Alain

di serelalla
(/viewuser.php?uid=143311)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alain ***
Capitolo 2: *** Oscar ***
Capitolo 3: *** Andrè ***



Capitolo 1
*** Alain ***


-Oscar…non puoi continuare a trattarmi così!-
Questa frase proveniente dall’ufficio del Comandante mi incuriosì. Il mio amico Andrè non le avrebbe mai detto una cosa del genere. Cosa stava succedendo?
Aprii silenziosamente uno spiraglio di quella porta e sbirciai dentro…
Quello che vidi mi colpì con la violenza di un pugno allo stomaco…
 Il Comandante…
Oscar…
Oscar seduta sulla sua scrivania, la giacca della divisa gettata via poco lontano, sul pavimento. I capelli scarmigliati, la camicia fuori dai pantaloni e le mani…
Le mani di Andrè sotto la sua camicia…sul suo seno.
Oscar…
Oscar con le gambe incatenate ai fianchi di Andrè…
Oscar che accoglie la sua bocca che la cattura in un bacio possessivo, violento, mentre le toglie i pantaloni…
Oscar….
Oscar che si offre a lui…
Oscar che sorride…
-Vuoi davvero che mi trovi un altro uomo da tormentare, Andrè?-
La risposta di Andrè: un grugnito, un altro bacio, le mani a slacciarsi le brache…
Scappo…Non posso vedere altro…

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Oscar ***


Lo so.
Non puoi farne a meno Andrè.
Impazziresti se mi dessi ad un altro uomo.
Ti sento.
Ogni tua spinta è un grido di possesso. Sei irruento, violento quasi.
Va bene così.
Non ho voglia di dolcezze oggi.  Oggi desidero solo te.  Il più possibile.
Mi piace Andrè. Mi piace essere tua. Mi piace sentire che ti fai strada dentro di me, sempre più a fondo. Sempre più intimamente ad ogni spinta. Mi piace sentire la tua pelle sotto le dita, la tua pelle sulla mia, il tuo calore che mi invade attraverso di essa.  Adoro sentire il mio respiro che si spezza, la tua bocca sulla mia, la tua lingua che cerca la mia. Che cerca me. Adoro le tue mani sul mio corpo. Mi accarezzano, mi sorreggono, mi amano.
Sorrido.
Non sei più arrabbiato Andrè.
Mi abbracci e continui a muoverti dentro di me. Mi baci e mi possiedi ancora ed ancora una volta.
Lo so.
Non puoi farne a meno Andrè.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Andrè ***


Mi spingo dentro di te ancora una volta.

Non sono più arrabbiato e l’hai capito.

Lo so. Lo sento.

Il tuo è un gioco assurdo, ma lo assecondo.

Da anni. Da sempre.

Potevamo inventarci segnali e codici segreti, ma non ne abbiamo avuto il bisogno.

Uno sguardo, un accenno di sorriso, un impercettibile movimento del capo e sapevo che mi volevi nel tuo letto.

Cosa cerchi Oscar?

Qual è il tuo scopo?

Vuoi solo il piacere?

O vuoi me?

Mi illudo che le due cose coincidano.

Ti stai servendo di me? Mi usi per soddisfare i tuoi bisogni?

A volte vuoi sentirti donna, una donna desiderabile, come quando, nuda, mi attendi nel mio letto per godere nel vedermi impazzire dal desiderio nel trovarti lì e poterti possedere nel torpore del sonno che ti ha colto senza ancora del tutto strapparti alla veglia.

A volte è la pura ricerca del piacere che ti muove e allora interrompi i miei lavori per spingermi in un anfratto del palazzo per avermi subito, in fretta, con la paura di essere scoperti. La mia mano a coprirti la bocca, a soffocare i tuoi gemiti.

Ed io, pazzo, a permettertelo.

Ogni volta.

Ogni tuo desiderio.

Come oggi.

Oggi avevi bisogno di confermare il tuo potere su di me.

E avevi una gran voglia.

Oggi avevi una gran voglia di godere, Oscar.

Mi hai chiamato, mi hai sedotto come sempre.

Non posso resisterti e lo sai.

Inutile ribellarsi.

E l’idea di te con un altro mi fa impazzire.

Ma ora non sono più arrabbiato, Oscar.

Ora ti stringi a me, le tue gambe avvinghiate ai miei fianchi, le tue mani percorrono la mia schiena, mi accarezzano i capelli, il collo.

Ora sei mia.

Gemi di piacere ad ogni mia spinta, la tua bocca cerca la mia, la tua lingua gioca con la mia.

Nessun accetterebbe altro che sesso tra di noi, Oscar.

Un amante.

Un amante plebeo con muscoli resi sodi dal lavoro fisico, mani forti ed occhi verdi è nell’immaginario erotico di molte dame a Versailles.

Un amante posso esserlo.

Un amante te lo puoi permettere.

Un amante possono concedertelo.

Lo sai e non ti spingi oltre.

Ma ora il tuo respiro si spezza, le tue cosce mi stringono, le tue unghie affondano nella mia schiena.

Il tuo calore avvolge il mio sesso e mi esplode nella mente.

Mi perdo in te ancora una volta.

Ora mi stai amando, Oscar.







Non ho pubblicato fino ad ora perchè questo pezzo proprio non mi convinceva. Continua ad essere così, ma ormai era troppo che vi facevo aspettare. Diciamo che è un capitolo con riserva e, magari, i vostri commenti mi daranno stimolo per far meglio. Baci.
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=890409