Soul Sister

di _Kagura94_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una missione come le altre, diciamo... ***
Capitolo 2: *** 2. Il disastro. ***
Capitolo 3: *** 3. In Infermeria ***
Capitolo 4: *** 4. Voglio restare accanto a lei! ***
Capitolo 5: *** 5. Dimessa finalmente! ***
Capitolo 6: *** 6. La festa a sorpresa. ***
Capitolo 7: *** 7. Un'importante rivelazione. I sentimenti di Soul & Maka. ***
Capitolo 8: *** 8. Con te al mio fianco, e per te, penso che potrei rendere possibile anche l'impossibile. ***
Capitolo 9: *** 9. Una visita improvvisa dall'ultima persona che ti aspetteresti. ***
Capitolo 10: *** 10. Un importante discorso. Si accenna l'inizio di un periodo di tristezza? ***
Capitolo 11: *** 11. Lacrime & dolcezza. ***
Capitolo 12: *** 12. Ricorda: ***



Capitolo 1
*** Una missione come le altre, diciamo... ***


 

1. una missione come le altre, diciamo...
Quella mattina Maka e Soul furono convocati da Shinigami e gli fu assegnata una missione, come sempre avrebbero dovuto mietere l'anima a qualcuno, così
presa la moto Soul e Maka partirono per la loro missione, il posto dove erano diretti non era poi così lontano da Death City quindi ci misero poco ad arrivare, Soul spense la moto e poi scesero per iniziare l'ispezione della piccola cittadina in cerca del loro nemico.
Le strade erano buie dato che il sole era già calato da un bel pezzo lasciando spazio alla luna, sembrava tutto tranquillo dalle finestre delle abitazioni uscivano fiochi raggi di luce artificiale proveniente da qualche lampadina, in un bar alcuni uomini seduti ai tavolini fissavano costantemente la televisione che stava trasmettendo una partita di calcio.
C'era silenzio, molto silenzio...forse perfino troppo silenzio...
< Soul, non ti sembra strano? > chiese Maka insospettita da tutta quella quiete
< che cosa? > rispose lui soprappensiero
< tutta questa quiete, non ti sembra strana? >
< beh, un pò si ora che me lo fai notare...è tutto troppo calmo... > le rispose insospettito a sua volta < sarebbe meglio se salissimo su un tetto, tanto per osservare la situazione a 360°, che ne dici? > aggiunse lui
< concordo con te, andiamo! > così spiccarono un elegante salto e salirono sul tetto dell'abitazione più alta che vedevano accanto a loro.
Si aggiravano su quel tetto guardando ovunque, in guardia, come se il nemico potesse spuntare dal nulla in qualsiasi momento.
< mhuahahahaha! > un'improvvisa risata riecheggiò improvvisamente nell'oscurità e qualche attimo dopo si trovarono davanti proprio quello che stavano cercando, ovvero il loro "nemico".
< fermo là! sono qui per mieterti l'anima! > gridò Maka < Soul, trasformati in falce! > aggiunse lei
< Subito! > e detto fatto la figura del giovane scomparve trasformandosi in falce.
Il combattimento durava oramai da qualche minuto, il loro nemico non era poi così forte, avrebbero potuto farlo fuori in poco tempo se avessero elaborato una strategia, così di comune accordo i due si fermarono per pensare sul da farsi, il nemico si avvicinava, Maka si proteggeva con la falce, ma nonostante tutto non poteva far altro che indietreggiare un passo per volta per guadagnare un pò di tempo quando...
continua...

1. una missione come le altre, diciamo...

Quella mattina Maka e Soul furono convocati da Shinigami e gli fu assegnata una missione, come sempre avrebbero dovuto mietere l'anima a qualcuno.

Così presa la moto Soul e Maka partirono per la loro missione, il posto dove erano diretti non era poi così lontano da Death City quindi ci misero poco ad arrivare.

Soul spense la moto e poi scesero per iniziare l'ispezione della piccola cittadina in cerca del loro nemico.

Le strade erano buie dato che il sole era già calato da un bel pezzo lasciando spazio alla luna, sembrava tutto tranquillo.

Dalle finestre delle abitazioni uscivano fiochi raggi di luce artificiale proveniente da qualche lampadina, in un bar alcuni uomini seduti ai tavolini fissavano costantemente la televisione che stava trasmettendo una partita di calcio.

C'era silenzio, molto silenzio...forse perfino troppo silenzio...

< Soul, non ti sembra strano? > chiese Maka insospettita da tutta quella quiete

< Che cosa? > rispose lui soprappensiero

< Tutta questa quiete, non ti sembra strana? >

< Beh, un pò si ora che me lo fai notare... E' tutto troppo calmo... > le rispose insospettito a sua volta < Sarebbe meglio se salissimo su un tetto, tanto per osservare la situazione a 360°, che ne dici? > aggiunse lui

< Concordo con te, andiamo! > così spiccarono un elegante salto e salirono sul tetto dell'abitazione più alta che vedevano accanto a loro.

Si aggiravano su quel tetto guardando ovunque, in guardia, come se il nemico potesse spuntare dal nulla in qualsiasi momento.

< Mhuahahahaha! > un'improvvisa risata riecheggiò improvvisamente nell'oscurità e qualche attimo dopo si trovarono davanti proprio quello che stavano cercando, ovvero il loro "nemico".

< Fermo là! Sono qui per mieterti l'anima! > gridò Maka < Soul, trasformati in falce! > aggiunse lei

< Subito! > e detto fatto la figura del giovane scomparve trasformandosi in falce.

Il combattimento durava oramai da qualche minuto, il loro nemico non era poi così forte, avrebbero potuto farlo fuori in poco tempo se avessero elaborato una strategia, così di comune accordo i due si fermarono per pensare sul da farsi.

Il nemico si avvicinava, Maka si proteggeva con la falce, ma nonostante tutto non poteva far altro che indietreggiare un passo per volta per guadagnare un pò di tempo quando...

continua...

 

 

 

 

ho deciso di riscrivere per bene questo capitolo dato che era assolutamente antiestetico. E' breve ma penso che incuriosisca parecchio. 

 

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Capitolo 2
*** 2. Il disastro. ***


 

Indietreggiava, indietreggiava, doveva guadagnare tempo, doveva pensare, doveva elaborare una strategia, quando...
< AHHHHHHHHHHHHH!! > gridò improvvisamente Maka cadendo dal tetto dell'edificio
< Makaaaaaaaaa!! > Soul, appena tornato alla sua forma umana scese dal tetto con un salto per soccorrere la sua maestra d'armi.
< Maka, Maka rispondimi!! Maka apri gli occhi!!! > Suol gridava ma Maka non dava nessuna risposta
< S...So...ul... > fu l'unica cosa che riuscì a dire.
Era una corsa contro il tempo, doveva portare Maka a Death City, aveva bisogno di essere curata.
Perdeva sangue da un piccolo taglio sulla fronte e da una spalla, probabilmente era la spalla sulla quale era caduta, i danni visibili erano questi a parte qualche livido, probabilmente aveva qualche osso rotto anche se si augurava fortemente di no, era preoccupato, tremendamente preoccupato per Maka.
"fa che non sia troppo tardi, ti prego fa che non sia troppo tardi. Non voglio perderla, eppure non si muove da un pò..." pensava Soul mentre guidava la sua moto con Maka seduta inanimata tra le sue gambe.
"ho sempre giurato di proteggerla, ma stavolta non ce l'ho fatta, ho lasciato che si facesse del male, se solo me ne fossi accorto un istante prima l'avrei abbracciata attutendo la caduta col mio stesso corpo. Che cavolo!! Maka riprenditi, ti scongiuro".
Poco dopo arrivarono a Death City, Soul prese in braccio Maka lasciando cadere la sua adorata moto per terra. Cosa gli importava della sua moto quando la sua maestra d'armi era in pericolo di vita??? doveva correre, correre, correre, su per le scale, a destra e a sinistra per i vari corridoi finchè non trovò l'infermeria scolastica. Non avendo le mani libere si concentrò per non perdere il baricentro e tirò un calcio alla porta spalancandola, < c'è nessuno qui?? questa ragazza ha fatto un volo clamoroso, ha bisogno di essere curata!! rispondetemiiii!!!! > Soul gridava con tutto sé stesso ma nessuno gli rispondeva, non c'era nessuno... "cavolo farò da solo..." pensò, così stese la ragazza su di un letto e iniziò a medicargli la ferita sulla fronte, quando arrivò a medicare la ferita sulla spalla si bloccò un attimo... "cavolo è parecchio gonfia la spalla, o ha qualcosa di rotto oppure...e che cavolo io non me ne intendo più di tanto di queste cose..."
Così qualche attimo dopo Soul decise di uscire per andare a cercare un'infermiera oppure il Dr. Stein... < Maka, aspettami qui, ora ti porto qualcuno! > disse Soul alla ragazza che distesa sul quel letto senza sensi non poteva rispondergli.
Soul correva per la scuola < Dr. Stein!!! dottoreeee!!! > gridava a squarciagola correndo per i corridoi finché non lo trovò. 
Era li, proprio davanti a lui, stava uscendo dal bagno degli insegnanti, < Ragazzo che c'è da urlare così forte? spiegami! > chiese
< dottore Maka si è fatta male, ha perso i sensi da quasi un'ora, eravamo in missione ed è...> spiegò Soul quando venne interrotto da Stein < dimmi dov'è! > ordinò agitato, se non l'avesse curata subito e bene Spirit si sarebbe infuriato... 
< è in infermeria, venga con me! > e insieme iniziarono a correre per tornare da Maka.
< penso che abbia qualcosa di rotto > disse Soul mentre correva, gli mancava il fiato per l'ansia e le forze iniziavano ad abbandonarlo, aveva paura, paura di perdere la persona che amava più di sé stesso...
continua...

2. Il disastro

 

Indietreggiava, indietreggiava, doveva guadagnare tempo, doveva pensare, doveva elaborare una strategia, quando...

< AHHHHHHHHHHHHH!! > gridò improvvisamente Maka cadendo dal tetto dell'edificio

< Makaaaaaaaaa!! > Soul, appena tornato alla sua forma umana scese dal tetto con un salto per soccorrere la sua maestra d'armi.

< Maka, Maka rispondimi!! Maka apri gli occhi!!! > Suol gridava ma Maka non dava nessuna risposta, aveva i lucciconi agli occhi.

< S...So...ul... > fu l'unica cosa che riuscì a dire nell'arco di qualche minuto.

Era una corsa contro il tempo, doveva portare Maka a Death City, aveva bisogno di essere curata.

Perdeva sangue da un piccolo taglio sulla fronte e da una spalla, probabilmente era la spalla sulla quale era caduta, i danni visibili erano questi a parte qualche livido, probabilmente aveva qualche osso rotto anche se Soul si augurava fortemente di no. Era preoccupato, tremendamente preoccupato per Maka.

" Fa che non sia troppo tardi, ti prego fa che non sia troppo tardi. Non voglio perderla, eppure non si muove da un pò... " pensava Soul mentre guidava la sua moto con Maka seduta inanimata tra le sue gambe.

" Ho sempre giurato di proteggerla, ma stavolta non ce l'ho fatta, ho lasciato che si facesse del male. Se solo me ne fossi accorto un istante prima l'avrei abbracciata attutendo la caduta col mio stesso corpo. Che cavolo!! Maka riprenditi, ti scongiuro ".

Poco dopo arrivarono a Death City, Soul prese in braccio Maka lasciando cadere la sua adorata moto per terra. Cosa gli importava della sua moto quando la sua maestra d'armi era in pericolo di vita??? Doveva correre, correre, correre, su per le scale, a destra e a sinistra per i vari corridoi finchè finalmente trovò l'infermeria scolastica.

Non avendo le mani libere si concentrò per non perdere il baricentro e tirò un calcio alla porta spalancandola, < C'è nessuno qui?? questa ragazza ha fatto un volo clamoroso, ha bisogno di essere curata!! Rispondetemiiii!!!! > Soul gridava con tutto sé stesso ma nessuno gli rispondeva, evidentemente perché lì non c'era nessuno...

" Ho capito, farò da solo... " pensò, così stese dolcemente la ragazza su di un letto e iniziò a medicargli la ferita sulla fronte. Quando arrivò a medicare la ferita sulla spalla si bloccò un attimo...

" Cavolo è parecchio gonfia e arrossata la spalla, o ha qualcosa di rotto oppure... E che cavolo !! io non me ne intendo più di tanto di queste cose..."

Così qualche attimo dopo Soul decise di uscire per andare a cercare un'infermiera oppure il Dr. Stein :

< Maka, aspettami qui, ora ti porto qualcuno in grado di curarti. > disse Soul alla ragazza che distesa sul quel letto senza sensi non poteva rispondergli.

< Dr. Stein!!! dottoreeee!!! > Soul gridava a squarciagola con tutte le forze che aveva correndo per i corridoi finché non lo trovò.

 Era li, proprio davanti a lui, stava uscendo dal bagno degli insegnanti, < Ragazzo che c'è da urlare così forte? spiegami! > chiese sfogliatamente Stein

< Dottore Maka si è fatta male, ha perso i sensi da quasi un'ora, eravamo in missione ed è...> spiegò Soul quando venne interrotto da Stein

< Dimmi dov'è! > ordinò agitato, se non l'avesse curata subito e bene Spirit si sarebbe infuriato... 

< E' in infermeria, venga con me! > e insieme iniziarono a correre per tornare da Maka.

< Penso che abbia qualcosa di rotto > disse affannato Soul mentre correva, gli mancava il fiato per l'ansia e le forze iniziavano ad abbandonarlo, aveva paura.

Paura di perdere la persona che amava più di sé stesso...



continua...

 

 

Ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo capitolo e che hanno recensito (sia positivamente che negativamente).

Ho cercato di rimediare ai miei errori (spero di aver fatto bene stavolta...) almeno nel secondo capitolo, se trovate ancora qualcosa di errato vi prego

di farmelo notare. Grazie a tutti! recensite in tanti!! spero che anche il secondo capitolo vi sia piaciuto =)

 

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Capitolo 3
*** 3. In Infermeria ***


 

3. 
< penso abbia qualcosa di rotto > disse Soul mentre correva affiancato da Stein
< Riassumimi quello che le è successo! > ordinò il dottore 
< combattevamo su un tetto, Maka ha iniziato ad indietreggiare quando è caduta, non ho fatto in tempo ad afferrarla... > disse triste e pensieroso
< caspita! deve aver preso una bella botta... Soul ti prometto che la curerò, farò di tutto e tornerà come prima! > rispose Stein cercando di tirare su di morale il ragazzo.
Finalmente arrivarono in infermeria, Maka era distesa sul letto come Soul l'aveva lasciata qualche minuto prima, si agitava nel letto ed emetteva strani suoni dalla bocca, evidentemente stava soffrendo per il dolore.
Stein prese per prima cosa un anti dolorifico dall'armadietto e glielo somministrò in endovena con una siringa, era l'unico modo perchè lei potesse assumerlo in quelle condizioni mal ridotte, iniziò a spogliarla per accertarsi che fosse tutta intera, era ricoperta di lividi e sbucciature, alcune ferite avevano smesso di sanguinare mentre altre per farle smettere andavano chiuse con dei punti che il dotto Stein prontamente le dette in pochissimo tempo, si accorsero che oltre alla spalla gonfia aveva gonfio pure il ginocchio corrispondente, così la esaminò ancora qualche istante per poi giungere ad una conclusione:
< bene, non dovrebbe essere così grave, ha la spalla lussata e il ginocchio è gonfio solamente per il forte impatto dovuta alla caduta, quindi quello che rimane da fare è metterle la spalla apposto. Ragazzo avrei bisogno del tuo aiuto per questo, vieni qua! > 
< arrivo subito, mi dica quello che devo fare... > rispose Soul con voce tremolante
< sorreggile la schiena come se fosse seduta, mi raccomando tienila ferma mentre io le rimetto a posto l'osso della spalla > spiegò
< perfetto, va bene così? > domandò il ragazzo? 
< si, pronto? 1... 2... 3... > al pronunciare del "3" Stein spostò violentemente il braccio della ragazza mettendolo a posto, lei emise un altro suono di dolore ma il peggio oramai era passato.
< adesso adagiala lentamente sul letto Soul, dopodiché basterà farla riposare un pò e aspettare che riprenda conoscenze > disse
< Perfetto dottore, posso restare quà con lei? quando si sveglia vorrei essere qui se non le dispiace... > 
< va benissimo allora vado ad informare Spirit e poi torno, tienila d'occhio! e se succede qualcosa corri a chiamarmi, okay? > 
< va bene! > rispose Soul.
Continua...

3. In Infermeria.


< Penso abbia qualcosa di rotto > disse Soul mentre correva affiancato da Stein

< Riassumimi quello che le è successo! > ordinò il dottore

< Combattevamo su un tetto, Maka ha iniziato ad indietreggiare quando è caduta, non ho fatto in tempo ad afferrarla... > disse triste continuando a pensare di essere in qualche modo colpevole dell'accaduto.

< Caspita! deve aver preso una bella botta... Soul ti prometto che la curerò, farò di tutto e tornerà come prima! > rispose Stein cercando di tirare su di morale il ragazzo.

Finalmente arrivarono in infermeria, Maka era distesa sul letto come Soul l'aveva lasciata qualche minuto prima, si agitava nel letto ed emetteva strani suoni dalla bocca, evidentemente stava soffrendo per il dolore. A Soul non andava giù di vederla così... Voleva che guarisse, voleva che tornasse la Maka di sempre, quella ragazza stupenda che Soul prendeva costantemente in giro chiamandola "tavoletta" solo per non farle scoprire che infondo infondo quella "tavoletta" gli aveva rubato il cuore. 

Stein prese per prima cosa un anti dolorifico dall'armadietto e glielo somministrò in endovena con una siringa, era l'unico modo perchè lei potesse assumerlo in quelle condizioni mal ridotte, iniziò a spogliarla velocemente e senza la dovuta delicatezza per accertarsi che fosse tutta intera, era ricoperta di lividi e sbucciature, alcune ferite avevano smesso di sanguinare mentre altre per farle smettere andavano chiuse con dei punti che il dottor Stein prontamente le dette in pochissimo tempo.

Si accorsero che oltre alla spalla gonfia aveva gonfio pure il ginocchio corrispondente, così la esaminò ancora qualche istante per poi giungere ad una conclusione:

< Bene, non dovrebbe essere nulla di così grave come pensavo. Ha la spalla lussata e il ginocchio è gonfio solamente per il forte impatto dovuta alla caduta, quindi quello che rimane da fare è metterle la spalla apposto. Ragazzo avrei bisogno del tuo aiuto per questo, vieni qua! > ordinò con voce seria Stein continuando ad osservare la ragazza distesa sul letto.

< Arrivo subito, mi dica quello che devo fare... > rispose prontamente Soul con voce tremolante per paura di poter commettere un errore.

< Sorreggile la schiena come se fosse seduta, mi raccomando tienila ferma mentre io le rimetto a posto l'osso della spalla > spiegò brevemente continuando a non degnarlo di uno sguardo. Era comunque una cosa logica, lui non stava mica male. Male, solo interiormente stava male... Ma non doveva essere curato quindi era normale che Stein si dedicasse a Maka, non odiava Soul.

< Perfetto, va bene così? > domandò il ragazzo.

< Si, pronto? 1... 2... 3... > al pronunciare del "3" Stein spostò violentemente il braccio della ragazza mettendolo a posto, lei emise un altro suono di dolore e le si stampo sul viso un'espressione addolorata ma il peggio oramai era passato. Nonostante tutto non dava segni di voler riprendere conoscenza.

