One Day di Pallina (/viewuser.php?uid=1006)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 15 Luglio 2019 ***
Capitolo 2: *** 15 Luglio 2022 ***
Capitolo 3: *** 15 Luglio 2024 ***
Capitolo 4: *** 15 Luglio 2027 ***
Capitolo 1 *** 15 Luglio 2019 ***
15 Luglio 2019
Diagon Alley
brulicava
di persone in quel caldo pomeriggio di luglio e Lily si sentiva
smarrita tra
tutta quella folla che la sballottava da una parte all’altra.
Appena avevano
superato il muro di mattoni del Paiolo Magico i suoi fratelli si era
dileguati,
alla ricerca probabilmente di qualche amico, lasciandola sola, come al
solito. Stringeva
forte la mano di sua madre, spaventata all’idea di perdersi.
Quell’anno avrebbe
cominciato la scuola, sarebbe finalmente andata a Hogwarts, avrebbe
scoperto
anche lei quel mondo fantastico che tutti le descrivevano da quando era
nata.
In quel momento
sua
madre arrestò la camminata, mentre suo fratello Albus,
seguito da un altro
ragazzo, le si parava davanti.
«Mamma,
posso andare
con Scorpius da Fortebraccio?» le chiese, guardandola con
aria implorante.
Lily
alzò lo sguardo, osservandola
mentre scrutava con attenzione il compagno di scuola di suo fratello;
immediatamente anche lei spostò i suoi occhi nocciola sul
giovane. Aveva i
capelli biondi leggermente lunghi e spettinati, il naso sottile e due
profonde
iridi grigie; quando il suo sguardo si poggiò sui suoi
occhi, Lily si accorse
che la stava fissando e, istantaneamente, spostò la sua
attenzione sul terreno,
mentre le guance le si imporporavano leggermente.
«Si,
potete andare.»
rispose, alla fine e, pochi secondi dopo, i due giovani maghi erano
spariti
alla sua visuale.
«Andiamo
Lily, forza,
abbiamo un sacco di cose da comprare oggi.»
esclamò Ginny, prima di
ricominciare a camminare.
Mentre veniva
trascinata via, Lily voltò lo sguardo nella direzione dove
si era diretto suo
fratello, osservando attentamente una chioma bionda che scompariva tra
la folla,
intanto che il suo piccolo cuore riprendeva un ritmo normale.
Chissà
se lo rincontrerò mai,
pensò; ma non sapeva quanto quella
piccola speranza avrebbe condizionato tutta la sua vita.
*
Pozione
d'Innamoramento non è ancora finita, e già inizio
una nuova storia su Lily e Scorpius... Ma che ci posso fare? Loro due
mi ispirano tanto!
Questa storia
prende il titolo e l'impostazione dei capitoli dal film One Day, che, per
chi non l'avesse visto, racconta la storia di due ragazzi mostrandoceli
in un unico giorno, il 15 Luglio; e così la mia storia ci
mostrerà ogni anno cosa combineranno Lily e Scorpius in
questa data.
I primi tre
capitoli mi servono come introduzione, per mostrare il rapporto che
Lily e Scorpius hanno quando inizierà la vera e propria
storia, per questo sono così brevi (il terzo non lo
sarà così tanto) e dall'una all'altro
c'è un bel salto temporale.
Detto questo spero
di avervi incuriosito e vi consiglio assolutamente di andare a vedere
il film (One Day),
perchè è stupendo!
Un bacione e al prossimo
capitolo.
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Capitolo 2 *** 15 Luglio 2022 ***
15 Luglio 2022
Lily stava
seduta sul
suo letto della Tana, mentre il sole tramontava fuori dalla finestra.
Teneva le
gambe incrociata, intenta a scrivere con aria concentrata una lettera.
Ormai
aveva compiuto tredici anni e il suo cuore iniziava a provare i primi
turbamenti; si sentiva più grande, più matura e,
anche se tutti i suoi cugini
continuava a prenderla in giro, pensava di essersi finalmente
innamorata.
Mise un punto
finale
alla lettera, alzandosi in piedi per osservare con attenzione il suo
operato;
ma, in quel momento, la porta della sua stanza si aprì,
introducendo all’interno
sua cugina Rose, seguita dal fratello Hugo.
