Sii te stesso e non mollare.

di beyourselfnow_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The beginning ***
Capitolo 2: *** The place of desires ***
Capitolo 3: *** The hidden dream ***
Capitolo 4: *** The surprises ***
Capitolo 5: *** The dream... realized? ***



Capitolo 1
*** The beginning ***


‘’Lo sai che ti amo?’' quella frase mi fece scendere una lacrima di gioia sulla guancia. Il mio viso davanti al suo, i suoi occhi azzurri come l’oceano erano come un labirinto di emozioni per me. Quelle sopracciglia marroni non folte, e quel naso tondo e all’insù. Quelle labbra così semplici e lineari. E quel dente deforme che si era storto quando eravamo piccoli cadendo dalla bici. Niall Horan era infatti il mio migliore amico da quando avevamo 3 anni. Ma da qualche anno stava diventando più di un amico per me, anzi. ‘’ Horan… che stai dicendo?’’ dissi io incosciente. Non era possibile quello che stava accadendo lui, mi aveva sempre considerata ‘’la sua piccola’’. Non mi aveva neanche mai dimostrato lo stesso sentimento che provavo io. E invece...



Ero davanti allo specchio. Ed erano le 4:30 di pomeriggio, domenica. Dovevo finire inglese, ma non avevo voglia e così miglior del mio tempo lo passai a truccarmi e farmi nuove acconciature. Avevo appena finito di mettermi la matita nera con un po’ di ombretto azzurro brillantato e il lucidalabbra rosa trasparente. Non mi piaceva coprire le mie labbra così carnose e colorite da loro. I miei capelli castani, lunghi abbastanza da arrivare alle spalle, stretti in una coda di cavallo ben alta.
Ero fantastica anche se tutto sommato non dovevo andare da nessuna parte, anzi dovevo solo finire inglese… ‘’E adesso?’’ gridai, sentendo il telefono squillare. Corsi in camera, mi buttai sul letto e afferrai il cellulare che per poco non cadeva dall’altra parte. ‘’Uhm… è un massaggio’'

Ehi Ronnie, ci vediamo alle 5 al parco che dici? Porto la chitarra e tu schiarisciti la voce :)

Sorrisi a quel ‘ e tu schiarisciti la voce ’ e mi venne da impazzire sapendo che Niall mi aveva invitata al parco, saltai di qua e di là per la camera e poi in fretta e furia mi misi le pantacalze nere e su una felpa azzurra di Spongebob, in tinta con l’ombretto. Mi misi poi la sciarpa, e mi infilai il giaccone. Le converse nere, le amavo troppo ed infine uscì di casa. Quel pomeriggio mia madre non c’era, le avrei mandato di sicuro un messaggio. Ero felice anzi ero contentissima di vedere Niall e di passare un pomeriggio domenicale assieme a lui invece che su qualche libro di scuola.
Il parco non era distante, anzi neanche la casa di Niall era distante dalla mia. Ci vedevamo quando potevamo. Infatti, da quando avevamo iniziato le superiori qui a Mullingar in Irlanada non ci vedevamo molto, lui prendeva anche lezioni di canto , e quindi era molto impegnato. Arrivai, il cancello enorme e il cartello vicino che diceva:
Parco municipale, aperto fino alle 21:00.
Allora entrai e iniziai a cercare una panchina dove aspettare Niall. Ma mentre mi guardavo intorno sentì urlare il mio nome, era lui, che era arrivato in quel momento e mi stava chiamando.

