo”.

Ci dirigemmo verso il parco e passeggiammo a lungo mangiando il nostro gelato finché non decisi di rompere quel silenzio angosciante.

Non posso proprio sapere dove ti devo accompagnare?”

Devo andare nella mia casa al mare...”

E perché vuoi che ti accompagni?”

Credevo ti sarebbe piaciuto....” sembrava sincero. Sorrisi e si può dire che iniziammo una vera conversazione.

Allora a scuola era tutto così noioso anche prima che arrivassi?”

Si...purtroppo si!”

Posso chiederti una cosa?”

Sorrisi...”Dimmi!”

Conosci La Push?”

Il mio sorriso scomparse e lui se ne accorse ma non aggiunse altro.

Si la conosco, prima ci andavo spesso ci abitava un amico”

Capisco e...non ci vai più?”

No non ci vado più, non ho un motivo valido per ritornarci...”

Potrebbe esserlo che vorrei vedere quella spiaggia, mi hanno detto che è la più bella”

Se proprio ci tieni ti accompagno” dissi senza convinzione.

C'è qualcosa che non va?” mi chiese vedendomi leggermente triste.

No niente di serio.”

Mi dispiace per la Push, non sapevo ti facesse sentire...triste”

No davvero non fa niente...”

Vuoi parlarne?”

Non c'è niente da dire,il mio amico si è trasferito e da allora non ci sono più tornata.”

Va bene, allora che ne dici di andare?”

Alla casa al mare?”

Annuì “Si”

Ritornammo all'auto e dopo una mezz'oretta di viaggio arrivammo.

Eccoci, mentre entro a fare una cosa puoi fare una passeggiata sulla spiaggia, ti raggiungo subito!” mi disse scendendo e aprendomi lo sportello.

Okay, grazie” risposi e mi diressi sulla spiaggia. Non pensavo di poter stare bene con Edward, era stranissimo mi ero antipatico fino a poco tempo fa e ora invece gli ho anche raccontato di Jacob, va bé non gli ho detto di essere innamorata di lui però gli ho detto tutto il resto. Mi guardai intorno, non c'era nessuno eppure mi sentivo osservata da qualcuno, probabilmente era solo una mia impressione poi sentii una voce.

Ciao bellissima” mi girai e vidi un uomo sulla trentina basso biondo robusto. Velocizzai il passo.

Ti ho vista uscire dalla macchina del tuo ragazzo” mi disse sorridendo. Iniziai quasi a correre senza mai guardarlo finché non mi sentii afferrare per il braccio e costringermi a voltarmi.

Lasciami!” urlai.

Non fare la difficile” disse avvicinandosi mentre io arretravo. Mi mise un braccio dietro la schiena e mi bloccò, cercai di liberarmi senza riuscirci. Iniziò a baciarmi il collo, cercai di dargli un calcio ma lui mi bloccò con uno schiaffo.

Lasciami stare” urlai più forte di prima. Ma non mi ascoltò e cademmo entrambi a terra. Pensavo fosse finita, non ce la facevo a reagire finché non sentii qualcuno chiamarmi, era Edward.

Edward!” urlai con tutto il fiato che avevo e per fortuna dopo poco mi raggiunse scagliandosi su quell'uomo.

Lasciala stare!” gridò.

Perché Edward? Vuoi iniziare tu?” chiese l'uomo .

Ero immobilizzata non riuscivo a muovermi nonostante Edward mi diceva di tornare all'auto, quando riacquistai le forze mi alzai e iniziai a correre più veloce possibile verso la macchina finché non la raggiunsi e mi chiusi dentro. Scoppiai a piangere e a singhiozzare. Dopo poco Edward mi raggiunse mi fece aprire la porta ed entrò.

Stai bene?”

Annuii ma continuai a piangere così mi abbracciò per infondermi sicurezza, lo strinsi forte e in quel momento non pensai a chi avevo di fronte, avevo solo bisogno di sfogarmi.

Non dovevo portarti qui” Era arrabbiato ma non con me con se stesso.

Non è colpa tua” cercai di dire nonostante la mia voce si spezzava a causa dei singhiozzi.

E invece si, neanche immagini quanto”.

Volevo chiedergli perché stava dicendo quelle cose ma non ce la facevo mi sentivo debole così mi staccai dall'abbraccio e lui mise in moto. Non parlammo finché non fummo a casa ed io era abbastanza tranquilla.

Perché hai detto quella cosa prima?”

Non ci pensare, ero solo arrabbiato per quello che ti stava per fare quell'uomo”

Ma non è colpa tua, non devi neanche pensarci, sarebbe potuto succedere a chiunque”

Ne dubito, comunque ora è meglio che tu vada...”

Va bene, ci vediamo domani a scuola!”

Okay ciao” mi disse e scesi dall'auto, rimasi a guardarlo mentre se ne andava finché non fui interrotta.

Bella ma che fai lì impalata?” chiese Alice.

E tu che ci fai qui?

Aspettavo il tuo rientro per sapere com'era andata” bé dovevo aspettarmelo, in fondo era sempre Alice, così le sorrisi.

Ti va di andare a fare un giro così ti racconto?”

Mi guardò sapevo cosa stava pensando ma feci finta di niente.

Allora?” chiesi guardandola

C-certo, non credevo me lo chiedessi, andiamo” Detto questo ci avviammo verso la sua auto.

Dove vuoi andare?”mi chiese.

Dove vuoi basta che non sia una spiaggia”

Alice mise in moto, non sapevo dove mi stava portando.

Alice fermati!”

Che c'è?” era preoccupata poiché avevo iniziato nuovamente a piangere.”Avete litigato?”

No, non abbiamo litigato”

Alice mi guardava aspettando che parlassi così le raccontai tutto.

Ero sulla spiaggia e mi sentivo osservata...poi un uomo è spuntato alle mie spalle e ha cercato di...violentarmi” Strabuzzò gli occhi e mi abbracciò forte.

Shh, non piangere Bella ci sono io con te”...”Ma dov'era Edward?”

Era in casa dove fare una cosa e mi aveva detto di aspettarlo mentre facevo una passeggiata sulla spiaggia”

E cos'è successo poi?”

Avevo deciso di arrendermi, non avevo più forze finché non ho sentito che Edward mi chiamava così ho continuato ad urlare il suo nome, poi è venuto e mi ha aiutata” dissi ancora con le lacrime agli occhi.

Però Alice ora che ripenso a quel momento orribile, ho notato alcune cose strane”

Che vuoi dire?” mi chiese asciugandomi le lacrime.

Quando Edward mi ha salvato quell'uomo ha detto una strana frase ma in quel non gli ho dato peso; lui ha detto Perché Edward? Vuoi iniziare tu? Che significa? Come sapeva il suo nome?”

Ma scusa non mi hai appena detto che lo urlavi per farti sentire da lui?

Si ma... era strano, sembrava proprio che si conoscessero...”

Alice mi osservava. “Hai notato qualcos'altro di strano?”

In effetti si!” risposi “Edward diceva che era colpa sua, ha detto che non avrebbe dovuto portarmi in quel posto e quando gli ho risposto che non era colpa sua lui mi ha detto E invece si, neanche immagini quanto.”

E tu cosa...” non le diedi il tempo di finire.

Ero troppo scossa in quel momento però poi gli ho chiesto il motivo di quella frase e mi ha detto che era senza senso, era solo arrabbiato allora ho cercato di rassicurarlo dicendogli che sarebbe potuto accadere a chiunque ma lui ha detto:Ne dubito, ora è meglio che tu vada” terminai e Alice continuò a osservarmi...

In effetti è un po' strano,neanch'io riesco a spiegarmi quelle frasi”

Tu credi che Edward conoscesse quell'uomo?”

Non lo so, è difficile dire una cosa del genere ma non credo che Edward volesse metterti in pericolo”

Credo che tu abbia ragione...” dissi infine io.

Ma tu sei rimasta a guardare mentre risolvevano la situazione?”

No Edward mi ha detto di scappare in macchina e appena ho riacquistato le forze l'ho fatto!”

E poi?” domandò

Poi mi ha raggiunto e mi ha abbracciato!”

E' stato carino però...”

Si, credo di si...”ero ancora spaventata “Non voglio tornare a casa...” avevo paura che mia madre capisse qualcosa. Alice mi sorrise.

Andiamo a prendere le tue cose e dormi da me va bene?”

Grazie,sei un'amica fantastica” dissi e l'abbracciai.

Andammo a casa e Alice disse ai miei genitori che avrei passato la notte da lei mentre io preparavo la borsa con le mie cose. Riuscivo a sentire mia madre che parlava con Alice, chissà forse avrei dovuto raccontargli tutto ma non volevo farlo, era come se dovessi proteggere Edward anche se lui non c'entrava niente, che strana sensazione! Ritornai al piano di sotto, salutai i miei e seguii Alice nella sua auto.

Come ti senti?” Alice era preoccupata...

Sto bene” dissi ma il mio viso mi ingannava.

Non mentire Bella, non ti aiuta a superare questo momento anche perché dovrai tornare a casa tra qualche giorno!”

La guardai perplessa. “Che vuol dire tra qualche giorno?”

Che fino a Domenica rimarrai a casa mia” mi sorrise, era un angelo, il mio angelo custode.

Grazie Alice, ti voglio bene”

Anch'io te ne voglio, per questo ti aiuterò a superare questa cosa va bene?”

Va bene” Sorridemmo e ci abbracciammo.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Uno strano sogno. ***


 

Arrivati a casa di Alice ci chiudemmo in camera, il mostriciattolo non voleva che ci interrompessero.

Ti va di parlare un po'?”

Cosa vuoi che ti dica?”

Cosa ti ha fatto più paura in quel momento...”

La sensazione di non avere più speranze, mi ero arresa finché non ho sentito la voce di Edward!”

Non volevo piangere ancora ma le lacrime scesero senza il mio consenso.

Scusa mi dispiace io...non voglio piangere ma...”

Shh... non scusarti, ti fa bene, devi sfogarti...”

Ci abbracciammo nuovamente.

Ti va di mangiare qualcosa?”

In realtà non ho fame” mi scusai.

Va bene come vuoi, se hai fame dimmelo okay”

Certo grazie Alice!”

Insomma smettila di ringraziarmi” mi sorrise dolcemente.

Ricambiai il sorriso.

Se per te va bene vado a lavarmi”

Certo! Vai pure” mi disse. Le ringraziai con un bacio sulla guancia e andai in bagno, mi feci una doccia ma non servì a tanto, stavo malissimo e dubitavo che sarei riuscita a dormire quella notte. Uscii dalla doccia mi asciugai e mi vestii velocemente dopodiché tornai in camera ma Alice non c'era così mi stesi sul letto per rilassarmi un po'. Avrei tanto voluto chiamare Edward, ripensai a tutte quelle cose strane durante l'aggressione, cosa significavano quelle frasi? Edward aveva davvero a che fare con quell'uomo? Stavo impazzendo, non riuscivo a rispondermi a quelle domande.

Ehi, che fai?”

Cavolo Alice! Mi hai spaventata...”

Scusa, eri distratta”

Tranquilla, è tutto a posto”

Visto che non volevi ho cenato...”

Certo non ti preoccupare” dissi.” “Ti dispiace se dormo? Sono stanca!”

Nessun problema” Alice mi lasciò sola per farmi riposare, chiusi gli occhi e mi addormentai con mia grande sorpresa.

Ero in una foresta, ma non ero sola, c'era quell'uomo e Edward, perchè erano insieme? Mi avvicinai ma Edward mi bloccò.

Edward tu sai chi sono, sai benissimo chi sono” continuava a dire l'uomo. “Tu mi conosci...”

Edward scosse la testa in segno di diniego, io lo guardavo perplessa.

Non vuoi ricordarti di me vero?” gli chiedeva ma Edward lo ignorava, non voleva ascoltarlo.

Tu sai che io sono...”

Mi svegliai urlando ed Alice fu subito in camera mia.

Bella? Bella svegliati!”

Alice?”

Era solo un sogno, calmati...”

Inizia a piangere e mi strinsi forte ad Alice, quando mi calmai un po' Alice mi sorrise.

Dormi con me stanotte?” le chiesi imbarazzata.

Certo, su fammi posto”

Mi spostai su un lato per permetterle di dormire accanto a me.

Alice?”

Si?”

Domani ti racconto il sogno...”

La sentii sorridere.

Va bene” disse e poi ci addormentammo. Il giorno dopo fui svegliata dall'odore della nutella, aprii lentamente gli occhi e appena vidi ciò che avevo avanti li spalancai.

Alice!”

Buongiorno! Ti piace?”

E' stupendo...”

Era un vassoio pieno di delizie.

E' anche buono assaggia!”

Mmm delizioso...”risposi.

Vado a vestirmi, torno subito” disse e poi uscì dalla stanza.

Alice, era fantastica, sempre pronta ad aiutarmi ed io le volevo bene con tutta me stessa. Finii la colazione e andai a lavarmi, quando uscii dal bagno vidi che Alice mi aveva preparato i vestiti, era un jeans nuovo di zecca bellissimo con degli strass, niente a che vedere con i jeans che metto di solito e una maglia semplice azzurra e felpa. Li indossai e uscii dalla stanza e bussai a quella di Alice.

Vieni, entra Bella!”

Ciao Alice! Grazie per i vestiti”

Figurati, possiamo andare?”

Si, io sono pronta!”

Uscimmo salutando velocemente Esme e Carlisle che erano come sempre contenti di vedermi. In auto non parlavamo e io stavo pensando al sogno di stanotte, se non mi fossi svegliata cosa avrebbe detto quell'uomo io sono cosa?? Volevo anzi no dovevo saperlo.

A cosa pensi?” interruppe i miei pensieri.

Al sogno di stanotte era stranissimo...”

Ti va di raccontarmelo?”

Annuii. “Ero in una foresta ma non ero sola, c'era Edward e quell'uomo che continuava a ripetere Edward tu sai benissimo chi sono, tu mi conosci.”

Alice mi osservava. “E poi?”

Edward negava ma non parlava scuoteva solo la testa dopodiché l'uomo ha detto Io sono... e poi mi sono svegliata urlando”

Alice non parlava, probabilmente non sapeva cosa dire.

Che ne dici?” ero curiosa di sapere cosa ne pensasse.

Credo che non ci sia motivo di preoccuparsi, probabilmente hai fatto questo sogno perché ieri ne abbiamo parlato tanto...”

Forse aveva ragione, in effetti ieri ero capace solo di pensare che Edward avesse qualche legame con quell'uomo.

Forse hai ragione...” mi sorrise.

Siamo arrivate” mi avvisò, ero così distratta che non vidi neanche dov'eravamo. Scesi dall'auto e Jessica mi piombò accanto.

Ciao Bella” mi abbracciò.

Ciao Jess” cercai di essere gentile.

Come stai? Mi sei mancata tanto”

Anche tu Jess”

Non so se hai saputo che io e Mike...”

Era in evidente imbarazzo così la interruppi.

Si me l'ha detto Mike”

Bé non avevo dubbi” era irritata, le sorrisi.

Io vado ci vediamo in classe Jess”

Va bene a dopo”

Mi allontanai con Alice che aveva seguito tutta la conversazione.

Non vai da Jasper?” le chiesi.

No...”

Avete litigato?”

Non proprio!”

Perché non me l'hai detto” mi sorrise.

Avevi altro per la testa”

Hai ragione Alice mi dispiace, dovevo accorgermene e invece ero così distratta per questa stupida storia di Edward”

Non c'è problema davvero” stavo per chiederle cos'era accaduto ma suonò la campanella e ci dividemmo. Arrivai in classe e mi sedetti accanto a Edward.

Buongiorno” gli sorrisi.

Buongiorno come stai?” mi rispose.

Bene e tu?”

Sono stata meglio”

Lì si concluse la nostra conversazione, era freddo distaccato, niente a che vedere con l'Edward gentile dell'appuntamento. Sapevo cosa l'aveva cambiato ma non sapevo che fare. Dovevo parlargli? Non ne avevo idea, ma perché sono così confusa? Come vorrei che ci fosse Jacob con me, mi manca da morire. La lezione terminò , ero stanca non ce la facevo più, non avevo dormito tutta la notte e tra l'altra ero ancora scombussolata da quello che era successo il giorno prima.

Stai bene” chiese una voce alle mie spalle.

Edward! S-si sto bene, perché?”

Mi sembri stanca...”

In effetti è così, stanotte non ho dormito molto”

Mi dispiace”

Non fa niente, capita” dissi sorridendo.

Stava per andare via quando mi venne un'idea.

Edward?”

Si?” era di fronte a me.

Mi chiedevo se... volevi ancora andare a La Push.”

Perché?”

Mi è venuta voglia di riandarci...” con te ma questo evitai di dirglielo.

E perché vuoi andarci con me?” ma ero sicura di non averlo detto ad alta voce??

Bé perché ieri me ne hai parlato...”

Capisco comunque non posso!”

Va bene non fa niente, ci andrò da sola” no, non l'avrei mai fatto, non sarei riuscita a cavarmela da sola, sarei scoppiata a piangere, ecco perché volevo andarci con lui, in un certo senso mi dava forza.

Non dovresti, è pericoloso”

Ci sono andata tantissime volte” si ma con Jacob, neanche questo gli dissi.

Va bene come vuoi” si allontanò lasciandomi così. Era proprio arrabbiato, ma alla fine io che colpa avevo? Chi lo capisce quel ragazzo.

Nelle ore successive Edward non mi degnò di uno sguardo, durante la pausa pranzo raccontai tutto a Alice.

Te la spieghi una cosa del genere? Mi evita per una cosa che non ho provocato io...”

Però scusa una spiegazione c'è...” la guardai perplessa.

Cioè?”

Se lui è convinto di averlo provocato lui quell'incidente, magari...crede che con lui non sei al sicuro!” Aveva senso ma... non era colpa sua, perché si ostinava?

Potrebbe essere una spiegazione ma perché dovrebbe sentirsi in colpa? Perché mi aveva lasciata sola?”

Può darsi...”

Bene e allora esci di nuovo con me ma restami accanto, non è difficile come cosa...”

Non lo so Bella, ma qualcosa mi dice che è più complicato di così...”

Deve essere per forza più complicato così se no non so che pensare”

In quel momento suonò la campanella.

Ci vediamo dopo” mi disse Alice e se ne andò. Mentre tornavo in classe mi ricordai di Alice! Cavolo, avevo dimenticato che aveva litigato con Jasper e che faccio invece di chiederle cos'è successo? Le parlo ancora di quella situazione! Sono una stupida, ha bisogno di me e invece io di aiutarla le complico le cose. Ho preso una decisione di cui sarà felicissima. Seguii tutte le lezioni pensando al pomeriggio che avrei trascorso con Alice per sollevarle il morale e fare ciò che non ho fatto prima.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Il bacio e il litigio. ***


 

Finite le lezioni non aspettai Alice e andai direttamente alla sua Porche giallo canarino e mi sedetti al posto di guida, sapevo che mi stava cercando ma non la telefonai. Dopo un po' arrivò e vedendomi alzò gli occhi al cielo.

Perché sei al posto di guida?”

Perché oggi andiamo a fare shopping...” lei sgranò gli occhi.

Non sono proprio dell'umore giusto...”

Lo so, ed è per questo che prima andiamo a prendere un bel gelato e parliamo un po'” dissi soddisfatta e lei mi sorrise.

Andammo nella gelateria dove mi portò Edward prendemmo i gelati e facemmo una passeggiata.

Allora, ti va di parlarmi di ciò che è successo con Jasper?”

Forse è meglio se non ne parliamo...”

Dai, sbaglio o dici sempre che sfogarsi fa bene?” le sorrisi.

Ci siamo lasciati...”

Alice! Avevi detto che avevate solo litigato!”

No...tu l'hai detto”

E perché?”chiesi.

Non riesci proprio ad indovinare?” improvvisamente mi venne un nome in mente.

Rosalie..” lei annuì.

Che ha fatto stavolta?”

Abbiamo litigato e lui ha difeso Rosalie nonostante sia a conoscenza di tutto quello che mi ha fatto...”

Alice ascolta anche per me ha sbagliato ma lei è pur sempre sua sorella”

Mi stai dicendo che dovrei perdonarlo?”

Questo sta a te deciderlo, dico solo di cercare di essere più comprensiva”

Non posso più stare con Jasper!”

Perché?”

L'hai appena detto tu... è il fratello di Rosalie, la persona che più non sopporto al mondo”

Ma tu ami Jasper”

Credi che io non lo sappia? Ma tu non sai che significa doverla sopportare quand'è con Jasper!”

Che cambia quand'è con Jasper?”

Cambia che Jasper la difende sempre e lei diventa ancora più insopportabile”

Ascoltami, non buttare tutto all'aria a causa di Rosalie”

Bella, ho preso la mia decisione, se vuole stare con me...Rosalie deve stare fuori dalla nostra storia”

Ma è sua sorella”

Non m'importa...questa è la mia condizione...”

Non sapevo che dire, sapevo che aveva ragione ho già detto che non mi sarei mai voluta trovare al suo posto però sapevo che ci sarebbe stata parecchio male, amava da morire Jasper, non poteva anzi no non doveva rinunciare a lui per quella strega.

Tu sai che così gliela darai vinta vero?” mi guardò aveva le lacrime agli occhi per la rabbia e la tristezza.

E io dovrei soffrire solo per non dargliela vinta?” aveva ragione, non poteva stare con Jasper se stava male solo per dargliela vinta a quella vipera.

Hai ragione ma...” mi interruppe.

Basta, niente ma, niente se, se vuole tornare a stare con me verrà e mi dirà che Rosalie starà fuori da tutto quello che facciamo e se vedrò che non sarà realmente così sarà finita per sempre...è l'unico modo”

Stava davvero male, come avevo fatto a non rendermene conto? Mi sono comportata da egoista e da idiota, così concentrata da quella stupida storia senza accorgermi che la mia migliore amica, stava passando un bruttissimo periodo. Di istinto la abbracciai e lei ricambiò versando altre lacrime.

Forse non è il caso che andiamo a fare shopping” sussurrai e lei annuì, sapevo che in quel momento l'unica priorità era lei e non io e avrei fatto di tutto per aiutarla anche se mi avrebbe fatto ricordare.

Andiamo in spiaggia” lei la adorava...

Non ti farà star male?”

No tranquilla...possiamo andare”

Annuì “Va bene”.

Tornammo verso l'auto, guidai io e accostai alla Push, volevo proprio farmi del male quel giorno. Quando Alice vide dove eravamo mi guardò preoccupata aspettando una qualsiasi mia reazione di pianto isterico o altro ma non accadde, ero intenzionata a lasciar perdere i ricordi e andare avanti. Scendemmo dall'auto e ci incamminammo verso la spiaggia, Alice velocizzò il passo, mi superò e si sedette sulla sabbia coprendosi il viso con le mani mentre ricominciava a piangere, io le fui subito accanto e la abbracciai stringendola con tutta la forza che avevo.

Grazie” mi sussurrò in lacrime; non le risposi ma la strinsi ancora più forte.

Bella...”

Che c'è?”

Guarda lì...”

Guardai dove mi indicava e lo vidi, era Edward, ma che ci faceva lì? Mi aveva detto di aver da fare...bugiardo!

Ciao ragazze” disse Edward.

Ciao Edward” rispose Alice mentre io lo ignoravo.

Alice mi diede una gomitata ma non la pensai e continuai ad ignorare Edward.

Bella?”

Che c'è Alice?”

Ti dispiace se vado a fare un giro da sola e torno?” le sorrisi.

Per niente, ti aspetto in macchina” lei si alzò e andò verso la spiaggia. Io mi alzai ma sentii afferrarmi per il braccio e mi voltai.

Aspetta” mi disse Edward

Che vuoi?”

Scusarmi...”

Mi sono rotta Edward, vuoi sempre scusarti...quindi lascia perdere”

So di essere scortese ma...”

Non importa!” lo interruppi.

Perché fai così?”

Sei un bugiardo Edward! Niente di più, solo un bugiardo”

Si avvicinò restando con il viso a pochi centimetri dal mio e mi guardò con uno sguardo intenso che mi stava facendo perdere il controllo di me stessa.

Mi dispiace” disse mentre io lo guardavo fissa negli occhi senza sapere cosa fare...

Improvvisamente si avvicinò ancora di più fino ad abbracciarmi mettendomi un braccio dietro alla schiena, dovevo allontanarmi, ma non ci riuscivo, anzi no,ci riuscivo ma non volevo.

Rimasi a guardarlo mentre eliminò la distanza che c'era tra le nostre bocche con un bacio;serrai gli occhi mentre premeva dolcemente le sue labbra sulle mie e quel contatto mi mandò in crisi, volevo che continuasse a baciarmi e contemporaneamente volevo che smettesse perché non volevo tradire Jacob.

Piccoli brividi accarezzavano la mia schiena ogni volta che sfioravo le sue labbra; Edward mi baciò il collo, poi la guancia e poi rapì nuovamente le mie labbra, ero invasa dal desiderio che continuasse, ma perché non riuscivo ad allontanarlo e desideravo che non smettesse mai?

Continuavamo a baciarci con sempre maggior intensità, non potevo farne a meno, lo abbracciai a mia volta e lo sentii sorridere.

Era fantastico, quel momento, quel bacio, era tutto perfetto se non fosse stato interrotto da un cellulare. Lo ignorammo ma questo continuava a squillare con sempre più insistenza.

E' il tuo” mi sussurrò Edward a fior di labbra, così presi il cellulare dalla tasca e risposi ancora sconvolta.

Pronto?” era Alice.

Ma che fine hai fatto?”

Emm...scusa Alice, arrivo subito” le dissi e attaccai.

Edward mi guardò, non sapevo che fare.

Ci vediamo domani” dissi e tornai all'auto.

Ma dov'eri?” mi chiese Alice non appena entrai in macchina.

Scusa...parlavo con Edward”

Tu senti bene?”

Si perché?” che domanda stupida che feci.

Hai il viso leggermente arrossato, hai la febbre?”

Non credo...”

Lei annuì ma sapevo che non si sarebbe arresa.

M stiamo andando a casa...” osservò lei

E certo, dove volevi andare?”

Non mi dovevi portare a fare shopping?”

Credevo avessimo detto che non ci saremmo più andate...”

Ma ora mi va e poi magari ti tolgo quel muso lungo...”

Non ho il muso!” protestai.

E invece si...”

Va bene lasciamo perdere”

Durante tutto il viaggio non parlammo più ma non riuscivo a togliermi dalla testa Edward.

Edward perché mi hai baciata? Non ha senso!

Prima litighiamo, poi mi ignori, poi mi inviti ad uscire, poi mi ignori di nuovo e ora mi baci? Ma che significa? Perché devi confondermi in questa maniera?

Non riuscivo a non pensare a ciò che era accaduto.

Ma ora il problema era un altro, come mi sarei dovuta comportare con Edward? Non ne avevo idea...

Avevo tre opzioni: la prima era quella di far finta che non fosse successo niente continuando ad essere sua amica, ma dubito che ci riuscirei;

la seconda era quella di scappare dall'altra parte del mondo, ma mio padre non me l'avrebbe mai permesso;

e la terza quella più fattibile, era ignorarlo anche se non volevo. Però volendo poteva esistere anche un'altra opportunità, provarci, ma equivarrebbe a tradire Jacob...

Volevo convincermi che quello fosse uno stupido bacio ma non lo era, anzi per me almeno, è stato importante ma soprattutto bellissimo...chissà invece cosa significava per lui.

Basta! Ho deciso vedo lui come si comporta e farò lo stesso, è l'unico modo.

I miei pensieri furono interrotti da un mostriciattolo.

Bella?”

Che c'è?” chiesi seccata.

Siamo arrivati!” cavolo! Ero io a guidare e non me ne sono accorta! Ero proprio distratta!”

Ah si, è vero”

Mi vuoi dire a cosa stai pensando per favore?”

Mi ha baciata” dissi tutto d'un fiato senza neanche pensarci. Lei mi guardò stupita aspettando che io continuassi ma non lo feci e lei perse la pazienza.

E tu?”

E io...cosa?”

Cioè...voglio dire...hai..bé si insomma, hai ricambiato il bacio?”

Non risposi ma abbassai la testa e lei capì.

E com'è stato?”

Bellissimo” un'altra volta le risposi senza pensare... ma che mi stava succedendo?

Alice mi guardò sorridendomi, era felice lo sapevo e anch'io lo ero nonostante tutti i problemi che avrei dovuto risolvere...

E dimmi una cosa Bella, come ti senti ora?”

Bé da una parte bene perché comunque è stato un bel bacio ma dall'altra malissimo, perché ho tradito Jacob” risposi sincera e la vidi sbuffare.

Credi davvero di aver tradito Jacob?”

Certo!”

E lui? Lui non ti ha tradita?” chiese arrabbiata.

Che vuoi dire??”

Voglio dire che tu l'hai implorato di restare e invece lui ha fatto le valigie e se n'è andato ma lui non ti ha tradita vero?” non sapevo che dire, era vero ma poteva evitare di dirmi queste cose, sapeva che mi facevano male. Scesi dall'auto senza guardarla ed entrai nel centro commerciale.

Scusa mi dispiace, di averti ferita” era sincera lo sapevo, ma le sue parole mi avevano fatta troppo male.

E solo che...ora che potresti ricominciare ti senti in debito con Jacob nonostante ti abbia fatto molto male”

Io lo amo” quasi urlai.

Io non credo...”

Come ti permetti? Che ne sai tu di quello che provo?”

Ti conosco amica mia, e poi non ci vuole tanto a capire che a Jacob vuoi un gran bene ma pensa un po' a cosa hai provato baciando Edward...” lo feci..e mi venne un crampo allo stomaco, scrollai la testa per scacciare quei pensieri.

Alice io...” mi interruppe.

Ecco appunto...tu non ami Jacob, sei legata a lui ma non lo ami e tu questo non vuoi accettarlo” quelle parole mi trafissero, perché continuava a farmi così male? Lacrime calde iniziarono a scendere sulle mie guance, lei mi abbracciò ma io mi staccai e corsi all'auto.

Bella!” urlò mentre mi seguiva ma io non le risposi. Quando fummo in macchina misi in moto per tornare a casa.

Non dovevo ferirti”

Bé peccato che l'hai fatto e anche più di una volta” ero acida.

E' per farti capire anche se vedo che per il momento non vuoi proprio stammi a sentire...”

Fatti gli affari tuoi okay?”

Tu sei un mio affare perché ti voglio bene” non le risposi e guidai fino a casa sua. Andai al piano di sopra e presi tutte le mie cose.

Bella non fare la stupida!” la ignorai, preparai la borsa e scesi le scale.

Bella tesoro dove vai?” mi chiese Esme.

Scusa Esme c'è stato un contrattempo devo tornare a casa prima” la salutai e me ne andai. Stavolta Alice aveva proprio esagerato!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Sospensione. ***


 

Quando tornai a casa fortunatamente i miei non erano ancora tornati, così mi chiusi in camera senza neanche cenare, non mi andava di dare spiegazioni...ci avrei pensato il giorno dopo.

Ovviamente non riuscii ad addormentarmi e non solo perché erano ancora le otto, soprattutto per il litigio con Alice...lei aveva esagerato ma forse anch'io avevo sbagliato, sapevo cosa pensava lei di Jacob, avrei dovuto tenere la bocca chiusa, che stupida che ero stata.

Avrei tanto voluto chiamarla, dirle che l'avevo perdonata ma non era così, non volevo farla star male come già stava facendo Jasper ma...stavo ancora molto male per le parole che mi aveva rivolto. Perseguitata da quei pensieri decisi di farmi una doccia, così andai in bagno, mi spogliai e mi buttai sotto l'acqua calda; era rilassante ma non mi liberava completamente da quei brutti pensieri. Terminai quella doccia che ormai avevo capito non serviva a niente, tornai in camera, mi misi una canotta fino al ginocchio, mi legai i capelli, scesi al piano inferiore e misi il mio film preferito: Romeo e Giulietta. Non mi interessava se i miei mi facevano mille domande vedendomi a casa, non gli avrei risposto.

Il film iniziò e mi sdraiai sul divano, purtroppo però neanche il film riuscii a rilassarmi, provai a mangiare qualcosa, ma niente ero troppo agitata. Ad un tratto il mio cellulare squillò, lo presi al volo, era un messaggio di Alice.

Avrò sbagliato a dirti cosa penso ma potevi anche evitare di andartene in quel modo, hai fatto preoccupare persino mia madre, mi dispiace se ti fa male sentirti dire la verità ma non ti chiederò scusa per averti aperto gli occhi...buonanotte e pensa a ciò che ti ho detto”.

Rilessi tantissime volte quel messaggio, mi aveva lasciata a bocca aperta, non volevo risponderla ma alla fine lo feci.

Non mi fa male sentirmi dire la verità ma essere ferita dalla mia migliore amica su un argomento che mi fa sentire una schifezza si...”

Inviai e dopo poco arrivò la risposta.

Non volevo ferirti ma solo farti capire...”

Pensai un po' alla risposta da inviarle.

Potevi farlo in altri modi...”

Non mi hai rimasto scelta quando hai detto quella cretinata sul tradire Jacob”

Invece di fare tanto la saputella, avresti potuto aiutarmi...” le risposi più arrabbiata di prima.

E' quello che sto cercando di fare”

Ma è sbagliato il modo, Alice, forse non ti rendi conto di come mi hai fatta sentire, il problema è che a te non importa niente di ciò che pensano gli altri, quello che tu giudichi giusto lo deve essere per tutti e così sbagli...di grosso”

Vuol dire che è giusto sentirsi ferita per un idiota che ti ha trattata malissimo??”

Non poteva fare altrettanto e tu lo sai...è dovuto partire ma mi voleva bene come io ne voglio a lui”

Su questo non c'è dubbio ma non ti ama, come tu non ami lui...”

Basta Alice non voglio più sentire sciocchezze...ciao” dopo poco arrivò la sua ultima risposta.

Come vuoi, però pensa a ciò che ti ho detto”

Spensi il cellulare e salii in camera mia; mi stesi sul letto e dopo un po' mi addormentai.

Il giorno dopo mi svegliai di colpo mentre mia madre mi osservava.

Mamma ma sei impazzita?”

Scusa tesoro, ti sei spaventata?”

Tu che credi?” ero stranamente nervosa quel giorno.

Mi dispiace ma mi dici cosa ci fai a casa?”

Un cambio di programma...”

Hai litigato con Alice?” ma perché le mamma capivano subito...uffa!

Non proprio” mi guardò aspettando che continuassi.

Smettila di guardarmi così sono affari miei”

Va bene va bene, come siamo nervosi stamattina”

Vado a lavarmi” dissi sorpassandola per andare in bagno. Ci misi meno tempo del solito, quel giorno non mi andava di fare niente, così mi vestii velocemente e alle sette ero già pronta.

Wow, che fulmine” disse mia madre ed io le sorrisi

La colazione è pronta!” non le risposi, mi sedetti a tavola e mangiai le mie uova.

Non vuoi proprio dirmi che succede?” era preoccupata, povera mamma.

E' una sciocchezza mamma!”

Può darsi ma questa sciocchezza ti fa male e di conseguenza anche a me” era dolcissima quasi quanto Esme.

E va bene, abbiamo nuovamente litigato a causa di Jacob, continua a dire che lui mi ha tradita perché se n'è andato nonostante gli avessi chiesto di non farlo”

E tu?”

E io...io l'ho difeso; ho detto che era stato costretto e che mi voleva bene ma lei non si arrendeva e abbiamo litigato di brutto”

Mi dispiace amore ma come siete arrivate a parlare di Jacob?” così vuotai il sacco su Edward.

Pensi di averlo tradito??” era sorpresa...

In un certo senso si...”

Amore ma non puoi stare legata a Jacob per l'eternità, devi rifarti una vita”

Si ma...non è facile”

Lo immagino ma devi provarci”

Grazie mamma, ti voglio bene” dissi mentre l'abbracciavo.

Anch'io te ne voglio”

Ora vado che è tardi”

Ciao piccola mia” uscii di casa , mi sentivo più leggera. Mia madre era un mito, sempre pronta ad aiutarmi ed io l'adoravo.

Arrivai a scuola, era quasi vuota così mi sedetti ad un tavolino vicino e presi il libro di biologia iniziando a sfogliarlo distrattamente.

Ciao Bella” mi dissi una voce dietro di me, mi girai.

Ciao Jess, come va?”

Bene! A te?”

Anche a me grazie” ci fu un attimo di silenzio.

Posso chiederti una cosa?”

Cosa?"

Cosa ti ha detto Mike esattamente?”

Non capii subito cosa voleva sapere ma poi ci arrivai.

Che eravate troppo diversi”

Che sciocchezza” era arrabbiata.

Perché com'è andata?”

E' innamorato di un'altra”

Ma che dici? Se stravede per te...”

Ancor di più per te però!” rimasi pietrificata.

Ma cosa stai dicendo?”

La verità, parlava sempre di te e io mi sono stufata”

Perché siamo amici Jess, non c'è da preoccuparsi”

Si lo so che ora stai con Edward ma...” la interruppi

Con chi sto io??” chiesi sorpresa anzi no, sbalordita.

C-con Edward...” disse timidamente.

Chi te l'ha detto?”

Bé sai com'è, sono voci di corridoio”

E chi l'ha messa in giro questa voce?” ero sicura che lo sapesse.

Io...non lo so”

Stai mentendo Jess”

E...va bene, è stata...Rosalie”

Rosalie??”

Si” di colpo mi alzai e mi diressi verso quella vipera.

Bella dove vai?” urlava Jess ma la ignorai.

Ciao Bella” mi disse Rosalie con l'aria da santarellina.

Perché dici in giro che sto con Edward, Rose?” la chiamavo così non per affetto ma perché sapevo che le dava fastidio.

Non chiamarmi Rose” disse nervosa.

Io ti chiamo come mi pare, bugiarda che non sei altro!”

Io sarei bugiarda?”

Si!” urlai.

Allora vuoi negare che vi siete baciati a La Push” a quelle parole mi paralizzai. Com'era possibile? Come faceva a saperlo?

Allora? Non parli più?”

Non sono affari tuoi” riuscii a dire.

Quindi non lo neghi?”

Si invece!”

Cara Bella, è possibile che devi ancora imparare chi è la vincitrice e chi la perdente?” non ci vidi più, ero arrabbiatissima e le diedi un pugno in piena faccia, lo feci per quello che mi aveva detto, per quello che avevo dovuto sopportare a causa sua e soprattutto lo feci per Alice. Mi guardarono tutti sbalorditi ma io era la prima a non crederci.

Bella che hai fatto?” era Alice a chiedermelo mentre continuavo a fissare Rosalie a terra sanguinante.

Me la pagherai!” urlò e cercò di avvicinarsi e anch'io mi feci avanti pronta a dargliene altri, se li meritava. Ma ci bloccarono entrambe, Mike pensò a Jess e Alice cercava di tenere me ma non ci riuscì e mi liberai dalla sua presa, ero sul punto di picchiarla ancora ma delle braccia ,più forti di quelle di Alice, mi bloccarono.

Lasciami lasciami!” urlavo mentre quelle braccia strinsero la presa su di me e mi portarono nella mensa.

La vuoi smettere?” disse Edward facendomi sedere.

No!” urlai e cercai di andare di nuovo da Rosalie ma lui mi afferrò e mi fece nuovamente accomodare sulla sedia.

Adesso calmati!” era arrabbiato, lo sentivo dalla sua voce fredda e distaccata. Così lo accontentai e cercai di bloccare la rabbia che voleva in tutti modi invadermi.

Cosa ti è saltato in mente?”

Cosa volevi che facessi? Che me ne stavo ferma mentre mi insultava?” mi alzai dalla sedia e lui mi guardò con uno sguardo ammonitore così mi sedetti di nuovo.

Non dico questo ma Bella! Le hai dato un pungo!”

Si e se ne meritava altri” dissi a bassa voce ma facendomi comunque sentire. Stava per ribattere ma in quel momento ci raggiunse Alice.

Bella, stai bene?”

Si” risposi fredda. Lei abbassò lo sguardo e parlò con calma.

Vogliono vederti in direzione, hanno già chiamato i tuoi” non risposi e continuò. “Stavolta ti sei proprio messa nei guai”

Che strano, pensavo saresti stata felice” dissi ironicamente.

Grazie Bella”

Di cosa?

So perché lo hai fatto” disse sorridendomi.

Ti sbagli, era arrabbiata per quello che mi aveva detto” si inginocchiò di fronte a me e mi guardò negli occhi.

Mi dispiace, davvero,scusa”

Credo che sia meglio che vada” disse Edward.

No, rimani” non volevo che se ne andasse ma non potevo fargli capire il perché così inventai una bugia velocemente.

Sono ancora arrabbiata e non vorrei mettermi in guai peggiori” cavolo, che pessima bugiarda, però rimase senza obbiettare.

Per quanto riguarda te Alice, ti perdono ma ad una condizione...”

Credo di saperla già. Non mi intrometterò più, te lo prometto”

E va bene” sorridemmo e ci abbracciammo. Non ne ero sicura ma credo che anche Edward sorrise.

Peccato però che il mio svanì appena annunciarono che i miei mi aspettavano in presidenza.

[…]

Pensavo fossi più matura” era l'ennesimo richiamo di mi padre dopo aver avuto una sospensione di tre giorni per il pugno dato a Rosalie. Stavo tornando con mio padre perché mia madre era a lavoro; lei mi avrebbe capita, sapeva cosa mi aveva fatto passare quella strega.

E la cosa che più mi fa innervosire e che non sembri per niente pentita” disse mio padre per la decima volta mentre io continuavo a non rispondergli e probabilmente era quello che lo faceva arrabbiare di più, voleva che io mi confidassi ma non l'avrei mai fatto, non potevo dire a mio padre di Edward.

Fortunatamente arrivammo a casa, non ce la facevo più. Entrai in casa e mi chiusi in camera.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Strano comportamento. ***


 

Quando mia madre riuscì a liberarsi corse a casa a chiedere spiegazioni e le raccontai tutto quello che era accaduto con le lacrime agli occhi.

Mi dispiace amore mio, ma nonostante questo ho il dovere come madre di dirti che hai sbagliato, non dovevi colpirla anche se lei ti ha fatto ancora più male ferendoti dentro capito?” mi guardò con occhi dolci, sapevo che non era arrabbiata.

Sei delusa” dissi sconfitta, lei non voleva farlo vedere perché sapeva che ci aveva già pensato mio padre ma era più forte di lei.

Mamma ti prego perdonami, il problema e che mi sento in colpa perché se tornassi indietro lo rifarei...” mi guardò con aria severa.

Vuol dire che non impareresti dai tuoi errori?”

So che sto per peggiorare le cose con questa frase, ma non credo sia stato un errore, secondo me si meritava quello che avuto e anche di peggio!”

Ho l'impressione che qui non si tratti solo di Edward, e della tua umiliazione”

Hai ragione, non si tratta solo do avermi umiliata davanti a tutti, ma quello che mi ha fatto più male e che ha fatto soffrire Alice!” mia madre mi guardò e io le raccontai di Jasper e Alice.

Credo di capire un po' in più”

Tu sai che non sono una tipa violenta mamma, ma sai anche che sono in grado di fare qualsiasi cosa per le persone a cui tengo.”

Eh si... da questo hai preso tutto da tua madre” disse e mi sorrise, io ricambiai e l'abbracciai.

Ora vado a preparare qualcosa da mangiare”

Va bene mamma, grazie di tutto e...non dire niente a papà”

Okay” mi rispose semplicemente e se ne andò.

Non avendo niente da fare rilessi cime tempestose per l'ennesima volta finché non suonò il cellulare.

Pronto?”

Ciao Bella!” era Alice raggiante come non mai.

Alice? Come mai sei così felice?”

Indovina...”

Sei tornata con Jasper” dissi senza neanche rifletterci, ero sicura che fosse così, ma nel momento in cui pronunciai quelle parole scese uno strano silenzio.

Mi dispiace deluderti ma non è così” disse infine dispiaciuta e io mi maledii da sola per aver aperto la mia boccaccia.

Scusa...” mi interruppe.

E' qualcosa di ancora più soddisfacente”

Guarda un questo momento la cosa che più mi potrebbe soddisfare è punire Rosalie”

Esatto! Rosalie è stata sospesa anche lei grazie a una soffiata” urlò.

Sei stata tu?”

Mi sarebbe piaciuto ma...no! Mi hanno detto di non essere obbiettiva”

Ah ma allora...chi è stato?”

Non lo so con precisione ma lo sospetto” aspettai che continuasse ma non lo fece. “Allora Alice, chi sospetti?”

Non te lo dirò finché non ne sarò sicura...”

No Alice non puoi farmi una cosa del genere” dissi ma aveva già riattaccato. Quel mostriciattolo era davvero irritante ma nonostante tutto le volevo un gran bene. Chissà però chi poteva essere stato, Jess e Mike erano troppo codardi per una cosa del genere, Eric non l'avrebbe mai fatto, Lauren mi odiava, forse Angela ma non era possibile, era così timida, con tutti gli altri non aveva legato granché; era rimasta solo una persona ma mi rifiutavo di pensare che fosse stato...Edward. Magari qualcuno che voleva vendicarsi di Rosalie, non ne avevo davvero idea.

Bella” mi chiamò mia madre interrompendo i miei pensieri.

Si mamma?”

Scendi a mangiare” feci come mi disse.

Sembri allegra...”

Lo sono” mia madre mi fissò a lungo, voleva una spiegazione.

Qualcuno ha fatto sospendere Rosalie”

Che vuol dire qualcuno ha fatto sospendere Rosalie?”

Che una persona a me ignota ha spifferato tutto su quello che è successo e la preside ha deciso di sospendere anche lei che ha provocato la rissa”

E questa cosa ti rende felice?”

Si mamma!”

Va bene” forse le stavo dicendo troppe cose, era pur sempre una madre anche se molto comprensiva.

Pranzai velocemente e mi rinchiusi di nuovo nel mio rifugio segreto che era la mia camera. Quel pomeriggio però successe una cosa alquanto strana, mentre ero sul mio letto a fare i compiti nonostante il giorno successivo non potessi andare a scuola, suonò il cellulare e quando risposi sentii il rumore del mare, poi più niente.

Quella telefonata mi metteva angoscia visto che il mare lo associavo a due cose tristi: Jacob e l'aggressione subita. Nonostante cercai di non pensarci più di tanto proprio non ci riuscivo, decisi di uscire a fare una passeggiata e chiamai Alice, ma a casa non c'era, così uscii da sola.

Mamma vado a fare un giro, torno tra mezz'ora”

Non puoi!” disse arrabbiata.

Perché?”

Sei in punizione...”

Cosa? E da quando?”

Da quando sei stata sospesa per aver dato un pugno a Rosalie”

Mamma! Dici davvero?”

Certo!”

Ma perché fai così? Pensavo mi capissi” ero sull'orlo delle lacrime, mi sentivo tradita.

Ti capisco ma non vuol dire che tu non abbia sbagliato, quindi sei in punizione fino ad ordine contrario” la guardai e mi venne una tristezza enorme ma siccome quel giorno ero parecchio su di giri violai di nuovo la legge e uscii senza dar retta a mia madre che mi urlava di tornare indietro. Le lacrime iniziarono a scorrere violente e sentivo che anche i singhiozzi stavano per arrivare. Iniziai a correre ma all'improvviso mi sentii afferrare per un braccio, mi voltai e mi ritrovai Edward di fronte che mi guardava, senza esitare lo abbracciai. All'inizio rimase rigido poi però si sciolse ,anche se di poco, e mi mise un braccio dietro alla schiena. Continuai a piangere finché non esaurii tutte le lacrime.

Scusa” sussurrai distaccandomi, continuava a guardarmi senza dire una parola e l'imbarazzo si faceva sempre più forte ed evidente.

Torna a casa è tardi” disse infine e se ne andò.

Rimasi a guardarlo non capivo, perché era così freddo con me? Quel bacio non aveva significato niente per lui? Con le lacrime agli occhi tornai a casa e senza badare alle urla di mia madre salii in camera continuando a piangere sempre più violentemente fino ad addormentarmi. Mi svegliai che era il giorno dopo, ero orribile, avevo gli occhi gonfi dalle lacrime, i capelli arruffati ed era pallidissima. Andai in bagno, mi spogliai dai vestiti che avevo il giorno prima, visto che,non avevo neanche messo il pigiama, e mi feci un doccia veloce poi mi vestii e andai a fare colazione. Stranamente al piano inferiore non c'era nessuno, preparai un po' di latte con cereali e consumai la mia colazione.

Buongiorno” era mio padre.

Buongiorno” furono le uniche parole che ci scambiammo. Quei tre giorni furono un inferno, con mia madre e mio padre non parlavo,Edward non si fece sentire e mi annoiavo terribilmente. L'unica cosa positiva come al solito era Alice, che mi veniva a trovare tutti i giorni anche se i miei non le avevano permesso di rimanere a dormire visto che ero in punizione. Quando tornai a scuola mi accolsero tutti a braccia aperte, erano felici che avessi dato una lezione a Rosalie e anch'io. Non era cambiato niente a scuola se non per il fatto che Edward mi evitava del tutto, non sapevo cosa gli avevo fatto ma quasi non ci salutavamo.

Alice...non capisco” le dico mentre andiamo a casa sua.

Cosa non capisci?”

Perché si comporta così?

Non lo so...non ne ho proprio idea”

Ma mi ha baciata! E ora che fa? Mi evita! Non ha senso...” Alice mi guardò e sorrise.

Ti piace”

Lo so!” affermai con una convinzione che la stupì.

Dici davvero?”

Certo che dico davvero...però so anche che è sbagliato...”

Ah giusto...Jacob”

Non solo...Alice, io non gli piaccio, altrimenti non mi eviterebbe come se avessi la peste, cavolo ma perché mi piacciono sempre le persone sbagliate??”

Bella io non so con precisione il motivo per il quale ti evita ma secondo me c'è qualcosa sotto, qualcosa di molto strano”

Ma che stai dicendo Alice?”

Quel ragazzo non me la conta giusta”

Perché dici questo ora?”

Forse perché ho fatto qualche piccola ricerca”

Alice!” la rimproverai “Perché l'hai fatto?”

Volevo aiutarti”

Non in questo modo!”

E come dovrei allora? Mi hai vietato di parlargli e di chattare con lui come dovrei aiutarti?”

Hai ragione Alice mi dispiace, ti sto mettendo in una brutta situazione”

Non fa niente, ora però vuoi sapere cos'ho scoperto?”

Cos'hai scoperto?”

Non ha genitori...”

Cosaa??”

Ecco appunto; la madre è morta mentre il padre è da qualche parte nel mondo”

Wow” fu l'unica cosa che riuscii a dire.

Chissà perché non te l'ha detto”

Oh insomma Alice, siamo usciti una sola volta e ci siamo baciati, credi sia abbastanza da raccontarmi una cosa così personale?”

Potrebbe se ci pensi...”

Ormai credo di conoscerlo e non credo si apra così facilmente” Alice annuì e non parlammo finché non arrivammo da lei. Non c'era nessuna, solo noi due. Alice prese qualcosa da mangiare velocemente e ci chiudemmo in camera sua.

Cosa facciamo oggi?” mi chiese.

Non lo so quello che vuoi, tranne..”

Si lo so, tranne shopping.”

Ecco brava” le sorrisi e presi un biscotto.

Senti un po' ma non vuoi proprio parlare con Edward?”

Veramente è da quando sono tornata a scuola che ci penso, stavo solo aspettando il momento; e credo sia arrivato” i suoi occhi si illuminarono.

Dici davvero?”

Si Alice, questa storia deve finire una volta e per tutte.”

Sono fiera di te” mi disse e mi abbracciò

Studiammo per qualche oretta e poi fece rientro Esme che preparò la cena a Carlisle.

Ciao Esme” la salutai.

Ciao Bella” mi sorrise; non le avevo ancora chiesto scusa per la volta in cui scappai da casa sua facendola preoccupare così ne approfittai.

Io ti volevo chiedere scusa per la settimana scorsa, non dovevo andare via così, perdonami”

Non ti preoccupare tesoro, va tutto bene” mi disse e mi abbracciò. Ne avevo proprio bisogno, era da una settimana che ormai non parlavo più con i miei e questa cosa mi faceva stare davvero male. Sentivo la necessità di un abbraccio materno.

Grazie di tutto davvero”

Di niente piccola, di niente”

Bella?” mi chiamò Alice.

Sono qui”

Sei pronta per andare?”

Si...ci vediamo Esme”

Spero presto” mi salutò con un bacio sulla guancia e poi andai via.

Alice mi accompagnò a casa dove trovai i miei genitori che guardavano la televisione. Andai in cucina senza neanche salutarli, misi qualcosa sotto i denti e andai a fare una doccia, era stata una lunga giornata, avevo bisogno di rilassarmi. Dopodiché mi vestii e mi misi a letto; stranamente mi addormentai dopo un po'.

E rieccomi in quella foresta con Edward e quell'uomo, solo che stavolta ero solo una spettatrice, non c'entravo niente in quel sogno, non ero parte integrante di esso, era come se li stessi spiando. Ad un certo punto vedo l'uomo avvicinarsi a Edward e dargli uno schiaffo, avrei voluto urlare, dirgli di smetterla ma dalla mia bocca non usciva neanche una parola, volevo raggiungerlo ma non riuscivo a muovermi, ero come paralizzata.

Non hai alcun diritto di darmi uno schiaffo” disse Edward

Oh e invece si che ce l'ho, l'ho sempre avuto, come ho sempre avuto un ruolo nella tua vita” un ruolo nella sua vita? Ma che significava?

Non è vero non ce l'hai mai avuto, non ci sei mai stato...” ma che succedeva Edward stava per piangere...

Ah no? Non ricordi più le belle cose che facevamo insieme?” sorrideva, quell'uomo sorrideva e mi dava su i nervi.

Non erano cose belle non lo sono mai state, con te non ho mai fatte cose belle, hai cacciato la parte peggiore di me” urlava continuamente quest'ultima parte. Finché non sentii più nulla; ero sveglia.

Basta non potevo continuare così, era davvero troppo, il secondo sogno di cui protagonisti Edward e quell'uomo. Ma che rapporto avevano?

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Un'altra persona. ***


 

Il giorno dopo andai a scuola decisa di parlare con Edward per chiedergli spiegazioni riguardo il suo comportamento.

Agitata?” era Alice.

Non immagini quanto”

Tranquilla andrà tutto bene!” lo vidi seduto su una panchina a leggere un libro e mi avvicinai.

Buongiorno Edward”

Buongiorno” mi rispose senza neanche guardarmi.

Vorrei parlare con te”

Ora non posso”

E invece devi” rimasi sorpresa sembravo davvero sicura di me stessa.

Che c'è?” mi guardò scocciato.

Perché mi tratti così?

Così come?” faceva finta di non capire? Bene gli avrei posto la domanda in modo diverso.

Perché ti comporti come se non esistessi?”la sua espressione cambiò, non era più scocciata ma, non riuscivo a capire bene, forse era...triste.

A quel punto si alzò e stava per andare via ma io lo afferrai per un braccio facendolo voltare, eravamo vicinissimi.

Edward per favore...” la mia voce era bassissima ma ero sicura che l'avesse sentita.

Non sono il ragazzo adatto a te”

Non l'accetto come risposta, avrei accettato non sei la ragazza adatta a me ma non questa”

Perché?”

Perché non sei tu a dover valutare ma io!” riposi con dolcezza cercando di fargli capire il mio punto di vista.

Può darsi ma tu non mi conosci affatto...”

Allora permettimi di conoscerti meglio” era quasi un sussurro.

Rimarresti delusa”

Una altra cosa che dovrò valutare io” mi stava sorridendo ed io mi sentivo in paradiso.

Se ti avessi detto che non eri la ragazza adatta a me cosa avresti risposto?”

Ovvio...che non l'accettavo come risposta perché non ti ho chiesto di essere il mio ragazzo ma solo di non evitarmi”

Sei impossibile...” disse e sorrise, le cose sembravano andare meglio. Era stato fin troppo facile e questa cosa non mi convinceva.

Suonò la campanella e andammo in classe.

La giornata trascorse velocemente ma soprattutto allegramente, io e Edward chiacchierammo ad ogni fine lezione e io mi divertii davvero molto.

Va be ora devo andare, ci vediamo domani Edward”

Bella?”

Dimmi...”

Ti va se oggi studiamo insieme?” Non sapevo che rispondere così annuii.

Va bene ciao” dissi infine e andai via. Quando tornai a casa trovai un biglietto dei miei che mi dicevano di non poter tornare per cena. Così mi feci una doccia veloce, misi dei vestiti che mi aveva regalato Alice ,non troppo eleganti, e aspettai l'arrivo di Edward mentre mangiavo delle patatine fritte; le mie preferite. Dopo mezz'ora suonarono alla porta e aprii Edward.

Ciao, vieni entra”

Grazie” disse ed entrò.

Accomodati pure” dissi sedendomi a mia volta. Fece come gli avevo detto e prese i libri.

Da cosa iniziamo?”

Non lo so, da dove vuoi” gli sorrisi.

Letteratura inglese?” chiese.

Perfetto!” era la mia materia preferita. Studiammo per circa un'ora chiacchierando ogni tanto, mangiammo anche qualcosa dopodiché erano quasi le sette.

A che ora ritornano i tuoi?”

Veramente non lo so, mi hanno lasciato un biglietto con scritto che non tornano per cena” risposi sincera.

Che ne dici allora di cenare nel pub qui all'angolo?”

Veramente io non so...”

Torneremo prima delle undici” mi assicurò così accettai e andai con lui. Quel pomeriggio ero stata davvero bene con Edward, era proprio come i primi pomeriggi con Jacob, felici spensierati con un'unica differenza: sentivo che Edward non era del tutto sincero con me.

Quando entrammo mi resi conto che non era un pub ma un ristorante in piena regola e lo guardai, lui capì e mi fece l'occhiolino. Dio quant'era bello!

Ci sedemmo ad un tavolo accanto alla finestra e ordinammo.

Bello questo pub” ironizzai guardandolo e lui mi sorrise.

