The New Shaman Figth!

di Yusaki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Asakura...Angel ***
Capitolo 2: *** Mandarino e altri due discendenti ***
Capitolo 3: *** Il diario di... ***
Capitolo 4: *** Il Demone dentro l'Angelo ***
Capitolo 5: *** L'officiante col capello di paglia ***



Capitolo 1
*** 1.Asakura...Angel ***


 

E così sono davvero di nuovo qua. Sto per scrivere le avventure di una quattordicenne di nome Angel Asakura che, come Yoh prima di lei, affronterà il torneo degli sciamani. Che bello!^.^

 

 

Allora si continua eh? ^_^ (Purtroppo!ç__ç n.d.Ren/E te che ci fai qui?O_o n.d.Yusaki/La ff è su Shaman King no?n.d.Ren/Si ma voi siete già morti da 500anni -_- n.d.Yusaki/Come?!?!? NOOOO!!!T__Tn.d.Ren&Tutti gli altri).

Per prima cosa voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno incoraggiato a continuare, ovvero:

Mimichan: Si un nuovo Shamn Figth è decisamente (Terribile!!!ç__ç n.d.Angel) elettrizzante e decisamente…impegnativo!!!ç__ç Ti ringrazio per i complimenti però non so se riuscirò a togliere i tripli punti esclamativi (Ci proverò!) e in quanto al gatto…ihihihihi ^_^ (Quell’espressione non mi piace per niente O_o n.d.Ren/Neanche a me O__O n.d.HoroHoro/Su ragazzi non siate pessimisti e godetevi la vita!^_^ n.d.Yoh/Altro che godersi la vita!!! IN PIEDI CHE DOVETE ALLENARVI!!!!n.d.Anna/-.-‘’’’n.d.Yusaki). Purtroppo non posso farti fare la discendente di Ren per…emh…una ragione che scoprirai tu stessa molto presto…^_^’’’’ (Cosa?è_én.d.Ren) E comunque nemmeno io sono Angel O.o’’’(Logico, altrimenti mi avrebbe fatto sclerale dalla mattina alla sera V__V n.d.Angel/Grazie mille cara -__- # n.d.Yusaki)

yukina_chan: come vedi l’ordine è stato eseguito mia signora! *_* ecco te la continuazione della ff!

vanchan: ^_^ che dire…sono commossa dalla tua recensione!T__T (-__- n.d.Tutti) certo che il tuo commento fa numero!*_* Ti ringrazio tanto e spero che la Fanfiction ti soddisfi!

Mao Chan: Il mega pupazzo di Ren Tao…ç_ç…l’ho cercato anche io dappertutto ma è scomparso (Ce l’avevi davvero? O_O n.d.Ren/Certo…ç_ç…n.d.Yusaki) Grazie dei complimenti!^_^

Chihiro: Ed ecco il seguito!^_^

Ria: Sono stra felice che mi seguirai anche in questa ennesima folle impresa!*_* ^_^

Didith, DarkRose86, Leo, Yoru, Saphi, Shark Attack, Un grazie stra super speciale anche a voi per le vostre recensioni!!!!!!!!^_^ Vi ringrazio a tutti quanti e premetto che mi impegnerò al massimo per non deludervi!!!!!!!!

 

 

 

 

Adesso nessun indugio!*_* Diamo il via alla Fanfict su Angel Asakura e…beh, il resto lo saprete dopo…Che il Torneo abbia Inizio! (Ehi!!! Questo lo dovevo dire io! >.< n.d.Silva)

 

 

Il Nuovo Shaman Figth

 

Quando la cometa attraversò il cielo fino ad illuminarla Angel si sentì invadere da un’immensa sensazione di benessere, e allo stesso tempo di paura. La stanza tornò buia qualche minuto dopo, le mani di Angel tremarono e la tavoletta buddista scivolò sul pavimento con quello che le parve un fragore inaudito.

Perché? Perché in quattordici anni nessuno le aveva detto niente dei suoi antenati? Perché in tutto quel tempo mai, neppure una volta, aveva mostrato attitudini da sciamano? Come poteva essere uno sciamano? Non riusciva nemmeno a vedere gli spiriti! Ed in più mai si era allenata in vita sua!

Ora, di colpo, le venivano a dire che era uno sciamano, addirittura che Yoh Asakura era esistito ed era un suo antenato…cosa avrebbe potuto fare Angel? Amava Shaman King, ma adesso quella realtà che le ricadeva addosso tutta insieme…

Si voltò lentamente verso la porta del salotto; Nel pallore della luce lunare che lasciava spazio all’alba vide sua madre, appoggiata sulla soglia, una mano sulla bocca, che la osservava allo stesso tempo spaventata e triste.

Angel avanzò verso di lei, il volto indecifrabile.

-Angel…piccola mia…- cominciò a balbettare la madre in un tentativo di spiegare, di scusarsi, di…-…Io…io…so che avrei dovuto dirtelo ma…un fardello così pesante…non volevo che vivessi tutta la tua vita con angoscia…- vide che la figlia continuava a guardarla con gli occhi opachi ed inespressivi e le venne da piangere dalla disperazione -Ti prego tesoro non guardarmi così! So che è colpa mia…dì qualcosa ti prego!-

-Vuoi che ti dica qualcosa mamma?- disse Angel con la voce che tremava -E allora te lo dirò…EVVIVA!!!!-

La madre la guardò sconcertata mentre Angel cominciava a saltare di gioia e a fare capriole.

-Ma ti rendi conto mamma?! SONO UNO SCIAMANO! Yoh è davvero esistito!! SONO UNO SCIAMANO! O meglio…SONO UNA SCIAMANA!- saltellando e gridando coinvolse anche la madre in un improvvisato balletto intorno all’albero di Natale finché non scivolò sulla tavoletta buddista con su inciso il nome di Amidamaru e finì distesa a terra.

Dolorante per la botta, ma sempre allegra ed euforica, stava per rialzarsi quando una voce sconosciuta, eppure che la riempì di fiducia, per poco non le fece prendere un infarto.

-Devi stare attenta oppure rischi di non arrivare intera al torneo- disse qualcuno appena dietro di lei, con una risata.

Angel sussultò e si sbilanciò mentre faceva un balzo per rialzarsi finendo di nuovo distesa a terra giusto ai piedi della persona che aveva appena parlato.

-Amidamaru! Accidenti mi hai fatto prendere un infarto!- gridò la ragazza guardando il suo spirito custode che sorrideva galleggiando a qualche centimetro dal suolo; Angel corse verso di lui e dopo averlo studiato per un momento si gettò verso di lui per abbracciarlo e riprendendo a scandire le parole -SONO UNA SCIAMANA!- con tutto il fiato che aveva in gola.

-Sei proprio uguale a Yoh- disse lo spirito un po’ in imbarazzo per la spontaneità della ragazza -E sarai ancora più simile a lui dopo che avrai indossato quegli abiti- indicò i pacchetti mezzi disfatti per terra che coprivano il vestito nero bordato di arancione che le aveva regalato suo padre.

-Si- disse Angel sognante e si staccò da Amidamaru per poter vedere meglio il vestito. Ora che ci pensava era la copia esatta di quello di Yoh, a parte per il fatto che aveva qualche tocco femminile in più, come la gonnellina corta, ad esempio. Mentre teneva fra le mani i vestiti sentì qualcosa che le sfiorava la mano e vide Haka, il suo gatto, che la guardava strusciandosi a lei e facendo le fusa. Prese in braccio il gatto e lo tenne stretto a sé, una piacevole sensazione di calore la invase mentre il gatto assumeva un’espressione soddisfatta e chiudeva gli occhi.

-Ti ci vorrebbe un Trainer- disse all’improvviso Amidamaru riscuotendola dai suoi pensieri -Come un tempo lo era stata Anna…insomma, ti ci vorrebbe un allenatore-

-Umh…- la ragazza sembrò pensarci su -Non saprei proprio chi potrebbe farmi da allenatore, ma ora non pensiamoci!- esclamò Angel lasciando andare di scatto Haka che cadde a terra e sgusciò via con aria scandalizzata -Voglio proprio vedere come mi sta questo completino- e senza alcuna esitazione cominciò a sbottonarsi la leggera camicia da notte sotto gli sguardi stupefatti della madre, di Haka e di Amidamaru che si voltò dall’altra parte arrossendo.

La ragazza non parve accorgersi delle reazioni dei presenti e si sistemò comodamente nella sua nuova veste scoprendo con un certo piacere che le stava a pennello, esaltando il suo corpo e dandogli un’ottima libertà nei movimenti; Abbozzando una specie di piroetta riuscì a vedersi anche da dietro e ringraziò mentalmente chi le aveva donato quel vestito.

-Amidamaru? Ci sei? Qualcosa non và?- chiese Angel notando finalmente che il suo spirito custode sembrava un tantino a disagio -Andiamo! Sei il mio spirito custode!-

-Si…ma…vedi…- esitò Amidamaru ancora voltato da un’altra parte -Sei una ragazza…non dovresti cambiarti così…-

-Suvvia- disse la ragazza agitando la mano come a voler scacciare delle mosche -Avresti voluto che mi cambiassi davanti ai miei futuri avversari invece che ora?- si fermò di botto accorgendosi che aveva praticamente coniato una frase già detta da Yoh e fu questo, forse, ad indurre Amidamaru a voltarsi.

Lo spirito si lasciò sfuggire un’esclamazione.

Era identica, chiunque vedendola non avrebbe potuto non notare la somiglianza con Yoh. La ragazza sorrise vaga allo stupore dello spirito…ma una domanda gli si agitava in testa…una domanda che non la voleva lasciare…lei…lei…

Un rumore improvviso di qualcosa che si infrange a terra fece voltare tutti di scatto e Amidamaru si mise in posizione di combattimento, all’erta, la Katana che teneva in mano rifulgeva di una strana luce.

-Che succede?- chiese freddamente la madre impugnando la prima cosa che le capitava a tiro.

-Mamma, non credo che spaventerai nessuno con un ramo dell’albero di Natale come arma- bisbigliò Angel, divertita, accostandosi al suo spirito custode. -Controlliamo?- lo spirito custode annuì e, con un brivido di paura, la ragazza si preparò alla sua prima fusione con uno spirito.

-Amidamaru forma spirito…Unione!- gridò la ragazza e sentì un improvviso freddo invaderla, sostituito subito da una sensazione di calore e…difficile descrivere come ci si sente quando si condivide il corpo con uno spirito. Con un balzò Angel si portò alla fonte del rumore e colpì con velocità con un pugno.

Una figura di un piccola persona uscì un po’ barcollante da dietro la tenda, una mano era portata alla testa, come se gli facesse male, mentre l’altra reggeva un piccolo portatile.

-…- silenzio tombale.

Il ragazzino alzò lo sguardo verso di loro e con una voce decisamente scandalizzata chiese: -Sono così pericoloso da essere colpito?-

Angel rimase per un attimo interdetta poi raccolse dal divano una copia del manga di Shaman King e aprì una pagina mettendola accanto al piccoletto.

-Urg…- cercò di dire la ragazza -Ma che, sei uscito dalla carta stampata?-

Il ragazzo assunse un’aria compiaciuta.

-Beh, in effetti, potrei far finta di essere Manta senza bisogno di sudare per convincere la gente vero?-

In confronto si poteva dire che lei non assomigliava per niente a Yoh, infatti aveva davanti la copia esatta di Manta.

-Ma sei un clone?- disse Angel guardandolo con sospetto e mettendosi di nuovo in posizione di combattimento.

-Ehi, no! no!- si affrettò a chiarire lui -Sono un suo discendente! Mi chiamo…-

-Allora Manta si è sposato!- esultò Angel che trovava Manta molto simpatico anche se un po’ poco…attraente. Era stata preoccupata che non trovasse la sua lei.

-Ma certo che si è sposato- ribatté stizzito -e io mi chiamo…-

-Manta!- disse Angel che non lo stava più ascoltando -Che bello che hai trovato una ragazza…oh, che bravo il piccoletto, la, la,la…-

A quel punto il discendente di Manta perse definitivamente la pazienza e tirò il portatile in testa alla ragazza.

 

Angel tastò con cautela il bernoccolo che le era apparso sulla testa a causa del colpo ricevuto col portatile, il piccoletto si schiarì la voce per quella che si rivelò essere la quindicesima volta, lei le aveva contate.

-Ora che finalmente ho la tua attenzione- disse in tono eloquente lanciando uno sguardo cupo a Angel -Posso dirti, finalmente il mio nome…così magari la smetti di chiamarmi piccoletto!-

-Non volevo offenderti!- chiarì la ragazza con un sorriso innocente.

-Umh, si, comunque…- continuò il ragazzo imbronciato -Mi chiamo Manta!-

Amidamaru si trattenne a stento dal ridere.

-Oh, molto originale come nome- disse Angel annuendo convinta.

-Non è colpa mia se mi hanno chiamato così! è per onorare il mio bis-bi-bis-nonno, il vero, unico, grande, Manta Oyamada!-

“Proprio grande non direi” pensò la ragazza che già trovava simpatico quel nuovo Manta.

-In realtà il mio nome completo sarebbe: Manta, Marcus, Ayoma, Silkun, Haiashu, Oyamada ma credo che…-

-Ti chiamerò Manta!- lo interruppe Angel, atterrita al pensiero di doversi ricordare tutti qui nomi.

Manta ridacchiò.

-Angel- intervenne all’improvviso la madre che era rimasta in silenzio tutto quel tempo -Manta è qui per una ragione ben precisa…-

-Si, me ne ero scordato!- disse Manta agitato, indietreggiando di qualche passo e schiarendosi la gola con aria eloquente. -Io sarò il tuo nuovo allenatore! Ho studiato meglio di chiunque altro la storia degli sciamani- sorrise allo sguardo stranito di Angel, finché questa non sorrise a sua volta, seriamente però, un sorriso dolce, quasi triste di comprensione e certezza assoluta. Stavolta si, quella era la prova…ma pensò che aveva dovuto capirlo già da quando la fredda luce della stella l’aveva avvolta; Era tutto vero, non era uno scherzo, né era una coincidenza la sua somiglianza con Yoh Asakura, il suo amato personaggio…

-Ecco, è il segno…come ogni secoli…si ripete- sussurrò recitando le parole che tanto bene conosceva.

