Hi karma, I exist.

di Alyson Nobody
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chap 1 ***
Capitolo 2: *** Chap 2 : Part 1 ***



Capitolo 1
*** Chap 1 ***


saaalve! c'è chi mi conosce, chi no, ma non fa niente. Voglio solo avvertire che questo schifo qui sotto è opera della mia mente malata, e che fareste meglio a non leggerlo dato che fa letteralmente schifo. Comunque io vi ho avvertito! Se riuscirò ad avere minimo 3 recenzioni la continuerò o se no... comunque Buona lettura!



Chap 1

 

 

La pioggia cadeva, incessante, sull'asfalto. Bagnava tutto quello che si trovava sulla sua traiettoria, sul suo cammino. Picchiettava sulle finestre, attirando l'attenzione di Alyson. Il suo viso era come quel giorno, come la pioggia bagnava il terreno, le lacrime rigavano il suo viso. Scendevano lente, lasciando una scia che lasciava una sensazione strana sulla pelle.Era accovacciata vicino alla finestra ad osservare la meravigliosa danza dell'acqua. Lei la chiamava “il pianto della natura”, anche se l'amava. Il calore della casa l'avvolgeva, ma dentro era fredda. Era spiazzata.
Perché a lei? Perché tutto questo dolore? Non se lo meritava. Era sola, con i suoi pensieri. Per fortuna sua madre non era ancora tornata. Non voleva che la vedesse in quello stato. Aveva parlato. Sentì un rumore metallico provenire dall'ingresso. -Alyson? Sei tornata?- 'si, ed era meglio se restavo a casa invece che subire questo strazio' pensò. Si asciugo frettolosamente il viso con le maniche della felpa e cercò di mascherare la voce – Si mamma! - sfoggiò un falso sorriso. Ma nessuno mai si sarebbe accorto che era finto. Sapeva recitare benissimo.
- Come è andata la gita? Ti sei divertita?- 'si, è stato divertente farsi spezzare il cuore' – Hmm... si! Scusa, ma ho un po' di mal di testa... vado in camera mia...- disse, lasciando da sola la madre che era indaffarata a riporre la spesa nelle dispense. La odiava la sua mente. Odiava il suo cuore. Odiava lui, e lei. Doveva smettere di pensare. Serviva della musica. Ora. Qualcosa di forte, da cantare a squarcia gola. Prese il suo Ipod e decise che 'It's my life' dei Bon Jovi sarebbe stata la predestinata. Iniziò a cantare -
It's my life It's now or never, I ain't gonna live forever I just want to live while I'm alive – anche se non voleva vivere in quello stato. E il bello che avrebbe dovuto vederli tutti i giorni per ancora molto tempo. - Ma non eri tu quella che aveva mal di testa?- Sgamata.
- Ehm...si, ma tu lo sai come sono no?!- il silenzio aveva rimpiazzato le note, tento sua madre sapeva che era strana quindi non c'erano problemi. - Comunque ero venuta a chiederti solo se volevi mangiare. Ah, e vedi che oggi sono arrivati quegli spartiti che avevi ordinato...- ad interrompere la voce di sua madre 'Take my hand' dei Simple Plan. Il suo cellulare. Il display indicava un nome che conosceva bene. Le lacrime incominciarono a rifarsi sentire, inumidendole gli occhi. Non voleva continuare a piangere. Non era da lei. - Pronto?- si sentiva un po' di tremolio nella sua voce, segno che stava per piangere. - Alyson? Sono Nicole. Volevo parlarti... di quello che è successo oggi...- il momento che aveva tanto temuto è arrivato.
Ma non lo voleva affrontare. - Perché cos'è successo oggi?- doveva restare impassibile, non doveva cedere. - Ehm... sai, io e Ryan...?- a risentire quel nome non riuscì a trattenere le lacrime, che ricominciarono a ripercorrere lente il suo viso. Cercando di rimanere lucida riprese la conversazione – senti, a me non mi importa cosa fate tu e lui. È vero, lui mi piaceva, ma non...- si fermò quando dalla bocca di Nicole uscirono quelle parole che rigirarono il coltello nella piaga – lui mi ha detto che non eri il suo tipo, quindi io mi sono lasciata andare, se no...ma dai tu che avresti fatto al posto mio? Cioè noi due non siamo neanche tanto amiche! Dai ammettilo... anche tu ti saresti comportata in questo modo no?- in quel momento iniziava a ribollire di rabbia. Come poteva dire una cosa del genere? L'aveva ammesso persino lei che non si conoscevano poi così bene! - scusami... come puoi dire una cosa del genere se non mi conosci? E poi sinceramente non credo che lui sappia che 'tipo' sono dato che non mi conosce...- aveva voglia di dargli qualcosa i testa. A lei e a lui. - no, ma lui ha detto che non sei il suo tipo fisicamente...- a quelle parole lei riattaccò. La vita era ingiusta. In quel momento lei voleva solo dormire. Voleva poter dormire per sempre e non risvegliarsi più. E pensare che doveva affrontarli l'indomani a scuola. Prese l'ombrello, la borsa e il giubbino e uscì di casa. Non c'è la faceva a restare confinata in casa. Doveva combattere, come aveva sempre fatto. Doveva stringere i denti. Stava cominciando a piovere sempre di più, ma a lei non importava. Voleva che il ticchettio della pioggia prendesse il posto dei suoi pensieri. Ma con la pioggia si alzò anche il vento, e ovviamente con la fortuna che aveva non si poteva anche non rompere l'ombrello no? Lo buttò via, andandosi a sedere su una panchina, aspettando che la pioggia la bagnasse completamente. I capelli si attaccavano al viso, e oramai le sue lacrime si erano mischiate con la pioggia che le bagnava anch'essa il viso.



