UNA STORIA COMPLICATA

di 8giusy8
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Serial Killer.. ***
Capitolo 2: *** Uno strano messaggio.. ***
Capitolo 3: *** Che i giochi comincino... ***
Capitolo 4: *** Attimi di imbarazzo.... ***
Capitolo 5: *** Confusione... ***
Capitolo 6: *** Semplici Gesti... ***
Capitolo 7: *** Discussioni.. ***
Capitolo 8: *** Confidenze... ***
Capitolo 9: *** Una strana fotografia... ***
Capitolo 10: *** Preoccupazioni.... ***
Capitolo 11: *** Attimi.... ***
Capitolo 12: *** Sospetti! ***
Capitolo 13: *** Giochi pericolosi.. ***
Capitolo 14: *** Corsa contro il tempo... ***
Capitolo 15: *** ...tanta paura! ***
Capitolo 16: *** Piccole attenzioni... ***
Capitolo 17: *** ...Troppi se, troppi ma! ***
Capitolo 18: *** Combattuta..... ***
Capitolo 19: *** Serata total black..Parte 1 ***
Capitolo 20: *** Serata total-balck Parte 2 ***
Capitolo 21: *** Magici Risvegli... ***
Capitolo 22: *** Il primo appuntamento... ***
Capitolo 23: *** Ho bisogno di te... ***
Capitolo 24: *** ...misteri irrisolti! ***
Capitolo 25: *** Incontri.. ***
Capitolo 26: *** Mille pensieri... ***
Capitolo 27: *** Speranze.. ***
Capitolo 28: *** Simona... ***
Capitolo 29: *** Racconti difficili.. ***
Capitolo 30: *** Insieme ***
Capitolo 31: *** Tutti per uno... ***
Capitolo 32: *** Desiderio.. ***
Capitolo 33: *** Direzione: Torino. ***
Capitolo 34: *** La verità... ***
Capitolo 35: *** E' tutto diverso.. ***
Capitolo 36: *** Nient'altro che noi. ***
Capitolo 37: *** Presentazioni.... ***
Capitolo 38: *** Preparativi... ***
Capitolo 39: *** Una meravigliosa sorpresa ***
Capitolo 40: *** Ritorno al passato... ***
Capitolo 41: *** Visite al Ris. ***
Capitolo 42: *** Serata Luna! ***
Capitolo 43: *** Novità.. ***
Capitolo 44: *** Identikit... ***
Capitolo 45: *** Visite ***
Capitolo 46: *** Forti emozioni ***
Capitolo 47: *** E' finita..... ***
Capitolo 48: *** Sabaudia- atto 1 ***
Capitolo 49: *** Sabaudia- atto 2 ***
Capitolo 50: *** Raccontando.... ***



Capitolo 1
*** Il Serial Killer.. ***



PROLOGO
..Sono passati pochi mesi dall’arresto della Banda del lupo, e al Ris di Roma le giornate trascorrono un po’ più serene.. certo, il lavoro non manca, segnalazioni su segnalazioni giungono ogni giorno sulla scrivania del Capitano Brancato che deve riuscire a coordinare tutto e tutti…Tutti,  soprattutto i nuovi ingressi: il sottotenente Bianca Proietti… brava ragazza… un po’ distratta certo, ma ha molto sesto senso; e il Tenente Orlando Serra….certo non si può dire curriculum impeccabile, è molto schietto anche quando non deve, e spesso questo è controproducente soprattutto nei confronti di un superiore.. Infatti negli ultimi mesi gli scontri non sono mancati con il Capitano Brancato..
 
CASA DEL CAPITANO BRANCATO ORE 5.30.
La mattina inizia presto per Lucia, alle 5.30 riceve una telefonata che la fa svegliare di soprassalto facendola sobbalzare, si scopre leggermente cercando di afferrare il cellulare sul comodino..
L: Si??
A: Capitano, sono il Generale Abrami.. scusi l’ora c’è un problema e devo parlare di persona.. Ci vediamo tra un oretta al Ris va bene? Chiami anche il Capitano Ghirelli..
L: Si Generale.. ci vediamo dopo!
Lucia chiude la chiamata e un po’ stranita… si siede sul letto ancora molto assonnata, chiama Ghiro, ma niente… ha il telefono staccato… così si alza, e di dirige verso il bagno per farsi una doccia… si asciuga in fretta, si veste, si trucca un po’ ed è pronta… mentre scende a pendere la macchina prova a richiamare Ghiro ma niente, il telefono è sempre staccato, così prima di andare al Ris decide di passare a svegliarlo a casa…
 
 
CASA DI GHIRO ORE 6.00
Bussa.. ma ad aprirla non è Ghiro, è il tenente Orlando Serra il “nuovo” tenente arrivato nella sua squadra…non scelto da lei… ma direttamente da Abrami.
O: Capitano?!
L: Buongiorno Serra, scusi l’ora ma ho bisogno di Ghiro, l’ho chiamato ma non risponde…vado a svegliarlo..
O: Si certo Capitano.. vada pure!
Lucia va nella stanza di Ghirelli, lui è lì in mutande buttato pancia in giù sul letto…con un cuscino in testa, il Pc di fianco a lui e diversi Cd-rom sul letto. Lei si avvicina e lo scuote..
L: Capitano… svegliati!!
G: Che è? Che succede? …Lucia, sono mezzo nudo… che fai nella mia stanza.? Abbiamo dormito insieme? –dice lui ridendo…
L: Si certo.. non ti ricordi? –risponde lei sorridendogli- dai alzati, dobbiamo andare al Ris, Abrami ci aspetta..
G: Ma è ancora buio…..questa è una tortura….
L: Dai alzati, hai 15 minuti per renderti presentabile…..-sorride- ti aspetto di là..
Ghiro è pronto, certo si trascina a mala pena, raggiunge Lucia e insieme vanno al Ris..
 
RIS… ORE 6.30
Arrivano al Ris, incontrandosi nelle scale col generale Abrami… Ghiro prepara 3 caffè e intanto si accomodano nell’ufficio di Lucia.
A: Capitani, credo sappiate della storia del serial killer di Parma, 4 vittime uccise allo stesso modo…con la stessa firma.
L: Si Generale, l’abbiamo appreso dai Tg e dai contatti al Ris di Parma.. Perché?
A: Perché questa notte,a Roma, è stata ritrovata una giovane donna…uccisa nello stesso modo, e sul collo della vittima compare la stessa firma… sembrerebbe che il serial killer si sia spostato a Roma.. Ora, il vostro compito e capire se è la stessa mano..naturalmente collaborando con i Ris di Parma.. In tarda mattinata arriverà il Capitano Messuti e dovrete collaborare con lui..
L: Il Capitano Lorenzo… Messuti?
A: Si lui capitano.. bene vi conoscete… intanto a breve vi arriveranno le tracce repertate così potete iniziare a dare un’occhiata, e questo è il Dossier dei colleghi di Parma. Buona lavoro..
G: Bene…. Sistemiamo la banda e arriva il serial killer… -dice Abrami congedandosi!
L: Lorenzo messuti…
G: Chi è? Come mai lo conosci?
L: L’ho incontrato ad un Breafing con i Ris di Parma un paio d’anni fa…
G: …eh..???
L: eh…. Ci aveva provato, ma io mi fermavo a Parma per 5 e mi vedevo con Alex allora…
G: Capisco, va bè.. magari non si ricorda..
L: Lo spero.. altrimenti sarà molto imbarazzante… Dai, iniziamo a guardare questi fascicoli..
 
 
RIS- ORE 8:00
Intanto alle 8.00 arriva anche il resto della squadra che viene subito convocata nell’ufficio dai due capitani che spiegano loro la storia del Serial Killer:
L: Giovani donne, tra i 28 e i 34 anni… tutte e 5 le vittime sono bionde, molto belle e occupano tutte e 5 una scala elevata nella posizione sociale.. tutte e 5 laureate…vivano da sole, non erano ne sposate ne fidanzate.. per il momento sono questi i punti in comune.. e la firma che il Killer lascia sul collo, incide una L con il coltello e le avvolge su un lenzuolo bianco di seta. Per ora non ha lasciato mai nessuna traccia organica… non abbiamo molto su cui lavorare, me ne rendo conto, ma stiamo aspettando i colleghi di Parma…dovremo collaborare con loro..!
I ragazzi prendono i documenti e iniziano a visualizzarli, controllano le foto e i vari reperta menti annotando tutto sulla lavagna di proiezione e analizzando i punti uno ad uno tutti insieme.
Intanto che Lucia aspetta l’arrivo del Capitano Messuti, chiama il Tenente Serra nel suo ufficio.
L: Tenente.. come ho spiegato prima, in mattinata arriverà il Capitano… mi dispiace chiederglielo ma dovrebbe lasciargli la sua stanza.. lei può sistemarsi qui, la sua è l’unica stanza chiusa assieme a quella di Ghiro, ma non posso ospitarlo qui…..è troppo disordinato.
O: Certo Capitano, non c’è alcun problema.. allora inizio a liberare tutto e porto di qua..
L: Si.. intanto faccio spazio nell’altra scrivania.
Orlando lascia la sua stanza per sistemarsi da Lucia… per lui non è un sacrificio cambiare stanza, è affascinato da Lucia dalla prima volta che l’ha vista, chiede sempre a Ghiro di lei, prova a fare il simpatico ma Lucia dopo che è morto Alex non riesce a lasciarsi andare… ha provato a frequentare qualcuno ma ha dovuto chiudere le relazioni sul nascere…. Troppi ricordi.
Orlando in quella stanza non riesce proprio a concentrarsi… sente il profumo di Lucia, si volta per guardarla mentre lei, concentrata a testa bassa, legge i rapporti.
Poco dopo mezzogiorno un appuntato annuncia a Lucia dell’arrivo del capitano Messuti;
L: Ci siamo, sta arrivando Lorenzo Messuti. –dice Lucia per telefono a Ghiro che la raggiunge.
Ecco il Capitano, un tipo alto, moro e muscoloso, occhi chiari e molto affascinante.. si dirige a passo deciso nell’ufficio di Lucia, bussa:
L: Prego.. Capitano!
C: Lucia, che piacevole sorpresa… sono contento di rivederti.. –le prende la mano per baciargliela.
L: Si… sono contenta anch’io –dice visibilmente imbarazzata-…lui è il Capitano Ghirelli, e loro sono la squadra..: tenenti Serra e Dossena e sottotenenti Cecchi e Proietti.
C: .. benissimo, io sono qui da solo per ora… domani forse arriverà un mio collega..
L: Bene, mettiamoci subito a lavoro!
Lucia, Ghiro e Lorenzo stanno confrontando l’incisione fatta dal Serial Killer sulle vittime… non c’è dubbio, è la stessa mano! Il Serial Killer di Parma si è spostato a Roma; resta da capire perché…
La giornata è molto lunga.. passano le ore a cercare anche la più piccola traccia, la più piccola anomalia ma a fine giornata non hanno nessun elemento significativo in mano..intanto Lucia stava spegnendo le luci della sua stanza quando viene avvicinata da Lorenzo......
Continua....



SPAZIO AUTRICE: Eccomi a scrivere un'altra storia su Lucia e Orlando, spero vi piaccia, cercherò di pubblicare un capitolo al giorno...Buona Lettura:)

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Capitolo 2
*** Uno strano messaggio.. ***



-RIS- ORE 20.45

Il Capitano Messuti si avvicina a Lucia con tutta la sue eleganza…sfodera un sorriso e si poggia allo stipite della porta…
M: Finito per stasera Lucia? – le sorride dolcemente….
L: Si, direi di si… sono troppo stanca per continuare..
C: Hai cenato? In caso…potremo cenare assieme..
Lucia non sa che dire…poi vede Ghiro nell’andito e cerca di uscire dalla situazione imbarazzante:
L: Ghiro scusa sono in ritardo…arrivo eh..- scusami Lorenzo è che avevo già una altro impegno.. –e si congeda andando verso Ghiro che la guarda un po’ stranito..
L: Mi dispiace averti messo in mezzo ma non sapevo come uscirne.. ci sta seguendo?
Ghiro si volta leggermente per osservare..
G: si Lucia, è dietro di noi.. ma come mai scappi?
L: Perché mi ha invitata a cena e sinceramente mi ha colta di sorpresa..
G: …una cosa è certa, non si è dimenticato di te. Comunque, puoi sempre conoscerlo no?
L: Preferisco non mischiare la vita sentimentale con il lavoro, e poi Lorenzo a breve tornerà a Parma..
G: Come vuoi Capitano… ma ho la sensazione che non te lo leverai di torno ..-sorride..
L: Simpatico…. Dai adesso vado a casa.. a domani Capitano..
G: La notte porta consiglio Capitano- sorride- ….buona notte!
 
CASA DEL CAP. BRANCATO -ORE 22.00
Lucia sale in macchina e parte … non vede l’ora di tornare a casa è stanchissima…Entra in camera, si spoglia , indossa l'accapatoio e prapara un bagno rilassante....da un lato un bicchiere di vino e dall'altro il libro di Alex, come è solita leggere...dopo mezz'ora di relax, esce dalla vasca e va in salotto ma è talmente stanca che si addormenta con ancora l’accappatoio addosso e i capelli bagnati per risvegliarsi ore dopo accorgendosi di essere nel divano, in accappatoio… così si alza, indossa una canotta e una coulotte di seta e va a dormire… dormire non proprio, non riesce molto a riposare... continuano a venirle in mente le immagini di Alex morirle davanti agli occhi e si sveglia di soprassalto urlando, quasi tutte le notti da un po’ di tempo a questa parte..….
 
RIS- ORE 7.00
Ore 7.00 del mattino..una nuova giornata inizia.
Lucia arriva al Ris incontrando Ghiro nelle scale, molto assonnato che si trascina verso la macchinetta del caffè…
L: Sembri uno straccio Capitano… hai dormito stanotte?
G: …sono rimasto fino alle tre col computer acceso… ti rendi conto?
L: Che sei pazzo? Siii… lo so.. Vieni pazzo, ti offro un caffè…
G: Sei la mia salvezza….
L: Parli con me o con la caffeina..?
G: Spiritosa…. Molto spiritosa..
Mentre ridevano compare sulla porta il Capitano Messuti, stava andando anche lui a prendere un caffè… Lucia lancia uno sguardo a Ghiro che stava invitando il capitano Messuti ad unirsi a loro..
Troppo tardi… Ghirelli era proprio assonnato, non ha capito l’occhiata di Lucia, che intanto rimane in silenzio a bere il caffè rigorosamente amaro…..
M: Mi unisco volentieri… grazie..
G: Allora Capitano, si trova bene a Roma…? Ghiro ha capito le occhiate di Lucia così cerca di parlare con il capitano Messuti, così che Lucia non sia in difficoltà….
M: Si Capitano, Roma è una città molto bella e affascinante… come le donne che ospita del resto… - lancia un occhiata a Lucia..
L: Già…..- risponde imbarazzata-  Scusate ma io devo andare, ho delle cose urgenti da fare…- butta la tazzina di caffè ed esce dalla saletta andando verso il suo ufficio…
M: ….ah Capitano Brancato…come dovrò fare con te….
G: Bè… non è di sicuro una donna qualunque… ha tutta la caserma dietro…
M: Immagino certo… bè magari son fortunato…
Ghiro sorride…- “Perché no, buona fortuna”- e si allontana sorridendo e squotendo la testa…
Lucia non fa quasi in tempo ad arrivare nel suo ufficio che viene telefonata dal Maggiore Rambaudi: un’altra donna assassinata… il serial killer ha colpito di nuovo!
Lucia chiama Lorenzo, Ghirelli e Serra e vanno immediatamente sul posto, il cadavere era stato ritrovato sulla sponde di un lago artificiale...
Lo scenario che si presenta ai loro occhi è orribile.. quella giovane donna avvolta sul lenzuolo bianco coperto di sangue, stesso segno sul collo..-indubbiamente era opera del Serial Killer-  questa volta però la schiena della vittima è graffiata.. e i graffi compongono un messaggio: “Che i giochi comincino Capitano”. Tutti si guardano…cala il silenzio.. sembra una sfida… ma per quale dei tre Capitani, per Lorenzo che seguiva il caso a Parma, o per Lucia e Ghiro che hanno rilasciato un’intervista il giorno prima? … dovevano cercare di capire… repertano tutto il possibile: tracce e impronte, fotografano la zona  e ritornano in Caserma per mettersi subito a lavorare..
Lucia rientra in macchina con Orlando, farebbe di tutto pur di non tornare con Lorenzo, non l’ha inquadrato del tutto e riesce spesso a metterla in imbarazzo.…
O: Allora… pensa che voglia dire qualcosa a uno di voi?
L: Si, sicuramente è un messaggio mirato…solo che non capisco per chi tra me, Lorenzo e Ghiro… ..dobbiamo fermarlo assolutamente….troppe vittime innocenti!
O: Si.. ha ragione Capitano.. troppe vittime..
 
R.I.S. – ORE 12.15
Arrivano al Ris e tutti si dedicano ai reperti del caso del serial Killer… ma Lucia non riesce a concentrarsi granché, sente gli occhi di Lorenzo addosso… così decide di spostarsi in laboratorio da Bart per vedere a che punto sono lui e Bianca che stavano analizzando delle impronte repertate sul terriccio... mentre esce però, Lorenzo si mette davanti a lei… impedendole di uscire…
L: Che c’è Capitano?
M:… vieni a cena con me stasera… non accetto un no come risposta Lucia…
L: Mi dispiace, ma dovrai accettarlo…
M: Lucia….per favore… sono venuto fin qui per te…
L: Lorenzo, io non sono solita uscire con colleghi…e poi ti ricordo che sei venuto qui per un caso, non per me…
In quel momento il Capitano Messuti afferra con dolcezza il braccio di Lucia guardandola dritta negli occhi… cercando di farsi dire di si…
Lucia è in imbarazzo, certo Lorenzo è un bell’uomo, ma lei sta ancora male, mille pensieri la tormentano..
In quel momento di silenzio e di sguardi  sul corridoio stava passando  il tenente Serra, che naturalmente non può non vedere quel momento di vicinanza tra Lucia e il Capitano..
L: Lorenzo, non insistere..
M: va bene Lucia, come vuoi, sappi solo che io non mollo eh.. –sorride..
Anche Lucia sorride, scuotendo la testa dirigendosi verso il laboratorio, raggiungendo Bart, Bianca e Serra…
Orlando intanto non stava proprio benissimo, vedere Lucia così vicina al Cap. Messuti non gli aveva fatto molto piacere. Lo ha scosso parecchio… poi a lui il Cap. Messuti non è piaciuto dal primo momento che l’ha visto..….
L: Novità?
O: No, per ora nessuna…
B: stiamo confrontando queste impronte Capitano..
L: Va bene, allora chiamatemi se scoprite qualcosa…Serra venga con me, devo darle dei fascicoli..
Si dirigono verso l’ufficio di Lucia, entrano chiudendo la porta e Lucia prende un fascicolo porgendolo ad Orlando..
L: Vorrei che preparasse un profilo psicologico del Serial Killer… questo è quello che hanno preparato i colleghi di Parma.. gli dia un'occhiata...
O: Si certo capitano, me ne occupo subito..- Il tono di Orlando non era quello di sempre...
L: Serra tutto apposto? Lucia aveva notato che Orlando era un pò strano..
O: Si, si capitano.. ho solo mal di testa..
L: Se vuole le faccio procurare qualcosa..
O: No Capitano, la ringrazio, passerà…
L: D’accordo… - sorride teneramente..…
Orlando quasi non poteva crederci, un sorriso… Lucia avevo fatto un sorriso, certo sapeva che si trattava di un sorriso di cortesia, però è rimasto senza parole… era bellissima…

Ris- Ore 20.30
Per tutto il giorno non fecero altro che analizzare i reperti dell’omicidio, Bianca ed Emiliano si occuparono del lenzuolo, Orlando delle fotografie, Bart confrontava le impronte repertate nell'ultimo omicidio con le altre già catalogate... mentre Lucia, Lorenzo e Ghiro esaminavano scrupolosamente tutto, a partire dalla prima vittima di Parma fino all’ultima di roma; una cosa era certa, passava sempre meno tempo da un omicidio all’altro….
Nonostante il duro lavoro, avevano pochi elementi, brancolavano nel buio ancora non ostante le continue telefonate di pressione da parte del Generale Abrami…certo si trovavano davanti ad un nemico piuttosto attento.. non lasciava nemmeno una traccia organica e questo complicava la situazione...
Erano stanchi e un pò scoraggiati per i pochi risultati, si era fatto tardi e decisero di continuare l’indomani a mente più Lucida…era ora di tornare a casa…!
Continua….

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Capitolo 3
*** Che i giochi comincino... ***


APPARTAMENTO DI GHIRO- ORE 21.10
Orlando non faceva altro che pensare a quel sorriso…andava avanti e indietro in salotto…accidenti se era bella, ma Lucia non è una donna semplice anche da capire, non cede al perfetto Capitano Messuti, figuriamoci se ha speranze lui…
G: Che hai Orlà? ..mi stai facendo venire l’ansia…
O: Il Capitano mi ha sorriso….ti rendi conto…. Un sorriso…
G: Wow…….a me sorride sempre…
O: Sei demoralizzante Ghiro… lo sai che tra me e lei le cose non vanno benissimo…
G: Per forza, non ti fai gli affari tuoi scusa…
O: Volevo solo aiutarla… l’avevo vista star male, dai non ricominciare con questa storia…
G: Orlando!!!! Le hai parlato di Alex…ti rendi conto?
O: Si lo so…. Ma era quello che sentivo…
G: Basta… basta parlare di Lucia… tutti parlano di Lucia!! Ma che avete tutti? La febbre d’amore?
Orlando lo guarda perplesso, non capendo a cosa si riferisse…
 
APPARTAMENTO DI LUCIA- ORE 21:30
Intanto anche Lucia sta tornando a casa…
Parcheggia l’auto, scende e sale le scale… ma non appena arriva nel suo pianerottolo trova alcune sue foto sul portone di casa… foto che la ritraevano in posti diversi, persino dentro casa……
Lucia non tacca niente, tira fuori la pistola ed entra in casa…. Ma è tutto sotto sopra… all’interno dell’appartamento altre foto disposte sul muro e al centro della stanza… controlla la casa, è vuota.. prende il cellulare e chiama Ghiro.
G: Cosa? ….cazzo sto arrivando?
O: che succede?
G: … sto andando da Lucia, ha la casa sotto sopra..
O: Vengo anch’io Ghiro…
G: Dai andiamo…
 
 
 APPARTAMENTO DI LUCIA- ORE 21:45
Tempo quindici minuti di macchina e arrivano da Lucia…
Lei è seduta sul divano un po’ scossa anche se cerca di tenere la calma, sta guardando attentamente quelle foto che la ritraggono…
G: Ehy… cazzo che casino..!! Stai bene?
L: Si…credo! E che non so da dove iniziare…
O: Non si preoccupi Capitano, ci siamo noi ad aiutarla..
L: Grazie Serra…iniziamo a repertare da qui…cerchiamo di capirci qualcosa..
Iniziano controllando la porta de ingresso… potrebbero esserci delle impronte lasciate attaccando le foto…
Dopo due ore di repertamenti però non si reggono più in piedi, così chiudono tutto  per non inquinare le prove.. Ghiro convince Lucia ad andare a dormire a casa sua quella notte, solo per sicurezza…continueranno i repertamanti l’indomani col resto della squadra…
 
  
APPARTAMENTO DI GHIRO -ORE 23.50
 O: Capitano può dormire nella mia stanza… io dormirò sul divano..
L: Serra grazie… ma non c’è bisogno, ho già dormito su quel divano… non è troppo scomodo..
O: Insisto Capitano… non è un problema. Mi fa piacere..
L: D’accordo, allora dormirò nella sua stanza… Grazie tenente..
Lucia va a dormire… augurando la buona notte ed entrambi…..
Orlando sapendo che Lucia è nel altra stanza non riesce a dormire molto,  si addormenta quasi al mattino, e infatti quando la sua sveglia suona è molto frastornato… non capisce granché tant’è che si dimentica di Lucia ed entra nella sua camera.. e lì la vede… bellissima, addormentata su un fianco..le gambe e le braccia scoperte…e i capelli che scivolano sul cuscino.. si è incantato a guardarla....
G: Ehy, che fai?
O: Niente…verificavo che fosse tutto apposto..
G: Si…ma a chi vuoi darla a bare…. Non hai resistito eh…
O: Ma guardala….è così bella…
G: Si lo sappiamo che Lucia è molto bella…. Ma non sono affari nostri, forza…. Via di qui…
Dieci minuti dopo anche la sveglia di Lucia suona.. la spegne, scende dal letto, indossa il kimono nero corto sopra le ginocchia e va scalza in salotto, dove Orlando prepara la colazione e Ghiro contempla sdraiato sul divano guardando il soffitto…
Orlando non può non guardarla vedendola cos’…spettinata, con le gambe scoperte… assonnata ma bellissima, non l’aveva mai vista così e ne rimane molto colpito…
L: Buongiorno….
O: Buongiorno Capitano… caffè?
L: Si grazie… Ottima idea …Ghiro che hai?
O: Ah, non si preoccupi… è in quella solita fase mattutina Capitano, tra un po’ ci degnerà della sua presenza..- sorride..
G: Simpatici…. Tutti e due….
L: Dai… non fare il Bradipo, vieni qui… e  poi ti voglio sveglio e attento, devi repertare a casa mia…
Ghiro la guarda facendole un mezzo sorriso, si avvicina e le da un bacio sulla spalla…
Anche Lucia sorride…
O: Capitano, lei sta bene?
L: Si si, io sto bene… e che vorrei capirci qualcosa.. tutto qui..
O: Bene, allora prepariamoci e andiamo… prima iniziamo prima avremo delle risposte..
G: Già, direi proprio di si…
Lucia si alza, va in bagno per un doccia veloce… Ghirelli e Orlando sono già pronti, sistemano la cucina mentre aspettano Lucia, che intanto è tornata in camera di Orlando per vestirsi.. mentre stava per uscire però nota sulla mensola il libro di Alex, lo prende in mano, lo guarda e non capisce… come mai il tenente Serra ha proprio quel libro…. Esce dalla stanza continuando a chiedersi come mai di quel libro…
G: Lucia, sei pronta?
L: Si… andiamo pure… però passiamo al Ris prima, voglio informare anche gli altri..
O: Va bene, andiamo…
 
 R.I.S- ORE 8.10
Per prima cosa appena arrivati al Ris, Lucia e Ghiro informano il resto della squadra su quanto successo la sera prima, naturalmente tutti sono scioccati e preoccupati.. e decidono di non lasciare uscire da sola Lucia per motivi di sicurezza.. Anche se Lucia non ne è molto convinta… Escono insieme per dirigersi verso l’appartamento di Lucia e continuare il lavoro di repertamento iniziato la sera prima…
Vedere quell’appartamento di giorno fa ancora più impressione… nella camera da letto c’è un tale caos che si fatica anche ad entrare…Lucia controlla se manca qualcosa, nessun oggetto di valore.. tutti i gioielli sono in cassaforte, anche il bracciale d’oro bianco e ancora sul comodino dove l’aveva lasciato lei… dopo aver controllato per un po’ si accorge che le manca della biancheria di seta..
Molto strano che non manchino dei gioielli messi in bella vista e manchi della biancheria….
Dopo circa un’oretta arriva nell’appartamento anche il Capitano Messuti, va da Lucia per vedere come sta..
M: Ciao, ho saputo cos’è successo… mi dispiace, se c’è qualcosa che posso fare…..
L: Grazie Lorenzo, ma sto bene… devo solo capire cosa sia successo esattamente…
Dopo aver finito di fotografare e raccogliere tutte le tracce possono rientrare al Ris per analizzarle,
impronte di scarpe maschili, numero 41… dal numero si può arrivare all’altezza ma è ancora troppo poco…non hanno nessun elemento in mano…
Lucia è intenta a controllare quelle foto, le sue foto, quando viene disturbata dalla telefonata del generale Abrami…
A: Lucia, una nuova vittima del serial killer… mi raggiunga…
L: Si Generale… arriviamo..
Lucia chiama Ghirelli e Lorenzo e insieme si dirigono in una discarica di auto un po’ fuori Roma, è lì che hanno ritrovato il corpo della donna…
Stesso scenario: giovane, bionda… coperta di sangue e avvolta in un lenzuolo bianco con l’incisione nel collo, ma questa volta c’è un particolare molto più macabro….la donna ha addosso la biancheria di seta nera di Lucia… quella che mancava dal suo appartamento..e affianco alla vittima una fotografia di Lucia… un bel primo piano!
Tutti si guardano.. non sanno che dire…
L: bene… che i giochi comincino..
G: Non è possibile…è stato lui ad entrarti in casa? – tu in quella casa non torni..!!
L: Ghiro, a questo punto non credo di essere al sicuro da nessuna parte.. è un serial killer, non mollerà…..è me che vuole…
G: Quindi… lo attenderai a braccia aperte?
L: Simpatico… ovviamente no, proviamo a controllare se ci sono impronte..
M: Va bene..ora pensiamo a cercare delle tracce… poi penseremo alla tua sicurezza..
Repertano il tutto, prendono qualsiasi traccia, comprese impronte e la foto lasciata dal Serial Killer e la portano al Ris.
 
 RIS ORE- 14.45
Tornati al Ris, il materiale viene affidato a Bart, Emiliano e Bianca.. Orlando sta controllando eventuali tracce sulla fotografia…
Ghiro invece si dirigeva a spasso svelto verso l’ufficio di Lucia aprendo la porta di scatto...
G: Lucia, che facciamo?
L: Non lo so…..lavoriamo? –sdrammatizza..
G: Dai Lucia, non puoi stare in quella casa….. non è sicuro…
L: Starò attenta Ghiro dai… non preoccuparti..
G: Senti perché invece non utilizzi uno degli appartamenti che la caserma predispone per le questioni di sicurezza…?
L: Non c’è bisogno Ghiro…davvero..
In quel momento la loro conversazione è interrotta dal Maggiore Rambaudi:
R: Capitani.. ho ricevuto la chiamata del Generale Abrami, desidera che lei rimanga in caserma per la sua sicurezza Capitano…
L: In Caserma?? Non scherziamo Maggiore…. Non potrei vivere qui..
R: In alternativa vada a stare in una delle case a disposizione dell’ arma.. – Capitano, è un ordine del Generale…
L: Vada per questo appartamento allora..
R: Benissimo, predispongo tutto e le porto le chiavi… Buona Giornata..
L: Contento Capitano?
G: Si…..sono leggermente più tranquillo ora…Vado, devo trovare chi ti vuole uccidere…
L: Grazie di avermelo ricordato eh…
Lucia si sposta in laboratorio, vuole verificare l’andamento delle analisi...purtroppo anche questa volta nessuna traccia organica… Bart ugualmente non trova niente nel lenzuolo della vittima…
B: Ma come accidenti è possibile che non abbia lasciato neanche una traccia?
L: Me lo sto chiedendo anch’io…. È assurdo! In quel momento squilla il telefono di Lucia:
L: Si generale..
A: Capitano, stiamo preparando l’appartamento… le dirà il Maggiore  dove si trova..
L: Va Bene Generale..
A: Un’altra cosa Lucia, scelga con chi andare…uno dei suoi uomini…
L: Generale non c’è bisogno… me la posso cavare da sola..
A: Lucia è un ordine… sceglie lei o lo faccio io?
L: Generale..
A: Va bene… il tenente Serra dividerà casa con lei… a più tardi..- chiude la conversazione..
“Il tenente Serra??? Ma proprio lui…pensa Lucia… non è possibile, già devo traslocare in più devo vivere con Serra….spero che questa storia finisca presto”
Lucia va a cercare Serra, deve dargli la notizia… lo trova 5 minuti dopo in sala ispezioni..
L: Serra…. Venga nel mio ufficio…
O: Si capitano..
Orlando arriva nell’ufficio e  bussa.. Lucia gli fa cenno di sedersi..
L: Serra, il Generale Abrami mi ha ordinato di andare a vivere in una delle case della caserma messe a disposizione per la protezione testimoni…
O: Mi sembra un’ottima idea per la sua sicurezza Capitano..
L: Si ma… non è tutto… il Generale mi ha ordinato di dividere casa con lei… sempre per maggiore sicurezza…
O: Ah, capisco Capitano.. va bene… non c’è problema…
L: Non so ancora dove sia la casa mi aggiorneranno più tardi… magari vada a prendere dei vestiti e le sue cose…
O: Si Capitano… finisco in sala ispezioni e vado…
L: Emm… mi dispiace che sia obbligato anche lei a traslocare a causa mia…
O: Non si preoccupi Capitano, non c’è alcun problema.. e poi non è colpa sua, ma di un serial killer…e sono d’accordo con Abrami: due persone sono meglio di una sola.. Vado…
Lucia era rimasta un po’ colpita da quella risposta… non sembrava che a Serra desse fastidio dover cambiare casa per un po’ e dividerla con lei.. era contenta da una parte che i suoi uomini si preoccupassero così…allora forse non era male come capitano… -sorride mentre ci pensa…
 
RIS- ORE 18.00
Lorenzo intanto guarda Lucia dall’andito…lei  sta sfogliando dei documenti e fa avanti e indietro nella sua stanza è molto concentrata e non sente gli occhi di Lorenzo.... Orlando lo vede…quell’uomo gli da sui nervi da quando aveva visto quella scena con  Lucia…
O: Capitano Messuti, deve entrare dalla Brancato? –il tono di Orlando è un po’ seccato..
L: No tenente… perché?
O: Perché ci stavo andando io Capitano… non volevo disturbare…
L: Prego… vada pure..
Orlando bussa alla porta a vetri dell’ufficio..
O: Capitano posso?
L: Si Serra, venga…
O: Allora, c’è una novità…. Non so ancora se rilevante però… sul luogo dell’ultimo omicidio, sotto il corpo della vittima c’era questo mozzicone di sigaretta… ho pensato che possa essere del serial killer perché l’omicidio è avvenuto nella discarica, che è chiusa da oltre un anno ormai… e questo mozzicone dal deterioramento avrà si e no 24 ore.…
L: Benissimo!!! Controlliamo il Dna allora…. Magari è schedato…
O: Già fatto… purtroppo no Capitano…
L: Possiamo fare un controllo più approfondito?
O: Si, possiamo controllare il tossicologico.. ci vorrà tutta la notte… avviamo la centrifuga e dovremmo avere i risultati domattina…
L: Faremo così… ci penso io Serra, lei vada a prendere i vestiti a casa… io li ho già presi..
Lucia sistema la prova nella centrifuga e prepara tutto… avvia il macchinario e sistema il timer per le 7.30 del mattino seguente, e si mette ad aspettare Serra nel suo ufficio…
Tempo venti minuti e Orlando bussa alla sua porta..
O: Capitano… io ho fatto..
L: Si… allora andiamo Serra.
Lucia prende le sue valige dalla macchina e le mette nell’auto di Orlando, salgono in macchina e partono per la nuova casa, verificando di non essere seguiti… 
...CONTINUA....

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Capitolo 4
*** Attimi di imbarazzo.... ***


APPARTAMENTO ORE 21.15
La casa che il Generale aveva riservato per loro era al terzo piano di un palazzo quasi al centro di Roma, Orlando parcheggia nel parcheggio privato, scesero portandosi dietro le valige..Lucia cercò le chiavi nella borsetta e aprì… trascinando le valige aiutata da Orlando..
L: Ah, non è male…. Certo non è molto grande…
O: …Carina si…ci adatteremo..!!!
Lucia intanto si sposta per dare un’occhiata…entra nella cucina, molto carina non troppo grande, con un balconcino che da sul giardino…anche il bagno non è male… si blocca però arrivando il camera da letto, una sola camera con il letto matrimoniale al centro… Orlando intanto l’aveva raggiunta, guardò la camera è capì perché Lucia era imbarazzata così cercò di smorzare la tensione:
O: …il divano sembra comodo Capitano, io dormirò lì, così lei potrà stare in camera..
L: Ah, tenente grazie… domani faccio portare un letto per lei, così dormirà male solo per stanotte..
O: Non si preoccupi capitano…ho dormito nel divano di Ghirelli…e ho detto tutto…- sorride…
L: Già, quel divano fa pena….-sorride anche Lucia- Adesso vado a sistemare i vestiti..
O: Si va bene… - Orlando intanto si mette a cucinare qualcosa, vista l’ora..
Lucia esce dalla stanza in tenuta casual, capelli semi raccolti e struccata.. si dirige verso la cucina sentendo un profumo..
O: Capitano…la cena è quasi pronta!
L: Ha preparato la cena? … Ma non c’era bisogno…
O: Certo che si…certo non è niente di speciale... spaghetti al sugo...
L: Va benissimo....Ah, Serra… stavo pensando, visto che dobbiamo dividere la casa e che mi sta facendo da guardia del corpo.. sarebbe meglio darsi del tu…no? –il tono di Lucia era molto tranquillo…
O: Si Capitano, direi che ha ragione…
L: Lucia…. Non capitano…non siamo al Ris..
O: Si, scusami Lucia….
Orlando era al settimo cielo… stava cenando con Lucia, finalmente… In quel momento nella sua testa iniziano a balenare mille pensieri, magari riesce a farle capire com’è lui veramente, visto che le cose tra loro fino ad allora non sono andate benissimo.. ha modo di rimediare vivendo con lei, stando attento però a non rovinare la tregua che hanno raggiunto.. La cena procede in modo sereno… Lucia sembra a suo agio e Orlando se ne accorge, salvo qualche momento di leggero imbarazzo in cui gli occhi di entrambi si incrociano…dando inizio a momenti di silenzio interrotti da Orlando, che sa quasi sempre cosa dire….. Finito di cenare sistemano la cucina ma è tardi e l’indomani devono alzarsi presto quindi decidono di andare a letto..
O:Bene allora..... Buona notte…
L: Notte Serra!!
Lucia va nella sua stanza, si mette a letto e inizia a pensare a quella giornata, a quella casa e al tenente Serra che non era poi così insopportabile come pensava inizialmente… si addormenta così serenamente, con quel pensiero…. Anche se la serenità dura poco, due ore dopo si sveglia di soprassalto perché ha sentito un rumore, scende piano dal letto, prende la pistola e al buio esce verso la cucina, il rumore veniva da lì..
L: Fermo!! –urla, alzando la pistola…
O: Sono ioooooo!! – dallo spavento a Orlando cade un bicchiere di vetro che si rompe in mille pezzi..
L: Oddio Serra.. scusa.. ho sentito un rumore, la luce era spenta…
O: ….sei nervosa eh…
L: Si, sono un po’ nervosa, per via del serial Killer…
Orlando si china per raccogliere il vetro caduto a terra..
O: Haiiii!!
L: Che hai fatto?
O: Mi son tagliato col vetro accidenti!
L: Aspetta, fammi dare un’occhiata.. Lucia prende la mano di Orlando e con un fazzoletto asciuga il sangue…
L: Tienilo fermo così… vado a prendere la cassettina delle medicazioni…
O: Ma non c’è bisogno Lucia, non è niente di grave…
L: E’ vetro… e va disinfettato…. Gli prende di nuovo la mano, leva il fazzoletto, prende il disinfettante e inizia a tamponare… soffiandoci sopra poco dopo perché il disinfettante brucia un po’… Orlando in quel momento si sente quasi morire… sente le mani di Lucia, il suo respiro… il suo profumo meraviglioso… ogni suo gesto è così elegante, ha indosso solo una canotta di seta bordeaux e dei pantaloncini corti di seta….’è così bella’…pensa..
Lucia intanto mette un cerotto sterile sulla mano di Orlando, attaccandolo per bene sui lati…
L: Fatto!! …com’è?
O: E’ perfetto.. Grazie… Lucia sorride… e si china per raccogliere il vetro, anche Orlando si stava chinando ma Lucia gli ordina di spostarsi da lì…. Si sarebbe tagliato di nuovo…..meglio far da sola…
Finito di sistemare il caos della cucina, Lucia spegne la luce e stava per andare a letto, ma vede Orlando sul divano a guardare il soffitto…
L: Tutto bene? Ti fa male la mano?
O: Ah no… la mano sta bene, solo che non riesco a dormire…
L: Non sei il solo… sono riuscita ad addormentarmi dopo almeno un’ora… stavo pensando a tutte queste vittime….. troppe vittime… - così dicendo si siede sulla poltrona-
O: Si, è assurdo…senti, volevo dirti che è normale che sei un po’ nervosa in questa situazione, immagino non sia facile sentirsi preda di un Serial Killer e cercare allo stesso tempo di restare razionale… ma stai tranquilla, non ti succederà niente…
Lucia è in imbarazzo… non sa che dire… lo sguardo di Orlando è così penetrante che quasi non lo regge… sembra la stia leggendo dentro…fa un sorriso mentre si alza dalla poltrona dirigendosi verso la camera da letto..
L: Grazie… Buona notte.. – è ancora imbarazzata….
O: Buona notte a te… - quasi lo sussurra, in un modo molto dolce…
Lucia si mette a letto e inizia a guardare il soffitto e a pensare… non riesce a capire cosa le stia succedendo, quando parla con Orlando si sente osservata in un modo talmente sincero e profondo da sentirsi quasi a nudo nella sua fragilità, e non vuole mostrare la sua fragilità…la renderebbe vulnerabile.. e per questo che l’indomani mattina Lucia si sveglia molto presto, si veste velocemente e scappa al Ris, scappa nel vero senso della parola… non vuole incrociare Orlando, ancora ripensa alla sera prima, al modo in cui Orlando le parla con una tale naturalezza…e al modo in cui lei lo ascolta…e in quel momento non sa perché, ma sa che non saprebbe cosa dire o fare….

CONTINUA....

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Capitolo 5
*** Confusione... ***


RIS- ORE 7.30

Alle sette e trenta Lucia è già al Ris.. si fa un caffè si dirige in laboratorio con tutte le foto del caso del Serial Killer per esaminarle.. continua a lavorare indisturbata per un oretta, quando al Ris iniziano ad arrivare tutti…
G: Ehy Capitano…. Sei già qui…?
L: Si capitano, mi sono alzata presto….
G: Ti ha svegliato Serra? Come va con lui?
L: Va bene, tutto apposto..
G: Ehy Ehy…aspetta…. Sei sfuggente… che c’è?
L: Non c’è niente Ghiro, ho solo dormito male…
G: Se lo dici tu… adesso scappo che devo raggiungere Bart ma vengo appena ho fatto..
L: Ok, a dopo… -sorride…
Lucia continua a lavorare confrontando le foto, intanto arrivano anche i risultati della centrifuga sul tossicologico.. – nessuna sostanza stupefacente, solo tracce di idrossiclorochina, un medicinale utilizzato nella cura di alcune malattie autoimmuni.. e se si trova nella saliva significa che il serial Killer ne fa uso, ma è ancora troppo poco….
Al Ris c’è un po’ di confusione quella mattina, tutti fanno avanti e indietro dalla sala ispezioni al laboratorio, stanno confrontando ogni foto e ogni impronta.. sull’ultima vittima inoltre c’è una novità.. un impronta di una scarpa: dalle analisi fatte da Emiliano sembra una scarpa da uomo elegante taglia 42.. questo significa che il Serial Killer sarà alto circa 1.75-1.80…ancora troppo vago…
L: Ghiro, senti guarda la profondità dell’incisione…sembra fatta dal basso verso l’alto..
G: Si, sembra proprio di si… inizia più profonda infatti..
L: Il nostro Serial Killer è mancino…o almeno così sembrerebbe….
G: Si ma è troppo poco accidenti… non abbiamo niente…
L: Lo so Ghiro, ma non scoraggiamoci…
G: Sono preoccupato per te Lucia..
L: Ghiro, non mi succederà niente…sono sempre in caserma, e divido casa con Serra…
G: Prima lo prendiamo, prima mi tranquillizzo…
L: Dai, Capitano…. Vedrai che lo prendiamo…!
In quel momento Ghiro e Lucia vengono interrotti dall’arrivo di Orlando:
O: Capitani, devo farvi vedere una foto…
G: Che c’è?
O: …c’è un capello su una foto, non c’è il bulbo, sicuramente si tratta di un capelli spezzato..
L: cosa sappiamo di questo capello?
O: Solo che è corto e nero… ma lo stiamo analizzando e confrontando…
L: Va bene, ricapitolando il Serial killer è moro, alto 1.75-1.80, numero di scarpe 42 e mancino…
G: Praticamente non abbiamo nulla…
L: Animooooo!!! Sono io braccata del Serial Killer, e non mi sto lamentando…forza mettiamoci a lavoro..
G: Comandiiii!!! Ghiro le sorride ed esce dal  suo ufficio lasciando Lucia e Orlando da soli..
In quel momento cala un po’ di silenzio…. Lucia non alza lo sguardo dal computer, ma sente esattamente lo sguardo di Orlando su di lei…
O: Sei uscita molto presto stamattina… non ti ho nemmeno sentita…
L: Si… non riuscivo più a dormire, e avevo un po’ di cose da fare…!
O: Certo, capisco… ok, ti lascio lavorare, vado a scansionare nuovamente il capello, non si sa mai…
L: Si, fammi sapere se c’è qualche novità…
Orlando annuisce ed esce dalla stanza di Lucia e si dirige in laboratorio dove c’è già Ghiro che sta confrontando dei verbali, anche se mentre esce pensa a Lucia…al suo comportamento un po’ ambiguo, quella mattina era un po’ nervosa a differenza della sera prima e ad Orlando questo non sfugge….
O: Ehi… che hai, sembri uno zombie oggi… ti sto mancando talmente tanto che non dormi più?
G: Si sono letteralmente disperato senza di te… -sorride- a dire il vero sono preoccupato per Lucia..
O: Dai Ghiro, ci siamo noi… è sotto controllo..
G: Si ma non siamo sempre con lei, va in procura anche da sola… insomma anche ieri è uscita per andare a medicina legale ed è uscita da sola… se il serial Killer vuole colpire può farlo..
O: D’accordo, allora non lasciamola uscire da sola.. Anch’io sono preoccupato per lei, però se le stiamo troppo addosso sai com’è fatta…si chiude in se stessa…
G: mmm… stai diventando un esperto su Lucia?
O: No, è solo che sono un ottimo osservatore e vivendoci insieme non posso non osservare…
In quel momento entra proprio Lucia, che sente solo l’ultima parte del discorso…
L: Osservare cosa?
O: …la foto…. Sto osservando la foto…- cerca di cambiare argomento per non farle sapere che stanno parlando di lei…
L: Ah, hai trovato qualcos’altro?
O: No, per ora niente… se c’è qualche novità ti avviso però..
L: Si, se avete bisogno chiamatemi… sto andando in Procura..
G: Aspettaaa….Vengo con te…
L: Perché? Tu detesti andare in Procura…
G: Perché se esci con me, sono molto più tranquillo…
L: Ok andiamo, non ho voglia di discutere con te – sorride…
Lucia e Ghirelli lasciano il laboratorio, prendono i cappotti e scendono insieme verso il parcheggio per prendere l’auto di Lucia..
G: Senti un po’… quindi tu e Serra vi date del tu ora?
L: …bè, dividiamo casa insieme non è comodo darci del Lei…
G: quindi solo per questo Capitano?
L: Si capitano.. solo per questo..
Il cellulare di Lucia squilla, salvandola da quel momento imbarazzante..
G: Salvata in calcio d’angolo Capitano.. sorride…
L: Si Bart dimmi… Ok ci vediamo più tardi..-Era Bart, mi ha detto che nella scena dell’ultimo omicidio c’era del terriccio che non è tipico di quella zona, lo sta esaminando…appena ha qualche novità ci fa sapere…
G: Bene, speriamo di trovare qualcosa…
Intanto arrivano in procura per la riunione con il Pm… Ghiro proprio non riesce ad entrare, aspetta Lucia nel corridoio e intanto prende un caffè nel distributore..
M: Capitano Ghirelli…
G: Capitano Messuti, anche lei alla riunione.?
M: No, dovevo solo prendere dei documenti…e lei Capitano?
G: Lucia è dal Pm e io la sto aspettando, preferisco non lasciarla da sola…
M: Ah ho capito, magari l’aspetto anch’io… finché non viene a cena con me non la mollo…
G:.. forse non viene a cena con lei non per lei, ma perché è un periodo in cui preferisce star sola…
M: Può essere, ma io non mollo…. Lucia non è una donna per cui si può mollare…
G: In bocca al Lupo allora…mi sa che ne avrà bisogno…
Lucia esce stringendo la mano al Pm e salutando Abrami, raggiunge Ghirelli e lo trova assieme a Lorenzo…
M: Lucia… com’è andata..?
L: ah tutto bene… come mai sei qui?
M: Stavo andando al Ris, e ho incontrato Ghirelli.. Senti, più tardi potremo andare a bere una cosa..- le sussurra…
L: Lorenzo, ti ho già spiegato..
M: Ti prometto solennemente, solo una cosa da bere… poi non ti rompo più..
L: Solo una cosa?
M: Giuro…solo una cosa..
L: D’accordo, allora appena finisco ci vediamo al Dinner.. il pub vicino al Ris..
M: Perfetto… a più tardi allora…-sorride…
L: Si, a più tardi…
Ghirelli e Lucia rientrano al Ris, raggiungono subito Bart ma purtroppo i risultanti del terriccio non sono ancora pronti…
B: Ci vorrà più del previsto…
L: Va bene dai… aspettiamo, intanto confrontiamolo con gli altri reperta menti, non si sa mai....
Il cellulare di Lucia squilla…
L: Si..!
A: Capitano, il Serial Killer ha colpito ancora… Siamo a Testaccio…
L: Vi raggiungiamo subito..
Lucia chiude la chiamata dirigendosi a passo svelto da Ghiro..
L: Ghiro, un’altra vittima… andiamo… chiama Serra e Bart...
G: Si, li chiamo subito… ci vediamo nel parcheggio…
 
 
Testaccio ore 18.15

A: Capitano… il corpo è stato ritrovato un ora fa da un ragazzo che faceva jogging.. stiamo aspettando Carnacina per sapere l’ora del decesso..Capitano, io vado mi tenga informato…
L: Va bene, nel frattempo ragazzi iniziamo a repertare… Bart, occupati delle foto, Serra… controlla le impronte in questo spazio poi controlleremo insieme il perimetro… non si sa mai..
Immediatamente i due iniziano a lavorare… fotografano la scena del delitto e Orlando raccoglie le impronte di scarpe lasciate sul terreno…
L: Carnacina!! Finalmente….aspettavamo lei…
C: Lei va troppo di fretta capitano… tanto ormai stà poveretta è morta…
L: Allegria….!!! Che mi dice?
C: Rigor Mortis già attivo…a quanto pare dalla temperatura interna dovrebbe essere morta tra Mezzanotte e l’Una…. Però capitano, ho bisogno di analizzarla meglio…
Lucia si sposta per dare un’occhiata ai reperti di Orlando, Carnacina intanto volta la vittima per cercare altre ferite…
C: Capitano…… - Il tono di Carnacina era decisamente serio..
Lucia si avvicina, guardando quel che indicava il medico legale… un’altra foto, una foto di Lucia mentre entra in un negozio di abbigliamento…
L: Bene…. Un altro ricordino per me…
C: Non è tutto Lucia… Guardi qui…
Sulla schiena della vittima è inciso un messaggio….: “ Manca poco Lucia”..
Ghiro, Bart e Orlando si sono avvicinati capendo che qualcosa non andava…
G: Cazzo Lucia…. Adesso ti rendi conto a cosa stai andando incontro?
L: Ghiro, per favore….. non iniziare..
O: Lucia, ha ragione Ghiro..
B: Si, non puoi prenderla sottogamba..
L: Ora basta, tutti quanti…. Io torno al Ris..
G: Aspetta…
L: Ghiro, no….. voglio stare da sola… stai con qui con loro…
G: Mah…
L: E’ un ordine Ghiro…
Ghiro annuisce, guardando Lucia andar via.. Orlando si avvicina a Ghiro, mettendogli una mano sulla spalla…
G: Ma perché si arrabbia…?
O: Non si arrabbia con noi Ghiro… è solo che cerca di tenere tutto sotto controllo e di fronte a questo messaggio è normale che non riesca a tenere la calma e la razionalità di sempre… dobbiamo starle vicino senza soffocarla…
G: Si ma l’hai sentita… vuole stare sola.. è maledettamente testarda..
O: Ora vuole stare sola, perché è fatta così, è abituata a risolvere sempre tutto da sola… dobbiamo starle vicino con discrezione…
G: Ok, appena andiamo al Ris provo a parlarle…
O: Ti ho appena detto con discrezione…lasciala in pace, provo a parlarle io stasera…se la vedo più serena..
G: D’accordo psicologo… come vuoi…Dai continuiamo a lavorare qui…
 
Ris- Ore 20.00

Ghiro, Bart e Orlando rientrano al Ris portando i reperti in sala ispezioni…
Lucia era seduta nel divano del suo ufficio in vetro che esaminava dei documenti..
G: Lucia, i reperti sono in sala ispezioni… domattina controlliamo tutto…
L: Si va bene…
G: Buona notte..
L: Ghiro, aspetta….- Senti, mi dispiace per prima… non volevo comportarmi così, non avete nessuna colpa e mi sono scaricata su di voi…mi dispiace, so che sei solo preoccupato per me…
G: …non importa Lucia, so che è un momento pessimo, e certo io sono soffocante e non ti aiuto, è solo che mi ha un po’ turbato quel messaggio…
L: …non posso negare che il messaggio ha turbato anche me, però dai Ghiro, non possiamo abbatterci… mettiamoci a lavoro domattina e cerchiamo di trovare qualcosa…
G: Si capitano…. Hai ragione –sorride..
L: Buona notte Capitano! – sorride anche lei…
Lucia si rimette china sul computer, ma riceve un messaggio di Lorenzo…
“Ti aspetto  Al Dinner tra dieci minuti! Lorenzo..” –ecco, si era dimenticata di Lorenzo, non aveva molta voglia di uscire, era abbastanza turbata ma sapeva che Lorenzo non avrebbe mollato… così risponde..
“ Sto uscendo ora dal Ris, arrivo.” Prende il cappotto, la borsa e inizia a scendere le scale dirigendosi verso la macchina…
 
DINNER –ORE 20.30

Arriva al Dinner, il Pub vicino al ris, parcheggia e nota Lorenzo che la aspetta fuori dal locale…
M: Eccoti finalmente…
L: Scusa, ma è stata una giornata pesante…
M: Non importa… l’importante è che tu sia qui… - le sorride dolcemente, aprendo la porta del locale…
Si accomodano su un tavolino poco illuminato, quasi al centro del locale…
C: Lucia, ciao bellezza come stai?
L: Christian…!! Che piacere ritrovarti a lavoro… stai meglio allora?
C: Si direi di si… grazie ad un Angelo custode… -sorride..
L: Angelo custode è un po’ troppo, diciamo che mi trovavo qui al momento giusto…
C: Ditemi, cosa vi porto… Lucia il solito?
L: Si, Christian… il solito.. Lorenzo?
M: Cos’è il solito?
C: Cocktail Alexander per il Capitano…
M: Allora aggiunga un Alexander anche per me…
C: Perfetto, arrivo subito..
M: Da quanto ho capito, gli hai salvato la vita’
L: Christian esagera…  c’era una rapina e io e Ghiro eravamo qui… e tutto si è risolto per il meglio, solo qualche graffio…
M: Super Capitano… - Ride, facendo ridere anche Lucia…
La serata procede abbastanza bene, parlano di Parma, del primo incontro di anni fa… ma Lucia pensa sempre più spesso ad Orlando, si chiede se non vedendola a casa si stia preoccupando per lei… così escono dal locale, Lucia ha detto a Lorenzo di essere stanca…
M: Bene Capitano… allora mi abbandoni?
L. Direi di si… è stata una giornata piuttosto dura… meglio andare a dormire..
M: Certo, capisco…. Mah, posso rivederti fuori dal Ris..?
L: Lorenzo, avevi promesso…- Lorenzo la interrompe…
M: Lo so, ma quando ti ho davanti diventa complicato tenere le promesse, -così dicendo afferra Lucia per la vita…accarezzandole il viso…
Lucia è in imbarazzo, fa per spostarsi ma Lorenzo la tira a se, avvicina il suo viso al suo e la bacia…
In quel momento, Orlando stava prendendo la macchina, cerca l’auto di Lucia ma non la trova.. allora le scrive un messaggio: “ Capitano, sei già casa? Tutto apposto? Io arrivo tra un po’” e lo invia…ma mentre usciva dal viale del Ris, passa davanti al parcheggio del Dinner e assiste suo mal grado alla scena…
Vedere Lucia tra le braccia di Lorenzo lo lascia piuttosto deluso e amareggiato… le aveva appena mandato un messaggio preoccupato, e invece lei stava bene… certo, tra le braccia di un altro…
Lucia intanto si sposta da Lorenzo, piuttosto freddamente…
M: Lucia aspetta…- l’afferra per un braccio..
L: Mi dispiace Lorenzo, ti avevo spiegato…
M: Lucia, non mollerò…. Non riesco a mollare, quando ti vedo non posso fare altro che ammirare la tua bellezza..
L: Lorenzo io…. Lasciamo le cose come stanno…- così dicendo Lucia si sposta verso la macchina, non lasciando tempo a Lorenzo di rispondere…Entra in macchina, cerca le chiavi e da un’occhiata al cellulare…. Legge il messaggio di Orlando, e le spunta un sorriso nel viso, cancellato immediatamente da alcuni pensieri “…si preoccupa per me… ma perché mi fa così piacere, io non sopporto Orlando Serra, che mi succede…..e poi Lorenzo…..” Continuando la sua analisi interna rientra a casa…o meglio….all’appartamento…
Continua.............

