Rivederti Ancora di Pix27 (/viewuser.php?uid=158762)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** All' Uscita Della Scuola ***
Capitolo 2: *** L'Anello e Il Biglietto ***
Capitolo 3: *** Bugie ed Incontri ***
Capitolo 4: *** La Canzone del Coraggio e un Carattere Inaspettato ***
Capitolo 1 *** All' Uscita Della Scuola ***
Rivederti Ancora
Ricordo ancora quando ci siamo salutati per l' ultima volta, all'aeroporto mentre te ne andavi improvvisamente dalla mia vita, così come eri arrivato tanto tempo fa. Forse ti amavo già a quel tempo quando tu, prima di andartene, mi hai guardato con quegli occhi misteriosi, con uno sguardo pieno di sottintesi che io non riuscivo ad afferrare appieno, mi hai baciato. Un bacio che non potrò mai scordare, così come non potrò mai scordare cosa ho provato in quel momento, tristezza, il mio primo bacio rubato dall'unica persona che molto probabilmente non avrei più rivisto nella mia vita. L' ultima immagine che ho di te e quella di te che ti allontani dandomi le spalle con in una mano la valigia e nell'altra la custodia bianca del tuo violino. Mi piacerebbe poterti rivedere ancora una volta per sapere se quel bacio le il messaggio che conteneva, per te avevano un valore, infondo me l'avevi promesso solo la sera prima della tua partenza, la promessa di rivederti ancora.
Primo Capitolo
~All'uscita della Scuola~
“Amu sveglia!” grida Suu svolazzando da una parte all'altra della stanza“è il tuo primo giorno!!!!” Amu si rigira nelle coperte e stringe a se il cuscino dicendo in un sussurro ”c'è un gatto che parla!”, era evidente che stava ancora delirando immersa nei suoi sogni.
Le quattro chara si guardarono tra loro indecise se ridere o preoccuparsi “ ma Amu quanto ancora vuoi dormire?” urlò Miki che, spazientita e decisa a svegliarla nella maniera più veloce, si stava avvicinando con un secchio d' acqua ghiacciata che però era troppo pesante per lei “Ran, Suu, Dia, mi aiutate?”disse allora, ed ecco che le altre tre raggiungere l' amica per aiutarla a trasportare il secchio. Una volta posizionate sopra la testa di Amu ecco Ran e Dia fare il conto alla rovescia “ tre due uno... VIA!”.
Amu ora era perfettamente sveglia ma anche completamente fradicia per colpa di quelle quattro pesti delle sue chara che ora, senza alcuno rimorso di coscienza, facevano finta di dormire dentro le loro uova ”ma che razza di modi sono questi?” pensò Amu arrabbiata “e soprattutto dov'è finita la mia sveglia?” pensò scocciata mentre andava a guardare l' ora sul cellulare [7:30] era tardissimo sarebbe arrivata tardi alla cerimonia di apertura della sua nuova scuola si preparò in un lampo e scese giù in cucina salutò sua madre e suo padre che facevano colazione e prendendo un biscotto uscì di casa.
Grazie a dio aveva la bicicletta! Spinse sui pedali con tutta la forza che aveva ed arrivò per un pelo al suono della campana così diede uno sguardo veloce alle tabelle delle nuove classi, era stata assegnata alla 1B. Ma dopo aver trovato la classe si bloccò, non l'avrebbe mai ammesso ma di colpo le era venuta una paura nera! Era sola, di nuovo in un altra classe, senza più i guardian le uniche persone con cui era riuscita ad aprirsi, ora ne era sicura avrebbe dovuto di nuovo indossare la sua vecchia maschera per nascondere la paura e l' imbarazzo, odiava doverlo fare di nuovo ma proprio non poteva evitarlo e così fece un respiro profondo fece l' espressione più fredda e distaccata che aveva e aprì la porta.
Erano già seduti tutti ai loro posti e alcuni incuriositi la stavano guardando, scrutò la stanza con una freddezza che ne anche lei sapeva di avere e arrivò nell'ultimo banco disponibile che si trovava esattamente in mezzo all'aula “non ci può essere posto peggiore” si disperò lei, fortuna che era una cosa provvisoria.
