You’ll meet a tall and dark stranger

di RemBlack
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mattino – Un nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** Pomeriggio – Quando meno te lo aspetti ***
Capitolo 3: *** Pomeriggio – Uno sconosciuto alto e bruno ***
Capitolo 4: *** Sera – Sogni, bugie e api frizzole ***



Capitolo 1
*** Mattino – Un nuovo inizio ***


You'll meet a tall and dark stranger


Questa storia partecipa al contest "Disneyland" di Pallina88, che si concluderà il 31 Dicembre. Si deve costruire una storia intorno a due frasi tratte dai cartoni animati della Disney che tanto abbiamo amato! 


Note dell'autore:
In inglese “You’ll meet a tall and dark stranger” è la frase usata per dire “incontrerai l’uomo dei tuoi sogni”, letteralmente viene tradotta anche “incontrerai uno sconosciuto alto e bruno”. Considerando che parlerò sia di sogni sia di sconosciuti alti e bruni è utile tenere presente entrambe le versioni. Fan di Woody Allen (di cui faccio parte anch’io tra l’altro), mi scuso per avere usato il titolo di un suo film ma esigenze “scrittorie” richiedevano codesta frase. Vi prego di non cruciarmi qualora non dovesse piacervi la storia. Grazie per l’attenzione e buona lettura!

 

 

You’ll meet a tall and dark stranger

-

Incontrerai uno sconosciuto alto e bruno

***

CAPITOLO 1

Mattino – Un nuovo inizio

Hogwarts si era da poco svegliata e un’aria elettrica e frizzante avvolgeva già ogni cosa. Dovunque si potevano scorgere ragazzi intenti a sistemare i loro libri, a cercare piume e pergamene, o a rincorrere i loro gufi e rospi. Tutti gli studenti si stavano dirigendo in fretta alla Sala Grande per la munifica colazione preparata dagli elfi domestici. Era il 2 settembre, la prima mattina di un altro nuovo, lungo anno scolastico. Al tavolo di Grifondoro tutti chiacchieravano allegramente, emozionati all’idea delle avventure che stavano per vivere.

Un ragazzo dagli occhiali neri e tondi stava conversando con un gruppo di suoi coetanei:

-“... e ho anche sentito dire che il primo giorno di lezione del nostro anno la McGranitt ti trasforma in una teiera”-

-“Una teiera?”– rispose quello seduto di fronte a lui –“Per Godric! Non voglio diventare come uno di quei tristi servizi da tè di mia zia Callista! James, ma dici sul serio?”-

-“Certo Peter. Io sono James Potter, dico sempre la verità! Che ti credi?”-

Li interruppe un ragazzino dai capelli neri e folti di nome Sirius Black: – “E ancora non hai sentito della lezione di pozioni! Il professore di quest’anno è un essere crudele e malvagio! Dicono che sia addirittura ricercato ad Azkaban! Mi hanno detto che il primo giorno di lezione ti fa preparare una pozione... mi pare si chiami Antidoto ai Veleni Comuni! È difficilissima! Subito dopo ti costringe a bere un veleno potente e allora meglio che tu abbia preparato tutto alla perfezione, altrimenti ...”

-“A… a... altrimenti?” – disse esitante Peter.

-“Altrimenti ogni tuo muscolo si contrarrà, i tuoi occhi usciranno fuori dalle orbite e ti spunteranno dei bubboni viola su tutto il corpo! Subito dopo morirai urlando per il dolore, contorcendoti come una tarantola! “-.

Sentendo queste parole Peter urlò e corse via dalla Sala Grande, certo che quel giorno l’avrebbe passato sotto il suo letto, lontano da quei professori malvagi.

Un altro ragazzo, di nome Remus Lupin, seduto di fronte a loro, era rimasto in silenzio fino a quel momento. Riemerse dalla lettura del libro che aveva tra le mani e disse ai suoi compagni:

-“Non dovreste essere così cattivi con Peter … Sapete quanto è ingenuo... ”

I due, come sempre, ridevano troppo per poterlo ascoltare. Era proprio l’ingenuità di Peter a renderlo la loro vittima prediletta per scherzi di questo genere. James infilzò una pila di pancake e li ripose nel suo piatto, addentandone una grande quantità. Si rivolse quindi al suo amico dicendo:

-“Ma andiamo, Remus! E quello sarebbe un Grifondoro? Come si può credere a storie del genere? Meno male che c’è gente come me qui a Hogwarts!”-

-“Sei proprio sicuro che stessi scherzando?” – rispose Sirius in tono di sfida, fissandolo negli occhi.

