Side by side

di hmorsmordre
(/viewuser.php?uid=97324)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo; ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Spazio autore: Con l'approvazione di Ilaria pubblico il prologo di questa FF, dedicata a lei e ad Annarita (:
La FF parla principalmente di Zayn e Harry, non so se aggiungerò anche gli altri, forse solo uno, per dare un po' di movimento alla storia.
Ps: nella ff sia harry che zayn hanno 20 anni ed entrambi frequentano un conservatorio di musica.
Beh, enjoy (:


Inspirò a lungo stringendo le dita attorno al volante, tanto da far diventare le nocche bianche. Se qualcuno l’avesse visto chissà cos’avrebbe fatto al suo migliore amico.
Non fare lo stupido,pensò ad alta voce scuotendo la testa. Non devi entrare, devi solo aspettare fuori, nessuno ti vedrà e penserà male. Scese dalla macchina e si avvicinò al locale camminando lentamente. Non era ancora uscito, era in ritardo di dieci minuti, come al solito.
Si guardò intorno e sperò che nessuno lo riconoscesse sotto a quella grossa sciarpa blu che teneva fin sopra al naso o chissà cos’avrebbero pensato.
Si passò una mano tra i capelli ricci, pensando a come dovesse essere quel posto. Lui non avrebbe mai avuto il coraggio di entrarci, di far sapere al mondo cos’era, o cosa credeva di essere da ormai un bel po’ di tempo. Non sarebbe mai stato coraggioso come Zayn. Perché sì, ci voleva coraggio ad uscire allo scoperto, ad evitare le occhiate piene di pregiudizi della gente.
La verità era che a volte trovava l’amico piangere, perché non si sentiva accettato dagli altri o perché non trovava nessuno come lui. Harry si limitava a dargli qualche pacca affettuosa sulla spalla e a dirgli Andrà tutto bene, anche se dentro moriva vedendolo in quello stato. Ma Zayn era sempre stato forte, nonostante tutto. Lui non era così e mai lo sarebbe stato.
-Ehi, vuole entrare?- Una voce maschile interruppe il corso dei suoi pensieri, il ragazzo guardò il bodyguard e scosse la testa. –Sto aspettando un amico- Sorrise appena, per sembrare gentile.
Stava congelando lì fuori, così fece per tornare alla macchina, ma una risata conosciuta lo fece girare. Non ci mise molto a capire lo stato del suo migliore amico, la puzza d’alcol si sentiva già a due metri di distanza. Aumentò il passo nella sua direzione e lo prese prima che cadesse per terra.
Lui, senza smettere di ridere, salutò il bodyguard facendogli l’occhiolino.
-Zayn, cammina. Ti porto a casa mia o tua madre ci uccide se ti trova in questo stato- Nonostante avesse vent’anni si divertiva ancora ad andare nei locali il sabato sera, sbronzarsi e chiamare lui per farsi portare a casa.
-Oh Harry, sei bellissimo stasera- Zayn si appoggiò completamente a lui, con la testa sulla sua spalla. Harry sbuffò, ma un leggero brivido gli percorse tutto il corpo.
Una volta aperta la portiera della macchina disse –Lo sono sempre-. Lo sdraiò sui sedili posteriori e salì a sua volta, percorrendo la strada che portava a casa sua, sorridendo di tanto in tanto guardando l’amico attraverso lo specchietto retrovisore.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** capitolo; ***