La nuova scuola era divisa in due parti: da una parte un enorme palazzo a forma di L dove erano suddivise le classi e dall'altra una serie di edifici più bassi dove si trovavano i laboratori per le materie tecniche e le palestre divise in maschili e femminili inoltre c'era un grande cortile.
Un'altra cosa bella di quella scuola erano le divise: camicia bianca, fiocco blu, giacca nera con bordi blu e stemma della scuola e gonna pieghe blu. Le piaceva davvero tanto quella divisa perché era double-face infatti se si svoltavano le gonne e le maniche delle giacche i bordini diventavano rossi e ovviamente avevano dotato quelle divise di fiocchi aggiuntivi di entrambi i colori.
Dopo la scuola aveva un appuntamento con gli ex guardians Tadase, Rima, Nagihiko e Kuukai che avrebbe promesso di portare Utau, tutti insieme poi sarebbero andati alla ex scuola per vedere come se la cavavano i nuovi guardian e poi in programma c' erano: centro commerciale, parco e cinema.
All'uscita della scuola vide Ran, Miki, Suu e Dia che parlavano con qualcuno che non riusciva a vedere, quindi accelerò il passo ed arrivò davanti al muretto dove di celava lo sconosciuto in quell'istante sentì un profumo di rose che le fece battere forte il cuore “ lo riconosco e il suo profumo e tornato”pensò felice ma una volta girato l'angolo vide che non c' era nessuno tranne le sue chara che la guardavano spaventate come se avessero visto un fantasma, incerta su cosa fosse accaduto chiese alle chara ”con chi stavate parlando?” e loro risposero velocemente ”con nessuno! Perché? E lei disse “credevo che ...” non fini la frase perché ripensandoci magari quel profumo se lo era immaginato quindi lasciò la frase in sospeso senza sapere che Ran, Miki, Suu e Dia che già intuivano la risposta erano preoccupate “e se avesse scoperto l' identità della persona di poco fa? Come l' avrebbe presa? Sicuramente male, anzi malissimo!” pensavano le chara tristi, non avevano mai nascosto niente ad Amu e detestavano farlo, ma se avesse scoperto la verità non si sarebbe più ripresa, ne erano certe.
Rima la guardò negli occhi indecisa se ridere o preoccuparsi “ma se non c'era nessuno dietro al muretto di che ti preoccupi?” Amu sospirò “e che io quel profumo lo riconoscerei tra mille! mi sembra di essere impazzita!” Nagihiko le sorrise comprensivo“tranquilla non stai impazzendo! Semplicemente non riesci ad ammettere a te stessa che ancora pensi a lui e questa ne è la prova” stavano camminando davanti al gruppo Amu al centro e Rima e Nagihiko una a destra e uno alla sinistra della povera vittima, “forse hai ragione Nagihiko, non potrò mai dimenticarlo ma tu sai quanto ci sono stata male quando è andato via” si disperò Amu “e lo so anch'io, ma stai tranquilla faremo qualsiasi cosa per evitare una ricaduta” disse sorridendo mentre invece nella sua mente stava urlando cose irripetibili verso Nagihiko per averla interrotta, in quel momento Ran e Miki che stavano ascoltando la conversazione si guardarono annuirono in un secondo d' intesa, nessuno doveva scoprire che Ikuto era tornato.
Nel frattempo alle loro spalle Kuukai si lamentava “ma che complottano quelle due? Sono riuscite a portarsi via anche Nagihiko che stava parlando con me!” e Utau che gli stava accanto rispose “non lo sanno che da maleducati mettersi a parlare fra loro ignorandoci!” avrebbe continuato all'infinito ma si interruppe aveva sentito una melodia trasportata dal vento dolce e incredibilmente triste l'aveva riconosciuta era la melodia che Ikuto suonava sempre istintivamente si girò verso Amu, ma non c'era più, si guardò attorno ma non la trovò era sparita. Amu era scomparsa.
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Capitolo 2 *** L'Anello e Il Biglietto ***
Secondo
Capitolo
~L'
Anello e Il Biglietto~
Correva.