James deglutì a fatica, era visibilmente preoccupato. Osservò Sirius pietrificato e infine disse:

-“Per le mutande di Merlino, me l’avevi quasi fatta, Black!” –

Il terzetto scoppiò a ridere. Rimasero seduti al tavolo della colazione per un altro po’ di tempo e poi si diressero verso l’aula di Trasfigurazione, dove si sarebbe tenuta la prima lezione del loro nuovo anno scolastico.

Le ore passarono velocemente, e con esse le tanto temute lezioni, senza che nemmeno uno studente fosse trasformato in un oggetto d’arredamento di dubbio gusto per vecchie zie o morisse in preda ad atroci dolori. Ogni tanto si sentiva il rumore di un’esplosione: erano James e Sirius che gettavano nei calderoni dei Serpeverde degli ingredienti indebiti, scatenando così le ire del professore di pozioni e le risate del resto della classe.

James e Sirius erano famosi a scuola per i loro ben congegnati scherzi, tanto da meritarsi il soprannome di “Malandrini”, cosa di cui, ovviamente, andavano molto fieri. Loro due, Remus e Peter erano inseparabili, fin dal primo giorno del loro primo anno a Hogwarts. Non c’era Serpeverde che non temesse di essere bersaglio dei loro scherzi, e non c’era cuore femminile che non battesse per Sirius e James. Avevano la scuola ai loro piedi. Ed era una sensazione magnifica per loro: erano i padroni.

Spazietto dell'autrice: questo è il primo capitolo della storia, spero vi sia piaciuto! So che è breve, ma erano esigenze di contest e mi serviva una specie di "introduzione" al resto della storia! In questi giorni pubblicherò anche gli altri. Al momento ho previsto solo 4 capitoli, fatemi sapere cosa ne pensate!  :) 

GeorgeBlack

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Capitolo 2
*** Pomeriggio – Quando meno te lo aspetti ***


You'll meet 2

E con una pausa di ben 5 ore ecco a voi il secondo capitolo! Almeno così domani vi posto il lungo terzo capitolo! Quelle sottolineate in grassetto sono le frasi della Disney che dovevo usare. Buona lettura e grazie infinite per le recensioni e a chi mi ha messo tra le storie seguite! *-* 

 

***

CAPITOLO 2

Pomeriggio – Quando meno te lo aspetti




Quel pomeriggio i Malandrini si trovavano nella Sala Comune di Grifondoro. Remus aveva davanti a sé un tavolo stracolmo di libri e pergamene, nonostante fosse solo il primo giorno. Studiava in fretta, sperando che i suoi amici gli dessero un po’ di respiro dalle loro continue “malandrinate”. James e Sirius, invece, erano accovacciati su due poltrone giganti accanto al camino, intenti a passarsi stancamente una pluffa, “presa in prestito” dal campo di Quidditch. A ogni lancio riuscito Peter pronunciava frasi del tipo “James, ma sei bravissimo”, “Jamie, hai la precisione di un’aquila”, “Oh, Jamie! Sei perfetto!”, tanto che, innervosito, Sirius gli chiese se stesse prendendo in considerazione l’idea di sposarlo.

Il tempo scorreva lentamente, tra lanci, risate e sorsi di cioccolata calda, quando ad un tratto entrò una ragazza dai capelli rosso fuoco, con degli occhi verdissimi, seguita da due coetanee. James si voltò per ammirarla. Rimase veramente colpito dalla bellezza di quella ragazza, e, in effetti, rimase colpito anche fisicamente, perché si beccò la pluffa in piena faccia.

-“Ahia, Sir! Ma che ti salta in mente? Per poco non mi rompevi gli occhiali!”- disse arrabbiato James massaggiandosi la parte dolorante del viso con una mano.

- “Scusa, ma non posso farci niente se ti fai distrarre dai “paesaggi del luogo”, Jamie..” – esclamò ridacchiando Sirius.