‘’Rooonnieeee’’
‘’Niall eccoti!’’ gli corsi incontro abbracciandolo. E lui fece lo stesso, aveva la chitarra la sua inseparabile chitarra dietro la schiena e appena mi staccai mi fece l’occhiolino.
‘’ Cavolo, la mia piccola oggi è uno schianto!’’ io misi il braccio sulla sua spalla e arrossii.
‘’Smettila, Niall. Mi ero truccata tanto per non fare inglese. Tutto qua. ’’ Precisai.
‘’Uhm e io dovrei crederci?’’ e si fermo. Mi guardò un’istante con quegli occhi da furbetto poi, iniziò a correre per la via.
‘’No, Niall non lo fare…’’ Dissi io ma, troppo tardi era già arrivato oltre le altalene, e pretendeva che io lo seguissi così iniziai a correre verso di lui. ‘’Perché Niall perché?! Appena ti prendo ti...’’ Ma non riuscii a finire la frase che lo sentii ridere da lontano e senza fermarmi mi misi a ridere anch’io come una pazza. Dovevo ammetterlo, la sua risata era contagiosa.


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Commentino di beyourselfnow_:
EHILA' uu Ciao ragazze ragazzi, sono Francesca l'autrice di questa nuova fanfiction... questo è il primo capitolo e spero che vi inizi a piacere :)
Parlerà di tutti e cinque ma per adesso la storia è incentrata su Niall :3
Amate il suo sorriso, il suo umorismo e i suoi fantastici occhi color cielo? Allora continuate a leggere e a recensire.
Continuo a postare con un pò più di recensoni dai, arriviamo massimo a tre c;

GRAZIE MILLE a tutti quelli che hanno letto e recensito e che continueranno a farlo. c:
Franci ϟ


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Capitolo 2
*** The place of desires ***


E poi boh, cosa posso dire di Niall? Lui è così… semplice. E’ un ragazzo d’oro. E’ tutto quello che ho oltre a mia madre… mio padre morì quando avevo solo cinque anni. Non me ne accorsi neanche, beh forse ero troppo piccola. Soltanto quando vidi mia madre correre nel corridoio di casa e uscire sbattendo la porta, piangendo, lì capii che c’era qualcosa che dovevo sapere.
E comunque, ritornando a mia madre, lei è una persona fantastica. Quando le chiedi qualcosa, esaudisce ogni tuo desiderio, lo fa sempre in bene. E poi mora, con quegli occhi verdi e quella carnagione scura, le poche lentiggini sul naso, le danno quell’aria da perfetta giovane segretaria. Ambiziosa, tutta molto perfetta nei suoi lavori e speciale. Perché… ha due lati. Uno è questo, quello di essere sempre pronta a mostrarsi agli altri doverosa d’aiuto, e il secondo, è il suo lato tenero. Quello con cui ci scherzi, ci spettegoli, su tutto, le amiche, i professori, magari quelli un po’ irritanti, fino alle cose più banali… ma, a dire il vero non le ho mai parlato di cosa provo veramente per Niall. Le ho sempre raccontato cose d’’amica’’ sul suo conto. Cose buffe, e non puri sentimenti, quelli dal cuore. Semplice, non ne ho avuto mai il coraggio e mai c’è l’avrò.

 
 
 

