Biscuits

di blupen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Attenzione ***
Capitolo 3: *** quando il tempo passa, anche per Fairy Oak ***
Capitolo 4: *** Ultimo giorno di scuola ***
Capitolo 5: *** L'ora del racconto ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Nel villaggio di Fairy Oak la vita va avanti. Il villaggio riesce sempre a migliorarsi e a superare anche i periodi più difficili. Sono passati quasi due secoli da quando c'erano le gemelle. Nel villaggio sono cambiati molte cose: una di queste è la popolazione. Un nuovo mondo si è unito al villaggio della quercia fatata chiamato Extramondo.
Il villaggio vive prospero e felice ma il tempo va avanti e le novità diventano caratteristiche normali della vita quotidiana.
Però la storia non va dimenticata e questo i maghi e le streghe nel villaggio lo sanno bene. Il male tende sempre a ritornare e a mostrarsi sempre nello stesso modo. Con gli stessi scopi e le stesse ambizioni. Però anche se dagli errori si impara ,qualcosa di nuovo e di sorprendente può sempre accadere.
Nuovi ragazzi saranno eroi ma prenderanno esempio dai ragazzi di più di 200 anni prima. Come era stata la vita delle gemelle dopo la loro vittoria?
Attraverso nuove avventure nuovi promettenti magici e non magici ripercorreranno le aventure di Mentafiorita e Scarlet, Vanilla e Pervinca, ed infine diventeranno protagonisti di una nuova coppia fuori dal comune che a prima vista sembrano venire da un'altra dimensione da come la loro storia sia insolita.
Intrighi e problemi familiari incombono sopra le eroine che devono dar fronte non solo a una guerra alle porte del villaggio ma anche nel loro cuore.

Angolo autrice e lettori:
ho modificato il prologo perchè non seguiva più gli eventi.
Credo che così renderò meglio l'idea della storia.
Un caloroso saluto
Blu pen

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Capitolo 2
*** Attenzione ***


AVVISO ( ATTENZIONE SPOILER) PER LE TRAME DI SUGAR SUGAR E FAIRY OAK ( se non conoscete le trame )
PER CHI NON CONOSCE LA TRAMA DI UNO DEI DUE CROSSWER
 
FAIRY OAK
 è la storia sempre di maghi e streghe però tratta da dei libri .La storia si concentra in un villaggio ambientato in una zona simile al regno unito.
Le protagoniste della storia erano due gemelle con due poteri differenti: buio e luce. Nel villaggio ci sono non magici_umani e i magici. I magici sono di due tipi: della luce e del buio.
LUCE con poteri positivi nati per far del bene e non sono capaci di distruggere. Possono volare di giorno e possono far nascere ,creare ,trasformare se stessi e gli altri in creature belle.
BUIO con poteri potenti, vedono di notte. Volano di notte e si trasformano in creature notturne. Possono distruggere e peggiorare le cose. Sono forme di magia molto particolari e rare. Non è detto che se anche sono del buio siano negativi, anzi nella storia hanno un ruolo positivo.
Ci sono maghi anche con entrambi i poteri : INFINITO POTERE.
Per vedere i personaggi su wikipedia è scritto tutto. Nella storia i personaggi non ci sono tutti o sono modificati. Perciò si deve avere una chiara visione almeno del luogo.
Nei libri ci sono delle coppie predefinite. Anche se le protagoniste non sono molto grandi formano già delle coppie con dei ragazzi protagonisti.

SUGAR SUGAR RUDE
 è la storia di due streghe amiche dall'infanzia. Sono due ragazze che vivono in una dimensione di streghe e maghi chiamata extramondo. La loro storia inzia con la loro presentazione. Sono pretendenti al trono e devo fare una gara per decidere quale sarà la regina del regno. Vanno sulla terra per conquistare i cuori degli esseri umani , ciò ottenendo dei cuori a forma di cristallo ogni volta che una persona prova un sentimento particolare. Hanno dei nemici ma superano tutte le difficoltà fino alla fine della serie.
Una delle protagoniste si innamora del nemico che poi passerà alla fine dalla sua parte.
Per vedere la trama andate su wikipedia e sarà ovvia la mia storia.

