Crisalide di ghiaccio

di arib
(/viewuser.php?uid=88575)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Crisalide di ghiaccio ***
Capitolo 2: *** Bocciolo di solitudine ***
Capitolo 3: *** Riflesso di quadro ***
Capitolo 4: *** Trucioli di piombo ***
Capitolo 5: *** Palpito di primavera ***
Capitolo 6: *** Rosa del deserto ***
Capitolo 7: *** Ricami di speranza ***
Capitolo 8: *** Stelle di palloncini ***
Capitolo 9: *** Voli di farfalle ***
Capitolo 10: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Crisalide di ghiaccio ***


Credevo che la distanza sarebbe stata sufficiente. Immaginavo; speravo che ci sarebbe stato un cambiamento, in me. Non c’è: la tua urticante essenza ha fatalmente impregnato la mia anima. Sono marchiata, Scorpius, tu hai lasciato la tua impronta indelebile nella mia mente, prima ancora che nel cuore.  Mi hai irrimediabilmente macchiato di te e non c’è soluzione poiché quanto emerge non è una visione di disegno, ma un immenso inchiostro di pece che non mi lascia respirare nei suoi indistinti confini. La sua vischiosa presenza straripa in me anche ora; anche ieri. Anche sempre.

Voglio dimenticarti, Scorpius, è una necessità che urla in me con sempre maggiore forza. Voglio essere la facciata fredda che ho da sempre imparato a mostrare per te. Quanto sarebbe più semplice se il mio muro di gelo, tanto visibile agli altri, fosse reale per me. Mi è, però, impossibile trasformarmi in glaciale crisalide, se tu ci sei. Non voglio ghiaccio che anestetizzi il mio dolore, io stessa devo esserlo per sopravvivere. Tu mi rendi di petrolio, pronta a bruciare senza controllo in un vacillante equilibrio di indefinibile odio e amore.

Ti ho visto ieri. Ti ho visto tra le sue braccia e ho sentito la tua gelida lama puntata al cuore. Non lo hai detto a me, ma il mondo già sapeva. Sono dunque diventata di così poco conto nei tuoi pensieri? La distanza ha incrinato la nostra amicizia, che ora non è che un flebile riflesso lunare brillante di luce riverberata di ricordo fallace; ma non ha spazzato il mio reiterato male.  Lascia che sia io a infliggermi ulteriore dolore e rispondi colmando di parole gli struggenti vuoti del mio non sapere. Sussurra, lei, il tuo nome con la stessa intensità che ci metterei io? Ti bacia, forse, con passione maggiore di quanta potrei averne io? Ti rende più felice di quanto sarebbe possibile a me?

Brucio, Scorpius. Sto lentamente bruciando il mio tempo nell’ardere per te, lasciandomi scivolare impotente granelli di occasioni tra le dita. Sono imprigionata in un vortice di ustionante apatia ben mascherata per compiacere il mondo, ma causa prima di ogni tormento continui ad essere tu.

Pagherai, un giorno, per la mia cenere, Scorpius?

Mai. Mai saprai del mio eterno morire perché troppo cara mi è la tua coscienza per poterla scalfire.

 

 

NDA: non è una fine e non conclude Fenice. Non è nemmeno positiva, so anche questo. Ma guardiamo il lato positivo: non siamo giunti al "The end". Io credo fermamente nei lieti fine, ma poi quando mi metto a scrivere le cose mi sfuggono dalle mani. Resta viva la speranza, però.

Ringrazio Sacu, maltrerio, endy_lily95 e iceprincess perché se questa pagina esiste lo devo alle loro "insistenze" nelle meravigliose recensioni lasciatemi in Fenice.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Bocciolo di solitudine ***


Respiro, torno a respirare neve e muschio mentre assorbo il lieve vizio della solitudine, che mi culla come madre amorevole sospesa in un infinito di quiete. Con la sua mancanza di favella mi ammalia in un vuoto assordante e mi immerge in un confortevole oblio di reciproca assenza. Mi è diventata più cara di me stessa, sebbene tu non lo capisca. Vedi, però che sono viva, vivo forse troppo leggera; ma vivo. Percepisco quel fragile germoglio di pace completa  cui aspiro, che gemina dall’aver imparato di essere sola. È certezza confortevole di potermi essere compagna. Io sono quel calore sufficiente che mi permette di sanarmi autonomamente dal gelo che mi attanaglia per scelta, quel poco che instancabilmente persegue nell’impedire che neve mi sia coperta mortale.  