‘’Vieni Ronnie! Guarda che spettacolo…’’ sentii Niall urlare. Si era infatti accovacciato a terra sull’erba verde a guardare un maestoso panorama, che si vedeva dalla collinetta più alta del parco.
Era un po’ come la periferia di Mullingar lì. Ecco, non abitavamo proprio in centro. L’aria fresca e il fruscio frizzante delle foglie. Poi piano piano mi sedetti, aspettai che il fiatone finisse e iniziai a parlare.
‘’Niall, è davvero bellissimo…’’ Lui si girò, con le mani strette alle ginocchia e sorrise debolmente. Nel suo sguardo c’era una scia di malinconia, come se da quelle parti ci fosse già stato e ne avesse la nostalgia. ‘’Tutto bene?’’ gli chiesi sorridendogli.
‘’Noi… ci andremo un giorno la, vero? Guarda’’ si fermò per un istante, poi riprese ‘’guarda piccola, gli abeti, gli albicocchi in fiore, e i piccoli ruscelli… vicino alle case ormai abbandonate, beh penso da anni.’’ Ero ammaliata dalle sue parole. Una dolcezza incredibile nel suo sguardo, quando descriveva il tutto, i suoi occhi brillavano come emozionati. Oh Niall…
‘’E’ il luogo che ho sempre desiderato. Ogni cosa la è magica. Anche una piccola farfalla che ti passa accanto, estenderebbe il suo profumo da ogni parte. Oltre quei confini. Ronnie… ti voglio bene.’’ Dopo quella frase mi buttai con forza esagerata su di lui. Esagerata si, perché cademmo sul prato e non feci in tempo, che ero già tra le sue braccia e lui rideva, e rideva. Continuava a sorridere ad ogni mio sguardo. E così facevo anche io. Poi ci alzammo insieme.
‘’Anche io Niall. Anche io!’’ E lo abbraccia forte. Volevo iniziare a piangere. Insomma non sapevo bene neanche io per cosa, ma era come se la felicità si tramutasse in lacrime.
Anche se potrebbe sembrare strano. Di solito la rabbia si tramuta in lacrime. Ma non era così per me in quel momento; quel momento che avrei voluto non finisse mai.
‘’Ehi dai…’’ Sentii che dopo quelle parole, mi strinse ancora più e poi mi ‘lasciò’cadere a terra.
‘’Ora cantiamo!’’
‘’Oh beh… tu canti! Io potrei rovinarti anche la nota più facile che bisognerebbe fare!’’ Gli risposi ridendo. ‘’Cosa? Ti avevo detto di schiarirti la voce…’’ Mi guardò un attimo, ma al momento in cui avrei dovuto parlare lui tirò su il dito e mi fece segno di fare silenzio. ‘’E, se non l’hai fatto peggio per te. La canzone la faremo! Punto e basta!’’ Aveva già tirato fuori la chitarra e tutto felice, si mise a sedere e poi suonò una melodia, che avevo già sentito sicuramente da qualche parte. Forse a casa sua, o magari alla radio. Poi mi venne un colpo di genio.
‘’Ma è… so sick! Di Ne-Yo!’’ Urlai. Ma troppo perso nei suoi pensieri aveva già iniziato a cantare. E cantava, cantava così:
‘’ Gotta change my answering machine, now that I'm alone
Cause right now it says that "We can't come to the phone"
‘’
e poi cantammo insieme:
‘’ And I know it makes no sense, 'cause you walked out the door’But it's the only way I hear your voice anymore’’
La giornata finì al meglio, perché era domenica e il giorno successivo sapevo che ci saremmo visti… il lunedì, nessuno dei due andava a scuola. Anzi a dire il vero Niall quella mattina avrebbe dovuto cantare ad una piccola festicciola.I The Script, the man who can't be moved, uno dei suoi gruppi preferiti, una delle sue canzoni preferite, una delle mie… quella che mi avrebbe fatto emozionare tanto da piangere lacrime di gioia davanti a lui.


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Commentino di beyourselfnow_:
Ciao a tutti ragazzi e ragazze! :3 Lettrici e lettori spero, della mia fantastica storiella (?) uu
Questo è il nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto. In realtà l'avevo già fatto tempo fa, ma l'ho cambiato completamente... in meglio devo dire :D
Detto questo, vorrei almeno tre piccole recensioni, anche se nel primo ne ho avuta soltanto una, e ringrazio chi l'ha scritta, conto su di voi per questo capitolo.

