My world lights up when you smile

di LoveBieber
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Just a meeting ***
Capitolo 2: *** It's the end ***
Capitolo 3: *** At the disco ***
Capitolo 4: *** Saturday Night ***



Capitolo 1
*** Just a meeting ***


Liceo di Doncastle. Ultimo anno. Rosaline Tomlinson ed Elizabeth Smith sono migliori amiche dai tempi dell'asilo. Rosaline è una ragazza normalissima, non segue la moda e non si interessa del parere degli altri, Elizabeth è il contrario, la classica cheerleader.
Ma entrambe sono bellissime. Rosaline è insieme a Niall da quasi un anno, è un ragazzo normale ma ai suoi occhi bellissimo. Elizabeth invece non ha un ragazzo fisso, anche se Louis, il fratello dell'amica, ha una cotta per lei da molto tempo.
E' una mattina qualsiasi, Rosaline, Elizabeth, Niall e Louis stanno andando a scuola insieme, come sempre. Zayn, un loro amico, li aspettava all'entrata. E' uno tra i ragazzi più popolari della scuola, nonchè ex di Elizabeth.
Rosaline, Elizabeth e Zayn andarono a matematica mentre gli altri a biologia. I tre amici si sedettero in ultima fila, nei loro soliti posti. 
"Allora Rose, tutto bene con Niall?" le chiese Zayn
"Certo, tra due settimane facciamo un anno, sono troppo felice!" rispose lei.
"E tu Beth, quando ti deciderai una possibilità al povero Louis?" chiese Zayn
"Appunto Beth, me lo chiedo sempre anch'io!" aggiunse Rose.
"Ancora con questa storia! Quando si farà avanti ci penserò" rispose lei.
Laura, la "reginetta" della scuola, entrò in classe e si mise a parlare con Elizabeth, provocando l'irritazione di Rosaline che non la sopportava.
"Ma l'avete visto il ragazzo nuovo?" disse Laura, con la sua voce da oca starnazzante.
"Ragazzo nuovo? Non ne ho sentito nulla.." le rispose Elizabeth.
"Come no? Ne parlano tutte! Sì è appena trasferito ed è B-E-L-L-I-S-S-I-M-O! Sono già andata a presentarmi e sono certa che non aspetterà molto a chiedermi di uscire!"
"Oh certo" borbottò Rosaline e Laura rovesciò gli occhi e se ne andò al suo posto.
Entrò il professore e iniziò la lezione. Alla fine della prima ora Rosaline chiese di uscire. Stava andando al bagno, teneva gli occhi fissi sul messaggio che stava scrivendo e non si accorse del ragazzo fermo davanti a lei e le andò addosso.
"Oh scusa, non ti avevo visto" disse lei, senza guardarlo in faccia e fece per andare avanti.
"Niente, tranquilla e.. senti, potrei chiederti un favore? Sono arrivato oggi da un'altra scuola e non riesco ancora ad orientarmi bene..."
Rose si fermò e si girò a guardare il ragazzo che le stava parlando. Jeans bianchi, gambe perfette. Maglietta nera attillata ed un fisico niente male. 
Ma non era quello che la bloccava. Era il suo viso, i suoi occhi, il suo sorriso. Un ragazzo apparentemente perfetto stava lì davanti a lei a sorriderle, e lei era rimasta paralizzata.
 