Avevo davvero intenzione di portarti in un pub però poi mi sono ricordato di questo ristorantino dove si mangia davvero bene ed eccoci qui” gli sorrisi, era l'unica cose che riuscissi a fare, ero emozionata; quello doveva essere il nostro secondo appuntamento e ne ero felicissima. In quel momento arrivò la cameriera.

Ravioli ai funghi”. Disse porgendomi il piatto. “E bistecca ben cotta” continuò sorridendo ad Edward.

Buon appetito” terminò e andò via.

Mmm...Edward aveva ragione, si mangiava davvero benissimo.

Allora? E' di tuo gradimento”

Edward, sono senza parole, è tutto buonissimo!”

Mi fa piacere” Terminammo di cenare parlando del più e del meno, mi ero completamente rilassata; era strano come Edward riuscisse a calmarmi e a farmi sentire bene.

Credo di doverti delle scuse” mi disse all'improvviso.

Per cosa?” stava diventando strano,come dire...agitato.

Non mi sono comportato per niente bene con te e mi dispiace, non volevo ferirti solo pensavo e lo penso ancora un po'...di non essere il ragazzo adatto a te, Bella”

Ma perché Edward?Perché?”

Tu non capisci, in passato...” lo interruppi. “Non mi interessa Edward, se non vuoi parlarne non devi,a me interessi ora e quello che hai fatto in passato me lo racconterai, ma solo quando ti sentirai pronto”

Come hai fatto a capirlo? Che non mi sentivo pronto”

Ormai ti conosco abbastanza bene, certo ci sono delle cose di te che mi sfuggono del tutto, ma credo che quando vorrai potrai raccontarmele tu”

Cosa ti sfugge?”

Chi era quel signore che mi stava aggredendo per esempio” cavolo l'avevo detto davvero, che stupida! Speriamo che non se ne vada.

Pensi che io lo conosca?”

Non lo so...” non ero sincera. Non mi rispose e pagò il conto.

Andiamo?” mi chiese porgendomi la mano.

Si” l'afferrai e uscimmo dal ristorante. Facemmo una passeggiata in spiaggia, continuava a tenermi la mano e mi sentivo molto in imbarazzo ma anche molto contenta.

Edward...” si voltò a guardarmi e le parole mi morirono in gola, non riuscii a dire più niente e neanche ricordavo più quello che avrei voluto dirgli così gli sorrisi e riprendemmo a camminare. Dopodiché mi accompagnò a casa visto che erano già le undici, per fortuna i miei non erano ancora tornati.

Allora...ci vediamo domani Bella”

Va bene”

Buonanotte” mi disse e mi diede un bacio sulla guancia.

'Notte” sussurrai e rientrai in casa chiudendomi direttamente in camera mia. Mi feci velocemente una doccia e poi sotto le coperte; non presi sonno subito mi ci volle un po' ma almeno quella notte non feci incubi.

Il giorno dopo quando mi svegliai in casa non c'era nessuno, mi avevano lasciato un messaggio in segreteria dicendomi che non erano tornati a casa per lavoro...mah! Feci colazione velocemente e poi mi preparai.

Edward... tra un po' lo avrei rivisto, a questo pensiero sorrisi e finii di vestirmi. Quando uscii di casa ero circa un quarto d'ora in anticipo.

Che ci fai fuori casa a quest'ora?”

Oh buongiorno anche a te Alice” risposi sorridendole.

Scusa buongiorno Bella,allora,come va con i tuoi?”

Come sempre, ieri non sono neanche tornati a casa a dormire!”

Hai trascorso tutta la serata da sola?”

Ehm... non proprio” mi osservò cercando di capire cosa intendessi.

Bé vedi ieri pomeriggio ho studiato con Edward e poi siccome ha saputo che ero da sola abbiamo cenato insieme e poi sono tornata a casa”

Sei uscita con Edward?”

In teoria si..” ero terribilmente imbarazzata, lei se ne accorse e mi sorrise solo. Dopodiché mi fece la domanda cruciale, quella che non avrei voluto sentire per niente al mondo.

E Jacob?”

Jacob è partito” risposi semplicemente e continuai a camminare. Sapevo di averla fatta felice in quel momento, ma non lo avevo detto per quel motivo, ma perché era vero, tutto ciò che mi diceva da anni era pura verità e forse era per quello che mi dava tanto fastidio sentirlo. Arrivammo a scuola e quasi era deserta, ci sedemmo sotto un albero come facevamo solitamente e le raccontai un po' la serata precedente.

Mi fa piacere Bella” non finì neanche di dire quella frase che sentii una bellissima voce alle mie spalle.

Cosa ti fa piacere?” chiese Edward sorridendomi e sedendosi accanto a me.

Che ieri sera non sia rimasta sola, ora scusate ragazzi ma devo proprio andare a parlare con una persona” disse e fuggì via, sempre la solita!

Allora, come va stamattina?”mi chiese

Bene credo...”

In che senso, credo??”

Sono un po' preoccupata, i miei stanotte non sono neanche tornati”

Magari hanno avuto qualche impegno” cercò di consolarmi

Sarà...” dissi semplicemente poi suonò la campanella, Edward mi aiutò ad alzarmi e andammo in classe. Era strano come le lezioni accanto a Edward fossero diventate piacevoli, non c'era che dire, Edward era letteralmente cambiato e mi piaceva tantissimo.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Ti voglio bene papà. ***


 

Trascorremmo quella giornata nell'assoluta allegria e questo perché non sapevo cosa mi aspettava a casa.

Hey Bella mi dai un passaggio?” era Angela a chiedermelo una ragazza che seguiva alcuni corsi con me, molto simpatica.

si certo Angela, sali pure” dissi e salii con lei” il tragitto non fu lungo, parlammo un po' di tutto, con lei mi sentivo a mio agio e potevo essere sincera perché non era affatto come Jessica, che spifferava tutto in giro.

Quindi stai con Edward eh?”

Cosa? Ma no, non sto con Edward”

Strano, mi avevano detto il contrario”

Siamo usciti solo due volte, niente di che”

Non voglio essere indiscreta ma avrei una domanda da farti”

Dimmi, non ti preoccupare”

Bé volevo sapere se quello che disse Rosalie è vero”

A cosa ti ti ferisci” chiesi titubante, volevo essere sicura di aver capito bene.

Hai baciato Edward?” si, avevo capito bene.

Si Angela è vero”

Capisco, cavolo Bella, sei un genio, quel ragazzo è davvero molto carino”

Grazie anche se, non so, ha qualcosa di strano”

Cioè?” non me la sentivo di parlarne con qualcun altro, finora lo avevo fatto solo con Alice e anche se mi fidavo di Angela proprio non ci riuscivo così risposi vagamente e cambiai discorso.

Io sono arrivata, ci sentiamo, ciao Bella”

Ciao Angela a domani” la salutai e andai via.

Quando tornai a casa trovai i miei seduti sul divano, sembrava che mi stessero aspettando.

Ciao” dissi e mi avvicinai.

Ciao, com'è andata a scuola?” era mia madre, il tono della sua voce era molto agitato ed io non ne capivo il perché.

Bene, ma...c'è qualcosa che non va?”

No proprio” stava per dire mia madre ma fu interrotta da mio padre che pronunciò un sì secco. Pensandoci bene ultimamente mio padre era molto strano, sempre arrabbiato .

Scusate potete dirmi cosa sta succedendo?” chiesi con un tono che non ammetteva scuse, volevo la verità e subito.

Ascolta amore, dobbiamo dirti una cosa importante che riguarda me e tuo padre”

No, non proprio riguarda te e qualcun altro” disse mio padre.

Charlie per favore non è il momento di litigare” rispose e tornò a guardarmi.

Allora mamma, parla” cercai di incoraggiarla ma la mia voce uscii come se fosse un rimprovero, ero stanca di quell'attesa infernale che mi faceva star male.

Ho chiesto il divorzio” disse mio padre tutto d'un fiato.

Avevi promesso che sarei stata io a dirlo” urlò mia madre infuriata mentre io ancora non riuscivo a crederci e la testa iniziava a girarmi fortissimo.

Dopo che mi hai tradito pretendi ancora che io ti faccia favori?” sbraitò mio padre. Dopodiché non sentii più niente e le forze vennero a mancare.

Bella?Bella mi senti?” continuava a ripetermi ansiosa mio madre. Io la sentivo ma proprio non ce la facevo ad aprire gli occhi e affrontare tutta quella situazione, c'era solo una persona che poteva aiutarmi.

Alice” dissi ma era un sottilissimo sussurro che probabilmente i miei non avevano neanche sentito.

Che ha detto?” chiese mio padre.

Credo Alice ma non ne sono sicura”

Allora che aspetti chiama Alice”

E' tutta colpa tua, se non glielo avessi detto in quel modo tutto questo non sarebbe accaduto” disse mia madre.

Se tu non mi avessi tradito non le avrei mai detto una cosa simile”

Adesso basta, è vero ho sbagliato ma non avevi alcun diritto di far del male alla nostra bambina”

Non sono stato io ma tu nel momento in cui te la spassavi con un altro uomo. Com'è si chiama? Ah si...Phil”

Smettila Charlie, potrebbe svegliarsi e sentire tutto”

Almeno capisce che razza di persona è la madre” In quel momento sentii il rumore di uno schiaffo che mi fece spalancare gli occhi.

Mamma” urlai e inizia a piangere.

Bella” mia madre si avvicinò per abbracciarmi ma io non volevo così feci un passo indietro mentre lei mi guardava allibita.

Tesoro che c'è?” come faceva a chiedermi una cosa del genere, voleva sapere cos'era a farmi star male? Il suo tradimento nei confronti di papà. Rimasi a guardarla finché lei non fece un altro passo verso di me ed io arretrai di nuovo.

Non ti avvicinare!” dissi quella frase sprigionando tutto l'odio che avevo dentro per quella donna che aveva tradito mio padre, lui che tanto l'amava e che faceva di tutto pur di renderla felice e lei come lo ripagava? Tradendolo invece di dargli tutto l'amore possibile. Non volevo più vederla, mai più. Corsi via mentre mia madre mi pregava urlando a squarciagola di tornare indietro, di ascoltarla ma non volevo, le sue giustificazioni proprio non mi servivano, non era ciò di cui avevo bisogno. Continuai a correre finché non realizzai di essermi persa e a quel punto mi sedetti ai piedi di un albero lì vicino e piansi fino a consumare tutte le lacrime. Ad un certo punto sentii dei passi e mi immobilizzai, ero terrorizzata, feci più silenzio possibile per cercare di capire da dove provenisse quel rumore ma non sentii più nulla e mi tranquillizzai. Cercai il cellulare per chiamare Alice per farmi venire a prendere ma lo avevo dimenticato in borsa così mi alzai e continuai a camminare, probabilmente quella era l'unica cosa che non avrei dovuto, sarei dovuta rimanere dov'ero sperando che qualcuno mi trovasse ma non lo feci. Quando fui stanca mi fermai per cercare di capire dove fossi ma era inutile, mi ero persa, non avevo idea di dove mi trovassi; intorno a me c'erano solo alberi e erbacce e faceva paura. Mi risedetti a terra e mi raggomitolai, faceva freddissimo e non avevo neanche una giacca con me, non so per quanto tempo rimasi così so solo che quando mi risvegliai era giorno.

Ero ancora raggomitolata, non mi ero mossa di un centimetro. Avevo i brividi e il voltastomaco, ero sicura che mi fosse salita la febbre. Mi alzai per cercare qualcosa da mettere sotto i denti nonostante non avessi per niente fame. Mangiai due mele dopodiché ripresi a camminare, dovevo trovare la strada per tornare a casa, e non perché avessi voglia di vedere mia madre ma perché non volevo che mio padre si sentisse in colpa per la mia stupida fuga. Sembrava avessi camminato per ore intere per quanto mi sentissi stanca ma soprattutto male, ero in condizioni orride, chiunque sarebbe scappato vedendomi anche l'essere più brutto della terra. Non volevo riaddormentarmi dovevo cercare di tornare a casa ma non potei farne a meno, ero ridotta troppo male; non so quanto tempo dopo mi risvegliai ma probabilmente erano passante un paio d'ore. Rimasi seduta finché non fui del tutto sveglia dopodiché ricominciai a camminare e rimasi stupefatta quando mi ritrovai in una bellissima radura, non era come il resto di quell'immensa foresta piena di erbacce, qui c'era prato e fiori ed era davvero tutto stupendo. Decisi che era la mia prossima tappa, era troppo bella per essere solo un luogo di passaggio così mi sedetti e pensai. Ancora non riuscivo a credere che mi madre avesse fatto una cosa del genere, tradire mio padre, non l'avrei mai immaginato con chi poi? Chi avrebbe conosciuto di così irresistibile? Cos'aveva quest'uomo che mio padre non aveva? Cosa le dava più di mio padre? Quelle domande continuavano a venirmi in mente ma proprio non riuscivo a dare risposta a nessuna di queste. E a farmi arrabbiare di più è stato quello schiaffo che gli ha dato e che mi ha fatto risvegliare, lo aveva già abbastanza umiliato tradendolo, quello schiaffo poteva evitarselo, in fondo lui aveva ragione, non sapevo che razza di persona fosse mia madre prima di sapere tutto questo. Continuavo a pensare finché non sentii la voce di qualcuno.

Hey tu, stai bene?” mi alzai subito in piedi e arretrai.

Tranquilla, non voglio farti del male” mi disse quel bellissimo ragazzo dagli occhi azzurri.

Chi sei e come sei arrivata qui” mi chiese visto che io non proferivo parola.

Mi sono persa” dissi con un filo di voce e abbassai lo sguardo.

Posso avvicinarmi?” non gli risposi ma annuii e ci sedemmo entrambi.

Di dove sei?”

Phoenix, abito vicino alla centrale di polizia” forse stavo dando troppe informazioni ma probabilmente quel ragazzo poteva aiutarmi.

Immagino che conosci quindi l'ispettore Swan” ok avevo fatto centro, adesso potevo finalmente tornare a casa.

E tu come fai a saperlo?”

Sono anch'io di quelle parti, ma adoro esplorare posti come questo, sono stupendi”

Capisco”

Perdonami, non mi sono neanche presentato, mi chiamo Emmett”

Ciao Emmett sono Bella”

Bella? Swan?” annuii e lui sorrise.

Perché non me l'hai detto subito?”

Non so” risposi sincera e sorrisi a mia volta.

Credo tu abbia la febbre alta”

Lo credo anch'io”

Posso riaccompagnarti a casa?”

Mi faresti un favore” mi aiutò a salire in macchina e mi accompagnò a casa, Emmett era un tipo alla mano, semplice e molto divertente.

Sai, verrò nella tua scuola da domani”

Bé non credo mi troverai domani ma tornerò presto”

Lo spero tanto, sei davvero simpatica nonostante ogni tanto deliri a causa della febbre” mi fece l'occhiolino ed io risposi con un sorriso.

Siamo arrivati, grazie Emmett” stavo per scendere dall'auto ma mi prese un capogiro e tornai a sedermi.

Ti aiuto” disse e venne dal mio lato per aiutarmi a scendere e poi volle accompagnarmi a casa in braccio visto che proprio non riuscivo a reggermi in piedi. Bussò e venne ad aprire mio padre.

Oddio Bella, guarda come sei ridotta! E tu chi sei?” disse mio padre con voce ansiosa e terribilmente preoccupata.

Sto bene papà e lui è Emmett”

Salve, l'ho trovata in una radura a est, credo abbia la febbre alta”

Oh grazie, grazie mille” disse piangendo mia madre mentre si avvicinava per farmi una carezza, la lasciai fare non avevo la forza di respingerla.

Poggiala qui” disse mio padre portandolo in salotto.

Scusi signore ma credo sia meglio metterla a letto”

Ma bisogna salire le scale non so se...” Emmett lo interruppe.

Non si preoccupi, Bella è leggera!” disse sorridendomi dopodiché mi accompagnò di sopra.

Ci vediamo presto Bella, arrivederci signor Swan”

Grazie Emmett, te ne sarò grato per sempre”

E' stato un piacere” disse e se ne andò lasciandomi sola con mio padre.

Papà?” chiamai debolmente.

Dimmi tesoro”

Voglio stare con te” mi sorrise e mi baciò una guancia.

Certo che starai con me, non andrai da nessuna parte, ora riposa, ti voglio bene”

Anch'io te ne voglio papà, scusa per tutto” Mi coprì meglio e uscì sorridendo, almeno io ero riuscita a farlo sentire meglio.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Sorprese. ***


 

Cercavo di dormire ma per quanto ci provassi non riuscivo a non sentire le urla dei miei genitori in cucina. Litigavano per la mia fuga ma mamma doveva smetterla, papà aveva ragione, era tutta colpa sua. Misi le pantofole e e pian piano scesi tutte le scale fino ad arrivare in cucina.

Basta” dissi guardando negli occhi mia madre. “Devi smetterla, non è colpa sua, la colpa è solo tua, quindi per favore, lascialo stare anzi lasciaci stare e vattene da casa nostra” mia madre iniziò a piangere e anche se mi sentivo terribilmente in colpa per le parole che le avevo detto non riuscivo a pentirmene.

Vuoi che me ne vada?” chiese con un filo di voce.

Voglio che non fai più del male ne a papà ne a me”

Non puoi dirmi una cosa del genere, resto sempre tua madre”

Non m'interessa, tu non meriti rispetto”

Bella, adesso calmati, andiamo in salotto e parliamone con calma” disse mio padre, era dolcissimo nonostante mia madre l'avesse tradito soffriva nel vederla star male. Per questo feci come voleva e ci sedemmo tutti e tre in salotto.

Bella prima di tutto chiedi scusa a tua madre perché resterà tale e devi portarle rispetto”

Scusa” dissi senza convinzione e mio padre mi guardò severo. “Mi dispiace” aggiunsi cercando di essere più sincera possibile.

Ascolta Bella, mi dispiace per tutto, ho sbagliato e lo so ma vorrei che tu restassi con me, non voglio perderti” le parole di mia madre sorpresero non solo me ma anche mio padre, probabilmente non gli aveva detto niente ma lui non parlò e aspettò con ansia la mia risposta.

Tu mi hai già persa, mamma” dissi e poi salii in camera senza dire più niente e senza voler ascoltare più niente. Mi misi sotto le coperte e dopo poco mi riaddormentai.

Quando mi svegliai sentii una voce familiare e che io adoravo. Spalancai gli occhi e la vidi.

Alice”

Tesoro sono qui” mi disse e si sedette accanto a me. Mi misi seduta e l'abbracciai mentre mio padre se ne andava rimanendoci sole.

Come mai sei venuta?”

Mi ha chiamata tua padre”

Immagino che mia madre non era molto d'accordo” certo avrebbe dovuto dire a qualcun altro il suo peccato.

No infatti ma Bella non essere severa con lei, tutti sbagliano”

No Alice per favore, non ne voglio parlare”

Va bene non ti preoccupare, comunque mi è venuta una grande idea”

Spara”

Visto che per un po' qui ci sarà del trambusto, tua madre che deve trasferirsi e che litigherà spesso con tuo padre, che ne dici di venire a stare da me un po'?”

Non lo so Alice”

Non puoi dirmi di no, visto tutto il tempo che ci ho messo per convincere tuo padre”

E va bene, verrò ma per quanto tempo?”

Per tutto il tempo che vuoi” mi sorrise ed io ricambiai.

Scendiamo?”

Mia madre?”

E' uscita”

Andiamo allora” dissi e scesi dal letto.

Hai fame?”

No grazie, ho solo un po' freddo”

E ci credo, hai la febbre a 38 e mezzo”

Wow stavolta l'ho combinata grossa”

Lo penso anch'io” disse voleva avere uno sguardo severo ma non ci riuscì e mi sorrise. Sapeva che dietro tutta quella rabbia io stava male da morire ma capiva che non era il momento per farmi uno dei suoi discorsi.

Domani non andrò a scuola, resterò qui con te e appena sarai guarita andremo a casa mia, mia madre non vede l'ora”

Lo immagino, Esme è sempre dolcissima”

Parli così perché non l'hai mai vista arrabbiata!”

Sinceramente non riesco neanche ad immaginarmela arrabbiata”

E ci credo , quando vieni tu a casa le brillano gli occhi a volte mi chiedo se non preferisce te a me”

Dai non essere sciocca è come mio padre no? Ti adora” Eh si mio padre era felicissimo che la sua bambina avesse un'amica come Alice e anch'io lo ero.

Bene ho preso Romeo e Giulietta, lo vediamo insieme?”

Certamente” sorrisi e mise il film.

Purtroppo non riuscii a vederlo tutto, mi ero addormentata e qualcuno, suppongo mio padre, mi aveva portata di sopra. Mi svegliai che erano le due di mattina e non sapevo che fare così mi feci una doccia e scesi in salotto restando a bocca aperta. Il divano era stato aperto in modo da diventare un letto e Alice era rimasta a dormire. Cavolo, era proprio un'amica stupenda, c'era sempre quando avevo bisogno di lei. Accesi la televisione in cucina stando attenta a non farla svegliare e mangiai qualche snack dopodiché risalii in camera mia e rimasi a a guardare il soffitto pensando. Era un po' che non vedevo Edward, e mi mancava avrei voluto tanto vederlo. Chissà cosa stava facendo. Accesi il computer e andai su facebook, avevo una nuova richiesta di amicizia. Edward Masen, wow era lui, accettai e gli scrissi una mail.

Ciao Edward so che è un po' che non mi faccio vedere ma sono successe tante cose e quindi per qualche giorno non verrò a scuola, ci sentiamo presto un bacio Bella.

Inviai e spensi il computer. Sentii dei passi e mi rimisi nel letto.

So che sei sveglia” disse Alice.

Oi sei tu, credevo fosse..” mi bloccai ma lei capì.

Allora cosa stavi facendo?”

Scrivevo una mail a Edward, mi ha aggiunta su facebook”

Wow è una bella notizia no?”

Credo di si, mi piace davvero”

Lo so”

Alice, grazie di essere rimasta a dormire”

Non ti avrei mai lasciata da sola in questo brutto periodo”

Perché Alice? Perché?”

Vorrei dirtelo, te lo giuro Bella vorrei farti sentire meglio ma non lo so, non so perché tua madre abbia fatto questo a tuo padre,. Forse si è innamorata o semplicemente è stata una debolezza”

Non può essersi innamorata di qualcun altro, lei ama mio padre”

Lei amerà sempre tuo padre e amerà sempre te”

Allora perché ci ha traditi?”

Tutti sbagliano Bella, ma bisogna saper perdonare”

Io non ce la faccio, non ci riesco”

Magari devi solo aspettare un po' di tempo, finché non ti senti pronta”

Può darsi”

Dai vieni, misuriamo la febbre”

Non credo ce l'ho ancora, penso di poter andare a scuola”

Assolutamente no, tu non vai da nessuna parte”

Uffa e va bene” Alice mi misurò la febbre, 37, era scesa. Quando i miei si svegliarono uscirono direttamente senza neanche fare colazione.

Che ne dici di farci un po' belle?”

Intendi torturarmi anche quando ho la febbre?”

Oh, non fare la drammatica, hai solo i decimi e poi non intendo torturarti ma solo renderti presentabile”

Grazie Alice, non devi farmi tutti questi complimenti” scoppiò a ridere e iniziò a torturami. Quando finì, due ore dopo, ero lavata, profumata, vestita e truccata per bene.

Sai vero che tutto questo è inutile visto che dobbiamo restare a casa”

E che c'entra, se viene a trovarti qualcuno?”

Chi può venire? Nessuno sa niente”

E va bé dai sii ottimista”Io a volte proprio non la capivo, sembrava sapesse qualcosa ma era improbabile. Ci sedemmo sul divano a vedere un po' di televisione finché qualche minuto dopo non suonò il campanello.

Vado ad aprire” dissi alzandomi ma Alice mi fermò.

No, non ti preoccupare vado io, tu mettiti seduta che arrivo subito”

E va bene” mi arresi e mi sedetti. Sentii Alice parlare con qualcuno ma la persona non le rispondeva probabilmente stava annuendo o negando. Quando Alice ritornò in salotto non potevo credere a ciò che vedevo.

Edward...che ci fai qui?”

Qualcuno mi ha invitato” quella voce, era troppo tempo che non la sentivo.

Posso immaginare chi” risposi sorridendo.

Non sembri malata sai?”

Forse perché Alice ha architettato tutto fin troppo bene”

Va bene ragazzi mi ringrazierete più tardi, ora vado di sopra al computer ciao Edward a dopo”

Ciao Alice” disse Edward e poi si sedette accanto a me.

Allora come stai?” mi chiese

Ehm...bene grazie e tu?”

Anche, cosa guardavi?”

Mtv, adoro la musica.”

Anch'io e la suono anche”
“Davvero?”

Si! Suono il pianoforte da quand'ero bambino, fu mia madre a insegnarmelo”
“E dov'è ora tua madre?”

E' morta”

Mi dispiace scusa, non avrei dovuto”

Non fa niente, non potevi saperlo”sorrisi e lui continuò.

Nella mail hai scritto che stavano succedendo delle cose, ti va di parlarmene?”

Sul serio Alice non te l'ha detto?”

No, ha detto che saresti stata tu a farlo”
“I miei stanno divorziando, mia madre ha tradito mio padre” come mai per me era così facile parlare con Edward?

Quindi non sei malata davvero?”

Invece si, quando l'ho saputo sono uscita e non avendo una giacca ho preso la febbre ma niente di che...”

Avresti potuto chiamarmi, lo sai”

Non avevo il cellulare e non avevo idea di dove mi trovassi”

Mi stai dicendo che ti sei persa?”

Si ma un ragazzo mi ha trovata e mi ha riportata a casa”

Un ragazzo?”

Si era lì di passaggio e mi ha aiutata” Edward mi sorrise comprensivo e mi abbracciò

Mi dispiace Bella ma non ti preoccupare questo brutto periodo passerà”

Grazie di essere qui, ho pensato tanto a te in questi giorni...” Edward si spostò leggermente da me e avvicinò le sue labbra alle mie rendendomi la persona più felice del mondo, in quel momento non pensai a mia madre che aveva tradito mio padre né a lui che stata soffrendo, pensavo solo a Edward, a quanto fosse bello e dolce e a quanto desideravo quelle labbra attaccate alle mie per sempre. Ma ciò non accadde poiché qualcuno decise di venirmi a trovare.

Credo tu debba aprire” disse Edward mentre suonavano alla porta ma io non volevo allontanarmi da lui.

E va bene...” dissi infine sconsolata e lui sorrise.

Quella fu un'altra sorpresa.

Ciao Bella, sono venuta a vedere come stavi...”

Oh...ciao Emmett, sto bene grazie”

Allora, mi fai entrare?”

Si si certo, entra pure” lo feci accomodare in salotto.

Edward lui è Emmett il ragazzo che mi ha aiutata e Emmett lui è Edward”

Ciao compagno di banco, come va?” chiese Emmett ad Edward . Compagno di banco? Ma che voleva dire? Guardai Edward in cerca di spiegazioni che subito arrivarono.

Ha preso il tuo posto ieri!”

Ah ecco, ora si spiega tutto”

Ma posso capire che sta succedendo? E tu chi sei?” chiese Alice che era scesa sentendo tutto quel parlottare.

Ho avuto la mia seconda sorpresa Alice, ti presento Emmet lui è...”

Si si lo so me ne ha parlato tuo padre”

Ciao Alice”disse Emmett.

Ciao come va?”

Bene grazie, allora amico e tu che ci fai qui?”

Mi ha chiamato Alice dicendomi che Bella non stava bene e sono venuto a trovarla” sorrisi e mi sedetti di nuovo accanto lui che mi abbracciò mettendo un braccio sulle mie spalle.

Allora niente scuola oggi?” chiesi ad Emmett che si era seduto sulla poltrona difronte alla nostra.

Non mi andava con il trasloco e tutto il resto, proprio non ne avevo voglia e ho deciso di passare a vedere se eri ancora viva”

Si fortunatamente sono ancora in mezzo a voi”

Poi mi spiegherai come hai fatto a trovarti in quel posto chiaro?” sorrisi imbarazzata. Ci fu qualche minuto di silenzio che nessuno di noi quattro sapeva sciogliere.

Volete qualcosa da bere?” chiesi.

Un bicchiere d'acqua grazie” disse Emmett. Stavo per alzarmi ma qualcuno mi fece risedere.

Vado io” disse Alice e scomparve.

Allora, pensi di ritornare a scuola domani?”

Non credo Emmett, ci vorrà un po' prima che io ritorni a scuola”

Ah... mi dispiace”

Che io non venga a scuola o condividere il banco con Edward?”

Bé diciamo che preferirei una compagnia femminile, ma lui non è male”

Ah grazie del complimento” disse Edward e scoppiammo tutti a ridere. Dopo non ci fu più silenzio parlammo armoniosamente tutti e quattro e mi divertii tantissimo.

Che c'è hai freddo?” mi chiese Edward sentendomi rabbrividire.

Un po'” mi toccò la fronte e lo sentii sospirare.

Ti sta salendo la febbre, forse dovresti riposare”

Non ti preoccupare, sto bene” cercai di convincerlo ma con scarsi risultati; pretese che mi misurassi la febbre, grande errore.

Quasi 39 Bella, perché non ti metti a letto?”

No Alice, non mi va”

Dai Bella non fare la bambina” disse Emmett.

Va bene come volete” Edward mi accompagnò di sopra e aspettò che mi rimisi a letto.

Ti vengo a trovare oggi se posso”

Si i miei staranno fuori tutto il giorno, come sempre”

Va bene a dopo allora” mi diede un bacio a fior di labbra e se ne andò. Com'era dolce, avrei voluto averlo sempre al mio fianco. E con questo pensiero mi addormentai.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Tutto va male. ***


 

Mi risvegliai sentendo delle voce familiari, Alice, Esme e... chi era? Quella voce io la conoscevo ma non ricordavo a chi potesse appartenere e fu la mia curiosità a farmi riaprire gli occhi e a costringermi a scendere al piano di sotto.

Paul!” urlai felice.

Ciao Bella, come va?”

Cavolo Paul e da quando se n'è andato Jake che non ti vedo, che fine hai fatto?” chiesi abbracciandolo.

Scusa sorellina mia, hai ragione ma ora sono qui no” cavolo Paul, il mio fratellone acquisito, lo adoravo, era un amico ma per me è sempre stato un fratello.

Si sei qui” dissi mentre una lacrima di nostalgia scendeva.

Ma dai piccolina, non piangere, se ti faccio quest'effetto non vengo più”

Non ti azzardare! Mi sei già mancato tantissimo”

Anche tu Bella e anche a Jake manchi”

E tu come fai a saperlo?”

Bé vengo da lì e mi ha chiesto di mandarti i suo saluti e poi rimani sempre la sua migliore amica.”

Già...la sua migliore amica” dissi sarcasticamente.

Non essere dura, per lui non è facile vivere lontano dalle persone a cui tiene”

Per questo non si fa sentire?” mi sorrise.

Ti saresti ripresa così se lui si fosse fatto vivo?”

Ma cosa stai dicendo?”

Proprio non ricordi come stavi nei primi tempi? Sembravi uno zombie ora invece stai molto meglio”

Sarebbe successo prima o poi”
“Può darsi comunque come ti va la vita?”

Alti e bassi” bugia erano solo bassi.

Lo sai che sei cresciuta?”

La smetti? Non sono piccola, il problema ce l'hai tu che sei un bestione” in effetti era enorme, lo era sempre stato e anche Jake...

Suonarono alla porta e Alice andò ad aprire.

Ciao Edward”
“Ciao Alice” rispose come sempre educatamente il mio Edward, cavolo era già diventato mio.

Ma quanto ho dormito?”

Da quanto ne so 4 ore” disse Paul sorridendomi.

Edward si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia.

Paul lui è Edward, Edward Paul un amico di infanzia”

Ciao Paul, piacere”
“Piacere mio”

Allora come ti senti? E' scesa la febbre?” mi chiese premurosamente Edward.

Non l'ho misurata ma credo di si”

Hai la febbre?”

Si Paul sono uscita senza giacca”

Guarda che combini quando non ci sono io? Ma possibile che non ti posso lasciare sola neanche per qualche mese?”

Solo qualche mese?” dissi arrabbiata lui mi sorrise e mi sentii bene, a casa.

Allora che combina il capo Swan?” a quella domanda mi rattristai e lui se ne accorse.

Le solite cose” risposi infine e lui non chiese altro sulla mia famiglia, più tardi gli avrei spiegato ora davanti a tutti proprio non ne avevo voglia.

Quando i miei tornarono eravamo ancora tutti lì anche Edward che fortunatamente se ne accorse subito e sciolse il nostro abbraccio.

Ciao papà guarda chi è venuto a trovarci” trillai felice.

Salve ispettore Swan” lo prese in giro Paul.

Ciao Paul come va?”

Bene grazie Charlie e a te?”

Si va avanti” disse semplicemente.

Oh mio Dio non ci credo. Paul?”

Ciao Reneè come stai?”

Tutto bene grazie e a te? Tuo padre? Ho saputo che sei stato da Jake”

Wow, aspetta una domanda alla volta.”

Tu sapevi che stava da Jake e non mi hai detto niente?” chiesi arrabbiata.

No Bella aspetta le ho chiesto io di non dirti niente” rispose Paul.

Non m'interessa, hai visto quanto sono stata male e non hai fatto niente nonostante sapessi che Paul era con lui”

Bella non avrebbe risolto le cose” disse mia madre.

E tu che ne sai? Come fai a sapere che non mi avrebbe fatto star meglio sentirlo?” urlai in piedi davanti a tutti.

Bella calmati” era Edward ma non lo stetti a sentire e continuai.

Non solo non sei una buona moglie ma anche come madre fai schifo” dopodiché successe tutto troppo velocemente e tutto ciò che sentii fu un fastidioso bruciore alla guancia. E quando realizzai ciò che accadde mi sentii davvero male.

Ti odio” dissi e nuovamente scappai da quella casa ma questa volta fui subito raggiunta da Edward.

Bella Bella fermati” urlò Edward ed io lo feci, mi fermai e mi accasciai a terra. Lui subito mi fu accanto mi mise la sua giacca sulle spalle e mi abbracciò.

Shh non piangere...calmati” cercava in tutti modi di consolarmi ma io non riuscivo a smettere.

Bella dovremmo tornare, hai già la febbre e sta per piovere!”

No! Edward vattene” dissi e cercai di alzarmi ma lui mi fermò e mi strinse di più.

Va bene calmati però, smettila di piangere” cercai di accontentarlo ma non ci riuscivo, mia madre non mi aveva mai dato uno schiaffo.

Tu non capisci, in tutti questi anni mia madre non ha mai fatto una cosa del genere”

Perché tu le hai mai detto che fa schifo come madre?” Aveva ragione ed io lo sapevo ma in quel momento non riuscivo a ragionare volevo solo poter spaccare tutto per quanto la vita fosse ingiusta con me.

Non è giusto Edward, non è giusto”

Lo so Bella ma a volte i genitori sbagliano ma non è colpa nostra, noi non possiamo fare niente se non perdonarli”

Io non posso perdonarla...non ora almeno”

Troverai il coraggio, te lo prometto”

Grazie Edward sei fantastico”

Di' la verità sono il ragazzo dei tuoi sogni”

Io speravo potessi essere il mio ragazzo nella realtà” dissi sorridendo.

Tutto ciò che vuoi” mi disse sorridendo prima di baciarmi. Ogni volta quel contatto con lui mi mandava in crisi, dimenticavo tutto ed ero felice; se il mondo il quel momento fosse caduto neanche me ne sarei accorta. Restammo a baciarci per un po' sempre più appassionatamente finché lui non si staccò ed io mi sentii persa. Ne volevo ancora, ne avrei sempre voluto.

Che ne dici di tornare a casa? Non vorrei ti ammalassi oltre” iperprotettivo.

Sorrisi “Va bene” dissi solo e mi feci accompagnare a casa. Quando tornammo erano tutti in pensiero per me, io chiesi scusa a tutti e dopo aver salutato Edward salii in camera con Alice.

Dai vai a farti una doccia calda che sei fradicia”

Va bene” Alice era molto arrabbiata con me e aveva ragione.

Senti Alice io...” stavo per dirle che mi dispiaceva ma mi interruppe.

Non provare a scusarti ne ho abbastanza Bella, non puoi scappare ogni volta che le cose non vanno come dici tu lo capisci questo??”

Ma che te ne sai tu di quello che sto passando?”

Magari non lo so ma credevo fossi più forte, credevo che affrontassi meglio la vita ma a quanto vedo mi sbagliavo” quando si arrabbiava faceva davvero male ma forse non era lei che faceva male ma la verità che non si vuole accettare.

E va bene sto sbagliando ma tu dovresti capirmi e aiutarmi invece di attaccarmi”

Non ti sto attaccando ti sto solo dicendo ciò che penso.”

Ma per favore Alice non dire cretinate...”

Vuoi dire che non ti aiuto eh Bella? E' questo che stai dicendo?”

No, non dico questo solo che a volte invece di attaccarmi dovresti capirmi un po' in più, cerca di metterti nei miei panni, sto passando un periodo di merda e tutto ciò che sento da te è che non so affrontare la vita; tu come la prenderesti?”

Sai che ti dico? Forse hai ragione non hai bisogno di me, ci vediamo Bella”

No Alice fermati!” dissi ma era troppo tardi si era già chiusa la porta alle spalle. Dopo pochi minuti la porta si riaprì, era mio padre.

Bella ma cos'è successo?”

Va tutto male papà tutto” dissi iniziando a piangere e mio padre mi abbracciò.

Calmati tesoro, non fare così si sistemerà tutto”

Non è vero, continuate a ripetermelo ma non è vero!” quasi urlai e lui mi strinse di più.

Amore io ti devo delle scuse, è tutta colpa mia”

Non dire così papà non è vero”

Si invece, sto affrontando la cosa nel modo sbagliato e tu con me” mi staccai da lui quel poco che bastasse per guardarlo negli occhi.

Sei un padre stupendo e non stai sbagliando niente, stai solo soffrendo e anch'io”

Forse hai ragione ma litigando sempre con tua madre non sto facendo altro che darti un brutto esempio”

Ma io ti capisco papà, capisco perché lo fai, capisco che ti senti tradito, umiliato, ferito ma una cosa non sarai mai: solo perché ci sarò sempre io con te, qualsiasi cosa accada. Te lo prometto”

Ti voglio bene Bella, sei il mio orgoglio, l'unica persona di cui ho bisogno, di cui sono fiero e tutto ciò che ho di più bello, lo sai vero?”

Non me lo hai mai detto ma lo immaginavo” sorrisi e lui con me.

Ti va di mangiare qualcosa?”

Direi, è da ieri che non mangio”

Rimediamo subito!” Da quanto tempo non ero così in sintonia con mio padre? Direi troppo, bisognava rimediare anche a quello.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Domande... ***


 

 

 

Erano passate due settimane dalla mia seconda fuga e le cose erano leggermente cambiate; Alice mi aveva perdonata, mia madre se n'era andata, Edward era semplicemente fantastico e, per finire, avevo un nuovo amico: Emmett.

Quel giorno avevo una strana sensazione come se stesse per accadere qualcosa.

Ehi cos'hai?” era Edward super-apprensivo come sempre.

Niente...stavo solo pensando”

A cosa?” mi chiese abbracciandomi.

Oggi mi sento strana, come se sapessi che sta per succedere qualcosa.”

Wow ora ho una veggente come fidanzata??” disse con tono scherzoso e un bel sorriso sulle labbra.

Che scemo” dissi ridendo. Tornammo in classe ed io continuavo ad avere quella strana sensazione ma cercai di ignorarla e seguii tutte le lezioni con Edward. Naturalmente, appena finite, andammo a pranzo assieme.

Ciao fidanzatini”

Ciao Alice, come va?” chiese il mio Edward educatamente. “Bene voi?”

Anche” pranzammo insieme come al solito.

Ehi Bella” mi salutò Emmett stringendomi nel suo abbraccio da orso.

Ciao Emmett, come va?”

A posto grazie e a te?” “Tutto bene” “Sicura? Ti vedo strana...che hai?”

Niente tranquillo, allora che mi racconti?” dissi cercando di sviare l’attenzione da me.

Bé stasera esco con quella biondina?” disse indicandomi Rosalie e sorprendendomi tantissimo.

Stai scherzando vero?” i miei occhi in quel momento erano fuori dalle orbite.

No perché?” Emmett era stranito dalla mia reazione.

Non puoi uscire con Rosalie! E' una strega e poi è...”

Stop! Ferma un attimo, non mi dire che sei stata tu a tirarle il pungo di cui tutti parlano a scuola...” arrossii violentemente non appena finì la frase.

Come hai fatto a capirlo?” “Non so... è stata un'impressione non appena ho sentito la tua frase e a quanto pare è esatta vero?”

Si è vero sono stata io”

Wow Bella, non ti credevo capace di una cosa del genere”

Si ma qui non stavamo parlando di me, ma di te... e Rosalie” cercai di cambiare discorso e ci riuscii.

Bé io non ci vedo niente di male, è carina!”

Si va bene è carina ma è una vipera” “Dai non essere così dura con lei, io credo che possiate anche chiarirvi”

Chiarirci? Ma sei impazzito?? Litighiamo da quando eravamo due bambine !”

Wow, bè mi dispiace, ora però vado” “Dove? Da Rosalie?” chiesi con acidità. Non mi rispose ma da quel sorriso ebete che gli spuntò dalle labbra capii che ci avevo azzeccato.

Terminarono le lezioni ed io ero ancora scossa da quello che mi aveva rivelato Emmett e non solo.

Quando uscii da scuola con Edward, Alice mi aspettava ai cancelli, quando la vidi mi spaventai.

Alice che ti succede? Sei pallida!” iniziavo a preoccuparmi.

Bella vedi...devo dirti una cosa...” era visibilmente agitata.

Non appena pronunciò quelle parole lo vidi.

Jacob!” urlai e le prime lacrime iniziarono a scendere.

Bella...” sussurrò lui avvicinandosi e abbracciandomi. Non ci potevo credere, era tornato Jacob, il mio Jacob! Mi staccai quel poco che bastava per guardarlo negli occhi.

Sei tornato...”

Si, sono tornato e ti giuro che non andrò mai più via; è stato un errore Bella e mi dispiace che tu abbia sofferto! Ma ora sono qui con te e non ti lascerò mai più” Lo strinsi più forte nonostante sentivo gli sguardi di Edward e Alice su di noi.

Non dovevi andare via, non dovevi...” continuavo a ripetere quasi senza accorgermene mentre altre lacrime scendevano.

Lo so, Bella, lo so”

Allora perché lo hai fatto?” quasi urlai.

Perdonami Bella ti prego, pensa solo che ora sono qui e che non me ne andrò mai, perché io ti amo Bella e voglio stare con te sempre...” disse sommessamente, cercando i miei occhi con i suoi.

Non riuscivo a credere a quello che sentivo, ho desiderato per tutta la vita che mi dicesse quelle parole, ma ora era diverso, ora c'era Edward. Cosa provavo adesso per Jacob? E per Edward? Li amavo entrambi? Ma soprattutto poteva essere possibile una cosa del genere? Mi allontanai bruscamente da Jacob e scappai via velocissima, dovevo andarmene, non potevo rimanere lì, non ero pronta per superare anche tutta questa storia. Perché Jake? Perché sei tornato adesso? Perché ora che la mia vita stava iniziando ad avere un senso anche senza di te e senza mia madre? Non poteva essere possibile. Pensavo che Edward fosse la risposta a tutte le mie domande ma poteva rispondere anche alla più importante? Ovvero se potevo essere felice senza Jacob?

No.No.No. Non sapevo rispondere e per questo mi sentivo frustata. Ad un certo punto mi fermai per cercare di capire dove mi trovavo ma non ne avevo idea, non sapevo neanche che direzione avessi preso, avevo pensato solo a scappare, ma non ero sola. Lo sentivo dietro di me che non sapeva se voleva o non avvicinarsi.

Vieni” dissi a così a bassa voce che temevo non mi avesse sentito, invece lo sentii avvicinarsi e girarmi verso di lui. Lo abbracciai di slancio e iniziai a piangere disperatamente.

Oh Edward...” Quando cercai di calmarmi un po' lui mi allontanò.

Torna da lui...tu lo ami” A quell'affermazione non sapevo rispondere, era davvero così? Ero innamorata davvero di lui in persona o ero solo infatuata per i bellissimi momenti trascorsi insieme? Quali davvero mi erano mancati di più?

Edward...”provai a dire ma la voce mi si spezzò.

Ti giuro che capisco” disse semplicemente e stava per andare via ma io lo fermai.

No ti prego, ho bisogno di te”

Forse ne avevi, ma adesso non più è ritornato Jacob e io non ti servo più”

Non dire così Edward, non è affatto vero”

Vuoi dire che preferisci stare con me invece che con lui? Significa che resterai con me nonostante lui sia tornato? E questo che stai cercando di dirmi?”

Ma perché ci si doveva mettere anche lui? Non mi facevo abbastanza domande da sola a cui non sapevo rispondere?

Non lo so...” risposi infine sinceramente “Io...sono confusa”

Allora chiarisciti le idee! In fondo sai dove torovarmi...”

Detto questo mi lasciò da sola. Mi sentivo distrutta ma perché? Cosa cavolo provavo io per Edward? Era forse amore quell'enorme voragine che sentivo al posto del cuore? Era amore quel senso di abbandono che sovrastava ogni cellula del mio corpo? Forse si o semplicemente non era niente e mi stavo provocando tutto da sola? Quante domanda e nessuna risposta...

Pian piano tornai a casa non so neanche come e mi rinchiusi in bagno, feci una doccia veloce e poi preparai il pranzo per mio padre, nonostante stessi soffrendo tantissimo la vita andava avanti e avevo un padre che dovevo aiutare perché mia madre era quello che era.

Quando terminai mio padre arrivò e pranzammo in assoluto silenzio.

Bella ma cos'hai?” mi chiese infine non resistendo più

Niente papà, sto bene” “Ti manca la mamma vero? Hai cambiato idea e vuoi stare con lei?”

Papà ma che dici?? Sei impazzito?”

Non lo so amore ho solo...paura” Era la prima volta che mi diceva una cosa del genere e così di slancio l'abbracciai e iniziai a piangere.

Perché papà, perché?” continuavo a chiedergli mentre mi stringeva tra le sue braccia proprio come quand'ero piccola.

Perché cosa tesoro?”

Perché la mamma se n'è andata e perché Jacob è tornato ora che nella mia vita c'era Edward e perché non so che fare e mi sento così frustrata e abbandonata? Cosa provo io adesso?” Feci a lui tutte le domande a cui non sapevo rispondere e che mi frullavano nella testa come se lui potesse rispondere a tutte.

Tranquilla piccola, andrà tutto bene e si sistemerà tutto, te lo prometto” continuava a ripetermi ed io mi aggrappavo a quelle parole come se fossero la mia ancora di salvezza.

Dopo questo sfogo con mio padre andai in camera mia e mi addormentai a lungo.

Quando mi risvegliai sentii delle voci in salotto conosciute, una era Alice di sicuro ma l'altra non riuscivo a metterla a fuoco, andai in bagno, mi lavai per bene la faccia e poi scesi in cucina.

Ciao Bellina” ah era Emmett.

Ciao ragazzi come va?” risposi atona.

A noi bene a te non sembra, hai davvero una brutta cera e non solo...”

Grazie Emmett ma come sei gentile” dissi dopo che Alice gli aveva dato un schiaffo dietro la testa e mi aveva abbracciata.

Alice per favore” la allontanai perché non volevo ricominciare a piangere e lei capì e mi sorrise. Ci sedemmo tutti e tre sul divano a guardare un film, non d'amore ovviamente. Quando si fece ora di preparare la cena Alice mi aiutò e poi entrambi se ne andarono lasciandomi da sola con la mia angoscia. Prima di andare a dormire controllai la mia posta e trovai una mail di Jacob.

 

Ciao Bella,

se sono qui a scriverti questa mail è perché so di aver sbagliato e voglio chiederti scusa ancora una volta. Mi dispiace di aver scelto mio padre invece di scegliere te ma in quel momento mi sembrava la cosa giusta da fare. So che ora è ancora più sbagliato piombare, così all'improvviso, nonostante ormai ti sei fatta una nuova vita ed è per questo che voglio dirti che, qualsiasi decisione prenderai, io ti capirò. Non deve essere facile per te in questo momento e forse questa mia mail ti complica ancora di più le cose ma tu devi saperlo Bella, devi sapere che ti amo con tutto me stesso e che in tutti questi anni non ho fatto altro che pensare a te, a come sarebbe potuto essere se non me ne fossi andato e ancora adesso lo faccio. Se ti dico questo è per far si che tu possa scegliere sapendo tutta la verità e non voglio che sbagli perché si tratta della tua vita! Io voglio solo che tu sia felice, con o senza di me. Buonanotte Bella spero che tu possa riposare bene senza alcun pensiero per la testa ma so che è una cosa stupidissima da dire. Sappi solo che sono qui e che aspetto te. Ti amo...Jacob

 

Spensi bruscamente il computer nonostante avessi altre mail da leggere, non ne avevo proprio voglia e andai a dormire ma sapevo che non ci sarei riuscita.

Fu la notte più brutta della mia vita, il tempo non passava mai ed io mi sentivo sempre più sola e depressa finché non capii subito cosa dovevo fare per stare bene. Presi il cellulare e composi il numero.

Ho bisogno di vederti” dissi non appena il mio interlocutore rispose.

Vieni da me” rispose e riattaccai. Mi vestii in fretta, lasciai un biglietto a mio padre e uscii di casa. Dopo circa un quarto d'ora arrivai a destinazione e lo trovai affacciato alla finestra che mi aspettava.

Che ci fai qui?” mi domandò non appena lo raggiunsi

Te l'ho detto avevo bisogno di vederti”

Questo l'avevo capito, volevo sapere perché”

Edward, mi dispiace per quello che sta accadendo ma io...non so è difficile”

Me ne rendo conto ed è per questo che ho preferito farti riflettere un po'”

Voglio che tu mi stia accanto, è tutto ciò che ti chiedo”

Non finii neanche di pronunciare quelle che parole che accadde una cosa inaspettata, mi baciò improvvisamente. Quel bacio però era diverso, non più dolce né premuroso era solo passionale. Avevo preso la mia decisione e quella notte glielo avrei dimostrato

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Segreto... ***


 

2 MESI DOPO.

Sono trascorsi due mesi ed è cambiato tutto. Edward mi ha lasciato per un motivo a me sconosciuto e mi sento morire dentro da ormai un mese e non sono l'unica. Jacob non si è ancora arreso ed io ho un segreto che non posso rivelare a nessuno. Non potrò mai dimenticare quel giorno in cui mi disse che mi amava ma che doveva lasciarmi perché non voleva crearmi problemi senza capire che il problema me l'avrebbe creato andandosene ma in quel momento non ebbi il coraggio di dirgli ciò che mi stava accadendo e quindi lo lasciai andare senza dirgli nulla. Sono una stupida vero? Si direi di si ma l'avevo scoperto poche settimane prima ed ero andata da lui proprio per dargli la bella notizia ma lui non ebbe voglia di ascoltarmi doveva andare via proprio come aveva fatto Jacob mesi prima , era andato via per poi tornare dicendo che era innamorato di me ma io non l'avevo perdonato per ciò che aveva fatto invece sono sicura che con Edward sarebbe stato diverso, l'avrei accolto a braccia aperta e non ero l'unica. Nonostante tutto lo amavo ancora e l'avrei amato per sempre, credevo che Jacob sarebbe stato l'amore della mia vita e invece avevo sbagliato tutto, non era lui non lo era mai stato. Era sempre stato lui: Edward. Però credevo anche che l'amore della mia vita non mi avrebbe mai lasciato e invece mi ritrovo da sola ora, oddio non proprio sola ma quasi. Non ci penso neanche a ritornare con Jacob ma penso che da amica potrei ancora dargliela una possibilità anche perché ho proprio bisogno di un amico in questo momento. Non posso e non voglio affrontare tutto questo da sola anche perché so di non farcela. Ieri era ufficialmente un mese che è andato via e che io non vivo più, ci provo e ci riprovo, voglio davvero ritrovare la felicità ma Edward ha lasciato un'impronta indelebile nella mia vita che non sarebbe mai più andata via e sarebbe rimasta con me per tutta la vita perché io la volevo e l'avrei voluta sempre in qualsiasi momento o situazione.

Bella sono tornato!” ecco era arrivato anche mio padre, stava soffrendo tantissimo a causa mia ma non era mia intenzione essere egoista è solo che sto troppo male non riesco a reagire e d'altronde come potrei? Dopo tutto ciò che abbiamo vissuto in questo periodo come può essersene andato così? Non riesco ancora a farmene una ragione, ed ecco che mi riscende una lacrima, ancora una volta. Non ne posso più!

Bella ancora?” dice mio padre entrando nella mia camera e abbracciandomi. Resto lì inerme senza muovermi e senza dire una sola parola, poi mi alzo e mi metto il cappotto, ho deciso che non posso continuare così, non ci sono solo io a questo mondo.

Dove vai?” “Da Jacob” rispondo senza esitare e prendo la macchina, ho un po' di timore a guidarla da sola ma devo farlo. Quando arrivo è già lì che mi aspetta mio padre deve averlo avvertito.

Ciao Bella”

Ciao Jake...” siamo entrambi in imbarazzo ma lui non si perde d'animo.

Ti va una passeggiata?” annuisco e ci incamminiamo lungo la spiaggia, nessuno dei due parla perché Jacob lo sa, sa che devo dirgli qualcosa ma che mi ci vuole del tempo.

Come stai?” gli chiedo all'improvviso e questa domanda proprio non se l'aspettava ma almeno capisce che non gli avrei parlato ora.

Insomma, ho alcuni problemi con mio padre...e tu invece come stai?” Lo guardo perché a parole il concetto non renderebbe l'idea dopodiché mi sorride e mi abbraccia.

Mi dispiace per quello che ti ha fatto, so che rivedi ciò che è successo un po' di tempo fa con me ed è per questo che stai ancora più male vero?”
“E' vero sto ancora più male ma questo non è l'unico motivo ce ne sono altri”

Quali?”

Jake...io...”

Lo so Bells quando vorrai me ne parlerai e tranquilla sarò qui ad ascoltarti”

Stavolta fui io ad abbracciarlo, ne avevo troppo bisogno.

Restai lì a cena e poi guardai un dvd con Jacob, dopo circa un'ora mi addormentai sul suo divano risvegliandomi la mattina seguente nel letto di Jake che doveva aver avvisato mio padre.

Buongiorno dormigliona” mi salutò entrando in camera.

Buongiorno Jake” risposi ancora con la voce impastata di sonno, erano mesi che non dormivo così bene, non feci nessun incubo quella notte.

Ecco la tua colazione!” disse per poi porgermi un vassoio ma non appena sentii odore di uova dovetti correre in bagno per vomitare la cena della sera prima.

Mi dispiace, non volevo” cercai di scusarmi ero davvero mortificata visto che per correre in bagno avevo gettato a terra il vassoio con il suo contenuto.

Tranquilla Bells, nessun problema. Piuttosto, vuoi che chiami un medico?”

No grazie ora sto bene...è stato solo l'odore forte” sorrisi debolmente e lui capii che volevo chiudere lì il discorso.

Dopo quel brutto episodio mi feci una doccia per cercare di riprendermi ma proprio non ci riuscivo, la testa mi girava tantissimo e avevo lo stomaco sottosopra. Mi vestii velocemente e scesi in salotto.

Allora, che vuoi fare oggi Bells?”

Ma non devi lavorare?” chiesi. “ Ho preso una giornata libera sono a tua completa disposizione” disse e mi sorrise, era così dolce con me ma io non meritavo niente di tutto ciò

Forse dovrei chiamare mio padre”

Me ne sono occupato io e poi stanotte ha preferito venire a vedere come stavi ed era sorpreso che dormivi così tranquillamente”

Ultimamente lo sto facendo parecchio preoccupare e non sai quanto mi dispiace, io provo in tutti i modi a riprendermi ma non ci riesco anche perché la situazione non mi aiuta...”

Situazione?”

Si...”sussurrai così piano che pensavo non mi avesse sentita.

Quella di cui parlavi ieri?”

Esatto...” Jacob si sedette di fronte a me e prese le mie mani nelle sue.

Tu lo sai che di me puoi sempre fidarti vero?”

Si...”

E lo sai che non ti farò mai più del male e che per qualsiasi cosa io ci sono?”

Si...” ripetei e lui mi abbraccio così forte che quasi mi riduceva in poltiglia ma come sempre quell'abbraccio così caloroso mi cambiò ,anche se di poco, l'umore. Mi sentivo più protetta e...amata.

Infine decidemmo per andare al mare, le giornate non erano proprio un granchè ma non faceva poi così freddo e poi era piacevole sentire quel venticello sulla pelle.

"Ti piace stare qui?" mi domandò Jake.

"Tantissimo..."

"Bella...posso farti una domanda?"

"Certo!"

"Ti piacerebbe rivedere tua madre e un pò che non ti fai neanche più sentire, forse le manchi"

"Le hai parlato vero?" domandai di scatto e lui non rispondendomi confermò. In effetti mi capitava di pensare che superare questa situazione con una madre accanto magari sarebbe stato più facile ma non so se riuscirei a raccontarle tutto.

"Forse dovrei parlare con lei ma non ne ho voglia" risposi infine. Erano quasi due ore che passeggiavamo in riva al mare e mi sentivo piuttosto stanca.

"Ti va se ci fermiamo un pò? Magari a mangiare qualcosa..." chiesi " Certo nessun problema" disse prendendomi per mano e per poi dirigerci verso un ristorante lì vicino. Non mangiai tanto perché ancora non mi sentivo bene, giusto quel poco per non peggiorare le cose. Tornammo nel pomeriggio e mi accompagnò a casa dicendomi che l'auto me l'avrebbe portata lui entro sera.

"Bella!" mi abbracciò mio padre non appena rientrai. "Come stai?"