-Si, come ogni cinque secoli…- proseguì Manta con un leggero tremito nella voce.

-Il torneo…- disse Angel, gli occhi che gli luccicavano, la veste che sembrava trattenere l’ombra e la luce intorno a lei.

E al contempo altri alzavano al cielo lo sguardo, lo sguardo limpido e puro, oppure serio e triste, o allegro e spensierato, o malvagio e indifferente, o freddo e rapito, ognuno di essi, ognuno degli sciamani in quel momento si alzava sulle proprie gambe e impugnava la propria arma.

-Il torneo degli sciamani!-

Una figura in ombra sogghignò al pensiero di tutti qui volti entusiastici, di quei sorrisi infantili.

-Andiamo, Bason- disse voltandosi con il lungo mantello scuro che gli si avvolgeva intorno.

-Si, mio signore- disse una figura eterea ed imponente.

Mentre la notte era ormai giorno la gente comune si alzava ignara che una nuova avventura aveva appena avuto inizio.

 

 

 

 

 

 

Lo so che ci ho messo tanto a mettere questa nuova storia, ma è stata davvero dura! Meno male che ci siete voi, cari lettori e recensitori!! Mi raccomando continuate ad incoraggiarmi -_^ Ora che finalmente inizia questa nuova avventura spero di avere tante recensioni!!!^_^ Vi è piaciuto questo primo capitolo? Proprio primo non è…ma diciamo che lo è!!!!^0^ Che bello ragazzi!!! SHAMAN FIGHT!!! E ALLORA NEW LETS GO!!!!!!!!!!!!! *_*

RECENSITEEEEEE MI RACCOOOOOOMANDOOOOO!!!!^_^

Ren: si recensite, ha minacciato il mio discendente di morte se non vi dicevo di recensire, questa qui è capace di tutto!!!!!T__T

Yusaki: ecco, vedi, Mao se tu facevi il discendente di Ren chi avrei minacciato di morte poi?^_^ Comunque, ora te lo posso dire, non puoi fare il suo discendente perché…

Discendente di Ren: Perché io sono un maschio!>.<

Yusaki: Ecco ^_^’’’’ perdono!!!

L’ho già detto di recensire vero?O_o

Tutti: Si! è__é

Ok, allora al prossimo capitolo!!!!^_^

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Mandarino e altri due discendenti ***


Bene, new Capitolo!! Siii!!! Rispondiamo alla posta dei lettori!°_°

Shark Attack: Soddisferai la tua curiosità in questo capitolo! Ehehehe…il discendente di Ren è in arrivo!*_* Grazie dei complimenti! Sono commossa!T_T

Miya: Sono felice che il primo capitoletto ti sia piaciuto! Continua a recensirmi!^_^

Lolly: Sono felice!!! Davvero trovi la mia ff interessante e originale?!?! Sono stra felice!!!!!^0^

ColdFire: Certamente ci sarà un discendente di Lyserg anche se in questo capitolo non compare…lo vedrai presto però!! Ci sarà una sorpresa quanto concerne lui…ihihihi…(Oddio, cominciamo a preoccuparci!O_O n.d.personaggi di Shaman King e della ff).

Yoru: Evviva! Un’altra a cui piace la mia ff!!! Siii!!!^.^

Kristin: Anche a me Amidamaru caro mi sta simpatico, ed è anche così carinoooo!!!!*ç* (Mi fa paura quando fa così!ç_ç n.d.Amidamaru). Il discendente di Ren se proverà a afre la pelle ad Angel lo vedrai in questo capitolo! -_^ Pare che sia un po’ più gentile del suo predecessore però…°_°

Vanchan: già cara, è un secolo!T__T Sono felice che tu abbia recensito!!! È vero, ogni tanto con le descrizioni…e che mi fa fatica farle e lascio a metà!^_^ (non c’è niente da ridere!>.< n.d.Tutti) Il discente di Silva…c’è!^_^ Contenta? In quanto alla tua domanda fondamentale: Neanche io lo so con chi si è sposato!O_O Sua moglie è voluta restare anonima V_V la capisco poerella (Come sarebbe?!?!?!>_< n.d.Manta). Grazie per tutti i complimenti!

 

La posta dei lettori è finita, ma speriamo che aumenti nel prossimo capitolo!^_^ Ehi! Dove sono finiti tutti quei bei recensitori che ho avuto nella mia One-Shot?>_> Sono evaporati? °_° spero di no! Fatevi vivi ragazzi! E anche voi (Punta il dito verso lo schermo del computer) che state leggendo questa frase in questo momento in questo istante in questo nanosecondo! Si, voi che leggete, usate la tastiera del Pc per lasciarmi una recenzionuccia!!!!! Ricordatevelo!!!!!!!!! E ora, il capitolo!è_é

 

 

Mandarino e due nuovi discendenti

 

-Oh che bella mattina di sole! L’ideale per poltrire a letto!- pensò Angel Asakura fra il sonno, rigirandosi nel letto e raggomitolandosi vicino al cuscino che odorava di pulito.

SBAM!

-…?- Angel si girò appena un po’ dalla sia posizione per vedere chi aveva appena fatto irruzione nella sua stanza, la persona in questione si rivelò essere un piccoletto familiare dall’aria furiosa che portava una maglietta azzurra…

-Sei ancora a letto!? Alzati che dobbiamo allenarci non hai tempo per poltrire!- sbraitò avvicinandosi minacciosamente e incombendo su di lei per quello che la sua statura gli consentiva; Un’altra ombra, un po’ più sfocata sembrava tentare di calmare da dietro il ragazzino, con scarso successo.

-Umh…ma io ho sooonnooooo…- borbottò la ragazza, la voce ancora impastata dal sonno, e si tirò le coperte sopra la testa per scacciare quelle due strane visioni che non volevano farla dormire, in quel letto caldo, in quella mattinata fresca.

A quel punto la figura, già a quanto pareva dotata di scarsa pazienza, perse il controllo e decise di ricorrere a metodi più drastici: Angel, infagottata nelle coperte, si sentì scaraventata per terra in un groviglio di plaid blu.

-Manta, non credi di avere un po’ esagerato?- chiese titubante Amidamaru, osservando con un sorriso imbarazzato i vani tentativi di Angel di districarsi dalle coperte.

-No!- ripose Manta con gli occhi fiammeggianti e con una mano fece rotolare Angel fuori dalle coperte, sul pavimento freddo.

-Me perché? era una così bella mattina…- disse lei barcollando mentre si metteva in piedi.

-Si, ma una bella mattina per allenarsi!- ribatté Manta spalancando le finestre così che il sole abbagliasse Angel che si ritrovò totalmente accecata. -È solo una mia impressione o assomigli più ad Anna di me? Non è che sei in qualche modo che non conosco imparentato con lei e noi siamo cugini?- disse guardando Manta con la faccia ancora assonnata.

-No!- rispose Manta prendendola per la maglia del pigiama e trascinandola fuori dalla camera mentre lei sbadigliava tranquillamente. Amidamaru si stava  divertendo e nel frattempo pensava che quel nuovo Manta era un po’ meno paziente del suo predecessore, comunque, pensò guardandoli, sarebbero diventati grandi amici quei due.

-Mantarino dove mi stai portando?- chiese Angel mentre veniva trascinata di peso per il corridoio, un biscotto in mano (La sua colazione per oggi!) .

-Che?! Manta! Io mi chiamo Manta!- gridò il piccoletto smettendo di trascinare la ragazza e lasciandola cadere di botto per terra, così lei batté la testa per terra.

-Ma Mantarino è più carino…- tentò Angel rialzandosi cautamente.

-è vero! Sembra un Mandarino! Ahahahaha!-

-Eh?- fecero tutti in coro guardandosi intorno per capire da dove proveniva la voce che avevano appena sentito. -Non è che ce la siamo immaginata?- disse Angel dopo un po’ che si guardavano intorno.

-No, non credo…- fece Amidamaru, guardingo.

-Si, va bene, allucinazione collettiva, non me ne frega nulla! Ci dobbiamo allenare! Cioè…ti devi allenare!!- e Manta (rino) non volle sentire storie, allenamento subito!

….

 

Erano…Quante? Forse cinque ore consecutive che si stava allenando senza sosta…flessioni, corsa, salti, e ancora, flessioni, corsa, unione con il suo spirito, allenamento con la spada…e si che ormai il sonno le era andato via, ma ora si sentiva davvero sfinita.

-Amidamaru! Forma spirito unione!!!- gridò con la voce arrochita per le troppe volte che aveva detto quella frase e cinque secondi dopo sentì che Manta la colpiva da dietro con un bastone di legno e l’unione veniva sciolta.

-Sei troppo lenta- disse Manta stancamente, anche lui con la voce fioca per il troppo gridare, ma con il suo solito malumore al proprio posto.

-Si, ho capito, senti perché non facciamo una pausa?- supplicò Angel congiungendo le mani in un gesto di preghiera, si sentiva la maglietta incollata dal sudore e per di più le faceva male dappertutto, persino Amidamaru sembrava un po’ stanco. -Anna era più tranquilla di lui- le bisbigliò infatti lo spirito con un’espressione rassegnata. -Infatti…-rispose Angel con lo stesso tono.

-Che state confabulando?- gli interruppe Manta con il bastone di legno puntato contro di loro.

-Nulla!- dissero in coro Angel ed Amidamaru.

Manta gli guardò con sospetto per ancora qualche istante, poi, senza preavviso abbassò il bastone e si voltò dall’altra parte. -E va bene…facciamo una pausa- borbottò marciando verso il cancello del giardino.

-Dove andiamo? In un ristorante?- chiese Angel entusiasta e più rilassata, aveva avuto anche il tempo di cambiarsi i vestiti e di farsi una doccia veloce;ora non sentiva più il sudore addosso.

-Andiamo in un fast food- chiarì Manta -i ristoranti sono troppo costosi- si fermò così di botto che per poco Angel non gli finì addosso. -Ora che ci penso- disse quasi a se stesso -Tua madre mi ha detto che sarebbe partita per non so dove…-

Angel che stava ordinando dei panini ad un banco lì vicino ci mise qualche secondo a capire cosa il suo amico aveva detto. -Cosa? e per dove?- chiese allarmata.

-Non so, ha detto di non andare a cercarla però, e che ti saluta-

-Ma…ma io…- Angel si sentiva confusa, sua mamma, la persona che le era stata più vicina in tutti quegli anni, se ne era andata senza dire niente, senza salutarla per giunta, senza dire dove andava…senza una spiegazione…si sentì come se qualcuno le avesse appena dato un pugno nello stomaco, le mancava il respiro.

-Lo sai vero. Da oggi devi contare solo su te stessa, Asakura- affermò il ragazzo, ma poi vedendo la reazione di lei ammorbidì la voce -Dai, sta tranquilla, la rivedrai presto. Oh, guarda- esclamò poi puntato allegramente un dito verso un altro banco di cibarie lì vicino -Dei Cheesburger!-

Angel si voltò subito verso il punto indicato da Manta -Dooooveee?!?!?!-

-Lì ma…- iniziò lui ma ormai la ragazza era già corsa verso i panini gridando con gli occhi luccicanti qualcosa tipo “Cheeseburgeeeeeer!!” e a Manta non rimase altro che scuotere sconsolato la testa.

Amidamaru rise. Ma all’improvviso la sua risata si spense, rimase un attimo fermo, le orecchie tese, e portò lentamente una mano alla katana che aveva al fianco…

quando però sfoderò la spada con un gesto veloce e preciso puntandola contro gli alberi del parco attorno a loro non vide nessuno. Ripose l’arma titubante, “Eppure mi sembrava…”

-Che hai Amidamaru?- chiese disinteressatamente Manta trascinando per la maglietta un’Angel particolarmente felice con una bracciata di Cheesburger e panini vari in mano.

-Niente!- li rassicurò lo spirito.

-Umph- sbuffava intanto divertita una voce appoggiata ad un albero, nella penombra -Patetici!-

con un passo impercettibile e una velocità sorprendente li seguì a loro insaputa.

In realtà Amidamaru aveva avvertito la presenza di un altro sciamano ma aveva preferito non parlarne…

Almeno fino a che, quella sera, Angel non uscì di casa dalla finestra e si stiracchiò nell’aria notturna vestita con il completino nero e arancio e con al fianco una spada di legno e metallo.

-Dove vai?- gli chiese seguendola mentre si allontanava passeggiando tranquillamente per la strada.

-Ciao Amidamaru!- disse Angel con un sorriso -Ho voglia di fare una passeggiata al parco, mi accompagni?-

-È pericoloso girovagare a quest’ora- la rimproverò Amidamaru parandosi davanti a lei e bloccandole con  decisione il passaggio.

-Però io ho ugualmente voglia di fare due passi, visto che non riesco a prendere sonno- spiegò Angel continuando a sorridere -Dai, andiamo! Se mi accompagni non mi succederà niente, non essere così ansioso!- lo rimproverò allegramente scansandolo e proseguendo dritto, le mani dietro la testa e l’espressione svagata, così Amidamaru la seguì. In silenzio camminarono per le vie buie e poco trafficate a quell’ora fino a raggiungere il quieto e quasi spettrale parco. Qui Amidamaru si fermò.

-È meglio fermarsi qui Angel- ribadì fermamente -Qualcuno ci spia-

-Lo so- disse candidamente Angel guardando il suo spirito custode -Ci stanno seguendo da oggi pomeriggio vero?-

-Lo sapevi?- chiese lo spirito un po’ stupito e, doveva riconoscerlo, ammirato

-Si- ripose la ragazza scrollando le spalle e ridendo. -Ehi, perché non ti fai vedere amico?-

Un’ombra si spostò con un balzo da l’ombra di un albero all’altra e poi si fermò ai margini della luce lunare che lasciava il suo volto in ombra.

