Vampires

di Jane Chanel Solis
(/viewuser.php?uid=135813)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***
Capitolo 5: *** V ***



Capitolo 1
*** I ***


Rein



Era notte fonda, ma non riuscivo ancora a dormire, tormentata da un sogno ricorrente:
Mi trovavo in una stanza bianca, con uno specchio al centro. Ma quando mi avvicinavo, l`immagine riflessa mostrava una persona che non ero io, ma quasi identica a me. L`unica differenza era il colore degli occhi, i suoi viola, i miei acquamarina. Diceva che lo zaffiro e il rubino, saranno salvati dalla perla, poi scompariva. Non capendo il significato delle sue parole avevo comprato tre anelli con incastonate quelle gemme, sperando che mi portassero fortuna.
La mattina mi svegliai udendo le grida di mia sorella Fine, in sciopero per la mancanza di dolci nel frigo.
F – Io non vivo senza la mia tortaaaaaaaaaaa…. –
R – Non esagerare! -.
F – Non puoi capire, tu a colazione mangi solo un biscotto! –.
R –Perché sono il capitano delle ragazze pon pon! Se ingrasso io, le matricole penseranno di avere libero accesso al cibo! –
F – Ma allora perché ci sono io nella squadra? –
R – Perché sei una golosa senza speranze. –
F – Ah, ok…COSA HAI DETTO????????? –
R – Che m’incammino verso le mie stanze! Ciao sorellina! –
Fine arrabbiata non era un bello spettacolo, volevo evitare di litigare anche con lei, ero già in cattivi rapporti con Mirlo, questo prima che scomparisse…
Tre settimane prima dell`inizio della scuola, eravamo andate a fare una gita in montagna con le nostre amiche d`infanzia: Lione, Sophie, Altezza e Mirlo. La sera dell`ultimo giorno, feci una brutta litigata con Mirlo, perché l`avevo vista baciare il ragazzo di Sophie. Lei, arrabbiata, disse di voler andare a fare un giro nella foresta, per schiarirsi le idee, ma non torno più. Era colpa mia, tutta colpa mia…
Erano le 6.45, avevo tutto il tempo per decidere cosa indossare. Alla fine optai per la divisa delle cheerleader, era pur sempre il primo giorno di scuola, no? La divisa era formata da una maglietta a maniche corte celeste con i bordi bianchi e una minigonna blu per le Major, cioè quelle nella squadra da più tempo, e una maglietta-gonna rossa a manche lunghe per le Little, cioè le matricole.
Io ero al terzo anno, in più ero il capitano, quindi mi spettava una divisa speciale: pantaloncini cortissimi viola e maglietta senza maniche violacea. Questi soprannomi servivano per dare agli studenti un posto nella scala sociale scolastica di fama e bellezza, mia sorella era al sesto posto, ed io ero al primo. Da questo deriva un soprannome che mi hanno dato a scuola, “ Queen Bee “, che io non amo particolarmente…
Comunque, la nostra scuola si trova in America, più precisamente Los Angeles, California. La mia famiglia è ricchissima, ma non me ne vanto tanto…
F – è arrivata la limousine! Rein scendi! –
Ok, forse andare a scuola in limousine non dimostra proprio la mia modestia…
R – Arrivo! –
Scendendo le scale mi soffermai un secondo sul quadro alla mia destra, era raffigurata la ragazza del sogno…mi fermai a leggere la didascalia. “ Nadja Van der Klaus 1600 – 1617 ”
R – Caspita… -
F – O scendi, o vengo a prenderti con la forza! –
R – Uffa… -
Alla fine raggiunsi Fine, che aveva in mano un dolce al cioccolato.
F – Alla fine ho trovato la riserva segreta…-.
R – Mangiona –
F – Non è colpa mia se avevo fame! –
E – Signorine, mi dispiace interrompervi ma sono le 7.50…-.
R – Ezra! Perché non ci hai avvertite? –
F – Muoviamoci! –
Dopo una corsa disperata in autostrada, con la limousine ovviamente, arrivammo a scuola.
Era un imponente edificio di marmo bianco, che ricordava un tempio greco, circondato da un enorme parco con piscina, palestra, mensa e dormitori, che dal giorno seguente sarebbero stati aperti agli studenti. Ho dimenticato di aggiungere che si trattava di un`accademia, quindi saremo dovuti rimanere lì per 365 giorni. Che bellezza…
L`altoparlante si accese
- Benvenuti, cari studenti, all`Accademia Royal Sky. Siete attesi nella sala-teatro per il discorso d`inizio anno, vi auguro una buona giornata. -
R – Dobbiamo sbrigarci! –
Cominciai a incamminarmi verso il giardino esterno, quando mi accorsi che Fine non mi stava seguendo.
R – Fine! Vieni! –
Forse non mi aveva sentito, mi voltai e vidi qualcosa che non mi sarei mai aspettata, Fine stava sbavando come altre decine di ragazze dietro ad un ragazzo che era appena entrato dal portone principale.
Il preside Carlos Montreal arrivo di corsa a stringergli la mano.
CM – Bright Von Black! È un onore averla nella nostra scuola! Se non sono troppo indiscreto, dove si trova vostro fratello Shade? –
B – Purtroppo non so dove sia finito quello sconsiderato, ma avete la mia parola che sicuramente entro una settimana sarà qui! –
CM – Lo spero…Ma si accomodi pure nel salone! Vi assegnerò uno studente che possa farvi da guida per mostrarvi la scuola! –
B – Io, vorrei lei…-
Disse, indicandomi.
CM – Sarà fatto! Signorina Solis! Potrebbe per piacere fare da accompagnatrice a questo nuovo studente?
R – Lo faro sicuramente, Signor Preside! –
CM – Molto bene! –
B – Piacere di conoscerla, signorina Solis! –
Disse, facendo un inchino alla maniera dei principi. In effetti, quel tipo sembrava davvero un principe: capelli biondi, occhi cremisi, sorriso da un milione di dollari…
R – Chiamatemi pure Rein, e datemi del tu –
B – Allora voi chiamatemi pure Bright, e datemi del tu –
R – Con piacere! Dovremmo andare nella sala teatro, vieni? –
B – Sì, certamente! –
Cominciai a correre, pesando che quel ragazzo era proprio simpatico.
Arrivammo alla meta, finalmente. Pero non c`erano più posti a disposizione e cosi dovemmo rimanere in piedi.
Ne approfittai per avvicinarmi al mio gruppetto per parlargli.
R – Ragazze, codice giallo. Domani pomeriggio alle quattro, solito posto.
A – Ok. –
So – Si! –
L – Io verro sicuramente… -
R – Molto bene! –
F – Allora a domani! Vedo che ti sei beccata il nuovo arrivato…-.
R – In realtà è lui il problema… -



