The Glee Club

di BellatrixWolf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***
Capitolo 3: *** Capitolo II ***
Capitolo 4: *** Capitolo III ***
Capitolo 5: *** Capitolo IV ***
Capitolo 6: *** Capitolo V ***
Capitolo 7: *** Capitolo VI ***
Capitolo 8: *** Capitolo VII ***
Capitolo 9: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 10: *** Capitolo IX ***
Capitolo 11: *** Capitolo X ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


“Gabby, scordatelo. Mai. Nemmeno se mi pagassero.”
“Ooh, andiamo! Hai una voce fantastica!” Gabrielle si aggrappò alla giacca in pelle di Xena e la guardò con occhi da cucciolo.
“Partecipare ad un coro scolastico? Non fa per me.” Mise le mani su quelle di Gabrielle e le strinse, sorridendo. “E non so cantare.”
La bionda, più bassa di venti centimetri buoni, si alzò sulle punte, lasciò sfuggire le mani da quelle di Xena e la abbracciò, dandole un bacio sul naso.
“Oh, lo sappiamo entrambe che non è vero! Andiamo, vedrai, ti piacerà.” Tornando ad appoggiare i piedi a terra del tutto poggiò la testa sul petto della mora.
“Non ti si può dire di no, vero?”
“Uh-huh.”
Xena diede un bacio sulla testa bionda di Gabrielle e si fece guidare da lei verso la bacheca.
Un foglietto bianco, quasi invisibile tra tutti gli altri, riportava la scritta “New Directions” in stampatello, decorato a note musicali.
Gabrielle prese la penna e firmò con il suo nome, poi la passò a Xena.
“Sei in debito.” Xena afferrò la penna e si firmò con una certa riluttanza. “Gab. Ci hai messo un cuoricino?”
“Quella Rachel ci ha messo una stella...” Gabby arrossì violentemente e Xena ridacchiò.
“Solo... andiamo. Canteremo un duetto, felice?”
La biondina si limitò ad annuire sorridente.
“Io faccio Robbie Williams, suppongo.”
“Certamente non lo farò io.”
Xena sbuffò e venne trascinata in auditorium da Gaby.

I know I stand in line
Until you think you have the time
To spend an evening with me
And if we go someplace to dance
I know that there's a chance
You won't be leaving with me

Then afterwards we drop into a quiet little place
And have a drink or two
And then I go and spoil it all
By saying something stupid
Like I love you

I can see it in your eyes
That you despise the same old lines
You heard the night before
And though it's just a line to you
For me it's true
And never seemed so right before

I practice every day to find some clever
lines to say
To make the meaning come through
But then I think I'll wait until the evening
gets late
And I'm alone with you

The time is right
Your perfume fills my head
The stars get red
And oh the night's so blue
And then I go and spoil it all
By saying something stupid
Like I love you
I love you...1

Alla fine della canzone, Xena si coprì gli occhi con la mano cercando di guardare verso il pubblico, dove Will Shuester stava applaudendo.
“Beh! Brave, ragazze, brave!” disse scrivendo sul suo blocchetto.
“Quindi siamo nel Glee?” Chiese Gabby con entusiasmo, passando un braccio attorno alla vita di Xena, che le poggiò una mano sulla spalla.“Certamente! Certo. Ci vediamo domani per le prove, quindi.” Shuester si appoggiò con i gomiti sul tavolino mentre Xena e Gabrielle sorridevano annuendo contente.

1: Robbie Williams ft. Nicole Kidman - Something Stupid

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Capitolo 2
*** Capitolo I ***


Un grandissmo grazie a Ros che ha fornito due mani a questa quattro mani! (sì, le altre due sono le mie.)
Devo dire che se non fosse stato per lei non avrei mai scritto questa fic. E se l'avessi scritta, non l'avrei continuata. Insomma, è indispensabile! Un applauso!
---> WarriorGirl <---

“Ballare??! No Gab non hai capito... io ti ho promesso che avrei cantato, ma non altro” disse Xena, irritata dall'idea di doversi anche muovere come un'ossessa a tempo di musica.
“Dài, cosa sarà mai una coreografia...” disse Gabrielle cercando di convincere la mora, che aveva appena scoperto che nel Glee c'era anche la danza.
“Oooh, no. No, non ci penso minimamente, odio il ballo e lo sai bene” rispose risoluta Xena mentre si dirigevano nella choir room,l'una affianco all'altra.
“Almeno provaci! Se sarà così tremendo lasceremo perdere...” insistette la bionda facendo gli occhioni dolci a cui Xena non sapeva dire di no.
“Eh va bene, l'hai sempre vinta tu!” disse entrando nell'aula.

La Choir room era oramai piena, in pochi mancavano all'appello, poco tempo e tutti erano seduti.
Gabrielle si sedette con Xena accanto a due ragazze con il costume delle Cheerios. Xena continuava a guardarsi attorno con aria annoiata, mentre Gabby si voltò verso la bionda accanto a cui era seduta.
"Ciao." disse sorridendo.
"Ciao!" lei rispose allegra.
Il professor Schuester entrò in classe, richiamando l'attenzione di tutti
"Salve a tutti!" esclamò sedendosi sullo sgabello "Abbiamo due nuove ragazze in classe. Salutate tutti Xena e Gabrielle!"
Gabrielle salutò con la mano, timidamente, mentre Xena si limitò a fare un cenno con la testa.
Uno alla volta, tutti i componenti del Glee Club si presentarono alle nuove arrivate. Le due Cheerios, Brittany e Santana, furono le prime, anche se San non era troppo entusiasta.
Quinn, Rachel, Tina, Mike, Puck, Finn, Kurt, Mercedes, Artie... In breve si furono presentati tutti.

“Xena... che nome strano.” fu il commento di Brittany. Gabrielle ridacchiò e guardò la sua compagna, che aveva un'espressione contrariata. “Sì, beh, è singolare. Tu sei... Brittany, vero?” chiese.

“Sì. Brittany S. Pierce.” annuì lei.

Per un po' calò il silenzio, poi Will riprese la parola.

“Bene! Iniziamo la lezione.” e cominciò a trafficare con alcuni spartiti.

Alla fine della lezione, Gabrielle e Xena si diressero verso l'uscita.

“Ehi, mora!”

Capendo che si riferiva a lei, Xena si voltò, seccata. “Cosa.”

Puck stava appoggiato al muro con le braccia incrociate e gli occhi fissi sul suo seno.

“Gli occhi sono qui.” disse la ragazza, schioccando le dita davanti al petto e puntando verso il proprio volto.

“E che begli occhi. Senti, io sono il più figo qui, e credo si noti, non credi? Beh, che ne diresti di... conoscerci meglio?” Puck sfoggiò uno dei suoi sorrisi malandrini.

“No. Altre domande?” Xena tagliò corto, non aveva voglia di stare a giocare, Gab la stava aspettando.

“Aspetta, mi stai rifiutando?”
“Sei perspicace.” ormai decisamente annoiata dalla conversazione, lei si voltò e si diresse verso la sua Gabrielle.

Puck rimase allibito, era raro che una ragazza lo rifiutasse così. “Sarà mia.” pensò “Mi sono fatto ogni ragazza figa, lei è la prossima.”

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Capitolo 3
*** Capitolo II ***


Un altro capitolo molto breve, inutile dire che anche questo capitolo è a quattro mani, come tutti tranne il Prologo in pratica.
Enjoy.


La campana era suonata ed una mandria di studenti si riversò nel corridoio.
"Gabriele!" Britt salutò con la mano e sorrise. "Abbiamo gli armadietti vicini."
"Mi... chiamo Gabrielle. Ah, davvero? Bello!" Gab sorrise di rimando e guardò verso l'armadietto di Brittany. "Che bella foto. Siete tu e Santana?"
"Sì" rispose lei sorridendo "E quelle, invece, siete tu e Xena?" disse sporgendosi a guardare una foto attaccata all'armadietto della più bassa.
"Sì, è una vecchia foto... Avremo avuto sì e no dodici anni." disse posando i libri.
"Da piccola avevi i capelli lunghi! Assomigliavi molto alla regina delle fate." commentò Britt prendendo il grosso quadernone rosa per poi chiudere l'armadietto.
"A...ah. O..key. Senti, io e Xena domani sera avremmo in programma una serata da Breadstix. Perché non venite anche voi due?" chiese Gabrielle, sorvolando sulla strana osservazione. Effettivamente lei e Xena non avevano un programma preciso per l'indomani, avevano solo deciso di stare assieme.
"Sarebbe magnifico! Allora ci si vede domani sera." Salutò nuovamente con la mano e si diresse verso la sua aula, lasciando Gabrielle divertita per la spensieratezza della ragazza.