Ho scritto queste piccole aggiunzioni per prevenire inconprensioni. La storia prende un po' di uno e un po' dell'altro. Però è comprensibile che chi legge non possa conoscere l'altra storia. Perciò consiglio a chi non ha chiaro quale siano le due storie. ( almeno di cosa trattino) dia un'occhiata. Quel che ho scritto è confuso ma non volevo dire molto. Consiglio perciò di rivolgersi alle pagine di wikipedia che danno il minimo indispensabile per entrambe.
Vi saluto sperando che sia di aiuto.
Blu pen

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Capitolo 3
*** quando il tempo passa, anche per Fairy Oak ***


Midnight chocolate
"Da  oltre mille anni a mezzanotte precisa, nelle case di Fairy Oak avviene un fatto magico:minuscole fate luminose raccontano storie di bambini a streghe dagli occhi buoni,emozionate e attente. Insolito,vero? Tutti sanno che le streghe e fate non vanno d'accordo e che alle streghe i bambini non piacciono affatto. Ma siamo nella valle di verdepiano nel villaggio di Fairy Oak e qui le cose vanno da sempre un pò diversamente..."



In una casetta dalle mura in legno di acero e le finestrelle rifenite con vernice ormai rovinata dagli anni due bambine erano sedute su un divano davanti al camino. L'unica luce proveniva dalle fiamme allegre che scoppiettavano nel caminetto riscaldando le tre figure sedute. Sul divano dai cuscini gonfi e morbidi stava un'anziana signora dai capelli corvini e gli occhi luminosi come topazi. La signora era seduta comodamente e reggeva sopra le gambe un alto volume dalla copertina ormai consumata probabilemente usurata dall'utilizzo.
Tra le sue braccia e le sue spalle due teste stavano pigramente ascoltando incantate dalla storia e dalle immagini stupefacenti contenute nelle pagine ingiallite.
Una ragazzina era seduta accanto abbracciando con tenerezza il braccio della signora e aspettando pazientemente che cominciasse a parlare.
Di tutt'altro avviso era la seconda bambina che invece era arzilla e pimpante: la sua curiosità ardeva quasi quanto la sua impazienza.  Le bambine dovevano avevano circa cinque anni e a stento riuscivano a capire cosa significassero quelle parole stampate con un inchiostro nero come la pece.
Le ragazzine erano ansiose di leggere la storia con la signora, frementi di sapere il contenuto dell'agoglianta orazione che da giorni gli era stata promessa.
-zia  Sue possiamo cominciare a leggere?-chiese dolcemente la prima bambina che la guardava con i suoi lucenti occhi cobalto. La frangetta le copriva il viso delimitando con una chioma delicata bionda i suoi infantili lineamenti.
- per favore Sue possiamo iniziare.- disse irritata anche la seconda ragazzina che ora la guardava sia ansiosa che scocciata del ritardo. 
La signora guardò la seconda bambina che ora si stava comodamente sistemando spostando delicatamente la sua chioma rosso fuoco.
La dolce signora allora afferrò saldamente la copertina e la inclinò per poter leggere. Sposto la prima pagina mostrando il titolo e i riferimenti.
Le bambine si zittirono in una insolità tranquillità e l'unico suono proveniva dal legno che scoppiettava nel caminetto.
- Bambine, state attente. Non è una favola questo libro. Ci vorrà tempo prima che ne capiate i significati...-.
-per favore possiamo cominciare?- disse ansiosa la rossa che la fissò con due intensi occhi verde smeraldo.
Allora la signora cominciò a leggere: - il libro antico e la storia del villaggio.-
-Fairy Oak è un paesino appartenente alla valle di Verdepiano. Un luogo tranquillo delimitato da catene altissime e le coste frastagliate del mare del sud. Un luogo pieno di pace e tranquillità. Qui da sempre sono vissuti streghe e stregoni che in armonia hanno creato una socità piena di magia e meraviglie. Al centro del villaggio c'è una quercia fatata  che possiede come quasi tutte le piante il potere di parlare. Accanto a lei si dirama il villaggio con le sue casette e negozi. Però dopo molto tempo s unirono ai magici anche gli uomini privi di magia che si offrirono di aiutare la comunità magica a progredire e formare la città. Il villaggio perciò si ampliò e le due popolazioni si fusero diventando un paese unico, un unica grande famiglia....-
