Personaggi: Draco Malfoy (fugaci apparizioni di altri personaggi)
Genere: Introspettivo, Guerra
Rating: giallo
Avvertimenti: Missing moments. Slash nell’ultima.
Introduzione: 5 parole diverse, una per ogni lettera del nome di Draco. Com’è cambiata la sua vita durante e dopo la guerra
NdA: riguardo alla storia, alla fine, onde evitare spoiler. La raccolta è stata scritta per l'happy Drabble to you - IV edizione. L'indicazione era semplice: scrivere su un personaggio mai trattato. E io ho scelto il principino.

D as Despair

Sembrava semplice. Un lavoretto da nulla, l’avevano definito gli altri, ridendo del suo sgomento.
Ma ora, di fronte a quegli occhi celesti dove non c’era paura né rabbia, la bacchetta che aveva tra le mani cominciò a tremare e la sua determinazione -l'aveva mai avuta?- a vacillare.
Le due sole, maledette parole che doveva pronunciare gli rimasero incastrate in gola in un nodo di panico; anche la sua ultima possibilità, la scelta tra ciò che è giusto e ciò che è facile, gli sembrò svanire nella morsa dell’inevitabile.
Se non lo fai, si vendicherà su di loro.
Ma rimase immobile, disperato.

R as rage

Bruciava. Bruciava tutto.
Bruciava il respiro, bruciava ogni movimento.
Ogni secondo che passava ogni parte del corpo mandava ai nervi una staffilata più forte, mentre il sangue sgocciolava sul pavimento, nell’inquietante ticchiettio di gocce che si rompono.
Ma quello che bruciava di più era la rabbia.
Di essere sempre lo sconfitto.
Di non capire mai quando togliersi di mezzo.
Di non essere capace di difendersi da solo.
Di dover giocare con regole che altri decidevano per lui.
Di dover stare fermo, sotto l’Incanto Guaritore di Snape.
Ma se avesse potuto scegliere, se per una volta sola avesse potuto scegliere, si sarebbe scostato.

A as alone

“Ce la faccio da solo. Devo ripeterglielo ancora una volta?!”
“NON- usare quel tono con me, Draco. Cercavo di aiutarti”.
“Ah, sì? Bene, non ho bisogno di aiuto”.
Bugia, bugia.
Un’altra bugia, ma si mescolò tra le tante che aveva sentito, accettato e detto e non lasciò tracce più consistenti.
Aiuto, ne aveva bisogno. Ma da chi? E per fare cosa?
La verità era che non sapeva più di chi fidarsi. Non sapeva più non solo da che parte stare, ma da che parte era.
Di una cosa era certa. Era solo.
Solo.
E cominciò a chiedersi quando lo aveva scelto.

C as Care

È strano come nelle grandi vicende non si pensi mai ai bisogni primari.
Dopo la Battaglia, oltre a ricomporre i morti, occorreva anche preoccuparsi dei vivi; come se fosse normale, gli elfi domestici avevano sistemato in qualche modo alcune stanze di Hogwarts e recuperato dei viveri.
Mangiare.
Chi ne aveva voglia?
Eppure era segno di ricominciare. Eppure si doveva ricominciare.
Draco non potè fare a meno di stupirsi, tuttavia, quando un elfo domestico arrancò verso il tavolo dove era seduto, stretto tra i suoi genitori, e gli porse un piatto. Ci si prendeva cura di tutti. Anche di lui.
E qualcosa cominciò a farsi più chiaro.

O as one

Draco staccò il foglietto dal calendario, rimanendo a guardarlo per un po’.
Sentì due braccia che gli circondarono la vita, abbracciandolo, e si concesse un sorriso, accarezzando la mano del suo compagno.
“A cosa pensi?”
“E’ passato un anno”
“Vero. Già un anno”.
Draco sospirò. Lui avrebbe detto solo un anno.
Solo un anno, per cambiare quasi tutto, per rifarsi una vita, per trovare chi si fidasse ancora di lui. Per abituarsi a non stupirsi più di nulla.
“Non farai il nostalgico, ora, vero?”
“Potter, se tutto nella mia vita è cambiato, la piaga delle tue pessime battute resterà pietra miliare della mia sventurata esistenza”.
Ridacchiarono, all’unisono.

-Nda-

Allora, cinque drabble, ognuna con un prompt che inizi con ogni lettera del nome di Draco.
Care è to care, prendersi cura. One (e precisamente as one) presumo sia una buona traduzione di “all’unisono” finale, anche se in realtà il prompt doveva rimanere confinato nel “è già passato un anno”.
Incredibile ma vero, mi sembra che Draco abbia collaborato, una volta tanto; il filo conduttore è il cambiamento che inizia con l’entrata del biondino nei Mangiamorte e il cambiamento radicale che immagino sia avvenuto dopo la guerra.
E la Drarry finale in realtà non doveva esserci, ma come diceva Wilde, so resistere a tutto tranne che alle tentazioni, e una Drarry lì ci stava benissimo. O almeno credo.

Questo è il giudizio bellerrimo della giudicia. 
A prescindere dal risultato, per me è un grande traguardo. Sono molto soffisfatta di essere riuscita a scrivere di Draco; odio il principino e sono ben poche le autrici che riescono a farmelo amare, però in questa raccolta quasi mi piace. Quasi.

Questa raccolta è dedicata al best fuccio in the world, come regalino prelaurea.
(No, con la Dramione non potevo farcela.)