 

Al termine della scuola, Gabrielle andò da Xena per dirle del programma da Breadstix.
“Xena! Senti, parlavo con Britt prima...” iniziò dondolandosi sui piedi.
“Uh-huh.” Lei la guardò sospettosa.
“E... beh, ci siamo messe d'accordo per una serata da Breadstix. Domani.”
“Domani? Ma dovevamo stare assieme domani.” Xena la guardò atterrita.
“Infatti. Ci andiamo insieme! Io e te, Brittany e Santana.” Gabrielle sorrise speranzosa.
“Uh... Mi spiace, ma domani sera devo andare in palestra...” Xena portò una mano dietro alla nuca e guardò in aria, con un tono dispiaciuto.
“Lo sappiamo entrambe che non è vero.” E le diede un bacio.
“Gab, sei subdola.” Sospirò, ed acconsentì a partecipare alla serata.

 

Santana e Brittany, nel frattempo, erano sdraiate sul letto a parlare e baciarsi.
“Quindi, domani...” Britt iniziò a parlare.
“Ti ho già detto non ho intenzione di venirci" Santana la anticipò sbuffando, appoggiata alla testiera del letto.
Britt infilò innocentemente la testa nell'incavo tra il collo e la spalla di San. "Ma dai, è sempre una cena da Breadstix no?"
"Ok, ma lo sai bene che non amo socializzare."
"Sarà una bella serata. Poi staremo insieme."
Santana sorrise senza farsi notare da Britt, ancora accoccolata su di lei. "E va bene."

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Capitolo 4
*** Capitolo III ***


Ed ecco il capitolo più lungo scritto finora! Ovviamente, ringrazio sempre Rossella.
Enjoy.


Gabrielle trascinò Xena per la manica dentro a Breadstix e le due si sedettero ad uno dei pochi tavoli liberi.
"A che ora dovrebbero arrivare le tue amiche?" chiese Xena seccamente.
"Tra... cinque minuti" lei guardò l'orologio e si sistemò sulla panca, mettendo da parte la borsa.

Erano passati almeno una quindicina di minuti ma di Santana e Brittany non se ne vedeva l'ombra, e Xena si guardava intorno infastidita.
"Per fortuna che dovevano arrivare dieci minuti fa" disse, alquanto irritata.

"Vedrai che.."
In quel momento le due entrarono nel locale, nel loro solito vestito da cheerleaders.
"Hanno solo quello nell'armadio?" mugugnò Xena, e si beccò una gomitata.

"Scusate, abbiamo... perso la nozione del tempo." Santana si scusò per entrambe e lanciò uno sguardo colpevole a Britt, che ridacchiò.

Le due si sedettero di fronte a Gabrielle e Xena, la quale notò un succhiotto sul collo della bionda davanti a lei, capendo così il motivo del ritardo delle due cheerios.
"Che ne dite se ordiniamo?" disse Gabby cercando di interrompere l'interminabile momento di silenzio che si era creato.

Xena si stava sforzando di non ridere: Gabrielle era arrossita. Le strinse le spalle con un braccio e richiamò l'attenzione di un cameriere, che portò un cestino di grissini subito attaccato da Santana.
Le quattro ordinarono e, attendendo i piatti, Brittany e Gabrielle si misero a chiacchierare.
Xena, invece, controllò il cellulare annoiata per poi mettersi a guardarsi intorno. Santana si mise semplicemente a fissare il vuoto.

Le due bionde ridacchiavano mentre le due more sembrano annoiarsi enormemente.
"Si divertono, eh?" disse seccata Xena riferendosi alle due che chiacchieravano allegramente.

"Giàa. Sembrano avere molto in comune." Santana dimostrò il suo assenso con un cenno della testa. Scrollò le spalle e si mise in bocca un grissino, imitata da Xena.

Brittany e Gabrielle scoppiarono in una risata fragorosa.
"Sì, e non vuole mai che metta vestitini troppo corti, altrimenti avrei “troppi occhi addosso”" disse Gabrielle imitando la voce di Xena.
"Anche Santana!" asserì sorridendo Brittany.
Xena prese un altro grissino.
"Parlano di noi." disse Santana facendo un cenno con la testa verso le due bionde.

Xena lanciò un'occhiataccia a Gabrielle, intenta a parlare di gelosia, poi sorrise. "Sì, beh, sono il suo argomento preferito."
Si beccò un'altra gomitata da Gabrielle, e scoppiò a ridere.
Santana le guardò divertita, mentre Britt la abbracciava in un momento di allegria.

Finalmente le ordinazioni arrivarono e le quattro cominciarono a mangiare e a chiacchierare insieme.
"Da quanto tempo vi conoscete?" chiese Gabrielle alle due davanti a lei, per poi bere un sorso d'acqua.

Santana e Britt si guardarono, riflettendo. "Da sempre"
"Da sempre."
Risposero in contemporanea. "Voi due?"
Xena e Gabrielle sorrisero, poi quest'ultima rispose "Ci siamo conosciute dieci anni fa, quand'eravamo piccole."

Calò il silenzio, interrotto solo occasionalmente dal rumore di forchette che sbattono sui piatti.

Xena bevve un sorso d'acqua
"Da quanto tempo state insieme?" chiese appoggiando la testa sul pugno.
Brittany non rispondeva e Santana sembrava essersi improvvisamente agitata.

Brittany si voltò verso Santana, che distolse lo sguardo. "Noi..."
Gabrielle si voltò verso Xena che le lanciò uno sguardo eloquente.
"Brittany ed io non siamo una coppia ufficiale."

"Ah... Scusate se vi ho fatto una domanda indiscreta." disse Xena facendo scivolare la cena in un muto silenzio, mentre Brittany mangiava tranquilla, anche se meno allegra di prima, e Santana stranamente aveva perso l'appetito.

"Credo che.. andrò un attimo in bagno." Santana si alzò e si diresse verso una porta nera con la scritta "Toilette". Brittany guardò un attimo la porta, poi Gabrielle e Xena, poi di nuovo la porta. Mise in bocca l'ultima forchettata di insalata e seguì l'altra in bagno.

Brittany entrò, trovando Santana che si specchiava con sguardo perso.
"San, tutto bene?" chiese la ragazza avvicinandosi.
Santana non rispose ed abbassò la testa.
"Scusami..." farfugliò. Brittany le si avvicinò, posandole la testa sulla spalla e guardandola negli occhi attraverso lo specchio.

"Non devi scusarti" disse, stringendole la vita con le braccia.
"Sono una stupida." Santana si voltò, abbracciando Brittany "Ma tu lo sai."
Lei sorrise e la strinse ulteriormente, annuendo "Certo."

 

Intanto, al tavolo
Xena batteva le dita sul tavolo sentendosi colpevole.
"Mi sa che ho combinato un guaio." disse Xena con un'espressione dispiaciuta guardando Gabrielle.
Lei scrollò le spalle. "Non saprei che dirti... Non è colpa tua, non lo sapevi."
"Io credevo..." Sospirò e scosse la testa.
"Vado a vedere se-" Gabrielle fece per alzarsi, ma Xena la afferrò per un braccio facendo "no" con la testa.

 

Santana e Brittany erano sulla soglia del bagno.
"Ma se lo dicessero a qualcuno?" chiese preoccupata Santana guardando verso il tavolo dove erano sedute Xena e Gabrielle.
"Non lo diranno a nessuno: sono due unicorni come noi!" disse Brittany sorridendo e facendo sorridere anche Santana.
Le due arrivarono al tavolo mano nella mano, Gabrielle si volto verso Xena e le sorrise, rassicurata.
"Che ne dite se andiamo a prendere un gelato dopo?" chiese la cheerleader mora accennando un sorriso.

"Questo vuol dire che non ho combinato un casino?" chiese Xena inarcando le sopracciglia, ricevendo la terza gomitata della serata.
"Sarebbe fantastico!" rispose Gabrielle, sorridente, mentre Brittany e Santana ridacchiavano per la scenetta divertente.

Le quattro uscirono dal Breadstix, Gabrielle abbracciata a Xena e Brittany a Santana.
"Si sta proprio bene." disse Gabrielle sorridendo a Xena.

