ciao, posso sedermi accanto a te e guardarti sorridere?

di callmemissmalik
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo. ***
Capitolo 2: *** nice to meet you. ***
Capitolo 3: *** all togheter. ***
Capitolo 4: *** i think i love you. ***
Capitolo 5: *** ehm..are you a leprachaun? ***
Capitolo 6: *** love and hate. ***
Capitolo 7: *** love or friendship? ***
Capitolo 8: *** shh, it's a secret. ***
Capitolo 9: *** to the infinity and beyond. ***
Capitolo 10: *** confessions. ***
Capitolo 11: *** holiday part I ***
Capitolo 12: *** holiday part II ***
Capitolo 13: *** pretty little liar. ***
Capitolo 14: *** The story of us. ***



Capitolo 1
*** prologo. ***


Chelsea dobbiamo parlarti”
I genitori della ragazza avevano una voce un po' fioca, Chelsea non li aveva mai visti così. Si sedettero al tavolo della sala da pranzo tutti e tre poi il padre cominciò a parlare.
Senti amore, dobbiamo dirti una cosa molto importante. Pochi giorni fa il direttore mi ha chiamato e mi ha offerto un nuovo lavoro, guadagnerei molto più di ora, solo che questo comporterebbe continui viaggi e una vita poco stabile”
La mamma iniziò a piangere. Chelsea ancora non capiva.
Beh vedi, io e tua madre abbiamo pensato che per farti continuare gli studi e per permetterti di vivere una vita tranquilla, potresti andare a vivere dalla zia Melany a Londra” Chelsea non sapeva cosa dire; all'inizio povrò a replicare:
Ma potrei comunque venire con voi...”
ma il padre: - “No, Chelsea abbiamo deciso così. Ti verremo a trovare ogni volta che potremo. Promesso”-. La ragazza si alzò di scatto e corse in camera. 

LA SETTIMANA SEGUENTE.

“Chelsea, hai tutto con te?”
“Si tutto mamma, tranquilla”
“Hai preso il telefono? e le pantofole?”
“Si mamma…”
“Oh e le …”
“Si mamma, tranquilla ho preso tutto”
“Bene... Oh abbracciami piccola!”
“Mi mancherai mamma”- Chelsea l'abbracciò fortissimo.

"Ultima chiamata per il volo 747 diretto a Londra, gli ultimi passeggeri sono pregati di recarsi all'imbarco"
“Su figliola è ora di partire” - il padre abbracciò Chelsea e le diede un bacio sulla fronte. L'accompagnarono entrambi fino all'imbarco. Chelsea li guardò, le scese una lacrima, l'hostess l'incitò a salire. Si sedette vicino al finestrino, cominciò a pensare. Si, dopotutto a Londra ci era andata miliardi di volte durante l'estate, aveva anche alcuni amici lì. Solo che questa volta era diverso, avrebbe vissuto in quella città per tutto l'anno, avrebbe frequentato anche una nuova scuola. Più ci pensava e più aveva paura. Così accese l' iPod e si addormentò.
“Su è ora di scendere, siamo arrivati”-. Chelsea aprì gli occhi e si ritrovò davanti il viso dell'hostess che l'aveva fatta salire in aereo. - “Siamo arrivati” - l'hostess le sorrise e Chelsea si alzò. Scesa dall'aereo la zia Melany la stava aspettando lì fuori. Era una donna intorno ai quarant'anni, aveva i capelli molto scuri e gli occhi color nocciola, sapeva benissimo come vestirsi in ogni occasione. Riusciva sempre a trasmettere allegria, difatti era un insegnante del liceo molto amata dai suoi alunni. Ma sua nipote non le assomigliava molto; chelsea era una ragazza di sedici anni un po' riservata, riusciva ad aprirsi solo con gente che conosceva davvero bene. Il suo aspetto rispecchiava molto il suo carattere aveva i capelli mossi di un color rossiccio e gli occhi verdi che tutti le invidiavano ma che lei nascondeva sotto un trucco davvero pesante, che non la valorizzava affatto.
La zia le andò incontro - “Ciao Chelsea, nipotina mia, come stai? immagino sarai stanchissima, ora andiamo a casa” - “ Si sono un po' un stanca zia, andiamo” .
Per tornare a casa presero la metropolitana e dopo due fermate erano già arrivate a San. Sloane; era questo il quartiere in cui Chelsea passava tutte le sue estati. La zia aveva una casa bellissima sempre così accogliente; lei viveva da sola, il marito era un pilota e stava spesso in giro per lavoro. Così le faceva piacere quando la sua nipotina veniva a trovarla.
“Ehi Chelsea, le valigie puoi metterle qui, non preoccuparti, stasera te le sistemo io, ora esci fuori che c'è una sorpresa per te.” - disse la zia sorridendo.
Chelsea non sapeva cosa potesse essere, ma era talmente curiosa che corse subito fuori. Davanti al cancello d'entrata trovò ad aspettarla April, la vicina di sua zia, ormai la conosceva da parecchi anni e le voleva un bene dell'anima, La ragazza aveva dei capelli lunghi e mossi di un color castano chiaro e i suoi occhi erano azzurri come il cielo, era una persona davvero affettuosa e solare, inoltre avevano la stessa età.

Chelsea era felicissima di rivederla così andò verso di lei e l’abbracciò -“Oh April, mi sei mancata così tanto! Come stai? Sei bellissima come sempre.”
Ciao Chelsea mi sei mancata tantissimo anche tu, appena ho saputo che venivi a vivere qui non ci potevo credere. Comunque vedo che ancora non ti sei decisa a mettere da parte tutto quel trucco, èh?!” - disse la ragazza ridendo.
April lo sai ormai questo fa parte di me!”-
Si lo so, lo so, vabè dai vieni a casa mia così puoi salutare anche Zayn” - disse April con entusiasmo, era davvero felice del fatto che Chelsea fosse venuta a vivere a Londra.
Zayn apri, sono io April!”. Zayn era il fratello maggiore di April, frequentava il liceo dove insegnava la zia Mel ed aveva ottimi voti, senza contare che era apprezzato da moltissime ragazze, difatti, non si può certo nascondere che era proprio un bel ragazzo; aveva gli occhi scuri scuri, un bel ciuffo all’insù e quel po’ di barba incolta che aumentava il suo fascino. Quel giorno oltretutto portava quella camicia a scacchi rossa che gli stava dannatamente bene.
Ciao Zayn!” - disse Chelsea.
Ciao Chelsea, come stai? Sono contento di vederti, ho saputo che rimarrai a vivere qui…”
Si, si resterò qui per tutto l’anno…” - disse Chelsea, si vedeva che sentiva già la mancanza dei suoi genitori.
April fece accomodare Chelsea in salone, le offrì un tè e cominciò subito a chiederle tutto quello che aveva fatto dall’ultima volta che si erano viste.
Nel frattempo Zayn era lì sul divano a messaggiare facendo finta di nulla, quando ad un tratto…
ZAYN, APRI SUBITO QUESTA MALEDETTA PORTA!” era una voce che veniva da fuori.
April e Zayn si guardarono, avevano già capito chi c’era al di là della porta a gridare come una pazza isterica e nessuno dei due sembrava intento ad aprire.
ZAYN, TE LO RIPETO PER L’ULTIMA VOLTA, APRI QUESTA PORTA OPPURE LA BUTTO GIU’!” - Zayn sbarrò gli occhi e corse subito ad aprire. Come avevano immaginato era proprio Sarah l’ex ragazza da Zayn. Lui l’aveva lasciata da circa 3 settimane, ma ,lei continuava a chiamare senza rassegnarsi diventando completamente isterica.
Sarah entrò furiosa in casa urlando verso Zayn. April stava ridendo a crepapelle mentre Chelsea guardava esterrefatta. Man mano che Sarah avanzava, Zayn indietreggiava finché non arrivò a toccare il muro con le spalle ritrovandosi Sarah ad un centimetro da lui. Lei cominciò a piangere mettendosi in ginocchio davanti a lui. Zayn era sbalordito ma allo stesso tempo confuso. April si alzò e andò verso di loro fece alzare Sarah che ormai aveva cominciato a dare i numeri e la fece uscire di casa. Una volta chiusa la porta..
Zayn, quella sta proprio messa male” - disse April ridendo. - “Sappi che questa è l’ultima volta che ti salvo da una situazione del genere”.


Bhe allora ci vediamo domani Ap, mi ha fatto davvero piacere rivederti, grazie a te stare qui a Londra non sarà poi tanto male, anzi forse potrebbe anche piacermi”.
ne sono davvero onorata, buonanotte bella”. - disse April sorridendo.
Le due ragazze si scambiarono un lungo abbraccio e poi Chelsea rientrò a casa della zia Mel. Era davvero stanca non vedeva l'ora di buttarsi sotto le coperte fortunatamente il giorno seguente sarebbe stato domenica questo per lei significava dormire fino a tardi rilassarsi, insomma era già proiettata ad una giornata di totale relax, peccato che qualcosa o per la precisione qualcuno aveva indirettamente intenzione di guastare i suoi piani. 

 

LA MATTINA SEGUENTE.
Driiiiiiiiiiiiiiiiin Driiiiiiiin
Chelsea dormiva beatamente quando il suono del campanello le entrò nelle orecchio fino a svegliarla. La ragazza guardò lo schermo del suo blackberry che la sera prima aveva lasciato sopra il comodino. Il display con l'orario segnava le nove: era davvero presto! Sentì delle voci provenire dal piano di sotto la sua maledettissima curiosità la spinse a scendere e così fece. Era ancora in pigiama o meglio indossava la larga felpa con il logo della sua vecchia scuola che lei usava sempre per dormire quando scesa in soggiorno si accorse che non era il postino, un vicino, o semplicemente la zia che era al telefono ma a parlare erano due ragazzi e per giunta carini. Il più alto era castano con dei capelli insolitamente lisci, probabilmente piastrati e indossava una maglia a righe blu e bianca con dei pantaloni rossi sulla spalla aveva una borsa che sembrava contenere dei libri, l'altro quello più basso aveva i capelli biondi chiarissimi due occhi azzurri davvero fantastici e.. cavolo si era accorto di lei e la stava fissando. La ragazza rimase immobile non sapeva che dire o che fare fortunatamente a salvarla da quella situazione imbarazzante arrivò la zia Melanie: “Oh tesoro, ti presento Louis e Niall, loro sono due studenti che vengono spesso qui da me per fare ripetizioni sai frequentano la stessa scuola dove ti ho iscritto”.

Chelsea era lì impalata e dopo qualche secondo sorrise e disse: “Beh piacere, io sono Chelsea”.
I due la fissarono e poi ricambiarono il sorriso e si presentarono a loro volta: “Ciao, io sono Louis piacere di conoscerti” - disse il ragazzo più alto. - “E invece come avrai intuito io sono Niall” - rispose l'altro.
- E brava zia Mel che fa venire ragazzi fighi come questi in casa - pensò Chelsea. Dopodiché si accorse di essere piuttosto impresentabile e quindi se ne tornò in camera con una scusa.
Un'ora dopo i due ragazzi erano già fuori avevano appena finito la loro lezione di matematica e avevano deciso di andare da starbucks per fare colazione.
“Ti dirò piccolo Niall” - disse Louis appoggiando una mano sulla testa dell'amico. - “quella ragazza non è niente male credo che dovrò al più presto conoscerla meglio”.
Niall che odiava vedere Louis pavoneggiarsi con lui lo guardò e gli rispose: “Sai che ti dico quella lì non è come quelle che ti fai di solito, è americana chissà quanti ragazzi meglio di te ha visto non credo cadrà ai tuoi piedi come le altre e poi dovresti smetterla di comportarti così a volte sei davvero crudele con le ragazze le usi e questo è davvero davvero cattivo da parte tua”.
Louis annuì al suo amico e replicò con un: “Oh Niall hai ragione ti prego sposami così vivremo per sempre felici e contenti”
Niall scoppiò a ridere, e quasi sputò il suo cappuccino in faccia all'amico.

 

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Capitolo 2
*** nice to meet you. ***


Anche a casa Payne tutto era pronto per il trasloco. La famiglia sarebbe andata a vivere a Londra, nella big city. Wendy, la figlia di sedici anni, la più piccola, era riuscita finalmente a realizzare il suo sogno: sarebbe andata a giocare a tennis a Wimbledon, si sarebbe allenata lì con i ragazzi più forti di tutta l’Inghilterra. "Sono fiero di te. Ho sempre desiderato che tu realizzassi i tuoi sogni e sappi che io ti starò sempre accanto e ti sosterrò sempre" le disse il fratello dandogli un bacio sulla guancia. Liam adorava la sua sorellina anzi era talmente protettivo nei suoi confronti che ogni volta che la vedeva con un ragazzo diventava gelosissimo e faceva sempre una bella ramanzina al bel capitato. I due fratelli erano davvero molto uniti e si assomigliavano moltissimo. Liam, appena diciottenne, aveva i capelli di un marrone chiaro,non troppo lunghi e molto mossi, gli occhi marroni, o come diceva Wendy marroni 'nocciolina' ed era davvero molto carino. Aveva una grossa voglia sul collo ma ormai nessuno ci faceva più caso; era dolcissimo, aveva un cuore d'oro e sopratutto per questo tutte le ragazze gli sbavavano dietro. Wendy aveva i capelli più chiari di suo fratello, erano molto lunghi e tutte le sue amiche avrebbero pagato per averli come lei perché erano mossi e leggeri, i suoi occhi erano molto scuri ma nelle giornate serene diventavano quasi grigi; era molto magra per tutto lo sport che faceva ed era abbastanza alta. Non aveva molti grilli per la testa: pensava solo al tennis e alle sue amiche. Non si truccava, era naturale e il suo modo di fare rispecchiava molto il suo carattere per questo tutti le volevano bene. Aveva deciso con i suoi genitori che si sarebbe lasciata sempre il week-end libero e che non avrebbe pensato solo al tennis, ma aveva comunque un po’ paura di trasferirsi a Londra, temeva che si sarebbe allontanata troppo dal suo compito e sapeva che non poteva deludere i suoi genitori perché avevano speso tutto per poter realizzare il suo sogno.
"Wendy è ora di partire, su dobbiamo fare in fretta, ho le ultime cosa da sistemare in negozio" disse la mamma. "Si, arrivo subitooo!" rispose wendy.
"Wendy hai preso il borsone? E il computer? Hai tutti i documenti?" le chiese il fartello.
"Liam ti pregooo non cominciare anche tu! Basta già la mamma a mettermi ansia." disse wendy afferrando le ultime cose. Liam non era molto entusiasta di partire, anche se avrebbe fatto di tutto per wendy. Però a Londra poteva finalmente rivedere Zayn. Si, infatti loro si conoscevano già da tempo avevano fatto diversi campi estivi insieme ed erano grandi amici. Wendy era al corrente della loro amicizia ma non aveva mai visto Zayn di persona e a dir la verità era davvero curiosa di conoscerlo.

LONDRA, NEXT DAY.
La famiglia Payne finalmente arrivò a Londra ma poichè era molto tardi andarono a dormire e decisero di sistemare le cose il giorno seguente. Era domenica mattina e avevano tutto il tempo per mettere a posto le proprie cose, ma prima preferirono andare nel nuovo negozio che la madre aveva deciso di aprire ad Oxford Street. La mamma di Wendy e Liam, nella città dove abitavano, aveva un negozio e aveva deciso di aprirne un altro a Londra per continuare la sua attività; si occupava di vestiti da sposa e sperava di riuscire ad avere successo anche lì a Londra. Il negozio era davvero molto grande, mancavano solamente i vestiti che sarebbero arrivati di lì a pochi giorni per l’inaugurazione.
"Mamma spero che tutto vada per il verso giusto e che tu possa avere tanta fortuna con questo nuovo negozio" le disse il ragazzo. Liam dimostrava sempre molto affetto nei confronti dei suoi familiari.
"Grazie Liam caro. Ma su ragazzi, ora andate pure a farvi un giro.. non vorrete mica restare tutto il giorno qui con noi! Londra è una città così bella". La madre aveva ragione così presero le loro cose e uscirono dal negozio. Liam aveva deciso di andare a trovare Zayn ma sua sorella non aveva molta voglia di uscire e così decise di tornarsene a casa a sistemare le ultime cose.
'Dling Dlong'
Zayn e April si guardarono un momento. April che stava finendo i compiti guardò il fratello e disse: "oddio Zayn spero che non sia un'altra tua ex dal cuore infranto!" il ragazzo sorrise ma poi si alzò in piedi e si diresse verso la porta dicendo: "ma no, sarà Chelsea che vuole uscire con te. sicuramente".
In realtà il ragazzo non sapeva che lì di fronte alla porta di casa sua c’era una meravigliosa e inaspettata sorpresa. Così quando aprì la porta...
"hey, ciao Malik!" Zayn non poteva crederci appena vide Liam gli saltò addosso e cominciò a sbaciucchiarlo su tutta la faccia. I due erano talmente amici che dicevano di essere ufficialmente sposati e anche se vivevano lontani, si amavano davvero molto!
"Oh mio caro Liam è stato questo il motivo per cui ti ho sposato, perché non finisci mai di stupirmi "
April che era ancora dentro a studiare, sentendo Zayn fece una faccia rassegnata ma simpatica come per dire: "mio fratello è completamente fuori di testa, proprio a me doveva capitare" ma infondo sapeva benissimo quanto fosse pazzoide ormai non si meravigliava più di nulla, gli voleva così bene!
Zayn fece accomodare Liam in casa, era entusiasta del suo arrivo e cominciò a riempirlo di domande.
Liam gli raccontò che sarebbero rimasti a vivevere a Londra e che sua madre aveva aperto il negozio.
" hey zayn, domenica prossima c'è l'inaugurazione del negozio di mamma. Ti va di venire? Puoi portare chi vuoi." disse Liam. " Zayn si girò verso April: " hei Ap ti va di venire dai che ci divertiamo! Comunque non vi ho ancora presentato! Lui è Liam, un mio caro amico del campo estivo." Ap si alzò e andò verso di loro. "Piacere io sono Liam" disse quel ragazzo dagli occhi meravigliosi. " Oh piacere io sono April , la sorella di Zayn. " rispose la ragazza sorridendo. Liam pensò subito che avesse un bellissimo sorriso e rimase fermo a stringerle la mano, come ipnotizzato dai quei suoi occhioni blu cielo per tipo tre minuti.
Dopo quell'attimo di silenzio un po' imbarazzante, intervenne Zayn " ehm...bene abbiamo fatto anche le presentazioni! Su Liam che ne dici di fare un giro? Ti porto a spasso per Londra amico mio! Vedari ti piacerà! Tu Ap che fai, vieni con noi?" disse Zayn aprendo la porta. " no, grazie ma devo finire di studiare e poi pensavo di andare a trovare Chelsea. Casomai se poi usciamo ti chiamo." rispose April, notando che Liam continuava a guardarla. "Ok allora a dopo" I tre si salutarono.
Una volta che April ebbe finito di fare i suoi compiti si preparò e andò da Chelsea. Le due avevano deciso di passare il pomeriggio insieme, April in particolare voleva portare l'amica in giro per Londra sperando così di distrarla dai suoi problemi. Erano appena scese dal taxi che le aveva lasciate in pieno centro, quando ad April squillò il telefono:
" Pronto, chi è? "
" indovina indovinello sono un ragazzo troppo bello, della scuola sono il migliore e per te un grande amore"
" Ciao harry!"
" senti Ap, non ho nulla da fare, ti va di uscire?"
" si, sono già in centro. C'è anche una mia amica con me, ti aspetto qua, fai presto!"
" ma io volevo stare solo con te e sbaciucchiarti tutta"
" harry non fare il cretino! Su vieni che ti aspetto qua!"
"ok capo, arrivo subito!"
Harry erail migliore amico di April ed erano legatissimi. Erano compagni di classe, entrambi facevano il terzo liceo e tra loro due era nata questa grande amicizia quando April iniziò a dargli una mano con i compiti. Harry era un ragazzo molto simpatico aveva dei ricci bruni meravigliosi e un sorriso che riusciva a tirarti su di morale anche quando eri triste. Voleva molto bene ad April e a volte era anche protettivo sei suoi confronti, tanto da far diventare geloso anche Zayn che teneva a suo sorella più di ogni altra cosa.
" Ehi Chelsea, questo pomeriggio non saremo da sole verrà anche Harry il mio migliore amico, vedrai è simpatico e poi è anche molto divertente aiuterà a distrarti" disse April sorridendo. "Si va bene, non c'è problema, anzi penso che mi faccia bene conoscere altre persone." rispose Chelsea ricambiando il sorriso.
" bene, brava Chelsea così mi piaci! Comunque dovrebbe arrivare a momenti sediamo qui intanto" Le due si appoggiarono su una panchina del viale e mentre aspettavano che arrivasse Harry, Chelsea le raccontò dell'incontro con i ragazzi che aveva visto quella mattina a casa di sua zia Mel.
" Sono davvero carini sai, soprattutto quello biondino. Sembra così dolce..! l'altro invece è più grande e molto più euforico." cominciò Chelsea. " Uh bene e dimmi... come si chiamano?" continuò April sempre più curiosa di sapere chi fossero quei due ragazzi. " Allora quello biondo mi sembra che si chiami Niall mentre l'altro... Louis, si Louis." - "Oddio non dirmi che a casa tua c'era Louis!?" disse April sorpresa. "si, si proprio lui ma perchè lo conosci?" rispose Chelsea sempre più interessata. " Si eccome se lo conosco, fa la mia stessa scuola è del quinto. È tipo un fuori di testa, ma molti dicono che sia simpatico. Ma non dargli tanto filo è uno che ci prova con tutte." - " Ma davvero?!" - " Si, certo. Conosco anche Niall, si hai ragione è molto dolce ci ho parlato qualche volta è amico di Harry.." - "HARRY?! CHI PARLA DI ME?" disse il ragazzo riccio che aveva appena saltato la panchina da dietro sedendosi accanto ad April e stampandole un bacio sulla guancia.
"Ciao Harry, nessuno parlava di te tranquillo. Comunque lei è Chelsea una mia amica che si è trasferita qui da poco." - "Oh piacere di conoscerti io sono il ragazzo di April" disse il ragazzo sfoggiando uno dei suoi splendidi sorrisi. " Harry non fare lo scemo lo sa benissimo che sei il mio migliore amico" replicò April che stava ridendo insieme a Chelsea: " Piacere idi conoscerti Harry" . Finite le presentazioni, April si ricordò di dover chiamare Zayn per avvisarlo di essere arrivata.
"Ehi Zayn sono qui in centro, con Harry e Chelsea, ci raggiungi te?"
"si va bene, adesso arrivo. Aspettatemi lì"
"va bene, ciao"
Dopo circa dieci minuti Zayn e Liam arrivarono...

 

 

 

MY SPACE__

Ciao a tutte ragazze, questo ovviamente è il secondo capitolo. Vi ringraziamo per le due recensioni sul capitolo precedente, come prima fanfiction siamo più che soddisfatte del vostro intervento.
Adesso finalmente la storia comincia ad evolversi, ma ancora siamo alle presentazioni...continuate a leggere vedrete che sarà pian piano sempre più ricca di colpi di scena! Lasciate un commento, consigli, critiche, ogni cosa che vi passa per la mente! vedere che c'è gente che legge quello che scriviamo ci rende davvero felici!

With love Betta, Chià ed Ale. xx

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Capitolo 3
*** all togheter. ***


Niall se ne stava sdraiato sul letto della sua stanza aspettando che Louis lo passasse a prendere per uscire. Aveva lo sguardo assente di chi è perdutamente pensieroso. Difatti la sua mente, il suo cervello, il suo cuore, persino il suo stomaco erano tutti concentrati su quella ragazza che aveva visto il giorno prima, Chelsea. Non la conosceva bene, ma aveva la sua immagine ben impressa dentro. Il suo sorriso era fantastico, i suoi occhi brillavano e lui era proprio nella merda. Louis sarebbe riuscito nel suo intento, l'avrebbe invitata ad uscire, ci sarebbe andato qualche volta e poi l'avrebbe messa da parte come faceva sempre con tutte le ragazze che le interessavano. E lui, Niall Horan povero sfigato, avrebbe osservato tutto senza fiatare, senza fare nulla e non avrebbe mai trovato il coraggio di parlare con Chelsea e magari provare lui a conoscerla meglio e riuscire a dirle quello che aveva pensato di lei appena l'aveva vista.
Nel frattempo, mentre Niall ragionava...
"Liam, lui è Harry" disse Zayn presentandogli il ragazzo che stava abbracciando sua sorella April.
"Piacere, io sono Liam" rispose guardandolo dall'alto al basso con aria sospetta. Liam anche se aveva conosciuto April da poco sperava davvero che lei gli mostrasse un minimo di attenzione.
"Piacere mio! Come puoi aver ben capito io sono il fidanza.."
"E zitto Harry!" lo interruppe April sorridendo e dandogli un colpo sulla spalla.
Zayn continuò.. " E lei è Chelsea un amica di April, si è appena trasferita qui a Londra"
"Piacere" rispose la ragazza facendo un sorriso.
"Oh piacere mio! Anch'io con la mia famiglia ci siamo da poco trasferiti qui, siamo arrivati ieri sera!" rispose Liam questa volta ricambiando piacevolmente il sorriso.
"Oh bene ora che abbiamo finito le presentazioni direi di andare a fare un bel giro, che ne dite?"
tutti erano d'accordo con l'idea di Zayn, così decisero di andare a vedere il Big Ben, visto che Liam non ci era mai stato. Chelsea stava parlando con Zayn raccontandogli tutto quello che aveva fatto in America, Liam invece era lì accanto a loro e guardava Harry che camminava davanti con April. Continuava a chiedersi se si frequentesse con lei così appena Chelsea si allontanò un attimo, chiese subito a Zayn spiegazioni.
" hey, senti amico, ma.. April no.. cioè voglio dire Harry..si insomma.."
" no Liam tranquillo Harry non è il fidanzato di Ap, è solo il suo migliore amico." lo interruppe Zayn che aveva già capito dove voleva andare a parare l'amico.
" Ah, meglio così.. cioè no, voglio dire, non che mi interessi. Era solo così per curiosità..." cercò di riprendersi Liam, soddisfatto dalla risposta che gli aveva dato Zayn.
"si, certo come no, pure curiosità immagino."
"ovviamente" disse Liam, voltando lo sguardo da un'altra parte.
Finalmente erano arrivati al Big Ben, Chelsea stava facendo delle foto, Harry colse l'occasione, prese in braccio April e le chiese di fargli una foto.
"Ehi Ap.. Io, te e il Big Ben romantico no?" disse Harry. April rise e gli diede un bacio sulla guancia, Chelsea scattò la foto. Liam che aveva assistito a tutta la scena si limitò a fare una smorfia, Zayn che l'aveva visto gli si avvicinò dicendo: "èè caro mio, io ti conosco. Proprio non ti va a genio questo Harry vero?"
" No ma che dici, credo solo che faccia un po' troppo lo spavaldo niente di più"
" mmm.. se lo dici tu." rispose Zayn con aria sospetta.
Era cominciato a farsi tardi così..
"Ehi ragazzi ho una bella idea perchè non ceniamo tutti insieme stasera, si insomma per festeggiare le nuove conoscenze! Che ne dite?" Propose Chelsea con entusiasmo.
"Per me è un ottima idea, venite tutti a casa nostra, tanto i nostri genitori stasera cenano fuori! Mangiamo una pizza e ci divertiamo che poi domani ricomincia scuola per tutti!" disse Zayn felice della proposta che era appena stata fatta.
" Ok deciso così allora. Io però mi porto anche mia sorella Wendy, va bene?" disse Liam.
" Certo nessun problema, così possiamo conoscerla tutti." rispose April sorridendo.
" Perfetto allora alle 20.30 a casa nostra." concluse Zayn.
Tutti presero un taxi e tornarono a casa per prepararsi per la cena. Erano le 19.30, quando a Zayn squillò il telefono:
" ehi Zayn, sono io Niall, sai sono un po' giù oggi.. che fai stasera?"
" Hai chiamato al momento giusto amico mio stasera io e Ap abbiamo organizzato una cena a casa nostra, c'è un po' di gente, dillo anche a Louis di venire!"
"Oh va benissimo, allora ci vediamo lì da te! Ciao, grazie Zayn!"
I due frequentavano la stessa classe al Liceo ma si conoscevano fin dai tempi dell'asilo ed erano molto amici.
Appena Zayn finì di parlare con Niall, corse in camera per prepararsi. Lui e April condividevano la stessa stanza, difatti la loro camera era enorme e d'inverno univano i letti e dormivano in un mega lettone matrimoniale, lo facevano fin da quand'erano piccoli e nessuno dei due aveva intenzione di interrompere la tradizione. April stava finendo di prepararsi in bagno e Zayn gli parlava da fuori la porta mentre anche lui si vestiva. "Ehi, simpatico Liam vero?" inziò il fratello cercando di attaccare discorso.
"Si, molto.. sembra un ragazzo davvero dolce" disse April tranquilla.
" Ah pensi che sia dolce?" rispose Zayn sempre più interessato a vedere come April rispondeva alle sue domande.
"Si, cioè non lo conosco ancora bene però, bo è una prima impressione..."
" Ah capisco e com'è, è carino?"
"Zayn come mai tutte queste domande su Liam? Mi nascondi qualcosa?" fece April aprendo la porta del bagno.
" Ma no, no era semplice curiosità.."
"Dimmi la verità Zayn, io lo riconosco quando mi dici le cavolate, non mi guardi mai negli occhi quando le dici."
" Ma no niente niente lascia stare era solo così per chiedere, sai comunque non lo avevi mai visto e volevo sapere cosa ne pensavi, tutto qui" cercò di riprendersi Zayn, cercando di convincere Ap.
"mm, va bene se lo dici tu..comunque si è moto carino" disse April con un sorrisetto chiudendo la porta dietro di se e dirigendosi verso l'armadio. Zayn conosceva bene quel sorriso April lo faceva solo in situazioni particolari e quindi poteva dire di essere molto entusiasta della sua risposta. I due finirono di prepararsi, Zayn indossava la sua felpa blu aperta che gli piaceva tanto e si era fatto il suo solito ciuffo all'insù. April si era davvero vestita bene quella sera, portava un cardigan corto con sotto una maglia nera, una minigonna di jeans le calze nere con una fantasia carina e i suoi iseparabili Ugg, aveva i capelli raccolti e si era truccata appena. " Ehi Zayn, anche stasera il tuo ciuffo è inpeccabile" disse April ridacchiando.
"Beh signorina" - fece Zayn prendendola sotto braccio e scendendo le scale insieme a lei – "devo dire che anche lei stasera è davvero perfetta"
"Oh com'è gentile stasera bell'uomo" continuò April ridendo, dirigendosi verso la porta ad aprire a chi aveva appena suonato. 