«Lily!
Che fai? Perché
non vieni sotto a giocare con noi?»
Lily si
affrettò a
nascondere la lettera dietro alla schiena.
«Niente!
Cinque minuti
ed arrivo.» esclamò, il tono di voce leggermente
più acuto del normale.
Rose
aggrottò le
sopracciglia, cercando di sbirciare cosa stesse nascondendo.
«Cosa
nascondi?» le
chiese, curiosa, mentre Hugo utilizzava quel momento in cui
l’attenzione della
ragazza era catturata dalla maggiore, per strapparle il foglio dalle
mani.
«Ridammelo!»
strillò la
giovane Potter, correndo dietro al cugino, che si rifugiò
sopra il letto,
tenendo la pergamena in alto sopra la testa, dove lei non poteva
arrivare.
Sentiva le
lacrime che
spingevano per uscire, ma con determinazione le trattené,
allungando la mano
per afferrare la lettera incriminante. Odiava queste piccole prepotenze
che le
infliggeva Hugo, solo perché era l’unica
più piccola di lui, ma non si sarebbe
lasciata vedere colpita da questi suoi gesti, mai.
«Che
cosa è? Una
lettera d’amore?» domandò il mago,
ridacchiando divertito, per poi iniziare a
leggere. «”Caro
Scorpius,-“» ma non
riuscì a continuare, perché Rose lo
bloccò immediatamente.
«Hugo,
ridai subito la
sua lettera a tua cugina!» affermò, con tono duro,
mettendosi le mani sui
fianchi.
Hugo
guardò prima il
foglio che teneva in mano, poi l’aria severa di sua sorella,
e, alla fine, con
uno sbuffo consegnò la pergamena a Lily, che
l’afferrò immediatamente,
stringendosela al petto.
«Grazie
Rosie.»
mormorò, la voce piena di gratitudine.
*
Scorpius
entrò nella
sala, suo padre era seduto davanti al camino intento a leggere il
giornale,
mentre sua madre sorseggiava del the. Rimase qualche secondo indeciso
sulla
porta, prima di avvicinarsi ai suoi genitori.
«Buongiorno.»
mormorò
educatamente, attirando l’attenzione su di sé.
«Scorpius,
amore, cosa
ci fai qua? Non avevi detto che andavi a Diagon Alley con qualche
amico?» gli
chiese immediatamente sua madre, apprensiva.
Suo padre,
invece, si
limitò ad allacciare i loro sguardi, in gesto complice,
familiare, per poi
alzare gli occhi al cielo, e Scorpius si ritrovò a
trattenere una lieve risata.
«In
verità volevo
chiedervi qualcosa…» iniziò,
leggermente dubbioso se continuare o meno la
frase.
Asteria lo
osservava
ansiosa, intimandogli con le sue iridi azzurre di proseguire.
«Albus,
il mio compagno
di Casa, mi ha invitato a cena a casa sua, dopo essere stati a Diagon
Alley, mi
chiedevo se ci potessi andare.»
Suo madre si
rilassò
contro lo schienale del divano, mentre Draco aguzzava lo sguardo,
improvvisamente interessato.
«Certo
che puoi andare,
amore, non-» ma non riuscì a finire la frase,
perché suo marito la interruppe
subito.
«Stai
parlando di Albus
Potter?» chiese, atono, puntando i suoi occhi in quelli del
figlio.
Scorpius resse
lo
sguardo, sperando di sembrare abbastanza determinato da convincere suo
padre.
«Si.»
Ma Draco, a
differenza
di quanto si sarebbe aspettato, riportò la sua attenzione
sul giornale, mentre
uno sbuffo divertito gli sfuggiva dalle labbra.
«Puoi
andare.» mormorò
solamente, e Scorpius si alzò velocemente per dirigersi dai
suoi amici, prima
che qualcuno cambiasse idea e lo bloccasse.
*
Innanzitutto
mi scuso per il terribile ritardo, perchè è
passato più di un mese da quando ho pubblicato il primo
capitolo di questa
storia, ma ho avuto veramente un sacco da fare in questo periodo,
scusatemi.