< Adesso adagiala lentamente sul letto Soul, dopodiché basterà farla riposare un pò e aspettare che riprenda conoscenze > disse

< Perfetto dottore, posso restare quà con lei? Quando si sveglia vorrei essere qui se non le dispiace... > . 

< Va benissimo allora vado ad informare Spirit e poi torno, tienila d'occhio! e se succede qualcosa corri a chiamarmi, okay? > . 

< Va bene! > rispose Soul.

< Ah, ragazzo! Quasi dimenticavo, hai fatto un ottimo lavoro a portare la tua partner subito in infermeria senza perdere tempo > . 

< Grazie! > risposte Soul accennando un piccolo sorriso.



Continua...

 

Ringrazio tutti quelli che mi seguono, in particolare Miky4ever, Giugiolaxlove_96, Death_Fanny & Verdiana500 che hanno recensito il capitolo precedente.

spero che questo capitolo vi piaccia anche se è abbastanza corto (non ne sono pienamente soddisfatta, ma da una persona abbastanza insicura ci si può aspettare...xD ), ma metterò il 4° al più presto (oggi o domani).

Continuate a recensire, il vostro parere mi interessa molto!

_kagura94_

 

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Capitolo 4
*** 4. Voglio restare accanto a lei! ***


 

4.
Soul rimase in infermeria a fissare la ragazza seduto su di una sedia molto poco comoda al lato destro del letto.
Maka stava dormendo oramai da parecchie ore, ma lui restava li, immobile e silenzioso su quella sedia a vegliare su di lei.
Non aveva cenato, eppure la fame non la sentiva quella sera dato che la paura che aveva avuto per l'incolumità della sua piccola e dolce Maka aveva riempito tutti i pensieri del ragazzo.
Adesso era molto più tranquillo, Stein l'aveva rassicurato, Maka stava bene! 
Bussarono alla porta dell'infermeria.
" Ma chi cavolo è a quest'ora? La gente non ce l'ha una casa in cui tornare? " pensò Soul tra sé e sé quando finalmente si decise a parlare 
< Avanti è aperto! > .
Dalla porta entrò una figura alta, era un uomo. I capelli rossi e il vestito elegante nonostante non fosse andato ad una serata di gala, chi poteva mai essere se non Spirit?
L'uomo si avvicinò al letto con le mani in tasca per vedere meglio la sua bambina, si! Per lui Maka era ancora una piccola bambina indifesa da proteggere a tutti i costi. Spirit era un donnaiolo e un pervertito ma per la sua Maka era un buon padre, anche se ogni tanto con lei sbagliava non smetteva mai di dirle e di dimostrarle il bene che le voleva.
Rimase un pò sconvolto guardandola, vederla li lo faceva stare male anche se sapeva bene che le condizioni di sua figlia non erano gravi e che presto si sarebbe ripresa e sarebbe tornata ad impugnare la sua falce più forte di prima. Si, più forte perchè certe esperienze ti cambiano.
Un paio di lacrime gli scesero giù dagli occhi, scivolando sulle sue guance  per poi cadere a terra.
< Com'è successo di preciso? > si limitò a chiedere l'uomo estraendo una mano dalla tasca del pantalone per poi asciugarsi una lacrima con la manica della giacca scura.
< Stavamo combattendo su un tetto e indietreggiando è scivolata giù. Non ho fatto in tempo ad afferrarla, mi dispiace infinitamente > disse il ragazzo con tono dispiaciuto.
< Lo sapevo! Sapevo che mia figlia con un teppista come te non era al sicuro! > urlò l'uomo.
< La prego, non alzi la voce, lo faccia almeno per sua figlia. Poi sa benissimo che come ho sempre protetto Maka a costo della mia vita lo avrei fatto anche stavolta se ne avessi avuto l'occasione! > gli rispose Soul. Forse con un tono poco adatto alla situazione ma con la giornata che aveva passato perdere le staffe era oramai una cosa inevitabile.
< Lo so, lo so bene... Alla fin fine sei un bravo ragazzo anche tu. Ti devo ringraziare per averla portata subito qui e per esserle stato vicino. Se hai sonno o vuoi farti una doccia, vai pure a casa. Resto io > disse il padre con tono calmo e gentile.
< Se me lo permette vorrei restare qui vicino a Maka in questo momento. Non si preoccupi non ho sonno, tantomeno fame. Aspetto solo che lei si svegli > disse tranquillo.
< D'accordo, allora io vado. Mi raccomando non alzare un dito su di lei altrimenti te la faccio pagare. Intesi? > disse Spirit ironicamente chiudendosi la porta dell'infermeria dietro le spalle. Soul sorrise, la tensione che sentiva dentro fino ad un attimo prima si stava finalmente allentando.
Soul spostò la sedia più avanti per stare più vicino a Maka, le sistemò la coperta appena sotto il viso, era troppo freddo in quella stanza per tenerla solo fino a mezzo busto.
Le prese una mano, era fredda così la tenne stretta tra le sue mani che a forza di stare in tasca erano diventante calde.
Poco a poco anche la sua piccola mano tornò alla giusta temperatura ma Soul non accennava a volerla lasciare, infondo erano soltanto loro due, un gesto d'affetto come quello non l'avrebbe visto nessuno, e a nessuno avrebbe dovuto dare spiegazioni.
La fissava, era il suo passa tempo in quel luogo deserto e molto poco accogliente,
" mi hai fatto prendere un bello spavento Maka, sai? " pensò il ragazzo continuando a guardarla " Prometto che la prossima volta... No! non ci sarà una prossima volta perchè ti proteggerò! " le accarezzò delicatamente una guancia con la mano e le baciò dolcemente la fronte. Tornò a stringerle la mano e dopo qualche minuto si lasciò andare accasciandosi con la testa sul letto che aveva davanti a sé e si addormentò.
Quando i raggio del sole provenienti dalla finestra colpirono violentemente Soul negli occhi lui si svegliò, era già mattina. 
Sbadigliò e si accorse di avere ancora la mano di Maka stretta tra le sue. Girò la testa verso la ragazza che quando Soul si mosse aprì gli occhi:
< Ah, vedo che ti sei svegliato! > disse la ragazza ironicamente, Soul sconvolto non rispose, si limitava a guardarla.
< Ehm... Soul non è che mi aiuteresti a mettermi seduta? Sai la spalla mi fa parecchio male e anche il ginocchio. Da sola non ci riesco. > chiese con tono basso e dolce la ragazza "caspita è stato tutta la notte qui per me?? Che carino che è stato" pensò Maka sorridendo.
< Eh? Si! Certo che ti aiuto. Dimmi se ti faccio male > detto ciò prese la ragazza e la aiutò a mettersi seduta. Maka fece una smorfia, il ginocchio doveva farle molto male.
< Va tutto bene Maka? > chiese Soul
< Si grazie Soul. Posso chiederti una cosa? > chiese la ragazza dalle codine bionde
< Certo, dimmi! >
< Come ci siamo tornati alla Shibusen? Tu sei stato qui tutta la notte? > Domandò
< Vedi dopo che sei caduta ho cercato di farti riprendere i sensi, non riuscendoci ti ho presa in braccio e con la moto siamo tornati qua. Ti ho presa nuovamente in braccio e ti ho portata in infermeria. E' andata così. E, Si! Sono stato qui per tutta la notte, in caso ti fossi svegliata non volevo che stessi da sola. > confessò arrossendo nel pronunciare l'ultima frase.
< Sei stato davvero carino Soul, ti ringrazio! > rispose sorridendogli.

4. Voglio restare accanto a lei!

Soul rimase in infermeria a fissare la ragazza seduto su di una sedia molto poco comoda al lato destro del letto.

Maka stava dormendo oramai da parecchie ore, ma lui restava li, immobile e silenzioso su quella sedia a vegliare su di lei.

Non aveva cenato, eppure la fame non la sentiva quella sera dato che la paura che aveva avuto per l'incolumità della sua piccola e dolce Maka aveva riempito tutti i pensieri del ragazzo.

Adesso era molto più tranquillo, Stein l'aveva rassicurato, Maka stava bene!

Bussarono alla porta dell'infermeria.

" Ma chi cavolo è a quest'ora? La gente non ce l'ha una casa in cui tornare? " pensò Soul tra sé e sé quando finalmente si decise a parlare < Avanti è aperto! > .

Dalla porta entrò una figura alta, era un uomo. I capelli rossi e il vestito elegante nonostante non fosse andato ad una serata di gala, chi poteva mai essere se non Spirit?

L'uomo si avvicinò al letto con le mani in tasca per vedere meglio la sua bambina, si! Per lui Maka era ancora una piccola bambina indifesa da proteggere a tutti i costi.

Spirit era un donnaiolo e un pervertito ma per la sua Maka era un buon padre, anche se ogni tanto con lei sbagliava non smetteva mai di dirle e di dimostrarle il bene che le voleva.

Rimase un pò sconvolto guardandola, vederla li lo faceva stare male anche se sapeva bene che le condizioni di sua figlia non erano gravi e che presto si sarebbe ripresa e sarebbe tornata ad impugnare la sua falce più forte di prima. Si, più forte perchè certe esperienze ti cambiano.

Un paio di lacrime gli scesero giù dagli occhi, scivolando sulle sue guance  per poi cadere a terra.

< Com'è successo di preciso? > si limitò a chiedere l'uomo estraendo una mano dalla tasca del pantalone per poi asciugarsi una lacrima con la manica della giacca scura.

< Stavamo combattendo su un tetto e indietreggiando è scivolata giù. Non ho fatto in tempo ad afferrarla, mi dispiace infinitamente > disse il ragazzo con tono dispiaciuto.

< Lo sapevo! Sapevo che mia figlia con un teppista come te non era al sicuro! > urlò l'uomo.

< La prego, non alzi la voce, lo faccia almeno per sua figlia. Poi sa benissimo che come ho sempre protetto Maka a costo della mia vita lo avrei fatto anche stavolta se ne avessi avuto l'occasione! > gli rispose Soul. Forse con un tono poco adatto alla situazione ma con la giornata che aveva passato perdere le staffe era oramai una cosa inevitabile.

< Lo so, lo so bene... Alla fin fine sei un bravo ragazzo anche tu. Ti devo ringraziare per averla portata subito qui e per esserle stato vicino.

Se hai sonno o vuoi farti una doccia, vai pure a casa. Resto io > disse il padre con tono calmo e gentile.

< Se me lo permette vorrei restare qui vicino a Maka in questo momento. Non si preoccupi non ho sonno, tantomeno fame. Aspetto solo che lei si svegli > disse tranquillo.

< D'accordo, allora io vado. Mi raccomando non alzare un dito su di lei altrimenti te la faccio pagare. Intesi? > disse Spirit ironicamente chiudendosi la porta dell'infermeria dietro le spalle.

Soul sorrise, la tensione che sentiva dentro fino ad un attimo prima si stava finalmente allentando.

Così spostò la sedia più avanti per stare più vicino a Maka, le sistemò la coperta appena sotto il viso, era troppo freddo in quella stanza per tenere la coperta solo fino a mezzo busto.

Le prese una mano, era fredda così la tenne stretta tra le sue mani che a forza di stare in tasca erano diventante abbastanza calde.

Poco a poco anche la sua piccola mano tornò alla giusta temperatura ma Soul non accennava a volerla lasciare, infondo erano soltanto loro due, un gesto d'affetto come quello non l'avrebbe visto nessuno, e a nessuno avrebbe dovuto dare spiegazioni.

La fissava, era il suo passatempo in quel luogo deserto e molto poco accogliente, " mi hai fatto prendere un bello spavento Maka, sai? " pensò il ragazzo continuando a guardarla " Prometto che la prossima volta... No! non ci sarà una prossima volta perchè ti proteggerò! " le accarezzò delicatamente una guancia con la mano e le baciò dolcemente la fronte.

Tornò a stringerle la mano e dopo qualche minuto si lasciò andare accasciandosi con la testa sul letto che aveva davanti a sé e si addormentò.

Quando i raggi del sole provenienti dalla finestra colpirono violentemente Soul negli occhi lui si svegliò, era già mattina.

Sbadigliò e si accorse di avere ancora la mano di Maka stretta tra le sue.

Girò la testa verso la ragazza che quando sentì Soul lasciarle la mano aprì gli occhi:

< Ah, vedo che ti sei svegliato! > disse la ragazza ironicamente, Soul sconvolto non rispose, si limitava a guardarla.

< Ehm... Soul non è che mi aiuteresti a mettermi seduta? Sai la spalla mi fa parecchio male e anche il ginocchio. Da sola non ci riesco. > chiese con tono basso e dolce la ragazza.

" Caspita è stato tutta la notte qui per me?? Che carino che è stato! " pensò Maka sorridendo.

< Eh? Si! Certo che ti aiuto. Dimmi se ti faccio male > detto ciò prese la ragazza e la aiutò a mettersi seduta.

Maka fece una smorfia, il ginocchio doveva farle molto male.

< Va tutto bene Maka? > chiese Soul incuriosito dall'espressione che le si era dipinta sul volto poco prima.

< Si grazie Soul. Posso chiederti una cosa? > chiese la ragazza dalle codine bionde

< Certo, dimmi! > le rispose disponibile la sua Buki

< Come ci siamo tornati alla Shibusen? Tu sei stato qui tutta la notte? > Domandò

< Vedi dopo che sei caduta ho cercato di farti riprendere i sensi, non riuscendoci ti ho presa in braccio e con la moto siamo tornati qua.

Ti ho presa nuovamente in braccio e ti ho portata in infermeria. E' andata così. E, Si! Sono stato qui per tutta la notte, in caso ti fossi svegliata non volevo che stessi da sola. > confessò arrossendo nel pronunciare l'ultima frase.

< Sei stato davvero carino Soul, ti ringrazio! > rispose sorridendogli.

 

 

Continua...

allora??? che ne pensate??? ne approfitto per ringraziare ancora le persone che mi seguono. Mi fa molto piacere che continuate a dirmi cosa pensate dei miei capitoli.

per farmi perdonare della brevità del 3° capitolo ho deciso di scrivere un 4° capitolo molto dettagliato e di postarlo immadiatamente =)

spero di cuore che vi piaccia =) mi scuso per eventuali errori ma sono un pò fusa...xD

 

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Capitolo 5
*** 5. Dimessa finalmente! ***


 

5. 
Passarono circa 3 giorni dall'incidente, la ragazza sembrava stare sempre meglio.
Oramai l'unico problema per lei era camminare. Stein le aveva procurato un paio di stampelle e lei ogni tanto si esercitava a camminarci con l'aiuto di Soul quando si alzava dal letto.
Il quarto giorno Soul era come sempre lì con lei quando inaspettatamente Stein aprì la porta dell'infermeria:
< Ciao ragazzi! > esordi
< Salve!> risposero all'unisono i due, Maka era semi-sdraiata sul letto e Soul era seduto vicino a lei. 
< Maka, ho una buona notizia per te. Visti i progressi che stai facendo  domani potrai andare finalmente a casa. Naturalmente per riprenderti del tutto dovrai aspettare ancora qualche giorno, fino ad allora siete entrambi esonerati dal seguire le lezioni > spiegò.
< Bene, la ringrazio! > rispose Maka sorridendogli.
Stein accennò un sorriso per ricambiare e dando le spalle ai due si chiuse la porta dietro di sé.
< Senti Maka, adesso io vado un paio d'ore a casa. Mi faccio una doccia e do una ripulita, così domani quando torniamo a casa non c'è niente di cui dobbiamo preoccuparci, okay? > disse Soul alla sua partner.
< Va benissimo Soul, ci vediamo più tardi! > rispose lei.
< C'è qualcosa che preferisci per cena Maka? Ti porto quello che vuoi > chiese lui.
< No Soul, va tutto benissimo > disse la ragazza con voce dolce.
< D'accordo, allora io vado. Approfittane per riposare un pò! > detto questo anche lui sparì chiudendosi la porta dell'infermeria alle spalle.
La ragazza obbedì e si rannicchiò sul letto cercando di dormire un pò.
Intanto Soul stava andando verso l'uscita della scuola quando incontrò i suoi amici:
< Amico! Come butta? > esordì Black*Star gridando come al suo solito
< Hey! tutto bene grazie, e tu? > chiese Soul
< Tutto apposto! allora, Maka come sta? > chiese Black*Star
< Bene, la dimettono domani > rispose Soul
< Che ne dici di farle una festa a sorpresa per la sua guarigione domani quando la riporti all'appartamento? > domandò tutto euforico l'assassino.
< Perchè no? Ci stò! > rispose Soul, infondo era un sacco che non si ritrovavano tutti a casa di qualcuno.
< Io mi occupo del cibo insieme a Tsubaki! > esordì Black*Star.
In quel momento arrivò Kid.
< Non ho potuto fare a meno di ascoltare la vostra conversazione, Black*Star non fa altro che urlare... > disse scherzosamente il figlio del sommo Shinigami.
< Io mi occuperò della musica e Liz e Patty di portare qualcosa da bere, okay? > aggiunse Kid.
< Perfetto! Facciamo così, domani pomeriggio andate all'appartamento e preparate tutto, poi quando sentite che saliamo le scale spegnete tutte le luci e nascondetevi, così quando entreremo e accenderemo la luce voi spunterete fuori dal nulla. Vi piace come idea ragazzi? > fantasticò Soul che era talmente preso dall'idea da diventare anche lui euforico. Black*Star l'aveva contagiato con la sua allegria.
< Perfetto, perfetto > disse Kid < ci vediamo lì. A domani allora > aggiunse allontanandosi per raggiungere Liz e Patty.
< Soul adesso vado anche io, ci vediamo domani amico! E ricordati che le mie idee sono le migliori, perchè io sono il GRANDE Black*Star! ahahah! > gridò pieno di sé l'assassino allontanandosi e gesticolando. 
< A domani! > si limitò a rispondere il ragazzo dai bianchi capelli facendoci scappare una sonora risata.
---------------------
L'indomani erano tutti d'accordo per la festa.
Si sarebbe tenuta nell'appartamento di Soul e Maka, e quest'ultima non sapeva e non doveva sapere niente al riguardo.
Soul era tornato da lei la sera prima portandole qualcosa da mangiare insieme e un cambio di vestiti puliti che aveva preso nel suo armadio scegliendoli accuratamente per la serata.
< Soul ma non saranno leggermente eleganti questi vestiti che mi hai portato per cambiarmi? Infondo devo solo tornare a casa... > chiese Maka stranita aprendo il borsone che li conteneva.
< Ma no! Vanno benissimo, poi un uomo non si intende di vestiti da donna, li ho presi casualmente, mi piacevano > le rispose per rimediare al danno quasi fatto. 
" E che cavolo, ma cos'è un'investigatrice segreta? Per poco non scopriva le mie vere intenzioni. Uffa! " disse tra sé e sé il ragazzo imbronciato.
< Giusto, dovevo aspettarmelo che li avessi presi a caso... > disse Maka punzecchiandolo verbalmente. 
" Eppure non me la dice giusta Soul... Non penserà che mi beva la storiella del 'li ho presi a caso' ? Soul non sa mentire, però... Perchè mi ha scelto dei vestiti eleganti? Mistero! " pensò la ragazza dai capelli biondi.
< Allora hai scelto quale mettere? > chiese il ragazzo curioso della risposta.
< Si! Ma non ti dico quale vestito ho scelto. Prima mi cambio e poi lo vedrai! > rispose lei cercando di suscitargli ancor più curiosità.
< Mhm... D'accordo, mi arrendo. Cambiati mentre io ti aspetto fuori dalla porta > le disse uscendo.
Ora che lo guardava meglio, Maka si accorse che anche Soul era vestito in modo elegante rispetto al solito. Indossava un pantalone di jeans di colore  grigio scuro, quasi nero; una camicia bianca ed una giacca nera.
Per lei era un bel ragazzo e stava bene con qualsiasi cosa addosso, era sempre elegante con quel modo di camminare da "figo" come diceva lui.
< Ti chiamo quando sono pronta. Non entrare mentre mi cambio, altrimenti ti tiro un libro in testa! > esclamò ridendo della sua stessa "minaccia".
" Chissà quale vestito sceglierà..." pensava Soul mentre aspettava che la sua amata...ehm, la sua maestra d'armi si stava cambiando.
< Soul puoi entrare! > una voce dolce interruppe le sue fantasie, era il momento di aprire quella porta!
Soul poggiò delicatamente la mano sulla maniglia spingendola in basso per poi spalancare la porta.
La ragazza era li che lo guardava coi suoi occhi grandi.
continua...