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Capitolo 6
*** Semplici Gesti... ***


APPARTAMENTO- ORE 22.30
 
Lucia arriva nell’appartamento, parcheggia l’auto e sale di corsa le scale…. Gira la chiave, ma la luce è spenta… la accende ed entra pian piano senza far rumore, Orlando è lì… nel divano addormentato,  in realtà finge di esserlo perché non riesce a guardarla, e saprebbe che in quel momento potrebbe dire qualcosa di brutto…e non vuole, non può con Lucia…è deluso, è triste è si sente molto abbattuto per la scena vista poco prima, ma non vuole rovinare quella situazione di tranquillità creata a fatica con lei…
Lucia si avvicina,  mettendogli sopra un Plaid  e nota un Post.it sul tavolino: Buona notte Capitano….! Lo legge e si porta una mano alla bocca, è un gesto semplice, in realtà non è niente di che… ma voleva comunque augurarle la Buona notte… Orlando che non sta dormendo, nota la reazione di Lucia… vorrebbe dirle qualcosa, ma non riesce, e non è ancora il momento giusto ma se fossi per lui in quel momento l’avrebbe abbracciata a se.…
Lucia tira la coperta fino al collo di Orlando “ Buona notte tenente”-sussurra- e si dirige verso la sua camera spegnendo la luce del salotto.  Orlando aspetta che Lucia arrivi in camera e apre gli occhi, afferra il Plaid e sorride… la luce è ancora accesa, non deve far rumore, si potrebbe accorgere… Si sistema pancia in su e ripensa a lei… ma il dolce sorriso si cancella non appena la sua mente ripropone le immagina di Lucia tra le braccia di Lorenzo… cerca di scacciare quell’immagine, ma non riesce…. È più forte di lui… ormai era una certezza, non riusciva a vederla tra le braccia di un uomo..

Nell’altra stanza, il capitano esce dalla doccia, indossa la sottoveste di seta nera e si infila sotto le coperte…. Non appena spegne la luce, mille pensieri iniziano a rimbombarle in testa, impedendole di addormentarsi, solo dopo più di un ora riesce ad addormentarsi, ma non è serena… si gira e rigira nel letto molto infastidita… sta sognando Alex, come tutte le notti… sogna il suo viso insanguinato tra le sue mani, sogna il suo pianto disperato, sogna le mani di Ghiro afferrarla e stringerla in quel momento così brutto…..  si sveglia urlando….
Orlando si sveglia di soprassalto, svegliato dall’urlo di Lucia, prende la pistola e corre nella sua camera pensando fosse in pericolo…
Lucia è semi sdraiata, le coperte spostate e visibilmente scossa… respira in modo affannato…
O: Ehy… che succede?
L: Ah, niente scusa… solo un incubo… mi dispiace averti svegliato..
O: Non importa… ma stai bene?
L: Si, ora passa… non è niente…
Orlando non è convinto, si avvicina a lei, si siede sul bordo del letto e la guarda dritta negli occhi afferrandole la mano rimasta scoperta…
O: Mi dici che succede?
Il battito di Lucia aumenta, era una di quelle situazioni imbarazzanti, guardava la sua mano dentro quella di Orlando, in realtà Orlando è tranquillo…. Ha preso la mano di Lucia con una tale naturalezza che quasi non si è accorto… Lei continua a guardare le loro mani, cerca di non guardarlo negli occhi…ma non può reggere a lungo…
O: Allora…. Cos’ è che ti turba? E per il Serial Killer?
Lucia fa un respiro e inizia a parlare, non sa neanche perché a dire il vero… ma le parole iniziarono ad uscirle dalla bocca senza poterle fermare…sono parole sussurrate, parole tristi e difficili da dire..
L:… No… il Serial Killer non c’entra.. è da un po’ di tempo che faccio sempre lo stesso sogno, risvegliandomi spaventata e urlando come stanotte, sogno Alex che mi muore davanti agli occhi sussurrandomi “Pensaci Tu”… la scena che ho dovuto vivere un anno e mezzo fa…
Ecco, l’aveva detto… non l’aveva mai detto a nessuno, nemmeno a Ghiro… è rimasta sorpresa lei stessa di aver parlato così liberamente con Orlando che rimane molto colpito dalla parole di Lucia, sapeva che soffriva ancora per la perdita di Alex, ma non immaginava che tutte le notti riviveva la stesso incubo… continua ad osservarla dritta negli occhi, con uno sguardo dolce…
O: …e’ normale fare questi sogni a distanza di tempo, perché è a distanza di tempo che si prende coscienza della perdita di una persona cara…ma passerà, vedrai…
L: Me l’ha detto tante volte anche lo specialista, ma posso garantirti che non passa…
O: Io non ti parlo da psicologo però… io so cosa provi, ho perso mia sorella molto tempo fa… è annegata davanti ai miei occhi senza che io riuscissi a far qualcosa per lei…
L: Io…. Mi dispiace… scusami non lo sapevo…
O: Non potevi saperlo, non lo dico a nessuno… è una ferita sempre aperta, come lo sarà per te la perdita di Alex, ma pian piano le cose andranno meglio… è molto importante riuscire a parlarne, con chi vuoi tu naturalmente, un amico, lo psicologo una persona di cui ti fidi insomma… l’importante è esternare ciò che provi..
L: ...Ora sto esternando…
O: Si, è dovresti farlo più spesso perché ti aiuterà… fidati di me…
L: Se ti ho parlato di questo è perché mi fido…- Lucia continuava a parlare serenamente come forse mai aveva fatto a causa della sua riservatezza..
O: Sono contento..- le sorride dolcemente continuando a tenerle la mano…
Anche Lucia sorride debolmente..
L: Durerà ancora molto?
O: Dipende da te, devi darti pace Lucia, non puoi sentirti oppressa da colpe che non hai… devi prendere coscienza che non avresti potuto far niente per salvare l’uomo che amavi… l’unica responsabile di tutto questo è dietro le sbarre… tu continuerai ad amare Alex sempre, ma non puoi privarti di ritornare a sorridere, a star bene con te stessa…..e con un'altra persona….
L: Con me stessa, e con un'altra persona……. .- bisbiglia…
O: Si, e visto che siamo in tema di sincerità, Lorenzo Messuti non mi convince molto….
L: Lorenzo….??  Che vuoi dire? . – Lucia è in imbarazzo…
O: Voglio dire che vi ho visti, e che lui non mi piace….non so spiegarti, è una sensazione a pelle, però naturalmente è solo una mia opinione…devi star bene tu…
L: Già… devo star bene io….
O: Dai, ti lascio dormire ora… Orlando lascia la mano di Lucia, e le tira le coperte in modo molto dolce e premuroso… in quel momento il cuore di Lucia ha un sussulto, un modo di battere che non provava da tempo, rimane impietrita ad ascoltare quel suono bellissimo… poggiandosi una mano sul petto…
O: Buona notte capitano, vedi di non risvegliarmi eh….altrimenti domani sciopero il Ris..- ride…
L: Va bene… farò il possibile… ah, Orlando…
O: Si? – Orlando, l’aveva finalmente chiamato per nome…
L: Grazie….
O: Figurati… non devi ringraziarmi… - così dicendo spegne la luce socchiudendo la porta di Lucia.. che rimane immobile a guardare il soffitto continuando a ripensare agl’ultimi dieci minuti…
Non sopportava il tenente Serra, ci aveva litigato milioni di volte…eppure quella sera le era stato vicino come non mai.  In modo naturale e sincero… lo capiva dai suoi occhi, erano così limpidi…
E perché lei improvvisamente si sentiva così serena a parlare con lui…. si sentiva protetta e sicura… come forse non si è mai sentita… così pensando si addormenta, questa volta però si addormenta serena e sicura….
 
 
APPARTAMENTO ORE 6.30
La sveglia di Lucia non era ancora suonata, ma il suo sereno sonno è interrotto dalla musica che proviene dal salotto..
Molto assonnata e stordita, afferra il kimono ai piedi del letto, lo indossa legandoselo in vita e si dirige verso il salotto..
Eccolo lì… il tenente Serra… aveva acceso la musica per svegliare Lucia, il tavolo era apparecchiato con la colazione già pronta: Brioches, caffè amaro e succo…
L: Ma che succede?? – Lucia molto confusa esce ancora scompigliata dalla stanza attraversando il corridoio…
O: Non succede niente Capitano, oggi colazione con calma e seduti…anziché una brioches fredda salendo le scale del Ris…. Che dici?
L: Ma non c’era bisogno che ti alzassi prima per preparare…
O: Tanto ero sveglio…. Dai a tavola…!!
L: Comandi… .sorride facendo sorridere anche Orlando…
O: Immagino per prima cosa…..caffè???
L: Siiii…. Ne ho estremamente bisogno…
O: Non si direbbe…- dice prendendola in giro…
In quel momento suona il campanello…… un silenzio incombe sulla stanza, nessuno sa dove loro si trovino…. Orlando prende la pistola, seguito da Lucia e controllano dallo spioncino che è….
O: Ghirelli….
L: Ghiro?? Che fai qui?
G: Colazione con voi… scherzo….. sono venuto per farti firmare questi.. mi servono delle firme per medicina legale..
L:Mi ero dimenticata scusa… dovevo lasciarteli pronti da ieri..
O: Senti, hai già fatto colazione?
G: Si grazie colleghi, scappo da Carnacina…..
L: Ci vediamo dopo allora… -Lucia si dirige verso il salotto…
Ghiro si avvicina ad Orlando sul ciglio della porta…
G: Hai capito, le hai preparato la colazione hai messo la musica, a me non l’hai mai fatto….
O: Dai smettila, lo sai……
G: lo so…..oh se lo so…… - ride uscendo dalla porta…
Anche Orlando sorride tornando in Salotto scuotendo la testa, Lucia lo guarda un po’ perplessa..
L: Direi che è ora che vada a vestirmi….
O: Già, il Ris ci attende….
Lucia scappa a prepararsi in camera… jeans, tacchi, cinta, camicia rossa e foulard ed è pronta dopo un filo di trucco… afferra l’impermeabile, la borsa e il cellulare e va verso l’uscita, dove c’è già Orlando ad aspettarla…
O: Pronta?
L: Pronta! ….Ah, grazie eh…. Per la colazione…
O: Tu ringrazi troppo Capitano…. Non ho fatto niente… - Sorride…
Lucia scuote la testa e scendono le scale verso il parcheggio…

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Capitolo 7
*** Discussioni.. ***


 
RIS –ORE 8.30

Lucia e Orlando varcano insieme la porta a vetri automatica del Ris, Lucia stava andando verso il suo ufficio e Orlando verso il laboratorio…
Appena apre la porta dell’ufficio si trova davanti Lorenzo… non si aspettava di trovarlo lì, anche perché non è permesso a nessuno di entrare…
L: Lorenzo, che ci fai nella mia stanza?- Lucia è piuttosto stizzita..
M: Ti aspettavo…. – sfoderando uno dei sue eleganti sorrisi…
L: Motivo?
M: Dai, Lucia….. sei arrabbiata con me?
L: No, non sono arrabbiata….. ma non ho altro da aggiungere e vorrei che non aggiungessi altro anche tu… Lucia poggia la borsa e fa per uscire dalla stanza ma prontamente Lorenzo l’afferra per il braccio…
M: Aspetta…
Lucia guarda quella mano afferrarle il braccio con sguardo cupo..
L: Lorenzo, non voglio discutere, non c’è niente da dire e lasciami il braccio….
M: Eh questo che vuoi?
L: E’ questo che voglio…. - Con tono secco-
Orlando in quel momento entra distrattamente con dei fogli nell’ufficio di Lucia, non aspettandosi di trovare un momento così di tensione…
O: Oh, scusate….. Capitano, tutto bene? Guardando Lucia, e la mano di Lorenzo…
M: Si tutto bene tenete… - A rispondere non è Lucia, ma Lorenzo…
O: Se permette Capitano Messuti, non chiedevo a lei… Lucia? –facendole cenno col capo per farsi dare una risposta…
L: Si tutto bene Serra, il Capitano Messuti stava andando via… Giusto?
M: Certo… vado…- esce sbattendo la porta…
O: Tutto apposto?
L: Si, tutto apposto… non c’era bisogno comunque…
O: Cosa?
L: Che parlassi così, con quel tono… è un superiore…
O: …è un superiore certo, ma non mi è piaciuto il modo in cui ti teneva il braccio..
L: ..non era niente di grave.. –Lucia ha un tono sereno, ma non è abituata ad essere protetta..
O: Va bene, come vuoi… allora d’ora in poi eviterò di intromettermi in cose che non mi riguardano…Capitano…
Così dicendo, esce dall’ufficio di Lucia poggiando i documenti che doveva farle vedere sulla scrivania, non lasciandole il tempo di rispondere… Lei rimane basita, non si aspettava una reazione del genere da parte di Orlando… forse però non doveva rimproverarlo per aver cercato di proteggerla.. in realtà è stato un bel gesto.. Cancella quei pensieri e va a cercare Bart per sapere se c’erano novità sul terriccio… lo trova pochi minuti dopo davanti alla centrifuga con Bianca, carte ovunque e provette sul bancone… c’era un caos assurdo…
L: Ragazzi… cos’è successo qui?
B: Si abbiamo fatto un casino, ma ne è valsa a pena…. Abbiamo qualche novità…
L: Vi ascolto…- In quel momento entra nella stanza anche Lorenzo… che si appresta anche lui a sentire le novità del caso… Lucia non lo guarda nemmeno e presta attenzione a Bianca e Bart..
Bianca inizia: Allora Capitano, abbiamo analizzato il terriccio trovato a Testaccio affianco al corpo dell’ultima vittima… questo terriccio e tipico di zone paludose, indubbiamente è stato trasportato, probabilmente con la scarpe..
Bart continua: Così, abbiamo raccolto dei campione di terriccio della Palude fuori Roma, certo il raggio è molto largo, però vista la consistenza del Terriccio possiamo dire con esattezza che proviene da una delle serre artificiali nella zona della palude.
L: Benissimo ragazzi…. Finalmente abbiamo qualcosa… chiamo subito Abrami.. – Così dicendo esce di corsa dalla sala ispezioni e si dirige verso la stanza di Ghiro con il cellulare in mano per chiamare Abrami e Rambaudi e comunicare le ultime novità..
L: Capitano, vieni…. Breafing d’urgenza… avvisa tutti…
G: Eccomi…. Arriviamo.. Ghiro chiama Bart, Bianca, Serra ed Emiliano e si precipitano intorno al tavolo delle riunioni per ascoltare attenti il Capitano…
L: …e Lorenzo?
G: Non lo so… non l’ho trovato…
L: Va bene, faremo senza di lui… Emiliano dammi su schermo la mappa della palude fuori Roma..
E: Ci siamo Capitano…
L: Il terriccio ritrovato sull’ultimo cadavere proviene da una di queste zone evidenziate… ora con l’aiuto della territoriale faremo un sopralluogo.. ci dividiamo in gruppi e perlustreremo tutta l’area…Ghiro tu organizza i gruppi…  e Ragazzi andate a prepararvi, tra un ora andiamo!
 
PARCHEGGIO DEL RIS ORE 11.40
 
Tutti lasciano l’ufficio, vanno a prepararsi e dopo un’ora esatta sono nel parcheggio del Ris..
G: Allora Lucia, io vado con Bianca e altri tre uomini della territoriale, Bart e Milo anche voi affiancati dalla territoriale, e Tu e Serra, con voi verrà Rambaudi e due  suoi uomini, non ho trovato il cap. Messuti però…
L: Va bene dai… non perdiamo tempo, mi raccomando comunicatemi sempre la vostra posizione, tenete gli auricolari accesi e occhio ragazzi… non sappiamo a cosa andiamo in contro perciò pronti ad intervenire ma non a fare gli eroi… Andiamo…
Salgono nelle macchine dirigendosi tutti a sirene spianate verso la Palude… dopo 35 minuti arrivano all’area evidenziata…
 
ZONA PALUDE ORE 12.15

Sono tutti pronti… ogni gruppo si dirige verso la propria zona evidenziata…
C’è molta attenzione, e molto silenzio... non possono permettersi di sbagliare, hanno un vantaggio verso il Serial Killer e non devono perderlo…
Dopo due ore circa di camminata la squadra di Milo e Bart arrivano fino alle sponde della Palude, chiamano subito Lucia..
B: Capitano, noi siamo arrivati, perlustriamo qui… ma per ora nulla di strano…
L: D’accordo… tienimi aggiornata..
Ghiro e Bianca intanto continuavano a dirigersi verso il punto evidenziato quando la loro attenzione si sposta su un cumulo di terra e foglie..
G: Bianca…
B: Ho visto….
Si avvicinano molto lentamente con le pistole ben tese… arrivano davanti al cumolo di terra smossa, un altro cadavere… e non doveva essere lì da troppe ore…
G: Lucia, abbiamo trovato il corpo di una donna….
L: State lì Ghiro, vi mando qualcuno…
G: Ok, state attenti voi…
L: Si stai tranquillo… facciamo attenzione, fammi sapere se trovi qualcosa..
G: Ok a dopo…
Lucia sistema l’auricolare e guarda Orlando, per tutta la camminata non hanno detto una parola, Orlando sembra ancora abbattuto per la discussione…
L: Maggiore, Ghirelli e Proietti hanno trovato un cadavere… la  aspettano lì..
M: Vado subito da loro… voi continuate a ispezionare l’area…
O: Un altro cadavere…- Orlando per primo rivolge la parola a Lucia..
L: Si… e a quanto pare non è qui da molto…
O: Allora forse troveremo qualche traccia questa volta..
L: Speriamo, comunque proseguiamo per la nostra area… non si sa mai…
Dopo circa altri 40 minuti si trovano  davanti un piccolo capanno di legno e una moto di grossa cilindrata è parcheggiata fuori…
Si bloccano immediatamente estraendo le pistole:
O: Questo capanno non c’è sulle mappe dell’area…
L: No infatti, motivo in più per dare un’occhiata..
Orlando inizia a camminare verso il retro del capanno quando Lucia lo afferra per un braccio..
L: Aspetta, niente gesta eroiche…
O: Tranquilla… provo a non farmi uccidere.. – abbozza un sorriso…
L: Vedi di riuscirci allora… - sorride anche lei…
Orlando doveva rimanere concentrato, ma le era piaciuta la risposta di Lucia, si vedeva che era preoccupata per lui.. Si avvicinarono al Capanno, Orlando guardò dentro da una finestra…
O: Libero…
L: Ok, entriamo....
Entrano con le pistole ben tese, controllando la stanza… l’unica stanza che c’era, molto piccola tra l’altro.. Non c’è nessuno ma non da troppo tempo… il camino era semi acceso…
L: Maggiore, abbiamo bisogno di uomini… stiamo perlustrando un capanno..
R: Vi mando subito i miei uomini Capitano..
Lucia e Orlando escono fuori a controllare la moto, segni di terriccio sul poggia piedi e diverse impronte… Iniziano a prendere le tracce esterne nel frattempo che aspettano le territoriale.. Non appena finito di controllare la zona, arrivano gli uomini di Rambaudi posizionandosi di guardia all’esterno del Capanno per permettere ai Ris di controllare l’interno..
L: Non sappiamo ancora se questo capanno è il rifugio del Serial Killer…
Orlando intanto sposta una libreria dietro la quale c’era un'altra stanza…
O: Lucia…
L: Si, arrivo…
O: …direi che abbiamo la certezza che sia il covo del Serial Killer ora…- il tono di Orlando era molto cupo..
Davanti ai loro occhi uno spettacolo orribile… vari coltelli, sporchi di sangue, lenzuola di seta bianche, foto delle vittime e tantissime fotografie di Lucia appese alla parete…
L: Bene, che bel collage…- cerca di sdrammatizzare…
O: Lucia, per favore… - Orlando era molto serio e preoccupato..
L: Mettiamoci a lavoro, iniziamo con i coltelli.. poi prendiamo le foto e intanto verifichiamo se le vittime son state uccise qui..
Orlando guardava Lucia basito, come riusciva a tenere la calma in una situazione così assurda, tutte quelle foto che la ritraevano e lei impassibile,  lui proprio non ce la fa non riesce a capire cosa le passa per la testa …l’afferra per un braccio avvicinandosi a lei…
O: Stai bene?
L: Ho passato momenti migliori, ma sto bene..
O: Come fai…..
L: Come devo fare? Se smetto di razionalizzare tutto impazzisco..
O: Ma come puoi essere così fredda di fronte a tutto questo..non puoi razionalizzare e controllare tutto, non puoi non essere terrorizzata vedendo le tue foto sparse ovunque….
L: Ma tu che ne sai cosa sento e come sto? Solo perché non urlo o non piango non significa che non ho emozioni.. –Lucia era un po’ nervosa, alza la voce rispondendo ad Orlando, l’ha toccata profondamente quell’affermazione..
O: Non lo so appunto…. Non riesco a capire perché tieni tutto dentro…
L: Non c’è bisogno che tu capisca infatti…- Si libera il braccio dalla presa di Orlando..
O: Non c’è bisogno….. pensi questo… - il tono di Orlando era più freddo e deluso- …certo che riesci proprio bene ad allontanare le persone che vogliono starti vicine… - così dicendo lascia il Capanno, lasciando Lucia dentro circondata da quelle foto e dai suoi pensieri…
Era turbata, indubbiamente scossa… non tanto dalla situazione, ma dalle pesanti parole che le ha rivolto Orlando..  era arrabbiata, delusa, e non si aspettava un discorso del genere da Orlando.. ma forse quelle parole l’hanno ferita così tanto perché sapeva in cuor suo che erano vere… lei allontana sempre le persone che le vogliono bene, ma non lo fa per cattiveria, lo fa per non soffrire e non far soffrire…. Non può star male di nuovo come lo è stata per Alex e Flavia…. non riuscirebbe a superare altri terribili momenti come quelli, ferite ancora aperte che forse non si rimargineranno mai..
Lucia esce dal Capanno vedendo arrivare il resto della squadra al completo, si dirige verso Ghiro per aggiornarlo sulla situazione…
G: Cosa sono queste foto?
L: Sono foto che vanno repertate… assieme a tutto il resto… io torno al Ris..
G: Aspetta..!! – Ghiro blocca Lucia per un braccio- tu come stai?
L: Sto bene, non ti preoccupare… voglio solo tornare al Ris..
G: Ti faccio accompagnare?
L: No grazie, vado da sola.. chiamami se ci sono novità..
G: D’accordo, come vuoi… - Ghiro è molto giù, ha notato lo sguardo di Lucia, ed è molto preoccupato, vorrebbe fare qualcosa ma sa che se le sta addosso e peggio...
G: Serra… dammi una mano dentro..
O: Si arrivo…e Lucia?
G: E’ tornata al Ris, penso volesse stare sola…mi è sembrata piuttosto scossa..
O: Abbiamo avuto una discussione…mi sento uno schifo per le cose che le ho detto..
G: Che le hai detto…..
O: In sintesi che non capivo perché rimanesse indifferente davanti a tutto quello che sta succedendo..perché si comportava come se niente fosse e che riesce ad allontanare le persone che cercano di starle vicino…
G: Senti, io posso capire la tua difficoltà nel capire Lucia, ma devi darle tempo… sta ancora male per la morte di Alex e di Flavia, e per tutelarsi dallo star di nuovo male, cerca di non coinvolgere le persone nella sua vita… Lei si sente responsabile per la morte di Alex, e la sua paura è che possa succedere qualcosa a qualcuno di noi a causa sua… hai capito perché allontana le persone..?
O: …Io, ok ha paura ma non può vivere così per sempre….
G: Lo deve capire da sola Orlando…
O: Senti ti dispiace se la raggiungo al Ris?
G: Onestamente non è una buona idea… dalle tempo, vuole stare un po’ sola.. e poi ho bisogno di te qui… aiutiamola capendo chi è che vuole ucciderla…appena torniamo al Ris le parli, ok?
O: Va bene… hai ragione.. dai mettiamoci a lavoro..
I reperta menti nel capanno continuano per un bel po’, hanno abbastanza tracce organiche da analizzare e possono rientrare al ris per iniziare ad analizzarle…
 
 
RIS- ORE 18.00

Le volanti fanno rientro al Ris, Ghiro va a cercare Lucia nel suo ufficio per informarla sui reperti raccolti ma non la trova.. così inizia a mettersi a lavoro..
Sul capanno sono state trovate le stesse tracce di scarpe repertate sull’ultima scena del crimine, diverse scatole di idrossiclorochina e molte impronte digitali, non resta che iniziare ad analizzarle…
Intanto che Ghiro, Bart e Bianca si concentrano sulle impronte, Emiliano da una mano ad Orlando con le foto che ritraggono Lucia… sono foto scattate sia di giorno che di notte, a casa sua, per le vie di Roma, in alcuni negozi e per fino fuori dal Ris..
O: Ma guarda che bastardo?!
E: L’ha seguita ovunque accidenti..
O: Dobbiamo prenderlo...
E: ..ma la Brancato dov’è?
O: Non lo so… continua con queste foto, controlla ogni minima cosa, io vado a vedere se la trovo, provo a chiedere a Ghiro…
Serra si dirige a passo spedito da Ghiro che era ancora in laboratorio con i colleghi..
O: Ghiro…. Vieni? Ghiro esce dal laboratorio raggiungendo orlando nell’andito..
G: Si.. dimmi..
O: Ma dov’è Lucia..?
G: Non lo so… le ho mandato un messaggio e mi ha risposto di non preoccuparmi che sta bene..
O: Senti… ma non è che posso andare a vedere se è all’appartamento?
G: Si si vai pure… ma non la troverai lì, se vuole stare da sola come ha detto sarà andata o sulla spiaggia o sulla pista di pattinaggio, quella aperta… prova li…
O: Grazie Ghiro…
G: Ehy, non farmi pentire di averti detto dov’è… mi raccomando…
O: Promesso… - così dicendo esce di corsa dal Ris dirigendosi verso il parcheggio per prendere l’auto… Prova a dirigersi prima sulla spiaggia vicino a casa di Ghiro.. fa un giro per i parcheggi ma l’auto di Lucia non c’è, così riparte per andare verso la pista di pattinaggio…

CONTINUA...

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Capitolo 8
*** Confidenze... ***



PISTA DI PATTINAGGIO ORE 19.45
 Arriva al parcheggio, è già buio e la Pista sembrerebbe chiusa, ma la macchina di Lucia è proprio lì fuori posteggiata..
Non era mai stato lì, è molto bella… è recintata come un campo sportivo ma è a cielo aperto…e quella sera era pieno di stelle..
Scende dall’auto e va spedito verso l’ingresso, il cancello è chiuso ma c’è una guardia che si avvicina alla porta…
G: Si…?
O: Mi scusi, sono il Tenente Serra –mostra il tesserino-… sto cercando il cap. Brancato, ho visto la macchina qui fuori…
G: Si, Lucia è negli spalti…
O: Posso? E’ un emergenza…
G: Si si, prego….
Orlando entra di corsa e cerca con lo sguardo Lucia… la pista è illuminata solo al centro, gli spalti sono in penombra e illuminati solo dalla luna e dalle stelle..
Lì la vede, seduta a guardare in centro pista.. lo sguardo serio e perso… Sale le scale per raggiungerla, restando immobile a pochi passi da lei a guardarla…
Lucia lo vede, lo guarda e poi si rivolta verso la pista…
L: Come hai fatto a trovarmi…- Lucia sembra molto pacata ma distaccata..
O: Mi ha detto Ghiro di venire qui… ti stavo cercando…
L: Perché?
O: Volevo dirti che….. mi dispiace per quello che ti ho detto questo pomeriggio..
L: Non c’è bisogno di scusarti.. quel che hai detto è vero… -sembra più tranquilla dopo aver detto quelle parole…
O: No invece…. Non è vero..
L: Non puoi analizzare sempre tutto e tutti, è vero che sono fredda, razionalizzo sempre tutto e allontano le persone….
Ma non c’è bisogno che provi a capirmi…
O: Io non voglio provare a capire… io vorrei capire perché ti chiudi così… perché non permetti a nessuno di starti accanto.. – il tono di Orlando è esasperato, non può vedere Lucia star così male…
L: Sono venuta qui perché volevo stare sola… - il tono di Lucia è deciso..
O: Ma ora sono qui e non me ne vado…- anche Orlando è molto deciso…
L: ...ma perché dobbiamo parlare di questo… lasciami sola per favore.. – gli occhi di Lucia diventano lucidi..
O: No che non ti lascio sola.. –così dicendo si avvicina a Lucia che intanto era in piedi vicina alla ringhiera degli spalti,
le prende il braccio costringendola a girarsi, in quel momento la guarda dritta negli occhi e l’abbraccia, stringendola forte.. 
Lucia non ha nemmeno il tempo di pensare che si ritrova tra le braccia di Orlando, dopo un attimo di esitazione anche lei lo abbraccia….
Orlando la tiene stretta, il viso di Lucia appoggiato alle sue spalle, e la mano di Orlando che le accarezza i capelli… in quel momento sussurra di nuovo – non ti lascio sola- a quelle parole Lucia non riesce a trattenersi più, le lacrime scivolano da sole lungo il viso portandola a stringere ancora di più Orlando…
Dopo essere rimasti così per un po’… lei si sposta leggermente, Orlando le asciuga le lacrime passandole delicatamente
una mano sul viso…
L: Io allontano le persone a cui voglio bene per non perderle, per non soffrire per loro…
O: Lo so, l’avevo capito… ma non puoi rinunciare alla tua felicità…
L: …si che posso, mi sono ripromessa di proteggere la mia squadra e le persone a cui voglio bene a qualsiasi costo,
ho sofferto troppo per la morte di Flavia…..così come mi sono ripromessa di non amare più per non sentire più il dolore che ho provato perdendo Alex…..
O: So quanto sei stata male, ma non puoi proteggere tutto e tutti… devi fidarti delle persone, della tua squadra… noi tutti daremmo la vita per te…
L: Questo non lo voglio nemmeno sentire…
O: Ma è così… e non puoi far niente per cambiare le cose.. –sorride…
L: Io non voglio tutto questo… ma per ora mi sembra la cosa più giusta per tutti…
O: …posso capire, ma vedrai che capirai… capirai da sola…
Lucia lo ascolta attentamente, guardandolo altrettanto attentamente negli occhi e continuando a tenere
la mano in quella di Orlando..
O: …andiamo?- facendole un sorriso…
L: Andiamo… - anche lei risponde al sorriso..
Escono insieme dalla Pista di Pattinaggio, entrando ognuno nella propria macchina e dirigendosi entrambi verso l’appartamento… Quella era stata una giornata lunga e difficile, soprattutto per Lucia….era ora di tornare
a casa a riposare…
Durante il tragitto in macchina entrambi ripensano a quel momento appena trascorso…
Orlando era felice perché Lucia iniziava ad aprirsi con lui in modo sincero e trasparente, lo capiva dai suoi occhi,
dal tono tremante della sua voce, dalla sue lacrime e da quell’abbraccio… da prima un abbraccio di esitazione da parte sua ma poi l’ha sentita vicina come non mai…
Lucia d’altro canto era molto stupita da quello che era appena successo… Orlando era preoccupato con lei a
tal punto da andare a cercarla, si è scusato con lei per la discussione avuta ore prima ed è riuscito a farla
parlare con naturalezza, con semplicità…portandola a sfogarsi tra le sue braccia..
Non era ancora pronta però ad ammettere che qualcosa in lei era cambiata, che si sentiva più serena e sempre
più vicina a quell’uomo che tanto non sopportava fino a pochi mesi prima…
Era spaventata, era confusa e non sapeva come comportarsi… le faceva piacere stare con Orlando,
passare del tempo con lui, ma sperava quasi di sbagliare…. La paura di soffrire era troppa..
 
 
APPARTAMENTO ORE 21.45

Salirono le scale in silenzio, ognuno con i propri pensieri.. Lucia aprì la porta, si levò il soprabito e si appoggiò
sul divano.. Anche Orlando si levò la giacca sistemandola sull’appendi abiti all’ ingresso e anche lui si sistemò comodamente sul divano quasi di fianco a Lucia…
Nessuno dei due parlava, entrambi erano stanchi e stremati da quella giornata così lunga e faticosa, e ricca di emozioni per entrambi. Fu Orlando a rompere il silenzio…
O: Vorrei che leggessi questa poesia quando hai tempo… - porgendole un libro che teneva sul tavolino..
L: Una poesia…?
O: Si… mi è capitata tra le mani, e ho pensato a te…. Ho pensato che forse può esserti d’aiuto..
L: Grazie… la leggo appena vado a letto- gli sorride..
O: Fammi sapere se ti piace…
L: Va bene… ora sarà meglio andare a dormire.. non tengo più gli occhi aperti..
O: Lo vedo… -abbozza un sorriso- anch’io sono a pezzi, tu sei sicura di star bene?
L: Si… diciamo di si, preferirei un aggressione aperta… non riesco a sentirmi controllata ovunque…
non so da chi devo difendermi…e questo è piuttosto estenuante..
O: …è una brutta situazione, ma vedrai che domani qualcosa la troviamo… è vero non sai da chi devi difenderti,
però sai di chi puoi fidarti…
L: Si, questo è vero… voi tutti state facendo di tutto per aiutarmi e per proteggermi, e spesso non vi ringrazio come dovrei, anzi…… a volte mi arrabbio perché vi preoccupate un po’ troppo…
O: ..ma non devi ringraziarci… e possibilmente nemmeno arrabbiarti con noi.. – sorride…
L: Lo so… è che sono un po’ nervosa… non ce l’ho con voi..
O: Lo sappiamo stai tranquilla…
L: Dai, io vado a farmi una doccia e a riposare… tu stai ancora in piedi?
O: Macché.... sono distrutto… faccio una doccia anch’io e a letto…
L: Allora Buona notte… - dice sorridendogli e andando verso la sua stanza…
O: Notte a te Capitano.. – sorride anche Orlando.
Lucia va nella sua stanza, socchiude la porta e si spoglia una volta arrivata al bagno, lascia cadere i vestiti
a terra e accende l’acqua calda entrando nella doccia.. L’acqua calda la rilassa, si massaggia i capelli quasi
per levare lo stress accumulato nella giornata, rimane ancora un po’ a rilassarsi sotto quel getto d’acqua e poi afferra l’asciugamano legandolo all’altezza del seno… raccoglie i vestiti da terra e ritorna in camera
pettinandosi i capelli e asciugandoli… indossa la sottoveste e si poggia nel letto esausta… stava per spegnere
la luce quando si ricorda della poesia che Orlando le ha chiesto di leggere, prende il libro, lo apre alla pagina contrassegnata e inizia a leggere:
 
“Il dolore può essere la cosa che abbiamo tutti in comune, ma ha una faccia diversa per ognuno di noi.
Non è solo la morte che ci fa soffrire, è la vita, una perdita, un cambiamento.
È così che rimani vivo, quando soffri tanto da non riuscire a respirare, è così che sopravvivi.
Ricordando che un giorno, chissà come, inspiegabilmente, non ti sentirai più così, non soffrirai più così tanto.
Il dolore arriva a tempo debito per tutti, a ciascuno il suo. Quindi il meglio che possiamo fare, che possono fare tutti, è cercare di essere onesti. La cosa più insopportabile, la cosa peggiore del cordoglio è che non la puoi controllare. Il meglio che possiamo fare è di accoglierlo e provarlo quando arriva, e lasciarlo andare quando ci riusciamo. La cosa peggiore è che quando pensi di averlo superato ricomincia tutto daccapo. E sempre,
ogni volta, ti lascia senza fiato! Ci sono 5 fasi del dolore, sono diverse per ciascuno di noi, ma sono sempre 5:
rifiuto, rabbia, patteggiamento, depressione, accettazione! . E quando ci chiediamo perché debba fare
così schifo a volte, perché debba fare così male, dobbiamo ricordare che in un attimo può cambiare
tutto…tutto!!!”


Nel leggere la poesia alcune lacrime compaiono sul volto di Lucia; è una poesia molto triste ma veramente bella…
ed è molto particolare… si immedesima tanto in quelle parole sembra di leggere i suoi stessi pensieri…
ogni giorni è un passo avanti, un piccolo tassello… e quella frase: , dobbiamo ricordare che in un attimo
può cambiare tutto!”
…forse era proprio vero, per lei qualcosa sta già cambiando, lo sa…ma non riesce ancora
ad ammetterlo a se stessa… eppure quella frase continua a tornarne in mente…..si forse è vero che può
cambiare tutto…!
Si addormenta serenamente con quel pensiero…con quella speranza e con il pensiero di quella giornata…..
un altro piccolo tassello…

CONTINUA....

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Capitolo 9
*** Una strana fotografia... ***


APPARTAMENTO- ORE 7.00
La sveglia di Lucia suona… al terzo squillo la spegne tirando fuori solo il braccio dalle lenzuola..

Si gira e si rigira nel letto, ma deve alzarsi... Apre la finestra facendo entrare qualche debole raggio di sole… Ancora in sottoveste e kimono corti sopra il ginocchio si dirige verso il salotto…

Il tenente Serra dormiva ancora beatamente… a pancia in su sul divano leggermente scoperto..
Lucia lo guarda sorridendo e poi di dirige in cucina per preparare del caffè, appena pronto lo versa su due tazzine e va in soggiorno a svegliare Orlando…
Si siede sul divano accanto a lui e lo scuote leggermente chiamandolo “Orlando…”, ma niente… Orlando sembra agonizzante… dunque passa alle maniere forti.. “Tenente, sveglia!!! E’ un ordine!!!”  Orlando si sveglia di soprassalto passando da coricato a seduto..
O: …accidenti!!! Che risveglio!! Che dolcezza di prima mattina….. – sorride…
L: Perdonami, ho provato a chiamarti ma sembravi mezzo morto… - così dicendo le porge la tazzina di caffè bollente- ecco, per farmi perdonare del risveglio brusco…
O: ..Perdonata!! Riesci a corrompermi su tutto con un caffè in mano..
Lucia sorride, poi guarda Orlando in modo molto diverso, lui se ne accorge naturalmente..
O: Tutto apposto?
L: …Si, tutto apposto, solo…..
O: ..solo?
L: Ho letto la poesia di cui mi parlavi….è molto bella…
O: …non l’ho scelta a caso..!
L: l’ho capito leggendola….-sorride..
O: ….quindi sappi che tutto può cambiare….- sorride anche lui, in modo molto dolce..
L: ..comincio a crederci anch’io.. –così dicendo si alza dal divano prendendo la sua tazzina e prendendo anche quella di Orlando, in quel gesto le loro mani si sfiorano… Lucia sgrana gli occhi, Orlando sente le farfalle nello stomaco sia per quel tocco che per le parole pronunciate da Lucia poco prima, lei si riprende un attimo e afferra la tazzina.. lasciando quella stanza, dirigendosi verso la cucina… in quel momento c’è un assordante silenzio, Orlando si rende conto che Lucia è in imbarazzo e così cerca di smorzare la tensione, mentre si alza dal divano per andare a farsi una doccia si avvicina in cucina..
O: …Capitano, vai a prepararti prima tu…? Sempre che non hai intenzione di venire così al Ris e al briefing in procura..- sorride…
L: Potrei anche… sono il Capitano no?
O: Dubito che riusciremo a concentrarci sul lavoro con te che vai in giro così…- urla andando verso il bagno per lasciare sola Lucia in quel momento..
Lei a quella frase sorride…. Scuotendo la testa.. poi si dirige verso la camera da letto per iniziare a prepararsi…. Mentre si truccava, Orlando bussa alla sua porta..:
O: Posso?
L: Si vieni…
O: Se devo venire in Procura, dovrei essere all’altezza della situazione…….quale indosso? –mostrandole due camicie…
L: Io direi questa… toccando quella grigia…
O: Vada per questa allora….. cravatta? –facendo una smorfia…
L: Ovviamente…. – scuote la testa- sei peggio di Ghiro….
Orlando va a finire di vestirsi, Lucia è pronta invece: Longuette nera a vita alta, camicia bianca, un piccolo foulard nero attorno al collo, un paio di decolté nere lucide e borsa uguale.. – collana d’oro bianco che scivolava lungo la scollatura della camicia, orecchini, anello e bracciale: ed è pronta!
Lucia esce raggiungendo Orlando verso l’atrio, lui era già pronto stava aspettando lei:
L: Eccomi…. Possiamo andare…
O: Accidenti! – l’esclamazione di Orlando gli esce dalla bocca senza controllarsi… ma vedere Lucia così l’ha colpito molto…
L: …accidenti? Lucia non capisce…- lo guarda stupita..
O: Si scusami… non era la parola che avrei dovuto usare… rettifico subito: Sei molto bella…. –quasi lo bisbiglia..
L: ah….grazie…… - non si aspettava quel complimento, infatti arrossisce visibilmente…- ma che è quello? –indicando il nodo sulla cravatta..
O: Lo so, è un po’ storto…. Poi lo aggiusto..
L: Da qua…. – Lucia si avvicina, snoda molto elegantemente la cravatta di Orlando sfilandola, poi la riposa sul suo collo e con una serie di movimenti veloci ed eleganti fa comparire un perfetto nodo… poi afferra il colletto della camicia e lo abbassa sistemandolo attorno alla cravatta… mezzo minuto in cui Orlando si perde guardandola concentrata rifare il nodo, guarda i suoi occhi attenti, sente il suo bellissimo profumo e si perde ascoltando il suo respiro…
L: Ora è un vero nodo… - sorride levando le braccia dal colletto…
O: …Grazie… così è tutta un'altra cosa…- sorride- andiamo?
L: Si Andiamo!  - sorride…
 
 
RIS- ORE 8.15
Lucia e Orlando entrano al Ris insieme dirigendosi ognuno nella propria stanza…
Prima di andare nel suo ufficio, Lucia passa per sala ispezioni, Ghiro e Bart erano lì che analizzavano già dei reperti…
L: Buongiorno ragazzi… novità?
G: Ciao… si stav…-Ghiro si interrompe nel vedere Lucia-  Wow!!!!  Accidenti sei uno schianto Capitano.… - sorride ammiccante….
B: …Non posso che concordare anch’io Capitano! Complimenti…
L: Grazie… ma che avete tutti stamattina… - scuote la testa- tornando a noi, queste novità?
G: Il nostro Serial Killer è scappato in fretta e furia dal Capanno, lasciando molte cose interessanti...
B: Si, a parte i coltelli e le lenzuola di seta… abbiamo trovato semi bruciati diversi articoli di giornale che parlavano di te capitano, o tue interviste….
G: Si le stiamo ricostruendo… inoltre, abbiamo trovato parte di una foto… abbiamo riconosciuto te ma è del tutto bruciata, hai un abito rosso e i capelli legati… non so che foto sia… - la porge a Lucia…
L: Se non ricordo male, questa foto l’hanno scattata alla festa post- briefing a Parma, un paio d’anni fa… ma come fa ad essere in mano del Serial Killer?
B: Magari quando ti è entrato in casa, te l’ha presa…
L: Può darsi… devo controllare…
G: ..comunque il Capanno è pieno di impronte, ma non son schedate.. 
L: Dai... mancano ancora degli elementi da analizzare, non si sa mai… - abbozza un sorriso…
B: Già… speriamo…
L: Ghiro, la riunione è alle 11.30, mi raccomando a come vieni vestito……. –gli lancia un’occhiata…
G: ..che strazio…. Va bene, tranquilla…. Non ti faccio fare brutta figura, visto che sembri di ritorno da un set fotografico…
L: Ancora?? ….. ti avviso Capitano eh… altrimenti vengo a vestirti io…
G: ...vestita così? Troppo rischioso Cap. Brancato…… mi deconcentri..
L: Quanto sei scemo…. –sorride- a dopo, e non fare tardi….
Lucia esce da sala ispezioni dirigendosi da Bianca, voleva sapere se c’erano novità su un caso di  suicidio che stavano seguendo lei e Milo…
B: Buongiorno Capitano…
L: Buongiorno Bianca, ci sono novità sul caso Vincenzi?
B: Si capitano, Carnacina ha confermato che si tratta di un suicidio inscenato.. ma sto aspettando che arrivi al Ris per saperne di più..
L: Bene, appena arriva informami, vediamo come muoverci….
B: Si capitano… certo…
Lucia stava per andarsene quando Bianca attira la sua attenzione chiamandola…
B: Complimenti… sta molto bene vestita così.. –sorride..
L: Grazie Bianca, detto da una donna è sempre apprezzato… - sorride anche lei andando verso la sua stanza…
Inizia a sistemare il fascicolo per portarlo in procura dal Pm, la riunione di quella mattina era molto importante, sia il procuratore che il giudice volevano aggiornamenti sul caso del serial Killer… Mentre stava sistemando i documenti bussano alla porta, era Lorenzo…
L: Avanti….
M: Lucia, allora ci sono novità…?
L: Non rilevanti… non abbiamo ancora niente in mano…
M: Capisco, ma stai andando in Procura?
L: Si, tra un attimo vado…
M: Vieni con me….- quasi lo sussurra…
L: Devo andare con Serra e Ghiro… -il tono di Lucia è più fermo..
M: Senti, perché non riesci a darmi una chance, non l’hai fatto a Parma a suo tempo e non vuoi farlo nemmeno ora….
L: Io non ho rimpianti Lorenzo….  Inoltre, qui la tua occasione l’hai avuta…. Ma non hai tenuto le tue promesse…
M: Ma dai Lucia…. È solo un bacio… è per divertirsi un po’…
L: Per divertirsi un po’? Indubbiamente ne troverai tante ragazze per divertirti un po’, come evidentemente sei solito fare, ma io non appartengo alla categoria da una notte…
M: …dai non volevo dire questo.. non prenderla così..
L: Senti, io non voglio neanche continuare a parlarne…. Non c’è niente da discutere….perciò veramente, basta…
M: Come vuoi tu….  Sappi che il fatto che sei molto bella non ti da il diritto di crederti superiore agli altri…. Pensando di essere migliore, troppo per uno come me….
L: …con questa affermazione dimostri chiaramente quanto hai capito di me……e quanto vali tu…. Buona giornata.. – abbandona il suo ufficio raggiungendo Orlando alla macchinetta del caffè…
O: Sei pronta? – dice sorridendo…
L: Si son pronta… - il tono di Lucia è leggermente distaccato e Orlando se ne accorge…
O: Che succede…?
L: No niente… sono solo un po’ nervosa, ho avuto un’altra discussione con Lorenzo…
O: Ah, capisco… - Orlando rimane deluso… pensa chissà cosa…
L: Non sopporto quando si buttano cose addosso ad una persona senza conoscerla solo per aver ricevuto un No come risposta…
O: …un no come risposta? – si sente sollevato…
L: Lorenzo non ha capito niente di me… è evidente che vuole divertirsi e per carità è liberissimo di farlo……..con chi vuole!!  Il problema è che non mi molla….e sta iniziando a diventare assillante….
O: Vuoi che ci pensi io…?
L: Per carità, no grazie… lasciamo perdere, già mi crede superiore…… se mando te chissà che si pensa… gli passerà…
O: Va bè, un rifiuto è dura da mandar giù…. Magari ci è rimasto male…
L: Ma dai… non siamo più bambini… capita… e poi tu, da che parte stai? –lo guarda storto..
O: Dicevo per dire…- sorride…
In quel momento arriva anche Ghiro, elegante anche lui, con tanto di giacca e odiosissima cravatta…
L: Bene, è arrivato anche Pingu… possiamo andare? – Lucie e orlando ridono…
G: Si ma tu non puoi trattarmi così, solo perché sono vestito elegante….
L: Dai che scherzavo…. Sei molto carino Capitano…
G: Così va meglio, ora che ho ricevuto almeno un complimento…..possiamo andare in procura..- sorride…
Tutti e tre escono dal Ris per andare in Procura, la riunione sarebbe iniziata da lì a poco…
Dopo circa due ore, finalmente la riunione è sciolta… sono un po’ distrutti… hanno passato due ore ad esporre il caso del Serial Killer al Pm, analizzando punto per punto…illustrando ai presenti le immagini della scena del crimine e delle vittime…
Rientrano al Ris, ritornando ognuno alle proprie mansioni, Ghiro e Lucia stanno firmando dei verbali…..anche il lato burocratico dei casi va svolto…e ai nostri capitani tocca questo noioso e triste compito…
L: Ma quanti sono?
G: Troppi….sono comunque troppi…. – scuote la testa..
L: Mi si è addormentata la mano…
G: …senti un po’, avevo una mezza idea di fare una festa sulla spiaggia…che dici?
L: …..non è il tuo compleanno, che dobbiamo festeggiare?
G: Veramente, rientra Selvaggia da Londra…. Pensavo fosse carino accoglierla…
L: ….che tenero Capitano…. Comunque va bene, ti do una mano se vuoi..
G: Perfetto!!! Puoi venire con Orlando……
L: …che vuol dire puoi venire con Orlando?
G: bhè, solo che lui sarà invitato……e visto che vivete insieme potete venire insieme no?
L: ….tu non me la racconti giusta!
G: Neanche tu se per questo…..sei strana da un po’…
L: Ti ricordo che vogliono uccidermi…..forse sono strana per questo…
G: Io invece credo che sia colpa dell’effetto Serra…….
L: Questa è carina devo ammetterlo, ma non sono oggetto dell’effetto Serra…..
G: Ancora non lo sai….. fidati….
L: Cambiamo argomento? Per esempio Selvaggia….
G: …..ho fatto centro lo sapevo! –ridacchia…. Comunque Selvaggia arriva Sabato mattina…
L: Ok….allora domani usciamo a comprare tutto…
G: Perfetto cara... adesso vado che questo verbale va controfirmato da Bart e Bianca..
L: Va bene… a dopo..
Intanto che Lucia era intenta a sistemare dei file sul computer Bart bussa alla sua porta:
L: Vieni vieni…
B: Ho fatto tutto il possibile, ma più di così non riesco a sistemarla la foto…- porgendola a Lucia…
L: Sono sicura, questa foto me l’hanno scattata nel locale Dolce Vita di Parma, festeggiavamo la fine del Breafing, era pieno di gente…
B: Dovremo verificare se ti è stata rubata quando il Serial Killer è entrato a casa tua…
L: Si, infatti ci andiamo subito…
B: Ok, vado a prendere la giacca…
Escono insieme dal Ris, senza avvisare nessuno, non avrebbero tardato… sotto lo sguardo un po’  stranito di Orlando…
 
CONTINUA...............

