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‘’Chris,
cavolo vuoi scendere?’’Urlò Tim da
appena pochi centimetri dalle scale.
Il
ragazzo però era ostinato a rimanere nella sua camera per sempre dopo la figura
che aveva fatto con il nuovo vicino di casa.
La sera
tardi era uscito in mutande per prendere la posta, pensando che a mezzanotte di
martedì non ci fosse nessuno in giro, invece si ritrova davanti a lui un
ragazzo di media statura, riccio, che lo fissava da davanti alla porta seduto
su una panchina.
‘’Chris,
i vicini vogliono conoscerti, non puoi essere così maleducato.’’ Ribattè.
‘’Mi ha
già conosciuto ieri il figlio.’’ Rispose affacciandosi alla porta.
‘’Ma era
tutto buio, non se lo ricorda nemmeno! ‘’
‘’Se lo
ricorda e io non ci uscirò mai più da qui.’’
‘’Christopher
Paul Colfer, se non scendi subito puoi dire addio alle lezioni di canto!’’
Quando il
padre pronunciava il nome completo non era mai una cosa buona, per questo il
ragazzo, si mise la prima cosa che trovò nell’armadio e scese al piano
inferiore coprendosi la faccia il più possibile.
L’interessato
chinò la testa verso il basso, voleva a tutti i costi evitare lo sguardo del
ragazzo che lo aveva visto semi nudo.
Darren
gli tese la mano sorridendo e questo ricambiò la stetta.
‘’P-piacere,
io sono Chris, s-scusate se sono s-sceso in ritardo, m-mi era appena f-fatto la
doc-cia e mi s-stavo asciugando.’’ Disse.
‘’Stai
balbettando? Oddio mamma, Chris è imbarazzato!’’ Urlò Hannah.
La sua
sorellina minore era sempre stata senza tatto.
Ogni cosa
facesse il fratello, ogni cosa dicesse, ogni cosa toccasse era sempre pronta a
coglierlo sul fatto e a riferire tutto ai propri genitori.
‘’Tranquillo,
quello che è successo ieri, l’ho praticamente rimosso dalla testa’’ Commentò il
riccioluto a bassa voce chinando il capo verso l’orecchio del soprano, ma
questo arrossì maggiormente.
Non ebbe
il coraggio di dire niente.
‘’Tutto
apposto tesoro?’’ Domandò Karyn.
‘’S-s-i
sto bene mamma!’’
‘’Comunque’’
Cominciò Tim distogliendo lo sguardo dal proprio figlio ‘’Pensavamo di
invitarvi a pranzo questa domenica, così ci conosciamo meglio.’’
‘’E’
un’ottima idea’’ Rispose il padre. ‘’Noi, adesso dobbiamo andare a sistemarci
meglio, così domani Darr potrà iniziare la scuola, a domenica allora?’’
‘’ Dove
andrà?’’ Domandò la sorellina ai genitori.
‘’Oh, la
stessa scuola dove va nostro figlio, se vuole qualche volta potremmo
accompagnarlo noi, quando possiamo, Chris la maggior parte delle volte ci va a
piedi perché l’idea di prendere l’autobus non gli passa nemmeno per la testa,
vallo a capire il cervello di un adolescente! ‘’ Esclamò Tim.
‘’Bhè, lo
siamo stati tutti, ma quelli di questa generazione sono trenta volte peggio di
quelli dei nostri anni, comunque, sarò molto felice di ricambiare il favore e
magari, se anche Darren non vorrà prendere il bus, potranno farsi compagnia e
conoscersi, comunque, noi adesso dobbiamo veramente andare, a domenica !’’
Sorridendo,
i tre membri di quel nucleo famigliare lasciarono l’abitazione.
Non
appena chiusero la porta il padre di infuriò con il figlio maggiore tanto da
diventare rosso.
Non
avrebbe mai più voluto una scenata del genere, specialmente perché l’altro era
perfettamente a suo agio e perché a torso nudo ci si sta anche a mare, non ha
visto niente di nuovo.
Comunque
sia, l’interessato sembrò fregarsene.
Non
appena la persona finì la sua crisi isterica questo se ne tornò in camera sua.
Entrò in
camera sua non appena in tempo.
Il suo
cellulare stava squillando e sul desktop appariva il note della sua migliore
amica.
‘’Allora?
Carino il vicino visto alla luce? Che ti ha detto? E’ stato dolce? E’ un
bastardo? Me lo presenti oppure è gay? Se è etero è mio! A che scuola va? Come
devo fare a conoscerlo?’’
‘’Ma ti
vuoi calmare! ‘’ Urlò.
‘’Scuusa,
ma dimmi, è carino ed etero? Posso prenderlo? Domani vengo a casa tua a
prenderti!’’
‘’Mmmmm,si
carino lo è, emm, vabbè, okay, passa puntuale però.’’
‘’Okay,
mi racconti domani i dettagli del vostro incontro, ciaoo!’’
Non ebbe
il tempo di rispondergli che questa aveva già riattaccato.
Ashley Fink.
L’aveva
conosciuta in terza media.
Tutti
prendevano in giro il ragazzo per la sua voce da femmina, ma un giorno lei si
avvicinò e senza imbarazzo gli disse ‘’E’ carina la tua voce, lasciali perdere, tutti i maschi la hanno troppo mascolina,
la tua invece ispira tranquillità’’
Si erano
affezionati l’uno all’altra nel corso del tempo.
DIN DON.
A
quell’ora, di mattino così presto, solamente una persona era capace di
presentarsi con ventisette minuti di anticipo.
‘’Ho
pensato di venire prima, cioè, se il tuo amico esce prima di
casa di noi? Io e te ritardiamo sempre, se non lo
vedo? Mi dici a che cavolo di scuola va?!’’ Domandò
Ashley portandosi le mani ai capelli.
‘’Alla
nostra! Quindi lo portai vedere li e adesso calmati!’’
Rispose posandogli un braccio sulla spalla.
‘’No,
cazzo, davvero? Capirà che sono una sfigata e addio
ragazzo sexy tutto per me!’’ Disse muovendo la spalla e posizionandosi sul
divano.
‘’Primo, se
è un ragazzo per me cercherà di conoscerti, sempre se
tu non fai la tua scenata da pazza isterica, due, non lo conosci nemmeno! Come
fai a dire che è sexy?’’
‘’Intuito
femminile, credimi, ne ho molto’’ Borbottò facendogli
l’occhiolino.
‘’Oh,ciao Ashley’’ La madre interruppe in tempo la conversazione
perché altrimenti le parole che sarebbero uscite dalla bocca si Chris sarebbe
state solamente fraintese ‘’Chris, devi muoverti che è tardissimo!’’
Altra
abitudine della famiglia Colfer? Esagerare in tutto ciò che facessero.
Semmai
qualcuno volesse chiedermi di mandare un mp quando aggiorno sappiate che lo
faccio a tutte le persone che hanno recensito la storia, che l’hanno messa tra
le seguite e le preferite.
Enjoy.
Grazie per avermi salvato.
Sapeva di
fare la scelta sbagliata, ma lasciarsi trascinare dalle persone, era una cosa
che stranamente gli riusciva abbastanza semplice, specialmente quando quella
persona era la sua migliore amica.
‘’Io sono
Ashley Fink, mi conoscerai anche come la direttrice del giornale, quindi,
volevo presentarmi personalmente con te, piacere, sei il nuovo arrivato? Potrei
fare un servizio su di te? Sai, magari un giorno usciamo così ci conosciamo
meglio, esclusivamente per questioni lavorative eh, non lasciarti ingannare.’’
Darren la
guardò perplesso, ma aveva riconosciuto Chris dietro di lei che era diventato
rosso in faccia, molto probabilmente non aveva ancora superato lo ‘shock’ di
martedì sera.
‘’Io…io
v-veramente non lo so, sono ap-pena arrivato, non co-onosco nessuno, cioè, non
ci c-conosciamo nem-meno.’’ Balbettò abbassando lo sguardo.
‘’Oddio
ti sto mettendo in imbarazzo,scusami, io..credo sia ora che andiamo Chri,
scusami ancora.’’Borbottò Ashley
amareggiata e quando fece segno di andarsene sentì il braccio bloccato.
‘’No, non
mi stavi,anzi,stavate dando fastidio, solamente, sono nuovo, non cerco di farmi
notare, meglio passare non passare in osservato, sapete, i bulli’’ Disse
alzandosi.
Veramente
è così cretino? Pensò Chris.
‘’Uhm,bhè,
allora mi dispiace, ricominciamo da capo?’’ Propose la ragazza.
Il
riccioluto annuì.
‘’Io sono
Ashley e questo è il mio migliore amico Chris, non se vi conoscete già.’’
Non
appena il soprano si sentì gli occhi del vicino di casa addosso iniziò a
battere il piede per terra.
Improvvisamente
aveva una voglia pazzesca di Diet Coke.
L’amica
sapeva perfettamente che era il vicino di casa e conosceva tutti i particolari
della figuraccia ma decise di fregarsene.
Chris la
chiamava ‘l’acchiappa uomini’
purtroppo li faceva sempre scappare.
Non era
bella fisicamente, ma interiormente era la ragazza migliore che conoscesse.
Se ne
fregava dei pregiudizi di tutti, se ne fregava delle prese in giro ed era forse
la ragazza più forte che conoscesse.
L’aveva
vista piangere solamente due volte.
Al
funerale della nonna e dopo essere stata presa in giro da tre ragazzi.
‘’Sisi,
siamo vicini di casa in realtà.’’
Ashley si
girò verso Chris, supplicando con gli occhi di reggergli il gioco.
Il
soprano annuì .
‘’Oh,
bhè, allora ci vedremo molto spesso, io passo praticamente le mie giornate a
casa sua.’’ Mentì.
In realtà
era il soprano a passare le giornate intere a casa dell’amica.
‘’Darren,senti,
ti va ti pranzare con noi? Sai, è meglio che starsene seduti sul prato a
giocare a tetris’’ Commentò inarcando gli occhi. ‘’Possiamo presentarti pure
un’altra persona, Emily ci aspetta al nostro posto, poi, fai come vuoi.’’
‘’Si,vengo
volentieri, grazie dell’invito.’’ Ringraziò con un sorriso.
Uno
davvero bello. Aveva dei denti perfetti, occhi color marrone e verde, ma non
era molto alto, anzi, per dir la verità era piuttosto bassino.
‘’A che
anno state?’’ Chiese.
‘’Stessa
classe, abbiamo sedici anni, siamo al terzo anno. Tu?’’ Rispose la ragazza.
‘’Woow,
pensavo foste molto più grandi, cioè, io ho diciannove anni, tre anni in più
rispetto a voi e non sembra affatto.’’ Borbottò il riccioluto.
‘’L’altezza
inganna’’ ci furono qualche secondi di pausa ‘’e a volte anche il peso’’
commentò amareggiata.
Nessuno
ebbe più il coraggio di dire niente, tanto meno Chris che non aveva proprio aperto
bocca.
Arrivarono
in cortile.
Videro
l’amica e si avvicinarono.
Era una
ragazza molto carina, magra, con le lentiggini sul viso, occhi verde
chiarissimo e capelli castani.
‘’Emy,
lui è Darren, nuovo vicino di casa e anche novellino in questa scuola.’’
‘’Oh, un
ragazzo ci voleva nel gruppo, insomma sei etero giusto?’’ Domandò lei inarcando
le sopracciglia.
‘’Fino a
prova contraria si. Comunque piacere’’ Esclamò porgendogli la mano, lei però la
scostò e lo abbracciò.
Avrebbe
voluto chiedere il perché di quella domanda, non ne capiva proprio il senso, ma
dopo averci riflettuto un pochino capì che era meglio starsene zitto.
Si
sedettero sotto un albero.
Le due
ragazze lo tartassarono di domande,anche sulla sua vita privata.
Il
soprano invece rimase muto per tutto il tempo.
‘’Chriss,
andiamo! Non dici niente, si mede lontano un miglio che sei imbarazzato!’’ Le
sue amiche stranamente sapevano sempre metterlo in imbarazzo.
Il
soprano pensava fosse un dono, ma comunque doveva ringraziare Dio per averle
trovate.
Erano
entrambe intelligentissime e sembravano convivere tranquillamente con la sua
omosessualità.
Lui le
considerava le migliori, anche se erano le uniche.
Questo
gli lanciò un occhiataccia.
‘’Nemmeno
ti ostini a parlare, uhm, okay, sono situazioni che non capitano spesso, Chris
Colfer che non apre bocca, solitamente, se non fosse successo niente tra voi
due, sareste già migliori amici, o per lo meno, lui ti starebbe
simpaticissimo’’ Disse Ashley rivolgendosi al riccioluto.
‘’Ma lo
volete proprio traumatizzare a questo povero ragazzo?’’ Finalmente ebbe il
coraggio di dire qualcosa.
‘’Ohh,
hai una voce così bella, è un peccato non farla udire nemmeno al novellino.’’
Si,
avevano un dono, entrambe.
‘’Se ci
autoinvitassimo oggi a casa tua che diresti? Insomma, così studiamo tutti
insieme e diamo tempo al nostro angioletto di superare il ‘trauma’.’’
‘’E che
trauma’’ Commentò Darren cercando di non far sentire niente a nessuno, ma non
ci riuscì.
‘’Ennò
carino, per lui si che è un trauma, lui è un ragazzo per bene, immaginati che
nemmeno noi due non l’abbiamo mai visto in mutande, o costume quello che sia,
in piscina sta sempre con la maglietta, e ancora non capisco il perché.’’
Rispose Emily.
Emily Gost.
Lei la
conosceva da poco più di un anno.
Era forse
la ragazza più carina di tutta la scuola, aveva un viso molto raro, con dei
lineamenti molto particolare.
Gli
piacevano i ragazzi, ma per ora non ne aveva mai trovato uno.
Fino
all’anno precedente era tra le ragazze più popolari di tutta la scuola.
La sua
reputazione però cadde a pezzi quando si scoprì che frequentava l’omosessuale Colfer.
Poco importa però, pensò che i veri amici
sarebbero rimasti con lei, ma si sbagliò alla grande.
E’
pazzesco il modo in cui la gente cambia giudizi sulla tua persona solamente perché
esci con una persona piena di pregiudizi.
‘’Allora
è un onore? Bhè, comunque, Chris io ti ho detto che non c’è problema per me,
non sei il primo ragazzo senza maglietta che vedo, quindi tranquillo, hai anche
un fisico da urlo! ‘’
Ecco,
ricordava anche il suo corpo.
Perché la
voglia per il soprano di andarsene da quel posto aumentava ogni volta che
qualcuno apriva la bocca? E poi, perché doveva essere lui il centro di ogni
loro conversazione?
Videro
avvicinarsi due ragazzi.
Il primo
Ashley lo conosceva perfettamente, e lo reputava anche abbastanza carino, erano
compagni di laboratorio.
Il
secondo invece era il pro-cugino di Emily.
Erano in
cima alla classifica sociale e il soprano fece una faccia stupita non appena
sentì la richiesta di uno dei due ‘’Senti,Ash, ti va di andare a prenderci una
granita dopo la scuola? Solo io e te, Ashton non viene.’’
Era
successo veramente?
Il suo
compagno di laboratorio gli aveva veramente fatto quella richiesta?
Qualcosa
non andava e Chris se ne rese immediatamente conto.
Leggere attraverso le persone,
stranamente, ci riusciva perfettamente.
E quel tipo non gli piaceva.
Era ragazzo vuoto, frivolo e
superficiale, perché allora doveva uscire proprio con Ashely?
Sta di fatto che non la voleva
lasciare da sola, quindi, decise di seguirla.
L’autoinvito
da parte delle amiche era stato respinto gentilmente.
Aveva convinto anche Emily ad
accompagnarlo, inutile dire, che da parte di Ashley non ci fu proprio
collaborazione.
‘’Ma
che cavolo stiamo facendo? Ti rendi conto che se ci scopre
siamo nella merda più totale?’’ Bisbigliò.
Erano nascosti dietro un
cespuglio, fuori dalla gelateria.
Sembrava un appostamento da
film e la loro uscita anche sinceramente.
‘’Madò, ma ti rendi conto che stiamo violando la sua privaci? ‘’ Domandò sempre tenendo la
voce ad un volume minimo.
‘’Ti fidi di Nick?’’
‘’No.’’ Rispose abbassando gli
occhi.
‘’Bene, allora, taci’’ La zittì
l’amico.
Nel corso dell’ora successiva
non successe assolutamente niente e fortunatamente Emily aveva supplicato di
tornarsene a casa.
Chris non era mai riuscito a
resistere a quegli occhi verdi, specialmente quando li dilatava in un espressione supplichevole.
Le giornate non erano più
ordinarie come un tempo.
Darren stava sempre con loro e
non aveva un minimo rapporto con Chris.
Ashley passava tutto il suo
tempo libero assieme al suo nuovo fidanzato, sì, si ostinava a chiamarlo
fidanzata.
‘’Stasera tutti a cinema?’’
Propose Emily. ‘’Ash, ci sei anche tu vero? Andiamo a
vedere il nuovo film di George Clooney.’’
Sapeva che andava matta per
quell’attore, non avrebbe mai rifiutato.
‘’Mi dispiace
ragazzi, oggi sto a casa di Nick insieme a dei suoi amici’’ Rispose, cercando
di inarcare un tono dispiaciuto, mentre la sua faccia lasciava intravedere una
gioia immensa.
‘’Senti, tesoro, ci fa piacere
la tua felicità, ma non dimenticarti degli amici, a me manca la mia migliore
amica, adesso mi devo accontentare di questa pazza’’
‘’E di Darren’’ borbottò Emily
ignorando del tutto ‘l’insulto affettuoso’.
‘’E di Darren, si, scusami’’ Disse rivolgendosi
al ragazzo. ‘’Comunque, se fidanzarsi vuol dire questo
allora, non credo lo farò mai.’’ Esclamò il soprano.
‘’Che qui, il nostro cucciolotto si offende’’
Disse Emy
rivolgendosi al riccioluto. Questo rispose al commento sarcastico con un
sorriso, con il suo splendido sorriso.
‘’Ash,
senti, posso dirti una cosa in privato? Sai questione
tra donne’’ Posò lo
sguardo sul
soprano ‘’su VERE donne’’
Fortunatamente lo disse in
tempo. Questo stava già alzandosi per andare con loro.
In quel momento avrebbe voluto
riempire entrambe le amiche di schiaffi e calci.
Non era mai stato un ragazzo
violento, anche perché, lui la violenza la subiva in prima persona, ma quelle
due ragazze erano così bastarde.
Sapevano perfettamente che quei
due non avevano alcun tipo di rapporto, anche uscendo sempre insieme, non si
erano mai rivolti la parola.
Ormai Emily pensava che
stessero insieme, e gli piaceva anche prendergli in giro su questo fatto.
Videro le due ragazze
allontanarsi.
Questi rimasero a fissarsi
senza dire una parola. L’aria da loro circostante era diventata pesante, anche
troppo per entrambi.
Fino a quando Darren riuscì a
dire qualcosa. ‘’Se io e te non ci parliamo per la
storia della settimana scorsa, guarda che io ho dimenticato tutto. Domenica mi hai solamente guardato, tua sorella è stata più socievole di
te!Hai persino instaurato un rapporto
con mia madre, che ho di strano? Le tue amiche mi stanno simpatiche e mi
piacerebbe conoscerti. Non sei il primo ragazzo che vedo senza maglietta,
quindi che cavolo di problema hai tu?’’
Chris prima di rispondere
lanciò un’occhiata alle due amiche, che stavano a fissarli
senza però capire niente. Li vedevano semplicemente boccheggiare, per lo meno, vedevano Darren boccheggiare.
‘’Se ne parli te lo ricordi
ancora, e finchè non avrai cancellato l’immagine di me nudo dalla tua testa,
dubito che sarò tanto amichevole, o almeno, dubito che tra
noi due
possa nascere un rapporto di amicizia.’’
Vide inarcarsi uno dei due
sopracigli triangolari. ‘’Stai scherzando vero? Cioè, io stavo solamente
leggendo e poi sei sbucato tu conciato in quel modo,
non potevo non guardarti! Io ho tre anni più di te ma tu ti stai comportando
come un bambino di quattro anni, altro che sedici!’’
Fece per dire qualcosa, ma poi
chiuse la bocca. Passarono un paio di secondi prima che il soprano riuscì a far
uscire delle parole dalla sua bocca. ‘’Io ho rispetto per il mio corpo,troppo.’’
‘’Si,
va bene, ma che cazzo! Rispetta il tuo corpo ma non fare ‘ste
scenate! Nemmeno a me piace farmi vedere nudo dalla gente,che
poi tu non eri nemmeno nudo, ma non tratterei mai così il vicino di casa se
solamente mi vedesse senza maglietta, che poi, ti ripeto, fossi ciccione! Hai
un bel fisico!’’
Chris non fare il bambino, non farlo,
continuava a ripetersi.
Infondo ‘ l’amico ’ aveva ragione, forse aveva un pochino esagerato.
‘’M-mi dispiace’’ Mormorò.
‘’A me no! Non mi dispiace averti visto in quel modo e non
mi dispiace aver conosciuto le tue fantastiche amiche. Solamente…..vorrei conoscere anche te, insomma, non è carino uscire
insieme e non parlare con un componente del gruppo, tutto qui!’’
Passò un minuto, il soprano non aprì la bocca, rimase
solamente a pensare.
Il riccioluto si vide costretto a dire o fare qualcosa.
‘’Senti, ricominciamo tutto da capo? La prima volta
che ti ho visto è stato nel soggiorno di casa tua. Ti
va meglio adesso?’’
Il soprano fece un cenno di ‘sì’ con la testa, ma non
disse niente.
‘’Senti scusami, non volevo metterti così in imbarazzo,
veramente’’ Disse avvicinandosi e poggiando una mano sulla gamba
dell’amico.‘’E’ solo che pensavo che avendo una faccia da angelo avessi un carattere d’acciaio.