5. Dimessa finalmente! 

 


Passarono circa 3 giorni dall'incidente, la ragazza sembrava stare sempre meglio.Oramai l'unico problema per lei era camminare.

Stein le aveva procurato un paio di stampelle e lei ogni tanto si esercitava a camminarci con l'aiuto di Soul quando si alzava dal letto.

Il quarto giorno Soul era come sempre lì con lei quando inaspettatamente Stein aprì la porta dell'infermeria:

< Ciao ragazzi! > esordi

< Salve!> risposero all'unisono i due, Maka era semi-sdraiata sul letto e Soul era seduto vicino a lei. 

< Maka, ho una buona notizia per te. Visti i progressi che stai facendo  domani potrai andare finalmente a casa. Naturalmente per riprenderti del tutto dovrai aspettare ancora qualche giorno, fino ad allora siete entrambi esonerati dal seguire le lezioni > spiegò.

< Bene, la ringrazio! > rispose Maka sorridendogli.

Stein accennò un sorriso per ricambiare e dando le spalle ai due si chiuse la porta dietro di sé.

< Senti Maka, adesso io vado un paio d'ore a casa. Mi faccio una doccia e do una ripulita, così domani quando torniamo a casa non c'è niente di cui dobbiamo preoccuparci, okay? > disse Soul alla sua partner.

< Va benissimo Soul, ci vediamo più tardi! > rispose lei.

< C'è qualcosa che preferisci per cena Maka? Ti porto quello che vuoi > chiese lui.

< No Soul, va tutto benissimo > disse la ragazza con voce dolce.

< D'accordo, allora io vado. Approfittane per riposare un pò! > detto questo anche lui sparì chiudendosi la porta dell'infermeria alle spalle.

La ragazza obbedì e si rannicchiò sul letto cercando di dormire un pò.

Intanto Soul stava andando verso l'uscita della scuola quando incontrò i suoi amici:< Amico! Come butta? > esordì Black*Star gridando come al suo solito

< Hey! tutto bene grazie, e tu? > chiese Soul

< Tutto apposto! allora, Maka come sta? > chiese Black*Star

< Bene, la dimettono domani > rispose Soul

< Che ne dici di farle una festa a sorpresa per la sua guarigione domani quando la riporti all'appartamento? > domandò tutto euforico l'assassino.

< Perchè no? Ci stò! > rispose Soul, infondo era un sacco che non si ritrovavano tutti a casa di qualcuno.

< Io mi occupo del cibo insieme a Tsubaki! > esordì Black*Star.In quel momento arrivò Kid.

< Non ho potuto fare a meno di ascoltare la vostra conversazione, Black*Star non fa altro che urlare... > disse scherzosamente il figlio del sommo Shinigami.

< Io mi occuperò della musica e Liz e Patty di portare qualcosa da bere, okay? > aggiunse Kid.

< Perfetto! Facciamo così, domani pomeriggio andate all'appartamento e preparate tutto, poi quando sentite che saliamo le scale spegnete tutte le luci e nascondetevi, così quando entreremo e accenderemo la luce voi spunterete fuori dal nulla. Vi piace come idea ragazzi? > fantasticò Soul che era talmente preso dall'idea da diventare anche lui euforico. Black*Star l'aveva contagiato con la sua allegria.

< Perfetto, perfetto > disse Kid < ci vediamo lì. A domani allora > aggiunse allontanandosi per raggiungere Liz e Patty.

< Soul adesso vado anche io, ci vediamo domani amico! E ricordati che le mie idee sono le migliori, perchè io sono il GRANDE Black*Star! ahahah! > gridò pieno di sé l'assassino allontanandosi e gesticolando.

 < A domani! > si limitò a rispondere il ragazzo dai bianchi capelli facendoci scappare una sonora risata.



---------------------


L'indomani erano tutti d'accordo per la festa.

Si sarebbe tenuta nell'appartamento di Soul e Maka, e quest'ultima non sapeva e non doveva sapere niente al riguardo.

Soul era tornato da lei la sera prima portandole qualcosa da mangiare insieme e un cambio di vestiti puliti che aveva preso nel suo armadio scegliendoli accuratamente per la serata.

< Soul ma non saranno leggermente eleganti questi vestiti che mi hai portato per cambiarmi? Infondo devo solo tornare a casa... > chiese Maka stranita aprendo il borsone che li conteneva.

< Ma no! Vanno benissimo, poi un uomo non si intende di vestiti da donna, li ho presi casualmente, mi piacevano > le rispose per rimediare al danno quasi fatto. 

" E che cavolo, ma cos'è un'investigatrice segreta? Per poco non scopriva le mie vere intenzioni. Uffa! " disse tra sé e sé il ragazzo imbronciato.

< Giusto, dovevo aspettarmelo che li avessi presi a caso... > disse Maka punzecchiandolo verbalmente. 

" Eppure non me la dice giusta Soul... Non penserà che mi beva la storiella del 'li ho presi a caso' ? Soul non sa mentire, però... Perchè mi ha scelto dei vestiti eleganti? Mistero! " pensò la ragazza dai capelli biondi.

< Allora hai scelto quale mettere? > chiese il ragazzo curioso della risposta.

< Si! Ma non ti dico quale vestito ho scelto. Prima mi cambio e poi lo vedrai! > rispose lei cercando di suscitargli ancor più curiosità.

< Mhm... D'accordo, mi arrendo. Cambiati mentre io ti aspetto fuori dalla porta > le disse uscendo.Ora che lo guardava meglio, Maka si accorse che anche Soul era vestito in modo elegante rispetto al solito.

Indossava un pantalone di jeans di colore  grigio scuro, quasi nero; una camicia bianca ed una giacca nera.

Per lei era un bel ragazzo e stava bene con qualsiasi cosa addosso, era sempre elegante con quel modo di camminare da "figo" come diceva lui.

< Ti chiamo quando sono pronta. Non entrare mentre mi cambio, altrimenti ti tiro un libro in testa! > esclamò ridendo della sua stessa "minaccia".

" Chissà quale vestito sceglierà..." pensava Soul mentre aspettava che la sua amata...ehm, la sua maestra d'armi si stava cambiando.

< Soul puoi entrare! > una voce dolce interruppe le sue fantasie, era il momento di aprire quella porta!Soul poggiò delicatamente la mano sulla maniglia spingendola in basso per poi spalancare la porta. La ragazza era li che lo guardava coi suoi occhi grandi e verdi.



continua...

sarò cattiva ma vi lascio un pò di curiosità.

spero che vi piaccia! ringrazio ancora una volta tutti quelli che mi seguono!! recensitee!! :D

 

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Capitolo 6
*** 6. La festa a sorpresa. ***


6. la Festa a sorpresa.
Maka era li che lo guardava coi suoi occhioni verde smeraldo, Soul rimase un pò spiazzato dato che la ragazza era incantevole.
Alla fine Maka aveva deciso di indossare un vestito di un colore tra il turchese e l'azzurro. 
Le fasciava il seno poco prosperoso, era senza spalline, stretto intorno alla vita e più largo man mano che scendeva fin sotto le ginocchia.
Aveva scelto quello perchè nonostante fosse corto riusciva un minimo a coprirle il ginocchio ancora gonfio e violaceo.
Le rifiniture del vestito quali la fascia sopra al seno che faceva sì che il vestito non le scendesse e la fascia attorno alla vita erano di color verde petrolio.
Ai piedi indossava un paio di ballerine turchesi e i lunghi capelli biondi cadevano morbidi e lisci sulle sue spalle.
< Allora? Non dici niente Soul? Qualunque idea tu abbia, perchè so che hai un'idea, spero che l'abito vada bene. Non ho voglia di cambiarmi di nuovo. Ci siamo intesi? > iniziò la ragazza imbronciata vedendo la strana reazione della sua buki quando la vide vestita così.
< Wow... Cioè, no! No! Va benissimo non c'è bisogno che ti cambi. E comunque non ho nessuna idea. > Soul cercò di rattoppare al danno, ma oramai Maka aveva scoperto che sotto sotto c'era qualcosa, non sono certo abiti che si mettono tutti i giorni. E nonostante Soul fosse un uomo, distinguere un abito da sera da un vestito da 'tutti i giorni' sarebbe riuscito pure a lui.
< Si, certo Soul! E gli asini volano... Andiamo sei totalmente consapevole di non saper mentire! > lo prese in giro Maka.
< Ti odio quando fai così, lo sai? > scherzò Soul sorridendole.
< Forza andiamo Maka! > concluse accennando alla ragazza di uscire dalla stanza.
Così prese le stampelle Maka seguì Soul passo passo fino a casa loro. Non era tanto lontana dalla Shibusen in condizioni 'normali', ma con quelle stampelle il tragitto le sembrava infinito, a metà strada iniziava ad essere un pò stanca ma continuò a camminare per forza d'inerzia dato che il suo cervello era impegnato a fantasticare sulla serata.
" Chissà, forse ha organizzato una cenetta solo per noi due... No, impossibile, non credo che Soul sia tipo da certe cose, poi quando mai avrebbe accennato al fatto di essere innamorato di m... Hey! Ma a che cosa vado a pensare? Soul, innamorato? Ahaha! E' totalmente impossibile. E questo va solo a discapito mio, che cavolo ci rido a fare?! Basta! sto impazzendo.
Non è che forse io mi sono innam...? " i pensieri di Maka furono interrotti da Soul.
< Andiamo Maka, per fare le scale ti prendo in braccio. Vuoi? > chiese dolcemente lui.
< Non ce n'è bisogno! > si affrettò a rispondere indignata la ragazza dato che lui aveva interrotto il suo monologo mentale.
< Basta! Non sento scuse. Non ho voglia di passare altre intere giornate in quella cupa infermeria, quindi onde evitare danni ti porto su io. Non si discute! > sentendo il ragazzo impuntarsi Maka si lasciò prendere in braccio da Soul per salire le scale per arrivare al loro appartamento.
Soul poggiò la ragazza a terra con molta cautela quando arrivarono davanti alla porta di casa.
< Entra, è aperto. > ordinò Soul a Maka.
< Aperto? E perchè mai? Tu sei pazzo, vuoi che ci rubino tut... > All'improvviso Soul raccolse tutto il suo coraggio, chiuse gli occhi ed appoggiò le sue labbra su quelle di Maka riuscendo a farla smettere di parlare. Era un sacco di tempo che aspettava di fare una cosa del genere, di dimostrarle i suoi sentimenti, ed ora era successo.
Non era successo proprio come lui si aspettava da 'sempre' ma non era quello l'importante. Solitamente niente va come si desidera, ma era pur sempre un inizio, almeno la ragazza non l'aveva colpito in testa con un libro o con un qualsiasi altro oggetto pesante. Era una cosa positiva. 
< Taci ed entra! Di tutto ciò parleremo più tardi. > disse serio Soul alla ragazza rimasta impietrita dal quell'innocuo bacio a stampo. Innocuo, beh, mica tanto innocuo dato che il cuore della biondina aveva iniziato a battere sempre più forte. I battiti erano quasi impercettibili da quanto erano veloci e ritmicamente vicini.
Rimase bloccata qualche secondo, lo sguardo di Soul puntato addosso quando si decise ad aprire la porta.
Il soggiorno era buio, non c'era l'ombra di feste, cene e neanche la presenza di Blair.
Accese la luce trascinandosi dentro casa con le stampelle quando...
< Sorpresa! > gridarono alcune voci mentre spuntavano i suoi amici da ogni angolo della casa. Kid, Liz, Patty, Tsubaki e Black*Star.
< Bentornata a casa! Ti abbiamo preparato una festa > esordì Tsubaki correndo ad abbracciare la sua migliore amica.
< Grazie ragazzi! Mi siete mancati tanto in questi giorni, ma sapevo che avevate troppi impegni quindi aspettavo di riprendermi per potervi vedere. > disse Maka commossa dalla dolcezza dei suoi amici. Salutò tutti con un abbraccio, poi si sederono sul divano e su alcune sedie prese dalla cucina radunandosi tutti in soggiorno.
Tsubaki aveva cucinato un sacco di cose buone, c'era solo l'imbarazzo della scelta. Poi la musica scelta da Kid era stupenda, musica classica. Beh da lui ci si poteva aspettare. Inoltre aveva disposto le bevande che Liz e Patty avevano procurato per la serata in modo perfettamente simmetrico sul tavolo del soggiorno disponendo pile di bicchieri di plastica sparse per il tavolo in modo che tutti potessero arrivarci senza problemi, anch'esse in modo simmetrico.
DRIIIINNNN!
Suonò il campanello. 
< Chi sarà mai? > chiese Maka sorpresa.
< Ah! questo dev'essere Crona! Vado ad aprirgli! > esclamò Patty correndo euforica al citofono.
< Che bello, è venuto anche lui! > disse Maka
< Già, ci teneva a partecipare. Voleva rivederti presto. > rispose Liz
< C... Ciao a tutti! > esordì Crona non appena varcò la porta.
< Crona! Ciao! > gridò Maka attirando l'attenzione del ragazzo.
< Maka! Vedo che stai meglio! > disse sollevato il ragazzo ancora in piedi.
< Già, visto? Hey ma non stare li impalato. Prendi una sedia ! > gli rispose sorridente
< D'accordo! > detto ciò prese una sedia in cucina e la sistemò in salotto accanto alla sedia dove era seduta Patty. 
Per tutta la sera parlarono del più e del meno, raccontarono a Maka e Soul le novità che avevano e i due raccontarono dell'incidente che avevano avuto.
Ad un certo punto le note di una musica meravigliosa invasero la stanza. Kid e Liz ballarono nel soggiorno e stranamente Black*Star e Tsubaki si unirono a loro.
Crona e Patty giocavano insieme mentre Soul e Maka erano seduti sul divano.
< Ti va di ballare? > le chiese Soul alzandosi dal divano.
< Soul ti sei scordato che sono infortunata? > le ricordò lei un pò acida. Dopo 'quella cosa' che era successa non sapeva bene come comportarsi con Soul.
< Per quello non c'è problema. Alzati! > rispose lui con il suo solito tono calmo e tranquillo. 
Senza chiedere spiegazioni la ragazza si alzò in piedi senza aver ben capito le intenzioni della sua Buki.
Soul le si avvicinò parecchio:
< Avanti, sali coi piedi sulle mie scarpe. >  le disse. La ragazza obbedì.
Soul le cinse un braccio attorno alla vita cercando di sollevarla un pochino in modo da non farle sforzare la gamba malmessa. 
Dopo pochi secondi iniziarono a ballare:
< E' un valzer. > le disse Soul parlandole vicino all'orecchio. La ragazza si limitò a sorridergli. Tutta quella vicinanza le metteva ansia.
< Che c'è Maka, il gatto ti ha mangiato la lingua? Improvvisamente sei così silenziosa... > chiese Soul < Non è che per caso non stai bene? > aggiunse un pò preoccupato.
< Ma no! Che dici Soul... Io sto benissimo! > rispose.
< Guarda il lato positivo dell'esserti infortunata. Perlomeno questa sera non mi puoi pestare i piedi. > disse lui ridacchiando. Anche a Maka scappò una risatina.
< Si ma potrei colpirti con un qualsiasi oggetto e farti molto male... Devo rinfrescarti la memoria? > disse lei sorridendogli. Soul si limitò a scuotere la testa a destra e a sinistra.
< Maka, a parte gli scherzi, lo sai che stasera sei stupenda? > le sussurrò all'orecchio sottovoce.

6. la Festa a sorpresa.

 

 


Maka era li che lo guardava coi suoi occhioni verde smeraldo, Soul rimase un pò spiazzato dato che la ragazza era incantevole.

Alla fine Maka aveva deciso di indossare un vestito di un colore tra il turchese e l'azzurro.

Le fasciava il seno poco prosperoso, era senza spalline, stretto intorno alla vita e più largo man mano che scendeva fin sotto le ginocchia.

Aveva scelto quello perchè nonostante fosse corto riusciva un minimo a coprirle il ginocchio ancora gonfio e violaceo.

Le rifiniture del vestito quali la fascia sopra al seno che faceva sì che il vestito non le scendesse e la fascia attorno alla vita erano di color verde petrolio.

Ai piedi indossava un paio di ballerine turchesi e i lunghi capelli biondi cadevano morbidi e lisci sulle sue spalle.

< Allora? Non dici niente Soul? Qualunque idea tu abbia, perchè so che hai un'idea, spero che l'abito vada bene. Non ho voglia di cambiarmi di nuovo. Ci siamo intesi? > iniziò la ragazza imbronciata vedendo la strana reazione della sua buki quando la vide vestita così.

< Wow... Cioè, no! No! Va benissimo non c'è bisogno che ti cambi. E comunque non ho nessuna idea. > Soul rimasto senza parole cercò di rattoppare al danno, ma oramai Maka aveva scoperto che sotto sotto c'era qualcosa, non sono certo abiti che si mettono tutti i giorni. E nonostante Soul fosse un uomo, distinguere un abito da sera da un vestito da 'tutti i giorni' sarebbe riuscito pure a lui.

< Si, certo Soul! E gli asini volano... Andiamo sei totalmente consapevole di non saper mentire! > lo prese in giro Maka.

< Ti odio quando fai così, lo sai? > scherzò Soul sorridendole.

< Forza andiamo Maka! > concluse accennando alla ragazza di uscire dalla stanza.

Così prese le stampelle Maka seguì Soul passo passo fino a casa loro.

Non era tanto lontana dalla Shibusen in condizioni 'normali', ma con quelle stampelle il tragitto le sembrava infinito, a metà strada iniziava ad essere un pò stanca ma continuò a camminare per forza d'inerzia dato che il suo cervello era impegnato a fantasticare sulla serata.

" Chissà, forse ha organizzato una cenetta solo per noi due... No, impossibile, non credo che Soul sia tipo da certe cose, poi quando mai avrebbe accennato al fatto di essere innamorato di m... Hey! Ma a che cosa vado a pensare? Soul, innamorato? Ahaha! E' totalmente impossibile. E questo va solo a discapito mio, che cavolo ci rido a fare?! Basta! sto impazzendo.Non è che forse io mi sono innam...? "

I pensieri di Maka furono interrotti da Soul.

< Andiamo Maka, per fare le scale ti prendo in braccio. Vuoi? > chiese dolcemente lui.

< Non ce n'è bisogno! > si affrettò a rispondere indignata la ragazza dato che lui aveva interrotto il suo monologo mentale.

< Basta! Non sento scuse. Non ho voglia di passare altre intere giornate in quella cupa infermeria, quindi onde evitare danni ti porto su io. Non si discute! > sentendo il ragazzo impuntarsi Maka si lasciò prendere in braccio da Soul per salire le scale per arrivare al loro appartamento.

Soul poggiò la ragazza a terra con molta cautela quando arrivarono davanti alla porta di casa.

< Entra, è aperto. > ordinò Soul a Maka.