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Capitolo 10
*** Preoccupazioni.... ***


CASA DEL CAPITANO BRANCATO  15.50
Lucia entra in casa seguita da Bart, chiudendosi alle spalle la porta..
L: Vieni Bart, darmi una mano…
B: Si Certo… - Bart la segue in camera da letto…
L: Tu guarda in questa scatola…. –porgendogli uno scatolone blu- io guardo qui…
Bart inizia a sfogliare una per una quelle foto… c’erano veramente tante foto, Lucia con il fratello, con alcune persone mai viste, con Flavia, foto di gruppo al Ris, tante foto con Ghiro, foto con qualche ragazzo (evidenti ex)…. Alla fine dello scatolone c’erano delle foto di Lucia in abito da sposa…Bart non resiste, le prende in mano molto stranito….
B: ….scusa ma….. queste?
L: Oh ma che ci fanno lì queste…. – prendendo le foto…
B: Ma ti sei sposata?
L: Nooo!!! Ho posato per una linea di abiti di sposa quando ero all’università…
B: Per un attimo ho pensato che eri sposata e non ce l’hai detto….-sorride…
L: ….a dire il vero stavo per sposarmi, anni fa…..ho prima accettato e poi ritrattato…
B: Povero lui….. che colpo..!! – sorride..
L: Già, ma sempre meglio un colpo che un matrimonio fallito…no?  
B: Vero anche questo… comunque complimenti, queste foto sono veramente bellissime…
L: Effetto delle luci, i fotografi fanno miracoli… - sorride!
B: Non credo…. Sei uguale a ora Capitano…
L: Eccola! – Lucia solleva la fotografia, era come pensava, la ritraeva con alcuni colleghi conosciuta i Parma…
B: Fammi capire, se tu la foto ce l’hai……da dove sbucca quella del Serial Killer?
L: Bella domanda… dai, rientriamo al Ris e verifichiamo che sia la stessa foto…
 
 
 RIS- ORE 17.00
Bart si dirige immediatamente in laboratorio per controllare le due fotografie con Lucia…
B: Lucia, non ci son dubbi…. La foto è identica… dobbiamo solo aspettare l’esame delle impronte.. ci vorrà un po’…
L: Molto strano… va bene dai, avvisami quando hai i risultati… Io vado di là..
B: Si… a dopo...
Ghiro e Orlando intanto stavano analizzando alcuni file nel computer dell’ultima vittima, ma non c’è niente di strano per il momento -vengono raggiunti da Lucia... 
L: Allora…?- chiese avvicinandosi a loro...
O: Niente…. Sembra tutto normale…-
G: Si, il computer non contiene e.mail particolari…
L: Bene, un’ altro buco nell’acqua… allegria… - esce dalla stanza di Ghiro visibilmente scoraggiata per rientrare nel suo ufficio, in quel momento viene avvicinata dal Cap. Messuti…
M: Lucia, ho bisogno di alcune firme…- Lorenzo sembra molto pacato..
L: Si, vieni… -Lucia è un po’ scocciata invece…
Lorenzo apre la ventiquattro ore di pelle, tirando fuori alcuni documenti e porgendoli a Lucia, che dopo averli letti li firma velocemente passandoli a Lorenzo..
M:Ok grazie, posso mandarli a Parma adesso…
L: Si sono apposto…- il tono di Lucia è molto freddo…
M: Lucia….per favore….
L: Per favore lo dico io… non iniziare….
M: Come vuoi… lasciamo perdere…- esce dall’ufficio di Lucia lasciandola da sola, ma non per molto…. Pochi minuti dopo Orlando bussa alla sua porta…
L: Vieni… -facendo un cenno con la mano…
O: Lucia, ha chiamato Abrami… un’altra vittima del Serial Killer, al parchetto in Via L. Da Vinci…
L: Che bella giornata… chiama Ghiro e andiamo, io vi aspetto giù…
O: Vado subito…
 
 
PARCO VIA L. DA VINCI- ORE 17.45
I tre arrivano a passo spedito andando incontro a Carnacina che era già sulla scena del crimine…
C: Ben arrivati signori… - Carnacina è già chino sulla vittima…
L: Allora Carnacina, che ci dice?
C: …. Donna, 33 anni….molta bella poveretta….ferite multiple di arma da taglio, varie chimosi sui polsi e lungo le gambe, solito segno sul collo a forma di L, e per finire…..un regalo per te Capitano…
L: …un altro messaggio?
C: Si, aspetta…. –Carnacina volta di spalle la vittima mostrando a Lucia il messaggio sulla sua schiena: “SEI MIA CAPITANO” …. –tutti si guardano, nessuno dice una parola ma i loro sguardi parlano da soli….
L: Molto romantico… mi puoi dire altro dottore?
C: Per ora no… vi saprò dire di più dopo l’autopsia…
L: Bene.. allora noi repertiamo ragazzi…
G: …Romantico eh….!! Forse sarebbe meglio che stai in caserma Lucia… -il tono di Ghiro è molto preoccupato.. 
L: Ne abbiamo già parlato Ghiro…
G: Senti, questo non molla….continua a uccidere donne che ti somigliano e a lasciarti chiari messaggi…. Io non voglio ritrovarmi ad analizzare il tuo cadavere e rimpiangerti per il resto dei miei giorni a causa della tua assurda testardaggine… - Ghiro aveva alzato un po’ la voce, non avrebbe voluto ma Lucia e troppo testarda… e lo sta portando all’esasperazione…
L: Hai finito? – Lucia è molto seria, e sembra irremovibile sulla sua posizione…
G: …no veramente no Lucia!
L: …non voglio sentire altro Capitano, è un ordine! – Lucia non vuole discutere con Daniele, sa che il suo migliore amico è solo scosso, e ha paura di perderla….
G: Come vuoi… non starò qui a guardare mettere fine alla tua vita… scusatemi, mando Bart! –Così dicendo, si volta e torna in macchina… lasciando Orlando e Lucia un po’ stupiti…
Iniziano comunque a repertare, raccolgono qualsiasi traccia… scattano tutte le foto della scena del crimine per poi ritornare al Ris…
 
RIS ORE 20.15 UFFICIO DEL CAPITANO BRANCATO.
Lucia stava analizzando le fotografie della scena del crimine, inserendole nella lavagna di proiezione per poterle confrontare con le altre scene del crimine… inizia a sfogliarle una per una, confrontandole, quando la sua concentrazione viene interrotta da Ghiro che varcava la soglia del suo ufficio….
G: Ok senti…. Vuoi morire, ti senti pronta? Bene sono contento per te, perché io non lo sono. Non sono pronto a perdere la mia migliore amica perché è talmente testarda e orgogliosa da non volere aiuto, non ostante un pazzo voglia ucciderla… perciò……..troviamo una soluzione, un compromesso…… perché non puoi farmi disperare così…..- Ghiro aveva detto tutto d’un fiato, davanti agli occhi attenti di Lucia che era in piedi a pochi passi da lui….
Non aveva parole di risposta per quello che Daniele le aveva appena detto, le aveva parlato col cuore in mano…..e forse lei era stata insensibile non curandosi di quello che provava…
Si avvicina a lui e lo abbraccia…..
L: Non mi farò ammazzare…. Non è il momento, abbiamo un sacco di cose da fare insieme….
G: …Promettimelo… - bisbigliandolo all’orecchio…
L: Te lo prometto….troviamo un compromesso… -bisbiglia anche lei…
Si staccano da quell’abbraccio così dolce, e si guardano negli occhi…
G: Una scorta sotto casa?
L: Affare fatto…. Ma ti prego, non preoccuparti così tanto per me…. io sto bene, ci sei tu…. Da stasera avrò le pattuglie sotto casa e c’è anche Orlando, stai sereno…. – sorride…
G: …c’è Orlando eh… -con tono malizioso…
L: Eh smettila…dai, organizzami le pattuglie piuttosto… - sorride..
G: Vado!! Sceglierò gli uomini più grossi…… -ride!
L: Direi eh…..- ridendo anche lei…
Ghiro esce di corsa dall’ufficio di Lucia, lei intanto si stava preparando per uscire e per rientrare a  casa….

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Capitolo 11
*** Attimi.... ***


APPARTAMENTO ORE 21.15

Lucia e Orlando arrivano nell’appartamento insieme, lui l’aspettava fuori dal Ris, d’ora in poi Lucia non potrà uscire più da sola..
i suoi uomini la controllano dentro e fuori dal Ris…
Orlando va in cucina a preparare qualcosa per cena e Lucia va in salotto poggiando la valigetta con i documenti…
O: Accidenti, non c’è proprio niente da mangiare…. –uscendo dalla cucina voltandosi verso Lucia..
L: …sono giorni che cerco di andare al supermercato, ma ogni volta che provo ad uscire dal Ris, succede qualcosa….- risponde mortificata…
O: ...Va bene dai, o usciamo a mangiare qualcosa o ci facciamo portare qualcosa qui… che dici?
L: …dico che per uscire dobbiamo prepararci, e quando saremo pronti sarebbe già chiuso tutto- ride- direi che è meglio ordinare….. no?
O: …allora cinese Capitano?
L: ok, anche se non saprei che prendere senza menù….
O: Benissimo, allora faccio io per te…
L: D’accordo… mi raccomando scegli bene…
Orlando prende il telefono e inizia ad ordinare sotto lo sguardo divertito di Lucia, quei nomi in cinese erano impronunciabili perfino per Mr. Perfezione…
O: Ridi pure Capitano…. La prossima volta chiami tu, e io mi siedo davanti a te ridendo come hai fatto tu ora…
L: Va bene, me lo merito…. Io vado a farmi una doccia, tanto ci vorrà un po’ prima che ci portino la cena…
O: Si si…..se non ti dimentichi di uscire forse riesco a farmi una doccia anch’io prima di cena…-sorride..
L: Spiritoso, bussa se sto facendo tardi….
Lucia va a farsi la doccia e Orlando inizia a sistemarsi i vestiti…. Passano dieci minuti ma Lucia ancora non esce…. Così come consigliato dal capitano, Orlando decide di bussare…
Mentre lui bussava, Lucia apre la porta del bagno….. non si vedeva quasi niente dal vapore… ma indubbiamente Orlando non poté non notare Lucia avvolta solo da un asciugamano legato al seno, corto sopra il ginocchio e  capelli appena asciugati e un po’ scompigliati….
O: Eccoti…. Iniziavo a preoccuparmi… - faceva il disinvolto, ma è arrossito in viso nel vederla semi nuda…
L: Esagerato.... ho fatto il prima possibile… adesso – girandosi spalle a lui e abbassandosi con la mano l’asciugamano molto corto- vado a vestirmi …. –Lucia è imbarazzata, aveva notato lo sguardo di Orlando appena aperta la porta…
Dieci minuti dopo erano entrambi in salotto in tenuta casual, Orlando era al telefono con Ghiro mentre Lucia dava un’occhiata a dei rapporti…
O: Capitano, basta lavorare….. – così dicendo le prende i fogli dalle mani…
L: Dai, stavo leggendo il rapporto di Emiliano….. certo la fase burocratica non è il suo punto di forza……. –ridono entrambi- a differenza del rapporto di Bart, impeccabile come sempre…
O: ….bè Superman è Superman… - ride..
L: E’ solo preciso, attento e scrupoloso…. – sottolinea Lucia sorridendo- farà strada….
O: ….insomma, l’uomo che tutte le donne cercano… - lo dice in tono malizioso, sa da Bart che c’è stato un avvicinamento tra i due l’anno prima…e vuole metterla alla prova…
L: ….nessun uomo è perfetto…!! – Prontamente Lucia risponde alla frecciatina…
O: ….Se è per questo, nessuna donna è perfetta…. – Risponde alla frecciatina..
L: E’ qui che ti sbagli tenente…. Tutte le donne che sopportano i mille difetti di un uomo sono perfette…. – sorride- ….la nostra è una grande croce…..
O: ….quindi ne devo dedurre che tu non sei perfetta? – sorride aspettando attento la risposta…
L: Io sono Super perfetta, visto che ogni giorno ho a che fare con una squadra quasi interamente maschile, il mio migliore amico è un uomo, e divido casa con te…… - Risposta perfetta…!!!
O: …eh con questo che vorresti dire?  Che io ho dei difetti e il Super Capitano no?
L: Non mi permetterei mai, io sono un mare di difetti…. Sono proprio la persona più sbagliata per dare giudizi sui difetti del prossimo…-sorride…
O: Io tutto questo mare di difetti non lo vedo… alcuni sono lampanti certo, mi riferisco alla testardaggine alla diffidenza e all’orgoglio…. Ma non ne vedo nessun’altro, evidentemente li mascheri bene… -sorride anche Orlando…
L: ..Infatti uno dei miei pregi e quello di  saper  mascherare benissimo…!! Eh comunque ti ricordo che sono il tuo Capitano, mi hai appena dato della testarda, dell’orgogliosa e della diffidente…..
O: ….Si, e non me ne pento perché è le verità….!! …nonostante questi terribili difetti, devo riconoscere però che hai tantissimi pregi… che non ti dirò per non farti montare la testa…
L: …ma non c’è bisogno che li elenchi, li conosco tutti i miei pregi…..e sono proprio tanti –sorride, seguita da Orlando che ormai rideva di gusto…
O: ….quanta modestia Capitano…- continua a ridere..
In quel momento suonano alla porta, la loro tanto attesa cena era arrivata finalmente… anziché mangiare in cucina si accomodano in salotto sul divano che ormai tra plaid, cibo e il vino sembrava un campo di battaglia…
O: …senti, è tutto apposto con Ghiro? –Orlando aveva visto l’abbraccio, ma voleva comunque sapere da Lucia se si erano chiariti dopo la discussione…
L: Si, tutto apposto…. Abbiamo chiarito! In realtà non avevamo litigato, solo che Daniele quando si preoccupa và di matto…
O: ..Non è che ha tutti i torti ad essere preoccupato Lucia!
L: …dobbiamo per forza parlare di questa storia? …io vorrei tanto non doverci pensare ogni secondo….ma non fate che ricordarmelo… -abbozza un leggero sorriso…
O: Scusami, non volevo rattristarti… è solo che siamo tutti molto in pensiero…. e se a volte ti sembriamo opprimenti è solo perché ci preoccupiamo per te, tutto qui….
L: Lo so…. e credimi mi fa piacere…. Ma sono abituata a risolvere i miei problemi da sola… non perché non mi fidi di voi ci mancherebbe, solo che non mi va di esporvi più del dovuto ai rischi….
O: …ma non sei sola in questa storia, vuoi davvero che Ghiro perda la sua migliore amica sprofondando nel baratro? ….non ce la farebbe dopo quel che è successo con Flavia, o vuoi che la tua squadra perda il suo Capitano….il punto di forza, il collante che tiene uniti caratteri così diversi….e vuoi anche che io perda te…? ….se dici di non voler coinvolgere noi, parli da egoista….perché tutti noi, in un modo o nell’altro siamo legati a te…. e personalmente, se ti dovesse succedere qualcosa non potrei perdonarmelo…. –Orlando ancora una volta le ha parlato col cuore in mano, con totale sincerità…
L: …Io lo so, so che vi state preoccupando…. Ma per favore, non cercate di cambiarmi… di farmi parlare o di farmi aiutare più di quanto stiate già facendo…
O: Nessuno vuole cambiarti…. Solo che nessuno vuole perderti… e non puoi darci una colpa per questo…sembra che tu non voglia capire…. - Il tono di Orlando diventa molto triste.
L: …no, non vi do una colpa…  e so bene cosa vuol dire vivere con la preoccupazione di perdere le persone a cui si vuol bene…- anche il tono di Lucia si rattrista molto…
O: Mi dispiace io….. – Orlando non riesce nemmeno a finire la frase, che viene interrotto da Lucia..
L: No, non importa…. Scusami ma adesso vado a dormire… - Lucia è un po’ infastidita, a volte Orlando non riesce a capirla..
O: Lucia….. – Prova a fermarla, ma lei chiude la porta della sua stanza- Sono un idiota….
Lucia entra in camera e si siede sul bordo del letto… indossa la sottoveste e afferra il libro di Alex, lo gira, lo sfoglia e una lacrima inizia a scenderli sul viso…. Mentre i suoi rumorosi pensieri iniziavano a tormentarla….
“ Ci risiamo, ogni volta che qualcuno prova a starmi vicino e a parlarmi col cuore in mano io lo allontano… Ma cos’ho di sbagliato….perché deve essere così difficile per me amare qualcuno..”
Le lacrime scivolavano ancora più veloci, non riusciva più a trattenerle….si porta una mano sul viso per asciugare quelle lacrime, sposta dal letto il libro di Alex, quel ricordo così doloroso…..
Nell’altra stanza, Orlando guardava il soffitto inerme…. Avrebbe voluto buttare giù la porta e correre da lei… ma non sapeva se Lucia era pronta a tutto a questo… così, prese coraggio e bussò alla sua porta..
L: Si..? – il tono di Lucia era tremolante… ancora singhiozzava e non voleva farsi vedere così da Orlando…
O: ….tutto bene? – lo sussurra soltanto, senza aprire la porta…
L: … emm, si…. Si sto bene… - il tono di Lucia non convince Orlando, aveva capito che non stava bene… lo sentiva dalla sua voce…
O: Perdonami….. ma devo vedere come stai..- così dicendo apre la porta della stanza i Lucia…lei era ancora seduta sul bordo del letto e si asciugava le lacrime…
O: ..Lucia… mi dispiace… non avrei dovuto… - Orlando è immobile a pochi passi dal letto e guarda Lucia, non riesce a vederla così…
L: Non è colpa tua… non ti preoccupare, adesso passa… - continua ad asciugarsi le lacrime…
Orlando non resiste, gli fa davvero male vederla così, si avvicina a lei senza dire una parola, si siede accanto a lei sul letto guardandola soltanto…si avvicina di più a lei prendendole la mano e la tira a se abbracciandola… non dice niente….la tiene solo stretta tra le sue braccia…e Lucia stringe quelle grandi spalle senza lasciarle un attimo… poggia la testa stanca, mentre Orlando le accarezza i capelli… le lacrime continuano a scenderle ma è più tranquilla… la presenza di Orlando la tranquillizza sempre…
L: Grazie…. Sai sempre di cosa ho bisogno senza che io ti dica niente… - gli confida in un filo di voce…
O: Non ringraziarmi… io non chiedo altro che poterti stare vicino… - gli risponde con tono fermo ma dolce…
L: …è complicato, io sono complicata…
O: …non sei complicata, sei solo una persona che ha sofferto molto e ha paura di soffrire di nuovo, è comprensibile…. E poi le sfide impossibili sono la mia specialità…. – sorride…
L: Menomale… - sorride anche Lucia spostandosi dalle spalle di Orlando… lui prende il suo viso tra le mani guardandola dritta negli occhi…
O: Sappi……che io non mollo…. Non ti mollo….
L: ..Non farlo…. – sussurra…
O: ….non lo farò, te lo prometto…. – sussurra anche lui…
O: Adesso è meglio se vai a dormire, è molto tardi…..
L: Si hai ragione…
O: Buona notte… - sussurra in modo molto dolce…
L: Buona notte Orlando…
Esce dalla stanza di Lucia andando verso il suo scomodissimo divano, si corica e ripensa a quella donna…
Ormai è impossibile per lui non pensarla, non ascoltare il suo respiro, non abbracciarla quando può… è sempre più affascinato
da Lucia, lui sa quanto sta male e vorrebbe solo renderla felice…
Nell’altra stanza in camera da letto, anche Lucia è presa dai suoi pensieri… quell’uomo riesce sempre a farla sorridere, a farla smettere di piangere….a farla star bene tra le sue braccia… Lei si fida totalmente  di Orlando ormai…e anche se non riesce a dirlo apertamente sa che nel suo cuore molte cose sono cambiate…..

CONTINUA....


PS: ....Ho pubblicato il capitolo un pò in ritardo.... ma queste feste hanno cambiato un pò i miei orari... Spero che sia valsa la pena aspettare... Vi auguro (anche se in ritardo) tanti auguro di Buon Natale....!! 

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Capitolo 12
*** Sospetti! ***


RIS- ORE 7.40

Lucia arriva al Ris molto presto quella mattina… aveva alcune telefonate urgenti da fare.. Orlando era ancora addormentato quando lei è uscita, ha cercato di fare il più piano possibile per non svegliarlo.. sapeva che era stanco e voleva si riposasse un po’ di più…. Per non farlo preoccupare le ha poggiato un Post.it sul cellulare posto sul tavolino : “Buongiorno Tenente…. Non ti spaventare, sto andando al Ris prima questa mattina….devo finire alcune cose… a più tardi”.
Orlando aprendo gli occhi nota subito il Post.it…. lo legge facendo un sorriso… si alza e si prepara per andare al Ris anche lui…
Arriva quaranta minuti dopo prepara due caffè al distributore, uno dolce e uno amare e va a cercare Lucia….uno dei due caffè era per lei…ma nel suo ufficio non c’è, prova a cercarla in laboratorio..e infatti eccola china a fissare quella fotografia che la ritraeva al Breafing di Parma; è talmente concentrata che non si accorge che Orlando è a pochi passi da lei…
O: …Pausa? – sorride sollevando il caffè amaro…
L: Non ti avevo sentito…- sorride- faccio volentieri una pausa caffè….
O: Come mai continui a fissare la foto?
L: C’è qualcosa che non mi torna, insomma…..questa foto era in mano al Serial Killer, ma come ha fatto ad averla…
O: E se l’avesse scansionata quando è entrato da te?
L: Non lo so, può darsi…. Sto aspettando Bart per sapere se sono arrivati gli esami…
O: Okay.. ti lascio lavorare allora… Io raggiungo Ghirelli… - fa una smorfia…
L: Dai dai... animo…. Non farle aspettare il Capitano- sorride…
Orlando esce dal laboratorio lasciando Lucia a confrontare la foto recuperata dal capanno con quella di casa sua, rimane per poco sola….viene raggiunta da Bart:
B: Capitano… una mezz’ora e abbiamo i risultati…
L: Bene, allora io vado nel mio ufficio che ho da fare… vienimi a chiamare quando hai i risultati..
B: Certo… a dopo..
Lucia ritorna nel suo ufficio, inizia a controllare i verbali degli ultimi casi risolti per firmarli e archiviarli….…appena dieci minuti arriva Bart di corsa, non bussa nemmeno, spalanca la porta entrando col fiatone…
L: Ma cosa?? –Lucia è stupita…
B: Giuro, non so come sia potuto accadere….l’ho lasciato un attimo nello scanner, non c’è più…-Bart parla talmente veloce che non si capisce una parola…
L: ….Bart calmati, respira e spiegami cosa è successo……
B: Ho messo la tua foto nello scanner assieme a quello che rimaneva dell’altra bruciata, ho acceso tutto…..ma ci volevano circa 15 minuti, cos’ ho lasciato scansionare lo scanner e sono andato a farmi un caffè, sono mancato circa 6-7 minuti….. le foto sono sparite!!
L: Ma come sparite? Non è possibile…. Fammi vedere… magari Orlando o Bianca le hanno spostate…
B: Ma Lucia ho già chiesto a loro, anche a Milo e a Ghiro….. nessuno ha toccato niente…
L: Be senti, non è che può entrare chiunque qui, è una caserma, vedrai che una spiegazione c’è…
Intanto arrivano in laboratorio, e in effetti le foto non ci sono, guardano ovunque… Lucia chiede uno per uno ai suoi uomini ma nessuno di loro è entrato in laboratori.
In quel momento ha come un’illuminazione…..
A passo spedito si dirige nell’ufficio di Ghiro…ha un dubbio…
L: Senti, non prendermi per pazza…. Ma c’è qualcosa che non mi torna: sono sparite due foto, due prove dal nostro laboratorio………ci siamo solo noi qui, voglio dire non può entrare chiunque, io penso che le foto le abbia prese Lorenzo, lo so ho bisogno di prove ma sto collegando un po’ di cose, quella sera a Parma al Dolce Vita c’era anche lui, e un’altra cosa: come faceva Lorenzo a sapere  che avevo la casa sotto sopra quando è venuto a casa mia….? E ieri pomeriggio dopo aver scoperto il terriccio che ci ha portati alla palude e al capanno è sparito….tant’è che non ha partecipato nemmeno all’operazione di ieri pomeriggio….
G: Dai Lucia…… queste sono congetture…. A anche piuttosto terrificanti… vuoi dire che abbiamo il nemico a casa?
Dai…. Pensaci è assurdo….
L: Senti può essere…. Ma un dubbio è un dubbio e dobbiamo levarcelo….no?
G: Ho paura di chiederti come però……..
L: Abbiamo le impronte del Serial Killer e il suo Dna dal mozzicone di sigaretta…. Non mi sarà difficile procurarmi dei campioni per confrontarli…
G: Tu non farai da esca al possibile Serial Killer….non esiste…
L: Senti, si tratta solo di andare con lui a bere una cosa, dopo di che tu prenderesti il bicchiere, non appena lasciamo il locale….. non è niente di pericoloso…. E ci sarai tu pronto ad intervenire…
G: …non lo so, da solo no, avvisiamo gli altri….
L: …no Ghiro, pensa se ci sbagliassimo….. non possiamo coinvolgerli…
G: Accidenti Lucia… mi sembra pericoloso…
L: Stai sereno…. So quello che faccio…
G: …d’accordo…!! Io ti segue però eh…
L: Si si… va bene… però senti, non dire niente ad Orlando…
G: …..perché?
L: Perché non approverebbe, e so che proverebbe a farmi cambiare idea….
G: Fammi capire….. io non son d’accordo e non mi ascolti, ma ti preoccupi che Orlando non lo sappia….avevo ragione io….. l’effetto Serra!!!
L: Smettila…. È che non voglio discutere…. Tutto qui… adesso perdonami ma vada a farmi bella per adescare il mio Serial Killer….
G: Prego prego….!! – sorride!

Lucia rientra nell’appartamento… si cambia velocemente indossando degli abiti casual, maglia lunga che scivola sulla spalla, jeans chiari, cintura in vita e decolté alte ai piedi, si sistema i capelli e il trucco ed è pronta…. Deve trovare il modo di avvicinare Lorenzo, senza destare sospetti però….. d’altronde hanno litigato e la situazione tra loro è piuttosto tesa…
 
RIS- ORE: 18.00

Lucia varca la porta a vetri scorrevole del Ris, sotto lo sguardo stranito dei suoi collaboratori, si dirige nel suo ufficio e si siede col computer davanti…. Ma viene interrotta da Orlando che bussa alla sua porta…
L: Si, vieni…
O: Allora ho il profilo psicologico del Serial Killer, ecco qui…. Ma è diverso da quello stilato dai colleghi di Parma… non so dagli un’occhiata…
L: D’accordo… adesso lo guardo… - Lucia è impaziente che Orlando se ne vada perché sa che mentire con lui è molto difficile…
O: Come mai sei tornata a cambiarti?
L: Perché…..stasera esco con un amica…e non avrei avuto il tempo di tornare più tardi a cambiarmi..

O: Non so se è una buona idea…. Ti ricordo che qualcuno vuole ucciderti, non è prudente che esci da sola…

L: Grazie per avermelo ricordato –sorride- comunque faccio presto…. E che domani parte, volevo salutarla… ma non faccio tardi, e starò attenta….
O: Come vuoi…. Se lo dici tu… - sorride- ora scappo…
L: Si…a dopo… Lucia si sentiva male per avergli mentito, ma non poteva fare altrimenti, non poteva dire la verità ad Orlando….
Intanto inizia a preparare una scusa per incontrare “casualmente” Lorenzo…..

CONTINUA....
 PS: Per farmi perdonare del ritardo......ne ho postato un altro.... spero gradirete la sorpresa....:)

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Capitolo 13
*** Giochi pericolosi.. ***


PARCHEGGIO DEL RIS: ORE 20.00
Lucia è seduta nella panchina dei parcheggi… sta aspettando che Lorenzo esca dal Ris, e si avvicini a lei…….è sicura che lo farà…. In quel momento riceve un messaggio di Ghiro: “Occhio Capitano, sta uscendo……sarò la tua ombra.” ….risponde: “Perfetto sono pronta…. Non farti sgamare Capitano”.
Lorenzo come previsto esce dal Ris, passando di fronte alle panchine… non può non notare Lucia seduta con lo sguardo perso nel vuoto…si avvicina…
M: Ciao… che fai qui? –è molto tranquillo…
L: …ma niente, stavo prendendo un po’ d’aria…
M: Non torni a casa? E’ un po’ tardi…
L: Io non ho più una “casa” almeno per ora……e poi, non ho molta voglia di tornare nell’appartamento… qua si pensa meglio….
Lorenzo si siede accanto a lei nella panchina…
M: Senti….. mi dispiace per quello che è successo, insomma per la mezza lite….
L: …lasciamo stare dai…. Forse sono poco paziente questo periodo, e me la prendo per tutto….
M: Bè, è comprensibile….. Comunque pace? – le porge la mano….
L: D’accordo Pace….almeno tregua… - sorride, porgendogli anche lei la mano…
M: Allora, che dici……visto che non vuoi tornare a casa posso invitarti un cocktail?
L: Ma è un po’ tardi…… magari Orlando si preoccupa…
M: ….dai, una cosa veloce…. E poi neanche io  ho voglia di tornare a casa…
L: Dai va bene…. Tanto qui prendo solo freddo… Andiamo al Dinner che è qui dietro?
M: Si…andiamo a piedi allora…

Missione compiuta: Lorenzo l’aveva invitata al Dinner a bere una cosa, Ghiro sicuramente li stava seguendo... tutto procede alla perfezione…arrivano nel locale sedendosi nell’unico  tavolino libero..
M: Allora, come stai?
L: Insomma… diciamo benino…. Certo non è il massimo vivere braccata… - Lucia cerca di sembrare il più naturale possibile…
M: Posso immaginare, è una brutta situazione…. – così dicendo poggia la sua mano su quella di Lucia….che cerca comunque restare tranquilla, fortunatamente l’arrivo del bar man li divide…
L: Oggi scegli tu per me… -rivolgendosi a Lorenzo…
M: Facciamo due sex on the beach allora… - rivolgendosi al bar man..
L: Ottima scelta…- sorride..
Iniziano a bere il loro cocktail ma Lucia non vede l’ora di andarsene….Lorenzo non la molla, Ghiro intanto è fuori dal locale aspettando che quei due escano per portare via i bicchieri…visto che aspetta invano, decide di telefonare a Lucia con una scusa…
All’interno del Pub il cellulare di Lucia squilla….
L: …Scusami Lorenzo… -è mia madre….
M: Figurati…. Fai pure…
L: Mamma?
G: Figliola, ce la fate ad uscire, mi si stanno atrofizzando le gambe…..sto entrando in ipotermia!!!
L: Si mamma, mi ero dimenticata…. Dai tanto sto tornando a casa…. Ti mando tutto via e.mail…
G: Grazie tesoro di mamma….- ride di gusto….
L: Si, ciao mamma…. ci sentiamo più tardi… - e chiude la conversazione!
L: Perdonami ma come al solito ho dimenticato che dovevo spedire dei documenti a mia mamma, e le servono per domattina…. Perciò mi spiace ma devo scappare…
M: Aspetta… ti accompagno alla macchina…
L: Si… grazie…
Escono dal locale, intanto Ghiro era nascosto dietro alcune auto… appena loro escono lui si precipita all’interno…
G: Cristian, questi sono un omaggio per l’arma….- afferrando con i guanti i bicchieri…
C: ….ma se uno è di Lucia…!!
G: Si, lo so…..  era sotto copertura…e tu non hai visto niente chiaro? Se no la prossima volta non ti salviamo la vita…
C: Ricevuto Ghiro…!!! – sorride- Io non ti ho visto qui…
G: Bravo…. Ciao ci vediamo…
Ghiro esce di corsa dal locale, cercando Lucia con lo sguardo… Non può entrare al Ris perchè Lorenzo e Lucia sono proprio lì sotto…
L: Grazie…. Mi ha fatto bene staccare un po’…
M: Figurati… a me ha fatto più piacere fidati….-sorride in maniera maliziosa..
L: Non cambi mai eh…
M: Non posso con te di fronte… - Lorenzo, afferra la mano di Lucia- senti, lo so che stai passando un pessimo momento, che non esci con colleghi però perché non ricominciamo da capo….
L: …Lorenzo io….
M: …tu  sei bellissima…. – così dicendo si avvicina ancora di più  a Lucia, i loro visi sono molto vicini… lei vorrebbe andarsene ma rischia di far saltare tutto all’aria… Lorenzo posa le sue mani sul viso di Lucia e le da un piccolo bacio sulle labbra..…
Lucia si sposta, ma in maniera gentile e serena… lo guarda….poggia le sue mani sulle spalle di Lorenzo…
L: Vediamo come và…. Fammici pensare ok?
M: ….d’accordo, ti aspetterò Capitano…
L: Buona notte…. Eh.. grazie… - apre la portiera  per entrare in auto…
M: Buona notte Lucia… -sorride e chiude la portiera di Lucia, dirigendosi verso la sua auto…
Lucia esce dal parcheggio del Ris incurante del fatto che il Tenente Serra in quel momento prendeva la sua auto dai parcheggi e naturalmente ha assistito allibito alla scena con Lorenzo…
Lucia Fa un paio di giri dell’isolato per far allontanare Lorenzo, poi chiama Ghiro…intanto Orlando rientra nell’appartamento molto scosso….
L: Dove sei? Tutto apposto?
G: …..Sherlock Holmes è alla base…. Che fai vieni ?
L: Certo… faccio un altro giro dell’isolato e arrivo…
Lucia continua a girare per venti minuti circa… intanto che Ghiro iniziava ad inserire i dati nel computer…
G: Eccoti Figliola….. – ride…
L: Ho fatto il prima possibile mammina… - ride anche lei…
G: Dunque, ho inserito tutto ma avremo i risultati tra un paio d’ore circa…
L: Okay… aspettiamo allora…
G: E quindi c’è pure scappato un bacio….. quindi dovrei repertare anche te… tracce organiche…-ride…
L: Spiritoso…. Che dovevo fare… ho cercato di sembrare naturale…. Altrimenti si insospettiva…
G: ….brutto non è poi… - sorride malizioso…
L: E smettila…….. ti ricordo che potrebbe essere lui il mio serial Killer…
G: Potrebbe……. Non si sa mai, comunque tu rientra all’appartamento altrimenti Psico-Serra si insospettisce… io ti chiamo appena so qualcosa ok?
L: … va bene, vado che potrebbe insospettirsi davvero… - si avvicina a dare una carezza a Ghiro- Grazie per avermi dato una mano…
G: Ma figurati…. Sono il tuo braccio destro no? –ride…
L: ..Certo che si- ride anche lei uscendo dal Ris...
 
APPARTAMENTO- ORE 22.35
Lucia entra nell’appartamento poggiando il cappotto e la borsa all’ingresso, va verso il salotto e trova Orlando poggiato sul divano a guardare il soffitto…
L: Ciao… sei ancora sveglio? – il tono di Lucia è dolce..
O: Si, non ho molto sonno… la tua amica? – Orlando è un po’ scosso…
L: La mia amica tutto bene…. Parte domani…- risponde cercando di tenere la calma…
O: Bene, quindi vi siete divertite? – continua a farle domande per farle dire la verità…
L: ..si, ci siamo divertite..- risponde secca, andato verso la sua stanza…non potrebbe reggere a lungo lo sguardo di orlando…
Orlando non dice niente… rimane impassibile e shoccato davanti a quelle risposte… si sente crollare il mondo addosso, la sera prima aveva un’altra donna di fronte…e poco prima quella donna era tra le braccia di un altro uomo… mille domande, mille dubbi e tanta delusione lo assalgono…
Lucia esce dalla stanza con indosso il kimono, quasi pronta per andare a letto, si dirige verso la cucina per prendere dell’acqua…era di spalle quando orlando entra in cucina e si ferma a pochi passi da lei fissandola immobile…
O: Dimmi solo perché….. – il suo tono e molto triste…
L: Perché cosa? –Lucia è sorpresa…
O: Cosa ti ho fatto per arrivare a mentirmi in questo modo? – continua a parlare pacato, non riesce ad alzare la voce con lei…
L: …..mentirti?
O: Lucia basta…. Ti ho vista poco fa col Cap. Messuti…
L: ..non è come credi Orlando..- non finisce nemmeno la frase..
O: Certo, il fatto che ti ho vista che lo baciavi non vuol dire che lo stavi facendo…. Lucia hai paura di me, mi dici determinate cose e appena 24ore dopo ti vedo tra le braccia di un uomo… scusa ma a questo punto non riesco a capire…
L: Orlando…credimi se ti dico che quello che hai visto- viene nuovamente interrotta da Orlando..
O: …non posso star così male, mi dispiace… - così dicendo afferra la giacca e si dirige verso la porta..
L: Ma dove vai..? .-Lucia ha le lacrime agli occhi…
O: Via…. Ho bisogno di starti lontano… mando qualcuno a sorvegliarti..
L: Orlando… - troppo tardi, Orlando era già uscito di casa, scendendo rapidamente le scale e dirigendosi verso la macchina col cellulare in mano per chiamare Ghiro…
G: Si?
O: Senti… puoi andare da Lucia?
G: Perché che succede?
O: niente… io sto uscendo e non voglio che stia da sola con quel pazzo ancora in giro..
G: Si Si dieci minuti a vado… ma tu che hai?
O: …lascia stare Capitano…! – e chiude la conversazione, iniziando a guidare senza meta…

CONTINUA....

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Capitolo 14
*** Corsa contro il tempo... ***


APPARTAMENTO ORE 23.10
Nell’appartamento intanto Lucia andava avanti e indietro, era molto tesa…le è dispiaciuto terribilmente litigare con Orlando…
ma prima di avere i risultati non era il caso dirgli la verità…
In quel momento i suoi mille pensieri sono interrotti dal bussare alla porta, corre ad aprire pensando fosse Orlando,
ma aprendo la porta si trova davanti ben altra persona….
L: Lorenzo…….che ci fai qui?
M: ….volevo vederti…-con tono malizioso e ambiguo…
L: A quest’ora…? Non è il caso…
M: sai, il tenete Serra non avrebbe dovuto lasciarti da sola…..è pericoloso…
L: Orlando sta rientrando…
M: …e noi stiamo uscendo invece- così dicendo afferra Lucia per un braccio puntandole un coltello all’altezza della gola…
L: Ma che diavolo…
M: Pensavi che non avevo capito il tuo bel giochino… bene, vuoi giocare? ….giochiamo non chiedo di meglio….
L: Ma perché??
M: perché?? Lucia sei venuta a Parma, abbiamo passato una notte insieme e sei sparita… ti ho scritto, ti ho telefonata,
ti avrò mandato tremila messaggi e tu niente…. La sera al Dolce Vita non mi hai nemmeno degnato di uno sguardo…
sei diventata il mio scopo, la mia ragione di vita….
L: …avevamo bevuto entrambi per questo abbiamo passato la notte insieme, ti ho detto che non sarebbe più successo
ma tu continuavi ad assillarmi, per questo non ti ho risposto…..
M: bene…. Adesso sei qui però… andiamo…
L: Dove? –cerca di opporre resistenza ma quell’uomo riesce ad immobilizzarla..
M: Dove potremo stare tranquilli da soli amore mio…
L: Come hai fatto a salire con i piantoni di sotto?
M: Non ci sono più i piantoni…. Ho chiamato per dargli il cambio… sono un capitano anch’io Lucia…adesso basta domande…
 
 
 
 
APPARTAMENTO VALLE AURELIA…23.45
Salgono in auto, a guidare è Lucia, Lorenzo le dice esattamente dove andare… arrivano 20 minuti dopo in un edificio di nuova costruzione nella zona di Valle Aurelia…
M: Benvenuta a casa…. – Lorenzo continua a tirare Lucia per un braccio, poi le poggia un fazzoletto sul viso, Lucia prova a
liberarsi dalla presa ma sviene tra la braccia di Lorenzo…
 
APPARTAMENTO DI LUCIA ORE 23.45
Ghiro parcheggia l’auto sotto casa… nota che la pattuglia di guardia non c’è… sale le scale e mentre bussa,
la porta si apre da sola…. Il cappotto di Lucia è a terra all’ingresso…
Estrae la pistola, e inizia a chiamarla perlustrando l’intero appartamento…
G: Cazzo!!
Tira fuori il cellulare, e fa il numero di Lucia ma il cellulare squilla nell’appartamento…Ghiro lo prende e lo mette in tasca,
poi telefona ad Orlando..
O: Che vuoi?
G: Lucia…….è sparita…
O: Come sparita? Che stai dicendo..?
G: la porta dell’appartamento è aperta….il cappotto e buttato a terra e il suo cellulare è qui e anche la sua auto…
O: Cazzo!! Aspettami… sto venendo…
Ghiro chiude la chiamata e intanto telefona alla pattuglia che doveva stare di guardia…
G: Sono il Cap. Ghirelli, come mai non siete appostati sotto casa del Cap. Brancato?
A: Ha chiamato il capitano Messuti per dirci di andare via che arrivava il cambio, e appena abbiamo visto una delle nostre
macchine arrivare siamo andati via…
G: A che ora vi ha chiamati esattamente…?
A: Alle 23.05 Capitano….
G: Va bene.. se ho bisogno ci sentiamo dopo..
Orlando arriva di corsa nell’appartamento e si trova Ghiro in salotto al cellulare con Bart..
G: Si Bart, è sparita… devi controllarmi il numero di telefono che ti mando per messaggio tra un attimo, alle 23.05 è partita una chiamata….devi controllare la cella…
B: Certo, ti richiamo subito…
O: Allora??
G: Allora niente…. È stato Lorenzo Messuti… ma non so dove possa averla portata..
O: Lorenzo Messuti????
G: Si, io e Lucia stasera abbiamo preso con l’inganno il suo DNA, ci ha pensato Lucia e io sono rimasto in laboratorio ad aspettare i risultati, che sono arrivati poco fa… non ci sono dubbi…. Combaciano…
O: …sono un idiota cazzo…! L’ho lasciata da sola, è colpa mia…
G: Va be senti, ora non serve a niente stare a pensare a questo… cerchiamo di capire dove può averla portata piuttosto.
Sappiamo che Lorenzo è venuto fin qui con un auto della caserma…. Proviamo a vedere quale auto manca…
O: Chiamo subito in caserma…!
Il telefono di Ghiro squilla…
G: Bart…allora?
B: La chiamata è partita dalla cella di Valle Aurelia Ghiro..
G: Accidenti… è troppo grande come zona… senti bart, devi controllare il Gps di una nostra auto…
B: Si ok, aspetto…
O: Ghiro, mancano tre auto dalla caserma…. Dovremo controllare tutte e tre…
G: Bart devi controllare tre auto…. Ti mando le targhe…
B: Ricevuto controllo subito…
Ghiro e Orlando intanto salgono in auto per dirigersi al Ris, quando il telefono di Orlando squilla..
O: Bart…
B: Allora una delle tre auto è appena rientrata in caserma, una è in piazza di Spagna e l’altra è in Via Umbria nella zona
di Valle Aurelia…
O: Valle Aurelia hai detto?? Dev’essere lì…
G: Bart noi andiamo, chiama Rambaudi e raggiungeteci lì ok?
B: Certo…arriviamo subito..
 
ViA UMBRIA 1:25
Lucia si risveglia legata mani e piedi al letto, ha indosso ancora il kimono di seta…
Lorenzo è seduto affianco a lei a guardarla…
L: Cosa Vuoi da me? non ti bastano quelle povere ragazze uccise.?
M: …ma io non volevo loro, io voglio te Lucia…
L: Mi fai schifo…
M: Risposta sbagliata…non sei nella posizione di parlare in questo modo Capitano – mentre le parla le slega il kimono
lasciando Lucia in intimo, afferra il coltello accanto a lui e inizia a passarlo delicatamente sulla pelle di Lucia..
Lei è terrorizzata, quell’uomo è pazzo e molto pericoloso… continua a passarle il coltello lungo i fianchi, sul addome e sul collo…
M: Vedi cosa vuol dire trattare male un uomo.? Giocare con i sentimenti del prossimo?  ….tu non puoi trattare le persone come vuoi,
ora per questo mi tocca ucciderti… lo sai…
L: ….fallo allora, anche se non capisco come fai ad uccidermi se mi ami…
M: Tesoro….., io non vorrei mai farti del male, ma tu non capisci…. Se ti uccido sei mia per sempre, nessuno ti guarderà più,
nessuna mano ti toccherà e altre labbra non si poseranno sulle tue..
L: …..certo, “Mia o di nessuno”
M: Esatto… mia o di nessuno…. Scusami amore mio ma devo farlo…
In quel momento Lorenzo si avvicina e da un bacio a Lucia che cerca di spostarsi ma legata com’è non ci riesce….
Solleva il coltello ad altezza del collo, in quel momento a Lucia manca il respiro…
Ma prontamente Orlando e Ghiro buttano giù la porta dell’appartamento, ritrovandosi davanti Lucia e Lorenzo con un coltello in mano..
G: Bastardo…. Butta quel coltello…- Ghiro urla..
M: Non contarci troppo… ho aspettato tanto questo momento…-fa per alzare il coltello avvicinandolo ancora di più a Lucia…
In quel momento Ghiro spara… il proiettile colpisce Lorenzo alla spalla, che cade praticamente sopra Lucia…passandole il coltello nell’addome.. Orlando si precipita per spostarlo da lì, Ghiro lo afferra e lo ammanetta,  portandolo nel pianerottolo e consegnandolo
a Bart ed Emiliano che erano arrivati poco prima, poi si precipita correndo da Lucia… Orlando era chino su di lei, le slegava mani
e piedi e teneva la mano premuta sull’addome di Lucia..
O: Ghirooo, chiama l’ambulanza….-Orlando urla…
G: La sto chiamando… Lucia siamo qui..- chiusa la conversazione si avvicina a lei, Lucia è ferita al fianco e la ferita sembra piuttosto profonda, perde molto sangue ed è molto pallida…
O: Mi dispiace, sono un idiota, è colpa mia…- Orlando ha le lacrime agli occhi..
L: Non importa, non potevi sapere… - dice in un filo di voce….
O: Non ti lascio, l’ambulanza sta arrivando….. promettimi che ce la fai…. Promettimelo Lucia...
L: …ce la faccio… promesso.. –In quel momento Lucia sviene, Orlando si poggia a lei, Ghiro no capisce più niente…
fa avanti e indietro in quella stanza con gli occhi fissi su Lucia che ormai è coperta di sangue… l’ambulanza arriva,
e inizia la cosa verso il Policlinico Gemelli…
 
CONTINUA......

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Capitolo 15
*** ...tanta paura! ***


POLICLINICO GEMELLI ORE 3.25

Lucia è in sala operatoria da un ora ormai…
Ghiro non riesce a stare fermo, cammina nell’andito sotto lo sguardo preoccupato dei colleghi, i suoi occhi sono visibilmente lucidi..…
Orlando ha la disperazione negli occhi… ha una paura tremenda di perderla… è appoggiato al muro davanti alla porta della corsia
della sala operatoria e guarda fisso quella porta, aspettando che si apra..
Bart ha lo sguardo perso nel vuoto, anche i suoi occhi sono lucidi….anche lui ha paura di perdere Lucia…il suo capitano e un’amica…
Bianca non smette di piangere, è poggiata alla spalla di Emiliano che cerca di sostenerla, ma le lacrime le scivolano lungo il viso….
Dopo un’altra ora di estenuante attesa e di lacrime finalmente un medico esce dalla sala operatoria, dirigendosi a passo spedito verso i ragazzi…. Loro, nel vederlo, gli corrono incontro… è Orlando a parlare…
O: Dottore…. Lucia? –fissa attentamente il dottore, aspettando una risposta…
D: La ferita era piuttosto profonda, abbiamo dovuto metterle dei punti interni ed esterni, ha perso molto sangue e abbiamo dovuto praticarle due trasfusioni…….ma sta bene, è fuori pericolo…
Tutti ringraziano il dottore, e sorridono alla bella notizia…
G: Possiamo vederla dottore?
D: …E’ ancora sotto anestesia, dobbiamo aspettare che si svegli…. Io vi consiglio di andare a casa però….ci vorrà un po’…
G: va bene dottore, grazie ancora… - il dottore si congeda, lasciando i ragazzi…
Hanno tutti le lacrime agli occhi, lacrime di felicità nel sapere che Lucia sta bene…
G: Dai ragazzi, andate a casa…. Tanto non la possiamo vedere…
Bart, Emiliano e Bianca salutano Ghiro ed Orlando con la promessa di essere chiamati non appena
Lucia si sarebbe svegliata….
O: Ghiro, va a casa…. Sto io qui…
G: ..non riuscirei a dormire….è inutile…
O: Facciamo così, io sto con lei stanotte e domattina mi dai il cambio… ok?
G: …come vuoi… però chiamami appena apre gli occhi eh..
O: Certo che ti chiamo… - Ghiro da una pacca sulla spalla ad Orlando ed esce dall’ospedale per andare a riposarsi…
Intanto Orlando blocca un infermiera nell’andito…
O: Mi scusi… devo chiederle un grande favore… vede avrei tanto bisogno di tenere la mano alla donna in quella stanza, so che
è contro il regolamento… ma le giuro che non lo saprà nessuno..
I: Ma signore, non è possibile… non dipende da me…
O: La prego……. Non voglio che stia sola….. –Orlando prova con lo sguardo ammaliante…
I: Va bene….può andare, ma alle 7.00 deve uscire; se la trovano qui sono guai….
O: La ringrazio infinitamente…
I: S’immagini, deve tenerci proprio tanto eh…
O: Neanche immagina quanto…
Così dicendo apre piano la porta della stanza di Lucia, entra e si blocca: Lucia è immobile nel letto, è molto pallida, sembra
che dorma ma fa una tale tenerezza….
Orlando si avvicina a lei, si siede sulla sedia e le prende la mano…. Le accarezza i capelli e poi poggia la testa al bordo del letto aspettando che Lucia si svegli… ma si addormenta esausto…
Si risveglia sentendo la mano di Lucia muoversi… apre gli occhi e si alza di scatto, lei si è appena svegliata…
O: Ehy…. Come ti senti? – con tono molto dolce…
L: Insomma… mi sento un po’ uno straccio…- risponde con un filo di voce…è molto stanca…
O: …ti hanno operata al fianco, è andato tutto bene però…..adesso devi solo pensare a rimetterti in forma e a riposare….- Orlando
non lascia un attimo la mano di Lucia…
L: …si sentivo il dolore infatti… - il suo tono è molto sofferente…
O: Mi dispiace Lucia…. È colpa mia, non avrei dovuto lasciarti da sola… tutto questo non sarebbe successo…- gli occhi di Orlando diventano lucidi…
L: Non è vero, non è colpa tua…. Sono io che non ti ho detto cosa stava succedendo…
O: Si ma io non dovevo andarmene….e perché non mi hai detto niente di Lorenzo?
L: Orlando, per favore… non mi avresti permesso di fare da esca…..e a me non andava di litigare… Questa storia è finita, e per me va benissimo così….. poteva andare molto peggio…
O: Questo è vero, ed è vero anche che non ti avrei permesso di adescare il tuo Serial Killer… ma non toglie il fatto che mi sento
in colpa per quello che è successo.…
L: Senti, discorso chiuso, è un ordine tenente…. Vorrei solo festeggiare.. – sorride…
O: ….Festeggeremo, non appena ti dimettono… - sorride anche lui…
L: …d’accordo, nel frattempo non farmi ridere che mi tira tutto…
O: Va bene…sarà fatto Capitano! Comunque….la prossima volta, sperando che non ce ne sia, parla con me…. non mentirmi su cose così importanti…. Oggi mi hai fatto prendere troppi brutti colpi Capitano…. Prima ti vedo tra le braccia di quell’uomo, poi rapiscono ed infine mi ritrovo in una fase di trans con il cuore in gola ad aspettare che esca un medico dalla sala operatoria….
L: Mi dispiace…. – sussurra…
O: Ho avuto paura di perderti, come non ho mai avuto paura in vita mia… - la guarda dritto negli occhi…
Lucia abbozza un sorriso molto dolce, stringendo un po’ di più la mano di Orlando…
O: Adesso devo andare, se mi beccano qui son guai…. Torno non appena mi fanno entrare- sorride..
L: D’accordo….ma riposati prima… -sorride mentre guarda Orlando uscire dalla porta..
 
Quella mattina tutti vanno  in ospedale a trovare Lucia, Emiliano Bianca e Bart vanno molto presto, prima di andare al Ris, volevano accertarsi che lei stesse bene… Ghiro invece non la molla un attimo..
G: …allora, di che hai fame…. Chiedi e ti sarà dato..- sorride standole accanto…
L: ..non ho fame Daniele, sarà la trentesima volta che mi chiedi di mangiare….
G: Perché devi mangiare testarda…
L: Mangerò non appena mi passa questa orribile nausea post anestesia… - sorride…
G: Va bene… ti sto assillando, ho capito….. sono solo preoccupato..
L: Sei sempre preoccupato Daniele, guardami….. sto bene….
G: Si….-sospira- lo so, è che ti ho visto in un lago di sangue… e poi mi sono ritrovato ad andare avanti e indietro in questo corridoio…
L: Lo so, so che hai avuto paura…. Ma sto bene adesso… è finita! –Lucia prende la mano di Ghiro…
G: Si… è finita, ma non farmi convinta che stai bene… perché sembri uno straccio… -sorride..
L: …simpatico! –sorride- Senti, adesso voglio che tu vada al Ris a dirigere la situazione…..
G: Ma io voglio stare con te…- mette il broncio…
L: Io invece non ti voglio qui…. Mi potresti ammazzare con tutte queste attenzioni…-sorride..
G: Va bene, io vado al Ris….. ma torno nel pomeriggio…
L: E’ una minaccia Capitano? –ride…
G: …è una promessa e una minaccia… -ride anche lui, dandole un bacio sulla fronte e uscendo dalla stanza di Lucia…
 
RIS ORE 13:00

Ghiro arriva al Ris, e inizia a stilare il rapporto del caso del Serial Killer… Voleva chiudere quella brutta storia prima che Lucia fosse dimessa, così da non doverlo fare lei…
Così aiutato da Bart, sistemano tutti i reperti e le fotografie e si mettono a lavoro per preparare i verbali…
Orlando sembra uno straccio, ha passato la notte quasi in bianco e anche lui stava preparando parte del rapporto, era molto
stanco così decise di fare una pausa caffè…Mentre era al distributore arriva anche Ghiro..
G: Amico, forse è meglio che vai a casa….hai una faccia..
O: No tranquillo, ora bevo un caffè e mi riprendo…
G: Forse non son stato chiaro… io ti sto Ordinando di lasciare il Ris…..poi dove andrai subito dopo non lo so…..a casa, a fare un giro….in ospedale da qualcuno…
O: ah…..ho capito!!! Vado subito….
G: Ti è tornato il buon umore eh…
O: Si….!!! Vado da lei… - sorridente..
G: Tienimela d’occhio!! –sorride anche lui..
O: Agli ordini!
Orlando esce dal Ris, più carico che mai, non vedeva l’ora di vedere Lucia… tanto al Ris non riusciva nemmeno a concentrarsi…
E' tutta la mattina che i suoi pensieri sono su di lei, ha avuto paura di perderla come non mai...e vorrebbe solo starle accanto....

CONTINUA......