Detto
questo, ecco il secondo capitolo... sono passati tre anni dal primo e
Lily e Scorpius hanno rispettivamente 13 e 15 anni. Lily, come si vede,
è innamorata di lui, o almeno pensa di esserlo, mentre
Scorpius non pare averla mai notata.
Comunque
spero che questo breve capitolo vi abbia incuriosito, e vi prometto che
a breve pubblicherò il prossimo, così da
poter iniziare finalmente questa
storia.
Un
bacione e a presto.
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Capitolo 3 *** 15 Luglio 2024 ***
15 Luglio 2024
Aveva sempre
adorato la
Tana nei suoi tramonti estivi, le trasmetteva una pace che faticava a
provare in
qualsiasi altro luogo: si sentiva a casa. Tutte le estati, prima che
ogni
famiglia partisse per le proprie vacanze, si ritrovavano lì,
tutti insieme; ed
anche se stavano stretti, anche se erano ammassati l’uno
sull’altro, erano
felici.
Ma la
serenità, quell’anno,
per Lily era la cosa più lontana che ci potesse essere dal
suo stato d’animo,
perché suo fratello aveva invitato Scorpius Malfoy, e lei in
sua presenza si
sentiva una bambina, un bambina impacciata e imbarazzata, con il cuore
che le
batteva furioso nel petto. Avrebbe tanto voluto mostrarsi
più adulta, matura,
senza una cotta adolescenziale ad alterare tutti i suoi atteggiamenti;
ma,
appena arrivava lui, si scopriva a balbettare frasi, ad arrossire, a
trasformarsi
in quella che non era, e non riusciva a sopportarlo.
Per questo aveva
cercato un attimo in cui distanziarsi da tutti, per rimanere sola con i
suoi
pensieri; era riuscita ad allontanarsi con la scusa di non sentirsi
tanto bene,
e se ne stava seduta sulla collina che circondava la Tana ad osservare
il sole
che moriva all’orizzonte.
Stava finalmente
ricominciando a sentirsi in pace con se stessa, quando il rumore di dei
passi
la riscosse, costringendola a voltarsi rapidamente verso il nuovo
venuto che,
con le mani nelle tasche, si avvicinava lentamente. Appena si accorse
che era
proprio la fonte di tutte le sue preoccupazioni ad andarle incontro,
Lily
scattò in piedi, cercando di calmare il suo cuore che aveva
già ripreso a
palpitare.
«Che
cosa ci fai qui?»
chiese, desiderando ostentare un tono di voce calmo, che le
uscì, però,
soltanto stridulo.
Scorpius la
guardò,
affiancandola, per poi puntare gli occhi all’orizzonte.
«Rose
mi ha mandato a
cercarti…» replicò, indifferente; e
Lily si ritrovò a maledire con tutto il
cuore sua cugina che, probabilmente, pensava di starle facendo un
piacere.
Lentamente,
cercando di
sembrare il più naturale possibile, tornò a
sedersi sull’erba, appoggiando le
mani dietro la schiena per reggere il peso del proprio corpo. Un
silenzio
innaturale cadde su di loro, mentre entrambi guardavano il sole morire
dietro la
collina; Lily, però, riusciva solo a concentrarsi sul rumore
del suo cuore, che,
implacabile, le batteva come impazzito in petto, mentre lei prendeva
profondi
respiri per infondersi una calma che era lontana dal provare. Non
poteva
credere di trovarsi in quel momento con lui, da sola, e di rimanere in
silenzio
ad osservare l’orizzonte, senza dire niente, senza provare a
fare qualcosa,
qualunque cosa; ma era impietrita dalla paura di commettere un errore, terrorizzata
dall’idea di spezzare quella quiete.
Quando il sole
tramontò
del tutto, e la penombra li avvolse, Lily si alzò
nuovamente, prendendo un
profondo respiro per convincersi che ormai il momento era passato, che
aveva
perso la sua occasione e che la cosa migliore che potesse fare era
quella di
ritornare a casa e cancellare per sempre quel ricordo.
«Sarà
meglio che
torniamo, inizia a fare freschetto…»
mormorò, pulendosi con le mani il sedere
dai fili d’erba, ma rimanendo comunque ferma al suo fianco.