-“Tu! Dannato capellone! Sei “il gran conquistatore di Hogwarts” e mi prendi anche in giro?”-

-“Sì, certo! Ti fai colpire così dalle pluffe! Devi imparare a non distrarti se vuoi far parte della squadra di Quidditch! E comunque, proprio perché sono “il grande conquistatore”- disse sollevandosi dalla poltrona - adesso ti mostrerò come ci si comporta con le donne!”-

-“No! Fermo! – disse James afferrandogli un braccio – Anch’io ci so fare! Voglio andare io da loro! Dopotutto noi due siamo i più famosi della scuola, no? Vediamo se riesco ad avere il tuo successo!”-

Sirius si fermò a riflettere per un attimo. Aveva capito a cosa, o meglio a chi, era dovuto il particolare interesse di James verso quelle ragazze e così disse sorridendo:

-“Prego amico mio! Mostrami quello che sai fare! Faccio il tifo per te”-

-“Grazie!”- mormorò James. Si sistemò gli occhiali, si passò una mano tra i capelli e si sollevò dalla poltrona. Guardò i suoi amici e disse con fare eroico, abbottonandosi la giacca dalla divisa: –“Signori, si va in scena!”-

-“Guardati! Splendi come il fuoco del Sole!” – gli disse Peter con sguardo sognante.

-“ Torna col tuo scudo o sopra di esso, campione!” – cominciò a canzonarlo Remus, sorseggiando una tazza di cioccolata.

-“Corri, ragazzo, corri!” – continuò Sirius. –“Sigh! Crescono così in fretta!”- aggiunse infine prendendo per un braccio Remus, fingendo di asciugarsi una lacrima.

James fece loro una smorfia in segno di risposta, e si allontanò verso il gruppo di ragazze.

Mentre guardava il suo amico andare via, Remus prese un altro sorso di cioccolata e si rivolse a Peter dicendo:

 -“Ehi, Peter! Questa era davvero bella! Oserei dire poetica! Ma come ti è venuta in mente una frase del genere?”-

-“Non lo so..”- abbassò lo sguardo - Credo c’entri qualcosa l’abbonamento che ho fatto a Il Profeta delle Parole”-

-“Da quando leggi questa robaccia intellettualoide?” – lo punzecchiò Sirius.

-“Da quando mia nonna è cieca come un Basilico e ha insistito per iscrivermi lei all’abbonamento della Gazzetta del Profeta.”- ammise amaramente Peter.

-“Ah!“–stette in silenzio per un attimo.

 -“Me lo presteresti qualche volta?”-

-“Sirius!”- esclamò stupito Remus.

-“Che c’è? Alle ragazze piacciono queste frasi ad effetto!”-

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Capitolo 3
*** Pomeriggio – Uno sconosciuto alto e bruno ***


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Ed ecco a voi il capitolo treee!! :D Buona lettura!

 

***

CAPITOLO 3

Pomeriggio – Uno sconosciuto alto e bruno

 

 

Le ragazze sembravano non essersi minimamente accorte della presenza dei Malandrini. Presero posto su alcune poltrone accanto alla grande vetrata di Godric Grifondoro della Sala Comune e cominciarono a parlare:

-“La professoressa Cooman è la migliore che abbiamo mai avuto, Mary!”- disse una ragazza con uno sguardo beato stampato sul volto.

-“Oh, ma cosa dici, Alice! Divinazione è una materia così inutile! Tutte quelle sciocchezze sull’occhio interiore … bah!” – rispose sbuffando la ragazza bionda seduta di fronte a lei.

-“Sciocchezze? Ha previsto che oggi un evento avrebbe rallegrato la mia giornata e indovina un po’? Oggi ho preso “Eccezionale” in Incantesimi!”-

-“Bella forza!” – controbatté seccata Mary – “Tutti abbiamo preso “Eccezionale”! Anche quello zuccone di McKinnon!”-

-“Sì, ma sarei potuta essere l’unica a non prendere quel voto!”-

-“Alice, dovevi solo far lievitare una stupida piuma! Ci saresti riuscita anche solo soffiandoci sopra! Santo Godric!”-

A quel punto la ragazza dai capelli rossi intervenne dicendo -“Dai ragazze, basta! Alice, dovresti ammettere che la E di oggi era alquanto prevedibile, specialmente con tutte le ore che passi a studiare!”- e poi aggiunse sorridendo- “Magari la tua meravigliosa sorpresa deve ancora arrivare!” – si rivolse infine alla sua amica bionda– “Mary, andiamo, ancora non abbiamo assistito a  molte previsioni, è presto per dare un giudizio!”-

-“Lily Evans! Non vorrai farmi credere che consideri vere le sciocchezze che quella strega malriuscita continua a propinarci per previsioni, vero?”- disse tutto d’un fiato  Mary.