Il giorno seguente
Ore 15.55


R – Uffa! Non sono ancora arrivate! Ma cosa staranno aspettando?-
F – Rein eccomi! –
L – Ci sono anch’io! –
A – Durante la corsa mi si è rovinata l`acconciatura! –
S – Non ti lamentare Altezza! Io ti ho dovuta sopportare durante il viaggio, questa è vera fatica! –
A – Che cosa osi insinuare? –
R – Ragazze! Smettetela! È una cosa seria, venite in camera mia! –
Entrammo nella mia stanza del dormitorio, la stessa che per tre anni che avevo condiviso con Lione.
F – Ora, facciamo l`appello! –
A – Non siamo mica alle elementari…-
So – Rein, perché ci hai chiamate? –
R – Il ragazzo nuovo, Bright…credo sia un vampiro…-.
L – Perché? Io non sento niente, e i miei sensi da cacciatrice dovrebbero farsi cauti quando sento la presenza di uno di loro, come quella notte…-.
So – Basta! Quello che è successo a Mirlo è storia passata, ora dobbiamo trovare il colpevole, non piangere sul latte versato! –
F – So…Sophie! –
So – Scusatemi…non so cosa mi sia preso…-
R – Ti capiamo, ma devi calmarti. Piuttosto, tu sei un licantropo, senti niente? –
So – Nada. –
A – Quel tipo ha gli occhi rossi, forse è un neonato, non riusciamo ad avvertirli. –
F – Al massimo sarà un ragazzetto qualunque con delle lenti a contatto…-.
R – No, io l`ho percepito…è un Nobile Alpha! –
L – Addirittura! –
R – Bhè, se ci pensi è molto bello. In più, quando il preside gli parlava, sembrava aver paura…e noi sappiamo bene cos`è il preside…-.
A – Un Nobile Puro…-
R – Esatto –
F – Ma perché tu lo hai sentito, e noi no? –
A – Già, tu sei un’umana, se non sbaglio…-.
R – Dovrei esserlo, credo.-
L – Il quadro invece?
R – Solita storia, è identica a me. –
So – Lo sai che però non sei tu…-
R – Sì, ma ci assomigliamo troppo –
F – Ragazze…-
So – Si? –
F – Io ho fame! –
R – Io devo andare agli allenamenti, ci vediamo dopo! –
L – Ciao! –
R – Cavolo! È tardi! –
Au – Hei Queen Bee!
R – Auler! –
Au – Volevo presentarti un mio nuovo amico, Bright –
B – Ho già avuto il piacere di conoscere Rein! –
R – Idem, in piu sono in ritardo, quindi ciao! –
Au - … , fa niente! Ti devo ancora mostrare la palestra! Vieni! –
B – Ok. –



R – Eccomi –
P – Sei in ritardo! –
R – Lo so allenatrice, sono stata trattenuta.-
P – Dovresti dare il bon esempio! –
Poi bisbiglio
P – Per questa volta ti lascio andare, perché sei la mia preferita. Ma che non si sappia! –
R – Muta come un pesce! –
P – Vai! –
R – Si signora! Ciao ragazze! –
D – Salve capitano! –
Al – Buongiorno Queen Bee!
R – Uffa con questo Queen Bee! Chiamatemi Rein, al massimo Queen! –
Al – Cosa si fa oggi? –
Alison era una ragazza pallida e bionda, con gli occhi azzurri. Una Mayor.
D – Allenamenti? Nuova coreografia? –
Denise, invece aveva la pelle olivastra e gli occhi verdi, i suoi capelli erano corvini. Anche lei era una Mayor.
R – Oggi vi devo solo parlare, poi siete libere di…non ve lo dico! –
Al – Uffa! –
R – Tutte qui! Annuncio importante! –
Le altre ragazze corsero verso di noi. In tutto erano una trentina, venti Mayor e dieci Junior.
Quasi tutte erano le fidanzate dei giocatori di football, basket e baseball.
R – Abbiamo una nuova entrata nella squadra! Marylin, vieni.
Una ragazza dai capelli rossi si fece strada tra le altre, con addosso la divisa delle Junior.
R – Trattatela bene! Non voglio che succeda come a Mitchie! –
Mitchie ora è ricoverata nel reparto psichiatrico della città, perché è quasi impazzita dalle torture che le avevano inflitto la Mayor. Dovetti bandire dalla squadra un bel po`di gente per quello scherzetto.
R – In piu, questa settimana avrete la possibilità di creare delle coreografie. –
F – Evviva! –
R – Buon Lavoro! Create le squadre! –
Io mi ritrovai in squadra con Fine, Alison, Denise e Marylin. Finimmo prima dell`inizio della terza ora, cosi andammo a fare dei giro di campo a corsa. La prima a cedere fu Denise, seguita da Alison e Fine. Rimanemmo solo io e Marylin, che aveva una resistenza spettacolare. Alla fine però cadde stremata al suolo, mentre io continuavo a correre tranquilla.
F – Come fai? –
R – Duro allenamento! –
D – Si, certo…-
R – È vero! –
Al – Propongo di andare a mangiare una granita! –
D – Per me al limone! –
R – Per me alla fragola! –
F – Io tutti i gusti! –
Ma – Io passo, non ho fame…-
R – Strano…-