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Capitolo 16
*** Piccole attenzioni... ***


POLICLINICO GEMELLI ORE 15.15
O: Si può? – Aprendo piano la porta…
L: E tu che ci fai qui..? Avete scioperato tutti il Ris oggi?
O: Sai com’è, quando il gatto non c’è i topi ballano……. –riferendosi a Lucia…
L: Io avevo mandato un altro gatto a controllarvi, il Cap. Ghirelli!! –ride…
O: Ed è proprio lui che mi ha autorizzato ad andare via dal Ris per riposarmi….
L: E allora? …che ci fai qui se ti ha ordinato di andare a casa?
O: …sono venuto a trovarti! …e poi non mi ha ordinato di andare a casa, ma di uscire dal Ris… - sorride…
L: Ho capito! Ti ha mandato a controllarmi…. Stamattina mi ha praticamente ossessionato!
O: A proposito……. Mi ha detto di verificare che tu abbia mangiato!
L: Va via lui e arrivi tu a controllarmi? ….comunque al Ris tutto bene?
O: Si, non ti preoccupare… tutto apposto…
L: ah… forse il dottore mi dimette stasera… i valori si sono stabilizzati!
O: Questa si che è una bella notizia… allora se ti dimettono, aspetto qui così ti do una mano…
L: Si grazie…-sorride… Devo chiamare Bianca, mi servono dei vestiti per poter uscire di qui, se le dai le
chiavi va a prenderli poi…
O: Ma scusa, ci penso io…. Dimmi che devo prendere no…
L: Non voglio farti andare avanti e indietro…
O: ….Lucia, non c’è nessun problema..
L: D’accordo allora prendi qualcosa di comodo, scarpe basse e pantaloni comodi…insomma vedi un po’ tu…
O: Ok, ah senti visto che la storia del Serial Killer è finita…. Abrami ha detto che possiamo stare
nell’appartamento per un'altra settimana-dieci giorni, il tempo che tu ti riprendi un po’, così ci da il tempo di sistemare le nostre cose con calma…..
e almeno non stai da sola nella convalescenza…
L: Ah d’accordo…. Ma se preferisci tornare da Ghiro non c’è problema eh…
O: Faccio finta di non aver sentito và…..! –sorride scuotendo la testa… Vado a prenderti i vestiti, torno il prima possibile……
L: Va bene- sorride anche lei- a dopo…
 
 
APPARTAMENTO ORE 16.30
Orlando entra in quella casa, non c’era più stato da quando avevano rapito Lucia…
C’è ancora il suo cappotto sul divano.. e la casa è un po’ sotto sopra, prima di tornare in ospedale decide
di dare una sistemata alla casa e andare al supermercato per riempire un po’ il frigo…
Dopo aver sistemato il tutto entra nella camera di Lucia per cercare dei vestiti…
Si perde tra tutte quelle creme e profumi che ha, in quella stanza c’è il suo profumo ovunque… prende una borsa:
ci mette dell’intimo, i pantaloni sportivi, una canotta e la giacca sportiva… prende le scarpe da tennis e ci infila anche
una crema per il corpo… quella preferita da Lucia…
E’ pronto per tornare in ospedale…
 
POLICLINICO GEMELLI ORE 18.30
Orlando arriva in ospedale col borsone, trovando Bianca e Bart nella stanza di Lucia…
O: …a ma allora c’è una festa..?
L: Si, sto per salire sul cubo- ridono…
B: Noi stiamo andando via, dobbiamo andare al Ris… altrimenti chi lo sente il Cap. Ghirelli…-sorride Bart…
L: Ma non vi starò mancando?
B: Io personalmente preferisco te in giro al Ris che Ghiro…. Una donna è sempre una donna..
B: Non Cambi mai eh Bart….- ride..
Orlando e Lucia ridono…
L: Dai…. Non fate aspettare il mio pari grado, non è abituato a gestire da solo il Ris, stategli vicino…
B/B: Comandi Capitano…. Lo tratteremo bene… - così dicendo salutano Lucia e Orlando ed escono dall’ospedale..
O: Allora, ti dimettono o hanno deciso di rapirti anche i medici? –ride…
L: …no per fortuna loro non mi vogliono- ride- tra un’ora sono libera… devo solo aspettare il foglio…
O: Bene, allora puoi iniziare a cambiarti se vuoi…. Aspetto io qui se entra il medico..
L: Si così non perdo tempo dopo… vado..
O: Chiamami se hai bisogno eh…
L: D’accordo… lo farò..- grazie…-sorride…
O: Figurati….. –sorride anche Orlando..…
Lucia è un po’ lenta nei movimenti, la ferita le fa parecchio male quando si muove… ci mette un po’ a prepararsi…
Esce dal bagno dopo mezz’ora, con pantaloni sportivi e scarpette…
Sta cercando di indossare la giacca ma non riesce a roteare il busto…Orlando la vede in difficoltà e senza dirle niente
si avvicina a lei, le prende la giacca dalle mani aiutandola ad indossarla…
L: …quante volte ancora dovrò ringraziarti…
O: …spero spesso Capitano… -sorride guardandola dritta negli occhi…
In quel momento di silenzio e di sguardi i due vengono interrotti dall’ingresso  del dottore…
D: Lucia, ecco il foglio di dimissioni…Può andare… ma, mi raccomando tutti i giorni passi in ospedale per la medicazione,
per una settimana almeno… prenda le medicine che le ho prescritto e ci vediamo i giorni stabiliti per gli esami… d’accordo?
L: Si Dottore… tutto chiaro…
D: Un’altra cosa, assoluto riposo….per almeno qualche giorno, è ancora molto debole…
L: Va bene… riposo…!!! – sorride…
Lucia porge la mano al dottore ed esce dall’ospedale accompagnata da Orlando…
 
APPARTAMENTO ORE 19.35

….Arrivano nell’appartamento che è quasi ora di cena, Lucia aiutata da Orlando si sistema nel divano,
era già stanca…
Intanto il tenente Serra si dirige in cucina per preparare la cena… il piatto preferito di Lucia: Spaghetti alle vongole…
Preparandole il suo piatto preferito almeno avrebbe mangiato….
Dopo mezz’ora di preparativi la cena è pronta… Orlando va in salotto a chiamare Lucia, ma la trova addormentata
sul divano…
fa una tale tenerezza…Orlando si avvicina a lei prendendole la mano…
O: Capitano…. Sei crollata… - sussurra…
L: Come…? –apre gli occhi lentamente..- Scusami, mi sono addormentata…
O: Non importa… però sarebbe meglio se mangiassi qualcosa prima di dormire…
L: …E che non ho molta fame….
O: Lo so, ma sei debole…..e ho cucinato il tuo piatto preferito…
L: Gli Spaghetti? – sorride…
O: Esatto….allora un boccone lo mangi?
L: Direi che te lo devo….. dopo che hai lavorato tanto per la cena…-sorride…
O: Dai vieni, ti do una mano… -afferra Lucia per la vita aiutandola ad arrivare a tavola…
Si siedono entrambi e iniziano a cenare…chiacchierano, ridono e si scambiano teneri sguardi… Orlando si alza per sparecchiare e Lucia cerca di aiutarlo, ma non appena si alza le viene il capogiro per la debolezza…
O: Ehy, che succede…?
L: Ma…..solo un po’ di capogiro credo.…
O: Aspetta…poggiati… - Lucia si poggia alle spalle di Orlando chiudendo gli occhi per far passare il capogiro…
L: Grazie… mi sento un po’ meglio… -continua a rimanere poggiata ad Orlando..
O: Aspetta finché non ti passa dal tutto….-le tiene la testa appoggiata alle sue spalle…
Lucia alza appena lo sguardo e lo vede…. La stava guardando con lo sguardo un po’ preoccupato…
L: E’ passato…. – sorride…
O: ...stavo iniziando a preoccuparmi… - sorride anche lui- adesso a riposare forza…
L: Non faccio obiezioni….sono distrutta… Vado nel divano per ora…
O: D’accordo…. Ma non rubarmi il letto eh…- ride…
L: Non ci penso nemmeno… è troppo scomodo…- ride anche Lucia…
Orlando si occupa di sistemare la cucina e dei  piatti…per poi raggiungere Lucia in salotto!
Lei è ancora sveglia, sta guardando la tv…
L: Ti lascio il divano… così puoi riposarti…
O: Non ti preoccupare… non sono ancora così stanco…
L: Io si però…. Non tengo più gli occhi aperti….mi sa che vado a letto…
O: D’accordo Capitano… Buona notte…
L: Buona notte… eh grazie per tutto, per la cena… per l’ospedale… per tutto!
O: Non c’è bisogno che mi ringrazi…. –le fa un sorriso…
Lucia si sistema a letto… è veramente molto stanca.. infatti si addormenta appena poggiata la testa sul cuscino…
anche Orlando però non tarda a crollare… d'altronde è stata una giornata molto faticosa, fisicamente ed emotivamente…
 
CONTINUA....

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Capitolo 17
*** ...Troppi se, troppi ma! ***


 
APPARTAMENTO ORE 1.20


Dopo aver dormito serena per un paio d'ore, Lucia si sveglia di soprassalto… aveva appena rivissuto in sogno
quello che è realmente successo 2 notti prima…
si è svegliata spaventata vedendo il volto di Lorenzo Messuti in sogno…
Si era girata dall’altra parte del letto, come cercando qualcuno… come faceva sempre quando sognava Alex,
ma questa volta non cercava Alex………l’aveva chiamato, aveva bisbigliato il suo nome, e aveva bisogno delle
sue spalle…..delle sue mani…….Orlando…..era Orlando che voleva…
Contro ogni pensiero razionale, contro ogni voce del suo orgoglio, si alza dal letto e va verso il
soggiorno raggiungendo il divano…
Tocca dolcemente e delicatamente la spalla di Orlando che dormira serenamente…
O: Lucia, stai male? – Orlando sgrana gli occhi… credeva che Lucia avesse dei dolori..
L: Io…. no sto bene… solo…. – è difficile per lei parlare, ammettere le sue emozioni….
O: Solo? –sussurra lui dolcemente…
L: Non riesco a dormire da sola….. credo di aver bisogno di te.. – bisbiglia…
Senza dire una parola Orlando solleva la coperta spostandosi all’indietro per far posto a Lucia, anche lei senza
dire una parola si sistema di fianco a lui poggiando il suo viso sulle spalle di Orlando, che prontamente l’accinge
in un abbraccio….Lucia si sente tranquilla e protetta tra le braccia di quell’uomo, poggiata alle sue spalle e avvolta dalle sue braccia si sente al sicuro.. e Orlando non chiede altro di poterle stare accanto, si perde ascoltando il suo respiro, il suo battito del cuore, il suo profumo, le sue mani calde sul suo petto….
Si addormentano così… senza dire una parola, senza aggiungere niente a quel silenzio… non c’era bisogno di dir nulla in quel momento…..: quell’istante, quel silenzio, quell’abbraccio valeva più di mille parole…..
 
 
APPARTAMENTO ORE 7.15
La mattina arriva in fretta:
Lucia dormiva ancora tranquillamente tra le braccia di Orlando…
Orlando invece si era già svegliato e aveva realizzato di avere a canto a sé tutto quello che desiderava…
era così bella pensava… gli occhi chiusi, il volto rilassato, i capelli sparpagliati sul petto di Orlando e la
sua mano avvolta da quella di lui…
Orlando era rimasto un po’ a guardarla, ancora un po’ assonnato… non voleva alzarsi, l’avrebbe svegliata e Lucia aveva bisogno di riposo dopo l’operazione…
Finalmente dopo un po’, anche lei apre gli occhi pian piano… si muove leggermente  giusto il tempo di realizzare
un po’ dov’era,  si  ricorda di essere nel divano con Orlando, vede la sua mano dentro quella di lui… e il suo viso poggiato in quelle spalle così grandi e sicure…
Solleva appena il viso, incrociando lo sguardo di lui…
O: Buongiorno… - sussurra…
L: Buongiorno..- sorride…
O: Hai dormito bene? –le chiede bisbigliando…
L: Si…ho dormito benissimo… Grazie.. –continuando a tenere la testa appoggiata sulle sue spalle 
tenendo ancora gli occhi socchiusi….
O: Non mi devi ringraziare…te l’ho detto un milione di volte… -sorride..
L: Bè… ti ho svegliato all’una di notte e non mi hai chiesto nessuna spiegazione…
O: Non c’era bisogno di chiederti niente… non volevi stare da sola, lo capisco dopo quello che ti è successo….
L: ...mi sono svegliata di soprassalto, sognando Lorenzo che mi puntava il coltello…  non riuscivo a
tranquillizzarmi… così sono venuta a svegliarti…-bisbigli...
O: ..hai fatto bene…  mi dispiace per il sogno che hai fatto, ma sono contento che se venuta da me… -così
dicendo avvolge  di più Lucia stringendola più forte..
Lucia solleva lo sguardo… i suoi occhi stavano brillando, Orlando se ne accorge…era davvero molto bella…
I loro sguardi si incrociano… e rimangono entrambi persi in quello sguardo.. Orlando dolcemente accarezza il viso di Lucia avvicinandolo al suo… i loro visi erano talmente vicini che potevano sentire i loro respiri e loro pensieri…
in quel momento così magico, così unico….. il campanello suona…:
Entrambi hanno un sussulto. Lucia si sposta da Orlando che si alzava per andare ad aprire, si guardano un ultima volta prima di aprire la porta e ad entrambi scappa un sorriso…un sorriso molto dolce, come a rimpiangere un po’ quel momento appena passato e appena persa….In quel momento mille pensieri iniziarono a crearsi nella mente di Lucia... stava per baciare Orlando senza pensarci, ed era così bello quel momento.... ma non appena ci pensa un pò di paura l'assale...
Orlando intanto apre la porta, uno spettinato e stravolto capitano Ghirelli varca la porta porgendo una busta a Orlando… la colazione: cornetti caldi !
Poi trascinandosi a stento si avvicina al divano da Lucia..
G: Ciao Capitano…. Come stai oggi? – accarezzandole i capelli…
L: …io sto bene… - Ghiro di nome e di fatto…… tu perché sei in queste condizioni disumane? –sorride..
G: …sono tornato tardissimo!! Ero al pub con Bart e Milo ieri sera, e si son fatte le tre… sono a pezzi!
L: Si vede…! Dai che il fine settimana è vicino!
G: Si.. menomale… a proposito, ma te la senti per la festa? Se no senza di te mica la faccio….
L: No ma scherzi…. Per sabato sarò in forma! E poi ti ho promesso di darti una mano…
G: Si ma senza stancarti però….. stavo pensando di fare una festa a tema…
L: …una festa a tema? – lo guarda perplesso…
G: Si, che so…… in maschera… o tipo hawaiana…
L: Levati dalla testa che con questo freddo vengo in pareo….- ridono- a meno che non fai una festa total-black o total-white…- chiede seria Lucia..
G: Aspetta…… ottima idea… potremo fare una festa total-black costringendo tutti a vestirsi eleganti e di nero….
L: …molto meglio direi…!!
G: Sei un genio….. allora dobbiamo addobbare la casa a tema…
L: …direi di si! Dai fammici pensare oggi, vedrò di farmi venire in mente qualcosa…
G: Va bene… mi affido a te allora… - sorride..
O: Allora, venite a fare colazione voi due?
G: Arriviamo..!! Forza Capitano, aggrappati a questo possente braccio… -porgendole il braccio per aiutarla ad alzarsi…
L: ....sarà pure possente, ma io tutti questi muscoli non li sento eh… stringendosi a Ghiro..
G: Guarda che so dove farti male capitano… -sorride- ma tu sei mezza nuda!! -spalancando gli occhi!!!
L: Ma che dici… sono in vestaglia….! Passami il kimono… -dandogli un colpo alla spalla…
G: ….vestaglia corta Capitano… -passandogli il Kimono nero di seta…
L: ...mica vado in giro così, non mi vede nessuno…
G: L’effetto Serra sì che ti vede……. –bisbigliando all’orecchio…
L: Piantala con quest’effetto Serra….!!! –scuotendo la testa e sorridendo…
G: …se se… andiamo va… l’effetto Serra ci attende… -ridendo, facendo ridere anche Lucia!
I tre fanno colazione assieme… poi Orlando va a cambiarsi veloce per andare al Ris assieme a Ghiro…
O: Noi andiamo al Ris, se non stai bene o se ti serve qualcosa chiama ok?
L: Si si… andate pure… io sto bene…
Ghiro da un bacio in fronte a Lucia e inizia a scendere per prendere la macchina…
O: Sicura di star bene? –sorride…
L: Si, stai tranquillo… tu vai al Ris e aiuta Ghiro a tenere sotto controllo tutto.. –sorride anche Lucia..
O: Agli ordini Capitano…
Orlando le fa teneramente l’occhiolino ed esce lasciando Lucia sul divano a riposare e a pensare a quei 
momenti che passava con lui... finalmente stava bene, e forse iniziava ad ammetterlo anche a se stessa... 
....Orlando la rendeva felice, questo era indubbio ma Lucia aveva ancora non poca paura di rivivere
il dramma di Alex. Sà per certo che non si rialzerebbe più se dovesse capitare di nuovo...
Vorrebbe soltanto abbandonarsi alle sue emozioni... senza troppi se e troppi ma...
CONTINUA....
 

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Capitolo 18
*** Combattuta..... ***


RIS ORE 9.45

Al Ris i casi da risolvere non mancano mai… e Ghiro deve cercare di dirigere al meglio prima del ritorno di Lucia..come d’abitudine riunisce la squadra nell’ufficio del Capitano per una riunione plenaria..
G: Allora come procede il caso del commercialista trovato ucciso nel suo studio?
B: ..abbiamo ragione di credere che ad ucciderlo sia stato un suo cliente, che accorto della truffa ai suoi
danni ha pianificato l’omicidio… è già in stato di fermo… stiamo solo aspettando il risultato del DNA..
G: Benissimo Bart… non appena avete i risultati fatemi sapere… Bianca e Serra voi andata in questa Banca,
in Via D’Annunzio…. Ha chiamato Rambaudi 10 minuti fa… rapina e omicidio…
O: Certo… andiamo subito…
G: Un’altra cosa… Sabato a casa mia si terrà un party per il ritorno di Selvaggia…sarà a tema Total-black!  Naturalmente siete tutti invitati con rispettivi fidanzati… se volete chiamare qualche amico o amica sono
sempre i benvenuti… Lucia mi darà una mano a sistemare il tutto…
M: …certo Ghiro, le feste organizzate da te e dalla Brancato sono le migliori…
B: Io ed Eleonora ci saremo! –sorride…
B: Anch’io Ghiro… magari porto un’amica…
G: Certo!! Anche più di una Bianca…- Siamo d’accordo allora, adesso a lavora forza… io rimango alla base se
avete bisogno, e appena rientrate vado da Lucia…
B: Come sta Lucia? – Chiede Bart serio rivolto verso Orlando..
O: Sta meglio… però è debole… ha spesso capogiro…
G: Dai, speriamo si riprenda a pieno per Sabato…. Senza l’organizzatrice sono perso – ride, facendo ridere
anche gli altri…
I ragazzi escono dall’ufficio; Bianca e Orlando si dirigono in Via D’Annunzio alla scena del crimine..  mentre
Bart e Milo continuano con gli esami del DNA del caso del commercialista..
Ghiro invece si sistema nel suo ufficio e inizia a firmare alcuni verbali, attento e molto concentrato sui
documenti non si accorge che qualcuno entra nella sua stanza…dopo un po’ sentendosi osservato solleva
lo sguardo…
G: Lucia??? Ma cosa ci fai qui…??? – sgrana gli occhi…
L: …mi stavo annoiando a casa… non sapevo più che fare..!! – con lo sguardo triste..
G: Ho capito che ti annoi, ma hai ordini del medico di stare a riposo… hai capogiro, non stai in piedi e
te ne vienial Ris?
L: Dai… non sono in punto di morte… sono venuta in taxi, mica ho guidato…
G: ….hai una testardaggine guarda…!! Forza… ti riporto a casa…
L: Daniele no… fammi stare un po’ qui… un oretta soltanto… -facendogli gli occhi tristi..
G: ..stai usando l’arma dello sguardo? Guarda che io ti vorrei qui… ma non stai bene, sei pallida Lucia..
L: Un ora…. Promesso…. Poi mi riporti a casa…
G: ..va bene! Un ora eh… non di più… caffè?
L: Caffè!! –sorride…
G: Andiamo relitto… -prendendola per le spalle per aiutarla…
Dopo un quarto d’ora circa, Lucia e Daniele si erano trasferiti nell’ufficio di Lucia, sul divanetto per stare più comoda e stava parlando con Ghiro della festa Total-black, dandogli alcune idee su come sistemare casa per la serata... Intanto Bianca e Serra rientrano dal repertamento e vanno a cercare Ghirelli per informarlo…
Bianca apre la porta della stanza di Lucia scorgendo qualcuno nel divano, e infatti stupita si trova davanti
Ghiro e Lucia…
B: Capitano……!! E’ tornata? –Si avvicina a Lucia per salutarla…
L: Sono solo di passaggio Bianca, tra meno di un’ora andrò via…. L’ho promesso al Cap. Ghirelli..
B: Bè dovrebbe riposare infatti…
O: Per l’appunto!!- Orlando entra in quel momento nella stanza sgranando gli occhi vedendo Lucia lì..
L: Tranquilli… tra un po’ vado via…
Bianca esce dall’ufficio seguita di Ghiro, mentre faceva cenno ad Orlando di stare con Lucia…
O: Ma dimmi un po’…. Quale parte di “assoluto riposo” non hai capito?
L: Ma cosa vuoi che mi faccia stare nel mio ufficio…. Non sto mica lavorando…
O: …quando ti metti una cosa in testa guarda…-scuotendo la testa..
L: Mi annoiavo… non sono abituata a stare ferma a casa: ho sistemato, ho stirato e ho preparato la cena…
non sapevo che altro fare… le ore non passavano…
O: Va bene dai… ormai sei qui…
L: …proprio non mi volete al Ris, vi state già abituando a Ghirelli…-sorride…
O: Ma và….. figurati se possiamo preferire Ghirelli a te..!!! –sorride anche lui..
Ghiro ritorna in ufficio da Lucia… indicandole l’orologio che ha al polso:
G: L’ora d’aria è finita cenerentola…. È ora di rientrare….!! – la guarda ridendo…
L: Agli ordini Capitano.... –sorride anche lei…
G: Orlà, torno subito eh…. Iniziate a sistemare i reperti in laboratorio… io riporto la detenuta in cella
– bisbiglia mentre lascia l’ufficio…
L: Ti ho sentito eh…..!!! – scuote la testa…
G: Dai tartaruga…. Ti aiuto io, se no facciamo notte…
L: …prendimi in giro, vedrai che ti combino alla festa…
G: Perdonami!! Ritiro qualsiasi cosa…
Escono dal Ris…certo un po’ a rilento… salgono in macchina e si dirigono verso l’appartamento..
Durante il tragitto parlano del più e del meno…ma Ghiro non vede l’ora di chiedere a Lucia di Orlando, e tra un argomento e l’altro, visto che lei non ne parla….lo fa lui…
G: Senti un po’…. Non ho potuto non notare che tu e Orlando siete molto…..non so come dire….. Più vicini?
L: …non capisco che vuoi dire…- fa la vaga… ma ha capito chiaramente..
G: Dai, non vorrai negare che qualcosa c’è…. Insomma non gli rivolgevi nemmeno la parola se non per lavoro e stamattina eri così serena, dolce… insomma io ti conosco, so quando sei a tuo agio…
L: …bè si, sono a mio agio con lui… credo di averlo sottovalutato inizialmente…. Ma questo non significa niente….
G: Non riesci ad ammettere a te stessa che stai bene con lui… -la guarda storto…
L: Può essere, ma sai che è molto più di questo… -abbassa lo sguardo..
Ghiro ferma la macchina davanti ad un parco giochi, scende e apre la portiera di Lucia porgendole la mano per
farla scendere…
 
PARCO GIOCHI ORE 14.30

G: Vieni… facciamo due passi… - In realtà Ghiro voleva parlare con lei..
Arrivano ad una panchina in legno al centro del parchetto e si siedono, Ghiro prende la mano di Lucia…
G: Senti… Io so quanto ti ha ferita perdere Alex, so quanto hai sofferto… io c’ero: c’ero quando eri lì
davanti a lui morente, c’ero quando stavi male e c’ero anche quando negavi a te stessa la paura che provavi…
Son sempre stato dalla tua parte…perché costi quel che costi io sarò con te… ma non posso permetterti
di buttare la tua vita all’aria…
L: Daniele… per favore.. – gli occhi di Lucia si fanno lucidi....
G: Lucia guardami: Io ti voglio bene, ed è mio dovere di amico dirti quando sbagli… e ora stai sbagliando
a negarti la possibilità di amare… Io ti conosco… so quanto Orlando ti sta accanto, e quanto tu ti senta bene
ora… lo so, puoi nascondere le tue emozioni al mondo intero ma non a me…- stringe di più la sua mano..
L: E’ che ho paura Daniele… ogni volta che sto bene… ogni volta che abbatto le difese succede qualcosa…
a me o a qualcuno che amo…
G: Ma Orlando non è Alex…!
L: Lo so…. ma se ad Orlando dovesse succedere qualcosa per colpa mia, io non mi rialzo più lo capisci?
–le lacrime iniziano a scenderle una dopo l'altra…
G: Lucia, tu vuoi che lui sia felice?
L: Certo che voglio che sia felice…
G: L’unica cosa che lo renderebbe felice è avere te accanto! – le asciuga le lacrime..
L: …ma lo capisci che potrebbe essere in pericolo con me accanto?
G: E tu lo capisci che a lui questo non importa…? Lucia, Orlando ti guarda in un modo particolare:
dolce, sincero, premuroso… Lui ti osserva e ti cerca in continuazione, si preoccupa per te e farebbe
di tutto per renderti felice…
L: Ma lui mi rende già felice… - quelle parole gli escono dalla bocca senza poterle controllare, si stupisce nel sentirle uscire dalla sua bocca: i suoi pensieri son diventati parole e realtà… anche Ghiro si stupisce di quella frase…
G: E allora vuoi perdere davvero la tua felicità…? –l’abbraccia stringendola a se- E’ così difficile trovare una persona che ci renda davvero felici Lucia…
L: …è così difficile…- sussurra anche lei…
G: Io non ti dico cosa devi fare, non sarebbe giusto… ma per una volta non c’è bisogno di usare la logica
e la ragione,… segui il tuo cuore..
Lucia sorride senza rispondere.. anche se in quel sorriso c’è molto più di una risposa…
G: Andiamo và… credo che per oggi ti ho sgridata abbastanza..- ride..
L: Credo proprio di si..- ride anche lei..
Si dirigono verso la macchina, Ghiro aiuta Lucia a salire e poi sale anche lui sistemandosi al posto di guida…
L: Grazie Daniele… - poggiandogli una mano sulla sua..
G: Figurati… per così poco… lo sai che ti voglio bene…
L: …ti voglio bene anch’io…!
Ghiro accompagna Lucia nell’appartamento accertandosi che si sia sistemata nel divano.. almeno è più tranquillo
e può rientrare al Ris dai suoi colleghi.. E' contento di aver parlato con Lucia...spera di averla convinta a fare
la cosa giusta per lei... lui sa cosa prova... la sua paura di perdere le persone care, è la stessa paura che ha anche
lui da quando è morta Flavia... è divantato molto protettivo anche nei confronti di Lucia... ma le cose che le ha
detto al parco.... le ha dette perchè la vede terribilmente combattuta... Orlando la rende felice, questo lo ha ammesso anche lei.... deve solo lasciarsi andare......
  CONTINUA....



PS: Ho deciso di pubblicare un altro capitolo stasera... domani probabilmente non avrò tempo..
Buona lettura e Buona Befana a tutti:)
Spero vi piaccia natuarlmente....

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Capitolo 19
*** Serata total black..Parte 1 ***


APPARTAMENTO DEL CAP. GHIRELLI ORE 9.00

Sabato mattina era arrivato: Lucia aveva promesso a Daniele che l’avrebbe aiutato nei preparativi della festa…
e così, dopo aver fatto colazione con Orlando era andata alla casa sulla spiaggia…
Nella casa del Cap. Ghirelli regnava il caos più assurdo… c’era di tutto ovunque…
Lucia non poté non sgranare gli occhi appena entrata…
L: Ghiro…..respira……!! Ora mi fai un grande favore…. Esci di qui…!
G: Ma scherzi?? Con tutto quello che dobbiamo fare….
L: Daniele è un ordine… vai via per favore… mi confondi…
G: ragiona non ce la farai mai….
L: Fidati di me…. lo sai che sono esperta di party..
G: Va bene, vado a comprare il tulle che mi hai chiesto di comprare ieri…
L: Bravo… stai fuori per un bel po’ eh…
Appena Ghiro esce Lucia tira un bel sospiro e inizia a sistemare:
Passa dei veli neri con le pailette sui muri per tutto il soggiorno…
Continua spostando leggermente i mobili e aggiungendo alcuni tappeti con tanti cuscini neri con strass… il Tulle sarebbe servito arrotolato per l’esterno… continua sistemando il tavolo-bar al centro della stanza… sistemando i bicchieri a piramide! Al soffitto attacca dei teli neri-argento e delle perline luminose…
Al ritorno di Ghiro due ore e mezza dopo è quasi tutto pronto…
Apre la porta e rimane a bocca aperta…
G: Tu sei ufficialmente un genio!! Corre e la prende in braccio….
L: Non farmi cadere eh… -ride…
G: Ottimo lavoro capitano….
L: Ti piace allora… là mancano gli alcolici che metteremo più tardi…
G: Perfetto!! Io ora mi occupo della musica….
L: Se porti giù l’attrezzatura la sistemiamo per bene…. Così prepariamo anche le casse…
G: Vado subito..
Sistemano la consolle, le casse e testano le luci… tutto perfetto… mancano solo alcune cose che comprerà Lucia
più tardi al Supermercato..
L: Ok…. Visto che abbiamo finito qui, io vado…
G: Ma come vai…. È presto forse riusciamo ad andare subito a comprare quello che manca..
L: Vuoi andare ora?
G: …si, così questo pomeriggio mi riposo…e tu hai tutto il tempo di sistemarti in pace e di stare con qualcuno……chiunque esso sia… visto che non lavora…..
L: immagino che ogni riferimento sia puramente casuale…
G: …..per l’appunto Capitano…!!
L: Quanto sei scemo…. Andiamo và…
Salgono in macchina e vanno a comprare le ultime cose, effettivamente finendo i preparativi di mattina
avrebbero avuto il tempo di riposarsi il pomeriggio…
Comprati alcuni alcolici e degli stuzzichini, li portano subito a casa di Ghiro…. Sistemano le bottiglie, danno
qualche altro ritocco e poi si buttano sul divano esausti…
L: Una parola…: Distrutta!
G: Due parole: Anch’io!! …aspettiamo Orlando e mangiamo insieme?
L: ….veramente non vedo l’ora di tornare all’appartamento… ho alcune cose da fare..
G: Va bene…. Aspetti Orlando o prendi la mia macchina?
L: No aspetto… sta arrivando…
Dieci minuti dopo Orlando arriva… e trova Ghiro e Lucia buttati sul divano addormentati con le teste appoggiate l’una sull’altro..
O: Che carini…. Fate tenerezza… - solleva la voce per svegliarli..
L: ….finalmente…. sono a pezzi… mi ha veramente sfruttata…
O: Immagino…!! Però sei stata brava…. È favoloso il salone…
L: Menomale…. Almeno le mie fatiche sono state ricompensate…- sorride….
O: Andiamo dai…lasciamolo dormire…
L: Si andiamo…aspetta che lo copro però… -prende un plaid e lo poggia su Ghiro…
Escono senza far troppo rumore…e rientrano a casa, erano già le due… avevano il tempo di pranzare…
riposare un po’ e poi si sarebbero dovuti preparare per la festa…
 


Erano ancora in macchina verso casa quando Orlando riceve una telefonata…
E’ turbato e un po’ seccato… e chiudendo la conversazione è visibilmente nervoso..
L: E’ successo qualcosa? – chiede preoccupata…
O: No…. Era il mio avvocato… Devo andare a Messina a firmare i documenti del divorzio…
L: Ah…… sei nervoso per questo..?
O: …No, sono alterato perché l’incontro era per Martedì, ma come al suo solito la mia ex moglie ha anticipato a oggi…
L: A oggi?? Come oggi?
O: Si… credimi non vorrei andarci, ma lei parte e non torna prima di tre mesi… e io non vedo l’ora di mettere quella firma…
L: Capisco… quindi stasera non sarai alla festa…
O: Credo proprio di no… mi dispiace…
L: Dispiace anche a me…
Rimangono in silenzio per tutto il resto del tragitto…
Scendono dalla macchina e mentre salivano Orlando blocca Lucia per un braccio…
O: Mi dispiace…. – con gli occhi tristi…
L: Non fa niente dai…. Certo mi dispiace… ma quel che devi fare Messina è più importante…
O: …credimi, è che non vedo l’ora di mettere fine a questa storia…
L: Lo so, davvero…non preoccuparti..…
Orlando annuisce guardando Lucia con tanto rimpianto… avrebbe voluto stare con lei alla festa quella sera…più di ogni altra cosa…
L: Andiamo dai…. Ti faccio un caffè così puoi partire subito…
O: Grazie… -ancora un po’ triste…
Orlando beve di corsa il caffè ed esce andando di corsa a prendere la macchina dopo aver lanciato un ultima occhiata triste a Lucia… che ricambia con un leggero sorriso…
 
APPARTAMENTO ORE 19.20
Lucia era pronta per uscire di casa.. Era molto bella quella sera.. indossava un tubino corto  di raso nero fasciato sul seno da tanti strass molto luminosi.. Una collana lunga di Swarovski che scendeva lungo il seno, abbinata al braccialetto e agli orecchini… i capelli legati a ciocche e fermati da tanti punti luce, sono una ciocca di capelli biondi le scendevano lungo il viso… Decoltè nere alte ai piedi, bolerino sulle spalle nude e pochette alla mano… era davvero perfetta…
Anche se qualcosa..... o meglio qualcuno le mancava.....

CASA SULLA SPIAGGIA... ORE 19.45
Dopo un quarto d’ora parcheggia davanti a casa di Ghiro…Scende dalla macchina sistemandosi il vestito,
 stava per entrare ma riceve un messaggio… “Segui le luci sulla spiaggia...O” Guarda verso la spiaggia ma non vede nessuno… a quel punto pensa che Orlando abbia sbagliato a scrivere…scende dall’auto e mentre sale i gradini i casa… vede tante piccole lucine sulla spiaggia… non troppo lontano da lei…sembrano candele...
Cerca di guardare ancora.. ma è buio e non riesce a vedere bene… un altro messaggio “Fidati di me….ti aspetto...O.” Leggendo quel messaggio un sorriso le compare in volto… riscende gli scalini e segue quelle luci….Arriva poco dopo all’ultima candela.. ma non c’è nessuno, si gira intorno ma niente..… poi scorge un'altra luce un po’ più lontana… si leva le scarpe, scende dalla passerella e cammina sulla sabbia…. Raggiungendo quell’ultima luce…
Non c’è nessuno…. Solo il rumore del mare… si gira per cercare di capire e lui e lì davanti a lei…. Bellissimo ed elegantissimo che le sorride in modo molto dolce…
L: ….che ci fai tu qui? - quasi le mancano le parole...
O: ..non potevo non esserci..- risponde senza smettere un attimo di guardarla...
L: Ma i documenti… l’avvocato?
O: “Aspetterà…. Mentre guidavo verso Messina ho capito che per una firma c’è tempo….. per te non voglio sprecarne neanche un minuto…e l’unica cosa che voglio e accompagnarti a questa festa…
L’unica cosa che voglio è essere l’uomo più invidiato della serata per avere al suo fianco la donna più bella….. più elegante e più speciale….”  –Gli occhi di Lucia si fanno lucidi mentre guardavano quell’uomo così sincero e così dolce….
L: “Io……. non vorrei nessun altro stasera con me” –la voce le trema…non si aspettava di vederlo lì e di sentire quelle parole…
Orlando si avvicina ancora di più a lei… prendendole le mani e stringendole dentro le sue… a pochi centimetri di distanza molte cose sembrano più semplici, più reali… a Lucia sparisce qualsiasi timore… ora non ha alcun dubbio… quell’uomo la rende felice, come non mai…
Orlando l’abbraccia….le accarezza i capelli…. Lucia fa un sorriso meraviglioso avvicinandosi al viso di Orlando, in quel momento i loro cuori battono allo stesso ritmo… i loro respiri si completano… lui le prende il viso tra le mani la guarda dritta negli occhi e la bacia… al contatto delle labbra entrambi hanno un sussulto… ormai sono completamenti abbandonati l’un l’altra il un lungo e passionale bacio… nessuno dei due riesce a staccarsi da quel momento… quasi  fosse l’ultimo respiro…
Lucia si sposta leggermente dalle sue labbra, poggiando il viso a quello di Orlando e stringendosi a lui…
L: Sei tornato da Messina….per me…- bisbiglia…
O: ...per te… e per me… non sopportavo l’idea di non stare con te stasera…
L: ..credimi…. mi hai resa davvero felice… -sorride…
O: Credimi…… tu mi rendi felice sempre…. In ogni istante… - sorride anche Orlando…
Lucia si avvicina al suo viso, poggiando nuovamente le sue labbra su quelle di Orlando, si baciano ancora….a lungo… sembra che il tempo si sia fermato lì… in quella spiaggia per loro…
L: Adesso dobbiamo andare…. Ghiro mi sta aspettando…
O: Va bene… un’ultima cosa….- fermando Lucia per un braccio.
L: Si?
O: …sei meravigliosamente bella questa sera… - la stringe al suo petto..
Lucia sorride un po’ imbarazzata, stringendosi anche lei al petto di Orlando..un ultimo sorriso, un bacio a fior di labbra e si incamminano insieme verso quella serata che era appena cominciata…nel migliore dei modi …….. e chissà come sarebbe andata a finire….
 

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Capitolo 20
*** Serata total-balck Parte 2 ***


CASA DEL CAP. GHIRELLI ORE 22.00

La festa era cominciata da un po’…
La squadra al completo aveva fatto il suo ingresso con i rispettivi accompagnatori,
Bianca era lì con un paio di amiche che si sono trovate subito a loro agio con i colleghi…
Ghiro aveva invitato altri amici, e li avevi presentati alla sua seconda famiglia…i suoi colleghi…
Milo e Giada avevano lasciato la bambina ai nonni, era abituata ad andare a letto presto…
Bart era arrivato con Eleonora, entrambi molto eleganti…. Molto carini..
Ghiro faceva avanti e indietro dal tavolo bar alla consolle, a Selvaggia… era arrivata un’ora prima e
aveva trovato quella bellissima festa per lei…era rimasta a bocca aperta… e Ghiro le corse incontro ad abbracciarla…
Lucia, Bianca ed Eleonora si divertivano in centro salone a ballare, ridere ed evitare le avance degli
amici di Ghiro…. Ci provavano in continuazione…
Dopo un po’ d’alcool in più anche i maschietti arrivarono in pista…
Bart, Emiliano, Ghiro ed Orlando sgambettavano poco elegantemente tra le donzelle del salone…
Certo non sono proprio dei brillanti ballerini, però facevano ridere e non poco…
Quando iniziarono tutti a ballare, Ghiro e Lucia si spostarono verso la consolle, accesero le luci colorate
spegnendo le luci in sala… un vero spettacolo…
Tutti si divertivano..
Ghiro invitò Selvaggia a ballare, Bart trascinò Eleonora nelle danze, Milo e Bianca ballavano divertiti a centro stanza…
Lucia si era spostata appena dalla pista per prendere un altro cocktail, seguita da Orlando…
O: ….uno anche per me capitano… -sorride..
L: Arriva….! Ma se stiamo bevendo entrambi….. chi guida dopo? – sorride guardando Orlando…
O: Direi……. Un tassista…. –scoppiando a ridere e facendo ridere anche Lucia..
O: …vieni un po’ fuori? –prendendole la mano…
L: Certo…
Escono sul terrazzo con i bicchieri ancora in mano…
L: …direi che siamo stati bravi nell’organizzare la festa…
O: Eccezionali direi….si divertono tutti…
L: ….facciamo un brindisi? –sollevando il bicchiere…
O: …ottima idea…!! Lo faccio io però…
L: A te l’onore…
O: “Agli amici….alle persone speciali…e ai nuovi inizi”
L:  …ai nuovi inizi allora… - sorride…
I bicchieri si toccano…. e i loro sguardi si incontrano… in un attimo i loro visi sono di nuovo vicini…
un ultimo sguardo intenso e la labbra si uniscono in un caldo e passionale bacio…
Orlando stringe Lucia tra le sue braccia…accarezzandole dolcemente il viso da prima, per passare ai capelli…
le piace sentirla tra le sue braccia… ascoltare il suo respiro e sentire il suo calore…
Quel momento così bello è interrotto dall’aprirsi della porta…era Ghiro… entrambi si spostano velocemente..
G: ….mi dispiace interrompere qualsiasi cosa abbia interrotto…- facendo l’occhiolino a Lucia- ma per questa ballo
ho bisogno di te…- riferendosi a Lucia..
Lucia annuisce, da un bacio a fior di labbra ad Orlando, e rientra dentro cercando Ghiro…
La musica parte… “bachata latino americana”…Ghiro si avvicina a Lucia porgendole la mano…lei sorride e stringe la mano del suo amico…
Iniziano a ballare… entrambi sanno ballare… da giovani aveva preso delle lezioni e si muovono molto bene.. Ghiro fa roteare Lucia da una parte all’altra e lei, si muove in modo così elegante e sensuale che tutti i presenti non possono che spostarsi ai lati del salone per ammirare la bellezza di quei movimenti…
Finita la musica parte un applauso… e i due un po’ imbarazzati si inchinano insieme… Orlando si avvina alla sua donna senza che nessuno si accorga e si avvicina al suo orecchio…
O: …sei stata meravigliosa… -sussurra…
L: ..grazie… ma anche il mio cavaliere è stato bravo…
O: …non l’ho guardato nemmeno! – sorride facendo sorridere anche Lucia..
La serata procede a meraviglia… fino alle tre e mezza circa… quando gli invitati iniziano ad andare via… Naturalmente Lucia e Orlando sono gli ultimi ad andarsene…
G: Lucia, tu non guidare eh… - sorride..
L: …ma dai… ho bevuto appena…
O: Certo, come no….. infatti guido io…
G: Ragazzi grazie… è stato tutto perfetto…. Lucia, ti devo un favore.. –ride…
L: Direi proprio di si… - ride anche lei- adesso però vai da Selvaggia…
G: Comandi…. – ride.. salutando gli amici…
 
 
Salgono in auto, pronti a tornare nell’ appartamento…
Lucia si leva le scarpe e si sistema in auto…
Orlando si sistema al posto di guida…
Durante il tragitto non parlano molto, solo qualche battuta sul tasso alcolico della serata..
Venti minuti dopo sono arrivati…Lucia si rimette le scarpe, scendono dall’auto e salgano verso l’appartamento…cercando di non fare troppo rumore…soprattutto con i tacchi di Lucia…
 
 
APPARTAMENTO ORE 4:10


Orlando apre la porta e accende la luce e facendo il cavaliere fa entrare prima Lucia… appena entrata si leva il cappotto… lasciando le spalle scoperte…
Orlando non può non guardarla… è sempre così bella, ma quella sera era veramente uno spettacolo…
Lucia si accorge dello sguardo di orlando.. si volta verso di lui..
L: …che c’è?
O: Niente…. Adoro guardarti… - risponde semplicemente..
Lei non risponde, lo guarda dritto negli occhi con uno sguardo un pò triste…quasi perso..
O: ehy… cosa c’è? –Avvicinandosi a lei prendendole la mano…
L: …io… non sopporterei se ti dovesse succedere qualcosa…- abbassando lo sguardo…
O: …perché mai dovrebbe succedermi qualcosa?
L: Perché sono io… è così pericoloso starmi accanto… io non riuscirei di nuovo..
Lucia viene interrotta dalla mano di Orlando che delicatamente si posa sulla sua bocca..
O: …io non sono Alex Lucia, hai dovuto sopportare qualcosa di molto doloroso… capisco la tua paura… ma sappi
che per me non avrebbe senso vivere se non sto accanto a te… dalla prima volta che ti ho vista, nel tuo ufficio,
non ho potuto fare a meno di pensarti…..ogni giorno sempre di più…. E l’unica casa che voglio è starti accanto…
io voglio te Lucia….
L: Io ho solo paura per te, non voglio soffrire di nuovo… non voglio perderti..
O: Non mi perderai….. non succederà Lucia…
Lucia non risponde, lo guarda dritto negli occhi…con uno sguardo così dolce….. Orlando non resiste.. si avvicina a lei, accingendole la vita. Lei posa le sue braccia sul petto di Orlando e in attimo le sue labbra sono catturate da quelle
di lui… non riesce a lasciare quelle labbra così morbide.. non riesce a non accarezzare quella pelle così liscia e così chiara..
O: Non mi perderai… sei tutto quello che desidero..- sussurra dolcemente all’orecchio di Lucia…
L: …mi hai riportato il sorriso dopo tanto tempo…
O: ….ed è solo l’inizio dell’infinito…- sorride, e attira ancora di più Lucia, baciandola nuovamente.. con tanto
trasporto e dolcezza…
Quel bacio, quei gesti avevano acceso una tale passione che senza accorgersi si ritrovano in camera da letto… Orlando con una dolcezza infinita accarezza Lucia, baciandole il collo e tornando alle sue labbra.. per poi sfiorarle
la pelle con le sue labbra e il suo respiro.. con delicatezza ed eleganza posa le sue mani sulla schiena di lei, facendo scivolare la zip del tubino e facendole scivolare lungo tutta la schiena… Lucia a quei contatti rabbrividisce, stinge ancora di più quell’uomo non lasciando un attimo le sue labbra… si sposta anche lei verso il collo di Orlando e verso il suo petto, la camicia era aperta ma restò indosso per poco ancora..a quei baci sul collo Orlando non può resistere… non può non sussultare a ogni contatto con Lucia… continuarono a cercarsi, ad ascoltarsi e a fare l’amore per ore… fino a quando non si addormentano entrambi sotto la luce dell’alba che filtrava nella camera da letto…
Per la prima volta insieme…
Per la prima volta completi…
Per la prima volta liberi di amarsi…
 
CONTINUA....

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Capitolo 21
*** Magici Risvegli... ***


APPARTAMENTO ORE 11.15

La luce del sole ormai alto sveglia Orlando… apre lentamente gli occhi e sente il profumo di Lucia,
addormentata accanto a lui,  stretta nel suo abbraccio… così serena, così bella….
Le si avvicina silenzioso e inizia a baciarla… sul viso, sulle labbra, sul collo….
Lei sorride, senza aprire gli occhi.. Orlando continua a baciarla e ad accarezzarla…
Finalmente apre gli occhi… ancora sorridente… ricevendo subito un bacio da Orlando..
O: Buongiorno bella addormentata…
L: Buongiorno… - stringendolo a se..
O: Dormito bene? -Lucia annuisce…
L: benissimo direi…
In quel momento squilla il telefono di Lucia… lei sbuffando si sposta da Orlando raggiungendo col braccio il comodino… era Ghiro… si siede nel letto e risponde…
L: ...capitano…
G: Ciao capitano…senti vi va un giro in barca?
L: …io avrei un po’ lo stomaco sotto sopra a dire il vero…
G: Te credo…. Con tutti i cocktail che abbiamo bevuto…
L: Già…penso anch’io… dai facciamo domenica prossima..
In quel momento Orlando si avvicina a Lucia baciandole la schiena semi coperta dal lenzuolo, per poi passare
al collo e al viso..
Lucia cominciava a balbettare e cercava di spostare Orlando con la mano, senza che Ghiro si accorgesse..
G: Ehy… che stai facendo?
L: Niente… ci sentiamo dopo ok?
G: …ok Capitano..a dopo....!
Ghiro chiude la chiamata scuotendo la testa, sorride perché aveva capito che cosa stava succedendo…finalmente…
Lucia intanto poggia il cellulare e tira una cuscinata a Orlando…
L: Il tuo secondo nome è discrezione eh…
O: ….vuoi la guerra.. –afferrandola per la vita e facendola scivolare verso di lui..
Orlando inizia a baciarla e a morderla dolcemente..
Lucia ride di gusto…
L: Tu sei pazzo del tutto….
O: …si… ma solo di te…
Continua a baciarla… non riesce a staccarsi da lei…
Lucia cede le armi e si arrende a quel momento di passione…
Riprendono a baciarsi, ad accarezzarsi e fare l’amore… in quel momento non esiste altro.. sono solo loro due..
uniti come non mai… i loro respiri, i loro corpi, i loro sguardi, le loro mani….
Per tutta la mattina rimasero lì a  cercarsi e a parlare…appena Lucia provava ad alzarsi dal letto Orlando
la ritirava giù… facendole il solletico, e iniziando a morderla per gioco mentre lei rideva cercando di liberarsi…
Lui si perdeva negli occhi felici di lei…
Lei si perdeva ascoltando il respiro di lui…
Entrambi assorti nei propri pensieri… l’uno appoggiata all’altra…
L: Orlando….
O:… Si… -accarezzandole i capelli…
L: …sono felice, felice di averti qui… - sorride, sollevando lo sguardo e incrociando quello di lui..
O: …non sai quanto lo sono io… ma per essere felice a me basta guardati Lucia…
L: ..lo so, i tuoi occhi parlano più di quanto pensi…
O: E vediamo…… cosa dicono ora i miei occhi?
L: …dicono che….sei felice…?
O: …sbagliato! Dicono che sono l’uomo più fortunato del mondo ad essermi risvegliato con te al mio fianco stamattina… e dicono anche che sperano sia la prima mattina di tutta la vita…
L: …però quanto parlano i tuoi occhi… sono proprio molto dolci – ride…
O: Vieni qui…- stringendola ancora di più al suo petto..
L: ….credi che dovremo alzarci?
O: Nooo…. E perché mai… si sta così bene qui…
L: Hai proprio ragione…
O: Però stasera non prendere impegni però, ne hai già con me…ti porto a cena fuori..
L: …va bene certo…. E dove?
O: Non te lo dirò Capitano… aspetterai a stasera…
L: Ma come stasera? ….un piccolo anticipo…
O: Nessun anticipo...sarà una sorpresa…
L: Va bene mi arrendo…. Aspetterò la sorpresa…- sorride..
O: Brava… -sorride anche lui..
 
 
APPARTAMENTO CAP. GHIRELLI ORE 18.40

Orlando arriva a casa di Ghiro, gli servivano dei vestiti per la serata con Lucia..
Entra, poggia le chiavi sul tavolino e si dirige verso la sua camera…
Un disordinato Cap. Ghirelli gli si fionda davanti impedendogli di entrare nella stanza…
O: Ghiro…
G: Tenente…..allora… riposato bene? – con tono malizioso..
O: Si grazie…. Ho riposato bene, sono venuto a prendere dei vestiti…
G: E dimmi….Lucia?
O: Lucia è nell’appartamento… stava riposando credo..
G: Credi……
O: Si..credo..
G: Ma a chi vuoi darla a bere giovanotto……allora…..è come penso?
O: …sinceramente non so a cosa stai pensando..
G: Oh andiamo… vi ho visti ieri sera, eravate così vicini tu e Lucia…dimmi dai…
O: Non ti dirò niente Capitano…
G: Fai il duro?  Va bene….. mi arrendo..
O: Bravo Capitano…
Orlando prende un bel vestito dall’armadio, sotto lo sguardo divertito di Ghiro…
Continuava a guardarlo sorridente…
O: Si può sapere che hai da ridere?
G: ….solo una cosa! La prossima volta che fai il misterioso e il duro nascondendomi le cose, assicurati
di non avere un succhiotto nel collo….
O: Ma cosa…. Dove…. –toccandosi il collo…
G: Hai capito il super capitano…-ridendo, esce dalla stanza andando verso il salotto, prende il cellulare e inizia a scrivere un messaggio a Lucia: “…..Sherlock, la prossima volta che cerchi di nascondere qualcosa al tuo amico,
vedi di nascondere anche gli evidenti succhiotti sul collo del nostro tenente Serra…..Proprio super Capitano
in tutto eh…baciiiii”

Lucia stava per andare a fare una doccia quando sente vibrare il cellulare… lo prende e legge il messaggio…
Le scappa un sorriso, pensando a quello che Orlando stava passando in quel momento con Ghiro.. risponde al messaggio: “ Capitano…. Dovresti conoscermi, se mi chiamate Super Capitano un motivo ci sarà…. Comunque,
ho solo seguito alcuni consigli del mio migliore amico….spero sarà felice per me..”

Orlando intanto era già uscito, lasciando Ghiro ancora sorridente con il cellulare in mano…arriva la risposta
di Lucia, sorride e scuote la testa… risponde: “ Il tuo amico non può essere più felice di così….. sia per il
tenente che soprattutto per il Super Capitano… che si merita tutta la felicità di questo mondo…. Finalmente
hai preso la strada giusta.. sempre meglio seguire il cuore amica mia… il tuo tenente starà arrivando… mi raccomando che non ti sciupi troppo…ah e complimenti ai consigli del tuo amico….eccezionali direi...
Ti voglio bene”  
Invia il messaggio sorridente, felice per i suoi due amici….
Lucia riceve il messaggio e risponde: “ Il mio amico è eccezionale….  Ti voglio bene Capitano”
Lucia posa il cellulare sul letto, sollevata  nell’avere l’approvazione  del suo amico Daniele, si spoglia lentamente
ed entra a farsi una doccia calda….
Circa venti minuti dopo anche Orlando rientra.. trovando Lucia in accappatoio…
O: Eccomi… ho fatto il prima possibile…
L: Tranquillo… come vedi non sono pronta- sorride…
O: …il cap. Ghirelli ci ha sgamati eh…
L: Lo so, non ha perso tempo a scrivermi un messaggio…. Comunque sono contenta…
O: Di cosa…? –avvicinandosi a lei…
L: Che Ghiro sappia di noi…. Sai è il mio migliore amico e voglio che partecipi alla mia felicità..
O: …capitano…. Mi stupisci in continuazione… - stampandole un delicato bacio sulle labbra..
L: …lo so tenente… -
Lucia sorride ricambiando il bacio per poi dirigersi rapidamente verso la camera da letto…
Li attendeva il loro primo appuntamento ufficiale…..e dovevano prepararsi….
continua...

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Capitolo 22
*** Il primo appuntamento... ***


Alle 8 in punto erano entrambi pronti…
Lucia esce dalla sua stanza in un abito corto color smeraldo mono spalla… cintura larga di raso nero sotto il seno, decolté spuntante nere e borsetta alla mano… capelli sbarazzini e vari accessori indosso… Orlando, molto carino anche lui in camicia e pantaloni scuri era già pronto in salotto ad aspettarla…
L: Sono pronta… puntualissima… - esce sorridente verso il salotto..
Orlando si alza in piedi guardandola con occhi attenti, le afferra la mano e le fa fare una giravolta per osservarla bene…
O: Sei un incanto questa sera… - stampandole un bacio sulle labbra..
L: Grazie… a dire il vero non sapevo cosa indossare… ma credo di aver fatto la scelta giusta..- notando lo sguardo
di Orlando..
O: Scelta perfetta direi… - facendole uno sguardo malizioso..
Arrivano quindici minuti più tardi in un ristorante al centro di Roma… il tavolo prenotato era il più bello del locale, era su un terrazzino e dava direttamente a Piazza di Spagna illuminata…
L: E’ bellissimo qui… - guardandosi attorno e accomodandosi al suo posto…
O: Sono contento che ti piaccia…- sorride, afferrando la mano di Lucia..
La cena prosegue nel migliore dei modi: ridono, scherzano e si scambiano teneri sguardi e carezze…
Orlando aveva pensato a tutto: le luci soffuse, la rosa rossa sul posto di Lucia, la vista su Piazza di Spagna, e persino il menù a base di pesce… era tutto perfetto…
Appena finito di cenare, Orlando fa strada a Lucia porgendole la mano…
O: Ti va di fare una passeggiata?
L: Si certo… - sorridente…
Si dirigono insieme in Piazza di Spagna, salgono insieme gli scalini, salendo nel punto più alto dove si può vedere tutta Via Condotti illuminata…
L: Adoro questo posto…- guardando con lo sguardo perso….
O: Lo so che lo adori….. io adoro te invece… - abbracciandola da dietro…
L: ….se solo penso a pochi mesi fa sembra impossibile essere qui ora… con te…
O: …sembra assurdo anche a me… ma sei qui, anche se a volte mi sembra un sogno…
L: Orlando…. – voltandosi verso di lui…
O: Si… -guardandola dritta negli occhi con lo sguardo dolce…
L: Da quando ho iniziato a fidarmi di te la mia vita è migliore… sono felice dopo tanto tempo… forse come mai lo
sono stata.  Mi sento serena, protetta e rispettata…. Non smetterò mai di ringraziarti per avermi riportato il sorriso… credimi…
O: Lucia, tu non devi ringraziarmi….. per me starti vicino è sempre stata la cosa più naturale del mondo… il solo guardarti, sentire il tuo respiro o vedere il tuo sorriso mi rende felice… e averti con me mi riempie il cuore di gioia…
Gli occhi di Lucia brillavano ancora di più sotto le luci in quella Piazza…. Si avvicina ad Orlando, alle sue labbra
e dopo aver sfoderato uno dei suoi sorridi migliori e più dolci lo bacia… rimangono a lungo immobili a baciarsi e
a sentire entrambi quel turbinio di emozioni…per staccarsi poco dopo e restare in silenzio a guardarsi…
O: Andiamo in un posto che ti piace... – prendendole la mano…
L: E dove…? – incuriosita…
O: Ti va di pattinare? – sorride…
L: A me va sempre di pattinare…. Ma……tu non sai pattinare!!
O: E che problema c’è…. Mi aiuti Capitano.. –sorride accingendole la vita e scendendo insieme verso la macchina…
Arrivano alla pista di pattinaggio che sono le 23.15… la pista purtroppo è chiusa…
O: Oh no……. Chiuso…- facendo la faccia triste…
L: ….saltiamo no? –sorride…
O: Ma come saltiamo? E poi come facciamo a prendere i pattini…..scassiniamo? –sorride…
L: …non lo so, dai….. un modo lo troviamo…
O: Quindi non stai scherzando…! – mentre la vede uscire dalla macchina…
L: Direi di no… - sorride…
Lucia si tolse le scarpe….aveva seriamente intenzione di saltare il cancello…quando un uomo si avvicina a loro…
- Prego? – con tono serio…
L: Carabinieri…. Dovremo entrare a dare un occhiata…
- Carabinieri? Vestiti così…? – chiede perplesso..
O: Ecco qua il mio tesserino… - mostrando il tesserino che era in macchina..
L: Io non ce l’ho… ma sono il Cap. Lucia Brancato dei Ris…
- oh accidenti… non l’avevo mica riconosciuta… ma prego Capitano…
L: Ma ci conosciamo?
- No, la vedo sempre in Tv….sa le interviste…
L: Certo… capisco… allora possiamo entrare?
-Certo, prego… fate con calma…
O: Avremo bisogno delle chiavi…
- Eccole… io aspetto qui fuori…
L: Perfetto!! Grazie tante…
Si dirigono insieme verso la pista… indossano i pattini e accendono le luci in pista..
Iniziano a pattinare, o meglio Lucia pattina…… Orlando a ogni semi passo rischia di rompersi l’osso del collo….
Lucia prova ad insegnarli come mettere i piedi, ma sembra veramente un pezzo di legno…
Mentre Lucia volteggia leggiadra da una parte all’altra della pista…Orlando si lancia, prova a fare un volteggio….
Mal riuscito naturalmente…. Finisce nella traiettoria di Lucia...è  troppo tardi per evitarlo:  Orlando finisce
addosso a Lucia cadendo entrambi l’uno sopra l’altra al centro della pista… si guardano e scoppiano in una sana e rumorosa risata…
L: Mi hai investita ti rendi conto…? –ride…
O: ...perdonami… io non so nemmeno cos’è successo.. –ride anche lui
Rimangono entrambi a terra sul ghiaccio, dalle risate non riescono ad alzarsi…
Orlando nel vederla ridere così si sente al settimo cielo, anche se gli dispiace averla investita…
Lucia si sta divertendo come da tento non faceva… quell’uomo la fa ridere sempre…
Orlando si avvicina a lei per spostarle un ciuffo di capelli dal viso…e rimane immobile a guardarla…ad ammirarla..
L: Che c’è….. – Lucia nota lo sguardo di Orlando…
O: C’è che……..ti amo…. – dice guardandola dritta negli occhi con uno sguardo estremamente dolce…
Lucia è stupita… quasi le si ferma il respiro… guarda Orlando immobile, sente tante emozioni dentro de lei… stupore, felicità… è tutto un mix…poi assume un espressione mai vista e si avvicina al viso di Orlando…
L: Ti amo anch’io…. –sussurra dolcemente…
Orlando l’afferra… e la bacia in modo dolce e passionale, talmente passionale che finisce per ricadere sopra Lucia, che naturalmente ricomincia a ridere…
L: Ma allora lo fai apposta...
O: ...sono proprio imbranato sul ghiaccio… - sorride..
L: …imparerai, fidati….. hai un eccezionale insegnante…
O: ….e sexy direi… -facendole uno sguardo malizioso..
L: Scemo… dai… tirati su, per oggi la lezione è finita…prima che mi fratturi qualcosa…
O: Aspettami però….- urla vedendo Lucia scivolare dolcemente..
L: dai…. Ti do un passaggio…- afferrandolo per le mani e trascinandolo verso l’uscita della pista..
Rientrano a casa mezz’ora dopo… entrambi ridono per le scale ricordando le cadute della serata…
L: Sono stata benissimo stasera… - avvicinandosi a lui, portando le braccia intorno al collo di Orlando…
Orlando non risponde.. le sorride, la prende per la vita e inizia a baciarla… sulla bocca, sul mento, sul collo e di nuovo sulla bocca… la prende il braccio, perdendosi a guardarla sorridere e la poggia sul letto… Lucia sbottona elegantemente la camicia di orlando baciandolo sul collo e sul petto mentre lui con dolcezza le sfila il vestito…
O: Ti amo… - le sussurra all’orecchio…
L: Ti amo….- risponde con un filo di voce..  tornando alle sue labbra…
Le loro mani unite…
Le loro bocche che si cercano…
I loro respiri all’unisono…
E i loro corpi che diventano uno solo…
Una notte magica….
Una notte silenziosa…
Una notte d’amore…
L’amore quello vero....
 
