Destini intrecciati

di Delyla
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** _.:*Prologo*:._ ***
Capitolo 2: *** _.:* La radura dell'incontro *:._ ***



Capitolo 1
*** _.:*Prologo*:._ ***


Destini intrecciati

 

Prologo

 

 

-Kykio...io ti amo!-

-Oh....Inuyasha...- riuscì a dire lei commossa –Anche io ti amo, ti ho sempre amato!-

Lui sorrise. Adorava la sua Kykio.

-Voglio sposarti. Ora. Adesso- le sussurrò ad un orecchio

Lei lo fissò stupita. –Sposarmi? Ma...- la proposta le pareva affrettata e...

-Non vuoi sposarmi?- le chiese con tono basso. Probabilmente, aveva pensato che lei non lo amasse così tanto.

-Si che voglio, ma... così, adesso...senza preavviso...- balbettò

-Insomma...non è una sorpresa gradita!-

Il suo tono la stupì. Era burbero. Non le aveva mai parlato così.

-Inuyasha...-

-Non usare quel tono...dolce con me! Mi dici di amarmi e poi non vuoi sposarmi! Kykio, non ti capisco! Sai bene che sei la prima donna di cui mi sono innamorato!-

Era arrabbiato. Si, lo era. Muoveva le mani con gesti automatici, e aveva il viso rosso.

-Ma...-

-Niente ‘ma’! Dovevi solo dire ‘si’!!!- e con queste parole corse via nella foresta, lontano da quella donna che diceva di amarlo...

 

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“E ora come faccio...oh Inuyasha, speravo tanto che ti dichiarassi, ma... non posso certo ignorare ciò che ho dentro di me...”

Si osservò la pancia apparentemente piatta, merito di un incantesimo della sorella Kaede.

Non poteva certo rivelare ad Inuyasha di aspettare un figlio da un altro.

“Devo...devo uccidere il padre di questo bambino...”

 

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Kykio camminò più velocemente che poteva nella foresta. Sapeva dove trovare quell’uomo. Le aveva detto che per qualunque cosa, lo avrebbe trovato ‘Lì dove i due fiumi si incontrano e il Grande Albero si estende nel cielo’ .

Giunta al punto da lui predetto, si accorse dell’esistenza di una barriera. Logico.

Vi entrò senza alcuni problemi, e vide il palazzo in cui quella notte avevano fatto l’amore.

Lui la attendeva già fuori. Capelli lunghi, neri come la notte, occhi color corteccia.

-Cosa ti porta qui, Kykio? La notte non è ancora giunta- parlò lui con un ghigno sul volto

Lei portò la mano sinistra alla faretra, ed estraendo una freccia, impugnò l’arco verso di lui.

-La tua morte- gli disse fredda

Lui rise –Hai  intenzione di uccidermi? Nelle tue condizioni?-

Sapeva a cosa alludeva. –Tu...-

-Io so- rispose lui semplicemente, con quella sicurezza che sempre l’avrebbe affascinata. Sicurezza, che Inuyasha non aveva.

-Allora, sai anche che stai per morire-

-Ti sbagli-

Lei scoccò la freccia. La scia si tinse di un rosa pallido, ma non andò a segno.

L’uomo si era protetto con un bastone.

-Bastardo-

-Non dicevi così quella notte- rispose ridacchiando

Questo fece infuriare ancor di più Kykio.

-Combatti?- gli chiese, sempre più fredda, incoccando un’altra freccia

-Io non combatto mai. Io mi diverto.- rispose con un sorriso favoloso

-Stasera non ti divertirai- gli rispose Kykio

-Prima di morire per mano di quella freccia...- la indicò con un dito –Dimmi perchè lo fai-

-Lo faccio e basta- nei suoi occhi, c’era impazienza

-Oh... il mezzodemone si è dichiarato?- chiese con una nota di disprezzo nella voce

-Il mezzodemone è Inuyasha- tirò un po’ l’arco, pronta a colpire –Ed è il mio uomo-

Con queste parole, lanciò la freccia, che colpì esattamente il centro del petto dell’amante. Lui rimase in piedi, ridendo.

