Grazie per avermi salvato.

di anastasianapp
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Allora? E' sexy? ***
Capitolo 2: *** Chiamasi 'acchiappa uomini' ***
Capitolo 3: *** Si, ma questa è esagerazione. ***
Capitolo 4: *** Posso? ***
Capitolo 5: *** Non me ne vado in giro a chiedere. ***
Capitolo 6: *** Ciao ciao. ***
Capitolo 7: *** A che pensi? ***
Capitolo 8: *** Perchè? ***
Capitolo 9: *** Darren non ti sento! ***
Capitolo 10: *** Ti piace qualcuno? ***
Capitolo 11: *** Lo so che non è facile. ***
Capitolo 12: *** Sei il mio migliore amico. ***
Capitolo 13: *** Anche se non voglio ammetterlo. ***
Capitolo 14: *** Arancia o mandarino? ***
Capitolo 15: *** Darren. ***
Capitolo 16: *** Che ci fai qui? ***
Capitolo 17: *** Noi vogliamo sapere. ***
Capitolo 18: *** Scappare. ***
Capitolo 19: *** Senti Darren. ***
Capitolo 20: *** Ryan è rosso. ***
Capitolo 21: *** Epilogo: Ti amo. ***



Capitolo 1
*** Allora? E' sexy? ***


Grazie per avermi salvato

    Grazie per avermi salvato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

‘’Chris, cavolo vuoi scendere?’’  Urlò Tim da appena pochi centimetri dalle scale.

Il ragazzo però era ostinato a rimanere nella sua camera per sempre dopo la figura che aveva fatto con il nuovo vicino di casa.

La sera tardi era uscito in mutande per prendere la posta, pensando che a mezzanotte di martedì non ci fosse nessuno in giro, invece si ritrova davanti a lui un ragazzo di media statura, riccio, che lo fissava da davanti alla porta seduto su una panchina.

‘’Chris, i vicini vogliono conoscerti, non puoi essere così maleducato.’’ Ribattè.

‘’Mi ha già conosciuto ieri il figlio.’’ Rispose affacciandosi alla porta.

‘’Ma era tutto buio, non se lo ricorda nemmeno! ‘’

‘’Se lo ricorda e io non ci uscirò mai più da qui.’’

‘’Christopher Paul Colfer, se non scendi subito puoi dire addio alle lezioni di canto!’’

Quando il padre pronunciava il nome completo non era mai una cosa buona, per questo il ragazzo, si mise la prima cosa che trovò nell’armadio e scese al piano inferiore coprendosi la faccia il più possibile.

 

‘’Bill, Darren, Rachel* vorrei presentarvi mio figlio.’’

L’interessato chinò la testa verso il basso, voleva a tutti i costi evitare lo sguardo del ragazzo che lo aveva visto semi nudo.

Darren gli tese la mano sorridendo e questo ricambiò la stetta.

‘’P-piacere, io sono Chris, s-scusate se sono s-sceso in ritardo, m-mi era appena f-fatto la doc-cia e mi s-stavo asciugando.’’ Disse.

‘’Stai balbettando? Oddio mamma, Chris è imbarazzato!’’ Urlò Hannah.

La sua sorellina minore era sempre stata senza tatto.

Ogni cosa facesse il fratello, ogni cosa dicesse, ogni cosa toccasse era sempre pronta a coglierlo sul fatto e a riferire tutto ai propri genitori.

‘’Tranquillo, quello che è successo ieri, l’ho praticamente rimosso dalla testa’’ Commentò il riccioluto a bassa voce chinando il capo verso l’orecchio del soprano, ma questo arrossì maggiormente.

Non ebbe il coraggio di dire niente.

‘’Tutto apposto tesoro?’’ Domandò Karyn.

‘’S-s-i sto bene mamma!’’

‘’Comunque’’ Cominciò Tim distogliendo lo sguardo dal proprio figlio ‘’Pensavamo di invitarvi a pranzo questa domenica, così ci conosciamo meglio.’’

‘’E’ un’ottima idea’’ Rispose il padre. ‘’Noi, adesso dobbiamo andare a sistemarci meglio, così domani Darr potrà iniziare la scuola, a domenica allora?’’

‘’ Dove andrà?’’ Domandò la sorellina ai genitori.

‘’Alla Clovis East High School’’ Rispose il padre.

‘’Oh, la stessa scuola dove va nostro figlio, se vuole qualche volta potremmo accompagnarlo noi, quando possiamo, Chris la maggior parte delle volte ci va a piedi perché l’idea di prendere l’autobus non gli passa nemmeno per la testa, vallo a capire il cervello di un adolescente! ‘’ Esclamò Tim.

‘’Bhè, lo siamo stati tutti, ma quelli di questa generazione sono trenta volte peggio di quelli dei nostri anni, comunque, sarò molto felice di ricambiare il favore e magari, se anche Darren non vorrà prendere il bus, potranno farsi compagnia e conoscersi, comunque, noi adesso dobbiamo veramente andare, a domenica !’’

Sorridendo, i tre membri di quel nucleo famigliare lasciarono l’abitazione.

 

 

 

Non appena chiusero la porta il padre di infuriò con il figlio maggiore tanto da diventare rosso.

Non avrebbe mai più voluto una scenata del genere, specialmente perché l’altro era perfettamente a suo agio e perché a torso nudo ci si sta anche a mare, non ha visto niente di nuovo.

 

Comunque sia, l’interessato sembrò fregarsene.

Non appena la persona finì la sua crisi isterica questo se ne tornò in camera sua.

 

 

 

Entrò in camera sua non appena in tempo.

Il suo cellulare stava squillando e sul desktop appariva il note della sua migliore amica.

‘’Allora? Carino il vicino visto alla luce? Che ti ha detto? E’ stato dolce? E’ un bastardo? Me lo presenti oppure è gay? Se è etero è mio! A che scuola va? Come devo fare a conoscerlo?’’

‘’Ma ti vuoi calmare! ‘’ Urlò.

‘’Scuusa, ma dimmi, è carino ed etero? Posso prenderlo? Domani vengo a casa tua a prenderti!’’

‘’Mmmmm,si carino lo è, emm, vabbè, okay, passa puntuale però.’’

‘’Okay, mi racconti domani i dettagli del vostro incontro, ciaoo!’’

Non ebbe il tempo di rispondergli che questa aveva già riattaccato.

 

Ashley Fink.

L’aveva conosciuta in terza media.

Tutti prendevano in giro il ragazzo per la sua voce da femmina, ma un giorno lei si avvicinò e senza imbarazzo gli disse ‘’E’ carina la tua voce, lasciali perdere, tutti i maschi la hanno troppo mascolina, la tua invece ispira tranquillità’’

Si erano affezionati l’uno all’altra nel corso del tempo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DIN DON.

A quell’ora, di mattino così presto, solamente una persona era capace di presentarsi con ventisette minuti di anticipo.

‘’Ho pensato di venire prima, cioè, se il tuo amico esce prima di casa di noi? Io e te ritardiamo sempre, se non lo vedo? Mi dici a che cavolo di scuola va?!’’ Domandò Ashley portandosi le mani ai capelli.

‘’Alla nostra! Quindi lo portai vedere li e adesso calmati!’’ Rispose posandogli un braccio sulla spalla.

‘’No, cazzo, davvero? Capirà che sono una sfigata e addio ragazzo sexy tutto per me!’’ Disse muovendo la spalla e posizionandosi sul divano.

‘’Primo, se è un ragazzo per me cercherà di conoscerti, sempre se tu non fai la tua scenata da pazza isterica, due, non lo conosci nemmeno! Come fai a dire che è sexy?’’

‘’Intuito femminile, credimi, ne ho molto’’ Borbottò facendogli l’occhiolino.

‘’Oh,ciao Ashley’’ La madre interruppe in tempo la conversazione perché altrimenti le parole che sarebbero uscite dalla bocca si Chris sarebbe state solamente fraintese ‘’Chris, devi muoverti che è tardissimo!’’

Altra abitudine della famiglia Colfer? Esagerare in tutto ciò che facessero.

‘’Si mamma!’’

 

 

 

 

 

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Angolo autrice:

*non so come si chiami la madre di Darren,scusatemi, se qualcuno lo sa, è stramega pregato di dirmelo.

Diciamo che l’idea di Darren e Chris che si conoscono al liceo mi piaceva,specialmente per la differenza di età!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto anche perché questa è la mia prima FF CrissColfer.

 

Bho, mi rendo perfettamente conto che questa è un’idea da pazzi, ma fa niente.

 

Io elemosino recensioni.

    Sono praticamente tutto per me.

    Mi aiutano a crescere, a migliorare, quindi, vi prego, recensite.

 

Un grazie a chi leggerà la storia.

 

Love,anastasia.

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Capitolo 2
*** Chiamasi 'acchiappa uomini' ***


Grazie per avermi salvato

Semmai qualcuno volesse chiedermi di mandare un mp quando aggiorno sappiate che lo faccio a tutte le persone che hanno recensito la storia, che l’hanno messa tra le seguite e le preferite.

 

Enjoy.

 

 

    Grazie per avermi salvato.

 

 

 

 

 

 

 

 

Sapeva di fare la scelta sbagliata, ma lasciarsi trascinare dalle persone, era una cosa che stranamente gli riusciva abbastanza semplice, specialmente quando quella persona era la sua migliore amica.

‘’Io sono Ashley Fink, mi conoscerai anche come la direttrice del giornale, quindi, volevo presentarmi personalmente con te, piacere, sei il nuovo arrivato? Potrei fare un servizio su di te? Sai, magari un giorno usciamo così ci conosciamo meglio, esclusivamente per questioni lavorative eh, non lasciarti ingannare.’’

Darren la guardò perplesso, ma aveva riconosciuto Chris dietro di lei che era diventato rosso in faccia, molto probabilmente non aveva ancora superato lo ‘shock’ di martedì sera.

‘’Io…io v-veramente non lo so, sono ap-pena arrivato, non co-onosco nessuno, cioè, non ci c-conosciamo nem-meno.’’ Balbettò abbassando lo sguardo.

‘’Oddio ti sto mettendo in imbarazzo,scusami, io..credo sia ora che andiamo Chri, scusami ancora.’’  Borbottò Ashley amareggiata e quando fece segno di andarsene sentì il braccio bloccato.

‘’No, non mi stavi,anzi,stavate dando fastidio, solamente, sono nuovo, non cerco di farmi notare, meglio passare non passare in osservato, sapete, i bulli’’ Disse alzandosi.

Veramente è così cretino? Pensò Chris.

‘’Uhm,bhè, allora mi dispiace, ricominciamo da capo?’’ Propose la ragazza.

Il riccioluto annuì.

‘’Io sono Ashley e questo è il mio migliore amico Chris, non se vi conoscete già.’’

Non appena il soprano si sentì gli occhi del vicino di casa addosso iniziò a battere il piede per terra.

Improvvisamente aveva una voglia pazzesca di Diet Coke.

L’amica sapeva perfettamente che era il vicino di casa e conosceva tutti i particolari della figuraccia ma decise di fregarsene.

Chris la chiamava ‘l’acchiappa uomini’ purtroppo li faceva sempre scappare.

Non era bella fisicamente, ma interiormente era la ragazza migliore che conoscesse.

Se ne fregava dei pregiudizi di tutti, se ne fregava delle prese in giro ed era forse la ragazza più forte che conoscesse.

L’aveva vista piangere solamente due volte.

Al funerale della nonna e dopo essere stata presa in giro da tre ragazzi.

‘’Sisi, siamo vicini di casa in realtà.’’

Ashley si girò verso Chris, supplicando con gli occhi di reggergli il gioco.

Il soprano annuì .

‘’Oh, bhè, allora ci vedremo molto spesso, io passo praticamente le mie giornate a casa sua.’’ Mentì.

In realtà era il soprano a passare le giornate intere a casa dell’amica.

‘’Darren,senti, ti va ti pranzare con noi? Sai, è meglio che starsene seduti sul prato a giocare a tetris’’ Commentò inarcando gli occhi. ‘’Possiamo presentarti pure un’altra persona, Emily ci aspetta al nostro posto, poi, fai come vuoi.’’

‘’Si,vengo volentieri, grazie dell’invito.’’ Ringraziò con un sorriso.

Uno davvero bello. Aveva dei denti perfetti, occhi color marrone e verde, ma non era molto alto, anzi, per dir la verità era piuttosto bassino.

‘’A che anno state?’’ Chiese.

‘’Stessa classe, abbiamo sedici anni, siamo al terzo anno. Tu?’’ Rispose la ragazza.

‘’Woow, pensavo foste molto più grandi, cioè, io ho diciannove anni, tre anni in più rispetto a voi e non sembra affatto.’’ Borbottò il riccioluto.

‘’L’altezza inganna’’ ci furono qualche secondi di pausa ‘’e a volte anche il peso’’ commentò amareggiata.

Nessuno ebbe più il coraggio di dire niente, tanto meno Chris che non aveva proprio aperto bocca.

Arrivarono in cortile.

Videro l’amica e si avvicinarono.

Era una ragazza molto carina, magra, con le lentiggini sul viso, occhi verde chiarissimo e capelli castani.

 

‘’Emy, lui è Darren, nuovo vicino di casa e anche novellino in questa scuola.’’

‘’Oh, un ragazzo ci voleva nel gruppo, insomma sei etero giusto?’’ Domandò lei inarcando le sopracciglia.

‘’Fino a prova contraria si. Comunque piacere’’ Esclamò porgendogli la mano, lei però la scostò e lo abbracciò.

Avrebbe voluto chiedere il perché di quella domanda, non ne capiva proprio il senso, ma dopo averci riflettuto un pochino capì che era meglio starsene zitto.

Si sedettero sotto un albero.

Le due ragazze lo tartassarono di domande,anche sulla sua vita privata.

Il soprano invece rimase muto per tutto il tempo.

‘’Chriss, andiamo! Non dici niente, si mede lontano un miglio che sei imbarazzato!’’ Le sue amiche stranamente sapevano sempre metterlo in imbarazzo.

Il soprano pensava fosse un dono, ma comunque doveva ringraziare Dio per averle trovate.

Erano entrambe intelligentissime e sembravano convivere tranquillamente con la sua omosessualità.

Lui le considerava le migliori, anche se erano le uniche.

Questo gli lanciò un occhiataccia.

‘’Nemmeno ti ostini a parlare, uhm, okay, sono situazioni che non capitano spesso, Chris Colfer che non apre bocca, solitamente, se non fosse successo niente tra voi due, sareste già migliori amici, o per lo meno, lui ti starebbe simpaticissimo’’ Disse Ashley rivolgendosi al riccioluto.

‘’Ma lo volete proprio traumatizzare a questo povero ragazzo?’’ Finalmente ebbe il coraggio di dire qualcosa.

‘’Ohh, hai una voce così bella, è un peccato non farla udire nemmeno al novellino.’’

Si, avevano un dono, entrambe.

‘’Se ci autoinvitassimo oggi a casa tua che diresti? Insomma, così studiamo tutti insieme e diamo tempo al nostro angioletto di superare il ‘trauma’.’’

‘’E che trauma’’ Commentò Darren cercando di non far sentire niente a nessuno, ma non ci riuscì.

‘’Ennò carino, per lui si che è un trauma, lui è un ragazzo per bene, immaginati che nemmeno noi due non l’abbiamo mai visto in mutande, o costume quello che sia, in piscina sta sempre con la maglietta, e ancora non capisco il perché.’’ Rispose Emily.

 

Emily Gost.

Lei la conosceva da poco più di un anno.

Era forse la ragazza più carina di tutta la scuola, aveva un viso molto raro, con dei lineamenti molto particolare.

Gli piacevano i ragazzi, ma per ora non ne aveva mai trovato uno.

Fino all’anno precedente era tra le ragazze più popolari di tutta la scuola.

La sua reputazione però cadde a pezzi quando si scoprì che frequentava l’omosessuale Colfer.
Poco importa però, pensò che i veri amici sarebbero rimasti con lei, ma si sbagliò alla grande.

E’ pazzesco il modo in cui la gente cambia giudizi sulla tua persona solamente perché esci con una persona piena di pregiudizi.

 

‘’Allora è un onore? Bhè, comunque, Chris io ti ho detto che non c’è problema per me, non sei il primo ragazzo senza maglietta che vedo, quindi tranquillo, hai anche un fisico da urlo! ‘’

Ecco, ricordava anche il suo corpo.

Perché la voglia per il soprano di andarsene da quel posto aumentava ogni volta che qualcuno apriva la bocca? E poi, perché doveva essere lui il centro di ogni loro conversazione?

 

Videro avvicinarsi due ragazzi.

Il primo Ashley lo conosceva perfettamente, e lo reputava anche abbastanza carino, erano compagni di laboratorio.

Il secondo invece era il pro-cugino di Emily.

Erano in cima alla classifica sociale e il soprano fece una faccia stupita non appena sentì la richiesta di uno dei due ‘’Senti,Ash, ti va di andare a prenderci una granita dopo la scuola? Solo io e te, Ashton non viene.’’

Era successo veramente?

Il suo compagno di laboratorio gli aveva veramente fatto quella richiesta?

Qualcosa non andava e Chris se ne rese immediatamente conto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Angolo autrice:

Ragazzi,grazie mille.

Grazie a tutti quella che l’hanno letta, che l’hanno inserita tra le seguite e addirittura tra le preferite *--*

 

Spero che tutto questo affetto da parte vostra ci sia anche nei prossimi capitoli.

 

 

Minuscolissimo (?) spoiler.

Il prossimo capitolo, mi secca ammetterlo, ma è abbastanza triste.

 

Mmmm, così avete conosciuto anche questo nuovo personaggio.

Si, Emily, una delle migliori amiche di Chris.

 

Mi rendo conto che il nostro piccolo Chris a sedici anni non era tanto magro, anzi, era un patatone, ma dovevo scriverlo, sorry :)

 

 

 

Love,Anastasia.

 

 

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Capitolo 3
*** Si, ma questa è esagerazione. ***


Grazie per avermi salvato

    Grazie per avermi salvato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Altro dei mille talenti di Chris Colfer?

Leggere attraverso le persone, stranamente, ci riusciva perfettamente.

E quel tipo non gli piaceva.

Era ragazzo vuoto, frivolo e superficiale, perché allora doveva uscire proprio con Ashely?

Sta di fatto che non la voleva lasciare da sola, quindi, decise di seguirla.

L’autoinvito da parte delle amiche era stato respinto gentilmente.

Aveva convinto anche Emily ad accompagnarlo, inutile dire, che da parte di Ashley non ci fu proprio collaborazione.

 

‘’Ma che cavolo stiamo facendo? Ti rendi conto che se ci scopre siamo nella merda più totale?’’ Bisbigliò.

 

Erano nascosti dietro un cespuglio, fuori dalla gelateria.

Sembrava un appostamento da film e la loro uscita anche sinceramente.

‘’Madò, ma ti rendi conto che stiamo violando la sua privaci? ‘’ Domandò sempre tenendo la voce ad un volume minimo.

 

‘’Ti fidi di Nick?’’

 

‘’No.’’ Rispose abbassando gli occhi.

 

‘’Bene, allora, taci’’ La zittì l’amico.

Nel corso dell’ora successiva non successe assolutamente niente e fortunatamente Emily aveva supplicato di tornarsene a casa.

Chris non era mai riuscito a resistere a quegli occhi verdi, specialmente quando li dilatava in un espressione supplichevole.

 

 

 

Le giornate non erano più ordinarie come un tempo.

Darren stava sempre con loro e non aveva un minimo rapporto con Chris.                                                                                     

Ashley passava tutto il suo tempo libero assieme al suo nuovo fidanzato, sì, si ostinava a chiamarlo fidanzata.

 

‘’Stasera tutti a cinema?’’ Propose Emily. ‘’Ash, ci sei anche tu vero? Andiamo a vedere il nuovo film di George Clooney.’ 

Sapeva che andava matta per quell’attore, non avrebbe mai rifiutato.

 

‘’Mi dispiace ragazzi, oggi sto a casa di Nick insieme a dei suoi amici’’ Rispose, cercando di inarcare un tono dispiaciuto, mentre la sua faccia lasciava intravedere una gioia immensa.

 

‘’Senti, tesoro, ci fa piacere la tua felicità, ma non dimenticarti degli amici, a me manca la mia migliore amica, adesso mi devo accontentare di questa pazza’

 

‘’E di Darren’’ borbottò Emily ignorando del tutto ‘l’insulto affettuoso’.

 

‘’E di Darren, si, scusami’’ Disse rivolgendosi al ragazzo. ‘’Comunque, se fidanzarsi vuol dire questo allora, non credo lo farò mai.’’ Esclamò il soprano.

 

‘’Che qui, il nostro cucciolotto si offende’

Disse Emy rivolgendosi al riccioluto. Questo rispose al commento sarcastico con un sorriso, con il suo splendido sorriso.

 

‘’Ash, senti, posso dirti una cosa in privato? Sai questione tra donne’’ Posò lo

sguardo sul soprano ‘’su VERE donne’’

 

Fortunatamente lo disse in tempo. Questo stava già alzandosi per andare con loro.

In quel momento avrebbe voluto riempire entrambe le amiche di schiaffi e calci.

Non era mai stato un ragazzo violento, anche perché, lui la violenza la subiva in prima persona, ma quelle due ragazze erano così bastarde.

Sapevano perfettamente che quei due non avevano alcun tipo di rapporto, anche uscendo sempre insieme, non si erano mai rivolti la parola.

Ormai Emily pensava che stessero insieme, e gli piaceva anche prendergli in giro su questo fatto.

Videro le due ragazze allontanarsi.

Questi rimasero a fissarsi senza dire una parola. L’aria da loro circostante era diventata pesante, anche troppo per entrambi.

 

Fino a quando Darren riuscì a dire qualcosa. ‘’Se io e te non ci parliamo per la storia della settimana scorsa, guarda che io ho dimenticato tutto. Domenica mi hai solamente guardato, tua sorella è stata più socievole di te!  Hai persino instaurato un rapporto con mia madre, che ho di strano? Le tue amiche mi stanno simpatiche e mi piacerebbe conoscerti. Non sei il primo ragazzo che vedo senza maglietta, quindi che cavolo di problema hai tu?’

 

Chris prima di rispondere lanciò un’occhiata alle due amiche, che stavano a fissarli senza però capire niente. Li vedevano semplicemente boccheggiare, per lo meno, vedevano Darren boccheggiare.

 

‘’Se ne parli te lo ricordi ancora, e finchè non avrai cancellato l’immagine di me nudo dalla tua testa, dubito che sarò tanto amichevole, o almeno, dubito che tra

noi due possa nascere un rapporto di amicizia.’’

 

Vide inarcarsi uno dei due sopracigli triangolari. ‘’Stai scherzando vero? Cioè, io stavo solamente leggendo e poi sei sbucato tu conciato in quel modo, non potevo non guardarti! Io ho tre anni più di te ma tu ti stai comportando come un bambino di quattro anni, altro che sedici!’