"Decisamente."
Fuori dal locale tirava una piacevole brezza.
Brittany iniziò a canticchiare "Whenever I'm alone with you..."
Seguita da Santana "You make me feel like I'm home again..."
Presto, anche Gabrielle e Xena si unirono in un bellissimo canto a cappella di Love Song, di Adele.

 

Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am home again
Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am whole again
Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am young again
Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am fun again

However far away I will always love you
However long I stay I will always love you
Whatever words I say I will always love you
I will always love you

Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am free again
Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am clean again

However far away I will always love you
However long I stay I will always love you
Whatever words I say I will always love you
I will always love you...


 

"Il prof Schuester ci dovrebbe far fare un quartetto!" esclamò Brittany facendo sorridere tutti
"Effettivamente non sarebbe una cattiva idea." concordò Gabrielle.
Le quattro arrivarono alla gelateria.
"Io vado a prendere il gelato. San ti unisci a me?" chiese Xena facendole un cenno con la testa. Santana annuì, comprendendo il perché Xena volesse allontanarsi: per lasciare Gabrielle e Brittany parlare.
Per qualche secondo esitò, non troppo convinta, forse anche leggermente gelosa, di lasciare Brittany con un'altra ragazza, ma lo sguardo che le lanciò le fece capire di non aver nulla da temere.

Davanti alla gelateria la fila era lunghissima.
"A quanto pare avremmo un po' da aspettare." disse seccata Xena.
Santana batteva i piedi a terra scandendo il tempo nel silenzio creatosi
"Senti, scusami per prima al ristorante. Forse non avrei dovuto, sono stata troppo invadente."

"Tranquilla." Santana voltò lo sguardo, posandolo sul suo piede. "C'è un sacco di gente qui, che palle!" commentò poco dopo, per cambiare argomento.
"... Già." Xena annuì in assenso, capendo che se Santana cambiava discorso voleva dire che l'aveva perdonata.

Xena si voltò verso la panchina dove erano sedute le due bionde che chiacchierano allegramente.
"Si divertono." disse Xena sorridendo e guardando Gabrielle.

Anche Santana sorrise, guardando la sua amata Britt.

Nel frattempo..
"Sembrano andare d'accordo!" commentò Gabrielle, guardando le due more e salutando Xena con un cenno ed un sorriso, che lei ricambiò.
"Xena si veste sempre di nero?" osservò Brittany, guardando il giubotto in pelle della ragazza.
Gabrielle non comprese cosa avesse a che fare con quello di cui stavano parlando, ma rispose che sì, Xena si vestiva sempre di nero.

Finalmente le due arrivarono al bancone dopo la lunga attesa.
"Un cono nocciola e fiordilatte e un cono fragola e cioccolato"
Il gelataio velocemente preparò i due coni e li porse a Xena.
"Per me un cono tiramisù e crema e uno tutto al cioccolato" i due coni arrivarono anche per Santana.
Le due si diressero alla panchina
e porsero i gelati alle altre, che ringraziarono.
Xena si sedette disinvolta, mettendo il braccio attorno alle spalle di Gabrielle, e le diede un bacio.
Santana le guardò, poi si voltò verso Britt, che le sorrise dolce. Prendendo coraggio, imitò il gesto di Xena e le si sedette accanto per poi baciarla. Brittany ridacchiò e tirò un colpetto a Gabrielle in ringraziamento.

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Capitolo 5
*** Capitolo IV ***


Xena entrò nella choir room a passo serrato, guardando l'orologio, poi si sedette. La stanza era vuota e lei non capiva perché.
"Quell'idiota di Puck, mi ha fatto uno scherzo immagino. Perché non ho avvisato Gabby? Almeno saremmo state... in due." Pensò ad alta voce e finì per ghignare.

Dopo pochi minuti sullo stipite della porta si presentò Puck che con fare affascinante si avvicinò a Xena.
"Sapevo che saresti venuta. D'altronde nessuno può resistermi."

Xena si voltò seccata a guardarlo e si alzò di scatto, facendo esitare per un attimo Puck.
"Idiota. Sono venuta qui solo perché tu mi avevi detto che oggi le prove erano state spostate." ringhiò.

Puck rimase stupito dalla reazione della ragazza, ma la sua indole lo attraeva maggiormente "Calma bambina, non vorrei che ci facessimo male!" disse avvicinandosi più a Xena.

Lei lo prese per la maglia e lo avvicinò al viso minacciosamente.
"Credimi, qui l'unico a farsi male sarai tu se non la smetti." Lo fissò negli occhi con sguardo gelido e sbuffò dalle narici come un toro.

Gabrielle entrò in quel momento nella choir room.
"Ehi Xena ti ho tro...." subito vedendo ciò che stava accadendo si avvicinò di corsa e tolse Puck dalla salda presa di Xena.
"Cosa sta succedendo qui?" chiese guardando prima a Xena e poi a Puck.

Puck ghignò e, senza conoscere effettivamente la relazione tra le due, guardò Xena. "E' successo che la bella mora non sa resistermi."
"Ora lo uccido." Xena ringhiò ed avanzò verso il ragazzo, che si rannicchiò di scatto, ma fu fermata da Gabrielle.
"Xena?" La bionda le lanciò uno sguardo interrogativo.

"Bene. Risolverò tutto a modo mio." disse Xena, mentre Puck la guardava incuriosito.

Gabrielle non ebbe il tempo di dire nulla poiché le labbra di Xena rapirono le sue in un caldo bacio che stupì Puck lasciandolo attonito. "Ah." fu l'unica cosa che riusci a dire il ragazzo, mentre le due si staccavano.
Gabby era ancora un po' intontita mentre Xena guardava Puck con il sopracciglio alzato. "Ti è tutto chiaro, ora?"

Lui si limitò ad annuire.

“Bene. Perché alla prossima ti prendo a sberle.” concluse la mora sorridendo, mentre la biondina ridacchiava.

"Capito. Siete una coppia. Bene." Fece un passo indietro e si grattò la nuca, indeciso sul da farsi. "Certo, non sono schizzinoso." Ridacchiò e Xena gli lanciò un'occhiata minacciosa.

Puck si incamminò fuori dalla Choir room e Gabrielle sorrise a Xena.
"La prossima volta magari avvertimi.." disse,e riferendosi al bacio di poco prima.

Xena, finalmente rilassata, si voltò verso Gabrielle sorridendo maliziosa.
"Ok. Quindi ora dovrei avvertirti?"
Lei non comprese cosa intendesse dire la mora sul momento e fece per parlare, ma fu interrotta quando la ragazza le si lanciò praticamente addosso.

"Ahem.."Rachel si schiarì la voce per attirare l'attenzione delle due che aveva trovato avvinghiate alla sua entrata nella Choir room. "Scusate.." disse rossa in viso guardandosi intorno imbarazzata.

Xena si staccò dal collo di Gabrielle e si voltò verso Rachel, trattenendosi dal ringhiare.
"Si vede che non è giornata."
"Scusate ma... non si può! Non qui." Rachel gesticolò cercando di non guardare le due, ancora imbarazzata.

Gabrielle si alzò sistemandosi i corti capelli biondi "S-scusaci..." disse aggiustandosi la maglietta. Xena si sistemo contrariata "Comunque potresti bussare prima di entrare in una stanza."

"Sono qui per provare!" sbottò Rachel guardando Xena. Lei alzò il sopracciglio e scrollò le spalle.
"E la porta era aperta."
Gabrielle rise e Xena le lanciò uno sguardo contrariato, così lei cercò di trattenersi schiarendosi la gola.

"Provare? Il professore non ci ha dato nessun compito." disse Xena prendendo la sua giacca di pelle a terra, buttata poco prima da Gabrielle.

Rachel sbuffò e scrollò le spalle. "Se voglio essere una stella devo allenare la mia voce tutti i giorni."

"Una stella." ripeté Xena seccata.
"Ma tu hai già una voce fantastica." Commentò Gabrielle, facendo sorridere Rachel.

"Certo! Lo so, ma la tua amichetta dagli occhi di ghiaccio, con la sua bellissima voce, non certo magnifica quanto la mia, potrebbe rubarmi il posto da star nel GLEE." disse accigliata mentre posava gli spartiti sul pianoforte.

Xena alzò un sopracciglio, mentre Gabby si trattenne a fatica dal ridere sguaiatamente.
La mora non sapeva se ritenersi insultata o prenderlo per complimento, non ebbe nemmeno il tempo di pensarci troppo perché Rachel ricominciò a parlare.
"Per questo" piegò la testa di lato sorridendo "canto ogni giorno per mezz'ora almeno."