-Complimenti Asakura, sei perspicace- disse il misterioso individuo con una voce venata di sarcasmo -Ti avevo sottovalutato, ti credevo più stupida-

La ragazza si voltò -Come vedi sono stata allenata bene- gli sorrise Angel..

-Tsk- sbuffò lui -Saprò presto se ti sei allenata bene-

Angel mantenne il suo sorriso sereno, anche se il suo volto era un po’ più serio -Perché non ti fai vedere?- chiese.

Ebbe l’impressione che la figura sorridesse, poi, lentamente, uscì alla luce della luna che lo avvolse in un’intensità limpida e pura.

Un ragazzo alto quanto lei dal fisico bel modellato e smilzo, come di chi è abituato a muoversi con agilità, apparve. I capelli neri, ribelli e lunghi fino alle spalle, sembravano scure ombre nella luce lunare, e facevano da netto contrasto con la sua pelle e con i suoi occhi.

Amidamaru sussultò.

Gli occhi, quegli occhi ambrati di un’intensità spaventosa, quegli occhi che raccoglievano un odio profondo per tutto ciò che toccavano, con una vena triste che si mescolava al rancore e alla luce fredda degli astri nel cielo.

-Si Amidamaru- disse il ragazzo spostando lo sguardo sullo spirito -Sono proprio io, il discendente di Ren Tao, Jin Tao-

Il suo sguardo restò ancora qualche attimo posato su Amidamaru, come se lo stesse valutando, poi tornò nuovamente su Angel e un sorriso sbeffeggiante gli si allargò sul volto. -E tu sei Angel Asakura-

-Proprio!- disse tranquilla la ragazza reggendo lo sguardo di lui, certo che Jin aveva proprio uno sguardo strano…e misterioso.

-Allora non credo ci sia molto altro da fare, giusto?- domandò Jin socchiudendo gli occhi ed estraendo con un gesto fluido la sua arma, la Basontoh. (Avete presente quella specie indefinita di non si sa cosa che Ren usa per combattere? Beh, si chiama Basontoh che tradotto vuol dire “Spada di Bason” n.d.a.)

-Un tempo era di Ren- disse facendola ruotare, poi la piantò nel terreno -Vieni Bason!- ordinò.

Uno spirito imponente comparì alle sue spalle.

-Amidamaru- disse Bason con voce indecifrabile.

-Bason- disse Amidamaru con lo stesso tono.

Un attimo di silenzio, poi…

-Quanto tempo!!!!!- gridarono commossi i due spiriti correndo ad abbracciarsi con le lacrime agli occhi.

Jin perse l’equilibrio e cadde a terra.

-Che…che…- balbettò imbarazzato rialzandosi -Bason ma che fai?!-

Bason (Asciugandosi le lacrime) -Scusi padroncino!-

Amidamaru (Anche lui asciugandosi le lacrime) -Sei sempre il solito Bason!-

Angel (Pure lei si asciuga le lacrime) -Che bello! È davvero commuovente questo incontro!-

-Ma…ma che…ma voi siete pazzi!- esclamò Jin stralunato -Bason torna subito qui!! Dobbiamo combattere!-

-Dai, rilassati! Che ne dici se andiamo a prenderci un bel the caldo a casa mia?- propose Angel posando una mano sulla spalla del ragazzo.

Jin si irrigidì ed avvampò, reagì molto velocemente e con un’abile movimento prese il braccio della ragazza e ci impresse una torsione.

-No- disse gelidamente fissandola -Adesso combattiamo e basta, sono stato chiaro?-

-E va bene- ripose Angel senza fare una piega.

Jin la lasciò andare. -Bason- chiamò. Lo spirito dell’antico guerriero cinese assunse la forma spirito usuale in quell’occasione. Amidamaru stava facendo lo stesso.

-Forma spirito! Unione!- gridò Jin e la sua arma saettò a pochi centimetri da Angel, poi spingendosi verso l’alto con un balzo attaccò di nuovo.

Angel parò l’attacco con la sua spada e Jin atterrò in piedi qualche metro più in là. Il ragazzo sorrise e le andò dietro ma Angel si voltò così rapidamente da coglierlo di sorpresa e la spada gli passò a pochi centimetri dall’orecchio destro. Si abbassò velocemente mentre Angel sferrava un fendente verso di lui, parando il colpo al contempo fece leva sul braccio dell’avversaria e la fece cadere a terra.

Angel rimase per un attimo stordita dalla botta presa. Quella, pensò mentre il cuore cominciava a batterle fortissimo, era la sua prima battaglia, la sua vera prima prova dopo gli allenamenti, nessuno ancora lo sapeva ma lei era stata allenata da sua madre fino all’età di otto anni, poi la sua memoria era stata modificata, ma ora, da quando la stella era passata nel cielo, aveva riacquistato tutti i ricordi di quegli otto anni di ferite e di scontri.

-Cosa fai? Svegliati!- le giunse all’orecchio la voce di Jin e in quel momento si vide arrivare addosso la Basontoh; rotolò su un fianco e impresse un colpo di spada ai piedi dell’avversario facendo cadere lui, nel frattempo si rialzò con un balzò e sferrò un nuovo fendente, ma Jin lo parò e la mandò a schiantarsi contro un albero. Riuscì a riprendersi in fretta, il suo furioku però stava per esaurirsi…

Jin fece roteare la Basontoh e la scagliò contro l’albero che si ruppe in due con un suono secco.

Angel era riuscita a non finire sotto l’albero per un pelo. Si accorse in quel momento che Jin aveva cambiato il controllo dello spirito.

-Credevo fossi morta- disse Jin parandosi davanti a lei e puntandole contro la sua arma -A dire il vero, potevo farti fuori in un colpo solo, visto che- fece un gesto verso la katana che lei stringeva in mano -Non sai ancora usare l’over soul-

Angel fissò quegli occhi ambrati e un sorriso le si aprì sul volto. -È vero, non lo so ancora usare- disse guardandolo -Però tu sei stato molto leale con me a combattere senza usare armi che non conoscevo, ti ringrazio-.

Jin arrossì e scostò bruscamente la Basontoh dalla ragazza. -Non dire sciocchezze! Vedi di imparare al più presto ad usare l’over soul, prima che il torneo si apra ufficialmente- si girò e sciolse il controllo dello spirito, Bason gli comparve accanto. -Questa sfida era solo una prova- commentò.

Angel si rialzò spazzolandosi i vestiti pieni di foglie e rametti dell’albero caduto.

-Ci rivedremo- salutò Jin preparandosi a balzare via, quando sentì che qualcuno lo tratteneva per un braccio.

-Ormai è tardi!- disse Angel fermando il ragazzo -E ho ragione di credere che tu stia in un Hotel giusto?-

-E allora?- ribatté il ragazzo seccato.

-E allora vieni a casa mia!- con un sorriso felice sul volto lo trascinò via dal parco in direzione dalla sua casa.

-No…no!- si dibatté inutilmente Jin -Hey! Ti ho detto che non voglio!!! Mi stai ascoltando-

-Si, si, certo- rispose distrattamente la ragazza continuando a trascinarlo.

-Bason aiutami!- urlò il ragazzo guardando in direzione del suo spirito, che fece finta di non sentirlo.

-Bason!- lo chiamò di nuovo furioso.

-Non coinvolgere gli spiriti!- disse Angel -Guarda! Siamo arrivati!- proclamò lasciandolo andare e indicando il giardino di casa sua.

-Uffa…accidenti…e va bene, ormai che siamo qui- borbottò scontrosamente Jin entrando per primo in casa.

Angel sorrise e lo seguì, quando entrò trovò Manta che era seduto al tavolo della cucina con un’altra persona, ma visto che non si erano dati la pena di accendere la luce lei non riuscì a distinguerli bene.

-Siete tornati- disse Manta a mo’ di benvenuto.

Jin sbuffò e si avvicinò all’altra persona che si alzò e si mise di fronte a lui.

-Supponevo che saresti venuto anche tu Miupeace- disse sprezzante.

-Oh, beh, non mi faccio mica sfuggire l’occasione di conoscere la discendente del grande Asakura! Ahaha!- rispose l’altro.

Angel dalla voce capì che era un ragazzo. Miupeace si fece avanti e le prese una mano stringendola con una scherzosa commozione.

-Mi fa così piacere conoscerti!- disse asciugandosi gli occhi che erano di un color nocciola intenso -Angel Asakura, come i ciliegi in fiore!- ad Angel la voce del ragazzo piaceva, sembrava cordiale, anche se la sua battuta faceva raggelare…(La battuta a cui si riferisce Angel è data dal fatto che Miupeace ha voluto scherzare sul cognome della ragazza, infatti se togliamo la A alla parola Asakura viene Sakura che vuol dire fiore di ciliegio n.d.a.).

-Io ho sonno- annunciò Manta -Andiamo tutti a letto ora, domani bisogna allenarsi-

-Va bene Mandarino- disse Miupeace e Angel scoppiò a ridere.

-Allora eri tu lo sciamano di stamattina?- balbettò fra una risata e l’altra la ragazza.

-Esatto, e sono il discendente di Chocolove il grande comicooooo!!- annuì lui mentre lanciava in aria una manciata di fiori di ciliegio venuti da chissà dove.

Manta si avviò su per le scale dopo aver tirato in testa a Miupeace una sedia.

Angel si riprese -Vi mostro le camere degli ospiti- e fece segno di seguirla.

-Io so già dov’è- disse Miupeace con voce sicura -Faccio da solo- e se andò verso il lato opposto della casa.

Jin seguì Angel lungo la scala che portava al piano superiore dove lei aprì una porta scorrevole mostrando una camera con dai mobili e un futon bianco.

-Accidenti, io neanche volevo venire qui- ringhiò Jin sedendosi di malavoglia sul futon.

-Ormai ci sei, rilassati!- gli disse Angel sulla porta, sorridendo, i contorni della sua figura erano risaltati dal contrasto fra la luce della luna e le ombre della stanza. -Buonanotte- disse uscendo.

Jin rimase un attimo a guardare la porta poi si alzò ed andò verso di essa fermandosi. Sentiva la presenza di uno sciamano dietro di essa, si stava avvicinando ma non sembrava minaccioso, aprì la porta di scatto.

-A proposito mi sono scordata di dirti…- cominciò Angel, ma si accorse che Jin era di fronte a lei -Credevo fossi già a letto- disse la ragazza fissandolo. Lui intanto si era ritrovato Angel a pochi centimetri ed era arrossito vistosamente, ma, era ovvio, la ragazza non sembrava minimamente intimorita dalla vicinanza, né imbarazzata. -Beh, comunque volevo dirti che il bagno è in fondo al corridoio- concluse.

-Va bene- ringhiò il ragazzo ritraendosi -Buonanotte- e chiuse la porta con un colpo secco.

-Che tipo- pensò Angel divertita, poi si incamminò lungo il corridoio per raggiungere la sua stanza…era proprio stanca…

ma sulla soglia si voltò a fissare di nuovo, per un solo immenso attimo, la porta della stanza di Jin Tao.

 

 

 

 

 

TADAAAAN! Rieccomi qua con il secondo mirabolante capitolo! Evviva!! Ci ho penato un po’ sopra all’inizio perché…perché…non mi ricordo più ma ci deve essere stato qualcosa che mi ha fatto pensare un po’!^_^ Allora, volete che lanci il mio solito grido di battaglia?!?! E allora ecco: RECENSITE!!! Vi è piaciuto il nome del nuovo Tao? Ho pensato, ecco, ora che nome gli metto a questo?...cavolo! non so se avete notato ma tutti i Tao hanno il nome che finisce per N!O__O Jun Tao, En Tao, Ren Tao…quindi mi sono detta che dovevo trovare un nome che finiva per n! Era questa la cosa che mi aveva fatto penare, ora che ci penso!ç_ç Ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo capitolo!! A presto!!

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Capitolo 3
*** Il diario di... ***


 

Ugh! le recensioni! Devo rispondere!Ugh…il ritardo nel postare il nuovo capitolo…Devo scusarmi! Ugh…ho perso il conto delle cose che devo fare! (Quando dico Ugh sembro il mio criceto che sclera sapete?^_^=)

Sapete che ho avuto il mio primo blocco dello scrittore di ff?O_o è stata un’esperienza strana!V_V Ogni volta che mi sedevo davanti al computer per scrivere mi passava la voglia e finivo per restarmene inebetita a navigare beatamente col cervello in isole sconosciute dei sette mari…

La discussione divaga, rispondiamo alle recensioni!^_^

Lolly: Grazie cara, per me è sempre bello quando qualcuno mi dice che la mia ff è originale!^///^ (fra parentesi è il complimento che amo di più!) Per Faust discendente e Hao discendente non ti resta che proseguire nella lettura della ff!^.^

Miya: In effetti ti svelo che anche a me la finale del nome dei Tao è venuta in mente solo mentre stavo scrivendo i loro nomi!^_____^ ihihihi (O_o n.d.Ren)

Anna-chan: grazie dei complimenti!^0^ Fra Jin e Angel nascerà qualcosa? Mah, boh! Me lo chiedo anch’io!^_^’’’’(Ma sei scema? Guarda che sei tu l’autrice!!!!n.d.Jin-che-si-sente-tirato-in-causa)

Shark Attack: Sono felicissima che il capitolo ti sia piaciuto! Sai che quella scena è piaciuta anche a me che l’ho scritta?!*_* No, immagino che non potevi saperlo!ç_ç Ora lo sai!^__^ ciao!