E così ricominciarono a discutere, tra gli sguardi rassegnati e divertiti di Lily.  Ma James non riusciva più a sentirle. Si era perso nei meravigliosi occhi della ragazza dai capelli rossi. –“Lily Evans.. E così è questo il nome della più bella di Hogwarts – pensava tra sé e sé  - Che sorriso fantastico, per Merlino, sembra un angelo! Devo conquistarla ad ogni costo!” –Cercò di radunare ogni fibra di coraggio del suo corpo e si diresse con passo deciso verso le ragazze, pregando Merlino di trovare il modo di dare inizio ad una conversazione sensata con Lily. Si decise: avrebbe preso parte alla loro discussione, in un modo o nell’altro. Così si mise ad ascoltarle, aspettando il suo momento, nascosto quasi del tutto da una tenda rossa.

-“Sapete ragazze, stanotte ho fatto un bellissimo sogno– disse raggiante Lily – sembrava di essere in una fiaba, era tutto così.. perfetto! Ero in mezzo ad un bosco verdissimo, pieno di fiori di ogni tipo e di ogni colore, e c’era una fortissima luce che filtrava tra gli alberi. Mi trovavo su un’altalena appesa ad una gigantesca quercia, con in mano una bellissima rosa blu... -

-“Oh, una rosa blu! E chi te l’aveva regalata?”- commentò ironica Mary ammiccando.

-“Dai, Mary! Era un sogno!”- rispose Lily ridendo –“Ma una cosa è certa: lui era bellissimo! Ragazze, avreste dovuto vederlo.. Era alto, con occhi e capelli bruni, e tanto, tanto romantico!  Era come se lo conoscessi da sempre! Anzi, credo proprio che sia stato oggetto anche di altri miei sogni, ora che ci penso. Comunque, dicevo, aveva raccolto la rosa da un cespuglio altissimo, solo per me..”-

-“Ma le rose blu non cresc…” -

–“Shh! Mary! È un sogno! Ogni cosa è possibile nei sogni!!”- disse spazientita Alice.

-“Ok! Ok! Sto zitta!”-

-“.. e aveva anche preparato un pic-nic! Un pic-nic! Quali ragazzi farebbero una cosa del genere? Fa alcuni passi verso di me e mi accarezza dolcemente il volto, appuntandomi una margherita tra i capelli. Mi guarda dritto negli occhi, con uno sguardo innamorato, e dice “Non ho mai visto niente di più prezioso. Lily, sei il fiore più bello di tutti in questo giardino”. Ogni cosa sembrava sospesa nel tempo, lentamente lui si avvicina verso di me protendendo le sue labbra quando …”-

-“Quando??” – urlarono in coro Alice e Mary.

-“Quando TU mi sei saltata addosso dicendomi che era tardi, Mary!”-  

Alice non riuscì a trattenere una fragorosa risata: -“Mary sei sempre tu! Non ti voglio più come compagna di stanza! Sei pericolosa!”-

Mary, visibilmente imbarazzata, tentava di giustificarsi: -“Oh, beh! Era solo un sogno! Qualcosa di non reale! Il frutto dell’inconscio! Tecnicamente non ho interrotto niente, vero Lily?“-

-“Ehm.. sì! Ma quanto darei per rincontrarlo e riprendere da dove avevamo interrotto… -“ rispose sognante Lily.

-“Solo un sogno?”- disse con stupore Alice - “Oh, Mary! C’è molto più nei sogni! Perché non lo riesci a comprendere? Dovresti essere più.. più fantasiosa, ecco! Per Godric, abbiamo la magia nel sangue! Non puoi essere così realista!”-

-“Si Mary. E dovresti sapere che spesso i sogni diventano realtà!”-  disse all’improvviso una voce maschile alle loro spalle. Le tre ragazze trasalirono. 

Mary si girò in direzione della voce e disse allarmata: -“P… Potter?? Sei tu? Da quanto tempo sei lì?”-

-“Abbastanza”– rispose, appoggiandosi con un braccio ad una poltrona – “Ma tranquille, signore, i vostri ‘segretucci’ sono al sicuro con me..” –

Mary si riprese e disse con rabbia -“E ci mancherebbe, James! Adesso ti sei messo anche a spiare! Giuro che stavolta te la faccio pagare! “-

-“Sta buona, Mary! Non avevo intenzione di ascoltarvi. Mi sono trovato qui per caso e.. –rifletté un attimo e poi disse –“ Ma che sciocco che sono! Non vi ho nemmeno salutato, perdonate la mia maleducazione! Mary! Alice!– fece dei cenni di saluto in loro direzione e infine si girò verso Lily. Fece un piccolo inchino e le disse: –“Lily Evans, è sempre un piacere per me incontrarti!”-

-“Sempre? E quand’è che ci saremmo visti noi due?- disse stranita la ragazza dai capelli rossi.