Sai com’è, l’apparenza inganna, quindi, pensavo che fossi un duro.’’Infine concluse con
ironia ‘’Forse veramente dovrei ascoltare mia madre quando mi dice ‘mai
giudicare un libro dalla copertina’ cavolo!’’
Il soprano sogghignò.
‘’Piacere Darren Criss, sono il
tuo vicino di casa, mi piacerebbe conoscerti. Ti va?’’ Domandò alzandosi e
tendendogli la mano.
‘’Chris Colfer, piacerebbe anche a me a dire il vero’’
Rispose inarcando un sorriso senza mostrare i denti però.
Raggiunsero le due ragazze e queste furono molto
entusiaste di vederli arrivare parlando.
Il cinema non fu rimandato, solamente che Ashley
all’uscita non fu presenta sfortunatamente.
Si, vi avevo detto un capitolo triste, ma mi sono dilungata
troppo in questa conversazione e se avessi continuato a scrivere il capitolo
sarebbe stato di tipo 342409 pagine.
Una
mia carissima lettrice mi ha fatto una domanda, mi ha chiesto che Chris avesse
l’aspetto che ha adesso.
Allora,
me ne rendo perfettamente conto che quel piccolo angioletto a 16 anni era un patatone e che solamente con l’età si è
trasformato in un dio sexy che implora di scoparti ogni volta che lo guardi (in
foto solamente purtroppo T.T ), ma Chris in questa FF
è MAGRO.
Per
concludere vorrei ringraziare tutte le persone che
hanno letto il capitolo, che lo hanno recensito, che lo hanno messo tra le
seguite e preferite*---*
Grazie
davvero!
Okay,
posso dirlo definitivamente, il prossimo capitolo sarà
malinconico.
I
protagonisti non posso dirvi chi saranno, ma,
accontentatevi dello spoiler (a nessuno frega, LOL)
Dire che con quel messaggio aveva rovinato l’amicizia migliore che era
riuscito a costruirsi era veramente poco
Dire che
con quel messaggio aveva rovinato l’amicizia migliore che era riuscito a
costruirsi era veramente poco.
‘’Trovi
qualcuno e lo mandi via in questo modo! Chris Colfer, non potevi combinare cosa
peggiore’’ continuava a ripersi dinnanzi allo specchio.
‘’Ma poi
con un messaggio cazzo! Avresti potuto scaricarla in un modo più carino.’’
Scaricarla.
In realtà
eccedeva sempre nei termini, ma credeva veramente di averla combinata grossa
questa volta.
Nick si
era sempre mostrato disponibile, gentile, dolce, sensibile e romantico, allora
perché lui non credeva a tutte queste qualità che lui mostrava?
Era
sicuro che non era per invidia.
Okay,
forse un pochino geloso lo era, ma quel ragazzo veramente non gli piaceva.
Gli aveva
portato via la sua migliore amica.
‘’Papà
chiede se devi cenare con noi’’ Esclamò la sorellina aprendo la porta in un
solo colpo.
‘’No,
stasera devo uscire.’’
Devo.
Nessuno
lo costringeva e poi, non lo avrebbe nemmeno teoricamente dovuto fare.
Darren
era dai suoi cugini, Emily doveva studiare per il compito di matematica, ma
sentiva veramente l’esigenza di respirare aria pulita e magari di incontrare
casualmente la sua amica da sola, anche se era veramente molto raro che in
questo momento lei uscisse senza compagnia.
‘’Mmmmm,
okay.’’ Chiuse la porta. ‘’No papàà!’’ Urlò infine.
‘’Christopher,
non puoi uscire oggi!’’ Disse Tim aprendo di colpo la porta ormai chiusa da
cinque minuti.
Inutile
dire che in quella casa la privacy non esisteva.
Il
ragazzo fece un espressione interrogativa.
‘’Le
parole Ted, canto e casa non ti ricordano niente?!’’ Domandò l’uomo sperando di
non dovere anche dire la risposta.
‘’Oh si,
me ne ero completamente scordato.’’ Rispose.
Ted Berry.
Un
ragazzo di quindici anni a cui lui dava lezioni.
Tecnicamente
Chris le prendeva anche, ma insegnare a delle persone le note musicali, alcune canzoni
e suonacchiare il pianoforte non era difficile.
Anche
perché il soprano era abbastanza bravo.
Quella
lezione si era dimostrata fastidiosamente faticosa.
Chris
continuava a pensare alla sua amica e Ted certamente non era d’aiuto.
Continuava
a sbagliare le note al pianoforte,non aveva studiato il brano.
‘’Credo
che per oggi sia meglio finire qui, dovresti studiare un pochino di più.’’
Disse
prima di chiudersi la porta della casa Berry alle spalle.
Durante
il ritorno alla sua abitazione intravide i due fidanzati, si, così ostinavano a chiamarsi.
Li vide
sorridere e tenersi per mano, insomma, felici, allora perché non li
convincevano affatto? Perché ogni volta che li vedeva voleva ridere? Perché non
riusciva semplicemente a comportarsi da amico?
Dobbiamo parlare, non puoi dirmi
queste cose per un messaggio, non mi sembri più tu.
Ashley.
Non
appena lesse il messaggio il soprano esitò.
Dove? Rispose sperando in un messaggio
immediato.
Sono sotto casa tua, aprimi.
Scese
immediatamente le scale, la riconobbe subito.
Felpa
rossa e jeans, stesso abbigliamento di quella giornata scolastica.
‘’Ma come
cazzo ti viene in mente di mandarmi un messaggio del genere!?!?’’ Esclamò lei.
‘’Il tuo
telefono è perennemente occupato, a scuola mi passi davanti e nemmeno mi
saluti, è l’unico modo per parlarti.’’ Rispose.
‘’Non so,
fermarmi nei corridoi e parlarmi? E poi come puoi insinuare queste cose sulla
tua migliore amica ?’’
‘’H-ho
detto la verità e non mi sembra ci sia niente su cui parlare’’ Rispose
dirigendosi verso la sua camera.
Panico,panico,panico.
Era
questa l’unica cosa che riusciva a ripetersi Chris.
Non era
pronto per un attacco del genere, non lo era affatto.
‘’Già, ma
tu non mi puoi accusare cazzo! Sono la tua migliore amica, ho
finalmente
trovato qualcuno e tu che cavolo fai? Solo perché tu non hai mai
avuto un
ragazzo non vuol dire che ti puoi comportarti così. Non è una buona cosa la
gelosia.’’Affermò con spudoratezza.
‘’Io non
sono geloso!’’ Mentì. ‘’Io solamente vedo come stai cambiando e vedo come stai
diventando. Non mi piace quel tipo e non mi piace vedervi insieme’’
‘’Primo,
quel tipo ha un nome. E io non sto cambiando, non sono la stessissima ragazza
di sempre. Sono FELICE, sai che vuol dire essere veramente felici??!!?!?!?’’
‘’Senti
perfavore, non posso decidere io se avere un ragazzo o meno e questo lo sai
benissimo.’’
‘’Invece
si che puoi! Se solamente non ti comportassi come un bambino e accettassi
maggiormente le persone che ti stanno accanto allora ora non ti troveresti qui
a roderti dalla gelosia!’’ Esclamò.
Chris
rimase a bocca aperta senza dire niente.
‘’Che
c’è? Non dici niente? Sai che ho ragione, ammettilo! E’ inutile comportarsi da
‘diverso’, è inutile che fai il superiore con tutti, non arriverai mai da
nessuna parte facendo così, non diventerai mai famoso, non diventerai mai
nessuno’’
Ribattè
lasciandolo veramente senza parola.
Come
cavolo di azzardava a dire quelle cose la sua migliore amica? Come gli era
passato per la testa di insinuare che la colpa di tutte quelle prese in giro
era sua?
‘’Io
veramente non so che dire.
Sai benissimo perché mi comporto così, sai
perché sono quello che sono, sai perché la gente mi prende in giro e sai perché
mi comporto così da duro esteriormente. Non posso nemmeno credere alle mie
orecchie. Perfavore vattene, non è questa la mia migliore amica, sei diventata
una delle tante, non sei più niente di speciale grazie al tuo ragazzo.’’
Detto
questo chiuse la porta della camera sua e scoppiò a piangere.
Aveva
veramente detto tutto quello che aveva sentito?
Non si
era immaginato niente?
Perfetto.
La sua
stava crollando lentamente a pezzi.
Aveva
perso la sua migliore amica, non gli rimaneva più una persona con cui
condividere tutto.
Tutti i
suoi segreti, tutte le sue paure,Ashely gliele aveva sventolate in faccia senza
alcun rammarico.
Passò una
settimana e tra le lezioni a scuola, le lezioni di canto, tutti i favori che
doveva a Darren a causa dei suoi aiuti con la matematica non ebbe il tempo
nemmeno di incrociare lo sguardo con Ashley.
Anche giorno i due amici si trovavano insieme.
‘’Allora
fai canto.’’ Cominciò il riccioluto distaccando gli occhi da tre foto appese
sulla parete della camera del soprano.
‘’S-si,
ma non sono niente di che, lo faccio per divertirmi ’’ Rispose.
‘’Posso
sentire? Insomma sempre se è meglio che ripetere scienze’’
Darren si
alzò dal letto del soprano su cui giaceva e andò affianco all’amico
supplicandogli nell’orecchio di cantare e questo, dopo mille ‘’peeerfavore’’
acconsentì.
‘’Sai
cantare Complicated?’’
Domandò il riccioluto ri-posizionandosi su quell’immobile.
‘’Ci sto
lavorando da poco, ma non ti prometto niente di buono, ti sei messo da solo nei
guai.’’
Si avvicinò al
computer e fece partire la base.
Looking
out
Across the nightime
The city winks a sleepless eye
Hear her voice
Shake my window
Sweet seducing sighs
Get me out
Into the nighttime
Four walls won't hold me tonight
If this town
Is just an apple
Then let me take a bite
Darren gli fissò gli occhi. Si era accessa una luce,
una strana luce, che non aveva ancora visto in quegli occhi color cielo.
If they
say
Why, why, tell 'em that it's human nature
Why, why, does he do me that way
If they say
Why, why, tell 'em that it's human nature
Why, why, does he do me that way
Reaching out
To touch a stranger
Electric eyes are everywhere
See that girl
She knows I'm watching
She likes the way I stare
Adesso brillavano, come brillano due diamanti.
Chris era davvero così stupido ? Come poteva dire di
cantare male quella canzone? Come?
Era arrivato il momento preciso, se lo sentiva,
doveva fare quella domanda, era nella sua testa da troppo tempo.
If they
say
Why, why, tell 'em that it's human nature
Why, why, does he do me that way
If they say
Why, why, tell 'em that it's human nature
Why, why, does he do me that way
I like lovin' this way
I like lovin' this way
Finì la base musicale e il soprano gli rivolse un
occhiata interrogativa.
‘’Non pensavo cantassi così bene.’’
L’altro arrossì leggermente.
‘’Sono un principiante, tutto qui.’’ Rispose.
L’espressione di Darren si fece seria dopo poco.
Questo gli chiese di avvicinarsi a lui e di
accomodarsi sul letto.
‘’Posso chiederti una cosa?’’ Domandò fissando
incessantemente i suoi dannati occhi blu.
‘’Dimmi’’
‘’E’ un pochino personale, posso comunque?’’
Ribattè.
‘’Certo’’
Inarcò un piccolo sorriso, un pochino preoccupato,
un pochino curioso.
Chris lo
guardò perplesso, e di questo il riccioluto se ne accorse subito, quindi
continuò.
‘’Insomma,
ho visto che alcuni giocatori di football ti spingono contro gli armadietti, le
ragazze ti guardano male, posso sapere il perché?’’ Continuò.
Il
soprano deglutì rumorosamente.
Come
cavolo gli era venuto in mente di domandargli una cosa del genere e poi,
perché?
‘’Perchè
lo vuoi sapere?’’ Domandò cercando di evitare lo sguardo dell’amico.
‘’Così,
vorrei solamente capire perché lo fanno.’’ Rispose.
‘’E’-è
iniziato tutto due anni fa.’’ Abbassò lo sguardo. ‘’Con il mio coming-out.’’
Concluse.
Nella
stanza calò un silenzio tombale.
Si
guardarono negli occhi per un interminabile istante poi Darren parlò. ‘’Che
problema hanno scusa? Per questo ti sfottono?’’
L’aveva
presa bene cazzo, lo aveva fatto
davvero.
Aveva
fatto anche una semplicissima domanda, senza nemmeno essere razzista.
Chris
riusciva solamente a pensare al fatto che, l’aveva presa bene.
‘’Si..’’
‘’Bhè,
pensavi sinceramente che ci fossero motivi veramente ‘seri’, ma ti sfottono per ‘ste cazzate. Mi dispiace’’
Esclamò cercando disperatamente in contatto visivo.
‘’Che
sono gay? Senti Dar, puoi anche andartene se ti da fastidio questa cosa, anzi, no, ti caccio io.
A me non dispiace essere gay, mi dispiaccio solamente
del fatto che non potrò mai avere una vita normale.’’ Rispose.
‘’Oddio
ma che cavolo hai capito? Io non ho nulla contro di te, sei una persona
fantastica e se proprio vuoi saperlo, quando stavo a S. Francisco
il mio insegnante di canto era omosessuale, molti dei miei amici erano
omosessuali e non me ne è mai fregato
niente. Sono state le persone migliori che ho conosciuto. Io non ho niente
contro di te e almeno che tu non faccia qualcosa di veramente grave, io ti
starò accanto.’’ Disse prendendogli la mano.
Chris
aveva gli occhi lucidi, stava per piangere e l’amico se ne era accorto
perfettamente.
‘’Sei una
persona meravigliosa, veramente. Mi dispiace vivere in un mondo di ignoranti, io ti ho conosciuto e dopo tanti, tanti sforzi
ho capito chi sei e come sei.’’
Il
soprano inarco un minuscolo sorriso.
‘’Non ti
fa alcuna differenza? E poi, come cavolo ha fatto a non venirne
a conoscenza prima?’’
Il riccioluto
sorrise. Aveva
un sorriso bellissimo. ‘’Non sono mai andato in giro a chiedere ‘ehi senti, mi
dici qualcosa su Chris, no, sai com’è, è un mio amico, ma se alla gente non
piace allora lo mando a fanculo’’.
Rimase a pensare un pochino a come
rispondere.
Darren aveva detto una cosa
meravigliosa e si stava comportando anche benissimo, con sua enorme sorpresa.
Non appena il riccioluto sentì
tensione nell’aria disse ‘’Eh, no. Non mi fa alcuna differenza. Comunque, hai
una voce bellissima, te lo ripeto.’’
‘’Studi anche tu canto?’’
Darren lo guardò con un espressione stranita.
‘’Hai detto che il tuo insegnante
di canto è gay. Ciò vuol dire che studi canto no?’’
L’amico arrossì leggermente e i
suoi occhi color miele si illuminarono.
Erano ancora più belli del solito.
‘’Oh, si,
diciamo,ma non professionalmente, insomma, dopo la tua performance te lo scordi
proprio.’’ Rispose.
‘’Mhe,
tu hai ottenuto quello che vuoi, adesso fai divertire anche me! Vorrei
ascoltare la tua voce.’’Esclamò sarcasticamente.
Era incredibile il talento di
Darren nel riuscire cambiare discorso, infatti questo
era riuscito a sgattaiolare fuori da casa Colfer usando la scusa del fratello
che aveva bisogno di aiuto con i compiti.
Fratello maggiore per l’aggiunta.
Strano ma vero, quel misterioso componente della famiglia Criss,
Chris non lo aveva ancora conosciuto.
Dopo l’ora di ginnastica Chris
voleva solamente andare a sedersi sulla prima panchina disponibile e ripetere a
memoria le canzoni per il concorso canoro.
Ma come al
solito, i progetti sono stati fatti per essere disfatti no?
L’attenzione del soprano fu
attirata, nei corridoi scolastici, da due ragazzi che stavano beatamente
pomiciando, senza curarsi degli sguardi dei passanti.
Ashley e Nick, perfetto.
‘’Colfer, Colfer!’’
L’interessato si girò, vide Emily
che gli correva in contro.
‘’Li hai visti anche tu?’’ Domandò
la ragazza puntando gli occhi verso la coppia.
‘’Che è successo con lei, litigato
anche tu?’’ Chiese il ragazzo toccandogli la faccia e cercando di far notare ai
due interessati che questi, li fissavano.
‘’Appena ho detto che non mi piace
Nick lei mi ha sbattuto un casino di cose private in faccia. Si è dimostrata
una stronza.’’
Continuarono a guardarli, fino a quando
ad entrambi non venne il senso di vomito e andarono a
mangiare.
Chris era a casa da solo quando
sentì squillare il citifono.
C’era un ragazzo.
Alto quanto Darren.
‘’Sii?’’ Urlò il soprano fuori
dalla porta.
‘’Sei Chris Colfer?’’
Come cavolo faceva a conoscerlo? E
poi, che voleva?
‘’Chi sei?’’ Domandò, un pochino
per curiosità, un po’ per paura.
‘’Sono ChuckCriss, sono il fratello di
Darren, tuo vicino di casa, posso entrare un attimo?’’ Chiese.
L’altro
boccheggiò un pochino.
Era veramente
in panico.
Non
sembrava un maniaco o qualcos’altro, ma d’altronde, nessun pazzo sembra tale.
‘’Darren
è nato il 12 febbraio, ci siamo trasferiti qui sei settimane fa. Mia madre si
chiama Cerina, mio padre Bill. Siete diventati amici
da poco.’’
Non
lo convinse nemmeno un pochino, infondo, tutti potevano sapere queste cose.
Gli
chiese, allora, di chiamare la madre, il padre, oppure il fratello, gli serviva
una conferma.
Una
volta sentita la voce di Cerina confermare quello che
il ragazzo aveva detto precedentemente lo fece
entrare.
‘’
Perché sei qui?’’
Domandò il soprano mantenendo il ragazzo presente sull’uscio della porta.
Uno
sconosciuto piombava in casa sua e con un tono serissimo gli diceva che doveva
parlare seriamente di uno dei suoi migliori amici?
Pensava
di essere una vittima di uno scherzo.
‘’S-sta bene? Che succede?’’ Domandò preoccupato.
‘’Come ti
sembra in questi giorni?’’ Chiese lui senza mezzi termini.
Adesso
veramente credeva di essere l’oggetto di una candit-camera.
‘’Come
scusa?’’
‘’Come ti
è sembrato in questi giorni? E’ veramente così difficile da capire?’’ Ribattè.
‘’Si. Non capisco che cavolo vuoi da me, e non capisco il
senso di questa domanda.’’ Rispose cercando di mettere la parte il tono
preoccupato che ormai stava prendendo il sopravento.
‘’Ti è
sembrato strano? Paranoico? Ti prego dimmelo!’’ Lo supplico Chuck.
Che
cavolo voleva quel ragazzo?
‘’E’
stato normalissimo e dolcissimo. Niente paranoie, niente di niente.’’ Disse.
‘’Uhm,
okay, grazie.’’
Detto
questo, quel ragazzo lasciò la casa senza dare il tempo all’altro di
rispondere.
Che
voleva chiedere con quelle domanda?
Che
intendeva dire con paranoico?
Doveva
parlarne con Darren? No.
Con
Emily? No.
Perché
una migliore amica è così essenziale in questi casi?
Comunque,
l’amico più affidabile che gli rimaneva in questo momento era Darren, ma non
poteva riferirgli quella conversazione.
Non
poteva,non poteva, non poteva.
‘’Ehi,
senti, ti va di passare da me? Dobbiamo discutere di una cosa.’’
Detto
questo riattaccò il telefono.
‘’Chris,
dimmi tutto, perfavore, devo studiare ed è
importante!’’
Esclamò
Darren dopo cinque minuti dalla chiamata spalancando la porta della camera di
Colfer.
Ma
che cavolo aveva fatto? No nono, non ne poteva parlare.
Chris
inventati una scusa, fallo velocemente, perfavore.
‘’N-non mi escono dei p-polinomi.’’
Balbettò insicuro posizionandosi a cavalcioni sul suo
letto.
‘’Dove
sono i libri?’’ Notò il moro.
‘’E’
stato l-l’unico momento i-in cui ho t-trovato il tuo cell-lulare libero. C-ciho rinunciato.’’ Borbottò il soprano convintissimo di aver
fatto la figura di merda più grande della sua vita.
‘’Stai
tranquillo, ci sono io qui.’’ Gli fece l’occhiolino.
PERICOLO
SCAMPATO.
Passarono
trenta minuti parlando solamente di matematica e di argomenti che ormai
entrambi conoscevano perfettamente.
Volevano
entrambi cambiare discorso, fu Darren a prendere il toro per le corna.
‘’P-possofarti sentire la canzone a
cui sto lavorando?’’
‘’Solo se
non mi rompi i timpani.’’
Entrambi
si lasciarono trascinare in una risata.
Il
riccioluto cominciò a cantare bene, con grandissima sorpresa del soprano.
Questo infatti, credeva, che quel pomeriggio, lui lo stesse
prendendo in giro.
Voce
meravigliosa, sorriso meraviglioso, corpo
meraviglioso.
Madre
natura aveva fatto un ottimo lavoro.
‘’Wow’’
Esclamò Chris senza nemmeno accorgersene. ‘’Veramente bravo.’’
Una cosa
Chris trovava estremamente piacevole in quel periodo.
Non
centro il trasferimento di Emily, anzi, quella era stata un’esperienza
terribile.
Non certo
il comportamento di Ashely, perché quella ragazza stava diventando un’altra
persona. Totalmente cambiata.
Darren.
Il suo
migliore amico, adesso lo era veramente.
Avevano
il comune tutto l’immaginale e inimmaginabile.