GRAZIE MILLE, e ricordatevi... scrivere fa bene c;
#peace&love
Franci ϟ

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Capitolo 3
*** The hidden dream ***


La sua voce così dolce ti riempie di calore di gioia, quando con una mano prende il microfono ed inizia a cantare. E il suo sorriso che ogni volta mi lancia, i suoi occhi d’un azzurro rubino e i capelli biondo oro svolazzano sulla sua testa come spighe di grano mosse da un live venticello di primavera. Quella mattina al Club 17 cantò così dannatamente bene che mi misi a piangere dall’emozione. Mia madre con quei suoi lunghi capelli neri era arrivata da me mi aveva sorriso e abbracciata forte. Poi aspettai con impazienza Niall che arrivò felice ringraziando le persone che gli facevano i complimenti per come avesse cantato. Mi vide, si mise a ridere a mi abbracciò forte. Il mio viso sulla spalla e le mie braccia lo strattonavano. Ero così vicina a lui per capire che profumo avesse. Poi mi guardò e l’istante fu così ‘lampo’ che non ci accorgemmo neanche dell’arrivo della sua insegnante di canto.

 
 

‘’Niall, mio caro.’’ La voce squillante. I capelli biondi a caschetto e gli orecchini d’argento oscillavano ai grandi passi con i tacchi. Aveva più o meno una trentina d’anni ma portati male, sembrava una donna sulla sessantina. Ricambiò l’abbracciò di Niall che gli era subito piombato addosso.
‘’Niall sei stato grande, davvero! Continua così e tieni in mente della proposta che ti ho fatto. Insomma non proprio proposta però dovresti capire che hai tutte le qualità per partecipare ad un talent… il tuo talento, il tuo carattere allegro e la voglia di fare. Mi raccomando e… ‘’ Si girò verso di me e mi strinse la mano. Io le sorrisi incerta.
‘’Lei dovrebbe essere… Veronica giusto? La tua fidanzata.’’ Le guance mi si colorirono di rosso sgargiante e Niall si mise a ridere.
‘’No… lei è la mia migliore amica. E’fantastica! Non saprei proprio cosa fare senza di lei.’’ Mi lanciò un’occhiata. ‘’Oh, allora la porterai con te?’’ La signorina Megan parlò. E’ così che si chiamava: la signorina Megan Size. Donna molto rispettata da tutti.
‘’Non so ancora cosa farò…’’ Rispose Niall spostando lo sguardo in basso. Megan allora gli sorrise e disse a bassa voce: ‘’Pensaci’’ poi se ne andò tra la folla.
‘’Cosa e dove dovresti portarmi tu?’’ Gli chiesi guardandolo sorpresa. Lui mi sorrise e mi porse una mano. Misi la mia mano sulla sua e piano piano uscimmo dal locale. Ci sedemmo su una panchina li fuori e lui iniziò a parlare.
‘’Vedi, Megan, mi aveva detto una settimana fa, che se avessi partecipato ad un talent di canto… sarei subito diventato famoso. Oggi, sentita la mia esibizione è subito venuta da me e mi ha chiesto che cosa ne avevo pensato. All’inizio pensavo scherzasse e la buttavo sul ridere… ma poi prima ho capito che ci tiene davvero tanto.’’ Prese la mia mano appiccicaticcia di sudore fra la sua.
‘’E tu… ci tieni?’’ Gli dissi senza guardarlo.
‘’Io… ho paura piccola. Cosa succederebbe se io partecipassi ad x-factor e venissi eliminato? Sarei umiliato a vita anche dai miei stessi compagni di scuola.’’ Mi strinse la mano più forte.
‘’Ma sarebbe una grande occasione. Insomma per te, per il tuo grande talento…’’ gli sorrisi. ‘’Però se vuoi partecipare e fare sì che tu voglia davvero firmare quel modulo d’iscrizione, devi crederci e continuarlo a farlo. Anche dopo una minima caduta.’’ Silenzio. Solo silenzio. Mi veni un brivido alla schiena come se quello che avessi detto l’avesse turbato.
‘’Niall tutto bene?’’
‘’Si, è che ci devo soltanto… pensare.’’ Lasciò cadere la sua mano sulla mia spalla e mi abbracciò. In quei momenti avrei voluto gridargli, che io c’ero per qualunque cosa lui avesse bisogno… ma poi si alzò mi sorrise e mi salutò con una lieve alzata di mano. Turbata, capii che voleva soltanto starsene un po’ da solo per conto suo pensando all’avvenire.

