A pick into the future

di BlackFox
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Work together ***
Capitolo 2: *** Different attitudes ***



Capitolo 1
*** Work together ***


Work together

-E tu che ci fai qui?- aveva chiesto esasperato Shikamaru alzando la testa verso la ragazza. Era nell'ufficio dell'Hokage, del nuovo Hokage, quello scemo e meno autosufficiente di Tsunade, quello biondo e...scemo...l'avevo già detto?

Il grande problema di avere per Hokage Naruto era che lo staff era cambiato. Non c'era più ' alacre Shizune che correva in giro con Ton Ton in braccio per assicurarsi che tutto procedesse per il meglio, mentre Tsunade affrontava il doposbornia.

NO.

Era stato scelto, da niente popò-di-meno che i quattro altri Kage (e lo zampino di una sorella seccante, a parer suo) il prossimo “segretario/schiavo tuttofare”.

LUI.

Proprio lui.

Si sa che al potere non ci sono persone sane di mente: si partiva da un ex-maniaco assassino(nonchè suo prezioso cognato), al vecchiaccio con alzaheimer, alla zitella sorda che capisce tutto storto, all'esagitato promotore di un'edilizia più duratura. Mettere una persona come lui a sorveglianza di un esagitato del tipo diverso da quello precedentemente menzionato, ma pur sempre dannoso, era da gente che non sapeva dove l'intelligenza stesse di casa.

“Guardatelo” pensò Shikamaru guardando depresso il proprio capo. “Sembra tanto impegnato eppure sta solo firmando le carte che IO ho redatto.”

Naruto nelle sue vesti bianche e rosse con la lingua a penzoloni e l'espressione concentrata poneva la sua sigla sui pacchi di fogli.

-Vorresti almeno staccare la penna di quel foglio?- sbraitò la ragazza alle sue spalle.-La gente vorrebbe anche capire ciò che scrivi-

-Ma tu che ci fai qui?- ripeté il moro.-Sono affari di Konoha, dovresti stare fuori da questo ufficio-

-Non sai che, con il matrimonio, si prende anche la cittadinanza?-

Il segretario non fece tempo a replicare a causa due piccoli tocchi alla porta.

-Avanti- proferì Naruto alzando gli occhi dalle sue carte.

-Permesso- la proprietaria della vocina era Hinata che entrava nell'ufficio del marito con due grossi bento in mano.

Per il biondo fu una visione paradisiaca quasi perfetta, mancava solo un particolare.

-Ecco il ramen- Hinata tirò fuori dalla borsa che aveva al braccio una ciotola calda.

Gli porse i bastoncini e ricevette un bacio come ricompensa.

Anche Shikamaru aveva guardato la scena con gioia assaporando la bontà della cucina di quella gentilissima ragazza, a differenza di altre. Proprio nel momento in cui stava per mettere le grinfie sul suo pranzo, il bento gli venne sottratto.

Temari lo teneva in alto, fuori dalla portata di un uomo seduto che non ha voglia di alzarsi.

-Prima finisci il tuo lavoro e poi potrai mangiare- minacciò mentre l'altro piagnucolava -Ma Naruto può-

-Tu non sei Naruto-

Si, Shikamaru aveva sbagliato qualcosa nella sua vita.

Vide Temari allontanarsi insieme al suo pasto e Hinata semi-trascinata a braccetto.

-Itadakimasu!-

Odiava questo nuovo lavoro.

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Salve! Giuro non siamo morte e anzi  abbiamo lavorato,un pochettino, ma abbiamo lavorato.

Questa è una raccolta a tempo perso: racconta  la vita futura delle nostre due coppie preferite NaruxHina e ShikaxTema in un mondo dove la pace è stata restaurata dopo la guerra. Il titolo della raccolta è stato rubata brutalmente al capitolo extra di Host Club (che consiglio di vedere a tutti gli appassionati), ci scusiamo Bisco Hattori-sensei  XD

Vedremo di aggiornare il più frequentemente possibile, ma non contate su qualcosa di regolare.

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Capitolo 2
*** Different attitudes ***


y

Different attitudes (Xmas special)

Come avevano potuto farsi convincere quei due?

Come?

In quale mondo parallelo, loro due, persone rispettabili, sarebbero mai usciti con quei due omini di zenzero e zucchero filato? Quei due elfi di Babbo Natale di dimensioni enormi?

Faceva proprio vomitare, vederli in giro a curiosare ogni bancarella con quegli sguardi euforici, quei sorrisi felici.

L'Hokage e consorte erano stati invitati da Kazekage e famiglia a passare le feste di Natale a Suna.

Insieme a Naruto e Hinata naturalmente era venuto anche Shikamaru anche se avrebbe evitato di passare troppi giorni in compagnia degli adorabili fratellini che alternavano momenti di tranquillità a fasi di puro divertimento sadico. Una di queste malvagie ad opera del più piccolo questa volta, era stata quella di lasciare a loro due, “i dolci piccioncini”, il compito di scortare la coppia regale.

Avrebbe preferito lo scherzo dell'anno scorso: il pungitopo al posto del materasso.

-Ma io non sono di Suna!- aveva protestato Shikamaru.

-Non sai che con il matrimonio si prende anche la cittadinanza?- gli aveva rinfacciato Kankuro.

Questa l'aveva già sentita.

Evidentemente affermare il seccante era genetico.

In ogni caso si erano messi nei guai in coppia.