 

Fece per dire qualcosa, ma poi chiuse la bocca. Passarono un paio di secondi prima che il soprano riuscì a far uscire delle parole dalla sua bocca. ‘’Io ho rispetto per il mio corpo,troppo.’’

 

‘’Si, va bene, ma che cazzo! Rispetta il tuo corpo ma non fare ‘ste scenate! Nemmeno a me piace farmi vedere nudo dalla gente,che poi tu non eri nemmeno nudo, ma non tratterei mai così il vicino di casa se solamente mi vedesse senza maglietta, che poi, ti ripeto, fossi ciccione! Hai un bel fisico!’’

 

Chris non fare il bambino, non farlo, continuava a ripetersi.

Infondo ‘ l’amico ’ aveva ragione, forse aveva un pochino esagerato.

 

‘’M-mi dispiace’’ Mormorò.

 

‘’A me no! Non mi dispiace averti visto in quel modo e non mi dispiace aver conosciuto le tue fantastiche amiche. Solamente…..vorrei conoscere anche te, insomma, non è carino uscire insieme e non parlare con un componente del gruppo, tutto qui!’’

 

Passò un minuto, il soprano non aprì la bocca, rimase solamente a pensare.

 

Il riccioluto si vide costretto a dire o fare qualcosa. ‘’Senti, ricominciamo tutto da capo? La prima volta che ti ho visto è stato nel soggiorno di casa tua. Ti va meglio adesso?’’

 

Il soprano fece un cenno di ‘sì’ con la testa, ma non disse niente.

 

‘’Senti scusami, non volevo metterti così in imbarazzo, veramente’’ Disse avvicinandosi e poggiando una mano sulla gamba dell’amico.  ‘’E’ solo che pensavo che avendo una faccia da angelo avessi un carattere d’acciaio. Sai com’è, l’apparenza inganna, quindi, pensavo che fossi un duro.’’  Infine concluse con ironia ‘’Forse veramente dovrei ascoltare mia madre quando mi dice ‘mai giudicare un libro dalla copertina’ cavolo!’’

 

Il soprano sogghignò.

 

‘’Piacere Darren Criss, sono il tuo vicino di casa, mi piacerebbe conoscerti. Ti va?’’ Domandò alzandosi e tendendogli la mano.

 

‘’Chris Colfer, piacerebbe anche a me a dire il vero’’ Rispose inarcando un sorriso senza mostrare i denti però.

 

Raggiunsero le due ragazze e queste furono molto entusiaste di vederli arrivare parlando.

Il cinema non fu rimandato, solamente che Ashley all’uscita non fu presenta sfortunatamente.

 

 

 

 

 

 

 

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Angolo autrice:

 

Si, vi avevo detto un capitolo triste, ma mi sono dilungata troppo in questa conversazione e se avessi continuato a scrivere il capitolo sarebbe stato di tipo 342409 pagine.

 

Una mia carissima lettrice mi ha fatto una domanda, mi ha chiesto che Chris avesse l’aspetto che ha adesso.

 

Allora, me ne rendo perfettamente conto che quel piccolo angioletto a 16 anni era un patatone e che solamente con l’età si è trasformato in un dio sexy che implora di scoparti ogni volta che lo guardi (in foto solamente purtroppo T.T ), ma Chris in questa FF è MAGRO.

 

 

Per concludere vorrei ringraziare tutte le persone che hanno letto il capitolo, che lo hanno recensito, che lo hanno messo tra le seguite e preferite*---*

Grazie davvero!

 

Okay, posso dirlo definitivamente, il prossimo capitolo sarà malinconico.

 

I protagonisti non posso dirvi chi saranno, ma, accontentatevi dello spoiler (a nessuno frega, LOL)

 

Spero continuiate a seguirmi.

 

Love,Anastasia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Posso? ***


Dire che con quel messaggio aveva rovinato l’amicizia migliore che era riuscito a costruirsi era veramente poco

Dire che con quel messaggio aveva rovinato l’amicizia migliore che era riuscito a costruirsi era veramente poco.

 

‘’Trovi qualcuno e lo mandi via in questo modo! Chris Colfer, non potevi combinare cosa peggiore’’ continuava a ripersi dinnanzi allo specchio.

 

‘’Ma poi con un messaggio cazzo! Avresti potuto scaricarla in un modo più carino.’’

 

Scaricarla.

In realtà eccedeva sempre nei termini, ma credeva veramente di averla combinata grossa questa volta.

Nick si era sempre mostrato disponibile, gentile, dolce, sensibile e romantico, allora perché lui non credeva a tutte queste qualità che lui mostrava?

Era sicuro che non era per invidia.

Okay, forse un pochino geloso lo era, ma quel ragazzo veramente non gli piaceva.

Gli aveva portato via la sua migliore amica.

 

‘’Papà chiede se devi cenare con noi’’ Esclamò la sorellina aprendo la porta in un solo colpo.

 

‘’No, stasera devo uscire.’’

 

Devo.

Nessuno lo costringeva e poi, non lo avrebbe nemmeno teoricamente dovuto fare.

Darren era dai suoi cugini, Emily doveva studiare per il compito di matematica, ma sentiva veramente l’esigenza di respirare aria pulita e magari di incontrare casualmente la sua amica da sola, anche se era veramente molto raro che in questo momento lei uscisse senza compagnia.

 

‘’Mmmmm, okay.’’ Chiuse la porta. ‘’No papàà!’’ Urlò infine.

 

‘’Christopher, non puoi uscire oggi!’’ Disse Tim aprendo di colpo la porta ormai chiusa da cinque minuti.

Inutile dire che in quella casa la privacy non esisteva.

Il ragazzo fece un espressione interrogativa.

 

‘’Le parole Ted, canto e casa non ti ricordano niente?!’’ Domandò l’uomo sperando di non dovere anche dire la risposta.

 

‘’Oh si, me ne ero completamente scordato.’’ Rispose.

 

Ted Berry.

Un ragazzo di quindici anni a cui lui dava lezioni.

Tecnicamente Chris le prendeva anche, ma insegnare a delle persone le note musicali, alcune canzoni e suonacchiare il pianoforte non era difficile.

Anche perché il soprano era abbastanza bravo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quella lezione si era dimostrata fastidiosamente faticosa.

Chris continuava a pensare alla sua amica e Ted certamente non era d’aiuto.

Continuava a sbagliare le note al pianoforte,non aveva studiato il brano.

 

‘’Credo che per oggi sia meglio finire qui, dovresti studiare un pochino di più.’’

Disse prima di chiudersi la porta della casa Berry alle spalle.

 

 

Durante il ritorno alla sua abitazione intravide i due fidanzati, si, così ostinavano a chiamarsi.

 

Li vide sorridere e tenersi per mano, insomma, felici, allora perché non li convincevano affatto? Perché ogni volta che li vedeva voleva ridere? Perché non riusciva semplicemente a comportarsi da amico?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dobbiamo parlare, non puoi dirmi queste cose per un messaggio, non mi sembri più tu.

Ashley.

 

Non appena lesse il messaggio il soprano esitò.

 

Dove? Rispose sperando in un messaggio immediato.

 

Sono sotto casa tua, aprimi.

 

Scese immediatamente le scale, la riconobbe subito.

Felpa rossa e jeans, stesso abbigliamento di quella giornata scolastica.

 

‘’Ma come cazzo ti viene in mente di mandarmi un messaggio del genere!?!?’’ Esclamò lei.

 

‘’Il tuo telefono è perennemente occupato, a scuola mi passi davanti e nemmeno mi saluti, è l’unico modo per parlarti.’’ Rispose.

 

‘’Non so, fermarmi nei corridoi e parlarmi? E poi come puoi insinuare queste cose sulla tua migliore amica ?’’

 

‘’H-ho detto la verità e non mi sembra ci sia niente su cui parlare’’ Rispose dirigendosi verso la sua camera.

 

Panico,panico,panico.

Era questa l’unica cosa che riusciva a ripetersi Chris.

Non era pronto per un attacco del genere, non lo era affatto.

 

‘’Già, ma tu non mi puoi accusare cazzo! Sono la tua migliore amica, ho  

finalmente trovato qualcuno e tu che cavolo fai? Solo perché tu non hai mai  

avuto un ragazzo non vuol dire che ti puoi comportarti così. Non è una buona cosa la gelosia.’’  Affermò con spudoratezza.

 

‘’Io non sono geloso!’’ Mentì. ‘’Io solamente vedo come stai cambiando e vedo come stai diventando. Non mi piace quel tipo e non mi piace vedervi insieme’’

 

‘’Primo, quel tipo ha un nome. E io non sto cambiando, non sono la stessissima ragazza di sempre. Sono FELICE, sai che vuol dire essere veramente felici??!!?!?!?’’

 

‘’Senti perfavore, non posso decidere io se avere un ragazzo o meno e questo lo sai benissimo.’’

 

‘’Invece si che puoi! Se solamente non ti comportassi come un bambino e accettassi maggiormente le persone che ti stanno accanto allora ora non ti troveresti qui a roderti dalla gelosia!’’ Esclamò.

 

Chris rimase a bocca aperta senza dire niente.

 

‘’Che c’è? Non dici niente? Sai che ho ragione, ammettilo! E’ inutile comportarsi da ‘diverso’, è inutile che fai il superiore con tutti, non arriverai mai da nessuna parte facendo così, non diventerai mai famoso, non diventerai mai nessuno’’

 

Ribattè lasciandolo veramente senza parola.

Come cavolo di azzardava a dire quelle cose la sua migliore amica? Come gli era passato per la testa di insinuare che la colpa di tutte quelle prese in giro era sua?

 

‘’Io veramente non so che dire.

 Sai benissimo perché mi comporto così, sai perché sono quello che sono, sai perché la gente mi prende in giro e sai perché mi comporto così da duro esteriormente. Non posso nemmeno credere alle mie orecchie. Perfavore vattene, non è questa la mia migliore amica, sei diventata una delle tante, non sei più niente di speciale grazie al tuo ragazzo.’’

 

Detto questo chiuse la porta della camera sua e scoppiò a piangere.

Aveva veramente detto tutto quello che aveva sentito?

Non si era immaginato niente?

Perfetto.

La sua stava crollando lentamente a pezzi.

Aveva perso la sua migliore amica, non gli rimaneva più una persona con cui condividere tutto.

Tutti i suoi segreti, tutte le sue paure,Ashely gliele aveva sventolate in faccia senza alcun rammarico.

 

 

 

Passò una settimana e tra le lezioni a scuola, le lezioni di canto, tutti i favori che doveva a Darren a causa dei suoi aiuti con la matematica non ebbe il tempo nemmeno di incrociare lo sguardo con Ashley.

Anche giorno i due amici si trovavano insieme.

 

‘’Allora fai canto.’’ Cominciò il riccioluto distaccando gli occhi da tre foto appese sulla parete della camera del soprano.

 

‘’S-si, ma non sono niente di che, lo faccio per divertirmi ’’ Rispose.

 

‘’Posso sentire? Insomma sempre se è meglio che ripetere scienze’’

 

Darren si alzò dal letto del soprano su cui giaceva e andò affianco all’amico supplicandogli nell’orecchio di cantare e questo, dopo mille ‘’peeerfavore’’ acconsentì.

 

‘’Sai cantare Complicated?’’ Domandò il riccioluto ri-posizionandosi su quell’immobile.

 

‘’Ci sto lavorando da poco, ma non ti prometto niente di buono, ti sei messo da solo nei guai.’’

 

Si avvicinò al computer e fece partire la base.

 

Looking out 
Across the nightime 
The city winks a sleepless eye 
Hear her voice 
Shake my window 
Sweet seducing sighs 

Get me out 
Into the nighttime 
Four walls won't hold me tonight 
If this town 
Is just an apple 
Then let me take a bite 

 

Darren gli fissò gli occhi. Si era accessa una luce, una strana luce, che non aveva ancora visto in quegli occhi color cielo.

 

 

If they say 
Why, why, tell 'em that it's human nature 
Why, why, does he do me that way 
If they say 
Why, why, tell 'em that it's human nature 
Why, why, does he do me that way 

Reaching out 
To touch a stranger 
Electric eyes are everywhere 
See that girl 
She knows I'm watching 
She likes the way I stare 

 

Adesso brillavano, come brillano due diamanti.

Chris era davvero così stupido ? Come poteva dire di cantare male quella canzone? Come?

 

Era arrivato il momento preciso, se lo sentiva, doveva fare quella domanda, era nella sua testa da troppo tempo.

 

If they say 
Why, why, tell 'em that it's human nature 
Why, why, does he do me that way 
If they say 
Why, why, tell 'em that it's human nature 
Why, why, does he do me that way
I like lovin' this way 
I like lovin' this way 

 

 

Finì la base musicale e il soprano gli rivolse un occhiata interrogativa.

‘’Non pensavo cantassi così bene.’’

 

L’altro arrossì leggermente.

‘’Sono un principiante, tutto qui.’’ Rispose.

 

L’espressione di Darren si fece seria dopo poco.

Questo gli chiese di avvicinarsi a lui e di accomodarsi sul letto.

 

‘’Posso chiederti una cosa?’’ Domandò fissando incessantemente i suoi dannati occhi blu.

 

‘’Dimmi’’

 

‘’E’ un pochino personale, posso comunque?’’ Ribattè.

 

‘’Certo’’

Inarcò un piccolo sorriso, un pochino preoccupato, un pochino curioso.

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

Perdonatemi per il ritardo, perfavore ç_ç

Ma tra la scuola, mia madre che mi toglie il computer per punizione non sono riuscita a pubblicare prima.

 

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

 

Vorrei ringraziare tutte le persone che continuano a seguirmi e a recensire.

Tutte quelle che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate.

 

Grazie,grazie,grazie.

 

 

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Capitolo 5
*** Non me ne vado in giro a chiedere. ***


‘’A-a scuola, p-perché t-ti odiano t-tutti

     Grazie per avermi salvato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

‘’A-a scuola, p-perché t-ti odiano t-tutti?’’ Balbettò Darren.

 

Chris lo guardò perplesso, e di questo il riccioluto se ne accorse subito, quindi continuò.

 

‘’Insomma, ho visto che alcuni giocatori di football ti spingono contro gli armadietti, le ragazze ti guardano male, posso sapere il perché?’’ Continuò.

 

Il soprano deglutì rumorosamente.

Come cavolo gli era venuto in mente di domandargli una cosa del genere e poi, perché?

 

‘’Perchè lo vuoi sapere?’’ Domandò cercando di evitare lo sguardo dell’amico.

 

‘’Così, vorrei solamente capire perché lo fanno.’’ Rispose.

 

‘’E’-è iniziato tutto due anni fa.’’ Abbassò lo sguardo. ‘’Con il mio coming-out.’’ Concluse.

 

Nella stanza calò un silenzio tombale.

Si guardarono negli occhi per un interminabile istante poi Darren parlò. ‘’Che problema hanno scusa? Per questo ti sfottono?’’

 

L’aveva presa bene cazzo, lo aveva fatto davvero.

Aveva fatto anche una semplicissima domanda, senza nemmeno essere razzista.

Chris riusciva solamente a pensare al fatto che, l’aveva presa bene.

 

‘’Si..’’

 

‘’Bhè, pensavi sinceramente che ci fossero motivi veramente ‘seri’, ma ti sfottono perste cazzate. Mi dispiace’’ Esclamò cercando disperatamente in contatto visivo.

 

‘’Che sono gay? Senti Dar, puoi anche andartene se ti da fastidio questa cosa, anzi, no, ti caccio io.
A me non dispiace essere gay, mi dispiaccio solamente del fatto che non potrò mai avere una vita normale.’’ Rispose.

 

‘’Oddio ma che cavolo hai capito? Io non ho nulla contro di te, sei una persona fantastica e se proprio vuoi saperlo, quando stavo a S. Francisco il mio insegnante di canto era omosessuale, molti dei miei amici erano omosessuali e non me ne è mai fregato niente. Sono state le persone migliori che ho conosciuto. Io non ho niente contro di te e almeno che tu non faccia qualcosa di veramente grave, io ti starò accanto.’’ Disse prendendogli la mano.

 

Chris aveva gli occhi lucidi, stava per piangere e l’amico se ne era accorto perfettamente.

 

‘’Sei una persona meravigliosa, veramente. Mi dispiace vivere in un mondo di ignoranti, io ti ho conosciuto e dopo tanti, tanti sforzi ho capito chi sei e come sei.’’

 

Il soprano inarco un minuscolo sorriso.

 

‘’Non ti fa alcuna differenza? E poi, come cavolo ha fatto a non venirne a conoscenza prima?’’

 

Il riccioluto sorrise. Aveva un sorriso bellissimo. ‘’Non sono mai andato in giro a chiedere ‘ehi senti, mi dici qualcosa su Chris, no, sai com’è, è un mio amico, ma se alla gente non piace allora lo mando a fanculo’’.

 

Rimase a pensare un pochino a come rispondere.

Darren aveva detto una cosa meravigliosa e si stava comportando anche benissimo, con sua enorme sorpresa.

 

Non appena il riccioluto sentì tensione nell’aria disse ‘’Eh, no. Non mi fa alcuna differenza. Comunque, hai una voce bellissima, te lo ripeto.’’

 

‘’Studi anche tu canto?’’

Darren lo guardò con un espressione stranita.

 

‘’Hai detto che il tuo insegnante di canto è gay. Ciò vuol dire che studi canto no?’’

 

L’amico arrossì leggermente e i suoi occhi color miele si illuminarono.

Erano ancora più belli del solito.

 

‘’Oh, si, diciamo,ma non professionalmente, insomma, dopo la tua performance te lo scordi proprio.’’ Rispose.

 

‘’Mhe, tu hai ottenuto quello che vuoi, adesso fai divertire anche me! Vorrei ascoltare la tua voce.’’  Esclamò sarcasticamente.

 

Era incredibile il talento di Darren nel riuscire cambiare discorso, infatti questo era riuscito a sgattaiolare fuori da casa Colfer usando la scusa del fratello che aveva bisogno di aiuto con i compiti.

Fratello maggiore per l’aggiunta.

Strano ma vero, quel misterioso componente della famiglia Criss, Chris non lo aveva ancora conosciuto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo l’ora di ginnastica Chris voleva solamente andare a sedersi sulla prima panchina disponibile e ripetere a memoria le canzoni per il concorso canoro.

Ma come al solito, i progetti sono stati fatti per essere disfatti no?

L’attenzione del soprano fu attirata, nei corridoi scolastici, da due ragazzi che stavano beatamente pomiciando, senza curarsi degli sguardi dei passanti.

Ashley e Nick, perfetto.

 

‘’Colfer, Colfer!’’

 

L’interessato si girò, vide Emily che gli correva in contro.

 

‘’Li hai visti anche tu?’’ Domandò la ragazza puntando gli occhi verso la coppia.

 

‘’Che è successo con lei, litigato anche tu?’’ Chiese il ragazzo toccandogli la faccia e cercando di far notare ai due interessati che questi, li fissavano.

 

‘’Appena ho detto che non mi piace Nick lei mi ha sbattuto un casino di cose private in faccia. Si è dimostrata una stronza.’

 

Continuarono a guardarli, fino a quando ad entrambi non venne il senso di vomito e andarono a mangiare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chris era a casa da solo quando sentì squillare il citifono.

C’era un ragazzo.

Alto quanto Darren.

 

‘’Sii?’’ Urlò il soprano fuori dalla porta.

 

‘’Sei Chris Colfer?’’

 

Come cavolo faceva a conoscerlo? E poi, che voleva?

 

‘’Chi sei?’’ Domandò, un pochino per curiosità, un po’ per paura.

 

‘’Sono Chuck Criss, sono il fratello di Darren, tuo vicino di casa, posso entrare un attimo?’’ Chiese.

 

L’altro boccheggiò un pochino.

Era veramente in panico.

Non sembrava un maniaco o qualcos’altro, ma d’altronde, nessun pazzo sembra tale.

 

‘’Darren è nato il 12 febbraio, ci siamo trasferiti qui sei settimane fa. Mia madre si chiama Cerina, mio padre Bill. Siete diventati amici da poco.’  

 

Non lo convinse nemmeno un pochino, infondo, tutti potevano sapere queste cose.

Gli chiese, allora, di chiamare la madre, il padre, oppure il fratello, gli serviva una conferma.

 

Una volta sentita la voce di Cerina confermare quello che il ragazzo aveva detto precedentemente lo fece entrare.

 

 

 

‘’ Perché sei qui?’’ Domandò il soprano mantenendo il ragazzo presente sull’uscio della porta.

 

‘’Dobbiamo parlare seriamente, di mio fratello.’

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

Ci sto prendendo troppo gusto, mi dispiace.

Hhahahahhahahahahhahahahahahhahahahahahahahahahaha.

 

Comunque vorrei ringraziare tutte le persone che recensiscono i miei capitoli, grazie *--*

Un grazie anche a tutti quelli che hanno inserito la storia tra le preferite e tra le seguite.

 

 

Le recensioni le amo.

Per questo io elemosino recensioni.

 

RECENSITE.

 

 

 

Love,Anastasia

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Ciao ciao. ***


Chris inarcò un sopracciglio

Chris inarcò un sopracciglio.

Uno sconosciuto piombava in casa sua e con un tono serissimo gli diceva che doveva parlare seriamente di uno dei suoi migliori amici?

Pensava di essere una vittima di uno scherzo.

 

‘’S-sta bene? Che succede?’’ Domandò preoccupato.

 

‘’Come ti sembra in questi giorni?’’ Chiese lui senza mezzi termini.

 

Adesso veramente credeva di essere l’oggetto di una candit-camera.

 

‘’Come scusa?’’

 

‘’Come ti è sembrato in questi giorni? E’ veramente così difficile da capire?’’ Ribattè.

 

‘’Si. Non capisco che cavolo vuoi da me, e non capisco il senso di questa domanda.’’ Rispose cercando di mettere la parte il tono preoccupato che ormai stava prendendo il sopravento.

 

‘’Ti è sembrato strano? Paranoico? Ti prego dimmelo!’’ Lo supplico Chuck.

 

Che cavolo voleva quel ragazzo?

 

‘’E’ stato normalissimo e dolcissimo. Niente paranoie, niente di niente.’’ Disse.

 

‘’Uhm, okay, grazie.’’

 

Detto questo, quel ragazzo lasciò la casa senza dare il tempo all’altro di rispondere.

Che voleva chiedere con quelle domanda?

Che intendeva dire con paranoico?

 

Doveva parlarne con Darren? No.

Con Emily? No.

Perché una migliore amica è così essenziale in questi casi?

 

Comunque, l’amico più affidabile che gli rimaneva in questo momento era Darren, ma non poteva riferirgli quella conversazione.

Non poteva,non poteva, non poteva.

 

‘’Ehi, senti, ti va di passare da me? Dobbiamo discutere di una cosa.’’

 

Detto questo riattaccò il telefono.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

‘’Chris, dimmi tutto, perfavore, devo studiare ed è importante!’’

 

Esclamò Darren dopo cinque minuti dalla chiamata spalancando la porta della camera di Colfer.

 

Ma che cavolo aveva fatto? No no no, non ne poteva parlare.