-Sue, ma abbiamo già letto questa parte della storia. Possiamo saltare la parte riguardante la descrizione e passare alle avventure dei primi maghi e streghe?- chiese scocciata la rossa.
-calmati piccola. Lo sai che questo libro è un libro di storia generale. Non è dettagliata.- infatti il volume conteneva notazioni storiche sopra la storia del paese e anche delle altre realtà ma non era il vero libro. Era troppo per i bambini sapere ciò che accadde davvero almeno secoli prima.-
-...ecco... Il villaggio visse in tranquillità fino all'arrivo delle tenebre. Il nemico non aveva volto e non si mostrava alla gente ma era una presenza malefica che incombeva ripetutamente sul villaggio. Giovani streghe e stregoni uniti ai non magici combatterono contro questo nemico. Diedero il nome al male come terribile 21 per ricordare il giorno del suo arrivo nel villaggio. Pochi sanno la vera storia di questo nemico poichè si è persa testimonianza.  Però un giorno sparì senza lasciare traccia , il villaggio però aveva perso molte valide persone e molti amici e famigliare. 
Le ferite riportate erano state profonde e incise nelle famiglie. Le tredizioni andarono avanti e portarono i giovani sempre più lontano da questa realtà. 
Ma il terribile 21 torno nuovamente dando prova del suo potere: vennero messi alla prova tutti i cittadini che riuscirono con la fiducia a superare quel grave periodo.
 Però il terribile 21 sparì nuovamente. Era stato accertato che fosse morto per sempre ma non era stata rinvenuta prova della sua sparizione. Da allora sono passati i decenni e non si è più presentato. 
Ci sono testimonianze riugardo alle sue apparizioni in alcuni antichi volumi , il "libro antico" , "il secondo libro antico" e "testimonianze di Tomelilla dei sentieri".
 Queste notizie sono testimoniate e attendibili. Anno 2191.- disse la signora tagliando corto la narrazione.
-ma zia, se questo libro è del 2191 come facciamo a sapere se non siamo più stati attaccati?- chiese la piccolina dai capelli chiari.
-tesoro stati tranquilla, siete troppo piccole per pensare a queste cose. E' solo una storia di tanti anni fa. Non c'è più pericolo perciò non dei spaventarti.- disse accarenzzandola dolcemente.
"non posso andare oltre, non posso per il bene delle bambine. Non devono sapere cosa è successo, sono troppo piccole..."
-zia cosa facciamo adesso?- chiese la più piccolina con malinconia.
-andesso andiamo a mangiare una bella fetta di torna mentre le nostre fatine tornano. Andiamo Vanilla.-
La piccola biondina si alzò pronta per la sua torta.
La signora guardò la rossa che fissava intensamente il libro.
"chissà se ha collegato questa storia..." si chiese timorosa.
-Chocola andiamo c'è la tua torta preferita...- disse alla rossa.
-arrivo Sue.- disse alzandosi con fatica dal cuscino enorme dove era affondata. Si diresse in cucina per mangiare con la sua migliore amica.
ANGOLO AUTRICE ecco, ho cominciato a crivere questa storia. La mia idea è di creare una storia con i protagonisti di sugar sugar ma con la trama e argomentazione legata a Fairy Oak. Spero che la mia idea non sia scontata. Per sapere come la mia mente abbia ideato questa storia e come prosegue dovete aspettare al mio prossimo aggionamento che sarà a breve. Per adesso "ciao". Blu pen

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Capitolo 4
*** Ultimo giorno di scuola ***


Era mattina, fuori dalle case le mamme aprivano le ante per far entrere la luce nelle cucine prima di aprire quelle nelle stanze  dei bambini che ancora viaggiano nel mondo dei sogni .
In una delle case nel centro del villaggio  appena dopo la piazza soffiododicisofficisoffidivento,lungo una delle strade colorate dai brillanti colori primaverili e i boccioli di rosa una ragazza ancora dormiva. Le case erano tutte in pietra con le finestre verniciate di azzurro oppure di lilla. Invece altre portavano infissi in legno Il colore era stato aggiunto da alcune famiglie ma il modello iniziale era in legno di salice.