"Sto bene papà tranquillo...ora sto bene" o Dio bene non proprio però ora sapevo di avere Jake accanto ed era già qualcosa.

"Ha chiamato Alice diverse volte dovresti richiamarla..."

"Ora non mi va, lò farò domani..."

"Ascolta Bella sono giorni che ti chiama e tu non la richiami mai, dovresti proprio tesoro"

"Ti ho detto che non mi va papà..."

Non appena finii di parlare suonarono la porta e siccome non mi andava di vedere nessuno salii in camera mia senza neanche aprire.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Di nuovo tu... ***


Alla porta era Alice e non potevo ignorarla anche questa volta quindi eccoci qui tutte e due in camera mia. Ero imbarazzata e non sapevo cosa dire e anche lei.

"Bella...cosa ci è successo?"

"Non lo so" risposi ma la mia bugia non convinse neanche me.

"Anzi Bella ho sbagliato, la mia domanda era cosa ti è successo" mi guardava negli occhi ed io nn sapevo che rispondere. Forse avrei potuto dirle la verità ma...no! non era il caso.

"Niente" risposi svogliatamente. "No non è vero, da quandi Edward è andato via" appena sentii il suo nome mi sentii male e lei subito si fermò.

"Scusa"

"Senti Alice è ora che tu vada ciao" le dissi spingendola fuori dalla mia camera per poi ricominciare a piangere.Dopo un pò bussò mio padre ma io chiusi la porta a chiave, facevo sempre così per fargli capire che non avevo voglia di visite. Dovevo iniziare a pensare, a fare qualcosa, non potevo continuare così; doveva esserci un modo non potevo mantenere questo segreto tanto a lungo. Poi in un lampo e capii subito cosa avrei dovuto fare l'indomani.

Mi svegliai sentendo mio padre che urlava qualcosa al telefono, probabilmente era mia madre ma non ci pensai e mi precipitai a fare una doccia fumante per rilassarmi. Oggi non sarei andata a scuola, avevo una cosa più urgente da fare. Uscii velocemente mi vestii e scesi precipitosamente le scale.

"Papà io esco" dissi mentro erò già fuori dalla porta.

"Dove vai?" chiese affacciandosi.

"Esco, ci vediamo più tardi, ah...sappi che oggi non vado a scuola"

"Si ma dimmi almeno dove vai..."

"Non essere paranoico ok? Sto bene! ciao"

Salii in macchina e partii, sperando che mio padre non stesse troppo in pena per me ma non potevo dirgli che andavo dalla mamma. Quando arrivai le finestre erano ancora chiuse, guardai l'orologio, erano le 7 , così decisi di andare prima a fare colazione in un bar, avevo bisogno di zuccheri.

"Buongiorno cosa le porto?" mi chiese una cameriera cortesemente.

"Buongiorno vorrei dei pancake con un cappuccino grazie"

"Arrivano subito" le sorrisi gentilmente e iniziai a pensare a cosa dire a mia madre. Se le avessi detto tutta la verità avrei dovuto fare i conti con il mio passato e avrei anche dovuto pensare a cosa fare del mio futuro. Ce la potevo fare. Dopo una decina di minuti la mia colazione arrivò e la divorai, era il primo giorno che non mi svegliavo piangendo e nonostante Edward fosse sempre nei miei pensieri questa volta non faceva male, lo sentivo molto vicino a me e non capivo. Pagai velocemente e mi diressi nuovamente verso l'abitazione di mia madre, subito mi prese il panico, avevo voglia di andarmene ma non potevo, dovevo bussare e affrontare la situazione da persona coraggiosa. Citofonai.

"Chi è?" cavolo avevo dimenticato che abitava con Phil, il nuovo fidanzato con cui aveva tradito papà; per questo non ero davvero pronta ma decisi ugualmente di rispondere.

"Renèe è in casa?" chiesi.

"Si, posso sapere con chi parlo?"

"Con Bella, sono sua figlia"

"E' sotto la doccia sali" mi disse aprendomi il cancello. Era un palazzo con non più di 4 piani. Presi l'ascensore e andai al secondo bussai alla porta e quandi si aprì rimasi sorpresa e spaventata da quello che vidi.

"Ciao Bella" mi disse il mio aggressore e io arretrai."Non avere paura, dai coraggio entra" non ci potevo credere, mia madre aveva tradito mio padre con l'uomo che aveva cercato di aggredirmi e che aveva a che fare qualcosa con Edward" nel momento in cui misi davvero a fuoco la situazione cercai di scappare ma mia madre uscì dalla doccia e sorpresa di vedermi mi abbracciò.

"Bella! Come sono contenta di vederti, che ci fai qui?"

"I-io volevo vederti" dissi balbettando, ero troppo spaventata.

"Mamma che ci fai con quest'uomo?"

"Tesoro lui è Phil, il mio fidanzato..."

"No mamma, lui è un criminale" dissi urlando e delle lacrime iniziarono a sgorgare dai miei occhi

"Tesoro ma che stai dicendo?" chiese mentre mi metteva una mano in fronte pensando che stessi delirando, io l'allontanai bruscamente e me ne andai da qualla casa, da quel manicomio. Ma perché doveva essere tutto così complicato? Dovevo parlare di questa cosa con qualcuno, dovevo aiutare mia madre ma mio padre non era pronto per questo. Allora chiamai l'unica persona in grado di aiutarmi.

"Alice? sono Bella, ho bisogno di vederti, è successa una cosa assurda" dissi tra le lacrime

"Tranquilla Bella, calmati dove sei?"

"Sotto casa di mia madre corri" dissi chiudendo la telefonata.

Com'era possibile? Tutto questo era un incubo. Prima incontro Edward poi quel tizio che ha cercato di aggredirmi e che a quanto pare conosceva Edward molto bene, mia madre che tradisce mio padre, Jacob che torna, Edward che se ne va e ora scopro anche che mia madre sta con l'uomo che ha cercato di aggredirmi. Ma che cos'è una maledizione questa? Sono destinata a soffrire?

"Bella sono qui" disse Alice e io sussultai. "Scusa non volevo spaventarti ma che succede?" chiede salendo sulla mia auto.

"Alice mia madre sta con Phil" dissi piangendo.

"Si Bella lo so, e anche tu lo sapevi, ma che ti succede?"

"Tu non capisci" urlai.

"E allora spiegamelo" disse Alice. "cavolo Bella ma che ti succede?

"Mi succede che sono incinta ed ero pronta a dirlo a mia madre prima di scoprire che Phil è la stessa persona che mi ha aggredita tempo fa" dissi tutto d'un fiato. Alice non sapeva che dire nè che fare, restava immobile per cercare di mettere a fuoco quello che le avevo detto.

"Tu sei incinta?"

"Si.."sussurai

"E il padre...?"

"E il padre è Edward, sono incinta di quasi otto settimane" dissi rassegnata.

"Oddio Bella" mi abbracciò iniziando a piangere con me.

"Alice che devo fare?"

"Non lo so Bella, ora torniamo a casa, ci facciamo un thé caldo e riflettiamo insieme va bene?"

"Va bene Alice grazie"

"Chiamo Jasper"

"No perché?"

"Non me la sento di farti guidare in queste condizioni, gli dirò di venire a prendere la mia macchina e noi ce ne andiamo con la tua" dissi e fece. Ora Alice sapeva tutto e finalmente non ero più sola.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Confusione ***


 

Salve a tutti ragazzi, penso che questo sia l'ultimo capitolo che posto poiché sabato parto per le vacanze. Ce la metto tutta per cercare di postarne un altro e per farmi perdonare tutto il tempo che avete aspettato per questi due capitoli comunque sappiate che anche se nel villaggio non ho la connessione porterò il computer e continuerò a scrivere. Intanto ringrazio le 51 persone che hanno messo questa storia tra le seguite le 19 che l'hanno messe tra le preferite e anche le 5 persone che preferiscono solo ricordarla. E un ringraziamento particolare va a LadySile che ha commentato l'ultimo capitolo.

 

RECENSIONI

LadySile- è proprio così ,Bella si trova in una situazione molto più grande di lei che non sa come gestire, speriamo solo che faccia la cosa giusta. Inoltre puoi stare tranquilla poiché ora che Bella si è confidata con Alice le due amiche saranno più unite che mai e soprattutto Alice la aiuterà facendole fare la cosa giusta. Grazie ancora un bacio.

 

Ora ecco il nuovo capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate!!

 

Capitolo

 

Aspettammo che Jasper venisse a prendersi l'auto di Alice e ce ne andammo. Arrivammo a casa una decina di minuti più tardi, per tutto il viaggio aveva regnato il silenzio, né io né Alice sapevamo cosa dire. Scendemmo dall'auto e subito spuntò mio padre dall'entrata principale venendomi incontro e abbracciandomi.

Mia chiamata tua madre, era molto preoccupata per te ma che ti prende?” mi rimproverò.

Tu non puoi capire” risposi entrando in casa e lasciandolo lì impalato.

Bella credo che tu stia esagerando” si spazientì mio padre.

Charlie senti per favore io e Alice abbiamo una questione da risolvere quindi perché non ci lasci in pace?” dissi con tono arrogante e mio padre mi guardò stupito e deluso, non lo avevo mai chiamato per nome prima d'ora, era stata una cosa spontanea, mi girai per non guardare ancora una volta il suo viso addolorato a causa mie e mi rinchiusi in camera con Alice.

Bella, non trattarlo così, lo ferisci e lo fai preoccupare, non può sapere”

Lascia perdere ci parlerò più tardi, ora ho problemi più gravi”

Ma scusa tuo padre non è un poliziotto? Perché non puoi farti aiutare da lui?”

Si certo e sai cosa gli dico? Senti papà oggi sono andata dalla mamma perché volevo dirle che sono incinta di otto settimane di un ragazzo che mi ha piantata e quando sono arrivata ho scoperto che il fidanzato della mamma era un tipo che ha cercato di violentarmi qualche mese fa.” dissi in tono sarcastico.

Magari potresti anche dirglielo diversamente”

Ma non capisci Alice? Non è pronto anche per questo, rischierebbe un infarto” stavo iniziando ad innervosirmi sul serio. Alice stava per ribattere ma venne interrotta da mio padre che entrò in camera senza neanche bussare.

Adesso basta signorina, devi dirmi immediatamente perché hai detto alla mamma che Phil era un criminale, sei forse impazzita??”

Papà vattene”

No, non me ne vado, sono stufo dei tuoi comportamenti e se non vuoi che ti mandi immediatamente da uno psichiatra devi dirmi la verità” minacciò

Non mi serve uno psichiatra”

Non ne sono più tanto sicuro...” disse ferendomi più di qualsiasi cosa al mondo. Pensava che fossi pazza.

Pensi che io sia pazza?”

Non dico questo, è solo che da quando quel ragazzo ti ha lasciata ti comporti in modo strano; sono due mesi che non fai che piangere, all'inizio non mangiavi e non bevevi, non mi parli più da un pezzo e oggi sei andata da tua madre a dirle che il suo fidanzato è un criminale. Bambina mia ma che ti succede?” disse sedendosi sul letto accanto a me.

Non mi succede niente”

Ma perché non vuoi parlarmi?”era disperato non sapeva più che fare.

Perché non ho niente da dirti” dissi alzandomi dal letto e aprendo la porta.

Vai papà, devo parlare con Alice” senza dire niente si alzò, mi guardò negli occhi e riuscii a vedere tutto il dolore e la delusione che gli causavo, dopodiché se ne andò senza proferire parola.

Basta Bella, non puoi continuare a ferirlo così” mi rimproverò Alice.

Che dovrei fare secondo te?”

Parlagli fai qualcosa se non vuoi finire da uno strizzacervelli”

Non ce la faccio più Alice” e iniziai di nuovo a piangere. Ero stata ingiusta, cattiva, ma volevo solo proteggerlo, non volevo ferirlo. Gli volevo bene ma gli stavo facendo del male. Che dovevo fare? Ero confusa, non potevo dirgli tutto perché non avrebbe retto il colpo, non potevo continuare così perché lo ferivo irrimediabilmente, la mamma stava con un criminale ed io tra 8 mesi dovevo partorire il mio bambino che non avrei saputo come crescere senza Edward. Avrei voluto scappare, ma non sarebbe cambiato nulla, mi sarei portata dietro tutti i miei problemi, non mi sarei liberata di nulla. Soprattutto non mi sarei liberata della vita che cresceva dentro di me e che amavo con tutta me stessa, perché davvero la amavo ma avevo paura, non sapevo come affrontare la situazione che era diecimila volte più grande di me.

Bella, che farai del bambino?” mi chiese Alice all'improvviso interrompendo i miei pensieri.

Quello che farei se ci fosse Edward”

Lo terrai...”

Certo che lo terrò, non potrei mai ucciderlo rinunciando all'unica cosa che è rimasto del mio amore per Edward”

Del vostro amore Bella”

Se mi avesse amata sul serio non se ne sarebbe mai andato”

Ma lui non ne sapeva niente?”

No...ero andata per dirglielo ma quando mi ha lasciata non ho più voluto, non volevo che rimanesse legato a me solo perché ero incinta” dissi più sincera che mai. Alice mi sorrise comprensiva.

Per quanto riguarda tuo padre Bella, sappi che è un tipo forte, pensaci”

Alice io...”

No Bella ho detto solo pensaci, nel frattempo ci mangiamo qualcosa, ho un fame assurda” disse senza darmi il tempo di ribattere e trascinandomi al piano di sotto.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Novità ***


 

 

Ce l'ho fattaaa!! Sono riuscita a postare un altro capitolo. Come ho già detto porterò il computer con me e continuerò a scrivere e appena torno avrete un capitolo bellissimo...

Ringrazio le 57 persone che hanno messo questa storia tra le seguite, le 21 che l'hanno messa tra le preferite e anche le 6 persone che preferiscono solo ricordarla. E ora passiamo alle recensioni.

 

RECENSIONI

 

LadySile- Si infatti, però è anche vero che il padre di Bella non credeva che Edward fosse così importante nella vita di Bella, e avendo già vissuto questa situazione quando Jacob è andato via pensava che prima o poi la figlia si sarebbe ripresa come era successo in precedenza, invece si rende conto che non ha prestato molte attenzioni a Bella e non ha capito quanto fosse importante quella storia per lei e non è bello scoprire di non conoscere la vita della propria figlia. Inoltre Bella fa stranezze e lo aggredisce in continuazione quindi credo che sia ovvio che lui si comporti in questo modo, cerca solo di capire cosa fare e vedendo che finora con i modi gentili non ha risolto niente parte con l'attacco. Spero di aver chiarito il suo comportamento un bacio!

 

_ la sua bella_ -Ciao Deb, ti ringrazio per quello che hai detto e sono molto contenta che ti piaccia la mia storia, come vedi ce l'ho fatta a postare un altro capitolo, all'inizio pensavo di non farcela ma è stata proprio la tua recensione a convincermi del contrario. Grazie di tutto un bacio!

 

Ecco il nuovo capitolo, fatemi sapere!!!

 

Capitolo

Erano passati due giorni dalla mia scoperta ed io e Alice stavamo facendo delle ricerche per scoprire chi fosse questo Phil, non avevamo raggiunto grandi risultati, sapevamo solo che aveva dei parenti in Alaska, era nato a Jacksonville, si era trasferito prima a Phoenix e poi qui a Forks. Aveva circa 40 anni come mio padre ed era stato in carcere per due giorni nel 2001 ma poi fu assolto per mancanza di prove. Chissà se mia madre sapeva quel piccolo particolare. Quella mattina, come nei giorni precedenti, mi svegliai, feci una doccia mi vestii e corsi a casa di Alice.

"Buongiorno Bella" mi salutò Esme.

"Buongiorno" risposi cortesemente.

"Hai già fatto colazione?"

"No..."

"Bene, accomodati allora, ho preparato le frittelle come piacciono a te" Esme era sempre così gentile con tutti, la adoravo.

"Ah a proposito Alice scende subito" mi avvertì

"Grazie" dissi accomodandomi e iniziando a mangiare le mie frittelle. Dopo qualche minuto arrivò Alice che mi salutò con un bacio sulla guancia.

"Buongiorno" le sorrisi.

"Come va?" chesi.

"Bene" disse ma era nervosa, agitata.

"E' successo qualcosa?"

"Sono solo stanca" mentiva.

"E come potresti non esserlo sei stata tutta la notte sveglia davanti a quel computer, dovrei proprio sequestrartelo." s'intromise Esme che stava lavando i piatti. Alice era stata tutta la notte davanti ad un oggetto che non amava per niente, ci doveva essere per forza qualche novità, speriamo solo sia positiva, non vedo l'ora di incastrare quell'uomo.

"Bella ti va di uscire oggi? Sono due giorni che siamo chiuse in camera mia"chiese Alice.

"Certo, dove mi porti??" domandai "Vedrai" mi fece l'occhiolino. Finita la colazione prendemmo i cappotti e uscimmo.

"Che novità ci sono Alice?"

"Ancora non lo so..."

"Che significa che ancora non lo sai?" non riuscivo a capire " Significa che qui sotto Bella c'è un grande segreto ed io sto cercando di venirne a capo, comunque oggi pomeriggio ho appuntamento con una persona che mi ha mandato un mail anonima, dice di avere informazioni su questo Phil"

"Vengo con te"

"Non puoi, mi ha detto che se voglio delle informazioni devo andarci da sola"

"Ma potrebbe essere pericoloso"

"Bisogna rischiare" rispose solamente prima di accendere la radio e mettere fine alla conversazione. Wow finalmente dopo due giorni di inutili ricerche stavamo arrivando da qualche parte. Oggi Alice avrebbe scoperto qualcosa, però non potevo permetterle di andare da sola.

"Puoi dire tutto a Jasper se vuoi" dissi improvvisamente.

"Meglio di no"

"Perché no?"

"Intralcerebbe le ricerche con la sua mania di proteggermi"

"E' proprio per questo che voglio che tu glielo dica, ho troppa paura a lasciarti andare da sola, potresti farti accompagnare da Jasper"

"Bella la ragazza anonima non mi ha detto di non portare te, mi ha detto di andarci completamente sola"

"Aspetta un momento, è una femmina?" chiesi e lei subito si rese conto di aver commesso un errore pronunciando "la ragazza anonima"

"Si..."confessò

"E tu come fai a saperlo??"

"Abbiamo parlato al telefono" come avevano parlato al telefono, mi aveva detto che si trattava di una mail anonima.

"Ma mi avevi detto che..."

"Si lo so quello che ti avevo detto ma Bella è complicato, ti spiegherò tutto quando ci avrò capito qualcosa anch'io"

"No Alice tu me lo spieghi ora, sono io che sto in un bel casino quindi non voglio segreti"

"Ok va bene, allora tramite un sito sono riuscita ad identificare la ragazza che ha mandato in galera quel tipo per due giorni però poi non si sa come tutte le prove sono sparite e lei non ha voluto più testimoniare"

"Ma abbiamo cercato per giorni, non c'era niente su google"

"Si lo so, infatti era un sito chiuso sono riuscita ad entrare grazie ad un amico che è bravissimo" la guardai spaventata.

"No tranquilla, non gli ho detto niente, gli ho solo detto che avevo assoluto bisogno di entrare in quel sito ed essendo uno specialista di computer mi ha aiutata; ho rintracciato questa ragazza che ha accettato di vedermi solo se fossi andata da sola a quanto pare la situazione è più intrigata di quel che sembra..." sentivo che ancora non mi stava dicendo tutto.

"Alice mi nascondi qualcosa..."

"Bella per favore.."

"Devi dirmelo" quasi urlai.

"Bella questa ragazza conosceva anche Edward e a quanto pare c'entra qualcosa con la scarcerazione di Phil"

 

Scusate volevo farvi una domanda, che ne pensate se scrivessi un POV Alice?? Vi piacerebbe?Fatemi sapere!!! Kiss...Fanny

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Scoperte sconvolgenti ***


Rieccomi ragazzi e scusate il ritardo, avrei dovuto postare ieri ma non ce l'ho proprio fatta, però come promesso ho per voi un capitolo fantastico e lette le vostre recensioni ho deciso di fare quel Pov Alice. Prima di tutto ovviamente i ringraziamenti, iniziamo con le 61 persone che hanno messo questa storia tra le seguite, le 26 che l'hanno messa tra le preferite e le 7 persone che preferiscono ricordarla. Un bacio a tutti!

 

RECENSIONI

LadySile – Si è proprio così è una cosa troppa grossa e se fossi in Alice mi farei aiutare da Jazz ma forse chissà non vuole metterlo in pericolo.Un bacio.

 

_la sua bella _ -eccomi qui con il nuovo capitolo POV Alice spero ti piaccia un bacio!

 

micol_cullen1997 – eccoti accontentato con un Pov Alice spero ti piaccia! Kiss

 

elesol _ sono contenta che ti piaccia la mia storia, per quanto riguarda Edward, be che dire, leggi e scoprirai un bacio!

 

Ed ora il nuovo capitolo! Fatemi sapere!

 

 

Capitolo

 

POV Alice

 

Lo sapevo che non dovevo dare tutte quelle informazioni a Bella.

Dai Bella svegliati” come al solito non aveva retto il colpo ed era svenuta, come faceva sempre il suo cervello difettato quando voleva proteggerla dalle cose che non voleva ascoltare.

Bella” urlai stava iniziando a riprendere conoscenza

Cosa mi è successo??”

Sei svenuta” dissi

Ora ricordo tutto … Edward” la guardai

Bella non agitarti per favore, vediamo prima cos’ha da dirci questa ragazza e poi lo condanniamo ok??”

Ma perché?” chiese e non capii.

Perché cosa??”

Perché il padre di mio figlio avrebbe dovuto scarcerare un criminale?”

Bella non lo so ok? E’ una situazione difficile e non possiamo dare nulla per scontato, quello che devi fare è stare tranquilla perché altrimenti non ragioni e fai sciocchezze. Oggi andrò all’appuntamento, scoprirò qualcosa e appena finisco vengo da te e ti racconto tutto ok?”

Va bene, grazie Alice” disse abbracciandomi, mi commuoveva quella povera ragazza che così giovane, aveva così tanti problemi.

Di niente tanto oggi andremo a fare shopping” mi guardò impaurita, povera Bella, ma perché non capiva che non era una tortura migliorare un po’ la sua immagine?”

Perché vuoi torturarmi?”ecco appunto

Bells io non voglio torturarti ma ultimamente sei depressa”

Ecco appunto e perché tu vuoi farmi sentire peggio?”

Non dire sciocchezze, fare shopping rilassa” risposi già convinta di quello che avremmo fatto quella mattina.

Non voglio” protestò inutilmente.

Si che vuoi” risposi parcheggiando. Scendemmo dall’auto e iniziammo a camminare per le strade di Port Angeles.

Bella vieni” dissi trascinandola in un negozio. “Alice ma che vuoi?” chiese infastidita ma anche lei rimase a bocca aperta quando vide il vestitino che avevo visto io in vetrina e che le stavo indicando.

Wow” disse solamente. “Dai provalo” dissi spingendola nel camerino. Quando uscì rimasi davvero strabiliata, quel vestitino blu senza spalline avvolgeva benissimo le sue dolci formi.

Sei bellissima, te lo regalo”

Non lo voglio...”

Perché non ti piace?”

Ma non ti rendi conto Alice? Non ti rendi conto che tra qualche mese non mi andrà più? Vuoi capire che sono incinta e che tra un po’ sarò grossa come una mongolfiera?” scoppiò in uno sfogo per poi piangere un pianto liberatorio. Tutte le persone del negozio ci osservarono e io spinsi Bella di nuovo nel camerino entrando con lei.

Bella calmati” l’abbracciai e cercai di trasmetterle tutta la protezione possibile ma non stava funzionando.

Spogliati che ce ne andiamo a casa” dissi uscendo e andando a comprare quel vestitino che una volta sistemate le cose le sarebbe andato una meraviglia.

Andammo a casa mia, era stata una pessima idea andare a fare compere ed era tutta colpa mia.

Allora, va meglio?” le chiesi aiutandola a scendere dall’auto lei annuì e non disse più niente. Entrammo in casa ed Esme ci accolse calorosamente come sempre poi salimmo in camera mia; lei si mise sul letto ed io davanti al pc.

Ehi Bella guarda qui” mi girai a guardarla e la trovai addormentata a pancia in giù mentre stringeva il cuscino a sé. La coprii con una coperta e aprii la mia cartella di posta dove trovai una mail della ragazza anonima.

 

Ciao Alice sono la ragazza che hai contattato per quanto riguarda la questione di Phil ed Edward, ti va bene se ci incontriamo a casa mia alle 16? Se va bene avvisami che ti mando il mio indirizzo ciao.

 

Le risposi che per me andava bene e subito mi arrivò un’altra mail con il suo indirizzo, erano le 13 avevo ancora molto tempo e nel frattempo avrei dovuto cucinare qualcosa a Bella, doveva assolutamente mangiare e mia madre quel giorno era a lavoro. Scesi in cucina, aprii il frigo e trovai delle uova, bene Bella le adorava. Le feci strapazzate, poi preparai un’insalata di spinaci, mangiava troppe bistecche ultimamente e infine salii in camera a svegliarla

Bella?”

Mmmh”

Bella svegliati, ho preparato il pranzo” aprì lentamente gli occhi e mi guardò.

Buongiorno dormigliona, dormi poco ultimamente vero?”

Un po’” rispose con la voce assonnata. Si alzò ma perse l’equilibrio e stava per cadere se non l’avessi presa in tempo.

Scusa … un capogiro” disse imbarazzata ed io le sorrisi.

Che buon odore, scommetto che sono uova” annuii e scendemmo di sotto, mangiammo parlando del più e del meno, sembrava quella dei giorni precedenti, era brava a nascondere quando soffriva però poi ad un certo punto scoppiava proprio com’era successo stamattina nel negozio di abbigliamento. Verso le 14.30 Bella tornò a casa ed io iniziai ad agitarmi, tra un po’ avrei scoperto la verità, ero troppo nervosa e non riuscendo a stare senza fare niente inizia a prepararmi. Feci una doccia, indossai una mini di jeans con una maglia con scollo a V color lilla, ballerine e borsa abbinate. Toccò al trucco, un velo di rossetto e uno di ombretto; lasciai i capelli un po’ sbarazzini ed alle 15.30 era pronta. Presi il foglio con l’indirizzo e salii in macchina, più proseguivo e più aumentava l’ansia e l’angoscia; il posto era molto strano, non sapevo neanche l’esistenza di quei posti a Forks, quando arrivai mi trovavo in un viale con tantissime palazzine una accanto all’altra. Guardai l’orologio, 15.55, scesi dall’auto e andai nella palazzina indicata nella mail, cercai tra tutti i nomi, lei mi aveva detto che avrei capito a quale bussare e infatti eccoli lì, citofonai al nome Musen.

Si?”

Sono Alice, ci siamo parlate al telefono”

Si certo, sali terzo piano” disse aprendomi il cancello. Salii almeno una trentina di scale e mi trovai davanti alla porta Musen mentre stavo per bussare una ragazza mi aprì. Era alta, slanciata, capelli neri e occhi verdi, assomigliava tantissimo ad Edward. Indossava un pantaloncino bianco che faceva vedere le sue gambe perfette, un top rosa e delle scarpe col tacco.

Ciao Alice, io sono Tanya” si presentò.

Ciao Tanya”

Vieni accomodati” disse ed entrai. Era un piccolo appartamento, entrai dalla sala da pranzo che non era niente di che, c’era un tavolo di legno con sei sedie e un divano con tappezzeria vecchia. Mi guidò in cucina e anche quella era povera di mobili, da lì intravidi una piccola camera da letto con solo un letto a due piazze, un comodino e una finestra.

Va bene qui?” chiese ed io annuii accomodandomi su una poltroncina.

Da dove comincio?” era imbarazzata e anch’io.

Dall’inizio” dissi sorridendole per cercare di infonderle coraggio.

Bene allora, avevo circa 12 anni e zio Phil venne a trovarci in Alaska…”

Phil è tuo zio?”

Si, Phil è il cugino di mio padre” non riuscivo a credere a quello che diceva, era stata violentata da suo zio, ma sapevo che non sarebbe stato quello il dettaglio sconvolgente. Annuii e lei continuò.

Dicevo mio zio Phil venne a trovarci in Alaska ,ed io ero contenta perché finalmente conoscevo questo zio di cui mio padre tanto mi parlava ma sbagliavo di grosso. Una sera dopo aver salutato mia madre e mio padre mi chiusi nella mia stanza com’ero solita fare; dopo un po’ sentii la mia porta aprirsi ed alzando lo sguardo vidi mio zio e mi tranquillizzai, ma non avrei dovuto. “ Fece una pausa, sapevo che era difficile per lei parlarne e l’apprezzavo per questo. Dopo un po’ andò avanti.

Si sedette sul mio letto dicendo di strare tranquilla perché lui non voleva farmi del male ed io gli credetti, ad un certo punto spostò la coperta e iniziò ad accarezzarmi la gamba , in quel momento non pensai molto al suo gesto, era mio zio e mi aveva detto che non voleva farmi del male quindi gli sorrisi imbarazzata. Non riuscivo a capire cosa ci facesse lì, così glielo chiesi e lui disse che voleva darmi la buonanotte, io mi misi seduta per dargli un bacio sulla guancia come facevo con i miei genitori, ma lui mi diede un bacio sulle labbra ed io rimasi sconvolta da quel gesto cercai di ritrarmi ma lui mi tenne stretta a se, non sapevo che fare. Lui iniziò a spogliarmi e io cercai di dibattermi, non riuscivo ad urlare perché continuava a baciarmi ad un certo punto quando ho capito che non avrei potuto fare niente mi arresi. Lui mi diceva di non piangere che non era una cosa brutta, che mi sarebbe piaciuto e così continuò fino a 16 anni, tutte le sere io aspettavo nel terrore che lui venisse nella mia camera.” Mentre parlava tremava e piangeva a anch’io non potei fare a meno di piangere.

Mi dispiace tanto” dissi, aspettai che si calmò e poi parlai. “Poi cos’è successo?”

Scoprii che le sere in cui non era nella mia camera, andava da Irina e Kate, le mie sorelle; oppure a volte ci andava dopo essere stato da me. Allora io proposi alle mie sorelle di scappare, tutte e tre ma loro non vollero lasciare i nostri genitori quindi mi lasciai convincere e rimasi anch’io e fui per un altro anno vittima di mio zio. Però appena feci sedici anni presi tutti i risparmi per il college e i soldi che mi regalarono per il mio sedicesimo compleanno e scappai venendo qui a Forks . Da allora ho saputo che mio zio se n’è andato ma ogni tanto torna e sfrutta ancora le mie sorelle, per questo voglio buttare in galera quel bastardo.”

Ma perché non avete mai detto niente a vostro padre?” chiesi sbalordita.

Perché lui potrebbe rovinare mio padre …” non capivo e lei se ne rese conto e continuò.

Mio padre ha una società, qualche anno fa ha avuto dei problemi ed ha accumulato molti debiti ed è mio zio che li paga” ora capivo ma c’erano ancora altre cose che non capivo.

Ma perché se ne andò quando andasti via tu?”

Diceva che ero la sua preferita, perché ero l’unica che nonostante tutto si dibatteva cercava di levarselo da dosso tutte le sere mentre le mie sorelle si arresero, invece a me faceva schifo quell’uomo ma lui …” non riuscì a continuare ed io le diedi tempo.

Mi cerca” disse all’improvviso “dice che mi ama” a quel punto scoppiò a piangere ed io non sapevo che fare. Poi quando si calmò pensai che era finito qui invece no.

Mi trovò, io gli sparai ma purtroppo non lo uccisi, dovetti cambiare casa e venni ad abitare qui. Venni a sapere dalle mie sorelle che erano anni che lo zio non si faceva più vedere, ma non volli tornare, sapevo che con me sarebbe venuto anche lui. Feci delle ricerche proprio come te e scoprii che continuava la sua vita e continuava a violentare povere ragazze, ma nessuna lo ha mai denunciato. Volevo raccontare questa storia perché voglio buttarlo in galera, voglio che ci muoia in cella”

Farò il possibile” le promisi e l’avrei fatto. Poi mi venne in mente una cosa .

Ma tu lo hai mandato in carcere …” non era una domanda.

Si l’ho fatto ma per mancanza di prove fu scarcerato dopo pochi giorni”

Ma com’è possibile?” chiesi ma mentre stava per rispondermi le squillò il cellulare e lei si allontanò per rispondere.

Scusa devo andare” disse accompagnandomi alla porta.

Va bene ma un’ultima domanda, che c’entra Edward?”

Era suo figlio, mio cugino” disse per poi chiudere la porta.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Aiutami Jake ***


 

Ciao a tutti eccomi con il nuovo capitolo, non è un granché ma mi serve per quello che deve accadere dopo, spero vi piaccia un bacio!

 

RECENSIONI

 

LadySile – Eh si e non è finita qui la cosa è ancora più complicata di quello che sembra, spero ti piaccia il prossimo capitolo baci.

 

Elesol96 – Non ti fidare troppo di quello che leggi ora perché non finisce qua, non è così semplice baci!

 

FrencyCullen94 - Sono davvero contenta che la mia storia ti abbia colpito spero che continuerai a leggere fino alla fine baci!

 

Ed ora il nuovo capitolo!

 

Capitolo

 

Pov Bella

 

Erano le 16, Alice doveva già essere da quella ragazza volendo potevo andarci anch’io visto che mi ero copiata l’indirizzo ma non volevo andarci da sola, così mi venne un’idea. Presi il telefono e composi il suo numero.

Pronto”

Jake sono Bella, ho bisogno di un favore”

Dimmi tutto, di cosa si tratta?”

Mi puoi accompagnare in un posto?”

Perché il pick up ha qualche problema?” chiese

No no nessun problema semplicemente non so dove si trova e poi non voglio andare da sola”

Arrivo subito …”

Posso anche venire io da te” proposi sperando che mi dicesse di no.

No non ti preoccupare arrivo tra due minuti” disse e riattaccò. Io andai di sopra presi la borsa e stampai una cartina nel caso Jake non sapesse la strada, mi cambiai velocemente e mentre aspettavo mangiai una merendina per vomitarla subito dopo. Queste nausee erano una vera tortura. Jake bussò mentre mi stavo lavando i denti , mi asciugai velocemente il viso e andai ad aprirlo.

Ciao” disse abbracciandomi, era sempre bello quel contatto.

Ciao” dissi veramente felice di vederlo.

Sembri deperita Bella, non mangi abbastanza” mi rimproverò

Oh no credimi io mangio è solo che non riesco a tenere le cose nello stomaco per molto tempo” dissi evasiva chiudendo il discorso.

Allora pronto??”

Certo dov’è che andiamo?”

Questa è la via, sai dove si trova?”

Oddio Bella ma questo è il posto più brutto di Forks, che devi andarci a fare?”

E’ una lunga storia, ma come mai fai a sapere che non è una bella strada?”

Abitava un vecchio amico” stava mentendo ma non ci badai.

Mi ci porti, devo incontrare una persona …”

Va bene ma non scendi dalla macchina senza di me è chiaro?”

Ok grazie Jake”

Dopo circa un quarto d’ora arrivammo e Jake parcheggiò.

Dov’è la persona che dovevi incontrare?”

Dobbiamo aspettare è già dentro” dissi non sapendo esattamente cosa fare in quel posto.

Bella ma che ci facciamo qui? Puoi spiegarmelo per favore?”

No Jake per favore fidati di me, è una storia complicata e forse anche pericolosa …” sussurrai ma forse non mi aveva sentito poiché non commentò. Aspettammo in silenzio per circa un’ora e mezza, ad interrompere quel silenzio ogni tanto era Jake che mi faceva qualche domanda ed io rispondevo evasivamente. Dopo un altro quarto d’ora vidi Alice uscire da una palazzina, era sconvolta.

Ma quella è la tua amica” disse Jake

Si è lei” risposi “ ed è sconvolta” aggiunsi. Cosa avrà scoperto? Non appena Alice se ne fu andata scesi dall’auto.

Bella ma dove vai?” chiese per poi seguirmi. Mi avvicinai ai citofoni e cercai qualche indizio finché non lo vidi, era scritto in grassetto “Musen” .

Musen? Ma Musen non era il tuo amico?”

Stavo per rispondere ma fummo interrotti.

Chi siete? Non vi ho mai visti da queste parti” disse una ragazza dai lunghi capelli neri e dagli occhi verdi bellissimi proprio come quelli di Edward.

Cercavamo un’amica” dissi con voce sicura e ne rimasi sorpresa.

Posso aiutarvi, conosco tutti in questo palazzo” era gentile ma non sapevo se fidarmi. Jake se ne stava in silenzio accanto a me.

Chi abita a nome Musen?” chiesi all’improvviso.

Ci abito io perché?” iniziò a preoccuparsi e non ne capivo il motivo.

Conoscevo una persona con quel cognome, scusi il disturbo” dissi voltandomi.

Alice se n’è andata” disse all’improvviso.

Come l’hai capito?”

Come ti chiami?” chiese ignorando la mia domanda.

Bella”

Ciao Bella io sono Tanya”

Piacere lui e Jacob” dissi ricordandomi di lui.

Piacere” sorrise

Scusate ma io devo andare, ho già detto tutto ad Alice parla con lei se vuoi realmente sapere ma non è una bella storia”

Mi dispiace se ti abbiamo disturbata ma mia madre …”

Non devi spiegarmi” disse interrompendomi “volevo aiutarvi e l’ho fatto ora però devo andare e mi raccomando fate attenzione” disse lasciandomi e andandosene. Tornai in macchina e Jacob mi seguì.

Andiamocene Jake”

Dove?”

A casa mia …”

Bella per favore tu devi spiegarmi …”

Lo farò, ma non ora, su andiamo a casa.” Dissi chiudendo la conversazione. Quando arrivammo a casa trovammo Alice ad aspettarmi.

Dove sei stata?” chiese preoccupata.

A fare un giro con Jake perché?”

Niente niente”

Alice ma che succede?”

Dai andiamo in casa” disse trascinandomi con se.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Mi fido di te. ***


Eccomi con il nuovo capitolo, sappiate che la cosa si sta complicando in una maniera quasi irreparabile quindi sorry!!!! Va be lasciamo perdere le chiacchiere e proseguiamo con i ringraziamenti. Ringrazio le 69 persone che hanno messo questa storia tra le seguite, le 26 che l'hanno messa tra le preferite e le 9 che preferiscono solo ricordarla. Ed ora : Recensioniiiiii!!!!

 

RECENSIONI

 

LadySile – rispondiamo a una domanda per volta, allora primo ,come hai detto tu non è poco quello che Alice ha scoperto da Tanya quindi si ,è per quello che è sconvolta. Secondo, mettiti nei panni di Bella per un attimo, ce la faresti a stare da sola a casa sapendo che la tua miglior amica potrebbe essere in pericolo a causa tua? Poi c'è anche il fatto che Alice sta scoprendo cose fondamentali per lei e la sua famiglia. Quindi penso sia ovvio che voglia essere presente e avendo paura da sola ha scelto la persona più fidata per farsi accompagnare. Terzo, Neanche immagini quanto è coinvolto Jacob in questa situazione. Quarto, l'ho detto nel precedente capitolo, Tanya si è nascosta lì perché Phil la trovò e lei gli sparò e si trovò un altro nascondiglio. Ecco tutto, spero di aver risposto sufficientemente alle tue domande!! Un bacio..

 

FrencyCullen94 – Come vedi non vi ho fatto attendere molto. Scoprirai tutto continuando a leggere, un po' di pazienza. Una bacio …

 

Ed ora il capitolo...

 

 

 

Capitolo

 

Ero ferma impalata davanti alla porta di Tanya, non ci capivo più niente. Non ero capace neanche di fare un passo. Edward era il figlio di Phil? Quindi aveva fatto scomparire tutte le prove dell’aggressione di Tanya? Questo significava che era un criminale? Come avrebbe reagito Bella quando avrebbe scoperto che il padre di suo figlio era un criminale? Tra l’altro lei lo amava, questa cosa l’avrebbe distrutta. Come avrei fatto a dirglielo? Pensieri, pensieri, ne avevo una marea in testa, tra l’altro c’era ancora una cosa che non capivo: se Edward era dovuto andar via per questa storia perché Phil poteva liberamente girare per le strade di Forks? Dio che manicomio. Dopo una decina di minuti riuscii a scendere le scale, uscii dal portone e salii in macchina che ero sconvolta. Avevo promesso a Bella che sarei andata da lei non appena avessi finito da Tanya ma non ce la facevo. Mi feci coraggio misi in moto e andai da Bella. Bussai ma non mi rispondeva nessuno, che si fosse addormentata? Chiamai a casa sua magari il telefono l’avrebbe sentito ma niente. Era molto strano perché di solito non usciva da sola. La chiamai al cellulare ma lo sentii suonare dalla finestra quindi chiamai Charlie, forse non riuscendo a sopportare l’ansia era andata con lui.

Pronto” rispose al secondo squillo.

Ciao Charlie sono Alice.”

Ciao tesoro, che succede? Bella non sta bene?”

No, sono sicura che sta bene,ma tu sai dov’è?”

Era a casa …”

In realtà sono qui fuori, è un pezzo che busso ma non mi apre nessuno …”

Non saprei Alice, quando sono uscito era a casa, ero sicura che saresti andata a prenderla tu dopo un po’”

Va be Charlie facciamo così, ora la aspetto e appena so qualcosa ti chiamo ok?”

Ok ma hai già provato a chiamarla sul cellulare?”

Si lo sento suonare dalla finestra”

Che sbadata che è, va be allora aspetto una tua telefonata”

Ok ciao Charlie” dissi e riattaccai.

Dopo una manciata di minuti vidi sbucare l’auto di Jacob. Lo odiavo per quello che aveva fatto a Bella ma lo nascondevo per il suo bene però non gli avrei mai permesso di farle del male come in passato; la situazione era già abbastanza complicata.

Dove sei stata?” chiesi preoccupata.

A fare un giro con Jake perché?”

Niente niente”

Alice ma che succede?” stava capendo qualcosa o era solo una mia impressione?

Dai andiamo in casa” dissi trascinandola con me.

Ciao Jake e grazie di tutto” disse chiudendo la porta.

Che ci facevi con Jake?” chiesi con troppa enfasi.

Non sopportavo l’ansia e l’ho chiamato per andare a fare un giro” che pessima bugiarda che era, speravo solo che non si facesse male.

Stai attenta a quello che fai” dissi

Che significa?”

Tutto o niente, lo devi sapere tu, comunque vado a chiamare Charlie, era preoccupato …”

Perché? Lo hai chiamato?”

Non sapevo dov’eri finita né come rintracciarti …” dissi rimproverandola.

Va bé capirai mi hai aspettata per neanche mezz’ora”

E tu che ne sai?” capì di aver commesso un errore e cercò di aggiustare le cose con una bugia che ovviamente non seppe raccontare.

E’ che … io … sono uscita solo mezz’ora fa, quindi … non puoi avermi aspettata per molto tempo” disse e corse in bagno. Io intanto composi il numero di Charlie e salii in camera sua, vidi il computer acceso e mi avvicinai; quella era una cartina di Forks. Che ci faceva Bella con una cartina di Forks? Tornai indietro per vedere cosa aveva cercato esattamente e su google vidi scritto l’indirizzo di Tanya. Come aveva fatto Bella ad ottenerlo? Non sapeva la password della mia posta e se anche la sapesse non è il tipo da intrufolarsi nelle cose private degli altri.

Ah sei qui” disse diventando subito pallida quando vide quello che avevo scoperto.

Dove l’hai preso?”

Ho trovato il tuo biglietto mentre preparavi il pranzo” confessò

Sei andata da lei?” annuì

Perché?” chiesi delusa “Non ti fidi di me?”

Assolutamente no Alice, non devi neanche pensarla una cosa del genere. Mi fido di te! Io … ero solo preoccupata per te, non volevo che ci andassi da sola, questa storia è pericolosa” era sincera.

Sono tutte balle” dissi scendendo di corsa le scale per andare via. Misi il cappotto e uscii di casa mentre Bella mi urlava di non andare via. Ero una codarda, non ero realmente arrabbiata con lei ma non sapevo come dirle la verità. Una volta fuori dalla porta mi affacciai alla finestra e l’ultima scena che vidi fu di Bella accasciata a terra alle scale svenuta.

 

Fatemi sapere cosa ne pensate

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Leggete!!! ***


 

Ragazzi non sono il tipo da lasciare avvisi anche perché ho la storia quasi completa da postare, però siccome ho notato un calo sia nelle recensioni che nelle visite vorrei porvi una domanda. Volete che continui la storia o lascio perdere perché è diventata troppo pesante? Fatemi sapere...un bacio! Fanny

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** E' tutta colpa mia ***


Ciao a tutti, ecco le novità: continuerò a postare perché me lo avete chiesto voi però non so quando posso visto che il mio computer è rotto e devo aspettare che mio padre porta il suo a casa. Spero solo che le persone che desiderano tanto che io continui questa storia commentino più spesso anche in modo negativo, così posso sapere sempre cosa pensate della mia storia! Ringrazio le 8 persone che hanno commentato la volta precedente chiedendomi di continuare a postare, le 73 persone che hanno messo questa storia tra le seguite, le 30 che l’hanno messa tra le preferite e anche le 10 persone che preferiscono solo ricordarla.

 

RECENSIONI.

RTwilight – Va bene, ecco il prossimo capitolo un bacio!

Cullen91 – Va bene spero che mi dirai cosa ne pensi del nuovo capitolo un bacio!

Bellad93 – Ti avverto la fine è ancora lontana ma spero che leggerai fino alla fine e che tu recensisca ogni tanto , un bacio!!

LadySile – Non avevo dubbi su di te. Ti ringrazio davvero di sostenermi così tanto! Un bacio!!

Fabyp – Ok ok ecco il nuovo capitolo, spero ti piaccia un bacio!!

Giova71 -  Ho deciso di accontentare voi che mi seguite quindi ecco il nuovo capitolo, spero che tu lo gradisca un bacio!!

Consu89 – Spero che alla fine della storia la tua curiosità sia soddisfatta del tutto e che commenterai qualche volta!! Un bacio!!

FrencyCullen94 – Ok ecco il nuovo capitolo un bacio!!

Ed ora vi lascio al nuovo capitolo spero che mi facciate sapere cosa ne pensate un bacio a tutti!!

 

Capitolo

Corsi dentro e la presi tra le braccia.

“Bella, Bella ti prego svegliati” era tutta colpa mia l’avevo fatta agitare ed era svenuta oppure per corrermi dietro con il suo scarso equilibro era caduta, in entrambi casi era tutta colpa mia. La presi in braccio e la portai all’ospedale.

“Buongiorno Jane, può chiamare subito mio padre per favore è urgente”

“Si “ disse e compose il numero. Dopo un paio di minuti lo vidi arrivare.

"Alice che succede?” disse togliendomi Bella dalle braccia.

“Non lo so papà se è svenuta o se è caduta dalle scale, l’ho trovata a terra”

“Ok le facciamo subito gli esami …”

“Papà prima ti devo dire una cosa!”

“Cosa?”

“Andiamo nel tuo ufficio” lo trascinai con me.

“Papà Bella è incinta, dovrebbero essere due mesi”

“Cosa? Charlie lo sa? E Renée?”

“No papà nessuno sa niente, ma io temo che sia caduta e che possa succedere qualcosa al bambino”

”Ho capito Alice ma io sono un chirurgo non un ginecologo”

“Ti prego papà ,Charlie e il capo della polizia la notizia girerebbe subito”

“Va bene faccio quello che posso” disse allontanandosi con Bella e lasciandomi nel suo studio. Ero davvero preoccupata e tra l’altro mi sentivo molto in colpa, se io avessi avuto un po’ di coraggio in più per dirle tutta la verità, e se non me ne fossi andata in quel modo, ora lei sarebbe distrutta dal dolore ma sana sia lei che il bambino. Ora invece nessuno poteva sapere cosa sarebbe accaduto. Dopo un’ora passata a torturarmi venne mio padre.

“Papà allora? Come sta Bella?”

“Ascolta Alice, è una cosa che non potete più tenere nascosta”

“Perché?”

“Bella deve essere caduta dalle scale …”

“E’ colpa mia papà, è tutta colpa mia”

“Ma che stai dicendo bambina mia?” chiese preoccupato vedendomi straziata dal dolore.

“Eravamo insieme io mi sono arrabbiata con lei e sono andata via e lei deve aver cercato di seguirmi e deve essere caduta dalle scale. Oddio papà che devo fare ora?” mi sfogai iniziando a piangere.

“Tranquilla piccola non è colpa tua comunque Bella starà bene”

“Oh no! No papà non può essere, non può aver perso il bambino. No papà lei lo volevo, era tutto quello che le rimaneva di Edward, amava quel bambino e la distruggerebbe...”

“Alice calmati ti ho detto, Bella non ha perso il bambino, ma ha rischiato grosso, ha avuto un distacco della placenta e deve stare a letto per i prossimi due mesi, è una gravidanza a rischio …” disse interrompendomi.

“E cosa diciamo ai suoi?”

“E per questo che non potete più tenere nascosta la verità, tra l’altro se Charlie lo venisse a sapere darebbe la colpa a me per avervi coperte”

“Papà ma tu non hai il segreto professionale?”

“Non vale con i genitori di una minorenne”

“Ma Bella farà 18 tra due mesi, il 13 settembre è il suo compleanno”

“Alice sentiamo che vorresti fare?”

“Diciamo a Charlie che ha bisogno di staccare un po’, la curerò io a casa e tu quando tornerai da lavoro e vedrai che per quando inizia la scuola sarà perfettamente guarita e potrà tornare a casa”

“Dimentichi che tra due mesi lei sarà incinta di quattro mesi, non può tornare a casa con la pancia e dire mamma papà sono incinta di quattro mesi”

“Cavolo non ci avevo pensato”

“Dovete dire tutta la verità”

“Non prima di aver risolto una faccenda”

“Ma in che cosa vi state immischiando voi due?”stava capendo tutto.

“Papà Bella ha dei problemi gravi con la madre e con il suo nuovo fidanzato, non posso dirti di più ma è una brutta situazione”

“Io potrei aiutarvi …”

“Devo parlare con Bella, è sveglia?” chiesi avevo intenzioni di offrirle l’aiuto di mio padre

“Si ma non stressarla, verrò dopo a darle la notizia” rispose

“Potrei farlo io e se magari vorrà dettagli la farò parlare con te”

“Va bene, almeno sarà meno pesante” disse e io andai da Bella. La trovai sdraiata sul lettino impaurita, odiava gli ospedali ma io sapevo che il motivo del terrore stampatogli in faccia non era quello, voleva sapere cos’era accaduto al suo bambino.

“Ciao Bella come stai?”

“Lui come sta?” chiese subito.

“Starà bene”

“Che vuol dire Alice starà bene? Cos’è successo quando sono caduta dalle scale?”

“Hai avuto un distacco della placenta”

“Morirà?”

“Bella non devi stressarti ok? Devi stare tranquilla, ce la farete!”

“A fare cosa? Non mi devo per caso operare? Io ho terrore dei ferri ma se serve per il mio bambino lo farò …”

“Vuoi stare calma? Non ti devi operare, ma i prossimi due mesi di gravidanza li passerai a letto”

“Ma come farò? Dobbiamo continuare le ricerche su Phil, allontanarlo al più presto da mia madre e allo stesso tempo proteggere mio padre. Devo curare questo bambino io non ce la faccio a fare tutto” scoppiò in lacrime.

“Scusa Bella, scusa, è tutta colpa mia, se avessi avuto un po’ di coraggio in più per dirti la verità tu non mi avresti seguita e non ti saresti trovata in queste condizioni, mi dispiace”dissi scoppiando in lacrime anch’io. Le si avvicinò e mi abbracciò.

“Tranquilla Alice non è per niente colpa tua, non stavo correndo per le scale, non l’avrei mai fatto dato il mio scarso equilibrio. Ero in cima che ti chiamavo, le forze mi sono venute meno e sono caduta.” Disse, non sapevo se era la verità o se lo faceva per proteggermi ma mi sentii comunque meglio e quello sicuramente era il suo scopo.

“Davvero Bella? E’ la verità?”

“Si Alice è la verità, e comunque non stiamo a rimuginarci sopra, quel che fatto è fatto, ora pensiamo a come andare avanti” non avevo mai visto Bella così sicura di se stessa.

“Mio padre crede che data la situazione dovremmo dire la verità ai tuoi”

“Non possiamo, non prima di aver scoperto la verità su Phil”

“Sapevo che l’avresti pensata così, che ne dici se ne parlassimo con mio padre?”

“Dirgli tutto quello che sappiamo su mia madre e Phil?”

“Si, sono sicura che ci aiuterà”

“Va bene ma come farò a giustificare il fatto che sto sempre a letto con mio padre?”

“Potresti stare per qualche giorno a casa mia, ti va? Ti cureremo io e mio padre”

“E a Esme che diciamo?”

“A questo punto la verità …”

“Va bene ma Alice è arrivato il momento di dirmi quello che hai scoperto da Tanya, ho capito che mi avrebbe fatto male nel momento in cui ho letto Musen nei citofoni quindi vai, non ti preoccupare dimmi solo la verità”

“Ok Bella, allora Tanya era la nipote di Phil, lei e le sue due sorelle sono state stuprate dallo zio e non hanno mai detto niente perché a quanto pare Phil potrebbe rovinare loro padre a causa di un prestito quindi si sono tenute tutto quello che lui gli ha fatto. Quando Tanya scoprì che anche le sorelle erano vittime dello zio gli propose di scappare ma loro non volevano lasciare i loro genitori così Tanya si fece convincere e rimase un altro anno. Appena compiuti i sedici anni andò via di casa ma lo zio voleva lei a tutti i costi, diceva di amarla e così se ne andò anche lui, la trovò e lei gli sparò ma non lo uccise e dovette nascondersi meglio; perciò abita in quel posto che nessuno conosce di Forks.”

“E da allora lo zio violenta chi gli capita?”

“Si ma tu non sei stata un caso”

“Che significa?”

“Fammi finire.” Dissi “ok”

“Lo zio non si arrese continuava a cercarla e continua ancora “

“Allora è per questo che si è spaventata quando mi ha visto?”

“Può darsi, comunque Phil ogni tanto va ancora a trovare Irina e Kate, le sorelle di Tanya.”

“Che schifo” disse disgustata

“Si infatti, alla fine Tanya confessò e diede delle prove della sua aggressione ma quelle prove sparirono nel nulla”

“E qui entra in gioco Edward” s’intromise Bella.

“Esatto”

“Ma perché ha scarcerato un criminale?”

“Perché quel criminale Bella era suo padre” dissi e lei chiuse gli occhi per attutire il colpo.

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Carlisle ***


 

Ciao a tutti, sono appena tornata dal Campo Scuola, sono stata benissimo, è un'esperienza indimenticabile anche se molto stancante. Ma nonostante io sia esausta eccomi con il nuovo capitolo. Non prima ovviamente dei ringraziamenti, iniziamo dalle 79 persone che hanno messo questa storia tra le seguite, le 30 che l'hanno messa tra le preferite e le 10 che preferiscono solo ricordarla. Ora recensioniiii!!!

 

RECENSIONI.

LadySile – si è una vera fortuna anche se ora le cose si complicano ancora di più. Jacob? Be, forse hai ragione tu è un po' strano e non mi fiderei molto e poi Alice non sarà sola ora ma anche se lo fosse è una persona molto molto forte e non bisogna sottovalutarla. Per quanto riguarda Bella al momento non ha intenzione di cambiare idea ma forse chissà le cose si svolgeranno in maniera diversaa!! un bacio...

 

RTwilight – mi fa piacere che ti sia piaciuto spero continuerai a leggere e a commentare un bacio!!

 

Fabyp – come vedi non vi ho fatto aspettare molto, ecco un nuovo capitolo! Grazie dei complimenti, fammi sapere cosa ne pensi di questo un bacio!

 

Cullen91 – non devi ringraziarmi, se l'ho continuata è perché ho visto un interesse e un sostegno da parte vostra e poi mi è stato insegnato di fare agli altri quello che vorrei facessero a me e sinceramente non vi avrei mai deluse così! Un baciooo!!

 

Consu89 - grazie, grazie davvero, mi fa piacere che ti interessi così alla mia storia, spero gradirai questo capitolo un bacio!!

 

 

Bene e ora capitoloooo!!! Fatemi sapere cosa ne pensate!!!!

 

Capitolo

POV. Bella

 

Phil era il padre di Edward, del mio Edward, era il nonno di mio figlio. Mio figlio aveva un nonno criminale. Oddio. Non volevo aprire gli occhi e guardare la realtà in faccia.

Ma anche Edward è un criminale?” chiesi ad Alice ancora con gli occhi chiusi.

Non lo so Bella”

Quando mi stava aggredendo Phil chiese ad Edward se voleva iniziare lui quindi significa che insieme violentavano quelle povere ragazze?”

Bella ascolta non affrettare i tempi,Tanya non mi ha detto niente del genere , non è neanche sicura che sia stato lui a scarceralo. Con calma scopriremo tutta la verità, ora chiamiamo mio padre parliamo con lui di tutto questo, poi contatteremo ancora Tanya e vedremo se può dirci qualcosa in più su Edward.” Disse calma e mi piaceva così tanto quella finta serenità che aprii gli occhi e mi sentivo in parte tranquilla. Alice scomparve per qualche minuto e tornò con suo padre.

Ciao Bella come ti senti?” mi chiese Carlisle.

Sto bene grazie”

Tranquilla starete entrambi bene, grazie per aver deciso di fidarti di me, vi aiuterò lo prometto”

Grazie a te per tutto”

Papà la situazione è questa, un anno fa Edward Musen venne nella nostra scuola, era un tipo abbastanza strano da intrigare tutte le ragazze della nostra età. Bella ed Edward uscirono per un po’ e in uno dei loro appuntamenti un uomo ha cercato di aggredirla, Edward la salvò ma sembrava che quei due si conoscessero. Da allora più nessuno si è avvicinato a Bella e nel frattempo lei ed Edward erano diventati una coppia fissa, finché Edward non è sparito senza dire nulla e rimanendo Bella da sola e incinta.