Chris inventati una scusa, fallo velocemente, perfavore.

 

‘’N-non mi escono dei p-polinomi.’’ Balbettò insicuro posizionandosi a cavalcioni sul suo letto.

 

‘’Dove sono i libri?’’ Notò il moro.

 

‘’E’ stato l-l’unico momento i-in cui ho t-trovato il tuo cell-lulare libero. C-ci ho rinunciato.’’ Borbottò il soprano convintissimo di aver fatto la figura di merda più grande della sua vita.

 

‘’Stai tranquillo, ci sono io qui.’’ Gli fece l’occhiolino.

 

PERICOLO SCAMPATO.

 

 

Passarono trenta minuti parlando solamente di matematica e di argomenti che ormai entrambi conoscevano perfettamente.

 

Volevano entrambi cambiare discorso, fu Darren a prendere il toro per le corna.

 

‘’P-posso farti sentire la canzone a cui sto lavorando?’’

 

‘’Solo se non mi rompi i timpani.’’

 

Entrambi si lasciarono trascinare in una risata.

 

Il riccioluto cominciò a cantare bene, con grandissima sorpresa del soprano.

 

Questo infatti, credeva, che quel pomeriggio, lui lo stesse prendendo in giro.

 

Voce meravigliosa, sorriso meraviglioso, corpo meraviglioso.

Madre natura aveva fatto un ottimo lavoro.

 

‘’Wow’’ Esclamò Chris senza nemmeno accorgersene. ‘’Veramente bravo.’’

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una cosa Chris trovava estremamente piacevole in quel periodo.

Non centro il trasferimento di Emily, anzi, quella era stata un’esperienza terribile.

Non certo il comportamento di Ashely, perché quella ragazza stava diventando un’altra persona. Totalmente cambiata.

 

Darren.

Il suo migliore amico, adesso lo era veramente.

Avevano il comune tutto l’immaginale e inimmaginabile.

Cartoni Disney(Chris pensava che fosse l’unico a vederli a sedici anni), gusti musicali, cibo, film.

Migliore amico allora, non vi pare?

 

Il riccioluto era sempre stato carino con lui su tutto.

Negli ultimi due mesi, con la perdita dell’amica, lui gli era sempre stato accanto.

Quando erano tristi si abbracciavano, Darren gli teneva la mano, lo aiutava sempre a studiare.

Passavano intere giornate assieme.

Si divertivano a sfottersi a vicenda, avevano ancora dormito insieme qualche volta.

 

I genitori di Chris pensava che fossero fidanzati e, conoscendo perfettamente l’omosessualità del figlio non erano contrari. I genitori di Darren li definivano buoni amici.

 

In realtà il soprano non era attratto da lui in alcun modo, lo considerava solamente il ragazzo migliore di tutto il mondo, sia fisicamente, sia caratterialmente.

 

Darren inoltre era etero.

 

Restava solamente in sospeso un fatto.

La domanda che Chuck Criss aveva posto al soprano quel giorno.

 

Non si rividero più quei due ragazzi.

Non ebbero alcun tipo di contatto e Chris non ebbe mai il coraggio di parlarne con il suo migliore amico.

 

Chris aveva solamente un amico, ottimo amico.

Darren anche, ma non si erano mai posti il problema.

Insomma, il loro due era strepitoso, entrambi erano gelosi della loro amicizia, volevano proteggerla, nessuno gliel’avrebbe rovinata, nessuno avrebbe portato via l’uno dall’altro.

 

 

 

 

Il giorno del compleanno di Darren andarono al lunapark più vicino alla città.

Una novità. Chris Colfer era coraggioso, il riccioluto no.

Per salire sulle montagne russe insieme, infatti, il soprano dovette pregarlo.

 

Ashely era ancora la solita stronza.

Sette quattro mesi insieme a Nick l’avevano cambiata talmente tanto.

Tra i due ragazzi la storia stranamente durava,stranamente.

 

 

 

 

 

 

 

‘’Darr, posso dirti una cosa?’’ Domandò Chris al telefono.

 

Dall’altra parte del capo c’era il suo migliore amico.

 

‘’Dimmi.’’ Rispose.

 

‘’Grazie.’’ Si limitò a dire il soprano.

 

Il riccioluto sorrise.

 

Quanto gli voleva bene?

Si era reso conto di volerne tantissimo, come si vuole bene ad un fratello, anche di più.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

----------------------------------------------

Note dell’autrice:

 

Grazie,grazie,grazie,grazie davvero ragazzi.

 

Grazie a tutti quelli che recensiscono, che hanno inserito la storia tra le seguite e preferite *w*

 

Recensite, sempre, recensite.

 

 

Allora, passando alla storia.

 

Emily che se ne va. Mi stava davvero piangendo il cuore.

Darren e Chris sono amici da tanto (poco) ormai, questo mi è sembrato più un capitolo di passaggio.

 

Preparatevi al peggio perché tra un po’ la storia si complica, e si rattrista, lo devo ammettere.

 

Posso ringraziarvi un’altra volta? *-*

Si? Okay, grazie.

 

 

 

 

Al prossimo capitolo e, recensite.

 

Nel caso non dovessi pubblicare prima di natale, ve lo auguro adesso.

 

MERRY CHRISTMAS.

A chi lo passerà felicemente e chi starà male, (moi) per questioni personali, lavorative ecc, Buon Natale comunque.

Dedico questo capitolo ai fantastici componenti del gruppo We’re all perfect unicorns.

Vi amo ragazzi, siete la mia famiglia.

 

Vorrei ricordare che io a tutti quelli che aggiungono la storia tra le seguite mando un mp, dicendo che ho aggiornato :3

 

 

Love,Anastasia

 

 

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Capitolo 7
*** A che pensi? ***


Dire che Emily gli mancava era dissipare troppo la questione

    Grazie per avermi salvato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dire che Emily gli mancava era dissipare troppo la questione.

Si sentiva male senza la sua presenza.

Dell’assenza di Ashley ci aveva fatto l’abitudine, era stata dura, ma considerando come l’aveva trattato precedentemente..

 

Emily invece non aveva fatto niente, assolutamente niente, se non comportarsi da ottima amica.

 

L’economia che va male, i lavori dei genitori che cambiano.

Chris malediceva tutto ciò.

 

‘’Mhè?’’ Domandò Darren.

 

Era fin troppo sottopensiero per mettersi a pensare a che cavolo avrebbero dovuto fare l’estate, dopo la maturità del riccioluto ovviamente.

 

‘’Eh?’’ Esclamò Chris sbattendo le palpebre.

 

‘’So che per te è un hobbit non ascoltarmi, però!’’ Ribattè il ventiquattrenne.

 

‘’Si,scusami, sono un pochino sovrappensiero.’’

 

Pochino per Chris Colfer equivale a tanto, tantissimo.

 

‘’A che pensi?’’ Chiese.

 

‘’A Emily, ad Ashely e a te.’’ Rispose freddamente.

 

Era freddo nell’ultimo periodo, questo era vera, ma era tenero nella sua freddezza.

 

‘’Che pensi di me?’’

 

Oh, anche Darren Criss era molto tenero.

Un’etero tenero con un maschio.

Amicizia la definivano entrambi, e forse era vero.

Non si vedevano come niente di più, semplici amici.

 

‘’Non lo so, a te in generale. A quanto sei speciale e cretino, a quanto ti voglio bene, al fatto che sei la mia ancora di salvezza in questo periodo.’’

 

Il riccioluto lo abbracciò immediatamente.

Lo strinse tra le sue braccia fortissimo.

Gli voleva troppo,troppo,troppo bene.

 

‘’Darr’’ borbottò il soprano ‘’Così mi ammazzerai!’

 

Lo lasciò e gli fissò gli occhi.

 

‘’Scusa…’’

 

Chris sorrise.

Cavolo, aveva un sorriso radioso, non sempre presente però.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

‘’Spostati sfigato.’’ Esclamò Nick.

Ashley rise.

 

Aveva veramente riso la sua ex migliore amica ad un insulto rivolto a lui?

Si, lo aveva fatto. L’aveva persino guardato male.

 

 

 

 

 

 

Ma che cavolo gli stava succedendo?

Cambia veramente così tanto una persona dopo essersi fidanzata?

 

‘’Ha riso.’’ Esclamò il soprano urlando verso il telefono.

 

La parte peggiore è che non mi ha nemmeno salutato.’’ Rispose Emily. ‘’Eravamo una specie di famiglia noi tre, eravamo perfetti per stare insieme. Chissà se si è resa conto della mia assenza.’’

 

‘’Io la cosa che più stento a credere è che lei e Nick stanno ancora insieme, insomma, quello è uno stronzo!’’ Ribattè.

 

Ci furono qualche secondi di silenzio.

 

‘’Darr sta bene? Avete litigato? Non fare il cretino perfavore.’’ Lo supplicò la ragazza.

 

‘’Niente litigi, stai tranquilla, solamente tante coccole e amore.’’

 

Chris sorrise ripensando agli abbracci tra lui e l’amico.

Alle strette di mano.

Ai baci sulle guance.

 

‘’State insieme?’’ Chiese curiosa la ragazza spalancando gli occhi.

 

‘’Noo! Ma che!’’ Urlò il soprano con un tono più acuto del normale. ‘’Siamo solo amici, e Darren è etero, cioè, almeno credo.’’

 

‘’No, perché sai, due maschi non si coccolano.. Vabbè, poi ci parlo io con lui. Se solamente tu non fossi gay io ti sarei già saltata addosso.’’

 

Sorrisero entrambi.

 

Emily gli era già saltata addosso una volta.

Due settimane dopo averlo conosciuto precisamente.

Ignara di tutte le vocine sulla sua omosessualità, lei, aveva fatto una grandissima figuraccia.

 

‘’Si, bhè, lo hai già fatto in realtà’’  Esclamò lui divertito.

 

‘’Sei bello. Che posso farci io!’’ Ribattè.

 

‘’Grazie.’’

 

‘’Pensi che la perdonerai mai?’’  Domandò la ragazza.

 

Chris boccheggiò un attimo.

Non lo sapeva in realtà.

Lei gli mancava, ma come si sarebbe potuto fidare di una ragazza che al primo incontro lo molla?

 

‘’Non lo so.’’ Mugognò.

 

‘’Uhm, bhè, se mai lo farai digli di chiamarmi.’’ Disse Emily.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

Questo capitolo non è corto, di più! xD

 

Volevo postare prima di natale quindi, considerate questo il mio regalo.

 

Un bel capitolo CrissColfer *-*

 

Mmmmm, le cose ora stanno andando bene?

Siamo al settimo capitolo, preparatevi.

 

Ah, cioè, io al posto di farvi stare bene, di rassicurarvi, di dirvi che questi due angeli vivranno insieme per sempre vi dico il peggio? o.o

 

Sinceramente non ho idea di quanti capitoli sarà, ma vi dico solamente tanti, dovrete sopportarmi ancora.

 

E se vi dicessi un minuscolissimo spoiler?

A Very Potter Musical e Glee faranno parte della storia.

Questa è una CrissColfer comunque eh! Non dimentichiamocene mai.

 

Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno recensito la storia.

Che l’anno messa tra le seguite e tra le preferite.

Siete la mia gioia.

 

Vi ricordo sempre di recensire,perfavore.

Io mi nutro dei vostri consigli.

Li considero il vostro regalo di natale per me :3

 

 

Merry Christmas people.

 

 

 

Love,Anastasia

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Capitolo 8
*** Perchè? ***


Siamo veramente arrivati all’ottavo capitolo

Siamo veramente arrivati all’ottavo capitolo? *o*

Grazie mille ragazzi.

 

Enjoy.

 

 

 

 

      Grazie per avermi salvato.

 

 

 

 

 

 

 

 

In gabbia.

Ecco come si sentiva Chris Colfer.

Come un grandissimo pesce racchiuso in una piccolissima vaschetta.

 

A scuola continuavano gli atti di bullismo, anzi, nell’ultimo periodo si erano moltiplicati.

Un pochino per il fatto che lui e Darren stavano perennemente insieme, anzi, a dir la verità solamente per quello.

 

Scritte sui muri, sui bagni, sul retro della scuola che lo insultavano.

Ecco cosa era costretto a vedere tutti i giorni, tutte le ore che era in quell’edificio.

 

Per non parlare poi di Ashley.

Ogni qualvolta che lei gli passava accanto, lo salutava con un’occhiataccia, oppure senza nemmeno fare un cenno.

Nei suoi occhi leggeva una lieve sofferenza, ma tale non gli sembrava dagli atteggiamenti.

 

Darren invece era diventata la sua ancora di salvezza, letteralmente.

Quando il soprano piangeva lui c’era.

C’era sempre fortunatamente, a volte era anche troppo presente.

 

Negli ultimi giorni il riccioluto ripeteva perennemente la sua tesina per gli esami. Ormai la sua roulette era Mangiare,Dormire,Dire a Chris quanto fosse importante,Studiare.

 

La penultima cosa della lista, la faceva sempre, fin troppo spesso.

 

‘’Oddio e se faccio scena muta? Se invece mi fanno domande a cui non so rispondere? Se mi ammazzano?’’ Iniziò il ragazzo.

 

‘’Si,bhè, se mai lo faranno io mi prendo la tua televisione…….e il letto.’’ Rispose.

 

‘’Se invece tu dovessi mai morire io mi prenderei la tua voce, i tuoi occhi, la tua pelle, le tue tenere lentiggini che non so ancora perché ti ostini a coprire e, basta, nient’altro.’’ Borbottò Darren.

 

Gli si erano illuminati gli occhi al ragazzo maggiore.

 

Chris sorrise.

 

‘’ Perché di materiale non hai niente di bello.’’ Concluse.

 

Ah, troppa tenerezza tutta insieme.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cazzo.

Nessuno avrebbe mai fatto nulla del genere.

Chris era stato umiliato in passato, è vero, ma mai così tanto.

 

Fin dall’età di undici anni era stato una delle maggiori vittime di bullismo.

Era diventata la sua realtà ormai.

 

A scuola non si era mai divertito.

Non aveva mai stretto grandi amicizie, eh, bhè, le ultime non erano andate a finire benissimo.

 

Gli insulti sulla sua voce troppo femminile non erano mai mancati.

Gli insulti sulla sua omosessualità nemmeno.

Poi quelli sull’aspetto, sul carattere troppo effeminato.

 

Dire che la mentalità umana era ristretta era veramente dire poco.

Capire che gay e etero è la stessa cosa per alcune persone(quasi tutte) è veramente difficile.

 

Il soprano non sapeva in realtà perché era così difficile.

 

Si trovava in bagno, tutto coperto da un liquido giallastro.

Pipì.

 

Nemmeno dirvi quanto tempo era stato a vomitare.

 

Aveva l’urina addosso.

Era penetrata nei vestiti, nella sua pelle, nel suo cellulare, nel suoi capelli.

 

Era rannicchiato vicino al water. Dentro una delle sei cabine.

Aveva saltato due lezioni.

 

Non riusciva a muoversi, si sentiva uno schifo, uno scherzo della natura.

 

Le parole di Ted continuavano a scorrere nella sua testa.

 

Tu credi veramente che i tuoi genitori accettino la tua omosessualità?

Tua madre? Quella donna che ha sempre desiderato dei nipotini, di poter conoscere la tua fidanzata? Veramente lo pensi?

Sei uno schifo.

Non troverai mai nessuno, frocetto di merda.

Ricchione,ricchione,ricchione.

 

Erano state queste le cose che lo avevano colpito maggiormente.

Non era mai stato a suo completo agio con la sua omosessualità ma aveva imparato a conviverci oramai.

 

Nessuno lo aveva mai fatto sentire tanto male, nessuno.

 

C’erano insulti che lui si faceva passare addosso, che erano terribili da reggere, ma sopportabili.

 

Questo no.

 

Gli atti di bullismo era diventati troppo e insostenibili.

 

Che ci trovano le persone a sfotterne altre?

A sottovalutare?

Perché non conoscere prima di giudicare?

 

Comunque, sta di fatto, che il ragazzo aveva saltato le lezioni, non aveva avvisato nessuno della sua scomparsa e non avrebbe mai detto il vero motivo della sua assenza, almeno, così credeva.

 

Toc toc.

 

Qualcuno stava bussando alla porta del bagno.

 

‘’Occupato.’’ Urlò il ragazzo, cercando di soffocare le lacrime.

 

‘’Dio che fortuna!’’ Esclamò Darren aprendo la porta del bagno.

‘’Mi dici che cavolo ci fai qui e perché sei conciato in questo modo?’’ Domandò.

 

‘’ Perché voglio morire.’’ Rispose seccamente l’altro.

 

‘’Non prima dei miei esami, tu sei il mio portafortuna.’’

 

Rimasero in silenzio, certamente a Chris non dispiaceva.

Voleva solamente che l’amico sparisse dalla sua vista il prima possibile.

 

‘’Che ti è successo?’’

 

Doveva mentire? Si.

Poteva mentire? No.

 

Non disse niente.

 

Darren si avvicinò all’amico per toccare il liquido che aveva addosso.

 

‘’Cosa è?’’

 

Pipì! Darr questa è pipì.

Sono uno schifo. Nessuno mi ama, nessuno.

Mi hanno lanciato della PIPI’ in testa perché me lo merito, anche se non so che cavolo ho fatto.

 

‘’Non lo so.’’

 

Il riccioluto chiuse la tavoletta del water e si sedette sopra.

L’amico invece era accasciato per terra.

Non aveva ancora tirato fuori la faccia dalle sue ginocchia.

 

‘’Chi ti ha ridotto in questo modo?’’

 

Silenzio.

 

‘’Chri, perfavore, ho bisogno di saperlo.’’ Continuò.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

Perdonatemi per il ritardo, scusatemi veramente, ma con tutte ‘ste feste il tempo di pubblicare non l’ho trovato.

Comunque, diciamo che questo è un capitolo di passaggio.

 

 

Grazie mille ragazzi, a tutti.

A quelli che recensiscono, a quelli che l’anno messa tra le seguite e preferite *w*

 

Io veramente vi amo, siete la mia ancora di salvezza.

 

 

Spero abbiate passato un buon natale.

 

 

 

Love,Anastasia

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Capitolo 9
*** Darren non ti sento! ***


Grazie per avermi salvato

            Grazie per avermi salvato.

 

 

 

 

 

 







Non poteva negare l'evidente oramai, non con Darren, anche se avrebbe voluto tantissimo farlo. 
Quel ragazzo nell'ultimo periodo si era rivelato fastidiosamente appiccicoso e tenero, troppo premuroso, cosa a Chris faceva fin troppo piacere.

''Ho....'' Cominciò il soprano ''S-sono stato aggredito.'' Concluse con freddezza, senza togliere la testa appoggiata dalle ginocchia. L'ultima cosa che voleva era incrociare lo sguardo di quel ragazzo, quello sguardo che gli faceva girare la testa.



''Da chi?'' Domandò con molta chiarezza il riccioluto con un tono quasi pauroso.

Silenzio.
Dire addirittura i nomi, l'aspetto degli agressori era troppo, veramente troppo.
Significava ammettere di essere debole, abbastanza debole da non potersi difendere.

''Sono tutto sbagliato cazzo! Non dovevo nemmeno nascere!'' Esclamò ad un certo punto Chris, scoppiando in un pianto isterico.
Era la prima volta che piangeva davanti a qualcuno, la prima volta che si sentiva schifato della propria persona a tal punto.

Sentì improvvisamente un senso di appagamento intorno al ventre.
Darren lo stava abbracciando, lo stava facendo davvero. Gli aveva appoggiato le mani attorno al bacino, la testa sulle sue spalle.

Nessuno dei due ebbe il coraggio di dire niente per un bel po'.
Il riccioluto aveva paura di sbagliare qualcosa, Chris, invece era a disagio con se stesso, in quel momento voleva solamente stare da solo e piangersi addosso.

Passarono alcuni minuti, e il soprano si staccò dall'abbraccio. ''Darren, perfavore vattene.'' Riuscì a borbottare con le lacrime che gli scorrevano sul viso.

L'amico lo guardò con aria perplessa.
Non aveva la minima intenzione di lasciarlo solo. Doveva innanzi tutto sapere cosa era successo, doveva andare a dirlo al preside e cosa più importante, doveva consolarlo. 

Domandò ignorando la richiesta del soprano chi fosse stato a ridurlo in quel modo schifoso.

Il soprano deglutì rumorosamente, poi sentì il cuore battergli all'mpazzata. 
Boccheggiò per qualche istante, sapeva che con lui poteva confidarsi, ma sentiva ogni volta una fitta al cuore quando provava a parlarne.

Darren gli prese il volto tra le mani, fissò i suoi occhi per qualche istante. ''Dimmelo, perfavore. Non sei l'unica vittima di bullismo al mondo, lo sono stato anche io per un pochino. Bisogna denunciare al preside, potrebbe anche sospenderli se non lo sai, potresti stare meglio. So che ti senti una merda, se non di più, ma davvero, parlane con qualcuno, ti farà stare meglio.'' Disse senza spezzare il contatto visivo.

Il soprano sapeva che aveva ragione, sapeva di doverne parlare con qualcuno, sapeva che il preside avrebbe potuto aiutarlo, sapeva che non poteva comportarsi solamente da vittima.
Questi atti dovevano fermarsi immediatamente. Avrebbero potuto ferirlo gravemente, e lo potrebbero ancora fare.

''Non fai niente di sbagliato se lo dici a qualcuno, davvero niente. E' stato Nick per caso?! Ti prego parlane. Io voglio solamente aiutarti.'' Lo supplicò Darren. 

Un respiro e via.

''No, non lui. Altri ragazzi della squadra di football.'' Mormorò con un tono molto, molto lieve.

''Chi?.'' Domandò seccamente senza fare giri di parole. 

''Ted, Josh e Erik.'' Abbassò la testa dopo la sua confessione. 

Come cavolo poteva sentirsi in colpa se lui non aveva fatto niente?

Darren annuì. Si alzò e tese la mano all'amico facendo segno di alzarsi. ''Andiamo, ti porto a casa così ti pulisci, domani andiamo dal preside okay?'' 

A Chris prese il panico dopo quella frase. Iniziarono a passargli per la testa tantissime domande, tantissimi dubbi, tantissime paure.
E se quelli hanno degli amici che mi riducono peggio? E se fuori dalla scuola mi ammazzano? E se..? 

Darren avvertì immediatamente quelle domande che l'amico stava pensando, le aveva scritte sul volto, le aveva scritte negli occhi.
''N-non ti succederà niente, fidati di me.'' Sussurrò. 
Doveva fidarsi, assolutamente, solamente quello doveva fare. Il riccioluto è più grande di lui, ha più esperienza di lui, è maggiorenne, è saggio, doveva fidarsi.

Dopo un po' di tentenni arrivarono a casa. Tim fortunatamente non era ancora arrivato a casa, quindi la vittima andò a farsi la doccia e Darren si mise davanti a pc.
''Comunque, ne parlerai con tuo padre?'' Urlò il riccioluto avvicinandosi alla porta del bagno che era dentro la camera del soprano. Bagno in camera.