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** II ***


Rein

Eravamo al bar dell`accademia. Bar per dire, infatti, sembrava un ristorante di lusso. Eravamo sedute ad un tavolo vicino alla finestra, in modo da poter vedere l`orologio centrale.
Fine stava mangiando una quantità industriale di granita, continuando cosi avrebbe battuto il record mondiale di abbuffata!
Io avevo poi deciso di prendere solo una coppetta alla vaniglia, mentre le altre erano troppo assorte a guardare Fine ingozzarsi, per mangiare.
? – Posso sedermi? –
Ero voltata, ma quando mi girai, vidi Bright.
B – Rein! –
R – Ciao…-
Lo dissi con una tale noia, che lui se ne accorse…
B – Cosa ti prende? –
Non potevo certo dirgli che pensavo fosse un vampiro…avrei usato una domanda retorica!
R – Io so cosa sei…-
Lui s’irrigidì all`improvviso.
B – Cosa? –
R – Un vampiro –
Si sedette tranquillamente, per poi interpellarmi.
B – Perché lo pensi? –
Mi guardava divertito, ma notavo una certa tensione nei suoi occhi…
R – Non fare il finto tonto con me…-
B – Vedo che non ti arrendi…-
R – Mai, vampirello…-
B – Partiamo con i sopranomi? –
R - … -
Non volevo arrivare a tanto, ma alla fine dovetti cedere…
R – Lione, vieni! –
B – Ma brava, chiami la cacciatrice…-
Stavo ribollendo di rabbia, quando lui scoppiò a ridere.
B – Stavo scherzando! E cosi mi hai scoperto eh? –
R - … -
B – Vedo che non sono l`unica creatura sovrannaturale in questa scuola, loro cosa sono? –
R – Lione è una cacciatrice, Altezza una fata, Sophie un licantropo e Fine una strega bianca. –
B – E tu? –
R – La gemella umana di Fine. –
B – Perché tu non hai poteri? –
R – Perché no –
Non mi andava di parlargli del fatto che io non avessi poteri, era troppo umiliante…
B – Scusa se ho insistito… -
R – Fa niente…tu, invece? –
B – Vampiro Nobile Alpha –
R – Lo avevo capito –
B – Tu assomigli molto a una persona che conoscevo… -.
R – Chi? –
B – Purtroppo sono quattrocento anni che non la vedo, comunque si chiamava Nadja.
Rimasi a bocca aperta, possibile che sia la stessa Nadja che…
B – Rein? Tutto bene? –
R – Nadja… Van der Klaus?
B – Sì, perché? Come fai a conoscerla…? –
R – Ho tirato a indovinare…Comincia la terza ora! Ho storia, ciao! –
Cominciai a correre come una forsennata, andando però a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno…
? – È vero che le ragazze di solito mi saltano addosso, ma tu stai esagerando! –
R – Scusa! Ero di fretta e … -
Non riuscii a finire la frase, perché quello che vidi mi lascio senza fiato. Un ragazzo, capelli scuri, pelle diafana, occhi cobalto, bellissimo…
? – Il gatto ti ha mangiato la lingua? –
R – No! Ero in ritardo, mi sono messa a correre e ti sono andata a sbattere addosso! Niente di più! –
? – Certo, certo… -
R – Narcisista…-
? – Senti chi parla…ti potresti alzare, per favore? Sei pesante…–
R – Oh caspita! Scusa! Aspetta un secondo…COSA????????????IO SONO UN FIGURINO! MALEDUCATO! –
? – Un figurino senza nome… -
R – Rein… -
? – Shade…Ora che abbiamo svelato il mistero, ti spiacerebbe toglierti?
R – Ne sarei felice, ma si è incastrata la divisa nella tua cintura…-.
S – È la scusa più vecchia del mondo…-
R – Se mi alzo, rimango in mutande, e a me dispiace…capito? –
S – A me no… -
R – BRUTTO PERVERTITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! –
S - … -
R - … -
S – Allora ci alzeremo insieme in modo che non rimani in mutande! –
La sua logica non faceva una piega, quindi provammo…
R – Ho ancora una dignità! –
S – Prego? –
R – Niente… -
S – Allora io me ne vado…-
Cominciò a camminare, tirandomi dietro…
S – Che fai, mi segui? –
R – La divisa è ancora incastrata! Togliti la cintura! –
S – Cosi rimango in mutande io…è questo il tuo scopo? –
R – Narcisista… -
S – Pervertita… -
R – Come ti permetti? –
Ero in vena di mollargli un ceffone, ma dovetti resistere. Chi si credeva di essere?
S – Shade Von Black! –
R – Allora tu sei il fratello di Bright! –
S – Perspicace…-
Era cosi diverso da suo fratello, lui moro, Bright biondo. Lui occhi zaffiro, Bright occhi rubino. Lui un maleducato pervertito narcisista, Bright un gentile principino altruista…
R – Io me ne vado…-
S – Hai già dimenticato? –
Disse, indicando la sua cintura con il lato della divisa saldamente attaccato…
R –O la tagliamo, o ti togli quella stupida cintura... –.
S – Non posso… -
Mi avvicinai a lui per bisbigliargli qualcosa all`orecchio…
R – Senti vampirello, io voglio tornare in classe, perché tra dieci minuti comincia storia, quindi togliti quella maledetta cintura o io… -.
Mi fermai, perché dei passanti stavano guardando la scena incuriositi…
R – Caspita… -
S - … -
Diedi uno strattone alla divisa, il che creò uno spacco molto audace…
R – Che cavolo… -
Au – Ciao Queen Bee! Ma cosa… -
Ero diventata bianca come la farina, per poi diventare rossa come un pomodoro, e in fine scappare a gambe levate nel dormitorio per cambiarmi…
Quel giorno avevo gli allenamenti, quindi presi la mia divisa Mayor e mi incamminai verso la scuola.
Entrai in aula, ma il prof non era ancora arrivato, cosi mi sedetti al mio solito posto, un banco singolo, o almeno, che usavo solo io. Ero compagna di banco di Mirlo, prima…
P – Oggi ho il piacere di presentarvi un nuovo studente, Shade Von Black, che da ora in poi sarà vostro compagno di classe… -
S - … -
R - … -
S, R – TU??? –
P – Bene, visto che vi conoscete, si vada a sedere vicino alla signorina Solis.
Mi misi le mani nei capelli, cercando però di non scompigliare la mia coda alta.
R – “ Non è possibile…Cosa ci potrebbe essere di peggio?” –
P – Oggi, interrogazione –
La mia fortuna colpisce ancora, ma almeno non mi aveva ancora chiamata…
P – Signorina Solis, mi parli dei nobili. Mi dica anche la scala sociale medioevale e i nomi dei grandi generali della storia…
Nella mia mente una lucina si accese, e cominciai a parlare, non cosciente di ciò che stavo dicendo…
R - Il termine nobile viene solitamente utilizzato per indicare coloro che abbiano ricevuto distinzioni nobiliari. Deriva dal termine di lingua latina nobilis, che significa onorevole. Per coloro che siano privi di un particolare titolo nobiliare, ma discendano da famiglia aristocratica, vengono usati i termini di nobiluomo o nobildonna.
La scala sociale medioevale e contemporanea in ordine decrescente è composta da:
Imperatore
Re
Principe
Granduca
Arciduca
Duca
Marchese
Conte
Conte palatino
Visconte
Barone
Signore
Patrizio
Nobile
Dominus
Cavaliere.
I grandi generali della storia sono Napoleone Bonaparte, sir Arthir Wellesley, George S. Patton, Jr. Generale., Georgy Konstantinovich Zhukov, Erwin Johannes Eugen Rommel, Leonida I, Salah al-Din Yusuf ibn Ayyub, noto come Saladino,Vo Nguyen Giap, Vassili Ivanovich Chuikov, Caio Giulio Cesare e Annibale.
P – Ottimo! A+! –
Sentii un capogiro, poi svenni, sotto gli sguardi increduli del professore e dei miei compagni di classe.