CONTINUA....

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Capitolo 23
*** Ho bisogno di te... ***


 
 
Il Lunedì mattina arriva in fretta…
Lucia si sveglia per prima spegnendo la sveglia sul comodino…
Si volta dopo aver strizzato un paio di volte gli occhi, toccando con la mano l’altra estremità del letto…
Orlando si girava e si allungava disperato per il trauma della sveglia..
L: Buongiorno… -avvicinandosi a lui e stampandogli un bacio sulle labbra..
O: Buongiorno splendida creatura… -dandole qualche altro bacio sul collo..
Lucia si alza dal letto, rimanendo un po’ seduta, prende il cellulare per controllare le chiamate e poi
si alza dirigendosi verso il bagno…
O:Ehy… dove scappi?
L: A fare la doccia…….-urla dal bagno…
O: Ma come…… da sola? – urla anche lui…
L: …si tenente.. da sola perché è già tardi!
Orlando facendo l’offeso si avvicina alla doccia, apre lo sportello e guarda Lucia..
O: Mi devi una doccia insieme… - tenendo il broncio..
L: Agli ordini… stasera però… - chiudendo lo sportello della doccia…
Orlando sorride e scuote la testa dirigendosi verso la cucina per preparare i caffè…
Dopo quaranta minuti sono pronti entrambi… Lucia esce per prima, Orlando sarebbe arrivato al Ris un quarto
d’ora dopo di lei, volevano tenere la loro relazione nascosta per un po’, lei è il capitano… deve prima pensare alla
sua squadra..
 
R.i.s. Ore 8.15
Il Capitano Brancato arriva al Ris, trovando Bart e Bianca alla macchinetta del caffè, entra anche lei velocemente per salutarli..
B/B: Buongiorno!
L: Buongiorno ragazzi…- sorride, ed esce di corsa per raggiungere la sua stanza…
B: Oggi la Brancato è particolarmente bella… - voltandosi verso Bianca per cercare approvazione..
B: Stavo pensando la stessa cosa…
Lucia intanto si era sistemata nella sua stanza, aveva letto vari messaggi sulla sua scrivania e aveva già fatto un paio di telefonate…quando arriva Ghiro nel suo ufficio…
G: Ehy Capitano!
L: Ciao Capitano… la settimana comincia bene, ero al telefono con la territoriale, una rapina al centro Commerciale… quattro morti e tre feriti…
G: Cominciamo bene…. – sollevando gli occhi al cielo..
L: Ci vai tu..? – chiede guardandolo…
G: Certo… a te lascio la riunione con Rambaudi..- ridendo…
L: Come sei carino e premuroso… -risponde al sorriso..
G: Prendo Bart e Orlando ok?
L: Si si… tranquillo…
G: Ah Lucia…… -mentre usciva dal suo ufficio…
L: Si?
G: Tranquilla…… non te lo sciupo… -riferendosi a Serra facendo l’occhiolino a Lucia..
L: Quanto sei scemo…- scuotendo la testa e ridendo…
 
 
BANCA DI ROMA- VIALE ALDO MORO
I tre arrivano alla Banca..
E’ ancora transennata, c’è molta confusione e lo scenario che si presenta non è certo rassicurante…
Un cadavere fuori all’ingresso, un altro dietro gli sportelli, uno al centro della banca e l’altro all’interno del
cavou- il direttore.
Iniziano a repertare cercando di capire la dinamica dei fatti.. mentre la territoriale interroga i presenti.
Dopo ore di reperta menti, acquisiti i nastri delle telecamere ritornano al R.i.s.
 
 
R.i.s – Ore 14.15
Rientrati al Ris, Orlando sotto ordine di Ghiro, si dirige insieme a Bart in laboratorio per iniziare i prime
esami, Ghiro intanto raggiunge Lucia per informarla della rapina..
G: Allora Lucia.. dalle varie testimonianze e ricostruzioni i rapinatori dovevano essere quattro, erano armati e sono entrati incappucciati dal retro,… si sono avvicinati alle casse e hanno puntato la pistola alla cassiera che presa dal panico ha dato dall’allarme, hanno prima sparato lei, poi una donna che si trovava allo sportello automatico, il direttore all’interno del cavou e all’uscita una guardia..
L: ..se è entrato dal retro in una porta blindata qualcuno gli ha aperti… abbiamo le registrazioni video?
G: Ci stanno portando tutto i colleghi della territoriale..
L: Va bene allora cominciamo dagli elementi raccolti nella scena del crimine e poi analizziamo i video..
G: Si, gli altri stanno già controllando..
L: D’accordo… tienimi aggiornata allora…
G: Ok… senti ma….. quando dovete lasciarlo l’appartamento?
L: Oggi….al più tardi domani… è già tutto quasi pronto…
G: ….hai bisogno di aiuto per portare le cose a casa..?
L: A dire il vero si… se andiamo in due macchine facciamo un solo viaggio…
G: Bene allora ci spostiamo un oretta… senti e Orlando?
L: …cosa?
G: Cioè….. in che situazione siete…- chiede curioso..
L: Sai non abbiamo ancora parlato di cosa accadrà una volta lasciato l’appartamento..
G: ..bè mi sa che dovrete parlarne…
L: Già… penso anch’io..- sorride..
Prima di spostarsi all’appartamento, Lucia va a chiamare Orlando per dirgli che sarebbe andata con Ghiro a liberare l’appartamento…
L: Serra… vieni un attimo..- entrando in laboratorio dove c’era anche Bart..
O: Si arrivo…
Orlando entra nell’ufficio di Lucia, raggiungendola nel divano e chiudendosi le porte alle spalle..
O: Ehy… dimmi… - con un tono molto dolce..
L: ..ti volevo avvisare che sto per andare con Ghiro all’appartamento, per liberarlo…
O: Dobbiamo proprio? – chiede triste..
L: Si… dobbiamo… mi dispiace..
O: Va bè… mi mancherà non averti in giro per casa… ma questo non cambia niente tra di noi..
L: No…. Certo che no… - afferrandogli una mano..
O: Mi mancherà non trovarti al mio fianco la mattina…tutta scompigliata… ma bellissima…
L: Scemo… adesso vai.. si potrebbero insospettire…
O: va bene… scappo che questa vicinanza è pericolosa, ti amo Capitano… - sussurrandolo..
L: Ti amo tenente.. – accarezzandogli la  mano..
 
 
Mentre portava via le cose dall’appartamento, Lucia non faceva altro che pensare a quanto gli sarebbe mancato Orlando…
Svegliarsi con lui, sentire le sue braccia attorno a lei durante la notte, la sua risata, i suoi baci…
Certo avrebbero continuato ad amarsi ma non era la stessa cosa… più ci pensava e più si intristiva..
Aiutata da Daniele portano tutto a casa di Lucia, la sera Orlando avrebbe portato via le sue cose, non c’era tempo per andare anche alla casa sulla spiaggia…
 
Ris Ore 19.00
La giornata era quasi finita…
Il caso della Banca iniziava a dare qualche risultato, anche se volevano prima visionare i filmati per poter capire la dinamica della rapina.
Emiliano e Bianca lasciano insieme al Ris, quella sera l’avrebbero passata insieme, Giada era in montagna per un paio di giorni dalla nonna...
Bart scappa di corsa da Eleonora, lo stava aspettando nei parcheggi sotto il Ris…
Ghiro invece aveva una serata romantica con la sua Selvaggia… sarebbero andati a mangiare fuori..
Lucia scende dal Ris da sola, Orlando come da accordi era uscito dieci minuti prima di lei, il suo cellulare squilla “Capitano….. mi manchi”. Lucia legge il messaggio e sorride “mi manchi anche tu”e lo invia ad Orlando…


Arriva sotto casa sua, parcheggia e sale di corsa.. ma si blocca nel suo pianerottolo: Orlando era davanti a lei con due pizze in mano.
L: Non ci credo… - sorridendo..
O: Credici! – sorride anche lui..
Lucia gli da un tenero bacio sulle labbra e apre la porta di casa, c’era un po’ di caos: scatoloni, buste e vestiti sul divano..
Si accomodano in cucina e iniziano a mangiare. La cena prosegue tranquilla, ma nessuno dei due lo è… sono un po’ dispiaciuti per aver dovuto lasciare l’appartamento, entrambi stanno bene, si sentono sereni e completi stando l’uno accanto all’altro…
Si spostano nel divano con del vino in mano.. Lucia nota lo sguardo triste di Orlando..
L: Che cosa c’è? – chiede sussurrando..
O: Ma niente.. è che stavo così bene con te… -sussurra anche lui- ma non pensiamoci… in ogni caso l’importante è averti accanto…
L: Senti…. Io….. volevo chiederti una cosa…
O: Si… dimmi..- prendendole la mano…
L: Io… io ho bisogno di te, mi piace svegliarmi affianco a te, sentirti afferrarmi durante la notte, sentire il tuo respiro sul mio collo…. insomma… perché non dovremo continuare a vivere insieme….qui!
O: …mi… mi stai chiedendo se voglio vivere qui con te?
L: ..Si, ti sto chiedendo di rimanere qui…. se vuoi…
O: Lucia… l’unica cosa che voglio sei tu… e non potevi chiedermi niente che mi rendesse più felice.. credimi..
L: allora…. È un si? – sorride…
O: E’ un assolutamente si!!- con la faccia stupita...
Lucia sorride nel vedere la reazione di orlando, che intanto le aveva preso il bicchiere di vino dalle mani e si era avvicinato a lei per baciarla…
O: Capitano…. – sussurra all’orecchio..
L: Si…
O: …prima o poi mi farai impazzire…- continua a bisbigliare..
Lucia ride, voltandosi per baciarlo..
Si baciano con passione mentre si cercano e si levano i vestiti di dosso..
A ogni carezza Lucia ha un brivido, un brivido di piacere, le mani di Orlando le scorrono sulla schiena, sulle spalle,
sul collo… le sue labbra passano dal viso al collo e alla labbra…
Orlando ha un sussulto nel sentire il respiro e le labbra di Lucia sul suo viso e sulle sue labbra..
Una nuova notte insieme, consapevoli questa volta che sarà solo la prima di tutte le notti passate insieme… 

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Capitolo 24
*** ...misteri irrisolti! ***


 
La luce del giorno filtrava dalla finestra, e il suono della pioggia fece svegliare Orlando.
Lucia era ancora  addormentata serena tra le sue braccia, Orlando si piega appena verso di lei e la bacia delicatamente per farla svegliare..
O: …principessa, che fai… non vuoi svegliarti? – continuando a baciarla…
L: No… è già mattina….- con la voce ancora assonnata, non riuscendo ad aprire bene gli occhi..
O: Eh si… è già mattina….- la stringe ancora di più cercando le sue labbra..
Lucia si volta e lo bacia.. stringendosi ancora di più a lui, quel momento così romantico è interrotto però dallo squillo del cellulare di Lucia…
O: Noooo… ma chi rompe a quest’ora… - sbuffando…
L: Si Daniele…- rispondendo alla chiamata di Ghiro..- va bene… non tardo tranquillo..
O: Che succede? – chiede non capendo la conversazione..
L: Non lo so, mi ha solo detto che doveva farmi vedere il video della rapina… ha trovato qualcosa di interessante..
O: ne deduco…… al Ris di corsa giusto?
L: Giustissimo amore… -stampandogli un bacio sulle labbra, correndo di corsa a farsi la doccia..
Amore… a quelle parole Orlando era rimasto un po’ basito.. non l’aveva mai chiamato così, però si vedeva quanta spontaneità aveva usato Lucia nel chiamarlo così..
Sorridente si alza dal letto e si prepara..


RIS ORE 7.45

Ghiro e Bart si trovavano nell’ufficio di Lucia, stavano guardando il video a rallentatore..
Lucia entra nella stanza sorridente..
L: Buongiorno ragazzi…
G: Ciao Capitano, stiamo guardando il filmato…
B: Si, e ti abbiamo chiamato perché abbiamo trovato un testimone…
G: o un complice!
L: ..di che parlate..
B: Ecco, guarda questo fotogramma.. si vede chiaramente una persona nella porta a vetri..
L: Una donna…-replica, attenta…
G: Si… ma non si vede malissimo..
L: Non possiamo fare qualcosa per sistemare le immagini..?
G: Si, sto ultimando alcune modifiche ad un software..
L: Bene.. speriamo funzioni..
G: Ehy!! Un mio software funziona sempre….- sorride..
L: Perdonami genio informatico… non intendevo sminuirti.. –
Sorridendo e scuotendo la testa esce dal suo ufficio lasciando Ghiro e Bart a lavoro, e si dirige in laboratorio, Bianca ed Emiliano analizzavano le impronte raccolte nella banca..
L: Ci sono novità ragazzi?
E: Poche a dire il vero.. non abbiamo tracce organiche da poter passare sul database, abbiamo i bossoli però..
B: Si… sono in decompressione, appena finito li esaminiamo capitano..
L: Bè  non è molto… Aspettiamo i risultati sui bossoli! Un'altra cosa, avete trovato impronte nella porta a vetri sul retro?
E: ..no capitano, nessun’impronta!
L: Va bene, tenetemi aggiornata! –esce, dal laboratorio andando verso la sala ispezioni; Orlando stava esaminando le tracce di pneumatici lasciate sull’asfalto di fronte alla banca..
L: Ehy… come và? –sorride, avvinandosi a lui…
O: Eccoti bellezza… insomma, non va granché bene..- chino sul tavolo da lavoro..
L: ..che c’è che non va?
O: Troppi pneumatici lasciano questi segni… sono di un Suv…
L: Che vuoi che sia…. È solo pieno di Suv a Roma…
O: ..Provo a cercare qualcos’altro dai…- poggiandole una mano sul braccio..
L: D’accordo… fammi sapere se ci sono novità… -votandosi per uscire dalla stanza..
Orlando l’afferra per il braccio facendola voltare, controllando che non ci sia nessuno intorno..
O: …pranziamo assieme? –facendole l’occhiolino…
L: …volentieri tenente.. – dandogli un piccolo bacio sulle labbra..
 
All’una in punto Lucia esce dal Ris.. seguita dopo un quarto d’ora da Orlando..
Si ritrovano poco dopo in un ristorante non lontano dal Ris, Lucia era in macchina ad aspettarlo parcheggiata… quando Orlando arriva bussando contro il finestrino..
O: …mi scusi splendida creatura… mi farebbe l’onore di scendere con me?
L: …. Mi dispiace, sto aspettando una persona..
O: oh ma dai…. Stavo facendo il galante… -mentre apriva la portiera..
L: …perdonami ma non ho resistito.. – ridendo..
Orlando l’accinge a se ed entrano insieme al ristorante.. sedendosi in uno dei pochi tavolini vuoti…
Dopo aver mangiato, si fermano per un caffè prima di rientrare a lavoro, in quel momento il cellulare di Lucia squilla…
L: Dimmi Ghiro…
G: Dove sei? …ti devo parlare!
L: Stavo pranzando, ma sto per rientrare…
G: Ok, ti aspetto allora..
L: E’ successo qualcosa..? – chiede perplessa..
G: ..no tranquilla, ti spiego quando arrivi…
L: Ok! –
O: Tutto bene?
L: Si… però dobbiamo rientrare al Ris.. –con il viso triste..
O: Si però prima… - non finisce la frase che si lancia sulle labbra di Lucia tenendola ben stretta..
L: Ehy……ti sono mancata così tanto… -sussurra..
O: ..mi manchi sempre Capitano! – riprendendo a baciarla…
L: Mi dispiace dovermi separare da te… ma dobbiamo proprio andare…
O: …va bene, inizia ad andare… io arriverò più tardi…
L: A dopo allora.. –stampandogli un ultimo bacio sulle labbra…
 

 RIS ORE 14.15

Ghiro andava avanti e indietro nell’ufficio di Lucia, seguito da Bart…
G: Io non so che pensare…. – continuando a camminare in quell’ufficio..
B: Ghiro ma pensi sia lei? – chiede perplesso…
G: No!! Ma scherzi….. anche se, se non è lei……chi diavolo è?
B: ….bella domanda! Meglio aspettare Lucia però…
G: Si si… aspettiamola…
B: Ghiro però smettila di andare avanti e indietro! Mi metti ansia… come se non bastasse il video…
G: …si hai ragione, ma sono nervoso…
In quel momento, mentre Ghiro e Bart continuavano a ingrandire i fotogrammi del video arriva Lucia…apre la parta del suo ufficio poggiando la borsa..
L: Ciao ragazzi… - sorride ai due nella sua stanza..che rispondono al saluto..
G: Lucia… ok sei arrivata… devi vedere  il video..
B: Io vado eh… - uscendo chiudendosi la porta alle spalle, lasciando i due capitani da soli..
Ghirelli preme invio: 4 persone incappucciate entrano dal retro della banca, uno va immediatamente alle casse, uno si occupa degli ostaggi, un altro sorveglia l’ingresso e l’ultimo tiene il direttore sotto tiro…
L: …bè non vedo nulla di nuovo, sono stati aiutati…. Questo è chiaro!
G: Ingrandisco i fotogrammi… guarda la porta a vetri dopo aver adattato il software..
L: Ma cosa…? – guarda shoccata l’immagine…
G: ….io non so cosa dire!
L: Ghiro.. mah…. – Lucia ha gli occhi sgranati fissi sull’immagine..
G: Te lo devo chiedereLucia… sei tu? – chiede bisbigliando a testa bassa..
L: Ma scherzi… a parte che io ero qui… ma poi non ho i capelli così… così…
G: Lucia, cazzo è identica a te… - indicando la foto sul video..
L: Trovala Ghiro… io…. ti prego trovala…- con la voce strozzata..
G: Tu sai chi è? – chiede serio…
L: …. non voglio pensarci o parlarne prima di avere delle prove…- dice con le lacrime agli occhi…
G: Come vuoi… esamino ancora il video…
L:..fatti aiutare da Orlando…- dice in un filo di voce senza sollevare gli occhi..
G: Ok… vado!
Lucia era sconvolta, fissava il fermo immagine in quel monitor: quella giovane donna così identica a lei, i capelli solo più lunghi e lisci… ma per il resto due gocce d’acqua…
“..non può essere lei….. non può.. Non devo pensarci, devo restare lucida” i pensieri continuavano a rimbombarle in testa…
Andava avanti e indietro… cercava di ricordare il passato, cercava di capire… di ragionare…
Il bussare alla porta interrompe i suoi pensieri…era Orlando:
O: Ehy… Ghiro mi ha detto… ma cosa succede?
L: Non lo so….. guardala… sembro davvero io.. –indicando il monitor tenendo la testa bassa..
O: …ci sarà una spiegazione… e tu sai qual è… no? – le chiede con tono deciso ma dolce..
L: Non lo so ancora... non sono sicura… - dice con tono secco..
O: Come preferisci Lucia… noi stiamo facendo il possibile per trovare dell’altro..
L: D’accordo… tenetemi informata.. io più tardi vado in quella Banca…
O: Si, se ci sono novità ti chiamo…
L: Va bene…a dopo.. – sorride leggermente… ma è scossa..
 
Si sposta in laboratorio di Bart che intanto era ritornato dalla Banca per verificare la parte esterna della vetrata..
L:Allora,  Trovato qualcosa  nella vetrata?
B: Si… ho trovato una mezza impronta digitale…
L: …proviamo a ricostruirla dai.! Non c’era altro?
B: No mi spiace… nessun capello o traccia organica..
L: va bene… speriamo ci sia d’aiuto…
Si mettono insieme a ricostruire quell’impronta parziale, ma ci vuole un bel po’ di tempo per avere un risultato… Dopo circa due ore, tra scansioni e centrifuga hanno l’impronta intera.. ma passandola nel data base della caserma non risulta schedata..
L: ..accidenti! – il tono di Lucia è abbattuto e scosso…
B: Va bene dai… troveremo qualcos’altro… - cerca di consolarla Bart..
L: Lo spero… - abbassando la testa ed uscendo dal laboratorio..
“Non è possibile… dopo così tanto tempo… non può essere, sto perdendo la ragione, Lucia respira e concentrati…. Ma se è davvero lei?”

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Capitolo 25
*** Incontri.. ***


Quell’interminabile giornata giunse al termine..

Lucia era molto scossa, era uscita dal Ris di corsa e come sempre fa quand’è nervosa, sale in macchina e inizia a guidare senza meta…
Guidò senza sosta, fino a quando il suo telefono squillò.. era Orlando…

Non rispose, non aveva voglia di parlare con nessuno, non voleva dare spiegazioni, voleva stare da sola con i suoi pensieri..

Poco dopo arrivò un messaggio: “Starai guidando senza meta cercando di stare da sola con i tuoi pensieri, ma stare

da sola non ti aiuterà….lo sai, io ti amo…e sono qui per te”,
legge il messaggio e sorride leggermente, orlando aveva

ragione, non sarebbe servito a molto stare a guidare per ore.. così decide di tornare a casa, mentre parcheggia

prende il cellulare dalla tasca e scrive un messaggio ad Orlando “Hai ragione… non servirà, stai tranquillo sono a casa e…..ho bisogno di te”.

Scende dall’auto e sale a casa, controlla il cellulare ma Orlando non aveva risposto… era tardi pensò… probabilmente si era addormentato.. Il suono del campanello la distrae dai suoi pensieri, si dirige verso la porta, la apre ed eccolo li…

O: Stavo già venendo… -sorride..
Lucia senza dire niente lo fa entrare, abbracciandolo e stringendosi a sé…
L: Tu ci sei sempre… -sussurra..
O: E sempre ci sarò…- dandole un bacio sulla fronte..
L: ….posso non spiegarti che succede? Non mi va tanto di parlare…
O: Lo farai appena ti sentirai pronta… non ti preoccupare..
L: Grazie… - abbracciandolo di nuovo..
O: Andrà tutto bene…- sussurra afferrandole il viso e baciandola..

Il solo sfiorarsi delle loro labbra accende la passione… le loro labbra si sfiorano, le loro lingue si uniscono e i loro corpi si avvicinano sempre di più… sono l’uno tra le braccia dell’altra, coperti da un lenzuolo, distesi sul divano abbracciati…

Lucia era stanchissima, si addormenta sulle spalle di Orlando mentre lui la tiene stretta a se e  le accarezza i capelli dolcemente. Poco dopo anche lui si addormenta sereno, rimanendo sul divano abbracciati tutta la notte…
 

CASA DEL CAP. BRANCATO ORE 6.30

La sveglia in lontananza fa svegliare Orlando.. guarda l’orologio, e da un bacio a Lucia per farla svegliare.. lei lentamente apre gli occhi e si avvicina ad Orlando per baciarlo..

O: ...questo divano è scomodissimo..
L: Lo so… mi dispiace –sorride..
O: Nonostante il divano….. ho dormito molto bene… non ti sei mossa, sei stata appoggiata a me per tutta la notte….- accarezzandole il viso…
L: …ti ho schiacciato per tutta la notte dunque…- sorride..
O: Ma non sai quanto mi piaccia… -sorride malizioso avvicinando Lucia a sé…

L’afferra delicatamente e la poggia sotto di lui, continuando a baciarla prima sul viso, sul collo e sulle labbra… continuano a baciarsi e a fare l’amore, incuranti che il tempo passava…e che sarebbero dovuti andare al Ris…
 
 
RIS –ORE 8.45
Lucia arriva di corsa.. di solito alle otto era già al Ris, ma quella mattina qualcuno l’aveva trattenuta più del previsto… sorride pensando ad Orlando…

Ghiro che era chino su documenti solleva lo sguardo incrociando quello di Lucia, la raggiunge nel suo ufficio di corsa, sembrava dovesse parlarle e invece voleva solo farla sorridere visto il ritardo…

G: Ehy….. abbiamo fatto tardi stamattina… - con lo sguardo malizioso…
L: Si… avevo un paio di cose da fare…- risponde secca..
G: Si si…. Si vede anche dal succhiotto che hai sul collo…- ride..
L: Oh accidenti..!! – Lucia è imbarazzatissima, si toccava il collo non sapendo che dire..
G: Ah!!! Lo sapevo che ci avresti creduto, perché hai la coda di paglia….. ragazzina…. Non hai nessun succhiotto… -ride divertito, davanti allo sguardo sbalordito di Lucia..
L: …quanto sei scemo… simpatico eh, davvero… - sorride..
G: Almeno ti ho fatto ridere… vista la giornata di ieri..
L: Novità? – tornando subito seria, con un velo di tristezza negli occhi…
G: No, mi dispiace… per ora no.. – abbassando lo sguardo..
L: Ok… avvisami se c’è qualcosa..

Ghiro annuisce ed esce dalla stanza di Lucia, lasciandola sola con i suoi pensieri, dirigendosi verso il laboratorio per verificare l’operato di Bart e Bianca per poi dirigersi nella sala ispezioni da Orlando.…
 
Ghiro e Orlando continuavano a guardare il video, per avere anche un piccolo dettaglio… ma non sembrava esserci niente di rilevante…

O: Lucia deve aver capito di chi si tratta….- dice serio..
G: …si, era molto scossa… comunque vista la somiglianza non può essere un’estranea..
O: Infatti- dice con tono secco mentre maneggia il Pc- la piccola Simona Brancato, rapita in ospedale a soli 5 giorni dalla sua nascita dopo un parto gemellare, 31 anni fa… figlia del noto Comandante F. Brancato…
G: O mio Dio…. Potrebbe essere sua sorella gemella… - dice con aria sconvolta..
L: Potrebbe essere Simona…. Si…
Lucia era alle loro spalle, arrivata a loro insaputa e aveva sentito tutto, aveva le lacrime agli occhi…
O: ..io non ne sapevo niente.. – dice avvicinandosi a lei..
L: Nessuno sa niente, dopo anni di continue ricerche la speranza di ritrovarla viva era scomparsa… le autorità hanno dato ben poche speranze a dire il vero: o era morta o non si trovava più in Italia…
O: …e se fosse lei? – chiede con un filo di voce..
L: E’identica a me… chi altro potrebbe essere… è Simona.. – gli occhi di Lucia si riempiono di lacrime, lascia di corsa quella stanza scappando in bagno…
Orlando la segue con discrezione, nessuno sa di loro a parte Ghiro..
O: Lucia…sono io… dove sei..- sussurra…
L: Sto uscendo… non è niente.. .asciugandosi le lacrime..- si bagna il viso con l’acqua fredda, fa un respiro profondo ed esce dal bagno…
O: E’ tutto apposto? – accarezzandole il viso…
L: Non lo so…. non so che fare, non so che pensare, mi tremano le gambe…sono spaventata Orlando..
O: Lo so… hai paura, è normale… ma qualsiasi cosa stia per accadere non può essere niente di brutto… tutt’ al più non è lei… ma se lo è, se quella ragazza nel video è Simona, è un miracolo…
L: Non voglio illudermi… - un'altra lacrima le compare sul volto..
O: ..ci sono io, stai tranquilla.. -abbracciandola stretta, lasciandola poco dopo perché sarebbe potuto entrare qualcuno…
Rientrano separati in laboratorio… Lucia si avvicina a Ghiro che era chino a guardare dei file..
G: …tutto apposto? – chiede premuroso..
L: ..si tutto apposto.. – risponde dolcemente..
G: te la trovo Lucia… - dice secco, in un filo di voce..
L: Lo so… la troveremo.. –risponde, poggiandole una mano sulla spalla..
L: Io comunque pensavo di tornare in quella Banca… magari ci sfugge qualcosa..
G: D’accordo… io continuo qui…
Prende le sue cose ed esce dal Ris, dirigendosi verso la banca..
 
 
 BANCA DI ROMA- VIALE ALDO MORO
Lucia entra nella banca, ancora chiusa e isolata per i reperti.. dei giornalisti sono appostati di fuori e altri carabinieri sono di guardia…

Entra indossando le scarpe sterili, ripercorrendo a ritroso le tracce lasciate dai quattro.. controlla il cavou, i vari uffici e le tracce di sangue sul pavimento.. poi si avvicina alla porta secondaria da dove sono entrati i rapinatori…Bart l’aveva già esaminata, lei ricontrolla se è stata forzata o aperta dall’interno.. mentre era concentrata e china su quella porta la vede…

Era li…. all’esterno della banca, dall’altra parte della strada che fissava Lucia.

Lei si alza…e apre la porta, si guardano immobili per un po’ poi la ragazza si volta su se stessa e scappa di corsa, Lucia inizia a correre ma quando arriva dall’altra parte della strada è troppo tardi… nessuna traccia della giovane donna…
 
 CONTINUA...

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Capitolo 26
*** Mille pensieri... ***


Lucia era distrutta… quella ragazza era sparita, era scappata dopo che i loro sguardi si erano incrociati…
Mille pensieri la tormentavano..

“Perché era scappata… cosa sapeva quella ragazza, era davvero Simona, quegl’occhi erano così identici ai suoi… e vederla anche solo per un attimo le aveva fatto sentire una strana sensazione, avrebbe voluto parlarle….anche se non sapeva cosa esattamente cosa dirle…”

Tornò al Ris, Orlando era uscito per una segnalazione: un omicidio in Via Kennedy, Ghiro però era in ufficio.. e Lucia stranamente aveva bisogno di sfogarsi…Entra nell’ufficio di Ghiro, non riusciva nemmeno a parlare o a guardarlo negli occhi…

G: Lucia… cosa c’è… - prendendola per le spalle e guardandola negli occhi…
L: Io…… l’ho vista….. ho visto Simona, era in quella Banca… - con la voce tremante…
G: Vi siete viste? Cosa è successo? – chiede allarmato…
L: Ci siamo guardate dritte negli occhi… per pochi secondi che sembravano un eternità, sono uscita di corsa dalla Banca per andarle in contro ma è scappata… - abbassa lo sguardo..
G: Lucia, non sai cos’abbia passato… vedere te l’avrà spaventata, terrorizzata…. Insomma chissà cosa avrà pensato…
L: Lo so… anch’io ho paura, non so cosa pensare…. Ma lei è mia sorella, la sorella che non ho avuto per trent’anni…. Quella sorella che mi è mancata per trent’anni… e se è davvero lei, io la rivoglio!
G: Te l’ho promesso Lucia,  la troviamo…. Fidati di me…
L: Ok, la troviamo Ghiro… - sussurra…
Ghiro l’abbraccia… a volte parlare non serve, Ghiro lo sa, Lucia in quel momento aveva bisogno di una spalla…. per sfogarsi e farsi coraggio…
L: Grazie….
G: Non ringraziarmi… quante volte sei stata tu a darmi forza…
Lucia sorride staccandosi da Ghiro, un ultima pacca sulla spalla ed esce dirigendosi verso il suo ufficio… si siede per dare un’occhiata ad alcune carte, ma non riesce a concentrarsi… ripensa a quell’incontro, a quello sguardo, quel momento…
 
Erano da poco passate le tre, Orlando era rientrato il Ris con degli elementi da analizzare, era andato dritto in laboratorio sommerso da scatoloni…
Ghiro, per riuscire a tenere fede alla promessa fatta a Lucia, si era messo ad esaminare i video precedenti alla rapina, se Simona era in quella zona per due giorni di seguito probabilmente era una strada abituale quella… tentare non nuoce si era detto, doveva farlo per Lucia…
Bart  e Bianca analizzavano i fotogrammi delle riprese… non volevano dare niente per scontato….
Emiliano analizzava le impronte delle scarpe repertate nella rapina..
Lucia era china sul computer a cercare negli archivi il vecchio caso di rapimento di sua sorella, avrebbe voluto chiamare Guido ma lei è razionale, prima avrebbe dovuto avere delle prove per stravolgere la vita della sua famiglia..
 
Il pomeriggio trascorse velocemente…  il lavoro non mancava al Ris..
Lucia esce dal suo ufficio andando a cercare Orlando, trovandolo poco dopo ancora in laboratorio..
L: Orlando….. –guardandosi intorno per assicurarsi che non ci fosse nessuno- io vado a casa…
O: D’accordo… ti raggiungo tra un po’ anch’io… - sorridendole..
L: Ok a dopo… - sorride appena anche lei…
Prima di uscire passa a salutare anche Ghiro..
L: Ehy, non fare tardi eh…
G: No tranquilla… sto ancora un po’, poi vado anch’io..
L: Va bene. Buona notte Daniele..
G: Notte Lucia.. – Lucia era l’unica che a volte lo chiamava Daniele, e a lui non dispiaceva, anzi aveva un non so che di molto affettuoso il tono di voce di Lucia mentre pronunciava il suo nome..
 
Mentre rientra a casa si ferma al supermercato per comprare alcune cose, quella sera aveva voglia di cucinare, l’avrebbe tirata su di morale…
 
CASA DEL CAP. BRANCATO ORE 20.00


Lucia era appena rientrata a casa,  aveva poggiato le buste in cucina e si era cambiata per stare più comoda.. Orlando in quel momento entra in casa, buttando la giacca sul divano e andando verso la cucina per salutare Lucia..

O: Ehy, bellezza… - abbracciandola da dietro..
L: Ciao… stavo iniziando a cucinare…
O: Posso aiutarti?
L: Si, perché no…facciamo la pizza fatta in casa oggi!
O: bell’idea…. L’hai mai fatta?
L: Mai! Ma c’è sempre una prima volta… e poi ho te no?
O: Certo.. sono il tuo braccio destro… - sorride..
Lucia sorride e inizia a tirare fuori gli ingredienti…
O: … va tutto bene?
L: ….si, ora che sei tornato si… -appoggiando la testa al petto di Orlando..
O: Te l’ho detto… io ci sono…. E ci sarò….
L: Lo so….- sorride…
O: A lavoro forza….-sorride...

Un’ora dopo la pizza è sul forno e non sembra nemmeno uscita troppo male, solo un po’ storta…
La cucina invece sembra un campo di battaglia, c’è farina ovunque…
Mentre si mettono a riordinare quel macello Lucia fa cadere per sbaglio una busta di farina che si trovava sul mobile in alto, la farina le cade addosso riemendole i capelli, il viso e i vestiti…
Naturalmente Orlando scoppia a ridere, la scena era molto divertente..
L: Ah ridi eh…. Vediamo se ridi ancora ! –afferra un pugno di farina e lo lancia ad Orlando, scoppiando a ridere nel vederlo completamente bianco..
O: Vuoi la guerra eh…. Va bene…
Lucia prova a scappare ma il pavimento è coperto di farina ed è scivoloso, Orlando la raggiunge e le butta della farina tra la schiena e la maglia mentre lei ride di gusto…
Lei scivola a terra, la farina sul pavimento era troppa, anche Orlando cade a terra praticamente sopra Lucia.. continuando a lanciarsi la farina l’un l’altra, fin quando stanchi e stremati dalle risate si abbandono a braccia aperte sul pavimento…
O: questo posto è…..
L: un vero casino…. – dice ridendo- dovremmo sistemare…
O: Già… dovremmo… ma non ora..- avvicinandosi a Lucia…
L: Non ora? – chiede guardandola perplessa…
O: Sei incredibilmente irresistibile piena di farina..

Così dicendo si avvicina sempre di più a lei cominciando a baciarla e ad accarezzarla..
In un attimo sono semi nudi nel pavimento, l’uno tra le braccia dell’altra…
Si baciano, si accarezzano e si rotolano in mezzo a quella farina sparsa ovunque…
O: Ti amo… -le sussurra all’orecchio…
L: Ti amo anch’io… - lo guarda negli occhi e afferra le sue labbra…

Quella stanza era un caos…ma si erano divertiti con il lancio della ferina.. Orlando riusciva a far ridere Lucia

sempre, anche quando molti pensieri le rimbombavano in testa…

Ancora una volta il loro amore e il loro appartenersi aveva vinto su tutto il resto.. erano solo loro due… in quel

momento non esisteva nient'altro oltre loro....



In un'altra casa al centro di Roma, mille pensieri turbavano la serenità di quella giovane donna:

"Lucia Brancato, è questo il suo nome…
è praticamente identica a me, ecco perché Lorenzo mi disse che a Roma avrei trovato
quel che cercavo…
si riferiva a questa donna… Io non so più chi sono, non riesco a togliermi dalla mente lei,
quegl’occhi chiari che mi fissavano profondi….
Sembrava spaventata almeno quanto me, ma non potevo star li,
ho mille domande alle quali non so trovare risposte, magari lei conosce queste risposte….
ma per ora non me la sento, non ce la faccio…”


 continua...

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Capitolo 27
*** Speranze.. ***


Una nuova giornata ha inizio..

Lucia arriva al Ris molto presto, ha lasciato Orlando ancora addormentato… non voleva svegliarlo, lei invece non

riusciva a dormire aveva troppi pensieri in testa..si girava e rigirava nel letto così decise di andare al Ris.. almeno

avrebbe occupato il suo tempo..

Appena arrivata la sua attenzione ricade sull’ ufficio di Ghiro, sommerso da fogli.. Entra in silenzio notando Ghiro

sdraiato sulla scrivania: le cuffie alle orecchie, il camice buttato in un angolo, su una mano ancora dei documenti e la

tastiera sul petto…

Era chiaro che aveva passato la notte al R.i.s, prima di svegliarlo Lucia va a prendere due caffè e una brioche, uno

amaro per lei e uno extra zuccherato per il suo amico..

L: Ghiro…. Sveglia.. – sussurra scuotendolo leggermente…

Apre lievemente gli occhi, e il viso della sua amica gli comparve davanti sfuocato, mise a fuoco strofinandosi gli

occhi con forza.

G: Lucia…. Buongiorno… - con la voce ancora strozzata..
L: Tieni, caffè e cornetto…
G: Grazieee… sei un tesoro..- sorridendo..
L: Hai passato la notte qui eh…
G: Si, verificavo una pista… - porgendo alcune foto a Lucia..
L: E queste? –Chiede curiosa guardandole…
G: Ho controllato i filmati delle telecamere dei giorni precedenti e successivi alla rapina, e ho trovato questi fotogrammi… E’ evidente che quella ragazza, tua sorella forse, fa quella strada abbastanza abitualmente… ecco guarda le date e le ore…
L: …tu sei…. Sei….. – non finisce la frase, gli stampa un bacio sulla guancia e corre nel suo ufficio sotto lo sguardo stupito di Ghiro, che decide di seguirla  trascinandosi ancora assonnato nell'ufficio del Capitano..

Lucia stava prendendo le chiavi della macchina e la borsa..

G: …dove vai? – chiede non riuscendo a seguire l’amica che si muove velocemente da una parte all’altra del suo ufficio..
L: Vado a cercarla… a costo di appostarmi per giorni…
G: …aspetta… ragiona.. –bloccando Lucia per un braccio..
G: Non sai come reagirà…. E non sai come tu reagirai, sarebbe meglio che andassi io, la trovo e te la porto..
L: No Daniele, devo farlo io… -abbassando lo sguardo..
G: Permettimi almeno di venire con te… non mi va che tu vada da sola…
L: Va bene…. Forse hai ragione, andiamo insieme allora…

Escono dal Ris di corsa, dirigendosi verso la zona della banca, non sapevano ancora cos’avrebbero fatto una volta

arrivati lì… ma dovevano trovarla…
 


“Non sono riuscita a chiudere occhio per tutta la notte,
l’immagine di quella donna continuava a impegnare la mia mente,
quegl’occhi erano così sinceri, mi guardava con uno sguardo preoccupato ma sincero…
. Vedere un’altra me mi ha terrorizzata, la mia vita è già abbastanza confusa…..
perché ora tutto questo”
S.

 
Orlando arriva al Ris, erano le 8.00 in punto, voleva andare subito a salutare Lucia… quella mattina non l’aveva

ancora vista ed era un pò preoccupato, l'aveva sentita agitarsi tutta la notte in sogno… Entrando nel suo ufficio

però non la trova. Così torna nella sua scrivania per sistemarsi e iniziare a lavorare, sulla tastiera nota un Post.it

giallo: “Sono uscita con Daniele a cercare Simona, abbiamo una pista a più tardi… L.” Dopo aver letto il Post.it

prende il cellulare per mandare un messaggio a Lucia: “Se hai bisogno di me….io sono qui” e lo invia.
 
 
VIALE ALDO MORO 8.30
Erano appena arrivati di fronte alla Banca parcheggiando l’auto.. il cellulare di Lucia squilla, legge il messaggio e

sorride, anche Ghiro sorride capendo che il messaggio che leggeva Lucia poteva solo essere di Orlando..

G: Allora....Come ci organizziamo?
L: Non ne ho idea… potremo provare a percorrere quella strada, lei ieri è scappata verso là…
G: Si, portiamoci dietro la sua fotografia, potremo chiedere in giro…
L: Daniele non serve una foto……….-indicando il suo viso..
G: Già…. Dimenticavo che siete identiche… - imbarazzato..

Iniziano la ricerca, lasciano la macchina di fronte alla Banca e si dirigono a piedi verso la strada parallela con la speranza di trovare Simona…
 

“Clara mi deve della spiegazioni, lei deve sapere qualcosa….
Non può non sapere chi sono i miei veri genitori, e chi è Lucia Brancato….
Lei deve saperlo… Ho deciso, andrò a Firenze oggi stesso:
 devo parlarle,  devo capire…
lei è l’unica che può rispondere alle mie domande”
S.

 

Dopo due ore di camminata senza risultati si  fermano al Bar Le Palme, un piccolo Bar in una delle vie non lontane

dalla Banca…
Ghiro si avvicina al bancone per ordinare mentre Lucia si siede nei tavolini di fuori, raggiunta poco dopo Daniele…

G: I caffè arrivano subito…
L:  Ok… riposiamoci un po’ nel mentre..- con lo sguardo basso..
G: Che è quel tono abbattuto?
L: Niente…. E che mi sembra un buco nell’acqua…
G: Oh andiamo….non essere così pessimista..- cerca di consolarla..
L: Come vuoi… - sorride…
In quel momento il bar man arriva con i caffè, poggiandoli sul tavolino e guardando Lucia…
A: New Look Monica? …ti sta bene!! – sorridente guardando Lucia..
L: Scusa? – risponde perplessa..
A: Si… fino a due giorni fa i capelli erano più lunghi e lisci… però ti stanno bene così..
 Lucia e Ghiro si guardano, quel ragazzo conosce Simona, ma non col nome di Simona…ma Monica..
L: Io non sono Monica, mi chiamo Lucia…. sto cercando Monica però, puoi aiutarmi..?
A: Ma chè è? Uno scherzo?? –chiede sbalordito e sorridente..
G: Siamo carabinieri, stiamo cercando Monica, lei è sua sorella… puoi aiutarci?
A: Accidenti… io….. ma veramente te non sei Monica?
L: No… mi spiace, Lucia Brancato…- porgendole la mano..
A: Incredibile…!! Scusatemi… io conosco Monica, viene sempre a prendere il caffè, quasi tutti i giorni verso le  14.00.. e scambiamo sempre due parole… è molto carina..
L: sai se abita in zona? Hai un numero di cellulare….qualcosa?
A: Abita in zona credo, perché passa sempre di qua… il cellulare non c’è l’ho, non me l’ha dato… ciò provato eh….. ma mà dato un due di picche…
G: Mi ricorda qualcuna…… - alludendo a Lucia- Senti un po’, se dovessi vederla non dirle che l’abbiamo cercata, si spaventerebbe d’accordo…? 
A: D’accordo si…- si congeda lasciandoli al loro caffè ormai freddo…

Lucia guardava fissa verso il vuoto.. in quel momento era felice ma aveva paura, Daniele accortosi dello stato d’animo dell’amica si avvicina a lei poggiandole una mano sulla sua..

G: Andrà bene vedrai…
L: Grazie Dani… - sospirando..

Si alzano dal bar decidendo di rientrare al Ris, sarebbero ritornati più tardi per incontrare Monica, o meglio…. Simona…

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Capitolo 28
*** Simona... ***


|Questo capitolo lo dedico in modo particolare a Clappy e a LudoNy, miei fedeli recensori... 

Cla, aspettavi l'incontro......spero sia di tuo gradimento :)|


 


RIS  ORE 12.45

Lucia e Daniele rientrano al Ris, avrebbero mangiato qualcosa per poi riandare in Via Aldo Moro,  con la speranza di incontrare Simona…

Appena varcano la porta a vetri del laboratorio, Orlando va incontro a Lucia.. voleva parlarle, sapere come stava, non si erano ancora visti.

 

Bussa piano alla porta dell’ufficio di Lucia ed entra facendole un tenero sorriso.
O: Posso?
L: Certo che puoi… - rispondendo, con un debole sorriso..
O: Allora com’è andata?
L: Sappiamo dove prende il caffè quasi tutti i giorni, e più tardi ritorneremo al Bar Le Palme con la speranza di incontrarla…
O: Bene, dai… è una buona notizia.. come avete trovato il Bar?
L: A dire il vero per caso, ci siamo fermati per un caffè e il bar- man mi ha scambiato per lei, ma non l’ha chiamata Simona… bensì Monica…
O: Bè… questo è comprensibile.. tu come ti senti piuttosto? – prendendole la mano..
L: Non lo so a dire il vero… sono spaventata, potrebbe non volermi nemmeno parlare, non posso costringerla con la forza..
O: sarà spaventata anche lei, ma tu sei forte… ce la farai.. I gemelli hanno un particolare legame, sentono le emozioni dell’altro… non credo scapperà..
L: Quando l’ho incontrata in quella banca, seppur per un istante, ho sentito la sua paura e il suo terrore…
O: E’ il legame… è più forte di quanto credi… Vuoi che venga con te?
L: …grazie, mah…andrò con Daniele, ti dispiace?
O: Non ti preoccupare… l’importante è che non sei sola.. Adesso devo raggiungere Bart, ti devo lasciare…
L: Si si… mangio un panino al volo e riesco… ci vediamo più tardi ok?O: Certo… ah… Buona Fortuna… Andrà bene, lo sento… - sorridendole mentre esce dal suo ufficio.
L: Grazie…….. – sorride anche lei…

 
 
“I biglietti per Firenze son pronti…
partirò stasera stessa, non posso più aspettare di avere delle risposte…
La vedo ovunque, alla Tv, nella mia mente, nei miei sogni….
ogni volta che il suo volto mi compare davanti sento una sensazione strana,
sento i battiti del cuore che accelerano,
sento le lacrime salire agli occhi e le mani iniziano a tremare…
non ho paura di lei, ho paura della verità…
non so più chi sono……”

 S.

 
 
ORE 13.40 VIALE ALDO MORO.
 
Erano lì… a pochi passi dal Bar Le Palme in attesa che Simona si facesse vedere.

Lucia era nervosa, cercava di nasconderlo, ma a Ghiro l’evidente tremore alle mani non sfugge.

G: Ehy… respiro profondo… ci sono io con te..- le dice tenendola per le spalle..
L: Si… lo so, solo che….. ecco e se scappa?
G: Se scappa l’arresto, l’ammanetto e te la porto… - sorride, facendo sorridere anche Lucia.

Sorrideva ancora a quella frase così strana e carina allo stesso tempo, Daniele avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei,

quando la sua attenzione si sposta in fondo alla strada, avevo uno sguardo perso e spaventato allo stesso tempo…

bisbigliò solamente:

L: Simona…… -continuando a fissare la strada..

Ghiro si volta vedendo il lontananza quella ragazza, era uguale a Lucia, solo i capelli più lunghi e lisci, era bellissima…

Senza perdere tempo Ghiro prende Lucia per la mano, spostandola dietro alcune auto, lei a mala pena si muoveva..

G: Ci penso io… fidati di me…vai al Ris e manda una macchina.

Lucia non rispose, annuì solamente, le mani iniziarono di nuovo a tremare…

Daniele guardò Lucia e si voltò per raggiungere quella ragazza, si avvicinò a lei, e man mano che si avvicinava sentiva

il cuore battere sempre di più, la salivazione scomparve di colpo..

G:… Monica? – chiede pacato..
M: Si sono io… ci conosciamo? – risponde con voce squillante e sorridente..
G: Carabinieri… dovrebbe seguirmi un attimo..- mostrando il tesserino del Ris.
M: Ma è successo qualcosa? – chiede evidentemente preoccupata..
G: Ah, no non si preoccupi… facciamo in fretta. Prego mi segua..

Si dirigono insieme verso Bart che li aspettava parcheggiato di fronte alla Banca.

Bart guardò prima Monica poi Ghiro, poi di nuovo Monica; non sapeva cosa dire, sembrava in uno stato di trans.

Finché Ghiro non lo riportò alla realtà:

G: Al Ris Bart…
B: Certo… subito. – balbettò..

Ghiro prese il cellulare per scrivere un messaggio a Lucia: “Arriviamo tra dieci minuti, ci vediamo nell’ufficio dei

parcheggi… così evitiamo tremila sguardi shoccati…”


La risposta di Lucia arriva immediatamente: “ Scendo Subito… stai con me per favore”

Riceve la risposta di Ghiro dopo pochi secondi “Sempre.”
 

PARCHEGGIO DEL RIS.

L’auto di Bart arriva, apre lo sportello per far scendere Monica e fa cenno a Ghiro per salutarlo, li avrebbe lasciati soli.

Ghiro apre l’ufficio, chiuso a chiave,  e fa accomodare “Monica”.

M: Allora… mi può dire che succede?
G: Solo un attimo… - Ghiro si alza e apre la porta, facendo cenno a qualcuno di entrare..

Lucia varca la porta dell’ufficio.

Il respiro si blocca.

Le mani sudano e il cuore batte all’impazzata.

Per la prima volta erano vicine.

Ghiro guardava Lucia, cercava di capire se aveva bisogno di sostegno.

Dopo un attimo di silenzio e di sguardi spaventati è “Monica” a rompere il silenzio.

M: Lucia Brancato..- dice sussurrando..
L: Tu sai chi sono..? – chiede con tono pacato..
M: Si, dopo averti vista alla Banca ti ho vista alla Tv, e ho scoperto il tuo nome..
L: Perché sei scappata?
M: Che altro potevo fare… io non so chi sei, ero terrorizzata… scappare mi è sembrata la cosa più sensata da fare… -abbassò lo sguardo un attimo- …ma da quel momento non sono riuscita a pensare ad altro…
Lucia capendo che Monica non sarebbe scappata si avvicina a Ghiro:
L: Ti dispiace lasciarci sole? – chiede poggiandogli una mano sulla sua..
G: ….se hai bisogno di me, chiama… - abbracciandola, fa un saluto con la mano a Monica ed esce dall’ufficio…
L: Io posso spiegarti tante cose, ma prima vorrei avere la certezza di non prendere un abbaglio, ti dispiace sottoporti al test del DNA? Lo farò anch’io….
M: ….no, va bene…. Poi mi spiegherai?
L: Certo! – Lucia prende il cellulare chiamando Bart, chiedendogli cortesemente di portare di sotto il Kit per il controllo del DNA.

Bart arriva dopo cinque minuti, bussa ed entra nell’ufficio. Per un attimo rimase di nuovo immobile, poi Lucia li porta

una mano sulla spalla..

L: Tutto Bene? – chiede premurosa..
B: Si scusami.. – risponde scuotendo la testa, come per levarsi da quello stato di immobilità.

Bart passa un tampone sulla bocca di Monica, Lucia intanto indossando i guanti fa lo stesso con il suo Dna.

L: Bart, massima discrezione e massima priorità per favore… - chiede con lo sguardo preoccupato..
B: Certo… dammi un ora e ti porto tutto… - risponde attivo, mentre si dirigeva verso la porta..
L: Grazie Bart… - sorride..
B: Figurati… - risponde al sorriso.
L: Aspettiamo…. Tra un’ora non ci saranno più dubbi…

Rimasero lì, a guardarsi in silenzio, nell’attesa che Bart portasse il risultato del Test del Dna.

Quell’ora sembra non finire mai.
 
  

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Capitolo 29
*** Racconti difficili.. ***


  

Lucia
“ E’ lei, è Simona.. ne sono più che sicura. Orlando aveva ragione: c’è un legame, lo sento..anzi la sento. Sento la sua paura, sento la sua ansia, sento la sua determinazione nel volere sapere la verità..
Ha gli occhi chiari come i miei, ma ha uno sguardo diverso… mi ricorda tanto Guido, come vorrei che lui fosse qui con me adesso, saprebbe esattamente cosa dire e cosa fare… Invece io sto qui, in silenzio perché non riesco ad emettere alcun suono.. le mani stanno tremando, e le ginocchia anche.
Mi sono ritrovata in sparatorie, in aggressioni, con una pistola alla tempia… ma questa paura è diversa. Se lei è Simona, e sento che è così, come posso raccontarle lo strazio che abbiamo passato…e soprattutto non posso immaginare quello che possa aver passato lei.”


 
Monica.
“E’ passata un’ora, continuo a guardare l’orologio e continuo a guardare lei.
E’ spaventata, lo sento… credo che non ci sia bisogno di un test del dna, questa ragazza è mia sorella, è chiaro ormai. Non la conosco, di lei so soltanto il nome, ma dai suoi occhi riesco a capire tanto. I suoi collaboratori la trattano da amica, è evidente che è le vogliono bene, quel ragazzo che è venuto a prendermi poi è particolarmente premuroso nei suoi riguardi, deve volerle molto bene.
Dev’essere proprio una brava persona, ha uno sguardo sincero e molto cristallino, sento la sua paura e la sua preoccupazione. Io sono terrorizzata, se lei è mia sorella significa che per 31anni ho vissuto nella menzogna… ora voglio solo sapere la verità.”