se sei arrivato fin qui vuol dire che l'hai letta tutta! grazie! ehm... si, lo so, forse è un po' piccolo come capitolo ma ho avuto poco tempo e avevo voglia di pubblicarla!

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Capitolo 2
*** Chap 2 : Part 1 ***


  Salve! si, lo so... sono passati decenni... ma non è colpa mia! lo scrivevo su carta e mi scocciavo di ricopiarlo! ç.ç va beh... comunque ecco la prima parte del secondo capitolo! la seconda non l'ho ancora finita... cercherò di aggiornare prima possibile!                                                                                    


Chap 2

 

 

Oramai sembrava quasi che fossi diventata tutt'uno con la pioggia.
Era bagnata fradicia. Ma non mi importava. Niente mi importava.
Vorrei esser stata come una goccia, un frammento d'acqua che cade, lento, fino a toccare il terreno.
C'è poco da raccontare. Non so se ne vale neanche la pena.
Iniziò tutto venerdì scorso. Il sole irradiava quel giorno, non come il tempaccio di oggi, che per pura coincidenza rispecchia il mio umore.
Come tutti i venerdì la mia classe non voleva entrare, e stavamo litigando davanti scuola.
Io ero appena arrivata, e come al solito era una di quelle che avrebbe fatto di tutto per non entrare. Infatti cercai di convincere Luce, Celeste e Nelly a non entrare,
ma fu tutto inutile. Era stata un'organizzazione eccellente, un filone con i fiocchi... rovinato da poche persone. Ma anche se qualcuno entrò io non lo feci,
e rimasi con il gruppo della mia classe. E ora me ne pento con tutto il cuore...
- vieni con noi?- mi chiese. Io annuii, e seguii Dalia, Aily ed Ema.
Anche la loro storia è strana, ma grazie a me e al mio cuore spezzato, sono riuscita a far riappacificarle con Luce. Un'altra lunghissima storia. Ci dirigevamo dove c'era il sole, dove il suo riflesso faceva luccicare il mare, dove potevamo metterci comodi senza che nessuno rompesse.
Tutto sommato ero felice, perché sapevo che quella mattinata sarei stata un po' più vicina a lui. Arrivati, ci sistemammo tutti su una panchina. Di fronte a noi il mare. C'é chi andò a fare colazione e chi rimase li.