< Aperto? E perchè mai? Tu sei pazzo, vuoi che ci rubino tut... > All'improvviso Soul raccolse tutto il suo coraggio, chiuse gli occhi ed appoggiò le sue labbra su quelle di Maka riuscendo a farla smettere di parlare.

Era un sacco di tempo che aspettava di fare una cosa del genere, di dimostrarle i suoi sentimenti, ed ora era successo.

Non era successo proprio come lui si aspettava da 'sempre' ma non era quello l'importante. Quel momento se lo aspettava più 'figo'.

Solitamente niente va come si desidera, ma era pur sempre un inizio, almeno la ragazza non l'aveva colpito in testa con un libro o con un qualsiasi altro oggetto pesante. Era una cosa positiva. 

< Taci ed entra! Di tutto ciò parleremo più tardi. > disse serio Soul alla ragazza rimasta impietrita dal quell'innocuo bacio a stampo.

Innocuo, beh, mica tanto innocuo dato che il cuore della biondina aveva iniziato a battere sempre più forte. I battiti erano quasi impercettibili da quanto erano veloci e ritmicamente vicini.

Rimase bloccata qualche secondo con lo sguardo di Soul puntato addosso quando si decise ad aprire la porta.

Il soggiorno era buio, non c'era l'ombra di feste, cene e neanche la presenza di Blair.

Accese la luce trascinandosi dentro casa con le stampelle quando...

< Sorpresa! > gridarono alcune voci mentre spuntavano i suoi amici da ogni angolo della casa.

Kid, Liz, Patty, Tsubaki e Black*Star.

< Bentornata a casa! Ti abbiamo preparato una festa > esordì Tsubaki correndo ad abbracciare la sua migliore amica.

< Grazie ragazzi! Mi siete mancati tanto in questi giorni, ma sapevo che avevate troppi impegni quindi aspettavo di riprendermi per potervi vedere. > disse Maka commossa dalla dolcezza dei suoi amici.

Salutò tutti con un abbraccio, poi si sederono sul divano e su alcune sedie prese dalla cucina radunandosi tutti in soggiorno.

Tsubaki aveva cucinato un sacco di cose buone, c'era solo l'imbarazzo della scelta. Poi la musica scelta da Kid era stupenda, musica classica. Beh da lui ci si poteva aspettare quel tipo di gusti musicali.

Inoltre aveva disposto le bevande che Liz e Patty avevano procurato per la serata in modo perfettamente simmetrico sul tavolo del soggiorno disponendo pile di bicchieri di plastica sparse per il tavolo in modo che tutti potessero arrivarci senza problemi, anch'esse in modo simmetrico.

DRIIIINNNN!

Suonò il campanello. 

< Chi sarà mai? > chiese Maka sorpresa.

< Ah! questo dev'essere Crona! Vado ad aprirgli! > esclamò Patty correndo euforica al citofono.

< Che bello, è venuto anche lui! > disse Maka

< Già, ci teneva a partecipare. Voleva rivederti presto. > rispose Liz

< C... Ciao a tutti! > esordì Crona non appena varcò la porta.

< Crona! Ciao! > gridò Maka attirando a sé l'attenzione del ragazzo.

< Maka! Vedo che stai meglio! > disse sollevato il ragazzo ancora in piedi.

< Già, visto? Hey ma non stare li impalato. Prendi una sedia ! > gli rispose sorridente

< D'accordo! > detto ciò prese una sedia in cucina e la sistemò in salotto accanto alla sedia dove era seduta Patty.

 Per tutta la sera parlarono gli amici del più e del meno, raccontarono a Maka e Soul le novità che avevano e i due raccontarono dell'incidente che avevano avuto.

Ad un certo punto le note di una musica meravigliosa invasero la stanza.

Kid e Liz ballarono nel soggiorno e stranamente Black*Star e Tsubaki si unirono a loro.

Crona e Patty giocavano insieme mentre Soul e Maka erano seduti sul divano.

< Ti va di ballare? > le chiese Soul alzandosi dal divano.

< Soul ti sei scordato che sono infortunata? > le ricordò lei un pò acida. Dopo 'quella cosa' che era successa non sapeva bene come comportarsi con Soul.

< Per quello non c'è problema. Alzati! > rispose lui con il suo solito tono calmo e tranquillo. 

Senza chiedere spiegazioni la ragazza si alzò in piedi senza aver ben capito le intenzioni della sua Buki.

Soul le si avvicinò parecchio:< Avanti, sali coi piedi sulle mie scarpe. >  le disse.

La ragazza obbedì e Soul intrecciò una mano con la sua e le cinse un braccio attorno alla vita cercando di sollevarla un pochino in modo da non farle sforzare la gamba malmessa.

 Dopo pochi secondi iniziarono a ballare:

< E' un valzer. > le disse Soul parlandole vicino all'orecchio. La ragazza si limitò a sorridergli. Tutta quella vicinanza le metteva ansia.

< Che c'è Maka, il gatto ti ha mangiato la lingua? Improvvisamente sei così silenziosa... > chiese Soul < Non è che per caso non stai bene? > aggiunse un pò preoccupato.

< Ma no! Che dici Soul... Io sto benissimo! > rispose.

< Guarda il lato positivo dell'esserti infortunata. Perlomeno questa sera non mi puoi pestare i piedi. > disse lui ridacchiando e cercando di far ridere la sua maestra d'armi. Anche a Maka finalmente scappò una risatina.

< Si ma potrei colpirti con un qualsiasi oggetto e farti molto male... Devo rinfrescarti la memoria? > disse lei sorridendogli. Soul si limitò a scuotere la testa a destra e a sinistra.

< Maka, a parte gli scherzi, lo sai che stasera sei stupenda? > le sussurrò all'orecchio sottovoce stringendola ancora un pò più forte a sé.

 

continua...

 

 

questo capitolo non è che mi soddisfi del tutto... spero comunque che vi piaccia.

spero che continuiate a seguirmi e a recensire anche se ho notato che ultimamente non recensisce quasi più nessuno.

ringrazio infinitamente le persone che mi seguono =)

se c'è qualche errore fatemelo sapere.

 

_kagura94_

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Capitolo 7
*** 7. Un'importante rivelazione. I sentimenti di Soul & Maka. ***


 

7. Un'importante rivelazione. I sentimenti di Soul e Maka.
< Maka, a parte gli scherzi, lo sai che stasera sei stupenda? > le sussurrò Soul all'orecchio sottovoce.
Maka arrossì e appoggiò la testa sulla spalla di Soul per non darlo a vedere, si vergognava un pò.
" Caspita, possibile che i suoi complimenti mi facciano sentire così strana? Non riesco a guardarlo in faccia o a rispondergli qualcosa tipo 'ti ringrazio', lui e il suo atteggiamento mi fanno uno strano effetto. Vorrei baciarlo, questo desiderio mi invade la mente e l'anima. Vorrei sapergli trasmettere quello che sento adesso, stando semplicemente vicino a lui mentre balliamo insieme. " pensò Maka diventando ancor più rossa in viso.
< Eh no... Guardami in faccia Maka, una volta tanto che parlo seriamente... > le disse Soul alzandole il mento con una mano per poi riprendere la mano di Maka continuando a ballare. 
Lei gli mostrò il viso in tutto il suo rossore distaccando dopo qualche secondo il suo sguardo da quello di Soul.
Poco dopo tutti i loro amici tornarono a casa uno dopo l'altro, Maka e Soul li ringraziarono per la bella serata che avevano passato solo grazie a loro.
Si sarebbero visti il lunedì seguente a scuola, dato che l'indomani sarebbe stata domenica.
Adesso Soul e Maka erano rimasti da soli, avrebbero dovuto intraprendere un discorso importante che nessuno dei due accennava ad iniziare.
Soul aveva smesso di ballare con la ragazza da quando i loro amici erano andati a casa e poco dopo girava per la casa mettendo al loro posto le sedie rimaste in soggiorno mentre Maka si dirigeva lentamente in camera sua. 
" Che voglia già andare a dormire? Eppure mi pareva di averle detto prima della festa che più tardi avremmo parlato di quello che era successo. Che si vergogni?
E che cavolo! Tocca di nuovo a me trovare il coraggio di parlarne, altrimenti lei farà finta di niente proprio come in questo momento. Non è per niente 'figo', uffa! " pensò il ragazzo portando anche l'ultima sedia al suo posto.
< Maka! Vai già a dormire? > chiese Soul
< Ehm... Si, ti serve qualcosa? > chiese perplessa lei.
< Certo che si! > rispose lui
< Ah, che cosa ti serve Soul? > domandò la biondina 
< Mi servi tu! > le rispose seccamente < ho bisogno di parlare con te Maka. Adesso che siamo finalmente da soli. > aggiunse raggiungendo a grandi passi la ragazza all'altro capo della stanza.
< Io... Non so bene cosa... Cosa... > iniziò lei bloccandosi e ripetendo l'ultima parola che aveva detto fino ad un istante prima quando Soul l'abbracciò forte.
< Se non parli tu lo faccio io. Sai Maka, quando eri in infermeria il primo giorno sdraiata in quel letto senza sensi ho capito quanto tu fossi importante per me, non come maestra d'armi, bensì come persona. Ho capito che provavo qualcosa per te, qualcosa di più di una semplice amicizia. 
Quel giorno ho avuto davvero tanta paura di poterti perdere e mi sono ripromesso di proteggerti con tutto me stesso, e con più impegno di prima perchè non voglio più vederti così. Non voglio vederti stare male. > al pronunciare dell'ultima frase la strinse ancora più forte. Il cuore di Soul andava a mille, ce l'aveva fatta! 
Aveva esternato quel sentimento che teneva segregato dentro di sé da parecchio tempo senza esserne del tutto cosciente.
La ragazza attaccò a piangere lasciando cadere le stampelle per terra che emisero un suono rimbombante per ricambiare alla svelta quell'abbraccio, prima che finisse da un momento all'altro.
< Oh, Soul... > disse lei con voce strozzata continuando a piangere. Lo stringeva forte anche lei tra le sue gracili braccia.
Lui si allontanò sciogliendosi dall'abbraccio per guardarla un attimo in viso, con una mano gli asciugò le lacrime che le scintillavano sulle guance arrossate.
Poi si avvicinò e la baciò. Quello fu il loro primo vero bacio. Lui aveva una mano che giocherellava intrecciata coi capelli di Maka e l'altra le cingeva i fianchi attirandola a sé come una calamita. Il ragazzo piegò le gambe continuando a baciarla e afferrandola dietro le cosce la prese in braccio e la adagiò sul divano sistemandosi sopra di lei dando il via ad una lunga serie di baci. Alcuni lunghi e passionali mentre altri brevi e teneri.
< Maka, ti desidero!> le sussurrò piano, la sua bocca era molto vicina all'orecchio della ragazza che quando sentì il suo caldo respirò sfiorarle il lobo sussultò per un attimo.
< Ti voglio! > continuò a sussurrare mordicchiandole il lobo dell'orecchio e scendendo pian piano iniziando a baciarle il collo e le scapole fino ad arrivare all'ostacolo: il vestito.
La ragazza vagava con la mente, in quel momento non capiva più niente, voleva solo sentire il suo Soul baciarla dovunque. Non chiedeva altro. Per lei era una sensazione stupenda.
< Soul voglio che tu sia solo mio. > disse la ragazza. Al pronunciare di questa frase la buki senza proferire parola la prese in braccio e la portò in camera sua distendendola sul suo letto.
Il ragazzo le si sdraiò accanto ed iniziò ad accarezzarle i lunghi e soffici capelli biondi.
< Maka io ti amo! > disse deciso lui.
< Soul Ti amo anche io! > rispose lei accennandogli un sorriso ed accarezzandogli il viso perfetto.
Il ragazzo tornò a sdraiarsi sopra di lei, si fissavano negli occhi l'un l'altra fino ad un attimo prima di tornare a baciarsi. La ragazza gli accarezzò i capelli con una mano, per poi congiungerla con l'altra cercando di sbottonare la camicia alla sua buki.
Soul si fermò di scatto lasciandole aprire tutta la camicia che dopo lui si tolse e gettò per terra.
< Ne sei sicura? > chiese serio lui osservandola. Lei annuì.
Così lui iniziò ad abbassarle lentamente la cerniera lampo che aveva sul fianco destro del vestito. Era ben nascosta, sembrava una normale cucitura. 
Una volta abbassata la cerniera, il ragazzo le sfilò delicatamente il vestito da sera di dosso lasciandola solo col suo completino intimo.
Il primo istinto della ragazza fu di coprirsi pudicamente per non essere guardata dal ragazzo piegato sopra di lei.
< Non nasconderti. > le disse lui spostandole il braccio col quale si era coperta il seno facendola arrossire. Si abbassò su di lei ed iniziò a baciarla.
< Sei bellissima, non vergognarti! > aggiunse cercando poi di catapultare la situazione. Adesso lui si trovava sotto di lei e mentre le mordeva il collo slacciava il reggiseno bianco e semplice che indossava la ragazza togliendoglielo di dosso.
La ragazza insicura e un pò maldestra iniziò a slacciare la cintola dei pantaloni del ragazzo. Le tremavano le mani, era un pò agitata, si vergognava e non voleva fare l'intraprendente ma ci provò ugualmente.
" come fa ad essere così calmo Soul? Io sono in agitazione, questo potrebbe essere uno dei momenti più importanti della mia vita. E della mia nuova vita con Soul. Caspita che vergogna! " pensò Maka sbottonando il pantalone del ragazzo.
< Soul come fai ad essere così tranquillo? > chiese lei lasciandosi cadere sul letto accanto a lui.
< Tranquillo? Sono agitato anche io, sai? > le disse lui abbracciandola da dietro < Rimane la prima volta anche per me > aggiunse sussurrandole all'orecchio stringendola più forte a sé.
< Se non te la senti fermami in qualunque momento, capito? > le disse lui < Non voglio che tu faccia questo enorme passo se non te la senti. Io posso aspettare Maka. Perchè io ti amo! > aggiunse spostandole i biondi capelli e baciandola dolcemente sul collo.
< D'accordo se mi accorgo che non me la sento ti fermo Soul. Non preoccuparti! > rispose.
Detto ciò ripresero da dove avevano lasciato, lui tornò a posizionarsi sopra di lei e le sfilò pure gli slip e li lasciò cadere atterra accanto al letto. Dopodiché si tolse i pantaloni rimanendo con un paio di boxer neri che risaltavano sulla sua carnagione chiara. Tornò a toccarla ed accarezzarla. Prima il viso, poi il collo poi si soffermò parecchio sul seno poco prosperoso della biondina e ripercorse il solito 'schema' con le sue labbra baciandola e mordendola ovunque per lasciarle addosso dei lievi segni. Marcava quasi il 'territorio'. Voleva sentirla sua, sua e di nessun altro.
Finì per togliersi anche i boxer e mostrarsi a Maka in tutta la sua integrità. All'inizio si sentì fuori luogo ma poi si abituò alla situazione.
< Sei pronta? > chiese lui prima d'agire.
< Ho un pò paura ma penso di si... > rispose incerta lei. 
Il ragazzo le prese la mano e gliela appoggiò delicatamente sul proprio cuore:   
< Senti? > le chiese lui riferendosi ai suoi stessi battiti cardiaci. 
< Senti come impazzisce il mio cuore solo per te? > le chiese facendole venire il mente ciò che Soul le aveva detto poco prima: " tranquillo? sono agitato anche io sai? infondo è la prima volta anche per me". Così la ragazza gli sorrise e si calmò:
< Sono pronta Soul! > Disse lei finalmente decisa. < Ah, dimenticavo. Ti amo Soul, davvero tanto! > aggiunse con una vocina dolce dolce la ragazza. Una vocina che non era proprio da lei.
Così entrambi caddero in un vortice di passione e follia che durò parecchio tempo.
Finirono con l'addormentarsi abbracciati e sfiniti su quel letto.
vi avverto che scrivendo questo capitolo mi sono vergognata un pò della mia "mente contorta". Non sono voluta scendere molto nei particolari. Spero comunque che vi piaccia, anche perchè ci ho lavorato 
parecchio. Buona lettura!
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7. Un'importante rivelazione. I sentimenti di Soul e Maka.

 


< Maka, a parte gli scherzi, lo sai che stasera sei stupenda? > le sussurrò Soul all'orecchio sottovoce.

Maka arrossì e appoggiò la testa sulla spalla di Soul per non darlo a vedere, si vergognava un pò.

" Caspita, possibile che i suoi complimenti mi facciano sentire così strana? Non riesco a guardarlo in faccia o a rispondergli qualcosa tipo 'ti ringrazio', lui e il suo atteggiamento mi fanno uno strano effetto. Vorrei baciarlo, questo desiderio mi invade la mente e l'anima. Vorrei sapergli trasmettere quello che sento adesso, stando semplicemente vicino a lui mentre balliamo insieme. " pensò Maka diventando ancor più rossa in viso.

< Eh no... Guardami in faccia Maka, una volta tanto che parlo seriamente... > le disse Soul alzandole il mento con una mano per poi riprendere la mano di Maka continuando a ballare. 

Lei gli mostrò il viso in tutto il suo rossore distaccando dopo qualche secondo il suo sguardo da quello di Soul.

Poco dopo tutti i loro amici tornarono a casa uno dopo l'altro, Maka e Soul li ringraziarono per la bella serata che avevano passato solo grazie a loro.

Si sarebbero visti il lunedì seguente a scuola, dato che l'indomani sarebbe stata domenica.

Adesso Soul e Maka erano rimasti da soli, avrebbero dovuto intraprendere un discorso importante che nessuno dei due accennava ad iniziare.

Soul aveva smesso di ballare con la ragazza da quando i loro amici erano andati a casa e poco dopo girava per la casa mettendo al loro posto le sedie rimaste in soggiorno mentre Maka si dirigeva lentamente in camera sua. 

" Che voglia già andare a dormire? Eppure mi pareva di averle detto prima della festa che più tardi avremmo parlato di quello che era successo. Che si vergogni?E che cavolo! Tocca di nuovo a me trovare il coraggio di parlarne, altrimenti lei farà finta di niente proprio come in questo momento. Non è per niente 'figo', uffa! " pensò il ragazzo portando anche l'ultima sedia al suo posto.

< Maka! Vai già a dormire? > chiese Soul

< Ehm... Si, ti serve qualcosa? > chiese perplessa lei.

< Certo che si! > rispose lui secco

< Ah, che cosa ti serve Soul? > domandò la biondina 

< Mi servi tu! > le rispose seccamente < ho bisogno di parlare con te Maka. Adesso che siamo finalmente da soli. > aggiunse raggiungendo a grandi passi la ragazza all'altro capo della stanza.

< Io... Non so bene cosa... Cosa... > iniziò lei bloccandosi e ripetendo l'ultima parola che aveva detto fino ad un istante prima quando Soul l'abbracciò forte.

< Se non parli tu lo faccio io. Sai Maka, quando eri in infermeria il primo giorno sdraiata in quel letto senza sensi ho capito quanto tu fossi importante per me, non come maestra d'armi, bensì come persona. Ho capito che provavo qualcosa per te, qualcosa di più di una semplice amicizia. Quel giorno ho avuto davvero tanta paura di poterti perdere e mi sono ripromesso di proteggerti con tutto me stesso, e con più impegno di prima perchè non voglio più vederti così. Non voglio vederti stare male. > al pronunciare dell'ultima frase la strinse ancora più forte.

Il cuore di Soul andava a mille, ce l'aveva fatta! 

Aveva esternato quel sentimento che teneva segregato dentro di sé da parecchio tempo senza esserne del tutto cosciente.

La ragazza attaccò a piangere lasciando cadere le stampelle per terra che emisero un suono rimbombante per ricambiare alla svelta quell'abbraccio, prima che finisse da un momento all'altro.