 
"Scusa, non mi sono presentato, io sono Harry Styles, piacere"
"Piacere, Rosaline Tomlinson. Dove devi andare?" gli rispose la ragazza, cercando di guardarlo il meno possibile per non restare di nuovo ipnotizzata dal suo sorriso.
"Cercavo la segreteria, devo ritirare il mio orario"
"Ok, seguimi"
"Io sono dell'ultimo anno, anche te?" Il ragazzo non la smetteva di sorriderle e farle domande per tutto il tragitto fino alla segreteria.
"Ecco, seconda porta a destra" disse infine Rose.
"Grazie mille, ci vedremo in giro! Ciao" disse Harry e se ne andò.
Rosaline rimase a fissare la porta chiusa per altri 10 secondi, sconvolta dall'incontro appena fatto. 
Poi prese il cellulare e lesse "Ci vediamo a pranzo, ti amo. Niall" Non rispose.
Si avviò verso la classe e cercò di non pensare all'incontro appena fatto, ma era più difficile del previsto.
Aveva in mente i suoi occhi, il suo sorriso, la sua voce. Quel ragazzo era perfetto, sembrava uscito dai suoi sogni. Improvvisamente si ricordò di quando da piccola sognava il ragazzo perfetto. Nemmeno il ragazzo dei suoi sogni era perfetto come Harry Styles.
"Dove ti sei persa?" chiese Zayn, appena tornò in classe.
"Eh? Io? Perchè?" rispose lei, sovrappensiero.
"Sì, Rose tutto bene?"
"Sì, perchè lo chiedi? Certo, tutto bene" rispose lei, cercando di controllarsi e tornare nel mondo reale.
Il resto della lezione trascorse lento. Rosaline pensava a Harry e si sentiva terribilmente in colpa nei confronti di Niall. Insomma, lei lo amava, erano insieme da quasi un anno ed era felicissima con lui. Era il ragazzo giusto, l'aveva sempre creduto. Ma quell'incontro l'aveva sconvolta.

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Capitolo 2
*** It's the end ***


Finalmente suonò la campanella, Rose, Zayn e Beth si avviarono verso la mensa.
"Rose tutto bene? Ti ho vista assente nell'ultima ora" le chiese Beth.
"Sì, parleremo stasera Beth" rispose lei.
Louis e Niall erano già seduti al solito tavolo. I tre li raggiunsero.
"Ehi piccola!" la salutò Niall con un bacio. Rosaline ricambiò, sentendo i sensi di colpa perforarle lo stomaco.
"Ehi, ci si rivede!" disse una voce alle spalle di Rose. "Oh no, non può essere. Non può essere lui, qui"
"Ciao Harry!" rispose lei, e sentì il cuore battere all'impazzata.
"Vi dispiace se mi siedo con voi? Ancora non conosco nessuno.."
"Certo che no! Comunque, io sono Louis, il fratello di Rose, e loro sono Zayn, Elizabeth e Niall" 
"Il ragazzo nuovo?" disse Elizabeth
"Wow, sono qui da un giorno e già sono popolare!" rispose Harry, con il solito sorriso mozzafiato.
Harry non era timido, e fece amicizia con i ragazzi in pochissimo tempo, soprattutto con Louis. Sembravano destinati a diventare migliori amici.
"Dove andiamo stasera?" chiese Niall a Rosaline
"Eh? Stasera?" rispose lei, imbarazzata dal silenzio del momento e dal fatto che Harry fosse lì di fronte a lei ad ascoltarla.
"Sì piccola, è sabato. Che facciamo stasera? Vieni da me?" continuò Niall
"Sì, va bene" disse lei, con il tono più disinvolto che potesse uscirle.
"Ooooh ma voi state insieme? Perchè non mi hai detto niente Rose?" intervenne Harry facendo sprofondare Rose nella vergogna.
"Non me l'hai chiesto" tagliò corto lei "Ora vado a casa, non mi sento molto bene, a domani ragazzi" disse e poi aggiunse "A stasera" e baciò frettolosamente Niall.
Uscì dalla mensa, era alla porta quando fu bloccata da una voce alle sue spalle. 
"Ehi Rose, aspetta!" Era Harry. 
"Che vuoi?" rispose lei, scocciata.
"Che succede? Hai problemi con il tuo ragazzo? Sai, se vuoi parlarne io sono qui"
"No, non ho nessun problema e di sicuro non mi metto a parlare con te" urlò lei.
"Ehi calma! Volevo solo aiutarti, ma evidentemente non hai bisogno di nessuno" rispose lui e fece per andarsene
"No aspetta, scusami" lo fermò lei "Scusami, ma non è un bel momento e non mi andava di parlarne, tutto qui"
"Ok, comunque se hai bisogno di qualcosa, questo è il mio numero. Mi raccomando, sorridi. Ci sentiamo Rose" disse dandole un foglietto con il suo numero e un bacio sulla guancia che la fece paralizzare.
 