Scorpius si
voltò verso
di lei, mentre il vento gli solleticava i capelli sulla fronte.
«Hai
ragione.» rispose,
indugiando però anche lui.
E Lily venne,
irrimediabilmente, catturata dallo sguardo del ragazzo, incatenandolo
al suo,
mentre il respiro le si mozzava in petto e il cuore ricominciava a
battere
furioso, trepidante, in attesa.
«Vieni
spesso qua?»
continuò lui, mentre lei continuava ad osservarlo, incapace
di muoversi per
paura di rompere quell’attimo, qualsiasi cosa stesse
succedendo.
«Come?»
chiese, alla
fine, sbattendo le palpebre per guardarsi intorno.
«Io… si, spesso.»
Il giovane
accennò
appena un sorriso divertito, muovendo qualche passo verso di lei.
«È
un posto
meraviglioso.» aggiunse, mentre allungava una mano verso il
suo volto.
Lily
osservò la mano
del ragazzo, allargando gli occhi, spaesata e terrorizzata; Scorpius le
andò a
scostare una ciocca da davanti al viso, portandogliela dietro
l’orecchio, per
poi, senza una parola di più, voltarsi verso la Tana con un
sorriso
canzonatorio disegnato sulle labbra.
«Meglio
che torniamo,
ci staranno aspettando.» affermò, iniziando a
camminare, lasciandola
imbambolata ad osservare il vuoto davanti a sé.
Dopo pochi
secondi,
però, si risvegliò, scuotendo la testa ed
infondendosi un po’ di autocontrollo,
prima di correre dietro al ragazzo per raggiungerlo.
Adesso aveva un
motivo
in più per evitarlo, per eliminarlo definitivamente dai suoi
pensieri, vista la
figura da ragazzina idiota che aveva appena fatto. Per fortuna da
lì a pochi
giorni sarebbero partiti tutti, e lei avrebbe finalmente potuto dormire
sogni
tranquilli; poi sarebbero tornati a Hogwarts, ma lui
quell’anno aveva concluso
i suoi studi e, di conseguenza, aveva
tutto il tempo per cancellare la sua cotta insensata, per rimuoverla
per
sempre.
Lily
si ripromise tutte quelle cose, ma non sapeva che quei sentimenti erano
destinati a maturare, evolvere, e a condizionare tutta la sua intera
esistenza.
*
Eccomi
qua...
Stiamo
finalmente per entrare nel vivo, infatti, dopo questo capitolo le
"introduzioni" -se
così le vogliamo chiamare- sono finite e inizierà
la vera e propria storia!
Beh...
Cosa ne pensate? Lily,
qui ha 15 anni, mentre Scorpius 17 e lei è ancora innamorata
di lui, mentre lui, che se n'è ovviamente accorto, gioca un
po' con i suoi sentimenti... ma chissà che gatta non ci cova!
Mi
scuso per non aver ancora risposto alle recensioni, lo farò
al più presto, ma sono un bel po' incasinata in questo
periodo... Comunque ringrazio tutti quelli che inseriscono la storia
nelle seguite/ricordate/preferite
e, naturalmente, chi la commenta!
Grazie
davvero, spero che anche questo capitolo vi
sia piaciuto!
A presto, un bacione.
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Capitolo 4 *** 15 Luglio 2027 ***
15 Luglio 2027
Rose e Lysander
l’avevano
convinta -non sapeva nemmeno lei come-
a partecipare a quella festa, e lei si stava odiando per essere
capitolata così
presto. Sua cugina l’aveva costretta a indossare un tubino
nero sicuramente non suo ed a
infilare dei
tacchi vertiginosi sopra i quali a stento riusciva a stare in
equilibrio, per
non parlare dei capelli che le aveva trasfigurato in morbidi boccoli,
che le
ricadevano sulle spalle.
Traballante sui
suoi
piedi si decise, finalmente, ad entrare nel gazebo che ospitava la
fantomatica festa,
appartenente ad un amico di Rose di cui proprio non si ricordava il
nome, e,
immediatamente, Lysander le fu accanto.