So – Rein…Reein…REIN! –
Mi svegliai di colpo, guardando con sguardo omicida Sophie, che nel frattempo stava esultando.
So – Sono o non sono la migliore sveglia-addormentata che ci sia? –
R – Cos`è successo? –
F – Sei svenuta in classe.. –
Disse Fine, facendosi poi improvvisamente seria…
F – Dopo aver risposto a delle domande impossibili perfettamente…-
A – Hai preso A+ con il prof. Heffman, nessuno a mai preso A+ con Heffman…-
L – E mentre t rispondevi alle domande a memoria, lui leggeva le risposte sul libro. –
So – Qualcosa mi puzza… -
A – Anche a me… -
R - Ma io non ho fatto niente! –
F – Ti rendi conto che sei svenuta? Potrebbe esserci qualunque motivo…Non è che sei… -
R – NO! –
F – Era per dire.. –
R – Mai e poi mai! –
A – Calmati !
Come facevo a calmarmi? Come faceva Fine a dire quelle assurdità? Come facevo a sapere le risposte a quelle domande senza aver studiato? Come? COME?
S – Posso entrare? –
R – N…Si… -
Non mi andava di vederlo, ma dovetti cedere.
S – Loro lo sanno? –
R – Si –
F – Cosa? –
R – Chiudi la porta… -
Shade la chiuse, per poi guardarmi incuriosito…
R – Che hai da guardare? –
S – Niente… -
R – Comunque, ragazze…Shade e Bright sono vampiri… -
F – COSA? –
R – Proprio cosi… -
Glie ne avevo già parlato, ma loro non conoscevano ancora Shade…
S – Ma tu come fai a saperlo, principessina? –
R – 1) Lo so perché anche Bright lo è. 2) Non è cosi difficile arrivarci per una che ha a che fare con creature sovrannaturali ogni giorno. 3) Non mi chiamare “ principessina”! –
S – Preferisci Queen Bee? –
R - Preferisco Rein… -
Fine aveva gli occhi luccicanti, mentre guardava quel Coso…
R – Che ore sono?
S – Le 17.00 –
R – Fine, mi puoi dare il tuo PC? –
F – Si… -
Accesi il computer e andai sul sito della Classifica, sperando di non trovare quello che pensavo, ma la mia sfortuna arrivò prima…
R – NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! –
S – Cosa? –
Vedere quella classifica, cioè le coppie più belle, era un passatempo divertente quando ero al primo anno. Ma dopo essere diventata Queen Bee, quella era una classifica pericolosa. Un passo falso, e ti ritrovavi in classifica contro la tua volontà.
Ed ora, su quella stupidissima pagina c`era scritto:

1 – Rein Solis and Shade Von Black
2 – Altezza Britt and Auler Van de Kamp
3 – Fine Solis and Bright Von Black


B – Tutti qui? Non mi avete invitato! –
Shade guardò Bright con sguardo di ghiaccio, lo stesso faceva Bright.
S – Ciao fratellino, sono quattrocento anni ce non ci vediamo…

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** III ***


S – Se devo essere sincero, non mi sei mancato… -.
B – Sentimento reciproco… -
R – Io sono ancora qui! –
Dissi, sventolando le braccia come se fossi uno di quei naufraghi di Lost che cercano di farsi notare dagli aerei con i loro SOS. Intanto, nella camera dell`infermeria la temperatura sembrava essersi abbassata di almeno tre gradi…
B – Ciao Rein… -
Ameno qualcuno che mi saluta!
S – E cosi conosci la principessina… -
B – Già, anche tu vedo… -
Stavano parlando di me, ma mi stavano anche ignorando…non sopportavo quando l`attenzione non era rivolta a me.
R – Molto bene! Vi siete rincontrarti, ora però potrete uscire? –
S – Le vai dietro perché assomiglia a lei, vero? –
R – Lei chi? Nadja? –
S – E cosi glie ne hai parlato eh? –
B – Ragazze, potreste uscire? –
Ero sul punto di andarmene, quando Shade parlò.
S – Non tu Rein. Tu rimani –
R – Ok … -
No mi andava di obbiettare, tanto cosa potevano farmi, succhiarmi il sangue?
Raggelai, perché solo in quel momento mi resi conto di essere in camera da sola con due vampiri…
B – Ti ho già detto che tu assomigli molto a una persona che conoscevo…Nadja, appunto… -.
S – Forse tu non te ne rendi conto, ma sei identica a lei… -.
R – Lo so, ho un suo ritratto a casa, in più l`ho sognata molte volte… -.
S – Capisco…Ma immagino che tu non sappia nient`altro di lei…no? –
R – No … -
I vampiri nobili possono leggere i pensieri, quindi tanto valeva mentire…
B – È nata nel 1600, a Vienna. Era un`aristocratica, figlia di conte e di una contessa che a quei tempi possedevano vasti territori in Transilvania, Liechtenstein e Germania. Era molto cagionevole di salute, quindi i suoi genitori evitavano di farle fare grandi spostamenti. Veniva spesso in Germania, perché è lì che i suoi genitori possedevano i territori più grandi. Entrambi ci innamorammo di lei, ed io la trasformai, la vigilia del nostro matrimonio…Quando Shade lo scopri, cominciammo a litigare, perché lui non voleva che Nadja diventasse una vampira…Lei però, vedendoci combattere, pensò di essere la causa del problema e s’impiccò… -.
R – Caspita… -
S – Io e Bright, da quell`avvenimento, non ci siamo più rivisti, fino ad oggi, almeno… -.
R – Allora perché siete entrambi in questa scuola? –
S – Perché il damerino di turno voleva fare pace… -.
Disse, indicando Bright.
R – Capisco, un secondo solo…RAGAZZE! LO SO CHE STATE ORIGLIANDO! –
F – Scoperte… -
So – Ma almeno adesso sappiamo qualcosa della “donna del quadro” ! –.
L – Già! –
So – Posso chiedervi qualcosa? –
S – No. –
B – Certo! –
So – Per caso voi ne sapete qualcosa della scomparsa di una certa Mirlo? –
B – No, perché? –
So – Niente… -
B – Ok, che lezione abbiamo adesso? –
F – Per oggi le lezioni sono finite, mentre da domani chi fa parte delle attività sportive avrà libertà per una settimana! –
So – Perché? Non mi sembra giusto! –
R – Perché domani tutti i coach saranno ad una riunione per le gare Nazionali. Visto che noi dovremo prenderne parte, abbiamo sette giorni di pausa… perché non v’iscrivete a qualche sport? Dopo cena fanno le selezioni! –
B – Buona idea! Io provo con scherma e baseball, tu Shade? –
S – Football… -
L – Ti avverto che è difficilissimo entrarci, sicuro? –
S – Si… -