Xena si sedette su una delle sedie rosse in prima fila "Potremmo comunque stare qui, sai, non ho voglia di sorbirmi Mr. Word che esalta quell'idiota di Giulio Cesare."

Gabrielle fulminò Xena con lo sguardo: non voleva che saltasse le lezioni.

"Beh? Che c'è? Non lo sopporto quel tipo." sbuffò.
"Chi? Word o Cesare?" la bionda incrociò le braccia e iniziò a battere il piede a terra."
"... Entrambi."
Gabrielle scosse la testa. "Ok. Suppongo che potremmo ascoltare Rachel. A... a te va bene?"
Lei mugugnò qualcosa lanciando un'occhiata alla porta, poi scrollò le spalle.

In quell'istante entrò Quinn, che si sorprese nel vedere le due che nel frattempo si stavano dirigendo verso la porta. Solitamente a quell'ora nella Choir room c'era solo Rachel, e lei lo sapeva bene perché solea ascoltare Rachel durante le sue prove.

"Oh, uh... voi che ci fate qui?" spostò il peso da un piede all'altro ed indicò col dito le due "extranumerarie".
"Potremmo chiederti la stessa cosa." disse Xena insofferente.
Quinn spostò lo sguardo su Rachel, alle sue spalle, per una frazione di secondo, ma alle due ragazze bastò per capire.

"Va bene, ce ne andiamo. Ma... Rachel, ricordati cosa ci hai detto quando sei entrata qui." disse Xena alludendo a ciò che aveva detto la ragazza trovandole avvinghiate alla sua entrata.

Lei arrossì e sgranò gli occhi, mentre Quinn si voltò con uno sguardo interrogativo solo per notare il rossore sulle guance della ragazza.
Gabrielle tirò un colpetto sul braccio di Xena e le fece un cenno con la testa.
"Io.. ah, vabbè." E le due uscirono lasciando Quinn e Rachel da sole.

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Capitolo 6
*** Capitolo V ***


Il gruppo vociante di ragazzi si zittì quando il prof Shuester entrò nella Choir room.
"Bene ragazzi! E' stata una scelta difficile, ma l'argomento di questa settimana è..." indicò Finn, che alla batteria iniziò con un rullo di tamburi. "Amore segreto!"
Ci fu un boato di assenso, mentre Rachel e Quinn si scambiavano uno sguardo senza farsi notare.

Xena era alquanto annoiata e si guardava intorno "Amore segreto..." ridacchiò "Che ne pensi?" chiese a Gabrielle che era affianco a lei.

"Direi che dovrei trovarmi un amante, che ne dici? Altrimenti il tema per me non avrebbe senso visto che il mio amore non è poi tanto così segreto." aggiunse accennando un sorriso.

"Non ti conviene. Dove la trovi una come me?" disse, e iniziò a ridere. Gabrielle, divertita, le tirò un colpo sulla spalla.
Santana guardò Brittany, che ricambiò lo sguardo e le diede la mano, che lei strinse nella sua sorridendo.
Britt le posò la testa sulla spalla, felice. "Noi due canteremo insieme, vero?"
Dopo un momento di esitazione, San annuì. "Certamente."

La lezione terminò e tutti uscirono. "Xena, io vado a chimica. Ci vediamo all'ultima ora?" chiese Gabrielle alla compagna, che aveva due ore buche. "Ok. Io intanto mi trovo l'amante." disse ridendo.

"Certo." anche lei rise e corse in aula.

La Choir room era ormai vuota ed anche Xena se ne stava andando quando "Scusa, Xena..." Rachel attirò la sua attenzione.

Lei si voltò e guardò dall'alto la piccola ebrea.
"Mh?" piegò la testa di lato, chidendosi cosa volesse.
"Ti dovrei chiedere... Un favore." Rachel era rossa in volto e Xena si stava effettivamente intenerendo.
"Cosa esattamente?"
"Ecco... Visto che tu e Gabrielle... avete capito, avrei bisogno di qualcuno con cui cantare una canzone per Quinn. Io... credo che tu sia l'unica in grado."

"Non hai paura che ti rubi il posto da star?" disse inarcando il sopracciglio e appoggiandosi al muro, cercando di stuzzicarla.
Rachel non sapeva cosa rispondere e trovò d'un tratto i suoi piedi molto interessanti.

"Non..." mugugnò qualcosa di incomprensibile.
"Non ho capito."
"Non mi..." ulteriori mugugni.
"Rachel!"
"Per Quinn sono pronta a correre il rischio." disse tutto d'un fiato la ragazza.

"Va bene, visto che la metti su questo piano sarò lieta di aiutarti." disse sorridendo a trentadue denti.

"Davvero? Grazie!" la ragazza si mise quasi a saltellare, ma era visibilmente contenta.
"Sì, sì. Comunque, cosa avevi in mente di cantare?" Xena chiese, guardando l'orologio.

Rachel cominciò a camminare avanti e indietro mentre xena la guardava aspettando una risposta
"Sai, avevo pensato a More Than Friends, è perfetta per te e Gabrielle e anche per me e Quinn.." sorrise fermandosi.

"More Than Friends dici? Mh... Effettivamente è un'idea. Mi piace, sì." annuì l'alta mora. "Bene, ci vediamo domani per le prove?"
"Certo! Domani alla seconda ora sei libera?"
Xena annuì e si avviò verso la porta.
"Xena?"
"Dimmi."
"Grazie."
Xena si voltò, sorrise e salutò, poi uscì dalla Choir room.

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Capitolo 7
*** Capitolo VI ***


Santana stava leggendo un libro sdraiata comodamente sul letto
"San, che canzone cantiamo per il compito di Mr. Schu?"

La mora alzò la testa dal libro e abbassò gli occhiali da lettura dalla montatura nera "Non saprei." disse senza apparente interesse.

In realtà la ragazza aveva un'idea, ma non voleva cantare con Britt. Voleva cantare per lei.
"Tu hai qualche idea?"
"Nnnno." Brittany si mise a carezzare il gatto. "Tu Barone?" Il gatto miagolò in dissenso.

Brittany lasciò Lord Tubbinton e si sedette sul letto
"San... C'è qualcosa che non va?" chiese spostandole il libro da davanti al volto

Lei alzò appena gli occhi oltre agli occhiali ed incontrò quelli della biondina, che le sorrise dolcemente.
Alzò il viso e chiuse il libro con un tonfo, buttandolo di lato.
"No, nulla." disse, poi si sporse a baciarla.

Santana in verità aveva qualcosa : voleva dire al mondo intero ciò che provava per Brittany e forse cantare l'avrebbe aiutata.

 

Intanto...
Rachel era in auditorium che aggiustava gli spartiti della canzone che lei e Xena avrebbero dovuto cantare per il tema della settimana.

"Ehi." una voce dolce alle sue spalle la fece girare.
"Ehi!" Rachel corse ad abbracciare Quinn, che era appena entrata nell'auditorium.
"Cosa fai qui?" chiese la bionda.
"Nulla. provo... come al solito." mentì l'altra, che voleva riservare la sorpresa a venerdì.
"Di solito non lo fai nella choir room?"
"Sì... però oggi volevo provare qui." sperava sinceramente che la bevesse.
Quinn scrollò le spalle, i tipici capricci da diva pensò.

"Cosa stavi per cantare?" chiese incuriosita la bionda cercando di leggere il titolo della canzone sullo spartito, che Rachel velocemente nascose dietro la schiena in modo che l'altra non potesse leggere e così scoprire qualcosa.
"Uhm... nulla di importante... ma non hai storia americana fra pochi minuti?" disse sperando di farla andare via, perché entro breve sarebbe arrivata Xena per provare.

Quinn si sorprese abbastanza, ma pensò che forse un motivo c'era. Guardò l'orologio e prese fiato. "Oh porc-- è vero! Grazie Rachel." Le diede un bacio e corse via.
Per un pelo non incrociò Xena, che entrò pochi secondi dopo, ma senza essere notata dalla bionda.
"Eccomi." disse entrando, e buttò di lato la giacca.

Rachel sorrise mentre Xena saliva sul palco "tieni" disse la più bassa porgendole gli spartiti della canzone. Xena li guardò per un attimo
"Che ne dici se io suonò la parte con la chitarra?"