Nella quiete mattutina si udì un urlò frustato che poteva benissimo essere sentito fino a bosco-che-canta.
Un vecchietto era entrato in una delle camete del secondo piano per svegliare la nipotina senza pensare che come tutte le mattine la nipote in un primo momento non si sarebbe svegliata e poi gli avrebbe urlato su tutte le furie.

-Chocola...svegliati. Guarda che la scuola sta per iniziare.- disse beffardo alla porta.

La ragazzina era peggio di un ghiro sotto le coperte, non dormiva molto di notte e di sera era più arzilla che di  mattina .

-nonno..la scuola può aspettare.- disse con la voce impastata dal sonno. I lunghi capelli cremisi le ricoprivano il volto nascondendo il suo viso esausto.

-su svegliati o vuoi che chiami Daisy? lo sai di cosa è capace quella fata. A eccola qua! buon giorno Daisy.- disse sorridendo . Il vecchietto era un uomo non tanto anziano ma gli piaceva a volte ricordare di essere molto avanti con l'età. Era di media statura, con un paio di baffi sotto il naso e  geloso della propria chioma che si conservava ancora integra di un colore misto tra bianco e biondo. L'unica cosa che aveva in comune in evidenza con la nipotina erano i suoi occhi, verde smeraldo intenso.

 Salutò una piccola fata dalle ali leggere e dal corpo luminoso. Una fata-baby-sitter come molte nel villaggio. La tradizione di tenere delle fate accanto ai bambini nella crescita era rimasta costante. Però nella casa non era l'unico aiutante: infatti per controllare la pestifera nipotina avevano preso in casa anche un ranocchio proveninete da uno dei lontani regni magici, il regno delle pozze turchesi. Un luogo palustre dove vivevano una stirpe di rane magiche che da sempre erano in buon rapporto con i magici . Però a Fairy Oak erano diffusi solo da meno di cinquantanni da quando le fate erano diventate sempre di meno nel villaggio della quercia fatata.
La fata però era arrivata lo stesso e per la bambina si erano accostate due figure. Una fata e un ranocchio. Però il ranocchio, dal nome Dufh, non era sempre presente perchè stava spesso in casa o aiutava come assistente magico il signore della casa, ossia lo zio di Chocola.

-buon giorno a lei signor Meilleur, Chocola oggi non si sveglia?- chiese sospirando.

Era da una settimana che la ragazzina faceva storie a svegliarsi. La scuola stava finendo e come tutti i bambini era esausta dopo un anno scolastico.
La ragazzina anche se controvoglia si alzava per la maggior parte delle volte da sola e aiutava lo zio o il nonno a preparare la colazione.
Era sempre stato peggio dalla morte di sette anni prima della zia. Una donna molto dolce e generosa che però a causa di una malattia era morta precocemente lasciando vedovo lo zio. Chocola da piccola era stata propriamente cresciuta da lei come una figlia, l'aveva allevata fin da piccolina ma la sua morte aveva messo in evidenzia che a Chocola sarebbe servito come tutti i suoi coetanei una figura materna.

-la sveglio io se vuole, deve essere il periodo scolastico. Chocola!- disse avvicinandosi nella camera volando pronta per svegliarla con la luce solare della mattina appena iniziata.

Chocola Mellieur era una ragazzina vivace,non più una bambina come la definiva il nonno. Infatti lei aveva già undici anni e presto avrebbe compiuto dodici il 13 agosto.
 Una ragazzina ancora in crescita però già l'orgoglio della famiglia.