Cartoni
Disney(Chris pensava che fosse l’unico a vederli a
sedici anni), gusti musicali, cibo, film.
Migliore
amico allora, non vi pare?
Il
riccioluto era sempre stato carino con lui su tutto.
Negli
ultimi due mesi, con la perdita dell’amica, lui gli era sempre stato accanto.
Quando
erano tristi si abbracciavano, Darren gli teneva la
mano, lo aiutava sempre a studiare.
Passavano
intere giornate assieme.
Si
divertivano a sfottersi a vicenda, avevano ancora dormito insieme qualche
volta.
I
genitori di Chris pensava che fossero fidanzati e,
conoscendo perfettamente l’omosessualità del figlio non erano contrari. I
genitori di Darren li definivano buoni amici.
In realtà
il soprano non era attratto da lui in alcun modo, lo considerava solamente il
ragazzo migliore di tutto il mondo, sia fisicamente, sia caratterialmente.
Darren
inoltre era etero.
Restava solamente
in sospeso un fatto.
La
domanda che ChuckCriss
aveva posto al soprano quel giorno.
Non si
rividero più quei due ragazzi.
Non
ebbero alcun tipo di contatto e Chris non ebbe mai il coraggio di parlarne con
il suo migliore amico.
Chris
aveva solamente un amico, ottimo amico.
Darren
anche, ma non si erano mai posti il problema.
Insomma,
il loro due era strepitoso, entrambi erano gelosi
della loro amicizia, volevano proteggerla, nessuno gliel’avrebbe rovinata,
nessuno avrebbe portato via l’uno dall’altro.
Il giorno
del compleanno di Darren andarono al lunapark più
vicino alla città.
Una
novità. Chris Colfer era coraggioso, il riccioluto no.
Per
salire sulle montagne russe insieme, infatti, il soprano dovette pregarlo.
Ashely
era ancora la solita stronza.
Sette
quattro mesi insieme a Nick l’avevano cambiata
talmente tanto.
Tra i due
ragazzi la storia stranamente durava,stranamente.
‘’Darr,
posso dirti una cosa?’’ Domandò Chris al telefono.
Dall’altra
parte del capo c’era il suo migliore amico.
‘’Dimmi.’’
Rispose.
‘’Grazie.’’
Si limitò a dire il soprano.
Il riccioluto sorrise.
Quanto
gli voleva bene?
Si era
reso conto di volerne tantissimo, come si vuole bene ad
un fratello, anche di più.
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Note
dell’autrice:
Grazie,grazie,grazie,grazie davvero ragazzi.
Grazie
a tutti quelli che recensiscono, che hanno inserito la storia tra le seguite e
preferite *w*
Recensite, sempre, recensite.
Allora,
passando alla storia.
Emily
che se ne va. Mi stava davvero piangendo il cuore.
Darren
e Chris sono amici da tanto (poco) ormai, questo mi è sembrato più un capitolo
di passaggio.
Preparatevi
al peggio perché tra un po’ la storia si complica, e si rattrista, lo devo
ammettere.
Posso
ringraziarvi un’altra volta? *-*
Si?
Okay, grazie.
Al
prossimo capitolo e, recensite.
Nel
caso non dovessi pubblicare prima di natale, ve lo
auguro adesso.
MERRY CHRISTMAS.
A
chi lo passerà felicemente e chi starà male, (moi)
per questioni personali, lavorative ecc, Buon Natale
comunque.
Dedico
questo capitolo ai fantastici componenti del gruppo We’re all perfect unicorns.
Vi
amo ragazzi, siete la mia famiglia.
Vorrei
ricordare che io a tutti quelli che
aggiungono la storia tra le seguite mando
un mp, dicendo che ho aggiornato :3
Dire che Emily gli mancava era dissipare troppo la questione
Grazie per avermi salvato.
Dire che
Emily gli mancava era dissipare troppo la questione.
Si
sentiva male senza la sua presenza.
Dell’assenza
di Ashley ci aveva fatto l’abitudine, era stata dura, ma considerando come
l’aveva trattato precedentemente..
Emily
invece non aveva fatto niente, assolutamente niente, se non comportarsi da
ottima amica.
L’economia
che va male, i lavori dei genitori che cambiano.
Chris
malediceva tutto ciò.
‘’Mhè?’’
Domandò Darren.
Era fin
troppo sottopensiero per mettersi a pensare a che cavolo avrebbero dovuto fare
l’estate, dopo la maturità del riccioluto ovviamente.
‘’Eh?’’
Esclamò Chris sbattendo le palpebre.
‘’So che
per te è un hobbit non ascoltarmi, però!’’ Ribattè il ventiquattrenne.
‘’Si,scusami, sono un pochino sovrappensiero.’’
Pochino per Chris Colfer equivale a
tanto, tantissimo.
‘’A che
pensi?’’ Chiese.
‘’A Emily, ad Ashely e a te.’’
Rispose freddamente.
Era
freddo nell’ultimo periodo, questo era vera, ma era
tenero nella sua freddezza.
‘’Che
pensi di me?’’
Oh, anche
Darren Criss era molto tenero.
Un’etero tenero con un maschio.
Amicizia la definivano entrambi, e forse
era vero.
Non si
vedevano come niente di più, semplici amici.
‘’Non lo
so, a te in generale. A quanto sei speciale e cretino, a quanto ti voglio bene,
al fatto che sei la mia ancora di salvezza in questo periodo.’’
Il
riccioluto lo abbracciò immediatamente.
Lo
strinse tra le sue braccia fortissimo.
Gli
voleva troppo,troppo,troppo bene.
‘’Darr’’
borbottò il soprano ‘’Così mi ammazzerai!’’
Lo lasciò
e gli fissò gli occhi.
‘’Scusa…’’
Chris
sorrise.
Cavolo,
aveva un sorriso radioso, non sempre presente però.
‘’Spostati sfigato.’’ Esclamò Nick.
Ashley
rise.
Aveva
veramente riso la sua ex migliore
amica ad un insulto rivolto a lui?
Si,
lo aveva fatto. L’aveva persino guardato male.
Ma
che cavolo gli stava succedendo?
Cambia
veramente così tanto una persona dopo essersi
fidanzata?
‘’Ha
riso.’’ Esclamò il soprano urlando verso il telefono.
‘’La parte peggiore è che non mi ha nemmeno salutato.’’
Rispose Emily. ‘’Eravamo una specie di famiglia noi tre, eravamo perfetti per
stare insieme. Chissà se si è resa conto della mia assenza.’’
‘’Io la
cosa che più stento a credere è che lei e Nick stanno ancora insieme, insomma,
quello è uno stronzo!’’ Ribattè.
Ci furono
qualche secondi di silenzio.
‘’Darr
sta bene? Avete litigato? Non fare il cretino perfavore.’’ Lo supplicò la
ragazza.
‘’Niente
litigi, stai tranquilla, solamente tante coccole e amore.’’
Chris
sorrise ripensando agli abbracci tra lui e l’amico.
Alle
strette di mano.
Ai baci
sulle guance.
‘’State
insieme?’’ Chiese curiosa la ragazza spalancando gli occhi.
‘’Noo! Ma che!’’ Urlò il soprano con un tono più acuto del normale.
‘’Siamo solo amici, e Darren è etero, cioè, almeno credo.’’
‘’No,
perché sai, due maschi non si coccolano.. Vabbè, poi
ci parlo io con lui. Se solamente tu non fossi gay io
ti sarei già saltata addosso.’’
Sorrisero
entrambi.
Emily gli
era già saltata addosso una volta.
Due
settimane dopo averlo conosciuto precisamente.
Ignara di
tutte le vocine sulla sua omosessualità, lei, aveva fatto una grandissima
figuraccia.
‘’Si, bhè, lo hai già fatto in realtà’’Esclamò lui divertito.
‘’Sei
bello. Che posso farci io!’’ Ribattè.
‘’Grazie.’’
‘’Pensi
che la perdonerai mai?’’Domandò la ragazza.
Chris
boccheggiò un attimo.
Non lo
sapeva in realtà.
Lei gli
mancava, ma come si sarebbe potuto fidare di una ragazza che al primo incontro
lo molla?
‘’Non lo
so.’’ Mugognò.
‘’Uhm,
bhè, se mai lo farai digli di chiamarmi.’’ Disse
Emily.
Come un
grandissimo pesce racchiuso in una piccolissima vaschetta.
A scuola
continuavano gli atti di bullismo, anzi, nell’ultimo periodo si erano
moltiplicati.
Un
pochino per il fatto che lui e Darren stavano perennemente insieme, anzi, a dir la
verità solamente per quello.
Scritte
sui muri, sui bagni, sul retro della scuola che lo insultavano.
Ecco cosa
era costretto a vedere tutti i giorni, tutte le ore che era
in quell’edificio.
Per non
parlare poi di Ashley.
Ogni
qualvolta che lei gli passava accanto, lo salutava con un’occhiataccia, oppure
senza nemmeno fare un cenno.
Nei suoi
occhi leggeva una lieve sofferenza, ma tale non gli sembrava dagli
atteggiamenti.
Darren
invece era diventata la sua ancora di salvezza,
letteralmente.
Quando il
soprano piangeva lui c’era.
C’era
sempre fortunatamente, a volte era anche troppo presente.
Negli
ultimi giorni il riccioluto ripeteva perennemente la sua tesina per gli esami.
Ormai la sua roulette era Mangiare,Dormire,Dire a Chris quanto fosse importante,Studiare.
La
penultima cosa della lista, la faceva sempre, fin
troppo spesso.
‘’Oddio e
se faccio scena muta? Se invece mi fanno domande a cui
non so rispondere? Se mi ammazzano?’’ Iniziò il ragazzo.
‘’Si,bhè, se mai lo faranno io mi prendo la tua
televisione…….e il letto.’’ Rispose.
‘’Se
invece tu dovessi mai morire io mi prenderei la tua
voce, i tuoi occhi, la tua pelle, le tue tenere lentiggini che non so ancora
perché ti ostini a coprire e, basta, nient’altro.’’ Borbottò Darren.
Gli si
erano illuminati gli occhi al ragazzo maggiore.
Chris
sorrise.
‘’ Perché
di materiale non hai niente di bello.’’ Concluse.
Ah,
troppa tenerezza tutta insieme.
Cazzo.
Nessuno
avrebbe mai fatto nulla del genere.
Chris era
stato umiliato in passato, è vero, ma mai così tanto.
Fin
dall’età di undici anni era stato una delle maggiori vittime di bullismo.
Era
diventata la sua realtà ormai.
A scuola
non si era mai divertito.
Non aveva
mai stretto grandi amicizie, eh, bhè, le ultime non erano andate a finire
benissimo.
Gli
insulti sulla sua voce troppo femminile non erano mai mancati.
Gli
insulti sulla sua omosessualità nemmeno.
Poi
quelli sull’aspetto, sul carattere troppo effeminato.
Dire che
la mentalità umana era ristretta era veramente dire poco.
Capire
che gay e etero è la stessa cosa per alcune
persone(quasi tutte) è veramente difficile.
Il soprano
non sapeva in realtà perché era così difficile.
Si
trovava in bagno, tutto coperto da un liquido giallastro.
Pipì.
Nemmeno
dirvi quanto tempo era stato a vomitare.
Aveva
l’urina addosso.
Era
penetrata nei vestiti, nella sua pelle, nel suo cellulare, nel
suoi capelli.
Era
rannicchiato vicino al water. Dentro una delle sei cabine.
Aveva
saltato due lezioni.
Non
riusciva a muoversi, si sentiva uno schifo, uno scherzo della natura.
Le parole
di Ted continuavano a scorrere nella sua testa.
Tu credi veramente che i tuoi
genitori accettino la tua omosessualità?
Tua madre? Quella donna che ha
sempre desiderato dei nipotini, di poter conoscere la tua fidanzata? Veramente
lo pensi?
Sei uno schifo.
Non troverai mai nessuno, frocetto di merda.
Ricchione,ricchione,ricchione.
Erano
state queste le cose che lo avevano colpito maggiormente.
Non era
mai stato a suo completo agio con la sua omosessualità ma aveva imparato a
conviverci oramai.
Nessuno
lo aveva mai fatto sentire tanto male, nessuno.
C’erano
insulti che lui si faceva passare addosso, che erano terribili da reggere, ma
sopportabili.
Questo
no.
Gli atti
di bullismo era diventati troppo e insostenibili.
Che ci
trovano le persone a sfotterne altre?
A
sottovalutare?
Perché
non conoscere prima di giudicare?
Comunque,
sta di fatto, che il ragazzo aveva saltato le lezioni, non aveva avvisato
nessuno della sua scomparsa e non avrebbe mai
detto il vero motivo della sua assenza, almeno,
così credeva.
Toc toc.
Qualcuno
stava bussando alla porta del bagno.
‘’Occupato.’’
Urlò il ragazzo, cercando di soffocare le lacrime.
‘’Dio che
fortuna!’’ Esclamò Darren aprendo la porta del bagno.
‘’Mi dici
che cavolo ci fai qui e perché sei conciato in questo modo?’’ Domandò.
‘’ Perché
voglio morire.’’ Rispose seccamente l’altro.
‘’Non
prima dei miei esami, tu sei il mio portafortuna.’’
Rimasero
in silenzio, certamente a Chris non dispiaceva.
Voleva
solamente che l’amico sparisse dalla sua vista il
prima possibile.
‘’Che ti
è successo?’’
Doveva
mentire? Si.
Poteva
mentire? No.
Non disse
niente.
Darren si
avvicinò all’amico per toccare il liquido che aveva addosso.
‘’Cosa è?’’
Pipì! Darr questa è pipì.
Sono uno schifo. Nessuno mi ama,
nessuno.
Mi hanno lanciato della PIPI’ in
testa perché me lo merito, anche se non so che cavolo ho fatto.
‘’Non lo
so.’’
Il
riccioluto chiuse la tavoletta del water e si sedette sopra.
L’amico
invece era accasciato per terra.
Non aveva
ancora tirato fuori la faccia dalle sue ginocchia.
‘’Chi ti
ha ridotto in questo modo?’’
Silenzio.
‘’Chri, perfavore, ho bisogno di
saperlo.’’ Continuò.
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Note
dell’autrice:
Perdonatemi
per il ritardo, scusatemi veramente, ma con tutte ‘ste
feste il tempo di pubblicare non l’ho trovato.
Comunque,
diciamo che questo è un capitolo di passaggio.
Grazie
mille ragazzi, a tutti.
A
quelli che recensiscono, a quelli che l’anno messa tra le seguite e preferite
*w*
Io
veramente vi amo, siete la mia ancora di salvezza.
Non poteva negare
l'evidente oramai, non con Darren, anche se avrebbe voluto tantissimo farlo. Quel ragazzo
nell'ultimo periodo si era rivelato fastidiosamente appiccicoso e tenero,
troppo premuroso, cosa a Chris faceva fin troppo piacere.
''Ho....'' Cominciò il soprano ''S-sono
stato aggredito.'' Concluse con freddezza, senza
togliere la testa appoggiata dalle ginocchia. L'ultima cosa che voleva era
incrociare lo sguardo di quel ragazzo, quello sguardo
che gli faceva girare la testa.
''Da chi?'' Domandò con molta chiarezza il
riccioluto con un tono quasi pauroso.
Silenzio. Dire addirittura i
nomi, l'aspetto degli agressori era troppo, veramente
troppo. Significava
ammettere di essere debole, abbastanza debole da non
potersi difendere.
''Sono tutto
sbagliato cazzo! Non dovevo nemmeno nascere!'' Esclamò ad
un certo punto Chris, scoppiando in un pianto isterico. Era la prima volta
che piangeva davanti a qualcuno, la prima volta che si sentiva schifato della
propria persona a tal punto.
Sentì
improvvisamente un senso di appagamento intorno al ventre. Darren lo stava
abbracciando, lo stava facendo davvero. Gli aveva
appoggiato le mani attorno al bacino, la testa sulle sue spalle.
Nessuno dei due
ebbe il coraggio di dire niente per un bel po'. Il riccioluto aveva
paura di sbagliare qualcosa, Chris, invece era a disagio con se stesso, in quel
momento voleva solamente stare da solo e piangersi addosso.
Passarono alcuni
minuti, e il soprano si staccò dall'abbraccio. ''Darren, perfavore vattene.'' Riuscì a borbottare con le lacrime che gli scorrevano sul
viso.
L'amico lo guardò
con aria perplessa. Non aveva la minima
intenzione di lasciarlo solo. Doveva innanzi tutto sapere cosa era successo,
doveva andare a dirlo al preside e cosa più importante, doveva consolarlo.
Domandò ignorando
la richiesta del soprano chi fosse stato a ridurlo in quel modo schifoso.
Il soprano deglutì
rumorosamente, poi sentì il cuore battergli all'mpazzata. Boccheggiò per
qualche istante, sapeva che con lui poteva confidarsi, ma sentiva ogni volta
una fitta al cuore quando provava a parlarne.
Darren gli prese il
volto tra le mani, fissò i suoi occhi per qualche istante. ''Dimmelo,
perfavore. Non sei l'unica vittima di bullismo al mondo, lo sono stato anche io per un pochino. Bisogna denunciare al preside,
potrebbe anche sospenderli se non lo sai, potresti stare meglio. So che ti
senti una merda, se non di più, ma davvero, parlane con qualcuno, ti farà stare
meglio.'' Disse senza spezzare il contatto visivo.
Il soprano sapeva
che aveva ragione, sapeva di doverne parlare con
qualcuno, sapeva che il preside avrebbe potuto aiutarlo, sapeva che non poteva
comportarsi solamente da vittima. Questi atti
dovevano fermarsi immediatamente. Avrebbero potuto ferirlo gravemente, e lo potrebbero ancora fare.
''Non fai niente di
sbagliato se lo dici a qualcuno, davvero niente. E' stato Nick per caso?! Ti prego parlane. Io voglio solamente aiutarti.'' Lo supplicò Darren.
Un respiro e via.
''No, non lui.
Altri ragazzi della squadra di football.'' Mormorò con
un tono molto, molto lieve.
''Chi?.'' Domandò seccamente senza fare giri di parole.
''Ted, Joshe Erik.'' Abbassò la testa
dopo la sua confessione.
Come cavolo poteva
sentirsi in colpa se lui non aveva fatto niente?
Darren annuì. Si
alzò e tese la mano all'amico facendo segno di alzarsi. ''Andiamo, ti porto a
casa così ti pulisci, domani andiamo dal preside
okay?''
A Chris prese il
panico dopo quella frase. Iniziarono a passargli per la testa tantissime
domande, tantissimi dubbi, tantissime paure. E se quelli hanno
degli amici che mi riducono peggio? E se fuori dalla scuola mi ammazzano? E se..?
Darren avvertì
immediatamente quelle domande che l'amico stava pensando, le aveva
scritte sul volto, le aveva scritte negli occhi. ''N-non ti succederà niente, fidati di me.''
Sussurrò. Doveva fidarsi, assolutamente, solamente quello
doveva fare. Il riccioluto è più
grande di lui, ha più esperienza di lui, è maggiorenne, è saggio, doveva
fidarsi.
Dopo un po' di tentenni arrivarono a casa. Tim fortunatamente non era
ancora arrivato a casa, quindi la vittima andò a farsi
la doccia e Darren si mise davanti a pc. ''Comunque, ne
parlerai con tuo padre?'' Urlò il riccioluto avvicinandosi alla porta del bagno
che era dentro la camera del soprano. Bagno in camera.
''DARR NON TI
SENTO!''
D’altronde con l'acqua che gli
scorreva nelle orecchie era un pochino difficile udire
qualcuno che si trovava in un'altra stanza.
Sentì altri
mormorii. ''DARREN ENTRA! NON
TI SENTO SE PARLI COSI' PIANO.''
''Ti sto solamente chiedendo se
ne parlerai con tuo padre di questa sto---o mio dio!''
Esclamò il moro, appena aprì la porta del bagno, però, rimase pietrificato.
Chris era già uscito dalla
doccia, aveva un'asciugamano
attorno alla vita, era visibile tutto il petto, le gambe, le braccia, il petto.
''Che c'è?!?''
Domandò preoccupato vedendo la faccia dell'amico.
''Che hai al petto?'' Chiese il
riccioluto non riuscendo a smettere di fissare quei lividi, quei lividi che erano presenti ovunque, alcuni graffi e una
ferita ancora aperta.
Il soprano lo guardò per un secondo,
poi guardò il suo petto, infine di nuovo il suo amico.
''Non fanno più male'' Sussurrò.
Il riccioluto si avvicinò
maggiormente. Voleva toccarli.
''Darr, veramente, non sono niente, sono vecchi, stai tranquillo.'' Lo rassicurò
Chris.
Chi cavolo poteva essere così
cretino da ridurre Chris in questo modo? Chi poteva essere così cieco da non
vedere che persona speciale lui fosse?
Rimasero
in silenzio per dieci minuti circa.
Il
tempo di vestirsi del suo amico.
Il
riccioluto continuava a pensare a quanto fosse ingiusto il mondo, a quanto
fosse ignorante, a quanto fosse crudele con le persone sbagliate.
Chris
invece continuava a ripetersi che era un idiota.
''D-da quanto tempo ti fanno
questo?'' Domandò quasi come se necessitasse di una risposta ed infondo era
così.
Il
soprano alzò lo sguardo, guardandolo quasi tremante di paura.
''Eh?''
Chiese facendo finta di non sapere di che parlasse.
''Da
quanto tempo quei ragazzi ti maltrattano?''
Il
ragazzo di fronte a lui deglutì rumorosamente. Oramai il suo amico sapeva
tutto, perchè non raccontargli anche le altre cose?