"Sai suonare la chitarra?"
"Certo" la mora prese lo strumento e iniziò a suonare gli accordi della canzone.
Rachel prese il microfono e guardò le sedie vuote del pubblico. Chiuse un attimo gli occhi ed immaginò Quinn davanti a lei, sorridente, poi prese a cantare, e Xena di conseguenza

"Devo ammettere che hai una bellissima voce, complimenti!" disse Rachel. Xena posò la chitarra a terra "grazie, comunque non ti ruberò il posto da star" disse sorridendo

"Ovvio." annuì la bassa. Xena sollevò un sopracciglio.
"Bene." sospirò "Non vedo l'ora di cantare alla mia Gabby."
Rachel annuì e prese le mani della più alta. "Grazie, davvero, davvero grazie."
In quel momento Gabrielle entrò nell'auditorium.

Si schiarì la voce attirando l'attenzione delle due e con finta aria accigliata disse "Sapevo che volevi trovare un'amante,ma non pensavo l'avresti fatto così velocemente " per poi raggiungere le due sul palco.

"Gabrielle! Io.. eh?" Xena non capiva cosa intendesse. Guardò le mani, alzò gli occhi al cielo e scansò Rachel, per poi dirigersi verso Gabrielle.
"Ma che hai capito?"

"Beh sei anche smemorata ora, avevi detto di voler trovare un amante per il tema del Glee" disse Gabrielle sorridendo. Rachel non capiva, prima Gabrielle era gelosa e poi sorrideva a Xena. Strano, pensò.

"Tesoro... a dire il vero lo avevi detto tu." controbatté Xena puntellando il dito contro il petto di Gabrielle, che scoppiò a ridere. "Ok. non sei così smemorata!"
Rachel era sempre più confusa "Noi.. non.. noi non siamo amanti." mormorò, e Gabrielle, fermandosi un attimo dal ridere, disse "Lo so, lo so, tranquilla. E' una cosa tra noi due.."

"Anche perché non potrei trovare una migliore di te." disse Xena sorridendo dolcemente a Gabrielle "Già, io sono unica al mondo." disse sorridendo la più bassa.

"E modesta come al solito."
Gabrielle stava per rispondere, ma suonò la campanella e Rachel prese velocemente gli spartiti. "Devo andare! Quinn mi aspetta in... classe. Sì, in classe. Ciao!" e scappò via.

Xena scoppiò a ridere "L'aspetta in classe eh?" poi si lasciò cadere e si sedette a terra con un tonfo, trascinando Gabrielle che le si inginocchiò accanto. Entrambe avevano un'ora buca, quindi non avevano fretta.
Xena guardò sorridente la sua ragazza, che le rispose con un altro sorriso. La mora iniziò a baciare la bionda, che ridacchiò. "Cosa?"
"Non ci converrebbe.. chiudere la porta?" disse lei trattenendosi a stento da una risata.

"Uuuh " disse Xena con un mezzo sorriso tra le labbra " In questo posto non viene mai nessuno tranne Rachel, e ora.." lo sguardo di Xena divenne più che malizioso "Ora è in “classe” con Quinn"

"Sbaglio" Gabrielle le mise il dito sul naso "O l'avevi detto anche l'altra volta?"
Xena rise e si voltò verso di lei.
"C--che c'è?"
"Non m'interessa!"
E ignorando lo sguardo stupito e incuriosito di Gabby, le si lanciò nuovamente addosso, facendole il solletico questa volta.

 

Intanto Rachel era andata da Quinn che l'aspettava nell'aula vuota di chimica. "finalmente mi stavo preoccupando!" disse Quinn con un cipiglio irritato ad una Rachel che arrivava correndo

"Ero... a fare prove, tutto qui." si scusò lei prendendo fiato.

"Ma... non avevamo lezione di chimica ora?"
Quinn scosse la testa.

"No niente chimica,ma se ti da fastidio la mia compagnia me ne vado-" disse sedendosi sulla cattedra

Rachel arrossì e sorrise. "No, per niente, anzi.." le si avvicinò allegra.
"Anzi?" Quinn era in vena di provocare.

La mora sorrise" sono contenta " disse abbassando lo sguardo per non incontrare i meravigliosi occhi verdi di cui si era innamorata.

Quinn sorrise senza farsi notare e mise l'indice sotto il mento di Rachel e le tirò su il viso, facendo in modo che i loro occhi si incontrassero.
"Bene, allora nessun problema."

Rachel incontrò il suo sguardo e a stento riuscì a reggerlo, deglutì a vuoto "nessun problema." disse in un sospiro.

La bionda si avvicinò ulteriormente. "Nessun... problema." le loro labbra si unirono in un bacio che fece avvampare Rachel più che mai; si sentiva il viso bollente nei punti in cui la sua pelle toccava quella della sua amata, ovvero sotto al mento e sulle labbra, ed era una sensazione fantastica.

Le loro labbra si staccarono e sul volto di entrambe si dipinse un sorriso "sei bellissima." disse Quinn accarezzando il volto della più bassa che prendendo coraggio baciò dolcemente la bionda "Tu dannatamente di più." disse a fior di labbra.

In quel momento dei passi risuonarono nel corridoio e Rachel scattò all'indietro mentre Quinn si sistemava la sbavatura di rossetto causata dai baci.
"Sì, ecco, quindi per la canzone del Glee tu avevi qualche idea?" Quinn iniziò un discorso a caso, la prima cosa che le venne in mente.
Rachel fece per rispondere, quando un volto si affacciò sulla porta dell'aula.

"Oh, scusate." disse Xena entrando. "Rachel, ti dovrei parlare. Puoi venire un attimo fuori?" Quinn quasi la fulminò con lo sguardo. Cosa voleva la gigantessa dalla sua Rachel?

La piccola mora guardò Xena sgranando gli occhi, ma uscì.
"Non... non era un buon momento, vero?" chiese Xena, portando una mano dietro la nuca per il disagio.
Rachel si limitò a scuotere la testa, contrariata. "No. No, non lo era."

"Ti volevo solo chiedere quando ci dovevamo rincontrare per provare, sappi che domani e dopodomani sono impegnata " disse Xena.

Rachel prese un respiro profondo. "E me lo dovevi dire proprio ORA?" chiese aggressivamente, con più coraggio di quanto ne avesse in realtà.
"Hey, dillo alla mia dolce Gabby, ha insistito perché ti avvertissi per tempo."

Senza neanche risponderle la cantante rientrò nell'aula e Xena se ne andò per la sua strada,stupita della reazione di Rachel.

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Capitolo 8
*** Capitolo VII ***


Xena e Gabrielle erano sdraiate sul grande letto di Xena.

La bionda teneva la testa appoggiata sul braccio e la mano sul ventre della più alta, che le stava carezzando i capelli dolcemente.
Xena era in dubbio, non sapeva se dire o meno a Gabrielle che non avrebbe cantato con lei.
"Xena."
"Eh?"
"Volevo dirti che.. oggi ho parlato con Santana."
La mora si voltò e fissò lo sguardo negli occhi verdi dell'amata.
"E?"
"E mi ha chiesto di farle un favore. Ti... Ti spiacerebbe se cantassi una canzone con lei? Per Brittany, e ovviamente per te."
Xena scoppiò a ridere. Che fortuna!
Gabrielle la guardò come se fosse ammattita. "Hai fumato?"
"No, no, è solo che... volevo dirti la stessa cosa. Insomma, con Rachel. Sai, lei e Quinn..."
La bionda annuì.
"Mi ha chiesto aiuto per una canzone per Quinn."

"L'avevo intuito trovandoti con lei nell'auditorium, sai?" disse Gabrielle sollevandosi sui gomiti. "Ah sì? Pensavo credessi che fosse realmente la mia amante." Rispose la mora sarcastica.

"Nessuno ti prenderebbe." affermò la bionda, convinta.

"Ah, tu credi?" Xena cominciò subito a fare il solletico a Gabrielle, che rideva come una matta

"Ti prego... smettila!"

Dopo cinque minuti di torture a Gabrielle, che ormai aveva le lacrime agli occhi per le risate, Xena si rilassò tornando a sdraiarsi.
Gabby si asciugò gli occhi e sospirò.
"Comunque non era scontato."
"Mh?" la bionda non capiva a cosa si riferisse.
"Che avrei cantato con Rachel. Sai, poteva anche essere che le avessi dato una mano nel trovare la canzone adatta."
A quel punto, Gabrielle annuì in assenso.

Xena accennò un sorriso " comunque che si fa?" chiese. Gabrielle scosse le spalle. "A te che andrebbe andrebbe?"
Xena la guardò maliziosamente e Gab rise. "No, giù ci sono i tuoi!"