Non comprendi perché mi discosto da voi, non ne cogli l’urgenza? La solitudine è accettabile fin tanto che c’è qualcuno che ti ancora alla realtà. Tu, Rose, sei la radice che mi fissa al mondo, ma perché la senta è necessario che la tenda fin quasi a strapparla. È un dolore confortante per me, un lieve tormento che mi recupera dai sepali di solitudine che mi separano dal mondo.

Non senti quanto sia grandiosa questa privazione, così vera, ma completamente effimera? Non percepisci l’evidenza di come possa essere fiammella di speranza in un mondo che è sempre più celato e lontano? Perché ti sfugge la fallacità del tuo Novalis, illudendoti nel dire che si è soli con tutto ciò che si ama? Sono l’amore stesso e l’oggetto in cui lo riponiamo ad imporci solitudine.
Avrai capito che è lui ad avermi elevato in questo Olimpo di eremi, ed è per lui che vi permango.

Forse sono vuoto, oscurità e silenzio a convergere in solitudine e a farti sentire la vertigine di sporgersi su di un baratro di fine coscienza o terribile inconsapevolezza; ma per me lei è più intima amica poiché in lei sono racchiusa e in quanto tale, da essa capita. Lei è vita, e vita è amore.

Vivo, Rose, recisa vivo tramite lei: ancora per lui.

 

 


 

NDA: Un po' diversa dalla precedente, la ricevente è Rose, che si preoccupa per Lily, per il suo isolarsi, per la sua facciata di apatia, ma è poi tale? La solitudine è qualcosa in cui spera veramente e in cui si trova realmente bene? O è una di quelle bugie  consolatorie che ci si propina per trovare sopportazione rispetto quanto ci accade?

Grazie a iceprincess, endy_lily95 e prettyvitto che hanno recensito, siete fonte di riflessione e sprone per proseguire, vi apprezzo sempre molto! Ovviamente un grazie anche a chi segue silenzioso: è una gioia notare il cambiare di unità e decine nel piccolo contatore!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Riflesso di quadro ***


Sono immobile, perfettamente cristallizzata in un istante, come te. Loro non capiscono cosa io osservi, non sanno quale è il sollievo  nel riuscire a leggerti. Non colgono, da sempre, quanto noi due condividiamo pur essendo irrimediabilmente separati in universi inavvicinabili, desolatamente distanti.

Io vedo nei tuoi occhi di quadro il riflesso che sono: fugace e indistinto di quanto ero; riflesso sbiadito di te. Quanta comprensione, quanta carezzevole consapevolezza celano i tuoi occhi freddi per i miei verdi? Quanta giustizia sprecata giacché a dover subire tali tormenti sono io, la rossa sbagliata. Il fato ci irride ripetutamente, ponendoci come compagni eppur rivali.

Amo il tuo tacere di pace così finemente e falsamente ostile in cui sembri svanire, ma il tuo sguardo ti inganna: urla muto il mio stesso dolore. Io compenetro queste barriere e lo raggiungo e lo sento forte e violento come il mio, totalizzante anche nella distanza.

Severus, soffriamo insieme di un amore impossibile, ma se sei specchio di un passato ormai morto e io riflesso futuro di quello, dov’è il presente?

Ho la sempre più pressante certezza di aver smarrito la mia occasione di scelta. Ho annullato con me stessa il mio procedere nel tempo. Sono in un limbo di falsa e angosciosa quiete.  

Oggi è nero, Severus, è asfissiantemente oscuro. Soffoco nel buio delle possibilità che non vedo. Sono legata in una siepe di specchi che rimandano alienanti immagini di scelte già precluse. Fredda barriera di sottile nulla mi separa dall’afferrare un qualunque futuro, un qualunque appiglio. Il presente mi ha legato con le sue  corde pungenti al passato, ma sono stanca di cercare di liberarmi. Accetto passiva il rinnovare quotidiano della mia pena. Il passato proietta il mio futuro, ma tu, Severus, ne hai già coscienza.

Se passato e futuro sono imbevuti di lui, come può essere il presente così arido e secco?

 


NDA: Lily è difronte al quadro di Severus Piton che c'è a Hogwarts. Gli interessi che l'hanno spinta verso di lui sono mutati nel tempo, ma è stata una costante della sua vita, è per questo che può permettersi una tale confidenza. Lo so, è cortino...