Un tuono esplose nel cielo, forte, rabbioso.
Un lampo, due.
Erano solo le due del pomeriggio e Londra era buia, illuminata solo dai lampi
e dai fari delle macchine che sfrecciavano per le strade affollate nonostante il brutto tempo.
La pioggia cadeva fitta, il vento soffiava forte, ma lui non si muoveva da lì.
Aveva sempre amato il brutto tempo, fin da piccolo. Di solito i tuoni da bambino lo
aiutavano a non sentire le grida di suo padre e sua madre quando litigavano. Era solito nascondersi
sotto le coperte, concentrandosi solo sulla tempesta, piangendo.
Quel bambino era cresciuto, sì, ma i vizi non erano cambiati.
Ogni volta che pioveva usciva fuori, bagnandosi completamente da capo a piedi.
Non gli importava di sentire le prediche di Zayn tornando a casa con la febbre. Lui adorava la
pioggia, il suo odore così diverso seppur così familiare.
Un rombo tagliò l'aria, ma senza ricoprire il rumore dei tuoni che padroneggiavano il cielo.
Il treno si fermò e Harry riportò lo guardo davanti a sè, vedendo le porte aprirsi.
Ne uscirono persone strette in pesanti cappotti, con grossi ombrelli in mano e con facce scocciate per via
del mal tempo. Lo sorpassarono lanciandogli occhiatacce a cui lui non fece nemmeno caso.
Sul suo viso apparve un sorriso, uno sincero, che illuminò la stazione buia assieme ai lampi non appena
dal treno scese lei, che lo trovò subito con lo sguardo.
Andrea.
Subito nella sua mente riapparvero i ricordi dei momenti passati insieme, le giornate rare, calde e soleggiate passate
in riva al fiume, le giornate nuvolose e tristi passate in casa, probabilmente le migliori.
Il suo cuore cominciò a battere forte, felice, mentre il suo profumo buono e familiare gli riempì ogni parte del
corpo non appena l'afferrò tra le braccia, stringendola forte.
Oh, se gli era mancata.
Se ne accorse non appena posò le labbra sulle sue, desideroso di porre fine a quella lunga assenza,
impaziente di sentire ancora quel suo sapore dolce e immediatamente si ritrovò
a casa, tra le sue braccia.
Quella sensazione di vuotò lo abbandonò, lasciandolo nelle mani della sua salvatrice.
Era assurdo come potesse farlo sentire leggero solo con un semplice sguardo, con un semplice
tocco. Lei racchiudeva tutto il suo essere, tutta la sua vita, senza nemmeno rendersene conto.
-Mi sei mancato- Gli sussurrò piano, ancora stretta a lui.
Non pensò più a niente, nè a Zayn e alla confusione che regnava sovrana nella sua testa. Si concesse
un momento di pace guardandola negli occhi, affondando in quel color cioccolato, prima di prenderla
per mano e partire verso casa, con lei.
In quel momento c'erano solo lui, lei e il loro amore.
 
***
 
La scena che gli si presentò davanti agli occhi non appena aprì la porta di casa fu alquanto raccapricciante:
la cucina parve come al solito ordinata, se non fosse stato per un soggetto in mutande con un cucchiaino a penzoloni
tra labbra e un barattolo di burro d'arachidi in una mano, i capelli spettinati e l'aria di chi aveva passato l'intera
giornata a non far nulla.
L'imprecazione di Harry arrivò alle orecchie della malcapitata vittima, che si girò subito verso l'ingresso.
Uno sguardo di sorpresa che subito si trasformò in disgusto non appena posò lo sguardo sulla ragazza minuta dietro al
suo migliore amico. Andrea ricambiò lo sguardo, soffermandosi sui suoi boxer, si portò due dita alla bocca e finse un conato,
poi entrò in casa.
-E lei che ci fa qua?- Chiese Zayn, apostrofando quel "lei" con ancora più disgusto di prima.
Lei in tutta risposta le fece il dito medio e si buttò sulla prima sedia libera, distrutta dal viaggio.
Harry lo guardò con un sopracciglio alzato, ancora intento a fissarlo.
-Tu che ci fai qua, piuttosto-
-Oh, mia madre mi ha gentilmente cacciato di casa-
-E hai pensato di venire qui? Potevi benissimo rimanere per strada- Rispose la ragazza, con ancora la testa poggiata sul tavolo.
Ricevette uno sguardo di rimprovero da Harry e uno assassino da Zayn.
-Ah, meglio la strada che dividere la stessa stanza con te-
I due stavano per mettersi a litigare, ma Harry li zittì con una semplice occhiata.
-Andrea starà qui per un po', e se devi rimanere pure tu vedete di comportarvi come persone civili-
-E' come chiedere ad un gatto di non mangiarsi il topo: inutile- Ribattè Zayn, testardo.
Andrea si alzò e si tolse il cappotto, ignorando bellemente il ragazzo.
-Vado a farmi un bagno caldo- Baciò Harry a fior di labbra e salì le scale, sparendo dietro l'ultima porta in fondo a destra.
Harry lanciò uno sguardo a Zayn e lui alzò le mani, in segno di difesa.
-Dove vai?- gli chiese Harry, guardandolo dirigersi verso le scale.
-Ad affogare la tua ragazza- Fu l'elegante risposta del suo migliore amico.


Spazio Autore: e dopo quasi un anno ho aggiornato. Mi faccio schifo da sola, perdonatemi, non so come mai ci ho messo così tanto. Il tempo è passato in un battito di ciglia e tra la poca ispirazione e il resto non me ne sono nemmeno accorta. Ah, ho deciso di aggiungere Andrea per dare un po' più di movimento alla storia, ditemi che ne pensate :)

Se volete passare anche dalla mia ultima one-shot ve ne sarei davvero grata, è una dramione e si chiama Silence;
A presto, si spera :)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=893569