Ti odiavo.

Non esistono altre parole, Evans, ti odiavo. Punto.

Grifondoro ed eroica, buona ad ogni costo, disponibile a metterti contro chiunque per salvare un indifeso…

Ma non hai mai capito che non volevo la tua bontà, non sapevo che farmene…

Ero un pazzo, chiedevo il tuo affetto.

Ero oscuro e sfuggente, determinato a diventarti sgradevole, ma ti amavo più della mia vita.

Sono morto con te, quella notte, eppure ora copro d’odio tuo figlio perché senza di lui tu saresti ancora qui…

Non riconosceresti quest’uomo, Evans.

Ogni residuo d’amore ormai mutato in odio…

Nemmeno tu avresti pietà di me.

Quante volte mi hai visto tornare, Narcissa?

Ad ogni mio ritorno dall’inferno ti ritrovavo, orgogliosa e fedele, ad accogliermi con gli onori dell’eroe imprigionato in battaglia. Come se arrivare da Azkaban fosse perfettamente normale. Come un vincitore.

Mi chiedo se ancora ti vedrò così, mia splendida sposa, se tornerò mai da te, o se piuttosto questi non siano gli ultimi pensieri che un uomo finito può dedicare al tuo viso.

Se tu mi vedessi ora, lo so, domanderesti sprezzante dove si trova tuo marito.

Un essere oppresso, svuotato, debole, sporco, annientato nel cuore…

Non chiedermelo, Narcissa.

Non saprei risponderti.

Ti ho ripetuto per una vita che la magia è una cosa folle, Lily; ma tu no, dovevi fare a modo tuo, non dare ascolto al buonsenso!

Frequentare quella “Scuola”, sposare quel Potter, farci un figlio… Chi aveva ragione, Lily?

Sopporto tuo figlio da anni, perché ti sei fatta ammazzare combattendo qualcuno che adesso è tornato; e lui è come te, “strano” e sempre a caccia di guai…

Noi al contrario siamo normali, felici, senza imbarazzanti segreti… Vorrei sapere cosa avete risolto, tu e il tuo James che eravate tanto superiori.

Io, mio figlio, lo vedo crescere.

Chi aveva ragione?

Fa freddo, qui sugli spalti del campo, ma mi stringo nel mio vecchio mantello, deciso a resistere. Ho bisogno di fermarmi qui, e questo è l’unico momento in cui è possibile.

La partita è finita, Grifondoro ha vinto la Coppa delle Case… Ma io non sono a festeggiare.

Sono qui dove per la prima volta venisti a guardare Harry giocare.

Sono qui perché mi manchi, amico mio, mi mancano i tuoi bizzarri consigli.

Amo tua cugina, Sirius, amo Ninfadora e non so come comportarmi.

L’avresti mai detto, Felpato, che potesse succedere a me?

Innamorato, io?