Da sola no” intervenne Bella, mio padre sorrise comprensivo e io continuai.

Un giorno Bella decise di andare da Renée per dirle tutto ma dimenticò del nuovo fidanzato di Renée e quando lo vide si rese conto che era lo stesso uomo che aveva cercato di aggredirla. Lo ha detto subito a Renée che era un criminale ma la madre e Charlie hanno creduto che stesse diventando pazza e così lei si è confidata con me e abbiamo iniziato le ricerche , sono riuscita a rintracciare una delle ragazze violentate da Phil e da lei ho scoperto che era suo zio e non si è opposta perché suo padre aveva dei debiti con lo zio e poteva rovinarlo.”

Che storia assurda”

E non è finita qua, ho scoperto che Phil è il padre di Edward”

Impossibile” disse convinto di quello che diceva “Si è messa con un criminale e ha fatto anche adottare Edward?”disse mio padre come se fosse sovrapensiero.

Che significa ha fatto adottare? Di chi stai parlando?” chiesi proprio mentre bussavano alla porta.

Dottore c’è il capo Swan, ha saputo che la figlia è stata male” disse Jane con tono gentile.

E come l’ha saputo Jane?” chiese Alice.

Non lo so ma non è solo, è con un tipo alto, muscoloso, ha i capelli neri e …”

Jake” disse Bella interrompendola.

Va bene Jane digli che arrivo subito” disse Carlisle e Jane se ne andò.

Cosa gli diciamo?” chiesi preoccupata.

Un calo di zuccheri” propose Alice.

Ragazze vi rendete conto che quando direte la verità a Charlie io sarò nel torto vero?” chiese Carlisle, aveva ragione non poteva mentire.

Papà ti prego …” supplicò Alice. Carlisle annuì e se ne andò.

Alice tuo padre sa qualcosa che non vuole dirci” dissi all’improvviso.

Chi ha fatto adottare Edward e tra l’altro mio padre che ne sa?” chiese Alice

Non lo so ma sarei davvero felice se il nonno di mio figlio non fosse un criminale” dissi e poi entrarono nella stanza Carlisle, mio padre e Jake . Mio padre mi abbracciò.

Come stai?” chiese

Ora stiamo bene …” dissi tradendomi

Come stiamo?” chiese e io guardai Alice impaurita, cosa avrei detto ora?

Voleva dire che ora sia io che lei stiamo bene, mi sono presa un grande spavento” disse Alice salvandomi. Dopo di lui toccò a Jake abbracciarmi e vidi che Alice fece una strana faccia, non doveva piacergli molto Jacob per quello che mi aveva fatto ma non potevo fare a meno di lui in questo momento, avevo davvero bisogno di un amico.

Come stai piccola?” chiese Jake.

Tranquilli sto bene davvero, voi piuttosto come sapevate?”

Ero ancora lì quando ti ho vista svenuta tra le braccia di Alice” disse Jake e mi abbracciò ancora.

Mi hai fatto prendere un colpo …”povero Jacob, se solo fosse arrivato un po’ prima, quando con Edward non funzionava sarebbe stato tutto diverso, o forse no avrei scelto comunque Edward in fondo è stato , è e sarà sempre lui l’uomo della mia vita. L’unico uomo che amerò per sempre a meno che mio figlio non sia un maschio, l’avrei accettato anche se preferivo una femmina, io ed Alice ci saremmo divertite un mondo a vestirla. Pensarla così era davvero bello, una vita senza preoccupazioni e senza problemi, non dovevo andare da mia madre, non dovevo scoprire quella verità tanto scomoda, avrei solo dovuto parlarne prima con Alice, che ora ne ero sicura, avrebbe fatto qualsiasi cosa per me. Su lei potevo davvero contare, si stava facendo in quattro o meglio in otto per me.

Bella? Bella ci sei?”

Si, si scusa Alice mi ero persa in pensieri” le sorrisi “Papà ma non devi tornare a lavoro?”

Si in realtà si, ho un caso importante da risolvere.”

Che caso?” chiesi

Un ragazzo, Riley Biers è scomparso da più di un anno e i genitori non si arrendono”

Riley Biers, mai sentito” disse Carlisle.

E’ di Seattle, devo proprio scappare, chiamami appena torni a casa”

Charlie, che ne dici se per un po’ Bella sta a casa nostra, così potrò controllarla meglio, potrebbe avere altri crolli come questi e da noi starebbe sempre sotto controllo” s’intromise Carlisle e vidi mio padre annuire, capiva che era una buona idea.

A patto che io possa venire a trovarla tutti i giorni” sorrise

Ovvio che puoi venire” disse Alice e dopo aver salutato e avermi dato un bacio sulla guancia se ne andò mentre Jacob decise di rimanere ancora un po’, cosa che avevo notato non faceva per niente felice Alice. Anche Carlisle se ne andò e rimanemmo io Alice e Jake.

Allora, posso venirti a trovare anch’io?”

Quando vuoi” risposi sorridendogli e lui mi abbracciò ancora.

Bella mi dispiace se ho sbagliato oggi a chiamare tuo padre, ma mi sono spaventato molto” pensandoci non aveva sbagliato, ci aveva dato una buona idea per dire a mio padre che andavo da Alice.

No tranquillo, lo avrei comunque chiamato io più tardi” mi misi più comoda sui cuscini.

Vuoi provare ad alzarti un po’?” chiese

No” dissi quasi urlando e con troppa enfasi e lui s’insospettì.

Mio padre le ha detto che deve stare qui per almeno un altro paio di orette senza alzarsi” spiegò Alice con fare professionale “E poi tra un po’ l’orario di visite scade perché dobbiamo farle un’altra flebo di zuccheri” aggiunse facendo un sorriso che io lo riconoscevo, era più falso di Rosalie.

Va bene allora io vado, domani ti chiamo per vedere dove posso venire a trovarti, ciao” disse dandomi un bacio sulla guancia e facendo un cenno ad Alice. Che carino che era. 

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Non cambierai mai Jake! ***


Ciao a tutti, ho fatto i salti mortali per postare oggi e infatti è abbastanza tardi. In questo capitolo la situazione di Bella si complica ulteriormente ma ormai abbiamo capito che la mia storia è fatta solo di complicazioni quindi inutile dirlo. Va bene allora, ringrazio le 79 persone che hanno messa questa storia tra le seguite, le 31 che l’hanno messa tra le preferite e le 9 che preferiscono solo ricordarla. Un bacio a tutti!! Siete fantastici e ora passiamo alle recensioniiii.

 

RECENSIONI

LadySile – In questo capitolo capirai qual cosina in più su Jacob e per quanto riguarda Carlisle mi sa che hai proprio ragione!! E’ un intrigo che sarà difficile da risolvere alla fine e chissà se le ragazze ci riusciranno e se servirà l’aiuto di qualcun’ altro. Grazie mille per il sostegno un bacio grande!!

Fabiiiiiiiii – Infatti e neanche immagini quanto, la cosa non è mica finita qui … spero continuerai a leggere e a commentare un bacio!

Consu89 -  E’ proprio qui il bello, che le ragazze non smettono di trovarsi in mezzo ai casini, anzi ce ne sono sempre di più, chissà se riusciranno ad uscire da questo manicomio. A proposito mi chiedevo: puoi veramente fidarti così tanto di Carlisle?? Bhoooo!!! Un bacino alla prossimaaa!!!

Fabyp – No no sono tutti umani, non c’è spazio anche per i vampiri, è già abbastanza complicata così. Per quanto riguarda Edward dovrai aspettare ancora un pochino per scoprire che fine ha fatto mentre Riley be forse non c’entra niente o forse tutto parte da lui. Un bacio!!

 

Ed ora capitolooooo!!!

 

Capitolo

POV. Bella

Il giorno seguente ero già a casa di Alice, non mi lasciava un secondo da sola, mi preparava la colazione, mi aiutava ad andare in bagno, mi aveva comprato delle riviste, preso il dvd di Romeo e Giulietta e anche cime tempestose. Quando non mi andava di fare nessuna di queste cose parlavamo un po’ di tutto persino di shopping.

“Bella vedo mio padre molto preoccupato, credi che sia per il fatto che ci sta coprendo o c’è dell’altro?” chiese all’improvviso Alice mentre vedevamo un po’ di tv.

“Non saprei, hai provato a chiederglielo?”

“No, ma solo perché credo che c’entri qualcosa con il padre di Edward”

“Che c’entra tuo padre con Phil?” non capivo cosa volesse dire.

“Non con Phil, ma con il padre biologico …”

“Credi davvero che Phil abbia adottato Edward?”

“Perché tu no?”

“Io credo che un codardo del genere non si prenderebbe mai simili responsabilità”

“Hai ragione ma ricordi cos’ha detto mio padre - Si è messa con un criminale e ha fatto anche adottare Edward -“

“Si me lo ricordo Alice ma non capisco proprio cosa Carlisle possa avere a che fare con Edward o con il padre biologico”

“Ma chi si è messa con un criminale e per giunta ha fatto adottare Edward? Di chi stava parlando mio padre?Della madre di Edward?”

“Può darsi Alice ma è impossibile che tuo padre conosca la madre di Edward …”

“Forse hai ragione, comunque mio padre ha detto che dopo ti porterà una sedia a rotelle in modo tale che quando viene tuo padre ti aiutiamo con quella a scendere in salotto, non può sempre vederti a letto o capirà che c’è qualcosa che non va”

“Va bene”

“E poi dobbiamo ancora dire tutto a mia madre appena torna da lavoro”

“Ok …”

“Bella ma che succede? Non mi ascolti?”

“Certo che ti ascolto …”

“Sembri distratta” non ero distratta volevo altro in quel momento.

“Scusa Alice …” dissi “Dai dimmi che succede” glielo dovevo per tutto quello che stava facendo per me.

“Mi manca “confessai.

“Tuo padre? Ma dai,ti verrà a trovare oggi pomeriggio …”

“Non mio padre ma … Edward, ho bisogno di vederlo, di abbracciarlo, di baciarlo, di sentire tutto quell’amore che pensavo provasse per me e soprattutto di dirgli che avremo un figlio tra soli otto mesi” dissi rassegnata.

“Perché -che pensavi provasse per te-, Bella lui ti ama”

“No, altrimenti non sarebbe andato via dicendomi il contrario”

“Ma non ti rendi conto? Forse l’ha fatto solo perché era nei guai a causa di Phil”

“Se così fosse anche Phil non potrebbe andarsene in giro per Forks”

“Infatti questo particolare non mi convince, devo solo provare a fissare un altro appuntamento con Tanya.”

“Chiamala …” era una cosa così ovvia perché ancora non l’aveva fatta?

“Non risponde né alle mie telefonate né alle mie mail, non so più come rintracciarla e non posso neanche andare a casa sua”

“Perché non puoi?”

“Come faccio a rimanerti da sola?”

“Ma dai me la cavo a stare per qualche oretta da sola” dissi cercando di convincerla.

“No mi dispiace”

“Allora facciamo così, ora chiamo Jake, gli dico di venire a trovarmi, così tu puoi andare da Tanya e io non sarò sola”

“Non lo so, non mi convince questo piano …” non era il piano che non le piaceva ma Jake ed io lo sapevo.

“Dai Alice non fare la testarda e fidati di me”

“Va bene” acconsentì “Torno appena posso” aggiunse subito dopo. Chiamai Jake che fu contento della notizia e appena arrivò ,Alice andò da Tanya e quando sarebbe tornata avremmo dovuto dire tutto a Esme.

“Ciao bellissima, cosa ti va di fare oggi?”

“Qualcosa che possa farmi rimanere a letto, sono ancora senza forze” sorrisi e lui anche. Mettemmo un film intitolato “Il cacciatore di ex” era davvero divertente e Jake era sdraiato accanto a me. Mi girai a guardarlo e vidi che mi fissava.

“Che c’è?” chiesi imbarazzata.

“Sei stupenda” strano ero in condizioni orribili.

“Smettila Jake”

“No davvero Bella, tu non ti rendi neanche conto di quanto sei fantastica” disse e mi prese il viso tra le mani.

“Jake ma che fai?” chiesi appena un minuto prima che lui appoggiasse le sue labbra sulle mie per darmi un dolcissimo bacio.

Spero di ricevere dei commentini per sapere sempre come sto andando un baciooo!!

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Sacrifici... ***


 

 

Bene ragazzi, visto che ultimamente ho abbastanza tempo sto cercando di postare il più presto

 possibile infatti l’ultimo aggiornamento risale solo a ieri quindii si avete capito bene, nuovo

 capitoloooooo!!!!

Comunque ringrazio le 83 persone che hanno messo questa storia tra le seguite, le 33 che l’hanno

 messa tra le preferite e le 11 persone che preferiscono solo ricordarla. Un bacio a tutti!

 

RECENSIONI

LadySile – In questo capitolo sono riuscita a rispondere alla domanda su Tanya, per quanto

riguarda Jacob e Bella dovrai aspettare il prossimo capitolo per scoprire cosa accadrà mentre per

Edward bisognerà aspettare ancora un po’. Un bacio, grazie di tutto!

Fabiiiiiiiii – Va be c’era da aspettarselo da Jake no?? Comunque mi fa piacere che ti piaccia! Un

bacio!

Consu89 – Grazie, comunque non che Carlisle sia cattivo anzi, aiuterà tantissimo Bella però forse

non si sa tutto su di lui. Leggi e scoprirai! Un bacino!!

Fabyp – O Dio in una storia come questa credo sia impossibile che non  succeda nulla, o sbaglio?? E’

piena di complicazioni … comunque spero continuerai a leggere e a commentare un bacio!

Bellad93 – Grazie mille sono davvero contenta che ti piaccia, spero di non deluderti con i prossimi

capitolo un bacioo!!

 

Ed ora capitolooooo!!

 

Capitolo

Pov. Alice

Non mi piaceva lasciare Bella e Jacob da soli, lei era fragile in questo momento e avrebbe potuto fare qualcosa di cui poi si sarebbe pentita però dovevo andare da Tanya, dovevo scoprire qualcosa su Edward. Edward, Bella mia aveva detto che le mancava e che aveva bisogno di lui, non si era mai spinta a parlare così apertamente di lui, di solito le faceva troppo male anche solo se pronunciavamo il suo nome ma con tutta la storia di Phil ha iniziato a pensare lui senza provare dolore. Forse perché sa che non è più sola,ha me, mio padre e tra un po’ avrebbe avuto anche mia madre a proteggerla. Avrei fatto qualsiasi cosa per lei e lo stavo facendo anche tanto che non sentivo Jasper da una settimana fino a stamattina, quando mi ha chiamata per lasciarmi e aveva ragione, l’ho molto trascurato, non uscivamo da un pezzo, dimenticavo sempre di richiamarlo e quello che mi ha detto è stato: “Non hai tempo per me, quando ne avrai chiamami perché ci tengo davvero a te e non voglio perderti ma non sono più disposto a essere sempre secondo nella tua vita, capisco che la situazione di Bella è difficile ma anch’io non me la sto passando bene e sono settimane che non mi chiedi come sto, forse perché non t’interessa non lo so, comunque sappi che aspetto te, quando avrai capito e sarai pronta io ci sono”. L’avrei richiamato certo che l’avrei fatto, era tutto per me ma ora c’era qualcun altro di cui devo occuparmi e una volta sistemata questa faccenda avrei risolto anche con lui. Ero quasi arrivata al viale dove abitava Tanya sperando di trovarla, chissà perché non voleva più parlare con me, mi era sembrata così disponibile e tra l’altro desiderava con tutta se stessa mandare Phil in galera, ma per farlo avevo bisogno di sapere tutta la storia al completo e dovevo anche capire delle cose: chi era Edward Musen? Da dove veniva? Qual era la sua storia? Dov’erano i suoi genitori? E soprattutto ,cosa c’entrava mio padre? Arrivata, parcheggiai e scesi dall’auto, bussai a nome Musen ma nessuno mi rispose, notai che il portone era aperto e quindi entrai, salii la rampa di scale che mi portava all’abitazione di Tanya e bussai ancora ma niente, non c’era nessuno. Forzai leggermente la porta e si aprì come se fosse stata solo appoggiata. Entrai con timore, forse non avrei dovuto fare quelle cose ma dovevo andare fino in fondo sperando che Tanya non stesse tornando a casa. Scavai un po’ in tutti i cassetti che trovai ma non c’era nessuna traccia di ciò che stavo cercando e tra l’altro non sapevo neanch’io cosa cercare ma sapevo che l’avrei capito una volta trovato. Entrai nella sua camera da letto e aprii il comò, trovai una piccola chiave e me la misi in tasca, forse mi avrebbe portato da qualche parte. Continuai a cercare ma non trovai più nulla, tranne un piccolo bauletto chiuso con il catenaccio. Presi la chiave che avevo trovato nel comò e scoprii che era quella adatta alla serratura del catenaccio del baule. Lo aprii e ci trovai delle foto, vecchi ricordi, riconobbi lei con i genitori, poi vidi due bambine che dovevano essere Irina e Kate. Riposai quella foto e ne presi un’altra, c’era un signore, con un bambino e una signora, non sapevo chi fossero, girai la foto e vidi dei nomi: Phil, Edward ed Elizabeth. Dovevano essere i genitori di Edward o i genitori adottivi non lo sapevo con precisione. Misi la foto in tasca e continuai a scavare ma in quel vecchio baule c’erano solo ricordi felici tranne quella foto, che non capivo perché Tanya la tenesse con se, non le faceva male ricordare suo zio? Chiusi il baule e riposai la chiave poi tornai in cucina per vedere di trovare qualcos’altro ma non trovai nient’altro e stavo per andare via finché non lo notai, era un biglietto scritto con una calligrafia perfetta:

Spero che sia Alice a trovare questo biglietto ma nel caso non sia così vi prego di contattarla nel mio computer troverete la sua mail e il suo numero di cellulare. Ditele che mi ha trovata, mi porterà con sé a breve e che non si arrenda, qualsiasi cosa vuole capire che ancora non sa ditele che può contattare le mie sorelle, Irina e Kate, i numeri sono nell’agenda. Vi prego aiutatemi!

Non poteva essere, Phil l’aveva trovata e l’aveva portata con sé, povera Tanya chissà dov’era e non volevo neanche immaginare cosa stessero facendo o meglio cosa lui le stesse facendo. Misi il biglietto in tasca, presi l’agenda e copiai sullo stesso foglio il numero di casa in Alaska e quello dei cellulare di Irina e Kate, poi corsi in macchina e ritornai a casa. Trovai Bella con mia madre.

Dov’è Jacob?” chiesi con finto interesse, in realtà ero contenta che se non fosse andato.

E’ dovuto andare via …” mi ripose Bella, era strana, sembrava triste, ma questo non era il momento di capire il perché dovevamo salvare Tanya.

Mamma potresti andare per favore devo parlare con Bella …”

Alice … sa tutto, gliel’ho detto io”

Si me l’ha detto Bella e sono arrabbiata con te, hai rischiato tanto pur di non confidarti con me, perché?”

Mamma non è questo il momento, Phil ha preso Tanya” dissi dando il biglietto a Bella che lo lesse e rimase sbigottita poi lo passò a mia madre che non riusciva a credere a quello che stavamo vivendo io e Bella. Per un po’ nessuno parlò, poi continuai.

Ho trovato anche questa …” dissi porgendo la foto “E’ Edward con i suoi genitori … adottivi penso” Bella la fissò e le scese una lacrima che subito asciugò ma sia io che mia madre la notammo. Ci fu di nuovo silenzio e questa volta fu Bella ad interromperlo

E ora che facciamo?” chiese.

Io contatto Irina e Kate e vedo se sono disposte ad aiutarci mentre tu contatti tua madre, fai finta che non sia successo niente tra te e Phil e vedi se riesci a scoprire qualcosa da lei.” Spiegai sperando che avrebbe accettato anche se non avevamo altra scelta.

Va bene “ disse, sapevo che le faceva male rivedere sua madre ma doveva fare qualche sacrificio proprio come ne stavo facendo io. Le soffriva un po’ parlando con sua madre ed io rinunciando a Jasper.

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Amo Edward... ***


 

Ciao a tutti, scusate il mio tremendo ritardo, ma come ho già detto il mio computer è rotto quindi devo aspettare che mio padre porta il suo per poter postare e finalmente oggi l'ha fatto. Non vi trattengo oltre, giusto il tempo di ringraziare le 84 persone che hanno messo questa storia tra le seguite, le 31 che l'hanno messa tra le preferite e le 11 che preferiscono solo ricordarla.

 

RECENSIONI.

LadySile – Devo darti ragione, anch'io mi fiderei più di Jazz che di Jake, comunque se Bella ha risposto o no al bacio di Jake lo scoprirai in questo capitolo. Tra l'altro Tanya teme molto Phil, ha paura di quello che può fare a lei ma soprattutto alla sua famiglia e quindi preferisce assecondarlo. Mentre Alice ha deciso di dedicarsi solo a Bella in questo momento ma ha vuole anche capire cosa c'entri suo padre in tutto questo. Un bacio grazie mille del tuo sostengo!!

 

Fabyp – Mi dispiace di averti fatto aspettare un po' in più ma purtroppo la tastiera del mio computer non funziona quindi è impossibile per me postare e lo faccio non appena mio padre mi porta il suo pc. Grazie per il tuo sostegno e per quanto riguarda Alice, hai ragione è proprio un'amica speciale e al mondo non ce ne sono persone come lei oppure sono pochissime ed io non le conosco! Un bacio e fammi sapere che ne pensi del prossimo capitolo.

 

Fabiiiiiiiii – Infatti, non ci sono parole per descriverlo meglio ma vedrai nei prossimi capitoli che non è l'unico! Un bacio!!

 

 

Ed ora capitolooooo!!

 

 

Capitolo

 

Jake mi stava baciando e io non stavo facendo niente per allontanarlo, lasciavo che mi baciasse anche se non stavo ricambiando, ero li ferma impalata senza muovere un dito finché non trovai il coraggio e lo allontanai.

No Jake, è sbagliato”

Perché?”

Perché è sbagliato, tutto! Noi non possiamo...”

Perché ora sei single e anch’io lo sono e ti amo”

Ma io non amo te”

Si che mi ami”

Ma non come desideri, io ti voglio bene Jake e in questo momento difficile della mia vita voglio averti accanto ma io amo lui Jacob, amo Edward”

Ma lui se n’è andato lasciandoti da sola senza niente …” quanto ti sbagli caro Jake, mi ha lasciato un figlio.

Questo non è vero e poi se te lo ricordi anche tu mi lasciasti da sola senza niente e da allora sono cambiate molte cose” dissi sapendo che così lo avrei ferito ma anche che si sarebbe arreso.

Lo so che ti ho fatto male Bella ma io voglio rimediare, voglio regalarti tutto l’amore che posso, dammi una possibilità, ti prego”

Mi dispiace Jake ma non posso, in questo momento ho bisogno solo di amici, se vuoi esserlo sono contentissima ma non posso darti di più”

Lui mi prese il viso tra le sue grandi mani e mi guardò negli occhi come a scrutarmi nel profondo.

Perché ti ostini? Entrambi sappiamo che provi attrazione per me..”

Jake...” dissi cercando di liberarmi dalla sua stretta e ci riuscii solo quando lui l'allentò e io continuai...”Io non potrei mai tornare con te, perché Edward ha lasciato un segno indelebile dentro di me, ed io non posso amare e non posso provare attrazione per nessun altro. Solo per lui” lo vidi addolorato come non mai, non volevo procurargli tutto questo dolore ma non potevo fare altrimenti. Stavo per dire qualcos’altro ma sentii la porta di casa aprirsi.

Alice?” era Esme.

E’ uscita” urlai e mi prese un crampo alla pancia che mi fece piegare, non vedevo l'ora che tornasse Carlisle, mi doveva assolutamente visitare.

Bella stai bene?” mi chiese Jake nel momento in cui Esme aprì la porta.

Ciao Bella, come mai qui?”

Va bene io vado tanto hai compagnia ciao Bella, arrivederci signora Cullen” disse Jake prima di uscire dalla porta e forse chissà anche dalla mia vita.

Ciao Esme, siediti ti devo raccontare una cosa” non volevo aspettare Alice, ce l’avrei fatta da sola.

Esme io … sono incinta” confessai e lei rimase a bocca aperta senza dire una parola e vedendo che non aveva intenzioni di parlare continuai.

E’ di Edward ma lui neanche lo sa, ieri sono caduta dalle scale e ho avuto un distacco della placenta e se voglio che mio figlio nasca devo restare a letto per i prossimi due mesi …”

Quanto tempo?” chiese non riuscendo neanche a formulare una vera domanda

Quattro settimane …”

N – n – non hai i – intenzione di dirlo ai t – tuoi? “balbettò

Glielo dirò ma solo quando io e Alice avremmo risolto una situazione”

Che situazione?”

E' una storia complicata...”

Mi sforzerò di capire” a questo punto decisi che tanto valeva raccontarle tutto e annuii prima di proseguire.

Tempo fa in uno degli appuntamenti con Edward un signore cercò di aggredirmi e Edward mi salvò, poi Edward è andato via e io sono rimasta incinta e quando ero pronta a dirlo a mia madre incontrai il suo nuovo compagno Phil e subito lo riconobbi, era il mio aggressore” Esme aveva le lacrime agli occhi. Continuai.

Quando lo dissi ai miei non mi credettero e quindi ne parlai con Alice, facemmo delle ricerche e riuscimmo a rintracciare una delle ragazze violentate da Phil, Tanya. Alice andò a casa sua e scoprì che Phil era suo zio e che Edward era il figlio di Phil. Phil continua a cercare Tanya e lei si nasconde in una misera casa , ora Alice è andata da Tanya per scoprire qualcosa su Edward. Ma ieri Carlisle ha detto una frase -Si è messa con un criminale e ha fatto anche adottare Edward” – non sappiamo di chi parlava né cosa sa ma probabilmente non era importante”  Terminai e lei mi guardò, sembrava provasse pietà per me.

Povera piccola” disse abbracciandomi “Sei incinta, tu sei incinta” continuava a ripeterlo accarezzandomi i capelli, voleva consolarmi ma per il momento mi stava solo sbattendo la realtà in faccia e io non avevo proprio bisogno di questo. Piangemmo insieme io per Jacob che era definitivamente uscito dalla mia vita e per il mio bambino che non avrebbe avuto un padre e lei perché si rendeva conto di quello che stavo vivendo. Quando finimmo di piangere, lei mi sorrise e poi mi preparò uno spuntino che mangiai e poi come al solito vomitai, mi aiutò a ripulirmi e dopo un po’ venne Alice.

Dov’è Jacob?” chiese Alice ma non sembrava realmente interessata.

E’ dovuto andare via …” risposi con tristezza ma lei non ci fece caso.

Mamma potresti andare per favore devo parlare con Bella …” disse

Alice … sa tutto, gliel’ho detto io”

Si me l’ha detto Bella e sono arrabbiata con te, hai rischiato tanto pur di non confidarti con me, perché?”

Mamma non è questo il momento, Phil ha preso Tanya” disse dandomi un biglietto, non ci potevo credere, lo porsi a Esme perché potesse capire anche lei e neanche lei riusciva a crederci. Poi Alice continuò.

Ho trovato anche questa …” disse porgendomi una foto, c’erano un bambino con quelli che dovevano essere i suoi genitori “E’ Edward con i suoi genitori … adottivi penso” aggiunse Alice e mi scese una lacrima, la asciugai subito sperando che non la vedessero poi parlai.

E ora che facciamo?” chiesi

Io contatto Irina e Kate e vedo se sono disposte ad aiutarci mentre tu contatti tua madre, fai finta che non sia successo niente tra te e Phil e vedi se riesci a scoprire qualcosa da lei.”

Va bene “ dissi anche se non avrei voluto parlare con mia madre, mi faceva troppo male ma bisognava pur fare dei sacrifici.

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Indirizzo(2) ***


Ragazzi, devo chiedervi scusa, oggi ho sbagliato a postare, il capitolo è quello giusto ma ne avevo uno modificato e ho sbagliato. Se è possibile lasciate un commento o qualsiasi cosa per farmi capire che avete letto questo così posso cancellare quello! Grazie mille!

 

Erano trascorsi circa tre giorni ed io non riuscivo a rintracciare ne Kate ne Irina e per quanto riguardava Bella mio padre le aveva sconsigliato di non parlare con Renée per almeno una settimana; mi aveva detto che lo stress poteva essere più pericoloso di qualsiasi altra cosa per il bambino. Anche se lei non ne poteva più di quella vita così monotona, si svegliava e trovava già la colazione pronta, se doveva andare in bagno la mettevamo sulla sedia a rotelle non permettendole mai di camminare, trascorreva la mattina leggendo, vedendo tv e sonnecchiando, poi pranzava , riposava ed era davvero felice solo quando veniva Charlie a trovarla, parlavano di tutto e non erano mai stati così affettuosi, poi cenava e andava a letto presto per non stancarsi. Quello che non capivo era perché Jacob non fosse più venuta a trovarla, era triste dal giorno in cui ero andata da Tanya e li avevo lasciati soli ma non avevo il coraggio di chiederle perché oggi però l’avrei fatto. Erano le otto del mattino e tra una mezz’oretta Bella si sarebbe svegliata quindi decisi di andarle a preparare la colazione, tostai il pane, preparai le uova, misi del succo in un bicchiere e preparai anche delle fette biscottate con la marmellata. Così quando si svegliò puntuale come non lo era mai stata -alle otto e mezza- era già tutto pronto.

Buongiorno” dissi sorridendole e portandole il vassoio con la colazione.

Buongiorno”rispose ancora con la voce ancora impastata dal sonno.

Eccoti la colazione”

Grazie …”

Qualcosa non va?”

Domani non potrei scendere un po’ con la sedia a rotelle per fare colazione?” chiese

Bella lo sai che gli spostamenti li dobbiamo fare il meno possibile e li limitiamo a quando viene a trovarti qualcuno”

Io non ce la faccio più” sbottò, era strano Bella era una persona che sopportava tutto in silenzio, non si era mai lamentata. Sarà la gravidanza a renderla così nervosa?? Mah!

Bella è per il tuo bambino” dissi sicura che questo l’avrebbe convinta ma mi sbagliai.

Il bambino, il bambino, questo bambino ha portato solo guai” disse e quando si rese conto di ciò che aveva detto si portò una mano alla bocca come per tapparsela.

Scusami amore mio, ti prego scusa” continuava a dire mentre si accarezzava la pancia.

Bella che ti succede?” dissi sedendomi accanto a lei.

Non lo so, è tutto così complicato, Edward è andato via, io sono rimasta incinta, Jake che non vuole più saperne di me...”

Perché Jake non vuole più saperne di te?” finalmente si stava confidando con me, era stato sempre così tra me e Bella, quando era pronta mi diceva le cose.

Il giorno in cui sei andata da Tanya e ci hai rimasto soli, lui mi ha baciato e io l’ho respinto, gli ho detto che da quando lui era andato via era cambiato tutto e che io ora amavo Edward. Da allora non l’ho più sentito” mi confessò tra le lacrime e io l’abbracciai. Lo sapevo che le avrebbe fatto ancora del male ma io non gli avrei più permesso di trattarla in questo modo.

Si risolverà tutto, te lo prometto” dissi accarezzandole la testa e lei annuì, assomigliava a una bambina indifesa che aveva bisogno di qualcuno che la proteggeva. “Ora mangia” le offrii la colazione che mangiò pian piano, poi la portai in bagno e le feci fare un bagno caldo, mio padre aveva detto che più si rilassava meglio era e che un bagno caldo al giorno aiutava. La aiutai a vestirsi e poi la riaccompagnai a letto e mi misi accanto a lei.

Oggi vado a casa di Tanya, per vedere se riesco a scoprire qualcos’altro” annunciai.

Va bene e io sono pronta per parlare con mia madre” disse sicura di se.

Sei sicura?” non rispose ma annuì. “Va bene “ dissi infine.

Quel pomeriggio dopo pranzo chiamammo Charlie inventandoci una scusa per non farlo venire e poi chiamammo Renée per invitarla. Lasciai Bella con mia madre nell'attesa di Renèe mentre io andai di nuovo a casa di Tanya. Avevo preso le chiavi l'ultima volta, non potevo lasciare la porta aperta o avrei destato sospetti al resto del palazzo, così quando arrivai potei entrare semplicemente aprendo la porta con le chiavi. Rovistai di nuovo per la casa, aprii ancora una volta il bauletto, cercavo qualcosa ma non sapevo cosa. Rividi di nuovo le sue foto – ricordo ma non c'era nessuna novità, solo quando stavo per richiuderlo notai una foto in fondo al baule. Era un ragazzo, alto biondo, poteva sembrare mio padre da giovane, girai la foto, speravo ci fosse scritto qualcosa come le foto precedenti e infatti c'era li, scritto in stampatello maiuscolo : CARLISLE.

Com'era possibile? Perché mai Tanya, aveva una foto di mio padre da giovane? Lo sapevo che mio padre c'entrava qualcosa in tutto quel casino e dovevo scoprire cosa ma come?? Nel dubbio rovistai nel computer di Tanya e riuscii a rintracciare il suo indirizzo in Alaska, avevo sempre sognato di viaggiare, certo non in quella situazione ma ero comunque contenta di poter prendere un aereo per aiutare la mia migliore amica a scoprire chi era il padre di suo figlio.

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Ciao mamma ***


  

Ciao a tutti ragazzi!! In questo capitolo risponderò a tutte le recensioni sia quelle nel capitolo sbagliato sia a quelle nel capitolo giusto e scusatemi ancora per questa confusione. Ringrazio le 87 persone che hanno messo questa storia tra le seguite, le 32 che l'hanno messa tra le preferite e le 13 che preferiscono solo ricordarla. Un bacio!!!

 

RECENSIONI

Ladysile – si lo penso anch'io e poi Charlie ne sarebbe molto contento se Alice lavorasse con lui, comunque conosciamo bene Alice quindi chi ti dice che non può farlo?? Per quanto riguarda il bambino bé si sta male e posso anticiparti che non starà bene tanto presto anzi... Bella invece fa il possibile ma la situazione le sfugge di mano ed hai ragione, non conosce la parola fortuna! Un bacio!

 

Fabyp – Eh...dov'è finito Edward??? booooooh, comunque tranquilla prima o poi lo scoprirai!! non è facile da spiegare che c'entra Carlisle in questa storia ma una cosa è sicura non è come l'ha descritto la Meyer!!Grazie di tutto spero ti piaccia il nuovo capitolo un bacio!

 

Fabiiiiiiiii – Grazie per il tuo sostegno un bacio!

 

Erika1975 – Oddio diciamo che sono arrivata in un punto dove neanch'io ci capisco niente!! Scherzo, comunque lo so la storia è abbastanza complicata e intrigante spero, però presto capirete molte cose e tutto vi sarà più chiaro. Un bacio e grazie di aver recensito spero che mi farai sapere cosa ne pensi di questo capitolo! Un baciooo!

 

Ed ora capitoloooo!!

 

 

Capitolo

Pov. Bella

 

Stava per arrivare mia madre e l'ansia era alle stelle, cosa le avrei detto? Avrei dovuto far finta che non fosse successo niente? Uff ero davvero stanca di quella situazione ma bisognava far qualcosa, dovevamo salvare Tanya.

Bella tutto bene?” mi chiese Esme preoccupata.

Si si è tutto apposto “ risposi ma non risultavo convincente neanche a me stessa.

Bella possiamo sempre chiamare tua madre e dire che hai avuto un contrattempo” terminò e mentre stavo per rispondere di no suonò il campanello.

No, non possiamo” dissi fra me e me. Le sentivo parlare .

Ciao Esme come stai? Sono felice di rivederti, mi siete mancati tutti”

Sto bene grazie, anche a me fa piacere rivederti” mi chiedevo se Esme sapesse essere fredda o arrabbiata, l'avevo sempre vista dolce, calma e affettuosa.

Dov'è Bella?” chiese all'improvviso.

E' in salotto ti sta aspettando, vieni accomodati” dissi e sentii i loro passi che si avvicinavano e l'ansia aumentava ma dovevo stare tranquilla anche perché sentivo dei lievi dolori alla pancia e sapevo che stavo facendo del male al mio bambino quindi cercai di riprendere il controllo di me stessa e mi sforzai di calmarmi. Non appena la vidi il sorriso che mi ero stampata sulle labbra svanì del tutto e lei se ne accorse, cercai di ricomporlo ma proprio non ci riuscii.

Ciao Bella” disse mia madre avvicinandosi con passo incerto.

Ciao”... “Come stai?” chiese sedendosi accanto a me.

Sto bene davvero tu?”

Anch'io … volevi parlarmi?”

No, volevo solo vederti, sapere come stavi” dissi e lei sorrise e mi abbracciò di scatto e a me prese un dolore alla pancia che mi fece piegare.

Ahia ...”

Amore che hai stai bene?”

Si mamma è solo che ho dei dolori alla pancia ti va se saliamo in camera così mi stendo un po'”

Si certo” provai ad alzarmi ma sentivo che le forze mi venivano meno e dei dolori allucinanti.

Bella se non ce la fai a camminare Carlisle ha la sedia a rotelle di una paziente in casa, posso aiutarti” s'intromise Esme salvandomi io annuii e le sorrisi. Dopo circa dieci minuti eravamo entrambe nella camera degli ospiti e lei mi guardava intensamente.

Sei sicura che stai bene? Ti vedo strana, stanca...”

Non ti preoccupare mamma è tutto a posto ...”

Ho saputo che sei stata male ultimamente, è grave?”

E come l'hai saputo? Hai parlato con papà?” chiesi preoccupata ma pensandoci avevo visto Charlie piuttosto tranquillo in questi giorni.

No figurati, me l'ha detto Jacob” rispose e non appena sentii il suo nome un'altra fitta mi colpì.

Comunque non era niente di grave,ho avuto degli svenimenti, un calo di zuccheri, niente di cui preoccuparsi.”

Bene ...” eravamo in imbarazzo ed era strano, non avevo mai avuto problemi a parlare con mia madre e invece in quel momento nessuna delle due sapeva cosa dire.

Allora tra un po' avrai diciott'anni, come intendi festeggiare?” chiese cercando di indurmi a parlare.

Lo sai quanto amo le feste quindi credo che ne farò una come l'anno scorso ...”

Ma l'anno scorso non hai fatto la festa”

Appunto” dissi e lei rise.

Va bene, ho afferrato il punto. Però , magari potremmo andare a cena fuori io, tu, papà, Alice e Jacob; insomma le persone più care”

Non credo che Jacob vorrà venire”

Perché avete litigato?”

Più o meno ...”

Ti va di parlarmene?”

Non... insomma non c'è niente di cui parlare e solo che lui vuole ciò che non posso dargli” dissi e sapevo che mi madre aveva capito la situazione.

Ho capito va be ma sono sicura che ti perdonerà come tu hai fatto con lui ...”

Ma io ,si be insomma io avevo Edward”

Edward, si è vero , che caro ragazzo, ne soffri ancora vero?”

Come potrei non soffrirne? Era tutto per me ...”

Era …”

Si era, ora c'è qualcosa di leggermente più importante ma non è questo il momento di parlarne. A te come va? Che mi racconti? Sembri un po' giù ...” dissi tutto d'un fiato travolgendola con le mie parole.

In effetti è vero ma forse non è il caso che io te ne parli”

Dai mamma, lo sai che di me ti puoi fidare ..”

Si lo so è solo che forse tu non vuoi ascoltare ...”

Se te l'ho chiesto magari vuol dire che sono disposta a fare uno sforzo” mi sorrise e sbuffò.

E' che sono due giorni che Phil non torna a casa” mi feci più attenta, stavamo arrivando al punto anche se non mi piaceva usare mia madre in questo modo ma era necessario.

Non sai che fine abbia fatto?”chiesi

E' venuto a casa a prendersi il necessario per qualche giorno mentre ero a fare la spesa e mi ha lasciato un foglio sul frigo con scritto che andava fuori città per qualche giorno a causa del lavoro. Ho provato a chiamarlo ma non mi ha risposto e non si è fatto più sentire”

Non sai dove è andato?”

No ...”

E non hai provato a chiamare al suo ufficio per cercare di capire come rintracciarlo?”

Si ma anche il suo capo dice che non si è fatto vedere a lavoro e non sa che fine abbia fatto”

E' tutto molto strano … dovresti stare attenta” la guardai negli occhi e sapeva cosa intendevo.

Bella io credo che mi dovresti delle spiegazioni ...”

Del tipo?” chiesi facendo la vaga, sapevo benissimo di cosa stesse parlando ma non sapevo cosa inventarmi.

Perché sei scappata così quando lo hai visto?”

Mamma cerca di capirmi, non è facile per me hai da poco lasciato papà e ti ritrovo in casa con un nuovo fidanzato, cosa avrei dovuto fare?”

Lo posso capire ma perché affermare che è un criminale?” Cavolo, cosa le avrei detto ora? Non ero brava a mentire, il mondo intero lo sapeva senza tralasciare il fatto che lei era pur sempre mia madre e mi conosceva meglio di tutti.

Mamma vedi io ...” iniziai ma qualcuno che bussava alla porta ci interruppe.

E' permesso?”

Certo Carlisle entra” risposi ed entrò.

Salve Renée”

Ciao Carlisle, come stai?”

Bene grazie e tu?” “Anche ...”

Sono venuto, solo per controllare Bella” disse e poi si rivolse a me “Come ti senti?”

Insomma, oggi ho avuto dei dolori frequenti all'addome”

Allora domani faremo degli analisi per tenere sotto controllo la situazione “disse sorridendomi.

Ti volevo ringraziare Carlisle, per tutto quello che fai per Bella” disse mia madre , era imbarazzata.

E' un piacere, è davvero come una figlia per me” mia madre gli sorrise.

Guardai l'orologio ed erano già le sette e mezzo. Lo guardò anche lei.

E' proprio tardi, devo andare ...”

Va bene mamma, ci vediamo presto ...”

Ok ciao tesoro”

Ah, mamma?” … “si?”

Posso farti una domanda?”

Certo che puoi” non capiva dove volevo arrivare.

Sei felice? Nonostante gli ultimi problemi intendo ...”

Si , sono felice ed è soprattutto merito di Phil, è la miglior cosa che mi sarebbe potuta capitare ...” Quella frase mi distrusse, povera mamma, stavo per distruggerle quel sogno!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** In partenza ***


 

Scusate scusate scusate scusate scusate scusate scusate scusate scusate scusate. Sono in un ritardo tremendo ma purtroppo non sono riuscita a fare di meglio. Ringrazio tutti e passo direttamente al capitolo, scusate se per oggi non rispondo alle recensioni. Sto valutando se continuarla questa storia quindi vi prego di lasciare dei commenti per dirmi cosa ne pensate grazie a tutti un bacio!

 

 

Capitolo

Non volevo perdere altro tempo, dovevo scoprire cosa mi stava nascondendo mio padre. Andai all'agenzia di viaggi e comprai un biglietto di sola andata per l'Alaska, non potevo sapere quanto tempo mi sarebbe servito. Quando tornai a casa per dare la notizia trovai mio padre in camera con Bella, la stava visitando mentre mia madre preparava la cena.

Ciao Bella, ciao papà, che sta succedendo?” chiesi dopo aver salutato entrambi con un bacio sulla guancia.

Ciao tesoro, Bella oggi ha avuto dei forti dolori, da quello che mi è stato detto a stento riusciva ad alzarsi per sedersi sulla sedia a rotelle, non riesco a capire, eppure sta in assoluto riposo ...”

Oggi hai parlato con Renèe?” chiesi e lei annuì. “Sarà per quello?”

Non credo, è vero all'inizio era agitata ma poi quando i dolori sono aumentati siamo salite di sopra e mi sono calmata abbastanza ...”

Domani ti faremo degli esami Bella, dobbiamo essere più che certi che stia andando tutto secondo i piani ...” disse mio padre con la voce calma e Bella annuì preoccupata.

Torno dopo, chiamami se hai bisogno di me...” disse mio padre prima di lasciare la stanza.

Allora cosa ti ha detto tua madre?” le chiesi sedendomi accanto a lei.

Mi ha confessato di essere preoccupata perché Phil se n'è andato da due giorni lasciandola con un biglietto dove c'era scritto che partiva per lavoro, ha provato a chiamarlo ma ha il cellulare staccato, ha chiamato in ufficio ma il suo capo dice che non si fa veder da due giorni e che non abbia idea di dove sia andato.”

Non ha proprio idea della meta?”

No, per niente; tu invece, hai novità?”

Purtroppo si, niente su Edward o Tanya, però c'entra mio padre … Guarda ho trovato questa” disse e le passai la foto di mio padre. Se la girò tra le mani e vide il nome e spalancò la bocca.

Ma dove l'hai trovata?”

Dove ho trovato la foto di Edward e dei suoi genitori ...”

Ma com'è possibile? Perché Tanya dovrebbe avere una foto di Carlisle?”

Non so Bella ma sto per andare a scoprirlo ...”

Andare dove?” chiese Bella titubante.

In Alaska” dissi e le mostrai il biglietto aereo. “A cena lo dirò ai miei genitori ...”

Ma non puoi andarci da sola Alice”

E con chi vado Bella? Mia madre e mio padre devono prendersi cura di te ...”

Jasper ...” Credimi Bella avrei tanto voluto che Jasper mi accompagnasse ma non sarà possibile.

No, non se ne parla”

Alice, ma che succede? Che fine ha fatto Jasper?”

Bella noi … ci siamo lasciati” confessai e lei non riusciva a credere alle mie parole.

Ma come? Perché? Non capisco” non potevo dirle la verità si sarebbe sentita in colpa, dovevo limitarmi a mentirle.

Non funzionava e non avrebbe mai funzionato, magari una volta risolta questa situazione gli parlerò ...”

Quando parti?”

Domani mattina all'alba ...”

Così presto? Non potevi aspettare qualche giorno prima?”

Credevo che volessi risolvere tutto il prima possibile ...”

Si ma … non so sono preoccupata, forse non è il caso che tu vada così lontano, potremmo scoprire qualcosa anche qui ...”

Bella, capisco che tu sia preoccupata davvero, ma non devi andrà tutto bene” le sorrisi e le diedi un bacio sulla guancia prima di scendere in cucina, c'era ancora una cosa che dovevo fare prima di partire.

Mamma, papà io esco un secondo”

Ma dove vai, si sta facendo buio” disse mio padre.

Non ti preoccupare torno tra un po', devo fare una piccola commissione, aspettatemi per cena che devo dare una notizia anche a voi, a dopo” disse infilando la giacca e uscendo. Quella sera faceva davvero freschetto per essere luglio non che a Forks esistesse l'estate però ... mi rasserenai pensando che non sarebbe stato niente in confronto all'Alaska. Entrai in macchina e misi in moto pronta ad andare alla Push.

Dopo circa un quarto d'ora arrivai a casa di Jacob, dovevo assolutamente parlargli prima di partire. Scesi dalla macchina, ero nervosa, avrei voluto prenderlo a schiaffi ma mi sarei limitata ad urlargli in faccia quanto mi faceva schifo il suo comportamento nei confronti di Bella. Suonai alla porta e venne ad aprirmi un ragazzo alto più o meno quanto Jacob, con il capelli corvini e gli occhi verdi.

Buonasera ...”

Buonasera, vorrei parlare con Jacob, è in casa?” chiesi educatamente.

Si certo” disse per poi sparire dalla mia vista. Dopo un paio di minuti vidi spuntare Jacob con una ragazza.

Complimenti, ti sei già dimenticato di Bella vero?” non resistetti e lo provocai.

Ciao anch'io sono contento di vederti” disse sarcastico e la ragazza che stava con lui andò in salotto.

Pensa un po' io non lo sono per niente” ribattei acida.

Chissà perché me n'ero accorto … come mai questa visita?”

Volevo parlarti di Bella e capire perché è distrutta dal dolore per colpa tua ...”

Senti non sono io che mi sono dimenticato di lei ma lei piuttosto non vuole un amico ma un cagnolino che le faccia compagnia”

Ma come puoi parlare così dopo tutto quello che le hai fatto?” stavo iniziando davvero a perdere le staffe.

Ma si può sapere cosa le ho fatto? Sono andato via a causa del lavoro di mio padre ma poi sono tornato per lei … piuttosto ha fatto in fretta a rimpiazzarmi con il suo Edward ...”

Cosa doveva fare? L'hai abbandonata qui da sola e sapevi benissimo quello che provava per te”

Si è visto”

Ma che pretendevi che ti aspettava per la vita? E' stata uno straccio per mesi e anche mentre usciva con Edward si sentiva in colpa nei tuoi confronti e tu come la ripaghi? Tornando e abbandonandola di nuovo nel momento del bisogno?”

Senti ma che vuoi da me? Lei ha scelto, non è mica colpa mia se ha fatto la scelta sbagliata anzi io sono stato anche molto clemente a darle un'altra possibilità e lei l'ha sprecata ...” a quel punto non ci vidi più e un secondo dopo aveva lei mie dita stampate in faccia. Subito il ragazzone che mi aveva aperto lo porta e la ragazza si affacciarono sentendo il mio schiaffo.

Leah, Sam, è tutto apposto, andate pure” disse e i ragazzi tornarono i salotto.

Jacob, ascoltami bene, Bella ti è sempre stata accanto, ti ha sempre appoggiato anche quando hai deciso di andartene e lasciarla sola, quindi ti consiglio di fare la stessa cosa con lei” dissi prima di girarmi ed andarmene. Rimase sulla porta finché non mi allontanai. Quando tornai a casa Bella aveva già mangiato e i miei genitori mi aspettavo in salotto per la cena.

Scusate il ritardo”

Non ti preoccupare piccola, vieni la cena è pronta” disse mia madre abbracciandomi. Ci sedemmo a tavola e divorammo la cena, mia madre era una cuoca fantastica e stasera aveva cucinato a base di pesce, la mia specialità.

Allora tesoro, cosa dovevi dirci?” chiese mio padre.

Oggi sono stata a casa di Tanya e ho trovato il suo indirizzo in Alaska così ho comprato un biglietto e domani mattina all'alba parto” non sapevano che dire, erano sconvolti non si aspettavano una cosa del genere.

Ma non puoi andarci da sola, è pericoloso”

Mamma, non devi preoccuparti non sarò in giro andrò dalle sorelle di Tanya”

Non lo so Alice ...”

Mamma, papà non voglio il vostro consenso, ho già deciso tanto sono maggiorenne, e quindi domani parto” dissi chiudendo la conversazione.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Che hai Alice? ***


 

Ecco a voi un nuovo capitolo, spero vi piaccia. Ringrazio le 87 persone che hanno messo questa storia tra le seguite, le 36 che l'hanno messa tra le preferite e le 13 che preferiscono solo ricordarla! Grazie a tutti!!

 

 

RECENSIONI

LadySile- voglio anticiparti che quello di Alice non è solo coraggio ma anche voglia di scappare e lasciarsi determinate cose alle spalle!Speriamo che Bella si riprenda in fretta e per quanto riguarda Jacob forse si renderà utile inconsapevolmente un bacio!

 

 

fabyp - mi fa piacere che ti piaccia e così ecco un nuovo capitolo un bacio! Fammi sapere cosa ne pensi!

 

 

 

Capitolo

 

Mia madre era andata via da un po' ed io continuavo a sentire delle fitte all'addome.

Bella tutto bene?” chiese Carlisle che era seduto accanto a me.

No, mi fa troppo male Carlisle, che mi sta succedendo?” chiesi ero davvero preoccupata per il mio bambino.

Non lo so Bella, è molto strano anche perché stai in assoluto riposo proprio come aveva detto il ginecologo. “ disse e si grattò la testa. “Non temere domani faremo degli esami” aggiunse ed io gli sorrisi. Mentre Carlisle continuava a chiedermi se mi faceva male qua e la ritornò Alice ci salutò e ci domandò cosa stesse accadendo e noi la informammo sugli ultimi fatti. Quando Carlisle ci lasciò sole le raccontai di mia madre e Phil poi toccò a me chiederle cosa aveva scoperto.

...tu invece, hai novità?” le chiesi

Purtroppo si, niente su Edward o Tanya, però c'entra mio padre … Guarda ho trovato questa” disse e mi passò una foto, era un giovane ragazzo con i capelli biondi, girai la foto e rimasi sconvolta. Era Carlisle!

Ma dove l'hai trovata?” chiesi quando riuscii a trovare un po' di voce.

Dove ho trovato la foto di Edward e dei suoi genitori ...”

Ma com'è possibile? Perché Tanya dovrebbe avere una foto di Carlisle?”

Non so Bella ma sto per andare a scoprirlo ...”

Andare dove?” chiesi titubante.

In Alaska” disse e mi mostrò un biglietto aereo. Era impazzita! “A cena lo dirò ai miei genitori ...”

Ma non puoi andarci da sola Alice” era troppo pericoloso.

E con chi vado Bella? Mia madre e mio padre devono prendersi cura di te ...”

Jasper ...” provai, era un po' che non lo vedevo, chissà che fine aveva fatto.

No, non se ne parla”

Alice, ma che succede? Che fine ha fatto Jasper?”

Bella noi … ci siamo lasciati” Alice e Jasper si erano lasciati, ma perché? Stavano così bene insieme ...

Ma come? Perché? Non capisco” riuscii a dire anche se non era una vera frase di senso compiuto.

Non funzionava e non avrebbe mai funzionato, magari una volta risolta questa situazione gli parlerò ...”

Quando parti?” chiesi

Domani mattina all'alba ...”

Così presto? Non potevi aspettare qualche giorno prima?”

Credevo che volessi risolvere tutto il prima possibile ...”

Si ma … non so, sono preoccupata, forse non è il caso che tu vada così lontano, potremmo scoprire qualcosa anche qui ...”

Bella, capisco che tu sia preoccupata davvero, ma non devi andrà tutto bene” mi sorrise, mi diede un bacio sulla guancia e poi andò via.

Non ci potevo credere, Alice aveva deciso di andare in Alaska e questa cosa non mi piaceva, mi preoccupava da impazzire e poi ero sicura che non me la diceva tutta la verità su Jasper. Ero quasi del tutto convinta che era colpa mia se Alice aveva rotto con lui; non l'avevo mai vista uscire con lui o chiamarlo in queste ultime settimane e la cosa era abbastanza strana per due ragazzi che stanno insieme. Avevo deciso di parlarle non appena sarebbe tornata.

Bella posso entrare?” chiese Esme fuori alla porta, ero sovrappensiero e quindi probabilmente non avevo sentito che stava bussando.

Si certo Esme, vieni ...” dissi e la vidi sbucare con il vassoio con sopra la mia cena.

Ti ho cucinato un'ottima cena a base di pesce, che ne dici?” com'era dolce, avrei pagato pur di avere una madre così.

E' perfetto grazie”dissi sorridendole e abbracciandola. Cenai chiacchierando ogni tanto con Esme, da quello che riuscii a capire mentre parlavo con lei, era che era preoccupata per me e per Alice. Aveva paura dei guai in cui potevamo cacciarci. Quando finii di cenare Esme portò le cose di sotto e dopo un po' sentii Alice rientrare. Mi rilassai e iniziai a leggere per l'ennesima volta cime tempestose finché non sentii qualcuno che urlava.

Ascoltami bene signorina non hai nessun diritto per comportarti così con me e tua madre” era Carlisle e sicuramente stavano parlando del viaggio in Alaska.

Papà ma vuoi capire che questa cosa è di fondamentale importanza?”

Da sola non ci vai ...”

Si invece e la discussione finisce qui!” Dopo di questo non sentii più niente e poi la mia porta che si apriva.

Ciao Bella ...”

Ciao Alice, devo parlarti ...”

Se devi dirmi anche tu che credi sia pericoloso per me questo viaggio lo so già quindi inutile che parli, ero solo venuta per chiederti di aiutarmi a fare la valigia poiché non posso contare sull'aiuto dei miei ...” mi dispiaceva da morire che dovesse litigare con i suoi genitori a causa mia. Mi scese una lacrima e se ne accorse.

Che succede?” disse sedendosi accanto a me.

Non voglio che litighi con i tuoi a causa mia ...” confessai e lei mi abbracciò,

Non è colpa tua Bella, io sto solo facendo la cosa giusta e questo loro lo sanno quindi non ti preoccupare ok?” cercai di sorriderle ma la mia era più una smorfia. “Allora mi aiuti o no a fare questa valigia?”

E' il minimo che posso fare” risposi cercando di alzarmi ma lei mi fermò.

Ma che stai facendo?”

Ti devo aiutare a fare la valigia...”

Non ci provare nemmeno ad alzarti, devi solo aiutarmi a scegliere i vestiti da portare, aspettami un secondo arrivo subito” annuii “ E non ti alzare” aggiunse ed io sorrisi. Perché erano tutti così buoni con me nonostante tutti i casini che avevo combinato e che stavo continuando a combinare? Mah!

Quando Alice arrivò riempì il mio letto di vestiti e il nostro o meglio il mio compito, perché se fosse stato per lei li avrebbe portati tutti,era quello di selezionare i più idonei. Dopo circa un quarto d'ora in mezzo a tutti quei vestiti Esme bussò alla mia porta.

Ragazze, può servirvi una mano?” chiese e notai dai suoi occhi che aveva pianto, povera Esme.

Certo Esme vieni” dissi mentre Alice continuava a mettere i vestiti in valigia senza guardarla.

Se volevi aiutarmi potevi dire qualcosa mentre litigavo con papà” disse poi acida e non lo sopportavo, non bisognava comportarsi male con Esme, era troppo dolce e gentile per trattarla male.

Cosa volevi che facessi, tuo padre ha ragione, è troppo pericoloso!”

E allora perché sei qui?” chiese ancora più acida.

Alice ma perché la tratti così? Sta cercando di venirti incontro ...” mi intromisi per poi pentirmene, dovevo stare zitta non erano affari miei nonostante mi sentissi davvero in colpa per quello che stava succedendo.