 

***

-Ti piace Ryan, eh?- circa un'ora dopo, eravamo a quel punto.
Eravamo rimaste io, Nicole e Chantal. Ryan e Luke erano si erano allontanati un attimo. Le parole che sbucarono dalla bocca di Nicole erano così vere... ma comunque le negai.- A me? Ma sei pazza?- forse era stata una delle poche volte che non ero riuscita a mascherare i fatti quando dovevo.- Senti... so che ti piace, e per questo ti darò una mano!- non accettai "ufficialmente" ma lei mi iniziò ad aiutare lo stesso.- Tu sei carina, potresti piacergli... devi solo curarti un po'. Truccarti, acconciarti i capelli...- iniziarono così una serie di "consigli" che seguì a mala pena.

 

***

 

Ancora pioggia. I vestiti, oramai sembravano spugna. Assorbivano quelle gocce che somigliavano tanto alle mie lacrime. Ero seduta su una panchina, anche lei zuppa quanto me, quando un ombrello mi coprì il capo.- Che ci fai qui, senza ombrello, durante il corso del diluvio universale?!- ...

Riconobbi subito quella voce.
Luce si era seduta accanto a me, sorreggendo l'ombrello che copriva le teste di entrambe.- la domanda è recipoca...

-MA COME TI VIENE IN MENTE DI FARE UNA COSA DEL GENERE?!- cercai di ridere, di sdrammatizzare, ma forse non l'avevo mai vista così seria... - Alyson, non sto scherzando. So che stai male, credimi, ma non puoi fare cose del genere...- Luce sapeva bene che non volevo far sapere niente a mia madre. Quindi mi invitò a stare da lei quella notte. Io accettai...anche perché non volevo rimanere da sola con i miei pensieri, non quella notte.

Prima di andare a casa di Luce dovevo prendere alcune cose.

Feci scattere piano la serratura, e andammo in camera mia, eguite da una scia di gocce.

Afferrai il mio zaino dell'estpack e ci misi dentro il pigiama, il cambio per il giorno dopo, qualche libro, dopodichè andai a controllare se mia madre dormiva. Come immaginavo era stesa sul letto con una coperta addosso, e la televisione ancora accesa.

Andai in cucina e scrissi un bigliettino che poi lasciai sul tavolo.

-Sei sicura che per tua madre va bene?- dissi tirandomi la porta alle mie spalle.

-Glielo faremo andare bene!- disse sorridendomi. Succedeva molte volte che mi farmavo a dormire da lei, per colpa dei miei problemi familiari.

Arrivate a casa sua, corremmo in bagno a cambiarmi, io fui la prima a farmi la doccia.

Pensandoci bene... è stano quanto questa giornata mi abbia legato all'acqua.

Nel senso... ovunque andavo ne ero circondata.

Uscita dalla doccia, mi asciugai i capelli lievemente, indossai il pigiama e raggiunsi la mia amica che aveva già preso le lenzuola per il mio letto.

-Allora cosa pensi di fare?- disse, mentre io prendevo le lenzuala appoggiate sulla scrivania.

-A dire il vero... non ne ho idea.- era una delle poche volte che non avevo le idee chiare. Succedeva sempre, quando si trattava di... Lui.

-Ah, ci sei anche tu Alyson! Come è andata la gita?- La madre di luce era ormai abituata alla mia presenza... credo.

-Salve signora! Ehm... ci siamo divertite tantissimo!- odiavo fingere. Ma era meglio così. La conversazione durò pochi secondi, dopo di che se ne andò. È come se volessi chiudere gli occhie dormire per sempre. Non affrontare quello che mi aspetterà, non vedere le loro facce. Mi stesi sul letto, con queso pensiero, e con la mia testa che rendeva il tutto più pesante.

-Dovremmo pensare a qualcosa allora!- quella frase frantumò il freddo silenzio che si era creato nella stanza, e mi fece dimenticare a quello che stavo pensando.

Luce era una delle mie migliori amiche... a dire il vero ne avevo tante, e ogniuna era diversa, ma stavo bene con tutte. Lei era quella che cercava sempre una soluzione e se non ce n'era una, tia aiutava a lasciar perdere.