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Capitolo 4
*** i think i love you. ***


 

April aprì la porta e si trovò davanti un piuttosto depresso Niall e un alquanto iperattivo Louis.
Entrate ragazzi, siete i primi gli altri arriveranno a breve!” esclamò Zayn accogliendo in casa i due amici. April fece accomodare Louis e Niall in salotto poi andò da Zayn in cucina :” Hey, che ci fanno qui loro?” - “ Li ho invitati io, perchè c'è qualcosa che non và?” disse Zayn. “ No, no nulla” rispose April pensando alla reazione di Chelsea quando se li sarebbe trovati davanti e fece una faccia divertita immaginandosi la scena. Poi tornò in salotto e mentre Louis era impegnato a curiosare si avvicinò a Niall:
Qualcosa non và?” chiese la ragazza preoccupata. Niall sembrò cadere dalle nuvole e sorridendo a malapena mosse la testa in segno di negazione. Dopo poco qualcuno suonò di nuovo alla porta, stavolta dall'entrata spuntò la testolina rossa di Chelsea che mosse la mano salutando i ragazzi. Luois le si avvicinò e con sguardo malizioso disse:
Ehi ma io ti ho già vista, sei la nipote di Melanie, complimenti sei davvero bella stasera, ma devo ammettere che la maglia corta che portavi l'altra volta rendeva più giustizia di questi jeans alle tue gambe”. Chelsea arrossì e non sapendo che dire o che fare scoppiò a ridere cercando di nascondere il suo imbarazzo. Niall che osservava i due da lontano si sentì morire dentro e quasi sbiancò in volto, quelle maledette farfalle nello stomaco lo stavano facendo davvero star male. A salvare la situazione arrivò April che invitò tutti a sedersi sul divano. La ragazza aveva notato lo sguardo di Niall e aveva finalmente capito cosa celavano gli occhioni tristi del biondo, da sempre aveva un' innata capacità nel capire le persone e decise che avrebbe sostenuto Niall e l'avrebbe aiutato a confessare i suoi sentimenti. April per quanto era concentrata nei suoi pensieri non si accorse neppure dell'arrivo nell'atrio della casa dei fratelli Payne. Liam le mostrò il suo bellissimo sorriso e sua sorella avanzò verso di lei e disse:
Piacere io sono Wendy, grazie di avermi invitato stasera questi sono per dopo” detto questo porse ad April un piccolo pacchettino della pasticceria Testins che la ragazza poggiò sul tavolo della cucina.
Wendy quella sera aveva deciso di indossare un paio di jeans davvero molto stretti, una t-Shirt e sopra una giacca nera e come al solito aveva messo le sue Vans preferite. Anche Liam aveva dato una grande prova di stile aveva abbinato dei jeans scuri con un cardigan pesante a delle clark grigie e ovviamente come miglior accessorio aveva il suo fantastico sorriso. April si avvicinò poi al resto del gruppo seguita da Wendy: “Passiamo alle presentazioni” esclamò la ragazza “Io sono April e questi invece sono Chelsea, direttamente dagli USA, il mio migliore amico Harry, Niall e Louis e infine da qualche parte ci dovrebbe essere mio fratello Zayn ma credo sia nell'altra stanza con Liam”

“Sono davvero molto contenta di conoscervi mio fratello non ha fatto altro che parlare di voi da quando è tornato a casa per cambiarsi fino a quando non siamo arrivati qui davanti” rispose Wendy .
La ragazza si sentiva a suo agio anche se era nuova nel gruppo e non conosceva praticamente nessuno. Tutti sembravano molto simpatici adesso all'appello mancava solo Zayn l’amico di Liam. “Anche lui ci ha parlato molto di te! vieni in cucina con me ti faccio conoscere mio fratello” April sembrava averle letto nel pensiero
“Ehi hai conosciuto gli altri?” domandò Liam a sua sorella. Wendy annuì sorridendo a spostò la sua attenzione sull'altro ragazza che si trovava nella stanza
“Ciao io sono Zayn, Liam ti avrà sicuramente parlato di me” disse il bel moro. Wendy rimase molto colpita da quello sguardo, si sentì andare a fuoco le guance e iniziò a provare diverse sensazioni. Non le era mai successo di perdere così il controllo, lei era abituata a mantenere il sangue freddo, anche nel tennis era sempre riuscita a tenere la situazione sotto controllo con il suo temperamento, ma quel Malik l'aveva proprio fatta andare fuori di testa.
Dopo pochi minuti dalla cucina spuntò una testolina bionda
“Ehi ragazzi io ho fame” piagnucolò Niall. Nella stanza arrivarono anche gli altri e così tutti si accomodarono sul grande tavolo al centro della cucina e continuarono a chiacchierare per tutta la durata della cena.
April era stata molto attenta nel far sedere Niall vicino a Chelsea, ma ovviamente Louis era stato attentissimo a mettersi anche lui vicino alla ragazza, per “approfondire la conoscenza”. Harry invece l'aveva tortuarata fino allo sfinimento, amava darle fastidio e ogni tanto le stringeva la mano da sotto il tavolo si divertiva con poco, gli piaceva sentirsi anche se per finta il suo ragazzo e lei lo lasciava fare perchè gli voleva un gran bene.
Liam dal canto suo aveva osservato April ridere e scherzare con il suo amico Harry e aveva avvertito una strana morsa alla stomaco, certo ogni tanto buttava anche un'occhiata alla sua sorellina giusto per controllare che si stesse divertendo. La vedeva un po' stressata per via del tennis, si allenava ogni giorno e anche nella vecchia città questo non le aveva permesso di farsi degli amici.
Dopo aver mangiato, i ragazzi andarono in salotto. Erano appena le nove, avevano ancora qualche ora poi se ne sarebbero dovuti tornare a casa: il giorno seguente li aspettava una lunga mattinata di scuola.
“Potremmo guardare un bel film!” propose April
“No,non abbiamo film carini in casa e poi vederlo dal computer sarebbe impossibile, siamo in 8” replicò Zayn
“Bhe, allora propongo di giocare alla Wii” esclamò Louis “voi non lo sapete ma Zayn e Niall sono 2 ottimi cantanti”
Zayn abbasò lo sguardo e Niall diede un pizzicotto all'amico. Entrambi si vergognavano di cantare.
April osservò il fratello sorridendo e con qualche complimento lo convinse.
“Bene, le squadre sono queste: da parte ci saranno April, Liam, Harry e Niall; dall'altra io, Zayn, Wendy e la mia ragazza” disse Louis pronunciando con molta enfasi le ultime 3 parole che ovviamente si riferivano alla povera Chelsea.
“Oh, e chi le ha decise queste squadre?” replicò Niall che non riusciva a sopportare l'atteggiamento provocatorio di Louis.
“Oh andiamo Horan mano hai microfoni e non lamentarti” proseguì l'altro.
E così i ragazzi si sfidarono sulle note di Wonderwall degli Oasis, The one that got away di Katy Perry, Viva la vida dei Coldplay e altre innumerevoli canzoni.
C'è da dire che non tutti erano proprio bravissimi a cantarema comunque si divertirono molto, persino Wendy che conosceva gli altri da poche ore, aveva cantato senza imbarazzo e riso fino ad avere le lacrime agli occhi.
A fine serata una dopo l'altro i ragazzi se ne andarono, gli ultimi furono Liam e Wendy. Il ragazzo si offrì di aiutare April a dare una riordinata in cucina mentre Wendy e Zayn rimasero in salotto a chiacchierare.
April sciacquava i piatti e Liam li asciugava:
“Sai” cominciò April “Zayn non ama fare i lavori domestici e quando lui organizza le sue feste poi tocca sempre a me ripulire”
“Bhe invece in casa mia è l'opposto. Wendy quando torna dagli allenamenti è sempre parecchio stanca e stando i nostri genitori spesso fuori casa per lavoro sono io a prendermi cura di lei, mi imbarazza un po' dirlo ma ti confesso che spesso cucino anche “ rispose Liam
“Non hai di che vergognarti anzi...” April arrossì e concentrandosi sui piatti pronunciò una frase che lasciò entrambi senza parole “..sei molto dolce.”
Quelle parole accompagnarono Liam anche dopo essersene andato da casa Malik e non lo lasciarono neppure dormire in pace.

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Capitolo 5
*** ehm..are you a leprachaun? ***


Chelsea quella mattina si svegliò alle sette si fiondò sotto la doccia e dopo essersi asciguata e pettinata rientrò in camera dove si vestì velocemente: quello sarebbe stato il suo primo giorno di scuola a Londra, era un pò nervosa ma aveva già degli amici e questo la rassicurava molto. Indossò dei jeans scuri e stretti un paio di converse bianche e una maglietta blu larga che le lasciava un spalla leggermente scoperta. Probabilmente sarebbe morta di freddo, ma questo non le importava aveva scelto i vestiti la sera prima e ormai era troppo tardi per cambiarsi. Si passò una linea scura d'eyeliner sugli occhi e scese di sotto, lì la zia Mel era alle prese con la caffettiera che faceva un rumore pazzesco:
"Chelsea tesoro sto cercando di preparare la colazione ma come vedi sono in difficoltà e diavolo sono anche in ritardo."
La ragazza sorrise alla zia e dopo averla salutata con un bacio sulla guacia le disse:
"Mi fermo in un bar a prendermi un cappuccino e ora vai a prepararti e stai tranquilla, dovrei essere io quella agitata!"
Chelsea aveva chiuso la porta di casa dietro di sè e come avevano deciso in precedenza passò a prendere l'amica April. In casa Malik c'era una confusione pazzesca Zayn urlava disperato perchè non trovava la sua maglietta porta-fortuna e April si lamentava con sua madre per non averla svegliata prima, fortunatamente i due fratelli riuscirono a prepararsi in tempo.
Zayn trafficava come al solito con il cellulare ed April e Chelsea ridevano divertite immaginando un'altra ragazza disperata come Sarah che cercava in tutti i modi di farsi dare un appuntamento dal moro. Arrivati nei pressi del centro Zayn fece fermare le ragazze davanti ad una piccola villetta gialla, suonò il campanello e dopo pochi istanti uscì dal portoncino Niall. Il biondo arrossì violentemente alla vista di Chelsea e lanciò a Zayn una strana occhiata. La scuola era qualche quartiere più avanti di casa Horan, Niall aveva poco tempo doveva decidersi o parlava ora a Chelsea oppure doveva sperare in un'altra occasione. Si fece coraggio e cercando di trattenere tutte le sue emozioni disse:
"Ehi sai oggi pomeriggio verrò da tua zia, quindi ecco, magari, sai le cose che stò facendo io credo siano le stesse che devi fare te quindi, ecco, potremmo fare i compiti insieme!"
Chelsea osservò un pò il ragazzo, aveva un'espressione davvero strana, le guancie paonazze e la sua voce era buffissima, gli si avvicinò e guardandolo negli occhi rispose:
"Assomigli tantissimo ad un folletto!"
Zayn e April scoppiarono in una grandissima risata e Niall rimase un pò attonito, non sapeva se sentirsi offeso oppure no, a chiarire i suoi dubbi ci pensò la rossa che come se niente fosse aggiunse:
"A me piacciono molto i folletti, li trovo adorabili, mi fanno venire in mente il Natale e poi boh portano fortuna!"
Niall aggrottò le sopracciglia e poi fece comparire un grande sorriso sulla sua faccia.
"In un certo senzo quindi ti piaccio, cioè volevo dire mi trovi simpatico"
"Oh si certo sembri un tipo dolce e poi zia Mel dice che tu e Louis siete due ragazzi adorabili"
Louis, c'entrava sempre Louis pensò Niall tra sè e sè e poi come si dice quando parli del diavolo spuntano le corna e infatti:
"Ciao ragazzi, ciao rossssssa focosa" Louis si avvicinò al gruppo che ormai era arrivato di fronte alla scuola.

Niall si fece indietro e abbassò la testa, April accorgendosi della cosa cercò subito di rimediare: "Louis senti devo chiederti un favore vieni con me" April si portò via il ragazzo fece un occhiolino a Niall così da fargli capire che poteva tornare a parlare tranquillamente con Chelsea.

"Comunque non hai ancora risposto alla mia domanda.. studiamo insieme oggi pomeriggio?" si riprese Niall, sperando in una risposta positiva. "Certo! Mi farebbe molto piacere e poi studiare con un folletto dev'essere divertente!" sorrise Chelsea, Niall era un po' confuso ma preferì ricambiare il sorriso. Nel frattempo tutti erano entrati a scuola Niall e Zayn si erano diretti verso la propria classe, mentre Louis si era di nuovo appicciacato a Chelsea e April invece stava aspettando che Liam e Wendy arrivassero.

"Sentite io non ho ancora fatto colazione, questa scuola ha un bar vero?" chiese Chelsea.

"ovviamente schianto, se vuoi ti ci porto io" disse Louis con la sua solita spavalderia.

"ehm sarà meglio che venga anch'io" disse April preoccupata nel lasciare soli quei due. Arrivati al bar trovarono Wendy e Liam presi a chiedere informazioni su dove si trovassero le loro classi.

"Hey ciao ragazzi serve aiuto?" chiese April. " Si magari! non riusciamo a trovare la nostra classe" rispose Wendy contenta di vederli. "Venite con me vi accompagno io, lo so dov'è la vostra aula" disse Louis rivolgendosi a Chelsea e a Wendy. " Ad accompagnare Liam ci pensi tu Ap, ok?" continuò Louis. " si certo. Ti accompagno io Liam tanto te fai la stessa classe di Zayn e Niall giusto?" chiese la ragazza. "si, si fortunatamente mi hanno messo insieme a qualcuno che conosco" rispose Liam entusiasta.

Così i cinque si divesero Wendy e Chelsea andarono con Louis mentre Liam rimase solo con April.

"Strano, non ho ancora visto Harry di solito mi aspetta sempre al bar" disse April, mentre accompaganva Liam in classe. " Ah..ehm..si, Harry.. ma da quanto tempo vi conoscete?" continuò Liam. " Mah da moltissimo, ci conosciamo fin da quando eravamo piccoli, gli voglio un gran bene.. è molto importante per me" . In quello stesso istante dietro i due apparve Harry che con il suo solito euforismo; abbracciò April da dietro e le porse un sacchetto con un cornetto al cioccolato. "Oh grazie Harry, sei dolcissimo" disse April stampandogli un bacio sulla guancia. "scusami per il ritardo ma stamattina ho fatto tardi" si giustificò Harry per non essersi presentato al bar. "Oh non preoccuparti nessun problema" disse Ap sorridendo. Liam non sembrava così entusiasta del suo arrivo, ma cercò di non darlo a vedere. Nel frattempo quel playboy di Tomlinson accompognava le due ragazze tenendole entrambe sotto le sue braccia, Wendy e Chelsea si guardavano rassegnate nel vedere quanto si sentiva potente a portare a spasso due ragazze contemporaneamente e a pavoneggiarsi in tutta la scuola, ma per quella volta preferirono lasciarlo fare.

DIVERSE ORE DOPO.

Quel pomeriggio Niall era terribilmente nervoso erano appena le tre aveva mezz'ora di tempo per prepararsi poi sarebbe dovuto andare da Chelsea. Si fece una doccia e si cambiò prese la borsa con i libri e uscì. Tutte le volte che aveva suonato il campanello di quella casa lo aveva sempre fatto con molto disinteresse, ma quel giorno era diverso sarebbe entrato lì per un altro motivo, apparentemente forse il senso era lo stesso ma in realtà nella sua testa aveva in mente ben altro.
Venne scosso dai suoi pensieri da Chelsea che aprì sfoggiando un sorriso bellissimo e disse:
"Dai entra elfo, sò che sei una creatura magica e sono certa che grazie a te finalmente capirò qualcosa di matematica!"

Niall fece una grande risata e poi continuò:
"ma tua zia insegna matematica non è possibile! Se speri nelle mie doti magiche credo che dovrò darti una brutta notizia, mi dispiace ma hai qui di fronte uno che non ne combina mai una giusta!" esclamò Niall.
Nel frattempo i due erano entrati in cucina, Melanie non c'era quel giorno era rimasta a scuola anche nel pomeriggio e quindi nessuno li avrebbe disturbati. Passarono una mezz'oretta buona a cercare di studiare ma alla fine decisero di fare altro.
"Ehi rossa io ho fame!" disse Niall
"Speravo che me lo dicessi sto morendo di fame anche io, ma ti avverto ho già controllato prima e non ho trovato neppure una misera baretta di cioccolata!"
"Oh andiamo non posso crederci dovrà pur esserci qualcosa da mangiare"
E così cominciò una lunga caccia al tesoro che purtroppo però li lasciò a mani vuote.
"Và bene ho capito, Chelsea so cosa mangieremo ora, noi faremo una torta!" esclamò Niall.
"Io non sò cucinare nemmeno un piatto di pasta, mi spieghi come diavolo la facciamo una torta io e te?"
"Guarda abbiamo tutto quello che ci serve il cacao in polvere, il burro,le uova, la farina lo zucchero. Dai tanto fare una torta non può essere tanto difficile" disse Niall mentre la ragazza lo guardava dritto negli occhi.
Stava bene con lei, era riuscito ad essere se stesso aveva mantenuto il controllo della situazione ma forse ora che pensava a tutto questo e che aveva Chelsea davanti che lo fissava con qui suoi grandi occhi verdi, ecco forse ora aveva perso il controllo e si sentiva le guancie andare a fuoco.
"Cavolo biondo, ti senti male? Non hai proprio una bella cera, anzi sei sicuro di star bene?" disse Chelsea
"Ehi no, cioè sì insomma sto benissimo mettiamoci a fare 'sta torta su su!" disse spingendo la ragazza verso la cucina.
"Beeeene dunque adesso ci serve la ricetta, accendo il pc"
Così dicendo Chelsea salì nella sua stanza seguita da Niall:
"Ehi non c'era mica bisogno di seguirmi! Cos'è avevi paura che me ne andassi via e ti lasciassi solo soletto a pancia vuota?"
"Bhe si effettivamente sarei potuto restare di sotto ma mi andava di salire con te ok?" rispose Niall evidentemente imbarazzato
"folletto tu sei parecchio strano sai.."
Chelsea non finì la frase e fu distratta dal rumore del suo cellulare che le stava segnalando l'arrivo di un sms. Prese in mano il blackberry e aprì il messaggio:
- Ciao sono Louis, affacciati alla finestra -
Senza dire una parola si avviò verso la finestra e con sua grande sopresa vide Louis sotto casa sua davanti alla porta che sorridendo la salutava.
Niall era dietro di lei, la guardava sorridere rivolta verso Louis, sentiva gli occhi bruciare ma si trattenne e pensò velocemente ad una qualsiasi scusa per andarsene, non avrebbe sopportato vedere ancora una volta Chelsea e Louis insieme.
"Ehi scusa ma mi sono appena ricordato che avevo promesso a Malik di passare da lui oggi pomeriggio mi dispiace ma ora devo proprio scappare"
"Oh ti accompagno di sotto" disse Chelsea
Aprirono la porta e Niall uscì, salutò Louis di sfuggita e girato l'angolo suonò a casa Malik.
"Ehi April vai te, sono impegnato ora!" urlò Zayn dal piano di sopra
Sì certo, pensò April fra sè e sè, sistemarsi il ciuffo è un impegno improrogabile.
Aprì la porta e davanti si trovo Niall, aveva gli occhi lucidi, la faccia sconvolta e sembrava sul punto di scoppiare a piangere.
"Ma tu non dovevi essere da Chelsea ora?" domandò la ragazza.
"Bhe ecco" la voce di Nial era incrinita e di tanto in tanto si spezzava "è arrivato Louis, lei era felice, cazzo me ne sono andato, non ci riuscivo" urlò "non riuscivo a guardarlo provarci con lei, mi fà troppo stare male mi fà sentire una merda il modo in cui lei gli sorride" sbottò infine.
April non sapeva che dirgli riuscì solo ad abbracciarlo e lo lasciò calmare un pò. Si vedeva che soffriva ma di certo lei non poteva costringere Chelsea a stare con Niall; sta di fatto che voleva davvero che lui riuscisse a mettersi insieme alla sua amica.

NEL FRATTEMPO.
"Allora Tomlinson a cosa devo questa fantastica sorpresa?" chiese Chelsea
"Bhe sai passavo di qui e avevo voglia di vederti" rispose "adesso prendi il cappotto ti voglio portare a fare un giretto per Londra"
Così la ragazza afferrò la borsa ci infilò dentro il cellulare e andò via con Louis.
La portò da Starbucks per una cioccolata calda e poi all' Hide Park.
"Sai quando ero piccolo adoravo questo parco, ci venivo sempre con Niall e Zayn a giocare è immenso ed è il posto che preferisco di più in tutta Londra" le disse dopo essersi seduto accanto a lei su una panchina.
"E' davvero bello, hai ragione.." Chelsea si bloccò un attimo appena sentì il braccio di Louis circondarle le spalle, lo osservò inarcando le sopracciglia cercando di capire il motivo di quel gesto.
"Vieni, fà davvero freddo, sto congelando" sussurrò velocemente Louis che aveva notato l'espressione della ragazza e non sapeva più che pesci prendere.
Chelsea scoppiò a ridere e avvicinandosi pericolosamente al viso del ragazzo disse:
"Louis, Louis, Louis, pensi davvero che basti così poco per farmi cadere ai tuoi piedi? Andiamo sò che puoi impegnarti di più!"
Louis non credeva ai suoi occhi, quella era in assoluto la prima ragazza che aveva intuito il suo piano. Con le altre aveva sempre funzionato, prima una bella passeggiata poi all'Hide Park qualche parola dolce un abbraccio e il gioco era fatto, in poco tempo riusciva ad avere il completo controllo della ragazza in questione che usava finchè non si stancava. Gli tornarono un attimo in mente le parole che gli aveva detto Niall la prima volta che aveva conosciuto Chelsea da Melanie.
"Oh ma cioè che dici non capisco" farfugliò il moro
La ragazza gli si avvicinò tanto da lasciare pochi centimetri fra di loro, le loro fronti e i loro nasi si toccavano. Gli occhi verdi di lei scrutavano ogni singolo movimenti di quelli azzurri di lui.
Louis sentiva i battiti del cuore aumentare, le mani sudare e uno strano groppo in gola.
"Forza Lou dimmi cosa ti passa per la testa ti ascolto" sussurò la ragazza.
"Ok forse ho dato tutto un po' troppo per scontato credevo, ecco io credevo che sarebbe stato tutto piuttosto facile credevo che ti sarei piaciuto da subito" disse quasi involontariamente.
Chelsea si stacco si alzò dalla panchina e sorridendo rispose:
"Mi dispiace dovrai impegnarti di più se vuoi davvero cercare di piacermi, mi dispiace deluderti ma non sono una facile, anzi."
Detto questo la ragazza se ne andò lasciandolo solo e confuso. 