Torno a ringraziare iceprincess, endy_lily95 e Sacu, che con costanza recensiscono ogni capitolo. Lo so che sono brevi, ma l'impresa titanica di scriverli continua soprattutto grazie a voi, che mi rassicurate ogni volta. Ringrazio anche chi l'ha messa tra i preferiti e Aylas, despina96 e mapitt che la seguono e anche chi continua a far salire il numero nel contatore, spero che la  storia continui a piacervi...

Terza e finale nota: BUON NATALE A TUTTI VOI!! E ovviamente alle vostre famiglie!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Trucioli di piombo ***


Se solo fosse realtà quello che ho vissuto nell’arco di un sogno. Mi sfugge il controllo di me stessa nel sonno, le mie barriere si sbriciolano e si dissolvono nel nulla. Un caldo raggio filtra nella coltre di gelo e mi avvolge nel suo tepore che brucia la mia pelle e ustiona il mio cuore.

Come posso fingere e annullarmi, quando ogni parte di me mi chiama a rispondere? Come posso avvolgermi nel mio bozzolo di solitudine, se  non posso estirpare gli altri da me? Come posso considerarti gramigna, se nella mia aiuola voglio solo te?

Mi fai involontariamente male, Scorpius; ma  sono stufa di soffrire in silenzio in una quotidianità che si riproduce ogni giorno uguale.

Non posso limare i  miei sentimenti fino a farli scomparire. Quei trucioli già ricavati in questo ultimo lento lavorio pesano quanto piombo e lentamente mi avvelenano. Ogni giorno si mescolano in una gelosia sorda che mi narra incessantemente di te. Sono legata nella mia volontà che è fasulla perché tu trovi sempre il modo per insinuarti dentro di me. Questa situazione non placa la sete che ho di te. Sono stufa di degustare la tua anima solo in visioni oniriche, che pur tanto sommesse, mi riempiono di una passione irrimediabile.

Mi manchi, mi mancano le tue parole, il velluto della tua voce a  riempire le mie giornate. Questo silenzio è assordante e se mi era caro, ora mi è odioso in modo eguale solo al gelo che ho accolto e alimentato.

Ho la disperata urgenza di vederti con il cuore, di assaporare la tua anima. Ancora una volta. Ancora dal vivo.
Non c’è perdono per la mia debolezza, non ci sono scuse per il male che ci farò… Ho ancora il potere di farti del male?Quanto è essenziale questa risposta. Ho una nauseante paura di scoprirla, di provare il segno indelebile del tuo rifiuto perché non voglio dover mettere la parola fine.

Lotto per un desiderio di noi che  non posso negarmi. Scorpius, mi sarai compagno nella battaglia?

 

 

 

NDA: Sto lottando anche io con i miei personaggi! Che fatica scrivere questoo capitolo, non rispecchia affatto l'idea originale, che mi è sfuggita dalle dita più volte nel corso della stesura. Nonostante la poca soddisfazione di oggi, Lily ha una prima reazione, finalmente si è resa conto che stava buttando tempo inutilmente a soffrire. Il punto è:avrà il coraggio di portare avanti il suo intento, o la paura che l'attanaglia la immobilizzerà bloccandola? Vedremo nel prossimo, sperando di riuscira a impormi, almeno la prossiima volta!

Grazie, di cuore a iceprincess, endy_lily95 e Sacu. Sono sempre più convinta chese continuo ad aggiornare è per voi, che continuate a nutrire delle aspettative che mi spingono a cercare di essere all'altezza. Grazie per la vostre presenza costante. Il ringraziamento va annche a tutte o a tutti quelli che leggono e seguono i pensieri altilenanti di Lily, grazie anche a chi l'ha messa tra le seguite: benvenuta a beatrice bs!

E in fine buona fine dell'anno a tutti, ci risentiamo nel 2012 per gli auguri di buon inizio!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Palpito di primavera ***


Sono abbracciata da una strana euforia che si anima di sottile timore, la paura si è sciolta ed è evaporata da me. Ciò che mi anima è travolgente e mi riempie, mi rimescola di sensazioni infinite che pensavo fossero dimenticate. È trepidante attesa  di risposta, di seguirsi di azioni cui non è possibile porre confini.