ColdFire: Tutte preoccupate per il povero caro discendete di Lyserg eh? a quanto pare Lyserg riscuote parecchio successo! >_> Ma non temere! Avrai le risposte a tempo debito!^.^ E mica gli farò nulla di male…naaaa (Improvvisamente temo per la mia incolumità n.d.discendente-di-Lyserg) E se su questo discendente ne sapessimo di più proprio in questo capitolo? Ehehehe…*___*

Hotaru’91: Ciao Saphi!^0^ Grazie dei complimenti ed eccoti servito il nuovo capitolo! Anche se con un po’ di ritardo ^_^’’’

vanchan: allora, ti rassicuro subito, il “discendente” di Hao è un maschio! Coi capelli lunghi, ma è un maschio!*_* (Oh, ma ce l’avete coi miei capelli?!>__< # n.d.Hao) e quindi siamo  posto con la tua prima domanda e si, il nome di Miupeace è stato fatto apposta!-__^  Per la tua seconda domanda invece…si, le mogli sono state ipnotizzate e narcotizzate!*___* (COME SAREBBE?!?!?!?!?!>___< n.d.sciamani/Vedete altre alternative? Sennò non si spiega che vi abbiano sposato!V__V n.d.Yusaki/Beh, per noi si spiega come mai ci abbiano sposato!-__^ n.d.Hao e Ren/si, beh, voi siete casi particolari!VçVn.d.Yusaki) Umh, chissà, chissà, magari più in qua farò uno speciale sulle povere sfigate che si sono sposate i nostri cari sciamani!^0^ Se sarà così ti farò fare la moglie di Horo Horo!^_^ Promesso! Ci vediamo al prossimo capitolo ok?^__^

Kristin: Grazie, sono contenta che la ff ti piaccia! Concordo, Angel e Jin-Kun assomigliano molto a Yoh e Ren!^_^

Didith: Ma certo che ci sarà un cattivone! Come sempre ci sarà a guastare le feste dei nostri eroi! (Eroi?O_o n.d.personaggi) Il cattivone di turno sarà però…una sorpresa…

Lady Antares: Si, Manta doveva essere rivalutato! E poi senza un po’ di polso non sarebbe mai riuscito a far allenare Angel!^0^ Non ti autopunire con i metodi di Jeanne, mi raccomando!O___O’’’anzi, non ti autopunire proprio!^_^'''

 

I recensitori aumentano!*_* La mia gioia sta arrivando fino a voi?^_^ Ma voglio vedere ancora più recensitori! Sapete, a me fa tanto piacere ricevere recensioni e rispondervi, basta che mi lasciate un commentino piccolo piccolo, se avete fretta…anche un “La ff mi piace!” o “La ff fa schifo!” come volete, ma fatemi sentire una traccia di voi!!!!!!!!!!!

Ma ora come dico sempre io: Niente indugi! Si parte con un nuovo, misterioso, capitolo! Perché misterioso? Semplice! È scritto in prima persona ma…chi è il personaggio che parla? Mah! BOh! Chissà! Ce la caveremo? Certo! Ci riusciremo! NESSUN INDUGIOOOOOOO!!!!! Il nuovo capitolo è qua!

Ren: Poverina ha perso del tutto il cervello -___-‘’

Yoh: Ma no, dai, la sua canzone è così musicale!^___^

Ren: Sono circondato da pazzi!ç_ç

Hao: Ma no, che dici! Mica siamo pazzi! ^___^ Vi ucciderò tutti! MHUAHAHAHA!*___*

Ren:…

Yusaki: Inizio capitolo! ^___^

 

Il diario di…

 

Cammino tranquillo per le vie impolverate, la terra chiara mi rimane attaccata alle scarpe. La veste bianca ondeggia placidamente intorno a me creando disegni vivaci e mistici. Una piuma passa vicino al mio orecchio destro.

-Lo avete visto? Andare in giro così…-

-Ma avete notato i suoi occhi? Uguali, uguali, spietati-

-Lui, più che altro. Ha avuto una bella faccia tosta-

-Ssst! Non parlare così ad alta voce stupido! Se ti sentisse non so di cosa sarebbe capace-

Sussurri. La gente piega la testa per parlottare ogni volta che passo. Succede sempre da quando sono qui.

Posso capirli, ora non c’è che dire, sono decisamente più…sentimentale.

Vedono i miei occhi, il mio viso, i miei capelli, le mie vesti, il mio spirito. E nonostante una parte di me sia stata imprigionata quello che ha fatto non è stato cancellato dalla mente di questi stolti.

Stolti.

Però, forse era meglio prima.

Almeno quando la gente mi disprezzava…

Almeno, non mi sentivo così triste!

 

-Hanf…Anf…Basta! Sono esausta!- disse Angel crollando a terra -Sono esausta-

Rimase distesa per terra con i capelli sparsi attorno a lei come un’aura benevola. A quel tempo i suoi capelli assomigliavano molto più a quelli di Anna, avevano la stessa tonalità chiara che ricordava il sole del mattino.

Da piccola nessuno la seguiva negli allenamenti. Suo padre non lo vedeva mai, chiuso come era nelle sue misteriose pratiche scintoiste in qualche tempio perduto; Nyamai, la madre, andava e veniva dalla casa con una rapidità sorprendente e le concedeva solo una carezza frettolosa, a volte un complimento; Kiosawa non aveva tempo per lei in quanto era tutte le mattine in città a caccia di spiriti maligni, il nonno Okamarhi praticava in casa rituali di richiamo dal mondo dei morti.

Da piccola nessuno la seguiva negli allenamenti.

Beh, non è proprio esatto dire così, qualcuno c’era.

-Uff…va bene! Ora sono riposata, aspetta che prendo una tavoletta di cioccolato- Angel frugò nelle tasche fino a tirare fuori un’ammaccata tavoletta di cioccolato al latte che divorò allegramente; allungando una mano fece una carezza al gatto accanto a lei.

-Haka fermati!!! Vai troppo veloce uffa!- il gatto si era alzato d’improvviso ed era schizzato sulla sua testa usandola come slanciò per atterrare su un albero sopra di lei, la guardava con un’impertinente aria sorniona, un campanellino tintinnava con suono argentino al suo collo.

-sono pronta, arrivo!- con l’ultima parola prese un bastone di legno scuro da terra e con un salto fece presa sul ramo dell’albero proprio mentre il gatto vi saltava giù, con un rapido calcolo Angel gli tagliò la strada ma il gatto svicolò con una mezza capriola all’indietro e la ragazzina fu costretta a corrergli di nuovo dietro.

Di sicuro non era un allenamento usuale prendere un gatto, per la precisione, prendere il campanellino appeso al collo di un gatto.

Ma quello non si lasciava prendere facilmente, solo se la piccola Asakura fosse riuscita ad evocare uno spirito avrebbe avuto qualche possibilità, ma la cosa si stava rivelando difficile.

-L’acqua- esclamò ad un certo punto Angel mentre emergeva da un laghetto, il gatto a pochi metri da lei, dopo un’estenuante corsa. Prese fiato e si immerse per poi tornare su e ridere distendendosi sull’acqua e lasciandosi galleggiare senza sforzo.

-Haka, credi che riuscirò mai ad evocarne uno?- chiese guardando mestamente il cielo -Uno spirito?- aggiunse quando vide che il gatto la guardava confusamente.

-è tanto tempo che mi alleno, però gli spiriti riesco solo a vederli, e ancora non mi permettono di avvicinarmi a lui- batté un piede nell’acqua sollevando uno spruzzo che infranse l’aria piacevolmente calda del mattino. Haka miagolò stringendo gli occhi e Angel ricambiò lo sguardo incuriosita -Quella tavoletta buddista non me la fanno toccare, è custodita nel tempio del nonno come una reliquia impolverata qualsiasi, ma dentro c’è il mio spirito- fece una faccia buffa e cambiò posizione nell’acqua immergendovi la faccia.

-Dai, andiamo adesso, fra un po’ è l’ora di pranzo e ci vuole una pausa- disse decisa avviandosi verso la riva seguita da Haka.

Mentre la ragazzina si asciugava i capelli con scarsi risultati il sole arrivò al culmine nel cielo ardendo con un piacevole calore. Al riparo sotto un albero la ragazzina si mise ad ammirare i giochi di luce fra i rami con aria svagata, in un modo che mi ricordava molto Yoh; ancora di più assomigliò a lui mentre mangiava lentamente un panino al formaggio dentro un cestino nascosto vicino ad un albero di ciliegio, in quella stagione non ancora fiorito.

-Chissà quando fiorirà- commentò a bocca piena Angel esternando senza saperlo anche i miei pensieri, il gatto, che si era accucciato placidamente all’ombra, miagolò piano senza apparente risposta.

Mentre osservavo anche io il ciliegio, nascosto dentro il mio piccolo rifugio di legno, sentii dei passi provenire dal corridoio centrale ed esterno della casa.

Angel voltò il capo con aria sorpresa inghiottendo un grosso pezzo del panino; Vide il nonno vestito di una giacchetta blu scuro che sembrava attendere qualcosa in piedi davanti all’atrio d’ingresso, dal corridoio, sopraelevato leggermente dal suolo, comparve una donna. Era una donna molto bella, alta e magra; indossava un lungo Kimono azzurro cielo ricamato d’oro che formava sul suo corpo dolci disegni di fiori, i capelli erano neri e acconciati in una complicata treccia, tuttavia non era truccata e il viso pulito metteva in risalto due splendidi occhi color smeraldo; Portava per mano un bambino che doveva avere pressappoco l’età di Angel, sembrava spaventato ma presentava un’aria decisa, i vestiti erano inusuali per il Giappone, lunghe bretelle nere sopra una camicia bianca che si intravedeva appena sotto il leggero cappotto verde scuro, come verdi erano anche i suoi capelli che scintillavano al sole di mille tonalità più chiare e scure ed avevano un taglio fin troppo lungo per un maschio. Quando si voltò vidi che anche i suoi occhi erano verdi, uguali a quelli della giovane donna che lo teneva per mano, e aveva anche la stessa pallida pelle.

-Signora Diethel, benvenuta in Giappone- disse cortesemente il nonno con un accenno di inchino.

-Nulla, nulla, le ho portato qui il piccolo…- rispose la donna con una piccola spintarella al bambino che teneva per mano e che inciampò in avanti, quando riuscì a rimettersi stabile sulle gambe si guardò imbarazzato i piedi mentre il nonno lo studiava.

Angel non sentì il resto del discorso perché per tutto il tempo suo nonno e l’altra signora sussurrarono e successivamente entrarono in casa. Dopo aver atteso qualche minuto la ragazzina riprese gli allenamenti ma si fermò un’oretta dopo quando il sole la abbagliò improvvisamente. Recuperata la vista posò il bastone di legno e vide il bambino di prima uscire dalla casa con aria spaventata e saltare giù dal corridoio sopraelevato.

Ci fu un momento in cui il bambino notò la presenza di Angel e la guardò con aria interrogativa.

-Ciao, sei un nuovo apprendista?- chiese Angel con un sorriso incoraggiante.

Anche l’altro sorrise -No, non so perché mi hanno portato qui, ma il signor Okamarhi Asakura voleva dare qualcosa a mia mamma- il bambino si avvicinò sorridendo anche lui, le gote leggermente arrossate dal brusco cambiamento di temperatura del giardino.

-Oh, ora ho capito, cioè, in realtà non ho capito, ma non importa- Angel fece un vago gesto della mano -va bene così, mio nonno è un tipo misterioso! Io sono Angel Asakura- disse porgendogli una mano, e il ragazzino ricambiò la stretta con un sorriso.

-Io mi chiamo Kiedom, Kiedom Diethel- disse gonfiando leggermente il petto con aria di importanza -Vengo dall’Inghilterra, da un’antica famiglia di sciamani, ho otto anni domani-

-Io compio gli anni fra mooolto tempo, ne ho ancora sette- lo studiò per un attimo sempre sorridendo finché non scorse nella sua mano un piccolo oggetto luccicante. -Ehi, che cos’è?- chiese indicandolo.

-Oh, questo?- disse Kiedom, apparentemente compiaciuto dalla domanda -è uno strumento per la rabdomanzia-

-La sai usare?!- esclamò Angel ammirata, Haka intanto si era svegliato per il rumore ed osservava con aria beffarda Kiedom.

-Ma certo che la so usare, guarda- con un complicato e agilissimo movimento del braccio il filo luccicante con un cristallo legato all’estremità partì sibilando in alto, a metà strada si fermò, deviò di colpo, ed infine imprigionò la zampa destra di Haka.

Angel lo stava guardando a bocca aperta, qualche secondo dopo si mise ad applaudire mentre Kiedom si inchinava ironicamente e scoppiarono contemporaneamente a ridere.

-E pensare che sono quasi due anni che cerco di prendere quel gatto!- Angel aveva le lacrime agli occhi dal gran ridere mentre slegava un furibondo Haka -Sei davvero bravo!-

-Niente di speciale- si vantò lui arrossendo -Fra l’altro, questo non è neanche il pendolo originale dei Diethel, e non ho uno spirito mio…-

-Muovi il ciondolo attraverso il furioku- Angel guardò attentamente il pendolo che smetteva di brillare e ricadeva floscio a terra -Ho un’idea!-

-Cosa?!- disse lui allarmato dall’improvviso urlo della ragazza.

-Ma certo, ma certo, Haka dammi il tuo campanellino- e senza aspettare risposta prese il campanellino dal collo di Haka lasciando poi cadere un gatto sempre più furioso a terra.

-Cosa vuoi fare con quel campanellino?- chiese stupito quando lei allungò la cordicella in cui era infilato.

-Mettilo al collo, questo è…- e lo lego al collo di Kiedom -Un rilevatore di furioku!- si allontanò di qualche passo per ammirarne l’effetto. -Ti sta benissimo!-

-Grazie- disse Kiedom confuso -Come funziona?-

-Più furioku hai e più il tintinnio del campanellino sarà forte e limpido…senti- disse d’un tratto Angel mentre il visetto infantile diventava serio; il giovane Diethel si mise in ascolto…

Un dolce suono passò da una foglia dell’albero all’altra, sfiorando i rami e sussurrando parole nostalgiche ai ciliegi, era un tintinnio appena percettibile ma che riempiva di un buon tepore tutto il corpo.

Avete presente la sensazione che si prova bevendo una tazza di cioccolata calda mentre fuori nevica?

È la stessa cosa, forse più bella, in quel momento mi riempì il cuore di una gioia che non provavo da molto tempo, anche gli occhi dei due bambini brillavano e mi sembrava di sentire quel suono anche dopo che tornò il silenzio.

Angel tornò in se con un sussulto, persa com’era nell’arcana melodia.