Eravamo nel refettorio scolastico, in pratica un ristorante a 5 stelle privato. Il pavimento era di marmo nero, mentre le pareti rosse erano abbellite con decorazioni in oro e diamanti. Era una costruzione enorme, a due piani. C`erano quattro finestre giganti, una per ogni lato del palazzo, che mostravano il giardino esterno dell`accademia.
R – Tu cosa prendi, Fine? –
F – Uno di tutto! –
A – La solita esagerata! –
L – Tu Rein? –
R – Un`insalata di lattuga verde e una mela. –
So – Stai scherzando vero? –
R – Si! In realtà prendo solo la mela! –
Le altre mi guardavano sbigottite, come se fosse la cosa più pazza del mondo…
L – Che ne dici se per oggi ti facciamo noi il menu? –
R –Ma… -
Non riuscii a finire la frase che fui immediatamente portata con la forza a un tavolo da Altezza.
A – Niente “ Ma…”!Non ti lasceremo morire di fame! –
R – Esagerata! –
A – Io vado! –
Ero spaventata da quello che avrebbero portato, erano in grado di obbligarmi a mangiare una balena intera!
F – Finito! –
R - … -
Fine reggeva un vassoio contenente tutti i tipi di cibi esistenti nel raggio di un chilometro…
R – Io quella montagna non la mangio… -
L – Forse avete esagerato un po`… -
Un po`? Troppo!
So – In effetti… -
F – Allora scegli tu quello che preferisci! –
Dice il detto “ In un paese di cechi l`orbo è il re”, bè, in un vassoio di grassi la caloria è benvenuta!
R – Prenderò la pasta ai quattro formaggi… -
A – Ottima scelta! Ora mangia… -
Forse era meglio scegliere le patatine fritte…
Mangiai quella pietanza, per poi bere un bicchiere di acqua minerale.
R – Questa non me la togliete! –
B – Hei ragazze! Sono stato preso in squadra! –
F – Che bella notizia! –
R – Dov`è sanguisuga? –
L – Chi? –
R – Vampirello… -
A – Dici Shade? –
R – SI! –
B – Non lo so… -
S – Stavate parlando di me? –
R – No –
F – Sì, ci chiedevamo dove fossi finito…ero molto preoccupata! –
S – Ah…Vi farà piacere sapere che sono il nuovo quarterback della squadra di football del liceo! –
R – Non è possibile, Zanna Bianca farà qualcosa di utile, per una volta! –
Esclamai con finta sorpresa, beccandomi un’occhiataccia da Fine. Che Sanguisuga le piacesse?
F – Quindi domani avrete libero come noi? –
S – Penso che ormai sia chiaro… -



La mia stanza era viola, come i letti. Le tende che coprivano la finestra, invece, erano bianchissime, come la neve. Il pavimento era di legno di ciliegio centenario, mentre la porta era fatta di legno di quercia.
R – “ Ormai è mezzanotte, penso che nessuno vada in giro a quest`ora… “ -.
Avevo deciso di uscire sul balcone, per riflettere un po`da sola.
Cercando di non svegliare Lione, che dormiva sul letto vicino alla porta, uscii in terrazzo.
Era molto grande, pensando che apparteneva solo a due persone. Era fatto di cemento, in modo da non crollare, e ricordava molto quello di Giulietta…
S – Non dovresti uscire a quest`ora della notte, è pericoloso… -.
Avrei riconosciuto quella voce anche tra mille.
R – Che ci fai qui, Shade? –
S – Passeggiavo, e ti ho vista… -
R – Volevo stare un po`da sola… -
S – A mezzanotte? –
R – Potrei farti la stessa domanda! –
S – Io sono un vampiro, la notte è il mio regno. –
Disse, avvicinando pericolosamente il suo viso al mio collo…
R – Che…Che stai facendo? –
Cercai di tornare dentro, ma lui mi fermò il braccio…
S – Perché cerchi di scappare? –
R – Tu vuoi il mio sangue, posso sentirlo… -.
I suoi occhi diventarono neri, come un vuoto senza fine…
S – Non fa male… –
R – Non sono masochista! E poi pensavo che ti nutrissi di sangue animale… -.
S – Non sono mica mio fratello! Solo lui non vuole “ferire” gli umani! –
R – Perché non vai a mordere qualcun altro? –
S – Perché a caccia, più la preda cerca di scappare, più è deliziosa una volta assaggiata… -.
R – Non sono mica un pollo! –
S – Già, sei una gallina… -
R - … -
S - … -
R – STUPIDO MALEDUCATO DI UN SUCCHIASANGUE RINSECCHITO! –
S – Credo tu abbia appena svegliato tutti… -.
R – Ops…-
S – Io torno nel dormitorio maschile, se mi trovano qui, potrebbero citarmi in tribunale… -.
R – Allora io testimonierò contro di te! –
S – Grazie mille, principessina… -
R – Va a quel paese… -
S – Se tu non ci sei, volentieri! . –
R – Tranquillo, è un posticino solo per te e la tua stupidità… -.
Si avvicinò al mio orecchio e bisbigliò.
S – Che la partita abbia inizio… -