Non fa niente Bella, lascia stare” disse Esme per poi uscire dalla mia stanza. Perché cavolo Alice si comportava così? Io proprio non la capivo più. Ero contentissima che stesse dalla mia parte e che mi aiutasse con tutte le sue forze ma ora stava esagerando.

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Cosa ci fai qui Edward? ***


 

 

Ecco a voi un altro capitolo, e prima dei ringraziamenti colgo l'occasione per fare pubblicità alla mia nuova storia "Differents girls" http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=600764 ,fateci un salto.

Perfetto ed ora ringrazio le 89 persone che hanno messo questa storia tra le seguite, le 35 che l'hanno messa tra le preferite e le 12che preferiscono solo ricordarla.

RECENSIONI

 

LadySile – Non ti preoccupare non dovrai attendere molto per scoprire cosa ha Alice, un bacio a presto!!

 

Manu90sc – Mi fa davvero piacere grazie!! Lascia un commento e dimmi cosa ne pensi di questo capitolo, se ti va un bacio!!

 

Capitolo

 

Ero appena atterrata ed ora stavo in un taxi, per tutto il viaggio non avevo fatto altro che pensare al litigio con i miei genitori ma soprattutto a quello con Bella. Come faceva a non capire che stavo facendo tutto questo per lei? Anche se avevo anch'io i miei problemi e volevo allontanarmi un po' ma la vera ragione e la più importante era lei perché volevo che almeno Bella fosse felice.

Ecco signorina, siamo arrivati”

Grazie, ecco a lei” gli porsi i soldi e scesi dall'auto. Wow... mi ritrovai davanti a una bellissima villa. Camminai piano attenta a non scivolare e non appena arrivai davanti alla porta l'ansia m'invase dalla testa ai piedi. Alzai la mano per bussare e mi accorsi che tremava in maniera inverosimile e il motivo non era solo il freddo. Un secondo prima che bussai aprirono la porta.

Edward...” dissi fissandolo.

...e tu chi sei?” mi chiese il ragazzo perplesso.

Edward ma come chi sono? Sono Alice, non mi riconosci?”

Scusa ma credo che tu mi stia...”

James chi è?” chiese una ragazza interrompendoci,che somigliava tantissimo a Tanya, alta capelli neri e occhi verde smeraldo, ovviamente con un fisico mozzafiato.

E' una ragazza che cerca Edward” rispose il ragazzo davanti a me.

Io-io stavo cercando Irina o Kate, sono un'amica di Tanya” dissi ritrovando un po' di voce, più che altro fu un sussurro.

Penso di aver capito, me ne occupo io James, vai pure” disse la ragazza schioccando un bacio sulla guancia di Edward o James o chiunque fosse quel tipo identico ad Eward.

Sei Alice vero?” mi chiese ed io annuii incapace di fare altro.

Vieni entra...” mi disse ed io camminai con passo malfermo. Ci accomodammo in salotto, era una stanza bellissima enorme.

Allora, come mai qui?”

Io, sono venuta per Tanya, non la troviamo più e da quello che ha lasciato scritto suo zio cioè ...vostro zio, Phil, l'ha portata con se.”

Che significa?Come ha fatto a trovarla?” urlò la ragazza di fronte a me alzandosi dal divano.

Non lo sappiamo...”

Ma tu e chi scusa?” mi chiese giustamente .

Io e Bella, l'ex fidanzata di Edward.” risposi aspettando che lei mi spiegasse ciò che era successo poco fa ma non lo fece.

scusami devo andare, devo parlare con mia sorella Irina”

Aspetta un secondo per favore, ho bisogno di alcune spiegazioni..”

Del tipo?” chiese scettica , non so perché ma avevo l'impressione che mi ritenesse colpevole della scomparsa di sua sorella.

Perché Edward non mi ha riconosciuto prima?”

Perché quello non era Edward era James...”

E chi è James?” chiesi confusa.

Il gemello di Edward...”rispose ed io rimasi davvero spiazzata, non potevo credere a quello che stava dicendo.

Dov'è Edward?” chiesi ancora.

Non lo so...” rispose.

Ho bisogno di sapere qualcosa di lui...”

Non ora, vieni andiamo da Irina...” disse e salimmo una rampa di scale che ci portò davanti ad una stanza, doveva essere la camera di Irina.

Irina? Sono Kate, apri è urgente”

Non possiamo rimandare?” chiese una voce cristallina dall'altra parte della porta.

Assolutamente no, si tratta di Tanya” e la porta si spalancò e ne uscì una bellissima ragazza dai capelli ricci castano scuro e degli occhi azzurri splendidi.

Cos'è successò?”

Zio Phil” rispose sono Kate e poi ci chiudemmo tutte e tre nella stanza di Irina, ampia con le finestre aperte nonostante il freddo e colorata. Vidi Irina prendere una scatola da sotto il letto e cacciare una mappa con delle X rosse su alcuni punti.

cos'è?” chiesi, si girarono verso di me e sembrava che solo ora si fossero accorte della mia presenza

Abbiamo fatto delle ricerche in questi anni e abbiamo scoperto alcuni posti in cui zio Phil va ogni tanto, potrebbe aver portato Tanya in uno di questi...”

Quindi voi sapevate che...” Irina m'interruppe.

...che sarebbe successo? No, ma c'erano alcune probabilità anche se eravamo sicure di averle dato tutta la sicurezza possibile.”

In che modo?” chiesi ancora.

La sua coinquilina, la sua vicina di casa e la sua compagna di università erano guardie del corpo ma a quanto pare non sono servite a tanto” rispose amaramente Irina,rimasi davvero sbalordita da quelle rivelazioni.

Cosa credevi che solo perché non avevamo avuto il coraggio di difenderci non l'avremmo fatto per nostra sorella?”chiese Kate.

Io non vi giudico...” dissi capendo la loro domanda sarcastica.

Comunque non c'interessa” annuii poiché non sapevo cosa risponderle, non dovevo starle molto simpatica ma non m'interessava, ora avevo altro per la testa.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** E' complicato Jake. ***


 

Eccomi con un nuovo capitolo, non è un granché è solo di passaggio, spero comunque che commentiate un bacio!! Ringrazio le 87 persone che hanno messo questa storia tra le seguite, le 36 che l'hanno messa tra le preferite e le 12 che preferiscono solo ricordarla.

 

RECENSIONI

LadySile- si lo so che ci sono più domande che risposte ma non ti preoccupare non manca molto alla risoluzione del mistero! Un bacio!!

 

erika1975 – anch'io non ho mai sopportato tanto Jake ma forse solo perché amo la coppia EdxBella, comunque non ti preoccupare, presto ci capirai qualcosa in più. Un bacio!

 

Capitolo

 

Alice era partita e io mi ritrovavo in camera alle quattro del pomeriggio con un Jacob che mi stava chiedendo scusa da ormai mezz'ora.

Jake basta, ti ho detto che non fa niente”

Ma tu non puoi capire...”

Jake cosa non posso capire?”

Bella,io...sto uscendo con una ragazza”

ah...” fu l'unica cosa che riuscii a dire ed era strano perché dovevo essere felice per lui e invece mi sentivo come se mi mancasse la terra sotto ai piedi.

Ah? Non mi dici nient'altro?”lo farei se ci riuscissi.

Cosa dovrei dirti, buon per te” risposi acida.

Ma scusa cosa pretendevi?”

Niente, ora scusa ma devo riposare” gli dissi girandomi dall'alta parte.

Non che tu mi abbia aspettato così tanto poi” quella frase mi colpì.

Bé io però non ti avevo baciato dicendoti di voler tornare con te una settimana prima” controbattei.

Lo so, ma era quello che provavo prima di conoscere Emily, mi dispiace davvero ma mi sono innamorato sul serio stavolta.”

Jake sai che ti dico? Va bene è solo che mi aspettavo una riappacificazione diversa...”a quelle mie parole lui si sedette sul letto accanto a me e mi prese il viso tra le mani per guardarmi negli occhi.

Dimmi la verità Bella, ci hai ripensato?” caspita, questa domanda mi aveva preso alla sprovvista ma conoscevo la risposta.

Amo Edward ,Jake, non è per questo è solo che ho paura...”

Paura di cosa?”

Di perderti come amico...”

Stai tranquilla non succederà, comunque ti vedo meglio dell'ultima volta!”

Si Carlisle dice che ci stiamo riprendendo e che è sempre più sicuro che andrà tutto bene” dissi sorridendomi prima di ricordarmi che lui non sapeva del bambino e infatti mi guardava stranito.

Tu e chi scusa...”non sapevo che rispondere ma Jake era intelligente, troppo intelligente.

NON CI POSSO CREDERE urlò

Jake aspetta calmati” cercai di dire.

TU SEI INCINTA!! non parlai e aspettai che si calmasse.

Ascolta Jake, è vero sono incinta e ho avuto un distacco della placenta quindi devo stare a letto per ancora un altro mese...”

Quanto ha?”

Sono appena entrata nel terzo mese” mi scoprii un po' dalle coperte e lui notò un lieve rigonfiamento che accarezzò.

Non ci posso credere...”

Lo so e mi dispiace per tutte le bugie e per quanto ti ho fatto soffrire ti prego perdonami!” mi abbracciò forte e io iniziai a piangere.

Shh, non ti preoccupare, ti perdono, ma...Charlie non sa niente?”

No, non ancora”

Quando pensi di dirglielo?”

Jake, è complicato, sto cercando di risolvere delle cose prima della rivelazione”

Che cose?” quante domande...uff!

Delle cose su mia madre”

Ah, ho capito...”

Cosa hai capito scusa?” non poteva sapere.

Si tratta del suo nuovo fidanzato vero?”

Ma tu come fai a saperlo?”

L'ho visto all'aeroporto con una ragazza piuttosto giovane e l'ho riconosciuto...” Tanya, l'aveva visto con Tanya. Mi misi seduta sul letto piuttosto in fretta tanto che sentii un lieve dolore ma lo ignorai.

Hai visto dove andavano Jake? Per favore è importante”

Non mi ricordo...”

Ti prego Jake, ti prego...”

Mi sembra che si stessero dirigendo in Italia, ma non ne sono sicuro...”annuii, dovevo chiamare Alice.

Ti prego, se ricordi qualcos'altro vieni a dirmelo ok?”

Certo Bella, nessun problema.”

Grazie Jake, davvero”

Figurati, ora vado, sai ho un...”

ho capito Jake, hai un appuntamento con Emily, non ti preoccupare vai ci vediamo presto no?”

Certo, molto presto ciao Bella” mi diede un bacio sulla guancia e poi andò via. Ti voglio bene Jake, spero che tu sia felice...

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** Ma che cos'è? ***


 

Ed ecco a voi uno dei capitoli più importanti, la storia si è intrecciata molto ma man mano stiamo risolvendo tutti i casi uno alla volta. Questo capitolo è un po' breve ma molto intenso spero davvero che vi piaccia. Ringrazio le 89 persone che hanno messo questa storia tra le seguite, le 37 che l'hanno messa tra le preferite e le 13 che preferiscono solo ricordarla. Un bacio.

 

RECENSIONI.

LadySile- spero davvero che ti piaccia questo capitolo è molto importante per la storia però devi ancora aspettare per sapere perché Tanya e Phil sono in Italia. Dimmi cosa ne pensi un bacio!

 

POV ALICE

 

Era tutto il giorno che andavamo avanti e indietro per cercare indizi su Phil ma per ora ancora niente di niente. Avevamo chiesto a tutte le agenzie avevamo fatto migliaia di telefonate ma non avevamo idea di dove fosse. Quando rientrammo James era seduto in salotto.

Ciao ragazze come va?” ci chiese gentile.

Va tutto bene...” gli rispose Kate per poi salire al piano di sopra, dopo poco anche Irina se ne andò lasciandomi da sola con lui.

James?”dovevo trovare il coraggio di parlargli.

Si?”

Posso farti qualche domanda?” mi tremavano le mani.

E' di Edward che vuoi sapere? Perché io non ne so molto, so solo che è andato in Italia”

In Italia e perché?” chiesi.

Non lo so...”

Ma Phil è vostro padre?” non ci potevo credere glielo avevo chiesto davvero.

Non proprio, mia madre tradì Phil concependo me ed Edward, era giovane e questo signore era sposato quindi Phil decise di adottarci e siamo rimasti con lui quando la mamma è morta”

Ma non sai come si chiamava quest'uomo?”

Non mi ricordo molto bene, Tanya mia cugina...”

Si la conosco” dissi annuendo.

Ecco, bene lei lo scoprì”

Puoi fare uno sforzo di memoria per favore è importante...”

Ci sto provando”

 

POV BELLA

 

Erano due ore che cercavo di rintracciare Alice ma non ci riuscivo, dovevo dirle di Phil, di Tanya e dell'Italia ma lei aveva sempre il cellulare staccato e mi sembrava di morire con quel dolore assurdo alla pancia, era sempre più forte e più cercavo di calmarmi più mille pensieri m'invadevano la mente e il dolore aumentava. Presi di nuovo il cellulare e questa volta chiamai Carlisle.

Pronto?” rispose al terzo squillo.

Carlisle? Sono Bella” dissi con la voce spezzata.

Bella che succede?”

Non lo so, non ce la faccio più, il dolore è troppo forte, ti prego aiutami”

Arrivo subito Bella ma tu devi cercare di stare calma e di non perdere le forze, parla con me ti prego” disse e sentii che stava correndo.

No-n c-c-e la fac-c-io...” balbettai, mi sentivo morire, un buco nero mi stava inghiottendo ed io non ce la facevo a porre resistenza.

Resisti Bella resisti”

M-mi dis-sp-piac-ce, no-n ho l-le f-forze” dissi prima di chiudere gli occhi e lasciar cadere il cellulare a terra con un tonfo.

 

POV CARLISLE.

 

Bella era in pericolo ed io devo salvarli, lei e il suo bambino. Avevo commesso molti errori nella mia vita, troppi e dovevo rimediare e lo dovevo fare per Bella e per Alice che si fidavano ciecamente di me ma soprattutto per mio figlio Edward.

Sono stato un traditore con Esme, un verme con Cathrine, un padre assente per Edward e James ora non potevo deludere anche Bella ed Alice. Parcheggiai l'auto in mezzo al viale e spalancai la porta di casa correndo di sopra, vidi Bella svenuta, la presi tra le braccia e la portai nello studio dove avevo tutti i macchinari in casa, lo stavo preparando proprio per lei e per il bambino e fortunatamente l'avevo finito proprio il giorno prima. La sdraiai sul lettino le feci l'ecografia ma non si sentiva niente, il cuore del bambino non batteva più, non ce l'avevo fatta. Scusa Bella...

Stavo per gettare via quello stupido aggeggio quando all'improvviso sentii un rumore e vidi una strana cosa nell'ecografia. Ma cos'era?

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** Ascolta papà... ***


 Ed ecco un altro capitolo pieno di novità, scopriremo cos'ha Bella e anche cos'ha Alice! Spero vi piaccia. Ringrazio le 94 persone che hanno messo questa storia tra le seguite, le 35 che l'hanno messa tra le preferite e le 12 che preferiscono solo ricordarla. Un particolare ringraziamento va a LadySile che commenta ogni capitolo; risponderò alla tua recensione privatamente.

 

 

 

POV Alice

 

Ero troppo confusa, non mangiavo da due giorni , non chiamavo a casa e tanto meno rispondevo alle loro telefonate. Non volevo parlare con nessuno soprattutto con mio padre dove quello che avevo scoperto.

 

Flashback

 

Allora? Te lo ricordi James?”

No mi dispiace”

Va bene tranquillo, non è colpa tua” dissi e feci per andarmene.

Alice!” mi voltai.

Dimmi...”

Carlisle, si chiama Carlisle” e mi crollò il mondo addosso.

 

Ritorno alla realtà

Non potevo credere che mio padre aveva avuto due figli da un'altra donna e la domanda che mi ponevo in continuazione era se mia madre lo sapesse. A James non ero riuscita a dire che eravamo fratellastri ma da quando mi aveva detto che desiderava conoscere suo padre avevo deciso che lo avrei aiutato e quindi presto avrei dovuto parlargli ma come?

Alice ci sei?”

Si Kate dimmi”

Dobbiamo andare, sbrigati!”

Hai trovato Phil?”

No abbiamo trovato Edward”

 

POV Bella.

Non capivo niente e non avevo la forza di aprire gli occhi.

Bella mi senti?” era Carlisle, volevo fare un gesto per rispondergli ma non ci riuscivo, non avevo forza.

Dai bella lo so che ci sei, sforzati di aprire gli occhi, ti devo parlare del bambino!” a quelle parole i miei occhi si spalancarono ma, accecati dalla luce, furono costretti a richiudersi. Dopo qualche minuto pian piano li riaprii per abituarmi alla luce.

Finalmente piccola” disse Carlisle accarezzandomi la guancia.”come stai?”

Confusa” risposi solo.“Che mi devi dire del bambino? Sta bene?” chiesi subito dopo.

Ascolta Bella è complicato ma cercherò di andare subito al sodo, so che per te non è facile e...” s'interruppe vedendomi piangere, sapevo che non ce l'aveva fatta.

Shh...Bella non piangere” continuava ad accarezzarmi.

Non ce l'ha fatta vero?”

No, non è così” sospirò e poi continuò.”Quando non ho sentito più il battito del bambino pensavo che fosse tutto finito ma poi ho sentito qualcosa e ti ho portato in ospedale da miglior ginecologo che abbiamo, il dottor Meyer” fece un pausa.

Un bambino non ce l'aveva fatta Bella, ma tu eri incinta di due gemelli eterozigoti così il dottore ti ha operato salvando l'altro” i miei occhi erano spalancati, non sapevo che dire, non riuscivo a credere a quello che mi stava dicendo Carlisle. Cercai di alzarmi ma mi fermò.

No Bella devi stare ferma, hai subito un'importante operazione, forse non te ne sei accorta ma dormi da due giorni e finalmente il bambino è stabile e sta bene” mi sentivo fortunata anche se provavo dolore per il bambino che non c'era più poi all'improvviso mi colpì un pensiero.

Carlisle...Charlie”

E' in sala d'attesa da due giorni, sta impazzendo Bella, gli ho detto che gli avresti spiegato tutto tu ma vederti così lo sta uccidendo, devi parlargli”

Fallo entrare, gli dirò tutto” annuì e uscì dalla stanza. Dopo poco entrò mio padre fiondandosi da me e abbracciandomi.

Come stai? Perché non mi ha detto che non stavi bene?Come ha potuto? Puoi solo immaginare come mi sia sentito?” quasi urlava.

Papà calmati, ora ti spiego tutto” lo fece e gli presi la mano.

Ti ricordi Edward papà?” annuì.

Ti ha fatto del male?” ma cosa andava a pensare.

No papà ma il giorno in cui se n'è andato, stavo per dirgli che ero incinta” mi bloccai per vedere la sua reazione ma era impassibile e continuai.

Sono stata operata perché ero incinta di due gemelli, uno non ce l'ha fatta ma operandomi il dottore è riuscito a salvare l'altro” aspettai che facesse qualcosa quando all'improvviso scoppiò a piangere e mi abbracciò.

Perché non mi hai detto niente?”

Perché volevo salvare prima la mamma...” avevo deciso di dirgli tutto.

Che significa?”

Un giorno uscii con Edward e un signore provò ad aggredirmi, quell'uomo papà era Phil, il nuovo fidanzato della mamma.”

Ma ne sei sicura?”

Si ed ora è scappato con sua nipote ed Alice, sta cercando di trovarli”

Ma da sola? E' pericoloso!”

Non è sola, è con le sorelle di Tanya, la nipote di Phil e...” feci una pausa perché sentii qualcuno urlare.

Signore non può entrare” poi vidi la porta spalancarsi.

Jazz...”sussurai “Lo lasci stare” dissi all'infermiera.

Bella dov'è Alice?”

Jazz io...”

Bella dimmi dov'è?”

Ma perché che succede?”

Bella, Alice è incinta ed io devo sapere dov'è!”

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** Spiegazioni ***


 

 

Scusate il mega ritardo spero vi piaccia il capitolo! Ringrazio le 100 persone che seguono la mia storia, le 36 che la preferiscono e le 13 che la ricordano un bacio a tutte.

 

 

 

 

Pov Bella.

 

 

Jazz forse hai capito male sono io che...”

No Bella è lei che è incinta da quasi due mesi, ho parlato con il suo ginecologo che mi ha confermato tutto” non riuscivo a credere a quelle parole. Alice incinta? Ma perché non mi aveva detto niente?

Come hai fatto a scoprirlo?”la mia domanda era un sussurro ma ero convinta che mi avesse sentita.

Sono andata a casa sua, erano giorni che non la vedevo in giro e ho trovato un test positivo nel suo armadio, ho pensato fosse tuo perché sapevo che avevi un problema di cui Alice non voleva parlarmi ma poi ho visto sul calendario l'appuntamento con il dottor Colin e sono andato a parlargli...”

Ma chi è questo dottor Colin?” chiese Carlisle che nel frattempo era entrato e aveva sentito tutto.

Era il ginecologo di mia madre, un giorno parlando le dissi che quando avremmo avuto un bambino l'avrei portata dal dottor Colin, il dottore che mi aveva fatto nascere”

Ma perché non mi ha detto niente?” diedi voce al mio pensiero.

So anche questo...” rispose jazz.

Ma come?” non riuscii a terminare la domanda che mi rispose.

Ho letto il su diario, non ce la facevo più dovevo sapere, e c'era scritto che voleva che almeno tu fossi felice, Alice non è mai stata il tipo di ragazza che voleva un figlio giovane e questa cosa l'ha spaventata sentendosi in colpa per questo bambino così ha deciso di aiutarti, ha messo te davanti a lei per evitare di pensare ai suoi problemi e da una parte è partita per aiutare la tua famiglia dall'altra per scappare dalle sue responsabilità “

Ma se prima era pericoloso ora lo è ancora di più” quasi urlai

Lo ed è per questo che devo trovarla, ti prego Bella”

Ok, è andata in Alaska da...”

Tanya...” lo guardai perplessa, e lui cosa ne sapeva? Lui capì e mi diede spiegazioni.

Ho letto tutto il suo diario non solo la parte che mi riguardava” annuii, era ovvio.

Grazie Bella, te ne sono grato” gli sorrisi, era dolcissimo, anch'io avrei voluto che Edward fosse così preoccupata per me e per il bambino.

 

Pov Alice.

Ma dove stiamo andando?” chiesi a Irina mentre Kate faceva il check in all'aeroporto.

In Italia, è lì che si trova Edward”

Ma scusate lì non ci sono anche Phil e Tanya?” lei mi guardò come se questa cosa gli fosse sfuggita.

Non ci avevamo pensato, quando abbiamo scoperto di Edward non abbiamo pensato alle nostre indagini e a dove ci avevano portato”

E' possibile che siano insieme?”

No però potremmo fare una ricerca più accurata una volta lì”

Perché non è possibile?”

Perché Edward sta da un altro mio zio che vive in Italia, è stato lui a chiamarci e a pregarci di partire subito”

Bene, sappiamo dove andare ora dobbiamo solo scoprire il motivo per il quale se n'è andato”

Già...” A quel punto accesi un po' il cellulare, non volevo farmi sentire ma almeno vedere se c'erano novità. 56 nuovi messaggi wow, lo avevo spento da soli due giorni. Lessi l'ultimo, era di Jasper.

 

Amore dove sei? So tutto ti prego devo parlarti!

 

So tutto, ma cosa sapeva? Poi c'era quello di mio padre che saltai e lessi l'ultimo che mi aveva mandato Bella.

 

Alice devo parlarti di Phil e Tanya c'è una novità che mi ha detto Jake “

 

Non mi andava di sentirla ora, non mi andava di sentire nessuno così spensi di nuovo il telefono, ci avrei pensato una volta atterrata in Italia.

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** Mi sento legato a te. ***


  

Scusate il tremendo ritardo. Faccio subito i ringraziamenti e vi lascio alò nuovo capitolo. Ringrazio le 97 persone che seguono la mia storia, le 37 che la preferiscono e le 15 che la ricordano un bacio a tutti ed ora...

 

Capitolo

 

 

Pov Alice

 

Eravamo appena atterrati e stavamo sistemando le valigie nelle nostre camere d'hotel. Sentii bussare.

Chi è?”

Alice sono James”

Oh un attimo e ti apro...” posai le ultime cose e andai ad aprire la porta.

Scusa se ti disturbo...”

Non ti preoccupare, vieni accomodati” dissi sorridendogli.

Volevo chiederti una cosa...”

Certo dimmi”

L'altro giorno mi è sembrato di capire di averti dato una brutta notizia dicendoti chi è mio padre, in quel momento ti ho vista sconvolta e ho preferito non farti domande ma... volevo sapere se conoscevi il mio vero padre...” a quelle parole alcune lacrime sgorgarono dai miei occhi e non riuscii a fermarle, era troppo troppo tempo che lo facevo.

James, contrariamente a quello che mi aspettavo, mi abbracciò e mi strinse forte ed io continuai a sfogarmi.

Mi posò un bacio sulla spalla e sorrisi, com'era dolce. Poi si allontanò leggermente da me per guardarmi negli occhi.

Mi sto legando molto a te e non so né perché né cosa significa” sorrido pensando che sto abbracciando mio fratello.

Lo so io...”

Dimmelo ti prego perché sto impazzendo, amo Kate te lo giuro però sento che tra di noi c'è qualcosa di speciale, c'è sintonia e solo con una persona in tutta la mia vita mi sono sentito così”

Con Edward giusto?”

Che ne sai?”

Ascolta James, noi siamo...fratellastri. Carlisle è anche mio padre ed è per questo che ero sconvolta l'altro giorno; non è facile per me scoprire che mio padre ha tradito mia madre” James era lì che mi guardava senza neanche dire una parola. Poi all'improvviso mi abbracciò.

Sei mia sorella...”

Si sono tua sorella” dissi e in quel momento Kate aprì la porta.

Alice...” ci staccammo e lei ci guardò sbalordita e poi scappò via. Aveva frainteso tutto.

James, devi andare da lei....”

Ma come glielo spiego...”

La ami no?” annuì

Allora dille tutta la verità!” gli sorrisi, lui mi diede un bacio sulla guancia e andò da Kate.

Era stato un bel momento, anch'io mi sentivo legata a quel ragazzo era lo stesso feeling che avevo sentito in precedenza con Edward.

 

Pov James.

Kate apri la porta per favore, devo spiegarti non è come credi...io ti amo”

E allora perché l'hai fatto? Perché mi hai tradito?” urlò aprendo la porta, stava piangendo ed io non sopportavo che soffrisse.

Vieni con me” entrai mi sedetti sul letto, lei mi seguì e le presi le mani.

Non ti ho tradito, e non fare quella faccia è la verità...”

Ti ho visto con i miei occhi”

Ma che hai visto? Che la stavo abbracciando?”

Si vedeva che vi volevate bene”

Mi sembra ovvio che ci vogliamo bene, è mia sorella!” dissi guardandola teneramente e lei rimase sbalordita.

Da quanto lo sai?” guardai l'orologio.

Da circa un quarto d'ora, quando ci hai visto, me l'aveva appena detto”

Oh ti prego scusami” disse abbracciandomi forte ed io la strinsi a me.

Tranquilla amore mio...ti amo” dissi baciandole i capelli.

Anch'io” disse continuando a piangere e a stringermi.

 

Due ore dopo Pov Alice.

 

Scusa davvero, mi dispiace di non avervi ascoltato”

Non ti preoccupare Kate, chiunque vedendoci avrebbe fatto lo stesso.” le sorrisi e ci abbracciamo.

Allora siete pronte per scoprire la verità su Edward? Siamo quasi arrivate all'ospedale” disse Irina ed io iniziai ad avere l'ansia.

Tranquilla” mi sussurrò James all'orecchio ed io gli sorrisi.

Scendemmo dall'auto e ci avviammo verso l'entrata dell'ospedale.

Buongiorno abbiamo un appuntamento con il Dottor Aro Volturi” disse Irina

Si nome?”

Denali”

Oh certo, vi sta aspettando accomodatevi” Entrammo in uno studio e poco dopo entrarono due persone. Una non la conoscevo doveva essere il dottore e l'altro lo conobbi subito.

Edward” sussurrai e mi sorrise. Era pallido, stanco ma che aveva?

ps: ho risposto alle recensioni con il nuovo metodo.

Ritorna all'indice


Capitolo 37
*** Andrà tutto bene... ***


 

Personalmente questo capitolo non mi piace molto anche se risponde ad una delle domande principali della storia: Dov'è Edward e perché è andato via?

Ringrazio le 99 persone che seguono la mia storia, le 39 che la preferiscono e le 16 che la ricordano. Un ringraziamento anche ovviamente a quelli che recensiscono, grazie mille. Vi lascio al nuovo capitolo, un bacio a tutti!

 

Ps: alle recensioni rispondo con il nuovo metodo!

 

 

Pov Bella.

 

Ero tornata finalmente a casa mia con Charlie e non ero più costretta a stare a letto anche se non dovevo assolutamente stancarmi troppo, avevamo comunque subito un'operazione. Pertanto Charlie aveva chiamato Sue che avrebbe solo dovuto aiutarmi con le faccende di casa e invece faceva tutto da sola e non mi faceva neanche cucinare. Però facevo delle belle passeggiate sia la mattina che il pomeriggio se non faceva troppo freddo, la sera precedente ero anche andata a cena fuori, Jacob si era offerto di accompagnarmi, era stato divertente, finalmente riuscivamo ad essere amici senza farci male.

Buongiorno tesoro come stai oggi?”

Un po' di nausea ma va tutto bene, grazie Sue”

Figurati piccola” disse salutandomi con una carezza.

Come tutte la mattine provai a chiamare Alice, ma ormai era una settimana che non si faceva sentire ed io ero sempre più preoccupata.

Sue, io esco un pò”

Va bene cara sta attenta” disse dal piano di sopra, io misi il cappotto e la sciarpa e uscii. Andai a fare una passeggiata nel bosco, mi fermai nella nostra radura e mi sedetti ai piedi di un albero. Mi misi ad ascoltare musica mi rilassava e sembrava che anche a lei o lui piacesse, forse era un amante della musica come il suo papà...

Edward...o Edward dove sei...Vorrei tanto dirti di tutto quello che ho passato da quando sei andato via, vorrei raccontarti di quanto fa male la perdita di un bambino e la felicità di sapere che presto uno ne nascerà. Vorrei farti provare tutte queste emozioni con me, sarebbe tutto più facile, ma anche se non ci sei, anche se te ne sei andato senza neanche dirmi il perché io ti amo e so che ameresti il frutto del nostro amore.

 

Pov Jasper.

Ero in Alaska da un giorno e mezzo ma di Alice e delle sorelle Denali neanche l'ombra, la cameriera non voleva dirmi dov'erano andati nonostante le mie suppliche, continuavo a chiamarla ma aveva sempre il cellulare spento, non sapevo che fare.

 

 

Pov Alice.

 

Edward, oh Edward come stai?” chiesero Irina e Kate abbracciandolo e lui sorrise debolmente.

Sto bene, state tranquille”

Ma che hai? Che ti succede?”

Sedetevi ora vi spiegheremo tutto” disse il dottore mentre Edward guardava James.

E tu fratellino, non mi saluti?” chiese e James corse ad abbracciarlo e pianse.

Shh...stai tranquillo che va tutto bene” cercò di rincuorarlo ma James continuava a piangere. Quando si fu calmato ci sedemmo tutti e il dottor Volturi iniziò a parlare.

Volevo chiamarvi prima ma Edward me l'ha impedito, voleva che ci fosse una speranza prima...”

Ma speranza di cosa?” chiese James “Zio per favore...”

Edward vuoi dirlo tu?” ci voltammo tutti verso di lui che annuì.

Ragazzi scusate per come vi abbandonati tutti ma non volevo che mi vedeste mentre soffrivo, è stato un periodo molto difficile e pensavo di non farcela ma forse ora una speranza c'è e voglio condividerla con voi” si fermò un attimo per prendere fiato, sembrava molto stanco, dopo poco ricominciò a parlare.

Ho la leucemia” sbiancammo tutti e ci fu un silenzio assordante nella stanza. La leucemia? E che speranza ci poteva essere contro la leucemia? Bella ne sarebbe morta, lei credeva che lui non l'amasse più ma quando avrebbe saputo questa cosa il suo cuore si sarebbe spezzato ulteriormente. Trovai il coraggio e parlai.

Qual è questa speranza?”

Sta arrivando un midollo da Milano, faremo un trapianto domani pomeriggio” mi rispose Edward. Dovevo dirgli di Bella e del bambino? Sarebbe potuto morire e aveva il diritto di sapere ,anche che ero sua sorella.

Alice?” mi chiamò Edward ed io scoprii di avere gli occhi lucidi.

Si?”

Come sta Bella??”

Non sta passando un bel periodo...” dissi solo, avrei parlato prima con Irina e Kate, avremmo deciso insieme cosa fare forse avrei dovuto anche chiamare Bella.

Accesi il cellulare, 100 messaggi. Lessi l'ultimo era di Jasper.

 

Amore sono in Alaska, ti prego dove sei, ho bisogno di parlarti, fallo per me e per il nostro bambino.

 

Spalancai gli occhi, come faceva a saperlo? Anche Bella ne era a conoscenza? Lessi l'ultimo messaggio di Bella e..si lo sapeva anche lei, diceva anche che c'erano novità sul bambino.

Alice? Alice tutto bene?”

S-si scusa James”

Sei molto pallida, che succede?” mi alzai volevo prendere una boccata d'aria.

I-io” le forze mi vennero a mancare e fu buio.

[…]

 

Mi svegliai mezz'ora dopo, era in una stanza dell'ospedale e accanto a me c'era un'infermiera.

Va tutto bene cara?”

S-si grazie...”

Chi vuoi che chiami dei tuoi parenti?”

James, mi chiami James” dissi, ero ancora senza forze.

Dopo poco lo vidi entrare e mi sorrise.

Ehi piccola, come stai?”

Meglio...Edward?”

E' in camera sua, è molto stanco...”

Gli hai detto di me?”

No, pensavo volessi essere presente” annuii, com'era dolce.

Il mio cellulare...” dissi ricordandomi l'avvenuto.

Ce l'ho io, ha squillato prima, era un certo Jasper, voleva sapere dov'eri...”

Gliel'hai detto?”chiesi

Sembrava molto disperato...”

James, gliel'hai detto?” chiesi ancora con la voce un po' più alta.

Si Alice gliel'ho detto” chiusi gli occhi, ero troppo stremata, stavano accadendo troppe cose e tutte insieme. Non ce la facevo più.

Mi dispiace” disse sedendosi accanto a me.

Sono incinta James...” dissi all'improvviso e lui spalancò gli occhi.

Che cosa?” cominciai a piangere e mi strinse forte.

Io non so cosa voglio, non lo so...” farfugliai

Shh...tranquilla, ci sono io con te, andrà tutto bene”

Si, andrà tutto bene...

Ritorna all'indice


Capitolo 38
*** Che ci fai tu qui?? ***


 

Ciao a tutti, rieccomi con il nuovo capitolo, spero che vi piaccia, scusate in anticipo per gli errori. Ringrazio le 101 persone che seguono la mia storia, le 39 che la preferiscono e le 15 che la ricordano. Un ringraziamento speciale a chi recensisce. Un bacio a tutti!

 

 

 

Pov Alice.

 

Mancava poco, stava per arrivare Jasper e finalmente gli avrei detto tutto, avevo paura anche perché ancora non avevo deciso cosa fare, ma lo avremmo deciso insieme.

Posso entrare?” chiese Edward bussando alla porta.

Certo” dissi sorridendo

Come ti senti?”

Un po' meglio grazie...e tu?”

Sono un po' spaventato” mi faceva molta tenerezza, tra circa otto ore si sarebbe dovuto operare.

Vieni qua” dissi facendogli posto e lui si sedette accanto a me, più passavo del tempo con loro, Edward e James, e più li riconoscevo, c'era una parte di me in loro.

Andrà bene, siamo tutti qua per te, lo sai questo si?”

Si e ti ringrazio anche se so che se qui per fare le veci di qualcun altro”

Non sai neanche quanto ti stai sbagliando”

In che senso?”

Ti voglio bene Edward, ti voglio molto bene...” dissi con le lacrime agli occhi. Sorrise e mi abbracciò.

Oh fratellino” sussurrai convinta che non mi avesse sentito.

Fratellino? Ma cosa?” chiese confuso prima che la porta si aprisse.

C'è una visita per lei” disse l'infermiera, strinsi la mando di Edward, doveva essere Jasper.

Lo faccia entrare” dissi e vidi che l'infermiera se ne andò stranita, capii solo quando la porta si aprì una terza volta mostrandomi la persona che meno mi aspettavo venisse a trovarmi.

Tu? Che ci fai qui?” chiesi ma non riusciva ad ascoltarmi, pensava ad altro.

 

 

Pov Bella.

Quel giorno avevo la visita dal ginecologo specialista di fiducia di Carlisle.

Allora sei pronta?” chiese mio padre.

Si papà, ma non c'era bisogno che prendessi un giorno libero per accompagnarmi, Sue l'avrebbe fatto volentieri”

E' un delitto voler vedere il proprio nipotino?” disse e mi faceva molta tenerezza, era il papà migliore del mondo.

No papà, non lo è” Squillò per l'ennesima volta il cellulare, era di nuovo mia madre e attaccai, non mi andava di parlarle, anche perché ancora non sapeva cosa avevo sapeva solo che ero stata poco bene.

Non credi che dovresti parlarle?”

Lo farò anche se a questo punto non serve più parlare, basterà mostrarle la pancia” dissi sorridendo e accarezzando il gonfiore al centro del mio addome, era una sensazione stupenda.

Speravo che il dottore mi desse buone notizie, ne avevo proprio bisogno.

Quando arrivammo all'ospedale Jane mi sorrise.

Buongiorno Bella”

Buongiorno Jane”

Il dottore ti sta aspettando”

Grazie” ero nervosissima e anche il bambino lo sentiva ne ero sicura, papà mi strinse la mano e così bussammo alla porta.

Avanti”

Buongiorno dottore” fortunatamente Carlisle era già lì.

Buongiorno” ci rispose il dottore educatamente e Carlisle ci fece un cenno e un sorriso.

Allora, siamo pronti a vedere come sta questo fagottino?” annuii ansiosa.

Vieni sdraiati e alzati la maglietta” feci come mi aveva detto e dopo avermi messo il gel sull'addome iniziò l'ecografia. Il mio cuore era in tumulto, non ce la facevo più.

Rilassati tesoro” disse mio padre stringendomi la mano e annuii.

Dopo circa due minuti parlai, quel silenzio mi opprimeva.

Allora dottore come sta?”

Un attimo solo” ma possibile che ci voleva così tanto? Sbuffai silenziosamente ma forse se ne accorse, mio padre mi sorrise.

Allora” iniziò.

Inizialmente non riuscivo a percepire il suo battito e quindi mi sono un po' preoccupato ma senti qua” disse sorridendomi. Non sentivo niente finché all'improvviso lo sentii, era stupendo, sembrava andare all'unisono con il mio, era una sensazione bellissima e mi scese una lacrima.

Ti voglio bene” mi mimò mio padre con le labbra quando lo guardai, si commosse anche lui. Era il momento più che perfetto che potesse esistere.

Bene direi che tutto a posto, il bambino è in ottima salute, vi siete ripresi entrambi bene dall'operazione” disse. Mi pulii la pancia e mi sistemai.

Dottore, volevo chiederle una cosa, in privato se è possibile”

Certo” ci allontanammo ed io feci l'occhiolino a mio padre per tranquillizzarlo.

Senta crede che io sia in grado di affrontare un viaggio di qualche ora in aereo?” chiesi speranzosa.

Ormai la tua è una normalissima gravidanza, ti dirò, ero un po' preoccupato perché temevo che il bambino potesse sentire la mancanza del piccolo che hai perso, però forse il fatto che stavano in due placente diverse l'ha aiutato. In sintesi la gravidanza non è una malattia, puoi fare ciò che vuoi l'importante è che non ti stanchi troppo, d'accordo?”

D'accordo, grazie mille dottore”

Figurati”

Carlisle, se non ti dispiace ho un impegno” si scusò il dottore.

Non ti preoccupare, grazie per tutto quello che fatto”

E' stato un piacere, arrivederci” disse uscendo.

Ero pronta, avevo già deciso questa mattina che se il dottore mi avesse dato buone notizie sarei partita per andare da Alice, avevo già sentito Jasper e sapevo che si trovava in un ospedale in Italia, ora dovevo avvertire Charlie e Carlisle, ovviamente se avessero voluto avrebbero potuto accompagnarmi, non ero tanto stupida da voler fare quel viaggio da sola!

Papà, Carlisle, devo dirvi una cosa molto importante. Ho deciso di andare da Alice, Jasper ha scoperto dov'è. Ovviamente non voglio andarci da sola...”

Bella ma forse dovresti spettare ancora un pò”

Cosa devo aspettare papà?”

Cos'ha detto il dottore?” chiese Carlisle.

Che ormai ci siamo assestati e possiamo fare tutto ciò che vogliamo senza però stancarci troppo e avendo dei soldi da parte ho intenzione di comprare dei biglietti per l'Italia in prima classe.” dissi sorridendo.

Tesoro se davvero vuoi allora okay, con chi vuoi partire?”

Secondo me dovreste venire entrambi, tu papà perché ormai ho capito che sei la mia forza, sei la cosa più importante e qualsiasi cosa io debba conoscere lo voglio fare con te al mio fianco e poi tu Carlisle, perché penso che tu abbia il diritto di sapere come sta Alice.” conclusi e vidi mio padre felice per le parole che gli avevo detto e Carlisle un po' preoccupato.

Quindi, che ne dite?” chiesi visto che non mi rispondevano.

Certo che vengo tesoro” disse mio padre abbracciandomi.

Anch'io ci sarò e non dovete preoccuparvi per i biglietti ci penso io”

No Carlisle, insisto in fondo è una cosa mia”

Davvero Bella lascia stare i tuoi risparmi, me ne occupo io” disse.

[…]

 

 

E così eccomi il giorno dopo in Italia, stavamo sistemando le nostre cose in camera e poi saremmo andati subito da Alice, non vedevo l'ora.

Allora papà sei pronto?”

Si tesoro, andiamo”

Vado a chiamare Carlisle” dissi ma quando aprii la porta era già fuori che attendeva.

Ah bene ci siamo tutti, possiamo andare”ero molto nervosa, chissà cosa aveva scoperto fino ad ora Alice.

Dopo circa un quarto d'ora d'auto arrivammo all'ospedale, scesi quasi di corsa dall'auto e andai dall'infermiera.

Sto cercando la signorina Alice Cullen” dissi gentilmente.

Certo, stanza 12, venga che l'accompagno.” sorrisi e ringraziai. Ella avvertì Alice che c'era qualcuno e la sentii dire “Lo faccia entrare”, forse stava aspettando Jasper.

Entrai sorridente ma quando vidi i presenti in quella camera il sorriso mi morì sulle labbra, ero sconvolta, cosa ci faceva Edward lì? Il suo sguardo andava meccanicamente dal mio viso alla mia pancia ormai ben visibile. Cosa stava succedendo??

 

Allora, allora, che ne dite? Come reagirà Edward alla pancia di Bella? Ma soprattutto chi si chiarirà per prima?? Edward-Bella, Edward-Alice, Alice-Carlisle, Alice-Jasper? E poi che fine ha fatto Tanya secondo voi??Ditemi cosa ne pensateee!!

Ritorna all'indice


Capitolo 39
*** Sono un mostro. ***


 

Eccomi qui, scusate il ritardo ma ho avuto alcuni problemi di salute. Non vi annoio e vado avanti. Ringrazio le 105 persone che seguono la mia storia, le 41 che la preferiscono e le 15 che la ricordano. Grazie ovviamente a tutti quelle che recensiscono. Un bacio a tutti.

 

Capitolo.

 

 

 

Pov Edward.

Bella era qui ed era stupenda ma soprattutto era incinta, una lama mi trafisse il cuore. Non appena mi vide iniziò a piangere ed io mi sentii morire, non doveva piangere. Mi avvicinai e le accarezzai il viso.

Edward...”sussurrò lei ed io le accarezzai la pancia ben visibile da sotto la maglia larga premaman che indossava.

Bella...”sussurrai. “Non piangere ti prego”

Ma lei continuò e le lacrime scendevano ancora più velocemente.

Non ci riesco” disse poco dopo sorridendo.

Mi dispiace Bella, per tutto quello che ti ho fatto, non volevo farti soffrire” dissi e non resistendo più a starle lontana la abbracciai, avevo bisogno di sentirla e la strinsi a me nonostante la pancia ci ostacolasse.

Quant'è?” dissi indicando la pancia.

Quasi cinque mesi”

Mi feci i miei calcoli e non poteva che essere...mio. Mio figlio cresceva in Bella ed io l'avevo lasciata, poi in un lampo ricordai tutto.

 

Flashback 5 mesi prima.

 

Amore ti devo dire una cosa”

Bella che c'è sembri strana, spaventata”

No va bé mi hai chiamata tu dimmi prima tu” stava prendendo tempo.

Bella devo partire”

Quando?” chiese.

Domani mattina”

Dove andiamo?”

Bella tu non puoi venire”

T-tu non mi vuoi?”

No, Bella non ti voglio Addio”

 

Ritorno alla realtà.

 

Edward” Bella mi stava strattonando perché io come un automa continuavo a ripetere scusa.

Quel giorno, q-quando ti ho l-lasciata, era questo c-che volevi dirmi?” iniziai irrimediabilmente a piangere. Lei annuì e mi abbracciò.

Tranquillo Edward è tutto passato.”

No, non è passato niente, sono un mostro, tu eri incinta e soffrivi ed io non c'ero.” stavo singhiozzando.

Tu c'eri sempre in me” com'era dolce cercava di giustificare i miei comportamenti. In quel momento entrò Charlie.

Tu? Che ci fai qui?”

Papà calmati” disse Bella trattenendolo per un braccio.

No che non mi calmo! Non lo voglio vedere! Non lo voglio vedere!” urlava come un matto al che le infermiere entrarono nella stanza per vedere cosa stava succedendo. Giusto in tempo prima che il padre di Bella mi si buttasse contro.

 

 

Pov Jasper.

Ero quasi arrivato, tra non molto avrei avuto le risposte che tanto desideravo.

Entrai nell'ospedale e vidi qualcosa che non mi aspettavo.

Bella ma che succede?” chiesi vedendo Charlie madido di sudore e rosso di rabbia e Bella con le lacrime agli occhi.

E-edward”

E' qui?” domandai e annuì.

Papà, ha cercato di aggredirlo ed ora mi impediscono di vederlo e ancora non so perché è qui in ospedale” disse e ogni tanto la frase si spezzava a causa di un singhiozzo.

Tranquilla, stai tranquilla, ti aiuto io.”

Mi dispiace Bella” disse Charlie “Vederlo mi ha dato sui nervi, ha fatto soffrire la mia bambina” Bella intenerita lo abbracciò

Non fa niente papà ti capisco”

Bella, vado da Alice” annuì ed io mi precipitai. La trovai nella camera con Edward ma perché era lì? Bussai.

Ciao...”dissi nervoso.

Ehi” disse Alice abbassando lo sguardo.

Come stai?”

Bene”

Io vado a dopo” disse Edward uscendo dalla stanza e lasciandoci soli. Finalmente avremmo parlato con tranquillità.

Ritorna all'indice


Capitolo 40
*** Sei tu? ***


 

Bene, bene, bene, ho scritto un altro capitolo sperando che vi piaccia, qui capiremo meglio la storia di Edward e James, di come la pensano sul loro padre biologico e cosa hanno dovuto subire in tutti questi anni. Ringrazio le 106 persone che seguono la mia storia, le 40 che la preferiscono e le 18 che la ricordano, e soprattutto a chi recensisce. Un bacio a tutti!

 

Capitolo

 

 

Pov Bella

 

Ero disperata, volevo andare da Edward, raccontargli nel nostro bambino e soprattutto sapere perché era rinchiuso qui dentro. Ad un certo punto si aprirono le porte della sala d'attesa ed entrò lui, Edward seguito da altre due ragazze. Carlisle si irrigidì accanto a me ed io gli sorrisi, mi alzai e andai da lui.

Edward, ma come hai fatto?” chiesi, non era possibile lui era nell'altra stanza e poi era diverso...sembrava più robusto, gli occhi brillavano di più era meno...spento.

Uff mi sono stancata di ascoltare sempre la stessa storia vada da Edward” disse una delle ragazze che era accanto a lui. Ma allora chi era quello di fronte a me?

Chi sei?” chiesi perplessa.

Ciao io sono James” disse sorridente. James? Ma com'era possibile? Erano identici.

Sono il gemello di Edward” spiegò capendo la mia perplessità.

Edward ha un gemello?” chiesi ma lui non mi rispose poiché era intento a fissare Carlisle.

James?”chiesi ancora ma lui non mi ascoltava e lentamente si avvicinava Carlisle.

Sei tu?” chiese e i suoi occhi si riempirono di lacrime. Non ci stavo capendo più niente. Ma cosa diavolo stava succedendo?

 

Pov Carlisle.

Vidi entrare James e m'irrigidii, era bellissimo proprio come Cathrine. Ad un certo punto vidi che smise di parlare con Bella per fissarmi. Mi si avvicinò, ma non era possibile che sapesse.

Sei tu?” chiese mentre i suoi occhi si riempirono di lacrime.

C-chi?” non riuscivo neanche parlare.

C-carlisle” disse lui ed io annuii, che altro potevo fare? La sua faccia cambiò mostrando ora un disprezzo che mi fece rabbrividire. Doveva aver sofferto tanto e con lui anche la madre e il fratello, per questo ora doveva odiarmi.

Che ci fai tu qui?” chiese con odio.

Alice” sussurrai io abbassando la sguardo, ero colpevole.

Ma che sta succedendo?Voi vi conoscete?” chiese Bella e James, ricordando solo ora la sua presenza, si voltò.

Avrei dovuto conoscerlo tanti anni fa” disse lui sprezzante andando via.

 

Pov James.

Non ci potevo credere che avesse il coraggio di presentarsi qui così; dalla sua faccia era chiaro che fosse sicuro non sapessi niente ma si sbagliava di grosso. Sapevo che era lui che per anni aveva fatto soffrire me e tutta la mia famiglia, sapevo che era colpa sua se avevo dovuto sopportare le umiliazioni da parte di Phil, l'abbandono di mio fratello che dopo il suo ennesimo schiaffo mi portò da Kate e Irina per poi andare via e non tornare più. Ed è colpa sua se dopo due anni che non vedo mio fratello scopro che è malato di leucemia e che potrebbe morire lasciandomi solo. Ma questa non gliela faccio passare liscia.

Ehi fratellone cos'è quella faccia?” chiese Edward destandomi dai miei pensieri, era ancora più pallido.

Niente, chi sono quelle persone in sala d'attesa?” cercai di cambiare discorso.

Vuoi dire che sono ancora lì?” annuii.

Lei è Bella...” ed io capii subito, sapevo tutta la storia ma c'era un dettaglio che non sapevo...la pancia.

Ma Edward è incinta!” esclamai.

Si ma io quando l'ho lasciata non sapevo niente James, niente. Altrimenti credi che me ne sarei andato lasciando l'amore della mia vita da sola con un bambino? Se l'ho fatto era perché non volevo che soffrisse a causa della mia malattia ma ora che la vedo in quelle condizioni mi rendo conto che sono stato e sono un mostro” urlò in preda alla disperazioni ed io lo abbracciai.

Sa della malattia?”

Non ancora, ma sto per andare a parlarle, deve sapere perché ho fatto quello che ho fatto, deve sapere che io l'amo come il primo giorno che l'ho vista, che è sempre stata nei miei pensieri e nel mio cuore, che lotterò per stare con lei e con il nostro bambino.” a quelle parole mi commossi e piansi con lui.

Ma Ed, cos'è questa lividura?” chiesi poi notando un leggero gonfiore sulla sua guancia.

Il padre di Bella, quando mi ha visto è andato su tutte le furie, ha visto soffrire molto Bella” ma come si permetteva, non vedeva che stava male? Edward intuendo i miei pensieri parlò.

Non poteva saperlo e poi aveva tutto il diritto di farlo, dopo quello che ho fatto alla figlia” Diritto un corno! Cercai di cambiare discorso per non innervosirmi maggiromente.

Ed, ma...tu...si insomma, tu...conosci nostro...padre?” la voce mi tremava e non riuscivo a terminare la frase.

No, non l'ho mai cercato James, ma se ce la farò sarà un'altra delle cose che voglio fare”

Non sei arrabbiato con lui?” chiesi perplesso.

Si che lo sono ma...proverò a perdonarlo nonostante tutto,perché se Dio mi da una seconda possibilità io voglio darla a nostro padre. Anche perché se ci pensi io mi sono comportato come lui” sorrise amaramente.

Edward non dirlo neanche per scherzo, tu non sapevi del bambino mentre lui sapeva che c'eravamo e non ha mai fatto niente per noi, ci ha lasciati a soffrire” come poteva paragonarsi a quell'egoista di Carlisle?

Lo so James, ma chi siamo noi per giudicare, probabilmente anche noi avremmo fatto la stessa cosa con una famiglia alle spalle.”

Non puoi saperlo” i miei pcchi era una fessura, ero davvero arrabbiato.

Appunto per questo non abbiamo il diritto di condannarlo.”

Ma è colpa sua tutto quello che abbiamo sofferto!”

Non puoi accusarlo del male che ci ha fatto Phil, James , non è giusto! Lui non poteva saperlo!”

Non gli interessa niente di noi!!” stavo urlando e non me ne importava niente.

Forse, o forse si. Io so solo che ha scritto delle lettere a nostra madre in cui chiedeva di noi ,di come stavamo, di cosa stavamo diventando e ci mandava dei soldi “ non era possibile.

E tu da quanto lo sai?” chiesi.

Da quando è morta la mamma, ne ho ricevute due, poi quando ha scoperto che la mamma non c'era più ha iniziato a mandare solo soldi senza più scrivere”

E non l'hai mai cercato all'indirizzo che ti scriveva?”

Non scriveva l'indirizzo sulle buste. Ma James...”fece una pausa “perché tutte queste domande cosa sai?” chiese sospettoso e m'irrigidii. Non sapevo che fare, dovevo dirgli che nostro padre era a una corridoio di distanza da noi??

 

 

Ps. ho due domande per voi:

  1. cosa farà secondo voi James, glielo dirà??

  2. cosa vorreste,invece, che faccia??

 

Fanny!!

Ritorna all'indice


Capitolo 41
*** Ti va bene una sorellastra?? ***


 

Buonasera a tutti, sono pronta con il nuovo capitolo, è un po' un casino ma mi è uscito così proprio non riesco a fare le cose in ordine e a terminare questa storia!!! Ringrazio le 108 persone che seguono la mia storia, le 41 che la preferiscono e le 17 che la ricordano; un ringraziamento particolare va a chi commenta!! Un bacio a tutti.

 

Ps: dedico questo cap a RenEsmee_Carlie_Cullen, complimenti e grazie di tutto!

 

 

 

Capitolo

 

 

Pov Alice.

 

Ero nella mia stanza con Jasper e nessuno dei due parlava a causa dell'imbarazzo che si era creato tra di noi.

Alice, perché sei qui?” chiese all'improvviso avvicinandosi.

B-bé io ero qui p-per Edward” dissi balbettando ogni tanto, ero troppo nervosa.

Ma perché? Cosa ti tiene legata così tanto ad Edward?”

N-niente”

Non dirmi bugie, ho visto come vi guardavate, si nota che ci è creato un legame forte tra voi due”

Jazz, non è facile da spiegare...”

Sei innamorata di lui?” chiese interrompendomi ed io spalancai gli occhi, ma perché tutti pensavano la stessa cosa vedendoci??

No, no ma che dici?? Io amo te Jazz” dissi e lo vidi tranquillizzarsi almeno in parte.

Per favore spiegami questa situazione sto impazzendo...”

Ok ti dirò tutto Jazz, vedi Edward e James sono...”

Aspetta ma chi è James?” ah giusto, non poteva saperlo.

Edward ha un gemello che si chiama James”

Wow, sembra una soap opera.” si e ancora non sai tutto.

E non conosci la parte più importante quella che mi riguarda.” feci una pausa e continuai. “Edward e James sono miei fratelli, mio padre ha tradito mia madre anni fa e sono nati loro” dissi tutto velocemente sospirando alla fine, ero davvero stanca.

Hai d-due fratelli?”

Si l'ho appena scoperto e rischio già di perderne uno” dissi e alcune lacrime iniziarono e rigarmi le guance.

Amore ma che dici?” chiese prendendo le mie mani nelle su.

Edward è malato di leucemia, oggi deve operarsi ed ho davvero tanto paura di perderlo.” dissi scoppiando a piangere definitivamente e lui mi strinse a se.

Mi dispiace amore ma ci sono io ora con te e non ti lascerò mai più!” disse per poi suggellare quella promessa con un bacio.

Pov Edward.

Non scriveva l'indirizzo sulle buste. Ma James...”feci una pausa “perché tutte queste domande cosa sai?” chiesi sospettoso e s'irrigidì.

F-forse qualcosa ma andiamo da Alice così ne parliamo insieme”

Non ora sta parlando con Jasper” dico vedendolo annuire e anche assumere un faccia un po' infastidita. Ma che aveva quel ragazzo?

Scusa James io vado da Bella a dopo” dissi salutandolo con una pacca sulla spalla e dirigendomi verso la sala d'attesa ma mi fermai quando sentii la voce di Jasper.

 

Sei innamorata di lui?”

No, no ma che dici?? Io amo te Jazz”

Per favore spiegami questa situazione sto impazzendo...” aveva una voce distrutta.

Ok ti dirò tutto Jazz, vedi Edward e James sono...”

Aspetta ma chi è James?”

Edward ha un gemello che si chiama James”

Wow, sembra una soap opera.” commentò.