''DARR NON TI SENTO!'' 

D’altronde con l'acqua che gli scorreva nelle orecchie era un pochino difficile udire qualcuno che si trovava in un'altra stanza.
Sentì altri mormorii.
''DARREN ENTRA! NON TI SENTO SE PARLI COSI' PIANO.'' 

''Ti sto solamente chiedendo se ne parlerai con tuo padre di questa sto---o mio dio!'' Esclamò il moro, appena aprì la porta del bagno, però, rimase pietrificato.

Chris era già uscito dalla doccia, aveva un'asciugamano attorno alla vita, era visibile tutto il petto, le gambe, le braccia, il petto.

''Che c'è?!?'' Domandò preoccupato vedendo la faccia dell'amico.

''Che hai al petto?'' Chiese il riccioluto non riuscendo a smettere di fissare quei lividi, quei lividi che erano presenti ovunque, alcuni graffi e una ferita ancora aperta.

Il soprano lo guardò per un secondo, poi guardò il suo petto, infine di nuovo il suo amico.

''Non fanno più male'' Sussurrò. 

Il riccioluto si avvicinò maggiormente. Voleva toccarli.

''Darr, veramente, non sono niente, sono vecchi, stai tranquillo.'' Lo rassicurò Chris.








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Note dell'autrice:

Okay, nella doccia io ci vedo questi due fare tanto porcherie, ma siamo solo all'inizio gente. Uhahahahhahahahahahahhahahahahah

Grazie a tutte le persone che continuano a seguirmi, veramente.

Ah, vorrei avvisarvi del fatto che il primo capitolo ha raggiunto le settecento visualizzazioni *o*

Grazie davvero.

Se vi va recensite, anzi, fatelo, perfavore, anche solamente una parola mi renderebbe felice.

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Capitolo 10
*** Ti piace qualcuno? ***


Darren alzò gli occhi al cielo

Darren alzò gli occhi al cielo.

Chi cavolo poteva essere così cretino da ridurre Chris in questo modo? Chi poteva essere così cieco da non vedere che persona speciale lui fosse?

Rimasero in silenzio per dieci minuti circa.

Il tempo di vestirsi del suo amico.

Il riccioluto continuava a pensare a quanto fosse ingiusto il mondo, a quanto fosse ignorante, a quanto fosse crudele con le persone sbagliate.

Chris invece continuava a ripetersi che era un idiota.

''D-da quanto tempo ti fanno questo?'' Domandò quasi come se necessitasse di una risposta ed infondo era così.

 

Il soprano alzò lo sguardo, guardandolo quasi tremante di paura.

''Eh?'' Chiese facendo finta di non sapere di che parlasse.

 

''Da quanto tempo quei ragazzi ti maltrattano?''

 

Il ragazzo di fronte a lui deglutì rumorosamente. Oramai il suo amico sapeva tutto, perchè non raccontargli anche le altre cose?

 

''D-dalla terza media, Ted era il ragazzo di cui mi ero preso una b-bella cotta.'' Si fermò per un minuto, stava scavando nel passato, stava svegliando quei fantasmi che aveva cercato di dimenticare. Continuò ''Frequentavamo lo stesso corso di Inglese, io avevo un diario, dentro ci scrivevo cose private, cose private su di lui. Dopo tre mesi il mio migliore amico di allora lo trovò, lo lesse e lo fece leggere a tutta la scuola, compreso lui.''

 

Gli occhi color cielo cercavano di trattenere le lacrime che supplicavano di uscire, era evidente.

Gli altri invece, quelli color nocciola erano sgranati dalla stupore. Insomma, un migliore amico non avrebbe mai, mai fatto una cosa del genere o almeno, non era proprio nello stile di Darren.

 

Dentro di se infatti il riccioluto stava insultando quel poco di buono con parole e frasi che sarebbero state troppo volgari pronunciate ad alta voce.

 

''E' stato il periodo più brutto della mia vita. Tutti mi guardavano male, dovetti confessare la mia omosessualità ai miei genitori, alla mia famiglia, troppo prematuramente. '' Abbassò lo sguardo, dopo solamente pochi secondi, poi, lo alzò, cercando di fingere un sorriso, sentendo perfettamente l'aria pesante che vi si era attornata attorno ai due ragazzi. ''Comunque, ora è passato. Sto meglio, veramente, insomma, lui è uno stronzo, ma non mi importa più.''

 

Senza pronunciare nemmeno una parola, il riccioluto, tese la mano al suo amico. Gliela prese, e lo portò verso la porta della camera. ''Lascia perdere, veramente. E' stato un coglione questo tuo migliore amico, ora ci sono io e ti giuro che mai e dico mai, ti farò una cosa del genere.'' Sussurrò nel suo orecchio.

 

Il soprano sorrise lievemente. Gli piaceva quando il suo amico era tenero con lui, gli piaceva essere coccolato, gli piaceva sentirsi dire cose dolci anche se solamente da un amico.

 

Si sentiva solo, nel suo interno, sapeva che necessitava della compagnia di qualcuno come fidanzato ma, non era di Darren che aveva bisogno. No, lui proprio no. Non riusciva a vederlo come qualcosa più di. Insomma, non si sentiva propriamente attratto fisicamente da lui, sentiva solamente un attrazione a livello intellettuale e personale.

Quell'attrazione però che si ha verso un amico. 

 

Darren invece sentiva di provare un sentimento forte verso il soprano, troppo forte che ogni volta che sentiva il nome del suo amico gli esplodeva al petto. Aveva la fottuta necessità di stringerlo a se per il resto dei suoi giorni e di non lasciarlo andare più via. Il chè, a dirla tutta, lo straniva. Sapeva di vedere Chris come più di un semplice amico, sapeva anche che lui era un ragazzo, ma non gli faceva alcun effetto quest'ultimo particolare.

Molte volte infatti, il riccioluto, si era soffermato molte volte a fissargli le labbra, il modo in cui si muovevano, il modo in cui lui se le bagnava ogni volta prima di parlare.

 

______________________________________________________________________

Il giorno successivo sarebbe stato un grande cambiamento, una risvolta per Chris. Anche se quest'ultimo non era propriamente d’accordo con la sua idea, sapeva che era la cosa migliore da fare, insomma,si, la sua pancia ormai stava diventando viola a causa di tutti i lividi.

''Dio, combineremo un casino! Me lo sento.'' Esclamò non appena lesse il cartellino ufficio del preside appiccicato sulla porta.

''Io ci sono come testimone,è la cosa migliore da fare, ne ho parlato con Emily ieri sera, lei concordava con me, quindi, muoviamoci, prima sbrighiamo questa faccenda, prima potrai camminare nei corridoi senza subire questi atti.''

Lo rassicurò Darren facendo cenno di aprire l'immobile.

 

Entrarono dentro l'ufficio. Raccontarono tutto, insieme. Degli atti di bullismo, delle prese in giro, degli spintoni, dei pugni, dei lividi, di tutto. Vennero convocati anche i tre ragazzi, e furono sospesi per un mese.

 

Chris a malincuore però, sapeva che una volta passati i trenta giorni, la sua vita sarebbe tornata un inferno.

 

______________________________________________________________________

Darren stava esplorando maggiormente la musica, aveva imparato a suonare bene la chitarra e il pianoforte, aveva persino scoperto di avere una voce più bella di quanto credesse.

Quel pomeriggio infatti, stava suonando, come faceva gran parte del suo tempo libero ora che gli esami erano passati ed erano andati anche abbastanza bene.

L'università sarebbe cominciata dopo tre mesi da quel giorno e lui, aveva scelto quella della cittadina, non solamente perchè era veramente buona e molto consigliata, ma anche perchè così non si sarebbe dovuto allontanare troppo dalla sua famiglia e da Chris.

Chris.

Darren si stava iniziando a covare sentimenti profondi e lo aveva capito perfettamente.

Aveva cercato di respingerli, di tenerseli dentro, ma questi dovevano uscire sempre, ne avevano proprio la necessità.

 

Toc toc.

''Avanti!'' Urlò il ragazzo mollando la chitarra.

Non aspettava visite, quindi, si sarebbe immaginato la visita di sua madre, oppure di suo fratello.

''Ciao tesoro.'' Cominciò la donna sedendosi sul letto. ''Stai bene? In questo periodo sembri piuttosto strano. La maturità è passata, ti va di parlarne?''

Aveva un ottimo rapporto con la madre, infatti, anche non essendo più un bambino, amava confidarsi con lei.

''Mamma, ti è mai piaciuta una persona tanto, veramente tanto da non riuscire nemmeno a trattanere dei sentimenti tanto forti?'' Domandò accomodandosi accanto a lei.

 

''Si, tesoro, mi è capitato è mi sta capitando tutt'ora. Ti piace qualcuno?''

 

Darren notò immediatamente quel gioco di parole, che infine non lo era propriamente. Infatti, la donna, al posto di dire una ragazza aveva detto qualcuno questo per un semplicissimo motivo.

Infatti, quest'ultima credeva fortemente che tra il riccioluto e il soprano non era semplice amicizia, e lo aveva accennato al figlio ma questo aveva negato fermamente fin dall'inizio.

 

''Si, credo che mi piaccia una persona.'' Borbottò incerto cercando di convincere il suo corpo del contrario.

 

''E potrei sapere come si chiama?'' Domandò curiosa.

 

Darren scosse la testa. Era troppo presto, aveva troppa paura, e doveva innanzi tutto parlarne con l'interessato.

 

''Uhm, okay, tranquillo tesoro, so che è la tua vita e non voglio entrare nei particolari, ma sappi che non devi mai lasciarti ostacolare da ciò che ti dice la gente, mai. Ama chi vuoi, fai tutto a modo tuo e sappi che l'amore è sempre amore. Non cambia forma a secondo della persona e del sesso.'' Detto questo chiuse la porta.

 

 

 

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Note dell'autrice:

Io non ci credo ancora di essere arrivata al decimo capitolo, questo è tutto grazie a voi ragazzi.

Veramente, senza il vostro appoggio non avrei continuato!

 

Avrete capito che la storia del diario di Chris è quella di quel ragazzo del Glee 3D The concert movie vero? :3

Si, bhè,quella mi ha veramente sconvolto, la gente fa veramente schifo e dato che mi ha colpito molto l'ho voluta riportare anche qui.

 

Oddio, io credo di essere coinvolta troppo emotivamente in questo racconto!

 

Comunque, ragazzi grazie mille, veramente.

A tutti quelli che recensiscono,a quelli che hanno aggiunto la storia tra le seguite e preferite *w*

 

Fatemi sapere di che ne pensate,perfavore ç__ç

Insomma, recensite :)

 

Spero di trovarvi al prossimo capitolo.

 

 

Comunicazione di servizio.

Ragazzi, dato che purtroppo la scuola è re-iniziata e io voglio morire (D: ) gli aggiornamenti si ridurranno una volta a settimana ogni mercoledì!

 

 

Love,Anastasia.

 

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Capitolo 11
*** Lo so che non è facile. ***


So che vi starete chiedendo che cavolo ci faccio ad aggiornare quando avevo detto che lo avrei fatto solamente il mercoledì, però, sono qui, quindi adesso se vi va leggete

So che vi starete chiedendo che cavolo ci faccio ad aggiornare quando avevo detto che lo avrei fatto solamente il mercoledì, però, sono qui, quindi adesso se vi va leggete.
Enjoy.

 

Grazie per avermi salvato

 

 

 

 

 

 

 

Il sesso infatti non cambia le cose. L'amore è sempre amore, l'amore è forse la cosa più importante in questo mondo e l'amore è l'unica cosa che rassicura, non la fede.

 

No, l'amore. L'amore che si ha per una persona, l'amore che lega due individui, ma Darren non si era innamorato di Chris, solamente aveva capito che la sua non era una semplice amicizia.

 

Lui non aveva niente contro gli omosessuali fortunatamente vedeva l'uguaglianza tra tutti gli uomini, anche perchè era cresciuto assieme a baby sitter gay, insegnanti di canto gay, ma quando era arrivato il momento di chiedere a se stesso se lui fosse interessato ai maschi il suo corpo aveva negato fermamente, infatti, a lui erano sempre piaciute le ragazze.

 

Adesso, però si trovava di fronte ad un vicolo ceco. Chris infatti non era una donna, ma un uomo, di tre anni più piccolo, che non non pensava minimamente al riccioluto in quel modo.  Inoltre anche minorenne.

 

 

 

Chris intanto era immerso in una canzone mentre Darren era emotivamente confuso.

Si, l'unica via di fuga del soprano infatti era la musica. Quando era triste, quando era annoiato cominciava a cantare, specialmente quando la casa era libera. Aveva anche scoperto da poco la scrittura. Un nuovo modo per sfogarsi ed esprimere la rabbia attraverso le parole.

Gli vennero in mente le parole di una canzone, you are beautiful no matter what they say, le stesse parole che gli aveva detto Darren il giorno precedente.

Darren.

Tutto riportava a lui, se pensava ad una cosa, il riccioluto era la successiva e non poteva farci niente. Chris, infatti, si era accorto che più di una volta aveva bisogno della presenza dell'amico. Sentiva l'esigenza di essere abbracciato da lui, e quando questo succedeva cercava immediatamente di distrarsi, ma senza alcun risultato.

 

L'inconfondibile suoneria della sirenetta riportò il soprano alla realtà e si stupì maggiormente quando vide sullo schermo il nome Rachel.

Quella ragazza l'aveva conosciuta alle scuole medie, e non si erano mai sopportati, mai.

 

''Ehi, Chris, ciao, sono Rachel, ti ricordi di me?'' Domandò con un tono euforico.

 

''Sisi, ciao, come stai?'' Cercò di essere amichevole e non saltare subito a conclusioni affrettate, anche se in testa aveva una mezza idea di quello che 'l'amica' volesse.

 

''So che ti stai chiedendo il motivo della mia chiamata quindi andiamo subito al dunque.'' Rimase per pochi secondi zitta prima di riprendere a parlare ''Ho bisogno di parlarti di questioni un pochino personali, potrei venire da te adesso, insomma, sempre se non sei impegnato e sempre se non ti disturbo.''

 

Chris boccheggiò un attimo. Che voleva quella ragazza? Non si erano mai sopportarti e adesso chiedeva di venire nella sua abitazione? Perchè? Aveva mezzi fini?

 

Comunque, acconsentì, e lei, dopo una ventina di minuti fu lì.

 

Era cambiata tanto in tre anni, e non frequentando nemmeno la stessa scuola, il soprano notò immediatamente gli aspetti del suo fisico diversi da come li ricordava.

 

Innanzi tutto, la perdita di peso, la scomparsa dei foruncoli e la sparizione degli occhi.

 

''Dio, grazie per aver accettato!'' Esclamò sedendosi sul letto del ragazzo.

 

''E' successo qualcosa? Sembravi preoccupata al telefono.'' Disse accomodandosi di fronte a lei.

 

''Lo so che posso sembrarti una pazza, perchè non ci siamo mai cagati, perchè io mi faccio viva dopo tre anni, ma sei l'unica persona con cui potevo parlarne.'' Aveva un tono amareggiato pronunciando quelle parole. Aveva qualcosa che non andava.

 

''C-che succede? Stai bene?''

 

''Ti ricordi in terza media? Quando è scoppiata la notizia della tua omosessualità?'' Chiese.

 

Il soprano abbassò la testa. Si, lo ricordava benissimo purtroppo.

 

''Continua.'' Si ostinò a pronunciare solamente quella parola.

 

''Io non-non ho mai riso di te per quello. La vedevo come una cosa normale, perchè lo è, e adesso, mi se-erve aiuto.'' Borbottò cercando di trattenere le lacrime. C'era qualcosa che la turbava, era evidente.

 

''Che succede?''

 

''Mi-mi piace una mia amica..'' Confessò.  ''E mi sento così strana. '' Concluse.

 

''Come l'hai capito?''

 

''E' da un po' che lo so. Cazzo, mi viene a volte, la stramaledetta voglio di baciarla, di tenerla stretta a me, di prenderle le mano e di abbracciarla per poi non lasciarla più. Non so con chi parlarne e mi faceva troppo male tenere tutto questo dentro. Scusami..''

 

''No, no, stai tranquilla, so che è difficile, se solo avessi avuto io qualcuno con cui parlarne..'' Disse amareggiato. Infatti, lui aveva sempre desiderato l'aiuto di qualcuno in quel periodo.

 

''Mi sembra di girare con una grande scritta in testa che dice GUARDATEMI, MI PIACE UNA RAGAZZA! Mi spaventa il mondo cavolo! Non l'atto in se per se, ma non ho mai retto le prese in giro.... Cavolo, vorrei essere forte come te!'' Esclamò la ragazza portandosi le mani ai capelli.

 

Nemmeno lui le reggeva a dir la verità, ma comunque, una volta che ti trovi in situazioni del genere, non si può fare a meno di affrontarle a testa alta.

 

''Lo hai detto a qualcuno? Intendo, oltre me.'' Chiese.

 

''No, ho troppa paura. A scuola pochissime persone non ti prendevano in giro dopo l'accaduto e a me sono rimaste quasi tutte amicizie vecchie.'' Ammise Rachel ''Non sono troppo forte e questa cosa mi sta letteralmente trascinando a fondo.''

 

''Io...io veramente ti posso capire. E' una cosa che hanno passato tutti, insomma, tutti gli omosessuali e so che è difficile, so che hai tanta paura, ma passerà.'' Confessò.

 

''Chris, senti, so che posso sembrarti una pazza, perchè ti sono piombata in casa in questo modo, ma veramente, non posso reggere tutto questo da sola. E mi dispiace''

 

''Sta tranquilla e so che fa bene sfogarsi.'' Borbottò.

 

''P-posso a-abbracciarti?'' Domandò con tanto imbarazzo.

 

Il soprano senza nemmeno risponderle la prese tra le sue braccia.

Lui, fortunatamente, adesso aveva qualcuno che gli voleva bene, lui, adesso aveva Darren.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell'autrice:

 

Insomma, questo capitolo secondo me ci voleva e nella storia di Rachel mi sento troppo coinvolta emotivamente.

Comunque, spero vi sia piaciuto e che non l'abbiate trovato troppo prematuro.

Anche perchè, loro non si sono detti niente, Darren non ha ammesso niente e la storia non è ancora finita e temo che mi dovrete sopportare ancora per un bel po' !


Vi starete sicuramente chiedendo perché cavolo ho aggiornato ma sono molto dispiaciuta dicendovi che la storia l’ho finita di scrivere.
Sono praticamente in depressione perché non so più che fare al computer anche se ho una mezza idea per una nuova FF klaine, che non so se mai inizierò a scrivere.
Vi aspettano ancora nove capitoli da reggere e poi sparirò da EFP per non so quanto tempo.

Quindi, adesso, aggiornerò ogni lunedì e giovedì-sera/venerdì-allora-di-pranzo.


Vorrei, come sempre, prima di chiudere, ringraziare tutte le meravigliose persone che hanno messo questa storia tra le seguite e preferite.

Un grazie speciale anche a chi recensisce, siete veramente importanti.

 

Vi ricordo di RECENSIRE, perfavore fatelo, io mi nutro dei vostri consigli e delle vostre critiche :3

 

 

Love, Anastasia.

 

 

 

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Capitolo 12
*** Sei il mio migliore amico. ***


La famiglia Criss era riunita sul divano per guardare il loro programma preferito beatamente e senza alcuna interruzione

La famiglia Criss era riunita sul divano per guardare il loro programma preferito beatamente e senza alcuna interruzione.

Erano passati due mesi dall'inizio dell'estate, due mesi che Darren aveva trascorso con Chris e con la sua nuova e simpaticissima amica Rachel.

Infatti, quello era il primo momento che trascorrevano assieme, e avevano intenzione di goderselo il più possibile perchè erano veramente rari. Solitamente Bill, era sempre fuori per lavoro e Cerina era sempre indaffarata tra ufficio e casa.

 

''Senti, Darren, noi dovremmo parlarti.'' Comunicò il padre abbassando il volume del televisore.

 

Girarono per quindici minuti attorno ad un argomento, e poi, bhomm, la fatidica notizia.

L'aveva veramente sconvolto e devastato. Infatti, era rimasto a boccheggiare per molti minuti cercando di nascondere le lacrime alla visione dei suoi creatori.

Il riccioluto non sapeva come dirlo a Chris.

Gli inviò un messaggio molto vago, verso l'una di notte. Domani dobbiamo parlare, è una cosa seria. Scusa se adesso ti sveglio, ma veramente, sono troppo distrutto eh, dio, chiamami appena leggi il messaggio. D

 

Con molta sorpresa del moro, il suo amico rispose immediatamente al messaggio.

Che cavolo succede? Stai bene? Posso chiamarti adesso? Sicuro che i tuoi non si arrabbiano? Dimmi se è grave, perchè se è la tua solita crisi per l'eliminazione di qualche stupidissimo concorrente io ne faccio volentieri a meno. C

 

 

Senti, puoi andare nel tuo giardino? Io.....veramente devo dirtelo il prima possibile. D

 

Sisi, certo, dammi un minuto che mi vesto e scendo. C

 

 

''Si può sapere che cavolo succede da farmi uscire a quest'ora?'' Urlò dall'altra parte del giardino il soprano. Ma, non appena vide il riccioluto avvicinarsi ricoperto di lacrime, l'espressione sulla faccia cambiò radicalmente.

 

''Dio mi dispiace, mi dispiace veramente!'' Esclamò il Darren buttandosi completamente tra le braccia dell'amico rischiando di farlo cadere per terra. ''Io veramente non so come cavolo farò!''

 

Chris gli prese il volto tra le mani, gli asciugò le lacrime con il pollice lo guardò attentamente negli occhi e gli disse ''Cosa c'è che non va? Dio, Darren non ti ho mai visto così!''

 

''Non sono un traditore io! E' solo che mio padre, l'università e mi-mia madre deve sempre stare d-dalla parte sua o-ovviamente! E mi dispiace veram-mente perchè t-tu sei la cosa più bella del mondo e io mi sento uno schi-ifo!'' Gli sussurrò a pochissimi centimetri dal suo viso.

 

''Mi puoi dire, perfavore, che cosa stai dicendo? Mi sto preoccupando..'' Comunicò prendendogli le mani, e iniziando veramente a dubitare che Darren, non scherzava, perchè, veramente, non lo aveva mai visto in quel modo.

Solitamente aveva dipinta sulla faccia la solita espressione da ebete, con un sorriso smagliante e salterellava da una parte all'altra urlando cose senza senso. Ma adesso..

 

''M-mio padre. E' stato trasf-ferito e a-a quanto pa-are lo sapeva già da tempo. Io non sono stato ammesso all'università cittadina, ma a quella del Mitchigan. Io-io, mi devo trasferire, tra una settimana.'' Detto questo strinse Chris al suo petto perchè aveva bisogno di sentirlo. Aveva l'esigenza di stringersi a lui e di essere stretto da lui. In questo momento era l'unica cosa che gli importava.

 

''Io.....veramente.....dio!'' Solamente quei suoni uscirono dalla bocca del soprano. Si stava ripetendo la stessa storia di Emily, esattamente la stessa. Solamente lui era costretto a rimanere nella stessa città perennemente.

