Addio bastardo...

di fairyalex
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La guerra e la morte ***
Capitolo 2: *** Da ora in poi per sempre assieme ***



Capitolo 1
*** La guerra e la morte ***


"La morte di una persona che ci sta a cuore non è affatto bella..." è questo che capisce Lovino dopo la scomparsa dello spagnolo, "...Soprattutto se è una persona che ami e alla quale non hai mai detto la verità sui tuoi sentimenti."


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«Dove vai bastardo?!»

Si sentì urlare dalla piccola casa dell'Italiano.

«Hey fermo!»

Continuò la frase precipitandosi giù dai piccoli scalini che lo portavano sulla strada dello spagnolo che dopo poco l'ordine datogli dall'italico si girò e gli sorrise.

«Hola Lovinito! ¿Por qué aquí?»

Disse col solito sorriso solare.

«Come "perchè qui?" questa è casa mia no?! IO dovrei ciederti perchè TU sei qui!»

Gli si avvicinò correndo e fermandosi davanti a lui con aria seria.

«Beh... volevo solo vederti un'ultima volta.»

Disse sorridendo, anche se non era molto sicuro: infatti si poteva intravedere un lieve accenno di tristezza nei suoi occhi che continuavano a guardare l'italiano.

«C-Come un'ultima volta?...»

Chiese perplesso -Un'ultima volta... dove diamine devi andare bastardo!- pensò mentre fissava lo spagnolo che rispose con aria nostalgica.

«Già, devo andare in guerra...»

«In guerra? Tsk, allora addio!»

Disse ridendo.

«¿Ma còmo? Lovinito... non non ti dispiace, e se poi non dovessi più tornare?»

Chiese sbigottito, sapeva che l'italiano non gli avrebbe mai detto quello che provava realmente, ma gli dispiaceva anche essere trattato così da lui.

«Tornerai sicuramente...»

Disse mentre gonfiava le gote leggermente imporporate.

«Oh Lovinito!...»

Sul viso dello spagnolo comparve un sorriso veramente felice, l'italiano credeva in lui e questo lo rendeva davvero felice. Abbracciò Lovino sballottolandolo leggermente da una parte all'altra, quasi fosse un giocattolo, e gli rubò un bacio sulle labbra.

«Chigi! Bastardo!!»

Arrossì vistosamente per poi dare un pugno in pieno volto allo spagnolo che non pensava minimamente di lasciarlo andare.

«Lovinito allora ci tieni veramente a me!»

Disse mentre da lontano si sentì il rumore di un clacson e delle urla provenire dallo stesso luogo.

«Oh... sono già arrivati...?»

Girò leggermente la testa per vedere da dove derivava tutto quel rumore.

«C-Chi è arrivato?»

Chiese preoccupato.

«Ora devo andare mi amor...»

Disse mentre gli baciò leggermente la fronte tiepida e imbarazzata. Si incamminò verso l'auto che lo stava aspettando senza mai distogliere lo sguardo dall'italiano continuando a sorridere e a salutarlo con un lieve gesto della mano.

«¡Te quiero!»

Saltò sul mezzo di trasporto e parti assieme agli altri soldati.

«A-Anch'io Antonio...»

Mugugnò mentre si girò e tornò in casa con passi lenti e pesanti.

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Capitolo 2
*** Da ora in poi per sempre assieme ***


Erano passati ormai anni da quando Antonio era partito per la guerra. Lovino continuava a sperare nonostante tutti gli dicessero che era finita.
«No, non è finito nulla! Nulla vi dico!»
Continuava a ripetere seduto alla scrivania mentre rileggeva per l'ennesima volta la lettera mandatagli qualche anno prima dallo spagnolo.
"
Hola Lovinito!
Non ti preoccupare per me, quando tornerò recupereremo assieme il tempo perso! Qui va tutto bene, fino ad ora non ci sono stati feriti e speriamo che non ce ne siano neanche nei prossimi giorni. Spero che anche tu stia bene assieme agli altri, i miei pomodori come stanno? Te ne stai prendendo cura vero? Se ritorno e sono tutti appassiti mi dovrai aiutare a ricoltivarli tutti! Dai scheravo, anche se mi piacerebbe molto che tu mi aiutassi....
Ora ti devo lasciare, cercherò di scriverti ancora. Vorrei tanto riabbracciarti.
Te quiero,
Antonio Fernandez Carriedo"


«L-Lui c'è ancora... Lui è vivo...»
Disse mentre una lacrima gli tagliò la guancia cadendo poi sulla lettera macchiando alcune parole.

«Cavolo!»
Cercò di asciugare la lacrima che si espandeva sempre di più sul foglio che poco dopo stracciò più arrabbiato che mai buttandolo nel cestino accanto a sè.

«D-Devo rispondergli...»
Si disse mentre prese un foglio dalla grande pila che aveva di fronte e iniziò a scrivere cercando di trattenere le lacrime che gli bagnavano gli occhi. La lettera iniziava così:

"Caro Antonio,
Ogni giorno, da quando sei andato via, guardavo la strada su cui te n'eri andato rubandomi l'ultimo bacio.
Non avrei mai pensato che tu non tornassi più.
Io non pensavo che tu non saresti più tornato. Ti ho aspettato per giorni, mesi e anni. Ogni giorno guardavo quella piccola stradina che ti ha diviso da me..."
Strinse sempre di più la penna che aveva in mano, faceva fatica a scrivere. Gli occhi sempre più bagnati gli offuscavano la vista e la mano gli tremava come se fosse incerto su cosa scrivere.
Ma la lettera continuava:
"...Speravo che tu tornassi con il tuo solito sorriso, quel sorriso che ogni volta riusciva a scaldarmi il cuore pieno di cicatrici e ferite ancora aperte. Ma mi illudevo. Tu non tornasti più da quel viaggio senza ritorno, la morte ti ha sempre cercato, e ora che ti ha trovato, ti ha portato via con lei. Mi hai lasciato solo, in compagnia della strada che nessuno percorrerà mai più...
Addio al mondo,
Lovino Romano Vargas"
Firmò la lettera e si alzò dalla scrivania mentre gli occhi non riuscivano più a tenere imprigionate le lacrime di disperazione che si accumulavano ogni secondo di più. Aprì il terzo cassetto della scrivania e tirò fuori una pistola.

«Ormai è inutile aspettare...»
Bisbigliò sedendosi sul letto rigirando tra le mani la pistola.

«Già, addio mondo. Sono stato stupido ad ascoltare il mio cuore che mi diceva che tu eri ancora con me, vicino a me.»
Poggiò la pistola sulla tempia caricando un colpo mentre fuori iniziò a piovere, sempre più forte. I lampi stagliavano il cielo che ormai era diventato più nero della pece e la pioggia picchiettava furiosamente contro il vetro della piccola casetta. Con la mano sempre più tremante cercò di premere il grilletto.

«F-Finalmente... Sarò felice... Antonio... »
Disse singhiozzando e premendo, finalmente, il grilletto che fece partire un colpo.


Si, finalmente saranno felici, felici l'uno accanto all'altro, felici assieme, felici come solo loro potranno essere, felici per sempre.

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