E non conosci la parte più importante quella che mi riguarda.” fece una pausa. “Edward e James sono miei fratelli, mio padre ha tradito mia madre anni fa e sono nati loro”

 

Li capii tutto, Alice che era preoccupata per me, James che mi faceva domande e diceva di sapere qualcosa; chissà se anche Bella ne era a conoscenza. Entrai senza neanche bussare e trovai Alice che piangeva tra le braccia di Jazz per poi scambiarsi un bacio dopo una promessa d'amore.

Edward” sussurrò Alice vedendomi “Da quanto sei qui?” chiese asciugandosi le lacrime.

Abbastanza da sentire ciò che mi riguarda” dissi avvicinandomi e Jazz mi fece spazio.

Sei davvero mia sorella?” lei sorrise.

Sorellastra, ti va bene lo stesso?” chiese con un sorriso ed io iniziai a piangere.

Ed che c'è?” chiese abbracciandomi.

Non mi serviva un altro motivo per sentirmi un verme a causa di questa malattia”

Ma che stai dicendo?” chiese iniziando a piangere anche lei mentre Jazz ci guardava da lontano.

Se prima stavo una schifezza perché sapevo che avrei potuto lasciare solo James ora mi sento peggio”

Ma perché?” si stava irritando a causa delle mie mezze frasi che non le facevano capire granché.

Mi sento uno schifo per non aver mai cercato mio padre perché se lo avessi fatto, Alice, non avrei scoperto di aver una sorella nello stesso momento in cui avrei rischiato di lasciarla per sempre!” dissi quasi urlando, lei mi accarezzò una guancia e sentii una sensazione di benessere invadere il mio corpo.

Non è colpa tua e poi tu ce la farai hai capito? Tu affronterai l'operazione e ritornerai da me, da noi!” disse e mi gettai tra le sue braccia; in quel momento arrivò anche James.

Che succede?” Alice facendogli l'occhiolino allargò l'altro braccio e James si fiondò verso di noi abbracciandoci forte e fu così che ci trovò Bella due minuti dopo entrando in stanza.

Alice,Edward, James, ma che sta succedendo?”

Ritorna all'indice


Capitolo 42
*** Chiarimenti incompleti. ***


 

Allora. Ecco il nuovo cap che sinceramente non mi piace un granché. Fatemi sapere cosa ne pensate voi. Ringrazio le 111 persone che seguono, le 44 che preferiscono e le 17 che ricordano questa storia. Un ringraziamento particolare a chi recensisce1! Un bacio a tutti godetevi il cap!

 

Ps. ho risposto alle recensioni con il nuovo metodo!

 

 

Capitolo

 

 

Pov Bella.

Non ci stavo capendo più niente che ci facevano Edward, il gemello e Alice abbracciati? La testa mi girava vorticosamente e mi appesi ad un braccio che trovai accanto a me che subito mi sorresse e mi appoggiò su un lettino. Dovevo stare calma, poteva essere pericoloso ed io non intendevo perdere un altro bambino.

Bella mi senti?” era Carlisle, volevo rispondere ma non avevo forze e preferii non sforzarmi.

E' molto debole” disse poi.

Ma posso sapere cosa ci fai tu qui?”

Alice, non è il momento. Ne parliamo dopo” rispose Carlisle nervoso.

Perché non te ne vai? Ci sono molti medici qui!” disse una voce che riconobbi come quella del fratello di Ed, James.

Insomma ragazzi ma perché lo aggredite così?” io sentendo quella voce aprii gli occhi.

Edward...”sussurrai stremata.

Amore sono qui, stai tranquilla che ora ti spieghiamo tutto” mi sforzai di sorridere ma ero terrorizzata, non ce la facevo più con tutti quei misteri. A proposito di misteri mi venne in mente una cosa e lo guardai impaurita.

Piccola che c'è?” mi chiese.

Sei un criminale?” chiesi ricordando tutta la storia di Phil. Rimase scioccato per un secondo prima di rispondere.

Non certo che no, cosa te lo fa pensare?”

Phil...” dissi e lui annuì.

Non ho niente a che fare con lui capito? Non sono andato via a causa sua”

E allora perché?”

Ora ti spiego tutto...” disse e e guardò gli altri che man mano uscirono dalla stanza uno ad uno.

Quando tutti furono andati via Edward si sedette accanto a me.

Non so proprio da dove iniziare” disse accarezzandomi involontariamente la pancia e provai una sensazione bellissima.

Ho paura Bella, paura di perdere tutto ciò che ritrovato”

Io non me ne andrò, non ora che ti ho ritrovato.” dissi come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Non è questo, so che non mi lascerai ma non posso prometterti la stessa cosa” disse ed ero confusa, ma perché mi voleva abbandonare di nuovo? Aveva detto che mi amava. Calde lacrime iniziarono a scendere sulle mie gote pallide.

Non piangere, non sto dicendo che ti lascerò volontariamente, non potrei mia farlo. Combatterò con tutte le mie forze per restarti accanto” con quella frase mi si accese una lampadina e capii tutto.

S-sei m-malato?” chiesi balbettando e lui annuì mentre io continuai a piangere ancora di più.

C-che hai Ed?”

La leucemia” disse e il mondo mi accadde addosso per l'ennesima volta, forse sarebbe stato più facile morire, si sicuramente. La morte è serena, facile...la vita è più difficile.

 

Pov Alice.

Papà perché sei venuto?” chiesi vedendolo lì davanti a me nervoso più che mai.

Ho scoperto che eri incinta e quando Bella ha deciso di venire ho pensato di seguirla sia per aiutarla con il secondo bambino che per veder come stavi” secondo bambino?

Che significa secondo bambino?” chiesi sbalordita.

Bella era incinta di due gemelli ma ne ha perso uno, sai lo stress forte di questi giorni” rimasi a bocca aperta, non era possibile, non poteva essere vero.

D-due gemelli? Ma c-come?” non riuscii a terminare la frase ma lui capì.

Erano eterozigoti, una delle placente si era staccata ricordi?” annuii e continuò “Ad un certo punto si sentì male e non sentii più il battito del bambino , solo dopo pochi secondi sentii qualcosa . La portai dal ginecologo e facemmo una radiografia accurata prima di scoprire che era incinta di due gemelli ma purtroppo uno non ce l'aveva fatta”

Ed è colpa mia” dissi terminando.

Ma che dici? Perché mai?”

Me ne sono andata, dovevo tenerla informata, ero qui per lei ma quando ho scoperto la verità io non volevo più sentire nessuno; sono stata egoista” dissi iniziando a piangere e lui mi abbracciò ma in quel momento non aveva importanza se avesse tradito mia madre, era mio padre e mi stava consolando; poiché nonostante tutto dovevo ammetterlo era un ottimo padre, o almeno lo era stato per me così lo strinsi forte.

Stai tranquilla che tutto si aggiusta”

No papà, non si aggiusterà niente, Edward potrebbe morire!” disse e a quella frase impallidì.

C-che stai dicendo?”

Si papà, ha la leucemia e si deve operare.”

Quante sono le possibilità che ce la faccia?” chiese respirando a malapena.

Non so ma credo siano...”m'interruppe.

Quasi nulle” disse e in quel momento vidi piangere mio padre per la prima volta.

Ritorna all'indice


Capitolo 43
*** Perché a me? ***


 

Allora, siccome posto sempre tardi e ho avuto un po' di tempo in questi giorni ecco il nuovo cap. E' un po' corto ma alla fine c'è una sorpresa per voi; poiché mi sono ricordata che ho trascurato alcuni personaggi! Ringrazio le 118 persone che hanno messo questa storia tra le seguite, le 45 che l'hanno messa tra le preferite e 17 tra le ricordate! Grazie soprattutto a tutti quelli che commentano!! Va bé non rompo più e vi lascio al cap!

 

Ps. ho risposto alle recensioni con il nuovo metodo!

 

 

Capitolo.

 

 

 

Pov James.

 

Mi disgustava vedere quell'uomo cercare di consolare mia sorella e piangere per mio fratello anche se sapevo che era nostro padre, perché mi dava enormemente fastidio che nonostante tutto lui per lei c'era sempre stato mentre su di noi non aveva nessun diritto, neanche quello di piangere per le poche speranze che aveva Ed. In fondo che aveva fatto per noi in tutti questi anni? Ci aveva mandato dei soldi e delle lettere e quindi? Cosa c'interessava dei soldi se poi avevamo sempre sofferto per la mancanza di un padre , e per la presenza di un patrigno che picchiava noi e nostra madre? Infastidito me ne andai dalla sala d'attesa con gli occhi di Carlisle addosso.

Perché?” lo sentii sussurrare tra i singhiozzi e sbottai.

Perché sei una merda! Non puoi lamentarti di come sono andate le cose perché è tutta colpa tua!” dissi urlando come un forsennato, tutti si girarono verso di noi e le infermiere corsero a vedere cosa stava succedendo. Alice si staccò dal padre e mi si avvicinò ma io la scansai.

Lasciami in pace, sei solo una falsa!” urlai anche verso di lei che non c'entrava assolutamente nulla poiché in fondo capivo che lei aveva bisogno di suo padre in questo momento ma era questo che non accettavo, che lei ce l'aveva, aveva qualcuno a cui affidarsi e che la consolava mentre io non avevo nessuno, l'unica persona che amavo più di me stesso molto probabilmente avrebbe perso la vita tra poche ore.

Ti prego...non dire così” la stavo ferendo e non volevo ma era più forte di me, in quel momento non riuscivo a ragionare. Per non farle ulteriormente male mi voltai e me ne andai. Ero destinato a stare solo...

 

Pov Carlisle.

Quella scena mi fece raggelare il sangue, sapevo che James stava soffrendo tantissimo e le sue parole erano vere, era tutta colpa mia. Non avevo nessun diritto ne di lamentarmi ne di piangere; perché tutto quello che mi stava accadendo lo avevo meritato.

Scusa papà” guardai Alice pronunciare quelle parole e capii, doveva andare da lui.

Vai” dissi solo. Fece qualche passò in avanti poi tornò indietro e si ributtò nelle mie braccia che l'accolsero calorosamente.

Non ti ho perdonato, ma ne parleremo più avanti” disse e io fui solo capace di annuire, poi dopo avermi dato un bacio sulla guancia andò da suo fratello.

 

Pov Alice.

Dovevo andare, sapevo che in realtà non ce l'aveva con me ma stava soffrendo, e volevo stargli accanto come non avevo potuto fare in tutti questi anni.

James” dissi avvicinandomi mentre lui era seduto su una panchina fuori dall'ospedale, con la testa tra le mani.

Alice, scusa io non merito...” lo interruppi abbracciandolo.

Shh...non fa niente” dissi e lasciai che si sfogasse piangendo tutte le lacrime che aveva dentro e che combattevano per uscire. Quando si calmò un poco lo allontanai leggermente per guardarlo negli occhi, perché lui doveva sapere, io dovevo dirglielo.

Non sei solo James, ci sono io qui con te e non ti abbandonerò mai più. Te lo prometto” dissi e vidi una strana luce accendersi in quei bellissimi occhi.

Lui mi accarezzò una guancia sorridendomi debolmente.

Ho paura...”

Lo so anch'io” risposi. “Ma è forte ce la farà, e ora che ha saputo di Bella combatterà con tutte le sue forze, ne sono sicura” conclusi riabbracciandolo. Mentre ricominciavamo a piangere poiché era più forte di noi vidi Jazz guardarmi da lontano, stava soffrendo per colpa mia. E in tutto questo io ancora non gli avevo dato la risposta che aspettava, cosa avrei fatto del bambino? Lo avrei tenuto buttando all'aria l'università e tutto il resto o mi sarei messa in casa a fare la mammina?? Dovevo anche calcolare che se lo avessi tenuto molto probabilmente Jazz invece di andare all'uni, sarebbe dovuto andare a lavorare, e potevo io rovinargli la vita in questa maniera?? Abbassai lo sguardo poiché non riuscivo a sostenere il suo così profondo. Scusami amore mio...

 

 

Pov Tanya

Non ce la faccio più, sto impazzendo qui dentro. Sono rinchiusa da mesi oramai e sto per perdere la speranza che prima o poi qualcuno mi trovi.

Tanya? Dove sei?” oh no, eccolo di nuovo; era tornato. Mi nascosi meglio dietro all'armadio dove ormai trascorrevo giorni interi.

Non fare la difficile, vieni qui che sono stanco di doverti cercare ogni volta” disse e sentii il suo tono infastidito mentre una nausea colpì il mio povero stomaco che ormai non toccava quasi più cibo. Ma perché a me?

Allora dove sei?” se continuava così avrei ancora una volta vomitato e mi sarei fatta scoprire, dovevo tenere duro.

E va bene vorrà dire che andrò da Irina e Kate per vedere come stanno” disse e subito spuntai fuori dall'armadio.

No!” urlai dentro di me, ma mi uscì solo un semplice sussurro.

Ecco lo sapevo che avresti fatto la brava” disse avvicinandosi. Non ti prego no, non ce la faccio più. Ma perché a me?

 

Voglio ricordare l'altra mia storia: Differents Girls http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=600764&i=

 

Ritorna all'indice


Capitolo 44
*** Vai via, qui c'è il demonio! ***


 

Buongiorno a tutti, ho scritto il nuovo cap dove c'è un'altra sorpresinaa! Ringrazio le 118 persone che seguono, le 47 che preferiscono e le 17 che ricordano! Grazie ovviamente a tutti quelli che recensiscono, ho risposto alle recensioni con il nuovo metodo! Ora...vi lascio al capitolo! Baci Fanny!

 

Capitolo

 

 

 

Pov Reneé

Non ce la facevo più, avevo deciso ormai, sarei andato a cercarlo. Non si faceva vedere da tre settimane, mai una chiamata, un messaggio e neanche una lettera ma ,grazie al mio investigatore Felix, avevo scoperto dove andarlo a cercare. Italia sto arrivando!

Preparai una sola valigia e prenotai un volo per l'Italia e un albergo dove avrei potuto alloggiare. Avevo provato a chiamare Bella e Charlie per avvertirli ma nessuno dei due aveva risposto, così lasciai un messaggio a partii. Dovevo scoprire cosa stava succedendo.

[…]

Dopo molte ore di volo finalmente atterrai e presi un taxi che mi avrebbe portato al mio albergo. Sistemai in fretta le valigie e mi precipitai all'appartamento che mi aveva indicato Felix. Quando arrivai a destinazione m'investii una strana sensazione allo stomaco, ero in ansia. Quel posto era cupo, isolato e faceva quasi paura. Mi avvicinai lentamente e incerta bussai alla porta ma non ottenni nessuna risposta. Bussai una seconda volta e sentii un singhiozzo soffocato provenire da dentro.

C'è qualcuno?” chiesi ma niente.

Ti ho sentito, aprimi per favore...”

I-io non p-posso” sentii sussurrare tra i singhiozzi, sembrava una ragazza dall'età di Bella più o meno, ma era difficile da capire, piangeva spasmodicamente.

Che ti è successo?” chiesi ancora.

V-vai via, qui c-c'è il d-demonio” disse ancora e mi straziava il cuore quel pianto disperato, ma cosa stava succedendo.

In realtà sto cercando un uomo...” m'interruppe urlando.

Qui c'è solo un mostro, n-non è un uomo!”

Ma che ti succede? Conosci Phil?”

Solo una pazza può cercarlo! Scappa, scappa finché sei in tempo”

C-come ti chiami?” balbettai. Non ci stavo capendo niente!

Tanya, mi chiamo Tanya tu?”

Reneé...”

Ascoltami bene Reneé, devi andare via, Phil non è un brav'uomo”

no no no” sussurrai.

Reneé, ti ho detto ascoltami! Sono tre settimane che viene qui e mi violenta quando ne ha voglia! Ti prego vai via e avverti qualcuno! Avverti Alice. Saprà che fare...” Alice ma come?? In quel momento mi ricordai tutto. Bella sconvolta, Bella che mi diceva che ero in pericolo...lei sapeva tutto! Cominciai a piangere.

Vado Tanya tornerò presto, te lo prometto” dissi.

Va bene...fa' presto!” mi rispose ancora tra le lacrime. Farò presto piccola, te lo prometto! Mi voltai e rimasi paralizzata.

DOVE CREDI DI ANDARE?” urlò.

P-phil, ciao io...t-ti cercavo...” cercai di dire ma mi zittì e mi sbatté dentro con Tanya violentemente. Poi mi ricordai di avere una cosa con me e anche se poi avrei passato molti guai decisi che era la cosa migliore da fare, non era il momento di pensare alle conseguenze!

 

Pov Bella.

Leucemia Leucemia Leucemia

Quella parola continuava a vorticarmi per la testa e non riuscivo a pensare nient'altro. Cercai i suoi occhi che mi guardavano sofferenti, no...non poteva essere.

Morirai?” chiesi con una voce fredda glaciale, che non mi apparteneva.

Se non mi opero si...” disse con un filo di voce.

Q-quando?” chiesi e lui guardò l'orologio.

Tra qualche ora” piansi ancora, piansi disperatamente tra le sue bracia calde che mi avvolgevano in una morsa d'acciaio nonostante non avesse forze.

Perché Perché Perché?” continuavo a sussurrare e lui piangeva con me.

Ti prometto che lotterò con tutte le mie forze per tornare da voi...” disse e sapere che amava già il nostro bambino come me mi provocava una sensazione di sollievo. Avrebbe lottato per noi... Ad un certo punto mi voltai sbarrando gli occhi , prendendogli le mani e stringendole.

Amore che c'è?” chiese ancora tra le lacrime.

Il b-bambino? Gli c-causerà qualcosa?” dall'espressione del suo viso capii che ancora non ci aveva pensato.

N-on lo so...”

Devo saperlo!” quasi urlai.

Va bene, vado a chiamare un dottore e glielo chiederemo...” disse tremante e annuii. Ti prego almeno quello Signore, almeno questa sofferenza, risparmiamela ; pregai mentre Edward usciva dalla porta della camera per chiamare un dottore.

 

Pov Carlisle

Avevo ancora gli occhi lucidi di pianto ma vidi Edward avvicinarsi e non capivo.

Sei un dottore vero?” chiese ed io annuii.

Devi aiutarmi” mi alzai.

Quello che vuoi, ma non so molto sulla tua malattia...” dissi vergognandomi immensamente.

Non m'interessa io e Bella dobbiamo sapere una cosa!” rispose abbassando lo sguardo ed io potei immaginare quello che mi stava per chiedere.

Edward, c'è la possibilità che il bambino possa ereditare la tua malattia...” risposi tremando, fare il dottore obbiettivo con i familiari era molto più difficile. Edward si accasciò completamente a terra ed io con lui, non sapevo che fare, volevo abbracciarlo ma avevo paura che mi allontanasse. Poi però fu lui a gettarsi tra le mie braccia ed io lo strinsi a me. Dio ti prego ho sbagliato ma...aiutami, aiutalo!.

 

 

Ps. Cosa avrà fatto Reneé??

Rispondete in tanti

baci...Fanny!

Ritorna all'indice


Capitolo 45
*** L'orgoglio non porta da nessuna parte ***


 

Buonasera come va?? Lo so, lo so, sono in ritardo ma proprio non ce la faccio a conciliare tutto quindi un po' di pazienza pleaseee!! Comunque spero che vi piaccia il prossimo capitolo, non uccidetemi neanche a me piace far soffrire Bella ma purtroppo è così...

Ringrazio le 121 persone che seguono la mia storia, le 48 che la preferiscono, le 17 che la ricordano e a tutti quelli che recensiscono! Un bacio grande Fanny!

 

Capitolo

 

 

 

Pov Alice.

Quando rientrai con James vidi mio padre accasciato a terra con Edward che lo stringeva spasmodicamente e piangeva. Ma che stava succedendo? Mi avvicinai e li strinsi, non era il momento di fare domande. Quando si calmò un poco lo guardai negli occhi e ci vidi così tanta sofferenza che le lacrime che avevo trattenuto fino ad allora scesero sulle mie guance arrossate.

C-che succede?” chiesi ed altre lacrime scesero dai nostri occhi, piangevamo insieme e soffrivamo insieme.

Il b-bambino” disse Ed tra i singhiozzi e capii subito di cosa stava parlando.

B-bella lo sa?” chiesi ancora e scosse il capo in senso di diniego.

Dobbiamo dirglielo” disse mio padre ed entrambi annuimmo.

I-io non ce la faccio, le ho causato troppa sofferenza!” disse Ed e mi fece una tenerezza unica, mi si struggeva il cuore a vederlo così.

Lo farò io” dissi abbassando lo sguardo, non sarebbe stato per niente facile, ma glielo dovevo. Presa dai miei problemi in quei giorni non le avevo prestato l'attenzione che meritava ed ora dovevo rimediare. Mi alzai lentamente e mi diressi nella sua stanza.

Aspetta, voglio almeno esserci...” disse Ed e lo aiutai ad alzarsi, era molto debole. Poi fece una cosa che non mi aspettavo.

Ti prego...vieni anche tu” disse voltandosi nella direzione di mio padre che si alzò e lo sorresse. Aveva bisogno di lui, come tutti noi. James guardava la scena da lontano e soffriva...

 

Pov Bella.

Ero nella mia stanza e stavo aspettando il ritorno di Edward sperando che mi portasse buone notizie. Non potevo assolutamente permettere che il mio bambino si ammalasse. Ne avevo già perso uno non avrei rinunciato anche a lui. Mi voltai e vidi Alice e Carlisle che sorreggeva Ed. Gli feci cenno di entrare e feci posto sul letto così che Carlisle potesse appoggiare Edward.

Che succede?” chiesi, li guardai meglio e mi resi conto che avevano pianto.

Bella dobbiamo dirti una cosa...”

Non ce n'è bisogno Ali, ho già capito” dissi iniziando a piangere di nuovo, ma quando finiva quella tortura?

Non è sicuro Bella”

Cosa? Che mio figlio avrà la leucemia? Certo che non è sicuro! Devo aspettare che nasca e poi vederlo soffrire a causa di questa malattia!” urlai con tutto il fiato che avevo in corpo.

Non agitarti...” disse Ali apprensiva.

Non agitarmi? A questo ci pensavi quando sei partita e non ti sei fatta sentire per settimane? Eh? Hai pensato a me e al bambino quando hai spento il cellulare senza fregartene minimamente di niente?” sapevo che le mie parole erano ingiuste in quel momento, ma dovevo sfogare almeno in parte il mio dolore e sapevo che lei mi avrebbe perdonato...in fondo era quasi mia sorella.

Non è così e lo sai...”

Come faccio a saperlo? Di certo non me l'hai dimostrato!”

Hai ragione ho sbagliato ma non ho trascorso un periodo facile!”

Neanch'io sai? Vuoi sapere la parte più brutta? E' sapere che tu eri a conoscenza di dove fosse Edward, della sua malattia e non mi hai detto niente!” urlavo sempre più forte e sentivo le forze venirmi meno, così mi appoggiai ai cuscini.

Devi capire che non sei l'unica a soffrire!”

Ma di cosa ti preoccupi tu? Stai per avere un figlio dalla persona che ami e che ti ama profondamente e non avete alcun problema!” non avevo il diritto di dire quelle cose ero un'ingrata , sapevo che lei stava soffrendo per me.

Ah si? E come lo metti il fatto che probabilmente sto per perdere un fratello, che ho scoperto che mio padre ha tradito mia madre e che sto per avere un figlio che rovinerà tutti i miei piani?” urlò anche lei piangendo. Io mi paralizzai...

Perdere un fratello...Carlisle ha tradito Esme...Edward era il fratello di Alice...Carlisle il padre di Edward...

Era troppo per me...solo il buio poteva aiutarmi in quel momento così lo assecondai precipitando in esso.

 

Pov Edward

Ero seduto accanto a Bella e vidi tutta la scena finché lei non svenne.

Ma ti pareva il modo?” chiesi ad Alice che ancora piangeva.

S-scusa, io non volevo...”

Ma ti rendi conto di quello che sta passando?” dissi ancora.

E tu ti rendi conto di quello che sta passando tua sorella?” s'intromise Jasper che aveva visto tutta la scena.

Non aveva il diritto di dire quelle cose a Bella in quel modo...” ero arrabbiato, Bella non doveva soffrire così.

E tu non hai il diritto di arrabbiarti con lei, non è colpa sua, non è un robot, prima o poi doveva scoppiare anche lei...ha fatto fin troppo” ribatté Jasper e vidi Alice scappare via. Ma che stavamo combinando? Litigare tra noi non ci avrebbe certo aiutati!

 

 

Pov Jasper.

Seguii Ali e appena la raggiunsi la strinsi forte a me.

Mi dispiace tanto...è tutta colpa mia” dissi immergendo il viso nei suoi capelli.

M-ma che dici?”

Se fossi stato più attento ora avresti un problema in meno...ti prego perdonami” dissi sincero, era colpa mia. Le avevo dato un figlio che però lei non voleva.

Si voltò e mi prese il viso tra le mani.

Non è colpa tua, sono io qui l'egoista che pensa solo a se stessa, ai suoi progetti futuri e alla falsità della sua infanzia felice”

Non dire così...non rinnegare i tuoi genitori”

Non dico questo...è solo che credevo che la nostra fosse la famiglia perfetta e invece guardaci ora. Forse mia madre neanche sa di tutto questo...”

E invece lo sa!” ci interruppe Carlisle

Sa tutto e mi ha perdonato, la nostra famiglia non ha vissuto nella falsità ma nell'amore, ho sempre amato tua madre e la amerò per sempre così come lei, e noi...amiamo te con tutto il cuore” disse avvicinandosi.

M-mamma lo sa?” chiese Ali incredula e Carlisle annuì.

Coma ha potuto accettarlo?”

Mi ama” rispose solo.

E tu la ami davvero? Non hai mai pensato all'altra donna?”

Certo che ci ho pensato...ho pensato alla sua sofferenza a causa di un mio errore. Tua madre era incinta, io ero spaventato, eravamo giovani e ho sbagliato , abbiamo pagato tutti per questo e mi dispiace ma ho cercato di rimediare con tutto me stesso...non ho mai più mentito a tua madre neanche riguardo alle lettere e ai soldi”

Ha anche accettato che inviassi dei soldi a quella donna?”

Certo e sai perché? Perché è una gran donna, ha capito che non c'entravamo solo noi ma due bambini che dovevano essere sfamati e curati ed io dovevo contribuire!”

Guardavo la scena dall'esterno e non riuscivo a credere a quelle parole, Alice piangeva e anche Carlisle. Avevano una gran voglia di abbracciarsi e si vedeva ma si trattenevano, erano troppo orgogliosi ma si sa, l'orgoglio non porta da nessuna parte...

 

Ritorna all'indice


Capitolo 46
*** Saluti. ***


Buongiorno a tutti!!!

Devo dire che mi è piaciuto tanto scrivere questo capitolo!

E' arrivato il momento dell'operazione di Edward...e non è stato facile.

Comunque volevo dire che mi è dispiaciuto avere un calo delle recensioni nel cap precedente, forse non è piaciuto molto ma spero di rimediare con questo! Ringrazio le 122 persone che seguono, le 49 che preferiscono , le 19 che ricordano e a chi recensisce. Spero che vi piaccia il nuovo cap!!

Baci Fanny!

Capitolo

 

Pov Bella.

Era arrivato il momento, tra pochi minuti Edward si sarebbe operato. Jasper ed io eravamo nella stanza d'ospedale in cui ero stata appoggiata poiché lo stress mi toglieva tutte le forze tanto che non riuscivo neanche ad alzarmi. Dopo il litigio che avevo avuto con Alice e il mio svenimento non l'avevo più vista e mi dispiaceva, volevo che venisse da me...volevo chiederle scusa.

Jazz ma Ali? chiesi ancora.

Bella non lo so, l'ho lasciata con Carlisle rispose per l'ennesima volta ma sul suo volto non c'era ombra di noia.

Non verranno ad aspettare con noi?

Credo di si Bella, aspettiamo ancora un po' poi vado a vedere di persona mi sorrise ed io ricambiai debolmente.

Grazie...

Di niente.

Aspettammo per un altro quarto d'ora e poi vedemmo sbucare dalla porta Alice e Carlisle, con gli occhi gonfi e stanchi e poi mio padre anche lui triste.

Alice... dissi sorridendole e lei ricambiò.

Scusami Bella..ti prego disse abbracciandomi forte ed io la strinsi a me.

Scusami tu, sono stata cattiva non dovevo dirti quelle cose, so che mi vuoi bene

No Bella avevi ragione, sono stata un'egoista...mi sono fatta prendere dalle mie ansie e preoccupazioni dimenticando il vero motivo per cui ero qui...

Non fa niente...ora è tutto passato dissi e la vidi annuire, rimanemmo ancora un po' in quell'abbraccio rilassante e poi si distaccò da me.

Hai salutato Edward? chiesi

Si, tu? annuii, non avevo la forza di dire che l'avevo salutato...era stato straziante. Chiusi gli occhi appoggiandomi al cuscino e ripensai a tutti i bei momenti vissuti con lui per imprimerli bene nella mente. Non ti dimenticherò mai Edward...

 

Pov Edward

Attendevo che l'anestesia facesse effetto ma proprio non ci riusciva, era la seconda siringa che mi iniettavano. Nel frattempo pensavo a quello che ci eravamo detti io e Bella mentre entravo in quest'orribile stanza.

Tornerai e sarai guarito...tu lo sai che è così continuava a ripetermi ed io non lo sapevo ma lo speravo fortemente con tutte le poche forze che mi erano rimaste.

Mi piacerebbe promettertelo....ma non posso dissi

L'hai già fatto la guardai stranito.

Si vede che stai combattendo e che combatterai con tutto te stesso, questo è la tua promessa per me! le sorrisi era dolcissima.

Spero possa bastare

Basterà! le sorrisi ancora, non potevo farne a meno.

Ti amo...

Anch'io e sappi che non ce l'ho con te per niente... neanche se il nostro bambino si ammalerà, non è colpa tua ed io ti amerò per sempre quelle parole erano tutto ciò che mi serviva anche se non bastavano del tutto, perché anche se lei non pensava fosse tutta colpa mia io si!

A più tardi amore mio... dissi facendole una carezza e poi baciandole quelle labbra che desideravo da tempo.

A più tardi vita mia.... le accarezzai il pancione e le posai un bacio.

A più tardi piccolo mio...il papà tornerà da te dissi allontanandomi con le lacrime agli occhi.

Ma perché doveva essere così difficile? Dopo aver salutato Bella trovai Carlisle, James ed Alice che mi guardavano sofferenti. Ero la sofferenza di tutti.

Edward... disse James che fu il primo ad avvicinarsi e a stringermi forte.

James...ti voglio beneerano parole che non gli dicevo molto spesso ma ora me ne pentivo perché avrei potuto non dirgliele mai più.

Anch'io Edward...

Per favore James...prova a perdonarlo, fallo per me, per Alice ma soprattutto per la mamma...lei lo amava dissi guardando Carlisle.

Ma lui non l'ha mai amata...è stato solo egoista!

Sai che non è così... non ti chiedo di farlo subito ma provaci... annuì e si avvicinò Alice.

Ciao sorellina... non credevo di pronunciare quelle parole ma tra me e lei c'era subito stato un legame fortissimo.

Ciao fratellone disse piangendo.

Non piangere...io tornerò

Lo so! le sorrisi e le accarezzai la pancia dove sapevo che stava crescendo mio nipote.

Fa' la cosa giusta e prenditi cura di Bella e il bambino annuì debolmente e mi strinse forte.

Ti voglio bene...

Anch'io piccola dissi posandole un bacio sulla fronte e poi mi avvicinai a Carlisle.

Abbiamo ancora tante cose da chiarire disse.

Lo faremo dopo dissi convinto e gli sorrisi.

Non ho mai usato Cathrine...

Lo so!

L'ho amata...

Lo so!...Grazie papà... dissi e lui pianse ancora di più.

Ti voglio bene...figlio mio sussurrò. Mi stavo inoltrando nella sala operatoria finché non sentii una voce chiamarmi.

Edward! mi voltai.

Charlie...

Mi dispiace... per tutto disse.

Anche a me capo Swan... non volevo ferire Bella, io la amo

Adesso lo so gli sorrisi e mi diede una pacca sulla spalla.

Arrivederci capo Swan

Arrivederci teppistello!! disse e stavolta me ne andai sul serio...

Mi ridestai dai miei pensieri mentre sentivo la stanchezza affliggermi, era l'effetto dell'anestesia finalmente...prima avremmo fatto prima sarei tornato dai miei cari.

Ritorna all'indice


Capitolo 47
*** Ansia e panico. ***


Salve a tutti, so che non ci sono scuse per il mio ritardo né voglio trovarne, ho avuto problemi gravi che non sto qui a spiegarvi, data l’enorme attesa vi lascio subito al capitolo!

Scusate ancora! Un bacio.

Fanny.

 

Pov Bella

Erano trascorse tre ore da quando Edward era entrato nella sala operatoria ed io stavo impazzendo, tutti cercavano di tranquillizzarmi perché poteva essere pericoloso per il bambino ma era impossibile, avrei voluto essere dentro al suo posto, avrei voluto che Edward fosse sano, desideravo con tutto il mio cuore crescere nostro figlio con l’uomo che amavo.

“Bella, vuoi un po’ d’acqua?”  mi chiese Alice e negai con il capo.

“Sono tre ore che non mangi e non bevi niente e sono quasi le sette di sera, il bambino ne ha bisogno…”

“Non voglio niente Alice!” dissi secca e lei si zittì. Mi dispiaceva trattarla così ma non ne riuscivo a fare a meno, avevo paura, ero terrorizzata e non mi poteva chiedere di mangiare in quel momento.

All’improvviso vidi un’infermiera uscire allarmata dalla sala operatoria e rientrare dopo pochi secondi con un altro medico.

“Che succede?” chiesi preoccupata e vidi Carlisle guardarmi con il mio stesso terrore negli occhi.

“N-non lo so” sussurrò poi

Aspettammo altri cinque minuti in cui calde lacrime iniziarono a sgorgare dai miei occhi.

“Basta non ce la faccio più!” disse Carlisle prendendo un camice ed entrando nella sala operatoria mentre io continuavo a piangere.

“Piccola dai calmati…” disse mio padre abbracciandomi ed io lo strinsi con tutte le forze che mi erano rimaste. Non ce la facevo più…

 

 

Pov Carlisle

Decisi di entrare nella sala operatoria prima che la testa mi scoppiasse dall’ansia e quello che vidi non mi acque affatto, Edward aveva una crisi respiratoria e un’emorragia interna, lo stavano perdendo, ma io non l’avrei mai permesso.

“Signore ma non può stare qui!” esclamò un’infermiera.

“Si tolga davanti” dissi acido sorpassandola.

“Ma cosa vuole fare?”

“Voglio salvare mio figlio” dissi e andai ad operarlo io stesso.

 

 

Pov James

Non solo ero preoccupato per mio fratello dovevo anche stare in ansia per quell’idiota di Carlisle poiché non sapevo che intenzioni avesse.

“Ehi tutto bene?” mi chiese Kate

“No, non va tutto bene , diamine! Che vuole fare quel pazzo?” dissi urlando e le infermiere mi guardarono truci, ma me ne fregai e continuai…

“Non ha nessun diritto, non e nessuno!”

“James calmati, vedrai che lo faranno uscire prima che si avvicini ad Edward” cercò di consolarmi ma non ci riuscì.

“Se succede qualcosa a mio fratello, giuro che lo uccido!” dissi e dovetti essere molto convincente dato che tutti mi guardarono sbalorditi.

 

 

Pov Alice

La tensione era troppa: Bella piangeva, mio padre era scappato in sala operatoria e James diceva cose assurde su mio padre. Anch’io ero preoccupatissima ma cercavo di stare almeno un po’ calma, lo facevo per Bella che stava davvero molto male e avevo paura che potesse accadere qualcosa al suo bambino, aveva sempre avuto un distacco della placenta !

“Amore, ti va di prendere un po’ d’aria?” mi chiese Jazz dolcissimo, capiva sempre come mi sentivo…

Negai con il capo.

“Hai bisogno un po’ di tranquillità, non dimenticare che anche tu aspetti un bambino…”

“Ti pare che io possa dimenticare che aspetto un bambino?” dissi alzando la voce.

“Scusa non volevo dire questo…”

“Non ti preoccupare, hai ragione, andiamo un po’ fuori” dissi sentendomi improvvisamente stanca.

Ritorna all'indice


Capitolo 48
*** Non sono sicura più di niente ! ***


Rieccomi qui, lo avevo detto che sarei stata più presente. Voglio ringraziare tutti voi, sono contenta che abbiate continuato a seguirmi soprattutto chi ha continuato a recensire, sappiate che “Verità nascoste” esiste grazie a voi !

Ringrazio le 120 persone che seguono, le 50 che preferiscono e le 20 che ricordano la mia storia! Un bacio a tutti.

Fanny!

 

 

 

Pov Tanya

Non sapevo se Phil fosse morto ma di sicuro era gravemente ferito. Eravamo scappate dopo che Renée gli aveva sparato probabilmente a una costola. Ed ora eccoci su un treno, dato che non avevo il passaporto per viaggiare in aereo, dirette a Phoenix per poter chiedere aiuto a qualcuno ma ci avremmo messo almeno tre giorni per arrivarci.

Come ti senti?” mi chiese per l’ennesima volta Renée come una mamma apprensiva.

Sollevata” risposi e mi fece una carezza, secondo me era una madre modello solo che aveva sbagliato a scegliere le persone di cui fidarsi.

Perché non riposi un po’? Ci metteremo del tempo per arrivare”

Forse hai ragione…” dissi appoggiandomi alla sua spalla e lei mi cinse con un braccio, dopo poco caddi nelle braccia di Morfeo e stranamente non feci incubi…era davvero finita!

 

Pov Renée

Avevo ucciso un uomo e nonostante le mie ragioni fossero tra le più nobili mi sentivo un vero schifo. Cercavo di consolare quella creatura che aveva sofferto così tanto senza esserne realmente capace, non potevo far niente, il dolore che gli aveva inferto quell’animale era troppo…e pensare che avevo lasciato la mia famiglia per lui e che l’avevo amato. Ma avevo deciso, sarei tornata a casa, avrei chiesto aiuto a Charlie e poi mi sarei scusata con la mia famiglia e avrei fatto di tutto per farmi perdonare, era il minimo per cercare di dare nuovamente un senso alla mia vita.

Chiamai nuovamente Bella e questa volta, a differenza delle altre, il cellulare iniziò a squillare, dopo pochi minuti mi rispose qualcuno che non seppi riconoscere.

Pronto sono la madre di Bella, posso parlare con lei?” chiesi gentilmente.

Mi dispiace ma Bella non è con me al momento, posso farla richiamare più tardi?” era una voce maschile, mi sembrava Jasper.

Jasper sei tu?” chiesi

Si signora sono io...” mi rispose poco convinto.

Jasper che sta succedendo? Dove siete?” ero sempre più preoccupata.

Siamo all'ospedale di Volterra ma stia tranquilla perché Bella sta bene, non è per lei che siamo qui...”

Volterra? Arriviamo tra un paio d'ore” dissi staccando immediatamente.

Tanya? Tanya sveglia, dobbiamo scendere subito, dobbiamo tornare indietro...”

 

Pov Jasper

Jazz chi era?” chiese Alice

Renée, sta venendo qui...”

Cosa? Non può...verrà un infarto a Bella!”

Amore, amore sta tranquilla okay? Andrà tutto bene!” cercai di rassicurarla ma fu tutto inutile.

Jasper tu non capisci! Non possiamo permetterle di avvicinarsi a quest'ospedale, non immagini quanto sia sotto pressione Bella, sta rischiando grosso...”

Alice ma vuoi capire che non puoi pensare a tutto tu? Perché per un momento non provi a pensare solo a te e alla tua famiglia, non puoi preoccuparti sempre di tutti...” sbottai

Mi dispiace Jasper, ma ho già abbandonato una volta la mia amica e non intendo rifarlo...” disse prima di rientrare in ospedale lasciandomi li da solo.

Capivo quello che provava ma ovviamente pensavo anche al mio di bambino, lei non aveva ancora deciso ma io lo volevo già...

 

Pov Alice.

Jasper non capiva, non poteva capire! Stavo facendo tutto questo perché volevo che le persone che amavo fossero felici ma sembrava andare tutto storto, mio fratello era in sala operatoria a rischiare la vita, Bella stava rischiando un altro aborto, mio padre si sarebbe ucciso se fosse successo qualcosa a Ed, ne ero sicura, e infine ora ci si metteva la madre di Bella. Ma perché doveva andare sempre tutto storto?

Alice sei molto pallida ma che succede?” chiese Bella.

Ha appena telefonato tua madre, Jazz le ha detto dove eravamo e sta venendo qui” dissi tutto d'un fiato e la vidi impallidire.

Scusa ma...dovevo dirtelo!”

N-no, hai fat-to bene...scusatemi...” disse prima di alzarsi dal lettino e rinchiudersi in bagno.

Avevo fatto bene? Io non ero tanto sicura, in realtà non ero sicura più di niente!

Ritorna all'indice


Capitolo 49
*** E' finita ! ***


Salve a tutti, come va?? Eccomi con un nuovo capitolo! Purtroppo ci sarà una brutta notizia ma ormai vi ci starete abituando ! =)

Ringrazio le 121 persone che seguono, le 52 che preferiscono e le 22 che ricordano la mia storia! Un ringraziamento particolare va a chi recensisce!

Un bacio a tutti !!

Fanny

 

 

 

Pov Carlisle

 

Era trascorsa un'altra ora e mezza ed eravamo ancora in sala operatoria, stavo facendo di tutto per salvare mio figlio contro il parere di tutti i medici presenti ma sicuramente le sue condizioni stavano migliorando ,se anche di poco, in confronto a quando era nelle loro mani. La crisi respiratoria si era conclusa e avevo cercato di risolvere il problema emorragia. Ora dovevamo fare la cosa più difficile: esportare la leucemia, era così vasta che le possibilità di farcela erano pochissime ma io dovevo continuare a sperare ma soprattutto avrei provato qualsiasi cosa pur di salvarlo.

Mi scusi ma cosa sta facendo?” chiese uno dei medici accanto a me.

Faccia silenzio!” risposi.

Così rischia di ucciderlo più in fretta” ribatté un altro medico osservando la mia operazione, in parte avevano ragione.

Oppure lo salvo!”

E' impossibile! Senta è troppo rischioso non possiamo stare a guardare mentre uccide un paziente!”

Allora andate via!” dissi sprezzante, per loro era solo un paziente e pensavano solo al loro nome mentre quello era mio figlio e me ne fregavo del mio lavoro perché avevo il dovere di aiutarlo!

Il mio cuore batteva all'impazzata, se avessi sbagliato anche una sola mossa avrei ucciso Edward, ma quello era anche l'unico modo per farlo tornare da Bella,da suo figlio e finalmente da una famiglia vera.

Continuai la mia operazione lentamente, tutti attorno a me erano in silenzio dato che capivano che la situazione era troppo complicata, non potevo permettermi di sbagliare. Sentii un'infermiera sussurrare e uno dei medici zittirla immediatamente.

C'era un'ansia assurda in quella sala operatoria, mi sentivo soffocare ma dovevo resistere, avevo quasi terminato.

NO” sentii urlare l'infermiera nel momento stesso in cui la mia mano tremante sbagliò l'operazione finale...

Era finita !

 

 

 

POV Bella

Ero chiusa in bagno da circa un quarto d'ora, stava per arrivare mia madre ed io avevo pochissimo tempo per spiegarle tutto ciò che era successo, chi era Phil, chi era Tanya, dov'era Edward e cosa aveva, il bambino nella mia pancia e quello nella pancia di Alice, cosa c'entrava Carlisle in tutto questo, era tutto troppo complicato e non avevo abbastanza tempo per pensare.

Ad un certo punto sentii un urlo stridulo e sentii un vuoto nello stomaco incolmabile, come se fosse successo qualcosa di irreparabile.

Avete sentito?” chiesi uscendo immediatamente dal bagno.

Cosa?” chiese mio padre.

Qualcuno che urlava, ho sentito qualcuno che urlava!” dissi disperata.

Amore, amore, stai tranquilla! Vedrai che non è per Edward!” cercò di rassicurarmi ma non ci riuscì.

E per chi papà? Quasi l'intero ospedale è impegnato per salvare Edward oggi!”

Lo so tesoro, però devi stare calma! Lo capisci che fai del male al bambino?” disse severo ed io cercai di calmarmi ma era davvero impossibile, avevo sentito una donna urlare e temevo che fosse successo qualcosa ad Edward, anche perché nel momento stesso in cui avevo udito quell'urlo qualcosa dentro di me si era spezzato.

Sentii qualcuno abbracciarmi, era Alice, la strinsi forte.

Non ce l'ho con te, anche perché mia madre è l'ultimo dei miei problemi ora!” dissi sincera e restammo così abbracciate per un po'.

Vedrai che era un'altra paziente ad urlare” disse.

Allora l'hai sentita anche tu?” lei annuì

Ho paura Alice ,troppa!”

Anch'io, ma tuo padre ha ragione, dobbiamo mantenere un po' di calma, rischiamo grosso!”

Lo so, ti va qualcosa da bere?” chiesi e sorrise.

Vieni ti aiuto”

Non ti preoccupare, ce la faccio!” dissi per non pesarle, era incinta anche lei.

Stavamo per uscire dalla stanza quando rimanemmo molto sorprese!

Mamma!”

Amore” disse abbracciandomi.

Tanya? Ma che ci fai tu qui?” aveva un aspetto orribile, ma che ci faceva con mia madre? E Phil? Possibile che i segreti e le complicazioni non erano ancora finite?

 

 

 

POV Reneé

Ero fuori all'ospedale, durante il viaggio avevo cercato di trovare le parole adatte per dire ai miei familiari ciò che era successo ma non ci ero riuscita, non era facile chiedere scusa, dirgli che avevano ragione e che avevo ucciso Phil.

Tanya mi appoggiò una mano sulla spalla per incoraggiarmi ed io ,incapace di dire qualsiasi cosa, le sorrisi grata per quello che stava facendo per me.

Entrammo e chiedemmo di Charlie Swan ma non seppero dirci nulla.

Renèe” sentii e mi girai.

Jasper, ma che succede?”

Venga, le faccio strada...” disse solamente, guardò Tanya ma senza chiedere nulla proseguimmo. Arrivammo fuori ad una stanza e proprio mentre stavamo per bussare Bella aprì la porta.

Amore” dissi abbracciandola.

Tanya? Ma che ci fai tu qui?” chiese, ora toccava a me spiegare tutto!

Ritorna all'indice


Capitolo 50
*** Che razza di madre sono? ***


Salve a tutti ecco un nuovo capitolo appena sfornato!! Spero che vi piacerà anche se ne dubito: Bella sarà un po’ cattivella e verrà annunciata la brutta notizia!

Va be bando alle ciance =)

Ringrazio le 125 persone che seguono, le 51 che preferiscono e le 24 che ricordano la mia storia, un ringraziamento particolare va a chi recensisce. Ed ora vi lascio al capitolo.

Un bacio

Fanny

 

 

Pov Bella

“Mamma che ci fai con Tanya?” chiesi allibita.

“Tu la conosci?”

“Certo che la conosco…” la guardai e mi resi conto che aveva proprio una brutta cera.

“E’ una storia un po’ lunga…ma amore che sta succedendo?” chiese imbarazzata guardando la mia pancia

“Va bena mamma, la storia me la racconti in un altro momento, credo che Tanya abbia bisogno di aiuto”

“No-no sto bene!” disse lei terrorizzata.

“Tesoro vedrai che non ti faranno niente, hai solo bisogno di riposare” disse mia madre carezzandole una guancia e vidi Tanya tranquillizzarsi. Egoisticamente pensai che sembrava più sua madre che la mia, ignorava persino che fossi incinta.

“Va bene, ma non mi farò visitare!”

“Devi…” Tanya osservò lo sguardo di mia madre e annuì comprensiva.

“Va bene.”

 

Insieme andammo a chiamare un’infermiera che ci separò da Tanya per una visita cosi io e mia madre tornammo nella stanza con tutti i miei familiari, lei non la smetteva di guardare la mia pancia.

“Bella mi spieghi qualcosa per favore?”

“Mamma credo che non ci sia tempo…”

“Tesoro per favore non sapevo neanche fossi incinta ma perché?” ci stava male, si vedeva ed io mi sentivo in colpa per non averle parlato.

“Volevo parlartene appena Edward si fosse ripreso” mi giustificai ma fu inutile.

“Da quanto sei incinta?”

“Da cinque mesi…”

“Allora era per questo che stavi male quando ti venni a trovare?” chiese, stava ricomponendo i pezzi del puzzle.

“In effetti ci sono state delle complicazioni…”

“E perché non me l’hai detto tesoro?”

“Perché mamma? Ti ricordi quando ti venni a trovare? Quando mi prendesti per pazza per via di Phil? Bè ero lì per dirti che ero incinta!” dissi con voce sprezzante e lei cominciò  a piangere.

“Eri la prima persona a cui volevo dirlo perché sentivo che nonostante tutto rimanevi mia madre, la donna che mi ha dato la vita, che mi ha cresciuto e che mi amava più di tutti ma anche in quell’occasione sei riuscita a deludermi e a farmi ricredere !” dissi ancora con cattiveria e vedi tutti i presenti trattenere il respiro, forse neanche lei meritava tutto questo…

Mio padre mi mise una mano sulla spalla per farmi capire che stavo esagerando e cercai di calmarmi.

“Mi dispiace” sussurrò lei tra le lacrime e mi venne voglia di piangere ma ero arrabbiata e il mio orgoglio me lo impedì.

“Bè dispiace anche a me” dissi e uscii da quella stanza, avevo bisogno di stare da sola.

In quel momento esatto uscì un medico dalla sala operatoria e mi avvicinai frettolosamente.

“Dottore come sta Edward?” la faccia seria non mi tranquillizzava per niente.

“Ci sono state molte complicazioni…troppe!” disse e non potei più trattenere le mie lacrime.

“Mi dispiace signorina…”

“Le dispiace cosa scusi?” chiesi incapace di capire le sue parole.

“Edward non ce l’ha fatta” al suono di quelle parole il dolore fu troppo forte che persi i sensi e neanche mi ricordo se caddi o se qualcuno mi prese.

 

Pov Reneè

Sapevo che sarebbe stato difficile farmi perdonare dalla mia famiglia ma non avrei mai pensato che sarebbe stato cosi difficile sentire la verità da loro, quello che avevano provato, quello che gli avevo causato. Le parole di Bella mi rendevano fragile, inerme e mi facevano sentire una vera schifezza soprattutto perché erano tutte vere. Come potevo non sapere che mia figlia fosse incinta? Che razza di madre ero?

“Reneé mi dispiace ma…” fu Charlie e parlare ma lo interruppi.

“No…ha ragione, è tutto vero e quelle parole me le sono meritata”

“Il fatto è che Bella è sotto pressione e a volte non si rende conto di quando esagera” gli sorrisi.

“Ma come fai? Con tutto il male che ti ho fatto come fai a parlarmi ancora ma soprattutto a parlarmi così? Io mi odierei anzi…io mi odio!”

“Non dire così, tutti sbagliano…l’importante è rendersene conto…” non potevo fare a meno di sorridergli, era una persona stupenda.

Ad un certo punto sentimmo dei rumori ed uscimmo tutti dalla stanza, ciò che vidi fu un scena agghiacciante : Bella era tra le braccia di un dottore e aveva perso i sensi.

“Dottore ma cos’è successo?” chiese Charlie prendendo Bella tra le braccia e posandola dolcemente sul lettino mentre io non riuscivo a muovermi.

“Ha perso i sensi… dovevo immaginarlo… è stata colpa mia…scusate!” non capivamo cosa volesse dire, parlava a tratti e troppo velocemente.

“Cosa le avete fatto?” chiese Charlie scandendo le parole una ad una come se fosse una minaccia.

“Edward non ce l’ha fatta...mi dispiace…”

Ps. risponderò alle recensioni domani perchè devo scappare.

un bacio

Fanny

Ritorna all'indice


Capitolo 51
*** Non sarò mai più sola. ***


Eccomi qui =)

Scusate il ritardo ma ho avuto qualche imprevisto, mia madre si è operata ma ora va tutto bene e possiamo goderci le vacanze !!

Ringrazio chi mi segue, chi preferisce, chi ricorda e chi recensisce le mie storie!

Vi lascio al nuovo capitolo super intenso !!

Un bacio grande

Fanny

 

 

Pov Carlisle

 

E' inutile cercare di salvarlo ancora è morto !” disse ancora l'infermiera accanto a me ma non le diedi retta, continuai ad armeggiare sul corpo di mio figlio.

Basta io vado ad annunciare ai familiari la sua morte “ disse un altro medico ed uscì dalla sala operatoria ma io non mi arrendevo, non potevo.

Per tutti era finita ma per me, non doveva finire, avrei continuato finché qualcosa non sarebbe successo e non dovetti aspettare molto.

Avete visto ?”

Il cuore...”

Ma com'è possibile?”

Tutti attorno a me non riuscivano a credere possibile che il cuore di Edward avesse ricominciato a battere ma io lo sapevo dal primo momento che non poteva morire perché non lo avrei mai permesso.

Ma è completamente salvo ?”

No” risposi a bassa voce.

E' in coma, dobbiamo solo sperare che si risvegli...e al più presto “ dissi lasciando la sala operatoria.

Non era finita del tutto e purtroppo Edward non era completamente salvo, ma se avesse superato le 24 ore le possibilità che si risvegliasse sarebbero aumentate.

Andai nella stanza assegnata ad Alice convinto che avrei trovato i miei parenti ma non c'era nessuno.

Scusi, dove sono le persone che erano in questa stanza?” chiesi all'infermiera.

Si sono spostati perché la signora incinta ha avuto un malore...”

Pensai subito a Bella e mi feci indicare dove si erano spostati, trovai Bella addormentata e tutti gli altri che piangevano.

Cos'è successo?” chiesi urlando

E' svenuta quando ha saputo...” disse Charlie

Il bambino, come sta?” ero molto preoccupato.

Sta bene, è stato lo stress ma ora stanno riposando...mi dispiace Carlisle, mi dispiace tanto per Edward”

In quel momento mi ricordai del medico che aveva deciso di annunciare che Edward era morto.

Ma Edward non è morto!” esclamai e tutti si voltarono verso di me allibiti.

Ma che stai dicendo, è venuto un medico a dircelo” rispose James.

Lo so ma sono riuscito a salvarlo, la situazione non è delle migliori perché è in coma ma se riesce a superare le 24 ore potrebbe risvegliarsi e presto anche...” Alice come tanti altri scoppiarono a piangere, un po' per la gioia, un po' per la preoccupazione. Abbracciai i miei figli.

EDWARD ! EDWARD !” urlò all'improvviso Bella svegliandosi con le lacrime agli occhi e tutta sudata.

Continuava ad urlare e chiedere dove fosse Edward, feci lasciare la stanza a tutti e rimasi solo con lei, le dovevo parlare.

 

Pov Bella.

Mi ripresi dal mancamento che avevo avuto ma ero così stremata e addolorata che mi addormentai esausta.

Mi svegliai solo quando sognai Edward,non potevo averlo perso, non potevo!

Urlavo come una dannata, volevo sapere dove fosse Edward. Vidi tutti lasciare la stanza e rimasi sola con Carlisle, non volevo che mi facesse un'altra predica per il bambino, volevo Edward.

Bella calmati”

NO NO, VOGLIO EDWARD”

E' VIVO” urlò Carlisle e non seppi se credergli, avrebbe potuto mentirmi per farmi stare calma, ma Carlisle non mi avrebbe mai fatto una cosa del genere.

Davvero?” chiesi cauta.

Si, sono riuscita a salvarlo ma non del tutto”

Che significa che è vivo ma morirà?” non ci capivo più niente!

Significa che Edward è in coma Bella, e se riesce a superare le 24 ore potrebbe risvegliarsi!” cominciai di nuovo a piangere, non ce la facevo più, ma quando sarebbe finito tutto questo dolore? Carlisle mi abbracciò.

Bella, Edward ce la farà, tu non c'eri e non lo sai, ma è stato fortissimo, il cuore aveva smesso di battere e lui ha combattuto con tutte le sue forze e solo per tornare da voi e non credere che si arrenderà ora, capito?” annuii incapace di fare altro e mi appoggiai sui cuscini.

Chiamo gli altri” disse Carlisle per poi andare via.

Mi accarezzai la pancia.

Tesoro scusa, la mamma è stata tanto egoista, ma da ora in poi sarò forte, proprio come il tuo papà” dissi continuando ad accarezzarmi la pancia. Non mi accorsi che era arrivata Alice e la vidi con le lacrime agli occhi. A un certo punto sentii qualcosa..

Alice!” urlai toccandomi la pancia. Alice si precipitò accanto a me.

Bella che c'è stai male?” negai con il capo e ricominciai a piangere.

Alice l'ho sentito...” sussurrai nel momento in cui anche i miei parenti entrarono nella stanza e mi guardarono estasiati. Lo sentii di nuovo.

Ecco Alice, poggia la mano qui...” dissi e le presi la mano tra le mie e gliela poggiai dove pochi secondi prima avevo sentito il mio cucciolo muoversi.

Anche Alice lo sentì e iniziò a piangere dalla felicità con me. Guardò Jasper che si avvicinò a noi e la abbracciò forte.

Dopo Alice tutti vollero sentirlo ma lui decise che per quel giorno aveva fatto anche tanto, un po' di serenità ci voleva e ci beammo di quel piccolo momento tutto nostro. Mi addormentai poco dopo stanca, preoccupata ma anche serena perché non sarei stata mai più sola.

Ritorna all'indice


Capitolo 52
*** Non è il momento! ***


 

Eccomi qui con un altro capitolo, come state?

Allora, Per chi voleva sapere come avrei aggiornato ad agosto, voglio avvertire che mancano pochissimi capitoli alla fine e se ce la faccio li posto prima di partire ovvero il 7 agosto, altrimenti li posterò dal 21 agosto in poi, ovvero quando torno.