Rosaline uscì dalla scuola, si mise le cuffie e camminò lentamente fino a casa. Voleva stare da sola, cercare di capire qualcosa di quello che le stava succedendo, ma si sentiva terribilmente in colpa. Non riusciva a ragionare.
Lei amava Niall. Certo che lo amava, erano insieme da moltissimo tempo. Lui la faceva sempre star meglio, c'era sempre per lei. Ma se lo amava davvero, non avrebbe dovuto avere tutti quei dubbi in testa. Non avrebbe mai pensato di lasciarlo per uno sconosciuto, non se lo amava.
Arrivò a casa e per fortuna non c'era nessuno. Tolse le cuffie e accese la radio, musica deprimente a tutto volume e un cuscino da stringere e riempire di lacrime. Avrebbe passato così il pomeriggio, ed era quello che si meritava.
Passò un'ora circa, e suonò il campanello. Rosaline si asciugò le lacrime e ringraziò di aver smesso di truccarsi per andare a scuola, così non si vedevano tracce di matita sbavata, e andò ad aprire.
"Rose amore, tutto bene?" era Niall. Cazzo, era Niall, ed era ovvio che si fosse accorto che c'era qualcosa che non andava, se ne era andata senza spiegazioni e in più doveva avere una faccia stravolta.
"Niall.. Non è il momento" tagliò corto lei, ma il ragazzo non voleva saperne di andarsene. Entrò e andò verso la camera, trascinando con sè Rose.
"Voglio parlarti Rose, voglio che mi dici tutto quello che ti sta succedendo, voglio saperlo" disse lui, dopo essersi seduto.
"Non posso, non voglio farti soffrire. Non ti meriti questo" gli rispose Rose, mentre si sedeva nel letto e nascondeva il viso fra le mani.
"Dimmi tutto, ti prego. In questo modo mi fai stare più male"
"E' complicato, non so nemmeno da dove cominciare. Ho un casino in testa e non mi capisco nemmeno io, ma proverò a farmi capire. Oggi ho incontrato Harry ed è successo qualcosa, come un colpo di fulmine. E..ecco, è per questo che sono terribilmente confusa. Io ti amo, e questo non doveva succedere"
Niall era senza parole. Rosaline aveva paura che scoppiasse a piangere da un momento all'altro. Non doveva dirglielo, aveva sbagliato tutto ancora una volta"
"Doveva succedere, prima o poi" disse infine il ragazzo
"Succedere cosa?" 
"E' durata anche troppo, era ovvio che prima o poi mi avresti lasciata per un altro"
"Niall che stai dicendo? Non ho mai guardato o pensato ad altri ragazzi in tutto questo tempo che sono stata con te, mai"
"Prima di oggi"
"Mi dispiace. Non so che altro dirti, sono confusa davvero, ma vedrai che passerà. E' solo una cosa momentanea"
"No Rose, non passerà. E preferisco farla finita adesso che continuare a soffrire a causa tua" disse Niall e se ne andò dalla stanza, lasciando Rosaline sola e sconvolta.