''D-dalla terza media, Ted era il ragazzo di cui mi ero preso
una b-bella cotta.'' Si fermò per un minuto, stava
scavando nel passato, stava svegliando quei fantasmi che aveva cercato di
dimenticare. Continuò ''Frequentavamo lo stesso corso di Inglese, io avevo un
diario, dentro ci scrivevo cose private, cose private
su di lui. Dopo tre mesi il mio migliore amico di allora lo trovò, lo
lesse e lo fece leggere a tutta la scuola, compreso
lui.''
Gli
occhi color cielo cercavano di trattenere le lacrime che supplicavano di
uscire, era evidente.
Gli
altri invece, quelli color nocciola erano sgranati
dalla stupore. Insomma, un migliore amico non avrebbe mai, mai fatto una cosa
del genere o almeno, non era proprio nello stile di Darren.
Dentro
di se infatti il riccioluto stava insultando quel poco
di buono con parole e frasi che sarebbero state troppo volgari pronunciate ad
alta voce.
''E'
stato il periodo più brutto della mia vita. Tutti mi guardavano male, dovetti
confessare la mia omosessualità ai miei genitori, alla mia famiglia, troppo
prematuramente. '' Abbassò lo sguardo, dopo solamente pochi secondi, poi, lo alzò,
cercando di fingere un sorriso, sentendo perfettamente l'aria pesante che vi si
eraattornata attorno ai due
ragazzi. ''Comunque, ora è passato. Sto meglio, veramente, insomma, lui è uno
stronzo, ma non mi importa più.''
Senza
pronunciare nemmeno una parola, il riccioluto, tese la mano al suo amico.
Gliela prese, e lo portò verso la porta della camera. ''Lascia
perdere, veramente. E' stato un coglione questo tuo migliore amico, ora
ci sono io e ti giuro che mai e dico mai, ti farò una cosa del genere.'' Sussurrò nel suo orecchio.
Il
soprano sorrise lievemente. Gli piaceva quando il suo amico era tenero con lui,
gli piaceva essere coccolato, gli piaceva sentirsi
dire cose dolci anche se solamente da un amico.
Si
sentiva solo, nel suo interno, sapeva che necessitava della
compagnia di qualcuno come fidanzato ma, non era di Darren che aveva
bisogno. No, lui proprio no. Non riusciva a vederlo come qualcosa più di. Insomma, non si sentiva propriamente attratto
fisicamente da lui, sentiva solamente un attrazione a
livello intellettuale e personale.
Quell'attrazione
però che si ha verso un amico.
Darren
invece sentiva di provare un sentimento forte verso il soprano, troppo forte
che ogni volta che sentiva il nome del suo amico gli esplodeva al petto. Aveva
la fottuta necessità di stringerlo a se per il resto dei suoi giorni e di non
lasciarlo andare più via. Il chè,
a dirla tutta, lo straniva. Sapeva di vedere Chris come più di un semplice
amico, sapeva anche che lui era un ragazzo, ma non gli faceva alcun effetto
quest'ultimo particolare.
Molte
volte infatti, il riccioluto, si era soffermato molte
volte a fissargli le labbra, il modo in cui si muovevano, il modo in cui lui se
le bagnava ogni volta prima di parlare.
Il
giorno successivo sarebbe stato un grande cambiamento, una risvolta
per Chris. Anche se quest'ultimo non era propriamente d’accordo con la sua
idea, sapeva che era la cosa migliore da fare, insomma,si,
la sua pancia ormai stava diventando viola a causa di tutti i lividi.
''Dio,
combineremo un casino! Me lo sento.'' Esclamò non
appena lesse il cartellino ufficio del preside appiccicato sulla porta.
''Io
ci sono come testimone,è la cosa migliore da fare, ne
ho parlato con Emily ieri sera, lei concordava con me, quindi, muoviamoci,
prima sbrighiamo questa faccenda, prima potrai camminare nei corridoi senza
subire questi atti.''
Lo
rassicurò Darren facendo cenno di aprire l'immobile.
Entrarono
dentro l'ufficio. Raccontarono tutto, insieme.Degli atti di bullismo, delle prese in giro, degli spintoni, dei
pugni, dei lividi, di tutto. Vennero convocati
anche i tre ragazzi, e furono sospesi per un mese.
Chris
a malincuore però, sapeva che una volta passati i
trenta giorni, la sua vita sarebbe tornata un inferno.
Darren
stava esplorando maggiormente la musica, aveva imparato a suonare bene la
chitarra e il pianoforte, aveva persino scoperto di avere una voce più bella di
quanto credesse.
Quel
pomeriggio infatti, stava suonando, come faceva gran
parte del suo tempo libero ora che gli esami erano passati ed erano andati
anche abbastanza bene.
L'università
sarebbe cominciata dopo tre mesi da quel giorno e lui, aveva scelto quella
della cittadina, non solamente perchè era veramente
buona e molto consigliata, ma anche perchè così non
si sarebbe dovuto allontanare troppo dalla sua famiglia e da Chris.
Chris.
Darren
si stava iniziando a covare sentimenti profondi e lo aveva capito
perfettamente.
Aveva
cercato di respingerli, di tenerseli dentro, ma questi dovevano uscire sempre,
ne avevano proprio la necessità.
Toc toc.
''Avanti!''
Urlò il ragazzo mollando la chitarra.
Non
aspettava visite, quindi, si sarebbe immaginato la
visita di sua madre, oppure di suo fratello.
''Ciao
tesoro.'' Cominciò la donna sedendosi sul letto.
''Stai bene? In questo periodo sembri piuttosto strano. La maturità è passata,
ti va di parlarne?''
Aveva
un ottimo rapporto con la madre, infatti, anche non essendo più un bambino,
amava confidarsi con lei.
''Mamma,
ti è mai piaciuta una persona tanto, veramente tanto da non riuscire nemmeno a trattanere dei sentimenti tanto forti?'' Domandò
accomodandosi accanto a lei.
''Si, tesoro, mi è capitato è mi sta capitando tutt'ora. Ti
piace qualcuno?''
Darren notò immediatamente quel gioco di parole, che infine non lo era
propriamente. Infatti, la donna, al posto
di dire una ragazza aveva dettoqualcuno
questo per un semplicissimo motivo.
Infatti,
quest'ultima credeva fortemente che tra il riccioluto e il soprano non era semplice amicizia, e lo aveva accennato al figlio ma
questo aveva negato fermamente fin dall'inizio.
''Si, credo che mi piaccia una persona.'' Borbottò incerto
cercando di convincere il suo corpo del contrario.
''E
potrei sapere come si chiama?'' Domandò curiosa.
Darren
scosse la testa. Era troppo presto, aveva troppa paura, e doveva innanzi tutto
parlarne con l'interessato.
''Uhm,
okay, tranquillo tesoro, so che è la tua vita e non voglio entrare nei
particolari, ma sappi che non devi mai lasciarti ostacolare da ciò che ti dice
la gente, mai. Ama chi vuoi, fai tutto a modo tuo e sappi che l'amore è sempre amore. Non cambia forma a secondo
della persona e del sesso.'' Detto questo chiuse
la porta.
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Note
dell'autrice:
Io
non ci credo ancora di essere arrivata al decimo capitolo, questo è tutto
grazie a voi ragazzi.
Veramente,
senza il vostro appoggio non avrei continuato!
Avrete
capito che la storia del diario di Chris è quella di
quel ragazzo del Glee 3D The concert movie vero? :3
Si, bhè,quella mi ha veramente
sconvolto, la gente fa veramente schifo e dato che mi ha colpito molto l'ho
voluta riportare anche qui.
Oddio,
io credo di essere coinvolta troppo emotivamente in questo racconto!
Comunque,
ragazzi grazie mille, veramente.
A
tutti quelli che recensiscono,a quelli che hanno
aggiunto la storia tra le seguite e preferite *w*
Fatemi
sapere di che ne pensate,perfavore ç__ç
Insomma,
recensite :)
Spero
di trovarvi al prossimo capitolo.
Comunicazione di servizio.
Ragazzi,
dato che purtroppo la scuola è re-iniziata e io voglio
morire (D: ) gli aggiornamenti si ridurranno una volta a settimana ogni
mercoledì!
So che vi starete chiedendo che cavolo ci faccio ad aggiornare quando
avevo detto che lo avrei fatto solamente il mercoledì, però, sono qui, quindi
adesso se vi va leggete
So che vi starete chiedendo che cavolo ci faccio ad aggiornare quando
avevo detto che lo avrei fatto solamente il mercoledì, però, sono qui, quindi
adesso se vi va leggete. Enjoy.
Grazie
per avermi salvato
Il sesso infatti non
cambia le cose. L'amore è sempre amore, l'amore è forse la cosa più importante
in questo mondo e l'amore è l'unica cosa che rassicura, non la fede.
No, l'amore. L'amore che
si ha per una persona, l'amore che lega due individui, ma Darren non si era innamorato
di Chris, solamente aveva capito che la sua non era una semplice amicizia.
Lui non aveva niente
contro gli omosessuali fortunatamente vedeva l'uguaglianza tra tutti gli
uomini, anche perchè era cresciuto assieme a baby sitter gay, insegnanti di canto gay, ma quando era arrivato
il momento di chiedere a se stesso se lui fosse interessato ai maschi il suo
corpo aveva negato fermamente, infatti, a lui erano sempre piaciute le ragazze.
Adesso, però si trovava
di fronte ad un vicolo ceco. Chris infatti non era una donna, ma un uomo, di
tre anni più piccolo, che non non pensava minimamente
al riccioluto in quel modo.Inoltre
anche minorenne.
Chris intanto era
immerso in una canzone mentre Darren era emotivamente confuso.
Si, l'unica via di fuga
del soprano infatti era la musica. Quando era triste, quando era annoiato
cominciava a cantare, specialmente quando la casa era libera. Aveva anche
scoperto da poco la scrittura. Un nuovo modo per sfogarsi ed esprimere la
rabbia attraverso le parole.
Gli vennero in mente le
parole di una canzone, you are beautiful no
matterwhattheysay, le stesse parole
che gli aveva detto Darren il giorno precedente.
Darren.
Tutto riportava a lui,
se pensava ad una cosa, il riccioluto era la successiva e non poteva farci niente.
Chris, infatti, si era accorto che più di una volta aveva bisogno della
presenza dell'amico. Sentiva l'esigenza di essere abbracciato da lui, e quando
questo succedeva cercava immediatamente di distrarsi, ma senza alcun risultato.
L'inconfondibile suoneria
della sirenetta riportò il soprano alla realtà e si stupì maggiormente quando
vide sullo schermo il nome Rachel.
Quella ragazza l'aveva
conosciuta alle scuole medie, e non si erano mai sopportati, mai.
''Ehi, Chris, ciao, sono
Rachel, ti ricordi di me?'' Domandò con un tono euforico.
''Sisi,
ciao, come stai?'' Cercò di essere amichevole e non saltare subito a
conclusioni affrettate, anche se in testa aveva una mezza idea di quello che
'l'amica' volesse.
''So che ti stai chiedendo
il motivo della mia chiamata quindi andiamo subito al dunque.'' Rimase per
pochi secondi zitta prima di riprendere a parlare ''Ho bisogno di parlarti di
questioni un pochino personali, potrei venire da te adesso, insomma, sempre se
non sei impegnato e sempre se non ti disturbo.''
Chris boccheggiò un
attimo. Che voleva quella ragazza? Non si erano mai sopportarti e adesso
chiedeva di venire nella sua abitazione? Perchè? Aveva mezzi fini?
Comunque, acconsentì, e
lei, dopo una ventina di minuti fu lì.
Era cambiata tanto in
tre anni, e non frequentando nemmeno la stessa scuola, il soprano notò
immediatamente gli aspetti del suo fisico diversi da come li ricordava.
Innanzi tutto, la
perdita di peso, la scomparsa dei foruncoli e la sparizione degli occhi.
''Dio, grazie per aver
accettato!'' Esclamò sedendosi sul letto del ragazzo.
''E' successo qualcosa?
Sembravi preoccupata al telefono.'' Disse accomodandosi di fronte a lei.
''Lo so che posso
sembrarti una pazza, perchè non ci siamo mai cagati, perchè io mi faccio viva dopo tre anni, ma sei l'unica
persona con cui potevo parlarne.'' Aveva un tono amareggiato pronunciando
quelle parole. Aveva qualcosa che non andava.
''C-che
succede? Stai bene?''
''Ti ricordi in terza
media? Quando è scoppiata la notizia della tua omosessualità?'' Chiese.
Il soprano abbassò la
testa. Si, lo ricordava benissimo purtroppo.
''Continua.'' Si ostinò
a pronunciare solamente quella parola.
''Io non-non ho mai riso
di te per quello. La vedevo come una cosa normale, perchè
lo è, e adesso, mi se-erve aiuto.'' Borbottò cercando
di trattenere le lacrime. C'era qualcosa che la turbava, era evidente.
''Che succede?''
''Mi-mi piace una mia
amica..'' Confessò.''E mi sento così
strana. '' Concluse.
''Come l'hai capito?''
''E' da un po' che lo
so. Cazzo, mi viene a volte, la stramaledetta voglio di baciarla, di tenerla
stretta a me, di prenderle le mano e di abbracciarla per poi non lasciarla più.
Non so con chi parlarne e mi faceva troppo male tenere tutto questo dentro. Scusami..''
''No, no, stai
tranquilla, so che è difficile, se solo avessi avuto io qualcuno con cui
parlarne..'' Disse amareggiato. Infatti, lui aveva sempre desiderato l'aiuto di
qualcuno in quel periodo.
''Mi sembra di girare
con una grande scritta in testa che dice GUARDATEMI, MI
PIACE UNA RAGAZZA! Mi spaventa il mondo cavolo! Non l'atto in se per se, ma
non ho mai retto le prese in giro.... Cavolo, vorrei essere forte come te!''
Esclamò la ragazza portandosi le mani ai capelli.
Nemmeno lui le reggeva a
dir la verità, ma comunque, una volta che ti trovi in situazioni del genere,
non si può fare a meno di affrontarle a testa alta.
''Lo hai detto a
qualcuno? Intendo, oltre me.'' Chiese.
''No, ho troppa paura. A
scuola pochissime persone non ti prendevano in giro dopo l'accaduto e a me sono
rimaste quasi tutte amicizie vecchie.'' Ammise Rachel ''Non sono troppo forte e
questa cosa mi sta letteralmente trascinando a fondo.''
''Io...io veramente ti
posso capire. E' una cosa che hanno passato tutti, insomma, tutti gli
omosessuali e so che è difficile, so che hai tanta paura, ma passerà.''
Confessò.
''Chris, senti, so che
posso sembrarti una pazza, perchè ti sono piombata in
casa in questo modo, ma veramente, non posso reggere tutto questo da sola. E mi
dispiace''
''Sta tranquilla e so
che fa bene sfogarsi.'' Borbottò.
''P-posso
a-abbracciarti?'' Domandò con tanto imbarazzo.
Il soprano senza nemmeno
risponderle la prese tra le sue braccia.
Lui, fortunatamente,
adesso aveva qualcuno che gli voleva bene, lui, adesso aveva Darren.
Insomma, questo
capitolo secondo me ci voleva e nella storia di Rachel mi sento troppo
coinvolta emotivamente.
Comunque, spero vi
sia piaciuto e che non l'abbiate trovato troppo prematuro.
Anche perchè, loro non si sono detti niente, Darren non ha
ammesso niente e la storia non è ancora finita e temo che mi dovrete sopportare
ancora per un bel po' !
Vi starete sicuramente chiedendo perché cavolo ho aggiornato ma sono molto
dispiaciuta dicendovi che la storia l’ho finita di scrivere.
Sono praticamente in depressione perché non so più che fare al computer anche
se ho una mezza idea per una nuova FF klaine, che non
so se mai inizierò a scrivere.
Vi aspettano ancora nove capitoli da reggere e poi sparirò da EFP per non so
quanto tempo.
Quindi, adesso,
aggiornerò ogni lunedì e giovedì-sera/venerdì-all’ora-di-pranzo.
Vorrei, come sempre, prima di chiudere, ringraziare tutte le meravigliose
persone che hanno messo questa storia tra le seguite e preferite.
Un grazie speciale
anche a chi recensisce, siete veramente importanti.
Vi ricordo di RECENSIRE,
perfavore fatelo, io mi nutro dei vostri consigli e delle vostre critiche :3
La famiglia Criss era riunita sul divano per guardare il loro programma
preferito beatamente e senza alcuna interruzione
La famiglia Criss era riunita sul divano per guardare
il loro programma preferito beatamente e senza alcuna interruzione.
Erano passati due mesi dall'inizio dell'estate, due
mesi che Darren aveva trascorso con Chris e con la sua nuova e simpaticissima
amica Rachel.
Infatti, quello era il primo momento che trascorrevano
assieme, e avevano intenzione di goderselo il più possibile perchè erano
veramente rari. Solitamente Bill, era sempre fuori per lavoro e Cerina era
sempre indaffarata tra ufficio e casa.
''Senti, Darren, noi dovremmo parlarti.'' Comunicò il
padre abbassando il volume del televisore.
Girarono per quindici minuti attorno ad un argomento,
e poi, bhomm, la fatidica notizia.
L'aveva veramente sconvolto e devastato. Infatti, era
rimasto a boccheggiare per molti minuti cercando di nascondere le lacrime alla
visione dei suoi creatori.
Il riccioluto non sapeva come dirlo a Chris.
Gli inviò un messaggio molto vago, verso l'una di
notte. Domani dobbiamo parlare, è una cosa seria. Scusa se adesso ti
sveglio, ma veramente, sono troppo distrutto eh, dio, chiamami appena leggi il
messaggio. D
Con molta sorpresa del moro, il suo amico rispose
immediatamente al messaggio.
Che cavolo succede? Stai bene? Posso chiamarti adesso?
Sicuro che i tuoi non si arrabbiano? Dimmi se è grave, perchè se è la tua
solita crisi per l'eliminazione di qualche stupidissimo concorrente io ne
faccio volentieri a meno. C
Senti, puoi andare nel tuo giardino? Io.....veramente
devo dirtelo il prima possibile. D
Sisi, certo, dammi un minuto che mi vesto e scendo. C
''Si può sapere che cavolo succede da farmi uscire a quest'ora?''
Urlò dall'altra parte del giardino il soprano. Ma, non appena vide il
riccioluto avvicinarsi ricoperto di lacrime, l'espressione sulla faccia cambiò
radicalmente.
''Dio mi dispiace, mi dispiace veramente!'' Esclamò il
Darren buttandosi completamente tra le braccia dell'amico rischiando di farlo
cadere per terra. ''Io veramente non so come cavolo farò!''
Chris gli prese il volto tra le mani, gli asciugò le
lacrime con il pollice lo guardò attentamente negli occhi e gli disse ''Cosa
c'è che non va? Dio, Darren non ti ho mai visto così!''
''Non sono un traditore io! E' solo che mio padre,
l'università e mi-mia madre deve sempre stare d-dalla parte sua o-ovviamente! E
mi dispiace veram-mente perchè t-tu sei la cosa più bella del mondo e io mi sento
uno schi-ifo!'' Gli sussurrò a pochissimi centimetri dal suo viso.
''Mi puoi dire, perfavore, che cosa stai dicendo? Mi
sto preoccupando..'' Comunicò prendendogli le mani, e iniziando veramente a
dubitare che Darren, non scherzava, perchè, veramente, non lo aveva mai visto
in quel modo.
Solitamente aveva dipinta sulla faccia la solita
espressione da ebete, con un sorriso smagliante e salterellava da una parte
all'altra urlando cose senza senso. Ma adesso..
''M-mio padre. E' stato trasf-ferito e a-a quanto
pa-are lo sapeva già da tempo. Io non sono stato ammesso all'università
cittadina, ma a quella del Mitchigan. Io-io, mi devo trasferire, tra una
settimana.'' Detto questo strinse Chris al suo petto perchè aveva bisogno di
sentirlo. Aveva l'esigenza di stringersi a lui e di essere stretto da lui. In
questo momento era l'unica cosa che gli importava.
''Io.....veramente.....dio!'' Solamente quei suoni
uscirono dalla bocca del soprano. Si stava ripetendo la stessa storia di Emily,
esattamente la stessa. Solamente lui era costretto a rimanere nella stessa
città perennemente.
Rimasero stretti, riuscivano a sentire il cuore di
entrambi battere forte e fare rumore per colmare i loro silenzi, perchè
entrambi stentavano a crederci.
Si erano costruiti un rapporto fatto di promesse e di
fiducia verso l'altro. Si erano detti per sempre esattamente come nei
film ed entrambi la volevano rispettare perchè il loro legame in meno di
un'anno era diventato qualcosa di magico, qualcosa che poche persone al mondo
sono capaci di avere.
Rimasero cuore a cuore per un tempo indeterminato che,
però, per loro passò velocemente, troppo.
''Io non ho intenzione di lasciarti. Sono maggiorenne,
posso andarmene di casa adesso che sono maggiorenne. Non ho bisogno dei miei
genitori, io ho bisogno di te!''
A Chris si illuminarono gli occhi che, comunque, erano
bagnati dalle lacrime. ''Non dire cavolate, perfavore. L'università del
Mitchigan è ottima e tu devi avere un buona istruzione, per poi avere un buon
lavoro.'' Sussurrò per calmarlo, cercando di farlo anche lui ma senza alcun
risultato.
''Io n-non so come cavolo farò senza sentire la tua
voce, senza abbracciarti ogni santissimo minuto. Io non so come farò senza di
te.'' Confessò prendendolo per i fianchi e attirando il suo bacino al proprio.
''Se veramente questa è l'ultima settimana che passo
con te allora dobbiamo spassarcela.'' Disse Chris allontanandosi, perchè, aveva
capito perfettamente in che direzioni erano diretti e non aveva intenzione di
baciare il suo migliore amico perchè non lo avrebbe più rivisto per chissà
quanto tempo. ''E poi, non ci stiamo nemmeno dicendo addio perchè questo non lo
è.''