< Oh, Soul... > disse lei con voce strozzata continuando a piangere abbracciata a lui.

Lo stringeva forte anche lei tra le sue gracili braccia. Lui si allontanò sciogliendosi dall'abbraccio per guardarla un attimo in viso, con una mano gli asciugò le lacrime che le scintillavano sulle guance arrossate, poi si avvicinò e la baciò.

Quello fu il loro primo vero bacio. Lui aveva una mano che giocherellava intrecciata coi capelli di Maka e l'altro braccio le cingeva i fianchi attirandola a sé come una calamita. Il ragazzo piegò le gambe continuando a baciarla e afferrandola con entrambe le braccia dietro le cosce la prese in braccio e la adagiò sul divano sistemandosi sopra di lei dando il via ad una lunga serie di baci. Alcuni lunghi e passionali mentre altri brevi e teneri.

< Maka, ti desidero!> le sussurrò piano, la sua bocca era molto vicina all'orecchio della ragazza che quando sentì il suo caldo respirò sfiorarle il lobo sussultò per un attimo.

< Ti voglio! > continuò a sussurrare mordicchiandole il lobo dell'orecchio e scendendo pian piano iniziando a baciarle il collo e le scapole fino ad arrivare all'ostacolo: il vestito. Desiderava strapparglielo di dosso, non volendo essere rude ci rinunciò. Non sapeva bene cosa gli era preso, sapeva solo che la voleva più di ogni cosa al mondo.

La ragazza vagava con la mente, in quel momento non capiva più niente, voleva solo sentire il suo Soul baciarla dovunque. Non chiedeva altro. Per lei era una sensazione stupenda.

< Soul voglio che tu sia solo mio. > disse la ragazza.

Al pronunciare di questa frase la buki senza proferire parola la prese in braccio e la portò in camera sua distendendola sul suo letto.

Il ragazzo le si sdraiò accanto ed iniziò ad accarezzarle i lunghi e soffici capelli biondi.

< Maka io ti amo! > disse deciso lui.

< Soul Ti amo anche io! > rispose lei accennandogli un sorriso ed accarezzandogli il viso perfetto.

Il ragazzo tornò a sdraiarsi sopra di lei, si fissavano negli occhi l'un l'altra fino ad un attimo prima di tornare a baciarsi. La ragazza gli accarezzò i capelli con una mano, per poi congiungerla con l'altra cercando di sbottonare la camicia alla sua buki. Soul si fermò di scatto lasciandole aprire tutta la camicia che dopo lui si tolse e gettò per terra.

< Ne sei sicura? > chiese serio lui osservandola. Lei annuì.

Così lui iniziò ad abbassarle lentamente la cerniera lampo che aveva sul fianco destro del vestito. Era ben nascosta che sembrava quasi una normale cucitura. Una volta abbassata la cerniera, il ragazzo le sfilò delicatamente il vestito da sera di dosso lasciandola solo col suo completino intimo.

Il primo istinto della ragazza fu di coprirsi pudicamente per non essere guardata dal ragazzo piegato sopra di lei.

< Non nasconderti. > le disse lui spostandole il braccio col quale si era coperta il seno facendola arrossire. Si abbassò su di lei ed iniziò a baciarla.

< Sei bellissima, non vergognarti! > aggiunse cercando poi di catapultare la situazione per mettersi sotto di lei.

Adesso lui si trovava sotto di lei, sdraiato sul letto e mentre le mordeva il collo slacciava il reggiseno bianco e semplice che indossava la ragazza togliendoglielo di dosso.

La ragazza insicura e un pò maldestra iniziò a slacciare la cintola dei pantaloni del ragazzo. Le tremavano le mani, era un pò agitata, si vergognava e non voleva fare l'intraprendente ma ci provò ugualmente.

" come fa ad essere così calmo Soul? Io sono in agitazione, questo potrebbe essere uno dei momenti più importanti della mia vita. E della mia nuova vita con Soul. Caspita che vergogna! " pensò Maka sbottonando il pantalone del ragazzo.

< Soul come fai ad essere così tranquillo? > chiese lei lasciandosi cadere sul letto accanto a lui.

< Tranquillo? Sono agitato anche io, sai? > le disse lui abbracciandola da dietro < Rimane la prima volta anche per me > aggiunse sussurrandole all'orecchio e stringendola più forte a sé.

< Se non te la senti fermami in qualunque momento, capito? > le disse lui < Non voglio che tu faccia questo enorme passo se non te la senti. Io posso aspettare Maka. Perchè io ti amo! > aggiunse spostandole i biondi capelli e baciandola dolcemente sul collo.

< D'accordo se mi accorgo che non me la sento ti fermo Soul. Non preoccuparti! > rispose.

Detto ciò ripresero da dove avevano lasciato, lui tornò a posizionarsi sopra di lei e le sfilò pure gli slip e li lasciò cadere a terra accanto al letto.

Dopodiché lui si tolse i pantaloni rimanendo con un paio di boxer neri che risaltavano sulla sua carnagione chiara.

Tornò a toccarla ed accarezzarla. Prima il viso, poi il collo, soffermandosi poi parecchio sul seno poco prosperoso della biondina e ripercorse il solito 'schema' con le sue labbra baciandola e mordendola ovunque per lasciarle addosso dei lievi segni del suo passaggio. Marcava quasi il 'territorio'. Voleva sentirla sua, sua e di nessun altro.

Finì per togliersi anche i boxer e mostrarsi a Maka in tutta la sua integrità. All'inizio si sentì fuori luogo ma poi si abituò alla situazione.

< Pensi di essere pronta? > chiese lui prima d'agire.

< Ho un pò paura ma penso di si... > rispose incerta lei. 

Il ragazzo le prese la mano e gliela appoggiò delicatamente sul proprio cuore:  

< Senti? > le chiese lui riferendosi ai suoi stessi battiti cardiaci. 

< Senti come impazzisce il mio cuore solo per te? > le chiese facendole venire in mente ciò che Soul le aveva detto poco prima: " tranquillo? sono agitato anche io sai? infondo è la prima volta anche per me".

Così la ragazza gli sorrise e si calmò:

< Sono pronta Soul! > Disse lei finalmente decisa.

< Ah, dimenticavo. Ti amo Soul, davvero tanto! > aggiunse con una vocina dolce dolce la ragazza. Una vocina che non era proprio da lei...

Così entrambi caddero in un vortice di passione e follia che durò parecchio tempo.

Finendo con l'addormentarsi abbracciati e sfiniti su quel letto.

 

 

continua...

 

 

 

 

Allora vi è piaciuto?? recensite, recensite! voglio sapere cosa ne pensate.

 

_kagura94_

 

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Capitolo 8
*** 8. Con te al mio fianco, e per te, penso che potrei rendere possibile anche l'impossibile. ***


 

8. Con te al mio fianco, e per te, penso che potrei rendere possibile anche l'impossibile.
Si fece presto mattina. I raggi del sole filtravano attraverso la finestra puntando dritti sul volto della ragazza. 
Maka aprì lentamente gli occhi ricordando in un attimo tutto quello che era successo la sera prima. Aveva fatto l'amore con il ragazzo che amava, cosa poteva desiderare di più?
Poi lui era stato dolcissimo, era riuscita a scoprire un nuovo lato della sua buki. Ne era veramente felice. 
Anche lei non si riconosceva granché a dirla tutta, forse perchè non aveva mai amato prima e tutto quel sentimento l'aveva resa 'un'altra' Maka. Una Maka dolce e tenera solo per il suo Soul.
Nonostante si fosse svegliata non accennò a muoversi, non voleva rischiare di svegliare Soul. Abbassò lo sguardo e si rese conto che lui la abbracciava nel sonno posando la sua testa sul seno della ragazza. 
Gli occhi chiusi e quell'espressione angelica dipinta sul suo volto fecero sì che il cuore di Maka si sciogliesse soltanto a guardarlo.
Era davvero tenero quando dormiva, sembrava un bambino. Lei gli accarezzò i bianchi capelli con un tocco quasi impercettibile. 
Il ragazzo sempre dormendo ebbe l'istinto di stringerla più forte a sé, quasi avesse paura di perderla da un momento all'altro.
" Che carino. Vorrei restare in questo letto con lui per sempre, vorrei poter fermare il tempo. Soul... quante cose sono successe ieri! Tante tutte insieme e alcune all'improvviso. Hai saputo sorprendermi. " pensò la ragazza tra sé e sé.
Soul aprì piano gli occhi ed inclinò il collo per guardare Maka ancora stordito dal sonno.
< Vedo che ci siamo svegliati... > iniziò Maka continuando accarezzandogli la bianca e soffice chioma.
< Buongiorno bellissima. > disse Soul sorridendole e sciogliendo la presa attorno alla ragazza per raggiungere il suo viso e baciarla. Si sdraiò accanto a lei e mettendole un braccio dietro alle spalle la attirò a sé inducendola ad appoggiare la testa sul suo petto.
Lei notò la famosa cicatrice di Soul. La sera prima al buio non l'aveva notata, mentre adesso, con i raggi del sole che illuminavano la stanza rendendo qualsiasi cosa al suo interno di un bianco candido le saltò subito all'occhio.
La ragazza sfiorava il petto di Soul con le dita percorrendo la sua cicatrice avanti e indietro.
< Te la ricordi? > le chiese lui baciandole dolcemente la fronte.
< Si, come se fosse ieri. > rispose lei cupa.
< Andiamo non rattristarti adesso. > le disse lui stringendola per un attimo un pò di più a sé.
< Stanotte sono stato benissimo con te amore mio. Questa notte la ricorderò per sempre. > aggiunse lui cambiando discorso.
< Sono stata bene anche io Soul. > rispose arrossendo.
< Allora sentiamo, cosa vuole fare la mia principessa oggi? > chiese scherzosamente lui
< Non importa cosa facciamo o dove andiamo. Mi basta di passare una bella giornata con te. > rispose lei semplicemente 
< Ma sentitela com'è diventata romantica la mia Maka... Hai fatto un bel cambiamento. > le disse Soul ridacchiando mentre la baciava teneramente.
< Facciamo così, prendiamo la moto e ti porto a fare un bel giro. Ti va? > chiese lui euforico. Amava due cose al mondo: Maka e la sua moto. E quel giorno le avrebbe avute entrambe con sé.
< Si! Mi piace l'idea. Forza alziamoci! > Esclamò Maka alzandosi dal letto, quando il ragazzo la afferrò e la scaraventò di nuovo sul letto riempiendola di baci.
Dopo un pò si alzarono finalmente dal letto, si fecero una bella doccia e data l'ora decisero di mangiare qualcosa per pranzo per poi uscire.
Salirono sulla scintillante moto di Soul che mettendola in moto la fece partire. La ragazza per la prima volta si sentiva totalmente a suo agio ad abbracciare la sua buki mentre andavano in moto. Emanava calore ed era molto piacevole stargli così vicino.
Soul guidò fino alla cittadina più vicina per poi scendere dalla moto aiutando anche la ragazza a scendere.Soul le prese la mano, la ragazza sussultò per un attimo poi ricambiò la stretta.
< Ce la fai a camminare un pò oppure la gamba ti dà ancora dolore? > chiese Soul
< Senza le stampelle? > chiese lei perplessa.
< Che bisogno hai delle stampelle se ci sono io con te? Ti faccio io da stampella. > Rispose lui.
< Okay ma andiamo piano. Magari mi abituo a stare senza stampelle. Può solo essere un bene, è possibile che se mi sforzo un pò mi rimetto prima. > rispose lei.
Così passeggiarono piano per un pò di tempo come una normale coppietta. La ragazza iniziava a capire finalmente come spostare il peso del suo corpo in modo da non cadere né sentire dolore.
< Soul, agli altri cosa diremo? Di noi intendo. > chiese Maka all'improvviso.
< Semplice che stiamo insieme. > le rispose lui con un bel sorriso bianco e brillante stampato in faccia.
< Se mio padre lo scopre gli prende un infarto. > scherzò Maka.
< Ahaha non essere tragica Maka! Al massimo sviene e poi mi viene ad uccidere. > le rispose Soul ridendo.
< Torniamo a casa, si sta iniziando a fare buio Maka. Poi non penso che ti faccia molto bene camminare ancora > aggiunge il ragazzo
< Okay! > rispose Maka. 
E i due si incamminarono lentamente verso il punto della cittadina dove avevano lasciato la moto.
" Che carino, continua a preoccuparsi per me... E' adorabile. Stasera voglio fargli una cenetta speciale, sarà sicuramente felice. " pensò Maka lasciandosi scappare un sorriso.
< Hey, sorridi da sola Maka? > chiese Soul curioso
< Eh? Ah, no... > rispose subito lei. Le sue emozioni le trasparivano sul volto, era impossibile non notarle.
< Dai, dimmi che c'è! > continuò Soul insistente.
< Niente. E' una sorpresa. > rispose lei senza dare altre spiegazioni.
< Una sorpresa? Per me? > chiese lui pavoneggiandosi.
< Non rivelerò niente di più. > rispose lei.
< Uffaa! > le rispose Soul con voce triste per farla intenerire e farsi dire tutto.
< Non fare la vocina triste Soul, non funziona! Che sopresa sarebbe se ti rivelassi tutto? > disse Maka.
< D'accordo. Farò il bravo... > si arrese Soul. Tanto prima o poi l'avrebbe scoperto.
Salirono sulla moto e tornarono a Death City. 
Parcheggiarono il loro mezzo sotto casa e scesero.
Blair la sera non era MAI a casa, quindi potevano benissimo cenare in santa pace.
Salirono le scale ed entrarono nel loro appartamento, Maka si mise quasi da subito a cucinare mentre Soul si sdraiò sul divano a pensare.
" che cavolo! Io voglio sapere di cosa si tratta, odio le soprese. Sono un tipo troppo curioso e che odia aspettare. " Soul vaneggiava fin quando non iniziò a sentire degli odori piacevolmente familiari provenire dalla cucina.
Si alzò di scatto e si diresse in cucina dove notò la ragazza alle prese con l'apparecchiare la tavola.
Aveva steso una tovaglia marrone rifinita di beige e ricamata agli angoli con fantasie floreali sempre beige.
I tovaglioli erano beige e il bordino che li incorniciava era marrone.
Al centro del tavolo due candele a forma di fiore erano state accese da poco con un fiammifero, erano disposte proprio di fronte ai piatti, anch'essi disposti uno di fronte all'altro per permettere ai due di guardarsi in faccia.
< Soul! > gridò Maka per far sì che il ragazzo iniziasse a dirigersi in cucina. Non aveva notato che lui la osservava oramai da qualche minuto.
Maka si voltò e guardò il ragazzo:
< Se è una cenetta importante bisogna che anche io mi comporti da gentleman, no? > disse lui spostando la sedia della ragazza. < Prego, si sieda signorina > disse Soul sorridendo. Maka arrossì. Soul spense le luci e si sedé davanti a lei.
< Era questa la sorpresa Maka? > chiese Soul 
< Ehm... Già. > rispose lei convinta di non aver fatto molto per il suo lui.
< Sei grande! E' tutto buonissimo. Grazie Maka > le disse il ragazzo prendendole la mano che lei aveva appoggiato sopra il tavolo. La ragazza arrosì, in quei giorni Soul le faceva un sacco di complimenti e lei ancora non c'era abituata.
< G...Grazie Soul! > rispose lei.
Parlarono un sacco e insieme sparecchiarono la tavola quando lavati i piatti era finalmente ora di andare a dormire, la giornata era quasi finita.
< Maka andiamo a dormire > le disse Soul baciandola sulla fronte per poi dirigersi verso camera sua. Maka voleva sentirlo vicino a lei, era talmente presa da lui che non voleva stargli lontana neanche un attimo, quasi avesse paura di perderlo.
< S...Soul! > chiamò Maka dalla cucina. Il ragazzo si voltò verso di lei.
< Non è che stanotte, dormiresti con me? > le chiese lei rossa in viso come un peperone.
< Certo piccola mia! > rispose Soul < Vado a lavarmi i denti e arrivo! > aggiunse.
Maka si cambiò indossando il pigiama. Le codine erano sciolte e i capelli le cadevano sulle spalle.
Anche Soul era in pigiama e si stava dirigendo nella stanza della ragazza, quando entratovi si chiuse la porta alle spalle. 
Alzò il piumone e si infilò sotto le coperte con Maka.
Abbracciò la ragazza:
< Maka, stare con te è la cosa più bella che mi sia capitata finora. Dico davvero. Sai, con te al mio fianco, e per te, penso che potrei rendere possibile anche l'impossibile. Ti amo > le disse lui dolcemente
< Soul è lo stesso anche per me > rispose la ragazza felice come non mai < Ti amo > aggiunse. E i due si addormentarono.

8. Con te al mio fianco, e per te, penso che potrei rendere possibile anche l'impossibile.

 


Si fece presto mattina. I raggi del sole filtravano attraverso la finestra puntando dritti sul volto della ragazza. Maka aprì lentamente gli occhi ricordando in un attimo tutto quello che era successo la sera prima.

Aveva finalmente fatto l'amore con il ragazzo che amava, cosa poteva desiderare di più?

Poi lui era stato dolcissimo, era riuscita a scoprire un nuovo lato della sua buki. Ne era veramente felice. Anche lei non si riconosceva granché a dirla tutta, forse perchè non aveva mai amato prima e tutto quel sentimento l'aveva resa 'un'altra' Maka. Una Maka dolce e tenera solo per il suo Soul.

Nonostante si fosse svegliata non accennò a muoversi, non voleva rischiare di svegliare Soul. Abbassò lo sguardo e si rese conto che lui la abbracciava nel sonno posando la sua testa sul seno della ragazza. Gli occhi chiusi e quell'espressione angelica dipinta sul suo volto fecero sì che il cuore di Maka si sciogliesse soltanto a guardarlo.

Era davvero tenero quando dormiva, sembrava un bambino. Lei gli accarezzò i bianchi capelli con un tocco quasi impercettibile. Il ragazzo sempre dormendo ebbe l'istinto di stringerla più forte a sé, quasi avesse paura che al suo risveglio lei non fosse più lì.

" Che carino. Vorrei restare in questo letto con lui per sempre, vorrei poter fermare il tempo. Soul... quante cose sono successe ieri! Tante tutte insieme e alcune all'improvviso. Hai saputo sorprendermi. " pensò la ragazza tra sé e sé.

Soul aprì piano gli occhi ed inclinò il collo per guardare Maka ancora stordito dal sonno.

< Vedo che ci siamo svegliati... > iniziò Maka continuando accarezzandogli la bianca e soffice chioma.

< Buongiorno bellissima. > disse Soul sorridendole e sciogliendo la presa attorno alla ragazza per raggiungere il suo viso e baciarla.

Si sdraiò accanto a lei e mettendole un braccio dietro alle spalle la attirò a sé inducendola ad appoggiare la testa sul suo petto.

Lei notò la famosa cicatrice della sua buki. La sera prima al buio non ci aveva fatto caso, mentre adesso, con i raggi del sole che illuminavano la stanza rendendo qualsiasi cosa al suo interno di un bianco candido le saltò subito all'occhio.

La ragazza sfiorava il petto di Soul con le dita percorrendo la sua cicatrice avanti e indietro.

< Te la ricordi? > le chiese lui baciandole dolcemente la fronte.

< Si, come se fosse ieri. > rispose lei cupa.

< Andiamo non rattristarti adesso. > le disse lui stringendola per un attimo un pò di più a sé.

< Stanotte sono stato benissimo con te amore mio. Questa notte la ricorderò per sempre. > aggiunse lui cambiando discorso.