Non sapeva neanche lei il motivo per cui improvvisamente si era messa
a correre guidata da quel suono e dalla certezza che lo avrebbe
rivisto ӏ tornato davvero, non me lo sto
immaginando” si disse.
Man mano che avanzava sentiva il cuore diventare più leggero
mentre
dentro di lei cresceva passo dopo passo una gioia indescrivibile,
decisa svoltò a
sinistra
verso
il piazzale e rimase interdetta, non c' era nessuno, anche la musica
era finita e Amu si sentì una stupida “che scema
sono stata, molto
probabilmente me lo sono immaginato!” pensò, era
triste e
amareggiata della gioia di prima non ne era rimasta nemmeno un
brandello, stracciata da una frase che piangendo urlò nel
piazzale
vuoto “TU NON TORNERAI MAI PIÙ!”
prese fiato e continuò “MAI PIÙ.
EPPURE
CONTINUO AD ILLUDERMI COME UNA STUPIDA” qualcosa si mosse
vicino a
lei senza fare il minimo rumore ma lei non se ne accorse aveva gli
occhi chiusi e pieni di lacrime “È
TUTTA
COLPA TUA” improvvisamente si sentì stringere da
dietro mentre
ricominciava a sentire il profumo di rose che aveva sentito quella
mattina ma cento volte amplificato a causa della vicinanza. Era
inebriata da quell'odore ma non riusciva a muoversi per guardare in
faccia la persona che l' abbracciava, lo sconosciuto cercò
le mani
di Amu e le intrecciò con le sue mettendole in mano una
scatolina.
Incuriosita dalla novità Amu guardò con interesse
la scatolina e in
quell' istante lo sconosciuto si stacco la lei, non ebbe anche il
tempo di voltarsi che già non si vedeva più da
nessuna parte.
In
quel momento tutti gli altri stavano cercando Amu e stavano correndo
nella direzione in cui Nagihiko e Rima l' avevano vista scappare,
tutti tranne Utau che si era rifiutata di andarla a cercare
“non è
sparita se ne è solamente andata, se aspettate qui state
sicuri che
tonerà da sola” aveva detto sedendosi su una
panchina ma erano
troppo preoccupati per ascoltarla “Non è da Amu
sparire così”
aveva detto Kuukai e si era messo insieme agli altri alla ricerca di
Amu. Utau era in realtà molto preoccupata per Amu ma fin da
piccola
aveva imparato a mascherare questi sentimenti dietro al suo solito
carattere, mentre aspettava cominciò a fare delle ipotesi e
a
collegare la melodia di Ikuto che aveva sentito prima con la
scomparsa della su amica “ma non poteva essere la sua
melodia”
pensò “ma lui non è qui, l' ultima
volta che l' ho chiamato era
in Italia per un concerto con la sua orchestra” ragiono un
istante
“ma se non era la sua melodia chi era che suonava?”
poi le venne
in mente che la sua manager l' aveva chiamata quel pomeriggio
dicendole che nella zona del parco ci sarebbe stato un raduno di
musicisti “allora sicuramente avrò sentito
loro” nel frattempo
si accorse delle quattro chara di Amu che parlavano a voce bassa tra
loro e le sembrò molto strano “ei!
Perchè no siete a cercare
quella fuggitiva della vostra padrona?” disse nella loro
direzione
e quelle trasalirono “c-che?” dissero in coro,
sembravano stanche
e sul punto di svenire, “niente niente, piuttosto siete
sicure di
stare bene?” chiese “bhé in effetti
abbiamo un po' di capogiro”
risposero Ran e Miki mentre Suu e Dia si lanciarono uno sguardo,
erano ansiose “adesso scusaci ma dobbiamo andare da Amu l'
hanno
ritrovata” dissero e si allontanarono in tutta fretta. Utau
invece
non si mosse, ancora impegnata ad assimilare lo strano comportamento
delle chara.
Amu
guardò attentamente la scatola, era un di quelle scatoline
che
provengono da delle gioiellerie, di colore blu scuro decorata da
foglioline argentate e si apriva a scatto, all'interno Amu vide che
appoggiato su un morbido cuscinetto di seta bianca c' era un anello
di argento con intarsi ad spirale e sul davanti da tre brillanti due
più piccoli ai lati e uno più grande al centro.