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Capitolo 3
*** At the disco ***


Rosaline rimase sola, seduta in camera sua fissando il vuoto.
"Rose, dove sei?" Louis la chiamava dall'entrata.
"In camera" rispose. Sentì il fratello salire le scale ed entrare in camera sua.
"Che è successo? Ho visto Niall uscire, non mi ha nemmeno salutato. Che gli hai fatto?"
"Mi ha mollata Louis. E ha fatto bene, sono stata una stupida e lui si merita di meglio"
"Cosa? Ti ha mollata? Ma, perchè? Cos'hai fatto?"
Rosaline gli spiegò tutta la storia e Louis non aspettò nemmeno che la sorella finisse di lamentarsi per quanto le dispiacva che già era uscito per andare a consolare l'amico.
La ragazza si sentiva sola come non mai. Le venne voglia di chiamare Harry. Restò a fissare il biglietto con il suo numero per qualche minuto, ma alla fine decise di chiamare Elizabeth.
"Beth, sei a casa?" L'amica non aveva bisogno di spiegazioni, le bastava sentire il tono di voce di Rose per precipitarsi a casa sua.
Rosaline ripetè di nuovo quello che era successo, ma questa volta l'amica si fermò ad ascoltarla fino in fondo. 
"E quindi con Harry cosa vuoi fare?"
"Non lo so, è presto per pensarci. E poi non so nemmeno se gli piaccio. L'unica cosa che voglio fare ora è impedire a Niall di soffrire ancora a causa mia. E' finita malissimo, non doveva succedere"
"Lo ami ancora?" Rosaline non sapeva cosa rispondere a quella domanda. Lo amava? Forse. Niall è sempre stato importante per lei, ma se un altro ragazzo le faceva quell'effetto, forse non era più innamorata come una volta.
"Tranquilla, non serve che rispondi. Tu sai cosa provi e sai che hai fatto la cosa giusta, si vede che era destino."
Rosaline si alzò ad abbracciare l'amica che continuò a consolarla per tutto il pomeriggio.
 
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Tell me I'm a screwed of mess that I never listen, listen
Tell me you don't want my kiss, that you need your distance, distance
Tell me everything but don't you say he's what you're missing baby
If he's the reason that you're leaving me tonight
Spare me what you think and tell me a lie.
Louis arrivò a casa di Niall e lo sentì cantare da camera sua.
"Bella, ma forse dovresti darci un po' più ritmo" disse Louis entrando in camera dell'amico.
"Ti ha mandato lei?" chiese Niall, senza togliere lo sguardo dal foglio dove stava scrivendo gli accordi per la chitarra.
"No, appena mi ha detto cos'era successo sono venuto qui. Stasera ti porto in discoteca, non voglio storie. Ma ora fammi risentire questa canzone, non vorrei mai che per colpa di mia sorella diventassimo famosi!"
Niall finalmente sorrise e passarono il pomeriggio a riscrivere la canzone, Louis la trovava troppo deprimente ma Niall non voleva cambiare le parole, quindi decisero di aumentare un po' il ritmo.
Non era la prima canzone che scrivevano, ma era la prima che trasmettesse qualcosa. 
"Bene, ora andiamo o finirai col tagliarti le vene" disse infine Louis
"Ok, mi faccio la doccia e arrivo. Aspettami in salotto"
Dopo venti minuti partirono e si trovarono a passare il sabato sera soli, come non succedeva da parecchio tempo. Arrivarono alla discoteca e si sedettero al tavolo. Passarono la serata a ridere e a fare commenti sulle ragazze che c'erano. 
In molte chiedevano loro di ballare, ma rifiutavano, volevano passare la serata da soli, senza ragazze tra i piedi.
"Balli?" era l'ennesima ragazza che si presentava davanti a Niall quella sera. Niall la guardò, ricambio il sorriso e anche se era particolarmente carina scosse la testa.
La ragazza si allontanò di poco e si mise a ballare con un ragazzo. 
"Te l'avevo detto che era impegnato" disse il ragazzo che Niall non vedeva poichè era di spalle alla ragazza che gli aveva appena chiesto di ballare.
"Andiamo" disse Louis all'improvviso.
"Cosa? Adesso? E perchè?"
Louis sembrava particolarmente nervoso. Guardò verso la ragazza e il ragazzo con il quale stava parlando. Era preoccupato.
Niall si alzò e si avvicinò ai due ragazzi che ballavano. Era Harry Styles.