< Sono stata bene anche io Soul. > rispose arrossendo.

< Allora sentiamo, cosa vuole fare la mia principessa oggi? > chiese scherzosamente lui

< Non importa cosa facciamo o dove andiamo. Mi basta di passare una bella giornata con te. > rispose lei semplicemente 

< Ma sentitela com'è diventata romantica la mia Maka... Hai fatto un bel cambiamento. > le disse Soul ridacchiando mentre la baciava teneramente.

< Facciamo così, prendiamo la moto e ti porto a fare un bel giro. Ti va? > chiese lui euforico. Amava due cose al mondo: Maka e la sua moto. E quel giorno le avrebbe avute entrambe con sé.

< Si! Mi piace l'idea. Forza alziamoci! > Esclamò Maka alzandosi dal letto, quando il ragazzo la afferrò e la scaraventò di nuovo sul letto riempiendola di baci.

Dopo un pò si alzarono finalmente dal letto, si fecero una bella doccia e data l'ora decisero di mangiare qualcosa per pranzo per poi uscire.

Salirono sulla scintillante moto di Soul che mettendola in moto la fece partire. La ragazza per la prima volta si sentiva totalmente a suo agio ad abbracciare la sua buki mentre andavano in moto. Emanava calore ed era molto piacevole stargli così vicino.

Soul guidò fino alla cittadina più vicina per poi scendere dalla moto aiutando anche la ragazza a scendere.

Soul le prese la mano, la ragazza sussultò per un attimo poi ricambiò la stretta.

< Ce la fai a camminare un pò oppure la gamba ti dà ancora dolore? > chiese Soul

< Senza le stampelle? > chiese lei perplessa.

< Che bisogno hai delle stampelle se ci sono io con te? Ti faccio io da stampella. > Rispose lui.

< Okay ma andiamo piano. Magari mi abituo a stare senza stampelle. Può solo essere un bene, è possibile che se mi sforzo un pò mi rimetto prima. > rispose lei.

Così passeggiarono piano per un pò di tempo come una normale coppietta. La ragazza iniziava a capire finalmente come spostare il peso del suo corpo in modo da non cadere né sentire dolore.

< Soul, agli altri cosa diremo? Di noi intendo. > chiese Maka all'improvviso.

< Semplice che stiamo insieme. > le rispose lui con un bel sorriso bianco e brillante stampato in faccia.

< Se mio padre lo scopre gli prende un infarto. > scherzò Maka.

< Ahaha non essere tragica Maka! Al massimo sviene e poi mi viene ad uccidere. > le rispose Soul ridendo.

Camminarono ancora qualche minuto per quella cittadina quando il sole iniziava a tramontare con una bella espressione assonnata dipinta sul volto.

< Torniamo a casa, si sta iniziando a fare buio Maka. Poi non penso che ti faccia molto bene camminare ancora > aggiunge il ragazzo

< Okay! > rispose Maka. E i due si incamminarono lentamente verso il punto della cittadina dove avevano lasciato la moto.

" Che carino, continua a preoccuparsi per me... E' adorabile. Stasera voglio fargli una cenetta speciale, sarà sicuramente felice. " pensò Maka lasciandosi scappare un sorriso.

< Hey, sorridi da sola Maka? > chiese Soul curioso

< Eh? Ah, no... > rispose subito lei.

Le sue emozioni le trasparivano sul volto, era impossibile non notarle.

< Dai, dimmi che c'è! > continuò Soul insistente.

< Niente. E' una sorpresa. > rispose lei senza dare altre spiegazioni.

< Una sorpresa? Per me? > chiese lui pavoneggiandosi.

< Non rivelerò niente di più. > rispose lei.

< Uffaa! > disse Soul con voce triste per farla intenerire e farsi dire tutto.

< Non fare la vocina triste Soul, non funziona! Che sopresa sarebbe se ti rivelassi tutto? > disse Maka.

< D'accordo. Farò il bravo... > si arrese Soul. Tanto prima o poi l'avrebbe scoperto.

Salirono sulla moto e tornarono a Death City. Parcheggiarono il loro mezzo sotto casa e scesero. Blair la sera non era MAI a casa, quindi potevano benissimo cenare in santa pace.

Salirono le scale ed entrarono nel loro appartamento, Maka si mise quasi da subito a cucinare mentre Soul si sdraiò sul divano a pensare.

" che cavolo! Io voglio sapere di cosa si tratta, odio le soprese. Sono un tipo troppo curioso e che odia aspettare. " Soul vaneggiava fin quando non iniziò a sentire degli odori piacevolmente familiari provenire dalla cucina.

Si alzò di scatto e si diresse in cucina dove notò la ragazza alle prese con l'apparecchiare la tavola.

Aveva steso una tovaglia marrone rifinita di beige e ricamata agli angoli con fantasie floreali sempre beige.

I tovaglioli erano beige e il bordino che li incorniciava era marrone. Al centro del tavolo due candele a forma di fiore erano state accese da poco con un fiammifero, erano disposte proprio di fronte ai piatti, anch'essi disposti uno di fronte all'altro per permettere ai due di guardarsi in faccia.

< Soul! > gridò Maka per far sì che il ragazzo iniziasse a dirigersi in cucina. Non aveva notato che lui la osservava oramai da qualche minuto. Maka si voltò e guardò il ragazzo:

< Se è una cenetta importante bisogna che anche io mi comporti da gentleman, no? > disse lui spostando la sedia della ragazza.

< Prego, si sieda signorina > disse Soul sorridendo.

Maka arrossì. La buki spense le luci e si sedé davanti a lei.

< Era questa la sorpresa Maka? > chiese Soul 

< Ehm... Già. > rispose lei convinta di non aver fatto molto per il suo lui.

< Sei grande! E' tutto buonissimo. Grazie Maka > le disse il ragazzo prendendole la mano che lei aveva appoggiato sopra il tavolo.

La ragazza arrosì, in quei giorni Soul le faceva un sacco di complimenti e lei ancora non c'era abituata.

< G...Grazie Soul! > rispose lei.

Parlarono un sacco e insieme sparecchiarono la tavola quando lavati i piatti era finalmente ora di andare a dormire, la giornata era quasi finita.

< Maka andiamo a dormire > le disse Soul baciandola sulla fronte per poi dirigersi verso camera sua.

Maka voleva sentirlo vicino a lei, era talmente presa da lui che non voleva stargli lontana neanche un attimo, quasi avesse paura di perderlo.

< S...Soul! > chiamò Maka dalla cucina. Il ragazzo si voltò verso di lei.

< Non è che stanotte, dormiresti con me? > le chiese lei rossa in viso come un peperone.

< Certo piccola mia! > rispose Soul < Vado a cambiarmi e arrivo! > aggiunse.

Maka si cambiò indossando il pigiama. Le codine erano sciolte e i capelli le cadevano sulle spalle. Si infilò sotto le coperte aspettando Soul.

Anche lui era in pigiama e si stava dirigendo nella stanza della ragazza, quando entratovi si chiuse la porta alle spalle. Alzò il piumone e si infilò sotto le coperte con Maka.

Abbracciò delicatamente la ragazza:

< Maka, stare con te è la cosa più bella che mi sia capitata finora. Dico davvero. Sai, con te al mio fianco, e per te, penso che potrei rendere possibile anche l'impossibile. Ti amo > le disse lui dolcemente accarezzandole i lunghi capelli biondi.

< Soul è lo stesso anche per me > rispose la ragazza felice come non mai < Ti amo > aggiunse. E i due si addormentarono insieme teneramente abbracciati.

 

 

 

non sono per niente soddisfatta di questo capitolo (a parer mio fa un po schifo...). 

ditemi cosa ne pensate voi per favore.

Recensite =)

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Capitolo 9
*** 9. Una visita improvvisa dall'ultima persona che ti aspetteresti. ***


 

9. Una visita improvvisa dall'ultima persona che ti aspetteresti. 
I due si svegliarono il giorno successivo sempre grazie alla luce del sole che entrava dalla finestra nella stanza dove loro due dormivano teneramente e castamente abbracciati.
Maka si svegliò notando che il suo lui era già sveglio e la fissava dolcemente chissà da quanto tempo.
< Perchè mi guardi così? > domandò tra il sonno la ragazza 
< No, niente Maka. > rispose calmo e tranquillo Soul come al solito. Anche se qualcosina sotto c'era.
< Eddai! Dimmelo, o ti lascio andare un voluminoso libro con tutto il suo peso sulla tua testa! > esclamò lei.
< E va bene. Stanotte ho fatto un bel sogno Maka. C'eravamo noi... > finì per ammettere il ragazzo con le spalle al muro.
< E poi? Com'era questo sogno Soul? Raccontamelo per favore. > disse la ragazza facendosi spazio tra le forti braccia del ragazzo per accoccolarsi vicina a lui e sentire il suo calore.
< Beh, vediamo... In poche parole ci eravamo sposati ed avevamo una bella casa nuova, spaziosa e luminosa. Ed io e te stavamo per avere... Un bimbo. Non è nulla di che ma, fare un sogno del genere mi ha fatto piacere. > disse lui diventando rosso in faccia.
< Soul, credi che noi un giorno ci sposeremo? > chiese lei
< Beh, io mi auguro fortemente di si Maka. > rispose lui baciandole il collo.
< Secondo te, se noi avremo mai un bambino Soul, come sarebbe? > chiese Maka curiosa delle tesi del suo lui.
< E' logico, sarebbe cool come me! E bello come te. > disse stampandole un bel bacio sulla guancia, quando suonarono al campanello interrompendo la loro privacy.
DRIIIIIIINNNNNNN !!
< Maka apri tu? Io sono senza maglietta, non mi va di farmi vedere mezzo nudo... > disse Soul
< Si, vado io. Non preoccuparti! > rispose lei scendendo dal letto ed avviandosi lentamente verso la porta.
DRIIIIINNNNN !!
< Arrivo, Arrivo. Un attimo! > gridava Maka a quel qualcuno che si era letteralmente attaccato al campanello.
Posò la mano sulla maniglia ed aprì la porta.
< Maka! > gridò spirit avventandosi sulla ragazza per abbracciarla < Stai bene! >. Maka era indifferente alla presenza di suo padre, non lo considerava più di tanto, come al solito del resto.
Spirit entrò in camera di sua figlia quando rimase un attimo perplesso e impietrito.
< Maka, questa non è più la tua stanza ? > chiese l'uomo dai capelli rossi.
La ragazza non rispose. Soul, che giaceva tranquillo sul letto fino ad un attimo prima, scattò in piedi e si infilò la prima maglietta che gli era capitata tra le mani.
Spirit si fiondò sul ragazzo. 
< Io ti uccido! No, prima ti torturo brutto teppista! Dimmi che non hai torto un capello alla mia adorata Maka! Esprimi il tuo ultimo desiderio! >  diceva istericamente Spirit con tono sadico tenendo bel saldo per le spalle il ragazzo ed agitandolo avanti e indietro con forza.
< Papà! Io e Soul stiamo insieme adesso. Vedi di non trattarlo male... per favore. > disse Maka.
< V... Voi due... Cioè, aspetta vuoi dirmi che siete fidanzati o robe simili? O mio... > si bloccò all'improvviso Spirit lasciandosi cadere a terra.
< Cioè quindi voi avete... Non ti permetterò di dormire con mia figlia brutto pervertito! > si alzò di scatto il padre tornando ad imprecare contro il ragazzo dai capelli bianchi.
< Papà Soul non ha fatto niente di male... Oh, no! Lascialo gli fai male! > Spirit stava tirando i capelli alla buki di sua figlia che imprecava sottovoce. Maka si era fiondata sul padre per cercare di calmarlo. 
< Papà, avanti siediti sul divano. Vedi di fare il bravo. > disse Maka facendo cenno al padre di sedersi. Appena Spirit si fu ricomposto e seduto, Maka lo affiancò. Soul si teneva a debita distanza, anche se ciò voleva dire restare in piedi. Ma restare in piedi gli andava più che bene, almeno non avrebbe rischiato la sua vita inutilmente.
Dopo un lunga e dettagliata chiacchierata, Maka abbracciò il padre che aveva iniziato a piangere a mò di fontanella.
< D'accordo. Accetterò che la mia bambina stia crescendo. Scusami Soul > disse Spirit singhiozzando.
Si asciugò le lacrime e si alzò di scatto in piedi.
< Adesso è ora che vada. Maka, Shinigami ti vorrebbe parlare, quindi entro stasera passa alla Shibusen. > le accennò il padre.
< D'accordo. Ciao papà > rispose lei.
< In quanto a te, vedi di tenere le tue manine apposto, o te le amputo! Intesi? > continuò l'uomo dai capelli rossi guardando Soul che gli fece cenno col capo di aver capito lasciandolo uscire dalla porta del suo appartamento. 
" Chissà cos'ha da dirmi il sommo Shinigami... " pensava Maka 
< Soul, non è che mi accompagneresti alla Shibusen per parlare con Shinigami? > chiese Maka ancora pensierosa.
< Certo che si! Vado a vestirmi e andiamo. Okay? > Le disse Soul avviandosi in camera sua.
< Okay, vado a vestirmi anche io. > disse lei.
 

9. Una visita improvvisa dall'ultima persona che ti aspetteresti. 

 

 

 

I due si svegliarono il giorno successivo sempre grazie alla luce del sole che entrava dalla finestra nella stanza dove loro due dormivano teneramente e castamente abbracciati.

Maka si svegliò notando che il suo lui era già sveglio e la fissava dolcemente chissà da quanto tempo.

< Perchè mi guardi così? > domandò tra il sonno la ragazza 

< No, niente Maka. > rispose calmo e tranquillo Soul come suo solito. Anche se qualcosina sotto c'era.

< Eddai! Dimmelo, o ti lascio andare un voluminoso libro con tutto il suo peso proprio sulla tua testa! > esclamò lei.

< E va bene. Stanotte ho fatto un bel sogno Maka. C'eravamo noi... > finì per ammettere il ragazzo con le spalle al muro.

< E poi? Com'era questo sogno Soul? Raccontamelo per favore. > disse la ragazza facendosi spazio tra le forti braccia del ragazzo per poi accoccolarsi vicina a lui e sentire il suo calore.

< Beh, vediamo... In poche parole ci eravamo sposati ed avevamo una bella casa nuova, spaziosa e luminosa. Ed io e te stavamo per avere... Un bimbo. Non è nulla di che ma, fare un sogno del genere mi ha fatto piacere. > disse lui diventando rosso in faccia.

< Soul, credi che noi un giorno ci sposeremo? > chiese lei

< Beh, io mi auguro fortemente di si Maka. > rispose lui baciandole il collo.

< Lo spero anche io, sai? E, Soul, secondo te, se noi avremo mai un bambino, come sarebbe? > chiese Maka curiosa delle tesi del suo lui.

< E' logico, sarebbe cool come me! E bello come te. > disse stampandole un bel bacio sulla guancia, quando suonarono al campanello interrompendo la loro privacy.

DRIIIIIIINNNNNNN !!

< Maka apri tu? Io sono senza maglietta, non mi va di farmi vedere mezzo nudo... > disse Soul

< Si, vado io. Non preoccuparti! > rispose lei scendendo dal letto ed avviandosi lentamente verso la porta.

DRIIIIINNNNN !!

< Arrivo, Arrivo. Un attimo! > gridava Maka a quel qualcuno che si era letteralmente attaccato al campanello.Posò la mano sulla maniglia ed aprì la porta.

< Maka! > gridò Spirit avventandosi sulla ragazza per abbracciarla < Stai bene! >.

Maka era indifferente alla presenza di suo padre, non lo considerava più di tanto, come al solito del resto.

Spirit girava per la casa in cerca del 'teppista' quando entrò in camera di sua figlia rimanendo un attimo perplesso e impietrito.

< Maka, questa non è più la tua stanza ? > chiese l'uomo dai capelli rossi.

La ragazza non rispose. Soul, che giaceva tranquillo sul letto fino ad un attimo prima, scattò in piedi e si infilò al contrario la prima maglietta che gli era capitata tra le mani.

Spirit si fiondò letteralmente sul ragazzo. 

< Io ti uccido! No, prima ti torturo brutto teppista! Dimmi che non hai torto un capello alla mia adorata Maka! Esprimi il tuo ultimo desiderio! >  diceva istericamente Spirit con tono sadico tenendo ben saldo per le spalle il ragazzo ed agitandolo avanti e indietro con forza.

< Papà! Io e Soul stiamo insieme adesso. Vedi di non trattarlo male... per favore. > disse Maka.

< V... Voi due... Cioè, aspetta vuoi dirmi che siete fidanzati o robe simili? O mio... > si bloccò all'improvviso Spirit lasciandosi cadere a terra.

< Cioè quindi voi avete... Non ti permetterò di dormire con mia figlia brutto pervertito! > si alzò di scatto il padre tornando ad imprecare contro il ragazzo dai capelli bianchi.

< Papà Soul non ha fatto niente di male... Oh, no! Lascialo gli fai male! > Spirit stava tirando i capelli alla buki di sua figlia che imprecava sottovoce.

Maka si era fiondata sul padre per cercare di calmarlo. 

< Papà, avanti vieni di là a sederti con me sul divano. Vedi di fare il bravo. > disse Maka facendo cenno al padre di andare in soggiorno e sedersi.

Appena Spirit si fu ricomposto e seduto, Maka lo affiancò. Soul si teneva a debita distanza, anche se ciò voleva dire restare in piedi. Ma restare in piedi gli andava più che bene, almeno non avrebbe rischiato la sua vita inutilmente.

Dopo un lunga e dettagliata chiacchierata, Maka abbracciò il padre che aveva iniziato a piangere a mò di fontanella.

< D'accordo. Accetterò che la mia bambina stia crescendo. Scusami Soul > disse Spirit singhiozzando come un bambino. Si asciugò le lacrime e si alzò di scatto in piedi.

< Adesso è ora che vada. Maka, Shinigami ti vorrebbe parlare, quindi entro stasera passa alla Shibusen. > le accennò il padre aprendo la porta dell'appartamento per andar via.

< D'accordo. Ciao papà > rispose lei.

< In quanto a te, vedi di tenere le tue manine apposto, o te le amputo! Intesi? > continuò l'uomo dai capelli rossi guardando Soul che gli fece cenno col capo di aver capito lasciandolo uscire dalla porta del suo appartamento. Soul chiuse finalmente la porta e con essa chiuse fuori di casa l'agitazione che il padre di Maka gli aveva causato.

" Chissà cos'ha da dirmi il sommo Shinigami... " pensava seria Maka. 

< Soul, non è che mi accompagneresti alla Shibusen per parlare con Shinigami? > chiese Maka ancora pensierosa.

< Certo che si! Vado a vestirmi e andiamo. Okay? > Le disse Soul avviandosi in camera sua.

< Okay, vado a vestirmi anche io. > disse lei. Aveva uno strano presentimento, parlando con Shinigami al più presto si sarebbe tolta il pensiero.

 

 

continua.....

 

 

allora gente?? come vi sembra? troppo smielato, vero?