-“Ma come, non ti ricordi? Ci siamo già conosciuti!”-

-“Davvero?” – chiese Lily con un tono tra il curioso e il divertito.

-“Ma sicuro! Lo hai detto tu stessa: nei tuoi sogni!”-

Lily si bloccò, non sapeva cosa rispondere. Quel ragazzo la lasciava senza parole. Infine, arrabbiata per quanto James aveva appena detto, disse:

-“Ma nemmeno nei miei peggiori incubi! Sparisci, prima che chiami un prefetto!”-

Mary intervenne ridendo -“In effetti hai detto tu stessa che il ragazzo del sogno lo conoscevi da sempre ed era alto, con occhi e capelli bruni, no? Beh, eccolo qui … ouch! Alice! Il piede! Mi hai pestato il piede!”-

Lily scoccò un’occhiata assassina verso Mary.  James cercò di rabbonirla, maledicendosi per avere fatto quell’entrata scenica. Sfoderò il suo sorriso migliore e le disse: -“Oh, andiamo! Non essere così scontrosa, Evans.. Ricominciamo!”- le porse la mano –“Piacere, io mi chiamo James Potter!”

Lily non mosse un muscolo. Non aveva intenzione assecondare quelle che riteneva assurde pretese. Incrociò le braccia e disse senza riflettere:

-“Pff … tutti sanno chi sei. Tu e quella tua banda di ragazzacci! Com’è che vi fate chiamare? Ah, sì, i Malandrini!”-

James continuò a sorriderle guardandola intensamente negli occhi e rispose -“Vedi che ci conosciamo già?”-

Il viso di Lily stava diventando dello stesso colore dei suoi capelli, nessuno sapeva se per rabbia o per imbarazzo. James ne era lieto. In ogni caso sarebbe rimasto impresso nella mente della ragazza dai capelli rossi.

-“E - ehm! Ma non ci eravamo mai presentati ufficialmente!” – ribatté lei schiarendosi la voce.

James sorrise ancora e le porse di nuovo la mano: -“Allora sono lieto di conoscerti ufficialmente. Va meglio così?”-

La ragazza scosse la testa esasperata.  -“Lily Evans!”- disse alla fine, e gli strinse la mano.

-“Bene. È bello conoscerti. Sai, Lily Evans, non ho mai visto occhi più belli dei tuoi, splendono come due stelle!”-

Gridolini di apprezzamento si levarono da Alice e Mary. Ma non da Lily.

-“Cosa credi di fare, Potter? Non mi incantano i tuoi complimenti!”-

-“Era solo la verità!”-

-“Mi prendi per una sciocca? Che faccia tosta! Come se non sapessi che corri dietro ad ogni ragazza che respira!”-

-“Se mi dessi la possibilità  di farmi conoscere da te per quello che sono e non per quello che dicono, sapresti che non è vero.”-

-“Credo a quello che vedo, Potter.”-

-“Perfetto. Venerdì sera alle 7?”-

-“Cosa?”-

-“Venerdì sera! Vedrai! Vestiti elegante, ti porterò in un posto speciale.. Sai, so essere molto romantico io … Lils”-

-“Scordatelo. E non chiamarmi Lils!”-

Dopo aver detto quest’ultima frase Lily, in preda alla rabbia, raccolse in fretta le sue cose. Stava per esplodere.

-“Alice! Mary! Io vado nella mia stanza. Oggi studiare qui è impossibile! Addio, Potter.”-

Sparì dietro la porta del dormitorio femminile, tra gli sguardi stupiti delle sue amiche. Mary si avvicinò a James e disse a bassa voce: -“Comunque... sappi che tifo per te. Non dire a nessuno quello che ho detto o ti spiumo, galletto!”-

-“Grazie Mary per le tue belle parole!”- rispose James ironico – “Ora è meglio che torni dai miei Malandrini però! Buona serata ragazze!”-  poi aggiunse - “ Voglio vedervi alla prossima partita di Quidditch, mi raccomando! Vi dedicherò dei punti!”- fece un cenno di saluto e si congedò da loro.

-“Dannazione.. Come fa ad essere sempre così maledettamente affascinante?”- sussurrò Alice alla sua amica mentre James si allontanava.