 

MY SPACE___

Hey ciao ragazze, grazie a tutte coloro che seguono la nostra storia! Mi raccomando recensite in tante noi continueremo a pubblicare capitoli. Ci dispiace non aver fatto lo speciale di Natale ma abbiamo iniziato troppo tardi :( Cooooomunque dite la verità ve l'aspettavate da Chelsea quell'improvvisata a Louis?! lui sicuramente no. Povero Niall invece è costretto a mettersi da parte, ma non nel sesto capitolo, diciamo che ci sarà un bel colpo di scena di quelli che sorprenderanno parecchio. Quuuuuindi continuate a leggere e lasciateci un commentino che ci fa sempre piacere.  with love Chià, Ale e Betta xx

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Capitolo 6
*** love and hate. ***


-Signore e signori siete tutti invitati all'innagurazione del negozio di abiti da sposa "Ellie Jourdain" che si terrà questo sabato alla "Maison des Artistes" a partire dalle ore diciotto e trenta - Monique Payne.
Erano appena le cinque ma le ragazze già erano pronte nonostante mancasse più di un'ora alla sfilata. Il camerino era pieno di modelle truccatrici e parrucchiere al capezzale della signora Monique Payne.
"Wendy tesoro sono davvero felice che tu e le tue amiche abbiate deciso di sfilare per me, ora andate a prendere i vostri vestiti nell'altra stanza e indossateli fra poco apriremo la passerella" sorrise Monique.
Le ragazze non se lo fecero ripetere due volte erano eccitatissime soprattutto April e Chelsea che erano del tutto nuove a quel tipo di ambiente.
"E come diavolo faccio a camminare su questi trampoli io?" domandò preoccupata Chelsea dopo essersi resa conto che le Loubotin che si era appena infilata erano davvero alte.
"Oh bhe non è difficile fai qualche prova, guarda in avanti tieni la schiena dritta e metti lentamente un piede davanti all'atro" così facendo Wendy iniziò a sfilare dimostrando di essere veramente aggraziata ed elegante persino con quattordici centimetri di tacco.
Nel frattempo Monique avvisò le ragazze di posizionarsi dietro la passarella, ormai era ora di cominciare.
Fuori seduti ad aspettare c'erano Liam, Harry, Zayn, Niall e Louis poichè anche loro erano stati invitati all'innagurazione.
La signora Payne aprì l'evento con un discorso dopodichè partì la musica e Wendy fu la prima ad uscire.
Aveva un lungo vestito color crema, con una gonna ampia di seta e chiffon, stretto in vita da un bustino con dei ricami di swarosky e legato dietro la schiena da un fiocco era l'abito più importante dell'intera collezione infatti la madre aveva deciso di presentarlo per primo.
Zayn osservò attentamente la ragazza:
"Cazzo s'è figa" gli sfuggì
"Eh?" domandò Liam
"Oh bhe ecco io, veramente belli questi vestiti disegnati da tua madre" cercò di dire Zayn.
Ovviamente a lui dell'abito importava ben poco e si era lasciato sfuggire ad alta voce quello che pensava di Wendy dimenticando completamente di avere proprio vicino il fratello.
La sfilata proseguì, le modelle erano davvero ragazze molto belle ma l'attenzione di tutti era concentrata sui vestiti, il negozio della signore Monique era davvero famoso e tutti si aspettavano grandi cose dalla sua nuova collezione.
Anche April uscì in passerella avvolta da un tubino color porpora e stretto che le stava d'incanto.
Infatti Harry e Liam sembravano proprio averlo notato, difatti appena la ragazza finì di sfilare..
"Scusatemi ma io devo andare a congratularmi con Ap, ieri era agitatissima al pensiero di dover sfilare davanti a tutta questa gente io cercavo di rassicurarla ma era tutto inutile diceva che sarebbe stato un fiasco, vado a dirle che si sbagliava e che è stata fantastica" disse Harry avvandosi verso il backstage.
Fu anche il turno di Chelsea che indossava un corto vestito color verde smeraldo, la ragazza temeva di cadere a causa dei tacchi ma grazie ai consigli di Wendy tutto andò bene e si guadagnò molti apllausi.
Niall la guardava con un espressione triste in volto, lei era bellissima ma non sarebbe mai stata sua.
"Figa la mia ragazza è Horan" esclamò Louis.
Il biondo era davvero stufo dell'atteggiamento dell'amico e alzando il tono della voce sbottò:
"Smettila, lei non è la tua ragazza"
"Oh ti sbagli, lei è la mia ragazza, l'ho anche già baciata se vuoi saperla tutta, insomma abbiamo fatto i fuochi d'artificio" rispose Louis ammiccando.
"Cosa stai dicendo?!" esclamò Zayn stupefatto.
"Già, lunedì l'ho portata all'Hyde Park ci siamo messi seduti su una panchina e ce la siamo spassata" disse Louis.
Niall non ci vedeva più dalla rabbia, sentiva gli occhi bruciare, si alzò di scatto dalla sedia e d'istinto dopo averlo alzato per il colletto della camicia che indossava tirò un pugno dritto in faccia a Louis che cadde a terra.
Tutto si svolse nel giro di pochi secondi, un minuto prima tutti erano tranquilli un minuto dopo Lou era a terra con il labbro sanguinante.
"Ma che ti è preso Horan?!" ringhiò Tomlinson.
"Vaffanculo!" urlò Niall prima di correre via.
Zayn si precipitò a vedere come stava Louis, Liam invece decise di andare ad avvisare April in modo da non far preoccupare troppo Chelsea che chiaramente era il motivo del litigio.
Nel frattempo nel backstage Harry si stava congratulando con la sua migliore amica.
"Piccola sei stata fantastica, questo vestito ti stà benissimo e tu.." disse il ragazzo avvicinandosi al volto di April "tu sei bellissima". Terminata la frase annullò definitivamente le distanze fra loro e le stampò un lungo bacio sulle labbra.
April non sapeva che fare, era lì immobile come una statua di sale, sentiva che avrebbe dovuto interrompere subito quel bacio, ma il suo corpo sembrava non voler rispondere ai suoi comandi.
Liam vagava disorientato nel backstage, era pieno di modelle ma di April nemmeno l'ombra, doveva sbrigarsi a trovarla o sarebbe successo un disastro di proporzioni enormi.
Riconobbe Harry girato di spalle, fece per avvicinarsi ma si accorse che stava baciando una ragazza di cui però non riusciva a vedere il volto.
Questa indossava un tubino color porpora e stretto, proprio come quello di April, il respiro gli si bloccò in gola sperava con tutto se stesso di sbagliarsi ma quando la ragazza si staccò da Harry la riconobbe chiaramente.
Non voleva essere visto così uscì velocemente dal backstage, e superato il cancello d'entrata del giardino della villa se ne andò.
April dopo essersi staccata da Harry lo guardò confusa, avrebbe voluto sentire una spiegazione che giustificasse il suo gesto ma fu distratta da Zayn:
"Ehi, correte Niall ha dato un pugno a Louis!"
I tre ritornarono da Tomlinson che si massaggiava la guancia dolorante.
"Mi spiegate che diavolo è successo?" urlò April.
"E io che ne sò, Horan è impazzitò" rispose Louis.
April seguita da Harry corse fuori a cercare Niall, sapeva come si sentiva, voleva stargli vicino, voleva capire che cosa lo aveva spinto a fare una cosa del genere.
Intanto Chelsea e Wendy che ormai avevano finito di sfilare andarono dai loro amici ma trovarono solo Louis e Zayn.
Quest'ultimo sapeva benissimo quello che sarebbe successo di lì a poco così prese Wendy per un braccio e la trascinò via, non voleva essere coinvolto in quella faccenda e poi voleva rimanere già da tempo solo con lei.
Chelsea intanto guardava la ferita che Louis aveva sul labbro, avrebbe voluto chiedere a qualcuno spiegazioni ma non c'era nessuno se n'erano tutti andati, il blackberry che teneva in borsa vibrò lei lo prese:
- Niall ha tirato un pugno a Louis. Non ti agitare ti spiego tutto stasera, sta tranquilla – Ap.
Chelsea, non sapeva cosa fare rimase lì con Louis in silenzio.
Harry e April si stavano dirigendo verso casa Horan. La ragazza abbracciava Niall cercando di rassicurarlo
"non preoccuparti è tutto a posto, si sistemerà tutto." - " Ap, io non volevo farlo, ma Louis continuava a provocarmi e non ho resistito scusami davvero." continuò il ragazzo facendosi uscire qualche lacrima. "Tranquillo, domani cercheremo di risolvere la situazione, vedrai che tutti capiranno"
"Ap, solo una cosa, non dire nulla a Chelsea voglio parlare io con lei, perfavore." April lo guardò diritto nei suoi occhioni blu colmi di lacrime e annuì abbracciandolo fortissimo. Una volta riaccompagnato Harry e Ap rimasero da soli. "ehm, buonanotte Harry è ora che vada si è fatto tardi" April pronunciò quelle parole senza guardarlo negli occhi e si voltò subito di scatto avviandosi verso casa. Harry rimase fermo immobile guardando la ragazza che pian piano si allontanava avrebbe voluto dirle un sacco di cose ma non gli uscivano le parole di bocca era bloccato completamente.

Nel frattempo..

- scusami Zayn per essere scappato via senza dire nulla, domani ti spiego tutto. Comunque potresti riaccompagnare Wendy a casa? - Liam.
Zayn avvicinandosi alla ragazza le disse: "senti, Liam mi ha detto che devo riaccompagnarti a casa, andiamo" così facendo i due si avviarono verso casa Payne.
"Mi potresti spiegare bene cos'è successo? Io non ci ho capito nulla!" chiese Wendy.
"Beh è un po' difficile da spiegare, diciamo che c'è stato un piccolo litigio fra Niall e Louis" rispose Zayn.
"Ah capisco, mi dispiace che la serata sia finita in questo modo e poi sembravano così amici" continuò la ragazza.
Era ormai tardi e i ragazzi erano quasi vicini a casa; Wendy continuava a tremare dal freddo, con tutto quel trambusto aveva dimenticato il cappotto all'innaugurazione. Zayn si tolse la giacca e l'appoggiò sulle spalle di Wendy stringendola a sè, la ragazza arrossì immediatamente e senza dire nulla avvicinò il capo al petto di Zayn. I due rimasero in silenzio finchè non arrivarono davanti il cancello di casa, Wendy si voltò verso il ragazzo ma per l'imbarazzo abbassò lo sguardo, lui con un sorriso dolce si avvicinò al suo viso lei alzò gli occhi, erano vicinissimi quando...
"Ehi Wendy, siete arr.." Liam aveva appena aperto la porta i due si staccarono immediatamente, Wendy corse subito verso suo fratello salutando velocemente Zayn: " ciao, ehm.. ci vediamo presto".
Liam aveva capito di aver interrotto qualcosa ma per non far sentire in imbarazzo sua sorella preferì non dirle nulla, salutò anche lui Zayn ringraziandolo per aver riportato a casa Wendy dopodichè rientrò in casa.

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Capitolo 7
*** love or friendship? ***


Mamma e papà,
wow mi sembra passata un'eternità da quando sono partita e invece sono qui a Londra solo da poche settimane. New York mi manca molto, ma qui sto bene, mi succedono un sacco di cose, ogni giorno è un'avventura. Mi piace addirittura la nuova scuola e mi sono anche fatta diversi amici. Sto bene con zia Mel, lei cerca di non farmi mancare nulla neppure il vostro affetto. Anche se l'Oceano Atlantico ci divide so che mi pensate almeno quanto vi penso io e che mi volete un gran bene.Vi ricordate che diceva la canzone del Re Leone che mi piaceva tanto e che vi ripetevo sempre?
Con orgoglio e lealtà siamo un'unica realtà e nessuno la spezzerà mai.
Ricordatevelo.
Un grande abbraccio, Chels.


Era domenica e quella mattina Chelsea si era svegliata un pò confusa per ciò che le era accaduto la sera prima e per distrarsi aveva deciso di scrivere una lettera ai suoi genitori che ormai non sentiva da tempo.
Dopo aver terminato mise il foglio in una busta che lasciò sulla scrivania dopodiche scese in cucina a fare colazione.
Zia Mel aveva preparato i pancake e seduta a tavola con lei sorseggiava il suo caffè
"Tesoro volevo avvertirti che tra poco verrà qui a fare ripetizioni Niall altrimenti succede come l'altra volta che appena sveglia ti trovi gente in casa dal nulla" disse Melanie
Chelsea quasi si strozzò con il pancake che stava mangiando, sbarrò gli occhi e dopo aver detto un veloce "scusa zia ma mi sono ricordata di avere un impegno stamattina" se ne andò.
Aprì la porta come una furia, stava per correre fuori quando sbattè contro qualcuno. Alzò gli occhi e si trovò davanti Niall.
La ragazza fece per andarsene ma lui la bloccò per il polso dicendole:
"Ehi aspetta ti prego voglio spiegarti come è andata ieri"
"Ok hai ragione aspetto che finisci di fare matematica e poi mi racconti quello che è successo" ribattè leggermente nervosa Chelsea.
Nel frattempo qualche isolato più avanti anche i fratelli Payne facevano colazione in soggiorno.
"A che ora hai l'allenamento oggi? domandò Liam
"A mezzogiorno quindi non mi aspettare per pranzo" rispose Wendy
Al contrario delle altre mattine i due erano piuttosto silenziosi, l'inaugurazione aveva portato diverse sorprese sia negative sia positive ed etrambi sembravano avere la testa piena di pensieri.
Wendy era felice ma allo stesso tempo un pò imbarazzata, Zayn si era dimostrato dolcissimo con lei stava quasi per baciarla, ne era sicura, ma poi Liam li aveva visti e lei era scappata via.
Forse sarebbe dovuta restare, avrebbe dovuto congedare il fratello con una scusa qualsiasi, perchè diavolo non ci aveva pensato prima? Ormai era troppo tardi. Sospirò e finì di bere la sua spremuta d'arancia.
Liam invece era a pezzi perchè aveva visto April ed Harry baciarsi. Lei non era la sua ragazza ma a lui comunque interessava anche se nessuno lo sapeva. Forse avrebbe dovuto parlarne con Zayn, il suo migliore amico, ma era impossibile dato che lui era il fratello di April. Poi gli tornò in mente l'altra scena a cui aveva assistito la sera prima: Zayn incollato a sua sorella Wendy.
Fisso per un attimo la ragazza che si trovava di fronte a lui era insolitamente distratta e silenziosa, per lui che la conosceva benissimo era evidente. Wendy era innamorata di Zayn Malik.

ONE HOUR LATER.
Dopo essere usciti di casa i due cominciarono a camminare senza una meta precisa entrambi sembravano agitati e nessuno dei due voleva decidersi a parlare finchè dopo essersi fermata di colpo la ragazza disse:
"Allora, perchè diavolo l'hai colpito?"
Niall si sentiva malissimo per ciò che aveva fatto la sera prima, Chelsea era visibilmente arrabbiata con lui e questo lo faceva stare peggio. Non riusciva a reggere il suo sgardo, ora sicuramente lei lo odiava e non gli avrebbe più rivolto parola. Non voleva e non doveva piangere davanti a lei così cercò ti cacciare indietro le lacrime che stavano per rigargli le guancie. Prese un bel respiro e cercò di dire qualcosa
"Ecco io, non volevo è stato un errore" sussurrò con voce tremante
"Niall, gli hai tirato un pugno, questo tu me lo chiami errore?" ribattè Chelsea alzando la voce
Forse era stata un pò troppo dura con lui ma quello era l'unico modo per riuscire a vederci chiaro in tutta quella storia. Il biondino davanti a lei non rispondeva si era ammutolito di colpo e sembrava stare davvero male. Aveva sbagliato l'aveva attaccato senza neppure dargli il tempo di spiegarsi e adesso si sentiva proprio una merda. Quella mattina si era svegliata con una tale confusione in testa e dopo aver scritto ai suoi si era sentita molto sola. Infondo sapeva che se la stava prendendo con lui solo perchè aveva bisogno di sfogarsi e non tanto per il pugno dato a Louis..
Niall alzò appena la testa, aveva gli occhi lucidi ormai era chiaro, Chelsea aveva proprio esagerato.
"Senti scusami adesso calmati sediamoci qui e raccontami per bene quello che è successo occhei?" disse la ragazza prendendogli la mano e cercando di calmarlo.
Niall annuì lentamente e sentì il cuore ricominciargli a battere sentendo la stretta della mano della ragazza sulla sua.
"Ieri all'innaugurazione Louis ha detto che tu erila sua ragazza" sussurrò
"Oh ma quello lo dice sempre lo fà apposta per vantarsi ma tutti sappiamo che non è vero" rispose Chelsea
"Sì ma il fatto è che lui mi ha raccontato quello che è succeso fra voi all'Hide Park e io lì non ci ho visto più e.." Niall non riuscì a terminare la frase a causa delle lacrime che avevano inizato a rigargli il viso.
Se c'era una cosa che Chelsea non sopportava era proprio vedere la gente così. La faceva sempre sentire triste e poi veniva da piangere anche a lei.
Non sapeva più che dire per calmarlo così lo strinse a se in un abbraccio, riuscì a sentire che tremava un pò e il suo respiro era irregolare.
Niall dal canto suo non si sarebbe mai aspetto un gesto del genere da Chelsea.
Rimasero attaccati per qualche minuto finchè la ragazza alzando la testa gli sussurò:
"Non so che diavolo ti abbia raccontato Louis, ma sappi che fra di noi non è successo niente"
Niall le sorrise.

NEL FRATTEMPO.
"Buongiorno dormigliona!" disse Zayn alla sorella ancora avvolta dalle coperte calde.
"Zaaaaayn, è ancora presto lasciamo dormire, su!" replicò Ap che infastidita dalla luce che usciva dalla finestra mise la testa sotto il cuscino.

"Presto?! Ma se sono le undici!" continuò Zayn sedendosi nel letto accanto alla bella addormentata.

"Senti caro mio ho capito che sei ancora euforico per l'uscita con Wendy di ieri sera, ma lascia stare una povera ragazza che ha dovuto subirsi i pianti di un ragazzo innamorato!" disse Ap lasciando sorpreso il bel moro. Come al solito sua sorella aveva capito tutto, era riuscita anche quella volta a centrare benissimo la situazione, in effetti la sera prima Zayn era stato davvero bene con Wendy e sarebbe stato ancora meglio se Liam non li avesse interrotti.
"senti ma invece di pensare a quello che ho fatto io con Wendy perchè non pensi a quello che è successo a Liam visto che è scappato via senza dire niente a nessuno?" disse Zayn cercando di cambiare discorso prima che Ap cominciasse a fare domande. La ragazza tolse subito il cuscino dalla faccia e si sedè accanto a Zayn "non lo so...perchè che gli è successo? si è sentito male? oddio sta bene vero?"
"si si sta bene tranquilla, non credevo ti interessasse così tanto la salute di Liam" April arrossì violentemente e si rimise dentro al letto.
"Ma no, no ero solamente preoccupata che gli fosse successo qualcosa di brutto tutto qua" rispose la ragazza.

Quella mattina c'era qualcosa di strano nell'aria, tutti custodivano gelosamente segreti incofessabili che sembravano essere la causa dello strano comportamente di ognuno.

"Allora ti sei calmato finalmente!" disse Chelsea sospirando
"Già" ribattè Niall ancora un pò imbrazzato
"Adesso che ti ho trattato bene... ti prego dammi la pentola d'oro!" continuò la ragazza ridendo
Non voleva più continuare a chiedergli dell'innagurazione l'aveva fatto stare troppo male avrebbe fatto finta di niente e ne avrebbe parlato in seguito con April
"Oh si non solo, ti porterò sull'isola che non c'è dopodichè ti farò anche vedere l'entrata per Narnia nascosta nel mio armadio"
Niall aveva iniziato a ridere in un modo buffissimo e Chelsea lo guardava stupita, non aveva mai notato quanto fosse bello il suo sorriso e i suoi occhioni azzurri con quello sguardo da cucciolo.
"Ho fame ti và di andare a fare pranzo da Nandos?" disse il biondino di punto in bianco.
"Porca vacca ma te hai sempre fame!"
Chelsea sentì il suo cellulare squillare così lo prese e rispose
"hey Chels sono April hai impegni per oggi pomeriggio?"
"No perchè?"
"Bene allora vieni a casa mia verso le quettro ci vediamo un film io te Zayn, Wendy, Liam e Niall"
"Emh ma Harry e Louis?"
"Sai Louis con tutto quel trambusto di ieri pensavo non fosse il caso di invitarlo e.. Harry....aveva degli impegni a dopo ciao"
April aveva riattaccato senza dare tempo all'amica di fare altre domande.
Chelsea rimase un pò stupita dall'attegiamento dell'amica ma non se ne preoccupò troppo e si diresse a fare pranzo con il biondino.

Wendy sembrava una scheggia sul campo da tennis, colpiva la pallina con il massimo della sua forza e ogni volta la mandava dall'altra parte con un movimento veloce della racchetta.
Quello era lo sport che più amava, gli aveva dedicato gran parte della sua vita e dal tennis aveva ricevuto anche grandi soddisfazioni.
Cercava di concentrarsi sul suo allenamento ma era inutile, Zayn era lì in agguato nella sua testa e tutte le sue idee si affolavano invano su di lui.
Il tempo volò velocemente e il suo allenatore le fece cenno di smettere, prese le cose che aveva lasciato in panchina e si diresse negli spogliatoi.
Notò che sullo schermo del suo i-phone c'era il segnale di un messaggio così lesse velocemente:
Ehi Wendy, oggi verrano i ragazzi a vedere un film da noi, siete invitati anche te e tuo fratello Liam, ci vediamo verso le quattro. -Zayn
Ributtò il cellulare nel borsone e aprì l'acqua della doccia, si prospettava essere una lunga giornata.

Harry aveva passato l'intera mattinata a letto, era stravolto e non era riuscito a chiudere occhio per tutta la notte. Ripensava al bacio dato ad April e al modo in cui aveva reagito la ragazza. Non aveva resistito ormai da tempo voleva confessarle i suoi sentimenti ma non ne aveva mai avuto il coraggio temava di rovinare la loro bellissima amicizia. Forse adesso la sua paura era divenuta una triste realtà.
Provò a chiamarla ma il cellulare squillava a vuoto, probabilmente era ancora sconvolta, lui però aveva bisogno di parlarle e di farle capire i suoi sentimenti, non voleva più aspettare.


"Sono a casa!" urlò Wendy dopo aver appoggiato le chiavi sul mobiletto all'entrata
Liam era in cucina e stava apparecchiando la tavola.
"Ehi ti avevo detto di non aspettarmi per pranzo, sono quasi le due e tu starai morendo di fame a quest'ora. Dio Liam avresti dovuto mangiare prima da solo!" disse la ragazza guardando il fratello con le stoviglie in mano.
"Sai come sono fatto no? Io mi preoccupo per te e non c'è nessun modo per cambiarmi, accettalo" rispose l'altro con il suo solito tono pacato e gentile.
Wendy guardò il fratello amorevolmente poi si ricordò del messaggio:
"Ah dimenticavo, prima ho ricevuto un sms da parte di Zayn"
"E che cosa voleva?" domandò Liam subito sulla difensiva
"Ci ha invitati a vedere un film alle quattro a casa sua credo ci saranno anche gli altri" rispose la ragazza
Liam non era proprio entusiasta di rivedere April e Harry dopo la scena a cui aveva assistito la sera prima all'inaugurazione, ma non poteva lasciare andare da sola la sorella; doveva controllare l'evolversi della situazione creatasi con Zayn: l'ultima cosa che voleva era veder soffrire proprio la sua Wendy.
"Per me è occhei, ora però mangiamo senno si fredda tutto" rispose cercando di tenere un tono il più tranquillo possibile.

Chelsea e Niall erano appena usciti da Nandos dove avevano da poco finito di mangiare
"Allora come ti è sembrato il cibo?" domandò il ragazzo
"Era tutto davvero buonissimo! Però mi sento strapiena ho mangiato tantissimo" esclamò Chelsea
Niall si guardò un attimo in giro e poi sorridendo le disse:
"Vieni ti porto in un posto che si trova qui vicino, però dobbiamo sbrigarci senno chiude"
Così dicendo prese la mano di Chelsea e iniziò a correre.
"Ehi dove mi porti!" urlò la ragazza col fiato corto
Arrivarono di fronte al London Eye e dopo aver pagato il biglietto salirono sull'enorme ruota panoramica.
"Ah ma allora era qui che volevi portarmi!" disse Chelsea col fiatone
"Sì è un posto bellissimo anche se io soffro di vertigini e per me è una tortura stare qui sopra trovo che questo qui sia il miglior panorama del mondo" replicò il ragazzo guardando oltre il vetro della cabina
Era davvero bellissimo e gli stava ancora stringendo la mano, Chelsea rimase a fissarlo imbambolata il suo cuore iniziò a battere sempre più veloce, conosceva bene quella sensazione.
Niall si voltò a guardare la ragazza che non gli staccava gli occhi di dosso, quello era il suo momento, o ora o mai più, quando gli sarebbe più capitata un occasione del genere?
Avvicinò lentamente la sua testa a quella di Chelsea chiuse gli occhi e le stampò un lungo bacio sulle labbra.
In quel momento si sentì la persona più felice del mondo e quei pochi secondi sembrarono un'eternità.
Si staccarono entrambi lentamente e Chelsea sorridendo gli disse:
"Niall, scommetto che questa è la magia più bella che tu abbia mai fatto in tutta la tua carriera da elfo" 


MY SPACE____
Ciao a tutte! ecco qua il settimo capitolo, ci sono diverse novità èh?!
Ve l'aspettavate il gran finale di Niall?! che dolci che sono Chelsea e il piccolo folletto :3 
Comunquee ancora non si sa bene se sboccerà l'amore fra Zayn e Wendy, ma c'è un'altra cosa che preoccupa tutti chi sceglierà April?!
Liam o Harry? voi cosa preferite? lasciate un commento e fateci sapere come la pensate, che a noi ci fa sempre un gran piacere :) 
with love Chià, Ale e Betta xx

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Capitolo 8
*** shh, it's a secret. ***


I fratelli Payne erano davanti alla porta di casa Malik, entrambi sembravano titubanti e nessuno voleva decidersi a bussare. Liam sospirò e di mala voglia suonò il campanello, dopo qualche giro di chiavi il portone si aprì e comparve Zayn che li invitò ad entrare sorridendo raggiante.
"Ciao ragazzi, accomodatevi!" disse April spuntando dal salotto.
Nel giro di pochi minuti erano già tutti seduti sul grande divano di fronte alla tv, adesso mancavano solo Niall e Chelsea.

"Dai Chelsea corri siamo in ritardo!" urlava Niall tirando per un braccio la ragazza
"Oggi mi hai fatto fare di corsa il giro di tutta Londra, ti prego sono stanchissima rallenta tanto siamo quasi arrivati" replicò l'altra appoggiandosi le mani sulle ginocchia.
Svoltarono a destra, attraversarono la strada e si trovarono davanti alla casa dei loro amici.
"Bene, e ora?" domandò Niall.
"E ora cosa?" rispose Chelsea non capendo a cosa si riferisse l'altro.
"Cosa diremo ad Ap, Zayn, Wendy e Liam e sopratutto cosa diremo a Louis!
Chelsea ancora non ci arrivava eppure al biondino sembrava così evidente.
"Quel bacio per te cos'è significato?" disse il ragazzo tutto d'un fiato.
"Un bacio può significare tante cose.." attaccò vaga la rossa "può significare tutto o niente insomma può essere l'inizio di una storia oppure no." finì la frase scandendo bene le ultime parole.
Chelsea in quel momento si stava divertendo come una pazza, leggeva il terrore negli occhi azzurri di Niall, per lei era ovvio l'interesse che provava nei suoi confronti, ma forse lui non se ne era reso conto.
"Per te cos'è significato?" domandò poi sempre tenendolo sulle spine
Il biondino deglutì, subito dopo prese un bel respiro e:
"Per me significa che ti amo da quando ti ho visto a casa di tua zia e che ogni volta che tu e Louis stavate insieme e lui ci provava io mi sentivo una merda e semplicemente che ho sempre sognato che tu fossi la mia ragazza ma non ho mai avuto il coraggio di dirtelo, ma bhe.. ora penso di averlo appena fatto" sputò senza neppure fermarsi per riprendere fiato
Chelsea rimase in silenzio poi ricominciò lentamente a parlare:
"Non mi sono mai accorta di niente, avresti dovuto dirmelo subito"
"Vedi il fatto è che io credo di non essere abbastanza... come Louis ecco! Lui è considerato da tutti un figo, ha schiere di ragazze che gli sbavano dietro, e invece io... io non mi sento bello come lui anzi mi sento proprio un cesso. E quando sei arrivata ho pensato che ti saresti aggiunta anche tu alla sua vasta collezione di ragazze usa e getta."
La rossa lo ribaciò di nuovo, quello era il suo modo per dirgli che lo amava anche lei, ma forse era troppo orgogliosa per confessargli una cosa del genere così su due piedi, Niall rimase stretto a lei e la sentì sussurargli piano all'orrecchio la frase più bella che avesse mai potuto pronunciare:
"Oggi è meglio non dire niente agli altri, lasciamo passare qualche giorno, per adesso l'importante è quello che proviano dentro, io e te, che come avrai capito, è il motivo per il quale i nostri cuori stanno battendo fortissimo tanto che riusciamo a sentirli a vicenda"

Gli invitati ormai erano arrivati a casa Malik, gli ultimi furono Chelsea e Niall. Zayn mise il film e ognuno si accomodò ,chi per terra chi sul divano. Circa un'ora dopo tutti erano presi dalla storia quando squillò il telefono di Zayn:
"Ehi ciao Malik, Chelsea è lì da voi?" Era Louis che non sapeva nulla della serata film organizzata da Ap.
"ciao Louis!" Chelsea e Ap si alzarono di scatto e cominciarono a gesticolare verso Zayn.
Il ragazzo non capiva.. "Ehm Chelsea.." Le ragazze sillabavano: "NO, NO, NO" cercando di farsi capire da Zayn e allo stesso tempo di non farsi sentire dall'altra parte del telefono da Louis.
Zayn finalmente capì: "no Chelsea non è qui, forse è in giro"
"ok grazie amico, ci sentiamo, ciao" Louis riattaccò.
April si buttò sul divano facendo un sospiro di sollievo, tutti guardavano a scena confusi.
Zayn guardò la sorella: "Ora voglio una buona ragione per cui io abbia dovuto mentire"
"Sai con tutto il trambusto di ieri non mi sembrava il caso invitare Louis e Harry" replicò Ap.
"Harry ?! che centra Harry?!" disse Zayn.
April sbiancò, non sapeva cosa rispondere e non poteva contare neanche sull'aiuto di Chelsea visto che non sapeva niente del bacio della sera precedente tra lei e Harry.
"ehm.. Harry aveva un impegno oggi, quindi non è potuto venire" cercò di riprendersi la ragazza.
"un impegno? Strano Harry non si perde mai un pomeriggio con te.." continuò Zayn che non era affatto convinto della risposta che aveva ricevuto.
"ma che dici Zayn! E poi se aveva un impegno aveva un impegno su continuiamo a vedere il film.."
Zayn sapeva che Ap stava metendo ma preferì non continuare c'era troppa gente. Liam guardava Ap lui sapeva benissimo perchè Harry non era venuto e non era certo per un impegno.