''Sette giorni abbiamo ancora comunque.'' Borbottò
cercando di non farsi sentire dal moro.
''Sei il mio migliore amico Chris Colfer. Lo sarai per
sempre.''
Comunicarono anche la notizia anche alla loro
neo-amica Rachel che non la prese molto bene. Infatti questa aveva finalmente
trovato un gruppo in cui si sentiva speciale e poteva parlare liberamente della
ragazza che gli piaceva senza sentirsi giudicata continuamente.
Passarono la settimana insieme, ogni ora, ogni minuto.
Sarebbero stati gli ultimi momenti e, Chris e Darren specialmente, erano
intenti a non sprecarne nemmeno uno perchè quello, poteva anche trattarsi di un
addio per quanto ne sapevano perchè un giorno sarebbero cresciuti e, anche se
non volevano ammetterlo, i rapporti a distanza prima o poi finiscono nel bene o
nel male e si finisce per sentirsi una volta l'anno per gli auguri di buon
natale.
Infatti, il momento dell'arrivederci-addio fu il più
terribile. Si salutarono nel giardino di casa.
''Ti giuro, sarà uno schifo lì senza di te.'' Disse il
riccioluto tra i capelli dell'amico.
''E io ti dico semplicemente che la prossima estate
vengo li da te e ce la spassiamo!'' Cercò di sorridere perchè si erano promessi
niente lacrime.
''Hai presente Sandy e Denny?'' Domandò il moro.
''In realtà te li ho fatti conoscere io, comunque, che
centrano loro?'' Rispose il soprano tirando un respiro profondo cercando di
mantere la calma anche se era veramente difficile perchè sentiva le ginocchia
cedere e credeva che sarebbe crollato per terra da un momento all'altro.
''Loro si sono re-incontrati perchè erano destinati a
stare insieme.'' Esclamò Darren concedendosi di far cadere una lacrima lungo la
sua guancia.
''Darr, io e te non stiamo insieme però..'' Borbottò.
''E' la stessissima cosa.'' E detto questo lo catturrò
in un abbraccio e promettendosi che non si sarebbe mai dimenticato la forma di
quella schiena.
I genitori urlarono che era il momento di andare.
''Io.......devo andare.'' Si maledette non appena
disse le parole perchè, sarebbe stata una tra le sue ultime frasi dette
all'amico.
''Ti voglio bene, te ne ho sempre voluto, giuro.''
''Anche io. Ci sentiamo al telefono okay? Ti chiamo
appena arrivo!''
''Darren. Fallo, perfavore.'' Lasciò la presa dal
volto del riccioluto e si distacco di un passo da lui. Entrambi sapevano che
sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbero visti così da vicino, toccati.
''Ci vediamo quando sarai in televisione, okay? Ti
voglio bene, te lo giuro! Sei la cosa più importante, ciao.''
''Ciao.''
Vide la macchina allontanarsi. Non riuscì a versare
nemmeno una lacrima all'esterno, ma dentro di se, entrambi i ragazzi avevano un
lago di lacrime.
Okay, perdonatemi solennemente ma doveva farlo, la
storia d'ora in poi prenderà una piega molto diversi e, siete pronti per il
prossimo capitolo?
Sarà triste, lo ammetto, ma tra un pochino diremo Ciao
ai membri del Glee Cast. Eh, già. La mia mente è qualcosa di strano, ma Glee io
dovevo includerlo e non ho idea che cavolo di fine farò fare a questa FF ma se
ci metterete l'intusiasmo che avete avuto fin ora sarò molto felice di
continuare :3
Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno messo la
storia tra le preferite, seguite e ricordate. Veramente grazie :)
Un grazie ancora più speciale a chi recensisce, io amo
le recensioni buone o brutte che siano perchè mi aiutano a crescere a
migliorare il mio modo di scrivere e comunque è sempre bello ricevere il vostro
affetto.
Capitolo 13 *** Anche se non voglio ammetterlo. ***
Le giornate estive passarono molto velocemente e la scuola, iniziò molto
prima del previsto
Le giornate estive passarono molto velocemente e la
scuola, iniziò molto prima del previsto.
Infatti, a questo punto, a Chris non era rimasto
nessuno se non Rachel che frequentava la scuola privata della città.Ashley ancora non gli rivolgeva la parola e
la storia con Nick durava ancora stranamente, con Emily continuava ancora a
sentirsi regolarmente anche se le telefonate erano
diminuite, da sei a settimana a tre al mese.
Con Darren, invece, ogni giorno faceva una
videochiamata oppure avevano una telefonata.
Gli mancava tantissimo, gli mancavano i suoi folti capelli ricci, le sue
braccia intorno al suo ventre, i baci sulla guancia e, continuava
ancora adesso, a pensare al loro quasi bacio.
Passarono cinque mesi e, Chris aveva cominciato a
frequentare un ragazzo, Robert, che, fin da subito si era dimostrato carino e
simpatico e specialmente gay.
Dopo alcuni mesi, infatti, erano ancora insieme e il
soprano grazie al suo ragazzo, conobbe molte persone e molti amici.
Con Darren invece, le telefonate continuavano a
diminuire.
Passò precisamente un anno. Darren aveva conosciuto
una ragazza, che riusciva ad emozionarlo, non quanto
faceva Chris, ma la sensazione era simile, Mia.
Chris, invece, si era lasciato con Robert e aveva
iniziato a frequentare un altro ragazzo, il suo nuovo vicino di casa Joe. Gay, alto, simpatico e dolce. Avevano subito socializzato e
avevano scoperto di avere molte cose in comune.
Intanto, entrambi continuavano a coltivare la loro
passione per la musica e il riccioluto di scoprì anche
abbastanza talentuoso, anche più di quanto avrebbe creduto, infatti, iniziò a
recitare e cantare in un musical che era la parodia di Harry Potter,
saga per cui, lui, andava letteralmente pazzo.
Chris, appena ricevuto la notizia
andò in estasi completamente e cercò di chiamare Darren almeno una decina di
volte,ma senza alcun risultato.Fortunatamente, alla fine, erano riusciti a sentirsi.
Passarono due anni.
Chris aveva 19 anni.
Darren invece 22 anni.
Oramai si sentivano pochissimo e questo entrambi lo
avevano ipotizzato. La distanza, infatti, rovina le amicizie, perchè, quando uno era libero e disponibile per una telefonata l'altro era occupato e viceversa. I messaggi
erano la loro unica via di comunicazione
Il soprano aveva fatto pace con Ashley perchè questa gli aveva implorato perdono per due mesi
circa. La sua relazione con Nick era finita nel peggiore dei modi, infatti,
lui, aveva cercato di portarla a letto, lei aveva rifiutato, perchè anche stando insieme con lui da tanto tempo non si sentiva abbastanza pronta.
Chris, intanto continuava la sua relazione con Joe e
tutto andava a gonfie vele, e anche lui, anche essendo abbastanza grande era vergine.
Passò un'altro anno.
I rapporti tra i due ragazzi ormai si erano quasi azzerati ma comunque si mancavano ancora tanto. Anche se
entrambi non volevano nemmeno ammetterlo a loro stessi
avevano bisogno della compagnia dell'amico.
Chris, un giorno, passeggiando per la strada assieme
alla sua amica Rachel notò un volantino appoggiato sul tavolo di un bar con una
scritta davvero stravagante.
Se lo mise in tasca e ordinò un caffè diluito. Pagò anche per l'amica e poi
tornarono alle loro rispettive case.
Il soprano si stese sul letto e cominciò ad esaminare il foglio trovato l'ora prima.
Auduzioni per una nuova serie televisiva. Glee.
Si cercano giovani talenti senza anche,alcuna
esperienza.
Sotto poi, vi era scritta la
data e l'ora per l'audizione. Chris decise di partecipare, ma senza dire niente
a nessuno. Insomma, sapeva perfettamente che non si trattava di niente di serio
e che, molto probabilmente lo avrebbero scartato al primo girone.
Arrivò quel giorno. Attorno a lui vi erano tanti e
tante ragazze che provavano scale musicali e che compilavano il modulo che gli
era stato dato all'arrivo nella struttura dove si tenevano le audizioni.
Alcune domande lo avevano colpito particolarmente.
Comunque sia, nel tempo aveva imparato che con l'onestà si otteneva tutto,
quindi, decise di essere totalmente onesto.
Mi piacciono: Uomini. Come hai passato gli anni al liceo: Non bene. Sono stato vittima di
bullismo a causa della mia omosessualità e a causa
della mia voce troppo femminile. Tutta via, ho trovato grande riparo nella
musica e nella scrittura.
Si stava ancora chiedendo il perchè
di quella domanda.
Arrivò il suo turno finalmente ed,
entrò in quella saletta guardandosi attorno e salutando cordialmente i tre
uomini di fronte a lui.
Un signore pelato cominciò ad
interrogarlo.
Nome? Mi chiamo Chris Colfer.
Sei molto giovane Chris! Allora, leggendo il tuo
fascicolo vedo che hai sofferto molto. Cosa provi,
ripensando a quegl'anni ? Ecco,bhè, in realtà, mi stavo appunto chiedendo
il perchè di quella domanda signore, comunque, ho
avuto persone che mi hanno voluto bene. Ho avuto due ragazzi e fortunatamente
gli atti di bullismo sono diminuiti nell'ultimo anno. Ho dovuto studiare a casa
per un semestre intero perchè dei ragazzi mi avevano rotto il braccio e mia madre non si fidava più di
quella struttura, degli alunni e del preside.
Oh, bhè, sappi che qui noi giudichiamo solamente per
la voce e la recitazione quindi, fai pure. Per che parte stai facendo
l'audizione? Mi ha
molto entusiasmato la parte del ragazzo sulla sedia a rotelle, Artie. Quindi,
insomma, vorrei essere lui.
Iniziò a cantare lasciando tutti senza fiato,
specialmente Ryan Murphy che dentro la sua testa stava escogitando qualcosa.
Oh, eccolo qui, Glee :3
Sinceramente non vedevo l'ora di arrivare a questo capitolo e anche se non mi
soddisfa più di tanto a me, spero che a voi sia piaciuto.
Allora, io sinceramente non so quanto sia durata la
storia di Darren e Mia, ma sinceramente quel ragazzo a me non sembra tipo da ''uhm,
stiamo insieme solo per fare sesso non provo niente per te''
quindi la vorrei far durare il più possibile.
Ora, nel prossimo capitolo ritroveremo tutto il cast
del Glee *w*
Tra poco inizieremo a divertirci!
Oddio, spero veramente di non avervi annoiato e aggiornerò il prima possibile perché
questo è forse il più brutto capitolo della storia a parere mio.
E per finire, vorrei ringraziare tutte le magnifiche
persone che hanno messo la storia tra le seguite e preferite
Un grazie speciale a chi recensisce, veramente!
Io ora devo andare a studiare, spero,al mio ritorno di
trovare qualche vostra recensione :)
Sapere il vostro parere mi fa sempre piacere, veramente!
Congratulazioni Chris! Te lo avevo detto che saresti
diventato famoso, veramente complimenti :)
Sono così felice per te. Sei veramente un mito, e la parte di Kurt per te sarà
solamente l'inizio di qualcosa di grande. Appena leggi il messaggio dimmi se ti
posso chiamare perchè mi manca tantissimo la tua voce
e mi sembra che ci stiamo allontanando cosa che io non voglio assolutamente che
succeda. Un forte abbraccio.Darren.
Chris sorrise leggendo il messaggio e si fece una
domanda. Come mai il suo amico sapeva della sua 'vincita'?
Comunque, non aspettò nemmeno un momento e compose immediatamente il numero del
riccioluto.
Sentì il cuore battergli a mille mentre aveva il
cellulare alle sue orecchie che continuava a squillare invano, fino a quando
udì la voce del suo ex migliore amico ''Pronto?'' Molto probabilmente non aveva
letto il nomesul display.
''Darren, sei tu?'' Domandò sorridendo lievemente.
Sentiva gli occhi bagnarsi perchè, sentiva
una nostalgia pazzesca del suo amico, ed è vero. In quel periodo si sentivano
pochissimo, ma per via dei troppi impegni.
''Hai una voce stupenda anche al telefono.'' Confessò il moro. ''Adesso starai sorridendo dopo questo
mio complimento, sarai arrossito e io non posso
vederti. Vorrei abbracciarti e tenerti tutto per me Dio!'' Concluse facendosi
scendere un liquido dagli occhi.
''E tu adesso ti sarai messo a piangere come un
cretino perchè sai che anche io
lo sto facendo e sai quanto mi manchi. Ora starai agitando freneticamente le
mani per il nervosismo perchè vorresti mollare tutto
e venire qui. E io sono così
fiero di te e sono forse il tuo più grande fan di A Very
Potter Musical, dimmi che non ti ho procurato più lacrime, perfavore!''
Esclamò il soprano asciugandosi gli occhi.
Darren sospirò e dopo pochi secondi rispose. ''Io
volevo congratularmi con te perchè finirai in
televisione! ''
''Come fai a saperlo?'' Domandò incuriosito Chris.
''Ho visto sul sito. Io ho fatto il provino per Finn,
ma niente da fare.. So anche cha hanno fatto questo
ruolo apposta apposta per te.'' Rispose con ovvietà
l'altro.
''Mi dispiace che non ti abbiano preso'' Borbottò il
soprano.
''Sarà un programma internazionale se tutto va bene,
non sono al tuo livello, quindi stai tranquillo!'' Rassicurò.
Rimasero zitti per una decina di secondi, senza dire
nemmeno una parola. Poi, Darren dovette andare via.
Chris, riattaccò con un lungo sospiro.
Tre giorni dopo partì per Los Angeles.
Le riprese si sarebbero svolte li, e finalmente avrebbe potuto conoscere i componenti di quella che sarebbe stata la sua nuova
famiglia.
I ragazzi si dimostrarono molto simpatici e
pazzi. Sisi, pazzi. Infatti, già dopo un'ora erano tutti in
confidenza pazzesca e nell'aereoporto
avevano cominciato ad urlare cose senza senso del tipo 'ANDREMO IN
TELEVISIONE CAVOLO!!' Eccetera.
Chris, notò due ragazze molto belle, sin dal loro arrivo.
Lea e Dianna. Erano senza alcun
dubbio tra le ragazze più belle che avesse mai visto e aveva legato
molto anche con Amber.
Condivideva l'appartamento con Cory
e Mark e dire che era un porcile dopo solamente il primo giorno è abbastanza
scontato. Infatti, avevano fatto la spesa dopo poche ore il loro arrivo
riempiendo il frigo di birra e diet coke ovviamente.
Il soprano aveva scoperto di interpretare un ragazzino
gaymolto sofferente e preso di mira da
molti bulletti.
Sentire la parola liceo gli
fece pensare solamente ad una cosa, anzi, meglio dire, persona : Darren.
I ragazzi si dimostrarono veramente simpatici e molto
menefreghisti sul fatto che Chris fosse veramente gay,
perchè si spogliavano davanti a lui senza alcun
secondo fine. Scoprì di avere anche tantissimo in comune con la ragazza che tre
mesi fa aveva definito bellissima, Lea.Infatti, a lei,
raccontò del suo passato, di quanto avesse sofferto, di quanto fossero state
pesanti da reggere le prese in giro, ma non accennò nemmeno una volta di
Darren.
''Chris, dicci immediatamente chi è il più cretino tra
noi tre.'' Davanti al soprano si fiondarono Mark, Cory ed Harry.
''Veramente. Cory continua a
dire che sono io. Ma se lui non riesce nemmeno a
distinguere un mandarino da un'arancia!'' Esclamò il cinese.
''Sono uguali ma cambia solamente la grandezza. Non potrebbe esserci un mandarino grande e un'arancia
piccola?!'' Borbottò il più alto.
''Se è piccola allora non è
più un'arancia!'' Sbottò il ragazzo con la cresta. ''Comunque, diccelo
perfavore.''
Il soprano li guardò un attimo perplesso, chiedendosi
se veramente gli stessero rivolgendo quella domanda
oppure fosse solamente la sua futida immaginazione.
''Siete allo stesso livello!!''
''Uhm, io lo avevo detto.''
Urlò Cory guardandoli.
''Io resto sempre il più bello.''
Concluse Mark spalancando la porta del suo camerino e fiondandosi dentro senza
lasciare il tempo agli altri di rispondere.
Decisamente quella era l'esperienza più bella della sua
vita.
Tra poche settimane sarebbero andate in onda le prime puntate e lui non stava
più nella pelle.
Voleva sapere cosa ne pensava la gente e sperava che
il suo giudizio fosse il migliore possibile perchè
non aveva intenzione di mollare tutto e continuare a studiare in un università. Il maestro privato gli andava più che bene,
ora che, aveva messo su un bel gruzzoletto.
Con Darren non si sentiva da una settimana, via
messaggio, eh, bhè, quella telefonata fu l'ultima che ebbero.
Si, non avevano più tanto da dirsi sinceramente, un po' per la vergogna,
un pochino perchè entrambi si erano fatti una vita
loro e, anche se si mancavano tantissimo l'un l'altro ci avevano fatto
l'abitudine, e, la loro assenza reciproca era sopportabile, tanto sopportabile.
Eccoci qui.
Siamo arrivati al capitolo di Glee.
Allora, vorrei scusarmi per la quasi totale assenza di Darren in questo
capitolo.
Ma, tranquilli,poi succederà qualcosa :)
E, io non ci credo ancora che sono
arrivata al quattordicesimo capitolo, questo è tutto grazie a voi!
Bene, da dove cavolo mi è uscita
la cazzata per cui Harry, Mark e Cory litigavano non
lo so nemmeno io :’D Ma, è qualcosa per farvi sorridere!
Aggiornerò il prima possibile, anche perché la storia l’ho già completata :D
Vorrei ancora una volta ringraziare le magnifiche
persone che recensiscono la storia :3Parlare
con voi mi fa sempre molto, molto piacere! Un grazie ancora a tutti quelli che
hanno messo la storia tra le preferite e seguite.
Lo aveva salutato con un 'Ci vediamo quando sarai in televisione' ed adesso eccolo li. A recitare, cantare e ballare in un telefilm di fama internazionale.
Infatti, Glee aveva raggiunto livelli fenomenali di ascolti, sin dalla prima puntata. Forse perchè, ogni ragazzo poteva rispecchiarsi in un personaggio, forse per le musiche spettacolari che sceglievano, forse per il talento dei ragazzi, forse per Chris Colfer.
Infatti, il ragazzino aveva fatto esplodere gli ormoni a tantissimi adolescenti, che lo avevano addirittura definito un angelo.
Darren era geloso, rodeva dalla gelosia.
Prima, quell'angelo era suo, solamente suo. Adesso, invece, lo condivideva con mezzo mondo e, anche se sapeva benissimo che ormai le loro vite erano due e non si fondevano più in una solamente,come facevano precedentemente, lo avrebbe sempre voluto con se.
Non si sentivano da una settimana circa, ma le chiamate ormai avevano cessato di esserci, e, la cosa duoleva molto al riccioluto.
L'ultima volta che si erano sentiti erano circa mesi prima del successo del suo amico.
Comunque, il moro non aveva mai smesso di vedere la serie televisiva, le interviste e tutto ciò che riguardava il suo ex-migliore amico, perchè lo vedeva felice finalmente, e lo vedeva dagli occhi.
Chris, intanto, aveva completamente cancellato i suoi anni di liceo, quegli anni di sofferenza e pena, ma una persona non aveva dimenticato, Darren.
Insomma, Ashley era una sua carissima amica e aveva fatto anche qualche apparizione in Glee, con Emily, purtroppo, i rapporti li avevano cessati completamente.
Oh, Rachel. Lei l'aveva raggiunta in quella città per un paio di giorni ed aveva anche conosciuto tutti gli attori, e flertato spudoratamente con Cory.
''Chrrrrissss! Come cavolo hai fatto?!?!'' Esclamò Lea urlando verso il camerino dell'amico, aprì la porta spalancando la bocca.
''Eh?'' Domandò quest'ultimo inarcando le sopracciglia. Certo, la ragazza era dolce e comprensiva, simpatica e bella ma anche tantissimo strana.
''A conoscere un ragazzo anche adesso!! E poi scusa, il tempo? Non conosci nessuno qui a L.A. apparte noi del cast e questo qui è veramente figo'' Affermò con ovvietà sedendosi sulla poltrona e accavallando le gambe.
Il camerino di Colfer era molto spazioso e pieno di oggetti futili ma che lo rendevano oggettivamente confortevole.
''Sta impazzendo? No, seriamente cara. Rachel si sta impossessando di te o cosa?''
''Il tuo sfondo è con un figo. Tutte le foto che hai sono con un figo. Quel ragazzo e figo e se è etero pretendo di conoscerlo ora.'' Urlò portandosi le mani alla testa, e spalancando gli occhi.
Sisi, Rachel stava decisamente prendendo il controllo della sua persona, anche Kurt sinceramente stava facendo lo stesso con il soprano, infatti, questo, stava iniziando a capirci un pochino di più di moda.
''Darren'' Sospirò semplicemente abbassando lo sguardo.
Era in piedi e camminava freneticamente ripetendo le battute di una scena, prima dell'intrusione dell'amica. Quindi, era rimasto li, in piedi a riaprire le sue vecchie ferite.
Già, perchè Darren era una ferita, ma, sfortunatamente, piacevole.
Lui aveva sofferto appena il riccioluto se ne era andato e non aveva mai trovato un'altra persona capace di farlo sentire così bene. Quindi, preferiva non ricordare tanto, le foto, certo, non aiutavano, ma non aveva il coraggio di eliminarle e tanto meno di cliccare sul tasto 'cambia display'.
''Il tuo fidanzato? Ti prego dimmi di no. Me lo voglio prendere io....'' Supplicò Michele arricciando le labbra e sperando veramente che quel ragazzo figo fosse etero.
''No...Insomma,non è gay.'' Borbottò ripensando al loro quasi bacio.