Il gioiello e la
confezione erano di fattura italiana, si guardò in torno
incredula
cercando lo sconosciuto che le aveva lasciato un oggetto tanto
prezioso guardò nella scatola e ci trovò un
biglietto.
Per
Te
(anulare,
mano destra)
Devo
parlarti, incontriamoci nel posto segreto alle 20.30.
Tuo
I.T.
P.S.
Tratta questo anello come tratteresti me!
Amu
arrossì, sentiva le farfalle nello stomaco
“anulare, mano destra?”
sussurrò, era il dito della fede e lei lo sapeva
“il posto
segreto? Non può essere nient'altro che il parco
giochi” sorrise,
diventando se possibile ancora più rossa. Anche dopo la
partenza di
Ikuto quel parco giochi lo frequentava spesso avvolte con gli amici
ma avvolta ci andava da sola verso l'orario di chiusura e ci rimaneva
anche dopo che i cancelli si chiudevano, conosceva il guardiano
notturno di quel posto e ogni volta che veniva sola aveva preso l'
abitudine di lasciare la giostra delle tazze accesa per lei, ci
andava quando si sentiva in crisi e quella giostra riusciva a
cancellare i brutti pensieri, amava quel posto. All'improvviso Amu
sussultò aveva sentito le voci dei ragazzi che la stavano
cercando
rimise a posto il biglietto e l' anello e mise al sicuro la scatola
quindi raggiunse i suoi amici.
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Capitolo 3 *** Bugie ed Incontri ***
terzo capitolo
Terzo Capitolo
~Bugie e Incontri~
Tornò a casa distrutta. Dopo l'inspiegabile sparizione aveva
dovuto rassicurare tutti dicendo che era -scappata- a cercare un bagno
“che scusa patetica!” pensò Amu, ma non
aveva scelta, non voleva dire a nessuno quello che era successo, ma
quando al punto di partenza Utau era sparita da suo posto sulla
panchina aveva mandato un messaggio a Kuukai per chiedere scusa -solo a
lui- per essere scappata in quel modo in quanto al motivo neanche
Kuukai sapeva dire il motivo. Il resto della serata era passato
tranquillamente. Amu era sdraiata sul letto con addosso solo la
vestaglia e l'asciugamano annodato in testa a mò di turbante
“Miki, facciamo un chara-change per favore?”
“certo Amu, ma perché?” rispose, era
curiosa della risposta, “devo scegliere qualcosa da mettermi
per un …” cos'è di preciso che stava
andando a fare al parco-giochi non lo sapeva bene neanche lei
“... incontro galante” disse “deve essere
piuttosto elegante ma che mi consenta di muovermi come
voglio...” alla fine decise per una camicia a maniche corte
bianca con i bordi delle maniche blu a scacchi con un cravattino e una
cintura con gli stessi motivi del bordino e gonna blu scuro calze blu e
le scarpe bianche “non mi sembra un completo elegante,
però ti sta davvero bene Amu” disse Miki una volta
sciolto il chara-change “va bè non fa
niente” rispose Amu ostentando una finta calma si
sistemò i capelli con due fermagli blu “sono
pronta ora posso andare” guardò le chara
“ragazze i miei genitori non devono assolutamente sapere che
sono uscita. Intesi?. "Ecco spiegato il motivo per cui
uscirò dalla finestra” prese la borsa e
tirò fuori la scatola l' aprì e si mise l' anello
nell'anulare a quella vista le chara la guardarono shoccate urlando
“E QUELLO DA DOVE L' HAI PRESO?”
Amu tappò loro la bocca “shh parlate piano non
vorrete svegliare Ami?” si fermò un secondo, non
era certa che era lui, tanto valeva aspettare fino alla fine
“ve lo dico quando torno, a dopo” grazie al
chara-change con Ran riusci a saltare fuori dalla finestra quindi si
avvio verso il luna-park.