Mi si spalanca un infinito rincorrersi di “e se”, in cui mi perdo immaginando il futuro, forse lieto, forse eternamente felice anche in solo un singolo istante. Non dormo più, non voglio più guardarti da lontano. Voglio poter imprimere la tua risata nei miei pensieri, una cristallina cascata che sia rivolta a me e non strappata con le unghie. Voglio poter guardare nei tuoi occhi e vedere la luce dei miei occhi che si riflettono nei tuoi riempiti di te. Voglio godere della sensazione delle mie dita tra i tuoi capelli, ma ancora di più bramo poter sfiorare la tua anima.

Mi invade una pacifica serenità nel pensare a te, con un leggero solletico di incertezza. È come trovarsi su un lago al tramonto, nulla è tinto di rosso, solo un alternarsi di bagliori lucenti che segnano la strada per il Sole. Mi sembra per la prima volta di potere percorrere quel sentiero luminoso verso di te.

Spero, Scorpius, spero così intensamente in noi da poterci credere. Sento di nuovo il cuore che palpita in una primavera di emozioni che veloce arriva al suo apice.

Ma ora, dovrò aspettare che lo sguardo confuso abbandoni i tuoi occhi e che si animo di dolce ardore. La tua morbida risposta mi fa sperare.

Ti prego non farmi indugiare nell’attesa, poiché se è infelice l’innamorato che invoca baci di cui non sa il sapore, mille volte più infelice è chi questo sapore gustò appena e poi gli fu negato.



 

NDA: oggi non ho molto tempo, la stesura è stata piuttosto complessa e dire che ne sia completamente soddisfatta sarebbe una bugia... Però siamo arrivati al grande passo.

"Se è infelice l’innamorato che invoca baci di cui non sa il sapore, mille volte più infelice è chi questo sapore gustò appena e poi gli fu negato." non è purtroppo farina del mio sacco, l'ho presa in prestito da Calvino, cap XI del Cavaliere inesistete.

Grazie a tutti voi che leggete a chi mette tra le preferite e le seguite e alle irriducibili che con tanta pazienza continuano a recensire le mie parole, credo che non smetterò mai di esservi grata per il supporto. Ovviamente chiunque volesse recensiere è ben accetto ;)

BUON 2012 A TUTTI!!!


Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Rosa del deserto ***


Non credo d’esser più capace di attendere. Come veloce s’è frantumato il freddo involucro attorno a me, così sono stata derubata di pazienza e rassegnazione. Temo che la mia momentanea combustione non sia di brace sopita, ma di fiamma viva e tu sai quanto sia facile che essa muoia senza ciocchi nuovi su cui attecchire. Non voglio spegnermi, perché so che sarebbe mortale fine.

Tu non comprendi, come sempre ti rifiuti di vedere oltre, di scrutare nel profondo. Anche ora, in cui potresti immergerti in me e uscirne colmo di segreti ti accosti solo a sfiorare la superficie. Io sto annegando nel “non so” e mi sento scivolare sempre più verso il fondo. Desidero che tu ti tuffi, almeno questa volta. Non ti chiedo lo sforzo di riportarmi a galla, scelgo di non volerlo il braccio teso. Ho bisogno, però, che tu beva di me perché tu sappia e io conosca.

Perché non ti avvicini?  Hai paura che questo sia un mio tradimento ordito nei tuoi confronti?

Albus, non perderai né me, né lui. Non ti chiederò mai di scegliere. Non ti troverai a prendere una decisione, poiché faresti del male a te stesso e a me, ma soprattutto feriresti lui.

So che hai intuito. Allora togli quell’inutile velo impolverato che ancora permane e accetta quanto già da tempo non è. È una menzogna che l’amicizia sia rimedio a un amore sfumato ancor prima di nascere. Ci sarà sempre un sordo suono di cuore smorzato, un lento lavorio che lentamente sgretola quella bugia fino a quando la verità emerge in uno strepitio annientante di grida.

Ma adesso, che il tempo si dipana favorevole dinnanzi a noi, taci e indugia con me in questo incanto, fino a quando fioriscano le sue spine e l’arsura si bagni. Ho la certezza, nella trepidante attesa, che io e lui sbocceremo in rose, lontani dall’essere quelle meravigliose, ma dure e fredde del deserto.



NDA: Mi sento un pelo confusa... Non ho capito se vuole o non vuole l'aiuto di Albus. Ma d'altra parte è importante che lui comprenda le parole di Lily, poiché è il migliore amico di Scorpius. (Lo so, scontato... ma mi piace l'idea.)