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Capitolo 4
*** Saturday Night ***


"E tu che ci fai qui?" gli urlò Niall.
Era furioso, che ci faceva lì? Il ragazzo che le aveva "rubato" la fidanzata era lì, a ballare e divertirsi nello stesso posto in cui lui avrebbe dovuto divertirsi, per dimenticare la delusione.
"Ehi Niall! Dov'è Rosaline?" gli rispose Harry.
Niall non era affatto un tipo violento, non lo era mai stato, ma in quel momentoera certo che se Louis non l'avesse fermato gli avrebbe spaccato la faccia.
"Ehi, calmo! Che succede?"
"Vieni fuori" gli disse Louis.
"E lei che cazzo c'entra?" chiese Niall rivolto alla ragazza che prima gli aveva chiesto di ballare e che ora stava uscendo con loro.
"Lei è mia sorella" gli rispose Harry
Uscirono dal locale, Louis e Niall si sedettero mentre Harry e la sorella stavano in piedi di fronte a loro.
"Mi spieghi cos'è successo?" chiese Harry, che non riusciva a capire la reazione di Niall
"E' successo che Rosaline mi ha lasciato per te!"
"Cosa scusa?" disse Harry, evidentemente sorpreso dalla notizia.
"Ha detto che si è presa una specie di cotta, che l'hai colpita e cazzate simili. Non sono stato ad ascoltare, le ho detto che è finita e me ne sono andato. Lo so che non è colpa tua, scusami."
"Certo, tranquillo. Mi dispiace per voi più che altro"
"Ok, ora smettetela di deprimervi! Siamo qui per divertirci o sbaglio?" intervenne Louis
"E tu bellezza, come ti chiami?" aggiunse avvicinandosi alla ragazza, che arrossì evidentemente.
"Anne" rispose timida.
"Ma siete veramente fratelli? Insomma, come fa uno come Harry ad avere una sorella come te?" La ragazza arrossì di nuovo.
"Ehi Louis, stai lontano dalla mia sorellina che sono molto geloso!" scherzò Harry.
"Sorellina? Perchè, quanti anni hai?"
"15" 
"Cosa? Tu hai 15 anni?" disse Louis, guardando la ragazza a bocca aperta. Non era molto alta, ma dimostrava almeno tre anni in più di quelli che aveva, forse anche a causa del trucco o del modo di vestire. Anne sorrise, leggermente imbarazzata.
"Torniamo dentro?" disse Niall.
"Va bene" rispose Harry e insieme rientrarono nella discoteca. Si sedettero al tavolo di prima, tutti e quattro insieme.
"Io vado a cercare qualcuno con cui ballare, voi venite?" disse ad un certo punto Harry
"No grazie, oggi niente ragazze! Staremo qui a far compagnia a tua sorella!" rispose Louis e Harry se ne andò con un "ti tengo d'occhio"
I ragazzi passarono la serata a parlare e ridere alle battute di Louis, mentre Harry seduceva decine di ragazze diverse mella pista da ballo.
"Ma è sempre così?" chiese Niall ad Anne, riferendosi al fratello.
"Sì, lo è sempre stato e sinceramente non credo cambierà mai. Infatti quando ho sentito la storia della tua ex mi è dispiaciuto moltissimo. Insomma, spero che lui sia solo una cotta, o che fosse una scusa per lasciarti. Sono molte le ragazze che si innamorano di lui e finiscono sempre col soffrire" Niall non rispose.
Louis intervenne e cambiò argomento, salvando la situazione come il suo solito.
Passate un paio d'ore andarono a chiamare Harry, che dovette staccarsi dall'ennesima ragazza sua vittima e tornarono a casa.

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