Con el volviò a brillar

di _hilarity
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La scintilla ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



Prologo




11:00 Parco, Palermo (Buenos Aires)

 
Solitamente non sono una ragazza stressata. Ma da quando lavoro per Gente.. è come se non avessi più tempo per rilassarmi. E quelle rare volte che capita nessuno può disturbarmi. Oggi ho deciso di correre, per scaricare lo stress.
Ho sempre amato scrivere, alle elementari scrivevo favole sulle principesse. Anche se erano scadenti mio padre mi diceva sempre che sarei diventata una scrittrice. Lui mi appoggiava sempre, mi prendeva le mani e mi diceva di inseguire i miei sogni. A volte, quando finisco di scrivere gli articoli, riesco ancora a sentire la sua voce che mi dice “sono fiero di te Lali”.
Ero la sua lucciola, facevo brillare le sue sere buie, fino a quando in una notte di settembre un incidente d’auto me lo portò via. E da quel momento smisi di brillare, la mia luce si spense.
Avevo gli occhi lucidi, non era per il vento. Ogni volta che penso a lui sento una terribile nostalgia, mi si chiude lo stomaco e mi sento.. mi sento stupida. Se mi vedesse ora non sarebbe per niente felice; sconsolata, chiusa e con un lavoro che non mi piace affatto.
 
Un eco di voci catturò la mia attenzione, tolsi un’auricolare dall’orecchio e mi avvicinai lentamente alla folla, che era come impazzita. C’erano una cinquantina di ragazzine urlanti, che agitavano le braccia, si mettevano le mani nei capelli e sventolavano quaderni. Schiusi gli occhi e notai una coppia farsi strada tra la gente…



 

Ciaaaao questa è la prima storia che pubblico su efp :)
E' in sospeso da quest'estate ma mi sono decisa a pubblicarla, spero vi piaccia!! :D

- Ilaria

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Capitolo 2
*** La scintilla ***




 

Capitolo 1: La scintilla



11:00 Parco, Palermo (Buenos Aires)
 
Come descrivere quel formicolio che sentii nello stomaco? O quel brivido che piano piano si faceva strada lungo la mia schiena?
E dire che di persone famose ne avevo viste, anzi ne avevo a che fare praticamente ogni giorno!
Ma quando li vidi, camminare tra la folla, con quei sorrisi e quegli occhi così lucenti sentii un’improvvisa stretta allo stomaco, che mi costrinse a stringere forte le cuffiette dell’i-pood tra le mani.
Sapevo bene chi erano quei due ragazzi, così acclamati.
Peter Lanzani e Lucia Celasco, coppia del momento. Sono in cima alla lista delle coppie del 2010, e hanno ufficialmente confessato di stare insieme dal 2008. Dicono che è stata una scintilla a farli innamorare. Una scintilla. Come quella che mi ha appena colpito il cuore?
 
Mi avvicinai a loro, cauta e silenziosa; come se non volessi essere scoperta. Quando fui abbastanza vicina da vedere quel neo che lo distingueva da ogni altro ragazzo, qualcosa mi bloccò, il mio corpo s’irrigidì e ud una diapositiva di immagini mi annebbiariano la vista, riportandomi al passato in meno di un secondo..
 
[flashback]
 
(al telefono)
Lali: Redazione “Gente Argentina” buona sera, sono Mariana Esposito. Come posso aiutarla?
XX: Salve, è lei che ha scritto l’articolo uscito nell’ultimo numero su Peter Lanzani e Lucia Celasco?
Lali: Sì, ha bisogno di qualcosa signore?
Peter: Ci tenevo solo a dirle che io non ho tradito la mia ragazza con nessuna donna, la storia che lei ha scritto sul suo stupido articolo è completamente falsa, signorina. La prossima volta si informi prima di rischiare di rovinare la mia vita sentimentale, grazie
Lali: Peter Lanzani?
Peter: Juan Pedro, signorina. La saluto.
 
[fine flashback]
 
Al ricordare quelle parole e la sua voce alterata dalla rabbia feci qualche passo indietro. Era stato così freddo e distaccato. Sicuramente aveva visto una mia foto sul giornale e mi avrebbe riconosciuta, non volevo che mi vedesse. Mi sentivo ancora incredibilmente in colpa e non avrei sopportato una sua occhiata truce.
Iniziai a guardarmi intorno, constatai che stavano venendo nella mia direzione, corsi verso la folla e mi intrufolai fra la massa di ragazzine in estasi guadagnando anche qualche gomitata nello stomaco.
Era davvero incredibile; come potevano delle ragazzine così minute ed impacciate avere tanta forza?
I miei pensieri vennero offuscati da una ragazza piuttosto robusta che mi spinse in avanti facendomi ritrovare a terra dolorante e con un ginocchio sbucciato. Mi guardai intorno piuttosto confusa, al vedere una mano protesa verso di me, l’afferrai e quando mi ritrovai in posizione eretta sentii mancarmi l’aria.
 