E' la storiella che sta elaborando il mio cervello in questi giorni dopo aver cercato spunti ovunque e da qualsiasi cosa.

spero tanto che vi piaccia ugualmente. Ringrazio tutti quelli che leggono la mia ff e naturalmente i soliti 3 che recensiscono 

i miei capitoli regalandomi un pò di soddisfazione.

recensite per favore =)

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Capitolo 10
*** 10. Un importante discorso. Si accenna l'inizio di un periodo di tristezza? ***


 

10. Un importante discorso. Si accenna l'inizio di un periodo di tristezza?
Maka e Soul si stavano dirigendo nella Death Room per incontrare il Sommo Shinigami.
< Salve Ragazzi! > esclamò Shinigami con la solita allegria di sempre vedendoli arrivare al suo cospetto.
< Salve Sommo Shinigami > disse Maka rispondendo al saluto.
< Salve > si limitò a dire Soul svogliatamente.
< Allora ragazzi come va? Ho saputo che voi due vi siete appena fidanzati... O sbaglio? > chiese Shinigami con tono curioso. I ragazzi arrossirono. La risposta alla domanda di Shinigami era proprio sotto i suoi occhi, vedere le loro facce tutte rosse e dipinta sul volto l'espressione di chi voleva far finta di non aver sentito alcuna domanda per non dover rispondere. 
< Bene, se non vi va di parlarne lasciamo perdere... Soul, Maka, avrei bisogno che voi velocizziate la raccolta delle anime per far diventare Soul falce della morte. Pensate di poterci riuscire? > chiese Shinigami facendosi serio tutto ad un tratto.
< Beh, possiamo provarci signore. > rispose Maka < MA... Posso chiederle perchè tutta questa urgenza? > aggiunse lei insospettita.
< Di questo ne discuteremo più tardi io e te Maka. Comunque vedo che stai molto meglio, quindi ti concedo altri tre giorni di riposo ed esonero dalle lezioni per poterti riposare e poi riprendere il tuo normale ritmo quotidiano. Soul vale anche per te. > spiegò il Sommo.
< D'accordo! > risposero i due all'unisono.
< Soul, non è che ci lasceresti parlare un attimo da soli? Ti rubo Maka per un secondo poi te la rendo. > chiese Shinigami al ragazzo.
< D'accordo. Maka ti aspetto fuori dalla porta della Death Room. A dopo! > disse il ragazzo voltando le spalle ai due e iniziando a camminare per uscire dalla stanza.
< Bene Maka, i devo parlare di una delicata questione. > Le disse il Sommo.
< Spero non sia nulla di grave signore. > Rispose lei.
< Vedi ti ho chiesto di incrementare la vostra raccolta delle anime perchè ve ne mancano davvero poche, vorrei che rendessi Soul una falce della morte  prima di... > spiegò Shinigami bloccandosi ad un certo punto per ricercare le parole più adatte.
< Prima di? > chiese Maka.
< Maka tua madre ha richiesto la tua presenza per qualche tempo nel luogo dove si trova momentaneamente. Vorrebbe renderti più forte e al contempo passare un pò di tempo con te dato che è passato parecchio dall'ultima volta che vi siete viste. Dovresti partire al più presto. > Le disse con la massima cautela onde evitare reazioni indesiderate da parte della ragazza.
< Cioè io dovrei andarmente da Death City per chissà quanto tempo e lasciare tutto e tutti? > chiese la ragazza sconvolta.
< Beh, quando avrai concluso il tuo allenamento potrai tornare Maka. >
< Apetti, lei vorrebbe che Soul rimanesse qui, non è vero signore? > chiese lei accennando un espressione sconvolta sul suo ormai pallido viso.
< Già... > le rispose il Sommo.
< Signore non posso... Non posso proprio partire adesso. Ho tutto quello che ho sempre desiderato. Vado bene a scuola, ho una vita tranquilla ed ho finalmente trovato il ragazzo che amerò per tutta la vita. > disse lei alzando poco a poco il tono della sua voce. Una moltitudine di lacrime sgorgava inesorabile sul suo volto.
< Maka... > iniziò Shinigami interrotto poi dalla ragazza.
< Lei non capisce! Non sa cosa significherebbe per me andarmene, perderei tutto. Perderei Lui. > disse la ragazza continuando a piangere lasciandosi vincere dalla forza di gravità accasciandosi sul pavimento.
< Maka, lo so che è difficile. Lo so che sembra impossibile. Ma tu rinunceresti ad essere allenata da tua madre? Rinunceresti a passare del tempo con lei? Se tu rinunciassi a tutto questo non te ne pentiresti? >
< Non so proprio cosa fare signore... > ammise la ragazza senza guardarlo in faccia. Lo sguardo fisso sul pavimento freddo e liscio.
< Maka, se Soul ti ama sul serio sono sicuro che non lo perderai così facilmente. Infondo sei ancora giovane, hai quasi sedici anni. Ne hai di tempo per coronare il tuo sogno d'amore. Dammi retta, vai e passa qualche mese con tua madre. Tornerai più forte e realizzata. > disse Shinigami trattandola con dolcezza quasi fosse sua figlia.
< Ci proverò signore. Proverò a partire, ma se non dovessi farcela, io tornerò prima del tempo. Lo sa, vero? > rispose Maka.
< Si, lo so. Avanti provare non costa nulla Maka. Adesso vai, Soul ti sta aspettando. Non voglio rubarti altro tempo. > le disse lui.
< Ah, e smetti di piangere piccola Maka, altrimenti Soul penserà che ti abbia fatto chissà che cosa. okay? > aggiunse.
< D'accordo signore. Arrivederci. > disse Maka alzandosi in piedi e strofinando la manica destra della sua giacca nera contro gli occhi per asciugare le lacrime. Si voltò dando le spalle al Sommo Shinigami e tornò da Soul.
< Soul! > esclamò la ragazza come se niente fosse. Non voleva fargli capire che aveva pianto. Più tardi gli avrebbe spiegato tutto con tranquillità.
< Maka! Ce ne hai messo di tempo, eh? > disse Soul scostandosi dalla parete alla quale si era appoggiato aspettando la sua Maka.
< Già... Scusami! > rispose lei cercando di apparire il più serena possibile agli occhi di Soul.
< Qualcosa non va? > chiese lui notando le espressioni 'forzate' sul viso della giovane. Come lui Maka non sapeva mentire, erano una coppia di persone 'trasparenti'. Tutte le loro emozioni gli trasparivano chiaramente sul volto senza tanti complimenti.
< Va tutto bene, perchè? > rispose lei forzando un sorriso.
< Hai gli occhi rossi. Ogni tanto ricordati che non sai mentire, Maka. Ti conosco troppo bene, non mi inganni. > disse lui fermandosi di scatto e afferrando il braccio della ragazza per farla voltare verso di lui.
Soul la abbracciò.
< Dimmi cosa c'è che non va, avanti. > le sussurrò sottovoce all'orecchio.
La ragazza ricambiò l'abbraccio stringendolo forte forte.
< Soul, se ne parlo adesso torno a piangere come prima e non voglio farmi vedere da qualcun'altro oltre a te in questo stato. Possiamo parlarne a casa per favore? > disse la ragazza con voce strozzata. Aveva il nodo alla gola, sentiva che avrebbe potuto iniziare a piangere da un momento all'altro senza accorgersene. 
Soul le accarezzò i capelli biondi con una mano:
< Certo piccola mia, possiamo parlarne quando meglio credi. Ti amo. > le disse.
< Ti amo Soul. > disse la ragazza abbracciandolo più forte per un attimo. Sospirò e si staccò dall'abbraccio non appena si sentì pronta.
Così i due si presero per mano. Camminavano per la Shibusen con l'intento di uscire per tornarsene a casa quando incontrarono Kid, le sorelle Thompson, Black*Star e Tsubaki.
< Amico! > gridò Black*Star riferendosi al suo migliore amico, Soul.
< Non dirmi che voi due... > continuò Black*Star cercando di far capire cosa intendeva senza dire una parola di più.
< Eh già... > rispose Soul con la sua solita aria da figo. Non lasciò la mano della propria ragazza avvicinandosi agli amici. Non sapeva cosa avesse Maka ma voleva starle vicino sotto sotto, senza che nessuno se ne accorgesse, perciò le teneva ben salda la mano.
I loro amici si congratulavano con loro o li schernivano (per esempio Black*Star)  perchè finalmente erano riusciti a confessarsi i propri sentimenti e a mettersi insieme.
Alla fin fine non potevano che essere tutti contenti per questo fatto.
Li assillavano di domande, di sguardi ammiccanti o di pacche sulle spalle.
Dopo circa una ventina di minuti che si erano incontrati e che avevano iniziato a parlare della nuova situazione sentimentale dei due amici, ognuno iniziò a prendere la propria direzione salutando gli altri e allontanandosi per adempire ai proprio impegni.
Soul e Maka si incamminarono finalmente verso casa dove avrebbero parlato della situazione. Maka sperava con tutto il suo cuore che Soul capisse, che non la lasciasse, che le dicesse " Maka, parti e torna quando avrai finito. ". Lei lo amava troppo, non poteva riuscire a vivere sapendo che non avrebbe passato la sua vita con lui, lei voleva partire con la certezza che al suo ritorno Soul sarebbe stato li solo per lei.

10. Un importante discorso. Si accenna l'inizio di un periodo di tristezza?

 



Maka e Soul si stavano dirigendo nella Death Room per incontrare il Sommo Shinigami.

< Salve Ragazzi! > esclamò Shinigami con la solita allegria di sempre vedendoli arrivare al suo cospetto.

< Salve Sommo Shinigami > disse Maka rispondendo al saluto.

< Salve > si limitò a dire Soul svogliatamente.

< Allora ragazzi come va? Ho saputo che voi due vi siete appena fidanzati... O sbaglio? > chiese Shinigami con tono curioso.

I ragazzi arrossirono. La risposta alla domanda di Shinigami era proprio sotto i suoi occhi, gli bastava di vedere le loro facce tutte rosse e dipinta sul volto l'espressione di chi voleva far finta di non aver sentito alcuna domanda per non dover rispondere.

 < Bene, se non vi va di parlarne lasciamo perdere... Soul, Maka, avrei bisogno che voi velocizzaste la raccolta delle anime per far diventare Soul falce della morte. Pensate di poterci riuscire? > chiese Shinigami facendosi serio tutto ad un tratto.

< Beh, possiamo provarci signore. > rispose Maka < MA... Posso chiederle il perchè di tutta questa urgenza? > aggiunse lei insospettita.

< Di questo ne discuteremo più tardi io e te Maka. Comunque vedo che stai molto meglio, quindi ti concedo altri tre giorni di riposo ed esonero dalle lezioni per poterti riposare e poi riprendere il tuo normale ritmo quotidiano. Soul vale anche per te. > spiegò il Sommo.

< D'accordo! > risposero i due all'unisono.

< Soul, non è che ci lasceresti parlare un attimo da soli? Ti rubo Maka per un secondo poi te la rendo. > chiese ad un tratto Shinigami al ragazzo.

< D'accordo. Maka ti aspetto fuori dalla porta della Death Room. A dopo! > disse il ragazzo voltando le spalle ai due e iniziando a camminare per uscire dalla stanza.

< Bene Maka, ti devo parlare di una delicata questione. > Le disse il Sommo.

< Spero non sia nulla di grave signore. > Rispose lei.

< Vedi ti ho chiesto di incrementare la vostra raccolta delle anime perchè ve ne mancano davvero poche, vorrei che rendessi Soul una falce della morte  prima di... > spiegò Shinigami bloccandosi ad un certo punto per ricercare le parole più adatte.

< Prima di? > chiese Maka.

< Maka tua madre ha richiesto la tua presenza per qualche tempo nel luogo dove si trova momentaneamente. Vorrebbe renderti più forte e al contempo passare un pò di tempo con te dato che è passato parecchio dall'ultima volta che vi siete viste. Dovresti partire al più presto. > Le disse con la massima cautela onde evitare reazioni indesiderate da parte della ragazza.

< Cioè io dovrei andarmente da Death City per chissà quanto tempo e lasciare tutto e tutti? > chiese la ragazza sconvolta.

< Beh, quando avrai concluso il tuo allenamento potrai tornare Maka. >

< Aspetti, lei vorrebbe che Soul rimanesse qui, non è vero signore? > chiese lei accennando un espressione sconvolta sul suo ormai pallido viso.

< Già... > le rispose il Sommo.

< Signore non posso... Non posso proprio partire adesso. Ho tutto quello che ho sempre desiderato. Vado bene a scuola, ho una vita tranquilla ed ho finalmente trovato il ragazzo che amerò per tutta la vita. > disse lei alzando poco a poco il tono della sua voce. Una moltitudine di lacrime sgorgava inesorabile sul suo volto.

< Maka... > iniziò Shinigami interrotto poi dalla ragazza.

< Lei non capisce! Non sa cosa significherebbe per me andarmene, perderei tutto. Perderei Lui! > disse la ragazza continuando a piangere lasciandosi vincere dalla forza di gravità finendo per accasciarsi sul pavimento.

< Maka, lo so che è difficile. Lo so che sembra impossibile. Ma tu rinunceresti ad essere allenata da tua madre? Rinunceresti a passare del tempo con lei? Se tu rinunciassi a tutto questo non te ne pentiresti? >

< Non so proprio cosa fare signore... > ammise la ragazza senza guardarlo in faccia. Lo sguardo rimaneva fisso sul pavimento freddo e liscio.

< Maka, se Soul ti ama sul serio sono sicuro che non lo perderai così facilmente. Infondo sei ancora giovane, hai quasi sedici anni. Ne hai di tempo per coronare il tuo sogno d'amore. Dammi retta, vai e passa qualche mese con tua madre. Tornerai più forte e realizzata. > disse Shinigami trattandola con dolcezza quasi fosse sua figlia. Infondo la conosceva da quando era nata, quindi le voleva bene come se fosse la sorella di Kid.

< Ci proverò signore. Proverò a partire, ma se non dovessi farcela, io tornerò prima del tempo. Lo sa, vero? > rispose Maka.

< Si, lo so. Avanti provare non costa nulla Maka. Adesso vai, Soul ti sta aspettando. Non voglio rubarti altro tempo. Ti prometto che per quando tornerai Soul sarà ancora qui per te, se servirà ci parlerò io con quel testone. > le disse lui.

< Ah, e smetti di piangere piccola Maka, altrimenti Soul penserà che ti abbia fatto chissà che cosa. okay? > aggiunse.

< D'accordo signore. Arrivederci. > disse Maka alzandosi in piedi e strofinando la manica destra della sua giacca nera contro gli occhi per asciugare le lacrime.

Si voltò dando le spalle al Sommo Shinigami e tornò da Soul.

< Soul! > esclamò la ragazza come se niente fosse. Non voleva fargli capire che aveva pianto. Più tardi gli avrebbe spiegato tutto con tranquillità.

< Maka! Ce ne hai messo di tempo, eh? > disse Soul scostandosi dalla parete alla quale si era appoggiato aspettando la sua Maka.

< Già... Scusami! > rispose lei cercando di apparire il più serena possibile agli occhi di Soul.

< Qualcosa non va? > chiese lui notando le espressioni 'forzate' sul viso della giovane. Come lui Maka non sapeva mentire, erano una coppia di persone 'trasparenti'. Tutte le loro emozioni gli trasparivano chiaramente sul volto senza tanti complimenti.

< Va tutto bene, perchè? > rispose lei forzando un sorriso.

< Hai gli occhi rossi. Ogni tanto ricordati che non sai mentire, Maka. Ti conosco troppo bene, non mi inganni. > disse lui fermandosi di scatto e afferrando il braccio della ragazza per farla voltare verso di lui. Lei sussultò.

Soul la abbracciò.

< Dimmi cosa c'è che non va, avanti. > le sussurrò sottovoce all'orecchio.

La ragazza ricambiò l'abbraccio stringendolo forte forte.

< Soul, se ne parlo adesso torno a piangere come prima e non voglio farmi vedere da qualcun'altro oltre a te in questo stato. Possiamo parlarne a casa per favore? > disse la ragazza con voce strozzata. Aveva il nodo alla gola, sentiva che avrebbe potuto iniziare a piangere da un momento all'altro senza neanche accorgersene. 

Soul le accarezzò i capelli biondi con una mano:

< Certo piccola mia, possiamo parlarne quando meglio credi. Ti amo. > le disse.

< Ti amo Soul. > disse la ragazza abbracciandolo più forte per un attimo. Sospirò e si staccò dall'abbraccio non appena si sentì pronta.

Così i due si presero per mano. Camminavano per la Shibusen con l'intento di uscire per tornarsene a casa quando incontrarono Kid, le sorelle Thompson, Black*Star e Tsubaki.

< Amico! > gridò Black*Star riferendosi al suo migliore amico, Soul.

< Non dirmi che voi due... > continuò Black*Star cercando di far capire cosa intendeva senza dire una parola di più.

< Eh già... > rispose Soul con la sua solita aria da figo.

Non lasciò la mano della propria ragazza avvicinandosi agli amici. Non sapeva cosa avesse Maka ma voleva starle vicino sotto sotto, senza che nessuno se ne accorgesse, perciò le teneva ben salda la mano.

I loro amici si congratulavano con loro o li schernivano (per esempio Black*Star)  perchè finalmente erano riusciti a confessarsi i propri sentimenti e a mettersi insieme.

Alla fin fine non potevano che essere tutti contenti per questo fatto. Li assillavano di domande, di sguardi ammiccanti o di pacche sulle spalle.

Dopo circa una ventina di minuti che si erano incontrati e che avevano iniziato a parlare della nuova situazione sentimentale dei due amici, ognuno iniziò a prendere la propria direzione salutando gli altri e allontanandosi per adempire ai proprio impegni.

Soul e Maka si incamminarono finalmente verso casa dove avrebbero parlato della situazione.

Maka sperava con tutto il suo cuore che Soul capisse, che non la lasciasse, che le dicesse " Maka, parti e torna quando avrai finito ".

Lei lo amava troppo, non poteva riuscire a vivere sapendo che non avrebbe passato la sua vita con lui, lei voleva partire con la certezza che al suo ritorno Soul sarebbe stato li solo per lei.

 

 

Continua...

 

 

 

mi dispiace lasciarvi con la curiosità di quello che succederà dopo, ma purtroppo si è fatto tardi e devo andare a dormire.

Mi aspetta una giornata pesante domani. Spero comunque che questo capitolo vi sia piaciuto.

Fatemi sapere cosa ne pensate (come sempre del resto) =).

Ringrazio come sempre tutti quelli che seguono la mia storia e che la recensiscono.

Senza di voi sarei persa, mi date la voglia di scrivere ogni giorno nonostante abbia un sacco da studiare.