Mi svegliai alle 6.30, anche se quella settimana avevamo libero, perché volevo picchiare Vampirello.
Come si permetteva di venire sul mio balcone a mezzanotte per dirmi che voleva bere il mio sangue? Non l`avrebbe passata liscia…
Accesi il PC e andai direttamente sul sito delle classifiche scolastiche.
Sulla pagina di bellezza femminile:

Rein Solis – Queen Bee
Lione Mayer
Marylin Windsor

Sulla pagina di bellezza maschile :

Shade Von Black – The King
Bright Von Black
Auler Van de Kamp

Quel coso era PRIMO?
R – Non ci posso credere… -
Andai a vestirmi, perché ormai era quasi ora di fare colazione.
Scelsi una maglietta lunga blu senza maniche e degli shorts neri. Presi dall`armadio un copri spalle celeste con decorazioni in lapislazzuli e indossai un braccialetto di diamanti e zaffiri. Misi delle ballerine cobalto e m’incamminai verso il refettorio, che si trovava oltre il grande giardino esterno.
Non mi ero mai fermata a osservare i fiori che crescevano in quella piccola selva, prontamente curata da una squadra di giardinieri professionisti. Alla mia sinistra crescevano rose, papaveri e Dalie dai colori sgargianti, mentre alla mia destra crescevano orchidee, viole e tulipani dai toni freddi.
R – Se ritardo di qualche minuto, nessuno se ne accorgerà… -.
Avevo studiato il linguaggio dei fiori, perciò volevo tentare di capire il perché di quelle combinazioni.
I papaveri erano i sogni, le dalie simboleggiavano la dignità mentre le rose dai colori caldi erano l`amore. Quindi: Sognare di amare con dignità, credo.
Le orchidee erano il totale interesse, le viole erano la fedeltà e la modestia mentre i tulipani erano o una dichiarazione d`amore, o un amore disperato. Quindi: Totale fedeltà ad un amore disperato, credo.
Possibile che qualcuno abbia fatto piantare quei fiori per dichiararsi?
F – Rein! Che fai? –
R – Niente…Hai visto Sanguisuga? –
F – Dici Shade? No, si è come volatilizzato. Forse è andato a nutrirsi, capisci che intendo… Però anch’io ho fame, cosi tanta che se la scuola fosse di cioccolata me la mangerei!-.
R – Cosi tanta? -
F – Andiamo? –
R – Arrivo… -
Fine era sempre allegra e spontanea, mentre io preferivo nascondere i miei sentimenti. In un certo senso assomigliavamo a Shade e a Bright. Imparentate strettamente, ma diverse…
F – A cosa stai pensando? -
R – Tu che farai durante la settimana? –
F – Stai sviando il discorso… Comunque, io andrò ad allenarmi per la gara ”Chi riesce a mangiare più Hot Dog? ”. Tu? –
R – Studierò e mi cercherò un accompagnatore per il ballo d’inizio anno… -.
F – Hai già in mente qualcuno? –
R – Forse Tio, almeno lui non allungherà le mani… -.
Scoppiammo entrambe in una fragorosa risata, che attirò su di noi gli sguardi degli altri studenti dell`accademia…

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** IV ***


Non avevo ancora scelto che vestito indossare, ma dopo un`intera giornata passata a buttare abiti da sera per aria, alla fine rimasi indecisa fra tre vestiti.
Uno era di un colore stupendo, ceruleo, credo. Senza maniche e con una scollatura a cuore, era fatto di velluto, ed era scalato sulla parte anteriore. Dietro, invece, era più lungo, avendo uno strascico di circa un metro sul terreno.
Un altro era verde acqua, e si abbinava perfettamente ai miei occhi. Aveva anch`esso una scollatura a cuore ed era senza maniche. Sulla parte bassa si apriva un grande spacco, che lasciava intravedere tutta la gamba…Era di velluto, e proprio sopra lo spacco c`era un piccolo fiore d`oro.
L`ultimo era nero, uno degli abiti migliori a mio avviso. Elegante ma non banale, grazie alle arricciature in stile flamenco sul fondo, rese ancora più particolari da un secondo strato di tulle.
Senza maniche, e con una scollatura a forma di cuore.
Tutti e tre erano bellissimi, e presa dell`indecisione, presi il videotelefono di diamanti, che mi avevano regalato per il mio sedicesimo compleanno, e telefonai all`unica persona che mi potesse aiutare a scegliere…
R – Pronto? Kate? Ciao! Stavo scegliendo cosa indossare per il ballo d`inizio anno, sabato. Tu cosa mi consiglieresti? –
Accesi la videocamera, in modo che potesse vedere tutti gli abiti.
Kate Waldorf era mia amica sin da quando avevo tre anni. Sua madre era una famosissima stilista, e lei aveva ereditato l’indole modaiola. Aveva i capelli biondi e gli occhi verde speranza, la sua pelle, invece, era molto abbronzata, merito di lunghe ore passate sotto il sole ai Caraibi.
K – Staresti da favola con quello! –
Disse indicando uno dei primi vestiti che avevo scartato…
R – Ma…non si abbina a niente dei miei occhi o dei miei capelli! –
K – Mettiti delle lenti a contatto! –
R - … -
K - Te le mando io… -
R – Non è colpa mia se in accademia non le vendono! –
K – Già ti vedo incoronata reginetta! –
Forse stava esagerando, in fondo era solo un vestito…
K – Io vado, tra due ore c`è una sfilata Victoria's Secret! –
R – Me la filmi? –
K – Chiederò a Giselle se mi regala uno di quei completini… -.
R – Kate! –
K – Che vuoi? –
R – Ciao…! –
K – Ah! Ciao! –
Kate era un caso perso quando si parlava di moda, aveva pure pianto quando eravamo andate a vedere “Il diavolo veste Prada”!
Guardai indecisa il vestito, era Domenica, mancavano solo sei giorni, come mi sarei procurata delle lenti a contatto…
A – Rein? –
R – Si? –
A – PERCHÈ LA STANZA ASSOMIGLIA AD UN CAMPO DI BATTAGLIA?????? –
R – Scusa! –
Altezza si era stufata degli scherzi di Sophie durante la notte, cosi aveva chiesto a Lione di fare cambio di compagne di stanza…che bello…
Riordinai la camera e misi a posto i vestiti, quando mi prese un capogiro…