Camminando
pensò a tutto quello che aveva vissuto con Ikuto, momenti
belli e momenti brutti. C'era stato un tempo in cui lo aveva odiato
tanto, perché lui poco prima di partire, subito dopo la
battaglia finale durante la trasformazione in Amulet Fortune l'aveva
guardata negli occhi e le aveva detto che la amava tanto fin dalla
prima volta che si erano incontrati e che ogni volta che si trasformava
la trovava grande e bellissima, ma (aveva detto), la trasformazione in
Amulet Fortune la rendeva particolarmente bella e particolarmente
speciale perché la rendeva “La mia
sposa”, poi le aveva giurato amore eterno, però
Amu non avrebbe mai voluto vederlo andare via il giorno dopo all'
improvviso, se Tadase non l'avesse avvertita, non l'avrebbe visto
partire. Arrivata all'aeroporto lo aveva guardato negli occhi si era
avvicinata e prima che potesse ricoprirlo sul perché se ne
stesse andando l'aveva baciata e le aveva detto “mi
raccomando cresci mentre sono via! Cresci più che puoi,
proprio come ha fatto Alice, ma ti prego non piangere”
inutile perché stava già piangendo, in
quell'occasione pianse di più di quanto non avrebbe mai
fatto nella sua vita. Pensando col senno, poi Amu si rese conto che
quello che aveva fatto Ikuto non era poi tanto sbagliato (infondo
doveva andare a cercare suo padre) ma lei non era riuscita a
perdonarlo, aveva cercato di capire la citazione di “cresci
come Alice” ma non ci era riuscita poi aveva scoperto il
libro. Lo
aveva finito di leggere quella mattina durante la pausa pranzo a scuola
e aveva capito, ma non era bastato. Il fatto che avesse urlato quelle
parole, neanche un paio d' ore dopo, era una prova. Ora mentre
finalmente arrivava al parco-giochi si sentiva vulnerabile e scoperta,
di recente non riusciva più a nascondere i suoi sentimenti
bene come una volta, soprattutto se stava male per colpa di Ikuto, la
cosa la fece arrabbiare più del previsto “sono una
stupida, dov'è finita la Amu cool and spicy?”
pensava mentre spingeva il grande cancello ed entrava. Se qualcuno
fosse passato, da fuori non avrebbe visto nulla, ma dentro era
spettacolare. Mai aveva visto qualcosa di così bello. Tutti
i cespugli e gli alberi erano addobbati con piccole lampadine azzurre e
bianche ed al centro c'era un sentiero segnato da delle candele che
portava fino alla serra. Ogni cosa sembrava risplendere di luce
propria. Amu camminò sul sentiero rimanendo sempre
più incantata dal paesaggio finché non si
trovò di fronte alla serra. Dall'interno della costruzione
proveniva una melodia per violino, quando aprì la porta
senti una voce che la chiamava “Amu grazie per essere venuta,
mi sei mancata” disse Ikuto venendole incontro e senza darle
il tempo di fare nulla la spinse a se tirandola delicatamente per un
braccio e la baciò. Un bacio dolce ma allo stesso tempo
carico di passione e di tutti quei sentimenti inespressi che aveva
sigillato nel cuore fino al momento di rivederla. Amu non
reagì molto bene a quel bacio: primo, perché non
se lo aspettava, secondo, perché stava ancora pensando al
modo in cui se ne era andato tre anni prima, terzo, “ma che
cavolo, è sparito per tre anni e ora si permette di
baciarmi???” pensò
Amu cercando di divincolarsi e spingerlo lontano, senza riuscirci.
L'unica cosa che ottenne fu che Ikuto smise di baciarla e che
iniziò a guardarla improvvisamente serio ed anche abbastanza
preoccupato “ei, guardami, sono venuto per rimanere... con
te” disse sussurrando cercando di guardarla negli occhi, ma
Amu evitava il suo sguardo “bugiardo” diceva piano
mentre piangeva. Non voleva che lui la vedesse piangere, anzi non
voleva piangere per lui, non ne valeva la pena, e quindi si
arrabbiò “che faccia tosta! Mi menti dicendomi che
mi ami e te ne vai senza neanche avvertire, lasciando un libro, e poi
dopo tre anni spunti dal nulla come un fantasma e mi baci! Dopo tutto
questo io ti dovrei credere? Non sono ingenua come una volta, non ci
casco più!” disse seria. “A quanto pare
lasciare a te il mio libro preferito non è servito a
niente...” disse Ikuto sciogliendo l'abbraccio ma tenendole
stretta la mano destra guidandola verso il cento della serra.