"Beh, allora non saprei. Decidi tu..." disse abbracciandola e dandole un dolce bacio tra i corti capelli biondi. Lei sorrise e le strinse il braccio. "Mh... un giro in centro?"

La mora alzò gli occhi al cielo. "E se andassimo solo a fare una passeggiata al parco?" chiese guardando Gab speranzosa.

La bionda annuì. "Sì, perché no? E un gelato?"

"Ok." disse Xena per poi baciarla dolcemente.
Le due stettero ancora alcuni minuti a coccolarsi per poi andare verso il parco di Lima. Si presero un gelato alla prima gelateria e si sedettero sulla panchina.

Xena si guardò intorno notando i tanti bambini che giocavano sull'altalene e gli scivoli,seguiti dalle preoccupate mamme che avevano timore che si facessero male " Dovrebbero lasciarli un po' più liberi quei bambini!" disse. Gabrielle sorrise: amava i bambini.

"Già... però potrebbero farsi male." rispose leccando il gelato e voltandosi verso i bimbi.

"A proposito di bambini, guarda lì." disse indicandole il laghetto con le paperelle dove una felice Brittany giocava spensierata e Santana rideva a crepapelle sovrastata dagli animaletti.

"Ahah, Xena!" le diede un colpetto sul braccio e guardò le due. "A proposito... stavo pensando...."

La mora la strinse più a sé "stavi pensando...?" disse incitandola a continuare.

"Stavo pensando" continuò la bionda "che noi due non ci facciamo problemi, ma... Ma loro, che un po' si nascondono e un po' no... Non dovremmo aiutarle?"
"Aiutare le coppiette è più forte di te, eh?" Xena ridacchiò e poggiò il mento sulla sua testa.

"È più forte di me, sono così carine insieme." disse la bionda sorridendo dolcemente.

"Capito... Quale sarebbe la tua idea, allora?" anche la mora sorrise, divertita.

"Ah... questo non lo so."

"Fai sempre così." disse xena sorridendo. "Beh, qualcosa però lo avrai pensato no? Visto che Brittany canterà per Santana con te!"

"Dovremmo convincerle a... venire fuori dall'armadio."
Xena la guardò un attimo spiazzata. "Venire... fuori dall'armadio? Seriamente? Gabby."
Lei non capiva. "Cosa?"
"Fare coming out. Dillo."
"Cos'ho detto io?"
"Dillo."
"Fare... fare coming out, felice?"
La mora rise e annuì.

"Non riesco ancora a capire perché ti viene così difficile dirlo!" disse Xena dandole un rumoroso bacio sulla guancia. "Non lo so neanche io..." fece pucciosa Gabby. "Comunque guarda, Brittany ci ha viste, stanno arrivando."

Xena sorrise e cinse le spalle della ragazza con un braccio, attirandola a sé, ed accavallò le gambe. Intanto, l'altra coppia si era avvicinata.
"Ehilà!" Brittany salutò allegra, mentre Santana si limitò ad alzare la mano in un cenno di saluto.

"Ciao." disse Gabrielle, seguita da Xena.

"Anche voi qui per le paperelle?" chiese allegra Brittany sedendosi sulla panchina.

Gabrielle alzò la mano che stringeva il cono "No, gelato."
Santana si appoggiò alla panchina con indifferenza. "Noi siamo qui per le papere. O meglio, Britt è qui per loro ed io sono qui per lei." Lanciò uno sguardo eloquente a Xena, che ridacchiò.

"Hai sentito?" sussurrò Xena all'orecchio della più bassa che subito le tirò una gomitata "Ouch!"

"Che ho detto? Ahah"
Gabrielle le lanciò un'occhiataccia, ma divertita.

"Quindi... il tuo piano, Eros?" sussurrò Xena alla bionda, che nuovamente le tirò una gomitata. "Ouch! Finiscila."
Santana e Brittany, intanto, stavano allegramente chiacchierando.

"Beh, il punto debole è Santana e tu … tu potresti parlarle." fece Gabby guardandosi intorno. Xena la guardò stranita. "Io? Parlarle???”

"Sì, sai... insomma, è come te." la bionda scrollò le spalle.

La mora si strinse nelle spalle e tirò indietro il collo, sgranando gli occhi "Come lei? Non..."
Gabrielle la fissò negli occhi.
"Io non... Aah. E va bene! Quegli occhi." Xena scosse la testa e rilassò le spalle. "Ma..." cominciò Xena.

"..Ma?" incalzò Gabby aspettando che continuasse.

"Ma voglio un premio in cambio di questa mia buona azione." disse lanciandole un sorrisetto che era tutto tranne che innocente.

Gab rise e le si avvicinò. "Ovviamente, mia eroina." Le diede un leggero bacio sulle labbra e le cinse la vita con il braccio. "Ora vai."
Xena annuì e si voltò verso Santana, ancora impegnata con Brittany.

Lei si alzò e andò di nuovo verso il laghetto seguita a ruota da Gabrielle, mentre Xena e Santana rimasero sulla panchina.
"Beh... come va?" disse Xena guardando le due bionde al laghetto.

Santana si voltò verso Xena e scrollò le spalle. "Bene. Sono solo... sì, sono un po' dubbiosa."
Xena inarcò le sopracciglia. "Su cosa?"
Santana si appoggiò alla panchina e sospirò. "Sai, tutta questa storia di Britt. Non... non so come dire... vorrei veramente urlare al mondo 'Ehi, lei è Brittany ed è la mia ragazza!', ma non ci riesco."

Per alcuni minuti stettero in silenzio a guardare le rispettive ragazze.

"Cosa ti blocca?" chiese Xena voltandosi verso la latina.

"Gli altri magari?!" sbuffò Santana a bassa voce guardando dritta davanti a sé.

"Capisco... Sì, beh, non è facile. Però guarda me e Gabby." Xena guardò la bionda, che in quel momento si girò, e le due si scambiarono un cenno ed un sorriso.
San si sistemò e sospirò nuovamente. "Già. Siete una bella coppia, e non avete paura. Mi piacerebbe poter fare lo stesso con Britt. Sai cosa? Sono stufa." La ragazza si alzò di scatto stringendo i pugni. "Voglio poter essere libera di amare chi voglio. E chi voglio è lei."

Xena accennò un sorriso "Allora dillo apertamente. Chi ti ama ti resterà accanto." la spronò. Santana abbassò la testa e si guardò le mani nervosa.

"Tu e Brittany vi amate, si vede ad un chilometro di distanza. Non aver paura di amare liberamente, fallo per te e per lei. Fallo per voi." continuò Xena.
Santana alzò lo sguardo, fissandolo su Brittany che allegramente correva dietro alle papere e non poté fare a meno di sorridere, pensando a quanto un semplice sorriso della sua Britt la facesse stare bene, a quanto l'amasse.
"Lo farò!" disse sicura.

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Capitolo 9
*** Capitolo VIII ***


Casa Fabray era vuota mentre Quinn stava sdraiata sul divano a fare zapping, quando qualcuno bussò alla porta. La bionda corse e aprì con un sorriso enorme.
"Ehi Quinn! è successo qualcosa?" chiese Rachel entrando in casa.
"No, semplicemente mi mancavi." disse Quinn abbracciandola da dietro.
Rachel sorrise mentre la sua bionda la teneva stretta a sé, ma le ritornò alla mente un pensiero che l'aveva torturata per molto. Si staccò di scatto dalle braccia di Quinn e si voltò, seria.
"Come faremo?"
"C...come faremo cosa?" chiese la bionda perplessa, grattandosi la nuca.
"Quinn i tuoi e ...insomma non la prenderanno bene e tu..." disse mentre una lacrima le scendeva solitaria lungo la guancia.
Lei la guardò, preoccupata. "E io?" Le posò una mano sul volto, asciugandole la lacrima con il pollice. "Non credere che i miei... che chiunque possa portarti via da me." Disse risoluta.
Rachel strinse fra i denti il labbro inferiore e si strinse a Quinn.
La bionda ricambiò la stretta con passione, sorridendo commossa.
"Dai, su. Basta sentimentalismi o mi rammollisco. Che si fa?"
La cantante sorrise per poi staccarsi dalla bionda e darle un lieve bacio a fior di labbra "Decidi tu."
"Una passeggiata? Oppure un pomeriggio in camera mia."
"La seconda." Quinn sorrise e insieme si avviarono al piano superiore, nella camera della bionda.
Chiusa la porta, Rachel di lasciò cadere sul letto, guardando la ragazza sorridere.
"Che c'è?" chiese Quinn.
"Niente. Sei bella." scrollò le spalle e distolse lo sguardo, divertita.
"Tu di più!" disse risoluta Quinn avvicinandosi e sdraiandosi accanto a lei, abbracciandola.
La mora sorrise, rispondendo all'abbraccio sorridendo. "Ma va', qui sei tu la cheerleader." ridacchiò.
"Ma tu sei la diva." disse costellandole il viso di baci.
Rachel non rispose, godendosi la bella sensazione delle labbra di Quinn sulla pelle.
La bionda arrivata alle labbra le bacio beandosi dei mille brividi che il solo tocco di quelle labbra le sapevano dare.
Fu una scossa elettrica per entrambe, come sempre. Non si stancavano mai di quei baci, proibiti, bellissimi.
"Quinn..." disse, estasiata dai piccoli bacetti che la bionda stava continuando a darle, sul mento, sul collo. Lei si limitò a rispondere con un "mhm" senza alzare lo sguardo.
"Quinn... e i tuoi?"
La cheerleader alzò lo sguardo puntandolo in quello di Rachel "Staranno fuori per due giorni." poi ghignò maliziosa. La mora le sorrise e lei tornò a coccolarla, allegra.