''Oh, figo. Presentamelo.'' Pretese la giovane sorridendo come un'ossessa.
''E' un vecchio amico. N-non lo vedo da tre anni.''
''Che hai? Sei triste, insomma, lo sembri tanto.'' Mugognò lei, avvicinandosi all'amico per poi sedersi sulle gambe.
''No niente, veramente.'' Fece per alzarsi, facendo cenno alla ragazza di scendere. ''Ryan ha detto che vuole parlarci della seconda stagione. ''
''Stai bene? Sicuro?'' Domandò Lea creando uno splendido contatto visivo davanti alla porta.
''Certo.'' Rassicurò sorridendo. ''Andiamo.''
Incontrarono Cory nel corridoio che domandò che stessero facendo, ovviemente sempre con secondi fini perchè aveva sempre mostrato un'interesse per Lea fin dall'inizio.
Chris, ricevette un messaggio.
Mittente anonimo.
Non vedo l'ora di rivederti.
Immediatamente pensò che qualcuno avesse sbagliato, perchè anche a lui era capitato molte volte quindi decise di non rispondere.
''Che hai piccolo?'' Chiese scuotendogli una spalla Amber.
''No niente, ho ricevuto un messaggio anonimo.'' Rispose.
Lea e Cory intanto continuavano a parlare in disparte e in quel luogo, fortunatamente, l'aveva raggiunto anche l'amico.
''Ammiratore segreto?''
''Errore mittente, sicuramente. LEAA, CORYY! ANDIAMO, SMETTETELA DI AMOREGGIARE IN PUBBLICO.'' Detto questo il soprano tornò a parlare con la sua amica, e cominciarono ad avviarsi verso la sala di canto.
I due interessati si girarono di scatto, spaventati e sospirando e rivolsero un'occhiata minacciosa a Chris.
Incredibile quanto due persone potessero somigliare nei modi di fare.
Sarai bellissimo come sempre.
Okay, ufficialmente c'era qualcosa che non andava.
Perchè, se prima quel messaggio era qualcosa di piuttosto generale, adesso, aveva usato addirittura il maschile. Decise di rispondere.
Ehm, senti, è il secondo sms che mi invii e credo tu abbia sbagliato veramente persona. Non ho memorizzato il tuo numero, quindi, se perpiacere puoi dirmi chi sei! Colfer.
La risposta arrivò immediatamente.
Sei Chris. Lo so. E anche tu sai chi sono, specialmente adesso mi piacerebbe fare un pochino l'effetto sorpresa, quindi, a dopo.
A dopo.
Lo aveva detto veramente, ma il soprano doveva passato tutto il giorno sul set ed era sicuramente uno scherzo dei suoi compagni.
Chris, era talmente distratto che non si accorse nemmeno che erano giunti a destinazione e che Ryan stava sorridendo e teneva le braccia incrociate.
E la cosa più strano era che stava sorridendo!
''Allora ragazzi.''Fece cenno agli attori di sedersi sulle sedie che aveva disposto. ''Dobbiamo parlare della seconda stagione. Sarete tutti riconfermati e ci saranno anche nuove aggiunte. Intanto, Santana e Brittany diventeranno attrici fisse quindi, ho deciso di farvi avere anche una storia d'amore.'' Le due interessate si sorrisero.
''Poi, per Kurt ci saranno grandi cambiamenti. Ho pensato di renderlo finalmente felice, con un ragazzo. ''
Lea, diede una gomitata al soprano e questo sorrise. '' Karofsky ti minaccerà di morte e tu ti trasferirai nella scuola avversaria alle regionali al McKinley, la Dalton Accademy e li troverai il tuo fidanzato Blaine. Ho voluto far rispecchiare tutti i giovani gay nella tua storia, quindi, la tratterò con particolare dedizione.''
Partì un coro da tutti i ragazzi che esclamarono ''Oh, Blaaine.''
Chris, ignorò tutti e domandò ''E l'attore, chi sarà?''
Ryan annuì, si aspettava la domanda ed era anche abbastanza sicuro che l'aggiunta di questo nuovo ragazzo carino e talentuoso ai ragazzi avrebbe fatto molto piacere. ''Bhè, non vedeva l'ora di conoscervi, quindi, adesso credo possa entrare.''
Si aprì la porta e Lea urlò al soprano ''E' il figo del tuo cellulare!!''
Chris, invece, era rimasto a bocca aperta, decisamente, e, anche senza volerlo, gli uscì solamente una parola. ''Darren.'' Sembrò quasi un sussurro.
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Note dell'autrice:
Allora, sisi, Darren infondo interpreta Blaine, quindi, la storia adesso si complicherà o meno? Bhè, ormai conoscete il mio stile, quindi, sapete perfettamente che non sarà tutto rosa e fiori.
Adesso vi starete chiedendo: Ma che cavolo c'è da complicare? Ah, bhè, se continuerete a leggere.
Allora,cosa c'è da dire del capitolo. Io shippo tantissimo la Monchele, quindi, mi è sembrato giusto inserirla :3
Eh, bhè, la CrissColfer, c'è da dire qualcosa?
Grazie a tutte le persone che recensiscono, che hanno messo la storia tra le preferite e seguite :)
Se vi va, fatemi sapere che ne pensate!
Parlare con voi mi fa sempre molto piacere e rispondo sempre a tutte le vostre recensioni ed anche con molto entusiasmo.
Gli aggiornamenti adesso saranno molto più frequenti :)
[.....]Chris, invece, era rimasto a bocca aperta, decisamente, e, anche senza volerlo, gli uscì solamente una parola. ''Darren.''
Il riccioluto sorrise guardandolo e pensando a quanto cavolo fosse bello.
A quanto fosse cresciuto in quei tre anni e quanto fosse diverso dalla televisione.
Si, infatti la televisione cambia le persone, e tanto.
Comunque, dopo il sussurò del suo ex-migliore amico aveva notato il grido di Rachel Berry o meglio nota come Lea Michele. Che intendeva dire con ''E' il figo del tuo cellulare!!''?
Sfortunatamente i suoi pensieri furono interrotti dal regista. ''Allora, lui sarà il Blaine, il fidanzato di Kurt, come avete ben capito e per ora non sarà un membro fisso del cast, poi, se la gente lo gradisce verrà confermato anche per la terza stagione.''
La ragazza con il nasone sorrise, Chris invece, aveva gli occhi spalancati e quasi quasi anche la bocca, ma per dignità non l'aprì.
''Piacere ragazzi! '' Cominciò sorridendo. ''Io ammiro tantissimo ogniuno di voi ed è un miracolo per me fare parte del cast. Sono così felice di lavorare con professionisti come voi. Spero veramente che apprezzerete il mio lavoro come io faccio con il vostro, eh, bhè....''
Non ebbe il tempo di finire la frase, che tutti lo accolsero in un enorme abbraccio, lasciando in disparte Chris.
Quest'ultimo, infatti, non lo voleva abbracciare e voleva sapere il perchè di quella sua apparizione.
Si era abituato alla sua assenza, e adesso, non voleva rivederlo, perchè avrebbe solamente sofferto.
Si, sofferto.
Era stato malissimo quando Darren si era trasferito, malissimo nei giorni, mesi successivi, quasi quasi,cadeva in depressione. E adesso, lui si presentava senza alcun preavviso facendo parte del cast solamente temporaneamente. Quindi, sarebbe potuto andarsene anche da un momento all'altro e la storia si sarebbe ripetuta.
Se entrambi non avevano voluto vedersi per tutto questo tempo,anche una volta diventati giovani-adulti, un potivo c'era.
''Chris, che fai lì?'' Urlò Cory voltando il capo verso l'interessato. ''C'è un nuovo membro, non fare l'acido anche se non hai ancora mangiato!!'' Continuò.
''E' sempre stato così, adesso è anche più adorabile.'' Borbottò il nuovo arrivato, cercando di non farsi sentire. Lo aveva detto involontariamente, quelle parole gli erano uscite dalla bocca involontariamente.
Sfortunatamente attirarono l'attenzione di Mark che fece allontanare tutti in pochissimi secondi. '' Conoscevi già Chris? Prima lo hai detto!!''
''Ecco perchè Lea ha esclamato quella cosa del cellulare e perchè il nostro piccolino non ti abbraccia!'' Intervenne Dianna avvicinandosi al soprano. Gli cinse le spalle con un braccio e disse ''E' diventato anche rosso il nostro cucciolotto, susu, diteci tutto.''
Amber, fortunatamente si mise a difendere entrambi i ragazzi ''Ehi, ehi. Sembra che questi due debbano chiarire un paio di cosine. Perchè non li lasciamo da soli?'' Propose sorridendo.
''Andessero ad affittarsi una camera o a farlo nel camerino di Chris!'' Rispose Naya, come sempre, con molta gentilezza.
''P-possiamo parlare?'' Chiese Darren, ignorando tutti i suoi compagni del cast e prendendolo per la mano per trascinarlo fuori dalla stanza.
Si fece dire dove fosse il camerino del soprano e, una volta raggiunto insieme, Darren si sedette per terra, trascinando la sua schiena sulla porta, per poi, buttarsi sul pavimento, Chris, invece camminava ansiosamente avanti e indietro freneticamente.
''Allora?'' Spezzò il silenzio il riccioluto sorridendo, ma sapendo perfettamente quanto quella situazione fosse tesa.
''Che ci fai qui?'' Semplicemente chiese il sopano fermandosi esattamente davanti a lui ed evitando i suoi occhi.
Una volta era solito a perdersi dentro ed ad essere abbracciato da quella persona, ma adesso...
''Non vedevo l'ora di rivederti. Appena ho saputo di questi provini ho iniziato a salterellare dalla gioia e ho subito provato, ed adesso, eccomi. Non sei felice?'' Chiese con ovvietà credendo si sentir uscire dalla bocca del suo amico un semplicissimo si ma, non fu così, niente affatto.
''Darr,io ho sofferto tantissimo quando te ne sei andato. Eri diventato il mio ossigeno e credevo veramente che fossi tu a tenermi incollato alla terra, non la forza di gravità. Non voglio ripetere quella esperienza.''
Ecco fatto. Non sarebbe stato tutto rosa e fiori, lo sapeva perfettamente, e sapeva adesso di riuscire a resistere a quei tocchi, o almeno, sperava.
''E adesso, non lo so se rivederti è un bene o un male. C'era qualcosa di più di una semplice amicizia e me ne sono resa conto l'ultimo giorno passato con te. Non ho più instaurato lo stesso legame con nessuno. '' Concluse lasciandosi cadere sulla poltrona di fronte all'amico.
''Io...io veramente non capisco.'' Disse semplicemente il riccioluto. ''Che cavolo stai dicendo? Io sono stato veramente malissimo senza di te ed ogni santissimo minuto ho desiderato di averti tra le mie braccia e stringerti come se esistessi solamente tu. A me la lontananza ha fatto male per tutto questo tempo e veramente pensavo di non farcela senza di te, perchè, io e te avevamo costruito un mondo nostro, che non era aperto agli altri esseri umani. Un mondo in cui non esistevano pregiudizi e cattiverie ma solamente tanto amore. '' Finì lasciandosi andare un sospiro lunghissimo.
''Tu non capisci. Il nostro mondo era perfetto e questo lo so. Tra le tue braccia io mi sentivo al sicuro e quella vicinanza con te era l'unica cosa di cui io avevo bisogno in quel periodo perchè stavo male. Tu mi sei piombato davanti come un angelo. Non ti ho respinto perchè non volevo. Non l'ho mai voluto e mai lo vorrò.'' Sfortunatamente incontrò gli occhi color miele. Si leggeva una lieve delusione.
''Ma..?''
''Non c'è un ma.''
''Che cavolo ti agiti a fare allora?'' Esclamò il moro avvicinandosi al suo amico e sorridendo.
In quei tre anni non era cresciuto di un solo millimentro, intendo dire, fisicamente.
''Mi sembrava la cosa più giusta da fare....'' Mormorò Chris alzando le punta delle labbra e facendosi illuminare gli occhi.
''Cretino a sedicianni, cretino adesso.'' Postulò portandosi le mani ai fianchi. ''Posso abbracciarti adesso?''
Il soprano si alzò e si posizionò perfettamente avanti a lui, lasciando qualche centimentro di distanza dalle loro faccie e dai loro corpi principalmente.
''Se non ritiri l'offesa no.'' Rispose cercando di trattenere una risata cristallina, ma senza alcun risultato.
Infatti,questo, cominciò a ridere e il riccioluto si fiondò tra le sue braccia.
Una sensazione famigliare gli travolse il petto.
Conosceva quella schiena, quelle spalle su cui poggiava perennamente la testa e specialmente, conosceva la persona con cui stava facendo tutto ciò.
La conosceva perfettamente, e, in quei tre anni non era affatto cambiata.
Come faceva a dirlo?
Non poteva, lo sapeva.
Glielo leggeva negli occhi, e gli occhi non mentono mai.
''Comunque, devi ancora spiegarmi perchè sei qui.'' Comunicò curioso Chris, sciogliendosi da quel legame perfetto che i loro corpi costruivano assieme.
''Non lo hai ancora capito? Per riprendermi il fidanzato no? '' Rispose divertito Darren, che lo trascinò fuori dal camerino senza dire nemmeno una parola per tornare da tutto il cast che lo aspettava con ansia.
Note dell'autrice:
Non credo ci sia molto da dire.
Chris non mi sembra una persona molto semplice quindi saltare nella braccia di Darren era troppo,troppo scontato.
Comunque, vorrei ringraziare tutte le magnifiche persone che hanno messo la storia tra le seguite e preferite*-*
Grazie anche a tutti quelli che recensiscono :)
Se vi va, fatemi sapere che ne pensate!
La presenza di Darren era,forse, una delle cose più gradevoli di tutto
il set
La presenza di Darren era,forse,
una delle cose più gradevoli di tutto il set.
Insomma, si, c'erano anche gli altri, ma i due
ragazzi, qualche volta, anche inconsapevolmente, si isolavano per rimanere da
soli, per parlare tranquillamente senza alcuna interruzione.
Verso la fine dell'estate avevano iniziato le riprese
e il riccioluto doveva fare la sua prima apparizione nello show televisivo.
Inutile dire, quanto fosse agitato il giorno
dell'uscita dell'episodio, perchè, lui, appariva in
quasi tutte le scene e, specialmente per il fatto che
Kurt era uno per personaggi più amati di tutta la serie televisiva e lui lo
affiancava semplicemente.
Aveva ricevuto una grandissima accoglienza da parte di
tutti quelli del cast, che, sin dai primi giorni lo avevano fatto sentire parte
di una grande famiglia di pazzi in cui ogniuno può
essere se stesso senza essere preso in giro, insomma, seriamente.
HeMo continuava a chiamare Darren nanetto e anche gli altri si erano messi
in testa questo nome, quindi, poteva vantarsi in giro di avere un soprannome
dato dalla bellissima Brittany.
In Dianna aveva scoperto una
grandissima amica, e infatti la ragazza oltre ad
essere di una bellezza da ammirare aveva anche una grandissima personalità invidiabile.
Molte volte si erano ritrovati ad
uscire lui, la bionda, Chris e Lea senza la compagnia degli altri attori e
divertendosi anche abbastanza. Concludevano quelle serate recandosi nell'appartamento
di qualcuno e addormentandosi tutti assieme appassionatamente dopo aver imitato
qualche personaggio famoso da loro molto ammirato, o anche i loro amici in
comune.
Quella, era un di quelle
serate.
Insieme a loro, però, c'erano anche Cory, Naya, Max e Kevin e Chord, in
pratica, quasi tutto il cast.
Il giorno dopo avrebbero dovuto incontrare Ryan per
discutere delle puntate successive, quindi volevano divertirsi il più possibile
prima di ricevere qualche urla per una perdita di ascolti o qualche altra
cretinata.
''Io proporrei di fare una cosa.''
Cominciò Naya. Chris, sentite quelle parole, si pentì
immediatamente di averla portata con loro. ''Imitiamo la puntata 'Blaimeit on the alcool'.
Insomma, no, non ubriachiamoci altrimenti domani capoccia pelata ci fa fuori, ma, il gioco della bottiglia?''
Il soprano edil riccioluto si guardarono per un istante
timorosi entrambi, perchè, sapevano perfettamente che
tutto il cast li incoraggiava a mettersi insieme, anche senza messaggi diretti.
''Io muoio dalla voglia di baciare Mark!'' Esclamò
Kevin buttandosi sul divano. ''Ma il gioco della bottiglia va troppo a culo. Insomma, obbligo o verità è molto meglio.''
Concluse sorridendo e alzando le sopracciglia.
Immediatamente ricevette un consenso da parte di
tutti, quasi tutti.
''Okay. Io inizio con il nostro nanetto.''Disse Heater. '' Allora,'' Lo guardò
fisso negli occhi e poi domandò. ''Noi tutti muoriamo
dalla voglia di scoprire che cavolo è successo tra te e Chris prima di Glee, perchè qualcosa c'è. Siete andati a letto? Siete stati
insieme? Tu ti sei scoperto improvvisamente etero? Susu, parla.''
Dio lo sapevano e
stranamente, appena sentita la parola verità, sentivano che questa domanda
sarebbe uscita dalla bocca di qualcuno.
Il moro sospirò e abbassò gli occhi. ''Alle superiori.
Abbiamo vissuto nella stessa città per un anno. Semplice.''
''C'è qualcos'altro.'' Urlò Chord avvicinandosi Chris e fissandolo negli occhi e
toccandogli il ginocchio provocantemente.
''Scusa, cosa c'è da sapere? Mica siamo stati
insieme!'' Quelle parole le rivolse non al biondino sexy, nemmeno ai suoi
amici, ma all'unicoragazzo
che aveva gli occhi color miele in quella stanza.
''Quindi nemmeno una
scopata?'' Chiese Dianna.
''Era minorenne Chris!! E
poi, ho risposto io.''Sbottò il riccioluto portandosi le mani alla testa e alzandosi, perchè necessitava di un bicchiere di acqua. Ma una mano, lo tirò giù di nuovo dai pantaloni e o buttò
per terra in un solo colpo.
''No. Tu non ci hai detto tutto. Ti si legge dagli
occhi, quindi, ora o parli oppure baci Chris.'' Cory
sorrise dopo questa affermazione.
Obbiettivamente parlando, il
cast era posizionato in modo osceno in quel momento. Ma
anche mentalmente, perchè, anche senza aver bevuto
nemmeno un bicchiere di alcool, se ne stava uscendo con domande assurde.
''Io, tecnicamente dovrei baciare Morris!''
Borbottò il riccioluto.
''No. Il gioco è nostro e se tu adesso non rispondi lo baci. Fa niente se ti credi etero etero, io mi farei il mio piccolino e mi piacciono
le ragazze.''Urlò
Chord accarezzandogli il ginocchio.
Quel tocco gli dava particolarmente fastidio, ma non disse e fece nulla.
'' Dio..'' Sospirò
semplicemente Darren.
''Susu nano, o
bacio-pomiciata oppure verità.'' Ovviamente, questa frase era stata detta da HeMo.
''Bacio e niente lingua.''
Cercò di convincere il soprano socchiudendo gli occhi, in modo da far paura.
''Allora lo vuoi baciaree!
Dillo a quello con cresta! Con me puoi essere sincero.''
''Prima ci sbrighiamo, prima smettono.'' Disse il moro avvicinandosi. Furono bloccati dalla voce di
Dianna che esclamò ''I sette minuti cominciano da
adesso. Lingua inclusa oppure ripeterete tutto, siete fottuti!''
Darren aspettava questo momento da tanto tempo.
Voleva assaggiare quelle labbra al liceo, voleva farlo mentre lo vedeva in
televisione ed adesso, lo stava veramente facendo.
In un certo senso, mentalmente, stava ringraziando gli
attori del cast per avergli fatto quella domanda e specialmente per quei sette
minuti che non si sarebbe scordato certamente.
Cercò di non far trasparire troppo la sua felicità dal
viso, quindi, non appena le due lingue si toccarono cercò di non tremare ma
senza alcun successo.
Chris aveva capito una cosa.
Darren baciava veramente bene, e non solamente perchè
le loro lingue si muovevano in perfetta sincronia.
Ma, perchè quella bocca aveva un ottimo sapore e,
certamente non poteva definirsi un esperto in baci perchèaveva baciato solo
due ragazzi, ma quel sapore nessuno lo aveva mai avuto, nessuno fino ad ora,
ovviamente.
Quei minuti passarono troppo velocemente, e il
soprano, senza rendersene nemmeno conto, aveva avuto una stretta al cuore
quando i suoi amici bloccarono le loro bocche appiccicate l'una all'altra.
''Io però adesso sono curiosa.''
Borbottò Naya cercando di spezzare uno splendido
silenzio che si era creato attorno a loro.
''E io sto con Cory.'' Confessò di punto in bianco Lea, cercando di
attirare l'attenzione su di lei, piuttosto che sulla faccia rossa del soprano.
''Ma che cavolo...??!? ''
Esclamò Cory facendo cenno di no con la testa e
schiaffeggiandosi la testa.
''Si lo sappiamo.'' Disse
Kevin sorridendo.
''Anche noi.'' Urlò Mark
avvicinandosi a Chord e sedendosi sulle sue gambe. Si
guardarono profondamente negli occhi e sentirono improvvisamente gli sguardi di
tutti i presenti addosso.
Poi, all'unisono dissero ''LOOOOOL.''
Stavano per scoppiare dalle risate. Chord lo buttò per terra e accavallò le gambe ''Ma
adesso vogliamo una bellissima dichiarazione CrissColfer.''
''Non stiamo insieme..''
Sussurrarono insieme i due interessati guardandosi negli occhi. Si erano seduti
vicini e si stavano sfiorando le braccia.
''Il bacio è piaciuto tanto ad
entrambi! Daai si vede
ragazzi.'' Urlarono tutti.
