Il Marchio della Rosa

di lullaby_97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
 
Quando ormai credi che non c'è più nessuna possibilità di salvezza, ti sbagli perchè la speranza c'è, nascosta nel tuo "io" interiore. Anche quando tutto sta crollando sta crollando davanti ai tuoi occhi, continui a sperare che da un momento all'altro appariscano i sette eroi, o meglio, i sette Portatori del Marchio della Rosa. 
Quando li vedrai, lo capirai subito che sono loro, ed il tuo unico dovere di fronte a essi è credere in questi salvatori, appoggiarli e sostenerli.
 
Un mondo parallelo al nostro dove tutto può succedere.
Una Profezia.
Sette Eroi. Sette Rose.
Un popolo da salvare.
Riusciranno i Portatori  del Marchio nel loro intento?
 

Angolo autrice
Spero che come prologo vi sia piaciuto e siccome questa e la mia fanfic spero che sia di vostro gradimento.
Cosa ne pensate di questa introduzione? Accetterò volentieri Ie vostre recensioni positive o negative che siano.
Inoltre, spero che in futuro io  sia all'altezza delle vostre aspettative.
A presto,
lullaby_97

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


Capitolo 1


 
-Maestà c'è qualcuno che desidera vederla.-
 
-E chi sarebbe? Chi è il pazzo che viene con questo maltempo per incontrarmi?-
 
-Maestà, è una giovane donna che dice di essere la Veggente delle Terre del Nord. Dice di avere delle informazioni di notevole importanza per il regno.- 
 
-E allora falla entrare immediatamente! Cosa aspetti? Spero solamente che sia veramente così importante,
dato che negli ultimi tempi i problemi non fanno altro che aumentare e sinceramente non ne posso più!-
 
-Subito maestà, ma vuole che la porti al salone d'ingresso oppure la porto nel vostro salotto privato?-
 
-Privato, è meglio.-
 
-Come vuole maestà.- e ritirandosi diede ordini a gran voce di far entrare la Veggente e di farla accomodare nel salotto privato della regina e dicendo questo fece un cenno ad una guardia che aprì una porta facendo intavedere una figura sottile, coperta da un mantello nero che stava pazientemente aspettando all'entrata il permesso di entrare.
 
-Finalmente! Credevo che vi foste dimenticati della mia presenza qui. Mi auguro solamente che la regina sia dell'umore giusto per sorbirsi tutte queste notizie che porto!- disse con voce soave mentre entrava.
 
-Perchè, sono così terribili queste informazioni che portate?- le chiese la guardia accompagnandola verso la loro destinazione.
 
-Temo proprio di sì.- e come se sapesse già dove fosse la loro destinazione aprì una porta che si affacciava ad un'enorme stanza, accogliente, i cui colori principali erano il marroncino e il beige. Al centro erano disposte delle enormi poltrone che sembrava avrebbero inghiottito chiunque ci si fosse seduto sopra; di fronte ad esse vi era un camino acceso da un'enorme fuoco che emanava calore in tutta la stanza. I mobili erano molto semplici, ma erano, in compenso, fatti in legno pregiato che solo alla vista avevano l'aria di essere molto costosi. Ma la veggente non si fece intimidire da tutto quello sfarzo e, senza chiedere il permesso a nessuno si accomodò su una piccola poltrona che sembrava fatta apposta per lei; la guardia non potè fare a meno di osservare quell'esile figura, che sembrava avere una grazia degna di una principessa. La giovane accortasi dello sguardo si affrettò a domandargli quando sarebbe arrivata la regina, ma non fece in tempo a finire la domanda che la regina si presentò alla porta del salotto.
 
-Buoneserata a voi maestà, regina dei Regni Unificati. Sono qui presente per comunicarvi delle notizie, che come a voi è stato riferito, sono di notevole importanza, ma posso inoltre assicurarvi che non saranno molto gradevoli per voi.
 