Kiedom portò una mano a quel piccolo oggettino guardandolo con meraviglia -è…è stupendo-

-Si, non starei meglio neppure se avessi appena mangiato tre panini al formaggio- chiarì Angel più a se stessa che a lui; Kiedom, infatti, la guardò confusamente.

Angel legò di nuovo il campanellino ad Haka, l’unico che sembrava ancora in stato riottoso nonostante la melodia.

-Magari sui gatti non funziona- suggerì Kiedom, che aiutava la ragazzina a mettere il campanellino al gatto, e che si era beccato un paio di graffi sulle braccia.

-Questo gatto è un caso particolare!- sbuffò divertita lei con la faccia graffiata. -Sei bravo, hai già molto furiok…-

In quell’attimo il nonno di Angel uscì dai cespugli davanti a loro.

-Vi divertite? Lascia andare il gatto Angel- Angel obbedì all’istante -Kiedom tua madre deve tornare in Inghilterra ora, devi andare-

-Ma…- protestò Kiedom.

-Kiedom?- disse una voce quieta e dolce -Sei qui?- apparve l’elegante signora di poco prima che scrutò con un sorriso i presenti. -Tu devi essere la piccola Angel vero?- disse rivolta alla bambina.

-Si- rispose tranquillamente Angel, il nonno le diede un pugno sulla testa.

-Inchinati e mostra un po’ di rispetto- le ringhiò all’orecchio.

-va bene, va bene, non c’è bisogno di ammazzarmi!- tenendosi una mano sulla testa Angel fece una goffa riverenza e disse imbarazzata -Piacere signora!-

-Ahahaha, che bella bambina che sei- disse ridendo, senza preavviso prese Kiedom per un braccio e lo fece sparire in uno svolazzo del Kimono, con un inchino anche lei scomparve mentre la sua voce permeava ancora l’aria -Mi ha fatto piacere incontrarvi Asakura, grazie per averci ridato Morphin-

-Nonno, che voleva dire?- chiese la ragazzina guardando sorpresa il punto in cui erano spariti.

-Voleva dire che ti devi allenare!- evocò dei piccoli spiriti  gli fece unire al bastone che Angel aveva usato prima, gli ordinò di inseguire la nipote.

-AAAAAH! Nooooo!- Angel cominciò a scappare dal bastone correndo incontro al laghetto nella quale finì dopo essere inciampata su una roccia.

Ricordo che la tirarono fuori dal laghetto solo al tramonto, restò a letto con la febbre per tutta la settimana successiva…

Ahahahaha, che bello, questi ricordi mi fanno andare via la tristezza. Fra l’altro ora non sono più nella via affollata di prima, sono nella mia tenda, all’ombra e non c’è nessuno qui.

-Non dovresti portare ancora quei vestiti- disse una voce.

Mi volto anche se so già chi ha parlato, un giovane dai lunghi capelli scuri mi guarda con aria disgustata e diffidente.

-Lo so, ma mi piacciono molto, anche se non sono più un’Officiante- accavallo le gambe e poggio i piedi sul tavolo che si trova di fronte a me voltando la schiena a lui. Lo sento che mi guarda e resto all’erta, ma poi se ne va via con un fruscio della veste. Tiro un sospiro di sollievo. Non voglio far del male a nessuno ora.

Forse era meglio prima…

Almeno quando succedevano cose come queste…

Almeno quando la gente mi rivolgeva parole di fuoco…

Gli potevo uccidere ridendo come un pazzo.

Almeno quando la gente mi disprezzava…

Almeno non mi sentivo così triste!

 

Ad un sacco di km da lì Angel Asakura sussultava nel letto dopo essere stata svegliata bruscamente dal rumore di una moto nera a grossa cilindrata che infrangeva la finestra della cucina di casa sua.

Dalla moto scese un ragazzo che si tolse il casco, una lunga cascata di capelli smeraldini lo avvolse.

-Salve, potreste aiutare per favore questa ragazza? Credo che sia svenuta-

Così dicendo indicò il retro della moto dove una ragazzina aveva tutta l’aria essere appena giunta all’altro mondo.

 

 

 

Oh, il capitolo è finito! Così, si vi lascio sulle spine per un po’! Certo che di gente pazza ce n’è in giro eh?^_^

Motociclista-misterioso: ho solo sfondato la finestra di una cucina! Nulla di grave!^__^

Yusaki: ^__^ Certo! Niente di che! Dopo il blocco dell’autore sono piena di energie!!!!!!!!!! SIIIIII!!!!!! Il terzo capitolo arriverà più in fretta di quanto pensiate! Cercate di non fare indigestione!!!^0^ Vi è piaciuto questo capitolo che ha ripercorso una breve scena dell’infanzia di Angel? Scommetto che molti di voi hanno già capito chi è il personaggio che parla in prima persona!*_* (Non credo che siano molti quelli che comprendono il tuo cervello bacato! N.d.Tutti) Quindi…fate spazio alle ipotesi! Chi è secondo voi questo personaggio?! Ehehehe, lo scoprirete fra un po’, qualche capitoletto si…ma cercate ugualmente di indovinare! Vediamo chi ci riesce prima!!!!!!!*___* La sfida è aperta…READY…GO!!!!!!!!!!!!!! SHAMAN FIGHT!!!!!!!!!!!!!!!

 

P.s.:come sempre sono ben accetti i pareri sui nomi dei nuovi personaggi!

 

 

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Capitolo 4
*** Il Demone dentro l'Angelo ***


Emh, per questo chap ho aggiunto una bella novità! Lo Story Digest!^___^ Quelli di voi che leggono il manga di Shaman King sanno sicuramente cos’è, per quelli che non lo leggono ecco la spiegazione: Lo Story Digest è molto semplicemente il riassunto dei capitoli precedenti narrato da un personaggio…che per la nostra storia sarà il personaggio misterioso che avete tentato di indovinare!-__^

Kristin: Si, lo so, il capitolo era supermegaultrastramagnificamente bellissimo!^___^ (guarda che non ha detto così!=__= n.d.Tutti/Però l’ha pensato!^0^ n.d.Yusaki/-___-‘’’’’ n.d.Tutti)

Mao chan: Non preoccuparti! Non ti chiederò perché non hai recensito gli scorsi capitoli! Anzi, ti perdono per i tuoi peccati, vai in pace figliola °___° (O__O? n.d.Mao chan) Lasciamo perdere ultimamente deliro un po’ troppo!*_* Grazie mille per i complimenti! Mi fanno sempre piacere!

ColdFire: in effetti il motociclista pazzo è Kiedom!^___^’’’’ Oooops, forse non te lo dovevo dire, ma chisseneimporta! L’avresti letto lo stesso alla fine di questo chappy!^.^ No, sua madre non si teletrasporta…o almeno non proprio O_o è una cosa col Furioku…(Si tratta semplicemente di utilizzare il Furioku sugli indumenti per divenire simili agli esseri incorporei e viaggiare più velocemente! È  una tecnica recente!V__V n.d.mamma-di-Kiedom) <_< …la sa usare anche Kiedom!^___^  E io sono molto felice di averti fatto felice, ma ti devo dire che gli officianti non essendo immortali non possono allietarci qui con la loro presenza...

Yukina_chan: benvenuta nuova recensitrice! I tuoi complimenti mi rallegrano!!!*__* Grazie! Ti assicuro che Jin Tao è un bel tocco di ragazzo!^ç^ (-__-‘’’’ n.d.Jin/Povero discendente mio!V__V n.d.Ren) Ed in effetti non sei l’unica che pensa che Jin ed Angel si vorranno taaanto bene in un futuro vicino (chissà…)! L’officiante non è proprio un officiante, cioè, sarebbe un officiante ma non proprio e…sto facendo confusione!@.@ Help!!!!

Shark attack: visto che ormai l’ho già detto a ColdFire…quello sulla moto è il discendete di Lyserg!^__^ Jun, ha i capelli verde scuro, comunque…grazie della recensione!*_*

Stavolta abbiamo diminuito con le recensioni! Sicuramente è l’estate!!!!!^___^ La prossima volta speriamo di averne di più (Vanchan dove sei amica mia? Sento la mancanza delle tue recensioni!!!T_T)!!!!!! Ad ogni modo a tutti voi lettori anonimi e non:

Benvenuti tutti al nuovo capitolo!^____^

Ren: Che stranamente è arrivato in fretta! Vista la lentezza dell’autrice…

Yusaki: *Punta un mitra contro Ren* Dicevi fratellino caro?^___^

Ren: Dicevo che stasera ti porto a mangiare una pizza!^__^’’’

Yusaki: Davvero?! Come sei gentile!*__* Beh, dopotutto, noi siamo ricchi!

Ren: NOI siamo ricchi?O_o

Yusaki: esatto Ren, noi siamo fratelli non lo sapevi?^_^

Ren: O_O

Tutti: O_O

Yoh: zzz…Eh?O_O

Ren: Mi stai dicendo che tu in realtà sei Jun travestita dall’autrice?O_O

Yusaki: No, io sono proprio io, io, io nel senso che sono io…Yusaki Tao!^_^
Tutti: O_O

En Tao: V_V in effetti è vero!

Ren: Quindi…l’autrice…è mia sorella? *sviene*

 

Ma raccontiamo come sono andate realmente le cose…

Il sogno di Yusaki! (che non centra con la storia!)

Ieri sera avevo mangiato un po’ troppo…e così ho sognato cose un po’ strane…O_o

*IL SOGNO*

Yusaki *Versione bambina di circa cinque anni* : Trallalà, raccolgo fiorellini in un campo di grano…là, là, là…(Perché, nei campi di grano ci sono fiorellini?O_O n.d.Tutti)

Yoh: Ma, nei campi di grano ci sono fiorellini?^__^ (appunto! N.d.Tutti)

Yusaki: In genere no Yoh, ma questo è il mio sogno e se volessi potrei anche diventare re degli sciamani e distruggervi tutti!^__^

Hao: NOOOOO! Solo io posso essere l’unico e vero Re degli sciamani!!!!

*In preda alla rabbia Hao appicca accidentalmente il fuoco ad una casa*

En Tao: BRUCIOOoooooOOOOOooooOOOOO!X___X

Yusaki: Aspetta và, che ti salvo io, tanto non ho niente da fare a parte raccogliere fiorellini…

Hao: No, non puoi, perché io vi distruggerò tutti prima! MHUAHAHAHA!*___*

En Tao: Prima che Hao ci distrugga devo mettere in salvo i miei figli!è__é *Con aria risoluta*

Hao: MHUAHAHAHAHA! MHUAHAHAHA! *Continua imperterrito a distruggere*

Ren *Anche lui modello bambino di cinque anni* : io sarò re degli sciamani!

En Tao: Ora non c’è tempo Ren, dobbiamo scappare!

Ren: ma io sarò re degli sciamani!

En Tao: Jun, fai ragionare tuo fratello ç_ç

Jun *Modello bambina di qualche anno più grande di Ren* : Vieni piccolo Ren, guarda cosa ho qui!^_^ *Mostra a Ren una bottiglietta di latte*

Ren: Un giorno sarò re degli sciamani…ora però credo che scapperò da qualche pazzo furioso (cioè Hao)!*Prende la bottiglietta di latte e scappa con En e Jun*

Hao: MHUAHAHAHA! MHUAHAHAHA!

En Tao *Ormai lontano da Hao* :Ho come l’impressione di essermi scordato qualcosa °_°

Yusaki *Che continua imperterrita a raccogliere fiorellini* : Paparino se né andato, vabbè meglio così, mi ero stufata di vedere tutte le mattine quel vecchio babbuino obeso del suo Over Soul

Hao: MHUAHAHAHAHA! MHUAHAHAHA! MHUAHA…*si accorge di Yusaki* Oh, e tu come mai sei ancora qui?°_°

Yusaki: Paparino si è scordato di me!^__^

Hao: Povera piccola!T_T *è commosso* Vieni con me e ci alleneremo insieme per diventare re degli sciamani! MHUAHAHAHA!*__* Spirit Of Fire, prendila così la portiamo con noi!

Yusaki: ?_?

*Appare Spirit Of Fire che prende teneramente (O_O) in braccio Yusaki e la porta via con se*

En Tao *Dopo qualche ora* : Jun, Ren, siete illesi vero?

Ren e Jun: oh Yes!

En Tao: Ma da quando parlate inglese? …Yusaki stai bene?°_°…O_O…O______O Yusaki dove sei?!?!?!

*Ma oramai Yusaki era già lontana*

 

*FINE*

 

e adesso comincia la vera ff!^_^ Faust, Puoi rianimare Ren? Grazie caro…Ah, si, il nuovo Capitolo!^_^’’’ Ma prima, il promesso STORY DIGEST!!!!

 

-STORY DIGEST-

 

Questa storia racconta le avventure della discendente di Yoh Asakura, l’apprendista sciamano Angel Asakura, accompagnata da Amidamaru, lo spirito che un tempo servì il suo antenato. State certi che insieme compiranno cose davvero straordinarie. Io invece sono…ma che importanza ha? Se vi svelo tutto non c’è più gusto, non credete? Sappiate solo che anch’io faccio parte di questa storia! Angel ha fatto la conoscenza di due nuovi sciamani, Jin Tao e Miupeace, e di quello che sarà il suo nuovo trainer, Manta II fisicamente identico a Manta. Nel frattempo abbiamo scoperto qualcosa in più sull’infanzia di Angel che a quanto pare ha già fatto la conoscenza di un altro potente sciamano, Kiedom Diethel.

 

 

Il Demone dentro l’Angelo

 

-DOV’è ANGEL?!?!?!?!- l’urlo di Jin svegliò probabilmente tutto il Giappone con tutte le sue isole, la leggenda vuole che anche un lontano omino in antartico si sia voltato credendo di aver sentito un grido…

Angel sbadigliò inciampando per le scale, aveva indosso un pigiama giallo pallido con un orsetto molto carino sopra, si era pettinata di malavoglia i capelli, tanto che alcune ciocche le ricadevano scompostamente sugli occhi, tuttavia osservava Jin con espressione stranita.