Il film era finito ormai da un pezzo e i ragazzi erano rimasti a chiacchierare seduti sul grande divano del salotto. Era evidente che qualcosa non andava, dopo la telefonata di Louis, Zayn era rimasto un po' sulle sue e di tanto in tanto scrutava il volto di sua sorella cercando di capire cosa avesse combinato, April dal canto suo non aveva confidato ancora a nessuno ciò che le era successo all'inaugurazione e prima pronunciando il nome di Harry si era smascherata da sola. Wendy invece non aveva prestato affatto attenzione al film, il suo sguardo era sempre rivolto verso Zayn, e il silenzio di quest'ultimo l'aveva fatta preoccupare. Anche Liam sembrava essere nervoso, non aveva rivolto parola quasi a nessuno per tutto il pomeriggio infine Chelsea e Niall ormai iniziavano a sentirsi di troppo. I due ragazzi erano chiaramente all'oscuro dei problemi che attanagliavano Zayn, Wendy, Liam e April e l'atmosfera che si era creata in quel salotto cominciava ad essere insostenibile per loro e decisero così di andarsene con una scusa qualsiasi:
Emh Ap, stasera torna lo zio Sam per cena quindi ora è meglio che vada a casa” disse Chelsea
Ecco a dire il vero anche io devo andarmene, ho promesso alla mamma che sarei passato... a fare la spesa” farfugliò il biondino. La rossa accanto a lui gli tirò una gomitata nel fianco che lo fece sussultare, la sua scusa era davvero pietosa.
Dopo aver lasciato l'appartamento Niall accompagnò la ragazza fin davanti al cancello della sua abitazione e rimase lì un po' a parlare con lei.
Erano rimasti solo i fratelli Payne a casa Malik, Zayn era seduto accanto a Wendy e sottovoce le disse:
"hey ti va di andare a fare un giro, io e te da soli?" Wendy arrosì ma desiderava con tuta se stessa restare un po' da sola con Zayn e senza che nessuno li interrompesse, così annuì.
"Hey ragazzi noi andiamo a fare un giretto torniamo fra un po'" disse Zayn avvicinandosi alla porta insieme alla ragazza.
"Va bene veniamo anche n.." Liam venne subito interrotto da Ap "Shhh, va bene vi aspettiamo qui non fate tanto tardi!"
Wendy e Zayn uscirono lasciando i due da soli in casa.
"Tranquillo, non succederà nulla, Zayn è un ragazo responsabile lo sai e anche Wendy lo è" cominciò Ap.
" si lo so, lo so, voglio solo che lei sia felice.." continuò Liam.
"Ma lei lo è! Come non potrebbe esserlo con un fratello così?" April si alzò dal divano e andò in cucina.
Liam rimase seduto un istante poi raggiunse la ragazza nella stanza.
"Hey che ne dici di cucinare qualcosa?" chiese Ap.
Liam nnuì e mentre i due prendevano gli ingredienti..

"non sono mai stata qui" disse Wendy.
"certo questo è un posto segreto che conosco solo in pochi" rispose il moro.
"è davvero bellissimo" continuò la ragazza guardandosi intorno.
"Sono contento che ti piaccia vengo spesso qui" rispose Zayn.
L'aveva portata in un parco bellissimo non era molto conosciuto poichè si trovava in una zona di Londra non frequentata, ma c'era comunque un atmosfera davvero incantevole.
"Sei la prima ragazza che porto qui, vabè a parte April.." la ragazza sorrise "è una cosa davvero dolce"
Zayn fece un sorriso meraviglioso di quelli che avrebbe fatto svenire chiunque "beh allora questo sarà il nostro posto segreto"

LA SERA STESSA.
Zayn e April si stavano preparando per andare a dormire, era ormai tardi la ragazza si accoccolò sotto il piumone del letto mentre il fratello era ancora in bagno. Dopo circa qualche minuto Zayn uscì portava una canottiera bianca aderente e una tuta grigia, gli piaceva essere bello anche quando andava a dormire. Pian piano si avvicinò al letto, April gli fece posto.
"perchè non mi hai detto la verità oggi?" domandò Zayn.
April sapeva che non era giusto mentire ancora a suo fratello così decise di confessare tutto:
"ecco vedi.. il fatto è che.. il giorno dell'inaugurazione mentre tutti eravate occupati con Louis e Niall, Harry è venuto da me nel backstage.. e poi.. mi ha baciata." April si girò dall'altra parte e strinse a sè il cusicno, Harry era sempre stato il suo migliore amico e adesso forse non era più così, questo la faceva stare davvero male. Zayn percepì il profondo dispiacere della sorella e quando si accorse che stava piangendo si voltò e la strinse forte a sè. " Sta tranquilla andrà tutto bene adesso ci sono io" sussurò Zayn.

IL GIORNO SEGUENTE.
Quella mattina Wendy era stata svegliata come sempre da suo fratello che dopo vari tentativi falliti per farla alzare aveva cominciato a saltare sul letto della ragazza finendo con tutto il suo peso sopra di lei:
Liam, ti prego levati sto soffocando” lo implorava Wendy.
It's time to get up in the morning!” iniziò a canticchiare il ragazzo
Così la bionda fu costretta a buttare il caldo piumone da un lato del letto e a scendere sotto in cucina a fare colazione scocciata per il continuo cantare del fratello.
Dove sono mamma e papà?” domandò Wendy mangiucchiando il suo toast.
Sono usciti poco fa per andare in negozio, credo non torneranno prima di cena, adesso finisci la colazione e corri a prepararti stanno venendo a prenderci Zayn e April”.
A quelle parole Wendy scattò in piedi e corse di sopra, magari sarebbe finalmente riuscita a parlare un po' con Zayn, cosa che ormai aspettava dal giorno prima.
Entrò nella cabina armadio della sua stanza e prese dalle stampelle una maglietta grigia con un po' di pizzo a fine maniche un paio di jeans e delle converse semplici.
La ragazza fece giusto in tempo a finire di mettere i libri nella borsa che sentì suonare il campanello.
Il tragitto da casa Payne fino alla scuola durò poco e i ragazzi parlarono tranquillamente del più e del meno anche se fra loro c'era sempre un certo distacco. April incontrò Chelsea davanti al cancello e corse verso di lei, Liam si allontanò dal gruppo e si diresse verso la sua classe, rimasero soli Zayn e Wendy.
A me oggi non và proprio di entrare a scuola” esclamò Zayn sbuffando
Già neppure a me, ma purtroppo ci tocca!” rispose Wendy
Oh, non è detto, vieni con me” replicò il bel moro
Aspetta dove diavolo mi porti?” gli chiese la ragazza allarmata puntando i piedi a terra
"Oggi io e te non andremo a scuola, ho qualcosa di meglio da proporti, dai vieni andiamo!”
Così dicendo la prese per un braccio senza darle nemmeno il tempo di opporsi e la trascinò dentro un grosso autobus a due piani che sostava davanti alla loro scuola
Posso almeno sapere dove siamo diretti?” domandò la biondina
Dai è una sorpresa ma ti assicuro che ci divertiremo, ti fidi di me?”
Sì” sussurrò Wendy
Scesero dopo qualche fermata, a Notting Hill, la strada era piena di bancarelle e Wendy guardava tutt'intorno a sé meravigliata:
Ma è bellissimo”
Sapevo che ti sarebbe piaciuto, questo è il mercatino più famoso di Londra, lo fanno una volta alla settimana e ci sono sempre un sacco di cose” le disse Zayn sorridendo
Camminarono tra le bancarelle, c'erano un miliardo di oggetti, bigiotteria, argenteria, buffi cappelli, e vari pezzi d'antiquariato. Wendy si soffermò a guardare un bracciale, era fatto di perle rosa e al centro vi era una piccola pietra viola, era molto carino e sembrava essere stato fatto a mano.
Zayn lo prese e dopo averlo pagato lo mise al polso della ragazza:
Questo è per te così almeno ti ricorderai di oggi ogni volta che guarderai il bracciale”
Oh grazie..” la ragazza arrossì violentemente "..non dovevi"
Si dice che quando ci si diverte il tempo vola e infatti i due arrivarono a non accorgersi che ormai era mezzogiorno inoltrato. Il cellulare del moro cominciò a squillare e solo dopo il ragazzo si accorse di quanto tardi fosse:
"Emh ehi Ap dimmi"
"Ma mi spieghi dove cavolo sei? Niall e Liam sono usciti da mezz'ora e mi hanno detto che non eri in classe, non sperare che io ti copra anche sta volta con mamma e papà!"
"Dai Ap, ti prego, scusami avrei dovuto dirtelo è che oggi non mi andava proprio di entrare, ti prometto che questa è l'ultima volta che devi coprirmi"
"Sì come no dici sempre la stessa frase, tanto ormai il guaio è fatto, almeno vedi di non tornare troppo tardi a casa, ciao"
Il ragazzo riagganciò e contemporaneamente anche Wendy cominciò a trafficare con il cellulare, se Liam avesse scoperto che non era andata a scuola e per di più aveva passato l'intera mattinata con Zayn per lei la vita non sarebbe più stata poi così facile. Così chiese aiuto a Chelsea e in un sms le domandò se poteva coprirla con gli altri, anche se non la conosceva da tanto si fidava di lei ed era certa che avrebbe mantenuto il suo segreto, e infatti la rossa le assicurò di non dire nulla.
"Bene, Chelsea mi copre e adesso dobbiamo sbrigarci a tornare a casa altrimenti Liam inizierà a tartassarmi di telefonate"
"E allora chiama anche lui e digli che non torni a pranzo, tanto ormai siamo qui e ci sono ancora un sacco di cose fantastiche da fare"
"Non voglio mentire anche a mio fratello.. non me la sento.." disse Wendy abbassando lo sguardo.
Sapeva quanto Liam ci tenesse a lei e l'ultima cosa che voleva era raccontare bugie proprio a lui.
"Dai, prima hai detto che ti fidavi di me, ti prego resta" la implorò Zayn guardandola fisso con i suoi occhioni scuri, che ammaliavano sempre ogni ragazza.
"Và bene, però non facciamo troppo tardi"
La ragazza ormai era ceduta, mentre il suo cervello voleva imporle di non accettare, il suo cuore continuava a persuaderla battendo sempre più forte.
Zayn le regalò un fantastico sorriso dopodichè le circondò le spalle con braccio e la strinse a sè:
"Adesso andiamo a mangiare qui vicino c'è un ristorante bellissimo che si affaccia sul Ladbroke Square Garden"
Ormai la faccia di Wendy aveva preso lo stesso colore rosso acceso dei segnali stradali, sentiva il profumo di Zayn invadere le sue narici e ormai ne era quasi asuefatta. Camminarano per qualche minuto dopodichè entrarono in un grande ristorante per pranzare.

 

THIRTY MINUTES LATER
"Allora dove ti porto adesso?" domandò il ragazzo
"Credo che ora tu debba riportarmi a casa" disse Wendy un pò accigliata
"Ok, prima però devi dirmi come sei stata oggi!"
"Ecco io, mi sono divertita moltissimo, è stata una giornata bellissima!"
"Sì ma, come sei stata con me?" rispose Zayn piegando leggermente verso l'alto gli angoli della sua bocca
"Bene, sei un ragazzo simpatico.." Wendy non riusciva a reggere quegli occhi scuri puntati contro i suoi era così imbarazzata e dentro di sè sperava davvero che anche il ragazzo stesse provando quello che provava lei.
"Speravo di essere qualcosa di più per te"
La ragazza sgranò i suoi occhioni azzurri e rimase in silenzio: il suo cervello ormai era fuso e il suo cuore.. bhe, anche quello ormai era andato in panne, batteva talmente forte da farla tremare.
"Zayn.."
"A volte le parole non servono"
Dopo aver pronunciato quella frase il ragazzo la baciò intensamente.
Adesso anche Wendy Payne e Zayn Malik avevano qualcosa da nascondere.




MY SPACE_____
Ciao a tutte! grazie davvero ragazze ci seguite in tredici :') 
comunque vediamo questo capitolo ci sembra molto ricco di contenuto in effetti è un po' più lungo rispetto agli altri.
Louis e Harry sono poco presenti stavolta, ma sul prossimo saranno molto più visibili.. ci saranno diverse novità fra April e Harry! Beh che dire, finalmente Zayn e Wendy sono riusciti a dichiararsi e ormai Niall e Chelsea sembrano fatti l'uno per l'altra. 
Speriamo davvero che la storia vi piaccia e che continuiate a leggerla! Accettiamo qualsiasi tipo di critica o considerazione ma soprattutto apprezziamo moltissimo i consigli! Quindi recensite e fateci sapere cosa ne pensate, anche un semplice "hey ciao, questo capitolo è ok" ci va benissimo! hahaha
Cercheremo di pubblicare presto il nono capitolo! :)
With love Chià, Ale e Betta xx


 

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Capitolo 9
*** to the infinity and beyond. ***


Liam camminava di fretta verso casa sua, era nervoso e preoccupato e tutto a causa di sua sorella.
Ma cosa aveva mai combinato la piccola Wendy Payne di tanto grave?
Wendy era davvero felice di come aveva passato quel giorno, finalmente sia lei che Zayn erano riusciti a manifestare i sentimenti che provavano l'uno per l'altra.
Allora adesso mi riporti a casa o sono ancora in ostaggio? Anche perchè sono stanchissima!”
Ei ma tu non eri l'atleta? E sei addirittura più stanca di me!”.
Wendy gli tirò una gomitata sulla spalla poi gli gettò le braccia intorno al collo e gli diede un bacio lunghissimo e intenso, non era da lei comportarsi in quel modo con un ragazzo ma Zayn ormai gli aveva fatto perdere la testa.
Se proprio vuoi tornare a casa ti accontento. Volevo farti vedere tantissime altre cose ma a quanto pare non resisti un minuto in più. E poi tuo fratello si arrabbia se non ti riporto sana e salva a casa! Ti sta aspettando?”
Si, penso proprio di si, perchè? Non avrete mica litigato?” chiese la ragazza con sguardo indagatorio
No, no, stai scherzando non abbiamo mica litigato, è solo che ecco... lui non sembra molto contento che tu esca con me e poi cosa gli raccontiamo se ci vede insieme?”
Lo so, Liam è molto protettivo con me ma è pur vero che ogni tanto deve lasciarmi in pace, farmi fare quello che voglio. Dai andiamo non ti preoccupare di mio fratello e poi gli possiamo sempre raccontare che ero uscita e ti ho incontrato per caso”.
Così dicendo Zayn cinse con il braccio la ragazza all'altezza della vita e si incamminarono verso casa.

 

ALCUNI MINUTI DOPO CIRCA IL TEMPO NECESSARIO PER POTER ARRIVARE ALLA VILLETTA.
I ragazzi arrivarono dopo poco, durante il tragitto avevano chiacchierato tranquillamente fino a quando non erano arrivati davanti al cancello dell'abitazione.
Dai entra” disse Wendy rivolgendosi al ragazzo
Posso fumarmi una sigaretta prima?” chiese speranzoso Zayn.
Oh che palle Zayn, ma tu e Liam non eravate migliori amici? Adesso hai anche paura di lui? E poi sembra che non ci sia in casa” disse la ragazza prendendo per mano Zayn e tirandolo verso la porta.
I due si sedettero sul divano, Wendy era con la testa appoggiata sulle gambe di Zayn, avevano acceso la televisione ma avevano tutt'altro da fare che guardarla.
Ciao Zayn, ciao Wendy. Come mai insieme?”
La voce di Liam risuonò chiara e limpida nella stanza.
Wendy fece appena in tempo ad alzarsi in piedi per dare spiegazioni. Occhei forse aveva sottovalutato troppo la situazione, giusto un pochino troppo. Poi all'improvviso si ricordò che quel giorno si sarebbe dovuta allenare: se Liam non l'avrebbe coperta sarebbe finita nei guai con i genitori.
Ci siamo incontrati mentre tornavo a casa dagli allenamenti e allora gli ho chiesto se aveva voglia di passare qui a casa” si era inventata una scusa qualsiasi pur di liquidare alla svelta il fratello
E come mai mi ha chiamato il tuo allenatore dicendomi che non ti eri presentata?” disse Liam, si capiva che era arrabbiato e non poco.
Oh. Merda. Liam ti prego non dire niente a mamma e papà anche perchè neanche tu vuoi andartene da Londra, no? Non mi sono ricordata lo giuro non era mia intenzione. Ti prometto che sarà la prima e l'ultima volta...”
Wendy...”
Aspetta Liam non ti arrabbiare con lei è stata colpa mia, se te la devi prendere con qualcuno allora prenditela con me” disse Zayn stringendo una mano alla ragazza
Zayn è meglio che tu torni a casa” ringhiò Liam alzando il tono di voce
Basta Liam solo perchè Ap non ti vuole non significa che te la devi prendere con me. Non mi lasci vivere, è da quando siamo qui a Londra che non fai altro che controllarmi...” le si spezzò la voce ed iniziò a piangere, corse da Zayn e l'abbracciò forte. Liam era sbalordito e anche sua sorella non credeva a quello che aveva appena detto, a come si era rivolta a suo fratello, con il quale non aveva mai litigato.

IL GIORNO DOPO.

London high school 12 am.

Chels, ho bisogno di parlarti. Ci vediamo dopo la scuola a casa mia. -Ap

Lou inventati una scusa e esci dalla classe ci vediamo davanti alla palestra tra dieci minuti. - Harry

"Allora Hazza a cosa devo questa urgente convocazione qui nel bel mezzo della quarta ora?" domandò Louis vedendo l'amico arrivare dal fondo del corridoio.
"Quanto tempo abbiamo a disposizione?"
"Quella di storia è convinta che ora io sia in infermeria con un taglio enorme sul braccio, quindi direi che abbiamo a disposizione tutta l'ora"
"Ok, seguimi"
Così dicendo il riccio e l'amico passando dalla porta che dava sul retro della palestra uscirono fuori in cortile e si sedettero all'ombra di un grosso albero.
"Harry Edward Styles, sputa il rospo, si vede lontano un chilometro che sei nervoso e adesso sto seriamente iniziando a preoccuparmi"
"Hai presente quando senti un grosso peso sullo stomaco? Quando devi parlarne assolutamente con qualcuno perchè se non lo fai rischi di esplodere? Ecco ora io sono in questa situazione. All'innauguratione io e April.."

Il suono della campanella scosse Chelsea dai suoi pensieri. Da quando aveva ricevuto il messaggio di Ap non aveva fatto altro che continuare a torturarsi le unghie, come faceva ogni volta che era nervosa.
Prese la tracolla con i libri e uscì dall'aula, l'amica era fuori in cortile ad aspettarla.
"Ehi Ap"
La rossa le corse incontro e la ragazza le rivolse un sorriso sghembo.
"Ti và di pranzare insieme? Qui vicino c'è un Mc Donald's e.."
La ragazza si ammutolì di colpo e abbassò velocemente i grandi occhioni blu, era troppo strana pensò fra se Chelsea.
In quel momento sentì qualcuno cingerle la vita con le braccia, si voltò e riconobbe Louis e poco più indietro Harry:
"Rosssa focosa, allora come stai?" domandò Lou schioccando una bacio sulla guancia alla ragazza
"Emh bene.."
"Ti và di andare a pranzo insieme? Ho in mente grandi cose per noi oggi" continuò ammiccando.
"Scusa, ma purtroppo ho da fare con Ap, sarà per un altra volta" rispose sbrigativa l'altra, dopodichè prese per un braccio l'amica e si diresse fuori a passo spedito.
"Ok, ho visto la faccia che hai fatto quand'è comparso Harry, scommetto che è lui la causa di tutto, ho indovinato?" disse la ragazza scrutando attenatemente il volto di April
"Già, ecco vedi il fatto è che all'inaugurazione.."

Niall continuava a parlare ininterrottamente ormai dalla fine della lezione di biologia, mentre Zayn e Liam annuivano di tanto in tanto disinteressati. C'era tensione nell'aria, la piccola Wendy stavolta l'aveva combinata proprio grossa. Ma come si suol dire quando parli del diavolo spuntano le corna no?
Detto fatto dalle scale spuntò la testa bondissima di Wendy.
La ragazza puntò gli occhi verso Zayn poi pronunciò soltanto un flebile ciao. Liam era lì acconto a lei e la sua presenza la metteva in soggezzione.
"Wendy, andiamo a casa" disse Liam freddamente.
Zayn osservò triste la ragazza seguire il fratello a testa bassa, quella situazione di merda doveva finire e anche subito. Non voleva perdere quella ragazza, si stava innamorando e non sarebbe stato di certo il suo migliore amico a togliergliela.

"Hey sbaglio o questa è una delle prime che ti lascia a piedi è Tomlinson?" disse Harry ridacchiando dopo aver visto l'amico essere piantato da Chelsea.
"Senti chi parla il signor -amo la mia migliore amica e me ne accorgo solo adesso-, a proposito che pensi di fare ora?"
"Sono fottuto ormai l'ho baciata, e sono troppo innamorato per metterci una pietra sopra"
"Vedi piccolo e ingenuo Styles, tu ti arrendi troppo facilmente, prendi esempio da me. Sò già che Chelsea sarà mia, ne sono convinto."
"Quindi mi stai dicendo che dovrei cercare di conquistare Ap? Andiamo la conosco dalla prima elementare sono il suo migliore amico, non posso farlo!"
"Senti a te la scelta, non sò se te ne sei reso conto ma anche Payne sembra cotto della tua dolce amica, quindi ti conviene deciderti in fretta, l'amore non aspetta niente e nessuno, lo sai no?"
Harry deglutì rumorosamente dopodichè rivolse a Louis uno dei suoi migliori sorrisi:
"In fin dai conti, chi meglio del suo migliore amico sà cosa può farla innamorare?"
"E bravo Hazza!" rispose Lou dandogli una pacca sulla spalla.
Ormai il dado era tratto.

"Adesso che pensi di fare?" domandò Chels mangiucchiando una patatina
"Dipende tutto da Harry. Vedi è fantastico, mi conosce da anni, mi ha sempre trattata bene, c'è ogni volta che ho bisogno di lui, insomma.."
"Ho capito, sarebbe il ragazzo perfetto"
"Ma non posso, è il mio migliore amico!" ribattè April serrando le labbra, si sentiva veramente confusa. Lei e Harry si volevano bene a vicenda, ma ognuno a modo suo.
"Ormai il bacio te l'ha dato, non puoi tornare indietro e fare finta di niente, l'unico consigio che posso darti è aspettare, vedi come si comporta lui. Datti tempo per decidere, Harry è e sarà sempre con te qualunque sarà la tua scelta, ne sono certa." disse Chelsea sorridendo e stringendo forte la mano all'amica
April ricambiò il sorriso, la stretta della mano della ragazza sulla sua le trasmetteva sicurezza:
"Rossa ma perchè non ci sei venuta prima a vivere qui a Londra è?"
"Emh ora sono io che devo dirti una cosa" sospirò Chelsea
"Vai, ti ascolto!"
"Bene, non sò come dirtelo, io e Niall, ecco noi.. insomma ci siamo baciati e adesso.. stiamo insieme"
Ap si strozzò quasi con il boccone che stava mandando giù, tutto si sarebbe aspettato meno che una notizia del genere.
"Chelsea ma ma è fantastico!" urlò la ragazza sorridendo. Sapeva che Niall aveva un debole per lei da quando l'aveva vista per la prima volta ed era certa che l'avrebbe fatta stare bene.

QUALCHE ORA DOPO
April era rientrata a casa ormai da una mezz'ora, subito aveva notato lo sguardo cupo del fratello, c'era qualcosa che non andava in lui. La ragazza si accomodò sul divano accanto a Zayn, quest'ultimo appoggiò la testa sulla spalla di lei.
"E' per Wendy vero?" domanò Ap
Zayn rimase qualche secondo in silenzio poi sussurrò:
"E' complicato.. a me lei piace davvero tanto"
"Sì e sono certa che anche per lei sia lo stesso. Allora qual'è il problema?"
"Bhe Liam non sembra molto d'accordo. In effetti non avrei dovuto portare Wendy a Notthing Hill ieri e farle saltare la scuola, ma volevo solo passare del tempo con lei." sospirò Zayn malinconico.
"Sono sicura che se parlerai con Liam capirà, è pur sempre il tuo migliore amico. In fondo è normale che sia protettivo nei confronti di sua sorella. Le vuole molto bene, non vorrebbe mai vederla soffrire."
"Ma io non la farò soffrire"
"Lo so" disse Ap stringendolo fra le sue braccia.
In quell'istante suonò il campanello
Zayn aprì la porta ma non vide nessuno, a terra però c'era un pacco con un grosso fiocco sopra. Il ragazzo si guardò un po' in giro, dopodichè lo prese e rientrò in casa. Su un lembo del natro c'era un biglietto con su scritto: Per April.
Zayn lo porse alla sorella e questa lo guardò stupita.
"Che fai non lo apri?" chiese Zayn curioso, sedendosi di nuovo accanto a lei.
La ragazza ci pensò un attimo poi aprì il pacco.
All'interno vi era un bellissimo vestito: Ap nel tirarlo fuori dalla scatola fece cadere un foglio a terra.
Zayn lo raccolse: "E questo cos'è?"
La ragazza lo prese in mano e lo riconobbe subito. Era un disegno che aveva fatto a soli sei anni in occasione del compleanno di Harry, c'erano loro due nella casetta sull'albero. Quello era il loro posto segreto quand'erano piccoli. Zayn continuava a fare mille domande ma per April era già tutto chiaro. Corse in camera sua, si preparò e indossò il vestito. Scese di fretta le scale, Zayn si voltò di scato e le disse: "Ehi splendore dove vai?"
"Presto Zayn prendi la macchina, devi portarmi subito in un posto."