Peter: Tutto bene signorina?
 
La sua espressione passò dal dispiacere, alla sorpresa, alla rabbia quando mi riconobbe. Possibile che combino solo casini??
 
Lali: Ehm.. sì.. io.. sto..
Lucia: Peter, dobbiamo andare!!
 
La mora che ci aveva fissato tutto il tempo prese il braccio a Peter, lui sobbalzò, come scottato da qualcosa.  Rimasi immobile, a fissarlo.  Ero stregata da quel ragazzo, dai suoi occhietti verdi, profondi e trasparenti e dal suo sorriso, un sorriso che purtroppo non era destinato a me.
Peter: Uh? Ah sì
 
Poi si girò verso di me, il suo sorriso si spense e gli occhi si ridussero a due fessure
 
Peter: Stia più attenta la prossima volta, signorina.
 
Lui prese la sua mano e in meno di un secondo si dileguarono  e con loro sparì anche la folla di ragazzine petulanti.
Ancora un po’ stordita ripresi la strada verso casa, desiderosa di una doccia fredda e una tisana rigenerante.
 
***
Non ho mai creduto ai colpi di fulmine, ne all’amore a prima vista o all’anima gemella. Ma oggi era successo qualcosa di strano e inspiegabile. Averlo visto dal vivo mi aveva mandato completamente in tilt, come può succedere una cosa simile con uno sconosciuto? E con una persona che addirittura ti odia?
Perché continuo a pensare al contatto della sua mano con la mia, al nostro intreccio di dita, di sguardi e al suo respiro sul mio viso..?
No no no no, basta Mariana. Non un’altra volta, no. Non puoi ricaderci, l’amore è solo una trappola dolorosa che ti tiene prigioniera fino allo sfinimento. L’amore non esiste, ne avevo la prova. Tutte le persone che ho amato erano destinate a sparire. Sì, perché io ho amato, ma mai abbastanza.
La prima persona di cui mi innamorai fu mio padre. Lui era l’uomo della mia vita, la mia anima gemella, il mio colpo di fulmine. Era il mio tutto.
Mi amava, era l’unica persona che mi amava veramente e che mi abbia mai amato veramente.
Lui mi leggeva le storie fino a che mi addormentavo, mi portava al cinema e in biblioteca, mi faceva volare in aria e mi baciava sulla fronte ogni volta che facevo i capricci.
Era il mio principe e senza di lui questo non è più un regno incantato, è solo un bosco oscuro e pieno di insidie. Da quel giorno la mia luce si spense, chissà cosa direbbe al vedere la sua lucciola che non brilla più.
Perderlo mi aveva spinta a trovare qualcuno da amare. Ciò di cui avevo bisogno non era qualcuno che mi amasse ma qualcuno da amare.
Ero sola; mia madre mi aveva abbandonata dopo la morte di mio padre. Non mi aveva mai voluto e l’idea di dovermi crescere da sola la disgustava, così all’età di dodici anni mi lasciò in un orfanotrofio.
Quando conobbi Alex, qualcosa cambiò. Lui era riuscito ad occupare il posto di mio padre, mi aveva fatta rivivere e per un intero anno pensai di essere tornata nel mio regno fantastico e di aver ritrovato il mio principe. Come potevo immaginare che tutto si sarebbe spezzato, un’altra volta?
Lui aveva semplicemente trovato una ragazza migliore di me. Non mi amava più e in un microsecondo ero nuovamente sola.
Non potevo ricaderci una terza volta. L’amore non era per me, l’avevo capito.
 
Una musichetta ovattata mi riportò al presente, velocemente uscii dalla doccia e mi avvolsi in un morbido asciugamano.
 
Lali: Pronto?
Luis: Mariana?
Lali: Dimmi Luis
Luis: Alla festa di sabato dovrai intervistare un paio di persone e poi scriverci un articolo, quindi prepara una decina di domande, d’accordo?
Lali: Ok, chi sono queste persone?
Luis: Lucia Celasco e Peter Lanzani
 
Oh, no. Non un’altra volta.



Eeeecco il primo capitolo, non è molto lungo, lo so e mi dispiace D:
Grazie comunque per le recensioni che mi avete lasciato, siete gentilissimi :3

-Ilaria

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