-Perché urli in questo modo?- chiese candidamente, un sorriso sornione stampato in faccia.

-Perché url…perché…grrr…- la rabbia l’aveva fatto avvampare e non riusciva a finire la frase -Come sarebbe perché urlo?!- Jin le puntò un dito contro come la causa della sua rabbia fosse lei. Al contrario della ragazza Jin era praticamente saltato giù dal letto al frastuono dei vetri della cucina che andavano in frantumi, anzi, era già alzato da prima, da quando aveva sentito del Furyoku che si avvicinava presagendo la comparsa di uno sciamano. Il tutto si era svolto così velocemente che non aveva avuto il tempo di pettinarsi, vestirsi con gli abiti per il giorno, o svolgere qualcuna delle mansioni mattutine, comprensibilmente era di cattivo umore…ed ora Angel si presentava tranquillamente in pigiama con un sorriso stupido sulla faccia chiedendogli ingenuamente cosa fosse successo!

-è tre ore che ti chiamo!- sbraitò Jin pestando un piede per terra.

-e perché mi chiamavi? E comunque non ti arrabbiare per così poco, fa male alla salute- affermò cordialmente Angel battendogli un amichevole colpetto sulla spalla che lungi dal calmarlo lo fece infuriare ancora di più.

Jin si costrinse a calmarsi e si portò una mano alla fronte, rassegnato. -Forse è sfuggito alla tua attenzione, ma un pazzo in moto ha appena sfondato la finestra della tua cucina- mentre parlava indicò un ragazzo sorridente che era in piedi accanto ad una moto gigantesca nera.

Angel sollevò lo sguardo dove gli veniva indicato.

Era un ragazzo sorridente…ed estremamente bello.

La ragazza per un attimo fu presa dal guardare i giochi dei raggi solari sui vetri per terra e quelli ancora più affascinanti sui capelli verde chiaro del ragazzo; Sembrava quasi una figura surreale, venuta da un dolce sogno, con il volto gentile posto in una leggera penombra in quanto il sole gli stava alle spalle illuminandolo di un’aura dorata che lambiva i margini del suo corpo. Il misterioso ragazzo alzò la mano in un gesto di cordiale saluto ed Angel si riscosse e salutò a sua volta.

-Salve gentile signorina, le dispiacerebbe aiutare questa povera ragazza? Temo che il viaggio sia stato un po’ troppo movimentato per lei- anche la voce di quel ragazzo suonava di un’allegria melodica che si rifletteva negli occhi verdi come i capelli. Con un gesto e un passo indietro prese in braccio e sostenne una ragazzina dai lunghi capelli di una leggera sfumatura rosa, con gli occhi chiusi e il volto pallido, la sua figura fragile faceva un notevole contrasto con la figura del ragazzo che la teneva in braccio, infatti era vestita in modo semplice con una camicetta arancione chiaro e un paio di corti pantaloncini color crema che sembravano presi da un banco di mercato a basso prezzo, mentre l’altro era accuratamente vestito con una camicetta ricamata avvolta da un fluido mantello nero, molto corto, e un paio di pantaloni di stoffa pregiata blu notte; e questo fu ciò che notò Angel, e nel complesso la scena la incuriosiva molto.

Ma non fece in tempo a rispondere, il ragazzo in moto si voltò di scatto verso un punto imprecisato della stanza, dalla sua espressione accigliata e stupefatta sembrava avesse percepito qualcosa di totalmente inaspettato, scomparve con un guizzo del mantello, all’improvviso così come era arrivato.

Ad Angel quell’improvvisa sparizione non poté fare a meno di ricordare qualcosa.

 

 

Dovete sapere che quella era una bella mattinata di sole, il cielo sgombro da nubi, i fiori che si stiracchiavano voluttuosamente prevedendo una mattina ricca di novità, ed in un certo senso non si sbagliavano. Questo è di fondamentale importanza.

Jin camminava su e giù per il corridoio, ignorando la bella giornata di sole e pensando che Angel, dedita alle cure della ragazzina ancora svenuta, non lo vedesse. Miupeace era rientrato quella mattina e se ne stava seduto su un mobile borbottando sommessamente con Jin.

Angel sentiva il sole caldo riscaldarla, cercando con lei un conforto reciproco per la notizia che stava per ricevere. Vi chiederete dov’è finito Manta, a quanto pareva stava cercando alcuni officianti e la ragazza aveva una chiara idea di cosa volesse fare.

Angel non voleva origliare quella mattina, ma era chiaro che qualcosa non andava, lo percepiva da tono cupo, sommesso, di Miupeace.

-Saresti stato zitto anche tu, al mio posto.- stava dicendo mestamente Miupeace.

-Certo, Asakura non è ancora pronta- concordò Jin.

Miupeace scosse la testa, guardandolo di traverso. -Non per quello. Intendevo per il fatto che non è vista di buon occhio, io personalmente non ho niente contro di lei-

-Tsk, tutti abbiamo ragione di starle lontano, mi sorprende che sia stato quel ragazzo a portarla qui…-

-Non sai chi è?-

-Potrei saperlo, mi sono fatto un’idea. Ma stavamo parlando dell’altra no?-

-Umemya…chi avrebbe detto che sarebbe finita così-

-Umemya se non sbaglio è il cognome di Ryu-

Jin e Miupeace si voltarono. Era stata Angel a parlare, era appena arrivata, e con lei, c’era una ragazzina magra, impaurita, con profondi occhi di una tonalità quasi blu.

-Hai l’udito fine, Asakura- le schernì Jin.

-Si, ho l’udito buono. Cosa c’è che non va in Nana?-

Nana. Nana Umemya. Il nome della ragazza che imprigionò Hao Asakura.

Jin ricambiò Angel con un’occhiata torva, e incontrò un paio di occhi dall’espressione decisa e calma.

-Tu non sai tutta la storia- borbottò infine lui distogliendo lo sguardo.

-Mi farebbe piacere saperla- ribatté Angel.

-Signori per favore non litigate.- intervenne d’improvviso Nana con voce tremante -Se volete…se voi volete…vi posso mostrare…cosa successe-

Angel si voltò verso di lei vedendo che tremava, e la sorresse con un braccio.

-Hao, è un nome pericoloso- affermò enigmaticamente Angel.

Angel credeva che Hao fosse stato già distrutto dal suo eroe antenato Yoh Asakura. Ma lei e molta altra gente non sapeva che qualcosa era accaduto.

Nana si inginocchiò a terra, nascondendo il viso con i capelli. Da lì iniziarono una serie di immagini che la ragazza mostrava loro attraverso la mente.

Miupeace, Jin e lei, Angel, galleggiavano in una vuota oscurità Un libro, antico, consunto si aprì davanti a loro. Sulle pagine strisciarono delle nere parole di inchiostro, e poi delle immagini.

Una bambina molto piccola cantava sommessamente una melodia nelle loro teste.

Hao è tornato, Hao è risorto, ancora una volta, ancora una volta.

Hao è tornato, Hao è risorto, ancora una volta, ancora una volta.

È troppo presto, non è il tempo di tremare.

Il sole si alza e illumina il volto del demone Hao.

Il sole si alza e ci sussurra che non tutto è perduto.

Un eroe, un eroe, un tempo salvò una parte della sua anima.

Hao è tornato, Hao è risorto, ancora una volta, ancora una volta.

Hao è tornato, Hao è risorto, ancora una volta, ancora una volta.

Le due parti di Hao combattono, perché lui è venuto da noi con la luce e l’ombra insieme.

In un unico corpo.

In un unico corpo.

Straziato dal dolore attacca alla cieca, facendosi ancora più male.

La sua anima, la parte buona di lui, piange.

Voglio guarirlo, voglio chiudere il suo dolore.

Gli sciamani gridarono di sterminarlo.

Uno di loro gridò una soluzione, diversa.

Hao è tornato, Hao è risorto, ancora una volta, ancora una volta.

Hao è tornato, Hao è risorto, ancora una volta, ancora una volta.

Un essere puro, un bimbo senza peccati, avrebbe potuto sigillare la parte cattiva del Demone.

Una bimba, ancora malferma sulle gambe scarne, si offrì al sacrificio.

Hao venne rinchiuso, e Hao rimase. Il demone diventò come tutti noi.

La parte cattiva incatenata in una prigione di mura senza tempo.

La parte buona libera nel mondo, libera di soffrire il male.

E la bimba prese il potere di leggere nella mente della gente.

Combatté per sopprimere questo infausto regalo, la vendetta personale di Hao Asakura.

Combatté, ma la gente la ritenne contaminata, la gente aveva paura.

Paura di lei, paura che Hao potesse tornare in lei.

Hao è tornato, Hao è risorto, ancora una volta, ancora una volta.

Hao è tornato, Hao è risorto, ancora una volta, ancora una volta.

Aiutami!

Sono legata con lui in questa prigione di diffidenza e odio, sono perduta nel combattere per non sentire i pensieri di chi mi sta intorno.

Aiutami!
Perché questa è la leggenda narrata, la storia che mi appartiene, e se nel mio passato Ryu fu adorato, io sono scacciata, e rinnegata.

Il mio sacrificio non serve! Non serve! Non fui io a decidere!
Hao è
tornato, Hao è risorto, ancora una volta, ancora una volta.

Hao è tornato, Hao è risorto, ancora una volta, ancora una volta.

Hao è tornato, Hao è risorto, ancora una volta, ancora una volta.

Hao è tornato, Hao è risorto, ancora una volta, ancora una volta.

Hao è tornato, Hao è risorto, ancora una volta, ancora una volta.

Hao è tornato, Hao è risorto, ancora una volta, ancora una volta.

E ancora una volta lottiamo.

 

E la cantilena pian piano sfumò e si spense. Altre parole sussurrate appena, aleggiavano, incomprensibili, nell’aria. Oltre alle immagini e ad i suoni Angel aveva sentito anche le emozioni di chi cantava la canzone, e quest’ultima era Nana.

Solo qualche secondo dopo si accorsero di essere tornati nell’assolato corridoio della casa.

Miupeace era pallido.

Jin sussultò violentemente guardandosi intorno perplesso, avanzò verso Nana e la aiutò ad alzarsi.

-Mi dispiace- disse solamente.

Nana singhiozzò e si rifugiò fra le sue braccia. Il ragazzo non si ritrasse, era ancora stordito e confuso per la storia che aveva sentito, e provava compassione per quella piccola creatura.

Intanto un nuovo dolore si affacciava nella mente di Angel, che non riuscì ad identificarlo per quello che era, se qualcosa era. Voltò loro le spalle e chiuse gli occhi pensando a come solo il nome di Hao avesse potuto sconvolgere quella tranquilla giornata di sole.

Dovete sapere che quella era davvero una bella mattinata di sole, il cielo sgombro da nubi, i fiori che si stiracchiavano voluttuosamente prevedendo una mattina ricca di novità, ed in un certo senso non si sbagliavano. Questo è di fondamentale importanza…

Ed era a questo che stava pensando Kiedom mentre camminava nel giardino di casa Asakura, il casco nero da motociclista “Pazzo” sotto un braccio.

Con un sospiro il ragazzo si fermò davanti alla porta, incerto se bussare o no. Sapeva che non avrebbe dovuto lasciare là Nana senza spiegazioni, sapeva di essere il suo tutore e che questo rendeva ancor più spregevole il suo atto, ma era stato proprio costretto ad andarsene, aveva avvertito la sua presenza, esternata in quel gigantesco Furioku.

Hao era nei paraggi.

Con un sospiro ancor più profondo del precedente Kiedom bussò finalmente alla porta.

 

 

Nuuuu!!!!!!! Come mai la storia ha preso un risvolto così triste?!T__T Dolor, dolor… che è successo così di colpo?!ç__ç e soprattutto…perché diavolo sto scrivendo in azzurro?! Ehi!!!! Voglio tornare al nero!!!!>.<

Ecco, così va decisamente meglio!V_V Toh, sono già le tre…O______O Argh!!!!!!!!! Devo fare le valigie!!!!! Domani parto per il mare, quindi per dieci giorni temo non ci saranno aggiornamenti in questa ff…Y__Y

Credete che sia il caso di portare il mio costume personale di Shaman King al mare?O__o Forse no…forse si…la prima cosa da mettere in valigia è comunque il mio fedele Mitra!*__* *Mette mitra in valigia* La seconda cosa è il peluche di Yoh!^__^ *Mette in valigia* La terza è la mia collezione di foto maniache di Hao *ç* *Mette in valigia* La quarta è la crema solare per il mio fratellino Ren ^__^ *mette in valigia*

Io di solito non la uso la crema solare, è che proprio me ne dimentico, e un po’ mi da fastidio…è tutta appiccicosa, e credo sia anche scaduta visto che mia mamma ce l’ha dai tempi in cui si avevano ancora i dinosauri piccoli come animali domestici!!!!^___^ Devo dire che non mi sono mai scottata in vita mia, a parte una volta da piccola sotto il gomito, quella giornata me la ricorderò per sempre! Non riuscivo a posare il braccio sul tavolo e restai a digiuno per tutto il tempo!!!!!^0^

…emh…com’è che siamo arrivati a parlare di questo?O__O Che fra parentesi con Shaman King non centra un fico secco?!?!°___°

Chissà in che Hotel andremo…ad ogni modo faremo sette ore di macchina!*.* I love viaggiare in macchina!!!!!!! Musica nelle orecchie (A basso volume perché il mio udito è sensibile o__o’’’’) e un bel sonnellino la mattina, visto che partiamo alle tre!!!^__^

Penso sia il caso di chiudere il mio racconto sul mare e darvi appuntamento al prossimo capitolo!!!!!! Mi raccomando con le recensioni! Fatemi sapere come vi è parso il (tetro =__=) capitolo e altro ancora!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

E adesso torniamo a fare le valigie!*_*

 

 

Chi pensate sia il personaggio misterioso:

 

Al momento ci sono le seguenti opzioni:

Hao

Goldva

Silva

Un discendente di un officiante

Il discendente di Hao

 

L’autrice dice che: Una di queste è esatta! Siete sulla buona strada!