 


I pensieri di entrambe vengono interrotti dall’arrivo di Bart, entra di corsa nell’ufficio con dei documenti in mano

nascosti all’interno di una cartellina, li porge a Lucia guardandola negl’occhi, per aggiungere solo poche parole:

B: Scusatemi, ci ho messo più del previsto, ho ripetuto il test per tre volte. L’hai trovata Lucia.

Non aggiunge altro, lascia i fogli in mano a Lucia facendole un lieve sorriso e lasciandole da sole.

Lucia apre il fascicolo: cento per cento compatibili.

Si porta una mano alla bocca, e senza volerlo i suoi occhi si riempiono di lacrime, alcune iniziano a rigarle il viso

silenziose.

Monica ha un sussulto, dalla reazione di Lucia e dalla frase di Bart non ha più dubbi.

Si alza dalla sedia avvicinandosi a lei, poggiandole una mano sulla sua.

Lucia la guarda, stringendole la mano, mentre con l’altra si asciuga le lacrime, fa un sospiro e inizia a parlare.

L: I risultati non lasciano alcun dubbio… sei mia sorella gemella, Simona.

A Monica manca il respiro per un attimo, lo sapeva, lo sentiva… ma sentirlo dalla voce strozzata e commossa di Lucia

le ha fatto uno strano effetto.

M: Spiegami per favore.. – dice con un filo di voce sedendosi accanto a lei.

Lucia la guarda, si volta verso di lei e inizia a darle le spiegazioni che merita.

L: Siamo nate il 4 Dicembre del 1980, in una giornata di sole molto fredda, all’ospedale San Francesco di Torino, tu sei nata per prima, almeno un minuto prima di me.
E’ stato un parto sofferto, la gravidanza era a rischio e nostra madre dovette passare gli ultimi 3 mesi a letto, perciò ci hanno fatte nascere con un cesareo. Ci hanno messo nella culletta termica insieme, con gli occhi bendati e ci siamo rimaste per due giorni, il giorno che dovevamo essere dimesse è successo tutto.
L’infermiera era andata a prenderci per dimetterci, ma nel nido c’ero solo io; di te nessuna traccia.
Mio padre…. Nostro padre, è un carabiniere ormai in pensione ma allora era in stato attivo, ha immediatamente fatto bloccare le uscite dell’ospedale ma ormai era troppo tardi.
Dalle prime ricostruzioni, alcuni testimoni dissero di aver visto un uomo vestito da chirurgo uscire dall’ospedale con un neonato in braccio, avvolto da una copertina. Le ricerche sono iniziate immediatamente ma dopo mesi e mesi si sono interrotte; non c’era nessuna pista, nessuna traccia, nessuna richiesta di riscatto.
Ci dissero che le possibilità di trovarti viva sarebbero svanite man mano che il tempo passava, o eri morta o eri stata rapita e portata all’estero. I nostri genitori non si sono arresi, hanno continuato a cercarti... autorità, comunicati stampa e perfino investigatori privati: ma di te nessuna traccia.
Io non capivo, era piccolissima, ma nostro fratello Guido ricorda perfettamente il calvario di quegl’anni; la disperazione dei nostri genitori e la difficoltà nell’andare avanti; poi dovettero cedere alla realtà dei fatti e accettare la tua perdita per poter continuare a vivere.. ma ti prego di credermi che hanno fatto di tutto per trovarti. Questo è tutto quello che c’è da sapere… ora dimmi dove sei stata per tutti questi anni.

M: Io so di essere nata in Croazia, vivevo lì fino all’età di 19 anni. So di essere stata adottata, da Clara e da Antonio, sono italiani ma vivevano in Croazia. Dopo il liceo sono venuta a vivere in Italia con Clara, Antonio era morto da un anno e Clara stava male lì… troppi ricordi, mi disse.
A Firenze ho frequentato l’Università e ci ho vissuto fino a quattro anni fa.. poi mi sono trasferita a Parma per un master, solo pochi mesi, per poi ritornare a Firenze. A Roma ci sono da sei mesi, ho trovato lavoro qui e mi sono trasferita… il resto lo conosci già; non sapevo di te, della tua esistenza, per questo motivo sono scappata quando ti ho vista..

L: Questo lo capisco… ma se sapevi di essere stata adottata, perché non hai mai provato a cercare la tua vera famiglia?

M: Si.. ho chiesto tante volte a Clara se c’era un modo per trovare la mia famiglia, ma lei mi rispose sempre allo stesso modo. Son stata affidata a loro dai servizi sociali, presa da un orfanotrofio in Croazia; della mia vera famigli non si sapeva altro: ero stata abbandonata davanti al cancello dell’orfanotrofio.. ma a questo punto non credo sia andata veramente così.

L: Dobbiamo cercare di capire chi ti ha portato via da noi Simona..- il tono della voce di Lucia è molto determinato, vuole scoprire la verità..

M: Simona….. – sussurra..

L: E’ questo il tuo nome, ecco guarda.. – apre la borsa, tirando fuori dal portafoglio due fotografie porgendole a Simona..

Lei le prende e le guarda: in una due bambine piccolissime sono fotografate dentro la culletta dell’ospedale,

entrambe portano una tutina rosa troppo grande per i loro minuscoli corpicini ed entrambe indossano ancora il

braccialetto post nascita, sul retro della foto una scritta “Simona e Lucia  7.12.1980”. L’altra foto ritrae invece le

piccole in braccio una alla mamma e l’altra al papà, e al centro un piccolo ometto sorridente..

L: Sono i nostri genitori, noi due e Guido… aveva cinque anni quando siamo nate..

M: Lui che fa? E’ rimasto a Torino?

L: No lui si è trasferito poco più di un anno fa a Genova per lavoro, fa il carabiniere anche lui, ma non dei Ris.. lavora per la Territoriale.

M: E loro invece..? – indicando i loro genitori..

L: Nostro padre, Francesco, era Generale della Territoriale… mentre Claudia, nostra madre, è una psicoterapeuta, ha uno studio a Torino..

Simona sorride leggermente, guardando un’altra volta la foto..

M: Psicoterapeuta? – sorride di nuovo..

L: Si, perché sorridi…? E’tanto strano?

M: ….io sono laureata in Psicologia, Lucia..

L: Bhè, Guido ha seguito esattamente le orme di papà… io sono una fisica e una criminologa ma pur sempre nell’Arma, qualcuno doveva pur seguire la mamma… - sorridendo..

M: Mi sembra tutto così assurdo Lucia..

L: Lo so, sembra tutto assurdo anche a me..

M: Cosa dovremo fare adesso?

L: Voglio aprire un inchiesta, voglio trovare chi ti ha portato via da noi.. ma prima vorrei che incontrassi Guido.. se per te va bene…

M: …si, anche se sono preoccupata al dire il vero.. come potrebbe prenderla?

L: Conoscendolo… si shoccherà, poi mi chiederà se ho fatto bene il test del dna, si arrabbierà con me per non averlo chiamato prima e poi quando ti vedrà si calmerà e capirà che avevo ragione..

Monica sorride alla descrizione fatta da Lucia, si vedeva da come ne parlava che erano molto legati.

M: Siete molto uniti vero? – chiede il tono dolce..

L: Si, molto… non potrei pensarmi senza di lui… ora che è lontano spesso mi sento sola.

M: Si…. Vorrei conoscerlo Lucia… - dice decisa..

Lucia sorride, le prende la mano per farle forza e per farsi forza, afferra il cellulare e chiama Guido.
Non gli avrebbe detto niente per telefono, gli avrebbe chiesto di raggiungerla a Roma per aiutarla su un caso… insomma avrebbe fatto di tutto per portarlo lì ma senza farlo preoccupare...

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Capitolo 30
*** Insieme ***


Guido arrivò al Ris il pomeriggio seguente, Lucia gli aveva chiesto di raggiungerla a Roma per lavoro, e lui si era precipitato non tanto convinto dalla telefonata della sorella.
Varca di corsa la porta d’ingresso, salutando velocemente la squadra.
Lucia, accortasi dell’arrivo del fratello, si precipita di corsa fuori dall’ufficio andando incontro al fratello che corre verso di lei abbracciandola.

G: Mi sei mancata sorellina.. – dice tenendola ancora abbracciata.
L: Non sai quanto mi sei mancato tu. – risponde con un sorriso.
G: Ti trovo bene… sono contento..
L: Sto abbastanza bene, solo…. Vieni, andiamo fuori..
G: La tua telefonata mi è sembrata strana Lucia, tu non chiedi mai aiuto.. e non ne hai bisogno soprattutto per lavoro, quindi mi chiedo….. come mai mi hai fatto venire a Roma?
L: Adesso ti spiego, ma non qui… Andiamo.. –trascinando il fratello fuori dal Ris.

Si siedono in una panchina con un caffè in mano, dopo aver parlato un po’ di loro Lucia prende coraggio, fa un lungo respiro e inizia a parlare:
L: Guido ti ho fatto venire qui per un motivo piuttosto serio. Ti prego non interrompermi, non urlare e non sgridarmi… -Lucia conosce Guido e le sue reazioni.
G: Mi stai seriamente preoccupando Lucia, parla. –con tono piuttosto serio e preoccupato.
L: Stavo seguendo un caso, una rapina in banca con quattro vittime. Mentre Ghiro e Bart analizzavano i video delle telecamere hanno trovato un fotogramma, diciamo un viso familiare..
G: Ovvero? –chiede con tono ancora serio e spaventato.
L: Ovvero nel fotogramma compare il mio volto; o meglio quello che Ghiro e Bart credevano il mio volto, ma non ero io Guido…..era….era….
G: Era? –chiede sempre più allarmato.
L: Era Simona, la nostra Simona.
G: Lucia, ti rendi conto di cosa aver detto? Simona…. La nostra Simona non c’è più, non puoi chiamarmi fin qui per dirmi una cosa così assurda.
L: Guido, l’ho trovata.. le ho fatto il test del dna. E’ compatibile col mio, è lei Guido… è Simona!
G: Lucia……che dici, ragiona…- il tono di Guido è esasperato.
L: D’accordo, non mi credi… allora vieni con me…- con tono scosso.
G: Dove? – risponde secco.
L: Da Simona. Fidati di me… se credi in me devi venire da lei, non avrai più dubbi!
G: Io mi fido di te… ma Simona, andiamo è assurdo..
L: Andiamo. –

Lucia immaginava la reazione di Guido, così aveva già chiesto a Simona di raggiungerla nello stesso ufficio dove si erano viste il giorno prima.
Guido seguiva la sorella che a passo svelto si dirigeva nei parcheggi sotterranei del ris.
Arriva di fronte alla porta dell’ufficio e prima di aprire da un’occhiata a Guido come per chiedergli conferma, lui annuisce con capo e Lucia apre, si avvicina a Simona girandosi verso Guido.
Lui face un’espressione mai vista prima, era shoccato, terrorizzato e non riusciva ad emettere alcun suono, anche volendo.
Lucia si avvicina a lui, prendendogli la mano.
L: E’ lei, è Simona, guardala.
G: Io…. io…. ma sei sicura? Hai fatto il test più volte? hai confrontato il dna?
L: Guido, sono una fisica e sono molto attenta lo sai, non lascio le cose al caso, prima di formulare un ipotesi controllo le prove, in questo caso ho fatto il test tre volte ieri, e altre tre volte stamattina. Cento per cento compatibile col mio Guido, non c’è alcun minimo dubbio.
Simona osservava in silenzio quella scena. Da un lato era ancora spaventata per tutto quello che stava succedendo nella sua vita, poi c’era Guido che era visibilmente scosso, ma non poteva evitare di sorridere nel vederli battibeccare.
S: Scusatemi…. Io sarei qui. –dice guardando Lucia.
L: Si, lo so… scusaci. Ma come sempre non mi da mai ragione, è piuttosto testardo. – risponde avvicinandosi a Simona.
G: Siete identiche…- balbetta..
S: Già… -risponde a voce bassa.
L: Ma perché avete quelle facce da funerale… è un miracolo…
Guido guarda Lucia prima e Simona poi, continua a guardarle fino a quando non si avvicina ad entrambe abbracciandole insieme.
Simona non sa bene che fare, non conosce qui due.. ma li sente vicini come non ha mai sentito nessuno in vita sua. In quel momento, in quell’abbraccio Simona capisce realmente di aver ritrovato la sua famiglia, non rinnega il passato ma sente un incredibile vicinanza con Guido e soprattutto con Lucia. Una lacrima silenziosa le riga il viso.
Guido si stacca dalle sorelle, guardandole ancora una volta vicine.
G: L’hai trovata davvero Lucia…
L: Si… ma ci sono tante cose ancora da definire. Dobbiamo capire cosa sia successo 31anni fa, dobbiamo sapere chi ci ha separati, e poi……. Dovremmo parlare con i nostri genitori.
S: ….io non lo so se sono pronta.. – dice con voce seria e triste- io dei genitori li ho avuti..
L: Lo so, ma non erano i tuoi veri genitori Simo, noi siamo la tua famiglia… ma potremo aspettare ancora un po’ se vorrai..
G: Si, se hai bisogno di tempo non c’è problema…
S: Solo, vorrei abituarmi a tutto questo… ho appena conosciuto mia sorella e mia fratello, vorrei solo non correre troppo…
Lucia si avvicina a Simona, prendendole la mano.
L: Non c’è fretta, ci siamo noi…
Anche Guido si avvicina a Lucia e Simona.
G: Ci siamo noi, l’importante è stare insieme..
S: Si…. Non ho intenzione di perdervi di nuovo.
Dopo aver spiegato a Guido la storia di Simona, escono dall’ufficio con la promessa di rivedersi l’indomani mattina.
Le indagini dovevano cominciare, Lucia e Guido avrebbero riaperto il caso di rapimento di Simona.

Quella notte Guido avrebbe dormito nella sua vecchia casa a Roma, Simona avrebbe raggiunto la sua coinquilina che non vedeva da un paio di giorni, e Lucia sarebbe tornata a casa a riposarsi.
Gli ultimi due giorni aveva visto Orlando appena, la notte l’aveva passata al Ris con Simona a parlare, era rientrata all’alba e uscita ancor prima che lui si svegliasse.
Probabilmente lo stava trascurando senza volerlo fare, così quella sera, anche se aveva alcune cose in sospeso al Ris decide di tornare a casa prima.
 
Appena rientra nota immediatamente la luce della cucina accesa, c’era Orlando chino sui fornelli.
L: Ciao…. Non pensavo fossi già qui…
O: …sono tornato prima per preparare la cena, sapevo che eri ancora al Ris.
L: Grazie… - si avvicina a dargli un bacio sulla guancia.
Orlando si volta per acchiappare le sue labbra-
O: Mi sei mancata….- le dice prima si riprendere le sue labbra.
L: Mi dispiace….- sussurra, liberandosi dal bacio.
Orlando la guarda dolcemente, poggiandola al muro.
O: So che è un periodo strano, che stai provando mille emozioni, che sei spaventata e felice allo stesso tempo, ma ti prego…..non escludermi dalla tua vita. –le dice appoggiando la sua fronte a quella di Lucia.
L: Perdonami, ho pensato a lei…. Non ho pensato a te e a cosa stavi provando…lo so che non è per niente facile starmi accanto. Mi dispiace.- sussurra…
O: No, questo non lo devi dire…. Io amo starti accanto, è che ti ho sentita lontana.. ma adesso sei qui….
L: Sono qui….. – risponde avvicinandosi a lui.
Orlando la stringe per la vita, avvicinandosi alle sue labbra.
Voleva sentirla sua…
Le mancava, e lui mancava a lei.
Le loro labbra rimasero unite a lungo, entrambi volevano sentire il loro sapore..
I loro corpi aderivano perfettamente e le loro mani si intrecciavano l’un l’altra.
Erano in camera da letto, illuminati dalla luce tenue che arrivava dall’esterno e che illuminava ancora di più la pelle bianchissima di Lucia.
Orlando adorava quella pelle, era così morbida, così liscia.. si perdeva ad accarezzarla, assaggiarla e assaporarla dolcemente e lentamente, e ad ogni carezza, ad ogni tocco di labbra sulla pelle Lucia sussultava.
Quel momento sembrava magico, entrambi  volevano non finisse mai,
In un attimo Lucia era cavalcioni sopra Orlando, le sue labbra erano sul suo collo e su tutto il petto, mentre le mani di lui cercavano desiderose il corpo di lei.
Dopo aver fatto l’amore per ore, si lasciarono entrambi abbandonare a quel momento così dolce, rimasero abbracciati a lungo senza parlare, solo per sentirsi vicini… per sentire il calore dei loro corpi vicini.
In quel silenzio entrambi poteva sentire i pensieri dell’altro..
Lucia appoggiata al petto di lui si sentiva felice, si sentiva sicura..
Orlando stringendola a sé, sentiva di avere tutto quello che desiderava… 

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Capitolo 31
*** Tutti per uno... ***


Il rumore della pioggia proveniente dall’esterno sveglia Orlando all’alba.
Erano appena le sei del mattino. Lucia era ancora addormentata, sdraiata sul lato con la testa appoggiata sul petto di Orlando, le gambe affusolate e le braccia distese sul petto di lui, coperta appena da un lenzuolo chiaro.
Orlando la guardava in silenzio accarezzandole i capelli.
Guardarla mentre dormiva gli piaceva molto, così come gli piaceva ricordare quando ancora erano sul fronte di guerra, e ogni volta che pensava a lei com’era allora, un sorriso gli spunta sulle labbra.
Quante ne avevano passato, quanto aveva dovuto lottare per averla.
Immerso com’era nei ricordi, non si accorge che Lucia si era svegliata.

L: Buongiorno… -con la voce ancora rauca dal sonno.
O: Buongiorno a te…. dormito bene? – le chiede dandole un delicato bacio sulle labbra.
L: Benissimo…. Tu? – risponde sorridente.
O: Io dormo sempre benissimo con te appoggiata sul petto.. – stringendola a sé.

Lucia sorride, lasciandosi stringere sicura tra le braccia di Orlando.
Orlando non può resistere ad averla così vicina, in un attimo si butta sulle sue labbra acchiappandole, la prende per la vita e la fa scivolare dolcemente sotto di lui, baciandole il viso, la bocca, il petto…. E sfilandole il kimono delicatamente.
Il profumo di Lucia lo mandava in estasi.
Le mani di orlando sul suo corpo la facevano sussultare.
Si abbandonarono nuovamente a quell’amore che tanto li stravolgeva.
Rimasero per un po’ in silenzio, stretti l’un l’altra, ad ascoltare quel silenzio prima di dare inizio ad una nuova giornata di lavoro.
 
Al Ris la mattina non era iniziata nel migliore dei modi, Lucia non aveva raggiunto ancora la sua scrivania che aveva già tra le mani due segnalazioni: un omicidio in pieno centro a Roma, e un duplice omicidio in una villa a Castel Gandolfo.
Bart ed Emiliano si sarebbero occupati dell’omicidio in centro, mentre a Castel Gandolfo sarebbero andati Orlando e Bianca. Ghiro e Lucia aspettavano in ufficio l’arrivo di Guido, Lucia aveva chiesto a Daniele di partecipare all’inchiesta sul rapimento di Simona, lei è troppi coinvolta, preferiva avere una persona amica a suo fianco in questa indagine.
Erano le 11 circa quando tutti rientrarono in caserma, Lucia aveva convocato un breafing per essere aggiornata sui casi che stavano seguendo i suoi collaboratori, e inoltre aveva intenzione di presentare sua sorella Simona all’intera squadra, o per meglio dire…alla sua seconda famiglia.
Mentre tutti prendevano posto nell’ufficio del Capitano, Lucia raggiunse l’ingresso per aspettare Simona, non voleva che attraversasse da sola il Ris sotto gli sguardi indiscreti di tutti.
Simona arriva puntualissima: jeans, stivali bassi e maglia lunga, era molto semplice…e un paio di grandi occhiali da sole neri che leva non appena vede Lucia.
Si avvicina, si salutano con un abbraccio e poi salgono insieme.

L: Gli altri sono già nel mio ufficio, non sanno del tuo arrivo…- sorride..
S: Bene, meglio la sorpresa no?
L: Giusto, tu aspettami un attimo qui… -indicandole una sedia- io li preparo…
S: Ok… ti aspetto.

Lucia entra nel suo ufficio scusandosi per il ritardo.
Poi inizia a parlare:
L: Ragazzi, prima di parlare dei casi del giorno vorrei parlarvi di una cosa personale..
Tutti la guardano con attenzione annuendo. Lucia continua.
L: Io sono la seconda di un parto gemellare. Non vi ho mai detto di avere una sorella gemella perché l’ho avuta per soli cinque giorni, Simona venne rapita 31 anni fa in ospedale, il giorno che dovevamo essere dimesse. Da allora non abbiamo avuto più sue notizie, né una richiesta di riscatto ne mai un contatto dai rapitori. Vi parlo ora di questa storia perché Bart e Ghiro, occupandosi del caso della rapina in Banca, analizzando il video della sorveglianza hanno riconosciuto un volto.
Credevano di aver riconosciuto me in quel filmato, ma...
Lucia fa una pausa. Tutti la guardando in ansia e con gli occhi tristi per la storia appena raccontata.
L: Ma non ero io, era Simona, mia sorella. Con l’ aiuto di Ghiro l’ho trovata, abbiamo fatto il test del dna e non c’è alcun dubbio… è compatibile col mio al cento per cento.
Simona non sapeva della mia esistenza, lei è stata cresciuta in Croazia da una coppia di italiani…
Quello che voglio è trovare chi ci ha separati da lei, voglio trovare chi ha potuto strappare una bambina di cinque giorni alla sua famiglia, è per questo che Guido è venuta a Roma, per darmi una mano.
Ma ho bisogno anche di voi… - conclude a testa bassa dopo averli guardati uno per uno negli occhi.
Il primo a rispondere è Ghiro:
G: Noi siamo qui per te…. credo di parlare a nome di tutti – guardando gli altri.
B: Ovvio che siamo per qui per te. –rispondono Orlando e  Bart.
B: Ma certo Capitano – Milo e Bianca rispondono insieme, Bianca ha le lacrime agli occhi.
L: Grazie, veramente…. So che insieme possiamo arrivare alla verità, e adesso…… vorrei farvi conoscere Simona. – risponde facendo loro un sorriso.
Gli altri la guardano e rispondono al sorriso, seguendola con lo sguardo mentre lei apre la porta.
L’esatta copia di Lucia varca la porta dell’ufficio, sollevando la mano e salutando cordialmente quelle strane persone che la fissavano immobili.
E: Accidenti se so uguali.. ma che è… - Milo è l’unico che non ha trattenuto la reazione..
G: E che è scemo…- dandogli un colpo al braccio- sono gemelle..
Orlando guardava Lucia, i suoi occhi brillavano. Era felice affianco alla sorella, sembrava aver ritrovato una luce nuova. Guardava Simona, era bellissima anche lei, anche se Lucia aveva una luce diversa nello sguardo.. ma forse lui era di parte.
Lucia presentò a Simona i suoi collaboratori e le avvicinò una sedia per farla accomodare.
Erano ancora un po’ tutti storditi nel vederle vicine, quasi identiche.. guardavano Lucia prima e Simona poi,  quasi per cercare le differenze.
L: Ora che le presentazioni son state fatte, possiamo iniziare a metterci a lavoro?
G: Direi di si… dobbiamo solo abituarci a due di te… - sorride facendo sorridere anche i presenti.
S: Bhè…. Se vi può consolare, anche a me fa strano… - sorride.
O: Però.... stranezze a parte, è un miracolo che vi siate ritrovate dopo tutti questi anni…- dice guardando Lucia soprattutto.
S: Si… direi che hai ragione..- guardando Lucia.
B: Così però mi fate piangere… - dice Bianca seria, con lo sguardo basso e un po’ assente..
E; Sempre la solita tu eh… c’è da stà allegri, mica da piangere…- dandole un lieve colpetto sulla spalla.
L: Ha ragione Emiliano,  c’è da essere solo felici, comunque adesso concentriamoci si come arrivare alla verità…
G: Intanto recuperiamo i fascicoli del caso di Simona..
L: Si ci sta già pensando Guido, dobbiamo cercare anche qualsiasi cosa sui genitori adottivi di simona, non si sa mai..
B: Ci penso io…- risponde attento..
L: Benissimo… partiamo da questo…

Escono tutti dal’ufficio di Lucia, lasciandola sola con Simona.
S: Mi piace la tua squadra… sembrano molto gentili e affettuosi con te..
L: Si è vero..sono molto fortunata, non ostante siano tutti così diversi caratterialmente :
Bianca è molto sensibile come hai visto, si commuove per tutto… Milo invece è una testa calda però è molto intuitivo, Bart anche se sembra tutto d’un pezzo ha un cuore tenero, ed è sempre disponibile per tutti. Orlando è…. Sincero, attento e premuroso… mentre ghiro, bè è il mio migliore amico, ….ha tremila difetti ma è il mio punto fermo. – sorride…
S: Descritti così….. mi sembra già di conoscerli… - sorride anche lei..
L: Vedrai… ti piaceranno…
Simona e Lucia si trattengono nell’ufficio a parlare un po’, prima di decidere di pranzare insieme a Guido in una trattoria vicina al ris.

Prima di uscire, con la scusa di dover controllare dei test, Lucia passa in laboratorio da Orlando.
L: Tenente… - sussurra controllando che non ci fosse nessuno.
O: Che bella visita… - sorride prendendole la mano con discrezione.
L: Vado a pranzo con Simona e Guido, non faccio tardi però..
O: Va bene Capitano, ma non far tardi davvero che non mi piace non averti intorno al ris.. – sorride.
L: ah è così..? Mi sorvegli dunque…?
O: Diciamo che…….spesso mi trattengo a guardarti di nascosto…
L: Non hai bisogno di guardarmi di nascosto..
O: Lo so, ma qua al Ris devo accontentarmi di guardarti soltanto, anche se credimi……mi costa parecchia fatica….- facendole uno sguardo malizioso.
L: Quanto sei scemo…- dandogli un bacio a fior di labbra dopo essersi guardata intorno.
Esce dal laboratorio lasciando orlando con l’amaro in bacca, avrebbe voluto baciarla, stringerla ma non poteva lì al ris.
Raggiunge Simona e si dirigono insieme alla Trattoria, Guido le stava aspettando.

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Capitolo 32
*** Desiderio.. ***


 
Le indagini erano ufficialmente cominciate, il Generale Abrami aveva autorizzato Lucia ad aprire il vecchio fascicolo di Simona, ma alla condizione di informare immediatamente i suoi genitori,
Il Padre di Lucia, essendo un ex generale della territoriale sarebbe venuto a saperlo da colleghi, e questo era ciò che Abrami voleva evitare, così prima di iniziare le indagini Lucia sarebbe dovuta andare a Torino da loro.
Spiega la situazione a Simona, ma quest’ultima non è ancora pronta per incontrarli, Lucia lo capisce e di sicuro non intende forzarla a questo incontro, sa quanto la vita di Simona sia cambiata da un giorno all’altro, e capisce che ha bisogno di tempo per potersi abituare a questi cambiamenti.
Mentre controllava gli orari dei voli nel suo ufficio qualcuno arriva bussando alla porta..
O: Disturbo?
L: No, certo che non disturbi… vieni..
O: Allora…. Parti?
L: Si, sto cercando un volo… non andrò con Simona però, non è pronta..
O: E con chi andrai?
L: Da sola… sto cercando un volo per domattina..
O: …da sola no, vengo io con te…- prendendole la mano.
L: Non è mica la prima volta che vado a Torino da sola..- sorride davanti alla premura di Orlando.
O: Certo, ma stai andando per un motivo particolare….e avrai bisogno di una persona amica…
L: Forse non hai tutti i torti….- sospira..
O: Lo so Capitano..
L: Si ma se manchiamo entrambi si insospettiranno qui…
O: Non se non sanno che andiamo a Torino insieme, si tratta di due giorni no? Bè…. Io devo tornare a Parma per un problema di famiglia…
L: Ma dai…… -sorride…
O: Dai che……. Una pazzia ogni tanto…- sorride anche lui..
L: Ma si… perché no…. – annuisce convinta.
O: Perfetto, parlo con Ghiro… ci vediamo dopo..
L: A dopo… - lasciando la mano di Orlando che intanto si dirige a cercare Ghiro e spiegargli la situazione.
 
Erano le 17.00 quando Simona arriva al Ris, sapeva che Lucia sarebbe partita la mattina seguente e voleva salutarla e darle un po’ di forza.
S: Posso? – bussando alla porta dell’ufficio di Lucia, mentre lei assorta è al computer.
L: Ciao… vieni, certo..
S: Volevo passare a salutarti prima di partire per Torino..
L: Grazie…sei stata gentile..
S: Macché, ti ho dato buca…
L: Simo, non mi ha dato buca.. non sei pronta ad incontrarli è più che normale, stai tranquilla.. ci penso io… - sorride alla sorella.
S: va bene… spero andrò tutto bene..
L: Fidati… andrà bene..
S: Ok, allora…. Io ti lascio lavorare, però chiamami domani ok?
L: Ma cento che ti chiamo… anzi, perché non vieni a cena a casa mia stasera per cena, ti faccio vedere un po’ di foto..
S: Ma si…. Buona idea…
L: Aspetta, ti scrivo l’indirizzo… facciamo alle 8 e mezza?
S: perfetto…. A dopo allora..
Simona esce sorridente dall’ufficio lasciando Lucia al proprio lavoro, i biglietti erano pronti.
Sarebbero partiti alle 8.50 da Fiumicino.
Intanto prende il cellulare per scrivere un messaggio ad Orlando:
“Ti devo chiedere un favore grande….Simona verrà a cena stasera, e non sa di te, volevo dirglielo ma non ho trovato il momento” la risposta di Orlando arriva quasi subito “Va bene amore, sparisco per un po’… visto che vuoi tenermi nascosto” Lucia sorride e risponde  "Non voglio tenerti nascosto, voglio solo tenerti per me”
lo invia ed aspetta la risposta “ Ti adoro”.
Sorride a quello scambio di messaggi, orlando è sempre molto dolce e soprattutto presente, sa esattamente cosa pensa in ogni momento… sembra la legga nel pensiero.
 
 
Prima di uscire da Ris, lascia a Daniele tutte le raccomandazioni per i prossimi due giorni di assenza, lo abbraccia e saluta gli altri, uscendo un po’ prima del solito.
Doveva preparare il trolley e Simona sarebbe arrivata tra meno di un ora.
Appena arriva a casa inizia a preparare la cena, a base di pasce, risotto ai frutti di mare, calamari fritti e insalata di mare.
Corre poi a preparare il trolley per lei e per orlando, cercando di farci stare tutto in una valigia.
Sono le otto e mezzo in punto, il campanello suona.
Simona era arrivata, saluta Lucia porgendole una bottiglia di vino bianco e guardandosi attorno.
S: Mi piace la tua casa…- urla facendo un giro in salotto.
L: Grazie.. è moderna.. non piace a tutti… - sorride.
S: A me si… e molto.
Lucia arriva in salotto porgendo a Simona un bicchiere di vino, poi insieme tornano in cucina, la cena era pronta.
Cenano, chiacchierano e ridono… parlando un po’ delle loro vite.
Simona lavora come psicologa in un istituto superiore al centro di Roma, si è laureata in psicologia col massimo dei voti e divide casa con Sara, sua coinquilina e sua collega.
Appena finiscono di cenare Lucia porta fuori un album di foto, Simona le sfoglia sorridente, ci sono foto di Lucia da piccola, di Guido, dei suoi genitori… e altre più recenti che ritraggono la sorella con Ghiro e con Flavia.
S: E questa ragazza chi è? – mostrando una foto di ghiro, Lucia e Flavia.
L: Lei è Flavia…. era una mia collaboratrice…e amica. –risponde triste.
S: Era? – chiede capendo lo sguardo di Lucia.
L: Si… l’hanno uccisa in servizio.
S: Mi dispiace. Era così giovane..
Lucia annuisce, colta da un momento di tristezza pensando a Flavia si alza e sistema la cucina, per non pensare. Simona invece si alza dal tavolo e va a riportare l’album in camera di Lucia.
La casa le piace molto, anche la camera… è ordinata e profumata, si sente il profumo di Lucia ovunque. Tuttavia non può non notare che in camera da letto, ci sono un paio di camice maschili sulla sedia e una giacca sull’appendi abiti. In bagno un profumo maschile, e due spazzolini elettrici.
S: Chi hai buttato fuori di casa per dare questa cena? – sorride andando verso la cucina.
L: Cosa? – risponde stupita.
S: Allora… camice da uomo, una giacca, un profumo maschile e due spazzolini elettrici. E’ chiaro che ombreggia la presenza di un uomo….
L: ….sei un ottima osservatrice..!! – risponde sgranando gli occhi.
S: ..si lo so!! Allora…….. chi è il fortunato?
L: …dici che sia fortunato? …non so fino a che punto.. . sorride..
S: E’ il tenente Serra non è vero?
L: Colpita e affondata! Ma come fai a saperlo?
S: Sono un ottima osservatrice, l’hai detto tu….
 Scherzi a parte, ho notato come ti guarda…
L: E come mi guarda?
S: Ti guarda anche se tu non guardi lui, e ti guarda con occhi profondi e sinceri…
L: Wow…. Stai per psicoanalizzarmi dottoressa?
S: No, tranquilla… non lo farò…
L: Orlando è diverso, è entrato nella mia vita per caso. Non lo sopportavo nemmeno pensa… ma è riuscito a buttare giù il muro anti sofferenza che mi era costruita intorno. Un anno e mazzo fa, ho perso l’uomo che amavo… Alex, è stato ucciso da una serial killer che ce l’aveva con me.
Io non riuscivo più a dormire, a lavorare e tanto meno ad amare… non volevo più soffrire e far soffrire. Mi sentivo responsabile della morte di alex, fino a quando non è arrivato lui.
Silenzioso è riuscito a starmi accanto, a farmi ritrovare la fiducia negli altri e a farmi ricominciare ad amare…sono ritornata a sorridere grazie a lui.
S: Mi dispiace tanto per quanto hai dovuto soffrire, per quanto sei stata male…. Dev’essere stato orribile. Però sono contenta di sentirsi parlare così… si vede che sei felice…
L: Si… ora finalmente sono felice… ma non è stato per niente facile.
S: Lo so Lucia, posso immaginarlo..
L: Ora le cose vanno bene su tutto però… c’è Orlando e ci sei di nuovo tu..
S: Si…sono felice… ora però scappo che domattina si lavora, e poi poveraccio starà aspettando che vada via io per tornare dalla sua dama…
L: Ma no…. Stai tranquilla… è con Daniele..
S: Senti un po’…. Chiamami domani ok?
L: Certo che ti chiamo…
S: Grazie per la cena, e di tutto… - l’abbraccia per salutarla.
L: Grazie a te Simo. – risponde all’abbraccio, salutando la sorella.
Appena Simona esce, Lucia manda un messaggio ad Orlando.
“Simo è appena andata via…. Mi manchi”
“ Tu mi manchi in ogni istante del giorno……arrivo”
Appena quindici minuti dopo Orlando arriva a casa, apre la porta e va a cercare Lucia.
In camera da letto non c’è, poi sente l’acqua della vasca.
Si spoglia velocemente, e la raggiunge.
Apre la porta del bagno a rimane immobile ad ammirare la sua bellezza.
Lei gli sorride, stava per parlare, ma Orlando entrando in vasca le posa una mano sulla bocca delicatamente…
“Shhh….. ti voglio Lucia, ti desidero come non ho mai desiderato nessuna in vita in mia” – sussurra dolcemente al suo orecchio provocandole i brividi.
Lei lo guarda negli occhi, gli sorride dolcemente per poi buttarsi ad afferrare le sue labbra.
Orlando per farla impazzire si sposta appena da lei, morsicandole appena le labbra…passando poi al collo e infine al petto.
Lucia non resiste, si avvicina ancora di più a lui avvolgendolo con le sue gambe e spingendolo contro la parete fredda della vasca.. Ora è orlando che non resiste, le prende le braccia bloccandogliele con le sue mani, inizia a baciarla ovunque e a scorrere con le labbra quel corpo perfetto.
Appena le sue mani furono libere, in un attimo si trovava sopra di lui che appoggiato alla parete della vasca poteva ammirare dal basso tutta quella bellezza. Le mani di lei sul sue petto lo facevano impazzire, così come i suoi movimenti sinuosi e sensuali… era perfetta in tutto.
Le mani di orlando cercavo desiderose quel corpo… a ogni contatto sussultavano entrambi.
Era un momento di passione e di piacere estremo.
Il loro desiderio andava oltre tutto.
Erano insieme.
Erano una cosa sola.

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Capitolo 33
*** Direzione: Torino. ***


Casa del Capitano Brancato: ore 6.00.

La sveglia suona.
Lucia si scopre appena per spegnerla prima che Orlando si svegliasse.
Si volta verso di lui che dormiva ancora beatamente, si poggia sul suo petto e lo bacia delicatamente per svegliarlo.
Al tocco di quelle labbra Orlando apre gli occhi,  l’immagine sfuocata di Lucia gli compare davanti.
Sorride, l’abbraccia e le accarezza i capelli.
O: Come sei bella…-sussurra.
Lucia sorride e riprende a baciarlo.
Lui non resiste al calore di quel corpo ancora semi nudo avvolto solo da un lenzuolo, le accarezza la schiena dolcemente facendola rabbrividire, la prende delicatamente per la vita poggiandola sotto di lui.
O: Sei in trappola capitano.. – bisbiglia, guardandola malizioso.
L: Non volevo mica scappare.. – sorride, rispondendo allo sguardo malizioso.
Gli occhi di lei si riflettono su quelli di lui, si guardano intensamente e in un attimo le loro labbra sono di nuovo unite. Le mani di Orlando sono su tutto il corpo di Lucia, lei stringe il suo petto e le sue labbra accarezzano il suo collo.
I loro corpi si muovono sinuosi all’unisono, aderiscono perfettamente l’un l’altra.
Sembrano comporre una danza.
Il loro piacere non sembra non conoscere limiti e confini.
Sono ancora distesi l’una tra le braccia dell’altro, Orlando scorre le sue mani tra i capelli di Lucia, lei, poggiata al suo petto lo accarezza delicatamente.
L: Non vorrei interrompere questo momento meraviglioso, ma….. dobbiamo proprio alzarci.
O: Già… dovremo alzarci, anche se si sta benissimo così.
Lucia si avvicina a dargli un tenero bacio sulle labbra per dargli coraggio di alzarsi.
L: Andiamo… c’è un aereo da prendere. – afferra la camicia di Orlando per indossarla.
O: …si però non puoi dirmi di alzarmi e poi indossi una mia camicia, sei incredibilmente sensuale così… - la tira per la mano, per avvicinarla a lui.
Lucia ride di gusto, cerca di opporre resistenza ma finisce nuovamente nel letto, non smettendo di ridere. Anche Orlando ride, la risata di Lucia è contagiosa, si butta sopra di lei facendo scivolare le sue mani lungo le gambe scoperte di lei.
L: ...E’ tardi tenente… - bisbiglia, già immersa in quel piacere provocato dalle carezze di lui.
O: Lo so…. ma non posso resisterti.. – le sussurra all’orecchio.
Lucia approfitta di un momento di distrazione di orlando, lo colpisce con un cuscino e rotola giù dal letto.
O: Questo è un colpo basso capitano…- urla, mentre la vede dirigersi in bagno.
L: Doccia fredda Tenente.. – sorride, rispondendo a orlando che aveva già il muso.
 
Dopo mezz’ora sono pronti entrambi, bagaglio e biglietti alla mano si dirigono a Fiumicino.
Appena arrivati si dirigono al check-in, imbarcando la valigia, e poi vanno di corsa al metal detector.
Superati i controlli di sicurezza, vanno a prendere un caffè prima dell’imbarco, non era rimasto tempo per fare colazione, avevano preferito impiegare il loro tempo in altro.
 


.....TORINO.....

Un’ora dopo di volo, arrivano a Torino.
Orlando nota che Lucia è un po’ tesa, è comprensibile vista la situazione.
O: Ehy, a che pensi? – le chiede appena scesi dall’aereo.
L: Sono solo un po’ preoccupata… - risponde un po’ vaga.
O: Lucia…. Fermati un attimo.
Lucia si blocca, sentendo la presa di orlando, lui le prende il viso tra le mani e la guarda dolcemente negl’occhi.
O: So che non è facile, hai un compito molto importante e piuttosto impegnativo, ma non sei sola, ci sono io con te…e correrò in tuo aiuto in qualsiasi momento se ce ne sarà bisogno. Vedrai andrà bene amore…
Lucia lo guarda con attenzione, ogni volta che Orlando la chiama così il suo respiro si ferma.
Ascolta quelle parole, riesce sempre a tranquillizzarla, e sa sempre capire se qualcosa la turba.
L: …lo so, ho solo paura della loro reazione. Ma se ci sei tu so che riuscirò ad affrontare al meglio..
   Grazie….. per esserci sempre. – sorride, accarezzandogli il viso.
O: Non saprei dove altro potrei essere… andiamo.. – le prende la mano e insieme vanno a ritirare i            bagagli.
Prima di andare a casa di Lucia, vanno nell’albergo prenotato per la notte, avrebbero preso le chiavi e sistemato i bagagli, così i genitori di Lucia non si sarebbero insospettiti.
 
L’Hotel San Francisco è al centro di Torino, un quattro stelle che Lucia conosce già.
E’ molto carino e accogliente, arredato completamente in stile moderno e vicino ai punti più importanti.
Mostrati e registrati i documenti, salgono in camera per poggiare i bagagli.
O: Allora, adesso andiamo a casa tua…? – le chiede mentre lei tira fuori alcune cose dalla valigia.
L: Si, mio padre è a casa sicuramente.. mamma sarà a lavoro, la faccio chiamare con una scusa..
O: Tutto bene..? – le chiede avvicinandosi a lei.
L: Si… sono pronta, ma non lasciarmi eh.. – sorride..
O: Non lo farei mai..- sorride e  le da un tenero bacio sulla fronte.
Escono dall’albergo, mentre il taxi già gli aspetta di sotto.
L: Via delle Terme 14, per favore. – dice appena entra nel taxi.
T: Subito signori. – risponde il tassista.
Intanto guardano entrambi fuori dal finestrino, Lucia sorride ricordando il passato, quante volte ha percorso quella strada… Orlando invece è stato a torino solo una volta per lavoro, non la conosce molto bene.
Dopo venti minuti di macchina il taxi si ferma all’indirizzo richiesto.
Entrambi escono dall’auto, Lucia guarda la sua casa, sospira e guarda Orlando.
O: Sono qui…. sempre qui… - le dice, guardandola dritta negli occhi.
Lei sorride, prende coraggio e percorre il vialetto arrivando alla porta di ingresso.
Suona. La porta si apre, una donna sulla 50ina compare sulla soglia, portandosi una mano alla bocca. Lucia sorride e l’abbraccia.
R: Lady……. Che meravigliosa sorpresa. – le dice, visibilmente stupita della visita.
L: Rebecca… quanto mi sei mancata. – risponde Lucia.
R: Venite dentro, che bella che sei tesoro.. – accarezzandola dolcemente.
L: Orlando, lei è Rebecca… la mia tata, governante e seconda madre. Rebecca lui è Orlando Serra un mio collaboratore.
I due si presentano, stringendosi la mano.
Rebecca fa strada a Lucia dicendole di aspettare un attimo per fare una sorpresa a sua padre.
R: ..Francesco, hai visite. – dice entrando in salotto.
F: Visite… e chi? – risponde poggiando il giornale sul tavolino.
In quel momento Lucia entra nel salone, con un bellissimo sorriso.
L: Generale… - dice andando verso di lui per abbracciarlo.
F: La mia bambina… ma che fai tu qui…- chiede visibilmente stupito.
L: Sono qui per lavoro Generale… Ah papà lui è il tenente Serra, un mio collaboratore.
Orlando si avvicina al padre di Lucia porgendogli la mano.
O: Molto piacere Generale.. – con una stretta decisa.
F: Piacere mio Orlando.. – risponde con un sorriso.
F: Allora, che fai qui bambina mia..? – chiede un po’ sorpreso di vederla.
L: Sono qui.. per lavoro, possiamo chiamare la mamma..?
F: Perché che succede tesoro? – con tono allarmato.
L: Ma niente papà… vorrei parlarvi, stai tranquillo, non è successo niente.. – sorride per tranquillizzarlo.
F: Rebecca, puoi chiamare Chiara in studio, dille di tornare a casa… inventa una scusa..se le dici che Lucia è qui causerà un incidente… - sorride, facendo sorridere anche Lucia e Orlando.
R: Certo, la chiamo immediatamente. Intanto vi porto qualcosa da bere?
F. Si grazie…
Nel mentre che aspettano che Chiara rientri da lavoro, chiacchierano e ricordano l’infanzia di Lucia.
Orlando non può fare a mano di ridere, gli aneddoti di Francesco sono meravigliosi, e Lucia invece è in imbarazzo, il padre non fa che parlare di lei..
Intanto Francesco, rimasto solo con Orlando, approfitta per conoscere meglio il suo interlocutore.
F: Allora Orlando, è da molto che lavori con mia figlia..?
O: Ah, no Generale, da un anno circa.. – risponde sereno.
F: Non chiamarmi Generale, chiamami Francesco. Devi essere bravo se mia figlia ti ha scelto nella quadra… - prova ad indagare un po’.
O: Se devo essere sincero, Lucia non mi ha scelto, è stato Abrami ad impormi nella squadra..
F: Aii… non oso immaginare quello che ti ha fatto passare mia figlia allora.. – sorride, pensando a com’è Lucia.
O: Oh si….. non è stata per niente facile…
F: Ma se lavori con lei da un anno, vuol dire che sei bravo, e se non ti ha trasferito… alla fine ti ha scelto.. è tosta lo so, ma almeno da una possibilità…
O: Si è tosta … ma è un ottimo Capitano.
I quel momento Lucia rientra in sala, notando che entrambi smettono di parlare non appena lei entra.. stava per chiedere ad entrambi come mai si sono zittiti quando sentono la porta di casa chiudersi.
Chiara era rientrata.... il momento tanto sospirato da Lucia era arrivato.

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Capitolo 34
*** La verità... ***


Chiara era arrivata. Si era precipitata in salotto convinta che Francesco avesse la febbre.
Rebecca aveva pensato che era l’unico modo per farla tornare subito.
Appena entra in salotto posa lo sguardo su orlando, che si alza da gentiluomo, per poi spostarsi immediatamente verso il marito, vedendo accanto a lui Lucia.
Sgrana gli occhi e quasi non riesce a parlare.
C: Luciaaaa…. Ma tu che ci fai qui.? – andando verso di lei sorridente per abbracciarla.
L: Ciao mamma… - le dice abbracciandola.
C: Che bello vederti…. ma come mai sei qui? – le chiede tenendole la mano.
L: Ecco, sono qui con Orlando, un mio collaboratore, per lavoro..
C: Scusami caro, non ti ho nemmeno salutato.. tanto piacere.. – gli dice porgendogli la mano.
O: Piacere mio Signora. – rispondendo alla stretta di mano.
C: Ma che signora…. Sono Chiara. – gli dice sorridendo.
L: Mamma, ascolta… siediti un attimo..
C: Che c’è  tesoro… che succede.. –le chiede perplessa, notando il tono di voce di Lucia.
Lucia da un occhiata a Orlando, che le fa un cenno con la testa per darle coraggio e inizia a parlare.
L: Io sono venuta qui per lavoro, e il lavoro in questione riguarda voi… noi.
I genitori di Lucia la guardano molto perplessi, non capiscono di cosa stia parlando. Lei riprende.
L: Ecco, intendo riaprire il fascicolo di Simona, la nostra Simona.
F: Cosa..? Che ti viene in mente? – le chiede serio.
L: Lo so che ora vi sembrerà assurdo, ma io l’ho trovata… ho trovato Simona, è a Roma, sta bene e l’ho incontrata già diverse volte.
F: Ma dico come ti viene in mente di dire certe cose Lucia?
Chiara non parla, è pietrificata di fronte alle affermazioni di Lucia.
L: Papà, non sono impazzita… ho fatto il test del dna, compatibile al cento per cento con il mio..
C: Io…. io.. è assurdo.
Lucia ha la testa bassa, Chiara le lacrime agli occhi e Francesco fa avanti e indietro nel salone.
O: Scusatemi, so che non sono affari miei. Ma…. Io ho conosciuto Simona, ho partecipato ai controlli sul test del Dna e non c’è alcun dubbio… è compatibile a quello di Lucia perfettamente.
So che come notizia è assurda, e lo è stata anche per vostra figlia, e per vostro figlio, ma entrambi hanno dovuto accettare la realtà dei fatti. Quella ragazza è Simona, è identica a Lucia.. è una brava ragazza, che sicuramente ha sofferto molto, così come avete sofferto tutti voi, ma ora c’è… ora può far parte di nuovo delle vostre vite.
Il silenzio cade sulla stanza. Lucia guarda Orlando per ringraziarlo.
Francesco si avvicina a sua figlia, prendendole la mano e guardandola dritta negli occhi.
F: E’ davvero Simona? – le chiede con le lacrime agli occhi.
L: Si papà… non c’è nessun dubbio. E’ Simona. – Risponde anche lei con le lacrime agli occhi.
C: L’hai trovata? ….hai trovato tua sorella? – le chiede mentre una lacrima le riga il viso e un mezzo sorriso le compare in volto.
L: Ci siamo trovate, diciamo… - sorride anche lei.
C: Non ci resta che andare subito a Roma. – dice ancora shoccata dalla notizia.
L: Ecco, non so se sia la cosa migliore, credo che abbia bisogno di tempo per adattarsi a tutto questo. – dice quasi con timore.
F: Non puoi chiederci questo..
L: Papà devi fidarti di me… vedrai che presto sarà pronta, ma non è ancora il momento..
C: Lucia sono 31anni… non voglio che passi altro tempo..
L: Lo so, ma ora sai che lei sta bene, lei è con me… era con me anche ieri sera. Dalle tempo ti prego..
F: Forse ha ragione Lucia, sarà spaventata, dovrà abituarsi a tutto questo..
L: Grazie papà… io vorrei riaprire le indagini, se siete d’accordo..
F: Si bambina mia, trova chi ce l’ha portata via..- le dice stringendole la mano.
C: .. ci dirai tu quando potremo vederla..
L: Ci penso io mamma, stai tranquilla…
Erano ancora molto scossi dalla notizia, restano i salotto a parlare un po’ di Simona, Lucia spiega loro come è riuscita a trovarla e racconta un po’ di cosa fa sua sorella a Roma.
Rimangono ancora un oretta insieme, poi Lucia si alza assieme a Orlando, dicendo che avevano da fare, documenti e fascicoli li aspettavano.. in realtà era una scusa, voleva stare un po’ con Orlando.
Saluta i suoi genitori, con la promessa che la sera sarebbero tornati entrambi per cena.
 
Hotel San Francisco- Torino

Rientrano in albergo a riposare un po’, prima di fare un giro per la città dell’infanzia di Lucia.
Non appena entrano in camera Lucia si butta nel letto lanciando le scarpe, poggiandosi a pancia in giù e abbracciando un cuscino. Orlando si accorge che è un po’ provata dalla situazione, si avvicina a lei togliendole il cuscino e trascinandola sopra il suo petto. Si era coricato affianco a lei, e le stava accarezzando i capelli.
O: Dovresti essere sollevata ora… cos’è quel viso triste..
L: Sono sollevata, solo…. Mi ha fatto male vedere il dolore negli occhi dei miei genitori mentre parlavo di Simona..
O: Lo so, mi dispiace… ma adesso è di nuovo con voi… dovresti essere felice..
L: Si, hai ragione… adesso passa… è solo che è stata una giornata pesante..
O: ….e io a cosa servo scusa? – le sussurra accarezzandola.
L: A salvarmi come hai fatto con i miei… - risponde sorridente..
O: Te la saresti cavata lo stesso..
L: Si, ma è stato bello sentirti parlare così… - risponde abbracciandolo..
Orlando la tiene stretta a se.. accarezzandole la schiena e dandole dei teneri baci sul collo e sul viso.
Rimangono stretti per un po’, fino a quando Lucia esausta crolla sul petto di Orlando, lui sorride nel vederla così.. sembra così fragile in quel momento, gli fa molta tenerezza.
 
Si risvegliano un ora dopo ancora abbracciati.
Orlando la sente muoversi e aprendo gli occhi la vede lì… a due centimetri dalle sue labbra.
L: volevo svegliarti dolcemente… ma ti sei già svegliato.. – dice sorridendo.
O: Ti sbagli, sto dormendo… svegliami pure. – richiudendo gli occhi per farsi baciare.
Lucia sorride, si avvicina poggiando delicatamente le sue labbra su quelle di Orlando.
Lui le schiude leggermente afferrando quelle di Lucia, facendola rotolare spalle al letto.
Continua a baciarla dolcemente, mentre con una mano sbottona delicatamente le camicetta accarezzandole il petto per poi scendere a baciarla lungo il collo, il petto e l’addome.
Lucia ha i brividi ha ogni bacio di Orlando.
Mentre lui non si sposta dal suo corpo, lei gli sfila elegantemente il maglione, afferrandogli la schiena e posando le sua labbra lungo il petto di lui.
Orlando ha un sussulto, quelle labbra cos’ calde lo fanno impazzire. In un attimo riprende le labbra di Lucia, baciandole e mordendole dolcemente.
Lucia è su di lui, a ogni suo movimento Orlando sente il piacere crescere sempre di più, mentre lei afferra le sue labbra per non lasciarle.
Ancora una volta i loro corpi sono uno solo..
Il loro piacere diventa un unico piacere…
Le loro mani intrecciate..
I loro respiri uniti…

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Capitolo 35
*** E' tutto diverso.. ***


Alle otto in punto sono pronti ad entrare a casa di Lucia, li aspettavano i suoi per cena.
Prima di entrare, Lucia guarda Orlando, voleva assicurarsi che non fosse a disagio.
L: Tutto apposto? – chiede, prendendolo per un braccio.
O: Si amore, stai tranquilla.. – accarezzandole il braccio.
L: Possono essere molto astuti, è meglio che tu sia preparato a tutto. – sorride..
O: Ma dai…non starai esagerando un po’? – chiede sorridendo.
L: No fidati, vedrai… -scuotendo la testa.
Insieme si dirigono verso l’ingresso, suonano e Rebecca apre la porta conducendoli in salotto.
I genitori di Lucia erano lì, stavano bevendo un aperitivo mentre aspettavano i due.
Orlando saluta cordialmente, ottenendo il saluto e il sorriso dei due.
Lucia da un bacio ad entrambi e si accomodano tutti e due in salotto, la cena sarebbe stata pronta a momenti.
Chiara porgendo un aperitivo ad Orlando si alza, richiamando l’attenzione di Lucia, chiedendole di darle una mano in cucina.
Lucia si alza e la segue, lasciando Orlando e Francesco da soli in salotto.
F: Allora Orlando, tu hai conosciuto anche Simona…
O: Si, l’ho incontrata un paio di volte.. e ho scambiato volentieri qualche chiacchiera con lei..
F: …è simile a Lucia?
O: Bè, esteticamente sono quasi uguali, a parte il colore degli occhi, Simona ha gli occhi chiari ma gli occhi di Lucia sono più chiari e cristallini, caratterialmente parlando……sono diverse…
F: Si?
O: Direi di si… Simona è molto pacata, un po’ ansiosa e timorosa, mentre Lucia è determinata, testarda, orgogliosa e mai pacata… - sorride.
Francesco sorride alla descrizione di Lucia, in cuor suo sa che Orlando ha ragione.
F: Certo che l’hai descritta proprio bene…Lucia è instancabile, se si mette in testa qualcosa fa di tutto… non si ferma di fronte a niente, guarda quanto è determinata per trovare chi le ha portato via la sorella…
O: Si è proprio vero… -sospira.
F: Devo dedurre da questo sospiro che spesso ti fa preoccupare?
O: Bè….. spesso a causa della sua testardaggine ci fa preoccupare un po’ tutti – sorride.
Francesco sorride immaginando perfettamente il comportamento della figlia, ma ha capito anche dal tono di Orlando che Lucia è qualcosa in più del suo capitano.
Aveva già avuto il sospetto la mattina, vedendola entrare con lui, sarebbe andata a Torino da sola, non aveva bisogno di aiuto… conosce la figlia, ed è abituata a gestirsi da sola.
Inoltre, Orlando, aveva preso le sue difese la mattina, era intervenuto a parlare con i suoi genitori vedendo Lucia in difficoltà.
I pensieri di Francesco vengono interrotti dal ritorno di Lucia e Chiara che invitavano Orlando e Francesco a sedersi a tavola.
Si accomodano tutti insieme e iniziano a cenare: parlano, ridono e scherzano, la serata prosegue serenamente, parlando di Simona e di Guido.
Sul tardi, Lucia da una mano a Chiara sistemando i piatti, Chiara da brava psicologa inizia ad indagare con la figlia… avendo il sospetto anche lei che Orlando non sia un semplice collaboratore.
C: Senti un po’, l’anno scorso quando sono venuta a Roma a trovarti Orlando non c’era…
L: No, non era arrivato ancora… E’arrivato due mesi dopo il trasferimento di Costanza..
C: Ah capisco.. è bravo?
L: Certo che è bravo mamma… - sorride.
C: Non sarebbe nella tua squadra giusto? – sorride anche Chiara.
L: Veramente è finito per caso nella mia squadra. E? Abrami che l’ha inserito nella mia squadra..
C: Aspetta…. Quindi no l’hai scelto? –la guarda maliziosa..
L: No, non l’ho scelto… mi è stato imposto.
C: Povero ragazzo… chissà cos’avrà passato…l’avrai torturato immagino..
L: Ma dai mamma… ti pare che sono così crudele?
C: ..no bambina mia, figurati… -sorride, per poi aggiungere- però….è un gran bel tipo..
L: Mamma…. per favore.. – scuote la testa.
C: Che c’è…. Si fa per dire, tu non trovi? – guardandola..
L: Avanti….. ho capito… dimmi dove vuoi arrivare..
C: Che c’è esattamente tra voi due? – sorride.
Lucia sorride scuotendo la testa. Non sa esattamente cosa dire alla madre… è in imbarazzo.
C: Sono contenta bambina mia. – dandole un bacio sulla guancia.
L: Io non ho detto niente…- risponde sorridendo, facendo la vaga.
C: Non c’è bisogno che tu parli, io ti conosco come le mie tasche tesoro..
Entrambe sorridono ed escono verso il salotto.
Francesco ed orlando stavano chiacchierando e sorridendo.
L: Mamma, Papà mi dispiace ma noi dobbiamo proprio andare… -guardando Orlando.
O: Si, domattina dobbiamo recuperare un bel po’ di scartoffie..
C: Va bene ragazzi, forse è meglio che andiate a riposare..
F: Ma domani tornate prima di partire..?
L: Si, papà…. Ci vediamo domani.
Si salutano, Orlando ringrazia della cena e insieme escono, dirigendosi verso la piazza principale, Lucia voleva fare una passeggiata prima di rientrare in albergo.
 