-Ebbene, mi potrete raccontare ciò che avete da dirmi tra un attimo- e con un cenno congedò la guardia che pareva non essersi mossa da lì con uno sguardo eloquente. -Ora potete dirmi ciò che avete da riferirmi così urgentemente.
 
-Allora da dove volete che cominci?- e senza attendere risposta continuò - Non fa niente, tanto importa solo ciò che ho visto e non in quali circostanze mi trovavo. Tuttavia non ometterò nulla, o almeno ometterò solamente ciò che non ha poi tanto valore.- Dicendo questo lanciò uno sguardo alla regina, la quale sembrava a dir poco spazientita, ma ella non se curò anzi sembrava divertirsi a provocarla. -Quindi credo che posso dirle che mentre ero in una delle città delle Terre del Nord, quando una persona mi si avvicinò e mi chiese delle informazioni, ed io naturalmente dovevo risponderle ma per farlo ho dovuto guardare il futuro e ciò che ho visto mi ha sconvolto completamente. Era tutto sfuocato, e quindi ho potuto decifrare ben poco.-
 
- E allora? Siete venuta qui per dirmi solo questo?! Volevate riferirmi qualcosa di importante, vero o sbaglio? Non vorrete forse dirmi che uno stupido incontro ed un'immagine sfocata vi abbiano turbata?-
 
-Scusatemi per quello che sto per dire, ma voi siete una persona veramente impaziente e questo non è sicuramente un  pregio per un sovrano.-
 
-Ma voi siete qui per elencare i miei pregi e i miei difetti? Perchè se è così, dichiaro che la nostra conversazione è finita.-
 
-Perdonatemi se sono stata poco sensibile, ma se ora permettete ora voglio dirle ciò che ho visto.-
 
-Bene iniziate e vedete di badare a come vi esprimete con me.-
 
-Certo. Allora dove eravamo arrivate? Ah, ora ricordo. Beh, la visione era tutta sfocata persino i personaggi non riuscivo a decifrarli, era tutto così confuso... Però la cosa più strana è che sono riuscita a decifrare delle potenti forze maligne. Inoltre il Potere della Rosa sembra essere aumentanto di moltissimo.-
 
-Come è possibile? Il Potere non si è più attivato sin dai tempi antichi! Da quando la Stirpe si è estinta non si è più attivato!-
 
-Questo è solo uno delle tante cose che non riesco a spiegarmi. Infatti il potere è talmente aumentato che pare che il Marchio della Rosa si è diviso in sette parti, cosa che non è mai accaduta in tutti questi secoli... Credoo che presto avremo sette guerrieri da trovare se vogliamo difenderci e abbattere il pericolo a cui stiamo andando incontro.-
 
- Già avete ragione credo, prenderò seri provvedimenti.- e così dicendo chiamò la guardia che intanto aspettava fuori dalla porta e con un gesto secco gli disse - Prepara le guardie, avrete un importante compito da svolgere.




ANGOLO AUTRICE

Eccomi quììììììììììììììììììììììììì!
Scusatemi tanto per essermi assentata per tutto questo tempo, ma ho avuto gravi problemi familiari e scolastici ma adesso tutto.
Spero che questo capitolo vi piaccia e vi prometto che nel prossimo capitolo avrete molte spiegazioni se avrete dei dubbi.
Ringrazio moltissimo le anime pie che hanno recensito la mia fanfic e proprio per questo motivo mi prenderò la cura di rispondere alle vostre recensioni personalmente.
Baci, bacini
la vostra
lullaby_97
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


Capitolo 2


 
- Leon svegliati farai tardi e perderai l'aereo!-
 
-Sì... ora mi alzo.- Lentamente Leonard si alzò dal dolce tepore del letto e si mosse in direzione del bagno... Stranamente non si sentiva

stanco come credeva, come se la notte prima avesse riposato bene, cosa tutt'altro che vera. Infatti il giorno prima era stato invitato ad andare ad una 
 
cena d'addio con i suoi pochi ma veri amici. All'inizio fu molto titubante, ma la loro insistenza lo convinse andare,

inoltre non sarebbe stato carino non andare ad una cena d'addio organizzata per lui visto il suo trasferimento in  un'altra città per il college.