 Una ragazzina abbastanza alta, nella media perciò Magra e atletica con una spiccata dote a mettersi nei guai. Un viso dolce dai lineamenti delicati e la pelle vellutata come pesca. Niente lentiggini come li aveva sua zio. Si era sempre chiesta se sua madre ne aveva alla sua età.
Era una ragazzina carina: possedeva ancora la sua lucente chioma rossa e i suoi occhi erano diventanti la sua caratteristica principale, due gemme incandescenti di un verde acceso.

Si alzò per vestirsi. Il villaggiò anche se era progredito possedeva ancora le stesse usanze, le stesse mode e  gli stessi costumi.
Si era infilata un pantalone in tela con sopra una camincetta in tessuto dai merletti colorati con colori predominanti  il rosa e il fucsia.
Nei vestiti poteva anche essere dolce e raffinata ma non avrebbe rinuanciato per nulla al mondo per correre e giocare ad un comodo abbigliamento in tela elastica.
Scese per preparare la colazione a lei e al nonno. Lo zio non c'era, era probabilmente nella serra per cominciare il lavoro.
Preparò del caffe-latte e servi dei biscotti presi da una confezzione nella credenza.

-Daisy andiamo a prendere Vanilla prima della scuola?- chiese pronta per afferrare la cartella per la scuola.

-ok, ma aspetta che arrivo.-.-arrivederci  Corn.- disse rivolgendosi al nonno.

-buona giornata Daisy, tieni gli occhi aperti.- disse alla fatina con attenzione.

Vanilla abitava a poche strade dalla casa. In una piccola villa in centro paese. Vanilla era la figlia del capo del consiglio magico e dell'assemblea cittadina, ossia sua madre. Godevano di una posizione influnte e da generazioni le gare e competizioni erano state vinte dalla sua famiglia.
Chocola e Vanilla erano amiche dall'infanzia. Fin da piccole stavano insieme nei pomeriggi da sua zia Sue. Però verso i quattro anni  rimasero insieme con la zia sempre più spesso. Lo scopo era stata fin dall'inizio chiaro: Chocola era rimasta sola, senza genitori.

Il nonno in quel periodo era troppo impegnato insieme alla mamma di Vanilla nel gruppo dei saggi invece lo zio era sparito per un viaggio alla ricerca della sorella. La madre di Chocola era data per morta, agli occhi della piccolina era morta perchè data per dispersa.  Chocola ricordava poco la madre, Sue si occupò delle bambine nei pomeriggi piovosi insieme a volte alle fatine e alle creature magiche.

Chocola suonò al campanello. Vanilla sapeva già che sarebbe venuta a prenderla perciò scese velocemente e schiocchiando un bacio alla madre e al padre uscì insieme alla fatina . La sua fatina però sarebbe partita da li a poco per il regno della rugiada d'argento perchè troppo anziana.
Vanilla però aveva anche una creatura magica che a casa l'aiutava e la seguiva. Blanca, una topolina del regno dei boschi dorati a nord di valleverde.
Le fatine non avevano più la volontà di venire in quella città e spesso aiutavano i bambini fino agli otto anni ma poi tornavano a casa.

Vanilla era cresciuta bene: era diventata una ragazzina timida e gentile dai capelli corti e lucenti di un biondo pallido. I suoi occhi sempre emozionati erano sempre del suo meraviglioso cobalto.

-ciao Chocola, ciao Daisy.-

- ciao Vanilla ,salve Blanca.- disse la fatina solare e allegra.

Le bambine cominciarono a chiacchierare allegre mentre si avvicinvano alla scuola. Prima di entrere all'istituto mc chips si fermarono sotto la casa dei gemelli Pollimon. Era la casa di due ragazzi della loro età . Due fratelli molto legati e avevano creato da molto tempo una bella amicizia con le due ragazze.

-ciao ragazzi-  urlò Chocola correndo verso di loro. La casa era  proprio nelle vie oltre la piazza di quercia. La casetta era una delle vecchie abitazioni del villaggio che possedeva uno dei più antichi giardini di Fairy Oak. I ragazzi uscirono tranquilli guardando arrivare da sotto un arco di pietre dalla piazza una ragazzina giocosa dai capelli rosso fuoco.
Sorrisero compiaciuti e si avvicinarono alle ragazze.
Salutarono anche Vanilla che timidamente si avvicinava lenta seguita da Blanca e Daisy.