Passeggiano mano per la mano verso quella piazza che per Lucia ha mille ricordi.
L: Pensa che là, in quelle scale, ho dato il mio primo bacio..
O: Non voglio saperlo, grazie.. – sorride.
L: Oh ma andiamo…è successo un bel po’ di tempo fa.. – sorride anche lei.
O: Che vuol dire… - scuote la testa, sorridendo e abbracciando Lucia.
L: Sono contenta che tu sia qui…. – sussurra restando abbracciata a lui al centro di quella piazza illuminata.
O: Sono contento anch’io… non ti avrei mai fatto affrontare tutto questo da sola.- dandole un bacio sulla fronte.
L: Da quando ci sei tu, è tutto diverso…
O: In meglio spero…. – guardandola storto..
L: Scemo… certo che si! – dandogli un colpo al braccio e iniziando a camminare.
Orlando la raggiunge, abbracciandola da dietro e poggiando il suo viso alla spalla di Lucia.
O: Non ti dico mai abbastanza quanto ti amo, quanto ti adoro e quanto sei importante per me. –le sussurra.
L: …così mi fai prendere un colpo.. – sorride voltandosi verso di lui e poggiandogli le mani al petto.- Ti amo anch’io Tenente… e credimi mi rendi la persona più felice del mondo..
Orlando le accarezza dolcemente il viso avvicinandola a sé, per stringerla tra le  sue braccia e cercare le sue labbra.
Si uniscono in un bacio dolce e passionale, per poi rimanere abbracciati l’un l’altra.
O: Che dici…. Andiamo a riposare? – le chiede prendendole la mano.
L: Eh si… inizio ad essere stanca. – risponde, iniziando a camminare.
O: Allora andiamo principessa, la porto in albergo.. – sorride.
Anche Lucia sorride, stringendogli la mano e seguendolo verso un taxi parcheggiato all’uscita della piazza. Era stata una giornata ricca di emozioni, soprattutto per Lucia.
Entrambi erano stanchi, sarebbero rientrati in albergo a riposare..
Una nuova giornata impegnativa li attendeva..

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Capitolo 36
*** Nient'altro che noi. ***


Rientrati in albergo, erano già le undici e mezza.
Orlando corre a farsi una doccia mentre Lucia resta al telefono con Daniele prima e Simona poi..
L: Simone stai tranquilla, è andata bene..certo inizialmente erano shoccati, ma non vedono l’ora di incontranti.. – le dice al telefono.
S: Non dev’essere stato facile immagino, poi appena arrivi a Roma ci vediamo così mi racconti..
L: Certo, domani pomeriggio sono a Roma, passa al Ris..
S: Preferirei che venissi a casa mia… ti devo parlare, e sarebbe meglio non a lavoro..
L: Va bene Simo, passo da te appena rientro.. ma è successo qualcosa? – chiede un po’ spaventata.
S: No, stai tranquilla… volevo solo parlare e farti vedere alcune carte che ho da me..
L: D’accordo, allora ti chiamo appena torno…- le risponde un po’ più serena.
S: Si perfetto…a domani, fate buon viaggio..
L: Grazie Simo, a domani.
Lucia chiude la conversazione, poggia il cellulare sul comodino e raggiunge Orlando in bagno,
lui non si accorge che lei era entrata, il suono dell’acqua copriva i rumori.
Lucia si spoglia, facendo cadere i vestiti per terra, apre appena la porta della doccia ottenendo l’attenzione di Orlando.
L: Faresti posto a  una povera ragazza che si sente tanto sola.. – gli dice sorridendo.
Orlando non risponde, le porge la mano facendole spazio, Lucia afferra la sua mano e subito viene tirata da Orlando che la accinge per la vita.
O: Sei incredibilmente bella.. – le dice prima di andare a cercare le sue labbra.
Lucia le socchiude appena, facendosi afferrare da quelle labbra morbide e calde che iniziano a sfiorare la sua pelle bagnata. La tiene stratta a sé, mentre percorre con le labbra il suo corpo caldo e bagnato; in un attimo la spinge contro la parete della doccia, sotto il getto di acqua calda che cado dall’alto. Sotto la doccia è ancora più bella pensa, mentre con la mano cerca e accarezza il suo corpo. Non ostante l’acqua calda e calore dei loro corpi entrambi hanno i brividi a quel contatto così intenso… sono completamente abbandonati a quel momento di dolcezza e passione.
Le mani di Lucia stringono forti le spalle di Orlando, e ad ogni suo movimento le sue labbra si stringono al petto di lui, mentre Orlando affonda il suo viso nel collo di Lucia.
Rimangono a lungo sotto l’acqua calda abbracciati in silenzio, Orlando l’accarezza dolcemente e Lucia non si stacca un attimo da lui, dalle sue mani e dal suo petto.
Poi, da vero gentiluomo le porge un asciugamano per uscire dalla doccia.
Lei lo lega elegantemente all’altezza del seno, ed esce dalla doccia subito dopo Orlando.
O: Forse avrei dovuto darti un asciugamano più lungo capitano.. – con tono malizioso.
L: …e perché mai, sono coperta tenente. – avvicinandosi a lui e portando le mani al suo petto ancora nudo.
O: … non troppo coperta, lo sai che non resisto.. – stringendola a lui.
Lucia sorride scuotendo la testa, e dandogli un leggero colpo al braccio, lasciando la presa e voltandosi per uscire dal bagno.
In un attimo Orlando le afferra il braccio, costringendola a voltarsi, stringendola di nuovo a sé e cercando avidamente le sue labbra..
L: Tu sei…… perfido- sussurra.
O: Sei tu perfida… - risponde cercando di nuovo le sue labbra.
Con un gesto molto svelto le sfila l’asciugamano di dosso, spingendola verso la parete del bagno.
Lucia si abbandona nuovamente a quel momento, a quelle emozioni e quei sussulti..
I loro battiti aumentano, i lori corpi si uniscono e i loro respiri si fondono in uno..
Entrambi sussultano ad ogni movimento, e le loro labbra si uniscono per non separarsi..
Quella sera, era stata una serata speciale, Lucia aveva portato Orlando a Torino con lei, portandolo addirittura a casa dei suoi genitori… certo non l’aveva presentato come il suo uomo, però Orlando sapeva quanto quel gesto contava per lei, e contava molto anche per lui.
Riservata com’è, significava tanto quel viaggio… la città dove ha passato la sua infanzia, e fargli conoscere i suoi era indubbiamente una dimostrazione del suo amore.
Quella notte entrambi si addormentano più sereni.
Lucia si sentiva più tranquilla dopo aver detto la verità ai suoi genitori, era a Torino con l’uomo che amava e si sentiva incredibilmente bene tra le sue braccia… in qualsiasi momento.
Orlando ripensava a quella giornata, ricca di emozioni… i genitori di Lucia era persone estremamente cordiali, lei era a suo agio e incredibilmente bella e serena lì… e qualsiasi momento passassero insieme era indubbiamente meraviglioso.
Con Lucia riusciva ad essere sereno e a suo agio sempre, il cuore le batteva solo per vederla, non poteva averla vicino senza sentire l’irrefrenabile desiderio di cercare le sue labbra e il suo corpo.
Mai per nessuna donna aveva provato un’attrazione e un amore così forte.. perché di una cosa era sicuro, non era solo attrazione o passione, lui desiderava quella donna in tutte le forme del desiderio… l’amava, e non riusciva a pensarsi senza di lei.
Dal primo momento che l’ha vista ha capito che era lei….
Era lei la donna che cercava da sempre..
Entrambi si addormentano con quei pensieri, Lucia sul petto di Orlando e lui che la teneva ben stretta a sé…




PS: Mi scuso per il capitolo un pò corto...volevo un capitolo a sè per concentrarmi solo su di loro:)

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Capitolo 37
*** Presentazioni.... ***


Lucia e Orlando erano appena rientrati a Roma.
Orlando era andato subito al Ris, mentre Lucia aveva detto ai suoi collaboratori che sarebbe rientrata l’indomani mattina a lavoro...
Torna a casa per una doccia veloce, disfa le valigie ed esce di corsa, avrebbe raggiunto Simona a casa sua, avrebbero parlato un po’.. soprattutto dell’incontro con i genitori.
Erano le quattro e mezza del pomeriggio, Lucia era fuori di casa dall’appartamento di Simona, si guardò prima attorno e poi suonò..
Simona si precipitò subito ad aprire, trovandosi davanti la sorella, serena e sorridente che non appena apre la porta sorride e l’abbraccia.
S: Vieni dentro.. – le dice facendole strada..
L: Mi piace la tua casa, è molto colorata..- dice dando un occhiata in giro..
Simona la fa accomodare in cucina mentre prepara del caffè.
Parlano degli ultimi due giorni, della reazione dei genitori e di come è stato difficile per Lucia dare quella notizia. Simona intanto aveva portato alcune foto che la ritraevano nella sua infanzia con i suoi genitori adottivi, Lucia le guardava attentamente.. ogni minimo dettaglio era importante.
Ad un certo punto, mentre sorseggiavano il caffè, Simona guardò Lucia, sembrava un po’ nervosa..
S: Lucia, io…… devo dirti una cosa…- le dice seria.
L: Si, dimmi..- risponde un po’ stranita..
S: C’è una cosa, molto importante della mia vita che non ti ho detto… non l’ho fatto fin ora perché non sapevo bene come sarebbero andate le cose…
L: Mi stai spaventando…. Che succede? – chiede visibilmente perplessa.
S: Vieni seguimi… - le dice alzandosi dal tavolo.
Lucia la segue, continuando a non capire, fino a quando Simona non arriva davanti ad una porta, si volta verso Lucia:
S: Shhhhh- facendole segno col dito..
Lucia ancora non capisce, fino a quando entrando nella stanza non nota una culla con una meravigliosa bimba addormentata dentro.
Sgrana gli occhi, guardando la sorella senza emettere alcun suono.
S: Lei è Aurora… tua nipote… - sorride..
L: Mia nipote….. – ripete, ancora molto sorpresa- tua figlia??
S: Si, la mia bambina… ha tre anni e mezzo…
L: Ma è bellissima… - sussurra avvicinadosi a guardarla bene. Ma perché non me l’hai detto Simo?
S: Avevo paura che tra noi le cosse non andassero bene, non volevo coinvolgerla…mi dispiace..
L: No, in effetti hai fatto bene… ma chi è il padre?
S: Si chiama Massimo, ma non stiamo insieme, lei non l’ha mai conosciuto, ci siamo lasciti appena sono rimasta incinta..
L: Mi dispiace, sarà stata dura.. – dice mentre accarezza Aurora ancora beatamente addormentata.
S: Si ma non sai quanto stiamo bene noi due… lei è meravigliosa. Tra un po’ la sveglio, così la conosci… ti avviso è terribile..
L: Ma come terribile, sembra un angelo…. – replica Lucia.
S: Hai detto bene…. Sembra… - sorride.
Escono insieme dalla stanza di Aurora, e tornano verso la cucina a parlare,
Appena dieci minuti dopo una vocina le distrae, era Aurora che chiamava la mamma.
Simona non fa in tempo ad alzarsi che lei era già in cucina, per niente assonnata che guardava prima la mamma e poi Lucia.
S: Amore, ti sei svegliata… vieni qui.. – le dice aprendo le braccia.
A: Tu devi essere mia zia? – chiede schietta a Lucia.
L: Tu devi essere mia nipote?- le risponde con un sorriso.
A: Si… dovrei essere tua nipote..- sorride anche lei.
L: Tanto piacere, io sono Lucia – porgendole la mano.
A: Io sono Aurora… devo chiamarti Zia? – chiede stringendo la mano a Lucia.
L: Dipende…. Se ti va mi chiami zia, altrimenti va benissimo anche Lucia..
A: Ok, allora per ora ti chiamo Lucia, non ho mai avuto una zia, non sono molto abituata..
Simona le guarda divertite, quelle due non lo sanno ma hanno molto in comune.
Aurora ha i capelli biondi come la mamma e la zia, e i loro stessi occhi chiari, anche se naso e labbra li ha ereditati dal padre… quel che colpisce di più di lei è che è molto schietta, e per la sua età parla in modo anche complesso.
S: bene, le presentazioni le avete fatte vedo… - sorride guardandole.
A: Che lavoro fai? – chiede curiosa alla zia..
L: Sono un capitano del Ris, dei Carabinieri… - risponde lei..
A: Uno sbirro insomma?
L: No, sono più…..una scienziata direi. Dirigo un laboratorio…
A: Figo….. – risponde seria..
L: Molto Figo, e tu che fai nella vita? – le chiede ridendo..
A: Io  sono alla scuola materna, faccio danza e nuoto. – risponde fiera..
L: E il fidanzato ce l’hai? – le chiede Lucia..
A: No…. Sono troppo giovane per impegnarmi sentimentalmente. – risponde secca, provocando la risata di Simona e Lucia.
L: Concordo a pieno con te. – risponde ancora ridendo.
In quel momento la conversazione viene interrotta dallo squillare del cellulare di Lucia, era Ghiro, voleva che passasse al Ris a firmare alcuni documenti, così li avrebbe portati in procura la mattina seguente.
L: Signore, mi dispiace… ma devo scappare.. – dice chiudendo la telefonata.
S: Ah mi dispiace… problemi a lavoro? – chiede preoccupata.
L: Burocrazia che mi aspetta. Perché domani non venite in laboratorio, così Aurora può dare un’occhiata.. – chiede guardando Aurora..
A: sarebbe bello… possiamo? – guardando la mamma con gli occhi dolci..
S: Credo si possa fare..- risponde sorridendo.
Lucia saluta Aurora, e Simona l’accompagna all’uscita.
S: le piaci… - bisbiglia per non farsi sentire dalla figlia.
L: Dici? – chiede sottovoce..
S: Sono più che sicura… - risponde felice.
L: Menomale… bella tosta tua figlia eh… - sorride..
S: Te l’ ho detto….. è terribile..
Ridono entrambe e si salutano, dandosi appuntamento l’indomani al Ris.
Il Capitano torna al Ris, dopo due giorni di assenza il suo ufficio sembra sia stato colpito da bombe.
Carta ovunque… fascicoli aperti sulla scrivania, carta di merendine che traboccava dal cestino, cuffie e cd sparsi ovunque.
Appena entra quasi sviene, c’è un tale macello che sgrana gli occhi senza riuscire ad emettere alcun suono.. Ghiro naturalmente si accorge della reazione di Lucia..
G: Ops…. Sei già qui… pensavo di sistemare domattina… - dice un po’ mortificato..
L: Io poteri ammazzarti lo sai…… ora vado a salutare gli altri, tra mezz’ora dev’essere tutto in ordine Capitano… - dice seria, andando verso la porta..
G: Agli ordini Capitano! – risponde mentre la vede uscire.
Dopo un saluto veloce alla sua squadra, si ferma nella scrivani di Orlando che è vuota, lui è in laboratorio, e si mette a firmare i fascicoli da dare a Ghiro..
Dopo circa un’ora, la sua mano era completamente atrofizzata, le gambe addormentate e gli occhi rossi, Orlando vedendola da fuori entra a salutarla..
O: Capitano…. – sorride..
L: tenente… ti ho rubato la scrivania perché nella mia c’è di tutto- sorride..
O: Ma non sarebbe ora di tornare a casa? Sono quasi le otto… - le dice guardando l’orologio..
L: Si, tanto ho finito… devo portare questi a Ghiro, tu inizia ad andare… io ti raggiungo a casa..- bisbiglia…
O: Va bene amore… - sussurra uscendo dall’ufficio.
Tutto perfetto....... pensa mentre esce da Ris…..
Avrà modo di preparare nei dettagli la sorpresa che ha in mente per lei….  

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Capitolo 38
*** Preparativi... ***


Lucia rientra nel suo ufficio, Ghiro nel frattempo l’aveva riordinato, insomma riordinato per modo di dire: certo non era impeccabile come quando c’è Lucia..
L: Bene Capitano, adesso riesco a rivedere la scrivania… - sorride entrando.
G: Io non so che ci trovi nell’avere tutto in ordine, mette ansia così… - risponde sorridendo.
L: Metteva ansia poco fa… non si capiva niente! – esclama passando il cestino a Ghiro.
G: …vuoi anche che ti svuoti il cestino? – chiede scuotendo la testa.
L: Certo, è pieno di merendine… - sorride, mentre Ghiro esce a svuotarlo.
L: Sai che sono diventata zia? – dice, sorridendo ripensando ad Aurora..
G: Come zia?? Perché Agnese era incinta?? – chiede perplesso..
L: No…. Non zia da parte di Guido, zia da parte di Simona… - gli risponde sedendosi nel divano.
G: Simona era incinta?? – chiede ancora più perplesso e shoccato..
L: Si certo, e rimasta incinta Lunedì, e ha partorito oggi… ma dai…. Ha una bambina di tre anni, Aurora…. È bellissima… - sorride fiera.
G: Ah ecco, tutto si spiega….E quando l’hai conosciuta?
L: Questo pomeriggio, ieri mi ha detto che doveva parlarmi e infatti voleva dirmi di Aurora, non sapendo come sarebbero andate le cose tra di noi ha preferito aspettare prima di parlarmi di lei..
G: Capisco… e Aurora com’è?
L: Molto simile alla mamma… e bionda, capelli leggermente mossi, gli occhi uguali alla mamma e tanto sveglia… mi ha fatto morire dal ridere, pensa che si è presentata dandomi la mano- sorride, alla scena..
G: Ma dai…- sorride anche Ghiro- dovrai presentarmela allora…
L: Domani passano in laboratorio, ve la presento… E adesso, direi che possiamo andare a casa che dici? – chiede guardando Ghiro.
G: Direi proprio di si amica mia..- porgendole il giubbotto.
L: Grazie Dani… andiamo… -dice vestendosi e spegnendo la luce.
G: Mi chiami solo tu Daniele… - dice sorridendo.
L: …perché io so che ti piace quando ti chiamo così..- sorride anche Lucia.
G: Hai ragione, ma solo detto da te… - porgendole il braccio.
Lucia stringe sotto braccio Daniele e insieme iniziano a scendere verso l’uscita, ma l’attenzione di entrambi viene posata su Bianca. Era ancora alla sua scrivania a guardare il vuoto..
L: Bianca..?? – la richiama Lucia.
B: ..si Capitano? – risponde mezzo distratta..
L: A riposare forza…- le dice facendole cenno con la mano.
B: Sistemo qui e torno…
L: Lo farai domani, dai…. Scendi con noi..- le dice sorridendola.
G: Dai forza…. Ho l’altro braccio libero per dare un passaggio ad un’altra donzella.. –sorride.
B: eccomi… acchiappando anche lei il braccio di Ghirelli.
G: Beato tra le donne…. È sempre stato il mio sogno, una a destra e una a sinistra..- ride.
L: La sinistra si stacca, vado a prendere la macchina.. – dice dando un leggero bacio sulla guancia all’amico.
B: Buona notte Capitano..- sorride..
L: Notte ragazzi… a domani.
G: Fai la brava… - le urla mentre la vede andare verso l’auto, ottenendo un cenno con la mano.
 
Orlando intanto era uscito di corsa dal Ris, doveva passare alcune cose per la sorpresa a Lucia.
Si ferma prima dal fioraio, prende un mazzo di trent’un rose rosse, adornate da un meraviglioso tulle rosse…si ferma subito dopo in un altro negozio per uscirne con due enormi buste, aveva comprato dei cuscini e delle candele colorate, passa poi in enoteca e dopo aver assaggiato alcuni vini opta per un rosso dolce e corposo, ed infine entra ed esce velocemente in altro negozio con un sacchettino in mano.
Prima di andare a casa a preparare il tutto, chiama Lucia, mentre con la mente ripercorre tutti gli acquisti, voleva essere sicuro di aver preso tutto..
O: Ehy  bellezza… dove sei?- chiede non appena Lucia risponde..
L: Sono appena scesa dal Ris, ora vado a prendere la macchina e arrivo…
O: Perfetto… senti potresti passare in lavanderia se è aperto a ritirarmi le camicie che ho portato ieri? – in realtà le camicie non gli servivano urgenti, voleva tenerla lontano da casa ancora un po’..
L: Si certo… sarà ancora aperto vado e arrivo subito.. – risponde ignara di tutto..
O: Grazie amore, scusami ma mi ero dimenticato..
L: Ma figurati e che problema c’è.. – risponde salutandolo e chiudendo la chiamata.
Lucia cambia strada e si dirige di corsa in lavanderia.
 
 
Intanto a casa Brancato, c’era già un tenente Serra super indaffarato…
Voleva preparare una serata particolare per Lucia, era stato un periodo pieno di emozioni.. voleva solo farle passare una serata diversa, serena e spensierata… solo loro due.
Così aveva pensato a tutto… aveva spostato i mobili in salotto per far spazio al centro, al centro aveva messo un grande piumino con tantissimi cuscini, aveva accesso tante piccole candele colorate e profumate, aveva abbassato le luci e acceso il fuoco nel camino..
Era tutto molto romantico.
Mancava solo la cosa più importante… Lucia, che sarebbe arrivata a momenti.
 
 Continua........

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Capitolo 39
*** Una meravigliosa sorpresa ***


Lucia arriva a casa, infila le chiavi nella serratura ma è bloccata, Orlando aveva messo le sue per farle chiudere gli occhi prima di entrare.
Corre ad aprirla uscendo nel pianerottolo, le da un bacio a fior di labbra coprendole gli occhi con un foulard, il tutto sotto lo sguardo stranito e stupito di Lucia, mentre Orlando, prendendole la mano la fa entrare, togliendole il giubbotto e poggiando tutto all’ingresso.
O: Vieni ancora…. Non sbirciare però.. – le dice mentre la tira accompagnandola al salotto.
L: Mi dici che succede? – chiede ancora ad occhi chiusi..
O: Quante domande… ora siediti qui.. – facendola sedere al centro del piumino posto sul pavimento e levandole le scarpe…
O: Puoi aprire gli occhi… - le sussurra all’orecchio mentre con la mano le sfila il foulard.
Lucia apre gli occhi, si guarda intorno e sgrana gli occhi.
Il fuoco, le candele, il piumino e i cuscini…era rimasta a bocca aperta.
L: Ma…… che ho fatto per meritare questo? – chiede ancora stupita guardandosi attorno.
O: Ma come che hai fatto..? Esisti, e ti amo… - risponde sorridente.
L: Io non so che dire… è tutto meraviglioso.. – risponde portandogli le braccia al collo.
O: Aspetta qui…. – dice alzandosi e andando verso la cucina.
O: Cibo cinesensa
 e vino bellezza… - dice portando tutto in un vassoio.
L: Hai pensato proprio a tutto… - bisbiglia dandogli un bacio e aiutandolo con il vassoio. 
Si sistemano entrambi sul piumino di fronte al camino acceso, mangiano e sorseggiano il vino, ridendo e scambiandosi teneri sguardi e carezze.

Finito di cenare, Orlando da vero gentiluomo porta tutto in cucina, ritornando subito da Lucia.
L: Grazie per quello che hai fatto… è tutto perfetto.. – dice poggiandosi a lui.
O: Non mi devi ringraziare, io mi diverto a farti le sorprese, tutta la fatica è ripagata dal tuo sguardo.. – le sussurra..
Poi si volta, prendendo le rose che erano nascoste dietro il divano e porgendole elegantemente a Lucia.
O: …..31… come i giorni che abbiamo passato insieme dal nostro primo bacio.. – le dice porgendole le rose..
L: Tu sei….. sei meraviglioso.. – dice poggiando le rose e abbracciandolo, buttandosi sopra di lui.
O: Tu sei meravigliosa….mi rendi l’uomo più felice del mondo – le sussurra tenendola stretta.

Lucia si avvicina al suo viso delicatamente, lo prende tra le mani e gli da un tenero bacio a fior di labbra.
Si stava per spostare quando Orlando riacchiappa le sue labbra con più passione.

Con dolcezza e desiderio la sposta adagiandola sul piumino, accarezzandole dolcemente e avidamente il corpo.. sbottona la camicia avvicinando il suo viso al collo e al petto di Lucia, facendo scorrere le sue labbra lungo il viso, il collo e il petto.
Lei con eleganza sbottona la camicia di Orlando, sfilandogliela e stringendosi al suo petto.
Lui sussulta non appena le mani e le labbra di lei si posano sul suo petto, stringendola ancora di più alla vita e accarezzando il suo corpo caldo.
Sono entrambi semi nudi, i vestiti sparsi ovunque, le loro labbra si cercano a vicenda desiderose.
Lucia si mette a cavalcioni su di lui, che ormai non resiste più.. non sa resistere al corpo di lei semi nudo che si muove sinuoso e sensuale sul suo.. è completamente fuori controllo, completamente assorto da quel momento, da quel piacere.
La spinge sotto di lui, affondando il suo viso sul suo collo, Lucia ha un sussulto, e un brivido le percorre tutto il corpo assieme alla mani di Orlando.
Quel momento è intenso, è meraviglioso.
Rimangono a lungo in silenzio stesi l’una tra le braccia dell’altro.
Orlando la tiene stretta tra le sue braccia, le mani di Lucia sono poggiate al suo petto e disegnano dei piccoli segni circolari.
O: Quanto mi fai star bene Capitano.. – le sussurra accarezzandole i capelli..
L: mai quanto mi rendi felice tu Tenente.. – risponde sollevandosi appena..
O: Aspetta un secondo.. – dice alzandosi appena, allungandosi verso il tavolino..
L: Ma che fai….? – chiede perplessa.
O: Ecco….. ci sono quasi.. – risponde allungando di più il braccio.
Lucia lo guarda stranita, non capisce cosa stia facendo, e neanche quando Orlando si sistema di nuovo nel piumone capisce.
O: Vieni un attimo qui… - dice, sollevandola appena.

Lei si sistema la coperta attorno al seno, e si siede poggiandosi a lui.
O: Io….. c’è una cosa che devo dirti…- dice serio e un po’ timoroso.
L: Dimmi… - risponde un po’ preoccupata.
O: Tu sei il regalo più bello che la vita mi abbia fatto, credo di averlo capito non appena ho posato i miei occhi su di te, non appena ci siamo stretti la mano mesi fa… Non mi sono mai sentito così vivo, così sereno e così felice, ti amo… e ti amo nel modo più completo e totale, ti desidero in maniera assoluta Lucia… e per questo, per tutte queste ragione che voglio chiederti di volermi aspettare ancora pochi mesi. Fra sei mesi io sarò ufficialmente divorziato, e quello che ti chiedo oggi…. è di diventare mia moglie, fra sei mesi io potrò di nuovo sposarmi e credimi, non desidero altro che sposarti e passare il resto della mia vita con te. Perciò ti chiedo, puoi farmi l’onore di aspettare sei mesi e diventare mia moglie… ? – le chiede tutto d’un fiato, tenendole stretta la mano e tirando fuori un anello meraviglioso d’oro bianco, con tanti brillanti sopra.
Lucia è visibilmente shoccata, è rimasta a bocca aperta...non si aspettava una proposta di matrimonio, è rimasta letteralmente senza parole.
L: Io…. io, non mi aspettavo che dopo il divorzio ti saresti voluto mai risposare… io… io non posso che dirti che ti amo, e che siiiii…. si che ti sposo! – risponde commossa mentre qualche lacrima le riga il viso.
Orlando si butta letteralmente su di lei baciandola, e spostandosi appena da lei le sussurra..
O: Grazie…. Ora posso dire che non c’è nient’altro che vorrei al mondo...

Lucia non risponde, è ancora commossa.ndosi solo per metterle l’anello.
Si avvicina a lui cercando le sue labbra. Si baciano a lungo e con passione, riprendendo a fare l’amore.
Sono di nuovo uniti, di nuovo abbandonati a quell’amore e quel piacere…
L: Ti amo… - gli sussurra appena all’orecchio.
O:..-Ti amo anch’io amore- risponde bisbigliando.

Riprendendo a baciarla, a cercarla e ad abbandonarsi totalmente a lei.
Ad ogni movimento di Lucia sussulta, ad ogni suo tocco di labbra sente i brividi oltrepassare il suo corpo.. mentre ammira la sua bellezza e il suo essere sensuale.
I loro corpi sono ancora uniti in un unico, così come i loro respiri e il loro piacere.
Non è solo fare l’amore, è abbandonarsi completamente l’uno all’altra.
E’ sentire il piacere dell’altro crescere sempre di più.
E’ stringersi e cercarsi a vicenda.
Rimangono a lungo distesi per terra sul piumino, coperti da un lenzuolo ammirando il fuoco nel camino, addormentandosi così… stretti l’uno all’altra.

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Capitolo 40
*** Ritorno al passato... ***


La mattina seguente si svegliarono ancora abbracciati, ancora su quel piumino, ancora con le emozioni addosso di quella notte appena trascorsa.
E’ Lucia a svegliarsi per prima. Strofina gli occhi e guarda quell’uomo coricato affianco a lei, che ancora dorme beatamente e la stringe forte.
In quel momento così silenzioso, pensa a quanto sia fortunata, a quanto sia stato difficile per lei fidarsi e tornare ad amare, ma ora può davvero dire che è felice finalmente, felice come non lo è mai stata. Orlando è unico, la riempie di attenzioni… dalle piccole cose una carezza, un tenero bacio o un messaggio inaspettato durante l’orario di lavoro a vere e proprie sorprese come la proposta della sera prima.
Aveva organizzato tutto per lei, in maniera perfetta, e le aveva chiesto di sposarlo.
Non si aspettava che dopo un matrimonio fallito alle spalle potesse credere ancora nel matrimonio, ma evidentemente crede il lei, e non desidera altro che passare il resto della sua vita con quell’uomo meraviglioso.
I pensieri del bel capitano sono interrotti dal muoversi delle mani di Orlando sulla sua schiena ancora nuda.
L: Buongiorno… - sussurra avvicinandosi al suo viso e dandogli un tenero bacio.
O: Buongiorno meraviglia.. – la bacia stringendola a se.
L: ...senti un po’, è possibile che mi hai chiesto di sposarti….o l’ho sognato? – chiede sorridendo.
O: Ma come….. sono stato così romantico… prova a guardare la tua mano…. – risponde sorridendo.
L: …è bellissimo.. – dice alzando la mano e guardando quell’anello, mentre qualche lacrima inizia a gonfiare i suoi occhi.
O: Capitano… sei commossa… - le sussurra, accarezzandole il viso.
L: Un po’… sai, veramente non pensavo che credessi ancora nel matrimonio.. – dice, stringendosi al suo petto.
O: Amore, il fatto che ho sposato la donna sbagliata non vuol dire che non creda più non matrimonio, io so che ti amo… che sei la donna della mia vita e che non voglio passare un solo giorno lontano da te. – le dice mentre la guarda commuoversi..
L: Mi hai cambiato la vita tenente Serra, da quando sei arrivato tu mi hai ridato il sorriso, mi hai fatto battere il cuore come non hai mai battuto prima… e credimi, non desidero altro che svegliarmi tutte le mattine con te e passere il resto della mia vita con te. – gli risponde dolcemente.
O: Vieni qui…. futura signora Serra… - dice afferrandola per la vita e avvicinandola a sé.
La tiene stretta tra le sue braccia mentre scorre i suoi capelli, attraversandoli dolcemente con la mano. Si avvicina delicatamente al suo viso, accarezzandolo e avvicinandosi sempre di più alle sue labbra. Afferrandole con dolcezza e trasporto.
Lucia lo guarda dritta negli occhi, per poi socchiuderli e abbandonarsi a quella passione che subito si riaccende. Le loro mani si cercano, le loro labbra si schiudono e si inseguono, e i loro corpi si muovono desiderosi.
Sarebbero rimasti a far l’amore per ore… ma purtroppo il lavoro li chiama.
 
 
Arrivano al Ris separati a distanza di dieci minuti l’uno dall’altra.
Lucia corre nel suo ufficio,Bart la stava già aspettando con alcune novità sul rapimento di Simona.
B: Dunque Lucia, analizzando i registri della casa famiglia ho notato che Simona è stata adottata a 10 mesi, per lo meno da quello che risulta; sembra che sia arrivata alla casa famiglia Cenacolo a 4 mesi, abbandonata di fronte al cancello. Antonio e Clara Testi, i genitori adottivi di Simona, hanno regolari certificati, loro era ignari da quel che sembra.
L: Si, ma…. Clara e Antonio hanno adottato Simona in Croazia, nella casa famiglia, come ci è arrivata fin lì….
B: Documenti falsi…. Insomma, 30 anni fa non c’erano tutti i controlli che ci sono ora..
L: Già questo è vero… senti Bart, fatti mandare tutti i fascicoli da Torino.. magari ci è sfuggito qualcosa… - dice sfogliando ancora quei documenti.
B: Ci penso io… li controllo assieme Ghiro.. – dice uscendo dall’ufficio di Lucia.
Rimane a sbrigare alcune telefonate burocratiche e appena dieci minuti dopo Daniele si fionda nel suo ufficio.
G: Lucia… senti, guardavo questi timbri nel certificato di adozione di Simona, non sono originali… insomma guarda tutti gli altri…e guarda il suo… inchiostro diverso..
L: Aspetta non può aver cambiato colore solo perché si è sbiadito..?
G. Si sbiadito si, ma ha un’altra pigmentazione e un’altra scala di colori… non è il timbro usato negli altri certificati..
L: Voglio quel timbro… - dice con tono secco.
G: Il problema è che la casa famiglia è in Croazia… non abbiamo giurisdizione..
L: La casa famiglia è in Croazia, ma il Signor Carlo De Angelis, il direttore della casa famiglia è italiano, perseguibile con leggi italiane…. – dice dura..
G: Vuoi il Signor De Angelis? – le chiede guardandola..
L: Si.... mi deve qualche spiegazione…
G: Preparo subito una avviso di comparizione..
Così dicendo, esce dall’ufficio di Lucia… diretto nella sua scrivania per preparare i documenti necessari per richiedere la presenza del Signor De Angelis a Roma, doveva prepararli il prima possibile, sapeva quanto Lucia ci tenesse.
Appena mezz’ora dopo, Ghiro è nell’ufficio di Lucia con i documenti i mano per farglieli firmare.
G: Firma e mando tutto… - porgendole i documenti.
L: Grazie Daniele.. – gli dice poggiandoli la mano sul braccio.
G: Ma figurati… - risponde sorridendo, mentre poggia la mano alla mano di lei.
G: …e questo? – prendendole la mano e notando l’anello..
L: E questo……..è un regalo…. – dice un po’ imbarazzata.
G: solo un regalo……o un regalo accompagnato da qualcosa di più serio? – chiede cercando il suo sguardo.
L: …è un anello, accompagnato da una proposta di matrimonio… - dice sorridendo.
G: Ma che caz….. Perché mai non me l’hai dettooo – dice urlando e prendendola in braccio.
L: Mettimi giù… se mi fai cadere ti ammazzo…. – urla mentre Ghiro continua ad abbracciarla.
G: E alla fine….hai ceduto all’amore eh… - sorride, ricordando com’èra l’amica.
L: Ho ceduto si…. – risponde sorridendo.
G: Hai capito Serra, che uomo….. inizio ad innamorarmi anch’ io di lui..
Lucia sorride dandogli un colpo al braccio, mentre Ghiro si avvicina a lei per darle un tenero bacio sulla fronte.
G: Sono tanto felice per te… per voi, ve lo meritate entrambi… - le dice prima di darle una leggera carezza e uscire dal suo ufficio.
L: Grazie Dani.. – lo abbraccia prima di vederlo andare via.
La mattinata prosegue piuttosto tranquilla, Bianca e Milo sono usciti per un caso, Serra era in laboratorio ad analizzare dei reperti con Bart, Ghiro e Lucia mandavano avanti il lavoro burocratico e noioso, prima dell’arrivo delle ospiti del pomeriggio…. Simona e Aurora sarebbero arrivate al Ris per le 4, appena Aurora sarebbe uscita dalla scuola materna.

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Capitolo 41
*** Visite al Ris. ***


Alle quattro in punto Simona e Aurora sono al Ris.
Simona telefona Lucia per avvisarla che si trovava di sotto e che non volevano farle passare.
L: Arrivo subito.. – risponde, iniziando a scendere le scale di corsa e arrivando all’ingresso del Ris, dove due piantoni non facevano entrare le due.
L: Sottotenenti… tutto apposto… loro sono con me.. – dice con tono un po’ autoritario rivolgendosi ai due uomini in divisa all’ingresso.

  • Ci scusi Capitano Brancato, non sapevamo… - risposero..
L: Nessun problema… andiamo? – chiese guardando Simona prima e Aurora poi.
Salivano le scale tutte e tre insieme, dirette verso il piano dei Ris.
A: Questo posto è gigante.. – disse guardando Lucia.
L: Te l’avevo detto… e non immagini ancora cosa ti aspetta… - le dice con voce da suspance.
Arrivano alla porta automatica del Ris, Aurora spalanca gli occhi, quel posto è enorme e anche molto bello… rimane immobile a guardarlo.
L: Che fai lì…. Forza.. – le dice sorridendo, provocando anche il sorriso di Simona.
Le due la seguono nel suo ufficio.
L: Questo è il mio ufficio… - alzando le braccia.
A: Bello….è grande..
S: Certo, è l’ufficio del capo… - sorride, accarezzando Aurora.
L: Prima di tutto, voglio farti conoscere la mia squadra... sono molto simpatici… - sorride.
Aurora è un po’ stranita e guarda la mamma..
S: La zia ha ragione amore, sono tutti molto carini..
Il cellulare di Simona squilla.
La chiamavano dall’istituto in cui lavora, problemi con un giovane che è stato arrestato e che era in terapia con lei.
S: Ma come faccio…. Non posso venire ora, c’è Aurora…
L: Simo vai…. Sta con me…. – le bisbiglia facendole cenno. Aveva capito si trattasse di una cosa seria.
S: Va bene, ho risolto dai…. Tra mezz’ora sono lì..
Simona chiude la conversazione, guardando Lucia e Aurora.
S: Sei sicura…? Hai da lavorare qui….- le dice mortificata.
L: Ma scherzi…. Vai su….
A: Si mamma vai…. Sto con Lucia. – le dice la piccolina.
S: Va bene…. Fate le brave… - dice sorridendo, dando un bacio ad Aurora ed uscendo dall’ufficio di Lucia.
L: Bene, ora possiamo proseguire la nostra visita e poi facciamo merenda che dici?
A: Ci sto Zia..!! – dice sorridendo. Era la prima volta che la chiamava zia.
Si dirigono insieme verso l’ufficio di Ghiro.
Lucia bussa e apre la porta, c’è un tale caos….
L: Daniele, ti voglio presentare una persona…. – gli dice sorridendo.
Lui si alza, sistemandosi il camice, facendo scivolare delle briciole per terra e sbattendo contro il cestino prima, e dei faldoni poi.
G: Eccomi…. – dice avvicinandosi a Lucia.
L: lei è Aurora…
G: O ma tanto piacere, vedo che sei bella come la mamma e la zia… - dice porgendole la mano.
A: Piacere mio, si… in effetti ci somigliamo tanto… e se da grande divento come loro non avrò da lamentarmi.
G: Però…. Tosta la tipa eh… - sorride guardando Lucia.
L: Ghiro è il mio migliore amico sai…. – dice guardando Aurora.
A: Ghiro?? – chiede perplessa guardandoli.
G: Si…. Mi chiamo Daniele ma tutti mi chiamano Ghiro, tranne tua zia, tu puoi chiamarmi Ghiro se vuoi… - le dice sorridente.
A: ma Daniele è più bello…. – replica.
G: Tutta la zia eh… - sorride.
L: Scemo…. Bene noi ti lasciamo riposare, ci vediamo dopo alla riunione..
A: Ciao.. – dice semplicemente sorridendogli.
G: Ciao bellezze… - risponde scuotendo la testa.
Si dirigono insieme alla scrivania di Bianca, lei era china su dei documenti ed evidenziava alcune parti, quasi non si accorge dell’arrivo delle due.
L: Bianca…lei è la figlia di Simona, Aurora… te la volevo far conoscere..
B: Ciao, io sono Bianca… - sorride..
A: Ciao, oggi passerò il pomeriggio qui… - risponde.
L: Già, Simona ha avuto un urgenza….
B: Vedrai che ti piacerà qui….. soprattutto il laboratorio.. – dice facendole l’occhiolino.
A: Allora zia…. Che aspetti a portarmi lì?
L: Si si…. Andiamo.. – risponde salutando Bianca e andando insieme in laboratorio.
Bart ed Emiliano erano chini sui microscopi, quando videro Lucia arrivare.
L: Ciao ragazzi…. Voglio presentarmi la figlia di Simona, mia nipote…
A: Ciao…sono Aurora. – dice molto semplicemente.
B: Ciao io sono Bart.
M: Io so Emiliano, ma me chiamano Milo.- le dice sorridendo.
L: Volevo far vedere il laboratorio ad Aurora, se non disturbiamo…
B: No certo che no…
A: Questo posto e fighissimo… - dice sbalordita in mezzo alle provette.
Lucia, Bart e Milo sorridono, ha gli occhi che le brillano.
A: Forte Zia….. il tuo lavoro è davvero grande… - le sorride,
L: Ma come parla…- dice guardando Bart che intanto sorride.
Bart ed Emiliano intanto si spostano in sala ispezioni per prelevare alcuni campioni, mentre Lucia mostra ad Aurora alcuni vetrini nel microscopio, analizzano insieme un ragno alcuni semi di piante.
O: Disturbo…? Orlando arriva alle spalle di Lucia, era appena rientrato da medicina legale.
L: Eccoti, manchi solo tu….. lei è Aurora..- dice sorridendogli.
O: Tanto piacere di conoscerti Aurora… io sono Orlando…
A: Orlando…. Strano nome…. Tanto piacere.. – le stringe la mano.
O: Capitano posso parlarti un attimo… del caso… - dice facendo il vago.
L: Certo… tieni tesoro, - porgendole degli altri vetrini- continua a guardare questi..
A: Si Zia… vai tranquilla… - le dice sorridendo.
Lucia si sposta di qualche passo, raggiungendo Orlando.
L: Dimmi…. – sorridendogli.
O: Ti va di bere stasera? – sorride..
L: ….che intenzioni hai? –chiede stupita.
O: Serata Mojto alla Luna Glam…. Ghiro mi ha detto se andiamo…
L: Si può fare…. Chiedo anche agli altri?
O: Si…. Buona idea, anche se….. non potrò baciarti se ci sono gli altri..
L: Mi baci dopo…… - gli fa l’occhiolino.
O: …interessante. – sorride, le accarezza appena la mano e poi esce dal laboratorio salutando Aurora.
L: Andiamo bellezza, ho una riunione con i ragazzi ora… tu puoi fare merenda nel mentre.. che dici?
A: Si può fare zia..
Arrivano all’ufficio di Lucia, Aurora si siede alla sua scrivania, intanto Lucia aveva portato torta al cioccolato e succo di frutta.
Erano già tutti seduti al proprio posto nel tavolo di vetro, Lucia sistemata Aurora li raggiunge ed iniziano a parlare dei vari casi della giornata.
L: ragazzi… un’altra cosa… stasera c’è una serata Mojito alla Luna Glam… io, Serra e Ghiro andiamo… vi unite a noi? – dice sorridente.
B: Io ci sto… - dice Bart già allegro.
B: Bell’idea…. Ci sto anch’io.. – sorride Bianca.
M: E che è…. Tutti vanno e io no? Ve pare che non vengo? – sorride.
L: Bene… allora il tempo di sistemarci….e ci troviamo lì…
G: Si… va benissimo.- annuisce.
Escono tutti dall’ufficio tranne Ghiro, Aurora aveva finito la sua merenda e stava scrivendo alcuni nome su un foglio.
G: Sai già scrivere? – le chiede stupito.
A: Si… sto imparando..- risponde pacata.
Ghiro guarda Lucia divertito, quella bambina è davvero forte.
Ad un certo punto Aurora si alza e si siede affianco a Lucia e Ghiro.
A: Zia posso chiederti una cosa? – chiede seria.
L: Certo… - risponde sorridente.
A: A quanti anni si deve fare sesso? – chiede ancora seria.
Lucia sgrana gli occhi, le prende un colpo…. Mentre Ghiro inizia a ridere senza riuscire a fermarsi.
A: Allora? – chiede impaziente.
L: Si ecco- dice cercando di non ridere- …. Be l’età perfetta è trent’anni.. – dice tutto d’un fiato.
Ghiro scoppia a ridere ancora di più….e Lucia cerca in ogni modo di lanciargli delle occhiate per farlo smettere.
A: Oh ma dai….. che dici Zia… la mamma ha 31 anni, e io ne ho tre e mezzo, ti pare che la mamma ha fatto sesso a trent’anni?
L: Allora, chiariamoci…… non c’è un’età giusta… quando trovi la persona che ami allora è il momento giusto… - risponde cercando di evitare lo sguardo di Ghiro.
A: e tu a quanti anni hai fatto sesso?
L: Ma che è….. un terzo grado? ….25 anni..
G: Ma va…… ma chi ci crede.- scoppia a ridere.
A: Appunto zia… - risponde seria.
L: Ok…. 17anni. Ma tornando indietro non lo rifarei…
A: Interessante…. – dice guardandola.
G: Ti sta psicoanalizzando? – sorride guardando Lucia.
L: Può darsi… - risponde imbarazzata.
A: E con Orlando fai sesso? – chiede sempre molto seria e pacata.
G: O mio Dio……. Forza capitano rispondile… - scoppiando a ridere.
L: Come sai di Orlando tu?
A: l’ho capito guardandovi… - risponde- allora, fai sesso con lui?
G: Certo che si, ma vedi….. c’è differenza fra fare sesso, che è l’atto in sé…. E fare l’amore come tua zia e Orlando…. Quando due persone si amano non è solo sesso.
A: Che poi alla fine quello è…. – risponde guardando Ghiro.
L: Bene direi che può bastare per oggi. – dice guardandoli entrambi.
In quel momento Simona arriva, bussando la porta.
S: Allora…… com’è andata? – dice sorridendo, guardando Lucia.
G: Simo, tua figlia è una forza…. Ho ancora le lacrime dalle risate che mi son fatto..
L: Si bravo…. Ridi tu, io stavo per sotterrarmi..
S: Cos’è successo…? – chiede perplessa.
Lucia approfitta dell’assenza di Aurora, che è andata a salutare tutti, per raccontare a Simona.
S: …oh mi dispiace se ti ha tartassato… ma è molto sveglia, e fa domande su tutto, compreso il sesso. Abbiamo affrontato diverse volte l’argomento.
L: … non sapevo che dirle… non sono proprio brava a parlare di queste cose con bambini.- sorride.
S: Non mi pare… Aurora è molto felice, e a quanto pare gli piace la tua squadra.. – sorride guardarla mentre si “picchia” con Orlando, e mentre Bart si sfida con lei con una spada finta, cadendo a terra facendo finta di essere colpito.
L: Già…. Si è divertita. – risponde sorridendo.
Simona prende per mano Aurora, e stavano per uscire dalla porta a vetri, quando Aurora blocca la mamma.
A: Aspetta mamma… - dice voltandosi e correndo verso Lucia che era di spalle e parlava con Bart e Orlando, che le fanno cenno di voltarsi.
A: Zia…… - dice tirandole la gamba.
L: Si….- risponde abbassandosi da lei.
A: Sono stata bene oggi qui…. mi piace questo posto, il tuo lavoro e i tuoi amici. E mi piace anche tu… te la sei cavata con le domande sul sesso… mi piace avere una zia come te. – dice tutto d’un fiato abbracciandola.
L: Io sono onorata di avere una nipote bella e intelligente come te sai…. Puoi venire qui, o stare con me tutte le volte che vuoi… - le dice accarezzandole i capelli.
Aurora saluta la zia e scappa dalla mamma che l’aspettava sorridente all’entrata, guardando quella scena così bella e commovente.
Anche Bart e Orlando rimasero disarmati da quelle parole e dall’abbraccio. Non ostante non sapessero dell’esistenza dell’una e dell’altra entrambe sentivano un legame reciproco.
Lucia era commossa, sia Bart che Orlando non poterono non notarlo.

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Capitolo 42
*** Serata Luna! ***


 
Alle 9 e trenta erano tutti già arrivata al Luna.
Era un disco pub al centro di Roma, arredato in stile moderno, bianco e nero.
Al centro del locale c’era una grande pista illuminata da tante luci colorate, circondata da privè con tavolini e divanetti.
Lucia arriva in abito corto di seta color lilla e decolté nere spuntate, capelli arricciati che le scivolano lungo il viso, e un bel rossetto rosso che le dà quel tocco in più… scende dall’auto con un elegante capitano Ghirelli, completo grigio….ma senza cravatta.!!
Il resto della squadra era già fuori dal locale..
Orlando appena vede Lucia si illumina, le fa un meraviglioso sorriso e le manda un messaggio “…sei bellissima”, il suo cellulare squilla, legge il messaggio sorridendo e risponde “Grazie tenente, stai molto bene anche tu” si sorridono con discrezione ed entrano nel locale.
Ghiro aveva prenotato un privè, la pista era quasi piena e la musica era molto divertente.
Si accomodano aspettando di ordinare, ma non aspettano a lungo, il bar man arriva dopo 5 minuti, ritornando subito dopo con le loro ordinazioni: 6 sex on the beach.
Ghiro solleva il suo bicchiere prima di bere, alzandosi in piedi e attirando l’attenzione degli altri:
G: Propongo un brindisi…
Gli altri alzano il bicchiere seguendo Ghiro.
G: Ai grandi amici…. Che comunque vadano le cose sai che ci son sempre – solleva di più il bicchiere, sorridendo al gruppo.
L: Agli amici!!! – esclama, facendo toccare il suo bicchiere con quello degli altri.
Si risiedono, parlano e ridono… e continuano ad ordinare da bere.
Appena arriva il bar man per ordinare Lucia gli chiede di portare una bottiglia di Champagne, senza che nessuno si accorgesse.
Il ragazzo porta la bottiglia e sei calici, porgendoli a Lucia, sotto lo sguardo stranito di tutti.
L: Ghiro… puoi versarlo…- chiede facendoli un leggero cenno e porgendole la bottiglia.
Tutti porgono il calice, aspettando che Ghiro versi lo Champagne. Quando tutti hanno il bicchiere in mano Lucia si alza, mentre tutti la guardano.
L: Vorrei fare anch’io un brindisi… - dice sorridendo, guardandoli uno per uno.
L: Alla squadra migliore che un capitano posso volere, a collaboratori ma grandi amici, alla mia seconda famiglia che spero rimanga così unita per sempre….  Alle svolte della vita, a persone perse e ritrovate, a persone come voi che mi siete sempre stati vicino, nei momenti brutti e in quelli belli….a persone come voi con le quali voglio condividere le mie gioie….
Fa un sospiro, guardando Ghiro e poi Orlando, e facendo segno a quest’ultimo di raggiungerla.
L: ….a momenti come questo che non trovo le parole giuste, ma soprattutto all’amore…. Quell’amore che mi ha fatto dire si ad una proposta di matrimonio… - dice mostrando l’anello alla mano.
Rimangono tutti a bocca aperta… Ghiro sorride, e Orlando stava per commuoversi.
L: Solo  Ghiro e Orlando sapevano, ghiro è il mio migliore amico…. Non potevo non dirlo, e Orlando….. bè…..mi ha chiesto di sposarlo. – dice sorridendo avvicinandosi a lui e abbracciandolo.
B: ….io, sono così contenta!! – esclama, quasi con le lacrime agli occhi, per poi correre a congratularsi, abbracciando Lucia.
B: E bravi…. Ce l’ avete fatta  sotto il naso- sorride, per poi abbracciare entrambi.
E: Hai capito Orlando Serra… te sei rubato la capitana eh… - dice abbracciandolo per poi abbracciare anche Lucia.
L: Mi dispiace non avervi detto nulla prima, non volevo che si creassero situazioni negative all’interno della squadra… in nessun modo, potrei agevolare Orlando o preferirlo sul piano professionale… questo spero che lo capiate… - dice, guardandoli.
B: Non ce nemmeno bisogno che ci spieghi Lucia, lo sappiamo… anzi noi tutti siamo felicissimi per voi… - dice Bart, serio parlando a nome di tutti.
O: Grazie ragazzi…sapevo avreste capito.. – dice guardandoli- e soprattutto ora posso starle vicino senza guardarmi intorno ogni volta, per la paura di essere sgamato… - dice ridendo, facendo ridere tutti gli altri.
G: …io vi ho sgamati in pieno proprio.. – sorride..
L: Tu non fai testo dani.. – sorride.
O: Ora se permettete, vorrei invitare la mia bellissima futura moglie a ballare… - dice alzandosi, andando a prendere la mano di Lucia, che lo segue a centro pista.
Anche gli altri li seguono, ancora un po’ stupiti nel vederli così vicini.
O: Non finisci mai di stupirmi… - le dice mentre ballano.
L: Era il momento perfetto… e poi….. non volevo più nasconderlo.. – risponde continuando a ballare.
O: ...finalmente posso fare questo – dandole un bacio a fior di labbra- e questo – accarezzandole la schiena nuda-  e questo – riprendendo le sue labbra con più passione….
G: Abbiamo capito che vi amate…. – ride, facendo ridere tutti.
B: Alla fine hai avuto più fortuna di me no… - gli dice, mentre Lucia balla con Ghiro.
O: Non potrei desiderare di meglio… - risponde sorridendo.
B: Sono felice per voi… soprattutto perché Lucia è molto serena, si vede.. – dice sincero, dandogli una pacca sulla spalla.
O: Grazie Bart… mi fa piacere avere la vostra approvazione- risponde aiutandolo con i bicchieri.
Ballano per ore, continuando a bere qualche altro cocktail, fino alle 3 e mezza del mattina.
L’indomani mattina anche se sabato, sarebbero dovuti andare al Ris, ed era piuttosto tardi..decisero di tornare a casa.
Si salutano nei parcheggi, Ghiro torna a casa con Emiliano e Bart, mentre Lucia e Orlando rientrano insieme.
Sulle scale dell’appartamento Lucia si toglie le scarpe per non far rumore, era molto tardi, non voleva disturbare.. orlando approfitta della situazione per prenderla in braccio.
L: Che fai….. mancano ancora due rampe… - dice cercando di non gridare.
O: Prove generali per il matrimonio… anzi, in realtà volevo sentire il tuo profumo e la tua pelle.. – dice dandole un bacio alla spalla scoperta.
Lucia sorride, e gli da un tenero bacio.
Arrivano a casa, e Lucia, ancora in braccio ad Orlando, apre la porta. Ma ancora non la mette giù.. la porta in camera da letto adagiandola delicatamente sul letto, posando le sue labbra sulle sue.
O: Sai di……sex on the beach.. – le dice assaporando le sue labbra.
L: E tu di….. vodka. – risponde ridendo.
Orlando non staccandosi dalle sue labbra si adagia su di lei, accarezzandole lentamente la schiena.
O: Mi fai impazzire capitano.. – le sussurra.
Lucia sorride, riprendendo a baciarlo…e spingendolo sul letto sistemandosi sopra di lui.
Le mani di Orlando scivolano lungo la zip del vestito, accarezzandole tutto il corpo provocandole i brividi ad ogni tocca.
Lei poggia il suo viso sul collo di lui, baciandolo delicatamente, spostandosi poi sul suo petto.
Il desiderio aumenta, Orlando la prende portandola nuovamente sopra di lui… sfilandole l’abito e prendendo a baciare la sua pelle così chiara e profumata, mentre le mani di lei si disfano degli abito di lui, sfilandogli la camicia e i pantaloni.
 L’intimo nero di Lucia scivola a terra permettendo ad orlando di ammirarla e sussultare desiderandola ancora di più.
I loro corpi si muovono simultanei cercando il piacere, il desiderio li avvolge totalmente mentre le loro labbra e lo loro mani si cercano avidamente.
Si appartenevano con ogni gesto.
Si accarezzavano e si sfiorarono.
Si amarono per tutta la notte.