 

Rimasero stretti, riuscivano a sentire il cuore di entrambi battere forte e fare rumore per colmare i loro silenzi, perchè entrambi stentavano a crederci.

Si erano costruiti un rapporto fatto di promesse e di fiducia verso l'altro. Si erano detti per sempre esattamente come nei film ed entrambi la volevano rispettare perchè il loro legame in meno di un'anno era diventato qualcosa di magico, qualcosa che poche persone al mondo sono capaci di avere.

 

Rimasero cuore a cuore per un tempo indeterminato che, però, per loro passò velocemente, troppo.

''Io non ho intenzione di lasciarti. Sono maggiorenne, posso andarmene di casa adesso che sono maggiorenne. Non ho bisogno dei miei genitori, io ho bisogno di te!''

 

A Chris si illuminarono gli occhi che, comunque, erano bagnati dalle lacrime. ''Non dire cavolate, perfavore. L'università del Mitchigan è ottima e tu devi avere un buona istruzione, per poi avere un buon lavoro.'' Sussurrò per calmarlo, cercando di farlo anche lui ma senza alcun risultato.

 

''Io n-non so come cavolo farò senza sentire la tua voce, senza abbracciarti ogni santissimo minuto. Io non so come farò senza di te.'' Confessò prendendolo per i fianchi e attirando il suo bacino al proprio.

 

''Se veramente questa è l'ultima settimana che passo con te allora dobbiamo spassarcela.'' Disse Chris allontanandosi, perchè, aveva capito perfettamente in che direzioni erano diretti e non aveva intenzione di baciare il suo migliore amico perchè non lo avrebbe più rivisto per chissà quanto tempo. ''E poi, non ci stiamo nemmeno dicendo addio perchè questo non lo è.''

 

''Sette giorni abbiamo ancora comunque.'' Borbottò cercando di non farsi sentire dal moro.

 

''Sei il mio migliore amico Chris Colfer. Lo sarai per sempre.''

 

 

 

 

Comunicarono anche la notizia anche alla loro neo-amica Rachel che non la prese molto bene. Infatti questa aveva finalmente trovato un gruppo in cui si sentiva speciale e poteva parlare liberamente della ragazza che gli piaceva senza sentirsi giudicata continuamente.

Passarono la settimana insieme, ogni ora, ogni minuto. Sarebbero stati gli ultimi momenti e, Chris e Darren specialmente, erano intenti a non sprecarne nemmeno uno perchè quello, poteva anche trattarsi di un addio per quanto ne sapevano perchè un giorno sarebbero cresciuti e, anche se non volevano ammetterlo, i rapporti a distanza prima o poi finiscono nel bene o nel male e si finisce per sentirsi una volta l'anno per gli auguri di buon natale.

Infatti, il momento dell'arrivederci-addio fu il più terribile. Si salutarono nel giardino di casa.

 

''Ti giuro, sarà uno schifo lì senza di te.'' Disse il riccioluto tra i capelli dell'amico.

 

''E io ti dico semplicemente che la prossima estate vengo li da te e ce la spassiamo!'' Cercò di sorridere perchè si erano promessi niente lacrime.

 

''Hai presente Sandy e Denny?'' Domandò il moro.

 

''In realtà te li ho fatti conoscere io, comunque, che centrano loro?'' Rispose il soprano tirando un respiro profondo cercando di mantere la calma anche se era veramente difficile perchè sentiva le ginocchia cedere e credeva che sarebbe crollato per terra da un momento all'altro.

 

''Loro si sono re-incontrati perchè erano destinati a stare insieme.'' Esclamò Darren concedendosi di far cadere una lacrima lungo la sua guancia.

 

''Darr, io e te non stiamo insieme però..'' Borbottò.

 

''E' la stessissima cosa.'' E detto questo lo catturrò in un abbraccio e promettendosi che non si sarebbe mai dimenticato la forma di quella schiena.

 

I genitori urlarono che era il momento di andare.

''Io.......devo andare.'' Si maledette non appena disse le parole perchè, sarebbe stata una tra le sue ultime frasi dette all'amico.

 

''Ti voglio bene, te ne ho sempre voluto, giuro.''

 

''Anche io. Ci sentiamo al telefono okay? Ti chiamo appena arrivo!''

 

''Darren. Fallo, perfavore.'' Lasciò la presa dal volto del riccioluto e si distacco di un passo da lui. Entrambi sapevano che sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbero visti così da vicino, toccati.

 

''Ci vediamo quando sarai in televisione, okay? Ti voglio bene, te lo giuro! Sei la cosa più importante, ciao.''

 

''Ciao.''

 

Vide la macchina allontanarsi. Non riuscì a versare nemmeno una lacrima all'esterno, ma dentro di se, entrambi i ragazzi avevano un lago di lacrime.

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell'autrice:

Okay, perdonatemi solennemente ma doveva farlo, la storia d'ora in poi prenderà una piega molto diversi e, siete pronti per il prossimo capitolo?

 

Sarà triste, lo ammetto, ma tra un pochino diremo Ciao ai membri del Glee Cast. Eh, già. La mia mente è qualcosa di strano, ma Glee io dovevo includerlo e non ho idea che cavolo di fine farò fare a questa FF ma se ci metterete l'intusiasmo che avete avuto fin ora sarò molto felice di continuare :3

 

Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate. Veramente grazie :)

 

Un grazie ancora più speciale a chi recensisce, io amo le recensioni buone o brutte che siano perchè mi aiutano a crescere a migliorare il mio modo di scrivere e comunque è sempre bello ricevere il vostro affetto.

Quindi, spero che RECENSIATE :)

 

 

 

 

Love,Anastasia.

 

 

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Capitolo 13
*** Anche se non voglio ammetterlo. ***


Le giornate estive passarono molto velocemente e la scuola, iniziò molto prima del previsto

Le giornate estive passarono molto velocemente e la scuola, iniziò molto prima del previsto.

 

Infatti, a questo punto, a Chris non era rimasto nessuno se non Rachel che frequentava la scuola privata della città.   Ashley ancora non gli rivolgeva la parola e la storia con Nick durava ancora stranamente, con Emily continuava ancora a sentirsi regolarmente anche se le telefonate erano diminuite, da sei a settimana a tre al mese.

 

Con Darren, invece, ogni giorno faceva una videochiamata oppure avevano una telefonata.                                                     
Gli mancava tantissimo, gli mancavano i suoi folti capelli ricci, le sue braccia intorno al suo ventre, i baci sulla guancia e, continuava ancora adesso, a pensare al loro quasi bacio.

 

 

 

Passarono cinque mesi e, Chris aveva cominciato a frequentare un ragazzo, Robert, che, fin da subito si era dimostrato carino e simpatico e specialmente gay.       

Dopo alcuni mesi, infatti, erano ancora insieme e il soprano grazie al suo ragazzo, conobbe molte persone e molti amici.

Con Darren invece, le telefonate continuavano a diminuire.

 

 

 

Passò precisamente un anno. Darren aveva conosciuto una ragazza, che riusciva ad emozionarlo, non quanto faceva Chris, ma la sensazione era simile, Mia.

Chris, invece, si era lasciato con Robert e aveva iniziato a frequentare un altro ragazzo, il suo nuovo vicino di casa Joe. Gay, alto, simpatico e dolce. Avevano subito socializzato e avevano scoperto di avere molte cose in comune.

Intanto, entrambi continuavano a coltivare la loro passione per la musica e il riccioluto di scoprì anche abbastanza talentuoso, anche più di quanto avrebbe creduto, infatti, iniziò a recitare e cantare in un musical che era la parodia di Harry Potter, saga per cui, lui, andava letteralmente pazzo.

Chris, appena ricevuto la notizia andò in estasi completamente e cercò di chiamare Darren almeno una decina di volte,ma senza alcun risultato.                                  Fortunatamente, alla fine, erano riusciti a sentirsi.

 

 

 

Passarono due anni.                                                                       
Chris aveva 19 anni.                                                                     
Darren invece 22 anni.                                                               

Oramai si sentivano pochissimo e questo entrambi lo avevano ipotizzato. La distanza, infatti, rovina le amicizie, perchè, quando uno era libero e disponibile per una telefonata l'altro era occupato e viceversa. I messaggi erano la loro unica via di comunicazione

Il soprano aveva fatto pace con Ashley perchè questa gli aveva implorato perdono per due mesi circa. La sua relazione con Nick era finita nel peggiore dei modi, infatti, lui, aveva cercato di portarla a letto, lei aveva rifiutato, perchè anche stando insieme con lui da tanto tempo non si sentiva abbastanza pronta.

Chris, intanto continuava la sua relazione con Joe e tutto andava a gonfie vele, e anche lui, anche essendo abbastanza grande era vergine.

 

 

 

 

Passò un'altro anno. 

I rapporti tra i due ragazzi ormai si erano quasi azzerati ma comunque si mancavano ancora tanto. Anche se entrambi non volevano nemmeno ammetterlo a loro stessi avevano bisogno della compagnia dell'amico.

 

Chris, un giorno, passeggiando per la strada assieme alla sua amica Rachel notò un volantino appoggiato sul tavolo di un bar con una scritta davvero stravagante.                                      
Se lo mise in tasca e ordinò un caffè diluito. Pagò anche per l'amica e poi tornarono alle loro rispettive case.

Il soprano si stese sul letto e cominciò ad esaminare il foglio trovato l'ora prima.

Auduzioni per una nuova serie televisiva.                                            
 
Glee.                                                                                                          
Si cercano giovani talenti senza anche,alcuna esperienza.

Sotto poi, vi era scritta la data e l'ora per l'audizione. Chris decise di partecipare, ma senza dire niente a nessuno. Insomma, sapeva perfettamente che non si trattava di niente di serio e che, molto probabilmente lo avrebbero scartato al primo girone.

 

 

 

 

 

Arrivò quel giorno. Attorno a lui vi erano tanti e tante ragazze che provavano scale musicali e che compilavano il modulo che gli era stato dato all'arrivo nella struttura dove si tenevano le audizioni.

Alcune domande lo avevano colpito particolarmente. Comunque sia, nel tempo aveva imparato che con l'onestà si otteneva tutto, quindi, decise di essere totalmente onesto.

Mi piacciono: Uomini.                                                                    
Come hai passato gli anni al liceo: Non bene. Sono stato vittima di bullismo a causa della mia omosessualità e a causa della mia voce troppo femminile. Tutta via, ho trovato grande riparo nella musica e nella scrittura.

Si stava ancora chiedendo il perchè di quella domanda.

 

Arrivò il suo turno finalmente ed, entrò in quella saletta guardandosi attorno e salutando cordialmente i tre uomini di fronte a lui.

Un signore pelato cominciò ad interrogarlo.

Nome? Mi chiamo Chris Colfer.

Sei molto giovane Chris! Allora, leggendo il tuo fascicolo vedo che hai sofferto molto. Cosa provi, ripensando a quegl'anni ? Ecco,bhè, in realtà, mi stavo appunto chiedendo il perchè di quella domanda signore, comunque, ho avuto persone che mi hanno voluto bene. Ho avuto due ragazzi e fortunatamente gli atti di bullismo sono diminuiti nell'ultimo anno. Ho dovuto studiare a casa per un semestre intero perchè dei ragazzi mi avevano rotto il braccio e mia madre non si fidava più di quella struttura, degli alunni e del preside.

Oh, bhè, sappi che qui noi giudichiamo solamente per la voce e la recitazione quindi, fai pure. Per che parte stai facendo l'audizione? Mi ha molto entusiasmato la parte del ragazzo sulla sedia a rotelle, Artie. Quindi, insomma, vorrei essere lui.

 

Iniziò a cantare lasciando tutti senza fiato, specialmente Ryan Murphy che dentro la sua testa stava escogitando qualcosa.

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell'autrice:

Oh, eccolo qui, Glee :3                                                                                                
Sinceramente non vedevo l'ora di arrivare a questo capitolo e anche se non mi soddisfa più di tanto a me, spero che a voi sia piaciuto.

Allora, io sinceramente non so quanto sia durata la storia di Darren e Mia, ma sinceramente quel ragazzo a me non sembra tipo da ''uhm, stiamo insieme solo per fare sesso non provo niente per te'' quindi la vorrei far durare il più possibile.

Ora, nel prossimo capitolo ritroveremo tutto il cast del Glee *w*
Tra poco inizieremo a divertirci!
Oddio, spero veramente di non avervi annoiato e aggiornerò il prima possibile perché questo è forse il più brutto capitolo della storia a parere mio.

 

E per finire, vorrei ringraziare tutte le magnifiche persone che hanno messo la storia tra le seguite e preferite

Un grazie speciale a chi recensisce, veramente!                                            
Io ora devo andare a studiare, spero,al mio ritorno di trovare qualche vostra recensione :)                                                                                                 
Sapere il vostro parere mi fa sempre piacere, veramente!    

 

Love,Anastasia

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Capitolo 14
*** Arancia o mandarino? ***


Congratulazioni Chris

Congratulazioni Chris! Te lo avevo detto che saresti diventato famoso, veramente complimenti :)                           
Sono così felice per te. Sei veramente un mito, e la parte di Kurt per te sarà solamente l'inizio di qualcosa di grande. Appena leggi il messaggio dimmi se ti posso chiamare perchè mi manca tantissimo la tua voce e mi sembra che ci stiamo allontanando cosa che io non voglio assolutamente che succeda. Un forte abbraccio.                          Darren.

 

 

Chris sorrise leggendo il messaggio e si fece una domanda. Come mai il suo amico sapeva della sua 'vincita'?                          
Comunque, non aspettò nemmeno un momento e compose immediatamente il numero del riccioluto.

Sentì il cuore battergli a mille mentre aveva il cellulare alle sue orecchie che continuava a squillare invano, fino a quando udì la voce del suo ex migliore amico ''Pronto?'' Molto probabilmente non aveva letto il nome sul display.

 

''Darren, sei tu?'' Domandò sorridendo lievemente. Sentiva gli occhi bagnarsi perchè, sentiva una nostalgia pazzesca del suo amico, ed è vero. In quel periodo si sentivano pochissimo, ma per via dei troppi impegni.

 

''Hai una voce stupenda anche al telefono.'' Confessò il moro. ''Adesso starai sorridendo dopo questo mio complimento, sarai arrossito e io non posso vederti. Vorrei abbracciarti e tenerti tutto per me Dio!'' Concluse facendosi scendere un liquido dagli occhi.

 

''E tu adesso ti sarai messo a piangere come un cretino perchè sai che anche io lo sto facendo e sai quanto mi manchi. Ora starai agitando freneticamente le mani per il nervosismo perchè vorresti mollare tutto e venire qui. E io sono così fiero di te e sono forse il tuo più grande fan di A Very Potter Musical, dimmi che non ti ho procurato più lacrime, perfavore!'' Esclamò il soprano asciugandosi gli occhi.

 

Darren sospirò e dopo pochi secondi rispose. ''Io volevo congratularmi con te perchè finirai in televisione! ''

 

''Come fai a saperlo?'' Domandò incuriosito Chris.

 

''Ho visto sul sito. Io ho fatto il provino per Finn, ma niente da fare.. So anche cha hanno fatto questo ruolo apposta apposta per te.'' Rispose con ovvietà l'altro.

 

''Mi dispiace che non ti abbiano preso'' Borbottò il soprano.

 

''Sarà un programma internazionale se tutto va bene, non sono al tuo livello, quindi stai tranquillo!'' Rassicurò.

Rimasero zitti per una decina di secondi, senza dire nemmeno una parola. Poi, Darren dovette andare via.

Chris, riattaccò con un lungo sospiro.

 

 

 

Tre giorni dopo partì per Los Angeles.                                         
Le riprese si sarebbero svolte li, e finalmente avrebbe potuto conoscere i componenti di quella che sarebbe stata la sua nuova famiglia.

 

I ragazzi si dimostrarono molto simpatici e pazzi.                             
Sisi, pazzi. Infatti, già dopo un'ora erano tutti in confidenza pazzesca e nell'aereoporto avevano cominciato ad urlare cose senza senso del tipo 'ANDREMO IN TELEVISIONE CAVOLO!!'  Eccetera.

Chris, notò due ragazze molto belle, sin dal loro arrivo. Lea e Dianna. Erano senza alcun dubbio tra le ragazze più belle che avesse mai visto e aveva legato molto anche con Amber.

Condivideva l'appartamento con Cory e Mark e dire che era un porcile dopo solamente il primo giorno è abbastanza scontato. Infatti, avevano fatto la spesa dopo poche ore il loro arrivo riempiendo il frigo di birra e diet coke ovviamente.

 

Il soprano aveva scoperto di interpretare un ragazzino gay molto sofferente e preso di mira da molti bulletti.

Sentire la parola liceo gli fece pensare solamente ad una cosa, anzi, meglio dire, persona : Darren.

 

 

I ragazzi si dimostrarono veramente simpatici e molto menefreghisti sul fatto che Chris fosse veramente gay, perchè si spogliavano davanti a lui senza alcun secondo fine. Scoprì di avere anche tantissimo in comune con la ragazza che tre mesi fa aveva definito bellissima, Lea.                           Infatti, a lei, raccontò del suo passato, di quanto avesse sofferto, di quanto fossero state pesanti da reggere le prese in giro, ma non accennò nemmeno una volta di Darren.

 

 

''Chris, dicci immediatamente chi è il più cretino tra noi tre.'' Davanti al soprano si fiondarono Mark, Cory ed Harry.

 

''Veramente. Cory continua a dire che sono io. Ma se lui non riesce nemmeno a distinguere un mandarino da un'arancia!'' Esclamò il cinese.

 

''Sono uguali ma cambia solamente la grandezza. Non potrebbe esserci un mandarino grande e un'arancia piccola?!'' Borbottò il più alto.

 

''Se è piccola allora non è più un'arancia!'' Sbottò il ragazzo con la cresta. ''Comunque, diccelo perfavore.''

 

Il soprano li guardò un attimo perplesso, chiedendosi se veramente gli stessero rivolgendo quella domanda oppure fosse solamente la sua futida immaginazione. ''Siete allo stesso livello!!''

 

''Uhm, io lo avevo detto.'' Urlò Cory guardandoli.

 

''Io resto sempre il più bello.'' Concluse Mark spalancando la porta del suo camerino e fiondandosi dentro senza lasciare il tempo agli altri di rispondere.

 

 

 

 

 

Decisamente quella era l'esperienza più bella della sua vita.    
Tra poche settimane sarebbero andate in onda le prime puntate e lui non stava più nella pelle.

Voleva sapere cosa ne pensava la gente e sperava che il suo giudizio fosse il migliore possibile perchè non aveva intenzione di mollare tutto e continuare a studiare in un università. Il maestro privato gli andava più che bene, ora che, aveva messo su un bel gruzzoletto.

 

Con Darren non si sentiva da una settimana, via messaggio, eh, bhè, quella telefonata fu l'ultima che ebbero.

Si, non avevano più tanto da dirsi sinceramente, un po' per la vergogna, un pochino perchè entrambi si erano fatti una vita loro e, anche se si mancavano tantissimo l'un l'altro ci avevano fatto l'abitudine, e, la loro assenza reciproca era sopportabile, tanto sopportabile.

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell'autrice:

Eccoci qui.                                                                                                                                 
Siamo arrivati al capitolo di Glee.                                                                                        
Allora, vorrei scusarmi per la quasi totale assenza di Darren in questo capitolo.
Ma, tranquilli,poi succederà qualcosa :)

E, io non ci credo ancora che sono arrivata al quattordicesimo capitolo, questo è tutto grazie a voi!

Bene, da dove cavolo mi è uscita la cazzata per cui Harry, Mark e Cory litigavano non lo so nemmeno io :’D Ma, è qualcosa per farvi sorridere!
Aggiornerò il prima possibile, anche perché la storia l’ho già completata :D

 

Vorrei ancora una volta ringraziare le magnifiche persone che recensiscono la storia :3                                                                                                                                   Parlare con voi mi fa sempre molto, molto piacere!                                                         
 Un grazie ancora a tutti quelli che hanno messo la storia tra le preferite e seguite.

Se vi va, recensite, siete la mia gioia ragazzi!

 

Love,Anastasia

 

 

 

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Capitolo 15
*** Darren. ***


Lo aveva salutato con un 'Ci vediamo quando sarai in televisione' ed adesso eccolo li.  A recitare, cantare e ballare in un telefilm di fama internazionale. 
 
Infatti, Glee aveva raggiunto livelli fenomenali di ascolti, sin dalla prima puntata.                                                                            Forse perchè, ogni ragazzo poteva rispecchiarsi in un personaggio, forse per le musiche spettacolari che sceglievano, forse per il talento dei ragazzi, forse per Chris Colfer.
 
Infatti, il ragazzino aveva fatto esplodere gli ormoni a tantissimi adolescenti, che lo avevano addirittura definito un angelo. 
 
Darren era geloso, rodeva dalla gelosia.                                                      
Prima, quell'angelo era suo, solamente suo. Adesso, invece, lo condivideva con mezzo mondo e, anche se sapeva benissimo che ormai le loro vite erano due e non si fondevano più in una solamente,come facevano precedentemente, lo avrebbe sempre voluto con se.
Non si sentivano da una settimana circa, ma le chiamate ormai avevano cessato di esserci, e, la cosa duoleva molto al riccioluto. 
L'ultima volta che si erano sentiti erano circa mesi prima del successo del suo amico.
Comunque, il moro non aveva mai smesso di vedere la serie televisiva, le interviste e tutto ciò che riguardava il suo ex-migliore amico, perchè lo vedeva felice finalmente, e lo vedeva dagli occhi.
 
Chris, intanto, aveva completamente cancellato i suoi anni di liceo, quegli anni di sofferenza e pena, ma una persona non aveva dimenticato, Darren.
Insomma, Ashley era una sua carissima amica e aveva fatto anche qualche apparizione in Glee, con Emily, purtroppo, i rapporti li avevano cessati completamente.
Oh, Rachel. Lei l'aveva raggiunta in quella città per un paio di giorni ed aveva anche conosciuto tutti gli attori, e flertato spudoratamente con Cory.
 
''Chrrrrissss! Come cavolo hai fatto?!?!'' Esclamò Lea urlando verso il camerino dell'amico, aprì la porta spalancando la bocca.
 
''Eh?'' Domandò quest'ultimo inarcando le sopracciglia. Certo, la ragazza era dolce e comprensiva, simpatica e bella ma anche tantissimo strana.
 
''A conoscere un ragazzo anche adesso!! E poi scusa, il tempo? Non conosci nessuno qui a L.A. apparte noi del cast e questo qui è veramente figo'' Affermò con ovvietà sedendosi sulla poltrona e accavallando le gambe. 
Il camerino di Colfer era molto spazioso e pieno di oggetti futili ma che lo rendevano oggettivamente confortevole.
 
''Sta impazzendo? No, seriamente cara. Rachel si sta impossessando di te o cosa?'' 
 