Ovviamente, come al solito non ne sono convinta. Stavolta ho buoni motivi: non ho fratelli, non so quindi come ci si rivolge... Mah, vedremo nelle vostre recensioni. Siete impagabili, ragazze: sono proprio contenta che ci siate sempre ad ogni "appello" mi fate sentire sempre desiderosa di aggiornare la storia, oltre al fatto che rispondervi mi fa sempre venire in mente nuove idee. Grazie grazie grazie endy_lily95, iceprincess, sacu e despina96!

Un grande grazie a chi continua a leggere, pur silenziosamente e a chi l'ha aggiunta a preferiti e seguite.

Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Ricami di speranza ***


Mi sento un miscuglio di fili di cui si è persa la trama. Sono come un gomitolo di cui si è perso il bandolo e mi sento persa, in me stessa. Permane, però, un alone di serena fiducia che forse fa intravedere un disegno tra gli intrecci. È un tumultuoso trasformarsi di labirinti che scivolano tra loro senza possibilità di quiete. Eppure sono ferma in questo germogliare di ricami. Quanti spilli ancora ho impuntati? Sono stati armi, ma pian piano li sto riponendo. Sto disfacendo con meticolosa perseveranza l’imbastitura della mia apparenza.

Questo distruggere le mie barriere mi rende vulnerabile e ho bisogno di te, quanto non ne ho avuto da tempo. Più cresco, meno mi sento invincibile o sicura, più necessito del tuo aiuto, della tua spinta. Anche quando ti dimostro che non mi servi più. Bugie, nient’altro che cumuli di menzogne ammassate per sentirmi forte e più matura. E, forse, aspetto che in questo bruciare di culla trovi la prova del tuo amore. Ti chiedo silenziosamente scusa ogni volta che ti ferisco, senza avere il coraggio di ammettere i miei errori. Vorrei essere più simile a te, anche se con voce di lama paragono la somiglianza a sventura, ma la ragione è nell’apparire svilita al paragone.

Ho bisogno di questi tuoi consigli, perché l’attesa mi sta obnubilando. È come se fossi riempita di una felicità malinconica che fatico a comprendere, come se vi fosse racchiusa l’esperienza del mondo.

Mamma, anche tu ti sentivi così?

 

 

 

NDA: Scusate il ritardo pauroso e la brevità,  gli esami sono una tortura! Mi sembrava giusto che Ginny apparisse. D’altra parte chi di noi non chiede alla mamma consigli? Anche sapendo che le risposte saranno diverse da quello che vorremmo, anche se sembra che non ci possano capire, sorprendendoci, al contrario, ogni volta.

Grazie a chi legge e a chi segue e preferisce. Come sempre, un grazie speciale va alle magnifiche lettrici che mi riempiono di parole meravigliose (e fin eccessive… ma badate bene che non è una critica!)  e che continuano a darmi lo stimolo e spunti per scrivere di Lily. Grazie endy_lily95, iceprincess, Sacu e danyazzurra!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Stelle di palloncini ***


È come se fossi immersa in una realtà più profonda del vero, che si è insinuata e adesso si espande traboccando di faconda certezza. Sono intrisa di un tale piacere che sembra essere un sogno di neonati, di così labile definizione nella sua natura assoluta di colori ed emozioni. Vivo, in un istante di infinita presenza, l’interconnessione al flusso di essenza del mondo e i confini del tutto si sfumano per definire meglio quanto mi circonda.

Sono dolcemente confusa in una eco di argentee cascate che mi empiono di un’inarrestabile euforia che tintinna soave nella mia essenza.

Il gusto del mondo si rivela più intenso e quella membrana che ovattava la mia esistenza si è sciolta in un idillio di lingue di fuoco. La parvenza è di sentire tutto così a fondo, che mi pare di poter percepire il pulviscolo che giace sempiterno tra le stelle in un canto di bagliori.

Sono così disorientata da questa ineffabile compiutezza, che mi sento come un palloncino di elio, destinato a sperdersi tra le costellazioni; teso a rimirarle così da vicino da arrischiare il suo esistere.

Scorpius, i palloncini riescono a raggiungere le stelle?
Sì, Scorpius, giungono tanto in alto da sembrarlo loro stessi.

E io scaturisco come splendore poiché mi incanti di già incondizionata certezza nei tuoi silenzi o nei miei sospiri.