-vedo che oggi sei pimpante come al solito Chocola.- disse Houx.

-cosa ti aspettavi Houx da una mocciosetta.- disse di rimando ironico Saule.

Chocola era famosa tra i suoi coetanei per avere un carattere istabile, impulsivo e combattivo. Era una ragazza molto particolare che però possedeva un ardito coraggio e una spiccata voglia di vivere.

I ragazzi si accorsero subito della furia infernale che ora avvolgeva Chocola. Li guardò arrabbiata perchè offesa dalla schernile battuta.
Sapeva farsi rispettare e fin dall'infanzia i ragazzini avevano imaparato, a loro discapito, a rispettarla.

-ok...come va Vanilla, ti trovo bene stamattina.- disse cortese e dolce Houx a Vanilla facendola arrossire lievemente.

-e buon giorno Blanca e Daisy.- disse anche alle creature fatate.

Tra i due gemelli Houx era il più gentile e cortese. Un ragazzo alto per la sua età dai capelli setosi di un delicato castano chiato. I suoi occhi castani ammaliavano sia donne che bambine ed era uno dei ragazzi più popolari insieme al fratello. Invece Soul era altrettanto alto ma con capelli cobalto e occhi del medesimo colore. Era completamemte diverso dal fratello: un ragazzo molto astuto e sbruffone, adorava comportarsi da monello ma come il fratello era altrettanto ben educato e premuroso. Tutti e due i fratelli erano molto coraggiosi , si capiva che erano gemelli dai lineamenti del viso e degli occhi ,ma anche dalla pettinatura spettinata identica. Houx aveva preso i capelli della madre ma gli occhi dal padre, Saule vice versa.
 Non avevano una fatina perchè erano in grado di provvedere a loro stessi e dato che erano sempre insieme non correvano mai pericoli.

Si incamminarono verso la scuola dove la campanella annunciò l'inizio delle lezioni. La scuola era popolata sia da magici che da non magici. Qui c'erano tutti bambini della stessa età e alcuni sapevano già dei loro poteri.

Entrarono in classe e iniziarono la lezione. La scuola Mc Chips si era ingrandita molto negli ultimi decenni : c'erano molti ragazzi di diverse età.
Vanilla e Chocola erano nella stessa classe insieme a Houx e Saule. Nelle loro classe avevano molti amici come anche nelle altre: Akira, Mike, Samanta e sua sorella Bonnie.

Però c'era solo una persona con cui le ragazzine non andavano d'accordo, solo una che faceva perdere la pazienza a Chocola.
Il suo nome, Yurika Pirpenel, la figlia del sindaco del paese. La sua famiglia anche se solo concettualemente ,ricopriva il ruolo di sindaco da ormai diversi secoli. Una famiglia antica e molto importante il cui ruolo era spesso sottolineato dalla stessa ragazzina.
Insieme a lei c'erano sempre altre ragazzine tutte sempre vestite eleganti e raffinate.
Chocola quando le vedeva e la insultavano rispondeva sempre a tono per proteggere Vanilla che era lei quasi una sorella.
Daisy e Blanca badavano alle bambine da lontano, rimanendo nelle aule esterne o tornando a casa. Loro avevano il compito di controllare le bambine, o meglio ragazze quando tornavano a casa.

Pertanto all'una suonò la campanella. Quel giorno era speciale, non uno qualunque. Era la fine della scuola. Da quel momento erano in vacanza.
I ragazzi uscirono tutti dalla scuola dirette alle famiglie per tornare a casa.

Daisy chiamò Chocola seguita da Blanca con Vanilla . La topolina si poteva teletrasportare sulla spalla della ragazzina per chiamarla poichè non poteva volare.
Tornando a casa le ragazzine chiacchieravano. Saule e Houx si erano fermati con Arika e Sam a giocare perciò non le avrebbero raggiunte.