Eh già, il college . La sua condotta lo avrebbe fatto ammettere ai più famosi ed importanti college dello stato, ma durante le 
 
vacanze estive ricevette una strana lettera... la carta in essa utilizzata emanava un potente profumo di rose, che stranamente riusciva a sentire solo lui.

Il fatto ancora più strano era il contenuto della lettera e la reazione dei genitori. 
 
La lettera recitava le seguenti parole:
 
                  Gentili signori Blake,
 
                   Siamo molto lieti di informarvi che vostro figlio abbia avuto l'oppurtunità di
 
                    accedere al nostro college privato. Sicuramente vi starete chiedendo di quale 
 
                   college stiamo parlando cari signori, ma possiamo riferirvi solo che è un college
 
                   che solo le persone che lo frequentano e i loro parenti più stretti conoscono la 
 
                    sua esistenza. Questo college infatti è finanziato dirattemente dallo stato e
 
                   preghiamo naturalmente il massimo silenzio e l'assoluta segretezza riguardo a
 
                   questa lettera. Inoltre riteniamo opportuno riferirvi che se vostro figlio 
 
                   frequenterà il nostro college avrà già un posto di lavoro nel settore che desidera
 
                    dopo che si sarà laureato.
 
                                                   Il preside Woodwiss
 
                     P.S. Sappiamo che voi farete la scelta che riterrete più giusta visto il continuo 
 
                     ridurre numero dei posti di lavoro per i giovani di oggi.
 
La lettera era un po' informale come se il mittente conoscesse i suoi genitori. Inoltre non riusciva a spiegarsi perchè la lettera si rivolgeva ai suoi genitori e non a lui,

cosa che a suo parere lo mancava di rispetto. Quando chiese spiegazioni ai genitori, gli risposero solamente che nonconoscevano il preside

e questo fece aumentare i suoi dubbi sul fatto che fosse soltanto uno scherzo di cattivo gusto. Quando decise di rivelare i suoi dubbi ai suoi loro risposero solamente 
 
con una scrollata del capo e con un - Non ti preoccupare, noi ci siamo già informati su tutto ed è tutto vero quindi non farti troppi priblemi, questo college ti offre le migliori possibilità e per 
 
questo prepara le valige ti trasferirai lì. Abbiamo già inviato la lettera di iscrizione e sei stato dia accettato. Tra un mese verrà a prenderti un collaboratore e ti condurrà direttamente lì.- E finiva 
 
sempre così la conversazione. I suoi genitori, ogni volta che cercavano di trattare con loro di nuovo sull'argomento, loro assumevano un'espressione vacua e parlavano fissando un punto 
 
indefinito nella stanza in cui si trovavano; dopo tante insistenze senza successo,egli cedette e accettò il trasferimento in una scuola di cui non sapeva nulla,neanche il nome.
 
- Leonard muoviti o farai tardi! Il tuo accompagnatora sarà qui a momenti!- 
 
- Sì, ora arrivo... ho quasi finito mancano solo pochi aggiustamenti e scendo, anche se non capisco ancora il motivo insensato per cui mi avete obbligato ad

accettare l'iscrizione in quella scuola!- Disse mentre chideva gli ultimi bottoni della camicia e si prestava a prendere la valigia enorme,

di cui sua madre si era presa personalmente la responsabilità di farla con la semplice scusa "Gli uomini non sanno mai come fare una valigia, la preparano credendo di averci messo 
 
tutto e alla fine si scopre che si sono dimenticati qualcosa". Questa frase aveva a dir poco irritatoLeonard, in quanto era sempre un ragazzo molto preciso e ordinato, cosa che lo aveva fatto 
 
aumentare di fama nella sua scuola.
 