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Commentino di beyourselfnow_:
Tooooonight wee are yoooung (?) Ma eccomi qua. TRALALA Occhei #no. '-'
E comunque sono qui con un nuovo capitolino, ma proprio ino ino.
Scusate se è davvero corto ma appena arriverò a due recensioni uu continuerò… anche perché l’altro c’è l’ho già pronto. E quindi, tutto dipende da VOI e.e
#muchcrudel c:  (?) ahah :3
 
Un ultimo GRAZIE per le ultime recensioni e… al prossimo capitolo! :D
Franci ϟ

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Capitolo 4
*** The surprises ***


Quella settimana non ci vedemmo, lui era impegnato con le numerose prove di  canto. Non parlammo più della questione ‘talent’ … i compiti delle vacanze e gli allenamenti di calcio per lui, ci rendevano pieni fino al collo, tanto da vederci soltanto le domeniche. E invece, sabato, ironia della sorte, andai a fare una piccola analisi al braccio, ‘’per mancanza di ferro e vitamine’’ mi diceva la dottoressa. Ma ero già abituata a quegli esami. Anzi, non sono una che si spaventa per una goccia di sangue, oltretutto suo. Ed ero ormai anche abituata a svenire per i corridoi del liceo, cosa che gli insegnanti detestavano… portarmi in infermeria e chiamare casa. Nella mia scuola ormai ai prof interessa soltanto fare lezione… se gli alunni non capiscono non si ripetono più. Che scuola pessima, ho scelto! Ero ancora troppo piccola per scegliere? Oppure, mi volevo soltanto rovinare la vita. Ritornando a quel sabato, beh forse almeno quel giorno ci saremmo potuti vedere…