Alla prossima! ;)

 

_kagura94_

 

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Capitolo 11
*** 11. Lacrime & dolcezza. ***


 

11. Lacrime e dolcezza.
I due tornarono a casa. Per tutto il tragitto si erano limitati a tenersi per mano, nessuno dei due aveva pronunciato una parola. Non che le cose tra loro due andassero male, ma era sorto un problema e i due avrebbero dovuto parlarne.
Soul ignaro della situazione si continuava a chiedere cosa fosse accaduto nella Death Room senza trovare risposta alcuna.
Sentiva che sarebbe impazzito da un momento all'altro se non avesse capito di cosa si trattasse. Tutto quel mistero lo agitava, se Maka non aveva ancora detto nulla voleva dire che l'argomento era molto delicato. Soul non poteva certo insistere ulteriormente per sapere cosa fosse successo, se Maka aveva detto che al loro ritorno a casa ne avrebbero parlato, lui doveva crederle ed evitare di arrabbiarsi con lei.
Entrati in casa Soul chiuse la porta e la ragazza si lasciò andare sul divano come se fosse una bambolina bionda inanimata.
< Maka, è un sacco che te ne stai in silenzio assorta nei tuoi pensieri. Adesso puoi spiegarmi il tutto? > chiese Soul rimanendo in piedi davanti al divano poichè la ragazza si era sdraiata e non c'era più spazio per lui.
Si spostò lentamente mettendosi a sedere in un angolo del divano e facendo cenno al suo Lui di sedersi vicino a lei.
Lui senza proferire parola si sedette accanto a lei, le prese le mani tra le sue.
< Ti ascolto. > le disse lui < Quando te la senti inizia a parlarmi > aggiunse.
La ragazza esitò un attimo poi inspirò e trovò il coraggio di affrontare l'importante discorso.
< Vedi Soul, quando Shinigami ti ha fatto uscire mi ha detto che mia madre l'ha cercato per farmi recapitare un messaggio. Vorrebbe che ti rendessi falce della morte per poi partire per andare da lei, vorrebbe allenarmi per qualche tempo. > disse la ragazza facendosi scura in volto più di quanto già non fosse.
Soul non sapeva cosa risponderle, forse non c'era neanche niente da rispondere, così decise di stare in silenzio aspettando che fosse lei a dire qualcos'altro.
< Vedi Soul, io penso di non farcela a partire. Non voglio assolutamente lasciare te per chissà quanti mesi, non sarebbe giusto nei tuoi confronti pretendere di aspettarmi. Non so cosa fare, è molto che non vedo e non sento mia madre, mi piacerebbe rincontrarla ma se questo significa perderti non posso permettermi di andare. Se tu mi chiedessi di rimanere io lo farei. > Disse lei lasciandosi vincere dalle lacrime che le scendevano lungo il volto arrossato. I suoi occhi verdi smeraldo erano lucidi e pieni di lacrime che presto sarebbero scese sul suo volto. Soul non poteva sopportare di vederla star male, la amava più della sua stessa vita.
< Maka, dirti di restare è un'ingiustizia, non posso privarti della tua libertà nonostante sia il tuo ragazzo. Ma dirti che starei bene se tu partissi è una menzogna perchè io senza di te sono perso, lo sai. Potrei venire con te? > chiese lui.
< L'ho chiesto anche io a Shinigami, lui ha risposto che tu saresti dovuto rimanere qua, non so quale sia il motivo. Davvero Soul non so che cosa posso fare. Credo che potrei impazzire da un momento all'altro. Ho troppa confusione in testa. > continuò la ragazza abbracciandolo per rifugiarsi tra le sue forti braccia. La faccia nascosta nell'incavo del collo del ragazzo per non farsi vedere mentre piangeva. Più singhiozzava tra le lacrime, più lui se la stringeva forte tra le braccia. Voleva proteggerla sempre, da qualsiasi cosa, persino dai suoi pensieri, dalle sue lacrime.
< Maka, parti tranquilla. Io ti aspetterò. Lo sai che ti amo, che amo solo e soltanto te. Che ti apprezzo per ciò che sei e soprattutto per chi sei, non potrei mai smettere di amarti, tantomeno riuscire ad amare un'altra ragazza. Voglio te e ti aspetterò per tutto il tempo necessario. > Le disse lui facendo una fatica enorme a pronunciare quelle parole. Se le sentiva dentro, certo non voleva distaccarsi da lei, ma l'avrebbe comunque aspettata perchè era la sua unica e insostituibile Maka.
< Mi aspetteresti sul serio Soul? > chiese la ragazza alzando il volto per guardarlo in faccia. No, non mentiva. Soul non avrebbe potuto mentire su una cosa così importante.
< Certo che ti aspetterei. Che domande... Non facciamone un dramma! Promettiamoci che ci scriveremo ogni giorno! > Le disse lui cercando di tirarla su di morale, se avevano poco tempo per stare insieme prima che lei partisse non voleva passare le giornate a piangersi addosso, tantomeno voleva vedere triste lei. Gli ultimi giorni insieme se li sarebbero ricordati per un bel pò di tempo, quindi perchè non sfruttarli positivamente?
< Certo! ti scriverò, ti scriverò ogni giorno, ti racconterò tutto quanto. Soul, a volte stare lontano da qualcuno per un periodo ti fa desiderare talmente tanto l'altra persona che quando poi le due persone si rincontrano il loro legame si è rafforzato. Guardiamo il lato positivo Soul, siamo ancora giovani e innamorati, abbiamo l'intera vita per stare insieme. > le disse lei asciugandosi le lacrime e sfoggiando un bel sorriso che scaldò all'istante il cuore del ragazzo. 
< Soul, tra un pò è ora di cena, cosa vorresti che preparassi? > chiese lei cambiando argomento, facendo sì che sembrasse un giorno come un altro, facendo sì che accantonassero l'accaduto.
< Al diavolo la cena! > disse Soul di scatto.
< Che? > chiese Maka stranita.
< Tu hai fame? > chiese Soul
< Ehm... No. Ho lo stomaco chiuso oramai. > rispose lei sincera.
< Tanto meglio, neanche io ho fame. Al diavolo la cena! Ti voglio, adesso. > le disse lui in preda alla passione, all'attrazione sempre più forte che aveva per lei.
< E così sia... Saltiamo la cena! > rispose lei accettando la 'proposta' del ragazzo.
Così Soul prese in braccio Maka e si diressero in camera di lei. Lui la distese dolcemente sul letto per poi sovrastarla e riempirla di baci.
< Sei bellissima ed io non posso fare a meno di desiderarti sempre più ogni giorno che passa. > disse il ragazzo guardandola respirare affannosamente sotto di lui, il cuore le andava a mille per tutti i sentimenti e le sensazioni che provava in quel momento solo grazie al suo Soul.

11. Lacrime e dolcezza.

 

 

 


I due tornarono a casa. Per tutto il tragitto si erano limitati a tenersi per mano, nessuno dei due aveva pronunciato una parola.

Non che le cose tra loro due andassero male, ma era sorto un problema e i due avrebbero dovuto parlarne.

Soul ignaro della situazione si continuava a chiedere cosa fosse accaduto nella Death Room senza trovare risposta alcuna. Sentiva che sarebbe impazzito da un momento all'altro se non avesse capito di cosa si trattasse. Tutto quel mistero lo agitava, se Maka non aveva ancora detto nulla voleva dire che l'argomento era molto delicato.

Soul non poteva certo insistere ulteriormente per sapere cosa fosse successo, se Maka aveva detto che al loro ritorno a casa ne avrebbero parlato, lui doveva crederle ed evitare di arrabbiarsi con lei che sembrava già stare parecchio male.

Entrati in casa Soul chiuse la porta e la ragazza si lasciò andare sul divano come se fosse una bambolina bionda inanimata.

< Maka, è un sacco che te ne stai in silenzio assorta nei tuoi pensieri. Adesso puoi spiegarmi il tutto? > chiese Soul rimanendo in piedi davanti al divano poichè la ragazza si era sdraiata e non c'era più spazio per lui.

Si spostò lentamente mettendosi a sedere in un angolo del divano e facendo cenno al suo Lui di sedersi vicino a lei. Lui senza proferire parola si sedette accanto a lei, le prese le fredde mani tra le sue.

< Ti ascolto. > le disse lui < Quando te la senti inizia a parlarmi > aggiunse.

La ragazza esitò un attimo poi inspirò e trovò il coraggio di affrontare l'importante discorso.

< Vedi Soul, quando Shinigami ti ha fatto uscire mi ha detto che mia madre l'ha cercato per farmi recapitare un messaggio. Vorrebbe che ti rendessi falce della morte per poi partire per andare da lei, vorrebbe allenarmi per qualche tempo. > disse la ragazza facendosi scura in volto più di quanto già non fosse. Soul non sapeva cosa risponderle, forse non c'era neanche niente da rispondere, così decise di stare in silenzio aspettando che fosse lei a dire qualcos'altro.

< Vedi Soul, io penso di non farcela a partire. Non voglio assolutamente lasciare te per chissà quanti mesi, non sarebbe giusto nei tuoi confronti pretendere di aspettarmi.

Non so cosa fare, è molto che non vedo e non sento mia madre, mi piacerebbe rincontrarla ma se questo significa perderti non posso permettermi di andare. Se tu mi chiedessi di rimanere io lo farei. > Disse lei lasciandosi vincere dalle lacrime che le scendevano lungo il volto arrossato. I suoi occhi verdi smeraldo erano lucidi e pieni di lacrime che presto sarebbero scese sul suo volto facendo crescere il fiumicello che le sgorgava dagli occhi.

Soul non poteva sopportare di vederla star male, la amava più della sua stessa vita.

< Maka, dirti di restare è un'ingiustizia, non posso privarti della tua libertà nonostante sia il tuo ragazzo. Ma dirti che starei bene se tu partissi è una menzogna perchè io senza di te sono perso, lo sai. Potrei venire con te? > chiese lui.

< L'ho chiesto anche io a Shinigami, lui ha risposto che tu saresti dovuto rimanere qua, non so quale sia il motivo. Davvero Soul non so che cosa posso fare. Credo che potrei impazzire da un momento all'altro. Ho troppa confusione in testa. > continuò la ragazza abbracciandolo per rifugiarsi tra le sue forti braccia. La faccia nascosta nell'incavo del collo del ragazzo per non farsi vedere mentre piangeva.

Più singhiozzava tra le lacrime, più lui se la stringeva forte tra le braccia. Voleva proteggerla sempre, da qualsiasi cosa, persino dai suoi stessi pensieri, dalle sue stesse lacrime.

< Maka, parti tranquilla. Io ti aspetterò. Lo sai che ti amo, che amo solo e soltanto te. Che ti apprezzo per ciò che sei e soprattutto per chi sei, non potrei mai smettere di amarti, tantomeno riuscire ad amare un'altra ragazza. Voglio te e ti aspetterò per tutto il tempo necessario. > Le disse lui facendo una fatica enorme a pronunciare quelle parole. Se le sentiva dentro, certo non voleva distaccarsi da lei, ma l'avrebbe comunque aspettata perchè era la sua unica e insostituibile Maka.

< Mi aspetteresti sul serio Soul? > chiese la ragazza alzando il volto per guardarlo in faccia. No, non mentiva. Soul non avrebbe potuto mentire su una cosa così importante.

< Certo che ti aspetterei. Che domande... Non facciamone un dramma! Promettiamoci che ci scriveremo ogni giorno! > Le disse lui cercando di tirarla su di morale, se avevano poco tempo per stare insieme prima che lei partisse non voleva passare le giornate a piangersi addosso, tantomeno voleva vedere triste lei. Gli ultimi giorni insieme se li sarebbero ricordati per un bel pò di tempo, quindi perchè non sfruttarli positivamente?

< Certo! ti scriverò, ti scriverò ogni giorno, ti racconterò tutto quanto. Soul, a volte stare lontano da qualcuno per un periodo ti fa desiderare talmente tanto l'altra persona che quando poi le due persone si rincontrano il loro legame si è rafforzato. Guardiamo il lato positivo Soul, siamo ancora giovani e innamorati, abbiamo l'intera vita per stare insieme. > le disse lei asciugandosi le lacrime e sfoggiando un bel sorriso che scaldò all'istante il cuore del ragazzo. 

< Soul, tra un pò è ora di cena, cosa vorresti che preparassi? > chiese lei cambiando argomento, facendo sì che sembrasse un giorno come un altro, facendo sì che accantonassero l'accaduto.

< Al diavolo la cena! > disse Soul di scatto.

< Che? > chiese Maka stranita.

< Tu hai fame? > chiese Soul

< Ehm... No. Ho lo stomaco chiuso oramai. > rispose lei sincera.

< Tanto meglio, neanche io ho fame. Al diavolo la cena! Ti voglio, adesso! > le disse lui in preda alla passione, all'attrazione sempre più forte che aveva per lei.

< E così sia... Saltiamo la cena! > rispose lei accettando la 'proposta' del ragazzo.

Così Soul prese in braccio Maka e si diressero in camera di lei.

Lui la distese dolcemente sul letto per poi sovrastarla e riempirla di baci.

< Sei bellissima ed io non posso fare a meno di desiderarti sempre più ogni giorno che passa. > disse il ragazzo guardandola respirare affannosamente sotto di lui, il cuore le andava a mille per tutti i sentimenti e le sensazioni che provava in quel momento solo grazie al suo Soul.

 

 

 

 

continua...

 

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Scusate il ritardo ma in questi giorni tra il compleanno di una mia amica e le varie materie da studiare non mi è stato possibile postare il nuovo capitolo.

Recensitee =)

vi ringrazio di cuore per le eventuali recensioni (sia positive che negative, questo capitolo non è un granché).

a presto!

 

_kagura94_

 

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Capitolo 12
*** 12. Ricorda: ***


 

12. Ricorda: " il tempo passa in fretta quando vuoi che passi lentamente e viceversa! " 
Erano passati alcuni giorni da quando Maka aveva detto a Soul che avrebbe provato a partire per andare da sua madre, loro erano tornati a seguire le lezioni alla Shibusen e la loro raccolta delle anime stava andando proprio bene, forse troppo, raccogliere tante anime significava che Maka sarebbe dovuta partire molto presto. Forse TROPPO presto...
Soul doveva digerire ancora la cosa, ma non aveva intenzione di dire a Maka che non era ancora pronto per staccarsi da lei, infondo era questione di giorni, appena trovata l'anima della strega e quando Soul l'avrebbe ingoiata diventando falce della morte la ragazza sarebbe partita.
Venne dunque il fatidico giorno, Soul diventò quindi falce della morte e si presentò al cospetto di Shinigami nella death room insieme a Maka.
< Vedo che ce l'avete finalmente fatta!> li accolse Shinigami
< Già! > rispose secco Soul sovrappensiero, adesso Maka sarebbe dovuta partire.
< Bene, Maka domani partirai, sei pronta? > le disse Shinigami
< Mhm... abbastanza signore! > le rispose lei.
< Sarà il caso che tu vada a fare la valigia, se la fai in fretta e furia rischi di dimenticare qualcosa. Non credi? > la esortò il sommo.
< Giusto, adesso vado. > disse Maka congedandosi educatamente.
< Soul, tu da domani sarai la mia falce della morte personale come Spirit. Così quando dovrà assentarsi per un qualunque motivo ci sarai tu. E' per questo motivo che ho chiesto di farti rimanere a Death City, lo capisci vero? Conto molto sulle tue capacità. > disse sinceramente il sommo.
< Si, lo capisco. Non ci sono problemi signore. > gli rispose Soul un pò seccato, ma cercando di non darlo a vedere e cercando soprattutto di non mancargli di rispetto col suo tono di voce.
< D'accordo, adesso puoi andare anche tu Soul. Siete stati davvero bravi, i primi della vostra classe ad aver completato la raccolta delle anime. Vi faccio i miei migliori complimenti anche se devo ammettere che sapevo fin dall'inizio che voi sareste 'emersi' in qualche modo. >
< Grazie signore! > rispose l'albino avviandosi verso l'uscita.
Maka aspettava Soul fuori dalla death room.
quando il ragazzo uscì lo prese per mano senza dire nulla, era fiera di se stessa e del suo partner. Non c'era nient'altro da dire.
Sembrava proprio che la nostra cara Maka stesse seguendo alla perfezione le orme di sua madre, sarebbe diventata una grande maestra d'armi se avesse continuato su quella strada, forse avrebbe anche superato la sua grande mamma.
Adesso le mancava solamente l'addestramento con quest'ultima, poi avrebbe potuto fare tutto quello che voleva con il ragazzo che amava.
Tornarono pian pianino a casa, Maka corse a fare la valigia in modo che le avanzasse del tempo per potersi dedicare completamente al suo Soul.
Mentre metteva tutto il necessario nella sua grande valigia nera rivestita in pelle Soul si apprestava a preparare il necessario per regalare alla sua partner una magica serata, a partire dalla cena in poi.
continua...

12. Ricorda: " il tempo passa in fretta quando vuoi che passi lentamente e viceversa! " 

 


Erano passati alcuni giorni da quando Maka aveva detto a Soul che avrebbe provato a partire per andare da sua madre, loro erano tornati a seguire normalmente le lezioni alla Shibusen e la loro raccolta delle anime stava andando proprio bene, forse troppo.

Raccogliere tante anime significava che Maka sarebbe dovuta partire molto presto. Forse TROPPO presto...

Soul doveva digerire ancora la cosa, ma non aveva intenzione di dire a Maka che non era ancora pronto per staccarsi da lei, infondo era questione di giorni, appena trovata l'anima della strega e quando Soul l'avrebbe ingoiata diventando falce della morte la ragazza sarebbe partita.

Venne dunque il fatidico giorno, Soul diventò quindi falce della morte e si presentò al cospetto di Shinigami nella death room insieme a Maka.

< Vedo che ce l'avete finalmente fatta!> li accolse Shinigami

< Già! > rispose secco Soul sovrappensiero, adesso Maka sarebbe dovuta partire. Quello era il suo unico pensiero, non aveva tempo per pensare a nient'altro.

< Bene, Maka domani partirai, sei pronta? > le disse Shinigami

< Mhm... abbastanza signore! > le rispose lei.

< Sarà il caso che tu vada a fare la valigia, se la fai in fretta e furia rischi di dimenticare qualcosa. Non credi? > la esortò il sommo.

< Giusto, adesso vado. > disse Maka congedandosi educatamente.

< Soul, tu da domani sarai la mia falce della morte personale come Spirit. Così quando dovrà assentarsi per un qualunque motivo ci sarai tu. E' per questo motivo che ho chiesto di farti rimanere a Death City, lo capisci vero? Conto molto sulle tue capacità. > disse sinceramente il sommo.

< Si, lo capisco. Non ci sono problemi signore. > gli rispose Soul seccato quanto prima, ma cercando di non darlo a vedere e cercando soprattutto di non mancargli di rispetto col suo tono di voce poco educato.

< D'accordo, adesso puoi andare anche tu Soul. Siete stati davvero bravi, i primi della vostra classe ad aver completato la raccolta delle anime. Vi faccio i miei migliori complimenti anche se devo ammettere che sapevo fin dall'inizio che voi sareste 'emersi' in qualche modo. >

< Grazie signore! > rispose l'albino avviandosi verso l'uscita.

Maka aspettava Soul fuori dalla death room.

Quando il ragazzo uscì lo prese per mano senza dire nulla, era fiera di se stessa e del suo partner. Non c'era nient'altro da dire.

Sembrava proprio che la nostra cara Maka stesse seguendo alla perfezione le orme di sua madre, sarebbe diventata una grande maestra d'armi se avesse continuato su quella strada, forse avrebbe anche superato la sua grande mamma.

Adesso le mancava solamente l'addestramento con quest'ultima, poi avrebbe potuto fare tutto quello che voleva con il ragazzo che amava.

Tornarono pian pianino a casa, Maka corse a fare la valigia in modo che le avanzasse del tempo per potersi dedicare completamente al suo Soul.

Mentre metteva tutto lo stretto necessario nella sua grande valigia nera rivestita in pelle Soul si apprestava a preparare il necessario per regalare alla sua partner una magica serata, a partire dalla cena in poi.

Maka decise di portare poche cose con sé proprio per lasciare qualcosa di suo in quella casa, per far sì che Soul non si sentisse solo, in modo che lui avrebbe avuto la certezza che lei un giorno sarebbe tornata. Anche solo per prendere le sue cose...

 

continua...

 

 

 

scusatemi, scusatemi e ancora scusatemi! 

Vi prego non uccidetemi, non ho più postato, lo so...

Lasciate che vi spieghi, ultimamente ho avuto parecchio da studiare ( a causa della pagella che riceverò quando tornerò a scuola dalle vacanze di Natale), in più diciamo che la mia salute non è delle migliori e ultimamente non mi sento granché bene, ergo uso più spesso il pc di mia madre (che è un portatile) che il mio per potermene stare a letto.

Se mi vedete sparire così è perchè non sto bene, non perchè mi sono dimenticata di tutti voi che leggete la mia ff.

Mi dispiace che questo capitolo sia corto corto, mi farò sicuramente perdonare al più presto.

ringrazio come sempre tutti quelli che mi seguono e che recensiscono.

Un bacione a tutti voi!

_kagura94_

 

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