''Io vado a prendere un pochino di Diet
Coke.'' Comunicò il soprano alzandosi di scatto e
volando verso la cucina della casa della sua migliore amica.
Quella serata si stava rivelando veramente turbolenta.
E aveva un pessimo presentimento su come sarebbe andata a finire.
Darren.
Ecco a cosa pensò non appena una goccia del liquido gli entrò in bocca.
Note dell'autrice:
Darren infondo, voleva
baciarlo , dai tempi del liceo desiderava farlo eh, andiamo non è etero.
Mia madre lo ha ammesso e lei guardando Glee e
assistendo ai mie scleri perennemente diceva ‘’Secondo
me Darren è sposato e con due bambini’’ LOL :’) Si, ho una mamma gleek!
Cioè, quegli sguardi dove li mettiamo?!?!? Tu puoi
recitare un ‘’ti amo’’ ma non puoi guardare così un semplicissimo
ragazzo. Insomma, si meriterebbe l’Oscar se veramente Darren fosse etero. *non ci crede nemmeno lei*
Okay, CrissColferis on. Lo
sappiamo tutti ormai.
Poi oggi è uscita l’esibizione di ‘I’m sexy and i knowit’ e io stavo ridendo e sbavando nello stesso
momento. Chris e le sue gambe. Ricky e il suo tutto.
Sono un pochino turbata come avrete capito ;)
Vorrei ringraziare tutte,tutte le persone che leggono
la mia storia, perché il primo capitolo ha da poco raggiunto le 1400 e io stavo per prendermi un colpo
appena visto il numero, grazie mille ragazzi! Siete la mia gioia!
Spero che la storia continui a piacervi eh, mi dispiace di non aver aggiornato
ieri, ma alle 22 non avevo ancora finito di studiare,
ho cazzeggiato e sono andata a pattinaggio e mi sono fatta malissimo e ho un
livido enorme, gonfio e pieno di graffi.
Ecco, aggiornerò entro lunedì, lo prometto :)
Grazie mille a tutte le persone che hanno aggiunto la storia tra le preferite e
seguite e che recensiscono la mia storia :D
Se vi va, fatemi sapere che cosa ne pensate!
Capire perchè Lea chiamava ancora Darren il figo del cellulare di Chris era un mistero.
Ormai si conoscevano, i ragazzi del cast avevano conosciuto tutta la verità, o perlomeno, quella parlata.
Si, perchè quello che avevano raccontato quella serata non era una bugia.
Insomma, era quello che era successo realmente, ma nessuno dei due raccontò il modo in cui si sentiva protetto dall'altro quando erano così giovani.
Prima.
Perchè adesso le cose sono cambiate.
Migliori amici, okay.
Fidanzati? E' meglio lasciare dei punti in sospeso, questo pensava sempre il soprano quando si rivolgeva quella domanda. Infatti, quella sera, tornato nel suo appartamento, ci aveva pensato continuamente, a quante sensazioni meravigliose aveva provato, però, il moro era etero ed erano solo amici, mai sarebbero stato qualcos'altro.
Chris, raggiungimi immediatamente in bagno. Ryan mi fa fuori se mi vede così.
Sorrise, e si corse verso le quattro mura in cui si trovava il suo migliore amico.
Non avevano ancora avuto modo di parlare, perchè, quello era precisamente il giorno dopo di quella piccola festa.
Appena aprì la porta scoppiò a ridere.
Una risata cristallina.
''Non c'è niente da ridere. Se Blaine si presenta con questo aspetto alle prove tutto il mondo ne risentirà, ti prego aiutami.'' Esclamò l'altro ragazzo esasperato.
Quel gel era veramente terribile da mettere, specialmente quando si appiccicava alle mani e non riusciva nemmeno ad allacciarsi una santa cravatta.
''Sei un caso perso.'' Commentò sogghignando e avvicinandosi al moro per aiutarlo.
''Kurt mi ama'' Sorrise il riccioluto sorridendo apertamente, come faceva gran parte del tempo.
''Ma questo perchè Blaine è figo. Non Darren.'' Ribattè Chris, prendendo il pettine per aiutarlo.
Erano tanto vicini da poter sentire il respiro dell'altro battere sulla loro faccia.
''Uhm. Ho una fans almeno.'' Comunicò.
''Io non sono una femmina, numero uno!'' Urlò il soprano, cercando di togliere quel maledetto nodo che si ostinava a rimanere sfortunatamente.
Okay, aveva ufficialmente capito che i capelli ricci erano la cosa più difficile da pettinare.
''Due, tu e mia madre'' Sogghignò cercando di rimanere fermo per non rovinare il lavoro dell'amico, che, stava riuscendo nella missione anche abbastanza bene.
Il soprano sospirò facendo un verso con le labbra scocciato, ironicamente, ovvio.
''Comunque, per il bacio di ieri sera.....'' Cominciò subito Darren timoroso e con una voce abbastanza più acuta del normale.
Immediatamente Chris scattò all'indietro allontanandosi dall'amico.
''Non c'è niente da dire. Ci stavano sotto pressione e li abbiamo accontentati.'' Comunicò immediatamente picchiettando istericamente il piede a terra.
Una cosa in cui Chris Colfer non era bravo c'era. Questioni di cuore.
Scappava sempre dalle situazioni quando cominciavano a farsi complicate o serie. E quella, stava diventando fastidiosamente pesante.
Lo si sentiva dall'aria, che in un istante era diventata molto più pesante e rendeva difficile respirare.
Si era posto una domanda però : Perchè parlare con Darren si baci mi rende così nervoso? Insomma, se fosse stato Mark lo avrei mandato male direttamente, ma non posso farlo con lui. Perchè?
''Volevo solamente dirti che tra noi rimane tutto come prima. Stai tranquillo cavolo!'' Rispose il moro spalancando gli occhi ed eliminando completamente il sorriso dalla tua faccia. ''Si può sapere perchè non vuoi parlare di ieri?''
''Non c'è niente da dire, come ho detto prima. Lo volevano loro, non noi, vero? '' Chiese, ripetendosi mentalmente 'è stata colpa loro, io non lo volevo baciare.'
''Se non lo sai tu.''
''No. So solo che voglio sapere adesso la tua risposta.'' Ribattè il soprano avvicinandosi di pochi centimetri al suo migliore amico.
''Io ti volevo baciare. Tantissimo.'' Ammise di punto in bianco Darren, e Chris, credette di essere caduto per terra dopo quella confessione. ''Ma dai tempo del liceo. E dio, sei diventato così bello da allora, quindi, si. Sinceramente io lo volevo, e dentro di me, quando hanno detto sette minuti mi sono messo a ballare Hey Soul Sister peggio di come ho fatto nella puntata. E hai un sapore squisito. E' anche stato meglio di come me lo sarei immaginato. Me lo sono immaginato un bacio con te se non lo hai capito.'' Continuò piegando la testa da un lato e avvicinandosi al soprano che era diventato tutto rosso improvvisamente. ''E' questo quello che volevi sentirti dire? '' Concluse.
''Siamo colleghi e amici. Tu sei etero Darr! Che cavolo stai dicendo?!?'' Chiese chiudendo gli occhi e implorando a qualcuno sopra di lui di svegliarsi da quel brutto sogno adesso.
''E mi piace un ragazzo non è possibile? '' Disse sorridendo. Gli occhi sorridevano. Erano color miele, lo erano sempre stati, ma adesso erano ancora più belli.
E mi piace un ragazzo.
Dio, Chris voleva scomparire adesso.
Darren non gli piaceva in quel modo e non voleva averlo vicino in quel modo. Non in quel momento.
Si erano ri-avvicinati solamente da pochi mesi, e anche se quella non era una scusa plausibile a lui piaceva usarla.
Sentirono urlare improvvisamente una ragazza da fuori il bagno i loro nomi.
Amber.
''POSSO ENTRARE O LO STATE FACENDO? SAPPIATE CHE VEDERVI NUDI SEGNEREBBE LA MIA VITA PER SEMPRE.''
In tempo proprio. Pensarono entrambi.
Solamente che Criss, dispiaciuto.
Colfer, sollevato.
Chris scappò dalla porta quasi volando.
La ragazza entrò nel bagno capendo che, fortunatamente, erano vestiti.
Inarcò le sopracciglia e chiese ''Che cavolo ha?''
''Niente'' Borbottò semplicemente, per poi guardare allo specchio il suo aspetto disastroso.
Infatti, il suo migliore amico aveva sistemato solamente ua parte dei capelli, e bisognava anche aiutarlo con la cravatta da Warbles.
''Sai che se Ryan ti vede conciato così ti uccide vero?''
''Mi potresti aiutare, perfavore. Chris è corso via senza dirmi niente.'' Supplicò il ragazzo arricciando il labbro inferiore.
Erano diventati buoni amici e anche abbastanza intimi.
Quel cast era una grandissima famiglia.
Nessuno odiava nessuno, erano nati amori grazie al telefilm, amicizie molto profonde e buoni legami.
''Che è successo?'' Chiese allacciando la cravatta all'amico.
''Adesso non ti può nemmeno piacere un ragazzo che subito devono ricordarti di essere etero. E' pazzesco..'' Sospirò e subito dopo pentendosi di averlo detto ad alta voce.
''Bhè, con Chris certamente non puoi!'' Disse divertita la ragazza guardandolo negli occhi.
''Perchè?'' Domandò confuso.
''Perchè lui ha 21 anni ed è ancora vergine. Ha avuto solamente due ragazzi che gli anno spezzato il cuore. Ha una fiducia in se stesso grande quanto una briciola e non crede che troverà mai nessuno. Ti credeva un amico e bho, forse adesso lo hai sconvolto.''
Darren smise di respirare per una decina di secondi.
Chris Colfer era veramente vergine?
Aveva avuto veramente solo due fidanzati?
Ma come cavolo era possibile?
''Senti, nanetto, ti conviene non farlo soffrire e specialmente di riuscire a conquinstarlo. Penserà certamente che ti perderà un giorno, perchè mette in certo che la vostra relazione finirà. Vedi di farla durare il più possibile e non andartene con qualche altre stupida fans.'' Conluse Amber lasciandogli il cravattino e sorridendo soddisfatta nel lavoro.
Arrivò alla porta e se ne andò dicendo ''Non lo dico a nessuno, tranquillo''
Dopo mezz'ora sul set, erano presenti, Ryan ed il camera-man, Darren e Chris, che avevano preso le dovute distanze.
In realtà, il riccioluto aveva cercato di avvicinarsi al suo amico, ma senza risultato, perchè questo si allontanava sempre maggiormente.
''Allora'' Cominciò il pelato ''Nanetto, so che ti ho fatto vestire per registrare, ma oggi non devi fare niente. Dobbiamo parlare della klaine.''
''Non farli lasciare, perfavore! Sono bellissimi.'' Esclamò tutto d'un tratto il soprano facendo sorridere Criss.
''Ma non stanno nemmeno insieme!'' Disse il regista.
''Comunque, non puoi farlo, perfavore.'' Rispose cercando di non distrarsi, perchè sentiva lo sguardo del suo migliore amico fastidiosamente addosso. ''E comunque, quando cavolo renderai felice Kurt con Blaine?''
''Già! Cavolo Kurt soffre troppo.'' Appoggiò la proposta del soprano anche Darren.
''Se magari mi stesse a sentire!'' Urlò zittendoli immediatamente e mettendosi una mano sulla sua testa. '' Vi devo dare i copioni per la scena del loro bacio che gireremo domani. Quindi, vedete di mettervi a lavoro e di esercitarvi insieme almeno oggi.'' Concluse.
''Uhm, perfetto.'' Borbottò Chris.
Ora, non che odiasse Darren, ma certe volte lui si comportava come un bambino.
Non il riccioluto, certamente, ma il ragazzo con gli occhi celesti, e era perfettamente a conoscenza di questo suo difetto, ma non poteva farci niente. Era più forte di lui.
Scappava dalle situzioni difficili, ma non perchè odiasse Darren, ma perchè non sapeva come rifiutarlo.
Si, era costretto a farlo.
Note dell'autrice:
Non uccidetemi, perfavore çç
Andranno meglio le cose, mancano pochissimi, pochissimi *3* capitoli alla fine e io mi sto deprimendo, maaa.....ho cominciato una nuova FF :D
Comunque, non credo ci siamo molto da dire, perchè questo capitolo è di passaggio, quindi, ringrazio tutte le magnifiche persone che leggono la mia storia, siete meravigliosi ragazzi :)
Se vi va, lasciatemi un pensierino se il capitolo è stato di vostro gradimento.
Love,Anastasia
Il riccioluto voleva solamente una cotta passeggera che con il tempo sarebbe passata e lui, teneva troppo alla loro amicizia per rovinarla con una stuipida storiella da quattro soldi che sarebbe durata al massimo un mese.
''Oh, eccoti qui. Ho sempre cercato uno come te.'' Esclamò Darren sorridendo, con un tono decisamente buffo.
Era la prima volta che i due ragazzi leggevano le battute e le stavano provando nel salotto dell'appartamento Colfer.
''Adesso, io dovrei sorridere?'' Chiese Chris non accennando nemmeno un mezzo sorriso.
Non voleva farlo.
Nel copione c'era un bacio.
Quel bacio poteva rovinare la loro fantastica amicizia.
''Fai illuminare i tuoi occhi. E' più da Kurt'' Semplicemente rispose il riccioluto avvicinandosi di un passo.
''Uhm, può andare, continuamo.''
''La scorsa settimana, quando ti ho sentito cantare Black Bird, ho capito una cosa. Tu-tu mi emozioni Kurt e questo duetto sarebbe solamente una scusa per passare più tempo con te.'' Recitò con una tale semplicità quelle battute che si spaventò da solo.
Leggeva, certo, ma quelle parole gli sembravano la cosa giusta da dire esattamente in quel momento.
Blaine non era innamorato di Kurt in quel momento e nemmeno Darren lo era di Chris.
Era, solamente, molto interessato a baciarlo, toccarlo, stringerlo a se.
Una cotta la chiamano e le cotte si possono trasformare in amore, se si rispettano i tempi, e sopratutto, se si rispettano le persone con cui si ha a che fare.
''Tecnicamente, adesso dovremmo baciarci.'' Concluse risucchiando le labbra dentro la sua bocca e guardando l'amico, cercando con tutte le forze di non gettarsi addosso a lui.
''Uhm, tecnicamente. Ma non siamo costretti.'' Comunicò il ragazzo con gli occhi celesti cercando di evitare il contatto visivo con l'unica persona che era presente in quella camera.
''Possiamo c-chiarire il fatto del ba-agno?'' Balbettò il moro.
La risposta del soprano arrivò molto in ritardo, perchè ci pensò su un pochino prima di rispondere.
Dovevano parlare, perchè era successo veramente e non potevano evitare l'argomento per sempre.
''Cosa devi dirmi, ancora?'' Domandò cercando di nascondere l'imbarazzo.
Da dove cavolo gli era uscito quell' ANCORA?!
''Guarda. Scusa okay?''
''Perchè ti scusi?''
''Hai detto ancora. Non ti è piaciuto quello che ti ho confessato quindi ti chiedo scusa, ed elimina quella mattina dalla tua testa.'' Disse Darren con un tono deluso.
Abbassò gli occhi, perchè non era quella la risposta che si aspettava sinceramente e non si aspettava quell'ancora specialmente.
Credeva che anche il suo amico non fosse del tutto indifferente e ripensò allora ad una vecchia conversazione, che fecero durante gli anni del liceo nella camera del moro.
Erano distesi sul letto e Chris teneva appoggiata la testa sulle gambe del suo amico.
''Sai, a volte mi sento solo. Insomma, mentre sto per addormentarmi mi stringo le mani da solo pensando di avvere qualcuno da stringere. So che è una cosa da deficienti-'' Confessò il soprano giocherellando con un pezzettino di coperta nervosamente.
Sentì immediatamente qualcuno prendergli le mani.
Un caldo improvviso gli attraversò tutto il corpo.
''Le mie mani vanno bene?'' Chiese rivolgendogli un amipio sorriso. ''E no, non è da cretini. Hai diciasette anni e non hai mai avuto un fidanzato. Sei il ragazzo migliore del mondo, e c'è qualcuno che ti sta aspettando, devi solo trovarlo. Per adesso ci sono io.'' Rassicurò il moro stringendolo più forte e cominciando ad accarezzargli i capelli.
''Chissà se hai ragione.'' Borbottò l'altro.
''Si. Anzi, qualcuno là sopra secondo me ti sta preparando a qualcuno di meraviglioso. Ne sono certo.'' Strinse più forte la prese alla mano e gli toccò la faccia sfiorandolo con il pollice delicatamente disegnandogli i contorni.
''Promettimi di non lasciarmi mai.''
''Mai mai e poi mai.''
Sorrisero, perchè, erano loro quello di cui avevano bisogno.
Avevano entrambi bisogno di quel noi.
''Nono, non volevo dire questo. Quell'ancora mi è uscito dalla bocca, scusa..'' Sussurrò.
Aveva capito che aveva sbagliato e specialmente ferito Darren, cosa che assolutamente non voleva fare.
''Quindi, anche a te ti è piaciuto baciarmi? '' Domandò di punto in bianco senza fare troppi giri di parole il riccioluto abbassando lo sguardo.
Temeva la risposta, da entrambi i lati.
Se avesse detto si, non sarebbe stato un sollievo.
Darren era spaventato, e anche tanto.
C'è un proverbio che dice 'E' facile trasformare l'amicizia in amore e non l'amore in amicizia.'
Ora, il moro non amava il suo amico.
Non aveva mai provato però, un sentimento tanto forte nei confronti di qualcuno e sentiva di non potergli essere semplicemente amico.
Voleva baciarlo, voleva sentirlo come non aveva mai sentito nient'altro in vita sua.
D'altra parte, però, non voleva assolutamente sentire dalla sua bocca la parola no.
Perchè il loro rapporto sarebbe totalmente cambiato e certamente non in positivo.
''Che vuoi sentirti dire?''
''Non lo so, sinceramente.'' Rispose sentendo Chris avvicinarsi a lui fino a quando i loro bracci non si sfiorarono.
Erano seduti affianco sul divano di casa e sentivano i respiri di entrambi farsi sempre più nervosi.
''Darren, senti, tu sei il mio migliore amico e lo sarai per sempre, ma non credo di farcela. Insomma, ti voglio bene e sei la persona migliore che io abbia mai conosciuto. Quindi, non lo so se voglio rovinare tutto.'' Disse nervosamente girando il capo verso l'amico.
Adesso le loro faccie erano ad una vicinanza da infusione.
''Ma potrebbe anche andare bene, non lo possiamo sapere.'' Incitò Darren trattenendosi.
Da cosa?
Bhè, aveva gli occhi del suo migliore amico che lo fissavano e lui non li aveva mai trovati così belli i suoi occhi.
E la bocca così invitante.
''E' diverso. Se fossi una ragazza sarebbe meglio.''
''Che cambia scusa?''
''Cambia.'' Esclamò il soprano arricciando il naso il modo adorabile e succhiandosi il labbro inferiore con i denti.
''Non è vero. E' la stessa cosa. Cosa c'è di diverso?'' Domandò interdetto.
''C'è che tu non sei gay!'' Sbaitò Chris. ''Che a te piacciono le ragazze non i ragazzi! Quindi, potresti scocciarti di me molto, molto presto e capire che è meglio una donna. Ti sei dichiarato etero e non è così semplice.''
''Io-io lo so.'' Borbottò freneticamente il moro senza riuscire a dire nien'altro.
''No, non ne hai la minima idea. Senti Darren, adesso puoi pensare di voler sperimentare ma non con me, perfavore. Sai perfettamente come sono fatto e sai quanto tu conti per me.'' Confessò Chris prima di abbracciarlo fortemente e di tenerlo stretto a se.
Darren era sull'orlo di piangere e non sapeva nemmeno il perchè.
''Sarai per sempre il mio piccolo cucciolotto riccioluto, okay?'' Rassicurò il soprano dopo qualche minuto.
Il riccioluto, disteso sulla sua pancia, alzò gli occhi per guardargli la faccia.
''Noi s-siamo più che amici.'' Balbettò insicuro insistendo.
''Semplicemente non voglio perdere il legame migliore del mondo. Perfavore, capiscimi.'' Disse incerto Chris, nemmeno lui ci credeva tanto alle parole appena dette.
''E se dovesse andare bene? Tu non puoi saperlo, insomma, potremmo anche essere anime gemelle che hanno faticato per trovarsi, non possiamo esserne certi. Insomma, c'è sempre l'eventualità che vada male, ma noi abbiamo litigato solo una volta in tutti questi anni.......'' Continuò ostinato Darren.
Una lacrima gli era scivolata sul viso e il suo amico l'aveva asciugata con il pollice arrivando fino alle labbra.
Aveva sussultato un pochino arrivato in quel punto, e non aveva tolto il suo dito per una decina di secondi, erano semplicemente rimasti a guardarsi senza dire niente, perchè, era quella la cosa giusta da fare.
''Perfavore non continuare, perfavore'' Supplicò il soprano prima re-stringerlo forte a se.
Non voleva più lasciarlo andare, voleva che rimanesse li per sempre.
In qualche stranissimo modo, con Darren al suo fianco, lui si sentiva protetto.
Continuarono a provare quella scena, fino a sera tardi e a quel punto il moro fu costretto a tornare a casa.
La parte del bacio la tralasciarono, avevano capito entrambi che era inutile.
Note dell'autrice.
Ancora non si sono baciati e io sono un mostro, ma mi sembrava davvero assurdo farlo in questo capitolo dopo quello che si sono detti.
Comunque, spero veramente che ci sia piaciuto.
Ebbene si, ci avvicianiamo alla fine, questo è il penultimo capitolo e a me dispiace davvero tanto,tanto tanto.
Il prossimo sarà l'ultimo e poi l'epilogo.