Zayn lasciò la ragazza davanti un grande giardino ad appena dieci minuti da casa.
"Grazie Zayn, prometto che poi ti racconterò tutto" disse Ap stampandogli un bacio sulla guancia e scendendo velocemente dalla macchina. April si avvicinò ad un albero, il più grande di tutto il giardino, si fermò un attimo fece un lungo respiro e poi salì su di una scaletta. Erano secoli che non andava più in quel posto e poi eccola lì, davanti alla casetta sull'albero, quella del disegno. Era piuttosto grande, da piccola amava andare lì era come se fosse la sua seconda casa. Aprì la porta.
Ecco. Harry era davanti a lei con un fiore in mano, vestito elegante con una giacca blu meravigliosa e i suoi ricci castani. Aveva allestito tutta la casa, c'erano moltissime luci e un tavolino apparecchiato per due. April portava un vestito rosa chiaro, carino era semplice, aveva i capelli sciolti mossi ed era truccata appena. (http://www.polyvore.com/april/set?id=42525075 )
"Sapevo che saresti venuta" sussurrò Harry porgendole il fiore " sei bellissima" April arrossì.
"Come ti sei ricordato di questo posto?" disse la ragazza.
"quando avevamo sei anni venivamo sempre qui, ogni volta che litigavamo quassù riuscivamo sempre a fare pace" rispose il ragazzo facendo accomodare Ap al tavolo.
"È meraviglioso il modo in cui hai sistemato tutto"
"L'ho fatto per te, o meglio per noi" April arrossì di nuovo abbassando lo sguardo.
I due continuarono a parlare per un po', Harry poi si aviccinò alla finestra e affacciandosi notò il ragazzo delle consegne camminare spaesato per il giardino.
"Quassù" urlò Harry rivolgendosi al ragazzo.
Un piccolo omino col cappello rosso entrò nella casetta "ecco la sua ordinazione sign. Styles"
Harry aveva ordinato due pizze e le aveva fatte portare lassù fino alla casetta, all'inizio non sembrava una cosa molto romantica, ma appena il ragazzo delle consegne andò via, Harry si avvicinò alla ragazza e con una voce meravigliosa le disse: "come da piccoli"
April sorrise, ricordò per un attimo quando avevano sei anni e tutti i pomeriggi facevano la meranda nella casetta con la pizza comprata sempre nello stesso posto.
Finito di mangiare Harry si alzò e portò Ap con sè fuori dalla casetta dove c'era una sorta di piccolo terrazzino, si appoggiò alla transenna e poi disse: "volevo chiederti scusa per l'altra sera, non avrei dovuto baciarti così, solo che... lo so che siamo migliori amici ma vedi, tu per me sei molto più di un'amica, credo che quello che provo per te non si limiti ad un semplice ti voglio bene da amico e.. quel bacio beh te lo ridarei altre dieci, cento, mille volte. È stato bellissimo. E lo so adesso sarà tutto diverso ma dovevo dirtelo perchè sei importante per me e non voglio perderti, sono disposto a mettere da parte tutto quello che provo pur di salvare il rapporto che ho con te, ma ti prego non abbandonarmi" Harry disse tutto d'un fiato senza fermarsi un attimo.
April rimase in silenzio. Poi voltò lo sguardo verso di lui, gli strinse la mano e con l'altra gli scansò i ricci dagli occhi. Sorrise per un istante e poi avvicinò il suo viso a quello di Harry i nasi si toccarono, April chiuse gli occhi, e dopo qualche secondo di esitazione le sue labbra sfiorarono quelle di Harry. Quest'ultimo la strinse ai fianchi afficinandola ancora di più a sè. Quello era il suo momento. Il momento che sognava da molto e molto tempo. Non riusciva neppure a distinguere le diverse emozioni che provava. Il cuore batteva all'impazzata tanto da farlo sussultare. Il cervello ormai era andato in tilt. Era innamorato come non lo era mai stato. Era innamorato della sua migliore amica. I due si staccarono lentamente riaprendo gli occhi. Quei bambini che qualche anno prima avevano giocato felici su quella casetta adesso erano cresciuti, ma erano comunque riusciti a mantenere fede alla loro promessa, sempre insieme fino all'infinito e oltre. Harry sorrise: "April Malik vuoi essere la mia ragazza?"




MY SPACE_______
Ciaaaao a tutte ragazze, scusate davvero per il ritardo, solo che non abbiamo avuto moltissimo tempo per scrivere, sapete com'è fine quadrimestre! 
cooomunque che ne dite? lo sappiamo molte di voi erano per la coppia Liam - April ma poi ci è venuta in mente questa cosa e abbiamo deciso di pubblicarla, ma non preoccupatevi ci saranno un sacco di novità ;)
per esempio chelsea e niall sembrano fare coppia fissa, ma louis? 
e poi come andrà a finire tra wendy e zayn? liam capirà? e sopratutto riuscirà ad accettare la relazione fra harry e april? 
beh non dovete far altro che continuare a leggere per scoprirlo ;)
non dimenticate di lasciare una recensione che ci fa sempre piacere :)
with love Chià, Ale e Betta xx

p.s. abbiamo preso spunto da altre FF il fatto di mettere il link di polyvore per mostrare l'abbigliamento e ci è sembrata carina come cosa :) voi che ne dite? se volete possiamo anche toglierla questa è stata solo una sperimentazione, haha!

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Capitolo 10
*** confessions. ***


FRIDAY EVENING 8 p.m

Wendy era appena rientrata a casa, l'allenamento era stato faticosissimo e non vedeva l'ora di buttarsi sotto le coperte. Entrò in cucina sperando di trovare sua madre ai fornelli, ma invece attaccato al frigo c'era solo il solito post-it:
-Siamo a cena fuori con alcuni clienti, ordinate la pizza. Mamma e papà.-
La ragazza andò a sedersi accanto alla finestra e guardando fuori le tornarono in mente tutte le volte in cui da piccoli lei e Liam avevano aspettato invano i genitori per cena, i quali promettevano sempre di arrivare presto ma che poi rientravano solo quando loro due ormai erano andati a dormire.
Ma non c'era mai stata una volta in cui si era sentita sola e tutto questo solamente grazie a suo fratello.
Ad un tratto sentì qualcuno tossire alle sue spalle e voltandosi notò Liam appoggiato allo stipite della porta che la guardava sorridendo appena.
"Ciao" sussurò il ragazzo.
"Ehi"
"Mamma e papà non torneranno.."
"Sì lo so" rispose Wendy freddamente.
Liam rimase in silenzio per un po' poi andò a sedersi accanto alla sorella.
"Come stai?"
"Sto bene"
"No Wendy, voglio davvero sapere come stai" replicò Liam con gli occhi lucidi.
A quelle parole la ragazza sbiancò di colpo. Liam era sul punto di piangere, lei aveva combinato un casino, la sua storia con Zayn aveva creato una spaccatura fra lei e suo fratello e adesso lui stava male, ed era solo colpa sua.
"No Liam ti prego non fare così, scusami.. non avrei dovuto trattarti male in questi giorni.. perdonami"
I due si abbracciarono e poi fu il ragazzo a parlare:
"Anche tu devi scusarmi Wendy, ti prometto che da ora in poi non ti starò più col fiato sul collo"
"E per quanto riguarda Zayn?"
"Bhe lui è il mio migliore amico se ti fà soffrire posso sempre spezzargli le ossa no?"
La stanza si riempì con il suono delle loro risate, in casa Payne adesso era tornato tutto tranquillo. Ma a volte la pace anticipa una guerra no?

THE DAY AFTER 7 am
Chelsea camminava a passo spedito verso il centro di Londra, avrebbe preferito rallentare ma il freddo non molto attenuato dal suo abbigliamento http://www.polyvore.com/thinkin_to_paris/set?id=42916528&.locale=it l'avevano convinta del fatto che se si sarebbe fermata poi sarebbe divenuta nel giro di qualche secondo un cubetto di ghiaccio. Ormai conosceva a memoria la strada che portava alla scuola, quella che percorreva ogni mattina e che passava proprio di fronte casa Horan. Ci aveva fatto l'abitudine, svegliare Niall era diventato il suo passatempo preferito.
Prese il blackberry dalla borsa e fece velocemente il numero del ragazzo. Sarebbe ovviamente stato più semplice suonare alla porta ma aveva il terrore di trovarsi davanti il "Signor o la Signora Horan", si sentiva le guancie andare a fuoco al solo pensiero. Sarebbe stato davvero imbarazzante per lei sostenere quegli occhi di ghiaccio scrutarla attentamente, già perchè lei si era fatta in testa un'immagine tutta sua dei genitori di Niall. Biondi come il figlio e con gli stessi occhi, azzurri e limpidi.
Dal cellulare intanto le arrivo uno strano mugugno:
"mhh.."
"Buongiorno anche a te Niall"
"mhh.."
"Sono sotto casa tua, sbrigati a scendere sto congelando, ciao"
Chelsea rimase per un po' a fissare l'abitazione finchè non vide il piccolo portoncino color panna aprirsi.
Niall sembrava essere ancora in pigiama e sbadigliando le fece cenno di entrare.
"Ciao piccola" disse il biondino baciando la ragazza e stropicciandosi l'occhio con la mano.
Chelsea non era mai entrata in casa Horan, era piuttosto ben arredata, le pareti erano color giallo pallido e i pavimenti granito scuro, non sapeva come fossero le case irlandesi ma a lei dava quell'idea.
Mentre si guardava in giro Niall l'aveva trascinata seduta a tavola vicino a lui, intento a quanto pare a fare colazione.
"Come diavolo fai a mangiare tutta quella roba?"
"Non mangio da dodici ore è più che normale avere fame" disse il biondino mettendo il broncio.
Le risate di Chesea furono interrote da Wonderwall, la ragazza prese il cellulare e lesse velocemente Louis sullo schermo prima di rispondere:
"Ehi rossa sono sotto casa tua"
"Oh emh ma io sono già a scuola"
"E' una mia impressione o continui ad evitarmi?"
"Non è vero che ti evito!"
Niall intanto si era alzato di scatto ed era corso di sopra.
"Louis non ti sto evitando è che in questo periodo sono molto impegnata, ora scusami ma devo attaccare, ciao"
Chelsea non diede neppure il tempo di controbattere al suo interlocutore, chiuse in fretta e furia la chiamata e salì le scale.
Trovò una porta aperta ed entrò in una stanza, quella che presumibilmente era la camera di Niall.
Lo trovò sul letto con le coperte alzate fin sopra la testa, gli si sdraiò accanto e cominciò ad accarezzargli i capelli.
"Odio questa stuazione" disse poi il ragazzo sbuffando.
"Quale situazione?"
"Louis ci prova e io non posso fare nulla perchè ufficialmente io non sono nessuno per te"
La rossa appoggiò la sua fronte a quella di Niall.
"Hai ragione questa situazione deve finire, oggi diciamo a tutti che stiamo insieme ok?"
Il biondino sorrise e cingedole i fianchi la avvicinò a sè per poi baciarla.
"hey chelsea, ti amo"


Louis era sempre più nervoso, Chelsea gli aveva passato l'ennesimo due di picche, cosa che non gli era mai capitata con altre ragazze. Nella sua testa scorrevano veloci diverse immagini, la prima volta che aveva incontrato la ragazza, il pomeriggio passato all'Hyde Park, il pugno in faccia ricevuto da quello che considerava il suo migliore amico.. Già ormai non sentiva Niall dal giorno dell'inaugurazione. Non era mai riuscito a spiegarsi completamente il motivo del suo gesto si era fatto solo una mezza idea e cioè che anche lui provava qualcosa per Chelsea. Ma in quel momento Horan era l'ultimo dei suoi problemi, insomma uno come lui non avrebbe mai potuto competere con Louis Tomlinson.
Il ragazzo era talmente concentrato a pensare che non si accorse neppure di essere quasi arrivato a scuola, ormai mancavano solo pochi isolati, precisamente era nei pressi di casa Horan.


"Zayn esci dal bagno, ora!" urlava esasperata April battendo le mani contro la porta.
"Scordatelo, se ti fossi svegliata prima adesso non saresti in questa situazione, ma la signorina qui preferisce fare le ore piccole la sera.. eh" replicava con enfasi Zayn.
"Zaaaayn, tu e quel tuo stupido ciuffo potete andarvene anche.." la ragazza fu interrotta bruscamente dalla voce di sua madre.
"April Malik quante volte ti devo ripetere che non voglio sentire questo genere di affermazioni?"
"Già April non è educato rispondere in questa maniera" ribattè ridendo Zayn.
La ragazza rientrò in camera sbuffando, aprì l'armadio e cominciò a vestirsi http://www.polyvore.com/april_school/set?id=42995806&.locale=it. Prese il cellulare dalla scrivania e lo accese, il display segnalava un messaggio non letto:
Buongiorno piccola ti aspetto davanti al cancello d'entrata della scuola.
- Il tuo migliore amico/ragazzo Harry
Ap sorrise e rimase imbambolata a fissare il testo di quel messaggio, chiuse gli occhi e in un secondo tornò alla sera prima, la cena, il bacio dato ad Harry e l'ultima frase che aveva pronunciato, che a lei era suonata come la più bella che avesse mai sentito in tutta la sua vita:
"April Malik vuoi essere la mia ragazza?"
Sentì di nuovo le guancie andare a fuoco al solo pensiero

"Sì Harry ma sappi che resterò comunque la tua migliore amica"
"Certo sarai la mia migliore amica/ragazza"
A svegliare April da quello stato di semi incoscenza arrivò Zayn:
"Oh, certo sarai la mia migliore ragazza amica, April ti amo tanto tanto sei adorabile anche ora che stai sbavando mentre mi pensi"
La ragazza balzò in piedi e afferrando un cuscino iniziò a rincorrere il fratello:
"ZAAAAYN SEI UN UOMO MORTO!"

 

"Sei proprio sicura di non voler restare qui?" chiese Niall con sguardo ammiccante.
"Mmm...si, forza andiamo sennò arriveremo in ritardo" rispose la ragazza poco convinta alzandosi di fretta dal letto.
Chelsea scese le scale e aprì la porta, stava per uscire quando sentì la stretta della mano di Niall sul suo polso. Voltandosi incontrò per l'ennesima volta le sue labbra, ormai era troppo tardi non poteva ma soprattutto non voleva sottrarsi a quel bacio.
Louis non poteva credere ai suoi occhi.
Stava davvero vedendo Chelsea Holmes avvinghiata a Niall Horan?


 

I ragazzi erano tutti nelle loro aule quando un annuncio all'altoparlante li fece sobbalzare.
Buon giorno ragazzi, è il vicepreside che vi parla. Siete pregati di sospendere le lezioni e recarvi in palestra per delle comunicazioni importanti da parte del direttore”.
Così tutti quanti i ragazzi con i rispettivi professori si recarono in palestra che era grande abbastanza da poter ospitare tutti quanti.
Al centro della stanza c'era la preside, un' insolita donna dai lunghi capelli biondo platino e dagli occhi contornati da forti linee nere di trucco, che reggeva in mano un microfono.
Gli alunni si sedettero sugli spalti in attesa delle comunicazioni.
Vieni, andiamo a sederci vicino agli altri” disse Harry prendendo per mano April e guidandola verso le gradinate dove erano seduti i loro amici.
Bene ragazzi” disse la preside “come ben sapete ogni anno la nostra scuola organizza una settimana integrativa, si tratta cioè di una settimana nella quale verrano sospese le lezione per dare spazio ad attività ricreative in alternativa alla settimana bianca. Tra i corsi che si terranno quest'anno troverete quello di cucina, di cinema e fotografia, di ballo, di pittura e di sport. Vi ricordo che potrete scegliere solamente due di questi corsi” la preside si fermò un attimo poi riprese il discorso mostrando a tutti delle foto. “Questo sarà invece il posto dove si terrà la settimana bianca per tutti coloro che vorranno parteciparvi. Detto questo vi auguro una buona giornata”.
Ragazzi voi quali attività pensate di fare?” chiese Wendy, per lei e per suo fratello era una cosa nuova la settimana integrativa.
Aspettate” disse April e tutti si voltarono verso di lei “Perchè non andiamo tutti insieme in settimana bianca? L'anno scorso io e Zayn ci siamo stati ed è stato davvero molto divertente. E poi il prezzo non era molto elevato” sperava in una risposta positiva da parte dei suoi amici.
Si penso che i nostri genitori ci lasceranno venire” disse Wendy rivolgendosi a Liam. “Tu cosa ne pensi?”
Si penso che vada bene. Mamma e papà adorano sciare quindi penso ci manderanno volentieri” rispose il ragazzo.
Quindi siamo tutti d'accordo: andremo in settimana bianca!” rispose Niall tutto felice.
Il discorso dei ragazzi fu troncato dal suono della campanella che segnava la fine delle lezioni. Tutti si incamminarono verso le proprie aule per riprendere i libri.
Prima che potesse allontanarsi da lei, Wendy prese Zayn per il polso e lo bloccò.
Zayn puoi aspettarmi all'uscita? Ti devo parlare”.
Zayn non aveva più rivolto la parola alla ragazza dal giorno in cui Liam aveva fatto quella scenata davanti a loro due perchè li aveva beccati insieme; così dopo aver preso la sua borsa si diresse verso l'uscita.
Davanti al cancello si accese una sigaretta e si mise ad aspettare Wendy.
Zayn eccomi” disse la ragazza avvicinandosi.
Potremmo andare a parlare in un posto più tranquillo? Facciamo un giro poi ti riaccompagno a casa per pranzo” a Wendy sfuggì un sorriso .
Zayn non aveva ancora aperto bocca. Camminavano vicini e si stavano dirigendo verso il Tamigi, a pochi metri dalla loro scuola, che era costeggiato da un viale alberato a quell'ora sempre tranquillo.
Si sedettero su una panchina, Zayn per quanto era nervoso dopo aver buttato la prima si accese un'altra sigaretta.
So quanto tu stia soffrendo per quello che è successo” disse Wendy appoggiando la sua mano sul volto del ragazzo.
Non potresti mai immaginarlo. Io non ti farò soffrire, ti starò sempre accanto...” mise la sua mano sopra quella della ragazza e le diede un bacio.
Wendy ascoltami, tuo fratello ha ragione, io potrei solo farti soffrire, è meglio che tu ti dimentichi di me” disse Zayn con la voce rotta.
No Zayn, non sarà di certo Liam ad impedirci di stare insieme . Ieri sera i miei genitori non c'erano e così io e lui abbiamo parlato. So quanto soffra per queste cose ma giuro che non lo avrei mai perdonato se non mi avesse detto che non gli importa nulla di noi due” le rispose.
Quindi vuoi dire...” Zayn prese in braccio la ragazza e la fece volteggiare con stampato in faccia un sorriso a trentadue denti poi la fece sedere sul muretto che delimitava la sponda del fiume e la baciò di nuovo ma questa volta era diverso perchè lei era sua e nessuno poteva più impedirglielo.


"Ehi rossa"
Chelsea si voltò lentamente e vide Louis a pochi passi da lei.
"Ciao"
"Oggi eri da Horan" continuò il ragazzo fissandola
Chelsea impallidì, il corridoio della scuola ormai era deserto, se solo non avesse dimenticato il libro di geografia sotto il banco, non si sarebbe mai trovata in quell'assurda situazione.
"Ma guarda che forse ti sbagli.."
Mentire, in quel caso era la sola via d'uscita che aveva, o forse l'unica che le era rimasta.
"Vi ho visti."
Louis con la sua ultima frase aveva distrutto il castello di carte costruito da Chelsea, ormai le bugie non potevano più salvarla.
"Sì, stiamo insieme" sussurrò inerme.
Il ragazzo si avvicinò sempre di più fino a metterla con le spalle al muro. Dopodichè iniziò a baciarle lentamente il collo, fino ad arrivare vicino all'orecchio.
"Se vuoi che mi fermi devi dirmelo"
"Lou, fermati" biascicò lentamente Chelsea
"Non sei convincente, ammettilo, Horan sarà dolce, simpatico e tutto il resto ma non avrà mai la stessa influenza che ho io su di te."
Niall, cosa avrebbe detto se li avesse visti?
Niall, quanto avrebbe sofferto sapendola insieme a Louis?
Niall, quanto si era impegnato per dimostrarle quello che provava?
Niall, lui era il suo ragazzo.
La ragazza si staccò da Louis e riprese a parlare:
"Ti sbagli, Niall mi fà stare bene, è tutto ciò di cui avevo bisogno, lui mi completa. Sò che non è solo una stupida cotta ma non sò neppure come spiegarti quello che provo ora. Insomma è complicato, ma credo che sia normale, l'amore è sempre complicato."
Chelsea si era ripresa alla grande, lasciando come al solito Louis solo e imbambolato.
L'amore è la più grande fonte di forza per tutti gli uomini, ma anche la più grande causa di distruzione.

 

"Hey.." Liam era davanti a Zayn finalmente aveva messo da parte l'orgoglio aveva preso coraggio ed era andato a chiarire definitivamente col suo migliore amico.
"ciao, entra pure" i due si accomodarono nel grande divano del salone, Liam cominciò a parlare:
"Senti Zayn, immagino che tu sappia che ho fatto pace con Wendy..."
"si, si so già tutto, ti ringrazio davvero tanto per aver capito, ti prometto che non la farò distrarre in alcun modo dal tennis e soprattutto che non la farò soffrire."

"sono contento, comunque anch'io devo scusarmi, non avrei dovuto reagire in modo così protettivo, mi fido di te. Sei o non sei il mio migliore amico?"
I due si abbracciarono finalmente tutto sembrava essere tornato per il verso giusto, dopotutto tra uomini è sempre più facile far pace e risolvere i problemi, mentre con le femmine...
"Zayn devo dirti una cosa" cominciò Liam abbassando lo sguardo " non voglio assolutamente fare la spia o cose simili, solo che devo dirlo a te"
"certo, ti ascolto"
"all'innaugurazione ho visto Harry e April baciarsi"
Zayn non si aspettava di certo che Liam li avessi visti ed era sicuro che neanche April fosse a conoscenza di ciò, comunque si limitò a rispondere:
"si lo sapevo già.."
Liam si voltò verso la finestra.
"a te piace April vero?" 



MY SPACE____
Heeey, si lo sappiamo questo capitolo è un po' noiosetto (un bel po') ma era necessario, ci sono un sacco di novità.
ZAYN E WENDY TOGHETER AGAIN, Louis scopre di Niall e Chelsea, Zayn e Liam fanno pace ma...
APRIL E LIAM? O MEGLIO APRIL HARRY E... LIAM? 
e poi c'è una cosa molto ma molto IMPORTANTE a quanto pare partiranno tutti per la settimana bianca, si diciamo che per questa cosa abbiamo preso ispirazione dal fatto che anche NOI PARTIAMO! ebbene si questo fine settimana andiamo con la scuola a sciare, ragion per cui abbiamo deciso di pubblicare un capitolo mentre stiamo su, grazie alla nostra Betta che si porta il computer :))
Lasciate un commento e dateci tanti consigli che ne abbiamo davvero tanto bisogno, per esempio..
COSA VOLETE CHE ACCADA A QUESTI RAGAZZUOLI DURANTE LA VACANZA SULLA NEVE?
recensite e fateci sapere! anche critiche vanno benissimo vogliamo migliorarci sempre di più!

p.s. abbiamo inserito anche stavolta i link di polyvore :)
p.p.s (?) GRAZIE GRAZIE GRAZIE a tutte quelle che ci seguono! un abbraccio enorme! :*

CI VEDIAMO PRESTO CON IL PROSSIMO CAPITOLO, with love Chià, Ale e Betta xx

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Capitolo 11
*** holiday part I ***


PREMESSA
PRIMA DI TUTTO VOGLIAMO SCUSARCI IMMENSAMENTE PER IL RITARDO MA COL FATTO DELLA NEVE E DELL'ASSENZA PER LA SETTIMANA BIANCA FATTA CON LA SCUOLA, APPENA TORNATI CI HANNO RIEMPITO DI INTERROGAZIONI E COMPITI VARI,
COMUNQUE VOLEVAMO FAR PRESENTE CHE ALCUNI DEGLI AVVENIMENTI DESCRITTI NEL CAPITOLO SONO TRATTI DA CIO' CHE DAVVERO E' ACCADUTO IN SETTIMANA BIANCA, OVVIAMENTE NON CON I PERSONAGGI DELLA STORIA (SII MAGARI...) MA SE VEDETE QUALCOSA DI TROPPO BIZZARRO, FIDATEVI E' SUCCESSO REALMENTE. QUINDI BUONA LETTURA :)

Il volo era stata piuttosto tranquillo trascurando le occhiatacce che Chelsea aveva ricevuto da parte di Holly, e ovviamente anche di Louis. In seguito all'atterraggio i ragazzi erano arrivati in autobus fino all'hotel e lì dopo aver sceso tutti i bagagli si erano andati a sistemare nelle rispettive camere. Le ragazze avevano preso una tripla così come Niall, Harry e Louis, mentre Liam e Zayn si erano sistemati in una doppia. Niall non era proprio entusiasta all'idea di dover passare una settimana in stretta compagnia di Louis, ma le circostanze o meglio la richiesta di Liam che aveva bisogno di passare del tempo con il suo migliore amico, l'avevano indotto ad accettare.

Che la vacanza abbia inizio, mi raccomando però fate attenzione a volte la vicinanza non unisce bensì divide.

 

"Ma allora è vero! Non sono solo pettegolezzi quelli che avevo sentito!" urlava Holly nervosa.
"Te l'avevo detto io, quella lì non mi è piaciuta fin dal primo giorno!" ribatteva Hanna indispettita
"Ragazze, ragazze calmatevi. Holly, sono sicura che se troverai il modo, Niall conoscerà lati del carattere di Chelsea che nemmeno immagina e che di certo non riuscirà a tollerare e per quanto riguarda te Hanna stai tranquilla sappiamo tutte quello che vuole Louis dalle ragazze quindi aspetta e vedrai che la tua pazienza sarà ricompensata, sei l'unica che può tenergli testa e vedrai lui lo capirà"
Le due si scambiarono un veloce sgaurdo d'intesa e poi con un sorrisino beffardo Hanna ritornò a parlare:
"Hai proprio ragione Sarah, sono certa che sarà lo stesso anche per te e Zayn"
"Ma no, certo che no sciocchina, Zayn non ha una ragazza, io non dovrò competere con nessun'altra"
"Oh.. Hanna avresti dovuto strare zitta lei non sà ancora nulla" sibilò Holly con tono falsamente innocente
"Scusa ma a cosa ti riferisci?"
"Ma come non hai saputo? Zayn si è trovato una nuova ragazza, sembra che sia quella nuova, la sorella di Liam. Dunque come si chiama? Ah sì Wendy, Wendy Payne."

 

AFTER DINNER 10.30 pm
Chelsea camminava avanti e indietro nel corridoio di fronte alla sua stanza, ogni tanto lanciava qualche occhiata a Niall seduto su uno dei divanetti posti accanto al muro, avevano finalmente deciso di parlare di loro agli altri in maniera ufficiale:
"Allora sei pronto?"
"Più o meno" sussurrò incerto il ragazzo
Dal fondo del corridoio intanto cominciarono a farsi sentire le voci dei ragazzi che pian piano comparvero davanti a loro.
"Allora a cosa dobbiamo questa convocazione di massa qui Niall?" domandò Zayn
"Già Chelsea avete per caso da dirci qualcosa di importante?" continuò Louis alzando le sopracciglia
"Sì, ragazzi io e Niall stiamo insieme"
La ragazza pronunciò quelle parole quanto più velocemente possibile e poi si voltò per sorridere a Niall.
"E' una notizia stupenda" esclamò Wendy
"Era ora Chels" sussurrò Ap all'orecchio dell'amica facendole l'occhiolino.
Louis intanto aveva spostato il suo sguardo verso Niall, aveva bisogno di mettere alcune cose in chiaro con lui, il prima possibile:
"Harry hai tu le chiavi della stanza?"
"No Lou, non le avevi prese tu?"
"Credo di averle dimenticate nella hall, Niall perchè non mi accompagni a cercarle?"
Il biondino lanciò una veloce occhiata a Chelsea prima di annuire e sparire verso le scale seguito da Lou.
Imboccato un corridoio apparentemente deserto Niall si bloccò, quella situazione era inevitabile e lo sapeva bene, prima o poi lui e Louis avrebbero dovuto parlare da soli faccia a faccia, e quel momento era arrivato.
"Bravo Horan, non ti facevo così diretto"
L'altro non rispose e continuò a scrutarlo attentamente.
"Ma come siamo seri, gli sforzi che stai facendo per apparire sicuro di te sono davvero ammirevoli, inganneresti chiunque con quell'aria da duro ma non me, ti conosco troppo bene, so come sei davvero, in fondo sono il tuo migliore amico no?"
"E' qui che ti sbagli, non sai niente, Louis tu non hai mai capito niente di me in tutti questi anni. Ti facevo comodo perchè ero l'unico che ti leccava il culo, nonostante le continue cazzate che combinavi, la verità è che mi hai solo usato, non hai esitato a mandare tutto a puttane quando ti sei accorto che mi piaceva Chelsea e invece di aiutarmi hai continuato a provarci con lei!"
"Sei solo un'idiota, credi davvero che una come Chelsea possa stare con te? Andiamo guardati senza di me non sei nessuno."
La voce di Louis fu bruscamente interrotta dalle urla della Signorina Smith
"Horan, Tomlinson filate immediatamente nelle vostre stanze e smettetela di fare chiasso in corridoio"

 

THAT NIGHT 1.30 am
Tutti erano tornati nelle proprie stanze, ma naturalmente nessuno ancora dormiva. Tutti erano eccitati dal primo giorno tranne Chelsea che più che entusiasta sembrava nervosa:
"Ap, Ap, Ap secondo te cosa ha detto Louis a Niall, sono preoccupata!"
"Tranquilla Chels" rispose Ap infilandosi sotto le coperte "ora cerca di dormire che è tardi, dopo il continuo via vai in camera nostra direi che sia anche l'ora, no?"
Poichè la temperatura nella camera era altissima prima di spegnere le luci Wendy decise di aprire leggermente la finestra. Dopo pochi istanti tutte le ragazze erano dentro al letto pronte a dormire quando..
TOC TOC qualcuno aveva bussato ma non alla porta bensì alla finestra, difatti la camera era affacciata ad un terrazzo collegato ad altre camere, Ap si alzò avvicinandosi lentamente quando si trovò davanti quattro ragazzi con un letto in spalla: "heilà ragazze non è che avete spazio per un altro letto?" disse uno di loro ammicando. La ragazza non ebbe neanche il tempo di rispondere che già i quattro avevano scavalcato la finestra ed erano entrati portandosi il letto dentro. Lo posizionario difronte agli altri poi uno dei ragazzi si distese sopra di esso: "piacere, Tom" Le ragazze si guardano tra loro con aria stupita. Wendy urlò: "cosa cavolo ci fate voi qui dentro?! E perchè avete portato un letto con voi?!" Tom sorrise poi disse: "volevamo fare conoscenza, abbiamo saputo che ci sarebbero state diverse ragazze carine nel nostro piano così abbiamo deciso di farci un giretto e perchè no? portarci un letto dietro e dormire con loro, e.. direi che siamo capitati nella stanza perfetta" Wendy rimase a bocca aperta, Chelsea sembrava piuttosto confusa mentre Ap cercò di dire qualcosa: "ehm mi spiace invece avete beccato prroprio la stanza sbagliata siamo tutte e tre impegnate che ne dite di passare la notte nella camera accanto? Loro sembrano molto interesstae a fare 'nuove conoscenze' " disse Ap indicando la camera di Hannah, Sarah e Holly.Evidentemente il trasporto del letto aveva creato un po' di confusione difatti poco dopo bussarono anche alla porta. Ad Harry, Zayn, Liam e Niall era venuta la grande idea di venire a trovare le ragazze pensando appunto che quel casino significasse che loro fossero ancora sveglie. Certo avevano ragione ma non si aspettavano ovviamente di trovarsi quattro ragazzi dentro la camera e oltretutto distesi su un letto.