 

 

 

NDA: Lo so, sono nuovamente in ritardo ed è nuovamente breve. In mia difesa posso portare gli esami (che permangono) e il fatto che se fosse stato più lungo, sarebbe stato stucchevole. Almeno secondo la mia percezione. Mi farebbe piacere ricevere le vostre opinioni su questo capitolo o i precedenti, soprattutto adesso che la storia sta volgendo alla fine: decisamente non manca molto, d'altra parte le cose si sono praticamente del tutto riappianate.

Grazie alle mie super recensitrici. Mi fa davvero piacere che ci siate, non tanto perché la storia sia nata in buona parte su vostra commissione(grazie per avermi convinta), ma perchè ogni volta il vostro feedback mi permettete di approfondire e limare le questioni che emergono nel testo e fondamentalmente mi "aiutate a costruirmi".Ringrazio di cuore anche chi legge silenziosamente: siete gratificanti.

Al prossimo capitolo!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Voli di farfalle ***


Scorpius, non  si ama meno qualcuno se tra le sofferenze causate e assorbite, contrasta e vince quanto è cura stessa di quel veleno soffocante che annebbia il pensiero e annacqua il respiro.

Non offrirti a me rammaricato, ma vivo e più ricco del solo tuo nome, se non meno pieno di esso. Già troppo è stato il nostro dolore, ma ora, proprio in questo istante, la dolcezza di noi può sollevarsi giacché si è conquistata il diritto di vivere.

Non ti celerò che, di quando in quando, mi coglie il pensiero di tornare indietro e raschiare tutta quella prepotente sofferenza, così inutile a occhi più maturi e consapevoli. Sono pervasa, però, della convinzione che se scegliessi, se abbracciassi l’oblio, tutta la gioia e la luminosa felicità che ci riveste leggera impregnando la nostra anima si sbriciolerebbe in favore di un altro ed incerto futuro per il quale non vorrei combattere.

In ogni istante ti ho avuto vicino, nelle giornate felici e spensierate in riva al Lago Nero e in quelle scure e talmente dense da soffocarmi, in cui la tua assenza fisica mi rimandava alla domanda di un te più effimero nel suo essere assoluto. Sogno consolante, premio fuggevole. Futuro sperato.

Sono quasi giunta a un disorientamento inguaribile, sono stata smarrita e confusa quando vedevo senza guardare che non capivi nulla e confondevi tutto. Noi siamo labirinti, possibilità che si susseguono in turbini confusi in cui labile è l’orientamento, di cui speri una scelta che, almeno infinitesimamente. ti avvicini a ciò che spasimi. La solitudine nel percorso è spaventevole poiché distorci l’ostacolo in un immagine più imponente di quanto appare sopportabile. Forse, peggiore è la consapevolezza di incontrare te stesso, in un luogo in cui le bugie di cui generalmente ti colmi sono tali da essere lampanti menzogne e per la cui natura affronti il pericolo di abbandonare ogni ideale e certezza, perfino quella che sembrava  manifestamente salda.

Grazie, Scorpius, di esserti accinto a camminare con me.

Sarebbe ingenuamente bello poter credere che i miei sforzi sono stati ricompensati, ma farei un torto al tuo essermi costante dono, di esserlo stato ancor prima che sorgesse in me la consapevolezza di quel sogno flebile che si è inverato.
Non ci sarà cambiamento dei confini del passato curvando a nostro piacere il significato universale degli eventi; tenendo saldo il ricordo agrodolce del passato ci involiamo verso il futuro.

Sì, Scorpius, mille volte sì.

 

 

NDA: vorrei dire che il ritardo è stato causato dai miei molteplici impegni, ma sarebbe oltremodo ingiusto propinarvi una scusa. Nella stesura del capitolo ho dovuto prendere atto di un prossimo distacco da questa storia, questo è l’ultimo capitolo cui seguirà solo l’epilogo. E arrivare alla parola fine è decisamente difficile, poiché tiri le somme del tuo operato, cerchi di far conciliare ogni cosa cercando di lasciare la banalità al di fuori dei tuoi pensieri. Purtroppo i lieti fine lo sono sempre un po’, almeno quelli che piacciono a me: troppo ideali anche per un’ottimista come me; d’altra parte è una storia e se il lieto fine con matrimonio e appianamento di ogni difficoltà non avviene qui, dove altro?

Grazie a Annie_Malfoy, Aylas, beatrice bs, danyazzurra, despina96, SimonaDiVaio1993: il vederla aggiunta alle vostre “seguite” mi avete reso davvero felice! E indubbiamente grazie a voi, pazzi, che l’avete messa tra le  preferite, davvero più di quanto mi aspettassi: Emrys, endy_lily95 e Sacu.