-Oh Kykio...io tornerò, sappilo- sussurrò prima di accasciarsi a terra.

Lei lo osservò, mentre la risata maligna si diffondeva in tutta la valle.

Quel bastardo di Naraku meritava di morire.

 

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“Kykio... ma perchè?? Io ti amo... voglio amarti per sempre...voglio stare sempre con te... Non lo capisci?”

Si chiese Inuyasha seduto sopra il solito albero.

Scese di colpo, e si appoggiò alla corteccia. Incrociò le braccia al petto, infuriato.

La amava. Lo amava. Perchè non voleva sposarlo???

 

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Durante il tragitto del ritorno, si accorse che il tempo in cui l’incantesimo aveva effetto era finito. La pancia le si era ingrossata visibilmente ed ora, Inuyasha avrebbe potuto percepire il suo odore e quello del bambino.

Ma accadde l’impensabile. Un improvvisa barriera rosa si eresse intorno a lei, mentre nella borsa un monile brillava di luce propria. La Shikon No Tama.

Si stese a terra, mentre con suo rammarico, cominciava ad avere le doglie.

“Shikon No Tama...il mio ultimo desiderio è che Inuyasha sia solo mio... mio e di nessun’altra...”

Quella notte, nacque una vita, ma ne venne a meno un’altra.

 

Fine prologo

 

Ihihihi

Che ne pensate? E’ un'idea bizzarra, lo so... Ma, adesso vedrete che succede... Dal prossimo capitolo , molte cose verranno messe in luce...

Uh uhuhuh--- bhe...alla prossima!!!

Ciau, vvb kiss kiss Dely-chan

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Capitolo 2
*** _.:* La radura dell'incontro *:._ ***


Ciauuu^^

Allora, ringrazio tutti quelli che hanno commentato (soprattutto perchè positivamente NdDelyla_cattiva) (sta zitta!! NdDelyla_buona) e che spero che continueranno a farlo. (se no moriranno presto...ghghgh NdDelyla_cattiva) (zittaaaaa! NdDelyla_buona)

Vi avviso che all’inizio, seguirò molto la trama del manga... cmq, questo capitolo è visto dalla parte di...della protagonista femminile.

Ok??? Ciau!!! Vvb Dely-chan

 

Capitolo 1

La radura dell’incontro

 

 

-Sono 15 anni che quel mostro è incatenato all’albero sacro...e chissà per quanto tempo ancora vi resterà...- disse con voce melodrammatica Kaede –Forse... qualcuno lo libererà...prima o poi...-

Dai bambini, si levò un coro di ‘oh’. La sacerdotessa si alzò, smuovendo un poco il lungo kimono e sorrise ai piccoli.

-La storia è finita, bambini. Tornate a casa-

Tutti i bambini si rialzarono sbuffando. Adoravano le storie della ‘vecchietta’.

-Domani c’è ne racconterai un’altra?- chiese uno di loro

-Forse- azzardò Kaede, ridacchiando

I bambini sorrisero e corsero tutti verso le loro capanne.

Poco dopo, una ragazza 15enne, con i capelli castani dai riflessi blu e le iridi come il cioccolato, si avvicinò alla donna.

-Kaede?-

-Oh...si piccola Kagome?- le rispose voltandosi verso di lei

-Un ragazzo ha detto che io non sono figlia di nessuno- le dice, a mezza voce

-Oh piccola... non è vero... tu sei figlia di un uomo e di una donna, come tutti...ma non sappiamo chi sono...- biascica appena

-Oh...- riesce a dire, stupita. Per la prima volta, Kaede le aveva detto qualcosa sul suo passato. Era intenzionata a scoprire tutto. Tutto. –Quindi... voi mi avete allevata, ma... non siete mia parente...!-

-Si, piccola Kagome...-

-Bhe...sono contenta!!!-

Kaede, non capendo, la osserva in attesa di una precisazione.