 

THE NEXT MORNING 8 am.
"Okay Ap, dei tipi con un letto in spalla, vi chiedono di entrare e voi sorridete come delle idiote e li lasciate fare con comodo? Ma dico dove hai il cervello!" blaterava Harry visibilmente geloso.
"Ma dai, non esagerare e poi erano tipi simpatici e adesso scusami ma vado a prendermi un cornetto" disse la ragazza dirigendosi verso il buffet
"Ehi aspetta non abbiamo finito di parlare" rispose il riccio seguendola fino al tavolo della colazione.
April si fermo e guardò verso la porta dopodichè sorrise salutando un ragazzo che si stava avvicinando dall'entrata princinpale.
"Ehy ciao Tom!"
"Ciao bella dormito bene?"
"Escludendo il vostro arrivo alla "Extreme Makeover Home Edition" direi di sì"
Mentre i due ridevano Harry si schiarì la voce con un leggero colpo di tosse in modo da farsi notare e si rivolse ad April .
"Perchè non mi presenti il tuo simpatico nuovo amico?"
"Oh okay, lui è Tom e lui invece è Harry"
"Già, molto piacere, io sono Harry, il suo ragazzo, sì insomma io e lei stiamo insieme, siamo felici, ci vogliamo bene."
April arrossì visibilmente e dopo aver salutato velocemente Tom trascinò via Harry.

 

IN THE NIGHT 12.30 am
"Salve a tutti ragazzi io sono il vostro dj, diamo il via alle danze. Buon divertimentoo!"
Alla voce del disc jokey si sovrappose la musica e i ragazzi comiciarono a scatenarsi, quella sera tutti avevano deciso di andare nella discoteca dell'hotel.
Dopo una mezz'oretta la pista era già piena e si iniziavano a vedere già ragazzi ubriachi barcollare in giro.
"Ehy Ap tutto bene?" urlò Harry per farsi sentire
"Sì, tutto ok è che qui c'è una confusione infernale, esco un attimo a prendere un po' d'aria"
Il riccio non fece in tempo a fermarla che già era sparita fra la folla così si avvicinò agli altri.

 

"Come mai sei qui fuori?" domandò Liam scorgendo April da lontano.
"Insomma, le discoteche non sono proprio i luoghi che mi attraggono e tu invece?" .
"Diciamo che preferisco l'aria aperta a quella musica assordante e a quel cumolo di gente che più che ballare barcolla" rispose Liam contento nel vedere che entrambi la pensavano allo stesso modo.
April sorrise e si soffermò a guardarlo meglio non aveva mai fatto caso a quanto fosse dolce il suo sguardo, anche se lo conosceva da poco aveva potuto notare che Liam era sempre molto gentile e disponibile con tutti e questo le piaceva. "Senti fa freddo qui fuori, che ne dici di aspettare i ragazzi da un'altra parte?" disse Ap battendo i denti. Liam si avvicinò togliendosi la giacca e appogiandola sulle spalle della ragazza: "va bene mando un messaggio a Wendy e le dico di raggiungerci alla reception insieme agli altri"

Dopo poco infatti arrivò Niall seguito subito da Wendy, la quale osservando la scena che le si presentò davanti non potè far altro che sorridere, Liam James Payne da solo con April Malik avvolta dalla giacca del fratello. Ovviamente era felice che April stesse insieme ad Harry, ma aveva sempre saputo della cotta di Liam per quella ragazza anche se lui aveva sempre cercato di nasconderla e beh era davvero felice di vederli insieme.
"Scusate ma con voi non c'era anche Chelsea?" domandò Ap leggermente preoccupata.
"La tenevo per mano ma evidentemente dev'essere rimasta dentro, torno a cercarla" rispose il biondino tornando indietro.
Lasciare la propria ragazza sola in una discoteca non è stata proprio la mossa migliore che tu potessi fare caro Horan.



Notes:
Ecco qui l'undicesimo capitolo, ci scusiamo ancora per il ritardo ma c'è una buona notizia la seconda parte di questo capitolo (abbiamo deciso di divederlo perchè veniva troppo lungo) arriverà prestissimo giusto il tempo di corregerre le ultime cose e caricarlo. 
Comunque diciamo che ci sono diverse novità e con la premessa iniziale intendavamo che quando raccontiamo di quei  quattro ragazzi che sono entrati in camera con un letto è successo DAVVERO, hahaha. 
Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto, mi raccomando lasciate una recensione che ci fa sempre piacere,
with love Chià, Ale e Betta :)
ps sotto vi lasciamo un piccolo spoiler :))

 

Louis sorrise beffardo, finalmente aveva compiuto la sua vendetta. 
 
Louis sorrise beffardo, finalmente aveva compiuto la sua vendetta.

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Capitolo 12
*** holiday part II ***


Chelsea camminava cercando di farsi spazio fra le persone accalcate sulla pista da ballo, si maledisse per aver scelto delle scarpe con un tacco spropositato e continuò ad arrancare lentamente cercando con gli occhi un viso conosciuto. Sentì delle mani stringerla ai fianchi e due labbra poggiarsi sul suo collo:
"Il lupo perde il pelo ma non il vizio è Tomlinson?"
"Uh allora mi hai riconosciuto, sono il cavaliere mandato dal destino a salvarti seguimi donzella.."
Detto, fatto. Dopo averla trascinata fino al piano bar il ragazzo le porse un bicchiere contenente un liquido giallognolo e le sorrise ammiccando:
"Questo è per te!"
"No scusa Lou, ma non mi sembra il caso, sai non credo che ci sia permesso bere durante le gite scolastiche"
"E dai, tanto non ci scoprirà nessuno poi sono certo che ti piacerà, che ti costa provare?"
Che ti costa provare?
Quelle parole fecero scattare in lei uno strano meccanismo, in fondo avrebbe soltanto fatto un sorso, nessuno l'avrebbe vista e tutto sarebbe andato a finire per il meglio, o almeno così credeva.
Chelsea, la strega ti ha appena offerto la mela avvelenata, sei proprio sicura che accettare sia la cosa migliore?

 

"Allora vedo che ti sono piacuti quei drink?" rise Louis sorreggendo la ragazza che a malapena riusciva a camminare
"Erano proprio buoni, possiamo prenderne altri?" supplicò Chelsea quasi come una bambina che fà i capricci per le caramelle
"No, hai bevuto abbastanza, che ne dici di ballare un pò adesso?"
"Uffa, e va bene" replicò la rossa sbuffandoOrmai era evidente era ubriaca.
Louis le circondò la vita con le braccia e comiciò ad ondeggiare lentamente, il momento che aspettava era arrivato. Le sorrise sornione e avvicinata la sua testa a quella di Chelsea, prese a baciarla con passione. Come previsto quest'ultima non oppose resistenza e intrecciate le sue mani ai capelli del ragazzo si lasciò trasportare dal bacio.

 

"Ehy Harry stai bene?" la voce di Niall fece risvegliare il ragazzo da un stato di semi incoscenza riportandolo alla realtà .
"No, ho bevuto, lo so che non avrei dovuto, cazzo sto per vomitare.."
Il riccio si portò le mani alla bocca, sentiva le ginocchia tremare e il cervello in fumo.
"Sta tranquillo, vieni con me ti porto fuori"
 


"Ehy Niall hai trovato Chelsea.." April si avvicinò al ragazzo, quando si accorse che dietro di lui appoggiato c'era Harry "..oddio Harry, cos'hai?"
"Ap, sta male, ha bevuto troppo e ora.. dobbiamo sbrigarci a portarlo in camera prima che qualcuno lo veda così, rischia di passare guai seri" rispose Niall allarmato.
La ragazza impallidì non rispose e si limitò ad annuire.

 

Zayn guardava la scena ad occhi sbarrati, Chelsea avvinghiata a Louis, la stessa Chelsea che poche ore prima aveva confessato davanti a tutti di stare con Niall.
Forse sarebbe dovuto intervenire, infondo Niall era suo amico, ma cosa avrebbe mai potuto fare lui?
"E' triste vero?"
Zayn si voltò e riconobbe Sarah.
"Cosa?"
"Insomma, a volte ti fidi di una persona che conosci da poco perchè la reputi straordinaria e poi ti ritrovi con il cuore a pezzi.." disse la ragazza muovedo l'indice in direzione di Louis e Chelsea "... lei sembrerebbe la ragazza perfetta, gentile, simpatica, carina eppure guardandola ora, mi verrebbe da dire che troia!"
Zayn non rispose, sapeva bene dove voleva arrivare la bionda così fece per andarsene, ma lei lo bloccò per il polso e proseguì:
"Ti avverto Zayn, Wendy ti spezzerà il cuore, non è tanto diversa da Chelsea, non tiene davvero a te, nessuna tiene a te come ci tengo io, mettitelo in testa."
Dopodichè mollò la presa e sparì fra la folla lasciandolo solo.

 

April non aveva detto una parola, non era stata in grado di fare nulla, si sentiva solo profondamente delusa, tanto da non riuscire a trattenere le lacrime.
Louis aveva preso le chiavi della camera così Liam e Niall avevano deciso di portare Harry nella stanza delle ragazze.
Stava molto male e nessuno riusciva a spiegarsi perchè avesse bevuto così tanto.
"Ha vomitato anche l'anima, ma è meglio così, se avesse trattenuto tutto quell'alcol in corpo, sarebbe stato sicuramente peggio" rispose Liam sedendosi accanto ad Ap.
"Se qualcuno tra gli insegnanti scoprisse quello che ha fatto.."
"Ehi Ap sta' tranquilla, Wendy è fuori in corridoio, se dovesse arrivare qualcuno sarà lei a fermarlo, non devi avere paura Harry domani starà meglio e nessuno saprà nulla"
così dicendo Liam le sorrise e la strinse in un forte abbraccio, era riuscito a farla stare meglio.
Wendy rientrò in camera seguita da Zayn e i due si staccarono immediatamente:
"Ci conviene rientrare nella nostra stanza, la signorina Smith potrebbe bussare e accorgersi che non ci siamo"
"Ok.." rispose Liam alzandosi visibilmente imbarazzato.
Così dicendo i ragazzi aiutarono Niall a riportare Harry fino alla loro stanza dove Louis sarebbe dovuto presumibilmente rientrare per evitare di violare il coprifuoco imposto dagli insegnanti.

 

"Oddio, Chelsea!" disse Niall ormai giunto davanti alla porta della sua stanza
"Dai, prova a chiamarla al cellulare, sono sicuro che è già con le altre" ripose Liam cercando di calmarlo.
Niall compose velocemente il numero mentre Zayn sbarrò gli occhi consapevole di quello che sarebbe successo di lì a poco.
Nel giro di alcuni secondi da dietro la porta della camera di Niall, Harry e Louis iniziò a sentirisi il suono di una chitarra e poi l'inizio del testo di Wonderwall.
Niall impallidì, solo dopo si accorse che la porta era aperta, la spinse e accese la luce della stanza.
Chelsea era sdraita sul letto accanto a Louis, entrambi dormivano abbracciati, sarebbe potuta anche essere una scena tenera se la protagonista non fosse stata la sua ragazza.
Zayn si sentì terribilmente in colpa avrebbe dovuto dire fin dall'inizio ciò che aveva visto, ora Niall era a pezzi e se con il suo silenzio sperava di proteggerlo, beh forse aveva fatto male i conti.
Liam intanto dopo aver aiutato Harry a stendersi sul letto si era diretto verso Chelsea.
"Ehy Chels, svegliati, su!"
La ragazza dopo alcune lamentele aprì gli occhi e muovendosi svegliò anche Louis.
"E tu chi sei?" domandò visibilmente ubriaca.
"Io sono Liam e se la signorina Smith ti trova qui passerai dei guai seri quindi ora vieni e andiamo nella tua stanza" detto questo il ragazzo la staccò di peso e sparì dietro la porta.
"Mi dispiace Horan, non sapevo che la tua ragazza non regesse bene l'alcol"
Louis sorrise beffardo, finalmente aveva compiuto la sua vendetta.
Niall rimase in silenzio, qualcosa si era spezzato dentro di lui, qualcosa che nessuno avrebbe potuto riparare, nemmeno Chelsea. Nessuno può aggiustare un cuore infranto.
"Niall, è meglio se stasera dormi nella nostra stanza" disse Zayn prendendo il polso dell'amico e trascinandolo fuori.

 

ROOM 207
"Senti Chelsea, è impossibile che tu non ti ricordi nulla di ieri sera!" urlava Ap sull'orlo di una crisi di nervi
"Ti prego, non urlare, questo fottutissimo mal di testa mi sta uccidendo"
"Okay, analizziamo con calma la situazione, ieri sera sparisci in discoteca e non ti fai più vedere, la sottoscritta qui presente sta per denunciare la tua scomparsa quando Liam Payne bussa alla nostra porta con te in braccio che farfugli cose insensate. Non ci è voluto molto a capire che eri ubriaca ma il punto è che stamattina non ti ricordi niente, nemmeno chi è stato a lasciarti quegli adorabili e poco evidenti succhiotti viola! Ti prego trovami una spiegazione altrimenti ti scuoto così forte da farti tornare la memoria" rispose Ap indicando i segni sul collo della ragazza
"Che vuoi che sia, sarà stato Niall, probabilmente era ubriaco anche lui"
"Preparati, sto per darti una brutta notizia, ieri Niall è stato sempre con noi e a meno che non abbia un gemello segreto, quelli lì te li ha fatti qualcun altro"
Chelsea saltò giù dal letto come una molla.
"Vorresti dire che io.. oh dannazzione sono un'idiota"


ROOM 212
Louis rientrò chiudendo piano la porta, il riccio non aveva avuto una nottata facile così non voleva svegliarlo.
"Lou, sei tu?" biascicò con la voce roca di chi è si è da poco svegliato.
"No, sono la fatina dei denti" rispose l'altro sarcasticamente .
"Dio, non riesco a tenere gli occhi aperti, quanto cazzo ho bevuto ieri sera?"
"Direi abbastanza da attivare l'attenzione di tutti su di te"
Harry sgranò gli occhi preoccupato
"Tranquillo la signorina Smith non si è accorta di nulla, però Ap è rimasta un tantino sconvolta, poi come al solito è intervenuto il caro e premuroso Payne, che dispensando a destra e a sinistra i suoi amabili consigli ha risolto le cose"
Harry che nel frattempo aveva alzato appena la testa, si rifiondò sul cuscino, sarebbe dovuto andare a parlare con April, ma in quel momento il suo corpo e soprattutto il suo cervello non erano nelle condizioni di permetterglielo.

 

ROOM 214
Chelsea era ferma davanti alla porta, non riusciva neppure a trovare il coraggio di bussare, finchè lentamente battè le nocche della mano sul legno scuro.
Appena incrociò gli occhi di Liam capì già solo dal suo sguardo la gravità della situazione, il ragazzo sensa neppure una parola la lasciò passare e lei si diresse esitando verso l'interno della camera.
Niall era sdraiato sul letto, raggomitolato al lenzuolo e con gli occhi fissi sullo schermo del piccolo televisore posto sulla scrivania.
La ragazza rimase distante, sarebbe dovuta correre da lui per poi scoppiare a piangere cercando di farsi perdonare, ma sapeva che era tutto inutile. Nessuno può aggiustare un cuore a pezzi.
La decisione più giusta da prendere, ma anche la più dolorosa era una sola.
"Non sopporto di vederti così, non sopporto di averti fatto questo, però prima di fare qualsiasi cosa devo sapere se riuscirai a perdonarmi." sussurrò a malapena
Niall nel frattempo si era alzato dal letto e lentamente era arrivato davanti a lei, non ebbe la forza di dire una parola e rimase in silenzio.
Si passò una mano fra i capelli biondi come per cercare di rendersi più presentabile, non doveva avere un bell'aspetto, non era riuscito a dormire e probabilmente aveva anche gli occhi rossi e gonfi.
La ragazza intanto continuava a fissarlo aspettando la sua risposta.
"L'ho sempre saputo, ho sempre saputo che Louis ce l'avrebbe fatta anche stavolta. Aveva ragione, sono solo Niall non posso competere con lui. Io però ho voluto provarci lo stesso e quel giorno al London Eye, quando ti ho baciato.. Dio altro che farfalle nello stomaco, io ho sentito i fuochi d'artificio"
il ragazzo fece una breve pausa, non voleva piangere ancora e soprattutto non dvanati a lei "perchè mi hai fatto questo?" riuscì a dire prima di sentire l'ennessima lacrima che non era riuscito a fermare scivolare sulla sua guancia
Chelsea in quel istante prese la sua decisione, non voleva più farlo soffrire e l'unico modo che aveva per farlo era stargli lontano.
In attimo corse fuori dalla stanza e desiderò poter arrivare il più lontano possibile, adesso anche lei aveva il cuore a pezzi.

 

BEFORE DINNER 7. 30 pm
ROOM 207
toc toc
Ap aveva da poco finito di prepararsi per la cena https://p.twimg.com/Ao3BGIqCMAAphFz.jpg quando sentì bussare alla porta, raccolse veocemente i capelli con un elastico e si diresse ad aprire.
"Ehy" sussurrò Harry sorridendo
"ciao" rispose flebilmente la ragazza abbassando lo sguardo.
"Scusami sono stato un'idiota, ma hai la mia parola che non è successo nulla, insomma non ho baciato nessuna e non ho fatto niente di grave, ho soltatanto esagerato con i cocktail."
April non rispose e continuò a fissare un punto indefinito a terra.
"Oh andiamo non esasperare così tanto la faccenda, capita a tutti di bere una volta tanto" disse Harry.
"il problema è che tu non hai mai bevuto così tanto" disse Ap " e non capisco perchè tu l'abbia fatto"
Harry innarcò le sopracciglia e riprese a parlare visibilmente nervoso:
"Non tutto ha una spiegazione logica, l'ho fatto per divertirmi e se non sono perfetto come Payne, purtroppo sono fatto così"
"Sai, quando eravamo piccoli e litigavamo facevi di tutto per farti perdonare ora invece sembra che non te ne importi più di tanto"
"April, non abbiamo più sei anni, mi dispiace ma non sono più quel bambino paffutello che accontentava ogni tuo capriccio, ormai siamo cresciuti le cose non saranno mai più come allora."
La ragazza continuavo a guardarlo dritto negli occhi, qualcosa in lui era diverso, quelle iridi verdi avevano perso un pò della loro brillantezza, Harry aveva ragione, era cambiato.
"Adesso vado a preparmi per la cena, ciao" concluse il riccio chiudendo velocemente la porta della stanza.
April si lasciò scivolare lungo la parete fino a sedersi sul pavimento, era evidente Harry era cambiato, quella trasformazione però l'aveva reso troppo diverso e lei non era sicura di riuscire ad accettarlo.

 

 

DINNER 8.00 pm
Chelsea scese velocemente le scale e si diresse verso la sala da pranzo. Dopo aver parlato con Niall era tornata in camera aveva preso dei vestiti puliti https://p.twimg.com/Ao285zBCQAAibU1.jpg e si era subito fiondata sotto la doccia, non voleva farsi vedere da Ap o da Wendy in quello stato, non voleva che loro si preoccupassero, ma soprattutto non voleva che scoprissero che per calmarsi era andata in camera di Tom e dei suoi amici e lì aveva fumato una sigaretta.
Cercando di nascondere il suo vero stato d'animo si accomodò vicino alle ragazze e come se nulla fosse iniziò a cenare. Dato che i ragazzi avevano fin dall'inizio condiviso il tavolo anche quella sera si ritrovarono seduti uno accanto all'altro, ma tra loro c'era tensione e non ci voleva molto a capirlo.
Allora, chi cederà per primo e smetterà di recitare in quest'amabile farsa? Che lo spettacolo cominci.
Dopo l'arrivo dei ragazzi al tavolo era calato uno strano silenzio, gli unici che sembravano cercare disperatamente un appiglio per avviare una conversazione erano Wendy e Zayn che non la smettevano di parlare:
"Allora Chels com'è stato imparare a sciare?" domandò Wendy
"Divertente" rispose secca la ragazza
"Ehi Ap domani si ritorna a casa, non ti dispiace?" chiese Zayn
"Già"
"In ogni caso dovremmo festeggiare.." ed ecco Mr Payne che tenta di salvare come sempre la situazione "è l'ultima sera che siamo qui tutti insieme, avete qualche idea?"
"Perchè non torniamo in discoteca?" rispose Louis guardando in direzione di Chelsea
La ragazza non rispose e continuò a fissare il contenuto del suo piatto cercando di mantenere la calma.
Nel frattempo al tavolo era di nuovo calato un silenzio imbarazzante.

 


"Ne sei proprio sicura?" domandò Hanna sorridendo compiaciuta
"Sì, ho visto la rossa uscire dalla stanza di quei tre e quando mi sono avvicinata ho sentito che stava dicendo che nessuno doveva sapere e che quella storia non sarebbe dovuta venire fuori" replicò Holly gesticolando con la forchetta a mezz'aria
"Hai riconosciuto i ragazzi con cui stava parlando?" chiese poi Sarah strappandole bruscamente di mano la forchetta e guardandola stizzita.
"Erano quei tipi laggiù, stanno alla 205, quello alto e moro si chiama Tom, il biondo se non sbaglio Alex invece quello con la camicia a scacchi è Sam, non erano ai nostri corsi, facevano snowboard, però ho sentito molto parlare di loro"
"Già, qualche sera fà hanno organizzato una festa in camera e sono stati sorpresi a bere" conitnuò Hanna
"Bene ora vi lascio, vado a fare quattro chiacchiere con Tom"
Detto fatto, Sarah sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi si diresse a passo spedito verso il tavolo, aveva un piano.
 


I ragazzi avevano da poco finito di cenare, la farsa che avevano messo in scena era stata davvero patetica e neppure le sagaci battutine di Tomlinson erano riuscite a smuovere la situazione, persino Wendy si era arresa e aveva passato la serata a parlottare sotto voce Zayn quasi come volesse tenere nascosta almeno la loro felicità per paura che venisse risucchiata via da quel mare di pessimismo.
"Io vado in camera" disse Chelsea alzandosi
"Scusa cara, potresti sederti un attimo, ho una cosa da dire"
Chels si voltò e vide Sarah che sorridendo si avvicinava al tavolo
"Bene, prima che ve ne andiate ho bisogno che mi stiate tutti ad ascoltare. Qui tra di voi vedo molti ragazzi venuti da poco nella nostra scuola, come te" disse indicando Chelsea "io volevo farvi sapere che se avete bisogno di una mano io posso aiutarvi, come già saprete sono presidente del club studentesco e sono sempre disponibili ad aiutare le persone con questo tipo di problemi"
"Senti Sarah ti prego, smettila con questa pagliacciata, sono stanco delle tue caz..."
Harry fu bruscamente interrotto dalla biondina che proseguì
"Styles, se dici anche solo un'altra parola ti ritrovi a pulire i cessi dopo le lezioni, so cos'hai fatto ieri e sono certa che se lo sapesse la signorina Smith non ne sarebbe felice. Ma comunque non sono qui per te, sono venuta perchè mi sta a cuore la sua situazione" disse indicando Chelsea
"Come, scusa?" rispose la ragazza non capendo
"Io posso aiutarti, posso aiutarti a smettere, sia di bere che di fumare."
"No, ti stai sbagliando"
"Chelsea, come ho visto Harry, ho visto anche te, sai sarei potuta passare sopra all'incidente di ieri ma oggi si è ripetuto un altro fatto ancora più increscioso. Dovresi sapere bene che non si può fumare qui no?"
"Ora basta, Sarah smettila, lei non ha fatto nulla la stai solo accusando, è vero ieri ha esagerato, ma non l'ho mai vista fumare e non puoi dire una falsità del genere" intervenne April visibilmente nervosa
"Ah, è proprio vero, occhio non vede, cuore non duole. In ogni caso se non ti fidi di me puoi chiedere a Tim o Tom o come cavolo si chiama, lui saprà raccontarti tutta la verità." detto questo Sarah se ne andò, aveva concluso il suo atto, ora toccava
agli altri continuare lo spettacolo no?

"Senti Chels, dimmi che quella lì è una stronza e che ha sparato un mare di cazzate"
Chelsea rimase un attimo in silenzio
"April io.."
"Ti prego non dirmi che ha detto la verità" disse April con gli occhi lucidi
"Possiamo andare a parlarne da un'altra parte?"
"No, non c'è bisogno, non voglio più ascoltare altre bugie"

 

 

ROOM 207 11.00 pm
Chelsea se ne stava rannicchiata sotto le coperte e non riusciva a fare altro che piangere.
Di solito non era una che si lasciava abbattere, ma aveva perso così tante cose insieme e nello stesso momento che piangere era l'unico modo che aveva di sfogarsi.
Aveva litigato con la sua migliore amica, il suo ragazzo probabilmente la odiava e il resto d
Ne April ne Wendy erano tornate in stanza e lei si sentiva terribilmente sola.

Toc toc
La ragazza si asciugò velocemente il viso e si diresse e avanzò verso la porta
"Ehy Harry che ci fai qui? Se cerchi Ap lei adesso.."
"No, cercavo proprio te. Insomma siamo diventati le pecore nere del gruppo adesso, tanto vale compiangersi a vicenda no? rispose il ragazzo sorridendo appena.
"No, ti sbagli, io sono diventata la pecora nera del gruppo perchè ho commesso un sacco di errori a cui purtroppo non posso rimediare, tu invece sei ancora in tempo e se fossi al posto tuo sfrutterei quest'opprtunità."
"Non credo di poter fare qualcosa, devo solo sperare che le cose si sistmemino da sole"
Chelsea alzò la testa di scatto:
"Le cose non si sistemeranno mai da sole Harry, siamo solo noi che possiamo cambiare le carte in tavola e l'unico modo che abbiamo per farlo è alzare il culo e darci da fare. Io non capisco che diavolo stai aspettando, và da lei!"
Harry rimase qualche istante immobile e dopo averle rivolto uno dei suoi migliori sorrisi corse fuori.