E poi a te, lettore anonimo, che scorgo nel numerino delle aperture di pagina, grazie! Se ti va di lasciare un commento, mi farà sicuramente piacere leggerlo.

Miei cari recensori, spero mi perdonerete per l’attesa, che di certo non è dipesa da un vostro minore incoraggiamento: continua ad essere lucido il ricordo di quanto abbiate fatto per questa storia, più o meno consapevolmente. Grazie davvero per le occasioni che mi avete offerto.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Epilogo ***


NDA: ISTRUZIONI PER L'USO

L'epilogo è composto di dieci drabble ognuna delle quali corrisponde a un capitolo di questa storia, compreso il prologo Fenice, perché si può essere protagonisti anche da assenti!

 

EPILOGO

A te che sei giunto fino a qui.


Mi chiedo se Albus sappia del suo piccolo segreto. Se abbia idea della figura con cui la sua algida sorellina ha delimitato l’estremità della sua schiena, poco visibile al di sotto di quell’orlo. Lei lo cela agli occhi dei più e io stesso non dovrei sapere dove la mia piccola pupilla si è marchiata di un decoro così audace. Come avrei potuto non indugiare sulle sue forme al chiaro di luna dopo una poco appagante nottata di noiosa abitudine? È certamente cresciuta evolvendosi, ancora acerba, in un’innocenza maliziosa già da tutti bramata.

Se non ti volessi bene, Lily, saresti già mia.


***


Se non fosse stato per quella ventata di capelli rossi ora sarei in una casa sconosciuta a deridere l’amore derubandolo della sua sola fisicità. La distanza che hai irragionevolmente interposto tra me e te doveva essere sufficiente a smorzare qualunque interesse, al contrario mi trovo incattivito e teso a pensare quanto poco volessi quello sbiadito rimpiazzo. Se tu fossi qui dovresti fuggirmi: sono in bilico tra una empia ira e un desiderio spasmodico che non riesco ad arginare. Odio l’effetto devastante che hai su di me, odio la smania insolubile che mi imponi. Odio la tua apatia eretta contro di me.


***


Rose mi ha riferito che ti sei rinchiusa in una torre d’avorio in cui non c’è accesso. Perché, sciocca di una Potter, ti circondi di vuoto? Non ti capisco. Non comprendo questo tuo insensato comportamento, questo tuo radicarti in un’ostinazione le cui ragioni mi sono sconosciute. Non ero forse io il tuo migliore amico? Dove sono finite, ora, le tue parole di perpetrarsi eterno di quell’illusione di cui mi avevi convinto! Hai questa inaccettabile capacità di ferirmi con questo silenzio protratto da ormai troppo tempo. Sei immersa in un mare di vuoto da cui mi hai bandito. Inaccessibile appassisci senza motivo.


***


Oggi mi sono svegliato con il ricordo della prima volta che ti ho realmente guardata. Eri sotto il quadro di Piton, lo osservavi attenta, occhi negli occhi. Tra di voi un mistero che ha da sempre suscitato il mio interesse. Ora, però, mi rode come un tarlo. Scalfisce la mia anima supposta di pietra, ma  che è in realtà meno dura del salice. Questo tuo muto dialogare con lui è stato costante elemento di astio nei confronti del mentore di mio padre, che con la distanza impostami si è trasformato in sempre più asfissiante livore.

Perché a me, Lily, preferisci lui?


***


Depongo, sconfitto, le armi di fronte al tuo fuggire. Disilluso da queste fantasticherie che vivo solo tra il sonno e la veglia. Hai scelto una via di eremi ai quali solo da addormentato mi è permesso accostarmi, condannandomi a un’insoddisfacente attesa di nulla. Sono tediato dalla tentazione di porre una fine a quanto è sempre stato pretesa fondata sul nulla. C’è stata amicizia? No. Lily, se ti fossi mai stato caro quanto tu sei stata amica mia, mi avresti almeno spiegato e non avresti affondato il tuo coltello in un cuore che preferivo non credere d’avere.


***


Mai avrei sperato di gioire di una tale confusione che mi turbina nella mente. Mi hai sorpreso quando ormai l’impossibile era stato tolto dal ventaglio delle eventualità previste. Leggera e titubante pressione che incessantemente ossessiona i miei pensieri. Cosa farai ora, lascerai che risponda un ulteriore morbido tocco, o fuggirai di nuovo da me? Non capisco perché tu te ne sia andata, non era forse un’evidente conferma la mia risposta? Eppure con un battito di ciglia mi hai lasciato solo a riflettere su quanto già da tempo non ha bisogno di ulteriori decisioni. Io so cosa voglio, ma tu Lily?


