i'm not strong enough and i'm tired of pretending that i am.

di itsbeezus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ehi jude. ***
Capitolo 2: *** you are a bitch, harry styles! ***



Capitolo 1
*** ehi jude. ***


  #myspace:
fa cagare, i know.
ma non avevo ispirazione per fare meglio.
forse il prossimo sarà più bello.
i don't know.
hope you like it.
-syd.






"Styles! Styles, cazzo, alzati!" la bionda spinse il ragazzo verso il lato destro del letto, cercando di far mente locale della sera prima.
Abbassando lo sguardo notò il suo reggiseno nero ai piedi del letto a baldacchino.
Osservò le coperte, i mobili, i vestiti sul pavimento.
Camera sua.
Una bottiglia di vodka appoggiata al comodino.
"Cazzo, cazzo, cazzo!" imprecò alzandosi di scatto.
Si infilò una felpa verde sopra le gambe nude e gettò la bottiglia nel cestino nero.
"Harry!" gridò improvvisamente, con le lacrime salate che le rigavano le gote rosse, il mascara che le colava sul viso la faceva sembrare un panda.
"Che cazzo c'è, Jude?" biascicò il ragazzo strofinandosi gli occhi.
Gli occhi verdi incontrarono quelli azzurri.
Si alzò piano e guardò la ragazza dall'alto in basso.
Era più alto di lei di minimo quindici centimetri; le toccò la guancia destra coperta di lentiggini con l'indice.
Si chinò di poco e le sfiorò le labbra con le sue, mentre le cingeva i fianchi con le braccia.
"Quello che è successo ieri sera non è mai successo e mai risuccederà" sorrise maliziosamente, sfiorando con la mano il polso della ragazza, tempestato da
tatuaggi chiari.



school,
h 12.30


"Quindi mi stai dicendo che tu e Styles avete scopato, ieri sera, giusto?"
Mia si voltò lentamente verso la migliore amica, con in mano una mela mezza mangiata.
"Buono a sapersi"
"Buono a sapersi, Mia? Davvero, è questo quello che hai da dire? Passerò per troia per il resto della mia vita se qualcuno lo viene a sapere!" sussurrò.
Avrebbe voluto urlare, ma sapeva di non poterlo fare.
"Oh, non è così grave" sorrise dolcemente. "Insomma, tu e Harry vi conoscete da una vita."
"Questo non vuol dire niente"
"Ma si. Un conto è se lo avessi fatto con uno sconosciuto, ma è il tuo migliore amico"
"Non ti seguo" scosse la testa.
"Lui ti vuole più bene che ai suoi genitori." cercò di spiegare. "E per il tuo bene non lo dirà a nessuno"
La bionda si voltò verso destra, osservando il cortile affollato della scuola, lasciando che il vento le scompigliasse i capelli lisci.
Le immagini di quando lei e Harry, nella sua casetta sull'albero, avevano giurato di essere amici per sempre, con qualche bacca verde e una rosa rossa rubata dall'orto di Zia Cassie le riempirono gli occhi.
Forse aveva ragione Mia, le voleva bene e non lo avrebbe mai detto a nessuno.
D'altronde quella primavera avevano giurato.
Un giuramento fatto di bacche e sangue, e che nessuno avrebbe mai infranto.
"Già, credo che tu abbia ragione" bisbigliò alzandosi e prendendo la sua borsa verde, coperta di spille e correndo in classe.


 

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Capitolo 2
*** you are a bitch, harry styles! ***


Home,
h 21.30



Il getto bollente investì la bionda in pieno volto.
L'acqua le scivolò sui capelli, sul petto, sulla pancia, fino alle gambe.
I capelli le pesavano sulla schiena biancastra.
Si strofinò il corpo veloce, e lasciò che la schiuma del bagnoschiuma le scivolò lungo le braccia, a macchie bianche e schiumose.
Chiuse in fretta l'acqua e si strinse nell'asciugamano bianco, che Harry le aveva lasciato fuori dalla porta del bagno.
Le sue dita sfiorarono i fianchi; le cicatrici dei tagli le fecere emettere un gemito.
Poi un brivido, lungo la schiena.
A tredici anni aveva passato un perdiodo difficile, in cui aveva perso la testa, era diventata autolesionista, bulimica.
Ma grazie a Harry e i suoi amici era riuscita a risvegliarsi.


Era in un bagno pieno di sangue, pieno di lacrime e un'adolescenza buttata via che Harry l'aveva trovata, non si era fatto spaventare dai segni sul corpo della ragazza. Le aveva tolto quel paio di forbici trovate chissà dove dalla mano, le aveva lavate e se le era infilate in tasca.
Aveva teso la mano alla bionda e l'aveva aiutata ad alzarsi; poi l'aveva abbracciata, e le aveva detto che lei era perfetta, mentre le asciugava le lacrime salate che scorrevano sulle sue guancie, coperte di lentiggini.



"Sei una troia, Harry Styles!"
Jude si risvegliò da quel flashback: Niall si doveva essere svegliato.
Si legò bene l'asciugamano e camminò decisa verso la stanza del biondo.
Il ragazzo era sdraiato nel letto, bagnato, dalla testa ai piedi.
Le labbra della ragazza si aprirono in un sorriso.
L'acqua cristallina scivolava lungo il viso paffuto del biondo, che però continuava cercava di riprendere il sonno perso.
La bionda scoppiò a ridere, guardando l'irlandese sbuffare, alzandosi e strizzando la maglia blu, piena d'acqua fredda.

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