«Lily,
finalmente!»
mormorò, porgendole il braccio per consentirle di
appoggiarsi a lui.
«Iniziavamo a preoccuparci.»
Lily lo
colpì
lievemente con uno schiaffo, ostentando un’aria offesa.
«Potevi
fare il bravo
fidanzato ed aspettarmi, al posto di correre alla festa lasciandomi da
sola a
camminare su questi trampoli.» affermò, fintamente
stizzita.
«Scusami.»
replicò lui,
mentre si sporgeva per baciarla sulle labbra. «Ma io e Rose
dovevamo rifinire
alcune cose per il regalo.»
«Si
si, come no.»
«Scusami.»
ripeté lui,
prima di accompagnarla verso il buffet degli alcolici.
La serata
iniziò e
continuò tranquilla, anche se Lily si ritrovò a
bere leggermente più del
dovuto, e, quando Lysander la lasciò nuovamente da sola, per
sgridare qualche
cameriere del ritardo della torta, lei si ritrovò ad
allontanarsi dalla folla,
iniziando a camminare nel giardino che circondava il gazebo.
Dopo aver fatto
pochi
passi incerti, si decise a togliersi le scarpe, sentendo finalmente che
la
circolazione riprendeva a fluire anche nei suoi piedi, mentre si beava
dell’erba
sotto le dita.
Un lieve vento
le
filtrava tra i capelli, e, senza saper perché, si
ritrovò pochi minuti dopo a
girare in tondo, ridendo da sola.
«Non
sapevo che
perdessi con così poco il controllo.»
mormorò qualcuno, atono, bloccando la sua
strana danza.
Purtroppo per
lei non
era così ubriaca dal non riconoscere la voce della persona
che aveva invaso
tutti i suoi sogni fino a due anni prima; per questo, ostentando una
compostezza che era lontana dal provare, si riassettò i
vestiti, alzando lo
sguardo fieramente, incontrando così quello di Scorpius
Malfoy.
«Scorpius.»
lo salutò,
felice di costatare che il suo affluente su di lei era quasi del tutto
scomparso e che, se non teneva conto del suo cuore che aveva
leggermente
accelerato il battito, si sentiva completamente sotto controllo.
Lui
ridacchiò, probabilmente
divertito dalla sua finta aria di contegno.
«Lily.»
la imitò,
cercando di nascondere l’ilarità.
«Abbiamo bevuto un po’ troppo?»
«Forse.»
replicò lei,
non riuscendo ad impedire ad un sorriso di disegnarsi sulle sue labbra.
«È
un po’ che non ci
si vede…
Hai preso i MAGO quest’anno,
vero?» le
chiese lui, dopo qualche
minuto di silenzio, infilando le mani nelle tasche.
«Si.»
«Sei
cresciuta.»
constatò, e Lily si ritrovò a voltarsi verso di
lui, incontrando il suo sguardo
fermo su di lei.
Imbarazzata, non
sapendo nemmeno bene perché, abbassò gli occhi,
mentre sentiva le guancie
imporporarsi leggermente, prima di muovere la sua attenzione
all’interno della
gazebo, dove il resto dei partecipanti aveva appena iniziato a intonare
un Tanti Auguri molto stonato.
«Forse
dovremmo
rientrare…» mormorò lei, indecisa,
mentre le sue iridi nocciola si poggiava su
Lysander che rideva divertito al fianco di Rose.
«Hai
ragione, non
dovresti lasciare troppo tempo il tuo ragazzo da solo, non si sa mai
che
qualcuno te lo rubi.» affermò lui, seguendo il suo
sguardo.
Lily
aggrottò le
sopracciglia, interdetta, riportando l’attenzione sul suo
interlocutore.
«Che
cosa intendi?»
chiese, sospettosa.
«Niente.»
Scorpius si
voltò verso la festa, indifferente. «Solo che ho
notato che tua cugina sembra
fin troppo in intimità con Scamandro.»
«Sono
migliori amici!»
replicò lei, alzando leggermente il tono di voce, non
volendo però dare a
vedere come quella frase l’avesse colpita.
«Non
mi sembra comunque
normale.»