-Finalmente, mi avete rivelato qualcosa del mio passato!- e con queste parole, salterellò lontano dalla sacerdotessa canticchiando canzoncine...

 

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“Che strana ragazza... strana... Eppure, assomiglia tantissimo a mia sorella...”

Ricordandosi della sorella, le venne un improvvisa folgorazione “15 anni fa Kykio è scomparsa, ed Inuyasha è rimasto incatenato all’albero sacro...ma lei e Kagome sono uguali!! Cosa è successo, quel giorno???”

 

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“Tra la là, tra la là, tra la là...”

Kagome canticchiava un ritmo costante nella testa, e distratta, non si accorgeva nemmeno dove andava.  Aveva da parecchio lasciato il sentiero, tempo prima sistemato da Kaede, ed ora si stava dirigendo chissà dove.

Improvvisamente, un lieve brezza le smosse i capelli da est. Si voltò e vide una folta massa di cespugli, che impedivano oltre la visuale.

Si avvicinò, e infilò la testa fra le foglie.

La vista da lì era magnifica. I raggi solari penetravano tra le fronde degli alberi in modo quasi magico, creando uno strano luccichio sulla rugiada.

L’erba era bassa, e la piccola radura era circondata tutta da cespugli.

Al centro, vide ciò che mai si aspettava di vedere.

Quello lì era l’albero sacro. Ne era sicura. Kaede diceva sempre che era ‘il più bello e maestoso albero di tutto il villaggio’. E non c’erano altre parole per definirlo.

Ma ciò che la colpì fu l’essere che sembrava addormentato sul tronco. Uno strano essere dai capelli d’argento.

Incuriosita, entrò nella radura, e si avvicinò.

Aveva l’aspetto di un ragazzo di 17 anni più o meno, con un bel viso e una massa di capelli del colore lunare. Indossava una veste rosso cangiante, e portava una vecchia katana al fianco sinistro. Aveva delle adorabili orecchiette canine sulla testa.

Si mosse verso di lui. Come a  voler capire se fosse vero. Tese una mano verso il suo petto. Quando i polpastrelli toccarono la stoffa ruvida, ritrasse di colpo la mano.

“Com’è possibile...”

Poi colse un dettaglio. Al petto, pareva avesse un telo, uno scialle. Insomma, un pezzo di stoffa rosa, gli cingeva il busto.

Sempre più curiosa, posò il dito sulla stoffa dello scialle. Una luce improvvisa, illuminò la radura.

Kagome cadde a terra, spaventata e intontita. Alzò il capo verso il ragazzo-cane e lo vide spalancare gli occhi.

Rimasero a fissarsi molto tempo. Cioccolato nell’ambra.

-T-tu...chi sei?- le chiese lui osservandola –Kykio?-

Lei rimase impietrita. –Kykio? Mi sembra di aver già sentito questo nome...-

-Tu sei Kykio??- chiese lui stupito, cercando di dimenarsi da quella posizione

Kagome rimase ancora interdetta. Poi, si alzò e lieve, si arrampicò sopra le radici, fino a poter arrivare con gli occhi al collo del ragazzo-cane.

-Aspetta- detto ciò, snodò il fiocco che bloccava lo scialle

Lui si inebriava del suo buon profumo. Lei si sentiva stranamente attratta da quello sconosciuto, e anche in imbarazzo.

-Fatto- gli disse, togliendo completamente lo scialle e posandoselo sulle spalle

Lui continuò ad osservarla negli occhi. Pareva che le stesse leggendo dentro.

“Non sei Kykio, ma il tuo odore è misto al suo... chi sei? E’ quasi uguale, ma sembra che sappia più di... fiori”

Lei lo osservò, e per la prima volta in vita sua, arrossì. Velocemente, scese dall’albero, rischiando di inciampare. Cosa che accadde.