E in coppia dovevano sopravvivere a lucine, canzoni, troppa, davvero troppa gente e ai due fiocchi di neve che certa gente chiamava i coniugi Uzumaki.

Avevano dovuto passare tutte le sere con loro e speravano che quel giorno, la vigilia di Natale, di essere esentati dal loro supplizio. Avevano idea di ricrearsi in occupazioni ben più costruttive che non farei biscotti a forma di babbo natale con Hinata che piena di farina e Naruto che si lamentava perchè si era, ancora, scottato le dita con la teglia calda.

Ma quei due non volevano MAI stare da soli? Soli, soli, non soli,ma soli-soli?

Avevano impedito loro di trascorrere delle noti indimenticabili perchè dovevano passare il tempo a dare retta alle cretinate di Naruto. L'unica colpa della silente sposina era quella di stare sempre ZITTA davanti a quegli scempi. Ogni sera congedato il contrappasso, Temari borbottava a mezza bocca al sonnolento Shikamaru: -Secondo me, ora si danno alla pazza gioia-

Maledetti.

Le due coppie, quindi, erano completamente incompatibili.

Naruto girava per manina con la solita Hinata remissiva, questa volta resa splendida da un kimono color del tramonto, mente Shikamaru e Temari si guardavano in cagnesco la maggior parte del tempo. Solo alle volte, quando gli altri uomini si accorgevano che Temari era troppo provocante, lui le cingeva la vita e la portava accanto a sé. Non c'è che dire, quel vestito era troppo aperto sulla zona seno.

Entrarono in un negozio per comprare i regali per Konohamaru. Sciarpe con renne e bastoncini di zucchero. Poi si dovettero spostare a prendere un sake parecchio forte  per Tsunade-sama. Suna non aveva delle specialità gastronomiche di Natale per Choji, come Temari aveva cercato di spiegare a Naruto che ci rimase una buona mezz'ora nonostante Shikamaru gli avesse detto che al suo amico sarebbe andata bene ogni cosa.

Quando Temari comiciò a lamentarsi del mal di piedi, Shikamaru aveva già rinunciato a vincere. Qual'era la scopo di prendere un regalo di Natale a Sasuke? I due acidi e sfiniti accompagnatori avevano consigliato un paio di occhiali da cieco con le renne sulle stanghette, ma non ci fu verso.

-Di certo quel cappellino con la nappa lo adorerà- commentarono quasi all'unisono.

Si sedettero finalmente al tavolo di un chiosco per bere qualcosa di caldo: i due marmocchi ordinare la cioccolata di rito con “pannattebayo”, mentre la vecchia coppia di sposi optò per due bicchierini di sake che sbatterono violentemente sul tavolo appena finita la consumazione.

Avrebbero voluto ordinarne uno subito dopo quando Naruto propose di cantare “Jingle bells”.

Ad un tratto, il bambino dell'oste, che non doveva avere più di due anni, aveva sgambettato dietro al padre fino ad arrivare al loro tavole e ora si era fatto estremamente socievole.

La tecnica dei coniugi Nara in questo frangente era quello di ignorare il cucciolo di essere umano così da fargli capire che non era il benvenuto. Ma questa scena era impensabile quando avevi accanto mamma e papà orso.

Naruto aveva un'espressione infantile che faceva a gara con quella del nanetto. Hinata aveva quel sorriso radioso e “mammoso” che avrebbe fatto intenerire qualsiasi persona. Non riuscivano proprio a smettere di essere così estasiati per quella piccola creatura donata dal cielo.

-Macciao- aveva detto al bimbo che gli sbavò qualche sillaba contro in risposta. La ragazza dal canto suo, l'aveva preso in braccio e ora faceva saltare il piccolo umano sulle ginocchia. Quei due cretini sembravano essere completamente galvanizzati dalla sua presenza, mentre Shikamaru, disperato,  controllava dietro di sé  il ritorno del padre che se lo sarebbe portato via.

Stavano facendo delle domande cretine.

-Cosa hai chiesto a Babbo Natale?-

-Hai fatto il bravo bambino?-

Naruto tirò fuori qualcosa dalle sue borse.

-Ohhh guarda che bello-

Oddio quello era il sudatissimo dolce scelto per Sakura. Lo stava scartando.

-Ma...ma cos'è questo?-

Hinata, mi stupisco di te, pensavo che fosse Naruto l'ignorante, è uno stupido pezzo di cioccolato.

-Oh Temari-san, guarda! Vuole venire in braccio a te!-

La ragazza si girò verso il bambino che tendeva le braccia paffute speranzoso. Lei lo fulminò con lo sguardo.

Il moccioso si mise a piangere.

-Tzk- alzò le spalle, Shikamaru rispondeva con un ghigno. Uno strano luccichio brillava nei loro occhi complici.

-Noi ce ne andiamo-

Prima però Shikamaru si avvicinò alla sirena vivente: -Io non sarei così sicuro dell'esistenza di Babbo Natale-

AH lo spirito natalizio, insieme al senso paterno e materno, con quei due si sprecava.

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Ecco un altro spaccato di vita delle nostre due coppie che più che incontrarsi si scontrano.
Questa fic  partecipa inoltre all'evento organizzato dalla Black Parade (http://moschenere.forumfree.it/?act=Online), di cui sia Tikkia che la sottoscritta facciamo parte. Per chi non lo sapesse è un calendario dell'avvento a prompt  tutto shikaxtema.
Il nostro leit motiv è stato "Shopping natalizio"
Alla prossima XP!

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