''Il tuo sfondo è con un figo. Tutte le foto che hai sono con un figo. Quel ragazzo e figo e se è etero pretendo di conoscerlo ora.'' Urlò portandosi le mani alla testa, e spalancando gli occhi. 
 
Sisi, Rachel stava decisamente prendendo il controllo della sua persona, anche Kurt sinceramente stava facendo lo stesso con il soprano, infatti, questo, stava iniziando a capirci un pochino di più di moda.
 
''Darren'' Sospirò semplicemente abbassando lo sguardo.              
Era in piedi e camminava freneticamente ripetendo le battute di una scena, prima dell'intrusione dell'amica. Quindi, era rimasto li, in piedi a riaprire le sue vecchie ferite.
Già, perchè Darren era una ferita, ma, sfortunatamente, piacevole. 
Lui aveva sofferto appena il riccioluto se ne era andato e non aveva mai trovato un'altra persona capace di farlo sentire così bene. Quindi, preferiva non ricordare tanto, le foto, certo, non aiutavano, ma non aveva il coraggio di eliminarle e tanto meno di cliccare sul tasto 'cambia display'.
 
''Il tuo fidanzato? Ti prego dimmi di no. Me lo voglio prendere io....'' Supplicò Michele arricciando le labbra e sperando veramente che quel ragazzo figo fosse etero.
 
''No...Insomma,non è gay.'' Borbottò ripensando al loro quasi bacio.
 
''Oh, figo. Presentamelo.'' Pretese la giovane sorridendo come un'ossessa.
 
''E' un vecchio amico. N-non lo vedo da tre anni.'' 
 
''Che hai? Sei triste, insomma, lo sembri tanto.'' Mugognò lei, avvicinandosi all'amico per poi sedersi sulle gambe.
 
''No niente, veramente.'' Fece per alzarsi, facendo cenno alla ragazza di scendere. ''Ryan ha detto che vuole parlarci della seconda stagione. ''
 
''Stai bene? Sicuro?'' Domandò Lea creando uno splendido contatto visivo davanti alla porta.
 
''Certo.'' Rassicurò sorridendo. ''Andiamo.'' 
 
 
 
 
 
Incontrarono Cory nel corridoio che domandò che stessero facendo, ovviemente sempre con secondi fini perchè aveva sempre mostrato un'interesse per Lea fin dall'inizio.
Chris, ricevette un messaggio.                                                                
Mittente anonimo.

 
Non vedo l'ora di rivederti.
 
Immediatamente pensò che qualcuno avesse sbagliato, perchè anche a lui era capitato molte volte quindi decise di non rispondere.
 
''Che hai piccolo?'' Chiese scuotendogli una spalla Amber.
 
''No niente, ho ricevuto un messaggio anonimo.'' Rispose.
 
Lea e Cory intanto continuavano a parlare in disparte e in quel luogo, fortunatamente, l'aveva raggiunto anche l'amico.
 
''Ammiratore segreto?'' 
 
''Errore mittente, sicuramente. LEAA, CORYY! ANDIAMO, SMETTETELA DI AMOREGGIARE IN PUBBLICO.'' Detto questo il soprano tornò a parlare con la sua amica, e cominciarono ad avviarsi verso la sala di canto.
 
I due interessati si girarono di scatto, spaventati e sospirando e rivolsero un'occhiata minacciosa a Chris.
Incredibile quanto due persone potessero somigliare nei modi di fare.
 
Sarai bellissimo come sempre.
 
Okay, ufficialmente c'era qualcosa che non andava.                      
Perchè, se prima quel messaggio era qualcosa di piuttosto generale, adesso, aveva usato addirittura il maschile.  Decise di rispondere.
 
Ehm, senti, è il secondo sms che mi invii e credo tu abbia sbagliato veramente persona. Non ho memorizzato il tuo numero, quindi, se perpiacere puoi dirmi chi sei! Colfer.
 
La risposta arrivò immediatamente.
 
Sei Chris. Lo so. E anche tu sai chi sono, specialmente adesso mi piacerebbe fare un pochino l'effetto sorpresa, quindi, a dopo.
 
A dopo.                                                                                                        
Lo aveva detto veramente, ma il soprano doveva passato tutto il giorno sul set ed era sicuramente uno scherzo dei suoi compagni. 
Chris, era talmente distratto che non si accorse nemmeno che erano giunti a destinazione e che Ryan stava sorridendo e teneva le braccia incrociate. 
E la cosa più strano era che stava sorridendo!
 
''Allora ragazzi.''Fece cenno agli attori di sedersi sulle sedie che aveva disposto. ''Dobbiamo parlare della seconda stagione. Sarete tutti riconfermati e ci saranno anche nuove aggiunte. Intanto, Santana e Brittany diventeranno attrici fisse quindi, ho deciso di farvi avere anche una storia d'amore.'' Le due interessate si sorrisero.
''Poi, per Kurt ci saranno grandi cambiamenti. Ho pensato di renderlo finalmente felice, con un ragazzo. ''
Lea, diede una gomitata al soprano e questo sorrise. '' Karofsky ti minaccerà di morte e tu ti trasferirai nella scuola avversaria alle regionali al McKinley, la Dalton Accademy e li troverai il tuo fidanzato Blaine. Ho voluto far rispecchiare tutti i giovani gay nella tua storia, quindi, la tratterò con particolare dedizione.''
Partì un coro da tutti i ragazzi che esclamarono ''Oh, Blaaine.'' 
Chris, ignorò tutti e domandò ''E l'attore, chi sarà?''                            
 
Ryan annuì, si aspettava la domanda ed era anche abbastanza sicuro che l'aggiunta di questo nuovo ragazzo carino e talentuoso ai ragazzi avrebbe fatto molto piacere. ''Bhè, non vedeva l'ora di conoscervi, quindi, adesso credo possa entrare.'' 
 
Si aprì la porta e Lea urlò al soprano ''E' il figo del tuo cellulare!!''
Chris, invece, era rimasto a bocca aperta, decisamente, e, anche senza volerlo, gli uscì solamente una parola. ''Darren.'' Sembrò quasi un sussurro.
 
 
 
 
 
 
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Note dell'autrice: 
Allora, sisi, Darren infondo interpreta Blaine, quindi, la storia adesso si complicherà o meno? Bhè, ormai conoscete il mio stile, quindi, sapete perfettamente che non sarà tutto rosa e fiori.                                                                        
Adesso vi starete chiedendo: Ma che cavolo c'è da complicare?                                                   Ah, bhè, se continuerete a leggere.
 
Allora,cosa c'è da dire del capitolo.                                                                                 Io shippo tantissimo la Monchele, quindi, mi è sembrato giusto inserirla :3          
Eh, bhè, la CrissColfer, c'è da dire qualcosa?

 
 
 
Grazie a tutte le persone che recensiscono, che hanno messo la storia tra le preferite e seguite :)
Se vi va, fatemi sapere che ne pensate!
Parlare con voi mi fa sempre molto piacere e rispondo sempre a tutte le vostre recensioni ed anche con molto entusiasmo.
Gli aggiornamenti adesso saranno molto più frequenti :)
 
Love, Anastasia
 
 
 
 

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Capitolo 16
*** Che ci fai qui? ***


[.....]Chris, invece, era rimasto a bocca aperta, decisamente, e, anche senza volerlo, gli uscì solamente una parola. ''Darren.'' 
 
Il riccioluto sorrise guardandolo e pensando a quanto cavolo fosse bello.
A quanto fosse cresciuto in quei tre anni e quanto fosse diverso dalla televisione. 
Si, infatti la televisione cambia le persone, e tanto.
 
Comunque, dopo il sussurò del suo ex-migliore amico aveva notato il grido di Rachel Berry o meglio nota come Lea Michele. Che intendeva dire con ''E' il figo del tuo cellulare!!''? 
 
Sfortunatamente i suoi pensieri furono interrotti dal regista. ''Allora, lui sarà il Blaine, il fidanzato di Kurt, come avete ben capito e per ora non sarà un membro fisso del cast, poi, se la gente lo gradisce verrà confermato anche per la terza stagione.'' 
 
La ragazza con il nasone sorrise, Chris invece, aveva gli occhi spalancati e quasi quasi anche la bocca, ma per dignità non l'aprì.
 
''Piacere ragazzi! '' Cominciò sorridendo. ''Io ammiro tantissimo ogniuno di voi ed è un miracolo per me fare parte del cast. Sono così felice di lavorare con professionisti come voi. Spero veramente che apprezzerete il mio lavoro come io faccio con il vostro, eh, bhè....'' 
 
Non ebbe il tempo di finire la frase, che tutti lo accolsero in un enorme abbraccio, lasciando in disparte Chris. 
Quest'ultimo, infatti, non lo voleva abbracciare e voleva sapere il perchè di quella sua apparizione.    
                               
Si era abituato alla sua assenza, e adesso, non voleva rivederlo, perchè avrebbe solamente sofferto.
Si, sofferto.                                                                                                    
Era stato malissimo quando Darren si era trasferito, malissimo nei giorni, mesi successivi, quasi quasi,cadeva in depressione. E adesso, lui si presentava senza alcun preavviso facendo parte del cast solamente temporaneamente. Quindi, sarebbe potuto andarsene anche da un momento all'altro e la storia si sarebbe ripetuta. 
Se entrambi non avevano voluto vedersi per tutto questo tempo,anche una volta diventati giovani-adulti, un potivo c'era. 
 
''Chris, che fai lì?'' Urlò Cory voltando il capo verso l'interessato. ''C'è un nuovo membro, non fare l'acido anche se non hai ancora mangiato!!'' Continuò. 
 
''E' sempre stato così, adesso è anche più adorabile.'' Borbottò il nuovo arrivato, cercando di non farsi sentire. Lo aveva detto involontariamente, quelle parole gli erano uscite dalla bocca involontariamente. 
 
Sfortunatamente attirarono l'attenzione di Mark che fece allontanare tutti in pochissimi secondi. '' Conoscevi già Chris? Prima lo hai detto!!'' 
 
''Ecco perchè Lea ha esclamato quella cosa del cellulare e perchè il nostro piccolino non ti abbraccia!'' Intervenne Dianna avvicinandosi al soprano. Gli cinse le spalle con un braccio e disse ''E' diventato anche rosso il nostro cucciolotto, susu, diteci tutto.'' 
 
Amber, fortunatamente si mise a difendere entrambi i ragazzi ''Ehi, ehi. Sembra che questi due debbano chiarire un paio di cosine. Perchè non li lasciamo da soli?'' Propose sorridendo.
 
''Andessero ad affittarsi una camera o a farlo nel camerino di Chris!'' Rispose Naya, come sempre, con molta gentilezza. 
 
''P-possiamo parlare?'' Chiese Darren, ignorando tutti i suoi compagni del cast e prendendolo per la mano per trascinarlo fuori dalla stanza.
 
Si fece dire dove fosse il camerino del soprano e, una volta raggiunto insieme, Darren si sedette per terra, trascinando la sua schiena sulla porta, per poi, buttarsi sul pavimento, Chris, invece camminava ansiosamente avanti e indietro freneticamente.
 
''Allora?'' Spezzò il silenzio il riccioluto sorridendo, ma sapendo perfettamente quanto quella situazione fosse tesa.
 
''Che ci fai qui?'' Semplicemente chiese il sopano fermandosi esattamente davanti a lui ed evitando i suoi occhi.                              
Una volta era solito a perdersi dentro ed ad essere abbracciato da quella persona, ma adesso...
 
''Non vedevo l'ora di rivederti. Appena ho saputo di questi provini ho iniziato a salterellare dalla gioia e ho subito provato, ed adesso, eccomi. Non sei felice?'' Chiese con ovvietà credendo si sentir uscire dalla bocca del suo amico un semplicissimo si ma, non fu così, niente affatto.
 
''Darr,io ho sofferto tantissimo quando te ne sei andato. Eri diventato il mio ossigeno e credevo veramente che fossi tu a tenermi incollato alla terra, non la forza di gravità. Non voglio ripetere quella esperienza.''                                                         
Ecco fatto. Non sarebbe stato tutto rosa e fiori, lo sapeva perfettamente, e sapeva adesso di riuscire a resistere a quei tocchi, o almeno, sperava.
 
''E adesso, non lo so se rivederti è un bene o un male. C'era qualcosa di più di una semplice amicizia e me ne sono resa conto l'ultimo giorno passato con te. Non ho più instaurato lo stesso legame con nessuno. '' Concluse lasciandosi cadere sulla poltrona di fronte all'amico.
 
''Io...io veramente non capisco.'' Disse semplicemente il riccioluto. ''Che cavolo stai dicendo? Io sono stato veramente malissimo senza di te ed ogni santissimo minuto ho desiderato di averti tra le mie braccia e stringerti come se esistessi solamente tu. A me la lontananza ha fatto male per tutto questo tempo e veramente pensavo di non farcela senza di te, perchè, io e te avevamo costruito un mondo nostro, che non era aperto agli altri esseri umani. Un mondo in cui non esistevano pregiudizi e cattiverie ma solamente tanto amore. '' Finì lasciandosi andare un sospiro lunghissimo.
 
''Tu non capisci. Il nostro mondo era perfetto e questo lo so. Tra le tue braccia io mi sentivo al sicuro e quella vicinanza con te era l'unica cosa di cui io avevo bisogno in quel periodo perchè stavo male. Tu mi sei piombato davanti come un angelo. Non ti ho respinto perchè non volevo. Non l'ho mai voluto e mai lo vorrò.'' Sfortunatamente incontrò gli occhi color miele. Si leggeva una lieve delusione. 
 
''Ma..?'' 
 
''Non c'è un ma.'' 
 
''Che cavolo ti agiti a fare allora?'' Esclamò il moro avvicinandosi al suo amico e sorridendo. 
In quei tre anni non era cresciuto di un solo millimentro, intendo dire, fisicamente.
 
''Mi sembrava la cosa più giusta da fare....'' Mormorò Chris alzando le punta delle labbra e facendosi illuminare gli occhi.
 
''Cretino a sedicianni, cretino adesso.'' Postulò portandosi le mani ai fianchi. ''Posso abbracciarti adesso?'' 
 
Il soprano si alzò e si posizionò perfettamente avanti a lui, lasciando qualche centimentro di distanza dalle loro faccie e dai loro corpi principalmente.
 
''Se non ritiri l'offesa no.'' Rispose cercando di trattenere una risata cristallina, ma senza alcun risultato. 
Infatti,questo, cominciò a ridere e il riccioluto si fiondò tra le sue braccia. 
Una sensazione famigliare gli travolse il petto.
Conosceva quella schiena, quelle spalle su cui poggiava perennamente la testa e specialmente, conosceva la persona con cui stava facendo tutto ciò.
La conosceva perfettamente, e, in quei tre anni non era affatto cambiata.
Come faceva a dirlo?
Non poteva, lo sapeva.                                                                                           
Glielo leggeva negli occhi, e gli occhi non mentono mai.              
 
''Comunque, devi ancora spiegarmi perchè sei qui.'' Comunicò curioso Chris, sciogliendosi da quel legame perfetto che i loro corpi costruivano assieme.
 
''Non lo hai ancora capito? Per riprendermi il fidanzato no? '' Rispose divertito Darren, che lo trascinò fuori dal camerino senza dire nemmeno una parola per tornare da tutto il cast che lo aspettava con ansia.











Note dell'autrice:

Non credo ci sia molto da dire.
Chris non mi sembra una persona molto semplice quindi saltare nella braccia di Darren era troppo,troppo scontato.

Comunque, vorrei ringraziare tutte le magnifiche persone che hanno messo la storia tra le seguite e preferite*-*
Grazie anche a tutti quelli che recensiscono :)
Se vi va, fatemi sapere che ne pensate!


Love,Anastasia.
 

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Capitolo 17
*** Noi vogliamo sapere. ***


La presenza di Darren era,forse, una delle cose più gradevoli di tutto il set

La presenza di Darren era,forse, una delle cose più gradevoli di tutto il set.
Insomma, si, c'erano anche gli altri, ma i due ragazzi, qualche volta, anche inconsapevolmente, si isolavano per rimanere da soli, per parlare tranquillamente senza alcuna interruzione.

Verso la fine dell'estate avevano iniziato le riprese e il riccioluto doveva fare la sua prima apparizione nello show televisivo.

Inutile dire, quanto fosse agitato il giorno dell'uscita dell'episodio, perchè, lui, appariva in quasi tutte le scene e, specialmente per il fatto che Kurt era uno per personaggi più amati di tutta la serie televisiva e lui lo affiancava semplicemente.

 

Aveva ricevuto una grandissima accoglienza da parte di tutti quelli del cast, che, sin dai primi giorni lo avevano fatto sentire parte di una grande famiglia di pazzi in cui ogniuno può essere se stesso senza essere preso in giro, insomma, seriamente.

 

HeMo continuava a chiamare Darren nanetto e anche gli altri si erano messi in testa questo nome, quindi, poteva vantarsi in giro di avere un soprannome dato dalla bellissima Brittany.

In Dianna aveva scoperto una grandissima amica, e infatti la ragazza oltre ad essere di una bellezza da ammirare aveva anche una grandissima personalità invidiabile.

 

Molte volte si erano ritrovati ad uscire lui, la bionda, Chris e Lea senza la compagnia degli altri attori e divertendosi anche abbastanza.
Concludevano quelle serate recandosi nell'appartamento di qualcuno e addormentandosi tutti assieme appassionatamente dopo aver imitato qualche personaggio famoso da loro molto ammirato, o anche i loro amici in comune.

 

Quella, era un di quelle serate.
Insieme a loro, però, c'erano anche Cory, Naya, Max e Kevin e Chord, in pratica, quasi tutto il cast.
Il giorno dopo avrebbero dovuto incontrare Ryan per discutere delle puntate successive, quindi volevano divertirsi il più possibile prima di ricevere qualche urla per una perdita di ascolti o qualche altra cretinata.

 

''Io proporrei di fare una cosa.'' Cominciò Naya. Chris, sentite quelle parole, si pentì immediatamente di averla portata con loro. ''Imitiamo la puntata 'Blaime it on the alcool'. Insomma, no, non ubriachiamoci altrimenti domani capoccia pelata ci fa fuori, ma, il gioco della bottiglia?''

 

Il soprano ed  il riccioluto si guardarono per un istante timorosi entrambi, perchè, sapevano perfettamente che tutto il cast li incoraggiava a mettersi insieme, anche senza messaggi diretti.

 

''Io muoio dalla voglia di baciare Mark!'' Esclamò Kevin buttandosi sul divano. ''Ma il gioco della bottiglia va troppo a culo. Insomma, obbligo o verità è molto meglio.'' Concluse sorridendo e alzando le sopracciglia.

 

Immediatamente ricevette un consenso da parte di tutti, quasi tutti.

''Okay. Io inizio con il nostro nanetto.''  Disse Heater. '' Allora,'' Lo guardò fisso negli occhi e poi domandò. ''Noi tutti muoriamo dalla voglia di scoprire che cavolo è successo tra te e Chris prima di Glee, perchè qualcosa c'è. Siete andati a letto? Siete stati insieme? Tu ti sei scoperto improvvisamente etero? Susu, parla.''

 

Dio lo sapevano e stranamente, appena sentita la parola verità, sentivano che questa domanda sarebbe uscita dalla bocca di qualcuno.

Il moro sospirò e abbassò gli occhi. ''Alle superiori. Abbiamo vissuto nella stessa città per un anno. Semplice.''

 

''C'è qualcos'altro.'' Urlò Chord avvicinandosi Chris e fissandolo negli occhi e toccandogli il ginocchio provocantemente.

 

''Scusa, cosa c'è da sapere? Mica siamo stati insieme!'' Quelle parole le rivolse non al biondino sexy, nemmeno ai suoi amici, ma all'unico ragazzo che aveva gli occhi color miele in quella stanza.

 

''Quindi nemmeno una scopata?'' Chiese Dianna.

 

''Era minorenne Chris!! E poi, ho risposto io.''  Sbottò il riccioluto portandosi le mani alla testa e alzandosi, perchè necessitava di un bicchiere di acqua. Ma una mano, lo tirò giù di nuovo dai pantaloni e o buttò per terra in un solo colpo.

 

''No. Tu non ci hai detto tutto. Ti si legge dagli occhi, quindi, ora o parli oppure baci Chris.'' Cory sorrise dopo questa affermazione.

 

Obbiettivamente parlando, il cast era posizionato in modo osceno in quel momento. Ma anche mentalmente, perchè, anche senza aver bevuto nemmeno un bicchiere di alcool, se ne stava uscendo con domande assurde.

 

''Io, tecnicamente dovrei baciare Morris!'' Borbottò il riccioluto.

 

''No. Il gioco è nostro e se tu adesso non rispondi lo baci. Fa niente se ti credi etero etero, io mi farei il mio piccolino e mi piacciono le ragazze.''  Urlò Chord accarezzandogli il ginocchio.
Quel tocco gli dava particolarmente fastidio, ma non disse e fece nulla.

 

'' Dio..'' Sospirò semplicemente Darren.

 

''Susu nano, o bacio-pomiciata oppure verità.'' Ovviamente, questa frase era stata detta da HeMo.

 

''Bacio e niente lingua.'' Cercò di convincere il soprano socchiudendo gli occhi, in modo da far paura.

 

''Allora lo vuoi baciaree! Dillo a quello con cresta! Con me puoi essere sincero.''

 

''Prima ci sbrighiamo, prima smettono.'' Disse il moro avvicinandosi. Furono bloccati dalla voce di Dianna che esclamò ''I sette minuti cominciano da adesso. Lingua inclusa oppure ripeterete tutto, siete fottuti!''

 

Darren aspettava questo momento da tanto tempo.
Voleva assaggiare quelle labbra al liceo, voleva farlo mentre lo vedeva in televisione ed adesso, lo stava veramente facendo.

In un certo senso, mentalmente, stava ringraziando gli attori del cast per avergli fatto quella domanda e specialmente per quei sette minuti che non si sarebbe scordato certamente.

Cercò di non far trasparire troppo la sua felicità dal viso, quindi, non appena le due lingue si toccarono cercò di non tremare ma senza alcun successo.

 

Chris aveva capito una cosa.
Darren baciava veramente bene, e non solamente perchè le loro lingue si muovevano in perfetta sincronia.
Ma, perchè quella bocca aveva un ottimo sapore e, certamente non poteva definirsi un esperto in baci perchè  aveva baciato solo due ragazzi, ma quel sapore nessuno lo aveva mai avuto, nessuno fino ad ora, ovviamente.

 

Quei minuti passarono troppo velocemente, e il soprano, senza rendersene nemmeno conto, aveva avuto una stretta al cuore quando i suoi amici bloccarono le loro bocche appiccicate l'una all'altra.

 

''Io però adesso sono curiosa.'' Borbottò Naya cercando di spezzare uno splendido silenzio che si era creato attorno a loro.

 

''E io sto con Cory.'' Confessò di punto in bianco Lea, cercando di attirare l'attenzione su di lei, piuttosto che sulla faccia rossa del soprano.

 

''Ma che cavolo...??!? '' Esclamò Cory facendo cenno di no con la testa e schiaffeggiandosi la testa.