 

Niall camminava distrattamente fra i corridoi dell'hotel senza una meta precisa.
Conosceva bene Sarah, sapeva che era la ragazza più falsa di tutta la scuola, l'aveva sperimentato sulla sua pelle: l'anno prima era andato alla festa di Marc Parker con Holly, la sua ex, e Sarah in quell'occasione dopo averci provato spudoratamente con lui era andata a raccontare a tutta la London High il contrario, solo perchè lui l'aveva rifiutata; insomma quella ragazza era l'emblema della cattiveria.
E poi c'era Chelsea, fino qualche giorno prima l'avrebbe difesa a spada tratta, ma ora.. forse lei non era poi tanto diversa dalla perfida Marin.
Era talmente immerso nei suoi pensieri che non si accorse neppure che qualcuno lo stava chiamando:
"Ehy Niall"
"Ciao Holly, che ci fai qui?"
"Potrei dirti che sono qui per caso, ma non sarebbe la verità e mi sembra che tu di bugie ne abbia già sentite abbastanza.." replicò la ragazza come se stesse recitando in una delle peggiori scene di Beautiful "..ti cercavo perchè volevo parlarti, mi dispiace davvero per quello che ti è successo, se hai bisogno di qualsiasi cosa sappi che io sono qui. Io sono sempre stata qui e continuerò ad esserci in ogni momento per te, non dimerticarlo."
Dopo aver completato la sua parte drammatica degna di premio Oscar, come da copione Holly abbracciò Niall e lentamente iniziò ad avvicinarsi sempre di più alle sue labbra.
Allora Horan cosa intendi fare? D'ora in poi lo spettacolo è nelle tue mani, stupiscici.

 


"Ap" disse Harry appogiandosi al muro per riprendere fiato, correre per quattro piani di scale non era stata proprio un'idea geniale, prendere l'ascensore sarebbe stato molto meglio, ma era talmente preso che se n'era totalmente dimenticato.
"Come sapevi che ero qui?"
"Quando a scuola eri di cattivo umore aspettavi sempre la pausa pranzo per correre in terrazza e allora ho pensato che fossi qui e avevo ragione."
"E ti ricordi perchè?"
"Dicevi che stare in alto e osservare tutto da un'altra prospettiva ti aiutava a stare meglio"
"Già, e infatti è così. Guardando le cose da quassù ti senti padrone del mondo e i problemi sembrano più piccoli di quello che sono realmente. Lo so, sono una stupida.."
"No, qui l'unico stupido sono io. Ti prego perdonami, ho fatto una cazzata, so bene che non avrei dovuto bere e oggi invece di ammettere le mie colpe, ho fatto un altro grandissimo errore. Ap, io non voglio perderti, ho aspettato tanto questo momento e ora non voglio distruggerlo con le mie mani."
Dopodichè Harry la strinse a sè e la baciò.
"ti amo anche io, Harry"

 

 

ROOM 214
Wendy se ne stava sdraiata sul letto accanto a Zayn, a prima vista sarebbe potuta sembrare una situazione del tutto equivoca, ma a rendere l'atmosfera meno calda c'era Liam, che di tanto in tanto lanciava qualche occhiatacca alla sorella. Stare nella stessa stanza con due persone che non fanno altro che stare appiccicati metterebbe chiunque a disagio soprattutto se sai che quella che hai davanti è tua sorella, la bambina piccola e innocente che fino a qualche anno prima ti pregava di accompagnarla a comprare il gelato o che durante i temporali di notte veniva a cercare rifugio fra le tue braccia.
"Emh Wendy vorrei ricordarti che ci sono anche io" disse Liam ormai completamente rosso in viso.
"Mh, se vuoi possiamo andare in bagno" rispose la ragazza continuando a tenere le labbra incollate a quelle di Zayn, che dopo le sue parole sbarrò gli occhi e la guardò stupito come del resto suo fratello.
"Dio, stavo scherzando!" replicò con un sorriso che lasciava intendere tutt'altro la ragazza.
"Quanto amo tua sorella" replicò Zayn mordendosi le labbra.
"Un'altra parola e vi spedisco ad uno di quei programmi per adolescenti in piena tempesta ormonale che danno su MTV"
I due scoppiarono in una sonora risata, almeno quella vacanza aveva fatto qualcosa di buono, li aveva uniti come non mai e adesso Payne aveva finalmente trovato la giusta dimensione per vivere con sua sorella e il suo migliore amico, insomma era riuscito ad accetarli insieme.

 

ROOM 207
Chelsea era ancora accovacciata sotto le coperte quando sentì la porta aprirsi e subito dopo richiudersi. Forse avrebbe dovuto controllare chi era appena entrato ma non aveva la benchè minima voglia di uscire dal suo nascondiglio così rimase ferma stringendo ancora di più a se il cuscino.
"Ehy stai dormendo?" era la voce di April, ma lei non rispose.
Ap stette per un pò in silenzio finchè non si avvicinò al letto e si stese accanto a Chelsea.
"Io e Harry abbiamo chiarito. Ha detto che è tutto merito tuo se ha trovato il coraggio di parlarmi, volevo ringraziarti per quello che hai fatto, è stato un gesto carino" la ragazza smise per un istante di parlare sperando di sentire la voce della sua migliore amica, ma la ragazza continuava a tacere.
"Sai, io vorrei tanto.." April prese un profondo respiro cercando di regolarizzare la sua voce " ..vorrei capire perchè oggi invece di venire da me a sfogarti sei andata in camera di Tom.. Quando quella stronza di Sarah l'ha detto quasi non potevo crederci, io ci tengo a te, lo sai.." ormai era in lacrime però doveva continuare "..Quando sei venuta a Londra ho giurato a me stessa che ti avrei fatta stare bene, tu sei la mia migliore amica, vederti così mi spezza il cuore. Ti prego dì qualcosa"
Chelsea spostò appena le coperte e si strinse ad Ap.
"Mi odio per quello che ho fatto, tu, Niall.. Sono un disastro, oggi quando sono andata da lui, era a pezzi, non sapevo che fare e sono corsa in camera di Tom... non riesco a perdonarmi di aver perso la mia migliore amica per questo"
"Sta tranquilla, non ti abbandonerò e qualunque cosa accada, la affronteremo insieme, come abbiamo sempre fatto anche con 3547 kilometri di oceano a dividerci."
Le due rimasero abbracciate a lungo, senza dire una parola, l'amicizia serve anche a questo, curare le ferite lasciate dall'amore, quelle che non si vedono, ma che fanno più male di tutte.


Anche l'amicizia era riuscita a trionfare ma Niall si trovava ancora in quel corridoio, da solo, insieme ad Holly.

"Scusami Holly, forse ti sembrerò patetico, ma anche se mi ha spezzato il cuore, io la amo. E per questo.. io non posso baciarti."
Niall attraverò di corsa il corridoio lasciando la biondina, in preda ad una crisi isterica; calate il sipario, Horan ha scritto il suo finale, ma aspettate ad applaudire, lo spettacolo non si è ancora del tutto concluso.


Notes:
si lo so sappiamo siamo in ultra mega ritardo avevamo promesso che avremmo fatto presto, però la scuola ci ruba davvero un sacco di tempo e ci è difficilissimo organizzarci :(
comunque finalmente la vacanza è finita ma ancora rimane in sospeso la questione chelsea - niall. come vorreste che vada a finire? 
e poi vabbè Harry e Ap hanno fatto pace e Liam sembra ancora rimanere appeso, ma presto le cose si evolveranno. La coppia wendy - zayn invece sembra andare a gonfie vele :)
comunqueee speriamo davvero che questo capito vi sia piaciuto, lasciate una recensione e fateci sapere cosa ne pensate, dateci consigli insomma qualsiasi cosa vogliate dirci va più che bene :3
ci vediamo al prossimo capitolo. with love chià, ale e betta xx

ps ecco qui sotto un piccolo spoiler :)
 


mi sento esattamente come la prima volta che l'ho vista, dannatemente impotente.


 

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Capitolo 13
*** pretty little liar. ***


Niall camminava pensieroso per le vie di Londra, tornare a scuola dopo una settimana di totale relax era stato davvero traumatico per tutti, in particolare per lui.
Erano ormai passati cinque giorni da quando erano rientrati a casa e mentre gli altri ricordavano felici i momenti trascorsi insieme, lui cercava di tenere lontano dalla sua mente tutto ciò che riguardasse quel viaggio. Sta di fatto che nei giorni successivi, al ritorno a Londra, Niall era completamente cambiato, persino sua nonna se n'era accorta, in diciotto anni di vita non aveva mai rifiutato una fetta di crostata e vederlo dire "No grazie non ho fame" l'aveva preoccupata a tal punto da spingerla a misurargli la febbre.
E come se non bastasse era stato capace di dimenticare la data del compito di matematica, cosa che gli era costata parecchio, e che sua madre aveva ritenuto opportuno risolvere con delle ripezioni.
E ora indovinate un po' dov'era diretto il piccolo Horan alle tre del pomeriggio sotto una leggera pioggerellina londinese di metà marzo?

 


"Wendy, corri, che diavolo stai aspettando lì impalata che la pallina ti cada sopra la racchetta? Forza muovi quelle gambe! E quello sarebbe un rovescio decente?"
Era in momenti come questo che Wendy Payne odiava il tennis, non riusciva a capire cosa la stesse trattenendo dal rompere quella dannata racchetta in testa all'allenatore, urlargli in faccia quanto lo
odiasse e poi andarsene da quel campo. C'erano un sacco di posti migliori dove sarebbe potuta essere in quel momento, magari fra le braccia di Zayn all'Hyde Park.. I suoi pensieri furono bruscamente interrotti sul più bello dalla voce del Mister.
"Benedetta ragazza, mi dici che diavolo ti prende? Ti ho lasciata una settimana fa che eri la migliore del corso e adesso stento a riconoscerti. Sai che a breve ci sarà il torneo più importante della stagione e che non possiamo permetterci distrazioni, no?"
"Sì, lo so" rispose la ragazza sbuffando.
"Bene e allora vedi di impegnarti di più."

 

 

"Bene Niall, ottimo lavoro adesso prova a risolvere anche il prossimo esercizio" cinguettava zia Melanie seduta in cucina di fronte al biondino.
Chelsea, nel frattempo, aveva appena messo piede in casa ignara di tutto.
"Cara, vieni un attimo" disse la donna dopo aver sentito la porta chiudersi.
"Ciao zi... zia"
"Devo chiederti un grosso favore, potresti aiutare Niall a finire i suoi compiti? Devo correre all'aereoporto, tuo zio ha fatto scalo qui e mi ha chiesto di portargli alcune cose"
La ragazza cercò di inventarsi ogni scusa possibile, ma era troppo tardi la donna aveva già preso la sua borsetta e dopo averle stampato un affettuoso bacio sulla fronte l'aveva lasciata in balia di quell'assurda situazione, di cui lei ovviamente era allo scuro.

 

 

Wendy entrò in casa e stranamente, sentì le voci dei suoi genitori provenire dalla cucina che discutevano animatamente.
Alfred ma noi abbiamo fatto dei sacrifici, lo sai”.
Si lo so Monique, lo so, dobbiamo assolutamente parlarci, questa storia non può andare avanti”.Sono tornata vado in camera mia” disse Wendy affacciandosi appena in cucina.
Wendy vieni qui dobbiamo parlarti” disse il padre con tono severo.
Wendy si avvicinò cauta al tavolo della cucina dove erano seduti i suoi genitori, impaurita da quello che stavano per dirle.
Ci ha chiamati il tuo allenatore, ha detto che ultimamente non ti stai allenando seriamente e, come sai bene, si sta avvicinando il torneo più importante della stagione” si fermò un attimo e riprese fiato “Lo sai quanti sacrifici abbiamo dovuto fare io e tua madre per permetterti di farti allenare qui e quante spese abbiamo dovuto sostenere quest'ultimo anno. Non ti stai impegnando a fondo e se questa storia continuerà saremo costretti a ritornare a casa non appena finisce la scuola.”
La ragazza teneva gli occhi bassi, aveva paura di incontrare lo sguardo dei suoi genitori.
Lo so che vuoi bene ai tuoi nuovi amici e.. a Zayn” questa volta era la madre a parlare e a queste ultime parole Wendy la guardò sbalordita “ma perchè non ci vieni incontro? Non ti chiediamo tanto ma almeno rendici fieri di te e delle spese che abbiamo sostenuto”.
Non poteva credere a quello che aveva sentito, i suoi genitori le stavano chiedendo di più? E quello che aveva fatto fino a quel momento per loro era niente? Le piaceva fare quello sport ma per lei era troppo, esistevano anche altre cose.
Riprese il borsone e si diresse in camera ma fu subito interrota da Monique che la chiamava..
Di nuovo!
Ah dimenticavo. Verrano a trovarci Scarlett e sua figlia Tamara, si tratterranno qui con noi per qualche settimana, mi aiuterà con il lavoro. Fa che tutto vada bene, sii gentile con Tamara. Lo sai, i suoi genitori si sono appena separati e in questo momento penso abbia proprio bisogno di un'amica con cui parlare e "sfogarsi” disse la madre riprendendo a cucinare mentre il padre si era messo seduto in poltrona a leggere il “Times”.
Wendy strinse i pugni e si girò verso la madre per controbattere, ma quello che uscì dalla sua bocca fu soltanto un “Certo mamma non preoccuparti, sarà tutto perfetto” poi corse in camera.
Ecco, sapere che Tamara, quell'odiosa ragazzina che conosceva sin da quando era piccola, avrebbe passato qualche settimana lì con lei, era l'ultima delle cose che avrebbe voluto sentire. Non la sopportava, ma Scarlett era la migliore amica di sua madre e che le piacesse o no doveva farsi andare a genio sua figlia.
Dato che nella sua camera era comparso come dal nulla un letto, significava che di lì a poco avrebbe sentito suonare il campanello e si sarebbe ritrovata davanti quell'odiosa di Tamara.
Il borsone le cadde pesantemente sul pavimento e lei corse a sdraiarsi sul letto con la faccia schiacciata sul cuscino.


TOC TOC
Posso entrare?” disse Liam avvicinandosi alla sorella.
Torneremo a casa Liam, è tutto finito” disse piano.
Prova ad impegnarti di più, fallo per mamma e papà, loro dopotutto ti hanno dato tanto” disse Liam cercando di tranquillizzarla.
Per te è facile dirlo ma io mi sento troppo sotto pressione... e poi ci mancava Tamara” disse questa volta con tono scocciato.
Perchè non provi ad essere un po' più gentile con lei? vedrai magari diventerete amiche, secondo me avete tanto in comune”.
Liam si alzò e si diresse verso la porta.
Liam io l'ho sempre odiata e non credere che questa volta farò un'eccezione. E sappi che prima o poi ti ammazzerò per aver detto a mamma di Zayn”.

 

Niall non vedeva l'ora di andarsene, quella situazione era alquanto imbarazzante. In quel preciso momento suonò il campanello, come se qualcuno gli avesse letto nel pensiero e, senza fare troppo caso all'ordine, prese i libri e li buttò dentro la borsa. Seguì Chelsea fino alla porta, ma quando l'aprì si trovò davanti l'ultima persona al mondo che avrebbe voluto vedere: Louis. Come se Niall fosse un fantasma o non stesse lì vicino a lui, Louis prese tra le mani il volto della ragazza e le baciò dolcemente le labbra.
Ah Niall anche tu qui? Che fai cerchi di riconquistare la tua ragazza? Non vedi? Ora è occupata e non penso ti voglia tra i piedi” disse Louis con un sorriso beffardo stampato in faccia.
No, non dargli...” Chelsea non fece in tempo a finire la frase che fu interrotta da Niall.
No, ha ragione, avete da fare, vado via”.
Così Niall si girò e a passo svelto, si diresse verso il marciapiede.
Horan puoi almeno salutare” gli urlò dietro Louis.
Il biondino, senza neanche girarsi, si portò la mano destra sopra la spalla e alzò il dito medio in segno di saluto e poi scomparve dietro l'angolo.
Strano il tipo è?!” disse Louis seguendo Chelsea dentro casa.

 


A casa Payne tutto era pronto per l'arrivo di Scarlettn e Tamara, Monique aveva persino preteso che Liam indossasse la camicia nuova, quella che aveva ordinato lei stessa dalla ditta italiana, che ne aveva confezionate alcune per il principe William in occasione del matrimonio con la bella Kate Middleton; aveva apparecchiato la tavola con lo sfavillante servizio di bicchieri di cristallo regalatole dalla cognata qualche anno prima e adesso era lì alla porta che abbracciava la sua cara amica Scarlett e la invitava ad entrare.
"Monique, quanto tempo, ti trovo in ottima forma cara!"
"Grazie, devo proprio ammettere che anche tu stai davvero benissimo, ma adesso accomodatevi, Liam tesoro, sii gentile, prendi le valigie di Tamara e Scarlett e portale di sopra"

Liam annuì ma Wendy lo sentì chiaramente borbottare:
"Era proprio necessario indossare una camicia così per portare settanta chili di valigie di sopra?"
Mentre la ragazza ridacchiava fra sè poichè finalmente anche il fratello era stato vittima di una delle atroci pensate della madre e aveva ricevuto il ben servito, si sentì richiamare all'ordine proprio da quest'ultima:
"Wendy suvvia, non stare lì impalata, accompagna Tamara a fare un giro della casa"
Così dicendo Wendy fu costretta a mostrarle il salotto, la cucina, i due grandi bagni del piano di sopra, la stanza degli ospiti, la camera di Liam, quella di Monique e Alfred e infine la sua o meglio quella che un tempo era solo sua, ma che ora era anche di Tamara.
"Senti Wendy, so che tra di noi le cose sono sempre andate un tantino male, insomma per quanto tu ti stia sforzando di essere gentile con me ora, riesco benissimo a capire che dati i nostri trascorsi, non puoi fare a meno di odiarmi. Adesso però dopo quello che è successo fra i miei genitori ho capito una cosa davvero importante, è inutile passare la vita a litigare, che ne dici se ricominciassimo tutto da capo? Forse per te non è facile credermi, ma ti assicuro che sono cambiata, non sono più la ragazzina vanitosa e arrogante che non faceva altro che renderti la vita impossibile, spero che tu voglia accettare la mia proposta, perchè sai, anche se non te l'ho mai detto ti ho sempre reputata una persona fantastica"
Wendy rimase senza parole, che fine aveva fatto la Tamara che conosceva? Quella il cui unico problema era riuscire ad avere l'ultimo modello di Loubotin prima di tutte le sue amiche?
"Io.. io credo che potremmo provarci"

 

 

"Allora Chelsea, come pensi che potremmo divertirci oggi?" domandò Louis cingendo i fianchi della ragazza.
"Ma perchè cavolo l'hai trattato in quel modo?"
"Parli di Horan? Ma andiamo, hai visto come ti guardava? Io lo sto facendo per lui, non deve farsi false speranze e soprattutto deve smettere di pensarti, altrimenti continuerà a soffrire in eterno. Ormai il
guaio è fatto, non possiamo tornare indietro, non che io voglia ovviamente. Quindi adesso non ci resta che viverci questo" rispose il ragazzo continuando a baciarla.
Chelsea ormai non faceva altro che rimanere succube delle situazioni che le capitavano, insomma lei era la stessa che aveva detto ad Harry che non bisognava aspettare di essere baciati da chissà quale dea bendata ma che, al contrario, l'unico modo per migliorare le cose era darsi da fare, oppure quella era un'altra persona? Ma che fine aveva fatto la ragazza combattiva di un tempo? Ormai di lei non era rimasto nulla se non il ricordo, credo proprio che dovremmo dare il benvenuto ad una nuova Chelsea, la bambolina con gli occhioni verdi manovrata come una marionetta da Louis Tomlinson.

 

 

"Un paccheto di Winston Blue"
Niall era davvero caduto molto in basso. Lui stesso ormai si considerava un fallito, tutto quello che faceva era il più delle volte sbagliato e ogni persona che incontrava non faceva altro che farlo sentire
peggio.
Dopo aver pagato prese il pacchetto e si sedette su una panchina.

Era così stupido che non aveva neppure comprato un accendino, che diavolo se ne fà uno di quindici sigarette se non ha nulla con cui accenderle? Ma lui non aveva mai fumato in vita sua, non poteva pensare anche a quello, anzi se fosse stato per lui non avrebbe neppure cominciato, ma doveva.
Doveva, perchè voleva vedere quello che si provava a stare dall'altra parte, Chelsea non ci aveva pensato due volte a fumare con quei tipi della stanza accanto in settimana bianca e adesso toccava a lui. Magari l'avrebbe fatta soffrire saperlo come soffriva lui quando Louis la baciava e lei rimaneva lì impalata senza dire nulla come se lui fosse solo un lontano ricordo sbiadito e insignificante, o forse lei neppure l'aveva amato davvero e magari adesso era avvinghiata a Louis e invece di mandarsi in fumo il cervello come stava facendo lui, se ne infischiava e voltava pagina.
E tu Niall, volterai mai pagina?

 

 

Ehy Zayn, che ne dici se stasera andassimo tutti a cena insieme? Alle 20.30 a Piccadilly dillo anche gli altri. Miss u. xx
-Wendy

 

Piccadilly Circus vantava di essere una delle piazze più famose di Londra, non che una delle più frequentate, alle otto e trenta di sera infatti era ancora gremita di persone. Nonostante ciò i ragazzi si ritrovarono tutti insieme e si diressero a cenare in un ristorante come in una delle scene più riccorenti di Friends.
"Questa è Tamara, lei è la figlia di una cara amica di mia madre e starà a casa nostra per qualche settimana" esordì Wendy presentando la ragazza al gruppo.
"Sono davvero felice di conoscervi e spero che diventeremo presto buoni amici"
Wendy si soffermò un attimo a guardarla, in taxi non ci aveva fatto caso, ma adesso si era accorta di un particolare alquanto strano, il vestito indossato da Tamara era piuttosto simile, se non identico, a quello che le era stato regalato lo scorso Natale da una collega di sua madre. Si trattava di un abitino di Prada color crema, che lasciava scoperta una spalla e terminava con una gonnellina a pieghe.
Wendy non l'aveva mai messo perchè non ne aveva avuto l'occasione, era davvero troppo elegante per una cena in pizzeria con gli amici e mai si sarebbe sognata di indossarlo quella sera, ma evidentemente Tamara la pensava diversamente da lei. Sta di fatto che la ragazza sorvolò velocemente la questione pensando semplicemente che di vestiti uguali a quello ce n'erano migliaia ed evidentemente uno se l'era comprato anche Tamara.


Dopo essersi accomodati ad un tavolo ed aver ordinato le pizze i ragazzi ricominciarono a parlare del più e del meno, Tamara ormai sembrava essersi inserita benissimo, così Wendy potè finalmente smettere di tenerla d'occhio e concentrarsi su Zayn.
April invece guardava accigliata Chelsea, se ne stava lì, seduta vicino a Louis, che ci provava spudoratamente, tenendo gli occhi fissi su Niall che neppure a farlo apposta era finito di fronte a loro, così per tutta la cena avrebbe dovuto sopportare quello scempio.
D'un tratto Zayn sentì il suo cellulare squillare così dopo essersi congedato con un "Torno subito" si diresse verso la porta del locale.
Tamara sorrise, era finalmente arrivato il suo momento. Continuando a chiacchierare come se nulla fosse avvicinò il suo bicchiere all'orlo del tavolo e con un piccolo colpetto se lo rovesciò addosso.
"Mio dio, che sbadata che sono, ma dove avrò mai la testa?" esclamò fingendo imbarazzo e stupore "Vado un attimo a sistemare questo disastro." E senza aggiungere sparì fra la folla di camerieri e clienti.

 

 

FLASHBACK
Wendy e Tamara si conoscevano fin da quando erano bambine. L'amicizia che univa le loro madri era così forte che era stata trasmessa anche a loro, così nel giro di poco tempo erano arrivate a considerarsi quasi come sorelle. Gli anni passarono e alle due bambine subentrarono due ragazzine quattordicenni, che seppur amiche come da piccole, erano ormai divenute assai diverse. Già, perchè Tamara aveva trasformato il suo caratterino un po' pestifero da bambina viziata in quello altezzoso e prepotente degno della ragazza ricca e snob che era. A scuola infatti la fama di Tamara era considerata un pò come Blair Waldorf e in poco tempo si era circondata di un piccolo gruppetto di servette, sue compagne di classe, che pur di ricevere anche solo un "Ciao" da lei, erano disposte a fare le più umili e meschine cose che voleva.
Così Wendy un giorno, osservando una delle innumerevoli cattiverie che subivano le persone prese di mira da Tamara decise di parlarle, sperando di farla ragionare. Purtroppo però ottenne l'effetto contrario e finì addirittura per essere accusata come una delle tante invidiose che volevano essere come lei.
L'amicizia idilliaca delle due quindi, si dissolse come una nuovola di fumo e fu ben presto sostituita da un odio alimentato dalla stessa Tamara. Accadde infatti, che durante una festa a cui Wendy era andata accompagnata dal suo ragazzo Marc, approfittando di un momento in cui lei non c'era, Tamara si era avvicinata e poi l'alcol aveva fatto il resto. Wendy li aveva ritrovati poco dopo in uno dei bagni del locale e da lì l'odio era diventato reciproco.

Wendy scosse velocemente la testa cercando di scacciare via quei brutti ricordi, infondo Tamara era cambiata da allora, giusto?

 


Zayn terminata la chiamata riagganciò e fece per rientrare nel locale.
"Ehy aspetta dove vai con tutta questa fretta?"
"Ah, ciao Tamara che ci fai qui fuori anche tu? Dai ora rientriamo gli altri ci staranno aspettando"

"Per quanto mi riguarda possono aspettare in eterno, a me non importa. Sono uscita qui fuori apposta perchè volevo stare da sola con te, che ne dici se ce ne andiamo in un posticino più tranquillo?"
"Senti io sono il ragazzo di Wendy e.."
"Lo so, ed è proprio questo che rende tutto più divertente"

 

 

Wendy si alzò di scatto dalla sedia, nella peggiore delle ipotesi avrebbe rivissuto una delle scene più orribili della sua vita, consolante come aspettativa, no?
Ormai i ragazzi erano abituati a questo tipo di situazioni, anzi Liam aveva una sua teoria, sosteneva che era matematicamente impossibile passare una serata insieme nella più assoluta tranquillità, perchè in ogni caso c'era sempre qualcosa che sconvolgeva tutto, così adesso "Mamma Payne", come l'avrebbe chiamato Louis in quel momento, cercava di far andare tutto nel verso giusto aspettando il ritorno degli altri, possibilmente sperando non fossero accompagnati da qualche nuovo problema.
"Ehy Ap, come mai oggi Harry non è venuto?"
"E' rimasto a casa, aveva la febbre"
Louis intanto aveva cominciato a ridacchiare come un'idiota, le parole di Liam e April gli avevano fatto venire in mente un'altra grande idea per torturare il piccolo Horan.
"Oh April, stavo pensando: quando Harry sarà guarito potremmo fare una bella uscita a quattro: Io, Harry, te e Chelsea. Piccola, non trovi che sia una grande idea?"
Chelsea si limitò ad abbassare lo sguardo, ormai non riusciva più a reggere le iridi azzurrissime di Niall che la scrutavano attentamente, era diventato tutto troppo complicato e non sapeva più quello che fare.
Niall la osservò ancora un po', adesso ne era certo, quella che aveva davanti non era più la sua ragazza.
"Mi dispiace" disse questo prima di andarsene, ed era vero che gli dispiaceva, gli dispiaceva che Chelsea era diventata una delle tante bamboline di Louis, gli dispiaceva perchè per quanto fosse doloroso ammetterlo non poteva più amare quella ragazza.