Lily scosse la
testa,
cercando di evitare di pensare come, in verità,
l’insinuazione del ragazzo le
fosse più volte passata per la mente.
«Quant’è
che state
insieme?» le domandò, continuando ad osservare i
due giovani che ridevano
insieme.
«Sei
mesi…» rispose, assorta,
prima di cancellare definitivamente i dubbi che le aveva fatto
rinascere, e
voltarsi irritata verso di lui. «Ma che ne vuoi sapere te?
Che io sappia le tue
relazioni non sono famose per essere così durature; prima di
giudicare la vita
degli altri, pensa alla tua.»
E
così dicendo si
affrettò a rinfilarsi le scarpe, per dirigersi senza un
saluto all’interno del
gazebo, raggiungendo in pochi passi il suo ragazzo.
«Lily,
dove eri
finita?» affermò Lysander, con il tono di voce
leggermente acuto, mentre lei
gli allacciava le braccia intorno al collo.
«Ero
andata fuori a
prendere un po’ d’aria.» rispose, prima
di unire le sue labbra a quelle del
giovane in un bacio tutt’altro che casto.
«Lily!»
replicò lui, dopo
essere riuscito a staccarla da sé. «Sei
impazzita?»
«Non
posso essere
felice di vederti?» chiese, riavvicinando le loro bocche, non
prima, però, di
aver lanciato un’occhiata di sfida a Scorpius che la guardava
assorto da dove
l’aveva lasciato fuori dal gazebo.
«Forse
è meglio che ti
riporto a casa, mi sembri un po’ brilla.»
continuò lui, muovendo il capo per
evitare il suo bacio.
«Si,
mi sembra la cosa
migliore.» approvò Rose, che era rimasta al loro
fianco a guardarli senza dire
una parola; e Lily non riuscì proprio ad evitare di notare
il tono triste con
cui sua cugina aveva appena pronunciato la frase ed a ripensare
all’insinuazione di Scorpius.
*
Scorpius
distolse lo
sguardo dalla scena, mentre Lily veniva trascinata fuori da Rose e
Scamandro, per
spostare la sua attenzione su una figura che gli si stava avvicinando.
Albus, il suo
migliore
amico, si limitò ad affiancarlo, senza dire una parola,
mentre fumava una
sigaretta immerso in chissà quali pensieri.
«Ho
parlato con tua
sorella.» mormorò lui, rompendo il silenzio nel
quale erano caduti ed attirando
così l’attenzione del compagno.
«Vi ho
visti.» replicò
semplicemente il giovane moro.
«È
cresciuta…»
aggiunse, non sapendo bene come continuare il discorso.
«Ho
visto che hai
notato pure questo.»
Scorpius si
voltò verso
l’amico, aggrottando le sopracciglia, perplesso.
«Che
intendi?» domandò,
alla fine, visto che quest’ultimo continuava a fissare il
vuoto davanti a sé,
senza prestargli troppa attenzione.
Albus prese un
tiro
dalla sua sigaretta, prima di volgersi verso il ragazzo e osservarlo
con aria
seria.
«Intendo
che sai
benissimo che lei ha sempre avuto un debole per te, e che adesso ha
trovato
qualcuno con il quale è felice; e che anche se tu sei il mio
migliore amico non
ti perdonerò se deciderai di spezzarle il cuore per un
semplice capriccio.»
affermò con tono apparentemente indifferente, e Scorpius si
stupì nel costare
come quello fosse il discorso più lungo che gli avesse mai
sentito pronunciare.
Rimasero in
silenzio
per parecchi minuti, prima che il giovane biondo tirasse una lieve
pacca sulla
spalla all’amico, ridacchiando divertito.
«Ho
solo detto che è
cresciuta, cavolo Al, rilassati.» assicurò, mentre
cercava di ostentare un tono
di voce allegro. «Dovresti veramente farti una scopata, te lo
dico per il tuo
bene. E dammi una sigaretta, cretino.»
E mentre il
compagno
gli passava la sigaretta che rapidamente si portò alle
labbra, Scorpius si
promise mentalmente che mai più avrebbe fatto caso a come il
suo stomaco si
contorcesse quando si ritrovava da solo con Lily Potter.
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