Setting Sun

di La Chiave di Do
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** George ***
Capitolo 3: *** Yoko ***
Capitolo 4: *** Eric ***
Capitolo 5: *** Paul ***
Capitolo 6: *** Olivia ***
Capitolo 7: *** Dhani ***
Capitolo 8: *** Ringo ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


I
Setting Sun

L'addio al mondo materiale.


 

Un totale di 12 drabble,
per 12 discorsi sul letto di morte,
12, come le canzoni nel suo ultimo saluto al pubblico.
Qui le primi 7:  in ognuna qualcuno da salutare prima del viaggio...

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Perché "Setting Sun"? Semplice: il sole muore ogni sera prima di rinascere a nuova vita.
Perché 7? Altrettanto semplice: sarebbe banale definirlo unicamente il numero perfetto:
7 sono i chakra che governano il nostro corpo fisico; con 7 saluti George lo abbandona.

 

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Capitolo 2
*** George ***



Passi lenti, eleganti, di un uomo ricco di fascino.

“Vecchio mio....”il chitarrista si protese stancamente dal letto.

“Resta pure steso, non sono qui per indebolirti ulteriormente…”

“Oh George”disse lasciandosi ricadere stancamente sul cuscino “mi mancherai. Sei stato un fratello maggiore ineguagliabile.”

A quelle parole ricordarono entrambi quel primo incontro: l’uno poco piu’ che fanciullo, l’altro colui che lo avrebbe consegnato all’immortalità.

“Non dovrai aspettarmi a lungo, Georgie.”

“Oh no invece, sarà un’attesa fortunatamente lunga”

Con una lacrima sul fondo degli occhi George Martin lo lascio’ per l’ultima volta.

“Sei il George migliore che conosca”

“Anche tu”

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Capitolo 3
*** Yoko ***



“Volevi  vedermi?”

George si sveglio’ al suono di quella voce stridula.

Volevo congedarmi.”disse “Anche da te.”

“Ne sono onorata”disse la donna in tono freddo.

Lui sorrideva, lei molto meno, ma prese comunque la mano che lui le porgeva.

“Vorrei chiederti un favore”disse George.

“Quale?”

“Tu sai cosa si prova. Sostienila, stalle vicina, amala come una sorella.”

Olivia…lei capendo tacque.

Il silenzio, teso, sembro’ durare in eterno.

“Anche io vorrei chiederti un favore…”disse la donna.

“Se posso”

“Solo tu puoi. Di’ a John che lo amo.”

“Addio Yoko”

“Addio George”

Usci’, vestita come sempre di nero.

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Capitolo 4
*** Eric ***



Oso’ abbracciarlo a stento: fra le braccia gli sembro’ molto piu’ magro di quanto non era mai stato, sicuramente piu’ debole.

“Fratello mio…”

A quelle parole Eric degluti’ per trattenere le lacrime, si porto’ una mano al volto.

Annui’.

“Fratello…” ripetè “mi hai mai perdonato?”

“IO perdonare TE?” disse Eric stupito “Ma che dici, sono io ad averti causato sofferenze, io ti ho fatto torto!”

“Non mi hai mai fatto torto” rispose George “e di certo a soffrire di piu’ sei stato tu poiché l’hai amata di piu’, silenziosamente.”

“Certo! Certo che ti perdono!” pianse Eric.

Si congedarono piangendo entrambi.

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Capitolo 5
*** Paul ***



“Georgie? Sei sveglio?”la solita da ragazzino voce, ma con tono meno allegro.

“Entra!”George cerca senza successo di sedersi.

“Lasciati aiutare!”

Un ometto in Versace posa la chitarra che portava con sé e gli sistema i cuscini dietro la schiena.

“L’ho portata”.  Indica lo strumento.

“Posso?”prova a suonare, ma le dita non gli obbediscono, gli occhi non focalizzano le corde, la mente non ricorda le note. Frustrato ne colpisce stizzoso la spalla.

“George…”lo guarda con occhi tristi e buoni.

“Me la suoneresti tu?”

Paul la prende; attacca un arpeggio di re.

Rimasero insieme tutta la notte.

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Capitolo 6
*** Olivia ***



“Ti devo la vita”

“No, amore, non mi devi nulla”

Lei singhiozzava senza lacrime, stringendogli troppo forte una mano.

“Non devi piangere”  le disse “non hai nulla per cui piangere, davvero: io staro’ meglio”

“Ma io saro’ senza di te”

Le poso’ a fatica una mano sulle labbra.

“Non sarai mai”calco’ per quanto poteva la voce su quella parola “mai senza di me”

Alla donna, bella anche nel dolore, sfuggi’ un sorriso.

“Fino a che sarai su questa terra, non ti abbandonero’, mia dolce donna scura.”

Olivia poso’ la bocca sulla sua fronte. Promise di non piangere piu'.

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Capitolo 7
*** Dhani ***



Il ragazzo stava in piedi, braccia lungo i fianchi, immobile, in lotta con le lacrime.

“Non devi avere paura”

A quelle parole il giovane trasali’:

“Paura, pa?”

Il padre gli fece cenno di avvicinarsi:

“Si, figliolo, paura. Non aver paura di affrontare cio’ che verrà, qualunque cosa accada”

“Ma papà…”

“Io sto morendo, Dhani, non tu” gli disse “eppure hai paura: non lo sai che vivro’ in ogni cosa che costruirai?”

Dhani si sciolse in pianto e strinse il padre.

“Sei cosi’ giovane…”

“Anche tu, papà”

Aveva ragione.

“Pregheresti con me?”

“Per l’ultima volta?”

“Non ci sarà mai un’ultima volta.”

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Capitolo 8
*** Ringo ***



“E cosi’ devo salutare anche te, amico mio…”la voce iniziava a mancargli.

“Non è giusto, sono io il piu’ vecchio, piccolo George…”

Non l’aveva mai visto cosi’, in quarantatré anni di amicizia.

Neanche dopo una sbronza triste.

Forse neppure alla morte di Brian.

A quella di John?

“Prometti che darai una mano a Olivia… con Dhani?”

“Lo prometto!”

Chiuse gli occhi.

“George! George!”

Li riapri’.

“Sono qui…”

“Dimmi un’ultima cosa buona, mi mancheranno tanto i tuoi consigli…”

George penso’ bene alle sue ultime parole, epitaffio della sua voce.

“Amatevi l’un l’altro.”

La sua mano smise di stringere quella di Ringo.

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