 

E con questo…torno alla valigia!^__^

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Capitolo 5
*** L'officiante col capello di paglia ***


Si vede che le persone vanno in vacanza d’estate…-___-‘’’ (che c’entra? N.d.Ren)

Shark Attack: Un  Bazooka!!*___* Dico, vuoi batterti contro il mio nuovo mitra modello “uccidere tutti ora”?!?!*____________________* le mie storie sconnesse che non c’entrano niente con la ff, è che a volte mi viene da scrivere senza rendermene conto!!!!^____^

Kristin: anche a me fa pena Nana!!!!T____T anche perché ha un carattere totalmente diverso dal suo antenato…in questo capitolo si capirà meglio quello che mi hai chiesto, è un chap disseminato di indizi!!!-_^

Yukina_chan: infatti la ff è come divisa in due pezzi, uno triste ed uno allegro. Buone vacanze anche a te!!!^0^

 

-STORY DIGEST-

 

Questa storia racconta le avventure della discendente di Yoh Asakura, l’apprendista sciamano Angel Asakura, accompagnata da Amidamaru, lo spirito che un tempo servì il suo antenato. State certi che insieme compiranno cose davvero straordinarie. Io invece sono…ma che importanza ha? Se vi svelo tutto non c’è più gusto, non credete? Sappiate solo che anch’io faccio parte di questa storia! Un motociclista pazzo sfonda la finestra della cucina di Angel e poi sparisce, lasciando in custodia a lei una ragazzina svenuta. Una notizia terribile verrà portata dalla ragazzina di nome Nana, discendente di Ryu. Lei nasconde un segreto terribile sul potente Hao Asakura. Angel e tutti gli altri rimangono sconvolti dalla rivelazione.

 

 

L’officiante col capello di paglia

 

Chi ha bussato alla porta?

In quel momento solo il nome di Hao le risuonava nella testa, con la stessa melodia malinconica della cantilena che narrava il passato di Nana.

Lasciò i suoi amici soli nella stanza, voltò le spalle ad ogni possibile scena di conforto, tutto le sembrava strano come se stesse guardando le cose intorno a lei da una fitta nebbia fastidiosa. Aprì la porta, più con l’intenzione di andarsene che di aprire al nuovo venuto; vide di sfuggita un bel ragazzo dai capelli verdi, la stava guardando con muta sorpresa, ma Angel non ci fece caso e lo superò barcollando lungo il vialetto del giardino.

Kiedom sgranò gli occhi, capì subito cosa era successo. Lui stesso aveva detto a Nana di rivelare cosa aveva fatto nell’infanzia, perché quelle persone dovevano sapere…

Tuttavia non si era immaginato quella reazione da lei.

Rimase per un attimo a dondolarsi sulla porta d’ingresso, sapendo che il suo dovere era di accudire Nana eppure desideroso di seguire la discendente di Yoh. Infine il secondo pensiero prevalse e con un fruscio del mantello nero sparì dietro la ragazza; rintracciarla fu piuttosto facile per quanto, dovette ammettere, aveva un’andatura piuttosto veloce; la raggiunse ai margini di un piccolo boschetto che racchiudeva un’area per pic-nic.

Amidamaru galleggiava accanto alla fanciulla con espressione preoccupata, Kiedom aspettò un po’ ed infine giunse alle spalle dei due apparendo dal nulla.

Angel trasalì, colta di sorpresa. Ancora sconcertata dagli ultimi eventi della mattinata non aveva percepito nessuna presenza, ma il suo spirito si, e stava fissando insistentemente il ragazzo dai capelli verdi.

-Dal tuo viso non si direbbe che hai cominciato la giornata nel modo giusto- Kiedom sorrise con calore, ma senza scherzare.

-No, non proprio- ribatté Angel studiando il ragazzo. Era il motociclista di poco prima, lo riconosceva dai bei vestiti e dai capelli meravigliosamente verdi.

-Se non hai nulla in contrario potremmo sederci qui- indicò una panchina di legno isolata dalle altre -e mangiarci qualcosa di buono.-

Lei si sentì affiorare spontaneo un lieve sorriso -è una buona idea, ma cosa mangiamo?-

Kiedom sorrise affabile e da una tasca interna del mantello tirò fuori una sacca marrone in cui erano contenuti…

-Dei cheeseburger!- esclamò Angel sorpresa.

-Immaginavo che avresti avuto gli stessi gusti del tuo predecessore, è destino-

Così consumarono un tranquillo pranzetto all’ombra degli alberi. Dopodiché Angel parve più tranquilla e Kiedom, notato questo, ripose dei bicchieri vuoti e decise di parlare.

-Angel, vuoi parlare?- le chiese cortesemente.

-Sai il mio nome! Ma io non conosco il tuo…come ti chiami?-

-Kiedom-

-Kiedom! Piacere Kiedom!- Angel gli strinse la mano con vigore; tornò poi seria, lasciandolo andare, rivolse lo sguardo ai rami degli alberi più in alto mentre Amidamaru, accertatisi che il ragazzo non era una minaccia, tornava nella tavoletta buddista per non disturbare la conversazione. La ragazza gli avrebbe detto di restare in qualsiasi altra occasione, ma stavolta non lo fermò. -Si, avrei…bisogno di parlare-

-Lo so, si tratta di Hao- anche lui aveva notato la scomparsa dello spirito.

-Hao, credevo non lo avrei mai sentito nominare, se non come il ricordo di una battaglia di tanto tempo fa. E invece ripiomba nella mia vita di colpo! Così! senza preavviso!- Angel si era infervorata nel parlare, ben presto la sua voce divenne alta mentre continuava a sfogarsi, tutti i pensieri degli ultimi tempi si riversavano incontrollati dalla sua bocca. Finché non raggiunse il culmine delle sue paure con un’ultima frase, la sua voce era incrinata, irriconoscibile -…e poi, io non sono Yoh!- strinse una mano a pugno. -Io non sono Yoh Asakura. Certo, gli somiglio, sono sempre allegra e convinta che la vita vada bene, ma c’è una parte di me che sa di non essere come lui, sa di poter sbagliare, sa di portare il fardello di una meravigliosa eredità, sa che quest’eredità porterà il peso di tante aspettative…tutti lo pensano, ma io non sono Yoh.- si interruppe di botto. Le mani di Kiedom erano racchiuse intorno alle sue e lui la fissava con una luce rassicurante negli occhi.

-Tu sei Angel- proclamò semplicemente.

Angel sentì un bel calore invadere il suo corpo e si rilassò nella stretta delle sue mani. Da qualche parte Amidamaru tossì, imbarazzato dalla scena, e si ritrasse ancora più giù nella sua tavoletta buddista.

-Non so cosa il destino ti riserverà, ma noi siamo venuti esattamente 500 anni dopo gli eroi Yoh e compagni del passato. Questo qualcosa vorrà dire, non devi perdere te stessa, ne aver paura di dire ciò che non sei- proseguì imprigionandola a se con lo sguardo.

-Ci ho riflettuto sai? Penso che sia colpa di Anna se sono un po’ così! Lei non era allegra come Yoh, e io sono legata al sangue di entrambi- sentendosi rassicurata dalla presenza del ragazzo e dall’aver finalmente raggiunto una conclusione logica, Angel si sciolse dalla presa sulle mani e riprese più allegramente -Davvero gli opposti devono attrarsi! Non vedo più opposti di Anna e Yoh!!!!!! Per fortuna io per ora non ho dovuto scegliermi un promesso sposo!-

Kiedom sussultò involontariamente alle ultime parole e arrossì; avrebbe voluto che il contatto con lei, fra le loro mani, fosse durato di più. Tossicchiò, muovendosi a disagio.

-Già…gli opposti si attraggono…- ripeté lei flebilmente, un’ombra passava nei suoi occhi, un’ombra che Kiedom non mancò di notare.

-C’è qualcos’altro che ti preoccupa- affermò per cambiare discorso; lei non poteva saperlo ma i lunghi anni trascorsi in compagnia di Nana, un’empatica, gli avevano insegnato qualcosa sulla psicologia delle persone.

Angel spostò lo sguardo su di lui, stupita, gli occhi splancati e la bocca aperta in un’espressione buffa. -Non credo! Non c’è altro-

-C’è, forse non te ne rendi conto, ma c’è- ribatté lui, cercava di capire cosa la preoccupava ancora, ma se era una cosa inconscia sarebbe stato difficile identificarla.

-Non so proprio cos’altro potrebbe preoccuparmi- ammise sinceramente Angel.

-Prova a pensarci, a tutti gli eventi vissuti fin ora, concentrati intensamente fin quasi a vederli- mormorò Kiedom, deciso a scoprire cosa la turbava.

-Sei uno psicologo? Non me lo avevi detto!- scherzò lei, ma vedendo che Kiedom faceva sul serio fece come le era stato detto.

Così comincio ad esplorare i suoi ricordi…la statuetta di Amidamaru che aveva comprato, la strana commessa dall’aria triste che aveva incontrato, l’albero di natale, il buio corridoio che portava ai suoi regali, la tavoletta buddista e la scoperta di essere uno sciamano, l’entrata in scena di Manta II, Jin che la sfidava a combattere, la battaglia serrata e la vittoria finale del ragazzo, lei che lo trascinava a casa sua, l’arrivo di Miupeace,  le due settimane successive piene di intenso allenamento e i ricordi di quella mattina, i più dolorosi fino ad allora la voce di Jin che le intimava di scendere giù dal letto, il motociclista con in braccio Nana, quest’ultima che riprendeva i sensi e raccontava la sua storia, quel canto angosciante che avevano sentito, il ritorno dalle visioni evocate al corridoio della casa, Nana in lacrime, Miupeace particolarmente pallido, Jin che consolava Nana in un abbraccio…

-Stoop!- gridò all’improvviso Kiedom, facendole prendere un colpo -Qual è stato l’ultimo ricordo a cui hai pensato prima che ti interrompessi?-

-Cosa? è stato…- Angel ci pensò su, trovava difficile sbrogliare la matassa di ricordi che aveva evocato così su due piedi -Non so…-

-Cerca di ricordare!- intimò febbrilmente lui -è lì ciò che ti preoccupa, anche se non te ne rendi conto- avendo osservato attentamente la ragazza era stato pronto a fermarla non appena aveva visto il primo segno di inquietudine.

-Ho pensato a Miupeace particolarmente pallido a causa della visione evocata da Nana su Hao…e…-

-E? è lì che devi ricordare, se i tuoi pensieri sono in ordine cronologico ti basta dirmi cosa è successo subito dopo- insistette Kiedom.

-Dopo io sono uscita di casa e ti ho incontrato…ma prima…- Angel si illuminò di colpo, battendo le mani una volta, come fanno le persone che si sono appena ricordate qualcosa -Ora ricordo! L’ultimo pensiero è stato che Jin stava consolando Nana con un abbraccio!!!!- sorrise e rivolse di nuovo l’attenzione a Kiedom, che la guardava in modo molto strano -Che c’è? Me lo sono ricordato! Ma la tua esperienza di psicologo è fallita, non credo di essere preoccupata per una cosa simile! ero stupita più che altro, Jin mi dava l’idea di un tipo un po’ scontroso e…-

-No, la mia esperienza di psicologo è riuscita- sbottò bruscamente lui evitando il suo sguardo -Quando hai ricordato quella scena sei diventata pallida, e hai stretto i pugni fino quasi a farti male, guarda, hai ancora i segni sulla mano- e indicò i lievi segni presenti sul suo palmo destro.

Angel continuò a fissarlo, sbigottita -Non capisco-

-Lo immaginavo-

-Ma allora cosa…?-

-Pensaci, concentrati di nuovo, sei sicura che la cosa non ti dia proprio il minimo fastidio?-

Angel eseguì di nuovo gli ordini del ragazzo. La cosa non mi da fastidio, sono solo sorpresa, riflettè parlando a se stessa, certo, dopo due settimane di reciproca compagnia credevo di conoscerlo un po’…

Si stupì di se stessa quando percepì un senso di muta rabbia che la pervadeva. Era nuova di quelle sensazioni. Forse mi da solo un po’ noia perché sono stata io ad accoglierlo in casa mia…

E perché dopo due settimane Jin non aveva mai mostrato un segno di riconoscenza o simpatia verso di lei, mentre con Nana, appena piombata nella cucina, si era subito dimostrato affettuoso, o forse era solo ancora un po’ confuso dalla scoperta di Hao e tutto il resto; ma i fatti restavano fatti.

-Credo che…- cominciò a spiegare a un agitato Kiedom. Quest’ultimo le fece però cenno di tacere e si voltò verso i margini del boschetto. Solo qualche secondo dopo una figura comparve in piedi sul ramo di un albero.

-Sei qui- ringhiò la figura posando gli occhi ambrati su Angel.

-Da quanto ci spiavi?- lo accusò Kiedom alzandosi dalla panchina e prendendo qualcosa dal mantello.

La figura spostò lo sguardo su di lui, con espressione ironica e il volto infiammato di rabbia-Spiarvi? Sono arrivato adesso, lo dovresti sapere visto che hai captato il mio furioku-

-Brutto…- con un grido furibondo, Kiedom gli scagliò contro un pendolo di cristallo attaccato ad un filo metallico che luccicò minacciosamente nel riflesso del sole. Nonostante la velocità dell’oggetto la figura si scansò elegantemente e balzò giù di fronte a lui.

-Jin!- esclamò Angel fissando la figura in ombra, che si era rivelata Jin.

-Lui è Jin?- sbottò Kiedom squadrando il ragazzo con fare malevolo.

-Si.- confermò lei.

-Tu guarda, il motociclista pazzo- disse sprezzante Jin.

-Spiacente di deluderti, ma il mio nome è Kiedom- ribatté Kiedom, tentando di mantenere il controllo.

-Non mi sembri uno sciamano molto abile, cosa ci fai qui?- Jin non voleva cedere terreno.

-Sono più abile di quello che dimostro, e indubbiamente lo sono più di te- rise Kiedom.