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Capitolo 43
*** Novità.. ***


 
Il giorno tanto atteso era arrivato: il signor Carlo De Angelis sarebbe dovuto presentarsi in tarda mattinata al Ris.
Lucia era un po’ nervosa, si era girata e rigirata nel letto per tutta la notte, di solito è molto tranquilla negli interrogatori ma non se questi riguardano la sua famiglia.
Orlando si era accorto del suo stato d’animo, così si era alzato prima di lei e aveva preparato la colazione portandola a letto con un vassoio.
O: Principessa….. sveglia, è ora di alzarsi.. – le sussurra dolcemente, accarezzandole il viso.
Lei si strofina un po’ il viso, si rigira nel cuscino sorridendo, ed infine due splendidi occhi verdi compaiono ancora un po’ assonnati.
L: Buongiorno…. – sussurra..
O: …colazione a letto… - le dice porgendole il vassoio e sistemandolo al centro del letto.
L: …mi stai viziando un po’ troppo tenente… - gli dice dandogli un bacio.
O: Adoro viziarti…- risponde mentre afferra un cornetto, porgendone metà a Lucia che intanto già beveva il suo caffè amaro.
Finito di far colazione, Lucia sposta il vassoio sul comodino.. stava per alzarsi dal letto quando Orlando le afferra la mano, tirandola a lui e costringendola a voltarsi.
O: So che sei preoccupata…. Ma andrà tutto bene, non devi per forza farlo tu se non te la senti.. – le dice stringendole la mano.
L: Lo so…. ma, sento di doverlo fare…. Se non reggo so che tu e Ghiro mi aiuterete… - risponde avvicinandosi al suo petto.
O: Certo… noi saremo con te tutto il tempo. Non ti preoccupare.. – sussurra.
L: Grazie… - bisbiglia stringendosi a lui.
 
RIS ORE 11.30
Lucia andava avanti e indietro nel suo ufficio, con i fascicoli del caso di Simona in mano.
Ghiro e Orlando intanto preparavano la telecamera termica in sala interrogatori, ma vedendo Lucia andare avanti e indietro non riescono granché a concentrarci..
G: Senti…. Ti dispiace se vado un attimo da lei? – chiede continuando a guardarla.
O: No certo… anzi… qui continuo io.. – facendogli cenno con la mano.
Ghiro si dirige a passo svelto nell’ufficio di Lucia, bussa appena e apre la porta.
G: Non ci sarebbero soldi per cambiare il pavimento… - dice serio.
L: Scusa….?? – chiede molto perplessa.
G: E’da quando sei arrivata che vai avanti e indietro… finirai per consumare il pavimento.. – le risponde..
L: Scemo… - esclama con un sorriso.
G: Ehy…. Lo sai che ci siamo noi, non ti preoccupare… - le dice prendendola per le spalle.
L: E che non vorrei fare qualche cazzata ecco… - risponde sinceramente.
G: Bè, noi ci siamo per evitartelo… ma se anche dovessi farla, noi non vedremmo niente comunque… - dice ridendo, facendo ridere anche Lucia.
L: Grazie Dani..
G: Stai in campana eh… non voglio rivederti andare avanti e indietro.. io vado dal tuo futuro marito, sarà sommerso di fili… - ride, uscendo dall’ufficio di Lucia.
Appena venti minuti dopo, una chiamata annuncia l’arrivo del signor De Angelis.
Lucia si sposta assieme a Ghiro e orlando nella sala interrogatori.
Un uomo sulla sessantina, molto elegante e distinto viene accompagnato nella sala, e viene fatto accomodare.
L: Buongiorno… sono il capitano Brancato.. – dice porgendogli la mano.
D: Buongiorno a lei capitano… come posso aiutarvi.. – risponde calmo, porgendo e stringendo la mano di Lucia.
L: Si tratta della casa famiglia Cenacolo, lei è il direttore giusto?
D: Si…. da ben 35 anni… - risponde.
L: Le voglio mostrare dei documenti di adozione, risalgono a 31 anni fa circa… Monica Testi, è il nome della bambina… affidata ai coniugi Antonio e Clara Testi il 13.08.1981… aveva otto mesi circa, da quello che risulta nei registri è stata abbandonata di fronte al cancello della casa famiglia.
D: Ecco non ricordo esattamente.. ho visto tanti bambini entrare e uscire nella casa famiglia..
L: Guardi il timbro e la firma… - dice porgendo i documenti.
D: Allora? Sembra una mia firma si… - risponde secco.
L: La bambina in questione è stata rapita prima di essere portata da voi, e non credo che qualcuno possa rapire una bambina per poi abbandonarla semplicemente in una casa famiglia..
D: Non so che dirle… - risponde secco.
G: Senta un po’…. O lei collabora o la mettiamo dentro per concorso in sequestro di persona.- dice alzando la voce.
D: ….io non so niente come devo dirvelo? – risponde con tono di voce elevato.
In quel momento la telecamera termica rileva un cambiamento, e Orlando lo comunica a Lucia tramite l’auricolare.
L: Solo un momento… Ghiro… - facendo cenno di uscire fuori…
L: Orlando ha detto che mente… voglio un indagine patrimoniale, dal 1980 al 1982.
G: Vado subito…. – dice correndo verso il laboratorio.
Lucia rientra in sala interrogatori.
L: So che sta mentendo… so più di quel che dice, quel timbro è falso…e lei lo sa. Monica Testi non è nata in Croazia… e lei lo sa… non vuole parlare? Bene…… non c’è bisogno, se c’è qualcosa che la lega al rapimento……giuro che la trovo. – dice uscendo e sbattendo la porta, lasciandolo con due uomini di guardia.
G: Lucia…. – urla nell’andito, vedendola andare verso il suo ufficio.
L: Dimmi che hai trovato qualcosa perché sta salendo Catalani, l’avvocato di De Angelis…
G: Lucia, un accredito di 80 milioni di lire, ecco guarda l’estratto c.to..
L: Ti adoro…. – dice baciandolo in fronte e scappando verso la sala interrogatori.
C: Capitano Brancato… non c’è alcun motivo per il quale il mio cliente si trovi ancora qui, non avete prove… solo supposizioni.. – dice in piedi davanti alla porta.
L: Catalani, non ho tempo da perdere con lei… si levi dalla porta, se vuole entrare prego altrimenti buona giornata.- dice irritata.
Catalani e Lucia entrano, il legale si siede affianco al cliente mentre Lucia passa a De Angelis un foglio.
L: 80 milioni accreditati nel suo conto corrente a Giugno 81’… me lo spieghi avanti..- dice con tono secco.
C: Il mio cliente si avvale della facoltà di non rispondere.
Lucia stava per reagire, ma Ghiro la ferma per un braccio, guardandola negli occhi.
G: sarebbe molto meglio che il suo cliente collaborasse, sta rischiando il concorso in rapimento..
C: Voglio i fascicoli della bambina rapita.. – risponde l’avvocato.
L: Prego.. – dice passando il fascicolo.
C: Simona Brancato. – dice guardando Lucia.
L: Si, mia sorella. – risponde a testa bassa.
L’avvocato Catalani fa un cenno a Lucia per spostarsi di fuori, mentre Ghiro rimane dentro la sala con De Angelis.
C: Non sapevo Capitano, mi dispiace…farò il possibile per far collaborare il mio cliente.
L: La ringrazio avvocato. – risponde stringendogli la mano.
C: Lasciatemi da solo con lui per favore… proverò a convincerlo. – dice guardando Lucia.
L: Va bene… vada pure…
Ghiro esce dalla stanza andando con Lucia a bere un caffè.
Orlando li raggiunge, prendendo un caffè anche lui, non prima di aver dato un tenero bacio sulla fronte a Lucia.
L: Grazie…. a tutti e due…. – sorride.
O: Non ci devi ringraziare lo sai.. – dice accarezzandole il braccio.
G: E certo…. Grazie…. mi devi una cena, stavi per picchiarlo.. – dice ridendo.
L: Vada per la cena – sorride.
Doveva aspettare, forse Catalani avrebbe convinto De Angelis a parlare, in caso contrario dovevano continuare a cercare… ma la chiave era lui… De Angelis.

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Capitolo 44
*** Identikit... ***


 
Erano le due di notte, Lucia Ghiro e Orlando erano rimasti al Ris.
Verificavano la provenienza dell’accredito sul conto di De Angelis, quando Lucia riceve una chiamata.
Erano i piantoni dell’ingresso, l’Avv.to Catalani desiderava parlare con lei, Lucia acconsentì e lo aspettò nel suo ufficio.
C: Capitano, scusi so che sono le due di notte, ma sapevo che era ancora qui.. – disse entrando nell’ufficio del Capitano.
L: Non si preoccupi avvocato, ci sono novità? – chiede impaziente.
C: L’ho convinto a collaborare, domattina alle 7 sarà qui… e risponderà in mia presenza, a tutte le sue domande. – risponde, guardandola negli occhi.
L: La ringrazio avvocato… - dice con un lieve sorriso.
C: S’immagini.. ora vado a riposare, dovrebbe farlo anche lei capitano.. – le dice prendendo le sue cose e alzandosi dalla sedia.
L: Si probabilmente ha ragione.. – sorride, accompagnandolo alla porta.
C: Buon notte Capitano.. – stringendole la mano.
L: A domani avvocato, e grazie ancora. – risponde alla stretta di mano.
Lucia fa un bel respiro, è molto stanca, la notte precedente non ha dormito molto e quella era stata una giornata faticosa… ma si sentiva sollevata, De Angelis avrebbe collaborato.
A passo spedito si dirige dai colleghi rimasti chini nel computer.
L: Ragazzi…. Andiamo, è tardi… - dice poggiata alla porta.
O: Si… dormiamo un po’ che è meglio.. – risponde andando verso di lei.
G: Spengo tutto e scendo anch’io… buona notte.. – dice, spegnendo il computer,
 
Erano le tre quando riuscirono ad andare a dormire.
Lucia si mette a letto cercando di aspettare Orlando che intanto faceva una doccia, ma crolla non appena poggia la testa sul cuscino.
Uscendo dal bagno la vede: non era riuscita nemmeno a coprirsi, aveva una canotta di seta marron e delle culottes dello stesso colore, era poggiata sul fianco con le mani sollevate sul cuscino e i capelli sparsi…. Beatamente addormentata.
Senza far rumore Orlando si corica di fianco a lei, coprendosi e coprendo col lenzuolo anche Lucia, si avvicina a lei posandole un bacio sulla fronte e l’abbraccia delicatamente da dietro.
Sentendo l’abbraccio, apre appena gli occhi… si sistema con la tasta sul suo petto, voltandosi e dandogli un piccolo bacio per crollare tra le braccia di lui poco dopo.
Appena 3 ore dopo, la sveglia li fece sobbalzare.   
L: Ma come è possibile che sia già mattina…. – dice con la voce strozzata mentre sbuffa.
O: Su amore…. Non pensiamoci. – risponde assonnato, mentre le da un bacio.
Lucia corre in doccia e si prepara velocemente, seguita da Orlando.
Non c’era il tempo per il caffè, De Angelis sarebbe arrivato al Ris alle sette, così decisero di uscire di corsa e prenderlo appena arrivati al Ris.
 
Al Ris, non c’era ancora nessuno.
Mentre bevevano il caffè un assonnato e disordinato Capitano Ghirelli comparve davanti a loro trascinandosi verso la macchinetta.
G: Amici…… - bisbiglia..
L: Povero Ghiro….- dice accarezzandogli i capelli…
G: Già…povero me….. – risponde poggiando la testa sulla spalla di Lucia.
Orlando intanto rientra per avvisare che il Signor De Angelis era arrivato.
L’interrogatorio ha inizio:
L: Allora….. chi le ha fatto quest’accredito? – dice guardandolo negli occhi.
D: Un uomo… un italiano.. – risponde guardando il suo avvocato.
L: Forse non mi sono spiegata…. Il nome!! – alza la voce.
D: Non conosco il nome, l’ho visto tre volte in tutto… dovevo nascondere questa bambina per un po’,  falsificare i documenti di nascita per poi darla in affidamento. I soldi sono in cambio del favore.
L: L’ha visto tre volte…. se lo ricorda? – chiede impaziente.
D: E’passato tanto tempo, ma credo di si….. una cosa, si faceva chiamare max…
L: … le mando qualcuno per l’identikit, solo una cosa…. Coma diavolo ha fatto a nascondere per tutto questo tempo una cosa del genere…… -dice con disgusto..
D: Monica ha avuto una famiglia…. È stata affidata a due brave persone. – risponde abbassando lo sguardo.
L: Non ha avuto la sua famiglia però….è stata privata di tutto, e non si chiama Monica…. Ma Simona. – risponde uscendo e sbattendo la porta.
Orlando era già pronto con la sua telecamera termica, avrebbero ricostruito il volto di quest’uomo… il rapitore di Simona.
Fu molto complicato, De Angelis non ricordava bene il viso dell’uomo.. erano passati trent’anni, Orlando dovette faticare molto… e furono due i probabili volti.
Vista l’ indecisione di De Angelis, sono emersi due identikit… non molto diversi tra di loro.
Lucia guardava quei volti, ma non riconosceva nessuno.. così li passarono entrambi al data base dei carabinieri.
La ricerca era piuttosto lunga… dopo due ore circa non avevano nessun riscontro.
G: Senti, e se mandassimo questi a Torino…? – chiede guardando Lucia.
L: Si… ci stavo pensando anch’io… - risponde, visibilmente stanca e provata.
G: Ci penso io…. mi fai la cortesia di riposare? – le dice accarezzandole il braccio.
L: Non posso andare a casa, non ora…. – risponde.
G: Sono le sei Lucia…. Vai per favore… - le chiede con lo sguardo triste.
L: Va bene, vado….. – risponde alzando le mani.
Ghiro avvisa i colleghi di Torino, avrebbe mandato gli identikit per e.mail, magari trovavano qualcosa nei loro archivi.
Leva il camice e distrutto si avvia fuori dal Ris. Aveva bisogno anche lui di dormire un po’.
Lucia e Orlando erano appena usciti, decisero di fermarsi a comprare due pizze, erano troppo stanchi entrambi per cucinare.. talmente stanchi che Lucia si addormenta nel viaggio verso casa, sotto lo sguardo divertito di Orlando.

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Capitolo 45
*** Visite ***


La mattina arriva in fretta, la sveglia sul comodino li fa svegliare entrambi.
Lucia si rigira nel letto poggiandosi sul petto di Orlando, mentre lui dolcemente la stringe accarezzandole i capelli.
O: Buongiorno amore… - sussurra dolcemente.
Lucia si alza appena dal suo petto dandogli un leggero bacio sulle labbra.
L: Buongiorno… - sussurra teneramente.
Lui la stringe ancora di più a sé, sentendo il suo corpo semi nudo avvicinarsi al suo.
Le sue mani la accarezzano dolcemente, sfiorandole la schiena.
Le loro labbra si uniscono nuovamente con più passione, liberandosi velocemente dei pochi vestiti addosso abbandonandosi alla passione del momento.
Rimasero ancora un po’ abbracciati, stretti l’uno con l’altra, senza parlare.. soltanto ascoltando i loro respiri e i le loro emozioni.
Il lavoro però non poteva aspettare… dovevano andare al Ris.
Lucia si alza dal letto indossando la camicia di Orlando, era bellissima pensava lui vedendola con la sua camicia in dosso, che le lasciava scoperte le gambe.
Lucia lo guarda sorridendo, neanche avesse capito i suoi pensieri.
In quel momento il campanello suona.
Entrambi si guardano perplessi, erano le sette del mattino, una visita a quell’ora era piuttosto insolita.
Corre alla porta, guardando dallo spioncino e quasi le prende un colpo: i suoi genitori.
Era seminuda con una camicia da uomo indosso, spettinata e in disordine.. non  avrebbero impiegato molto tempo a capire che non era da sola, ma decise di aprire ugualmente.
L: Mamma, papà…… ma che ci fate qui? – chiede perplessa.
F: Aspettavamo una tua chiamata…. Siamo per qui per Simona.. – dice il padre entrando nell’appartamento seguito da Chiara.
C: Non ce la facevamo più…. – dice Chiara dando un bacio a Lucia.
L: Vi avrei chiamato…. Abbiamo anche novità sulle indagini.
C: Ma….. tesoro, abbiamo forse interrotto qualcosa? – chiede guardando la figlia con una camicia da uomo indosso.
Lucia diventa rossa, quasi vorrebbe sprofondare. Riservata com’è quella domanda l’aveva spiazzata.
L: …no mamma, come ti viene in mente..- farfuglia, andando verso la cucina.
F: Fai uscire Orlando o deve rimanere chiuso in camera? – chiede ridendo..
L: E’ sotto la doccia.. – risponda imbarazzata- vado a mettere la vestaglia eh…
Si dirige in camera sotto lo sguardo divertito dei suoi genitori, indossa il kimono e entra in bagno.
L: Sono i miei genitori…… mi chiedono se esci o se vuoi nasconderti in camera.. – dice sorridendo.
O: I tuoi genitori?? – dice spalancando gli occhi.
L: Si…… ti aspetto di là… - dandogli un tenero bacio.
Lucia Torna in cucina e prepara il caffè.
C: Allora….. Simona? – chiede un po’ timorosa..
L: La chiamo dopo mamma appena arrivo al Ris..
Orlando si veste e raggiunge gli altri in cucina.
O: Buongiorno… - dice entrando.
C: Ciao caro… sono contenta di vederti.. – dice salutandolo.
F: Orlando, lo sapevo che ci saremo rivisti presto…
Quel momento un po’ imbarazzante viene interrotto dallo squillare del cellulare di Lucia.
Orlando corre a prenderlo in camera portandolo a lei, era Ghiro.
L: Ghiro dimmi… - dice rispondendo.
G: Lucia, ci sono novità da Torino, ma vogliono parlare con te….
L: Bene!! Dammi mezz’ora e sono lì ok?
G: Certo… a dopo. – dice chiudendo la conversazione.
L: Devo andare al Ris, abbiamo novità…. Vado a sistemarmi..
Lucia corre in camera, mentre Orlando spiega a Chiara e Francesco la storia di De Angelis.
Mezz’ora dopo uscivano tutti e quattro di casa dirigendosi insieme al Ris.
 
 
Appena arriva nel suo ufficio Ghiro la raggiunge, salutando Chiara e Francesco era da un anno che non si vedevano.
G: Lucia, il Capitano Rossi vuole parlare con te a proposito dell’identikit… - dice passandole un numero di telefono.
F: Posso vedere l’identikit? – chiede guardando Lucia e Ghiro.
L: Si certo…. – risponde prendendo la cartellina sulla sua scrivania.
Francesco apre la cartellina spalancando gli occhi.
L: Che c’è papà lo conosci?? – chiede allarmata.
F: Ma questo è……. Luigi Esposito.
L: Chi? – chiede avvicinandosi a lui.
F: Luigi Esposito è un ex Capitano dell’arma, ha sparato ad un giovane durante un posto di blocco. Il ragazzo non era armato… è stato giudicato colpevole, ma è un latitante… io ero di pattuglia con lui quel giorno, ho testimoniato contro di lui.
L: …questo è l’uomo che ha pagato De Angelis per nascondere Simona. – dice guardando il padre.
Chiara intanto li guardava con le lacrime agli occhi. In quel momento provava rabbia e delusione, un mix di emozioni che le fecero ricordare il calvario di quegl’anni.
F: Me l’ ha fatta pagare portandomi via mia figlia.. – dice a testa bassa.
G: Ma noi l’abbiamo ritrovata..e costi quel che costi troviamo anche lui. – dice con decisione.
L: Ghiro……. Dobbiamo trovarlo..- dice poggiando una mano sul braccio di lui.
G: Inizio le ricerche immediatamente Lucia… lo troviamo.. – dice accarezzandole il braccio ed uscendo dall’ufficio.
Chiara e Francesco uscirono dal Ris, Francesco voleva fare alcune telefonate, magari avrebbe saputo qualcosa dai suoi ex colleghi.
Lucia era rimasta sola nel suo ufficio.
Il dolore di tutti quegl’anni, il senso di vuoto per la mancanza della sorella, tutto quella sofferenza causata da quell’uomo solo per vendetta nei confronti di suo padre.
Da quel momento il suo unico obbiettivo era trovarlo e rendere giustizia a sua sorella e alla sua famiglia.

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Capitolo 46
*** Forti emozioni ***


Quella mattina erano tutti intenti a scavare sulla vita di Luigi Esposito,
58 anni, vedovo da circa 6 anni con due figlio Mario e Giovanni Esposito, il primo avvocato il secondo chirurgo di cardiochirurgia a Milano.
Secondo i fascicoli dei colleghi di Torino, Luigi Esposito dopo essere stato dichiarato colpevole nell’Aprile dell’80, è stato dichiarato latitante. Da allora sono state ben poche le segnalazioni ricevute su di lui,l’ultima risale all’avvistamento al cimitero di Torino, un mese dopo la morte della moglie.
Lucia scuote la testa leggendo il fascicolo, per il momento non ha niente in mano.
Ghiro con lei nel suo ufficio, nota lo sguardo abbattuto dell’amica.
G: Ehy, non voglio vederti così…. E’ vero, non abbiamo granché, ma qualcosa la troviamo.. – le dice, prendendole il fascicolo dalla mani e poggiando la sua mano sul suo braccio.
L: Lo so…. è solo che non mi tranquillizzo finché non lo vedo dentro.. – risponde, con un sorriso amaro.
G: Che dici….facciamo un bel controllo su Mario e Giovanni Esposito? – chiede, riporgendole il fascicolo.
L: Direi di si Capitano…. Io adesso scappo, i miei incontreranno Simona… - dice, alzando gli occhi al cielo.
G: E sei preoccupata?
L: Un po’….. non per papà, è un militare e ha il suo autocontrollo, ma mia mamma lo sai com’è…..
G: Già….. ma tanto ci sarai tu no? Farai da mediatrice tra le parti…- ride…
L: Simpatico…. Dai io vado, ti affido i fratelli Testa, voglio sapere quante volte respirano eh… - dice sorridendo, prendendo la borsa e il trench.
G: Comandi Capitano… - risponde anche lui sorridendo.
 
 
L’appuntamento era a casa di Simona, Lucia era passata in albergo a prendere i suoi genitori e alle 2 in punto era fuori da casa della ragazza.
Dopo le ennesime raccomandazioni di Lucia, suonano il campanello.
Simona li attendeva seduta in cucina, Aurora era alla scuola materna, e non sarebbe ritornata prima delle quattro, appena sente il campanello ha un sussulto, le mani iniziano a tremarle, fa un grosso respiro e va ad aprire.
Francesco e Chiara erano alle spalle di Lucia, il portone si apre, Lucia fa un passo avanti e abbraccia quella ragazza. I due rimangono immobili. Eccola, era lì… era a un passo da loro.
Era bellissima, era quasi identica a Lucia; è Francesco a rompere il fastidioso silenzio che si era creato.
F: Simona…… - bisbiglia, tendendole la mano.
Senza dire una parola, Simona afferra la mano, ritrovandosi in lacrime tra le braccia del padre finalmente. Chiara era immobile, guardava la sua bambina, quella bambina che non ha potuto crescere, non emetteva un suono, a mala pena respirava.
Simona si stacca dall’abbraccio di Francesco, era provata e ancora in lacrime, si sposta da Francesco guardando Chiara, in quel momento apre le braccia quasi d’istinto, accogliendo la sua bambina, stringendola a sé.
Erano ancora davanti all’ingresso, tutti visibilmente commossi, Simona si avvicina a Lucia sorridendo facendo strada ai suoi genitori, accomodandosi tutti in salotto.
Trascorrono il tempo a parlare, a raccontarsi e a rivangare il passato, quel passato tanto doloroso per tutti, accompagnati da una tazza di thè. Con la scusa di farsi aiutare, Simona chiama in chiama in cucina Lucia.
S: Devo prendere Aurora tra mezz’ora…. – le dice, guardando l’orologio.
L: Simo, se ti va posso andarci io….. così tu continui a parlare con loro…. – le dice indicando il salotto.
S: Sicura, non ti scoccia? Non devi tornare a lavoro?
L: No, mi fa piacere…. E poi il lavoro non scappa…prendo Aurora e viene al Ris con me... – sorride..
S: D’accordo…. Ti scrivo l’indirizzo, grazie….. – dice porgendole un post.it.
Lucia esce dalla casa di Simona, salutando i suoi genitori dicendo loro di dover fare una commissione, non volevano dir niente di Aurora…. Era meglio una notizia alla volta.
 
 
Alle quattro meno dieci era all’ingresso della scuola materna, apre la porta e non appena entra sente un caos infernale… bambini che urlano, palle che volano, bambini che scappano da una parte all’altra. Dopo aver messo a fuoco, nota una donna su una scrivania all’ingresso, si avvicina per chiederle di Aurora.
L: Mi scusi…. Dovrei prendere Aurora Testi…. – dice sorridendo- sono la zia…
B: Ma lei…… è identica a Monica.. – dice alzandosi dalla scrivania.
L: Si… siamo gemelle…- risponde, soffermandosi sul nome Monica.
B: prego mi segua… la accompagno da sua nipote.
Aurora si trovava nel giardino sul retro, intenta a scivolare tra le corde di una piramide.
Appena nota Lucia, scende e corre verso di lei.
L: Ehy ragazzina…. – dice prendendola in braccio.
A: Ehy zia…. Che fai tu qui? – chiede perplessa.
L: Sono venuta a prenderti…. E poi andiamo al Ris, mamma ha da fare… - risponde.
A: Ok…. Però ora mettimi giù, ho una certa reputazione.. – risponde guardandosi attorno.
Lucia scoppia a ridere, la fa scendere prendendola per mano e insieme si dirigono verso l’uscita
 
RIS – ORE 16.40
Arrivano al Ris, correndo per le scale, stavano facendo una gara… la prima che arriva si siede sulla poltrona del capo. Mentre corrono per le scale e per il corridoio tutti si girano sorridenti a guardarle, stupiti soprattutto da Lucia.
Naturalmente, arriva per prima Aurora… che corre a prendersi il premio, si butta sulla poltrona di Lucia ridendo, mentre lei esausta per la corsa si lancia sul suo divano fingendosi morta.
Aurora ride divertita, poi vedendo Lucia a occhi chiusi si alza perplessa e va verso di lei.
A: Zia….. – chiede toccandole il braccio.
Ma Lucia tiene ancora gli occhi chiusi e rimane immobile.
A: O mio Dio…. Zia sei morta? – chiede ancora toccandole il cuore, salendo sul divano.
A quel punto Lucia per spaventarla si volta, acchiappandola e buttandola sul divano.
A: Ma son scherzi questi? Sei peggio di mamma….. – dice ridendo sfinita dal solletico che le sta facendo intanto Lucia.
In quel momento, Orlando passava nell’andito, attirato dalla risate rimane a vedere la scena divertente.
E’ bello per lui, vedere Lucia così sorridente, soprattutto è bello vederla con una bambina.
E’ certo che sarebbe una mamma meravigliosa, ed è ancor più certo che non vorrebbe nessun altra donna come madre dei suoi figli.
A volte guardandola non desidera nient’altro al mondo, si sente appagato, felice come non mai, e sente di amarla oltre ogni limite…. Altre volte invece, vorrebbe un piccolo Serra in giro per casa, bello quanto la mamma ma meno testardo pensa…
Non hanno mai parlato di avere un bambino, ma è certo che anche lei lo vorrebbe, magari non subito, se ne accorge dalla sua dolcezza, dai suoi occhi che brillano parlando dei suoi nipoti, e da come a volte si incanta guardandoli anche solo in fotografia.

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Capitolo 47
*** E' finita..... ***


Il mercoledì mattina era arrivato..
I fratelli Esposito erano stati convocati al Ris, avrebbero risposto alle domande del capitano Ghirelli.
Dopo circa un ora e mezza di incontro informale, avevano ben poche informazioni in mano.
A quanto detto dai due fratelli, non vedono il padre dal giorno della sentenza, nessuna lettera e nessuna sua notizia. La telecamera termica, posizionata all’insaputa dei due,  ha rilevato però un cambiamento di voce e un aumento della temperatura di Mario, mentre affermava di non aver più visto il padre.
G: E’ chiaro che mente…… facciamo seguire con discrezione… - - dice guardando Lucia.
L: Si, manda Milo e Bart a seguirlo… proviamoci almeno.. – risponde.
G: D’accordo… vado ad avvisarli, così iniziano a tenerlo d’occhio appena esce dal Ris…
L: Grazie Dani… - risponde sorridendogli.
Ghiro avvisa Milo e Bart, che escono di corsa da Ris per seguire Mario Esposito…
 
Dopo due giorni di lunghi appostamenti sotto casa di mario Esposito, e di lunghe passeggiate per pedinarlo, arrivano i primi risultati.
Ogni giorno stesse tappe: al bar la mattina alle 8, subito dopo in ufficio fino all’una circa, pranzo fuori, qualche altra ora di lavoro e prima di rientrare a casa passava tutti i giorni al cimitero.
B: Lucia, senti….. Mario Esposito va tutti i giorni al cimitero…. – dice al telefono, parlando con Lucia.
L: Si….. questo lo sappiamo… - risponde dall’altra parte del telefono.
B: Si ma c’è già stato stamattina, e sta andando di nuovo lì……
L: Ho capito… state fuori, io arrivo subito eh… - dice chiudendo la chiamata.
B: Certo…. – risponde.
 
Lucia esce di corsa dal Ris, chiamando Orlando e Ghiro con lei.
Mentre guidava verso il cimitero, spiega rapidamente ai due cosa stava per succedere.
Arrivano al cimitero, scendono dall’auto salutando Bart e Milo, appostati fuori dal cancello in macchina.
B: Lucia, la tomba della madre e al 5D…… la terza sulla sinistra…. – dice al telefono.
L: Perfetto… state pronti al cancello… - risponde chiudendo la telefonata.
 
Lucia, Ghiro e Orlando corrono verso la strada descritta da Bart, dividendosi.
Rimangono nascosti tra i vari corridoi, osservando la situazione.
Mario Esposito parlava con un uomo, capello e giacca a vento…
Lucia non aveva più dubbi, poteva solo che essere Luigi Esposito.
Fa cenno a Ghiro e Orlando, con discrezione si avvicina passeggiando a loro, né Mario né Luigi la conoscono, può passare inosservata, afferra dei fiori e cammina osservandoli nascosta dagli occhiali da sole.
Una volta arrivata ad una buona distanza visiva fa uno squillo a ghiro, era ora di intervenire.
Estrae lentamente la pistola, nascondendola nei fiori, avvicinandosi di più a loro.
Si trova a pochi passi da loro, solleva la pistola urlando ad entrambi di fermarsi e di alzare le mani, ma Luigi Esposito estrae la sua pistola dalla giacca puntandola dritta a Lucia, sotto lo sguardo stranito del figlio.
L: Non ti conviene….. mettila giù… - urla, continuando a puntarle la pistola.
E: Non ci contare troppo…. Non finirò dentro… - risponde, sollevando anche lui la pistola.
Ghiro e Orlando intanto vedendo la scena si affrettano a raggiungerli, assieme a Bart e Milo, passando dalle spalle di Esposito.
L: ….io dico di si, fosse l’ultima cosa che faccio.. – risponde.
E: Ti sbagli……… vedo che sei testarda quanto tuo padre…
L: Non permetterti di nominarlo…
Lucia stava per perdere il controllo, quell’uomo aveva rovinato la sua famiglia, ed era lì davanti a lei.  Fortunatamente Orlando e Ghiro erano già lì… si avvicinavano lentamente a Luigi Esposito, puntando le loro pistole contro di lui, mentre Bart da dietro lo faceva cadere e gli immobilizzava il braccio.
B: A te l’onore Capitano.. – dice porgendo le manette a Lucia.
L: Eccome che ci finisci in galera.. – dice mettendogli le manette ai polsi.
Rimase un attimo lì, a guardare l’auto portare via quell’uomo…
G: E’ finita…. – sussurra dandole un bacio sulla fronte.
L: Grazie…., davvero… - risponde con un sorriso commosso.
G: Io vado con Bart, così tu torni con Orlando…. – le fa l’occhiolino e raggiunge Bart in macchina.
O: Sono fiero di te……. –dice abbracciandola da dietro..
L: Non ce l’avrei fatta senza tutti voi…. – risponde stringendo le braccia di Orlando.
O: Ti amo….. . le sussurra..
L: Ti amo….. ed è finita finalmente… - sussurra girandosi verso di lui.
Orlando le da un bacio tenero sulle labbra, stringendola in un abbraccio.
 
Quel pomeriggio l’intera famiglia di Lucia era al Ris, volevano tutti ringraziarla e congratularsi con lei e con l’intera squadra.
E anche lei voleva festeggiare, con la sua famiglia finalmente riunita…. Famiglia di sangue e Ris.
Era tutto finalmente perfetto…
L: Ragazzi un attimo solo…. – dice sollevando il bicchiere.
Simona, i genitori e tutti i suoi collaboratori si voltano verso di lei, prestandole la massima attenzione.
L: Voglio fare un brindisi….. alla mia famiglia, a quella vera….. alla mia sorella ritrovata, ai mie genitori e alla bellissima Aurora, e voi…. La mia squadra e seconda famiglia.
Questo momento così bello non ci sarebbe stato senza il vostro aiuto, perciò….. grazie….
Grazie di Cuore….. e per ringraziarvi come si deve, bhè……. Avete tutti tre giorni liberi….
Ci vediamo Lunedì mattina ragazzi…..- dice sorridendo.
Tutti la guardavano quasi con le lacrime agli occhi, quel discorso era molto bello… si avvicinano a lei per ringraziarla ed abbracciarla….
L: Tenente…. Quanto a te…..ho deciso di ringraziarti in modo speciale… - dice avvicinandosi a lui..
O: Molto interessante Capitano dimmi….. – sorride…
L: Che dici se andiamo a passare questi tre giorni alla casa al mare di mia nonna…..
O: …adoro il mare…… ma adoro di più te…. quindi assolutamente si!! – risponde sorridendo.
L: Menomale, perché ho le valige in macchina…. – sorride andando verso Ghiro, lasciando Orlando a sorridere e scuotere la testa.
Quel pomeriggio festeggiarono a lungo, tutte le persone più importanti per Lucia erano lì con lei, non poteva desiderare di meglio…….
Ma quello che voleva di più con tutto il cuore era passare finalmente del tempo con Orlando…negli ultimi giorni erano troppo presi dal lavoro entrambi e non hanno passato molto tempo vicini….

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Capitolo 48
*** Sabaudia- atto 1 ***


 
 
Finito di brindare e divertirsi, Simona Aurora e Ghiro escono dal Ris per andare a prendere un gelato… Aurora non smetteva un attimo di chiederlo.
Escono tutti e tre insieme sotto lo sguardo stupito e divertito di Lucia, sapeva che Ghiro era rimasto colpito da Simona, ma non pensava riuscisse a buttarsi….anche se solo per un gelato.
I genitori di Lucia sarebbero ripartiti l’indomani mattina, erano stati giorni molto intensi per loro…. Ritrovare Simona era stata un emozione unica, e scoprire di Aurora li aveva lasciati entrambi senza parole…. dalla gioia naturalmente… un'altra nipotina, adesso mancava solo Lucia pensavano. Inoltre, potevano rientrare a Torino ora che  Esposito avrebbe passato il resto dei suoi giorni in carcere, con la promessa che Simona Lucia e Aurora sarebbero andate molto presto a trovarli.
 
Erano le 5 de pomeriggio quando Lucia e Orlando uscirono dal Ris, le valige erano già in macchina non restava che dirigersi fuori Roma, direzione Sabaudia.
La villetta della nonna di Lucia era proprio sul mare, costruita su un piano, con un bel giardino intorno, al centro del giardino un dondolo antico in legno, un tavolino e delle sdraio per il mare.
Arrivano alla villetta dopo circa due ore di macchina, Orlando rimane a bocca aperta, la casa non è grande ma è molto accogliente e il paesaggio è stupendo.
L: Mia nonna adorava questo posto, era stata qui con mio nonno quando erano ancora fidanzati, e dopo essersi sposati hanno deciso con sacrificio, di costruire una casetta qui…… diceva sempre che questo è un posto speciale… - abbassa lo sguardo un po’ malinconica.
O: …bè, è bellissimo qui…… ti manca tanto vero? – chiede abbracciandola da dietro mentre lei guarda la casa.
L: Si….. eravamo molto legate, è da tanto che non vengo qui… - sorride, guardandosi attorno.
O: Ehy…. Niente malinconia, sono più che certo che tua nonna ti guarda e ti sorride…- dice dandole un tenero bacio sulla guancia.
L: Si… lo so, lei mi guarda sempre….. –sorride- siamo qui per rilassarci, divertirci eh….. 
O: Eh……??? – chiede guardandola…
L: Eh qualsiasi cosa ci venga in mente – sorride!! 
O: In tal caso……........ –  dice con tono malizioso.
La prende in braccio, mentre Lucia ride di gusto… 
Aprono la porta di casa, Orlando la tiene ancora in braccio, non conoscendo la casa la poggia delicatamente sul divano… poggiandosi teneramente su di lei.
L: Questo week-and mi piace di già… - gli sussurra all’orecchio.
O: Non sai quanto piace a me….. – sussurra affondando il viso nel suo collo.
Le mani di Orlando sbottonano lentamente i bottoni della camicia di Lucia, accarezzandole dolcemente la schiena, facendo scivolare le sue mani lungo le sue curve e provocandole un brivido continuo mentre le loro labbra non si separano neanche un attimo.
Le mani di Lucia aderiscono perfettamente al petto di Orlando, mentre le sue labbra scorrono lungo il suo collo…. Si disfano in un attimo dei pochi vestiti che tenevano ancora indosso, era di nuovo una cosa sola,  con un trasporto e una passione tale che non esisteva nient’altro al di fuori di loro.
Rimasero un ora a girarsi e rigirarsi nel divano, a scherzare e ridere ed accarezzarsi. 
Fu Lucia ad alzarsi per prima, con indosso la camicia di Orlando che la copriva nei punti giusti…. Iniziò a girare per casa aprendo le tende e facendo entrare un po’ di luce.
La casa nei periodi di assenza era controllata da un manutentore, che si occupava di tutto, e sapendo che Lucia  doveva arrivare si era occupato di tutto…. Ma c’era una cosa da fare prima di sera, dovevano riempire il frigo.
L: Tenente su…… vestiti che andiamo a fare spese… - dice uscendo dalla zona notte.
O:E tu dove vai  vestita così? 
Orlando a guarda malizioso, Lucia indossava un jeans , una canotte verde militare, una cinta e un paio di hogan, occhiali da sole che le coprivano  metà viso…
L: Con te a fare la spesa…..- risponde sorridendo, afferrando la mano di Orlando cercando si sollevarlo dal divano.
O: …hai un po’ di curve in giro Capitano…. – risponde poggiando la sua fronte a quella di Orlando.
L: ….noioso… - bisbiglia prima di dargli un bacio e trascinarlo di fuori.
 
Il supermercato era a soli duecento metri, così andarono a piedi. 
Camminano sotto il sole mano per la mano, respirando l’aria meravigliosa e il profumo di salsedine.
Fare la spesa fu una vera impresa…
Lucia con un biglietto in mano poggiava la spesa sul carrello mentre Orlando, peggio di un bambino piccolo, stava in mezzo a cioccolati e caramelle facendo gli occhi dolci a Lucia per convincerla a comprarli.
Lei naturalmente non può che ridere nel vederlo così…. Era tenerissimo.
Rientrarono a casa stracolmi di buste, sistemarono la spesa insieme ed era ora di prepararsi per poi cucinare..
O:  Stasera principessa, ci penso io alla cena, tu non fare niente…. Rilassati e non venire qui… - sorride…
L: D’accordo…… allora io vado a fare una doccia, mi dirai tu quando uscire… - risponde afferrandolo lungo i fianchi.
O: Certo bellezza…. E ora via di qui… - ride, allontanandola dalla cucina.
L: Va bene, ma non avvelenarmi eh… - urla ridendo.
 
Lucia si dirige in bagno, voleva rilassarsi un po’ con una doccia e poi avrebbe disfatto le valige..
Orlando intanto si preparava per fare bella figura con la sua amata… avrebbe cucinato e avrebbe pensato solo a Lucia…. 
Voleva farle passare una serata romantica e rilassante….

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Capitolo 49
*** Sabaudia- atto 2 ***


Dopo un’ora di preparativi, era tutto sistemato… ma ancora Orlando non chiama Lucia, doveva ultimare gli ultimi preparativi.
Lucia un po’ preoccupata esce dalla camera da letto per vedere se Orlando avevo finito, arriva in cucina e non c’è… così da un occhiata in giardino, e mentre lo perlustrava si imbatte in lui…
O: E tu che ci fai in giro…… non ti avevo chiesto di rimanere di là? – dice sorridendo.
L: Si, lo so…… ma tu non mi chiamavi….. – risponde dandogli un tenero bacio.
O: Perdonata…. Dai vieni con me…- dice prendendola per mano.
Si dirigono insieme verso il retro della casa, passando per il piccolo cancello che dava sulla spiaggia.
O: Sei splendida vestita così…. – le dice abbracciandola da dietro e trascinandola verso la spiaggia.
Lucia indossava un abitino verde che le lasciava le spalle scoperte e arrivava a metà gamba… molto semplice ma molto sensuale.
L: Grazie……. – risponde seguendolo e perlustrando la spiaggia.
A pochi passi dal cancelletto, quasi in riva al mare, c’erano tante candele accese che formavano un cerchio… al loro interno tanti cuscini colorati, un cestello con lo champagne e un contenitore chiuso.
Man mano che si avvicinavano in sorriso di Lucia si allargava sempre di più… arrivati alle candele si porta le mani al viso per poi avvicinarsi al suo uomo, portandogli le braccia intorno al collo.
L: E’ bellissimo……. – dice prima di dargli un bacio.
O: Sono contento che ti piaccia…… -risponde staccandosi appena da lei.
L: Come fai…..mi sorprendi sempre…. – dice sussurrando, rimanendo ancora tra le braccia di lui.
O: Il mio unico scopo è sorprenderti principessa…..e renderti felice…. Ma c’è una cosa che devo confessarti…. – dice facendo finta di incupirsi…..
L: Dimmi….. – risponde seria in viso.
O: Per poter preparare tutto questo non sono riuscito a cucinare niente di commestibile….. perdonami….. – le dice guardandola con sorriso appena triste.
L: Amore…… mi hai fatto prendere un colpo….. non importa per la cena, a me basti tu… - sorride, dandole un piccolo bacio.
O: Sei unica lo sai? E adesso vieni a sederti qui…. perché oltre questo champagne abbiamo anche fragole e panna…..quindi, di fame non moriremo…. – sorride..
Lucia sorride e scuote la testa, raggiungendolo e sedendosi affianco a lui sui soffici cuscini.
O: A lei Capitano…. – dice porgendole il calice di champagne.
L: La ringrazio tenente…- sorride afferrando il bicchiere.
O: A noi….. – dice, avvicinando il bicchiere a quello di Lucia.
I loro bicchieri si toccano, ed entrambi si sorridono.
Lucia si avvicina alla fragole prendendone una, e dopo averla immersa nella panna, chiude le occhi a Orlando che intanto riempiva i calici..
L: …assaggia.. –sussurra, portandogli la fragola alla bocca.
Orlando socchiude la bocca, afferrando la  fragola, sorride e subito dopo acchiappa Lucia che stava davanti a lui con ancora la sua mano sui suoi occhi.
L’afferra per la vita trascinandola verso di lui, e raggiungendo rapidamente le sue labbra.
O: ….questo mi piace molto di più… - le dice, malizioso riprendendo le sue labbra.
Lucia sorride abbandonandosi completamente a lui.
Le sue mani gli sfilavano la t-shirt , cercando desiderose il suo corpo, mentre la mani di lui si erano liberate velocemente dell’ abito di lei.
Si desideravano ogni volta di più, con maggiore intensità…
Si abbandonarono a quell’amore e a quel desiderio estremo…
Rimanendo sotto le stelle per ore, a cullarsi sotto il rumore delle onde del mare, a parlare a ridere e a divertirsi… fino a quando un po’ stanchi, spensero insieme le candele, raccolsero i cuscini e insieme si diressero verso la villetta…
L: Ti amo…… -  dice mentre si sistemavano sotto la coperta in camera da letto.
O: Ti amo anch’io…- risponde, prendendola tra le sue braccia.
Per tutta la notte rimasero l’una tra le braccia dell’altro…
Tra le sue braccia si sentiva al sicuro, si sentiva amata e protetta….come mai nella sua vita.
Averla tra le sue braccia, sentire il suo profumo e il suo respiro era tutto quello che desiderava… tutto quello che voleva era lì, tra le sue braccia, con i capelli biondi sparsi sul suo petto e le sue mani caldi sulle sue spalle.
Quella notte fu magica… serena e silenziosa.
La mattina seguente Lucia si sveglia per prima, guarda Orlando che ancora dorme beatamente, indossa il kimono e va verso la cucina, socchiudendo la porta per non svegliarlo.
Dopo venti minuti la colazione era pronta….
Lucia aveva apparecchiato in giardino, sul tavolino affianco al vecchio dondolo.
Si dirige in camera per svegliare Orlando, lui ancora dormiva sereno, così senza far rumore si avvicina a lui cominciando a dargli piccoli e teneri baci lungo il viso e il collo..
Orlando sorride aprendo appena gli occhi, trovandosi davanti il viso sfuocato ma sorridente di Lucia.
L: Buongiorno…!! – dice con voce squillante….
O: Buongiorno amore… - risponde trascinandola a letto.
L: Vieni con me…è una bellissima giornata - gli sussurra all’orecchio, prendendolo per mano e trascinandolo verso il giardino.
Appena arrivano fuori Orlando ancora mezzo addormentato non riesce ad aprire gli occhi dalla luce così di forte del sole… poi vede la colazione e sorride andando verso Lucia.
O: Grazie principessa….. –le dice portandola sulle sue gambe sul dondolo.
Sono entrambi seduti sul dondolo a godersi la colazione….. sotto quel sole caldo e meraviglioso, le gambe semi scoperte di Lucia su quelle di Orlando, che intanto le accarezza dolcemente i capelli…
La giornata era iniziata nel migliore dei modi..

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Capitolo 50
*** Raccontando.... ***


 
Roma 1 anno e mezzo dopo.
Raccontando.

 
Una villetta luminosa sulla spiaggia, a pochi passi dalla casa di Ghiro, il camino acceso, un albero di Natale addobbato e tante ghirlande sparse ovunque.
Lucia sistema le luci sull’albero mentre ride raccontando a quel piccolo fagottino come lei e il suo papà si sono incontrati.

L: Ed è proprio in quel week-and a Sabaudia che sei stato concepito piccolino…. – sorride.
In quel momento delle mani la avvolgono da dietro, stringendola forte.
O: La mamma ha ragione, quel week-and è stato meraviglioso… - dice avvicinandosi al piccolo per prenderlo in braccio.

Daniele jr, questo è il suo nome, ha appena 9 mesi… è bellissimo, grandi occhi verdi come la mamma, capelli castani come il papà e sempre sorridente.
Daniele è nato il quindici Marzo, in una giornata soleggiata.
Era seduta alla sua scrivania, gli ultimi mesi poteva solo stare in ufficio, quando sono iniziate le contrazioni… era uscita per chiamare Orlando e subito si scatenò il panico.
Orlando era in fase shock, ma riuscì a prendere in mano la situazione, a differenza di Ghiro che continuava a balbettare e dirle di respirare.
Dopo cinque ore di lungo e faticoso travaglio finalmente è venuto alla luce,  gonfio e arrossato ma bellissimo. L’avevano tenuto in braccio mentre entrambi si asciugavano le lacrime visibilmente commossi. Da quel momento, dall’arrivo di Daniele jr, molte cose sono cambiate….
Hanno venduto l’appartamento di Lucia e acquistato una villetta a pochi metri da quella dello Zio Daniele,  Lucia per un po’ lavorava solo la mattina, con Daniele Jr in ufficio con lei, lei adora il suo lavoro ma adora di più quel piccolino… passa ore con lui a giocare, a raccontargli del suo papà e di come si sono incontrati e scontrati.
Orlando scappava dall’ufficio quando possibile,  correva a casa da Lucia e Daniele, si buttava sul grande tappeto con lui e si divertivano da matti. Nei momenti in cui Orlando stava con il piccolo, Lucia ne approfittava per controllare documenti e verbali…
Il momento più bello della giornata era il mattino.
Lucia, da quando è diventata mamma, non riesce a dormire più delle sei, così tutte le mattine sveglia Orlando delicatamente baciandolo lungo il collo.
Lui, come tutte le mattine, da prima sbuffa per l’orario e subito dopo acchiappa la sua donna cominciando a baciarla e accarezzarla ovunque.
Nonostante Daniele, trovavano sempre il tempo per stare insieme, si divertivano e stuzzicavano a vicenda… e tutte le mattine, appena Lucia apriva gli occhi pensava solo a quanto era felice, non poteva esserlo di più, aveva Orlando… meraviglioso in tutto, e aveva la piccola peste…. Non poteva scegliere nome migliore per lui…era peggio di Daniele Senior.!

Quella sera, la sera della vigilia di Natale, aspettavano ospiti per cena.
Così, mentre preparavano insieme l’albero e gli addobbi, avevano raccontato al piccolino la loro storia… un po’ per farlo stare tranquillo e un po’ perché a loro piace molto raccontarla.
Alle 8 puntuali tutti sono a casa Serra-Brancato.
Simona, Ghiro e Aurora arrivano insieme, ormai sono inseparabili Ghiro è riuscito a conquistarle entrambe, tant’è che Simona e Aurora si sono trasferite a casa del Capitano Ghirelli…
Bianca arriva con il suo nuovo ragazzo, Alessandro, un vigile del fuoco…
Emiliano, Giada e Marika arrivano assieme a Bart ed Eleonora… ci sono proprio tutti, e tutti appena arrivano si fiondano dal piccolo Daniele, ma quello più innamorato di lui e lo Zio Daniele naturalmente, assieme alla zia Simona.

Dopo aver cenato, Orlando attira l’attenzione dei presenti, passando a tutti un calice di spumante.
O: Vorrei fare un brindisi..
–dice alzando il calice seguito da tutti i presenti, mentre fa teneramente l’occhiolino a Lucia.
O: Vorrei brindare a questa meravigliosa super famiglia, a voi che siete dei colleghi e amici favolosi e soprattutto alla mia bellissima famiglia, a Lucia e Daniele… - così dicendo, guarda Lucia porgendole la mano e chiedendole con un cenno di raggiungerlo.
Lucia lo raggiunge, sorridente e gli afferra la mano.
O: Ecco, visto che in questa stanza ci sono quasi tutte le persone più importanti per te tesoro, vorrei approfittarne per fare una cosa… - dice, guardandola negli occhi.
In un attimo era in ginocchio davanti a lei, che le teneva la mano sinistra.
O: Tempo fa di chiesi di aspettarmi e diventare mia moglie, poi è arrivato il nostro piccolino e il tempo è un po’ trascorso, io sono l’uomo più felice di questo mondo ad avere te, a trovarti al mio fianco tutte le mattine, non c’è niente al mondo di più bello. Ma mi renderesti ancora più felice se mi faresti l’onore di diventare mia moglie… Lucia Brancato, vuoi sposarmi?  - con l’altra mano le infilò un bellissimo anello a tre maglie, una maglia con la O di Orlando, una con la L di Lucia e una con la D di Daniele.

Lucia era commossa, così come tutti i presenti.
Senza lasciare un attimo la sua mano, lo invitò ad alzarsi e una volta che era in piedi davanti a lei gli sorrise.
L: Certo che ti sposo… non desidero nient’altro che passare il resto della mia vita con te.
Senza aggiungere una parola, orlando si fionda a baciarla, sollevandola di pesa e facendola roteare, mentre tutti i presenti applaudivano e si congratularono.
 
La notte della Vigilia, una notte fredda e illuminata da tante stelle, una notte magica, una notte per pensare, una notte per stare insieme….
 
Guardava la sua mano con l’anello mentre teneva in braccio Daniele Jr…
Guardava il viso del suo piccolino sereno e sorridente, mentre lo cullava dolcemente..
Guardava sua sorella e il suo migliore amico scambiarsi teneri baci..
Guardava i suoi collaboratori uniti e sorridenti più che mai..
Guardava l’uomo della sua vita giocare con Aurora…
Ecco,ora aveva la certezza….
Ora aveva davvero tutto.

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