Gli altri Malandrini avevano detto di volere lasciare un po’ di privacy al loro amico per cui, ovviamente, avevano ascoltato ogni singola parola della conversazione con la ragazza dai capelli rossi. Quando James ritornò da loro, Sirius lo accolse a braccia aperte.

-“Ben fatto, mio allievo! Vedo che cominci a mettere in pratica quel che ti ho insegnato!”-

-“Certo! Con un maestro come te! Anche se ero convinto di avere combinato un disastro a dir la verità...“- rispose imbarazzato.

-“In effetti forse dovresti riconsiderare la tua idea di entrata in scena, James!”- disse Sirius ridendo, dandogli una pacca sulle spalle.

-“Per me sei stato perfetto. Io avrei accettato subito! “- disse Peter.

Sirius fissò Peter -“Tu mi fai sempre più paura”-

A quel punto, Remus intervenne: -“James, sono contento che tu sia andato da lei, ma non credere che Lily sia come quella stupida Corvonero con cui sei uscito l’altra sera. Ti darà molto filo da torcere! È una ragazza davvero intelligente! E combattiva, per giunta!”-

-“E tu come fai a saperlo?”- chiesero incuriositi in coro James e Sirius.

Remus alzò gli occhi al cielo: -“Se voi zucconi foste solo un briciolo più attenti in classe, sapreste che io e lei eravamo insieme a Pozioni l’anno scorso. Siamo amici!”-

-“E cosa aspettavi a presentarmela?”- disse esasperato James.

-“A proposito di presentazioni! James, chi era quella bella biondona con Lily?”- li interruppe Sirius.

-“Ah, quella. Si chiama Mary MacDonald”-

-“Mary MacDonald, eh? Ha proprio un bel caratterino! Mi piace come ragiona.. Mi sa che mi vedrete presto in azione!”- commentò ridacchiando.

La pendola della sala comune suonò parecchie volte, segno che era ormai ora di cena. I quattro amici presero quindi i loro libri e pergamene, riposero la pluffa al sicuro e si diressero verso la Sala Grande, parlando ancora degli avvenimenti di quel pomeriggio. James e Sirius stavano cominciando a studiare un piano d’azione per la conquista di Lily e Mary e  programmavano già le uscite in coppia ad Hogsmeade con le loro “future donzelle”.

Remus, sentendo i loro discorsi, commentò ironico: -“Mi sa che preferivo vedervi all’opera con gli scherzi, ragazzi!”-.

-“Oh, tranquillo amico. Non sia mai che per le donzelle trascuriamo il nostro lavoro!”- disse con un sorriso malandrino Sirius –“Già abbiamo progettato lo scherzo di domani mattina!  I Serpeverde avranno un risveglio molto … saporito! Posso dirti solo questo: dadi da brodo!”-.

-“Siete incorreggibili!”- rispose Remus ridendo mentre prendevano posto nel tavolo della  Sala Grande.

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Capitolo 4
*** Sera – Sogni, bugie e api frizzole ***


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Paparapàn! *squillo di trombe stile Robin Hood* ecco a voi l’ultimo capitoloo!!

***

CAPITOLO 4

Sera – Sogni, bugie e api frizzole

Mentre ogni studente di Hogwarts si stava beando tra pasticci di rognone e tortini di zucca, Lily Evans quella sera decise di rimanere nel suo dormitorio. Prese dal suo baule una confezione maxi di api frizzole e cominciò a sgranocchiarle seduta sul tappeto del suo dormitorio.  C’era una gran pace. Era raro trovare momenti del genere ad Hogwarts, di solito succedeva sempre qualcosa, dall’ attacco di caccabombe alla gara clandestina di bevute nel dormitorio di Tassorosso. In quel momento, invece, Lily aveva bisogno di rimanere un po’ da sola, nient’altro. Stava cercando di riordinare gli eventi di quella giornata: le lezioni, le pergamene da consegnare già spaventosamente tante, le conversazioni in Sala Comune e l’incontro con  “James – guardatemi– Potter”, come lei era solita chiamarlo.  

–“Merlino, quanto lo odio!”- disse tra sé lanciando un’ape frizzola.

Non riusciva a comprendere perché James dovesse essere sempre così plateale, era un atteggiamento che la faceva andare su tutte le furie. Nella sua mente cominciarono a scorrere le immagini e le frasi dette quel pomeriggio:

-“Forse sono stata un po’ dura con lui..”- pensò –“Oh! Ma cosa dico!”-.