Lo sguardo di Jin si fece truce -Se vuoi saperlo io sono…-

-Giusto!- intervenne Angel per placarli, Amidamaru al fianco -Perché non vi presentate come si deve?-

Per una attimo i due si guardono a vicenda con un odio reciproco nemmeno provato a nascondere; lentamente si avvicinarono.

-Sono Jin Tao, piacere di conoscerti- fece un cenno del capo, sarcastico, che equivaleva ad un inchino.

-Kiedom Diethel- pronunciò Kiedom lasciando che i due assorbissero l’impatto delle sue parole.

-Un Diethel!- Jin non fu bravo a mascherare la sua sorpresa, Angel sembrava invece entusiasta e si avvicinò a Kiedom con un gran sorriso.

-Sei Kiedom Diethel! Un altro discendente! In effetti assomigli moltissimo a Lyserg! Sono contentissima di conoscerti- Angel saltellò dalla gioia, poi si rivolse ad Amidamaru -Abbiamo incontrato quasi tutti i discendenti! Ma ci pensi? Presto potremmo fare una squadra e partecipare al torneo!-

Kiedom  sorrise con un po’ di riluttanza al suo entusiasmo.

-Sei debole, non onori la tua famiglia- la voce di Jin spezzo l’allegria del momento.

-Come osi?! Cosa ne sai tu? Potrei anche trattenere il furioku!- in quel momento un piccolo spirito dalle sembianze di una fatina apparve accanto a lui, come per sostenerlo. Amidamaru bisbigliò all’orecchio di Angel -è Morphin! Dice il vero, è un Diethel-

-Cosa ci facevi qui con Asakura?- chiese ancora Jin.

-Quello che era necessario, le ero accanto in un momento critico- reagì Kiedom, a dir poco furioso.

-Accanto in un momento critico?- rise sprezzante Jin -Deve imparare a cavarsela da sola!-

Kiedom ringhiò qualcosa di inintelligibile. Angel si ritrovò all’improvviso presa fra due potenti sciamani, due fuochi che si stavano scontrando per ottenere la supremazia l’uno su l’altro.

Alla fine sembrò che i due avessero raggiunto un tacito accordo.

-Dovresti tornare dalla tua amica Nana- suggerì freddamente Jin.

-No, grazie, nella casa di Angel è al sicuro, resto qui- rispose altrettanto freddamente Kiedom.

-L’ho lasciata insieme a Miupeace- disse infine Jin con un sorriso di trionfo.

-Miupeace!- inorridì Kiedom -L’hai lasciata con quel comico farfallone!-

-Esattamente-

Kiedom gli lanciò un’occhiata piena di rancore, scomparve con un ultimo e veloce saluto ad Angel.

Adesso Angel e Jin erano soli.

Amidamaru se n’era andato di nuovo, Angel stava giusto per chiamarlo quando Jin parlò.

-Non dovevi andartene così da casa- le disse fissando lo sguardo su un albero di fronte a lui.

-Ero un po’…sconvolta- ammise lei, a disagio ora che Kiedom se n’era andato.

-…forse non l’hai notato, ma lo eravamo tutti- era ironico e freddo insieme, Angel sentì un cauto timore che la pervadeva e spariva subito -Cosa ci facevi qui con Diethel?- chiese dopo una pausa studiata.

-è stato lui a raggiungermi qui, mi ha rasserenato un po’-

-Rasserenato!- Jin sbuffò, incredulo.

-Anche tu hai lasciato da sola Nana, perché non sei rimasto con lei?- domandò Angel, con curiosa innocenza.

Jin arrossì lievemente -Dovevo venire a cercarti-

-Dovevi?-

-Devi essere davvero sconvolta per non averlo percepito- sbottò lui, perdendo la pazienza -un furioku di dimensioni enormi è comparso per un attimo, qui vicino. Era un furioku pericoloso, era il furioku di Hao-

Un gelo strano pervase Angel, al suono di quel nome, stavolta però faceva meno male  e nonostante la notizia non riuscì ad avere paura.

-Non l’ho percepito, ma non preoccupiamocene ora! È scomparso no?-

-E quindi, cosa vorresti fare Asakura? Metterti a ballare per lo scampato pericolo?-

-No, tornare a casa!- cantò lei eseguendo un’aggraziata piroetta che la portò ai margini del boschetto. Jin la seguì in silenzio, scoccandogli delle occhiatacce di tanto in tanto.

-Non prendi abbastanza la cosa sul serio- la rimproverò gelido il ragazzo. Angel continuò a camminare tranquillamente, davanti a lui.

-La prendo sul serio, più di quanto credi, e ti ringrazio di essermi venuto ad avvertirmi- rispose mestamente.

-Ho dovuto faticare per cercarti, hai inconsapevolmente trattenuto il tuo potere di sciamano- Jin sembrava leggermente compiaciuto dalla risposta ottenuta.

-Eri preoccupato per me!- scherzò Angel, ridendo.

Jin si fermò di botto, Angel se ne accorse e lo imitò voltandosi verso di lui che aveva assunto un’intensa sfumatura porpora su tutto il volto.

-Asakura tu davvero non prendi le cose sul serio!- le urlò contro riprendendo a camminare a passo di marcia.

Angel si chiese cosa avesse fatto per provocare una simile reazione, Amidamaru sapeva perché ma non intervenne. Camminarono in silenzio per un bel po’.

-Perché mi chiami Asakura?- chiese d’un tratto Angel arrancando per tenergli dietro.

-In che senso?- Jin rallentò un poco il passo, ma non si voltò a guardarla.

-Il mio nome è Angel, non sono abituata ad essere chiamata per cognome! È così formale…-

-Chiamo per nome solo gli sciamani che ritengo forti, alla mia altezza, e io l’ultima volta ti ho battuto- replicò lui.

-Potrei chiederti la rivincita-

-Non sai neanche usare l’Over Suol-

-Chi ti dice che non abbia imparato?- un sorrisetto divertito si aprì sul volto di Angel mentre lui si voltava a guardarlo con nascosto stupore.

-Allora? Hai intenzione di concedermi la rivincita?- Angel sorrise nel fare la proposta.

Jin estrasse la Basontoh e la fece roteare con destrezza -Vediamo quanto sei migliorata.-

 

Ci fu un attimo di intenso silenzio, nemmeno il vento interveniva a far frusciare le foglie. Una nuova sfida…che sarebbe stata interrotta presto, per quanto detesti interrompere momenti come questo, ma d’altronde…

-Mi raccomando, non toglierti quel dannato cappello dalla testa- raccomandò severamente Manta, come se non lo sapessi. Non credo di avervelo mai detto, ma ammiro molto questo discendente di Manta, molto più del suo pauroso predecessore, a volte mi chiedo da chi abbia preso; insomma, non sono molti quelli che riescono a starsene controllati davanti a me.

-Pppfh- trattengo una risata -Guarda, sono costretto a nascondermi per non spaventare i bambini-

A questo punto Manta mi lancia un’occhiata molto cattiva, come se non apprezzasse la mia battuta. Ehi, ma sono caduto così in basso da preoccuparmi di simili sciocchezze?

-Ti conviene andare, o si metteranno a combattere.-

Non c’era bisogno di dirmelo, sento già il rumore del metallo contro altro metallo, e i sentimenti che infuriano da entrambe le parti, l’esaltazione della battaglia! Scendo giù dall’albero, con maestria ed eleganza, doti che non ho perso e non perderò mai. Almeno spero, ah ah.

Uffa ma la devo proprio interrompere questa battaglia? È così divertente…e poi quei due mi ricordano davvero Yoh e Ren, nonostante Angel sia una ragazza molto carina, fra l’altro ha qualcosa che mi ricorda Anna…

-Scusatemi- esordisco infine per interrompergli, in quanto pare non mi abbiano affatto notato -Temo che questa sfida non andrà avanti, vedete, io devo battermi con Angel-

Che facce che stanno facendo! Mi viene di nuovo da ridere. E dire che ho persino questo ridicolo cappello di paglia addosso, ma probabilmente sono solo stupiti di ritrovarsi davanti un’officiante…a pensarci bene non sono un’officiante, quelli (Gli officianti, ovviamente) hanno così paura che possa combinare guai che per tenermi buono mi costringono ad aiutarli.

Finiranno per farmi sentire davvero in colpa.

Sto scherzando. Ovvio.

 

Cosa ci farà qui un officiante? Era questo che si chiedevano entrambi, Angel e Jin.

-Perché mai dovremmo interrompere la sfida?- domandò cauto Jin, studiando l’officiante.

Anche Angel faceva la stessa cosa.

Era più alto di lei di qualche spanna, i vestiti da officiante portati con ostentata disinvoltura. La cosa strana era un grosso cappello di paglia che gli copriva totalmente il volto, ad eccezione della bocca, atteggiata ad un riso perenne. Da sotto il cappello spuntavano dei capelli racconti in una coda bassa e molto lunga; notò che il colore di quest’ultimi era simile al suo, solo leggermente più scuro, ma avevano la stessa brillantezza.

E un’altra cosa strana, tratteneva il furioku.

-Angel, devo esaminarti, per permetterti di accedere al torneo-

La ragazza lo guardò, e sorrise. Rivolse un’occhiata di scusa Jin. -Mi dispiace Jin, dovremmo rimandare la nostra sfida-

-Avrete modo di sfidarvi un’altra volta- rise l’officiante.

-Cosa devo fare?- Angel chiese mentre Jin si ritraeva dall’o scontro. Assisterò alla lotta qui, voglio vedere se è davvero migliorata pensava il ragazzo, era anche molto curioso di vedere all’opera l’officiante.

Per un attimo l’officiante restò immobile, come in attesa, ed infatti dopo un attimo apparve Manta, incespicava nel tentativo di arrivare a loro.

-Devi toglierli il cappello- le gridò Manta, cadendo rovinosamente a terra dopo aver inciampato in una radice.

Angel era sorpresa. Doveva solo toglierli il capello? Eppure ricordava di aver letto che la prova di ingresso al torneo era un po’ diversa…oh, chissene importava, andava bene anche così.

-Amidamaru- chiamò lei.

-Angel…- cominciò Amidamaru.

-si?- angel guardò il suo spirito, che a sua volta fissava apprensivo l’officiante.

-Sai chi è quell’officiante?- le domandò Amidamaru, a voce bassa.

-Si- rispose lei tranquilla, seguendo lo sguardo di Amidamaru. Ora lo spirito pareva sorpreso, e concentrò la propria attenzione su di lei.

-a volte mi stupisci davvero- affermò Amidamaru con un sorriso d’incoraggiamento.

-Stupiamo lui, togliendoli quel cappello…però, non sta male con quel copricapo- e rise al suo spirito, sconcertato, a meno a giudicare dalla sua faccia.

L’officiante sorrise, e alzò leggermente la tesa del cappello di paglia.

 

 

A quanto sembra mi ha già riconosciuto. Il cappello è inutile. Com’è calma, si vede che ha preso dal mio fratellino. Ah, la prova ormai è così, gli altri per vedermi in faccia dovranno aspettare ancora un po’.

Si, dovranno aspettare ancora un po’, per vedere il ritorno di quello che una volta era stato…IL DEMONE!

 

 

 

 

Guardate! Prati, fiori, montagne, boschi verdi!*__*

Ren: Cos’hai bevuto?O__O

Ora spiego, sono andata in un hotel, al mare (vi avevo detto che ero stata al mare no?^__^), dove le consumazioni di coca-cola erano gratis!*___* e visto che io ho un meccanismo corporeo e mentale strano, riesco a ubriacarmi con una bevanda analcolica…dico davvero! Dico Davvero!

Infatti se bevo un po’ di Vodka (in teoria non dovrei, perché non sono maggiorenne!°_°) non mi succede niente, ma se bevo la cola…avrò un debole per la caffeina? Ma il caffè non mi piace!ò__ò

E di nuovo mi chiedo…come mai sto scrivendo di un colore diverso dal buon, vecchio nero?O_o (chi è vecchio?!>__< n.d.Nero). Oh, vabbè, questo non è il momento di preoccuparci per simile cose!V.v Piuttosto…

In questo capitolo (toh, sono tornata al nero?O__O) si parla del demone…confido che abbiate tutti capito chi è questo demone, perché voi tutti lettori siete davvero perspicaci no?*__* Beh, se non lo avete capito, non fa niente, visto che nemmeno io l’avevo capito!^___^ anche se questa ff la scrivo io, come sapete i personaggi tendono ad essere incontrollabili. Per esempio, il capitolo “Il diario di….” In origine doveva essere il diario dell’incontro fra il proprietario del diario e Angel e gli altri, e doveva essere lui a presentare Kiedom e Nana…come vedete la cosa è stata rivoluzionata, perché il nostro misterioso amico ha detto “Eh, no, così non va! Io voglio restare nel mistero ancora per un paio di capitoli! MHUAHAHA!*__*” e ho dovuto esaudire il suo desiderio, anche perché non è un personaggio facile da contraddire, a meno che uno non cerchi la morte!!!!O___o Avete notato che inoltre sembra stia nascendo un bel triangolo?^___^ anche se siamo ancora agli inizi? Dovete sapere che io adoro i triangoli!*___* Però mi dispiace sempre per quello (O quella) che alla fine viene rifiutata, in un triangolo va a finire che qualcuno per forza deve soffrire!T__T Oh, che brutta cosa…

Sfortunatamente ho come l’impressione che più di un triangolo qui verrà un decagono!O___O Spero di sbagliarmi!!!!!!!! ^____^’’’’’’’ O forse no?*____* MHUAHAHAHA!!!!!!!!!!!!!!

 

Il demone, l’officiante non officiante,il personaggio misterioso, cioè chi scrive il diario e narra lo story digest, ed è l’unico che ogni tanto parla in prima persona (Per inciso, quando vengo minacciata…) sono la stessa persona. Facciamo un po’ di anticipazioni del prossimo capitolo: scopriremo finalmente chi è il misterioso officiante. Non so altro, perché i capitoli vengono da se sul momento…^___^

 

MHAUHAHAHA!!!!!(Non fateci caso, ve l’ho detto che la caffeina mi fa male no?-__-‘’’)

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