 

 


"Brutta stronza, come ho potuto fidarmi di te? Tutte quelle belle parole, le persone come te non cambiano mai, avrei dovuto capirlo" urlava arrabbiata Wendy.
Wendy basta ti prego” Zayn la stava implorando.
Fortunatamente lui non era un coglione come Marc, aveva respinto Tamara e Wendy l'aveva visto con i suoi occhi spostarsi mentre quella piccola vipera cercava di baciarlo.
E tu pensi di fermarmi con un semplice basta?! Io la ammazzo, sta attenta a non rientrare a casa mia o sarà peggio per te, domattina ritroverai la tua bella chioma di capelli fuori dalla porta come zerbino”. Urlò Wendy.
"Che peccato, sono stata scoperta. Vorrà dire che mi rifarò la prossima volta"
La situazione stava degenerando, Wendy avanzava furiosa verso Tamara e quella continuava a provocarla:
"Però devi ammettere, piccola Payne, che sono una brava attrice. Avresti mai creduto che la scena dell'acqua che cade accidentalmente sul vestito fosse stata studiata alla perfezione?"
"Fanculo tu e il tuo vestito, "Il diavolo veste Prada" è stato già girato qualche anno fa e la tua è solo una pessima imitazione"
"Wendy, Wendy, Wendy, credevo mi conoscessi ormai. Sai che non sacrificherei mai uno dei miei Prada per una come te, se ti dico che ho studiato tutto alla perfezione, dovresti intuire da te il resto no?"
Wendy sgranò gli occhi, quello era il suo vestito, non era una stupida somiglianza o una casualità, era proprio quello che teneva nell'armadio, conservato gelosamente per qualche occasione importante.
Strinse forte i pugni conficcandosi le unghie sul palmo fino a farsi male, sentiva la rabbia che la assaliva e i suoi occhi riempirsi di lacrime, l'avrebbe picchiata se non fosse stato per Zayn che la tratteneva.

"Ahahah” Tamara rise malignamente “dai retta a quello che ti dice Zayn, stai buona e ferma, fai la brava ragazza”.

 

 

Niall scartò velocemente il pacchetto di Winston che teneva in tasca, era troppo incazzato, gli tremavano persino le mani. Prese una sigaretta, la strinse forte fra le dita, fanculo gli serviva un accendino.
“Niel” urlò Tamara.
“Niall. Comunque dimmi”.
"Ma le fumi tutte da solo quelle?" domandò Tamara sorridendo. Se non era andata bene con Zayn, non voleva dire che quella sera sarebbe dovuta tornare a casa sconfitta no?
"Non ho un accendino"
La ragazza aprì la pochette che teneva in mano e gliene passò velocemente uno.
Ormai era fatta, si mise la sigaretta tra le labbra e dopo qualche impacciato tentativo riuscì ad accenderla. L'odore del tabacco era fortissimo e pungente, non gli piaceva, ma aveva speso otto sterline per quella roba, tanto valeva finire il pacchetto.
"Di un po', la rossa che al ristorante fissavi era la tua ragazza vero?"
"Già."
"Ma lei adesso sembra tutta presa da quel Louis."
Niall aspirò velocemente dell'altro fumo, voleva che gli entrasse fino al cervello, voleva che gli togliesse ogni ricordo, ogni immagine di Chelsea.
"Sai, mi sento esattamente come la prima volta che l'ho vista, dannatemente impotente. Scusami, ti sembrerò un povero idiota."
Tamara si avvicinò a lui e con un gesto veloce delle dita gli sfilo la sigaretta e se la portò alle labbra.
"Dovresti dimenticarla.." disse aspirando lentamente ".. il mondo è pieno di ragazze" terminò annulando definitivamente la distanza rimasta fra loro.
Avvicino le sue labbra a quelle del biondino e dopo avergli circondato la vita con le braccia iniziò a baciarlo con trasporto.

 

Chelsea rimase a guardare mentre una lacrima silenziosa scendeva a rigarle il viso.
"Sta tranquilla piccola." disse Louis abbracciandola da dietro "Adesso ci sono io."
Ma a lei non importava, avrebbe dovuto dirglielo e correre da Niall, prendere quella per i capelli e mandarla via, perchè ci doveva essere lei al suo posto, era lei che doveva baciarlo, perchè lei lo amava.


Tamara si staccò da Niall e dopo avergli lasciato un altro piccolo bacio a stampo sulle labbra se ne andò.
Lui rimase lì, non era necessario seguirla, sapeva bene che quello non era l'inizio di chissà quale storia e quindi era inutile accompagnarla a casa da bravo fidanzatino, perchè anche se era un po' squallido da ammettere, lui era certo di essere stato baciato per fare un dispetto a qualcuno, Tamara l'aveva usato e a lui era andato bene.
Si voltò e vide Chelsea abbracciata a Louis, lo guardava, come aveva fatto per tutta la cena, teneva gli occhi fissi nei suoi, probabilmente aveva visto tutto.
Com'è stare dall'altra parte, eh Chelsea?

 

Wendy si girò verso Zayn e gli diede un pugno sul petto.
“Vaffanculo Zayn, lasciami!”
Si girò e fece per andarsene ma, come mosse il primo passo, si bloccò. Corse da Zayn abbracciandolo forte e mettendosi a piangere. Lui era ciò di cui aveva più bisogno in quel momento.

 

Liam sospirò, tutti se 'erano andati e al tavolo erano rimasti solo lui ed April.
"Perchè finisce sempre così? Perchè c'è sempre qualcuno che se ne và? Perchè non riusciamo mai a cenare in santa pace?"
April alle sue parole scoppiò in una fragorosa risata. Era dannatamente bella, il suo sorriso, i suoi occhi, il modo in cui arricciava il naso. Tutto in lei era meraviglioso.
"Se è per questo ci hanno anche lasciato il conto da pagare." rispose la ragazza.
Liam si passò una mano fra i capelli, dopodichè afferrò uno dei menù rimasti sul tavolo:
"E se ci prendessimo un dolce? Tanto ci hanno lasciato qui, almeno concludiamo bene questa cena no?"
April annuì, Liam aveva ragione, succedevano sempre un mucchio di cose strane quando erano insieme, ma poi alla fine c'era lui e chissà come riusciva sempre a mettere tutto a posto o per lo meno a far andare le cose nel verso giusto. Ad April piaceva Liam, però non nello stesso modo in cui a lui piaceva lei.
O almeno così è sempre sembrato.


Notes:
Come al solito siamo in ritardo, ma ormai, se ci seguite da tempo, ci avete fatto l'abitudine. Comunque volevamo ringraziare tutte le persone che seguono la storia e che recensiscono è davvero importante per noi :)
Beh in questo capitolo subentra un nuovo personaggio: Tamara. Noi per esempio ce la siamo immaginata un po' come sasha pieterse, la Alison di pretty little liars. (
http://www.kalaika.com/content/uploadfile/201106/2bf7c7e605963da0ba8e837fb129ef2520110622094004.jpg )
Tamara non resterà per molti capitoli, tre o quattro al massimo.
Comunque vediamo, ci sono diverse novità! Liam ed April cominciano a conoscersi meglio, Zayn e Wendy si amano alla follia, mentra la nostra povera Chelsea è in balia di Louis Tomlinson. 
Harry in questo capitolo non è presente, sul prossimo ancora non si sa.
Se avete qualche conisglio o critica, noi li accettiamo più che volentieri! :) 
Speriamo davvero che questo capitolo vi sia piaciuto, ci vediamo al prossimo ;))
whit love Chià, Ale e Betta xx

ed ecco qui sotto un piccolo spoiler :)

ohh zayn, lei è così adorabile.

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Capitolo 14
*** The story of us. ***


Riassunto delle puntate precedenti.
Tornati dalla settimana bianca, tutti sembrano più scossi che mai. Chelsea durante la vacanza tradisce Niall con Louis anche se non pienamente cosciente. Harry litiga con April ma poi tutto sembra risolversi per il meglio. Tamara, l'acerrima nemica di Wendy, sembra rovinare tutto nuovamente, tenta di baciare Zayn ma lui rifiuta così si fionda sul povero e indefiso Niall che subisce passivamente ogni cosa che gli venga minimamente incontro. Harry si è ammalato, ma c'è sempre il caro e premuroso Liam a tenere compagnia ad April. Così tutto sembra ancora in bilico, riuscirà a risolversi tutto oppure le cose non faranno altro che peggiorare? 


And you are not speaking
And I’m dying to know: is it killing you like it’s killing me?
I don’t know what to say since we twisted our game
’cause we’re going down,
and the story of us looks like a tragedy now.
The end

 
Chelsea era seduta sull'erba all'ombra di una delle innumerevoli quercie che popolavano il cortile della scuola. Di solito durante la pausa pranzo lei mangiava su uno dei tavoli della mensa con gli altri, ma quel giorno non aveva voglia di stare con nessuno. Non che fosse una ragazza asociale o piena di pregiudizi, ma piuttosto che stare seduta a chiacchierare amichevolmente con i ragazzi e quindi anche con Niall avrebbe preferito di gran lunga prendere a testate un muro di cemento.
E mentre Taylor Swift pronunciava quel "The end" finale per chiudere la sua canzone, Chelsea si torturava le unghie, come del resto faceva sempre quando era nervosa, addirittura il suo iPod sembrava avercela con lei, non c'era canzone più azzeccata di "The story of us" da mandare in riproduzione casuale, proprio un colpo basso.
 
Liam era sovrappensiero, strano perchè lui, Liam James Payne, non era mai sovrappensiero, o per lo meno non lo era  mai durante le ore di lezione. Già, perchè come ogni bravo ragazzo di buona famiglia, Liam era stato abituato fin da bambino a prestare la massima attenzione alle lezioni scolastiche, a studiare per ottenere ottimi risultati e a puntare ad una di quelle università dove ci sono corsi dai nomi impronunciabili e circondate da prati perfetti da fare invidia a Central Park. Ma tralasciando queste inutili disquisizioni, sta di fatto che Liam o meglio il suo cervello, in quel momento era totalmente da un'altra parte. La sfortuna però che in quell'aula aveva un nome: Mrs. Tomphson, volle accanirsi proprio su di lui e infatti dopo aver alzato lo sguardo dal libro di biologia la donna lo scrutò attentamente e lo riportò brutalmente alla realtà:
"Payne, dato che abbiamo letto il paragrafo sui geni che si trasmettono agli organismi omozigoti ed eterozigoti adesso saprai di sicuro come formare il genotipo di un omozigote per due caratteri, non è vero?"
Liam si morse il labbro inferiore, uno studente come lui di norma non avrebbe impiegato neppure un minuto per formulare la risposta ad una domanda del genere, tutto stava nel trovarla. Abbasso velocemente lo sguardo verso il libro di testo, inutile, una come Mrs. Tomphson, non poneva mai domande banali o così facilmente reperibili tra le righe di uno dei paragrafi del capitolo, così iniziò a maledirsi mentalmente.
"A grande a piccolo, b grande e b piccolo"
Poche parole scritte di fretta sul banco da Zayn furono sufficenti a salvargli.. la media in biologia.
E così dopo aver dato la risposta Liam si guadagnò un'altro degli innumerevoli più che campeggiavano sul registro della donna vicino al suo nome.
Zayn avvicinò il volto all'orecchio dell'amico stando attento a non farsi vedere:
"Liam Payne che non conosce la risposta ad una qualsiasi domanda è un evento straordinario, ma Liam Payne che si fà suggerire la risposta da me è il colmo, devo correre a cercare legna per costruire un'arca, gli alieni ci attaccheranno a breve, il mondo finirà oggi stesso?"
Il biondino scrollò la testa divertito:
"Tranquillo tu e il tuo ciuffo siete salvi, il nostro pianeta non corre alcun rischio, ero soltanto distratto, capita a tutti no?"
Zayn alzò le sopracciglia conosceva Liam da quando era solo un piccolo e paffuto marmocchio di sette anni, ormai per lui era come un libro aperto, sapeva che lui non si sarebbe mai distratto in una qualsiasi situazione, figuriamoci a scuola.
Liam se ne accorse e sbuffò sonoramente:
"E va bene, hai vinto, pazienta ancora dieci minuti e rivolterai la mia coscienza come un calzino, ora torniamo a biologia."
 
Il campanello suonò, Liam corse alla porta, era certo fosse Zayn.
“Allora, potrò finalmente sapere cosa hai da dirmi?” disse entrando in salotto e mettendosi seduto sul divano di pelle bianca.
“Malik sei peggio delle vecchie galline amiche della nonna, puntuali come la morte per il tè delle cinque sedute attorto ad un tavolino pronte a spettegolare su chiunque e desiderose di conoscere quante più possibili notizie sulle vita scandalosa dell'elitè di Londra.” mormorò Liam.
“Quanti altri monologhi dovrò sopportare prima che tu mi dica tutto? Quando sei nervoso dici sempre cose senza senso, tipo le amiche galline di tua nonna, che francamente in questo momento non c'entravano poi un granchè, quindi zitto e siediti.” rispose Zayn ottenendo finalmente l'attenzione dell'amico.
Liam sconsolato prese posto accanto a lui e di malavoglia cominciò a balbettare qualcosa.
“Be ecco, lei...lei”.
“Lei?” continuò Zayn scocciato dal fatto che erano già dieci minuti buoni che era lì seduto ad aspettare una risposta e ancora non aveva ottenuto nulla.
Liam si ammutolì.
“Su andiamo! Se non riesci a parlare tranquillamente con me che sono il tuo migliore amico figuriamoci quando dovrai parlarne con Ap.”
“Ap? Ma tu? Ma che diavolo? Insomma come ..” Liam ricominciò a balbettare.
“Guarda la reazione che stai avendo ora e ripensa a tutte le volte che te la sei trovata davanti, sono il tuo migliore amico certe cose le intuisco”
“Ma lei sa...?”
“No sta tranquillo e se mai saprà qualcosa, sarà perchè sarai tu a deciderlo e non certo perchè le verrà riferito da me”
“Oh Zayn, mi hai tolto un peso enorme dallo stomaco, lei è così adorabile, il suo sorriso, il suo viso..” disse sorridendo “non sopporto vederla con Harry, mi da fastidio”.
“ Woh woh frena non voglio sapere quanto possa apparire fantastica April per te dalla faccia in giù, vorrei ricordarti che è di mia sorella che stiamo parlando!”
Liam scoppiò a ridere tirandogli un pugno leggero sulla spalla.
 
 
Chelsea era seduta sul divano della sala a guardare la televisione; anche se aveva promesso alla zia che avrebbe finito tutti i compiti per cena, era ancora li seduta ad intrecciarsi i capelli intorno alle dita con una voglia di fare i compiti nascosta sotto le suole delle scarpe.
Prese il cellulare dal tavolino e scrisse un messaggio veloce ad April, che non si era fatta ancora sentire.
Quel giorno si sentiva stranamente sola, le capitava qualche volta, aveva l'impressione che nessuno la calcolasse. Forse perchè cominciava a sentire sempre di più la forte mancanza dei genitori.
Il telefono le vibrò tra le mani, sul display comparve il nome Louis. Rispose velocemente.
“Preparati, tra 10 minuti ti passo a prendere lì davanti a casa tua. Ho una sorpresa per te”.
Chelsea non fece in tempo a chiedere spiegazioni che già Louis aveva riattaccato.
Dopo aver ringraziato il cielo di avere come ragazzo il nemico numero uno della noia, corse in camera sua a cambiarsi; dato che era un'insolita giornata davvero molto calda d'Aprile, optò per un paio di short e una maglia con la stampa scesa su una spalla, una delle tante che popolavano il suo armadio. Si infilò le converse, buttò dentro la borsa a tracolla il cellulare e il portafogli e si mise i gli occhiali da sole.
Prima di uscire scarabocchiò su un foglio di carta un messaggio per avvertire la zia nel caso fosse rientrata e non l'avesse trovata in casa.
Sono uscita con Louis, ci vediamo questa sera.
“Allora Louis vuoi dirmi dove andiamo?” chiese Chelsea vedendo arrivare il ragazzo davanti il cancello di casa sua a bordo di una decappottabile nera.
“Fidati di me, è una sorpresa e non posso svelartela ma ti assicuro che ti piacerà” disse Louis con un sorriso malizioso stampato sulle labbra.
Chelsea salì in macchina e mise la borsa sui sedili posteriori.
“Allora, pronta?”. Louis le diede un bacio e poi partì verso la periferia di Londra.
“Un indizio me lo dai?” domandò la ragazza sempre più curiosa.
“Mmm fammici pensare... no!”.
“Uffa ma non è giusto” rispose sbuffando Chelsea.
“Si lo so, a volte la vita è ingiusta, ma una sorpresa è una sorpresa”.
Imboccarono la superstrada diretti verso...
“L'aeroporto?”
“No, non andiamo all'aeroporto” rispose Louis continuando a sorridere.
Louis accese la radio e inserì nel lettore un cd.
Partì Teenage Dream di Katy Perry.
“La mia preferita” disse Chelsea guardando il ragazzo che era concentrato sulla guida.
“Si lo so. Ho pensato a tutto. Non vedi? La macchina, il bel tempo, la canzone, volevo fare proprio come nel video”
“Quanto sei scemo” disse dandogli una piccola botta sulla spalla.
Chelsea appoggiò il braccio sulla portiera, non sapeva dove la stesse portando ma quella sorpresa era davvero bella. Non aveva più senso star lì a rimpiangere Niall e quello che aveva combinato, lui non le aveva mai fatto una cosa del genere, non era mai stato così carino.
Camminavano sulla corsia di sorpasso, il tachimetro toccava i 120 chilometri orari.
“We can dance, until we die. You and I will be live forever”.
Una frenata brusca.
“LOUISSSSS. Un urlo agghiacciante.
Una forte botta e un suono metallico.
You make me...
 
Il telefono squillò, sul display comparve un numero sconosciuto.
“Pronto” disse esitante April che nel frattempo era andata a casa di Liam insieme a Wendy.
Dall'altra parte della cornetta qualcuno parlava veloce; Liam riuscì a capire solamente le parole “abbiamo trovato il cellulare... c'era questo numero... ora è grave”.
April spalancò la bocca, gli occhi le si inondarono di lacrime, il telefono le cadde dalla mano.
“April? Ap?” Liam cominciò a scuoterla leggermente, non riusciva a capire cosa stesse succedendo.
Il ragazzo raccolse il cellulare dal pavimento.
“Pronto?”
“Conosce Chelsea? Chelsea Holmes?” chiese una voce maschile.
“Si ma non capisco, cosa è successo?” chiese Liam con crescente preoccupazione.
“Era in macchina con un ragazzo. Hanno avuto un incidente, li stiamo portando all'ospedale di Londra. Questo è il primo numero che abbiamo trovato in rubrica”.
Liam rimase a bocca aperta deglutì a vuoto un paio di volte prima di riuscire di nuovo a parlare:
“Gr-grazie di averci avvisato”
 
Niall aprì l'ennesima busta di caramelle gommose che teneva nel cassetto del suo comodino, ne aveva un'inesauribile provvista sparpagliata un po' in tutta la sua camera da letto, gli servivano per gli attacchi improvvisi di fame, di euforia e di nervosismo. Insomma secondo la sua logica una spropositata quantità di zuccheri nel sangue oltre al diabete, potevano garantire la soluzione a qualunque tipo di malessere.
Quel giorno però nonostante fosse già al terzo pacchetto di Haribo non riusciva proprio a calmarsi, si sentiva solo, escluso e abbandonato. Ma d'altronde chi l'avrebbe mai dovuto cercare? Zayn e Liam erano suoi amici sì, ma entrambi avevano i loro programmi e la loro vita strapiena di impegni, per quanto riguardava Louis lui era proprio l'ultima persona che voleva vedere in quel momento, per non parlare poi di Chelsea, era tutta colpa sua se adesso lui si trovava in quella situazione, gli aveva preso il cuore e l'aveva sbattuto contro un muro senza pensarci troppo, lei l'aveva solo usato e in fin dai conti era proprio lei la causa di tutti i suoi problemi, bhe per come si erano messe le cose, lui avrebbe preferito mille volte non averla mai conosciuta, avrebbe preferito non farla mia entrare nella sua vita.
D'un tratto il ragazzo sentì il suono del suo cellulare, era Zayn:
“Ehy dimmi tutto!”
“Niall, è successo qualcosa di brutto a Chelsea, era con Louis e hanno avuto un incidente, lui ora sta bene, ma lei..” Zayn non riusciva a spiccicare parola
“Zay..Zayn cazzo dì qualcosa!” urlò Niall mentre sentiva gli occhi cominciare a pizzicargli
“I medici credono sia in coma..”
Il ragazzo lasciò cadere a terra il cellulare e corse il più velocemente possibile fuori di casa.
 
April aveva sempre odiato gli ospedali, fin da bambina, l'odore troppo forte di disinfettante la nauseava e tutti quei dottori nei loro camici bianchi la mettevano sempre un po' in soggezione. Lei ci era stata diverse volte al Guy's Hospital, per le analisi quasi ogni anno, quando Zayn si era rotto un braccio in quinta elementare e quando invece lei stessa cadendo dal letto aveva sbattuto talmente forte il mento sul pavimento da procurarsi un taglio degno di punti. Ma quella volta era diverso, non erano dei semplici punti o qualche frattura, si trattava di qualcosa di molto più grave. Chiusa dietro la porta che ormai fissava da qualche ora c'era la sua migliore amica e lei era lì fuori senza poter fare nulla per lei.
D'un tratto dalla fine del corridoio fece capolino Niall, che appena li vide scoppiò in lacrime:
“Allora? Vi prego ditemi che stanno bene”
Liam si avvicinò a lui e gli cinse le spalle in un abbraccio:
“Lou sta bene, ha solo qualche graffio, ora è al pronto soccorso di sotto con i suoi genitori, ma.. ma Chelsea è lì dentro e nessuno ci ha ancora detto.. ecco come sta”
April dopo le parole di Liam scoppiò nuovamente a piangere rifugiandosi fra le braccia di Zayn, non riusciva a credere che quell'orribile situazione che stavano vivendo fosse davvero reale, quello per lei era un incubo, lo doveva essere per forza.
Un'infermiera nel frattempo si era avvicinata a Melanie attirando l'attenzione di tutti
“Dunque la signorina Chelsea Holmes ha riportato un trauma non indifferente, non sappiamo come reagirà il suo corpo alle cure, dobbiamo aspettare che passi la notte prima di stabilire con certezza le sue condizioni.”
Melanie impallidì:
“Ma lei ora è..?”
“No mi spiace signora, la ragazza non è cosciente, le ripeto che dipende tutto da stanotte, ora se volete potete entrare uno alla volta nella sua stanza, il dottor Murray ha dato il via libera per le visite.”
La donna non se lo fece ripetere due volte e si fiondò subito nella stanza della nipote chiudendosi la porta alle spalle.
 
Si aprirono le porte dell'ascensore dal quale uscì Louis zoppicando con un paio di stampelle. Zayn si alzò di scatto: ‘‘Louis come stai? Tutto b.ene?”
“Tranquillo Zayn tutto apposto, lei come sta?” rispose Louis preoccupato.
“Ancora non la sappiamo, deve rimanere qui per la notte..” intervenne Wendy “ Ap pensavo che potremmo restare qui stanotte..avviso i miei..” continuò Wendy prendendo il cellulare dalla borsa. “Rimango io stanotte” disse deciso Niall alzandosi in piedi.
“Allora rimango anch'io” replicò Louis.
Niall si avvicinò a lui “ Hai già fatto abbastanza, non credi?!”
“Pensi che l'abbia fatto apposta?! Pensi davvero che sia colpa mia se quel coglione ci è venuto addosso con la macchina?!” rispose irato Louis.
“Louis vattene, me l'hai già portata via una volta, non permetterò che questo accada di nuovo, rimango io con lei. Voi ragazzi tornate pure a casa, appena so qualcosa vi chiamerò”
Louis si sentì subito invadere da un gran senso di colpa, forse non era solo per l'incidente, Niall aveva ragione, doveva farsi da parte.
Appena la zia Mel uscì dalla stanza entrò Niall salutando il resto del gruppo “ A domani”.
 
 Nella macchina di Melanie regnava il silenzio più totale interrotto talvolta dai rumori che provenivano della strada, fin quando non si udì il suono di un cellulare:
“Mamma ti stavo per chiamare io”
“Oh Wendy tesoro, buonanotte e manda un grande bacio anche a Liam”
“Ma stiamo tornando a casa non stiamo mica partendo”
“Ma io e tuo padre sì!”
“Cosa?”
“Alfred, non abbiamo avvisato i ragazzi!” urlò la madre dall'altra parte del telefono “Comunque cara io e tuo padre abbiamo approfittato dell'udienza del divorzio di Scarlett per tornare nel vecchio negozio a sistemare alcune cose. Sta tranquilla torneremo domani sera, ho parlato con i genitori di April, ho saputo dell'incidente di Chelsea, mi dispiace moltissimo, abbiamo pensato che è meglio se per stanotte dormite da loro. Mi raccomando Wendy non approfittate troppo dell'ospitalità della famglia Malik.. ci siamo capite. Buonanotte tesoro, saluta anche tuo fratello, ci sentiamo domani”
Wendy riattaccò, la Zia Melanie accompagnò tutti a casa
“Ci sentiamo domani ragazzi, vi chiamerò appena avrò notizie, buonanotte” disse Mel con gli occhi ancora lucidi.
 
Ormai era mezzanotte passata, Trisha  si avvicinò ai ragazzi che sedevano tutti nel divano del soggiorno avvolti dalle coperte ‘‘Ragazzi ho finito di prepararvi la stanza sopra, quando volete potete andare a letto ”
Ma April disse: “Stanotte non credo riuscirò a dormire”
“Neanch’io credo che dormirò” continuò Wendy.
“Vado a preparare dell’altro caffè” disse April alzandosi.
Zayn fece segno a Liam di andare con lei, così il ragazzo si alzò e dopo un veloce “vengo con te” la seguì in cucina.
 
“Ho paura” sussurrò Wendy abbracciandosi a Zayn.
“Non devi averne, vedrai che andrà tutto bene”
“Come fai ad esserne così sicuro?”
“Con lei c’è Niall adesso, non te l’hanno mai detto che l’amore vince sempre alla fine?”
La ragazza lo strinse forte lasciandogli un leggero bacio sulle labbra, si appoggiò alla sua spalla e dopo pochi minuti entrambi si addormentarono.
 
“Hey ragazzi ecco il caff..” April si interruppe subito appena vide Wendy e Zayn che dormivano abbracciati. Dopo aver appoggiato la caraffa sul tavolino si buttò anche lei su uno dei divanetit del salotto.
“ Almeno loro sono riusciti ad addormentarsi” esclamò Liam sedendosi accanto alla ragazza.
“Sai, se da un lato sono qui tremendamente terrorizzata per quello che sta accadendo alla mia migliore amica, dall’altro sono come dire.. tranquilla. Perché in fondo so che andrà tutto bene, è strano da dire ma da quando ci sei tutte le cose, anche le più brutte, sembrano più facili da affrontare… è come se avessi un enorme peso sul cuore e tu magicamente riesca ad alleggerirlo”
Liam sorrise visibilmente imbarazzato.
“ Tu invece mi fai l’effetto opposto, di solito sono il ragazzo più tranquillo del mondo.. ma invece quando ci sei tu nei paraggi, mi sento strano, come se mi mancasse l’aria e.. senti non sono mai stato bravo in queste cose.”
A quel punto Liam si avvicinò ad April e la baciò dolcemente. “Scusa non avrei dovuto farlo” disse il ragazzo tirandosi indietro. “No, ti sbagli, forse avresti dovuto farlo molto prima”
 
Attenzione questo si che è un colpo di scena, cosa farai ora April?  Un altro segreto da nascondere,  chi vincerà stavolta  il silenzio o il senso di colpa?
 
Oggi sto meglio, ho saputo di Chels, ci vediamo domattina in ospedale. mi manchi così tanto. Ti amo.  – Harry. 


Notes.
Siamo imperdonabili. Ma che dico siamo da far fuori, per più di due mesi non abbiamo assolutamente pubblicato niente. Tra la scuola, che negli ultimi tempi non faceva altro che occuparci interi pomeriggi a studiare, e tra la mancanza d'ispirazione abbiamo fatto un enorme break. Ma ora siamo tornate! Yuppi. (era meglio se ce ne restavamo a casa, hahah)
No seriamente promettiamo di impegnarci e di concludere per bene questa storia.
Chiara (io) leggendo l'ultima parte in cui April tradiva Liam si è messa a piangere come una cretina mentre scriveva quel pezzo. #stupida
Beh che dire grazie a tutti coloro che leggerano il capitolo che continuranno a seguire questa storia e che recensiranno :))
See u soon babies. 
with love chià, ale e betta.

ecco a voi un piccolo spoieler :)

"Oh Ap eccoti finalmente, non sai nemmeno quanto mi sei mancata" esclamò Harry. " Va bene piccioncini vi lascio soli" disse Louis prendendo le stampelle allontandosi. 



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