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Capitolo 10
*** Capitolo IX ***


La settimana successiva fu il tempo di consegnare i compiti. Tutti erano abbastanza in fermento, specialmente perché tranne due o tre persone, tutti erano innamorati o fidanzati.
Mr. Schuester entrò con il suo solito brio.
"Bene ragazzi, siete pro..."
Ma fu interrotto da una voce di ragazza.
Una bionda dai grandi occhi castani, la carnagione chiara e un sorriso strano apparve alla porta. "E' questo il Glee?" chiese, la voce vellutata che celava una nota altisonante.
Quinn che stava chiacchierando con Mike fu percorsa da una strana scarica al sentire quella voce e si voltò verso la nuova arrivata, che le sorrise.
"Sì, è questo. Vorresti essere dei nostri?" chiese Schu felice.
"Sì." disse la bionda fissando Xena che era seduta in prima fila.
La mora le lanciò uno sguardo indifferente e lei ghignò, compiaciuta. La cheerleader, intanto, aveva smesso di ascoltare Mike.
"Bene, entra, entra! Come ti chiami?"
"Callisto." rispose lei, entrando e buttando con noncuranza la tracolla di lato. Si prese una sedia, puntando lo schienale verso Mr Schue e sedendosi a cavalcioni, accanto a Xena.
Gabrielle le lanciò uno sguardo incuriosito e leggermente diffidente -cosa vuole?- e lei le rispose con un'occhiata di impertinente sufficienza.
Schu batté le mani. "Bene allora, cominciamo con il compito, poi proveremo le doti canore di Callisto! chi vuole cominciare?" Tutti iniziarono a guardarsi tra loro, Rachel si torturava le mani mentre Santana si mordicchiava nervosamente il labbro inferiore.
Xena sbuffò e si alzò, afferrando il polso di Rachel. "Iniziamo noi." Disse. letteralmente trascinandola al centro della sala.
"S.. sì, iniziamo noi." disse la cantante ingoiando a vuoto.
Xena diede il via ai ragazzi della band e i primi accordi della canzone cominciarono a risuonare nella sala del Glee.
 
I can't buy your love, don't even wanna try
sometimes the truth won't make you happy
so I'm not gonna lie
but don't ever question that my heart beat only for you
it beats only for you
 
I know i'm far from perfect
nothing like your entourage
I can't grant you any wishes
I can't promise you the stars
but don't ever question that my heart beats only for you
it beats only for you
 
Cause when you give it up
no mater what you do it's never good enough
when you never thought
that it could ever get this though
that's when you feel my kind of love
 
And when you're high enough
when you fall and then can't lift
you're heavy on the ground
when the friends you thought you had
haven't stuck around
that's when you feel my kind of love
 
You won't see me at the parties
I guess i'm just no fun
I won't be turning up the radio
singing baby you're the one
but don't ever question that my heart beats only for you
it beats only for you
 
        I know sometimes I get angry and I say what I don't mean
        I know I keep my heart protected far away from my sleeve
        but don't ever question that my heart beats only for you
        it beats only for you
 
        Cause when you give it up
        no mater what you do it's never good enough
        when you never thought
        that it could ever get this though
        that's when you feel my kind of love
 
        And when you're high enough
        when you fall and then can't lift
        you're heavy on the ground
        when the friends you thought you had
        haven't stuck around
        that's when you feel my kind of love
 
        And when you give it up
        and no matter what you do is never good enough
        when you never thought that it cold ever get this though
        that's when you feel my kind of love
 
        And when you're high enough
        when you fall and then can't lift
        you're heavy on the ground
        when the friends you thought you had
        haven't tuck around
        that's when you feel my kind of love
 
        And when you're high enough
        when you're fallen and then can't lift
        you're heavy on the ground
        when the friends you thought you had
        haven't stuck around
        that's when you feel my kind of love

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Capitolo 11
*** Capitolo X ***


Alla fine della lezione, Schuester scappò via dicendo che aveva degli impegni e i ragazzi rimasero a parlare. Puck iniziò a distribuire dei foglietti. "Gente, sabato, a casa mia. Festa grande." Porse un foglio a Xena. "La tua presenza è richiesta." disse sorridendo. Lei roteò gli occhi e afferrò Gabrielle per la vita, lanciando al ragazzo uno sguardo eloquente.
Puck comprese una volta per tutte che lei era off-limits e si diresse dalla nuova arrivata, che aveva notato la reazione della mora dagli occhi di ghiaccio e stava guardando male la povera Gabby.
"Ehi bellezza, anche se sei nuova sei figa abbastanza da venire." le disse Puck, flirtando senza riguardo. Lei lo guardò, gli sorrise e gli mise l'indice sotto al mento. "Certamente."
 
Sabato sera arrivò e tutti erano a casa Puckerman, tranne Xena e Gabrielle che erano per strada.
"Gab -cominciò Xena mantenendo lo sguardo sulla strada- sicura che vuoi andarci? L'ultima volta che siamo state ad una festa del genere è successo il finimondo."
"Suvvia, sarà divertente. Inoltre vorrei conoscere Callisto." rispose lei allegra. Dalla lezione, non l'aveva più vista.
"Senti, c'è Puck che ci prova costantemente con me, prima o poi lo picchio." disse la mora, alzando un braccio e lasciandolo ricadere sulla coscia.
"Ascolta, facciamo così: se ci riprova ti lascio fare molto più che afferrarmi. Ok?" le sorrise e Xena, con quei patti, si convinse.
 