***


So già quale voglio che sia il seguito a quel bacio, eppure sono congelato in un mare di futili incertezze. Come posso rivelare al mio migliore amico, a tuo fratello, che mi sono innamorato di te? Lui sa, degno compare di sollazzi, quante siano state le avventure con cui mai vorrei ti confrontassi, ma soprattutto mai vorrei che ti comparasse. Come può credermi così repentinamente cambiato da lasciarmi anche solo la possibilità di dimostrarglielo! Forse non dovrebbe importarmi la sua opinione, ma il vincolo che ho nei suoi confronti mi obbliga ad essere onesto.

Aspettami, Lily, mentre sbroglio questa matassa.


***


Credo di sentirmi come il camino della nostra Casa quand’era estate: privato della sua fiamma. Mai prima d’ora avevo avuto l’impressione di essere così freddo. Vorrei poter demolire questo muro di pietra che è il passato, che incombe ancora in veste di nome sul nostro presente. Ostinato e caparbio mio padre si è stagliato contro la mia decisione. L’ho emessa a voce per la prima volta, l’ho resa ufficiale agli occhi della mia famiglia, prima ancora che a te, Lily. Era necessario perché mia madre avesse il modo di smussare gli angoli che nel tempo sono permasti  del suo consorte.


***


Ho immaginato con reverenziale timore questo istante. Più volte il mio pensiero l’ha accarezzato riempiendolo di sensazioni fasulle che acquietassero il mio bisogno. Nessuna fantasia si è mai accostata alla realtà, nessuna precedente esperienza mi ha colmato così pienamente da poter pensare di aver raggiunto una coscienza propria solo di un immortale. Ogni istante con te ha durata eterna, seppure fugga nel tempo di un sospiro. Veloce si perde il mio autocontrollo facendomi retrocedere allo status di un pallido adolescente che non sono mai stato, tanto è assoluto il mio desiderio per te.

Lily, finalmente, io e te siamo noi.


***


Mi hai più volte reso un uomo migliore in questi anni, modellando le mie sfaccettature su di te e smussando le tue per compenetrare le mie. È passato qualche anno da quando ti ho attesa in bianco, raggiante di un amore che ho dubitato di meritare. È pallido ricordo rispetto a quando mi hai quasi rotto una mano nella sala dalla luce fredda, in attesa del nostro primo bimbo. Sono orgoglioso abbia i miei capelli, ma gioia pura è quando mi guarda coi tuoi occhi e si affida a noi. Lily, come gli diciamo che sta per diventare un fratello maggiore?

 

 

NDA: Com'è strano porre la parola fine e pensare che da domani non dovrò più pormi la domanda:" E Lily cosa ne penserebbe se...". Mi dispiace molto abbandonare questi personaggi, perché voi di certo li avete vissuti tramite i pensieri di Lily e adesso di Scorpius, ma per me sono stati vivi abitanti della mia mente e mi ci sono affezionata e li ho amati.

Spero che questo epilogo non abbia deluso nessuno, ma mi sembrava giusto finisse così. Lo spunto lo devo a endy_lily95, che nella sua prima recensione a me aveva fatto una richiesta precisa... L'ho un po' elaborata ed è nato questo capitolo.

Un grosso ringraziamento a tutti voi che avete letto e seguito le vicende, spero davvero che qualcosa vi resti delle mie parole, sebbene sia una pretesa eccessiva, lo so.

Indubbiamente devo ringraziare chi ha segnalato il suo favore mettendola tra le preferite: CREMsweetstory, Emrys, endy_lily95, Sacu e chi tra le seguite: Annie_Malfoy, beatrice bs, danyazzurra, despina96, SimonaDiVaio1993. Grazie a tutti voi!

Un grazie particolarmente sentito ai meravigliosi angioletti che hanno recensito: graazie, siete stati uno stimolo a seguire anche quando calava un po' la voglia di giungere alla parola fine.

A Emrys, perchè mi ha convinto a tramutare il mio account in "autore" e a danyazzurra, che ha così pazientemente sopportato i miei dubbi supportando ogni mia scelta.

Grazie di cuore a tutti!

Ari

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=895473