 

''Si lo sappiamo.'' Disse Kevin sorridendo.

 

''Anche noi.'' Urlò Mark avvicinandosi a Chord e sedendosi sulle sue gambe. Si guardarono profondamente negli occhi e sentirono improvvisamente gli sguardi di tutti i presenti addosso.

 

Poi, all'unisono dissero ''LOOOOOL.''
Stavano per scoppiare dalle risate.
Chord lo buttò per terra e accavallò le gambe ''Ma adesso vogliamo una bellissima dichiarazione CrissColfer.''

 

''Non stiamo insieme..'' Sussurrarono insieme i due interessati guardandosi negli occhi. Si erano seduti vicini e si stavano sfiorando le braccia.

 

''Il bacio è piaciuto tanto ad entrambi! Daai si vede ragazzi.'' Urlarono tutti.

 

''Io vado a prendere un pochino di Diet Coke.'' Comunicò il soprano alzandosi di scatto e volando verso la cucina della casa della sua migliore amica.

 

Quella serata si stava rivelando veramente turbolenta.
E aveva un pessimo presentimento su come sarebbe andata a finire.

 

Darren.
Ecco a cosa pensò non appena una goccia del liquido gli entrò in bocca.

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'autrice:

Darren infondo, voleva baciarlo , dai tempi del liceo desiderava farlo eh, andiamo non è etero.
Mia madre lo ha ammesso e lei guardando Glee e assistendo ai mie scleri perennemente diceva ‘’Secondo me Darren è sposato e con due bambini’’ LOL :’)
Si, ho una mamma gleek!
Cioè, quegli sguardi dove li mettiamo?!?!? Tu puoi recitare un ‘’ti amo’’ ma non puoi guardare così un semplicissimo ragazzo. Insomma, si meriterebbe l’Oscar se veramente Darren fosse etero.  *non ci crede nemmeno lei*
Okay, CrissColfer is on. Lo sappiamo tutti ormai.
Poi oggi è uscita l’esibizione di ‘I’m sexy and i know ite io stavo ridendo e sbavando nello stesso momento. Chris e le sue gambe. Ricky e il suo tutto.
Sono un pochino turbata come avrete capito ;)

Vorrei ringraziare tutte,tutte le persone che leggono la mia storia, perché il primo capitolo ha da poco raggiunto le 1400 e io stavo per prendermi un colpo appena visto il numero, grazie mille ragazzi!  Siete la mia gioia!
Spero che la storia continui a piacervi eh, mi dispiace di non aver aggiornato ieri, ma alle 22 non avevo ancora finito di studiare, ho cazzeggiato e sono andata a pattinaggio e mi sono fatta malissimo e ho un livido enorme, gonfio e pieno di graffi.
Ecco, aggiornerò entro lunedì, lo prometto :)

Grazie mille a tutte le persone che hanno aggiunto la storia tra le preferite e seguite e che recensiscono la mia storia :D
Se vi va, fatemi sapere che cosa ne pensate!

Love,Anastasia

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Capitolo 18
*** Scappare. ***


Capire perchè Lea chiamava ancora Darren il figo del cellulare di Chris era un mistero.
 
Ormai si conoscevano, i ragazzi del cast avevano conosciuto tutta la verità, o perlomeno, quella parlata.
 
Si, perchè quello che avevano raccontato quella serata non era una bugia.
Insomma, era quello che era successo realmente, ma nessuno dei due raccontò il modo in cui si sentiva protetto dall'altro quando erano così giovani.

 
Prima.
 
Perchè adesso le cose sono cambiate.
Migliori amici, okay. 
Fidanzati? E' meglio lasciare dei punti in sospeso, questo pensava sempre il soprano quando si rivolgeva quella domanda. Infatti, quella sera, tornato nel suo appartamento, ci aveva pensato continuamente, a quante sensazioni meravigliose aveva provato, però, il moro era etero ed erano solo amici, mai sarebbero stato qualcos'altro.
 
 
 
 
Chris, raggiungimi immediatamente in bagno. Ryan mi fa fuori se mi vede così.
 
Sorrise, e si corse verso le quattro mura in cui si trovava il suo migliore amico.
Non avevano ancora avuto modo di parlare, perchè, quello era precisamente il giorno dopo di quella piccola festa. 
 
Appena aprì la porta scoppiò a ridere.
Una risata cristallina.
 
''Non c'è niente da ridere. Se Blaine si presenta con questo aspetto alle prove tutto il mondo ne risentirà, ti prego aiutami.'' Esclamò l'altro ragazzo esasperato.
 
Quel gel era veramente terribile da mettere, specialmente quando si appiccicava alle mani e non riusciva nemmeno ad allacciarsi una santa cravatta.
 
''Sei un caso perso.'' Commentò sogghignando e avvicinandosi al moro per aiutarlo. 
 
''Kurt mi ama'' Sorrise il riccioluto sorridendo apertamente, come faceva gran parte del tempo.
 
''Ma questo perchè Blaine è figo. Non Darren.'' Ribattè Chris, prendendo il pettine per aiutarlo.
 
Erano tanto vicini da poter sentire il respiro dell'altro battere sulla loro faccia.
''Uhm. Ho una fans almeno.'' Comunicò.
 
''Io non sono una femmina, numero uno!'' Urlò il soprano, cercando di togliere quel maledetto nodo che si ostinava a rimanere sfortunatamente. 
 
Okay, aveva ufficialmente capito che i capelli ricci erano la cosa più difficile da pettinare.
 
''Due, tu e mia madre'' Sogghignò cercando di rimanere fermo per non rovinare il lavoro dell'amico, che, stava riuscendo nella missione anche abbastanza bene.
 
Il soprano sospirò facendo un verso con le labbra scocciato, ironicamente, ovvio.
 
''Comunque, per il bacio di ieri sera.....'' Cominciò subito Darren timoroso e con una voce abbastanza più acuta del normale.
 
Immediatamente Chris scattò all'indietro allontanandosi dall'amico.
 
''Non c'è niente da dire. Ci stavano sotto pressione e li abbiamo accontentati.'' Comunicò immediatamente picchiettando istericamente il piede a terra.
 
Una cosa in cui Chris Colfer non era bravo c'era. Questioni di cuore.
 
Scappava sempre dalle situazioni quando cominciavano a farsi complicate o serie. E quella, stava diventando fastidiosamente pesante.
 
Lo si sentiva dall'aria, che in un istante era diventata molto più pesante e rendeva difficile respirare.
Si era posto una domanda però : Perchè parlare con Darren si baci mi rende così nervoso? Insomma, se fosse stato Mark lo avrei mandato male direttamente, ma non posso farlo con lui. Perchè?
 
''Volevo solamente dirti che tra noi rimane tutto come prima. Stai tranquillo cavolo!'' Rispose il moro spalancando gli occhi ed eliminando completamente il sorriso dalla tua faccia. ''Si può sapere perchè non vuoi parlare di ieri?'' 
 
''Non c'è niente da dire, come ho detto prima. Lo volevano loro, non noi, vero? '' Chiese, ripetendosi mentalmente 'è stata colpa loro, io non lo volevo baciare.'
 
''Se non lo sai tu.'' 
 
''No. So solo che voglio sapere adesso la tua risposta.'' Ribattè il soprano avvicinandosi di pochi centimetri al suo migliore amico. 
 
''Io ti volevo baciare. Tantissimo.'' Ammise di punto in bianco Darren, e Chris, credette di essere caduto per terra dopo quella confessione. ''Ma dai tempo del liceo. E dio, sei diventato così bello da allora, quindi, si. Sinceramente io lo volevo, e dentro di me, quando hanno detto sette minuti mi sono messo a ballare Hey Soul Sister peggio di come ho fatto nella puntata. E hai un sapore squisito. E' anche stato meglio di come me lo sarei immaginato. Me lo sono immaginato un bacio con te se non lo hai capito.'' Continuò piegando la testa da un lato e avvicinandosi al soprano che era diventato tutto rosso improvvisamente. ''E' questo quello che volevi sentirti dire? '' Concluse.
 
''Siamo colleghi e amici. Tu sei etero Darr! Che cavolo stai dicendo?!?'' Chiese chiudendo gli occhi e implorando a qualcuno sopra di lui di svegliarsi da quel brutto sogno adesso.
 
''E mi piace un ragazzo non è possibile? '' Disse sorridendo. Gli occhi sorridevano. Erano color miele, lo erano sempre stati, ma adesso erano ancora più belli. 
 
E mi piace un ragazzo.
Dio, Chris voleva scomparire adesso.
Darren non gli piaceva in quel modo e non voleva averlo vicino in quel modo. Non in quel momento. 
Si erano ri-avvicinati solamente da pochi mesi, e anche se quella non era una scusa plausibile a lui piaceva usarla.
 
Sentirono urlare improvvisamente una ragazza da fuori il bagno i loro nomi.
Amber.
''POSSO ENTRARE O LO STATE FACENDO? SAPPIATE CHE VEDERVI NUDI SEGNEREBBE LA MIA VITA PER SEMPRE.''
 
In tempo proprio. Pensarono entrambi.
Solamente che Criss, dispiaciuto.
Colfer, sollevato.
 
Chris scappò dalla porta quasi volando.
La ragazza entrò nel bagno capendo che, fortunatamente, erano vestiti.
Inarcò le sopracciglia e chiese ''Che cavolo ha?'' 
 
''Niente'' Borbottò semplicemente, per poi guardare allo specchio il suo aspetto disastroso.
Infatti, il suo migliore amico aveva sistemato solamente ua parte dei capelli, e bisognava anche aiutarlo con la cravatta da Warbles. 
 
''Sai che se Ryan ti vede conciato così ti uccide vero?'' 
 
''Mi potresti aiutare, perfavore. Chris è corso via senza dirmi niente.'' Supplicò il ragazzo arricciando il labbro inferiore.
Erano diventati buoni amici e anche abbastanza intimi.
Quel cast era una grandissima famiglia.
Nessuno odiava nessuno, erano nati amori grazie al telefilm, amicizie molto profonde e buoni legami.
 
''Che è successo?'' Chiese allacciando la cravatta all'amico.
 
''Adesso non ti può nemmeno piacere un ragazzo che subito devono ricordarti di essere etero. E' pazzesco..'' Sospirò e subito dopo pentendosi di averlo detto ad alta voce.
 
''Bhè, con Chris certamente non puoi!'' Disse divertita la ragazza guardandolo negli occhi.
 
''Perchè?'' Domandò confuso.
 
''Perchè lui ha 21 anni ed è ancora vergine. Ha avuto solamente due ragazzi che gli anno spezzato il cuore. Ha una fiducia in se stesso grande quanto una briciola e non crede che troverà mai nessuno. Ti credeva un amico e bho, forse adesso lo hai sconvolto.''
 
Darren smise di respirare per una decina di secondi.
Chris Colfer era veramente vergine?
Aveva avuto veramente solo due fidanzati?
Ma come cavolo era possibile?
 
''Senti, nanetto, ti conviene non farlo soffrire e specialmente di riuscire a conquinstarlo. Penserà certamente che ti perderà un giorno, perchè mette in certo che la vostra relazione finirà. Vedi di farla durare il più possibile e non andartene con qualche altre stupida fans.'' Conluse Amber lasciandogli il cravattino e sorridendo soddisfatta nel lavoro.
Arrivò alla porta e se ne andò dicendo ''Non lo dico a nessuno, tranquillo'' 



 
 
 
 
 
Dopo mezz'ora sul set, erano presenti, Ryan ed il camera-man, Darren e Chris, che avevano preso le dovute distanze.
In realtà, il riccioluto aveva cercato di avvicinarsi al suo amico, ma senza risultato, perchè questo si allontanava sempre maggiormente.
 
''Allora'' Cominciò il pelato ''Nanetto, so che ti ho fatto vestire per registrare, ma oggi non devi fare niente. Dobbiamo parlare della klaine.'' 
 
''Non farli lasciare, perfavore! Sono bellissimi.'' Esclamò tutto d'un tratto il soprano facendo sorridere Criss. 
 
''Ma non stanno nemmeno insieme!'' Disse il regista. 
 
''Comunque, non puoi farlo, perfavore.'' Rispose cercando di non distrarsi, perchè sentiva lo sguardo del suo migliore amico fastidiosamente addosso. ''E comunque, quando cavolo renderai felice Kurt con Blaine?'' 
 
''Già! Cavolo Kurt soffre troppo.'' Appoggiò la proposta del soprano anche Darren.
 
''Se magari mi stesse a sentire!'' Urlò zittendoli immediatamente e mettendosi una mano sulla sua testa. '' Vi devo dare i copioni per la scena del loro bacio che gireremo domani. Quindi, vedete di mettervi a lavoro e di esercitarvi insieme almeno oggi.'' Concluse.
 
''Uhm, perfetto.'' Borbottò Chris.
 
Ora, non che odiasse Darren, ma certe volte lui si comportava come un bambino.
Non il riccioluto, certamente, ma il ragazzo con gli occhi celesti, e era perfettamente a conoscenza di questo suo difetto, ma non poteva farci niente. Era più forte di lui.                


Scappava dalle situzioni difficili, ma non perchè odiasse Darren, ma perchè non sapeva come rifiutarlo.

 
Si, era costretto a farlo.











Note dell'autrice:

Non uccidetemi, perfavore çç
Andranno meglio le cose, mancano pochissimi, pochissimi *3* capitoli alla fine e io mi sto deprimendo, maaa.....ho cominciato una nuova FF :D

Comunque, non credo ci siamo molto da dire, perchè questo capitolo è di passaggio, quindi, ringrazio tutte le magnifiche persone che leggono la mia storia, siete meravigliosi ragazzi :)

Se vi va, lasciatemi un pensierino se il capitolo è stato di vostro gradimento.

Love,Anastasia


 
Il riccioluto voleva solamente una cotta passeggera che con il tempo sarebbe passata e lui, teneva troppo alla loro amicizia per rovinarla con una stuipida storiella da quattro soldi che sarebbe durata al massimo un mese.
 
 
 
 
 

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Capitolo 19
*** Senti Darren. ***


''Oh, eccoti qui. Ho sempre cercato uno come te.'' Esclamò Darren sorridendo, con un tono decisamente buffo.
Era la prima volta che i due ragazzi leggevano le battute e le stavano provando nel salotto dell'appartamento Colfer.
 
''Adesso, io dovrei sorridere?'' Chiese Chris non accennando nemmeno un mezzo sorriso.
Non voleva farlo.
Nel copione c'era un bacio.
Quel bacio poteva rovinare la loro fantastica amicizia.
 
''Fai illuminare i tuoi occhi. E' più da Kurt'' Semplicemente rispose il riccioluto avvicinandosi di un passo.
 
''Uhm, può andare, continuamo.'' 
 
''La scorsa settimana, quando ti ho sentito cantare Black Bird, ho capito una cosa. Tu-tu mi emozioni Kurt e questo duetto sarebbe solamente una scusa per passare più tempo con te.'' Recitò con una tale semplicità quelle battute che si spaventò da solo.
 
Leggeva, certo, ma quelle parole gli sembravano la cosa giusta da dire esattamente in quel momento.
 
Blaine non era innamorato di Kurt in quel momento e nemmeno Darren lo era di Chris.
Era, solamente, molto interessato a baciarlo, toccarlo, stringerlo a se.
 
Una cotta la chiamano e le cotte si possono trasformare in amore, se si rispettano i tempi, e sopratutto, se si rispettano le persone con cui si ha a che fare.
 
''Tecnicamente, adesso dovremmo baciarci.'' Concluse risucchiando le labbra dentro la sua bocca e guardando l'amico, cercando con tutte le forze di non gettarsi addosso a lui.
 
''Uhm, tecnicamente. Ma non siamo costretti.'' Comunicò il ragazzo con gli occhi celesti cercando di evitare il contatto visivo con l'unica persona che era presente in quella camera.
 
''Possiamo c-chiarire il fatto del ba-agno?'' Balbettò il moro.
La risposta del soprano arrivò molto in ritardo, perchè ci pensò su un pochino prima di rispondere.
Dovevano parlare, perchè era successo veramente e non potevano evitare l'argomento per sempre.
 
''Cosa devi dirmi, ancora?'' Domandò cercando di nascondere l'imbarazzo.
Da dove cavolo gli era uscito quell' ANCORA?!
 
''Guarda. Scusa okay?''
 
''Perchè ti scusi?'' 
 
''Hai detto ancora. Non ti è piaciuto quello che ti ho confessato quindi ti chiedo scusa, ed elimina quella mattina dalla tua testa.'' Disse Darren con un tono deluso.
 
Abbassò gli occhi, perchè non era quella la risposta che si aspettava sinceramente e non si aspettava quell'ancora specialmente.
Credeva che anche il suo amico non fosse del tutto indifferente e ripensò allora ad una vecchia conversazione, che fecero durante gli anni del liceo nella camera del moro.
 
 
Erano distesi sul letto e Chris teneva appoggiata la testa sulle gambe del suo amico.
 
''Sai, a volte mi sento solo. Insomma, mentre sto per addormentarmi mi stringo le mani da solo pensando di avvere qualcuno da stringere. So che è una cosa da deficienti-'' Confessò il soprano giocherellando con un pezzettino di coperta nervosamente.
 
Sentì immediatamente qualcuno prendergli le mani.
Un caldo improvviso gli attraversò tutto il corpo.
 
''Le mie mani vanno bene?'' Chiese rivolgendogli un amipio sorriso. ''E no, non è da cretini. Hai diciasette anni e non hai mai avuto un fidanzato. Sei il ragazzo migliore del mondo, e c'è qualcuno che ti sta aspettando, devi solo trovarlo. Per adesso ci sono io.'' Rassicurò il moro stringendolo più forte e cominciando ad accarezzargli i capelli.
 
''Chissà se hai ragione.'' Borbottò l'altro.
 
''Si. Anzi, qualcuno là sopra secondo me ti sta preparando a qualcuno di meraviglioso. Ne sono certo.'' Strinse più forte la prese alla mano e gli toccò la faccia sfiorandolo con il pollice delicatamente disegnandogli i contorni.
 
''Promettimi di non lasciarmi mai.'' 
 
''Mai mai e poi mai.'' 
 
Sorrisero, perchè, erano loro quello di cui avevano bisogno. 
Avevano entrambi bisogno di quel noi.
 
 
''Nono, non volevo dire questo. Quell'ancora mi è uscito dalla bocca, scusa..'' Sussurrò.
Aveva capito che aveva sbagliato e specialmente ferito Darren, cosa che assolutamente non voleva fare.
 
''Quindi, anche a te ti è piaciuto baciarmi? '' Domandò di punto in bianco senza fare troppi giri di parole il riccioluto abbassando lo sguardo.
 
Temeva la risposta, da entrambi i lati.
Se avesse detto si, non sarebbe stato un sollievo.
Darren era spaventato, e anche tanto. 
C'è un proverbio che dice 'E' facile trasformare l'amicizia in amore e non l'amore in amicizia.'
 
Ora, il moro non amava il suo amico.

Non aveva mai provato però, un sentimento tanto forte nei confronti di qualcuno e sentiva di non potergli essere semplicemente amico.
Voleva baciarlo, voleva sentirlo come non aveva mai sentito nient'altro in vita sua.
 
D'altra parte, però, non voleva assolutamente sentire dalla sua bocca la parola no.
Perchè il loro rapporto sarebbe totalmente cambiato e certamente non in positivo.
 
''Che vuoi sentirti dire?'' 
 
''Non lo so, sinceramente.'' Rispose sentendo Chris avvicinarsi a lui fino a quando i loro bracci non si sfiorarono.
Erano seduti affianco sul divano di casa e sentivano i respiri di entrambi farsi sempre più nervosi.
 
''Darren, senti, tu sei il mio migliore amico e lo sarai per sempre, ma non credo di farcela. Insomma, ti voglio bene e sei la persona migliore che io abbia mai conosciuto. Quindi, non lo so se voglio rovinare tutto.'' Disse nervosamente girando il capo verso l'amico. 
Adesso le loro faccie erano ad una vicinanza da infusione.
 
''Ma potrebbe anche andare bene, non lo possiamo sapere.'' Incitò Darren trattenendosi.
Da cosa?
Bhè, aveva gli occhi del suo migliore amico che lo fissavano e lui non li aveva mai trovati così belli i suoi occhi.
E la bocca così invitante.
 
''E' diverso. Se fossi una ragazza sarebbe meglio.'' 
 
''Che cambia scusa?'' 
 
''Cambia.'' Esclamò il soprano arricciando il naso il modo adorabile e succhiandosi il labbro inferiore con i denti.
 
''Non è vero. E' la stessa cosa. Cosa c'è di diverso?'' Domandò interdetto.
 
''C'è che tu non sei gay!'' Sbaitò Chris. ''Che a te piacciono le ragazze non i ragazzi! Quindi, potresti scocciarti di me molto, molto presto e capire che è meglio una donna. Ti sei dichiarato etero e non è così semplice.'' 
 
''Io-io lo so.'' Borbottò freneticamente il moro senza riuscire a dire nien'altro. 
 
''No, non ne hai la minima idea. Senti Darren, adesso puoi pensare di voler sperimentare ma non con me, perfavore. Sai perfettamente come sono fatto e sai quanto tu conti per me.'' Confessò Chris prima di abbracciarlo fortemente e di tenerlo stretto a se. 

Darren era sull'orlo di piangere e non sapeva nemmeno il perchè.
 
''Sarai per sempre il mio piccolo cucciolotto riccioluto, okay?'' Rassicurò il soprano dopo qualche minuto.
Il riccioluto, disteso sulla sua pancia, alzò gli occhi per guardargli la faccia.
 
''Noi s-siamo più che amici.'' Balbettò insicuro insistendo.
 
''Semplicemente non voglio perdere il legame migliore del mondo. Perfavore, capiscimi.'' Disse incerto Chris, nemmeno lui ci credeva tanto alle parole appena dette.
 
''E se dovesse andare bene? Tu non puoi saperlo, insomma, potremmo anche essere anime gemelle che hanno faticato per trovarsi, non possiamo esserne certi. Insomma, c'è sempre l'eventualità che vada male, ma noi abbiamo litigato solo una volta in tutti questi anni.......'' Continuò ostinato Darren. 
 
Una lacrima gli era scivolata sul viso e il suo amico l'aveva asciugata con il pollice arrivando fino alle labbra.
Aveva sussultato un pochino arrivato in quel punto, e non aveva tolto il suo dito per una decina di secondi, erano semplicemente rimasti a guardarsi senza dire niente, perchè, era quella la cosa giusta da fare.  
 
''Perfavore non continuare, perfavore'' Supplicò il soprano prima re-stringerlo forte a se.
Non voleva più lasciarlo andare, voleva che rimanesse li per sempre.
In qualche stranissimo modo, con Darren al suo fianco, lui si sentiva protetto.
 
Continuarono a provare quella scena, fino a sera tardi e a quel punto il moro fu costretto a tornare a casa.
La parte del bacio la tralasciarono, avevano capito entrambi che era inutile. 