‘’ Piccola… Ehy Ronnie’’ sentii qualcuno che mi mosse la spalla, la voce era familiare.
‘’Ronnie insomma svegliati, sono le 2:30 di pomeriggio’’ Mi girai, e tirando su le mani da sotto le coperte mi stiracchiai.
Mi misi seduta sul letto e con l’altra mi strofinai un occhio.
‘’NIALL?!’’ Urlai, vedendo il suo fantastico sorriso che mi fissava.
Lui si mise a ridere ‘’Sì! Finalmente sveglia!’’ Aveva dei jeans di velluto color crema, un maglione a righe bianche e nere e una scarpetta di cotone azzurra.‘’Ma che ci fai qui?’’
‘’Tua madre mi ha fatto entrare e mi ha detto che ti dovevo svegliare…’’
Guardai la sveglia. Sì le 2:30 precise. Di pomeriggio.
‘’Ho fatto una visita al braccio sta mattina, ma niente di chè. Una piccola analisi. Sai, per le solita storia… mi sono svegliata presto e quando sono tornata a casa visto che avevo sonno mi sono infilata nel letto…’’ dissi sorridendo.
‘’ Dovresti imparare a non svenire più a scuola!’’ Mi disse con aria compiaciuta. Lo fissai ‘’Ma cosa credi, che sono io a decidere se svenire o no?!’’ gli urlai fingendomi offesa. Sorrise al mio buffo sguardo. E quel sorriso mi fece sciogliere tanto da ricambiare il sorriso.
’’ Uhm… sono venuto qui da te per dirti due cose!’’ Era davvero strano… così lo incalzai allegramente.
‘’Spero tutte notizie belle!’’
‘’Si, tranquilla…’’ Si fermò ed ebbi l’impressione che i suoi occhi erano fissi su di me… era così! Mi guardò per un istante. Forse perché avevo ancora il pigiama rosa, quello con il gatto. Poi distolse lo sguardo dal pigiama e arrivò a guardarmi fin sopra i capelli. Si fermò sui miei occhi.
‘’La prima è che… ‘’ si decise poi a parlare ‘’Ricordi la questione di x-factor? Ci ho pensato a lungo e ho deciso con mia madre che parteciperò. Insomma come hai detto tu, vale la pena provarci. La sec…’’
‘’ Che cosa? Niall è favoloso! Veramente!’’ Non sapevo cosa dire. Allora gli presi una mano e la strinsi forte. ‘’ Niall è bellissimo!’’ Gli occhi lucidi verso di lui e un sorriso a 35 denti mi si stampò sul viso. ‘’Si…  è meraviglioso! E vuoi sapere che canzone canterò?’’ Mi disse lui felice.
Non dissi niente, presa troppo alla sprovvista da quella notizia. ‘’So sick’’ Lo strinsi forte a me, alzandomi dal letto e restai in ginocchio. Voleva cantare la mia canzone, la NOSTRA canzone. Intanto lui ricambiava l’abbraccio stringendo più forte. Il suo cuore a mille come il mio del resto.
‘’Piccola sei una sciocchina’’ mi lasciò lentamente, e posò il suo sguardo su di me. Cosa stava succedendo, certo dentro di me c’era come sempre quell’elefante che saltava di qua’ e di la’  con il suo retino per catturare le farfalle ma dentro di lui cosa c’era? Quella mattina si stava soffermando troppo sul mio sguardo, sul mio sorriso. E se anche Niall iniziasse a provare qualcosa per me? E se col tempo noi due, insomma…
Stavo iniziando ad agitarmi così iniziai a parlare.
‘’ Niall… quale era la seconda cosa…’’
‘’La seconda, e che’’ Girò lo sguardo e si mosse un po’ sulla sedia. ‘’ E che partirò sta notte alle 4:30’’
‘’Cosa?’’ Sentii improvvisamente un tuffo al cuore. Sarebbe partito? ‘’E con chi?’’
‘’Con mia madre, insomma il treno da qui a… ‘’
‘’Niall come puoi dire che questa sia una notizia bella eh? Per me poi, che farò io senza di te? Dovrò guardarti in televisione? Che razza di migliore amica sarei? Niall?’’
Lo guardai sbalordita.
Lui mi prese le mani e mi guardò. Era sincero come non lo era mai stato.
‘’Ronnie, smettila di farmi tutte queste domande’’ si soffermò.
Poi riprese
’’ Tu, verrai con me’’



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Commentino di beyourselfnow_:
Click, mi chiedi se la faccio con te.. (ah ah)
Non preoccuparti baby se vuoi fare click, ricordati di mettere il flash.. (ah ah)
so che non vedi l'ora di... #yo c':
Ma eccomi qui, bella geeente uu Ecco il capitolo tanto atteso... vi do un consiglio. Da qui in poi la storia sarà caliente (?) #occheino ahah :')
Comunque beh come si sarà capito Niall e Ronnie partiranno per l'avventura di x-factor con la madre appunto di Niall, e forse non vi svelo troppo sucederà qualcccosssina...
BASTA! Ora vado :3

Grazie alle recensioni passate e a presto... ( premetto che la gif di Niall non c'entra niente con il capitolo però lui
è così puccioso ubkavuy (?) )
Franci ϟ

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Capitolo 5
*** The dream... realized? ***


Le controindicazioni dell’aereo si stavano facendo sentire. Non avevo dormito in aereo per ben un’ora e mezza, ero stata sveglia appoggiata alla spalla di Niall che ascoltava la musica nell’iPod e intanto cantava per prepararsi all’audizione e io con la sua voce non c’è la facevo ad addormentarmi anche soltanto per mezz’ora. Nere occhiaie e un fortissimo mal di testa mi facevano sentire stanchissima. Ma come faceva Niall? Stava portando le valigie su al terzo piano dove ci avevano assegnato la camera… Dove aveva tutta quella forza? I capelli biondi ribelli e gli occhi di un azzurro limpido, la maglia grigia che gli avevo regalato io e la giacchetta di pelle sopra. Un classico. Per tutto il tragitto a Londra, dalla stazione fino all’albergo che aveva prenotato non avevo fatto altro che continuare a sbattere gli occhi dal sonno. E adesso non vedevo l’ora di farmi una bella dormita.