Certo che conosceva James Potter. Come si poteva non averlo mai visto? Avrebbe accettato perfino di ballare in mezzo alla Sala Grande vestito da scimmia col tutù per farsi notare! Era quello dei mille guai, quello che bersagliava sempre il suo amico Severus Piton di scherzi.

-“Se una persona riesce ad essere così crudele con un altro essere umano, di sicuro non può essere degna della mia stima e della mia attenzione”- disse tra sé con convinzione.

Si mise a riflettere osservando il tetto del dormitorio, guardava con attenzione i tendaggi rossi e seguiva con lo sguardo la filigrana d’oro che vi ricamava un intricato disegno.

-“Allora perché una parte di me è lusingata da quello che ha detto?”-.

Affondò la testa su un cuscino. –“Dannazione, sono Lily Evans! Odio i prepotenti, le persone arroganti, piene di sé e infantili! Non posso non odiare Potter! Basta! Mi sto comportando come quelle stupide oche che gli corrono dietro”-.

Si alzò e si diresse verso la scrivania.

-“Studiamoci su!”-

Si sedette e prese dalla borsa il libro di Pozioni, recuperò alcune pergamene nuove e intinse una piuma nel calamaio. Cominciò a scrivere in fretta.

  Descrivere le caratteristiche del Distillato della Morte Vivente:

Gli ingredienti del Distillato della Morte Vivente sono: infuso di artemisia,succo di fagioli sopoforosi,radici di asfodelo. Esso causa un sonno così profondo da essere simile alla morte e...  

 

Si fermò un attimo. -“Un sonno profondo...”- cominciò a sorridere. Ripensò alle vecchie favole che sua madre le leggeva prima di andare a dormire, storie custodite nel suo cuore come parte di una vita ormai lontana, ma che tanto aveva amato. In particolare si ricordò di una delle sue preferite, La bella addormentata nel bosco.

Rise. -“Chissà magari la strega cattiva aveva messo un po’ di Distillato della Morte Vivente nel fuso di Aurora!”-

Ripensò al momento in cui ricevette la lettera di ammissione ad Hogwarts. Da quel momento aveva scoperto di essere una strega, e aveva avuto l’opportunità di avere una nuova conoscenza che le permetteva di assumere un eccezionale punto di vista nei confronti di ciò che le era sempre stato familiare. Era stato difficile ricominciare daccapo, riscoprire anche le cose più semplici. Le era sembrato di essere di nuovo una bambina piccola alla scoperta del mondo che la circonda.

Si disse con malinconia: -“Aveva torto Severus, è diverso se si è babbani.”-

Ormai aveva raggiunto un equilibrio tra mondo babbano e mondo magico. Era già passato un bel po’ di tempo dall’arrivo della sua lettera, dopotutto. Ciò che faceva tutt’ora da collegamento tra le sue due vite erano proprio i libri di favole. Era talmente affezionata a loro da portarne alcuni con sé perfino ad Hogwarts, nascosti nel doppio fondo del suo baule, custoditi come se fossero un tesoro dal valore inestimabile. Come lei, infatti, anche quei libri in superficie erano normali, come qualsiasi altro libro, ma dentro, nel loro essere, nelle loro pagine, era contenuta tutta la magia del mondo.  

Si perse tra questi ricordi e così rinunciò definitivamente all’idea di studiare per quella sera. In fondo era già tardi e pensò che non avrebbe potuto fare granché in ogni caso. Decise così di rileggere proprio La Bella Addormentata del Bosco. Si diresse verso il baule e prese quel libro. Lo osservò e si distese sul suo letto, cominciando a sfogliare le pagine e soffermandosi sui disegni:

-“Aurora sì che se ne intendeva di sogni”- pensò tra sé ridendo .

Mentre si dedicava alla sua lettura preferita, d’un tratto si aprì la porta del dormitorio. Era Mary. –“Lils, che combini qui sola soletta?”-

-“Ciao Mary! Nulla di particolare, ero solo un po’ stanca e ho pensato di andare via presto dalla Sala Grande! Tutto qui!”-

-“Strano.. Ero convinta che non fossi proprio scesa dal dormitorio!”- rispose in tono eloquente.

-“Perché mai avrei dovuto fare una cosa del genere?”- chiese Lily imbarazzata.