Intanto, alla festa...
 "Quindi sei la capo cheerleader?" chiese Callisto con la sua voce indecifrabile per poi bere un sorso di chissà quale alcolico contenuto nel bicchiere.
"Sì." ripose Quinn, quasi intimidita.
"Interessante. E... quali sono i requisiti minimi?" chiese la nuova arrivata tendendo gli occhi fissi in uno sguardo suadente su Quinn.
"Beh, bisogna superare un provino... Devi chiedere a Sue."
Il campanello suonò e a casa Puckerman arrivarono anche Xena e Gabrielle.
Lui aprì la porta e le fece entrare, facendo un cenno con la mano ed ammirando poi da dietro le due ragazze.
"Puck" disse Xena in sibilo dirigendosi dov'erano tutti. Puck chiuse subito la porta per poi raggiungere gli altri. La festa andava a gonfie vele: Gabrielle era seduta sulle gambe di Xena che le dava lievi baci sul collo facendola ridacchiare, sul divano Callisto e Quinn che si scolavano bicchieri di vodka e parlavano di chissà cosa. Poi c'era Rachel, che borbottava qualcosa sul fatto che Callisto non doveva stare troppo vicina alla SUA Quinn.
La diva, sentendosi trascurata, voltò le spalle furibonda e andò da Finn, occupato a guardarsi attorno, cercando di ignorare Callisto che civettava con la sua ragazza.
Puck si alzò e barcollando si sedette nel centro della stanza "Tutti qui! GIOCO DELLA BOTTIGLIA!!!"
Attratti dall'idea, tutti quanti si sedettero in cerchio.
"Inizio io, il padrone di casa." disse il punk prendendo una bottiglia vuota di birra e poggiandola al centro del cerchio. Con un colpo del polso la fece partire.
La bottiglia roteò per qualche secondo, fermandosi su Mercedes.
I due si baciarono senza tanti convenevoli, poi la bottiglia girò varie volte formando le coppie più disparate: fu la volta di Santana che girò energicamente la bottiglia, la quale si fermò su Xena.
Gabrielle fissò attonita la bottiglia, poi soppresse a stento una risata, ricevendo un'occhiata assassina da entrambe le more, mentre Brittany giocava innocentemente con i suoi capelli, mormorando "Tanto sei mia."
Roteando gli occhi, Xena si avvicinò a Santana e la baciò, tra gli "wooooh!" generali dei ragazzi.
Xena girò poi la bottiglia, sperando con tutte le forze che si fermasse su Gabrielle.
Ma la maledetta si fermò prima, su un'altra bionda.
Callisto le sorrise serafica.
Xena alzò gli occhi al cielo chiedendosi che cosa aveva fatto di male.
"Finalmente il mio turno." mormorò Callisto leccandosi le labbra.
Le due si sporsero, e mentre Xena riluttante avvicinava le labbra, Callisto la prese in un bacio passionale, lasciando tutti attoniti, Gabrielle per prima. Quando finalmente si staccarono, Puck aveva la mandibola a terra e Gab era sconvolta, così come Xena.
Callisto sorrise diabolicamente e girò la bottiglia, che si fermò su un'altra bionda: Quinn.
La cheerleader sembrò illuminarsi, mentre Callisto aveva uno sguardo malizioso. Rachel, al contrario, odiava quella situazione.
Callisto si alzò, aggirando un po' di gente, e si fece spazio tra Quinn e Rachel, prendendo il viso della bionda tra le mani e baciandola.
Rachel, gelosa, le staccò guardando in malo modo Quinn, che invece era come incantata dallo sguardo di Callisto che si avvicinò all'orecchio della bionda "Non vedo l'ora di proseguire il discorso." disse in un sibilo che fece boccheggiare la cheerleader.
La diva, a quel punto, esplose. "Va' via! Quinn, gira quella maledetta bottiglia!"
Avrebbe voluto picchiare Callisto, ma la bionda era visibilmente più forte, non ne sarebbe valsa la pena. Quinn girò la bottiglia e questa, quasi a prendere in giro la cantante, si fermò su Gabrielle. Lei sgranò gli occhi, chiedendosi quante probabilità ci fossero che su quattro lanci, quattro fossero donne e guardandola leggermente imbarazzata.
Gabrielle diede un sonoro bacio a stampo sulle labbra a Xena e poi un po' titubante baciò la bionda, mentre Puck stava praticamente annegando nella bava "Dovremmo fare queste feste più spesso."
Quando fu il turno di Gabrielle, finalmente le cose iniziarono ad andare per il verso giusto. Il collo verde della bottiglia puntò Xena, che sorrise e le due si baciarono.
Toccò nuovamente a Xena, che dovette riluttante baciare un felicissimo Puck, a cui diede un veloce bacio a stampo che sembrò soddisfarlo. Il ragazzo girò nuovamente, e questa volta con la sorpresa di tutti la bottiglia si fermò su Finn che guardò Puck riluttante.
"Non si può evitare?" chiese Puck, implorante, supportato da Finn.
"No. Come si sono baciate le ragazze, si baciano i ragazzi." Mercedes ridacchiò.
I due si diedero un bacio a stampo con sottofondo le risatine di tutti. Allora fu il turno di Finn e il destino volle che la bottiglia si fermasse proprio su Rachel.
Il ragazzo le sorrise, ma lei roteò gli occhi. "Non è la mia serata." pensò la diva, mentre le sue labbra toccavano quelle di Finn. Quando lei si voltò per vedere la reazione di Quinn, la trovò distratta.
La serata era oramai terminata e molti dormivano chi in una stanza chi sul divano.
Gabrielle e Xena erano avvinghiate sul tappeto, Puck si era accaparrato una poltrona, Rachel era svenuta sul divano.
Callisto, sveglia e appoggiata al muro, si guardò attorno. Quinn era seduta a terra, accanto a Rachel, e il suo sguardo incontrò quello della nuova arrivata.
"Baci bene per essere un cheerleader" disse Callisto stuzzicandola, non ricevendo però nessuna risposta dalla bionda, che cercava di capire a che gioco stesse giocando la nuova arrivata.
"Che c'è, non rispondi?" ghignò. Si staccò dal muro e le si avvicinò, guardandola dall'alto.
"Io.." cominciò Quinn mentre Callisto si era inginocchiata davanti a lei.
"Tu...?" le disse a pochi centimetri dalle labbra.
Guardò Rachel dormire "Io sono impegnata." disse sostenendo a malapena lo sguardo dell'altra.
"Prima però non hai disdegnato il mio bacio, anzi..."
"Ma.. prima non potevo." Disse Quinn risoluta, voltandosi verso Rachel.
Callisto rise divertita. "Nemmeno ora puoi." rispose, prendendole il mento tra le dita e fissandola con un ghigno canzonatorio.
Quinn deglutì a vuoto non capendo come si fosse ritrovata in quella situazione. Callisto le disegnò i contorni delle labbra con il pollice prima di baciarla, e Quinn non disdegnò neppure quel bacio.
Quando si separarono, Callisto si alzò in piedi, facendo un cenno a Quinn, che la seguì come ipnotizzata da quegli occhi castani e maliziosi. Senza una parola, Callisto la condusse in una stanza vuota e chiuse la porta.
Callisto prese per la nuca Quinn e la baciò con foga bloccandola tra il muro e il proprio corpo.
Quinn si sentì totalmente impotente, trascinata dalla ragazza. Si sentì in colpa, pensò a Rachel, ma il pensiero fu presto ovviato dalla mano della bionda sulla coscia.
Callisto cominciò a baciarle avidamente il collo mentre la mano pian piano saliva.
La cheerleader era totalmente pietrificata, non sapeva cosa fare.
La nuova arrivata vedendo che Quinn era completamente nelle sue mani ghignò diabolica e si avvicinò al suo orecchio "Vuoi che continui?" chiese con voce roca.
Lei chiuse gli occhi e rabbrividì. "I..io..."
"Rispondi e basta."
"Sì."
Quinn schiacciata al muro dal corpo di Callisto ansimava al tocco delle labbra calde sul suo corpo, ormai mezzo nudo.
La nuova arrivata si divertiva a stuzzicare la cheerleader, le sue mani che vagavano sul ventre mentre Quinn non riusciva a muoversi, sotto l'influsso di Callisto.
"Dio..." ansimò Quinn mentre sul viso di Callisto si disegnava un ghigno malizioso. "Po...Potrebbero s... sen... Potrebbero sentirci..." riuscì a dire Quinn in un momento di vaga lucidità.
Callisto risalì lungo il collo della ragazza con la punta della lingua, facendola rabbrividire.
"Dormono tutti, e sono ubriachi come spugne." le sussurrò nell'orecchio, spingendola ulteriormente contro il muro, il top da cheerleader ormai inerte al suolo.
"Ma... io..." cercò di protestare chiudendo gli occhi per il piacere.
"Shh..." le soffiò Callisto a pochi centimetri dalle sue labbra, spingendo una gamba fra le sue, provocando un gemito roco in Quinn. 
Un suono alle spalle di Callisto costrinse la bionda a fermarsi per un istante.
"Ehi!" una voce dietro di lei rivelò la presenza di un'altra ragazza. Quinn, ancora con gli occhi chiusi, trasalì. Era Rachel.
"Giù le mani... d... da Quinn." esclamò, confusa dall'alcool.
Callisto ghignò ed inarcò le sopracciglia, voltandosi ed abbandonando completamente Quinn, che se non fosse stata appoggiata al muro sarebbe caduta.
La nuova arrivata si avvicinò a Rachel, mentre Quinn guardava la scena senza riuscire a muovere un muscolo.
"E' la tua ragazza?"
"Sì! Lasciala in pace!"
La mora cercò di spingerla, ma lei non si mosse. Invece, divertita, portò un dito sotto al mento di Rachel per obbligarla a guardarla negli occhi.
"Non sembrava."
La mora la fissò per un istante, ipnotizzata, poi si scosse e si allontanò di un passo.
Quinn, intanto, si era ripresa e, una volta rimesso il top, aveva superato Callisto con una spallata e aveva preso la mora per il polso.
"Andiamo, Rach." disse, e la trascinò via che ancora fissava la bionda.
Callisto, compiaciuta, rimase qualche secondo a guardarle andar via, poi rise e cercò qualche altro divertimento.

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