Ma a salvarla, fu il ragazzo-cane. Quando riaprì gli occhi, pronta a sentire un forte dolore al posteriore, si ritrovò due iridi d’oro colato che la scrutavano dentro. Arrossì di botto, scostandosi.

Il silenzio era tesissimo. Kagome detestava stare zitta.

-Chi sei?- gli chiese con un filo di voce

-Inuyasha- rispose osservandola

-Oh...- rimase stupita –Tu sei il mostro imprigionato da 15 anni all’albero sacro di cui vaneggia sempre...?- ma non fece in tempo a finire che Inuyasha la interruppe

-15 anni??? Sono rimasto addormentato 15 anni??? E kykio?? Che ne è di Kykio? Dimmelo!!!- l’amore rimasto celato era ormai fuoriuscito furioso.

-Io non conosco nessuna Kykio!!!- cercò di rispondere Kagome

-Come non la conosci???- esplose lui

-L’unica che può...è..- ma si interruppe –Vieni!!- gli prese la mano e lo condusse fino al villaggio. La gente li osservava straniti. Tutti parevano non capire chi fosse quel ragazzo-cane che gli ricordava qualcuno...

-Kaede!!Kaede!!- urlò Kagome entrando nella capanna della donna

-Cosa c’è piccola...?- ma si interruppe alla vista di Inuyasha – Inu...yasha...- riuscì a dire

-Oh...salve vecchiaccia-

Kagome emise un gorgolio di disapprovazione

-Cosa..come...Kagome..tu...-

-In effetti è strano, l’ho toccato e si è svegliato. Cosa faceva lassù?- chiese confusa

-Lui...era sotto un incantesimo...come hai fatto...a scioglierlo?- chiese stupita “Come pensavo... potrebbe essere una sacerdotessa”

-Non ne ho la più pallida idea!- rispose ridendo

Inuyasha, parve per un attimo incantarsi sulla figura della ragazza.

-Inuyasha- lo tolse dai suoi pensieri Kaede –Che ne è di Kykio?-

Lui la fissò interdetto –Come, non lo sai?-

-No, dopo quel giorno di 15 anni fa, non la vidi più-

-15 anni...fa?- chiese Kagome pensierosa

- ehm...si...15- riuscì a dire Kaede

-Io le chiesi... c’è... insomma...- arrossì di botto, e Kagome emise una piccola risatina alla vista delle sue gote rosse

-Cosa ridi, strega!!!- la insultò lui

-Ehi! Strega a chi!!!-

-A te!!!-

-Stupido!-

-Idiota!!!-

Così incominciarono a litigare. Kaede li osservava interdetta.

“Uff...so io come risolvere la faccenda...”

Corse nell’altra capanna e prese un rosario dai colori scuri, con qualche dente di animale. Quando tornò nella capanna, i due litigavano ancora.

Inuyasha, che era distratto, non si accorse nemmeno del gesto fulminio della vecchia nel metterglielo.

“Bene...ora, la prima parola che Kagome dirà, lo stanerà...” Rise dentro di se.

“Inuyasha...” –A CUCCIA!!!!-

Con queste due parole, il ragazzo-cane si schiantò a terra dolorosamente, facendo un buco nel terreno.

-M-ma c-cosa... VECCHIACCIA!!! LEVAMI QUESTO ROSARIO!!!!- urlò imprecando verso la donna

-Rosario?- chiese Kagome stranita

-La vedi quella collana che ha a collo? Ogni volta che tu dirai ‘a cuccia’ lui finirà sul terreno-

Kagome ridacchiò.- Davvero?-

-non farlo, strega-

-a cuccia-

Un tonfo distrusse la quiete.

-Ma vacci piano Kagome-

Lei annuì. –Inuyasha? E’ così che ti chiami vero?-

Lui azzardò un si, sbuffando.

Nel frattempo, Kaede era uscita e lui si era rialzato.

-Cosa sei?-

 

Fine capitolo 1

 

Recensite!!!! Vvb kiss kiss Dely-chan

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