“Piccola sei stanca o vedo male io?” Il mio braccio destro intorno al suo collo come una sanguisuga e ovviamente con tutto il suo peso, mentre girava le chiavi nella serratura.
Stavo per metter anche l’altro ma tornai per un secondo alla realtà.
“Oh scusa Niall. Non me n’ero accorta solo che…” mi abbondonai al sorriso che mi stava facendo e smisi di parlare. Era come se tutto in quel momento si fosse fermato. Era così... bello. Vedendomi così lui si guardò intorno furtivo. Il corridoio buio e odorante di una lieve fragranza di vaniglia era deserto; ad un certo punto sentì un un qualcosa sotto le mie gambe e portarmi in alto. Urlai stridula e mi ritrovai fra le braccia di Niall che mi aveva presa in braccio. Sorpresa mi aggrappai al suo collo e mi misi a ridere facendo scattare anche lui.
"Che hai? Ti sei svegliata adesso principessa?" C o s a? Mi aveva chiamato principessa? Non l'ho aveva mai fatto... il cuore iniziò a battere forte quando con un tuffo mi buttò sul letto facendomi svegliare del tutto.
''Niall!" Gli urlai sempre ridendo. Dopo avermi sorriso di nuovo si catapultò vicino a me e il letto iniziò a cigolare. "Niall sei un bufalo!"
Ci mettemmo a sedere lentamente, cioè io lentamente lui si girò di scatto e me lo ritrovai davanti a gambe incrociate con il broncio. "Che c'è?" Gli dissi sorridendo.
"Tu mi hai paragontao a un bufalo Ronnie... questo è molto preoccupante. Lo sai che i bufali non si lavano e mangiano ogni tipo di animale? Dicono che li prendono con le loro zanne e li trancino a metà, poi li dissos..." Lo fermai prima che mi facesse venire il voltastomaco. "Ma i bufali non hanno le zanne Niall!" Ma lui non mi diede ascolto e continuò. "Come stavo dicendo storcono le ossa e poi mangiano in un bel boccone tutto quanto.  Penso che sarei stato un bufalo a quest'ora ti avrei già dissosata da un bel pezzo. Avrei lasciato seccare..." "Niall smettila! Mi sta venendo da vomitare!" Senza pensarci un secondo mi buttai addosso a lui e finimmo uno sopra l'altro sul letto ancora cigolante.
Adesso che ci pensavo quel letto era singolo... uno di noi sarebbe sicuramente caduto. Ma non fu così. Iniziai a ridere insieme a lui. Le mie mani tese accanto a lui per non cadergli addosso e i miei capelli castani ricadevano lungo il collo di Niall e andavano a sfiorargli il viso. Ma lui restava immune a qualsiasi cosa, come se non sentisse niente oltre i nostri respiri che si intrecciavano in un unico. Ebbi la strabiliante idea di togliere una mano, poi l'altra, ma lui fu più veloce e mi afferò i polsi.
In quel momento le mie mani sotto la sua presa, potevano fare tutto ciò che lui voleva... mi mise delicatamente comoda, stesa su un lato, in modo che fossimo uno accanto all'altro per non cadere poi mi sorrise lievemente. La sua mano destra mi toccò tutto il profilo del collo fino alla mandibola, facendomi venire brividi lungo tutta la schiena. Poi si fermò alla guancia e l'accarezzò dolcemente. I nostri occhi si incontrarono e vidi una certa limpidezza nei suoi. I miei invece lo guardavano con molta sorpresa. Il cuore batteva a mille sotto il suo tocco e il suo profumo alla cannella profumava l'intero e piccolo spazio tra di noi. "Niall..." Feci per dire qualcosa ma lui aveva già sfiorato le mie labbra e mi guardava sorridendo come per rassicurarmi.