“Se non credi a me, credi a quel libro, alice nella storia
cresce molto e velocemente, avrei voluto che succedesse anche a te, ma
purtroppo era impossibile” sorrise amaramente guardandola
“inoltre in quella storia il gatto del Cheshire non dice da
che parte andare ma le dà la possibilità di
scegliere. Io volevo fare la stessa cosa, per questo me ne sono andato,
volevo darti la possibilità di scegliere un'alternativa
diversa da me. Nel frattempo tu potevi crescere e scegliere con chi
stare senza che io potessi interferire, anche solo involontariamente,
con la tua vita.” mentre parlava la portava verso la zona
delle piante acquatiche dove c'era un'enorme fontana. Lì
appoggiato sul bordo c'era il suo violino. Mentre aspettava la risposta
di Amu, tendeva l'archetto e ci passava con cura la pece e pizzicando le corde,
accordava il violino, avrebbe suonato qualcosa, questo era certo.
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Capitolo 4 *** La Canzone del Coraggio e un Carattere Inaspettato ***
Capitolo 4
Scusatemi per questo
ignobile ritardo! ç-ç ma haimè! la mia ispirzione
ha deciso di fare il giro del mondo in ottanta giorni ma ci ha messo
ottant'anni e ancora non è tornata! (e visto che ha perso la
scommessa mi sa che non tornerà più) però ho
deciso che la continuerò, questo significa che non la
inserirò tra le incomplete e che questo capitolo striminzito per
cui voi poveri lettori mi odierete non sarà la fine!
scusate
ancora per questo obrobrio nel frattempo vi chiedo di leggerlo per
vedere se c'è qualcosa che non và così potrete
commentare (verrano igniorati i commenti con su scritto cose del
tipo"tutto il capitolo non và")
Capitolo 4
~La canzone del
Coraggio, un Carattere Inaspettato~
“la
la la
“la
la la
uta
wo utao
canta,
canta
kao
age kokoro no mama...
alza
la testa e accontenta il tuo cuore...
utao
dai
canta
akiramecha
ikenai
Non
puoi rinunciare
dekinai
koto nante nai
non
c'è niente che non puoi fare
yuuki
no uta
un
canto di coraggio
dare
ni mo makenai...
Hai
sogni in cui non...
yume
ga aru
perdi
con nessuno
Aruki
dasou mune hatte
cammina
e gonfia il petto
watashi
dake no michi ga aru
credi
che la realtà è che
shinjiru
no sa honto sa
l'unica
tua strada sia lì?
dakai
yama ga jamashite mo
abbiamo
fatto una montagna alta
ganbatte
nori koe yo
puoi
superarla a solo se fai del tuo meglio
watashi
ni nara
se
riesci a farlo
dekiru
sa
si
creerà
kiseki
oko so”
un
miracolo”
Non
aveva idea del perché si fosse messa a cantare, semplicemente aveva
riconosciuto la canzone e non aveva potuto fare a meno di cantarla
perché quella era la loro canzone. Quando Ikuto smise di suonare, lo
guardò con aria torva “dì, lo hai fatto apposta vero?” disse.
Voleva arrabbiarsi ma non ci riusciva a causa di quella melodia,
aveva sempre pensato che quella canzone fosse il suo personale
stimolo per andare avanti per avere più coraggio a reagire alle
avversità e non poteva fare a meno di calmarsi quando l'ascoltava.
Ikuto sorrise “diciamo di si, ma non avevo idea che ti calmasse
così tanto” lentamente posò il violino e le si avvicinò
accarezzandole la testa e Amu mise su un broncio da bambina
“antipatico” rispose, in maniera scherzosa, si ma la discussione
era ancora seria e questo Ikuto lo sapeva.