Nel percorrere le strade Daisy era agitata, si sentiva osservata, era tutta la mattina che si sentiva così e la mancanza di Dufh non aiutava.
Arrivate a casa entrarono e suvbito la ragazzina andò in camera per cambiarsi e cominciare le sue attività pomeridiane.
Spesso Chocola stava in camera a leggere dei libri, non era eccellente a scuola ma era molto curiosa e trovava sollievo grazie alle nozioni nei libri. A volte veniva a casa Vanilla e rimaneva con lei. Per questa loro amicizia avevano messo un letto in più nella camera di Chocola apposta per quando veniva l'amica. Era un sollievo per il nonno sapere che erano molto legate, Chocola non doveva rimanere da sola, non aveva sorelle ne fratelli e i genitori non c'erano. Solo il nonno e lo zio erano la sua famiglia ma Chocola considerava Vanilla e sua zia la sua famiglia allargata.

ANGOLO AUTRICE
ciao a tutti. Ringrazio che legge questa storia. A prestissimo
Blu pen

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Capitolo 5
*** L'ora del racconto ***


Passò veloce il pomeriggio così anche la sera. Verso le dieci si presentò anche in casa lo zio che dopo aver svolto alcuni lavori al molo era tornato a casa stremato.

Una delle tradizioni che era sempre stata mantenuta era l'ora del racconto. La fatina doveva andare dal Nonno oppure dallo zio e raccontare cosa fosse successo quel giorno o quella settimana.

Essendo Daisy e Dufh gli esseri fatati della casa toccava a loro fare sempre il resoconto ma dato che andavano d'accordo le serate erano tranquille.

Daisy controllò un ultima volta che Chocola che dormisse o che almeno fosse a letto.

Salì le scale verso lo studiolo della casa in cui lavorava spesso lo zio.

Lo zio di Chocola era un uomo molto alto sui cinquant'anni. I suoi capelli erano rossi come quelli di Chocola ma con  gli occhi di un cremisi scuro, un rossiccio particolare che si abbinava ai suoi capelli e alla sua barba e i suoi baffi.

Un uomo saggio e molto responsabile, era a capo del consiglio e tutti sapevano fosse uno dei maghi più potenti dell'epoca, forse l’esatto contrario della nipotina in quanto a maturità. Infatti lo zio ,il famoso  Cornelio Matt Meilleur era una figura molto importante a Fairy Oak, quasi quanto Sue Mieux , la zia di Vanilla sorella del padre della ragazza. Anche questa donna era una strega potente che ora si occupava della nipote dal momento che la sorella si doveva occupare insieme a Matt del consiglio dei saggi. Era stata un'eccezzione quella di Candy, la madre di Vanilla. Non aveva rinuanciato ai poteri dando alla luce la figlia e aveva continuato il suo ruolo. Il motivo era oscuro a Chocola e Vanilla ma sicuramente il nonno lo sapeva.

Matt salutò la fata che entrava mentre il ranocchio era già comodamente seduto su un divanetto a mangiare un biscotto.

-allora possiamo dare inizio all'ora del racconto. Sono felice che questa sera ci siate entrambi miei cari amici.- Disse con voce profonda e amichevole lo stregone.

-cara Daisy, è successo qualcosa di nuovo a Chocola oggi?- chiese lo zio sedendosi su una poltrona.

-niente di che...siamo andati dai Mieux e dai Fox, a scuola ha litigato con Pirpenel.- disse tranquillamente come se fosse una storia ripetute tante volte.

-ancora, ma cosa gli ha fatto quella ragazzina?- disse ironico. Infondo sapeva che la sua antipatia era genetica.

-poi siamo tornate a casa, ha letto sempre il solito libro sugli arbusti che gli hai regalato e poi è scesa ad aiutare il nonno.-

-perciò niente di strano. Stamattina il nonno non ti aveva chiesto di tenere gli occhi aperti sopra Chocola?- disse Matt stupito che la fatina non avesse altro da raccontare.

Il mago fece accendere la luce con la magia. Era una magia da niente per un mago della luce. Era buffo che fosse un mago della luce. Nella sua famiglia non erano tutti maghi della luce. Infatti suo nonno era un mago del buio. Lui era un'eccezione anche se scavando nell’albero genealogico la magia della famiglia era stata ereditata dalla nonna, strega della luce che a sua volta derivava da una famiglia di maghi della luce. Perciò era logico che lui avesse preso dalla famiglia materna.