Spero che vi piaccia il prossimo capitolo, ho fatto un passo avanti di circa tre mesi, è un capitolo molto emozionante e spero che vi piaccia sul serio !

Ringrazio come sempre, chi segue, ricorda, preferisce e recensisce la mia storia !!

Un bacio a tutti

Fanny

 

TRE MESI DOPO

 

Pov Bella

Erano trascorsi tre mesi durante i quali mi ero trasferita a Volterra con tutta la mia famiglia per poter stare accanto a Edward che purtroppo non si era ancora risvegliato. Quando ci dissero che aveva superato le 24 ore eravamo tutti al settimo cielo ma adesso tutto era più difficile, i giorni passavano e le possibilità che si risvegliasse diminuivano. Il nostro bambino ,invece, cresceva sano e forte , ero all'ottavo mese ma ancora non sapevo il sesso, avevo preferito scoprirlo alla fine.

Bella, allora ti muovi?” chiese ancora Alice

Scusa ma sai com'è, ho una pancione che pesa una tonnellata!” dissi continuando però a seguire Alice che mi trascinava tra i negozi.

Hai ragione tesoro, scusa” disse affiancandomi e dandomi un bacio sulla guancia.

Ti va se ci sediamo un po' ?” le chiesi e lei annuì, trovammo una panchina e ci accomodammo.

Come ti senti?” mi chiese.

Triste...”

Non intendevo quello...”

Lo so Alice, scusa !”

Ci sei andata oggi?” mi guardò con gli occhi lucidi di quando parlavamo di Edward.

No, non ci sono ancora andata...mi fa troppa tristezza sapere che non può vedere nascere il nostro bambino” Alice mi abbracciò.

Non è detto e poi comunque ci saremo noi con te, non ti lasceremo mai e sarà come avere lui al tuo fianco” mi sorrise e ricambiai.

Sono proprio contenta che hai deciso di tenerlo sai?” le dissi accarezzando la sua pancia.

Non potevo fare altrimenti...è mio figlio e anche se ci è voluto un po' per capirlo lo amo con tutta me stessa.”

Alice ma cosa ti ha convinta? Non me lo hai mai detto...”

Tu non lo hai mai chiesto...”

E' vero” dissi e mi sorrise.

Mi avete convinta voi”

Intendi noi tutti?” chiesi

No, intendo tu Edward e il vostro bambino...sai ho visto quando hai salutato Edward prima che si operasse, ho visto quanto vi amavate e quanto amavate lui o lei, ho sentito quando si è mosso e ho capito che non volevo rinunciare al mio di bambino e anche che non era giusto che ci rinunciasse Jasper.” Ci abbracciammo entrambe con le lacrime agli occhi.

Sapevo che avresti fatto la scelta giusta sai ? E anche Edward lo sapeva!”

Si è vero...lui l'ha sempre saputo!” Sospirai al pensiero di Edward.

Andiamo da lui?” chiesi, dovevo vederlo.

Va bene” disse Alice sorridendomi.

Prendemmo l'auto di Alice e ci dirigemmo verso l'ospedale dove Edward era ricoverato. Potevamo entrare uno alla volta e andai io per prima.

Ciao amore” dissi e mi sedetti accanto a lui prendendogli la mano.

Come stai oggi? Sai Alice mi ha portata in giro per tutti i negozi, sono stanchissima ma la adoro, sarà una zia perfetta!”

Oggi il piccolo si sta dando da fare dentro la mia pancia sai? Scalcia più che mai...forse ormai è troppo stretto lì dentro...tra un mese uscirà e spero tanto che tu ti risvegli per vederlo venire al mondo.” Lo sentii stringermi la mano ma ormai non mi illudevo più, erano gesti inconsci, i dottori me lo dicevano sempre. Mi scese una lacrima e la asciugai subito, non doveva sapere che ero triste, dovevo dargli la forza per risvegliarsi anche se tutti attorno a me si stavano arrendendo, tranne i familiari ovviamente.

Gli baciai la mano e iniziai a leggere un libro che avevo preso alla biblioteca per lui, lo facevo sempre perché i medici dicevano che gli dovevamo parlare. Dopo un'ora trascorsa a leggere decisi che era ora di andare. Non appena mi alzai sentii un dolore allucinante all'altezza del pancia e mi risedetti. Ci riprovai ma il risultato fu lo stesso. Mi allungai per provare a premere il tasto d'emergenza ma un'altra fitta mi fece ritornare al mio posto. Non capivo cosa mi stava succedendo e avevo paura, le mie sembravano contrazioni ma mancavano altre 5 settimane al parto. Mi sforzai di riuscire a chiamare un'infermiera e finalmente ci riuscii .

Signorina che succede?”

P-per f-favore, mi aiuti” dissi tenendomi la pancia.

Le chiamo subito un medico” disse sparendo dalla mia vista per tornare poco dopo con Carlisle, Alice e tutta la mia famiglia.

C-carlisle, che succede?” Carlisle mi si avvicinò e mi aiutò ad alzarmi.

Vuole nascere Bella e tu mi devi aiutare okay ?” annuii incapace di fare altro.

Infermiera, presto in sala parto” disse Carlisle ,così mi poggiarono su una barella.

Ahhh...” urlai in preda al dolore.

Bella non spingere, respira, respira...” provai a fare ciò che mi diceva Carlisle ma non ce la facevo, il dolore era troppo forte.

N-non ci r-riesco !” urlai ancora.

Bella è importante che tu non spinga ora va bene? Riesci a capirmi?” disse e io annuii ancora.

Arrivammo in sala parto.

Ahhh...” un'altra fitta.

NON CE LA FACCIO Più CARLISLE!”

Siamo pronti Bella al mio tre spingi okay?”

Uno...due...tre, spingi!”

Aaaahhhh!” spinsi con tutte le mie forze.

Bene, brava respira...”feci ciò che mi diceva.

Di nuovo sei pronta? Uno...due..tre, spingi!”

CARLISLE !” urlai spingendo ancora, ad un certo punto qualcuno mi prese la mano ma non avevo idea di chi fosse, la strinsi fortissimo .

Ancora Bella, è quasi fatta...dai che lo vedo!” spinsi ancora e urlai ancora, dopodiché sentii che qualcosa mi scivolava via e mi sentii improvvisamente vuota.

E' nato Bella! E' una femmina...” disse Carlisle.

Iniziai a piangere...

Dammela” dissi prendendola tra le braccia, era una sensazione stupenda e lei era la bambina più bella che avessi mai visto.

E' bellissima...” sussurrai.

Come te...” sentii quella voce al mio fianco, ma non era possibile.

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 53
*** Non potevo non esserci ! ***


 

Salve a tutti, ecco un altro capitolo del quale però non sono molto fiera, non è venuto come me lo aspettavo ma non volevo farvi aspettare ancora anche perché non so se riuscirò ancora a postare in questa settimana.

Ringrazio chi mi segue, chi ricorda, preferisce e recensisce la mia storia. Un bacio a tutti

Fanny

 

 

 

 

Pov Edward

 

 

Non ne potevo più di tutto quel buio, sentivo i miei familiari parlarmi e io non potevo fare niente. Era come se fossi in un profondissimo sonno dal quale non riuscivo a svegliarmi, stavo lottando con tutte le mie forze per risvegliarmi ma il baratro era troppo profondo e non riuscivo a risalire. Giorno dopo giorno mi sentivo sempre più stanco e i miei passi avanti diminuivano. Avevo bisogno di forze ma non ce la facevo più, ho lottato e stavo lottando molto ma le cose si stavano facendo troppo difficili.

Ciao amore”

 

Che bello, di nuovo la sua voce, è una droga per me e non averla ancora sentita da stamattina mi stava facendo dare di matto.

 

Come stai oggi? Sai Alice mi ha portata in giro per tutti i negozi, sono stanchissima ma la adoro, sarà una zia perfetta!”

Non dovrebbe stancarsi così tanto, è incinta di otto mesi!

 

Oggi il piccolo si sta dando da fare dentro la mia pancia sai? Scalcia più che mai...forse ormai è troppo stretto lì dentro...tra un mese uscirà e spero tanto che tu ti risvegli per vederlo venire al mondo.

Lo spero anch'io amore

Cercai di farle capire che le ero vicino ma lei ormai credeva che quando le stringevo la mano erano gesti inconsci, glielo avevano detto i dottori per non illuderla, ma non era così.

Era triste lo sentivo ma perché non riuscivo a svegliarmi ?

Iniziò a leggermi un altro libro, lo faceva sempre ed io la ascoltavo ma non le parole, ascoltavo la sua voce. Dopo un bel po' smise, avrei voluto che continuasse ma sapevo che era giusto così, doveva prendersi cura di lei e del bambino.

A un certo punto sentii un gemito...cosa stava succedendo?

Signorina che succede?” era un'infermiera.

P-per f-favore, mi aiuti”

Le chiamo subito un medico

 

Non ci capivo più niente, Bella stava male.

C-carlisle, che succede?”

Vuole nascere Bella e tu mi devi aiutare okay ?”

Infermiera, presto in sala parto”

 

Dopodiché sentii un urlo agghiacciante e niente più. Bella stava per partorire, ed io non potevo non esserci. Doveva esserci un modo x risvegliarmi.

Ad un certo punto la sentii, la forza che mi mancava per risvegliarmi ora la sentivo scorrere nelle mie vene. Il mio bambino stava nascendo ed io dovevo esserci. Improvvisamente mi sentii leggero e lentamente sbattei un paio di volte le palpebre e aprii gli occhi.

Edward!” non riuscivo a parlare.

Edward mi senti?” annuii ad Alice. Dovevo andare da Bella ma come potevo farglielo capire?

Indicai la sedia a rotelle.

Che succede Ed?”

B-bella” sussurrai.

Che vuoi fare Edward?”

V-voglio andare d-da Bella!”

L'hai sentita?” chiese ed annuii. Mi aiutò ad alzarmi e mi fece sedere sulla sedia a rotelle, non sentivo le gambe ma non me ne preoccupai, dovevo solo andare da Bella.

Infermiera, Edward vuole entrare!”

M-ma c-come? N-non era...”

Infermiera non c'è tempo, Bella sta partorendo !” urlò Alice.

Ma lei è impazzita, si è appena risvegliato!”

L-la prego!” dissi io, così lei senza sapere cosa fare mi mise un camice e mi accompagnò da Bella.

CARLISLE !” sentii urlare Bella e le presi la mano, me la strinse fortissimo.

Ancora Bella, è quasi fatta...dai che lo vedo!” disse mio padre e Bella urlò e spinse ancora finché non sentii un pianto. Era nato !

E' nato Bella! E' una femmina...” disse Carlisle.

Bella iniziò a piangere e anche a me scesa una lacrima, era una femmina !

Dammela” disse Bella prendendola tra le braccia!

E' bellissima...” sussurrò

Come te...” risposi io guardandola.

Pov Alice.

Ad un tratto vidi Carlisle correre nella stanza di Edward e Bella era accasciata sulla sedia che si manteneva la pancia. Il bambino stava nascendo, così Carlisle la portò in sala operatoria. Mi sedetti accanto a Edward senza sapere che fare, volevo fargli compagnia. Gli diedi la mano e a un certo punto sentii che me la strinse più forte del solito, lo guardai e mi sembrò che avesse sbattuto le palpebre, ma forse mi ero sbagliata.

Lo guardai ancora e lo rividi fare lo stesso gesto per poi aprire del tutto gli occhi.

Edward!” non mi rispondeva.

Edward mi senti?” annuì alla mia domanda. Indicava la sedia a rotelle ma non capivo cosa volesse.

Che succede Edward?” chiesi.

B-bella!”

Che vuoi fare Edward?”

V-voglio andare d-da Bella!”

L'hai sentita?” chiesi incredula e lui annuì. Lo presi con fatica tra le braccia e lo portai sulla sedia a rotelle e poi convincemmo l'infermiera a farlo andare da Bella e lei lo accompagnò anche se restia alla nostra richiesta.

Rimasi lì in attesa con l'infermiera ma ero molto preoccupata, non per Bella, sapevo che era in gamba e se la sarebbe cavata, ma per Edward. Avevo notato che non riusciva proprio a camminare, l'avevo completamente preso in braccio, i dottori avevano detto che più passava il tempo più era a rischio ma non volevo pensare che Edward rischiasse di non camminare più. Mi sedetti e aspettai finché non uscì un dottore.

E' nata! “ disse sorridendo.

E una f-femmina?” chiesi emozionata e lui annuì, ero contentissima per Bella e Edward ma dovevo assolutamente parlare con mio padre.

Non posso entrare?” chiesi e l'infermiera mi guardò truce.

E' un parto non una festa!” disse acida ed io mi risedetti al mio posto...dovevo aspettare.

 

Pov Bella

Mi girai per guardare di chi fosse quella voce anche se non avevo affatto bisogno.

E-edward? C-che ci f-fai qui?” balbettai.

Ho sentito mentre avevi la contrazioni e non potevo non esserci, stava nascendo il nostro angelo” disse piangendo ed io piansi con lui. Era un momento fantastico, avevo la mia bambina tra le braccia ed Edward al mio fianco.

Ma come ti senti?” chiesi e lo vidi farsi cupo.“Stai bene?”

Si è tutto apposto amore, non ti preoccupare”disse senza convincermi. Carlisle dopo averci lasciato il nostro piccolo spazio corse ad abbracciare Edward e pianse.

Edward, figliolo, come ti senti?”

Sto bene papà, solo...una cosa!”

Cosa?” chiese preoccupato.

E' normale che non sento più le gambe?”

 

 

 

Buone vacanze a tutti ! un bacio! Fanny !

Ritorna all'indice


Capitolo 54
*** Finalmente un po' di pace ! ***


Ecco a tutti un nuovo capitolo che, non so esattamente perché, ma mi è piaciuto molto scrivere !! Spero che piaccia anche a voi. Penso proprio che questo sarà l'ultimo capitolo che riuscirò a postare prima delle vacanze quindi ho cercato di calmare un po' le acque e di dare un po' di tranquillità per non farvi rimanere sulle spine ansiosi di sapere cosa sarebbe successo! Ringrazio chi segue, preferisce, ricorda e recensisce la mia storia!

Un bacio a tutti!

Buone vacanze !!

Fanny

 

Pov carlisle

 

Eravamo nello studio del dottore che aveva seguito Edward e gli stavamo appunto spiegando che Edward non aveva più sensibilità alle gambe.

Edward devo farti una visita...”

Non camminerò più?” chiese subito

E' per questo che devo visitarti per capire se è solo una cosa temporanea e se hai bisogno di qualche operazione” ovviamente io ed Edward impallidimmo alla parola operazione.

No, non dovete preoccuparvi con operazione di questo calibro i rischi del coma sono quasi nulli, diciamo che mal che vadano non cambierebbe nulla...”

Nel senso che non camminerei più” affermò questa volta mio figlio e il dottore annuì.

Va bene dottore, ora preferirei andare dalla mia fidanzata che ha appena partorito ed è molto preoccupata”

Va bene Edward perché ora ho altre tre visite, ma domani ne faremo una molto accurata” annuimmo e poi accompagnai Edward da Bella.

Quando andammo nella sua stanza c'erano tutti i nostri parenti che guardavano la bambina ora pulita e vestita.

Tutti si voltarono a guardare Edward come se non riuscissero ancora a crederci.

Edward come stai?” chiesero quasi in coro.

Sto bene...”

Che ti ha detto il dottore?” chiese subito Alice.

Che dovrò fare una visita domani per capire se il mio stato di invalidità è permanente o temporaneo e se necessito di qualche operazione che però non ha rischi” chiarì subito prima che gli facessero altre domande.

Edward si posizionò accanto a Bella e le accarezzò una guancia.

Guarda Rebecca, il papà è accanto a noi “ disse e tutti ci voltammo verso di lei.

Rebecca?”

E' questo il nome?”

Avevi detto che non avevi ancora deciso!”

Erano tutti meravigliati e Bella arrossì a tutte quelle domande.

Si bé, non l'avevo ancora detto perché prima volevo chiedere il parere di Edward...”

Tranquilla amore è stupendo” disse stringendo a sé le sue donne.

 

In realtà me ne piacevano due...” restammo tutti ad ascoltare in silenzio.

Rebecca e Nicole, quale preferisci?” chiese ad Ed.

Nessuno, sono entrambi stupendi, quindi... benvenuta Rebecca Nicole Cullen.”

Mi voltai a guardarlo.

M-a c-che...” non riuscii a finire e lui mi sorrise.

E' giusto così papà, io sono un Cullen, sempre che tu voglia riconoscermi...” disse ed io come risposta lo abbracciai forte.

Certo che voglio riconoscervi, siamo stati troppo tempo lontani...” dissi usando il plurale senza accorgermene, James ci guardò ed io temetti una sua reazione negativa ma lui ci sorprese e ci abbracciò. Dopodiché uscimmo tutti per lasciare un po' i due da soli con Rebecca.

 

 

 

Pov Bella

Era una sensazione stupenda avere Edward accanto che ci abbracciava e coccolava. Dopo che tutti i nostri parenti ci avevano lasciati un po' soli con la nostra piccola ci godemmo il nostro momento. Edward teneva Rebecca tra le braccia e la adorava ed io adoravo guardarli, avevo temuto che questo momento fosse il più triste per me senza Edward e invece era il più felice in assoluto.

Edward...”

Dimmi amore...”

Volevo dirti che sono contenta, nonostante tutto intendo...”

Che vuoi dire?” chiese accarezzandomi.

Che non m'importa che tu stia su una sedia a rotelle, l'importante che ci sei...” temevo di aver detto una cosa che potesse rattristirlo invece mi sorrise.

Lo so amore, sei una persona stupenda e ti amo per questo, so che mi accetteresti comunque...mi hai perdonato anche quando vi ho abbandonate...”

L'hai fatto per noi e poi non sapevi di lei” ribattei subito per non fargli venire quei stupidi sensi di colpa. Mi sorrise ancora.

Sei dolcissima!” disse e ci scambiammo un bacio tenerissimo, era troppo tempo che non sfioravo le sue labbra, che non ne sentivo il sapore, era stupendo, e nonostante tutto ero davvero felice.

Ci interruppe qualcuno che bussava alla porta, sbuffammo come due bambini e poi scoppiammo a ridere contemporaneamente.

Signor Masen deve tornare nella sua stanza” disse l'infermiera.

Mi dia altri cinque minuti...”

Mi dispiace ma l'orario delle visite è finito da mezz'ora”

Lo so ma la prego...sono tre mesi che non vedo la mia fidanzata ed è appena nata mia figlia!” rispose testardo ma cordiale e vidi l'infermiera annuire.

Un quarto d'ora, dopodiché non voglio sapere nulla, abbiamo già fatto troppe cortesie per oggi” disse per poi andarsene.

Lo ridici?” chiesi

Cosa?” disse ma senza che risposi capì subito!

Sei la mia fidanzata è lei è il nostro angelo, e appena tutto questo sarà finito ci sposeremo e saremo felici, te lo prometto amore”

Ed io ti credo, hai mantenuto la promessa più importante, sei tornato da noi quindi d'ora in poi non avrò mai più dubbi...”

Non ne hai mai avuti, ti sei sempre fidata e affidata a me, sei stata l'unica...”

Non dire così, tutti sapevano che saresti tornato...” non capivo le sue parole

Ma mai come te, nelle ultime settimane sentivo che quando mi parlavano stavano perdendo le speranze, le loro voci erano spente come se si stessero arrendendo mentre la tua non lo è mai stata, certo c'erano momenti in cui eri più triste perché ti mancavo e avevi paura ma non ti sei mai arresa, mi hai sempre dato la forza per non buttarmi giù...”

Ma non era mai abbastanza...” dissi abbassando lo sguardo.

Non devi dire così, non è vero...”

Ma guarda che va bene così, se ci deve essere qualcuno che devi amare più di me sono più che contenta che sia il nostro angelo” disse carezzando una guancia a Rebecca.

Non essere sciocca, vi amo entrambe ne più ne meno dell'altra “ Gli sorrisi e ci scambiammo un altro bacio, sarei stata così per sempre ma poco dopo tornò l'infermiera e dovetti salutare Edward.

Buonanotte angeli miei e mi raccomando piccolina, fai dormire un po' la mamma” disse prima di baciarmi ancora.

Buonanotte...ti amo” risposi.

Anch'io ti amo” disse poi andò via sul serio.

Cullavo la mia piccola mentre pensavo a tutto ciò che avevamo passato, rimanevano ancora alcune cose in sospeso che dovevo risolvere. Mia madre era tornata a Phoenix per aiutare Tanya che era in terapia con una psicologa dato che i suoi traumi erano troppo profondi e non poteva uscirne da sola. Dopo il nostro litigio non ci sentivamo spesso ma invece notai che madre e mio padre si stavano riavvicinando, all'inizio non ero per niente d'accordo ma avevo visto mio padre molto meglio ultimamente quindi decisi che erano abbastanza grandi per risolvere le loro faccende. Infine ero stata così incasinata che non sapevo neanche che fine avesse fatto Phil ma finché sarebbe stato lontano dalla mia famiglia, potevo anche aspettare un po' prima di farlo rinchiudere in carcere per sempre.

I miei pensieri vennero interrotti dal pianto della mia piccola, era l'ora della poppata.

La feci mangiare con calma, era una sensazione fortissima, mi sentivo legata a lei in una maniera assurda, lei non poteva fare a meno di me per vivere e per me era lo stesso. Dopo averla fatta mangiare la osservai, aveva la testolina ramata come il papà mentre gli occhi erano color cioccolato come i miei, le diedi un bacio sulla piccolina testolina e poi la misi nella culla così che anch'io potei riposare un po', finalmente un po' di pace.

 

 

Ps. Non li faccio spesso ma vorrei proporvi un piccolo sondaggio oggi =)

Allora che ne dite del nome della piccola? Vi piace?

E come dovrebbero chiamarla tutti Rebecca o Nicole?

Spero che rispondiate in tanti!

Fanny

 

Ritorna all'indice


Capitolo 55
*** Arrestata. ***


Salve a tutti!

Sono appena tornata dalle vacanze, vi ho pensato tantissimo e non stavo più nella pelle dato che volevo postare il nuovo capitolo! Spero vi piaccia!

Ringrazio le persone che seguono, preferiscono, ricordano e recensiscono la mia storia!

Un bacio grande a tutti!

Fanny

 

Pov Edward

Ero nello studio del dottore e stavo attendendo con mio padre che arrivasse, ero molto preoccupato ma anche fiducioso ne avevo superate tante e ne sarei uscito anche da questa. La mattina presto ero andata da Bella per vedere come stavano lei e Nicole, stavano dormendo ed erano stupende. Le avevo salutate ed ero andato via per non svegliarle, non le avrei mai più abbandonate.

Dopo circa un quarto d’ora arrivarono due dottori, quello in cui ero in cura e un altro.

“Buongiorno” disse educatamente e noi rispondemmo altrettanto educati.

“Allora come ti senti Edward?”

“Bene, sto bene !”  risposi immediatamente

“Cerca di non minimizzare mi raccomando, sei appena uscito da un coma di tre mesi dobbiamo essere il più precisi possibile!” annuii

“Allora lui è il Dottor Meyer, ti farà una visita molto accurata che potrebbe durare anche più di un’ora va bene?”

“Va bene” dissi e mi diressi col dottore in un’altra stanza piena zeppa di macchinari. Prima mi fece sdraiare tastandomi quasi tutto il corpo poi mi fece risedere sulla sedie a rotelle. Mi diede qualche pugno sulle gambe e con mia grande felicità mi resi conto che quando i pugni erano più forti riuscivo a sentire dolore anche se non sapevo cosa questo potesse significare ma continuavo a pensare che fosse qualcosa di positivo. Come aveva detto Aro la visita durò un’ora e mezza dopodiché tornammo da mio padre che mi stava aspettando.

“Allora dottore come va?” chiese subito mio padre.

“Le devo dire che ero molto preoccupato, più di una parte del suo corpo non rispondeva bene ai comandi ma poi mi sono dovuto ricredere”

“E questo che significa?” chiesi.

“Significa che tornerai a camminare Edward ma ci vorrà del tempo ,almeno sei mesi e se siamo fortunati in un anno sarai apposto” gli sorrisi.

“Grazie mille dottore”

“Ovviamente dovrai fare delle terapie tutti i giorni per almeno un paio d’ore, man mano noterai dei miglioramenti anche se minimi, ma dobbiamo iniziare da domani stesso” annuii

“Posso andare ora?” il dottore sorrise della mia ipazienza, dovevo andare da Bella.

“Va bene, ci vediamo domani alla stessa ora per iniziare con le terapie!”

“Va bene, grazie mille dottore, arrivederci” dissi e mio padre mi accompagnò da Bella.

Quando arrivai da lei non mi aspettavo di trovarla in lacrime con Nicole tra le braccia che piangeva.

“Amore che succede?” chiesi avvicinandomi e asciugandole le lacrime.

“Mia madre è stata arrestata, pare che abbia sparato a Phil!”

 

Pov Bella

Ero molto ansiosa dato che Edward stava facendo la visita, l’infermiera  mi aveva detto che Edward era passato a salutarci stamattina presto, era dolcissimo!

“Buongiorno scricciolo” disse mio padre entrando.

“Ciao papà buongiorno anche a te!” dissi mentre lui mi lasciava un tenero bacio sulla guancia.

“Allora come stanno le mie donne preferite?” chiese andando vicino  a Nicole.

“Stiamo bene papà, solo un po’ stanche, Nicole è stata quasi tutta la notte sveglia ed io ovviamente con lei!” dissi guardando mia figlia adorante.

“Pensavo si chiamasse Rebecca!”

“Si papà ma si chiama anche Nicole!”

“Va bene ma io posso comunque chiamarla Rebecca?” risi sembrava un bambino.

“Certo papà, puoi chiamarla come vuoi!” sorrise e capii che desiderava prenderla in braccio.

“Perché non la prendi un po’?”

“Posso?” annuii e gliela passai. Era così contento e anch’io dopo tutto quello che avevamo passato!

“Edward sta ancora facendo la visita?” chiese interessato.

“Si, è già mezz’ora, chissà quanto durerà!” dissi impaziente, non ne potevo più.

Ad un certo punto squillò il cellulare di mio padre, lui mi passò Nicole e rispose. Non riuscivo a capire con chi stesse parlando finché non sentii il nome di mia madre. Cercai di capire cosa si stessero dicendo ma non capivo niente, solo notai che la voce di mio padre era molto preoccupata. Dopo qualche minuto staccò.

“Bella devo parlarti…”

“Papà che succede?” era pallido!

“Hanno arrestato la mamma!” disse ed io non capii più niente.

“C-come?”

“Sembra che abbia sparato a un uomo per legittima difesa ma non le hanno creduto”

“Papà ferma non ci sto capendo niente, c-chi era?”                                

“Il suo amante…”

“Phil?” chiesi ed annuì.

“Ma lui era un maniaco pedofilo, perché non le hanno creduto? E poi quando gli avrebbe sparato?”

“Tre mesi fa, non le hanno creduto perché pensano che gli abbia sparato per gelosia, era insieme a qualcun’altra quando è successo!” Capii subito che si trattava di Tanya, non poteva essere altrimenti.

“E questa persona non è stata interrogata, non ha detto quello che è successo?” chiesi incredula.

“A quanto pare ha avuto paura e ha detto che non è mai stata toccata e in più le analisi dei dottore che dimostravano gli stupri sono scomparse!”

“M-ma come scomparse?” Ma stiamo dando i numeri?” urlai e Nicole iniziò a piangere ed io con lei. Mio padre rimise la bambina nella culla che continuava a piangere e mi abbracciò.

“Devo andare da lei!” annuii.

“Ti tengo informata va bene?”

“Va bene papà, ti voglio bene!” dissi.

“Anch’io” mi rispose e andò via.  

Presi Nicole tra le braccia che continuava a piangere e piansi anch’io, non c’era mai fine al peggio. Mi sentivo uno schifo dato che l’ultima volta che le avevo  parlato l’avevo solamente insultata. Ma come poteva Tanya farle tutto questo? Dopo che mia madre l’aveva aiutata e sostenuta? Non riuscivo a capire…

Dopo qualche minuto arrivò Edward e mi trovò in lacrime che non riuscivo a calmare la piccola.

“Amore che succede?” chiese avvicinandosi e asciugandomi le lacrime.

“Mia madre è stata arrestata, pare che abbia sparato a Phil!” dissi continuando a piangere, Edward prese Nicole che si calmò all’istante la mise nella culla e mi abbracciò forte.

“Tranquilla amore, calmati, si risolverà tutto! Hai chiamato tuo padre?”

“Hanno telefonato lui che era venuto a trovarci, ora è andato da lei!” risposi a singhiozzi.

“Shh…non piangere!” disse cercando di calmarmi mentre mi lasciava dolci baci sulla mia testa.

“Quando finirà Edward? Quando?”

“Presto amore, te lo prometto !” disse e mi ricordai della sua visita.

“Amore ma com’è andata la visita? Sono orribile l’ho dimenticato !”

“Ehi…va tutto bene ! Guarirò, devo solo fare delle terapie e ci vuole del tempo! E tu non sei orribile, sei stupenda!” disse lasciandomi un bacio sul naso e facendomi sorridere.

“Stai meglio? Sembri molto stanca!” chiese ed annuii.

“Ho bisogno di riposare, Nicole non mi ha fatto dormire granché!”

“Tranquilla, dormi pure ci penso io!” disse e poco dopo mi addormentai con Edward che mi accarezzava una guancia…quanto lo amavo !!

Ritorna all'indice


Capitolo 56
*** Il bello di avere due nomi. ***


Sera a tutti,

Innanzitutto volevo dire che mi dispiace che nell’ultimo capitolo ci siano state solo due recensioni, spero che sia stato solo perché molti di voi sono ancora in vacanza! Comunque volevo precisare che non m’importa se i commenti siano negativi, preferisco comunque sapere se un capitolo non è andato molto a genio e perché.

Detto questo, ringrazio chi segue, preferisce, ricorda e recensisce la mia storia e vi lascio al nuovo capitolo!

Un bacio a tutti!

Fanny

 

Pov Bella

Mi svegliai un paio d’ore dopo ed Edward era ancora lì con le bambina tra le braccia. Gli sorrisi e lui mi diede un tenero bacio sulle labbra.

“Buongiorno dormigliona”

“Buongiorno amori miei” dissi baciando entrambi.

“Questa bimba vuole fare la pappa, è un po’ che ti cerca ma non volevo svegliarti…”

“Dai qua!” dissi sorridendo e prendendo Nicole.

Quando feci per spogliarmi mi resi conto che era da quella notte che Edward non mi vedeva senza vestiti in dosso e mi vergognai ma poi mi resi conto che avevamo condiviso così tanto che era inutile imbarazzarsi, così mi scoprii il seno e feci mangiare la mia piccola che era davvero affamata. Edward ci guardava incantato, come se stesse guardando chissà quale meraviglia e forse per lui lo era davvero.

“Siete bellissime!” disse infine ed io gli carezzai una guancia.

“Anche tu lo sei” dissi e ci scambiammo un altro dolcissimo bacio, era come se non avessi mai abbandonato quelle labbra per così tanto tempo, le mie si modellavano perfettamente alle sue, e finalmente risentii quella scarica elettrica lungo tutto il corpo che mi era mancata davvero tanto.

“Ho una sorpresa per te…”

“Mmm…davvero? E che cos’è?” chiesi curiosa.

“Adesso vedrai…” disse per poi uscire dalla stanza e tornare pochi minuti dopo con un vassoio pieno di roba da mangiare.

“Edward! Ma che hai combinato?”

“E’ venuta l’infermiera a portarti da mangiare prima, ma ho gettato tutto, quella roba aveva un odore e un faccia orribile, poi ho chiamato Alice e ti ho fatto preparare da mangiare!” disse e poggiò il vassoio sulle mie gambe. Posammo Nicole nella culla e poi cominciammo a mangiare, ma eravamo solo in due e quel cibo era per un esercito.

“Non ce la faccio più” dissi sospirando dopo aver mangiato una bella porzione di pasta con dell’insalata.

“Ha esagerato come sempre vero?” chiese e mi sorpresi di sentirlo parlare così.

“Sembra che la conosci davvero da una vita anziché da qualche mese!” dissi sorridendo.

“Si è vero, sembra anche a me; è una cosa che mi è venuta subito naturale, quando l’ho vista per la prima volta è stata come se l’avessi riconosciuta “ non potevo capire perché non avevo mai provato una cosa del genere ma le sue parole erano davvero stupende, piene d’amore per una sorella che aveva conosciuto da poco e che non aveva neanche avuto bisogno d’imparare ad amare.

Aspettai che anche Edward finisse di mangiare e poi decisi di chiamare mio padre per vedere come procedevano le cose ma non mi rispose.

“Perché non vai a riposarti un po’ amore?” chiesi ad Edward che aveva una faccia stanchissima.

“Non voglio lasciarvi da sole!”

“Ma non ti preoccupare, tanto tra un po’ è l’orario delle visite e vedrai che non sarò sola !”

“Sei sicura?” chiese ed annuii

“Va bene, a più tardi allora” disse lasciandomi un bacio sulla guancia, poi salutò Nicole e andò via.

Come avevo previsto dopo poco arrivò Alice, non la vedevo da dopo il parto.

“Tesoro come stai?” chiese abbracciandomi forte.

“Bene, oggi ho recuperato un po’ di sonno grazie ad Edward” risposi sorridendo “Tu come stai?” era un po’ che non glielo chiedevo.

“Le nausee mattutine aumentano ma sto bene…comunque non intendevo questo…” disse e capii.

“Te l’ha detto Edward?”

“In realtà mi ha telefonato tuo padre e mi ha avvertita…”

“E ti ha chiesto di starmi vicina!” conclusi io per lei

“Anche…” ammise.

“Non riesco a credere che Tanya abbia fatto una cosa del genere, si può dire che mia madre sì è comportata da tale più con lei che con me e guarda com’è stata ripagata!” dissi amareggiata.

“Ha avuto paura…”

“Per paura non si manda in galera la gente Alice!”

“Lo so Bella e hai ragione senza alcun dubbio ma bisogna anche comprenderla un po’…pensa a ciò che ha passato…”

“Lo penso e penso anche che è grazie a mia madre se ne è uscita!” ribattei sicura, mi dispiaceva per lei ma non accettavo ciò che aveva fatto a una persona che aveva solo cercato di aiutarla !

“Bè non so che dirti, l’importante ora è far uscire tua madre da quel posto e tuo padre mi ha detto che cercherà di recuperare le analisi, è tutto ciò che può fare!” annuii.

“Ma scusa non si possono rifare queste analisi?” chiesi con fare ovvio.

“Si se Tanya lo permettesse !” sbuffai, quella situazione era assurda !!

Alice rimase ancora un po’ e parlammo tanto di tutto, della sua gravidanza, della mia bambina, di come mi sentivo, di cosa avevo provato. Avevo preferito non mentirle le avevo detto che il dolore c’era ed era forte ma anche che era l’esperienza più bella che una donna potesse fare. Aveva preso la piccola in braccio e non mi sfuggì la lacrima che uscì dai suoi occhi e che subito asciugò. Era tenerissima, sapevo che aveva paura ma io un po’ ero riuscita a tranquillizzarla.

Dopo un’oretta decise di andare via.

“Ci vediamo domani okay?” chiese

“Va bene Alice, grazie di tutto!”

“Parli del mio pranzo super speciale?”

“Era per un esercito! Ma era tutto buonissimo! Grazie…” le dissi veramente grata

“Di niente amica mia...ti voglio bene!”

“Anch’io a domani!”

Quando Alice se ne fu andata feci mangiare di nuovo Nicole e poi cercai di riposare ma il pensiero di mia madre non me lo permise. Ero così in ansia, provai a telefonare di nuovo a mio padre che si ostinava a non rispondermi e mi innervosii parecchio. Chiamai a casa di mia madre anche se sapevo che nessuno avrebbe risposto ma provare non costava nulla. Ovviamente fu tutto inutile così decisi di lasciar perdere!

Dopo un po’ decisi di andare a vedere cosa stesse facendo Edward, mi spaventai molto quando lo trovai a terra che gemeva dal dolore.

“Edward tutto bene ?” dissi aiutandolo ad alzarsi.

“Si, sono stato uno stupido!”

“Ma cos’è successo?” sembrava così angustiato.

“E’ successo che mi sono dimenticato che queste stupide gambe non camminavano e mi alzato dal letto senza pensarci!” provai molta tenerezza nei suoi confronti, lo abbracciai forte.

“Si risolverà tutto amore, ci vuole solo del tempo!” mi stinse forte e poi ci scambiammo un lungo bacio pieno d’amore che somigliava più a uno sfioramento di labbra, era un bacio dolce ma anche passionale ed entrambi ci perdemmo nelle labbra dell’altro. Concludemmo quel bacio quando sentimmo tossire alle nostre spalle, era un’infermiera che mi stava dicendo che Nicole aveva appena ricominciato a piangere. Ci distaccammo ed entrambi andammo dalla nostra bambina.

“Ciao Rebecca, ecco il papà!” disse Edward avvicinandosi alla bambina e prendendola tra le braccia.

“Anche tu la chiami Rebecca?”

“E’ il suo nome no?” chiese confuso

“Dobbiamo trovare un accordo, io la chiamo Nicole e tu e papà la chiamate Rebecca, insomma questa bambina deve avere un solo nome o si confonderà!”

“Vuoi deciderne uno solo?”

“Voglio decidere come chiamarla finché non sarà lai a decidere tra i due nomi quale preferisce!”

“Secondo me possiamo chiamarla con entrambi, è questo il bello di avere due nomi!” ero molto indecisa. Edward aveva ragione però ero fortemente convinta che la bambina avesse bisogno di un solo nome, non poteva essere chiamata in due modi diversi, sarebbe andata fuori di testa prima di imparare a parlare !

“Non lo so Edward, continuo a credere che la bambina dovrebbe essere chiamata con un solo nome!”

“M sei capace di decidere tra due nomi che adori?” chiese ed io mi accorsi che in realtà non avrei mai saputo scegliere!

“Okay, hai ragione! Allora che facciamo, lasciamo che ognuno la chiami come gli pare?”

“Non come gli pare, ma con uno dei suoi due nomi e quando sarà più grandicella capirà il perché e vedrai sarà contenta!” annuii aveva ragione.

“E come gli spiegheremo il perché del  fatto che a differenza degli altri bambini ha due nomi ?”

“Le diremo la verità, ovvero che lei è speciale!” sorrisi a quella sua frase tanto dolce e abbracciai entrambi.

“Vi amo e sono l’uomo più fortunato della terra ad avervi!” disse e mi commossi leggermente.

“Anch’io ti amo Edward ed io sono la donna più fortunata dell’intero Universo, perché ho un fidanzato speciale che mi ha regalato una figlia stupenda che non smetterò mai di amare!” sigillammo il nostro piccolo momento con un altro bacio. Da quando ci eravamo ritrovati non riuscivamo a smettere di baciarci per ogni cosa, desideravo che non smettesse mai per poter sentire il suo sapore, dolce come il miele, sulle mie labbra per sempre.

Ci baciammo per un bel po’ di tempo finché non fummo interrotti dal nostro diavoletto che iniziò a piangere perché voleva la nostra attenzione così trascorremmo parte della nostra serata a giocare con Rebecca, Nicole !

Ritorna all'indice


Capitolo 57
*** Buone e cattive notizie. ***


Salve a tutti =)

Ecco un nuovo capitolo, ci saranno belle notizie per Edward ma un po' meno per Bella.

Spero vi piaccia.

Ringrazio chi segue, ricorda, preferisce e recensisce la mia storia!

Un bacio a tutti

Fanny

 

 

Pov Edward

Sgattaiolai in camera di Bella a notte fonda e me ne andai la mattina presto prima che qualche infermiera potesse venire a controllare Bella e la bambina e trovarmi con loro oppure scoprire che non ero in camera mia. Quella mattina avrei iniziato le terapie, speravo che non fossero troppo dolorose e che non mi togliessero troppe energie, dovevo comunque provvedere alla mia famiglia. Cosi quando Carlisle venne verso le otto e mezzo mi aiutò a lavarmi e a vestirmi e poi mi accompagnò dal dottor Meyer.

Buongiorno Edward come stai?” chiese cordialmente

Bene dottore grazie!”

Ti vedo proprio in forma, quindi suppongo che tu sia pronto per iniziare !” disse ed io annuii.

Si sono pronto” dissi guardando il tapis roulant di fronte a me.

O no Edward puoi stare tranquillo, è ancora presto per quello” disse indicando l’oggetto che aveva attirato la mia attenzione.

E che devo fare?” chiesi curioso.

Dobbiamo iniziare con qualcosa di semplice, ci limiteremo a muovere un po’ le gambe con qualche attrezzo, poi tra qualche mese proveremo a metterti in piedi e successivamente correrai su quel tapis roulant!” sorrisi quando concluse, non vedevo l’ora.

Ma come faccio a muovere le gambe se neanche le sento?”

Ti aiuterò io ovvio, la sensibilità dovrai riacquistarla pian piano allenando la parte del cervello che si è lesionata per fortuna temporaneamente!” annuii .

Bene, iniziamo !” mi prese le gambe e iniziò a tastarle e a muoverle. Nonostante non sentissi niente ero affaticato quando terminò. Mi capitava solo qualche volta di sentire qualcosa e il più delle volte era dolore o stanchezza. Il dottore mi aveva detto che era normale ma non potevo non essere preoccupato.

Ce la siamo cavati molto bene oggi, anche se non te ne accorgevi il più delle volte credevi che ti stessi sorreggendo invece eri tu che muovevi le gambe, forse ci vorrà anche meno del previsto, sei stato molto fortunato Edward!” sorrisi come un ebete per quanto ero felice.

Grazie mille dottore, a domani!”

A domani” mi salutò facendomi un occhiolino.

Corsi subito da Bella per darle la buona notizia ma mi resi conto che anche lei ne aveva una per me.

Ehi…” dissi entrando e mettendomi davanti a lei.

Ciao amore, com’è andata la terapia?” chiese apprensiva.

Tutto bene, ma cos’è questa valigia? Ti hanno dimessa?” domandai notando la valigia che stava riempiendo con i suoi effetti personali.

Si, la bambina sta bene anche se è nata in anticipo e non c’è motivo per cui io debba rimanere ancora qui!” disse sorridente, era felice e ovviamente anch’io lo ero per lei.

Bene anch’io ho una buona notizia!” si voltò per guardarmi. “Il dottore ha detto che la terapia è andata molto bene e che anche se non me ne accorgevo spesso muovevo le gambe da solo”

Grande amore! Che ti avevo detto?”

Si e c’è dell’altro!” dissi sorridendo e lei era ansiosa di sapere. “Ha detto anche che se continuo così ci vorranno meno di sei mesi per rimettermi in piedi!” A quel punto Bella mi strinse forte.

Sono stra felice lo sai?” mi disse continuando a stringermi, annuii.

Lo so e anch’io lo sono” dissi stringendola a me.

Però anch’io devo dirti una cosa e non è facile…” guardai Bella, era molto agitata e questa cosa mi preoccupava, cosa stava succedendo?

 

 

 

Pov Bella

Ero così contenta, Edward aveva passato la notte con noi ed era andato via la mattina presto per non farci scoprire, sembrava andare tutto nel verso giusto, tranne per mia madre ovviamente. Mio padre non mi aveva richiamato e aspettavo un orario decente per poter riprovare a chiamarlo.

Feci una colazione leggera e verso le nove e mezzo sentii bussare alla porta e vidi entrare un’infermiera.

Buongiorno signorina, volevo avvisarla che tra qualche minuto passerà il vostro ginecologo con il pediatra per sua figlia”

Va bene grazie mille infermiera!” dissi cordiale.

Di nulla arrivederci!” mi salutò ed io le sorrisi.

Mi ricomposi leggermente e come aveva detto l’infermiera dopo circa un quarto d’ora arrivarono il ginecologo e il pediatra.

Buongiorno signorina Swan come sta?” chiese il mio ginecologo.

Bene grazie” dissi e lo vidi annuire.

Siamo qui per fare un ultimo controllo!”

Cioè, mi state dimettendo?” chiesi incredula.

Si non c’è alcun motivo per il quale dobbiate rimanere ancora, ovviamente se il pediatra è d’accordo!” annuii aspettando l’esito della visita di Nicole, ero molto in ansia, le visite mi mettevano agitazione soprattutto se poi riguardavano mia figlia. Quando ebbe finito lo guardai, aveva proprio deciso di tenermi sulle spine.

Mangia regolarmente?” chiese poi ed annuii.

Si ogni tre ore e spesso un po’ prima!” risposi prontamente.

Il vostro latte vero?”

Si ma dottore c’è qualcosa che non va?” chiesi preoccupata e lui negò con il capo.

No signorina volevo solo accertarmi che mangiasse abbastanza, non bisogna mai sottovalutare i bambini che nascono prematuramente” annuii alle sue parole.

Direi che potete andare via anche oggi, fissiamo solo la prossima visita pediatrica per la ma bambina va bene?”

Va bene!” acconsentii e fissammo la visita successiva una ventina di giorni più tardi sotto mia richiesta.

Mi avvertirono che dovevo compilare dei moduli e poi andarono via così approfittai per chiamare mio padre. Mi rispose al terzo squillo.

Ciao tesoro”

Ciao papà, ma che fine hai fatto?”

Scusa Bells, sono stato molto impegnato!” aveva una voce molto stanca.

Come vanno le cose?” chiesi ma non mi rispose subito.

A dire la verità non molto bene…” rispose poi.

Non sei riuscito a fare granché vero?”

No e mi sento davvero inutile” era molto afflitto e mi faceva tanta tenerezza vederlo così ma ero anche molto orgogliosa di avere un padre stupendo, non molti avrebbero fatto quello che stava facendo lui per la mamma dato quello che era successo.

No papà non sei affatto inutile e sono sicura che alla mamma basta anche solo sapere che sei li per lei…” dissi cercando di consolarlo e forse un po’ ci riuscii.

Parlammo un altro po’ e mi raccontò che aveva parlato con i legali ma che purtroppo non avevano prove che Phil avesse violentato Tanya. Poi mi venne un’idea.

Aspetta un secondo papà ,ma posso testimoniare io!”

Che c’entri tu scusa?” chiese agitato.

Phil un anno e mezzo fa, all’inizio che mi frequentavo con Edward, ha cercato di aggredirmi!” affermai e lo sentii innervosirsi.

E quando me ne avresti parlato?” domandò poi arrabbiato.

Non è successo niente, Edward intervenne subito!”

Io lo uccido quel bastardo!” urlò e scaraventò qualcosa a terra.

Papà calmati, dobbiamo pensare alla mamma ora! Credi che possa essere d’aiuto?”

Non lo so Bella, devo parlare con gli avvocati ma dubito che la tua versione sia accettabile per il giudice, sei comunque sua figlia!” aveva ragione però cosa ci costava provare.

Papà comunque arriverò da te in settimana” decisi all’istante.

Ma come? Ti hanno dimessa?”

Si, me l’hanno appena detto e sarò molto più utile li da te che qui…”

E Edward?” chiese sapendo quanto mi costasse lasciarlo qui.

Lui deve continuare le terapie qui ed è giusto che io stia con la mia famiglia in questo momento” affermai decisa. Non era d’accordissimo perché sapeva che ne avrei sofferto ma non obbiettò.

Va bene tesoro, come vuoi” disse, poi ci salutammo e staccammo la telefonata.

Rimaneva solo da dirlo a Edward.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 58
*** Egoismo ***


Sera a tutti,

Ecco un nuovo capitolo, non succederà niente di eclatante, Bella ed

Edward parleranno e la prima prenderà una decisione abbastanza

difficile!

Non aggiungo altro, spero vi piaccia.

Ringrazio chi segue, preferisce, ricorda e recensisce la mia storia.

Un bacio a tutti

Fanny

 

Pov Bella

Però anch’io devo dirti una cosa e non è facile…” dissi agitata.

Bella, mi stai facendo preoccupare!”

No amore, non è niente di grave!” cercai di calmarlo ma non funzionò così mi affrettai a dirgli quello che dovevo.

Ascolta ho sentito mio padre e non se la passa molto bene”

Mi dispiace...” disse ma non immaginava cosa io stessi per dirgli

Edward non capisci... lui e la mamma hanno bisogno di me ed io…devo andare!” terminai e aspettai una sua reazione che non tardò ad arrivare.

Ma posso venire con te?” chiese preoccupato

No, Edward non puoi...”

Ma perché?” domandò triste.

Perché devi fare le terapie!”

Ma posso farle a Phoenix!”

Edward per favore, qui hai il tuo dottore e non puoi tornare con me! Non staremo via a lungo!” cercai di convincerlo ma la sua espressione mi faceva venire da piangere.

Per favore Bella, non possiamo stare ancora lontani lo capisci vero?”

Non fare così Edward, cerca di capire devo andare!”

Ma non voglio impedirti di andare amore, voglio solo poterti stare accanto, non impedirmelo!”

E invece devo…per il tuo bene!” mi piangeva il cuore a vederlo così afflitto ma sapevo che stavo facendo la cosa giusta, non era facile neanche per me.

Quando parti?” chiese poi.

Pensavo domani mattina, devo solo vedere se c’è un volo disponibile e farmi una nuova valigia con dei vestiti puliti!”

Bella…non so se ce la farò!” mi sedetti sule letto di fronte a lui e gli presi il viso tra le mie mani per guardarlo bene negli occhi e viceversa.

Amore ascolta, torneremo presto, neanch’io ce la faccio a starti lontano a lungo dopo tutto il tempo che siamo stati costretti a trascorrere separati ma la mia famiglia ha veramente bisogno di me in questo momento e non posso non andare!”

Anch’io sono la tua famiglia e anch’io ho bisogno di te…” sussurrò abbassando lo sguardo e mi fece una tenerezza assurda. Non sapevo cosa fare né cosa rispondergli, era molto difficile per me ma forse era molto più difficile per lui.

Va bene cercherò di aiutare la mia famiglia restandoti comunque accanto” mi arresi.

No Bells ,non voglio costringerti a rimanere qui con me perché so che potresti pentirtene un giorno e non lo permetterei mai, non sono tanto egoista, voglio solo che tu mi permetta di venire con te!”

Edward neanch’io sono tanto egoista e non ti permetterò di interrompere le terapie con il dottor Meyer dati i risultati che stanno dando!”

Bella ti prego…”

No Edward o così o niente!” stava per ribattere ma la piccola iniziò a piangere ed io mi dedicai a lei. La feci mangiare e poi la cullai finché non si addormentò, Edward voleva riaprire il discorso ma non glielo permisi.

A chi telefoni?” mi chiese.

Ad Alice, le voglio chiedere se può darmi lei uno strappo a casa!” annuì.

Bella io…” lo interruppi.

Shh…lascia stare” dissi stampandogli un bacio sulle labbra e uscendo fuori al balcone per avere più campo.

Pronto Bella?”

Ciao Alice, come stai?”

Bene ma a te tutto a posto? Come mai mi stai chiamando così presto?” si agitò subito.

Tutto benissimo Ali, avrei solo bisogno di un favore!”

Dimmi tutto!” era sempre così disponibile!

Mi hanno dimessa proprio questa mattina e avrei bisogno di qualcuno che mi dia uno strappo a casa!”

Ma a casa qui giusto?”

Certo!” cosa credeva? “Perché questa domanda Alice?

Ho parlato con tuo padre e mi ha detto della tua idea…”

No Alice, ho cambiato idea non posso più andare!” dissi risoluta, non mi chiese nulla ma sapevo che me l’avrebbe chiesto quando sarebbe venuta a prendermi.

Va bene allora tra quanto arrivo?” chiese.

Devo compilare dei moduli prima quindi ci vediamo tra un’oretta va bene?”

Certo a più tardi, un bacio!”

Un bacio anche a te e grazie!”

Di nulla!” disse e riattaccò. Ero indecisa sul da farsi ma non potevo rimandare, dovevo telefonare a mio padre per dirgli il cambio di programma.

Ehi Bella come stai?” rispose con voce esausta.

Ciao papà va tutto bene! Lì ci sono novità?”

No nessuna amore…”

Senti papà non posso venire lì da te ma voglio comunque aiutarti in qualche modo, dimmi qualsiasi cosa e la faccio…”

Tranquilla Bells, posso solo sapere come mai hai cambiato idea?”

Per Edward papà non posso lasciarlo da solo, vorrebbe venire con me ma deve fare le terapie e non posso permettergli di interromperle e in più Rebecca ha solo qualche giorno, non me la sento di affrontare un viaggio in questo momento!”

Non ti preoccupare piccola, me la caverò anche da solo!” era così comprensivo che avrei voluto abbracciarlo fortissimo.

Papà però ti prego, qualsiasi cosa chiamami, voglio potervi aiutare comunque va bene?”

Va bene amore, ora devo andare ho un appuntamento con l’avvocato…”

Come mai?” chiesi e poi mi ricordai della mia testimonianza.

Nulla tesoro, nulla a più tardi okay?” disse facendo finta di niente, non voleva farmi pesare il fatto che avessi deciso di non andare.

Va bene papà, ti voglio bene!”

Anch’io Bells” disse e riattaccò. Sospirai pesantemente, mi sentivo un verme ma non potevo fare altrimenti. Dovevo prendere una decisione e l’avevo fatto, non mi sarei pentita di aver aiutato Edward ma forse un po’ mi sarei pentita di non aver aiutato mia padre.

Ps. il capitolo è un pò corto ma presto ne posterò un altro!

Baci

Fanny

Ritorna all'indice


Capitolo 59
*** Come ai vecchi tempi. ***


Salve a tutti =)

Ecco un nuovo capitolo, ci sarà un Pov Edward per capire un po' le sue emozioni in tutta questa vicenda e poi un Pov Alice !

Spero che vi piaccia! Ringrazio chi segue, preferisce, ricorda e recensisce la mia storia!

Un bacio a tutti !

A presto !

Fanny

 

Pov Edward

Mi sentivo uno schifo, avevo sentito la telefonata che Bella aveva fatto al padre e mi sentii davvero in colpa. L’avevo costretta a decidere tra me e sua madre e non avrei dovuto farlo. Quando poi la sentii sospirare mi resi conto di quanto fosse grave il mio egoismo, sapevo che si sarebbe pentita di quella scelta magari non si sarebbe pentita di essermi stata accanto ma comunque avrebbe avuto dei rimorsi per non aver aiutato sua madre.

Mi avvicinai e le presi una mano.

Ehi…” mi disse cercando di mascherare ciò che provava ma con me non ci sarebbe mai riuscita, era un libro aperto e riuscivo a leggerle dentro.

Va tutto bene?” chiesi preoccupato.

Certo però devo sbrigarmi a compilare dei moduli e devo ancora finirmi di preparare, Alice sarà qui tra 45 minuti!” disse sgattaiolando via.

Dai tu un occhio a Rebecca? Non vorrei portarla con me, potrebbe svegliarsi!” disse alzando la voce per permettermi di sentirla.

Vai pure ,la tengo io” dissi urlando a mia volta.

Non sapevo davvero cosa fare, sapevo che la cosa giusta sarebbe stata lasciarla partire ma non riuscivo a starle lontano, non potevo permetterle di allontanarsi ancora da me dopo tutte quello che avevamo passato e mi dispiaceva essere egoista ma non me la sentii di convincerla a partire. Dopo una ventina di minuti Bella tornò e finì in fretta di prepararsi giusto in tempo per quando arrivò mia sorella.

Hey fratellone come stai?”

Bene Alice e tu?” disse con lo sguardo basso e quindi non la convinsi.

Tutto bene, ma non sei contento che dimetteranno Bella?”

Certo che sono contenta e non vedo l’ora che dimettano anche me…”

Tranquillo non credo ci vorrà ancora molto!” cercò di consolarmi.

Speriamo…”

Eccomi Alice sono pronta!” disse Bella uscendo dal bagno. Era magnifica, aveva un vestito lilla che modellava le sue dolci forme del parto, aveva legato i capelli e messo un filo di trucco perché riteneva di essere troppo pallida.

Perfetto, andiamo allora!” rispose Alice e Bella mi si avvicinò con la bambina.

Ci vediamo oggi va bene?” chiese ed io annuii e poi ci scambiammo un tenero bacio, salutai anche la mia piccola e poi andarono via e un senso di vuoto mi opprimeva già. No, non potevo permettere che andassero via senza di me.

 

 

 

Pov Alice

Quando andai a prendere Bella, Edward mi era sembrato molto strano, ed ero convinta che era tutto collegato al fatto che Bella avesse deciso di non partire.

Non mi chiedi perché non parto?” mi chiese Bella sorpresa, destandomi dai miei pensieri.

E’ per Edward, non è così?” chiesi e lei annuì.

Voleva a tutti i costi venire con me e non posso permettergli di interrompere le terapie con il dottor Meyer!”

E a tua madre non ci pensi?” chiesi.

C’è mio padre con lei e poi gli ho detto che per qualsiasi cosa può chiamarmi, voglio cercare di essere utile anche da qui…” annuii alle sue parole.

E sei sicura che non te ne pentirai?”

No!” rispose e mi sorpresi della sua schiettezza e sincerità. Le poggiai una mano sul ginocchio cercando di consolarla ma sapevo che non sarebbe servito a molto quindi provai con altro.

Ti va di andare a pranzo fuori, ho una strana voglia…”

Certo! Non posso permettere che la mia cognatina e il mio nipotino non soddisfino le voglie” disse sorridendo.

Così ci trovammo a pranzare in un pub con hamburger, patatine fritte e coca per entrambe. Nessuna delle due poteva bere una birra, io ero incinta e lei doveva allattare quindi ci accontentammo di una coca.

Allora soddisfatta?” mi chiese ed annuii con la bocca piena.

Ne avevo proprio bisogno” dissi dopo aver ingoiato un altro boccone.

Sai domani scoprirò se è un maschio o una femmina e Jasper non vuole saperlo quindi mi chiedevo se ti andava di accompagnarmi!” rivelai poggiandomi una mano sulla pancia.

Certo che mi va, non me lo perderei per nulla al mondo!” le sorrisi grata, era così dolce.