-Acido.- dissi con un sorrisetto sulle labbra, pensando a cose senza senso.

-Acido?- ripetè Luce, non capendoci ugualmente nulla.

-La buttiamo nell'acido! Oppure l'azzeppiamo con una penna! O potremmo creare una penna che contenga l'acido!- oramai la mia amica c'era abituata, sapendo che ero la persona più strana del mondo... quindi si fece stampare in faccia un sorrisetto, che equivaleva al fatto che ci stava pensando.

-Hmm... e dove lo prendiamo quest'acido?- e così passammo tutta la serata a scherzare, senza pensare al problema.

 

***

 

La mattina dopo eravamo più stanche che mai.
Di consuetudinedopo le gite non si dovrebbe andare a scuola, ma dato che alcuni della nostra classe volevano entrare, dovevamo andare a controllare.
Ci vestimmo in fretta e furia, io avevo una T-shirt dell'ard rock cafè con il simbolon della pace sfumato di fanti colori.
Da sopra una felpa dell' M & M's tutta colorata alle maniche, epoi un jeans e delle convers abbinate.
Uscimmo di casa correndo per arrivare a scuola in tempo. Purtroppo alcuni dei nostri amici entrarono, ma a noi non andava proprio, quindi ci sedemmo sul muretto situato difronte l'entrata.

-Sempre la stessa storia...-

-Ora che facciamo?- Quasi come se Luce avesse recitato un'incantesimo dietro l'angolo apperve Ryan, con il suo solito giubino bianco e blu, jeans e nike, e si dirigeva verso di noi.
-Gli altri sono già entrati?- il mio cuoreaccellerava sempre di più, come un pilota di F1 per arrivare alla vittoria.

I miei sentimenti si mischiavano uno con l'altro. Dentro di me c'era qualcosa di indefinibile. Ero arrossita, e il mio cuore batteva all'impazzata, ma c'era anche qualcosa che faceva inumidire i miei occhi.
-Sono entrati tutti quelli che non erano venuti ieri, più Nelly, Ema, Celeste, Dalia e Aily.- Tutti e due erano stupiti che io avessi parlato. Lui mi guardò negli occhi, i suoi erano scosì intensi che mi ci potevo perdere. Era un miscuglio, un colore tra l'azzurro e il verse. C'era un non so che nel suo sguardo...
- Va beh... ora vedo cosa fa quella capocciona di Nicole...- 

Guardò il cellulare, per poi ritornare sui miei occhi, che iniziaavano a bruciare sempre più, ma dovevo trattenere le lacrime.
Non dovevo piangere, non d'avanti a lui.

-Lo sapete che io sono sempre il primo che non vuole entrare... ma credo che oggi devo proprio...- Guardò la porta e poi disse – Ora ci penso... Voi che fate?-
io e la mia amica ci scambiammo uno sguardo e dimmo quasi all'unisono
– Non entriamo.- dopo di che, lo salutammo e c'è ne andammo.

 

***

Dopo essere andate a farci un giro, io e Luce andammo a casa sua per riprendere le mie cose, dopo di che io tornai a casa.
Quando arivai la casa era immersa nel silenzio più totale.
Andai prima in camera mia per posare lo zaino, poi andai in cucina, dove vidi che la tazza di mia madre era stata pogiata lì sporca, segno che si era svegliata, ma la sua borsa non c'era, quindi doveva essere uscita.
Presi il mio Ipod dalla tasca e lo collegai allo stereo con un cavo AUX, quindi lo misi al massimo e iniziai a cantare tutte le canzoni della mia playlist.

e Questa è la prima parte! spero che vi sia piaciuta... perché io penso che sia uno schifo u.u va beh... comunque in questa parte si capisce un poo' qualcosa... 
ringrazio davvero:

 MollyDeLonge 

 Dear Juliet  
 kogaforlove 

AmyFallen   
SiriaJ  

per le recensioni! e ringrazio anche chi legge e non lascia traccia (anche se sarebbero graditi anche piccole recensioni o messaggi privati... anche se pensate che sia brutta u.u)! Hmm... secondo voi cosa succederà nella prossima parte? ;)
 

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