-ok...Dufh, hai qualcosa da raccontare?- chiese al ranocchio.

-ma lui non c'era oggi con noi, è stato assente tutta la giornata!- disse arrabbiata per la sua scomparsa.

-in realtà c'ero ma non mi sono fatto vedere.- disse allegro.

-ecco chi ci seguiva, lo dicevo che le mie antenne non sbagliano mai. -disse più a se che ai presenti.

-oggi ho seguito la ragazza. Come era stato notato ,Matt è confermato. Proprio come l'anno scorso. Chocola è ufficialmente una strega. Potete cominciare l'addestramento.- disse fiero della ragazza.

Lo zio si lasciò andare sulla poltrona spossato. Sua nipote una strega. Era naturale, se lo aspettava. Era genetico che ereditasse i poteri della famiglia.

Però sperava che quel momento non arrivasse, che rimanesse all'oscuro di tutto. Naturalmente Chocola sapeva cos'era la magia, sapeva che esisteva perchè era naturale nel villaggio. Però non aveva mai pensato a se stessa come una forza magica. Non sapeva neppure chi era la madre?

Era stato un cambiamento graduale che a causa della mancanza di aiuto dalla famiglia era avvenuto poco alla volta. Prima con piccoli avvenimenti strani poi con strani movimenti di oggetti ed infine dei piccoli voletti di oggetti. Azioni poco allarmanti ma che fin dal primo momento avevano reso gioiosa ed orgogliosa la famiglia ma anche spaventata.

-emm...sicuro che sia arrivato il momento?- disse lo zio.

-carissimo Matt. Non possiamo continuare ad aspettare, anche gli altri bambini adesso hanno ottenuto i poteri. Già da settimane Sue insiste nell'iniziare le lezioni. Chocola ha già pieno possesso dei poteri. Li ho osservati e credo che sia consapevole di essere magica. Però le manca l'istruzione adeguata. Non ci vorrà molto. Ha l'età giusta per imparare così come faceste voi alla sua età e come i vostri antenati prima di voi.- disse solenne il ranocchio.

-ho seguito oggi i movimenti della ragazza. E' logico che Vanilla abbia già una buona preparazione a governare i poteri ma non credo che si siano mai dichiarate su questo lato di loro stesse.-

-Però...-disse il ranocchio.

-però?- insistette lo zio.

-è strano che non noti come Vanilla nel quotidiano usi i suoi poteri. Vanilla è una strega della luce da molto tempo ormai. Saranno almeno sei mesi che ne è consapevole.- disse preoccupato. Era strano che Chocola non ci facesse caso alle magie della sua amica.

-emm...volete dire che cominciamo l'istruzione :è fantastico.- disse la fatina.

-è vero. Sono orgoglioso di mia nipote. Ma vorrei sapere che tipo di strega è. Del buio o della luce?

"sono felice che potrò seguirla in questo cammino. Sorella, tua figlia diventerà sicuramente uguale a me." pensò guardando il cielo stellato.

-adesso come glie lo diciamo?- chiese Dufh.

-em..aspettiamo domani e poi troveremo il modo appropriato per dirglielo. Però stiamo attenti a ciò che chiede. Non deve sapere adesso cosa successe, è troppo piccola per sapere la verità. Il pericolo non c'è da secoli e non deve aver dubbi su questo fatto.- disse congedando le creature fatate.

Angolo autrice

La trama credo che chi stia leggendo la sappia almeno in generale perciò forse è chiaro come proseguirà ma il bello sta nel capire come farò a integrare queste due realtà.

Non lo so nemmeno io perciò andiamo avanti e seguiamo insieme questa storia...sono già a a buon punto perciò non ho problemi di idee, è la prima volta che ho le idee così chiare nel postare. Ringrazio tantissimo chi legge e mi farebbe piacere se qualcuno commentasse perchè non ho idea se questa mia unione di storie sia andata a buon fine.

Al prossimo prestissimo aggiornamento.

Blu pen

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