Spero che la mia storia vi sia piaciuta, perchè io ci ho messo davvero tutto il cuore.
Ringrazio di nuovo tutte quelle meravigliose persone che hanno messo la mia storia tra le seguite/preferite/ricordate e che hanno recensito *o*
Insomma, le battute le conoscevano, i movimenti da fare anche perchè li avevano provati per ore ed ore, ma il bacio..
Se la stavano facendo praticamente sotto.
Il pomeriggio precedente si erano detti parole per rassicurarsi o perlomeno, per calmarsi.
''Allora, tipi, siete pronti?'' Chiese il regista prima di farli iniziare a provare.
''No, ma si.'' Rispose Chris agitato battendo sul tavolo,freneticamente, la bara di pavarotti.
''Se sbagliate una battuta anche solamente una volta, io giuro che vi ammazzo entrambi. Questa scena deve assolutamente essere epica. Deve cambiare il mondo.'' Urlò il regista disperato.
Ryan lo era sempre in realtà, quando doveva lavorare con Darren.
''Io e lui dovremmo fare qualcosa di epico, uhm, okay. Non siamo Jhonny Deep Ryan!!'' Esclamò il soprano spalancando gli occhi.
''Io vi giuro che se sbagliate, vi faccio fuori e mi travesto io, sia da Kurt che Blaine. Muovetevi e recitate eccellentamente. Non mi basta adesso il bene'' Continuò istericamente il regista esasperato di prima mattina.
Molto problabilmente aveva appena girato una scena con Mark, Chord e Cory, o peggio, tutti e tre insieme.
''Okay, iniziamo a provare, Blaine Anderson!'' Concluse.
''Che fai?'' Domandò il ragazzo entrando nel set sorridendo come un idiota.
''Sto decorando la bara di pavarotti.'' Rispose tranquillamente non degnandolo di uno sguardo.
Recitarono perfettamente le battute come le avevano provate la sera prima, facendo calmare tanto Ryan che emise un forte respiro appena sentì le parole 'tu-tu mi emozioni Kurt.'
Momento del bacio.
Darren/Blaine doveva fare la prima mossa, semplicemente Chris doveva acconsentire.
Nove secondi dovevano contare e poi staccarsi, semplice, passano molto velocemente no?
Posarono le loro labbra una sopra l'altra.
Coincidevano perfettamente e iniziarono a muoverle con calcolata lentezza.
E perchè, la mano di Kurt arrivò solamente dopo tanto tempo?
Perchè i ragazzi sostituirono i nove secondi con gli indovuti quarantasette.
''Ehm, piccioncini? Dovreste recitare.'' Sussurò Ryan con una voce abbastanza tranquilla.
''Oddio! Io devo andare un attimo in bagno. Scusate!'' Sbottò il soprano allontanandosi dalle labbra di Criss.
Si fiondò nel suo camerino e comiciò a guardarsi allo specchio con sguardo minaccioso, domandandosi che cavolo avesse fatto.
Sentiva ancora il sapore di Darren sulle labbra e cercò di toglierlo, con tanta fatica.
Si, passarsi la lingua sulla bocca era stata un'inpresa.
''Stai per vomitare?'' Domandò Darren spalancando di colpo la porta e alzando un sopracciglio preoccupato.
''Come hai fatto a trovarmi?''
''Ti conosco!'' Confessò il moro avvicinandosi e affiancandolo allo specchio. Dando però, la schiena allo specchio per poter vedere il suo amico negli occhi.
''Scusami, e che sono al quanto nervoso.'' Disse Chris cercando di rimanere concentrato sulla sua figura.
''Puoi guardarmi negli occhi perfavore? Chris, dobbiamo tornare, Ryan era rosso come un pomodoro, se non peggio.'' Esordì il moro prendendogli il braccio.
Chris sussultò un attimo a quel tocco e poi con tono fermo e deciso cominciò a dire ''Perfavore non toccarmi, non devi farlo. Non starmi nemmeno così vicino perchè mi viene voglia di prendere a morsi quel tuo bel faccino che ti ritrovi e non credo sarà una cosa molto carina, dato che siamo solo amici. E specialmente, staccati tu da quei nove secondi di bacio, perchè io continuerei per tutto il giorno, perfavore.''
''Possobaciartiadesso?'' Chiese molto velocemente Darren prendendogli il volto nelle mani dopo quella dichiarazione.
''Dio, Darr, ti ho appena detto di non toccarmi.'' Si lamentò, controvoglia.
''Allontanati se veramente ti do così fastidio, perchè non sembra.'' Concretizzò quelle parole facendo toccare i rispettivi bacini.
Chris, tremava tutto.
''Calmati, perfavore. Tu non ti stai ribellando, quindi, credo di avere il diritto di baciarti.''
Il soprano chiuse istintivamente gli occhi, aspettando che le labbra del moro si posassero sulle sue, ma non accadde questo, no.
Infatti, dopo pochi secondi Darren mollò la presa dei fianchi del controtenore e si diresse verso la porta senza dire nemmeno una parola.
Chris, rimase a vedere la figura del suo amico andarsene e sparire improvvisamene dietro la porta.
Rimase a bocca aperta.
Non ci credeva ancora. Se ne era andato e senza dire niente.
Stavano per baciarsi e lui lo aveva lasciato sul 'punto di morte' da solo.
Decise, allora, di ritornare sul set, così, uscì dalla porta del suo camerino.
Improvvisamente si sentì sbattuto al muro, molto delicatamente e schiacciato da un corpo le cui lebbra erano posate sulle sue.
Poco pochi secondi, capì che stava baciando una persone e quella persona era Darren.
Non era andato via, anzi.
Stava premendo tutto se stesso a Chris, e stava chiedendo alla bocca del soprano di poter entrare con la sua lingua.
Tutto questo stava veramente succedendo.
E volevano non staccarsi più.
Avevano un sapore difficile da dimenticare, buono, troppo buono, anche più del lecito, perchè, tecnicamente sono solamente amici.
Quello a staccarsi fu Darren, appoggiandogli la fronte sulla sua e chiedendogli ''Solo amici?''
''Sei un cretino'' Fu la risposta dell'altro, che ripresa a baciarlo questa volta, con molta più foga.
Passarono ben cinque minuti, troppo poco tempo, ma furono costretti a lasciarsi, per via delle urla del regista, che li aveva trovati a pomiciare beatamente e, ritrovandosi davanti a questo spettacolo stava veramente per prenderli a calci.
Questi, infatti, non solo avevano interrotto le prove per una quindicina di minuti, ma stavano anche a fare gli affari loro.
''Se adesso non mi fate questa scena decentemente io giuro che vi ammazzo. O peggio, niente più bacio klaine e darò la colpa a voi, così non sarò io quello che dovrà subirsi tutte le urla di ragazzine assatanate che vogliono vedervi scopare.'' Continuò dire interrottamente per tutto il percorso.
Le riprese andarono molto bene, fortunatamente e nessuno venne ucciso, dei due ragazzi insomma.
Naya rischiava veramente un omicidio con i fiocchi per il semplice fatto che aveva sbagliato due parole per tre volte.
''Parliamo.'' Cominciò Chris buttandosi sul divano di casa di Darren e incrociando le mani sul petto.
Darren era corso a prendere qualcosa da bere dalla cucina, per lui una bottiglia di acqua e una lattina di Diet-Coke per il suo ragazzo, o migliore amico, o quello che erano.
''Di che?'' Urlò il riccioluto dall'altro lato della stanza avvicinandosi piano, cercando di non far cadere i due liquidi.
Quando vide il soprano rimanere in silenzio, e arrossarsi un pochino, capì.
''Non puoi dire che è stato un'errore. Avevi una faccia così, così supplichevole quando me ne sono andato!'' Esclamò il moro sedendosi per terra, a gambe accavallate davanti a lui.
''E poi tu mi sei saltato addosso. Non ho fatto tutto io, tecnicamente, io non ho fatto un bel niente.'' Saltò sulla difensiva Chris, mordendosi il labbro inferiore con i suoi piccoli dentini.
''Sei adorabile.'' Disse Darren, senza farsi troppi problemi. Specialmente adesso, che lo vedeva dall'alto in basso, gli sembrava anche più bello.
''E' andata bene la scena oggi.'' Cercò di cambiare argomento il controtenore, non riuscendoci affatto, però, perchè, Darren stava cominciando a perdersi negli occhi dell'amico, e veramente.
Continuava a fissarli e non ne aveva ancora abbastanza, non aveva abbastanza di quel volto che lo faceva sentire a casa in quel momento.
''Posso baciarti, di nuovo?'' Chiese avvicinandosi maggiormente e inginocchiandosi davanti a lui.
Questa volta, però, non ci fu alcuna risposta, alcun cenno con la testa, semplicemente, cominciarono a baciarsi, intensamente, tanto da sentire i loro volti, i sapori dei loro volti.
E quella sera, fecero l'amore.
Non erano più migliori amici, non erano più semplici amici, stavano insieme e, sentivano che era la cosa giusta da fare, in quel momento.
Chris, certo, non aveva mai smesso di pensare alle conseguenza, ma ogni santissima volta cha baciava e assaggiava Darren ne voleva di più e poi, quella sera era stata la sua prima volta, sarebbe stato totalmente impossibile dimenticarlo.
In un certo senso, era la prima volta anche per il riccioluto. Insomma, aveva già fatto l'amore ma non con ragazzi e, aveva finalmente capito perchè tutti lo trovavano così spettacolare.
Quando stava con Mia, certo, riusciva ad eccitarsi, ed anche velocemente, era piacevole, ma quando avevano finito non aveva la voglia di ricominciare, anche sapedo che non era possibile, no.
Era semplicemente apposto e aveva passato una buona mezz'ora tra baci e coccole.
Adesso, però, una volta finito rivoleva Chris, e lo voleva come non mai. Non si sarebbe mai immaginato una cosa del genere. Non sapeva che ci si poteva sentire tanto appagati con una persona e specialmente completi.
Note dell'autrice.
FINE, ma che fine non è.
E' arrivato il bacio, è arrivata la prima volta di Chrissss :D
Are you happy now?
Grazie mille ragazzi, grazie veramente a tutti per essere arrivati a questo punto, questa storia è nata con voi.
Senza voi non avrei mai continuato.
Grazie.
Grazie ha chi ha recensito.
Grazie a chi ha inserito la storia tra le seguite, preferite e ricordate.
Grazie.
Ci vediamo con l'epilogo tra pochi, pochissimi giorni.
Darren e Chris stavano insieme da un anno e cinque mesi.
Ad agosto sarebbero dovuti partire in Canada per la promozione del librio del soprano.
Ovviamente avevano mantenuto il segreto dell'accompagnamento del riccioluto.
Non avevano ancora rivelato la loro relazione al mondo intero, ma avevano dato molti indizi, anche involontariamente.
Il cast era a conoscenza della loro relazione, certo, e credevano che anche Mark e Chord stessero insieme, ma questi non avevano ancora dato una risposta.
Arrivò il giorno della partenza, sarebbero dovuti mancare per un mese e mezzo intero, dato che avrebbero dovuto girare il canada e mezza america insieme.
Insomma, con il moro nascosto, ma almeno, potevano passare le notti e le mattine insieme, come una coppia, quale ora erano.
''Tu immagina.Io, te, tre cani e due bambini in una villa a Los Angeles, che ne dici?'' Domandò il riccioluto continuando a stare disteso sul letto con i pantaloni di una tuta grigia e senza maglietta.
''Possiamo pensarci quando torno? Ciao amore, ci vediamo a pranzo'' Baciò il suo fidanzato per pochi secondi e poi si fiondò fiori dalla porta per andare a reggere qualche altra intervista che lo rendeva così dannatamente felice.
Credeva veramente di vivere in un sogno dal quale non voleva davvero risvegliarsi, perchè, la realtà che aveva vissuto solamente pochi anni prima era terribile in confronto a questa.
Cinque anni prima,solamente, era vittima di bullismo per colpa della sua omosessualità, della sua voce femminile e dei suoi atteggiamenti troppo da 'checca'.
Adesso invece, era fidanzato con il ragazzo migliore del mondo.
Viaggiava il mondo con il suo migliore amico nonchè ragazzo ufficiale da più di un anno.
A nessuno importava che di sessualità era, perchè, i suoi amici avevano semplicemente sempre saputo che non conta se ti piacciono i ragazzi o le ragazze, l'importante è chi sei.
Lavorava con ragazzi che oltre ad essere bellissimi e simpaticissimi erano pieni di talento e non facevano mai calare il sorriso.
E, cosa più importante di tutti, stava realizzando il suo sogno.
Durante gli anni del liceo, si impegnava molto con il canto e la scrittura e adesso, finalmente aveva pubblicato un libro, un vero libro.
Non aveva mai studiato recitazione, ma si era rivelato un talento naturale.
Ogni volta che riceveva un complimento, ogni volta che camminava per strada e qualcuno gli interrompeva la camminata per chiedergli un autografo in un certo senso ringraziava la sua prima cotta, Ted.
Non sarebbe nato niente senza di lui, e forse, adesso, starebbe ancora fingendo di essere qualcun'altro, qualcuno di diverso e di meno di speciale di lui stesso.
Ogni giorno incontrava ragazzi vittime di qualche persona che si divertiva a farli soffrire e perdeva anche mezz'ora del suo tempo a spiegargli che un giorno sarebbe andato tutto bene.
Non importa quando questo succedeva, perchè, non respingeva mai un suo fans e non si sarebbe mai permesso di farlo.
Anzi, le sue frasi migliori e più conosciute del tipo 'Non c'è niente di sbagliato in te, ma molto nel posto in cui vivi' le aveva rivolte a qualcuno venuto a chiedergli aiuto.
Certe volte si sentiva importante, tanto importante, perchè, la sua sofferenza degli anni precedenti stava iniziando a dare frutti e, specialmente, perchè sentiva che le persone avevano fiducia in lui.
''Dio non sai che mi è successo oggi!'' Esclamò buttandosi sul letto facendo un lungo e rumoroso respiro.
Darren si stava facendo la barba per questo, quando uscì dal bagno aveva mezza faccia ricoperta di schiuma bianca e la limetta in mano.
''Qualche altro giornalista ha domandato di noi due?'' Domandò emettendo una piccola risata e andando a baciargli la guancia, sporcandolo leggermente.
''No, oggi diciamo che ci sono andati abbastanza piano con questa faccenda. Ma un ragazzo aveva addosso una maglietta 'Like Boys' allora appena mi ha visto si è avvicinato a me e mi ha detto che Kurt è il suo punto di riferimento. Lo ha aiutato a crescere e che, senza di lui sarebbe stato perso in questo momento, si sarebbe sentito solo e non ce l'avrebbe mai fatta.'' Disse con gli occhi lucidi e sorridendo a malapena. Era felice, in un certo senso.
''Che hai?'' Chiese Darren sedendosi accanto a lui.
''Niente, è solo che mi sono sentito importante come mai mi sono sentito prima d'ora. Sembrava me al liceo, in quegl'anni era tu la mia ancora di salvezza, Kurt invece lo è per quel ragazzo e Kurt sono io. Mi sembra quasi impossibile!'' Esclamò appoggiando la testa sulle spalle del fidanzato e questo lo strise a se, sorridendo soddisfatto.
''Tu sei importante per milioni di ragazzi e non solo per lui. Ci sono persone, che adesso, in questo preciso momento, stanno vivendo atti di bullismo, staranno confessando ai proprio genitori da loro omosessualità e questi non li staranno accettando. Kurt è un amico per tantissime persone, Chris Colfer anche. La tua vera storia, la tua vera omosessualità ha reso quel personaggio migliore e ha reso te la persona più importante di tutta la mia vita.'' Consolidò quelle parole con un bacio e andò a togliersi la schiuma sulla faccia,lasciando il suo fidanzato mettersi il pigiama sfinito. Ordinarono la cena in camera e la mangiarono sul pavimento ricoperto di tappeti.
''Chris?'' Domandò il riccioluto fissandolo.
''Uhm?'' Rispose il soprano continuando a masticare il suo hamburger. Aveva un boccone in bocca, come era suo solito fare, ingozzarsi sempre con il cibo-spazzatura.
''Ti amo.'' Esclamò Darren inginocchiandosi per baciargli la fronte. Chris rimase paralizzato completamente.
''Non me lo avevi mai detto prima.'' Disse semplicemente con gli occhi che gli uscivano dalle orbite, bagnati dalle lacrime per l'emozione.
''Io progettavo di sposarmi insieme a te, e non ti ho mai detto ti amo? Davvero?''
Chris fece cenno di no con la testa e sorrise. Il moro era adorabile. ''Comunque, ti amo anche io.''
''Dio, siamo peggio di Kurt e Blaine!'' Esclamò il moro appoggiando il palmo della mano sulla fronte e chinandosi in modo tenero.
''A Blaine meno tempo ci è voluto per dire ti amo a Kurt.'' Disse il soprano continuando a sorridere. Era uno dei momenti più felici della sua vita quello, sicuramente.
''Pensavo di averlo fatto,giuro. Volevo dirtelo dopo un mese dal nostro fidanzamento ufficiale, io tiamo,tiamo,tiamo e voglio passare tutta la mia vita con te.'' Azzardò Darren andando a stendersi sul letto soddisfatto.
''Noi vediamo intanto di uscire vivi dall'esperienza di Glee e poi vediamo.''
Un mese dopo Chris agì veramente d'istinto.
Aveva incontrato una ragazza per strada,questa si era avvicinando a lui correndo e sorridendo.
''T-tu sei veramente Chris Colfer?''
L'interessato sorrise e annuì.
Lei sembrò andare in iperventilazione, non riusciva nemmeno a respirare. Lui, per calmarla cominciò a dialogare.
''Che ci fai qui? Sei molto carina sai?'' Disse, perchè, veramente lo pensava. Non aveva mai visto una ragazza brutta, perchè, infondo, queste non esistevano.
Ogniuno aveva il proprio concetto di bellezza, e per lui, la bellezza era ogni ragazza.
Alta, bassa, magra, cicciona, con o senza brufoli, con o senza occhiali, tutte.
''Tu-tu lo pensi veramente?'' Domandò questa cercando di calmarsi.
''Certo!''
''Oddio sto per svenire!'' Esclamò portandosi una mano alla fronte.
Armeggiò freneticamente la sua borsa, poi, tirò fuori il suo libro ed una penna.
''Senti, non è che me lo potresti autografare? Tu sei il mio idolo!''
''Certo, con tantissimo piacere eh, grazie.''
Aprì il libro e scrisse un paio di frasi.
Domandò quale fosse il nome della ragazze e concluse con uno smile.
''P-posso avere anche u-una foto con te?''
Chris emise una risata cristallina.
Non veniva bene in foto,o almeno, questo lo credeva lui, ma accettò lo stesso.
Passò a una ventina di minuti a parlare con questa ragazza, poi, dovette andarsene, ma sentì ad un centinaio di metri un urlo.
Improvvisamente si girò e vide che la ragazza aveva il libro in mano ed era sul punto di svenire.
L'autografo, infatti, aveva sentito il bisogno di scriverlo, perchè, ormai quel fatto lo stava torturando internamente.
Darren sarebbe stato d'accordo.
Sull'autgrafo infatti, c'era scritto.
Grazie mille per aver comprato il mio libro, veramente, io devo tutto alle persone meravigliose come te.
Quindi, vorrei darti un grosso bacio, con affetto Chris Colfer :)
P.s.
Spero sia tu a diffondere la notizia.
CRISSCOLFER IS SO FUCKING ON.
THE RUMORS ARE TRUE.
In poco meno di tre ore, il mondo ne era a conoscenza, Darren, che aveva accettato l'idea molto entusiasta.
Potevano vivere la loro storia d'amore finalmente e urlare al mondo quanto fossero felici.
Note dell'autrice. Lo ammetto quella ragazza ero io.
Chris Colfer ha detto a me di essere bella *sogna sulle nuvole*
A chi non piacerebbe essere lei? Ancora rimpiango di vivere in Italia in una schifosissima città piuttosto che a Los Angeles ç-ç
Quindi ci siamo, questa è veramente la fine della mia primissima Long-Fic.
Io non riesco quasi a crederci ragazzi e sono felicissima. Sono riuscita a portare a termine qualcosa nella mia vita.
Io devo tutto a voi,tutto tutto tutto a voi.
Questa storia è nata per gioco. Perchè io amo scrivere ed allora ho provato a farlo veramente, non solamente nei temi scolastici.
Venti capitoli più l'epilogo. Sono felicissima, veramente.
Vorrei ringraziare tutte le meravigliose persone che hanno recensito la mia storia. Ragazzi, non sapete quanto mi siete stati d'aiuto. Siete stati la mia gioia e lo siete tutt'ora.
La storia è stata messa da: 3O PERSONE NELLE PREFERITE (che sono tantissime, non me lo sarei mai aspettata *w*) 62 PERSONE NELLE SEGUITE (e sapere che, tutte quelle persone hanno speso il loro tempo per leggere qualcosa scritto da me mi riempie il cuore di amore,veramente *w*) 5 PERSONE NELLE RICORDATE (e ricordare la mia storia, cioè, grazie mille veramente *w*)
Non avete idea di quanto siete importanti.
Bhe, poi questo finale è tanto ufisdahmfduasdf.
Che ne dite, succederà?
Il libro esce il 17 luglio (sosteniamoilnostrocucciolottocomprandolo) e poi inizia la promozione (sidicechevengainItaliaforse, huifshdamifuahsdifa *--*) quindi, potrebbe succedere.
Perchè Darren Criss è gay, è palesemente gay e non sta con Mia. L'ha presentata al Cast per altre ragioni...spero. Poi, alla fine la sua omosessualità verrà a galla in qualche modo.
Bene. Mi dileguo, non so quante persone stanno leggendo veramente queste note, che sono totalmente inutili e stupideLOL