F – Rein, stai bene? –
R – Cosa è successo? –
F – Sei svenuta… -
R – Di nuovo? –
F – Si… -
R – Perché ? –
F – Hai la febbre alta… 38 -
R –… -
La testa mi girava da impazzire, i colori si mischiavano tra loro...
F – Dormi, ora! –
R – Ok –
Mi addormentai quasi subito, ma non sognai niente. Ero troppo malata, sentivo che stavo per scoppiare…










POV Shade



Era una giornata come tante, le ragazze non mi staccavano gli occhi di dosso, i ragazzi mi fulminavano con lo sguardo…tutto uguale al solito. Quel giorno però non vidi la Principessina, strano, perché di solito la vedevo sempre con le sue amichette.
Mi avvicinai alla cacciatrice, Lione, per informarmi. Vidi che aveva gli occhi lucidi e le occhiaie…
S – Che succede? –
L – Rein…Rein… -
A – Rein si è ammalata. È da quando era piccola che aveva dei piccoli svenimenti, diceva che erano le conseguenze di alcuni suoi Deja-vu…si svegliava presto, cinque minuti dopo… ma questa volta, è da tre giorni che non cambia… le è anche arrivata la febbre… 42… -.
Si mise anche lei a piangere, ma ero troppo preso per preoccuparmene…
Rein…praticamente…stava per morire…
Corsi in infermeria, dove c`era il preside che la guardava preoccupato…
La cosa strana è che in quella stanza anche le infermiere non erano umane, neanche il medico…
S – Che succede? –
P – La signorina Solis… -
S – COSA? –
P – Credo che non ce la farà… -
S - … -
Impossibile…
Dissi una cosa che mai avevo pensato di poter effettivamente dire…
S – La trasformerò… -
P – Cosa? Perché? –
S – Cosi sopravvivrebbe…in un certo senso… -
P – Ne è …sicuro? Prima dovremmo contattare la famiglia… -
S – Non c`è tempo! –
Non potevo chiamare Bright, non volevo...quell`umana, era troppo preziosa per me!
Presi la sua mano, e delicatamente, infilai i miei canini nella pelle chiarissima di quella ragazza, in quel momento cosi gracile e indifesa…
La tentazione di bere il suo sangue era fortissima, ma resistetti, e feci arrivare il veleno nelle sue vene…
Il suo corpo fu preso da spasimi cominciò a tossire, mentre il preside diceva alle infermiere di uscire dalla stanza…
P – Fra due giorni la trasformazione sarà completa, dobbiamo trovarle subito qualcosa da bere… -
S – Un coniglio andrà bene… -
P – Ora andiamo… -
Uscimmo dalla stanza, ed il preside si girò lentamente.
P – Chiamerò i suoi genitori, per dirgli che la loro figlia sta bene… -
Andò verso il suo ufficio con assoluta calma, per poi entrare in quella camera buia e tetra, dove io non vorrei mai dover entrare…



POV Rein

Mi svegliai molto lentamente, ancora dolorante.
Avevo il polso sinistro fasciato, ma la cosa piu stupefacente in quel momento era la mia carnagione, che da pallida era diventata diafana…
R – Sarà la stanchezza… -
Mi alzai dal lettino dell`infermeria con la gola secca, ma non era acqua quella che volevo…
R – Ma cosa… -
F – Rein! –
Fine corse verso di me, con le lacrime agli occhi…
F – Avevo paura che non ce la facessi! –
Il mio sguardo si posò sul suo collo, riuscivo a sentire il suo sangue scorrere nelle vene, sentivo il calore…
“ Ma che vai a pensare…”
Lione, Sophie e Altezza erano all`entrata della stanza, e mi guardavano felici…
F – Rein… .
R – Si? –
F – Perché sei fredda? –
R – Non lo so… -
Mi guardò negli occhi, e fece una faccia tipo una che aveva appena visto un fantasma…
F – Hai dormito con le lenti a contatto? –
R – No, perché? –
F – I tuoi occhi sono…viola… -