Amu si sedette sul bordo
della vasca e si guardo intorno non aveva mai visto neanche un
quarto di tutte le piante che c'erano lì dentro: lunghi ed eleganti
papiri, le affascinanti e misteriose orchidee, la purezza e il
candore delle magnolie, la timidezza discreta delle camelie.
L'atmosfera di quella serra era unica e bellissima, ma anche in mezzo
a tutta quella bellezza Amu capì di avere ancora un peso sul cuore e
l'unico che poteva toglierlo era Ikuto quindi prese coraggio e
sospirando chiese “perché non mi hai detto tutto questo prima di
partire? So che hai detto che volevi lasciarmi un'alternativa ma non
credo che tu abbia fatto la cosa giusta”, Ikuto rimase paralizzato
da quelle parole, quella domanda da Amu se la aspettava, ma non
sapeva che rispondere a quell'ultima uscita della ragazza “cosa
intendi?” disse, fu solo per la brevità della domanda se quella
non gli morì in bocca, era sul punto di piangere lo sentiva, ma non
ci riusci invece capì con certezza che finché Amu non avrebbe
risposto non sarebbe più stato capace di emettere un suono.
Amu però
non si accorse di questo repentino cambio di umore da parte del
ragazzo, semplicemente prese un bel respiro e continuo “hai mai
pensato che io non avessi alternative come le chiami tu? Hai
sempre continuato credere che io amassi qualcun' altro o che avessi
uno stuolo di ammiratori a miei piedi e intanto non ti accorgevi che
io mi innamoravo di te attimo dopo attimo, incontro dopo incontro.
Inoltre quando sei partito hai dato troppa importanza all'età. Tu
hai scelto tra la mia età e il mio amore mi hai lasciato ad
aspettare per tutto questo tempo perché per te ero troppo piccola
per amarti” Amu chiuse gli occhi per trattenere le lacrime, non
voleva fare la parte della ragazza fredda che ha dimenticato come
amare, ma è anche vero che non poteva far finta di niente e
continuare a rimuginare su una possibile risposta! Doveva rischiare,
quello era l'ultimo peso che doveva togliersi, costi quel che costi.
Una improvvisa rivelazione, dalla potenza distruttiva di una bomba ad
idrogeno per giunta! Ikuto si sentì totalmente spiazzato, i suoi
sentimenti erano sempre stati ricambiati e lui non se ne era mai
accorto?!? “come diamine è possibile?” si domanda, “avevo
sempre pensato che eri troppo piccola per capire i miei sentimenti
quando in realtà ero io che non capivo i tuoi, ti ho abbandonata e
ti ho fatto soffrire per questa mia stupida convinzione” era quello
che pensava ma lo aveva anche detto, improvvisamente e senza farci
caso, ma lo aveva fatto e arrossì senza neanche accorgersene ma che
diamine stava facendo? Ikuto Tsukiyomi che arrossisce? Ma dove si è
mai visto? Tenta di sembrare più serio con scarso risultato,
“perfetto ora sono anche nel panico speriamo che non se ne
accorga!!”pensò guardandola di sottecchi e sussurrando “sc-scusami
per tutto, sono stato uno scemo”. Amu aveva appena aperto gli occhi
e guardava Ikuto nel bel mezzo di quella che sembrava una lotta
interiore finché non parlò ripetendo a voce alta il primo pensiero
e gli era venuto cercando poi di dissimulare con scarso successo e
arrossendo un po' Amu dovette ammettere di stare assistendo ad una
scena unica ed irripetibile, Ikuto nel panico per la prima volta
nella sua vita che arrossiva! Era uno spettacolo fuori dal comune e
terribilmente bello e resto incantata e anche lei disse quel che
pensava senza rendersene conto “ti amo Ikuto”. Ikuto era talmente
confuso che all' inizio non capì poi assimilò quelle parole e torno
in se “ti amo anch'io e scusami ancora per tutto” lei sorrise,
lo bacio e saltandogli al collo disse “Sei proprio un ragazzino”
e inseme scoppiarono a ridere.
grazie a tutti quelli che recensiranno questa roba oc!
-Pix
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