 
Note dell'autrice.
Ancora non si sono baciati e io sono un mostro, ma mi sembrava davvero assurdo farlo in questo capitolo dopo quello che si sono detti.
 
Comunque, spero veramente che ci sia piaciuto.
Ebbene si, ci avvicianiamo alla fine, questo è il penultimo capitolo e a me dispiace davvero tanto,tanto tanto.
Il prossimo sarà l'ultimo e poi l'epilogo. 
Spero che la mia storia vi sia piaciuta, perchè io ci ho messo davvero tutto il cuore.
 
Ringrazio di nuovo tutte quelle meravigliose persone che hanno messo la mia storia tra le seguite/preferite/ricordate e che hanno recensito *o*
Siete veramente tantissimi!!
 
Love,Anastasia.

 

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Capitolo 20
*** Ryan è rosso. ***


Il giorno dopo erano pronti.
Insomma, le battute le conoscevano, i movimenti da fare anche perchè li avevano provati per ore ed ore, ma il bacio..
Se la stavano facendo praticamente sotto.
Il pomeriggio precedente si erano detti parole per rassicurarsi o perlomeno, per calmarsi.
 
''Allora, tipi, siete pronti?'' Chiese il regista prima di farli iniziare a provare.
 
''No, ma si.'' Rispose Chris agitato battendo sul tavolo,freneticamente, la bara di pavarotti.
 
''Se sbagliate una battuta anche solamente una volta, io giuro che vi ammazzo entrambi. Questa scena deve assolutamente essere epica. Deve cambiare il mondo.'' Urlò il regista disperato.
Ryan lo era sempre in realtà, quando doveva lavorare con Darren.
 
''Io e lui dovremmo fare qualcosa di epico, uhm, okay. Non siamo Jhonny Deep Ryan!!'' Esclamò il soprano spalancando gli occhi.
 
''Io vi giuro che se sbagliate, vi faccio fuori e mi travesto io, sia da Kurt che Blaine. Muovetevi e recitate eccellentamente. Non mi basta adesso il bene''  Continuò istericamente il regista esasperato di prima mattina.
 
Molto problabilmente aveva appena girato una scena con Mark, Chord e Cory, o peggio, tutti e tre insieme.
 
''Okay, iniziamo a provare, Blaine Anderson!'' Concluse.
 
 
''Che fai?'' Domandò il ragazzo entrando nel set sorridendo come un idiota.
 
''Sto decorando la bara di pavarotti.'' Rispose tranquillamente non degnandolo di uno sguardo.
 
Recitarono perfettamente le battute come le avevano provate la sera prima, facendo calmare tanto Ryan che emise un forte respiro appena sentì le parole 'tu-tu mi emozioni Kurt.'
Momento del bacio.
Darren/Blaine doveva fare la prima mossa, semplicemente Chris doveva acconsentire.
Nove secondi dovevano contare e poi staccarsi, semplice, passano molto velocemente no?
 
Posarono le loro labbra una sopra l'altra.
Coincidevano perfettamente e iniziarono a muoverle con calcolata lentezza.
E perchè, la mano di Kurt arrivò solamente dopo tanto tempo?
Perchè i ragazzi sostituirono i nove secondi con gli indovuti quarantasette.
 
''Ehm, piccioncini? Dovreste recitare.'' Sussurò Ryan con una voce abbastanza tranquilla.
 
''Oddio! Io devo andare un attimo in bagno. Scusate!'' Sbottò il soprano allontanandosi dalle labbra di Criss.
 
Si fiondò nel suo camerino e comiciò a guardarsi allo specchio con sguardo minaccioso, domandandosi che cavolo avesse fatto.
Sentiva ancora il sapore di Darren sulle labbra e cercò di toglierlo, con tanta fatica.
Si, passarsi la lingua sulla bocca era stata un'inpresa.
 
''Stai per vomitare?'' Domandò Darren spalancando di colpo la porta e alzando un sopracciglio preoccupato.
 
''Come hai fatto a trovarmi?''
 
''Ti conosco!'' Confessò il moro avvicinandosi e affiancandolo allo specchio. Dando però, la schiena allo specchio per poter vedere il suo amico negli occhi.
 
''Scusami, e che sono al quanto nervoso.'' Disse Chris cercando di rimanere concentrato sulla sua figura.
 
''Puoi guardarmi negli occhi perfavore? Chris, dobbiamo tornare, Ryan era rosso come un pomodoro, se non peggio.'' Esordì il moro prendendogli il braccio.
 
Chris sussultò un attimo a quel tocco e poi con tono fermo e deciso cominciò a dire ''Perfavore non toccarmi, non devi farlo. Non starmi nemmeno così vicino perchè mi viene voglia di prendere a morsi quel tuo bel faccino che ti ritrovi e non credo sarà una cosa molto carina, dato che siamo solo amici. E specialmente, staccati tu da quei nove secondi di bacio, perchè io continuerei per tutto il giorno, perfavore.''
 
''Possobaciartiadesso?'' Chiese molto velocemente Darren prendendogli il volto nelle mani dopo quella dichiarazione.
 
''Dio, Darr, ti ho appena detto di non toccarmi.'' Si lamentò, controvoglia.
 
''Allontanati se veramente ti do così fastidio, perchè non sembra.'' Concretizzò quelle parole facendo toccare i rispettivi bacini.
Chris, tremava tutto.
 
''Calmati, perfavore. Tu non ti stai ribellando, quindi, credo di avere il diritto di baciarti.''
 
Il soprano chiuse istintivamente gli occhi, aspettando che le labbra del moro si posassero sulle sue, ma non accadde questo, no.
 
Infatti, dopo pochi secondi Darren mollò la presa dei fianchi del controtenore e si diresse verso la porta senza dire nemmeno una parola.
Chris, rimase a vedere la figura del suo amico andarsene e sparire improvvisamene dietro la porta.
Rimase a bocca aperta.
Non ci credeva ancora. Se ne era andato e senza dire niente.
Stavano per baciarsi e lui lo aveva lasciato sul 'punto di morte' da solo.
 
Decise, allora, di ritornare sul set, così, uscì dalla porta del suo camerino.
 
Improvvisamente si sentì sbattuto al muro, molto delicatamente e schiacciato da un corpo le cui lebbra erano posate sulle sue.
Poco pochi secondi, capì che stava baciando una persone e quella persona era Darren.
Non era andato via, anzi.
Stava premendo tutto se stesso a Chris, e stava chiedendo alla bocca del soprano di poter entrare con la sua lingua.
Tutto questo stava veramente succedendo.
E volevano non staccarsi più.
Avevano un sapore difficile da dimenticare, buono, troppo buono, anche più del lecito, perchè, tecnicamente sono solamente amici.
 
Quello a staccarsi fu Darren, appoggiandogli la fronte sulla sua e chiedendogli ''Solo amici?''
 
''Sei un cretino'' Fu la risposta dell'altro, che ripresa a baciarlo questa volta, con molta più foga.
Passarono ben cinque minuti, troppo poco tempo, ma furono costretti a lasciarsi, per via delle urla del regista, che li aveva trovati a pomiciare beatamente e, ritrovandosi davanti a questo spettacolo stava veramente per prenderli a calci.
Questi, infatti, non solo avevano interrotto le prove per una quindicina di minuti, ma stavano anche a fare gli affari loro.
 
 
''Se adesso non mi fate questa scena decentemente io giuro che vi ammazzo. O peggio, niente più bacio klaine e darò la colpa a voi, così non sarò io quello che dovrà subirsi tutte le urla di ragazzine assatanate che vogliono vedervi scopare.''  Continuò dire interrottamente per tutto il percorso.
 
Le riprese andarono molto bene, fortunatamente e nessuno venne ucciso, dei due ragazzi insomma.
Naya rischiava veramente un omicidio con i fiocchi per il semplice fatto che aveva sbagliato due parole per tre volte.
 
 
 
 
 
''Parliamo.'' Cominciò Chris buttandosi sul divano di casa di Darren e incrociando le mani  sul petto.
 
Darren era corso a prendere qualcosa da bere dalla cucina, per lui una bottiglia di acqua e una lattina di Diet-Coke per il suo ragazzo, o migliore amico, o quello che erano.
 
''Di che?'' Urlò il riccioluto dall'altro lato della stanza avvicinandosi piano, cercando di non far cadere i due liquidi. 
Quando vide il soprano rimanere in silenzio, e arrossarsi un pochino, capì.
 
''Non puoi dire che è stato un'errore. Avevi una faccia così, così supplichevole quando me ne sono andato!'' Esclamò il moro sedendosi per terra, a gambe accavallate davanti a lui.
 
''E poi tu mi sei saltato addosso. Non ho fatto tutto io, tecnicamente, io non ho fatto un bel niente.'' Saltò sulla difensiva Chris, mordendosi il labbro inferiore con i suoi piccoli dentini.
 
''Sei adorabile.'' Disse Darren, senza farsi troppi problemi. Specialmente adesso, che lo vedeva dall'alto in basso, gli sembrava anche più bello.
 
''E' andata bene la scena oggi.'' Cercò di cambiare argomento il controtenore, non riuscendoci affatto, però, perchè, Darren stava cominciando a perdersi negli occhi dell'amico, e veramente.
Continuava a fissarli e non ne aveva ancora abbastanza, non aveva abbastanza di quel volto che lo faceva sentire a casa in quel momento.
 
''Posso baciarti, di nuovo?'' Chiese avvicinandosi maggiormente e inginocchiandosi davanti a lui.
 
Questa volta, però, non ci fu alcuna risposta, alcun cenno con la testa, semplicemente, cominciarono a baciarsi, intensamente, tanto da sentire i loro volti, i sapori dei loro volti.
 
E quella sera, fecero l'amore.
Non erano più migliori amici, non erano più semplici amici, stavano insieme e, sentivano che era la cosa giusta da fare, in quel momento.
Chris, certo, non aveva mai smesso di pensare alle conseguenza, ma ogni santissima volta cha baciava e assaggiava Darren ne voleva di più e poi, quella sera era stata la sua prima volta, sarebbe stato totalmente impossibile dimenticarlo.
In un certo senso, era la prima volta anche per il riccioluto. Insomma, aveva già fatto l'amore ma non con ragazzi e, aveva finalmente capito perchè tutti lo trovavano così spettacolare.
Quando stava con Mia, certo, riusciva ad eccitarsi, ed anche velocemente, era piacevole, ma quando avevano finito non aveva la voglia di ricominciare, anche sapedo che non era possibile, no.
Era semplicemente apposto e aveva passato una buona mezz'ora tra baci e coccole.
 
Adesso, però, una volta finito rivoleva Chris, e lo voleva come non mai. Non si sarebbe mai immaginato una cosa del genere. Non sapeva che ci si poteva sentire tanto appagati con una persona e specialmente completi.








Note dell'autrice.

FINE, ma che fine non è.
E' arrivato il bacio, è arrivata la prima volta di Chrissss :D

Are you happy now?

Grazie mille ragazzi, grazie veramente a tutti per essere arrivati a questo punto, questa storia è nata con voi.
Senza voi non avrei mai continuato.
Grazie.

Grazie ha chi ha recensito.
Grazie a chi ha inserito la storia tra le seguite, preferite e ricordate.
Grazie.

Ci vediamo con l'epilogo tra pochi, pochissimi giorni.

Love,Anastasia.

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Capitolo 21
*** Epilogo: Ti amo. ***


Darren e Chris stavano insieme da un anno e cinque mesi.
Ad agosto sarebbero dovuti partire in Canada per la promozione del librio del soprano.
Ovviamente avevano mantenuto il segreto dell'accompagnamento del riccioluto.
 
Non avevano ancora rivelato la loro relazione al mondo intero, ma avevano dato molti indizi, anche involontariamente. 
 
Il cast era a conoscenza della loro relazione, certo, e credevano che anche Mark e Chord stessero insieme, ma questi non avevano ancora dato una risposta.
 
Arrivò il giorno della partenza, sarebbero dovuti mancare per un mese e mezzo intero, dato che avrebbero dovuto girare il canada e mezza america insieme.
Insomma, con il moro nascosto, ma almeno, potevano passare le notti e le mattine insieme, come una coppia, quale ora erano.
 
''Tu immagina.Io, te, tre cani e due bambini in una villa a Los Angeles, che ne dici?'' Domandò il riccioluto continuando a stare disteso sul letto con i pantaloni di una tuta grigia e senza maglietta.
 
''Possiamo pensarci quando torno? Ciao amore, ci vediamo a pranzo'' Baciò il suo fidanzato per pochi secondi e poi si fiondò fiori dalla porta per andare a reggere qualche altra intervista che lo rendeva così dannatamente felice.
 
Credeva veramente di vivere in un sogno dal quale non voleva davvero risvegliarsi, perchè, la realtà che aveva vissuto solamente pochi anni prima era terribile in confronto a questa. 
Cinque anni prima,solamente, era vittima di bullismo per colpa della sua omosessualità, della sua voce femminile e dei suoi atteggiamenti troppo da 'checca'.
 
Adesso invece, era fidanzato con il ragazzo migliore del mondo.
Viaggiava il mondo con il suo migliore amico nonchè ragazzo ufficiale da più di un anno.
A nessuno importava che di sessualità era, perchè, i suoi amici avevano semplicemente sempre saputo che non conta se ti piacciono i ragazzi o le ragazze, l'importante è chi sei.
Lavorava con ragazzi che oltre ad essere bellissimi e simpaticissimi erano pieni di talento e non facevano mai calare il sorriso.
E, cosa più importante di tutti, stava realizzando il suo sogno.
Durante gli anni del liceo, si impegnava molto con il canto e la scrittura e adesso, finalmente aveva pubblicato un libro, un vero libro.
Non aveva mai studiato recitazione, ma si era rivelato un talento naturale.
Ogni volta che riceveva un complimento, ogni volta che camminava per strada e qualcuno gli interrompeva la camminata per chiedergli un autografo in un certo senso ringraziava la sua prima cotta, Ted.
Non sarebbe nato niente senza di lui, e forse, adesso, starebbe ancora fingendo di essere qualcun'altro, qualcuno di diverso e di meno di speciale di lui stesso.
 
Ogni giorno incontrava ragazzi vittime di qualche persona che si divertiva a farli soffrire e perdeva anche mezz'ora del suo tempo a spiegargli che un giorno sarebbe andato tutto bene.
Non importa quando questo succedeva, perchè, non respingeva mai un suo fans e non si sarebbe mai permesso di farlo.
Anzi, le sue frasi migliori e più conosciute del tipo 'Non c'è niente di sbagliato in te, ma molto nel posto in cui vivi' le aveva rivolte a qualcuno venuto a chiedergli aiuto.
Certe volte si sentiva importante, tanto importante, perchè, la sua sofferenza degli anni precedenti stava iniziando a dare frutti e, specialmente, perchè sentiva che le persone avevano fiducia in lui.
 
 
''Dio non sai che mi è successo oggi!'' Esclamò buttandosi sul letto facendo un lungo e rumoroso respiro.
 
Darren si stava facendo la barba per questo, quando uscì dal bagno aveva mezza faccia ricoperta di schiuma bianca e la limetta in mano.
 
''Qualche altro giornalista ha domandato di noi due?'' Domandò emettendo una piccola risata e andando a baciargli la guancia, sporcandolo leggermente.
 
''No, oggi diciamo che ci sono andati abbastanza piano con questa faccenda. Ma un ragazzo aveva addosso una maglietta 'Like Boys' allora appena mi ha visto si è avvicinato a me e mi ha detto che Kurt è il suo punto di riferimento. Lo ha aiutato a crescere e che, senza di lui sarebbe stato perso in questo momento, si sarebbe sentito solo e non ce l'avrebbe mai fatta.'' Disse con gli occhi lucidi e sorridendo a malapena. Era felice, in un certo senso.
 
''Che hai?'' Chiese Darren sedendosi accanto a lui.
 
''Niente, è solo che mi sono sentito importante come mai mi sono sentito prima d'ora. Sembrava me al liceo, in quegl'anni era tu la mia ancora di salvezza, Kurt invece lo è per quel ragazzo e Kurt sono io. Mi sembra quasi impossibile!'' Esclamò appoggiando la testa sulle spalle del fidanzato e questo lo strise a se, sorridendo soddisfatto.
 
''Tu sei importante per milioni di ragazzi e non solo per lui. Ci sono persone, che adesso, in questo preciso momento, stanno vivendo atti di bullismo, staranno confessando ai proprio genitori da loro omosessualità e questi non li staranno accettando. Kurt è un amico per tantissime persone, Chris Colfer anche. La tua vera storia, la tua vera omosessualità ha reso quel personaggio migliore e ha reso te la persona più importante di tutta la mia vita.'' Consolidò quelle parole con un bacio e andò a togliersi la schiuma sulla faccia,lasciando il suo fidanzato mettersi il pigiama sfinito. Ordinarono la cena in camera e la mangiarono sul pavimento ricoperto di tappeti.
 
''Chris?'' Domandò il riccioluto fissandolo.
 
''Uhm?'' Rispose il soprano continuando a masticare il suo hamburger. Aveva un boccone in bocca, come era suo solito fare, ingozzarsi sempre con il cibo-spazzatura.
 
''Ti amo.'' Esclamò Darren inginocchiandosi per baciargli la fronte. Chris rimase paralizzato completamente.
 
''Non me lo avevi mai detto prima.'' Disse semplicemente con gli occhi che gli uscivano dalle orbite, bagnati dalle lacrime per l'emozione.
 
''Io progettavo di sposarmi insieme a te, e non ti ho mai detto ti amo? Davvero?''
 
Chris fece cenno di no con la testa e sorrise. Il moro era adorabile. ''Comunque, ti amo anche io.'' 
 
''Dio, siamo peggio di Kurt e Blaine!'' Esclamò il moro appoggiando il palmo della mano sulla fronte e chinandosi in modo tenero.
 
''A Blaine meno tempo ci è voluto per dire ti amo a Kurt.'' Disse il soprano continuando a sorridere. Era uno dei momenti più felici della sua vita quello, sicuramente.
 
''Pensavo di averlo fatto,giuro. Volevo dirtelo dopo un mese dal nostro fidanzamento ufficiale, io tiamo,tiamo,tiamo e voglio passare tutta la mia vita con te.'' Azzardò Darren andando a stendersi sul letto soddisfatto.
 
''Noi vediamo intanto di uscire vivi dall'esperienza di Glee e poi vediamo.''
 
 
 
 
 
 
 
Un mese dopo Chris agì veramente d'istinto.
Aveva incontrato una ragazza per strada,questa si era avvicinando a lui correndo e sorridendo.
''T-tu sei veramente Chris Colfer?''
 
L'interessato sorrise e annuì.
Lei sembrò andare in iperventilazione, non riusciva nemmeno a respirare. Lui, per calmarla cominciò a dialogare.
''Che ci fai qui? Sei molto carina sai?'' Disse, perchè, veramente lo pensava. Non aveva mai visto una ragazza brutta, perchè, infondo, queste non esistevano. 
Ogniuno aveva il proprio concetto di bellezza, e per lui, la bellezza era ogni ragazza.
Alta, bassa, magra, cicciona, con o senza brufoli, con o senza occhiali, tutte. 
 
''Tu-tu lo pensi veramente?'' Domandò questa cercando di calmarsi.
 
''Certo!'' 
 
''Oddio sto per svenire!'' Esclamò portandosi una mano alla fronte.
Armeggiò freneticamente la sua borsa, poi, tirò fuori il suo libro ed una penna.
 
''Senti, non è che me lo potresti autografare? Tu sei il mio idolo!'' 
 
''Certo, con tantissimo piacere eh, grazie.'' 
Aprì il libro e scrisse un paio di frasi.
Domandò quale fosse il nome della ragazze e concluse con uno smile.
 
''P-posso avere anche u-una foto con te?'' 
 
Chris emise una risata cristallina.
Non veniva bene in foto,o almeno, questo lo credeva lui, ma accettò lo stesso.
 
Passò a una ventina di minuti a parlare con questa ragazza, poi, dovette andarsene, ma sentì ad un centinaio di metri un urlo. 
Improvvisamente si girò e vide che la ragazza aveva il libro in mano ed era sul punto di svenire.
L'autografo, infatti, aveva sentito il bisogno di scriverlo, perchè, ormai quel fatto lo stava torturando internamente.
Darren sarebbe stato d'accordo.
Sull'autgrafo infatti, c'era scritto.
 
Grazie mille per aver comprato il mio libro, veramente, io devo tutto alle persone meravigliose come te.
Quindi, vorrei darti un grosso bacio, con affetto Chris Colfer :)
P.s.
Spero sia tu a diffondere la notizia.
CRISSCOLFER IS SO FUCKING ON.
THE RUMORS ARE TRUE. 
 
In poco meno di tre ore, il mondo ne era a conoscenza, Darren, che aveva accettato l'idea molto entusiasta.
Potevano vivere la loro storia d'amore finalmente e urlare al mondo quanto fossero felici.







Note dell'autrice.
Lo ammetto quella ragazza ero io.
Chris Colfer ha detto a me di essere bella *sogna sulle nuvole*

A chi non piacerebbe essere lei? Ancora rimpiango di vivere in Italia in una schifosissima città piuttosto che a Los Angeles ç-ç

Quindi ci siamo, questa è veramente la fine della mia primissima Long-Fic.
Io non riesco quasi a crederci ragazzi e sono felicissima.
Sono riuscita a portare a termine qualcosa nella mia vita. 
Io devo tutto a voi,tutto tutto tutto a voi.
Questa storia è nata per gioco. Perchè io amo scrivere ed allora ho provato a farlo veramente, non solamente nei temi scolastici. 

Venti capitoli più l'epilogo. Sono felicissima, veramente. 

Vorrei ringraziare tutte le meravigliose persone che hanno recensito la mia storia. Ragazzi, non sapete quanto mi siete stati d'aiuto. Siete stati la mia gioia e lo siete tutt'ora.

La storia è stata messa da:
3O PERSONE NELLE PREFERITE (che sono tantissime, non me lo sarei mai aspettata *w*)
62 PERSONE NELLE SEGUITE (e sapere che, tutte quelle persone hanno speso il loro tempo per leggere qualcosa scritto da me mi riempie il cuore di amore,veramente *w*)
5 PERSONE NELLE RICORDATE (e ricordare la mia storia, cioè, grazie mille veramente *w*)

Non avete idea di quanto siete importanti.

Bhe, poi questo finale è tanto ufisdahmfduasdf.
Che ne dite, succederà?
Il libro esce il 17 luglio (sosteniamoilnostrocucciolottocomprandolo) e poi inizia la promozione (sidicechevengainItaliaforse, huifshdamifuahsdifa *--*) quindi, potrebbe succedere.
Perchè Darren Criss è gay, è palesemente gay e non sta con Mia. L'ha presentata al Cast per altre ragioni...spero. Poi, alla fine la sua omosessualità verrà a galla in qualche modo. 

Bene. Mi dileguo, non so quante persone stanno leggendo veramente queste note, che sono totalmente inutili e stupideLOL

Grazie,grazie,grazie.

Ci vediamo con la mia prossima FF klaine :)


Love,Anastasta.





 

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