- Mamma, cosa diavolo hai messo in questa borsa? Sembra che hai svaligiato tutti i negozi di questa città per come è gonfia! Ho come l'impressione

che potrebbe esplodere da un momento all'altro!-
 
-Non ti lamentare, ti ho messo solo lo stretto indispensabile.-
 
-Stretto indispensabile? Mamma, la roba che mi hai messo qui dentro basta per riempire il guardaroba di dieci persone!- E così dicendo posò la valigia

sul pavimento del salotto illuminato dalla luce inondante del sole. -Bene, sono pronto. Quando credi che arriverà il mio accompagnatore?-
 
-Be', prima di tutto fai colazione, poi penseremo al tuo accompagnatore.- Ma, appena finì di parlare, il suono di alcune ruote sul vialetto di casa li fecero voltare verso la finestra

quasi in contemporanea e rimasero completamente scioccati da ciò che videro: una lucidissima limousine che attendeva davanti al cancello di casa.
 
-E questo per loro significa essere riservati come avevano richiesto nella lettera? Credo che di questo passo tutto il quartiere se non tutta la città saprà di me.- 
 
-Non lamentarti ora figliolo. Vedi solo di essere educato e mantieni un portamento educato visto che non ci rivedremo che fra un paio d'anni,

quindi spero che onorerai sempre la tua famiglia.-
 
-Mamma, sei sicura di stare bene?- Disse Leon con fare sospettoso. Non aveva mai visto comportarsi in quel modo, infatti era solita preoccuparsi in modo assurdo

quando doveva partire per dei semplici viaggi di piacere con degli amici e che di solito duravanon qualche mese. Ora che lui doveva partire per un bel po' di anni

e i suoi genitori non potevano andare a trovarlo e viceversa come era previsto nel regollamento, per il semplice fatto che era un college la cui 
 
posizione non era segnata da nessuna parte per mantenere l'assoluta segretezza.
 
-Sto benissimo Leon, non ti preoccupare. Tieni questa busta: dentro ci troverai dei panini in caso avessi fame durante il tragitto. Ora vai o farai tardi.-
 
-Posso salutare almeno papà?-
 
-Non credo che ci riuscirai: è stato chiamato questa mattina presto con urgenza al lavoro. Credo che ci sia qualche problema.-

A quella risposta Leon si sentì triste: non avrebbe potuto salutare il padre prima di partire.
 
-Comunque se vuoi, puoi chiamarlo.-
 
-Grazie mamma è proprio una buona idea non ci avevo pensato.-
 
-Bene ora vai, altrimenti farai tardi.- e con un abbraccio lo strinse a sè e poi sussurando piano gli disse:- Mi mancherai figlio mio.
 
Leonard sciolto l'abbraccio prese la valigia e si diresse verso la limousine che attendeva sul vialetto dove l'attendeva l'autista con una porta spalancata.

Si voltò per un'ultima volta verso casa e vide sua madre in piedi davanti la porta che guardava con uno sguardo dolce misto a forse
 
 qualcosa che lui credeva fosse tristezza e preoccupazione. Le rivolse un sorriso e poi si voltò. 
 
Da quel momento sapeva che la sua vita sarebbe cambiata, ma un presentimento gli diceva che sarebbe cambianta in peggio.
 
 
 
ANGOLO AUTRICE
 
Salve a tutte! Rieccomi qui mi dispiace per l'enorme ritardo ma credo che io e la puntualità non andiamo d'accordo visto che ogni volta scrivo promettendo la puntualità e poi non lo faccio. Mi dispiace moltissimo per il mio comportamento scorretto nei vostri confronti =(
Ora passo ai miei personali ringraziamenti: 
Ringrazio molto thegreenminstrel per avermi seguito e ti dico che se non fosse per la tua presenza credo che avrei già smesso di scrivere e di conseguenza avrei abbandonato questa fanfiction. Ti ringrazio ancora molto e al prossimo capitolo! ;)
Baci lullaby97
 
 

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