Dopo una mezz’oretta decidemmo di andar via. Mi diressi verso casa mia.

Alice ma dove vai?”

Ho una sorpresa per te…” dissi.

Ma siamo a casa tua?” annuii

C’è una sorpresa per me a casa tua?” chiese ancora curiosa.

Esatto!” confermai. La aiutai a scendere dalla macchina tenendole la bambina mentre lei prendeva il passeggino dal cofano e ci dirigemmo al terzo piano con l’ascensore.

Pronta?” chiesi fuori dalla porta e lei annuì. La aprii piano sicura che ci stesse aspettando.

Esme!” urlò Bella appena la vide per poi gettarsi tra le braccia di mia madre.

Bella tesoro…” disse mia madre stringendola e commuovendosi.

Dai fammi vedere la piccola” disse mia madre dopo essersi staccata da Bella. Quando la vide nel passeggino le luccicarono gli occhi.

Ma è stupenda! So che ha due nomi vero?” chiese e Bella annuì.

Rebecca, Nicole Cullen!” disse e mia madre smise per un attimo di respirare sentendo il cognome di mio padre.

Oh scusa Esme… i-io non volevo, mi dispiace!” si scusò.

Tranquilla piccola, lo sapevo già però mi fa comunque uno strano effetto” disse e subito le tornò il sorriso sulle labbra.

Che ne dici Bella? Resti da noi stanotte?” chiesi io.

Non saprei, forse non è il caso, io posso anche non dormire ma non vorrei che Rebecca vi tenga sveglie tutta la notte!”

Ma dai Bella, non c’è alcun problema e poi devo fare pratica no?” dissi facendo l’occhiolino e sorrise.

Va bene allora!” accettò e ovviamente io avendo previsto già tutto ero anche andata a prendere le sue cose.

Passiamo da me per prendere qualcosa?” chiese ma guardandomi capì che avevo programmato tutto!

Sei un diavolo!” disse e ridendo ci buttammo sul divano, come ai vecchi tempi!

Ritorna all'indice


Capitolo 60
*** Tradimenti ***


Ciao a tutti =)

ecco il nuovo capitolo, so di essere un po' in ritardo ma è iniziata la scuola, professori nuovi, compiti tutti i pomeriggi e non ho avuto proprio tempo.

Ringrazio tutti coloro che seguono, preferiscono, ricordano e recensiscono la mia storia.

Un bacio a Tutti

Vi lascio al capitolo !

 

Pov Bella

Verso tardo pomeriggio decisi che era ora di andare da Edward, ero sicura che mi stesse aspettando.

Alice vuoi venire con me da Ed?” chiesi alla mia amica.

Certo! Altrimenti come ci arriveresti?” domandò con tono scherzoso.

Vorresti dire che non mi presteresti la tua auto?” feci io con finto tono indignato e poi scoppiammo a ridere.

Ragazze posso chiedervi una cosa?!” ci voltammo entrambe verso Esme.

Certo!”

P-posso venire con voi?” Alice annuì e non sembrava per niente sorpresa io invece lo ero parecchio.

C-certo che puoi Esme” dissi infine incredula.

Uscimmo di casa e chiesi a Alice di poter guidare, tanto Esme si era innamorata di Rebecca e non la lasciava un attimo. Arrivammo qualche minuto di ritardo a causa della mi guida un po’ più lenta di quella di Alice e infatti fu proprio quest’ultima a prendermi in giro per tutto il tragitto.

Quando entrammo nell’ospedale vidi Esme molto nervosa, lei conosceva Edward poiché l’aveva visto con me qualche volta quando eravamo insieme a Phoenix, mi sembrò comunque molto strano che non avessi mai notato qualcosa di strano nei suoi comportamenti con lui , era riuscita a mascherare tutto alla perfezione.

La prima ad entrare nella sua camera fui io.

Ehi amore eccoci qui” dissi e i suoi occhi si illuminarono, era così dolce.

Mi siete mancate tantissimo” disse abbracciandomi. “Ma dov’è Rebecca?” chiese poi guardandosi attorno.

Sta per arrivare” dissi un attimo prima che entrarono Alice , Esme e la piccola.

Ciao sorellona” disse non notando Esme quando poi la vide s’immobilizzò, e divenne immediatamente nervoso.

Ciao Edward ti ricordi di me?” chiese Esme gentile e lui annuì, incapace di dire una sola parola.

Io…volevo solo salutarti e…”

Mi dispiace” disse lui all’improvviso.

Per cosa scusa?” chiese Esme incredula, aveva capito per cosa Edward si stesse scusando ma non era di certo colpa sua.

Per tutto, so che questa storia non deve averle reso le cose facili…”

Edward non sta a te scusarti, tu non hai colpe e non sono venuta qui per darti colpe o responsabilità che non hai mai avuto, ma solo per dirti che mi dispiace per tutto quello che hai passato in quest’anno e per vedere come stavi perché tengo a Bella come se fosse figlia mia e voglio solo che siate felici con la vostra bambina” il discorso di Esme mi commosse un po’ e aspettai una reazione di Edward, ma lui sembrava assolutamente assorto, poi parlò.

Però devo chiederti scusa per una cosa…” Esme non parlò ma attese che Edward si spiegò.

Ho dato il cognome di suo marito a mia figlia senza neanche chiederle se le stesse bene e…” Esme lo interruppe.

Edward, Carlisle prima di essere mio marito è tuo padre, e non dovevi chiedere a me il permesso per questo, è una scelta solo ed esclusivamente sua e se a lui sta bene il mio consenso non serve !”

Quindi lei è d’accordo?”

Certo, ho sempre pensato che a voi non dovesse mancare niente, non è stata colpa vostra e non vi ho mai considerati responsabili di niente e devo dirti che non ho dato neanche la colpa a Carlisle, tutti abbiamo fatto degli errori e ne abbiamo pagato delle conseguenze l’unica cosa che rimpiangevo era che di tutta questa storia ci erano andati due bambini di mezzo che avevano sofferto parecchio!”

Non ti sei arrabbiata con papà?” s’intromise Alice.

Non proprio...all’inizio me ne sono andata di casa, ero incinta di te di tre mesi e fu quello a spaventare tuo padre, ma poi mi resi conto che lo amavo e che tutti potevano fare degli errori, ovviamente prima mi assicurai che fosse successo una sola volta. Ritornai a casa e ascoltai le ragioni che lo avevano portato a quel gesto e glielo perdonai, tutto fu più difficile quando scoprimmo di Edward e James, ma ormai avevo capito che io e tuo padre insieme saremmo riusciti ad affrontare e a risolvere qualsiasi cosa, così decidemmo comunque di prenderci cura di loro a distanza, non ho mai impedito a Carlisle neanche di vedervi ma lui ha pensato che per il mio bene fosse meglio aiutarvi solo economicamente…”

Lei è una persona davvero da ammirare!”

Quindi non sei tornata solo con papà perché eri incinta?” chiese Alice.

No tesoro, certo ho pensato anche che non potevi crescere senza tuo padre ma sappi che se non fossi stata sicura di amarlo e di perdonarlo non sarei tornata, non avrei lasciato che tu soffrissi perché sono sempre stata convinta che l’unica cosa che può tenere due persone insieme per la vita sia l’amore, neanche un figlio può riuscirci, credimi…”

Non so se sarei stata capace…io non avrei mai fatto nulla del genere e forse questo non mi avrebbe mai permesso di perdonare una cosa del genere a Jasper”

Tesoro è qui che ti sbagli, anche tu hai tradito Jasper e per lo stesso motivo di tuo padre…” Alice la guardò come se stesse bestemmiando.

Ma che stai dicendo mamma?”

Hai fatto del male a Jazz esattamente come tuo padre ne ha fatto a me e anche per lo stesso motivo : la paura!” Tutti guardavamo Esme senza capire una parola di quello che stava dicendo.

E come avrei potuto farlo?” chiese infine Alice.

Lasciandolo, andandotene via solo perché avevi paura del bambino che cresceva dentro di te, quello è stato un tradimento Alice, perché non ti sei fidata abbastanza di lui per raccontargli tutto e perché hai pensato che l’unica a dover decidere in quella situazione fossi tu!” Alice la guardava, aveva l’espressione offesa ma sapeva in cuor suo che sua madre aveva ragione.

Come puoi dirmi questo?” chiese con la voce rotta dal pianto.

Sto solo cercando di farti capire che ognuno di noi fa degli sbagli e tende a tradire le persone che ama di più per paura e sono queste le persone che meritano il perdono e come io ho perdonato tuo padre, Jasper ha perdonato te!” Edward ed io ci guardammo negli occhi increduli, Alice stava per scappare via ma Jasper, che stava fuori alla porta e aveva ascoltato tutto, la bloccò e l’abbracciò. Alice pianse a dirotto, avrei voluto abbracciarla anch’io ma quello era il momento in cui tutti noi dovevamo farci da parte. Così li lasciammo soli.

 

Pov Jasper.

Avevo ascoltato tutto quello che Esme aveva detto ed aveva ragione, mi dispiaceva che Alice stesse soffrendo per questa cosa ma ero lieto che Esme gli avesse detto quelle parole perché sapevo che solo così Alice avrebbe potuto realmente perdonare suo padre e imparare una lezione molto importante.

Mi dispiace…” disse piangendo.

Va tutto bene amore…” sussurrai lasciandole teneri baci tra i capelli.

Sono stata un’egoista, un’insensibile, non merito niente…” La interruppi posandole un dito sulle labbra e guardandola negli occhi.

Ti ho già perdonata Alice ma tu devi promettermi che d’ora in poi tu non mi metta più da parte e ti fidi di me perché insieme possiamo superare tutto” dissi ripetendo le parole che Esme aveva usato per Carlisle. Alice annuì.

Te lo prometto!”

Continuai ad abbracciarla forte finché non si calmò.

Sei sicuro che non vuoi sapere il sesso del bambino?” mi chiese poi.

Si sono sicuro, mi piacerebbe scoprirlo alla fine !” risposi sincero e mi sorrise.

Va bene!”

Alice?” la chiamai. “Si?”

Ti amo!”

Anch’io amore…anch’io” rispose e ci baciammo per un tempo indefinito.

 

Pov Esme

Non riuscivo a credere di aver detto quelle parole alla mia bambina, sapevo che ora si sentiva tradita da me ma speravo tanto che capisse il motivo per cui l’avevo fatto: desideravo che perdonasse realmente suo padre.

Esme tutto bene?” mi chiese Bella avvicinandosi.

L’ho ferita…” risposi solo.

Tranquilla capirà il perché e ti perdonerà!” disse Bella con voce sicura.

Tu dici?”

Si e lo dico perché ne sono convinta, Alice è molto intelligente e sa che non avevi cattive intenzioni ma cosa più importante è tua figlia, e ti perdonerà qualsiasi cosa, anche se ci vorrà del tempo!” disse e pensai che in quel momento stesse parlando più di lei e sua madre che di me e Alice.

Ma quando parti?” chiesi ricordandomi ciò che mi aveva detto Alice.

Non parto” disse solo.

Oh scusa…Alice mi aveva detto…”

Tranquilla Esme, è solo che non mi sento pronta per partire in questo periodo, ho appena partorito e credo che non sia il caso…” annuii

Hai ragione cara se non te la senti è meglio che tu stia qui anche perché probabilmente la tua testimonianza non sarebbe servita a tanto” Edward a quelle parole impallidì.

Di che testimonianza sta parlando Bella?” chiese Edward e Bella lo guardò senza sapere cosa dire. Cosa avevo combinato?

Ritorna all'indice


Capitolo 61
*** Litigio ***


Buongiorno a tutti =)

ecco un nuovo capitolo! Vi avverto che non sarà un capitolo felice per la coppia Ed e Bella come avrete già capito dal titolo immagino, ma non voglio svelarvi altro!

Ringrazio come sempre chi segue, ricorda,preferisce e recensisce la mia storia!

Un bacio a tutti

A presto

Fanny

Pov Bella.

Di che testimonianza sta parlando Bella?” chiese Edward in seguito alla rivelazione di Esme.

Niente di che era un’idea ma comunque non avrebbe funzionato” dissi vaga ma il suo sguardo mi fece capire che non gli bastava.

Bella per favore parla!” disse e capii che si stava innervosendo così gli raccontai tutto.

Ma perché non mi avevi detto che avevi intenzione di testimoniare contro Phil?” chiese quando ebbi finito.

Perché sapevo che non volevi che io partissi e se te l’avessi detto tu avresti acconsentito e poi ci saresti stato male!”

Non merito quest’amore e questa comprensione da parte tua, sono un egoista!” disse coprendosi il viso con le mani ed io mi avvicinai.

Ehi, va tutto bene, stai tranquillo, non sono arrabbiata” dissi abbracciandolo.

Voglio che parti!” affermò all’improvviso guardandomi fisso negli occhi.

Non se ne parla Edward, ho già deciso!”

E’ questo il punto!” urlò “ Non hai deciso, io ho deciso per te!” sembrava davvero sentirsi in colpa e non volevo ma non sapevo cos’altro fare.

E invece è stata una mia decisione…”

Forse, ma è comunque condizionata da me e della mia stupida invalidità!” disse e non ci vidi più.

Non ti permettere Edward, non devi assolutamente dirlo! Lo avrei fatto anche se non ti fossi trovato in questa situazione e la mia decisione non è condizionata da te ma dal mio amore per te, lo capisci?” chiesi disperata e odiose lacrime iniziarono a sgorgare dai miei occhi, cercai di asciugarle ma non riuscivo a smettere e ne uscivano sempre di più. Si avvicinò a me ma io feci un passo indietro e mi allontanai.

Bella io…” lo interruppi.

No Edward, basta scuse! Quando capirai che ti amo e che sarei disposta a tutto per te chiamami, fino ad allora sei pregato di lasciarmi da sola” dissi e me ne andai senza voltarmi con Nicole tra le braccia che iniziò a piangere, come se avesse capito che la sua mamma e il suo papà avevano litigato.

 

Pov Edward

Ero uno stupido e ancora una volta avevo fatto del male a Bella, era andata via senza voltarsi ed io mi sentii vuoto e impotente.

Edward mi dispiace, pensavo lo sapessi” si scusò Esme.

Non è colpa sua, è solo colpa mia, non sono proprio capace di farla felice riesco solo a farle del male…”

Non è assolutamente vero Edward, è un anno e mezzo che le sono accanto e non l’ho mia vista felice come quando l’ho rivista oggi, ed è solo merito tuo e dello splendido angelo che le hai donato…”

Si ma guardi cosa combino? Non faccio altro che deluderla!”

E’ normale Edward, siete appena usciti da un momento, anzi molteplici momenti, molto difficili ed è meno il tempo che avete trascorso insieme rispetto a quello che avete trascorso separati e dovete ancora conoscervi bene, e tu devi ancora capire fino a che punto arriva il suo amore nei tuoi confronti!” Quella signora era davvero molto saggia ma quello che più mi colpiva era che la sua pacatezza, mi era difficile immaginarla arrabbiata o delusa. Conosceva l’amore e i lati più deboli e i punti di forza delle persone innamorate. Parlava come se avesse capito tutto dell’amore e della vita.

La ringrazio per tutto quello che sta facendo per noi…” dissi davvero grato “E’ una persona stupenda e sono sicuro che sarebbe piaciuta a mia madre…” dissi per poi pentirmene subito dopo.

Mi scusi…”

Non devi scusarti Edward, sono sicura che anche ma sarebbe piaciuta… in un’altra situazione ecco…” le sorrisi.

Aleggiava nell’aria un leggero imbarazzo ma scomparve non appena Alice e Jasper uscirono dalla mia stanza d’ospedale.

Ehi…dov’è Bella?” chiese subito Alice.

Credo sia in macchina…” rispose Esme e Alice la guardò incuriosita.

E’ successo qualcosa?” chiese e mi guardò, come se sapesse che la colpa era mia.

Abbiamo litigato…” ammisi abbassando lo sguardo.

Nulla di grave vero?”

No tranquilla, ora sarà meglio andare” disse Esme togliendomi dall’imbarazzo.

Va bene!” disse Alice salutandomi e andando via. Mi chiusi nella mia stanza e quella sera neanche cenai, ero troppo giù di morale.

 

Pov Alice.

Mamma ma cos’è successo?” chiesi non appena ci allontanammo da Edward.

Non fare l’impicciona Alice, vedrai che quando vorrà Bella te lo racconterà, e sempre stato così no?” chiese ed annuii.

Piuttosto…sei arrabbiata con me?” capii che si riferiva a quello che mi aveva detto.

No mamma, non lo sono” dissi abbracciandola. “Ho capito perché l’hai fatto e ti ringrazio” a quelle parole sembrò sollevata e ricambiò l’abbraccio.

Passiamo da papà?” chiese poi ed acconsentii.

Va bene!” ero sicura che d’ora in poi il mio rapporto con mio padre sarebbe ritornato come prima, anche perché se l’aveva perdonato la mamma come potevo non farlo io dopo che lui non mi aveva mai fatto mancare niente e mi aveva dato tutto l’amore possibile? Io non c’entravo in quella storia, lui mi amava e non aveva mai smesso di farlo ed io non potevo allontanarlo da me per errori che aveva fatto e che neanche mi riguardavano, d’altronde forse non era stato un marito splendido ma sicuramente era stato uno splendido padre..

Salve posso incontrare il dottor Carlisle? Sono sua moglie” disse mia madre all’infermiera.

Certo ve lo chiamo subito” rispose cordiale e dopo pochi minuti comparve mio padre dal corridoio principale.

Ehi che bella sorpresa!” disse baciando sule labbra mia madre e poi fermandosi aspettando un gesto da parte mia così lo abbracciai forte e lui ricambiò.

Ti voglio bene papà!”

Anch’io tesoro” rispose e vidi mia madre commuoversi.

Siamo venute a salutarti dato che abbiamo accompagnato Bella e Rebecca da Edward” spiegò mia madre.

E dov’è Bella ora?” chiese mio padre non vedendola.

E’ in macchina, Nicole faceva i capricci!” risposi mentendo e mia madre mi fece l’occhiolino.

Voi due mi nascondete qualcosa…” disse mio padre guardandoci.

Ma dai tesoro, non siamo i tipi” rispose mia madre con uno sguardo furbo e scoppiammo tutti e tre a ridere.

Dottor Cullen, abbiamo bisogno di lei” disse un’infermiera.

Arrivo!”

Va pure tesoro, ci vediamo dopo a casa!”

Va bene, ciao cara” disse dando un altro bacio a mia madre. “Ciao piccola” e diede un bacio anche a me.

[…]

Per tutto il tragitto Bella non disse una parola con noi, ne scambiò solo qualcuno con la piccola e per il resto stette nel silenzio più totale.

Bella tutto bene?” chiesi e la vidi annuire dallo specchietto.

Quando arrivammo a casa si scusò dicendo che era stanca e si chiuse nella stanza degli ospiti finché non la chiamammo per la cena. Questo sua atteggiamento cominciava a preoccuparmi ma come aveva detto mia madre, sapevo che quando sarebbe stata pronta mi avrebbe parlato di cosa le passava per la testa.

Ritorna all'indice


Capitolo 62
*** Regali ***


Sera a tutti =)

Ecco a voi un nuovo capitolo, ci sarà la solita pazza Alice che rimetterà a posto le cose. Ma non voglio dirvi altro.

Ringrazio tutti coloro che seguono, preferiscono,ricordano e recensiscono la mia storia!

Un bacio a tutti!

A presto

Fanny

 

 

Pov Bella

Mi chiusi nell’auto che fortunatamente Alice aveva l’abitudine di lasciare aperta e attesi che Esme e Alice rientrassero. Non sapevo se Esme aveva detto ad Alice ciò che era accaduto ma ero sicura di no, era molto riservata sulle questioni altrui. Quando tornarono non dissero una parola ricevetti solo un sorriso di comprensione da parte di Esme ed io durante tutto il tragitto stetti nel silenzio più totale e quando rientrammo a casa mi scusai e mi chiusi nella stanza riservata a me con la mia piccola. Ero davvero molto arrabbiata con Edward, mi innervosiva il fatto che non riusciva a capire quanto io lo amassi e forse se non lo capiva era perché lui non mi amava così tanto! Scrollai il capo per cercare di cancellare quei pensieri negativi ma non ci riuscii e continuai a pensare finché non mi chiamarono per la cena.

Ehi, mamma ha cucinato una cenetta da leccarti i baffi” disse Alice e io sorrisi.

Ne sono sicura! E’ una cuoca provetta!” risposi.

Rebecca dorme?” mi chiese poi.

Si l’ho lasciata di la, non volevo che si svegliasse!” Alice guardò Esme e poi sorrise come se le avessi dato la notizia più bella del mondo.

Che succede?” chiesi allora.

Niente solo...è ora di un nuovo regalo, o almeno uno dei nuovi regali!” rispose felice e quella frase mi spaventò un po’.

Quale nuovo regalo scusa?”

Niente…solo alcune cose utili che potrebbero servirti!” il plurale continuava a terrorizzarmi, conoscevo bene Alice e sapevo che a volte faceva le cose troppo in grande…

E quando le avresti comprate?” chiesi sospettosa.

Ieri, io e la mamma siamo andate a fare shopping e abbiamo visto un paio di cose carine” disse andando nell’altra stanza e tornando con almeno una ventina di buste.

Ma che hai combinato?” chiesi stupefatta e lei sorrise.

Tieni apri prima questo!” disse e mi passò un pacchetto abbastanza pesante incartato con una carta da regalo lilla, il mio colore preferito. La aprii piano e sorrisi quando vidi cosa c’era all’interno.

Grazie Alice” dissi abbracciandola.

Sono tipo walkie talkie, così puoi lasciare la piccola in una stanza e sapere quando piange e comprendono le pile!” spiegò sorridente mentre io abbracciavo e ringraziavo anche Esme. Stava per passarmi un altro pacchetto ma Esme ci interruppe.

Che ne dite se il resto li scartate dopo e ora ceniamo? Si raffredda!” disse ed annuii

Va bene!” dicemmo io e Alice contemporaneamente con la differenza che il suo tono di voce sembrava quello di una bambina capricciosa che si arrendeva al richiamo della madre. Le sorrisi, quel diavoletto era sempre capace di farmi tornare il buonumore!

 

Pov Alice

A cena vidi Bella più serena ed ero contenta che fosse in parte merito mio, aspettavo ancora che si confidasse con me ma sapevo che aveva i suoi tempi così nel frattempo cercai di distrarla in modo tale che non si rattristasse con pensieri negativi. Eravamo ancora al dolce e lei guardandomi capì che non stavo più nella pelle e volevo mostrarle gli altri pensierini per la piccola.

Alice dai, dobbiamo ancora sparecchiare e lavare i piatti!” disse ammonendomi bonariamente.

No per l’amor del cielo, faccio io, non posso sopportarla un momento di più, andate pure a scartare il resto dei regali!” disse Esme sorridendo.

Sicura?” chiese Bella lanciandomi un’occhiata non molto carina per il mio sorriso a 32 denti.

Sicura!” rispose ed io mi alzai alla velocità della luce e lei mi seguì. Ci sedemmo sul divano e le passai un regalo dopo l’altro senza mai fermarmi!

Alice aspetta un attimo!” diceva ogni tanto esasperata. C’erano una decina di tutine, un set per il bagnetto, tantissimo giocattolini che mi ero divertita a comprare un po’ pensando a lei e un po’ pensando al mio bambino che stava per arrivare.

Sono finiti!” disse lei sfinita a posando l’ultima busta appena scartata che conteneva una conchiglia che cantava le canzoni della Sirenetta, il mio cartone animato della Disney preferito.

Qui ti sbagli” disse e lei mi guardò incredula.

No Alice non posso crederci…”

Ma questo non è da parte nostra!” dissi ponendole un’altra busta.

C-osa? E di chi è?”

E’ da parte di Edward!” disse e lei smise di respirare per un attimo. “Dai aprilo!”

Lo aprì lentamente con mani tremanti. E quando vide ciò che conteneva all’interno non la smetteva di guardarlo.

E’…”

Un carillon” dissi al posto suo.

No! E’ bellissimo!” disse e sorrisi. Tirò una cordicella quando sentì la canzone iniziò a piangere.

E’ la canzone che Edward ha scritto per me un anno fa!” disse continuando a piangere, lo sapevo, Ed mi aveva chiesto di andare da una persona che conosceva che avrebbe potuto aiutarlo in quella sorpresa.

Di scatto Bella si alzò.

Devo andare!”

Bella dove vai? Sono le undici e mezzo di sera” chiesi preoccupata.

Devo andare da Edward!” disse prendendo il cappotto e andando verso la porta poi si voltò.

Controlli tu Rebecca?” chiese poi ed io annuii, non sapevo cos’altro fare. Così lei uscì di casa.

 

Pov Edward.

Stavo guardando un po’ di tv perché non sapevo che fare e stavo pensando al litigio con Bella, ero esausto ma non riuscivo a chiudere occhio riuscivo solo a rimpiangere di non aver fermato Bella mentre andava via senza neanche voltarsi. Ad un certo punto la porta si spalancò e vidi comparire Bella in tutto il suo splendore.

Amore…” sussurrai, stava piangendo.

Grazie, grazie, grazie” disse dopo essersi letteralmente buttata tra le mie braccia ed io la strinsi.

Ma cos’è successo?” chiesi preoccupato.

Il carillon…è stupendo, è la cosa più dolce che tu avessi mai fatto per me, la più tenera, è fantastico!” disse senza smettere di parlare un attimo e feci fatica seguirla. Le sorrisi e poi ci baciammo. Era un bacio intenso e passionale che celava tutto il desidero reciproco.

Ti amo Edward”

Lo so” risposi e lei sembrò sorpresa dal fatto che non le risposi che anch’io l’amavo.

Bella mi dispiace per quello che è successo oggi, io lo so che mi ami e che faresti di tutto per me, è solo che non voglio che tu abbia rimpianti per colpa mia…lo capisci?” annuì.

Quindi per favore…parti e poi torna da me il più presto possibile” dissi sorridendo mentre lei continuava a piangere.

Va bene” sussurrò “Domani comprerò il biglietto!”

Non ce n’è bisogno!”

E come ci arrivo in macchina?” chiese sarcastica ed io aprii il comodino e le presi un biglietto di sola andata per Phoenix per il giorno dopo alle ore 10.00.

Lo guardò e ancora una volta non sapeva cosa dire.

Ho pensato che prendendo il terzo volo avresti avuto tutto il tempo per fare le valigie…te lo avrei fatto recapitare domani.” Spiegai.

Sei fantastico ma...Non sapevi che Alice stasera mi avrebbe dato il carillon?” chiese incredula.

No, non mi aveva detto niente e in più gliel’ho chiesto ieri quindi non pensavo fosse già pronto!”

Alice è brava a convincere le persone…” disse sorridendo ed annuii.

Ora è meglio che tu vada, se viene l’infermiera ci cacciamo in un bel pasticcio e poi…dove hai lasciato la piccola?” chiesi quando mi resi conto che non l’aveva con sé.

Da Alice, prima non ho avuto il tempo di spiegarti che passavo la notte da lei!”

Ah…va bè volevo salutarla…”

Ci vediamo domani mattina alle otto okay?” chiese

Ma come fai? Devi fare le valigie, sistemare tutto prima di partire…”

Per quanto riguarda la valigia puoi stare tranquillo, basterà chiedere ad Alice e sarà pronta in meno di un quarto d’ora e poi Alice mi ha fatto così tanti regali che non devo comprare niente per la piccola prima di partire”

Va bene allora ci vediamo domani” acconsentii.

Buonanotte” disse prima di baciarmi. Ricambiai il bacio e poi gli sfiorai la fronte con le labbra.

A domani piccola” dissi e poi andò via. Quanto la amo !

Ritorna all'indice


Capitolo 63
*** Partenza e... ***


Buongiorno a tutti =)

ecco a voi un nuovo capitolo, ho deciso di non rendere la partenza triste , quindi non leggerete di lacrime o saluti strazianti!

Ma la nostra Bella ha in serbo qualcosa per il nostro Ed!! :D

Non dico altro, ringrazio chi segue preferisce ricorda e recensisce!

Un bacio a tutti!

Buona lettura!

Fanny

 

 

Pov Bella

Quando tornai a casa Alice volle sapere tutto e passammo un’intera ora a commentare il comportamento di Edward e il viaggio che avrei dovuto affrontare.

Potrei venire con te…” disse infine Alice e mi sembrò un’ottima idea poi pensai…

Hai l’ecografia domani e poi qui c’è Jazz” dissi e lei sembrò delusa.

Hai ragione…”

Mi dispiace solo di non poter venire con te domani per l'ecografia…”

Tranquilla non sarò sola, andrò con mia madre, a me invece dispiace di non poter essere al tuo fianco quando testimonierai…”

Dai Ali, non ti preoccupare, andrà tutto bene devi aiutarmi solo in una cosa…” dissi e lei capì subito.

Ci penso io!” affermò e come avevo previsto in un quarto d’ora Alice mi preparò la valigia con dentro tutto l’occorrente che serviva sia a me che alla bambina.

Ma Alice!” mi lamentai quando vidi con cosa aveva riempito la valigia.

Che c’è?” chiese con fare ingenuo.

Sono quasi tutti vestiti tuoi…”

Ma non è vero! C’è anche qualcosa di tuo…”

Non è vero!” dissi sbuffando.

E dai ma lo sai che noi siamo sorelle no? Quindi ciò che mio è tuo!”

Allora significa anche che ciò che mio è tuo!” la presi in giro.

Certo!”

Allora domani metterai un paio dei miei jeans?” e lei sbiancò.

Diciamo che ciò che tuo è mio tranne i tuoi vestiti, sai com’è…io ho un po’ più gusto in queste cose”

Sei solo più fissata!” dissi fingendomi offesa.

Dai Bella scherzavo!”

Si anch’io!” dissi e finimmo sul letto a farci il solletico finché non svegliammo la piccola con le nostre risa. Ci misi un po’ per calmarla e farla riaddormentare, dopodiché andammo a dormire. Erano le tre del mattino e avevo solo tre ore per dormire perché poi Rebecca si sarebbe svegliata, sperando che non si fosse svegliata prima, e a quel punto riaddormentarsi sarebbe stato inutile.

L’indomani fui svegliata da un tornado e non era la mia bambina ma ovviamente era Alice!

Ma buongiorno Alice, che vuoi?” chiesi sarcastica guardando l’orologio, erano le sei meno un quarto.

Devi prepararti!”

Ma devo solo partire…” mi lamentai.

No, devi andare a salutare Edward!” e a quelle parole mi alzai immediatamente dal letto.

Hai ragione, ma devo fare più di questo!” dissi prendendo una decisione in due minuti.

 

Pov Edward

Ero molto nervoso, Bella doveva arrivare alle otto ed erano solamente le sei e non riuscivo a chiudere occhio. Guardai un po’ di televisione ma non stava facendo nulla di interessante così la spensi dato che mi innervosiva solo. Lessi un libro che mi aveva portato James, tutta guerra e cose così, ma anche quello dopo un po’ mi stancò e lo chiusi. Erano le sette quando guardai l’orologio per la decima volta, sembrava che il tempo non passasse più. Passò l’infermiera per vedere se era tutto apposto e le chiesi gentilmente di portarmi qualche rivista così trascorsi un’altra mezz’ora. Quando si fecero le otto meno un quarto l’ansia iniziò a farsi sentire maggiormente, non vedevo l’ora che arrivasse e mi sentivo nervoso come un quindicenne al primo appuntamento. Decisi di darmi l’ennesima rinfrescata e , facendo attenzione a non cadere, arrivai al bagno e quando tornai in camera trovai un angelo seduto sul mio letto.

Bella indossava una camicetta con una generosa scollatura color lilla e un pantalone molto attillato che lasciava ben poco all’immaginazione. Era ben pettinata e ben truccata.

S-sei stupenda…” dissi senza riuscire a smettere di osservarla.

Sei pronto?” chiese e senza darle realmente tutta la mia attenzione annuii, poi capii ciò che aveva detto.

Pronto per cosa?” chiesi sbigottito

Dai, dobbiamo andare!”

Ma dove?” m’interruppe mettendomi un dito sulle labbra

Shh…è una sorpresa!” sussurrò, mi diede un bacio a fior di labbra e poi mi portò fuori dall’ospedale.

Come hai fatto a portarmi fuori di qui?”

Sai ho delle conoscenze” disse ridendo ed io risi con lei.

Mi aiutò a salire in macchina poi salì anche lei e mise in moto.

Dove mi porti?”

In un luogo che ho scoperto…”

Ci godemmo il tratto in macchina ascoltando le canzoni dei Queen.

Ma tu non dovresti partire?” chiesi poi.

Alle dieci no?” chiese lei con uno sguardo furbo e sorrisi.

Dopo dieci minuti d’auto arrivammo a destinazione, Bella parcheggiò e mi aiutò a scendere.

Mi fai un favore?” annuii

Tutto quello che vuoi…”

Chiudi gli occhi!” La guardai incredulo ma poi obbedii e mi meritai un altro bacio.

Camminammo per qualche minuto.

Apri gli occhi” mi ordinò e lo feci.

Non potevo credere a quello che stavo vedendo.

Non è possibile” dissi

Hai visto? E’ identica, solo che c’è una sorgente!” disse entusiasta.

Era la radura, la nostra radura, quella dove andavamo a Phoenix, era identica solo che aveva una grande sorgente al centro. Ci andavamo ogni volta che avevamo bisogno di tranquillità e che volevamo stare da soli.

Ma come hai fatto a scoprirla?” chiesi ancora incredulo.

Quando tu eri in coma facevo lunghe passeggiate per cercare di trovare un po’ di pace e quando la trovai capii che era un segno del destino, ecco perché non mi sono mai arresa, sapevo che saresti tornato…era destino, noi ci apparteniamo e dobbiamo stare insieme, in un modo o nell’altro” disse e notai un luccichio nei suoi occhi.

Ti amo” era l’unica cosa sensata che riuscii a pensare e a dire.

Si e mi amerai ancora di più!”

Non è possibile!” dissi

Oh si invece…” disse e spinse la carrozzella un po’ più avanti dove notai una tovaglia con sopra ogni ben di Dio.

Ti va la colazione?” chiese ed io la guardai estasiato.

Ma come hai fatto a preparare tutto in così poco tempo?” domandai, non riuscivo proprio a crederci

Organizzazione, bravura, una cognata che organizzava party immensi e una madrina che è una cuoca provetta! “

Ma chi Esme?” chiesi ed annuì.

Ovviamente il loro è stato solo un aiuto, ho fatto quasi tutto da sola per te…” disse sincera, era dolcissima.

Grazie…sei un angelo anzi no, sei il mio angelo e ti amo da morire.” Mi sorrise commossa e poi cercò di alleggerire un po’ l’atmosfera.

Allora ci perdiamo in chiacchiere o mangiamo?”

Mangiamo, assolutamente!” risposi e lei mi aiutò a sedermi a terra accanto a lei. Fu una mattinata stupenda, mangiammo per un esercito, tenendoci la mano e parlando di tutto e di più, di cose tristi, allegre, commoventi…

Guardai l’orologio che avevo sul polso, erano quasi le nove.

Bella, credo che dovresti andare…” guardò l’orologio anche lei e annuì.

Va bene, qui verrà a sistemare Alice più tardi, in tanto mi sta aspettando all’ospedale con la mia valigia e con la bambina, io devo solo accompagnare te e andare…”

Bene…quindi altri dieci minuti li possiamo perdere!” dissi con aria maliziosa.

E che vorresti fare?” domandò lei con finta area innocente.

Vieni qua che ti mostro!” dissi avvicinandola a me e baciandola appassionatamente, mi sarebbe mancata tantissimo quella sensazione, il suo sapore, la sua dolcezza.

Mi mancherai da morire” dissi allontanandomi solo di mezzo centimetro.

Anche tu” disse lei per poi riunire le nostre labbra.

[…]

Senza accorgercene avevamo perso un altro quarto d’ora e Bella rischiava di perdere l’aereo così sfrecciavamo a 120 km/h.

Non ho mai guidato così veloce!” disse impaurita.

Tranquilla, stai andando alla grande e poi siamo quasi arrivati!” dissi cercando di tranquillizzarla e sembrò funzionare.

Arrivammo fuori all’ospedale dove vidi mia sorella arrabbiata come non mai. Salutai velocemente la mia bambina, anche lei mi sarebbe mancata da morire e poi le guardai andare via da me senza sapere neanche per quanto tempo…

Ritorna all'indice


Capitolo 64
*** Ti tireremo fuori! ***


Buongiorno a tutti =)

ecco a voi un altro capitolo, è solo di passaggio quindi non racconta niente di nuovo però c'è un accenno che approfondiremo meglio nei prossimi capitoli!

Grazie a chi segue, preferisce, ricorda e recensisce la mia storia!

Vi sono molto grata senza di voi non avrei mai avuto il coraggio di scrivere una storia mia !

Ps. presto ne arriverà un'altra!

Un bacio a tutti

A presto

Fanny

 

Pov Bella

Quando scesi dall’aereo trovai mio padre che si stava sbracciando verso la nostra direzione, lo raggiunsi e lo abbracciai.

Ciao tesoro, come stai?” mi chiese.

Bene papà e tu?”

Si va avanti…sono molto stanco!” poverino, mi faceva tanta tenerezza.

Mi dispiace ma tranquillo ora ci sono io e ti darò una mano”

Sei una angelo..” era la seconda volta che me lo sentivo dire durante quel giorno, forse era vero! Pensai sorridendo.

 

Papà mi aiutò a prendere la valigia che pesava un quintale, ovviamente era stata fatta da Alice, e ci recammo verso la sua auto. Durante il tragitto lui non la smetteva di guardare me e la piccola tanto che qualche volta lo ammonii dicendogli di guardare la strada. Quando arrivammo a casa mi resi conto che non era cambiato nulla, tutto era come me lo ricordavo ed era una bella sensazione, mi sentivo a casa!

Perché non vai in camera tua?” disse mio padre tutto ansioso e m’insospettii.

Va bene…” esitai.

Quando entrai nella mia vecchia camera rimasi basita. L’armadio era stato spostato e al centro della camera c’era un letto enorme e accanto una culletta rosa con dentro tanti giocattoli e pupazzi che Rebecca avrebbe potuto utilizzare solo quando si sarebbe fatta più grande.

Sai…io spero che tu venga a trovarmi spesso!” disse e fu tenerissimo.

Puoi stanne certo!” dissi stringendolo forte. Ero commossa da tanto amore.

Be sistemati pure, ti aspetto di sotto” disse per stemperare un po' l'atmosfera e se ne andò dopo avermi dato un altro bacio sulla guancia.

Mi sistemai, chiamai Edward ed Alice per fargli sapere che ero arrivata poi diedi da mangiare alla piccola e la cambiai e scesi ad aiutare mio padre in cucina dato che era quasi l’una.

Ehi, ti serve una mano?” chiesi

No…sono diventato bravo a riscaldare questi cosi!” disse e vidi che aveva in mano una sottospecie di sofficini. Alzai gli occhi al cielo.

Dai spostati!” dissi aprendo il frigo per vedere cosa potevo fare. Trovai delle melanzane e del galbanino, qualcosa potevo inventare. Presi la padella e feci cuocere le melanzane con del pomodoro, quando erano a metà cottura misi a bollire l’acqua e quando fu pronta buttai la pasta, poi aggiunsi il galbanino nelle melanzane e scolai la pasta e poi amalgamai tutto. Era una specie di siciliana, me l'aveva insegnata Esme in Italia solo che solitamente si faceva con della provola, ma non ci badai, sarebbe stata buona ugualmente. Cosi apparecchiai la tavola e servii il mio nuovo piatto.

Allora papà che ne dici?” chiesi

S-sono buonissimi!” disse con la bocca piena ed io scoppiai a ridere, era così buffo. Ne mangiò due piatti mentre io a stento finii la mia porzione, quel piatto era pesantissimo. Dopodiché servii un po’ di frutta e poi mentre io lavai i piatti lui guardò la partita.

Una volta finito mi sedetti accanto a lui.

Allora parliamo di cose serie” dissi “Hai parlato con l’avvocato?” chiesi ed annuì.

Gli ho detto della tua idea …”

E…?” lo incitai a continuare.

E hanno detto che non è da scartare, si può provare, lui ha la fedina penale sporca quindi potrebbe funzionare”

E quando dovrò farlo?” chiesi ancora.

Non lo so Bella, ricordi che tu avevi cambiato idea? Gli avevo detto che non si faceva più niente, quindi ora dobbiamo discuterne di nuovo e ti farò sapere okay?”

Okay”

Mio padre guardò l’orologio che avevamo nel salone.

Ora devo andare…” annunciò.

Dove?” chiesi e sembrava imbarazzato.

Bé devo andare da…tua madre!” sorrisi.

Vorrei venire con te…”

Non è il posto dove porterei una neonata Bella!” disse e ovviamente aveva ragione.

Lo so, pensavo di lasciarla a Sue che dici?” chiesi, Sue era la nostra vicina di casa da molti anni.

Va bene, vedi se è disponibile intanto vado a prepararmi”

Così andai da Sue che avevo sempre considerato come un’altra madre.

Oh ciao Bella, sei uno splendore come stai?” chiese abbracciandomi.

Ciao Sue sto bene grazie e tu?”

Tutto bene…ho saputo di tua madre…mi dispiace!”

E’ innocente!” dissi subito.

Lo so, non ho mai avuto dubbi” rispose comprensiva lei e mi sentii sollevata.

Volevo andare da lei e mi chiedevo se potevi tenermi la bambina…” chiesi molto gentilmente.

O ma certo, fammela vedere dai…sono sicura che sia stupenda!” disse e scoprii Rebecca che fece innamorare subito anche lei.

E’ una bambina bellissima…tuo padre mi ha detto che si chiama Rebecca!”

Si Rebecca, Nicole “ risposi e sorrise.

Sarei lieta di tenerla!”

Grazie, grazie mille, ha già mangiato e l’ho anche cambiata ma se qualcosa qui c’è tutto l’occorrente!” dissi passandole un borsone.

Stai tranquilla cara, ho cresciuto tre figli!” disse sorridendo della mia ansia e sorrisi anch’io.

Allora…ci vediamo tra un paio d’ore!”

Fai con calma cara, ci vediamo più tardi!” la salutai e andai via. Separarmi da Nicole era sempre difficile

[...]

Non potevo immaginare che ancora più difficile era vedere mia madre in quel posto orribile e sapere che invece quel bastardo di Phil era libero e tutta colpa di Tanya, dopo tutto quello che avevamo fatto per lei...

Mamma come stai?” chiesi abbracciandola, in quel momento dimenticai tutti i nostri litigi, tutto!

Sto bene tesoro e tu?”

Sto bene mamma, vedrai ti tireremo fuori da qui…”

Lo so amore, lo so! Vorrei vedere la mia nipotina…ora dov’è?” chiese tutta curiosa.

E’ con Sue, vedrai che quando uscirai di qui potrai tenerla ogni volta che vuoi!” dissi e sorrise.

Speriamo solo che sia presto...”

Stai tranquilla mamma sarà prestissimo!” dissi riabbracciandola.

Allora parliamo di cose legali” iniziò mio padre.

L'avvocato ha detto che Bella può testimoniare contro Phil, anche se probabilmente il giudice non darà retta alla sua testimonianza in quanto è tua figlia” terminò triste.

Ci proveremo ugualmente!” dissi risoluta.

Sei sicura Bella?” chiese mia madre preoccupata.

Certo! Ti tirerò fuori, te lo prometto...” risposi facendola piangere.

Mi sei mancata così tanto...”

Sono qui mamma “

Lo so e non puoi immaginare quanto io sia felice in questo momento...”

Anch'io lo sono” dissi mentre mio padre ci guardava sorridendo.

Sarà meglio che andiamo ora, ci vediamo domani!” disse mio padre e con mia grande sorpresa le stampò un bacio sulle labbra, mia madre arrossì ed io sorrisi, ero felice per loro.

Ciao mamma a domani” dissi baciandola anch'io e poi andammo via.

Corsi subito a prendere Rebecca che mi era mancata da morire.

Ciao Sue” dissi quando mi venne ad aprire e lei mi sorrise.

Ciao cara, vieni entra!” rispose facendomi accomodare.

Com'è stata Rebecca? Ha pianto?” chiesi preoccupata.

No, assolutamente, è stata bravissima! Si è svegliata, ha mangiato e ha giocato con Leah!” a quel nome sussultai, per aver giocato con la mia bambina significa che non sapesse che era figlia mia.

So a cosa stai pensando Bella, ma è passato tanto tempo, l'avrà anche dimenticato...”

Non penso...” dissi cercando di sembrare tranquilla ma non lo ero, il pensiero che Leah avesse tenuto mia figlia mi preoccupava ma mi tranquillizzava un po' sapere che fosse con Sue, non avrebbe permesso mai che le accadesse qualcosa di brutto.

Presi la piccola con l'intenzione di andare via subito per non rischiare di incontrarla ma Sue insistette per una tazza di tè, accettai malvolentieri ma era il minimo che potessi fare dopo che lei mi aveva tenuto la bambina tutto il pomeriggio. Dopo circa una mezz'ora trascorsa con Sue stavo per andare via pensando di essermela scampata ma non appena mi alzai dal divano vidi due occhi gelidi trapassarmi l'anima.

Ciao Leah...” dissi cercando di essere gentile.

Ciao Bella” rispose e alzai lo sguardo, mi aveva chiamata Bella, non l'aveva mai fatto prima d'ora.

Hai una bambina stupenda”

Grazie” risposi8 solamente, non sapevo cos'altro aggiungere.

I-io vado Sue, grazie ancora e buona serata!” dissi avvicinandomi alla porta ma Leah mi bloccò.

Senti Bella devo dirti una cosa...”

D-dimmi...”

Mi dispiace per quello che è successo tra di noi!”

Leah non è necessario!” cercai di interromperla ma non ci riuscii.

E invece si, ho sbagliato a comportarmi così, non è stata colpa tua se Jacob è andato via...!”

Non ti preoccupare, in quel periodo eravamo entrambe addolorate e ci siamo comportate da stupide ma possiamo anche rimediare!” dissi e le vidi gli occhi velarsi di lacrime. Mi avvicinai incerta fino a trovarmi a pochi passi da lei, Leah eliminò la distanza tra di noi e mi abbracciò e vidi Sue commuoversi. 

Ritorna all'indice


Capitolo 65
*** Ecografia. ***


Buongiorno a tutti!

Sarà un capitolo un po' triste, ci sarà un pov Edward addolorato per la mancanza di Bella e una discussione tra Alice e Jazz!

Ma non dico altro!

Ps. Ho scritto una nuova fanfiction per chi volesse fare un salto, lascio il link ;)

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=861834&i=1

Ringrazio tutti coloro che seguono, preferiscono, ricordano e recensiscono.

Un bacio a tutti!

A presto

Fanny

 

 

 

Pov Edward

Ero steso sul mio letto a pensare a Bella, mi mancava da morire, ed era andata via solo da un paio d'ore, dopo la bellissima sorpresa che mi aveva fatto.

So che Bella mi ama ma non credevo fosse capace di tanto e non vedo l'ora di tornare a camminare per poterle dare una vita felice e serena.

Desidero davvero renderla la donna più felice del mondo perché se lo merita, è una donna stupenda, quando l'ho rivista sono rimasta allibito, l'ho lasciata una ragazzina che fuggiva davanti ad ogni dolore e ogni difficoltà e ho ritrovato una donna che sa quello che vuole e che combatte per averlo. E' stata molto coraggiosa a portare avanti la gravidanza da sola dopo che io da essere egoista l'avevo lasciata sola ed indifesa. Mi sento molto in colpa anche perché so che è a causa mia che ha perso un bambino e anche se non sapevo niente di lui ho provato dolore quando l'ho saputo esattamente come ho provato gioia nel sapere che aspettava Nicole.

Avere tra le braccia un esserino così piccolo e sapere che è mio e di Bella mi rende la persona più felice del mondo anche se proverò sempre rimorso per la mia stupidità, non mi sono fidato di Bella, ho preferito lasciarla piuttosto che parlarle della mia malattia, ho fatto lo stesso errore di mio padre.

Ho sempre giurato a me stesso che non l'avrei mai fatto, non avrei mai fatto soffrire la donna che amavo e che non mi sarei mai comportato da codardo come aveva fatto Carlisle, e invece ho infranto la mia promessa e tutto quello in cui credevo ma la cosa peggiore in tutto questo è che ho fatto del male a Bella che non lo meritava assolutamente ed anche se lei mi ha perdonato e ha cancellato quel periodo dai suoi ricordi io non riuscirò mai a farlo perché so che infondo a volte lei ci soffre esattamente come me, e pur sempre un essere umano; ma oramai è inutile rammaricarsi tutto ciò che posso fare è farla sentire amata esattamente come lei fa con me e soprattutto devo farle capire che non la lascerò mai più, non commetterò mai più lo stesso errore...

Edward posso?” chiese una vocina ridestandomi dai miei pensieri.

Si certo Alice, vieni!” risposi a mia sorella e le sorrisi non appena entrò.

Come stai?”

Insomma...” risposi come un bambino imbronciato. “Tu?”

Mi manca la mia amica...”

E a me manca la mia vita!” mi sorrise e mi abbracciò.

Piaciuta la sorpresa?”

Certo, immagino di dover ringraziare anche te...”

Non ho fatto granché, ha fatto tutto Bella, ti ama da morire...”

Lo so!” dissi deciso.

Era ora...” rispose facendomi ridere.

Allora, a che ora hai l'ecografia?”chiesi e le si illuminarono gli occhi.

Tra un'ora, sono agitatissima!” disse gesticolando come una matta.

Stai tranquilla andrà tutto bene e mi raccomando, portami un maschietto!”

Ci proverò!”

E Jazz dov'è?”

Non vuole sapere il sesso del bambino quindi ha preferito restare a casa, io sono qui con Esme!” annuii pensieroso, come poteva non accompagnarla ad una visita tanto importante?

So a cosa stai pensando...”

Non sto pensando a niente...”

Bugiardo!” le sorrisi, come faceva a conoscermi cosi bene? Ci conoscevamo da poco infondo.

Scusa davvero, non voglio giudicarlo ma non capisco come sia possibile che non ti abbia accompagnato ad una visita tanto importante, anche se non voleva sapere il sesso poteva restare fuori ma farti comunque sapere che ti era accanto...”

Jasper è così, comunque sono sicura che stia pensando a noi adesso!”

Non ne dubito, scusa hai ragione, proprio io non posso parlare...”

Smettila di dire così!”

E' la pura verità Alice...”

Non sapevi di Nicole...”

Non è una giustificazione per quello che ho fatto!”

Forse no ma non devi sentirti in colpa, Bella non vorrebbe!”

Lo so ma non posso farne a meno, l'ho lasciata da sola in un momento difficilissimo, lei quel giorno era lì per dirmi del bambino e invece io l'ho lasciata senza ascoltarla, se fossi stato meno egoista..”

Non sei stato egoista, d'altronde l'hai fatto per lei...”m'interruppe.

Si certo..” alzò gli occhi al cielo e sbuffò.

Sei proprio cocciuto!”

Come la mia sorellina” dissi sorridendo, le si velarono gli occhi di lacrime e mi abbracciò forte.

Ti voglio bene...”disse.

Te ne voglio anch'io!”

 

Pov Alice.

Tra meno di un'ora avevo l'ecografia, ero così agitata che neanche la serenità di mia madre riusciva a calmarmi come succedeva solitamente.

Sei andata da Edward?” chiese cercando di distrarmi.

Si”

L'hai salutato da parte mia?”

Si”

Come stava?”

Bene”

Oh insomma Alice la smetti?”

Di fare cosa mamma?”

Di rispondermi a monosillabi, cerca di tranquillizzarti!”

Non ci riesco!” dissi mentre alcune lacrime iniziarono a sgorgarmi dagli occhi.

Oh piccola mia..” disse mia madre abbracciandomi forte.

Scusa”

Non devi scusarti tesoro,è normale essere in ansia ma vedrai che andrà tutto bene!” le sorrisi, era dolcissima, la mamma migliore del mondo...

Grazie mamma, ti voglio bene!”

Anch'io piccola mia! Vieni che tocca a noi!” disse quando vide uscire una paziente dallo studio del ginecologo. Ancora tremante mia alzai e seguii mia madre che mi teneva la mano.

Buongiorno dottore!”

Buongiorno!” disse sorridente “Come va Alice?!”

B-bene , sto bene!” risposi.

Su, sdraiati!” disse e feci tutto ciò che mi disse, avevo una voglia assurda di piangere senza motivo. Mentre il dottore continuava con l'ecografia i miei occhi erano terrorizzati e seguivo ogni gesto del dottore.

Allora, il bambino sta bene quindi smettila di essere così nervosa, non gli fa bene...!” disse ed io sorrisi tranquillizzandomi un po'.

Dottore quando dice bambino...” dissi lasciando la frase in sospeso sperando che capisse.

Si Alice, è un maschietto!” affermò e il mio sorriso si allargò. Guardai mia madre e vidi scenderle delle lacrime che asciugò prontamente e poi tornò a stringermi la mano.

Vuoi sentire il battito?” chiese ed io annuii incapace di dire una sola parola. Dopo pochi secondi la stanza si riempì del suono più dolce e bello del mondo, il battito del cuoricino del mio bambino, era così veloce e così commovente che non riuscivo a calmarmi e a smettere di piangere.

Tesoro è stupendo!” disse mia madre abbracciandomi e l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era che al mio fianco doveva esserci Jasper e invece non c'era, aveva preferito non venire nonostante sapesse l'importanza della visita e la mia preoccupazione.

Signorina Alice?” chiese il dottore ridestandomi dai miei pensieri.

Si?”

Tutto bene?” annuii

Si certo!”

Allora tenga, si ripulisca e si rivesta che abbiamo finito!”

Grazie dottore!” dissi e feci come mi aveva detto.

Quando uscii dallo studio del dottore mi sentivo calma perché avevo saputo e constatato che il mio bambino stava bene ma avevo un peso sul cuore assurdo, dovevo parlare con Jazz...

 

Pov Jasper

Ero in ansia, non vedevo l'ora che tornasse Alice, mi sentivo un po' in colpa per non averla accompagnata dal dottore, ma non me l'ero sentita.

Non appena sentii la porta di casa aprirsi corsi da lei.

Ehi amore...”

Ciao” rispose solamente al mio saluto ed io mi preoccupai.

Va tutto bene?” chiesi immediatamente.

Si il bambino sta bene, ora scusa ma sono stanca!”disse richiudendosi in camera.

Non capivo cosa fosse successo, bussai alla porta ma non ottenni risposta.

Alice amore?” chiamai ma niente.

Tesoro stai bene?”

Si” disse solamente.

Ho fatto qualcosa? Sei arrabbiata con me?”

Non voglio parlare Jasper, vattene!” quelle parole mi ferirono come un coltello al centro del cuore.

Va bene, ma sono sul divano se hai bisogno di qualcosa!” dissi solamente e mi allontanai. Dovevo lasciarle del tempo anche se non sapevo il motivo del suo astio nei miei confronti.

Mi sedetti sul divano e finii di vedere il film che avevo messo nell'attesa che Alice tornasse, sgranocchiando delle patatine. Aspettai per ben due ore che Alice uscisse da quella maledetta stanza ma ciò non accadde così decisi di chiamare Esme, per capire cosa avesse provocato quella reazione in Alice.

Pronto? “ rispose al terzo squillo.

Ciao Esme, sono Jasper”

Ciao Jasper, che succede? Alice sta bene?”

Si, cioè no, non lo so...” dissi infine.

Che significa?”

Non vuole parlarmi e non capisco che cosa le abbia fatto, volevo sapere se ne sapevi qualcosa” dissi imbarazzato.

Lo immaginavo, senti Jasper tra mezz'ora sono a casa aspettami che ne parliamo va bene?”

Va bene Esme, grazie mille!”

Di niente caro a dopo”

A dopo...” risposi e chiusi la telefonata.

Mi risedetti sul divano nell'attesa che Esme tornasse da lavoro. Non ci capivo più nulla. Alzai gli occhi e vidi Alice...

 

Pov Esme

Mi aspettavo una telefonata di questo genere, per tutto il tragitto fino a casa Alice non aveva detto una parola, e avevo visto sul suo viso una marea di emozioni che andavano dalla felicità per aver saputo che il bambino stava bene, al dispiacere perché Jasper non era presente, alla delusione e infine alla rabbia.

Ed anche se non è da Alice comportarsi in questo modo era normale che fosse un po' arrabbiata, d'altronde anche se ci lega un rapporto intenso e forte, desiderava che fosse Jazz a stringerle la mano e a tranquillizzarla dal dottore soprattutto dopo tutto ciò che avevano passato.

Avrei voluto staccare subito per andare a casa da mia figlia, ma dovevo finire di arredare una casa per il giorno dopo e non avrei terminato prima di mezz'ora, così cercai di fare il più veloce possibile.

Esme?”

Dimmi Lauren!” dissi distratta.

Se devi andare posso finire io qui”

Non preoccuparti cara, ho quasi finito!”

Appunto per questo puoi andare via prima, non ci metto niente a finire va pure”

Sei sicura?” chiesi per accertarmene e lei annuì sorridente.

Grazie mille, domani prenditi pure la giornata libera” dissi grata, aveva svolto un buon lavoro questa settimana.

Grazie Esme, a dopodomani allora”

A dopodomani” sorrisi e andai via.

Arrivai a casa in men che non si dica e ciò che vidi mi fece rimanere allibita

Jasper ma cos'è successo?” chiesi vedendolo da solo sul divano con la testa tra le mani e per terra c'era l'ecografia del bambino e alcuni oggetti sparsi.

Ho litigato con Alice, l'ho ferita!”

Avete litigato? E dov'è ora?” chiesi preoccupata.

Non lo so, non sono riuscita a fermarla...”

Andiamo, dobbiamo cercarla, può essere pericoloso!” dissi ma lui non si mosse.

Jasper allora?” Annuì e mi seguì ancora sconvolto.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=404151