Mary mise le mani dietro la schiena e alzò gli occhi verso il cielo, cinguettando: -“Mah, chissà.. Certune lo chiamano “effetto Potter”!”-

-“Scema!”-  Lily le lanciò un cuscino ridendo. –“Non mi faccio condizionare dai palloni gonfiati come Potter, io!”-

-“Ok! Come dici tu! Però James è davvero affascinante e bello! E come ti guardava, poi! Pagherei perché un ragazzo mi guardasse così...”- il suo sguardo si soffermò sul libro che la compagna aveva tra le mani –“Ah - ah! Leggi! Cos’è?”-

-“Una fiaba babbana. Si chiama La Bella Addormentata nel Bosco!”-

-“Ah, sì! La conosco! Sai, mia mamma adora collezionare favole di ogni parte del mondo, sapessi quante ne abbiamo a casa!”-

Lily si scostò per fare posto a Mary, che si sedette accanto a lei. Cominciarono a rileggere insieme la storia, giocando ad imitare le voci dei vari personaggi, ovviamente dopo aver lanciato un incantesimo silenziatore sulla porta della camera:

-“Quella gran fortunella di Aurora!”- commentò Mary alla fine della fiaba– “Sogna una volta il principe azzurro e il giorno dopo le si materializza accanto! Questo sì che è un ottimo uso delle ore notturne! Certo, forse si sarebbe potuta risparmiare i 100 anni addormentata, ma nessuno è perfetto, anzi secondo me era proprio stupida. Ci fossi stata io, altro che pisolino!”-

Lily rise. –“Mary! Sei unica!”-                                                                                              

-“Grazie cara. Oltre a farti constatare la mia unicità, però, vorrei anche farti notare come tu possa essere uno dei pochi esseri viventi ad avere avuto nella loro vita il privilegio di vivere un’esperienza simile a quella delle favole!”-

-“Ancora col discorso Potter? Allora sei proprio testarda!”-

-“Sempre, se sono convinta delle mie idee! Sareste perfetti insieme! E non lo dico io. Lo dice il sogno. Alla faccia di Alice che dice che sono troppo realista!”-

-“A proposito di Alice, dove l’hai lasciata?”-

-“In Sala Grande, inseguiva Frank Paciock con una margherita in mano, solite cose. Quei due sono proprio… ehi! Non cercare di farmi cambiare discorso signorinella! Parlavamo del tuo sogno premonitore!”-

-“Premonitore? Mi dispiace deluderti amica mia, ma Ja… ehm Potter gli somigliava poco e niente!”- si schermì Lily. Guardò l’orologio e poi aggiunse: -“Ma è tardissimo! Mi sa che è meglio andare a dormire, tremo all’idea di ciò che ci aspetta domani! Tre ore di rivolte dei Goblin! Aiuto!”-

Mary si stiracchiò e disse -“Ti seguo a ruota, Lils! Vado a sistemare le ultime cose e ti raggiungo nel mondo sei sogni!”- si alzò e diresse stancamente verso la porta. Prima di chiuderla dietro di sé, si girò un’ultima volta verso la sua amica, dicendole –“Quasi dimenticavo.. Sogni d’oro, rossa!”.

E così Lily si ritrovò di nuovo da sola con i suoi pensieri. Diede un ultimo sguardo al libro e lo ripose  nel baule. Aveva una strana espressione in volto. Non era vero quello che aveva detto a Mary. Lui somigliava al tipo del sogno, e anche parecchio. Ma non l’avrebbe mai ammesso ad anima viva. Lei non era Aurora. E di sicuro James non era il principe Filippo. 

-“Certe cose, dopotutto, non possono accadere nemmeno nel Mondo magico.”- disse tra sé sbadigliando.

Dopo aver sistemato libri, vestiti e quant’altro, la ragazzina dai capelli rossi si mise sotto le coperte e lentamente il sonno l’avvolse, facendole dimenticare ogni pensiero.

E ricominciò a sognare.

 

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Spazietto dell’autrice: la storia al momento finisce qui, o meglio quella che ho inviato per il contest! Non so, magari un giorno se già questa non vi è sembrata un obbrobrio la continuo.. xD

Spero vi sia piaciuta :) Ho sempre venerato i Malandrini, specialmente Sirius (*.*), per cui non c’era scelta, prima o poi dovevo pur scrivere qualcosa sui loro anni di Hogwarts! Spero di averli descritti bene! *si rifugia in un angolino prevedendo risposte negative*

Grazie a tutti coloro che hanno speso parte del loro tempo per leggere questa piccola storia, e grazie a tutti coloro che hanno lasciato un commento o hanno seguito codesto racconto! Grazie! Fate davvero bene al mio ego! :) Vi mando un abbraccio virtuale!

Ps: Miabolleblu, lieta di averti fatto rotolare per tre capitoli!

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