Il secondo impatto fu più lungo e io rimasi sbalordita. I miei occhi persi nel vuoto e nel tono della voce una strana incertezza. "Niall ma tua madre?" "Lei è andata a prendersi qualcosa al bar giù di sotto. Non ti preoccupare..." Sorpresa mi arresi al suo terzo impatto e iniziai a baciarlo anche io. Poi una voragine riprese il mio corpo. "E le valigie? Sono fuori dalla porta. Potrebbero..." Ma lui aveva gli ochhi chiusi e non mi ascoltava. Continuava a darmi piccoli bacetti sulle labbra per intimarmi, così ripresi. Lo baciai tutto d'un fiato e la mia mano andò a finire nei suoi capelli biondissimi. Adesso lui baciava con più foga quasi mordendomi e io ricambiavo.
E il mal di testa? Dov'era finito? Forse con un bacio del principe tutto sarebbe passato... ogni dolore.
Diedi svago a quei pensieri e pensai a cosa stava succedendo. Presi finalmente la forza di fermarlo ed espormi, quasi per rovinare il più bel sogno che avevo mai fatto in tutta la mia vita.
"Aspetta un attimo Niall..." Lui allarmato si alzò dal letto e si sedette di schiena a me in modo che non potessi vederlo in faccia. "Niall. Cosa?" "Perchè?" Sbottai.
"Perchè... che cosa?" Mi alzai bruscamente e gli andai vicino sedendomi accanto a lui. "Insomma perchè tutto questo? La tua dolcezza con me che mi hai sempre manifestato con l'umorismo e i... baci?" Niall a testa china con i biondi capelli davanti gli occhi sussurrò qualcosa che non sentiì ma poi rispose:"Io... Ronnie io devo andare scusami, scusami tanto."
Si alzò di scatto e per poco non mi fece cadere dal letto. Si infilò la giacchetta che aveva lasciato sulle valigie che ora erano in camera. Mi guardò per un istante. "No aspetta Niall. Cosa? No non te ne puoi andare... insomma la conosci appena Londra! Mi lasci qui da sola?" Gli strillai quasi stessi per piangere. "C'è... c'è mia madre di sotto. Ehh insomma, non ti devo spiegare un bel niente io!"
Socchiuse gli occhi e girò i 'tacchi' uscendo dalla stanza. "Niall! Niall! Resta qui... Niall resta qui. Perfavore..." Scoppiai a piangere ma lui si era già chiuso la porta alle spalle. Mi buttai sul letto singolo e sbattei le mani a pugno contro il muro singhiozzando sempre di più. Mi ripetevo che Niall così non l'avevo mai visto... mai.
"Un codardo. SEI SOLO UN CODARDO!" Urlai con tutta la voce che avevo in corpo.
Poi, tutto d'un colpo come se qualcuno mi avesse colpito alla testa mi addormentai.

 

Mio commentino c:

Eccomi qua bellezze c':
Finalmente il nuovo capitolo ricco di sorprese suoatdoso. (?)
No beh comunque... vi eravate mai immaginate un Niall così? ee
No eh ahah ringrazio le fantastiche fanciulle che hanno recensito fino adesso
e mi sono accorta che  i miei capitoli iniziano sempre con 'the' *3* ...
Coooomunque ora lascio la parola a voi e fatemi un imbocca al lupo per
sabato con l'orale. '-'
#yeeee #yuppy #yeeeee ehm no.
Baci bell e al prossimo :3


La vostla Flanci
(che dovrebbe mettere la piccola scossa ma non mi si incolla. lol)

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