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** V ***


R – C…Cosa? –
Corsi verso lo specchio più vicino…e mi accorsi che mia sorella aveva ragione.
Chiusi un secondo gli occhi, cercando di respirare normalmente, ma quando decisi di riaprirli, erano tornati color acquamarina…
F – Rein, sicura di stare bene? –
R – Oh…si…che giorno è oggi? –
L – Venerdì… -
R – QUINDI DOMANI C`È IL BALLO E IO NON HO NEANCHE SCELTO COME PETTINARMI E COSA INDOSSARE! –
So – Non esagerare…sei stata qui per due giorni… -
R – DUE GIORNI?! –
So – Ah no! Erano cinque! –
R – CINQUE?! –
L – Sophie! –
So – Le ho detto la verità! –
R – Lasciamo perdere… -
Una volta uscita dall`infermeria, mi incamminai verso il dormitorio.
? – Rein… -
R – Shade! –
Fui sorpresa di vederlo, ma lui mi guardò ancora più sorpreso…
S – Chi ti ha fatta uscire? È pericoloso! –
R – Per chi? –
Lo guardai con curiosità, ma lui rimase serio…
S – Ti devo parlare… -
R – Ok! –
Ci andammo a sedere su una panchina, nel parco dell`accademia, e lui cominciò a parlare…
S – Quando ti sei svegliata, hai notato nulla di strano? –
R – Si…la mia pelle era chiarissima, e i miei occhi erano…viola… -
S – Vuoi sapere perché? –
R - … -
S – Quando eri svenuta, per colpa di un Deja- vu, hanno detto le tue amiche…non davi segno di volerti svegliare…eri come in coma… -
R- … -
Non capivo dove volesse arrivare…
S – Ti era anche venuta la febbre, per colpa di una corrente d`aria di troppo, quando sei uscita sul balcone.. –
R - … -
S – Stavi per morire… e cosi io… -
R – E cosi tu? –
Ora di che ero spaventata…
S – Ti ho trasformata… -
Sentii il fiato mancarmi, mentre la gola mi si seccava…
R – C…Cosa?! … gli altri lo sanno? –
Sembrava quasi innaturale la calma che mostravo in un momento del genere, ma stranamente non mi importava….
S – No…ma c`è qualcosa che non mi convince…
R – Cosa? –
S – I tuoi occhi sono diventati scuri, perché come ben sai quando ai vampiri viene “sete”…, gli occhi diventano di un colore tendente al nero… -
R – Eh? –
S – Tu ora hai sete? –
R – No… -
Guardavo Shade interrogativamente…
S – Non farne parola con nessuno ok? –
R – Di cosa? –
S – Di quello che succederà tra poco…-
Mi prese per mano, alzandosi e trascinandomi fino in biblioteca….
R – Shade… ma cosa…? –
S – Zitta… -
Non spiccai più parola, fino a quando non arrivammo davanti ad una porta in legno, che sembrava molto vecchia…
Lui estrasse dalla tasca una specie di pass, e lo infilò nella serratura, che stranamente era enorme…
Si senti un rumore metallico, poi lui mi spinse dentro la camera che si trovava all`interno, o meglio, le camere…
Entrò anche lui, chiudendo dietro di se la porta…
R – Dove siamo? –
S – Qui c`è una persona che ci puo aiutare a capire perché non mostri i sintomi comuni della trasformazione…-
Quindi lui era preoccupato per me?
Senti il mio cuore mancare di un battito, il che era alquanto strano visto che ai vampiri il cuore non batte…
R – Shade…il mio cuore batte… -
S – Lo so… è strano… -
Senti uno scricchiolio provenire dalle mie spalle, e d`istinto strinsi il braccio a Shade, che sembrava al quanto meravigliato…
S – Tranquilla… è lei… -
Dall`ombra usci una bambina sui sette anni, che mi guardava sorridente…
? – Lei chi è? –
S – Milky…lei è Rein… -
Ml – Capisco… piacere di conoscerti! –
Mi sorrise cordiale, e io non potei non ricambiare…
S – Due giorni fa le ho somministrato il veleno per la trasformazione… ha mostrato i sintomi per pochi minuti…poi piu niente… -
Ml – Oh… -
La bambina si diresse verso degli scaffali pieni di libri, e solo in quel momento mi fermai ad osservare la stanza.
Le pareti erano gialle, con decorazioni rosa, e il pavimento era in legno, come i mobili.
Cosa ci faceva una bambina di sette anni in una stanza segreta dentro una biblioteca?! –
S – Lei è Milky, una maga… è la nipote del direttore, e questo la rende un 25% vampira. Lei vive qui, perché cosi può approfondire la sua conoscenza… -
R – Ah…QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON LEGGERMI NEL PENSIERO! –
S – Non strillare… -
R - … -
Passarono alcuni minuti, poi Milky tornò saltellando…
Ml – Ci sono due possibilità : o Rein è già una vampira, magari di una percentuale bassa, o possiede un gruppo sanguineo annullante… -
R – E cosa sarebbe? –
M – Un tipo di sangue speciale, che annulla ogni tipo di “invasore” esterno… come quando ti ammali e i batteri lottano contro le difese immunitarie… solo che questo tipo di….come lo posso chiamare…dna, ecco, questo tipo di dna che tu possiedi non permette ad invasori esterni di modificarlo. Questo ti rende immune al morso di vampiro o di licantropo… in più, se un vampiro cercherà di bere il tuo sangue, il dna annullante lo farà tornare umano, perché annullerà il dna da vampiro… -
Io e Shade eravamo scioccati…
DNA annullante?
Ml – In più, questo dna ti rende immortale, bello vero? –
Ora si che avevo una faccia da stupida…
S – Grazie per le informazioni, ciao… -
Shade mi guardò comprensivo, per poi accompagnarmi fuori…
Andai subito a sedermi, cercando di riprendere fiato, mentre lui andò a prendermi qualcosa da bere…
? – Quanto tempo…-
R – Chi ha parlato? –
Mi guardai intorno, leggermente spaventata, mentre una risata riecheggiava nell`aria…
? – Ma allora non mi riconosci? Beh…in fondo è passato solo un anno… -
Cercai di localizzare il punto da cui arrivava la voce, alzandomi in piedi, ma uno spostamento d`aria a pochi centimetri dal mio viso mi fece indietreggiare…
Quando guardai, vidi che uno scaffale era completamente ghiacciato…
R – Ma cosa… -
? – Vuoi sapere come ho fatto? Ti accontento subito… -
Un altro spostamento d`aria, ma questa volta lo evitai, saltando sul tavolo.
Tre anni di cheerleading erano pure serviti a qualcosa…
? – Molto bene… -
Un'altra risata, che questa volta mi fece accapponare la pelle…

? – Sai, certi vampiri, una volta diventati tali, acquisiscono dei poteri… -
R - … -
? – La cosa strana, è che questi vampiri non sono scelti a caso, ma vengono eletti… -
R - … -
? - … da delle gemme. Strano, vero? La cosa buffa è che ci sono sette gemme. La gemma dell`acqua, del fuoco, del vento, della terra, dell`elettricità, del buio e della luce … -
R - … -
? – Io ho il potere del`acqua, che poi posso far diventare ghiaccio…
R - … -
? – E la sai un`altra cosa? Certe volte i prescelti non sono vampiri, ma possono essere anche altre creature magiche, oppure … -
R – Oppure? –
Era la prima volta, da cinque minuti, che dicevo qualcosa…
Non mi fidavo di quella voce, forse perché non vedevo chi parlava, o forse era solo il sesto senso…
? – Oppure qualcuno con un DNA annullante… -
R – Perché mi stai dicendo questo? Io neanche so chi sei, e tu mi sveli questi segreti… -
? – Perché ti sto rivelando queste importanti informazioni? Perché voglio il tuo potere Rein… DAMMI IL TUO POTERE! –
Detto ciò lanciò un`altro raggio di ghiaccio, che mi avrebbe sicuramente centrata, se non mi fossi spostata in tempo…
R – E chi ti dice che io abbia un qualunque tipo di potere?! –
? – Oh, ma io lo so per certo… -
R – Tu…sei Mirlo!
? – A quanto pare sono stata scoperta…-
R - … -
Mr – Non ho tempo da perdere… -
Un`altro raggio, questa volta più veloce, stava per colpirmi… ma improvvisamente vidi il ghiaccio cominciare a bruciarsi, fino a quando non diventò acqua.
Quello che ricevetti, in poche parole, fu una bella doccia fredda…
Mi girai di scatto verso l`ingresso, dove c`era Shade che guardava Mirlo, finalmente uscita dal suo nascondiglio, con sguardo omicida…
S – Mi sono perso qualcosa? –
La vidi, forse per la prima volta in vita mia, arrossire…
R – Tu..come…quando… -
S – … -
Mirlo era scomparsa, e Shade si stava avvicinando a me…
S – Cos`è successo? –

R – Solo una piccola rimpatriata tra…amiche… -

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=891281