Dannata memoria.

di Rejoice96S
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


“Ma come faccio a non ricordarmi mai niente??” Urlava nella sua mente.
Un altro Natale era arrivato e, come tutti gli anni, Bono si era scordato di fare un regalo ad Ali. Ormai mancava davvero poco al fatidico giorno. Non era davvero il caso di scordarsi di un evento così importante per poi scusarsi con una canzone. Era già successo e non voleva che ciò si ripetesse.
“Dove vado adesso, alle quattro di notte, tre giorni prima di Natale e senza nessuno che mi aiuti?”
 Maledetta memoria. In quel periodo non riusciva a ricordare niente all’infuori di uno strano ritmo che ronzava nella sua mente.
“Meglio chiedere consiglio ai ragazzi... Larry? No, ormai è una settimana che sembra divertirsi nel contraddirmi in ogni cosa... Adam? Mh, potrebbe aiutarmi nella scelta del regalo.. Cavolo come invidio il suo buongusto!”
C’era una punta di sarcasmo in quest’ultima frase, anche se in quanto a stile, Bono aveva ancora molto da imparare.
“..Edge!! Come ho fatto a non pensarci prima?!?” Urlò all’improvviso.
Non c’è niente di meglio di un consiglio di un buon amico. Specie se quell’amico è The Edge.
“Un genio come lui troverà una soluzione a questa storia... Dove ho messo il cellulare? Ah, eccolo...” Ancora la memoria. Ma cosa frullava nella testa di quell’uomo?

*DRIIIIIN DRIIIIIN* “Mmmmmmh ma chi cavolo è a quest’ora?”
*DRIIIIIN DRIIIIIN ... CLICK* “Pront.. Bono! Ma che cazz...”
Mai svegliare un chitarrista addormentato, specialmente se quel chitarrista ha avuto una giornata sfiancante. Bono dovrebbe saperlo. Ma in fondo, cosa gliene fregava: era un’emergenza!

“Buongioooooorno dormiglione! Cosa c’è di meglio di una buona chiacchierata mattutina tra buoni amici? Che ne dici di venire da me per parlare  un po’ magari davanti a una scacchiera?” Urlò il cantante.
“Bono.. a parte il fatto che sono le quattro e mezza e tu sai che a quest’ora voglio solo dormire. Inoltre sai anche che tutti questi giri di parole non funzionano più con me. Insomma, vai al dunque. Che vuoi?”
“Ehi calma, che modi.. Come sei scontroso oggi” disse Bono ridendo.
“Io sarei scontroso? Ti sembra normale chiamarmi in piena notte???” Edge non stava scherzando, era serissimo. E stanchissimo. Ma in fondo poteva aspettarsi di tutto da un uomo che a cinquant’anni crede di avere l’agilità di un ragazzino. Quindi iniziò a ridere.
“Ok arrivo subito al dunque. Devi venire subito da me, stanno dormendo tutti, e devi aiutarmi a trovare un regalo di Natale per Ali. Ci vediamo tra dieci minuti.”
“Dieci minuti?!?! Ma ti rendi conto di che.. Va bene, mi arrendo. Arrivo subito.” Rispose rassegnato Edge.

Cosa non si fa per un amico in difficoltà?

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


Si lavò e si vestì in cinque minuti. Decise di portare anche la sua fidata Gibson Explorer, una suonata ci scappava sempre. In altri cinque minuti arrivò a casa del suo amico. Dieci minuti esatti: Edge era una persona molto precisa.

*DLIN DLON*

“Ah, questo deve essere lui... Ehi, eccoti! Ma cos.. Perché hai portato anche la Explorer?” Domandò il nano con gli occhiali.
Incredibile, anche di sera non rinunciava alle sue lenti colorate.
“Beh, visto che sono qua, possiamo inventare qualcosa, no? Mica disturbo?”
“No no. Avanti, entra. E poi sarei io quello che disturbala gente in piena notte...” Obiettò ridendo Bono.
Si sedettero in salone e iniziarono una partita a scacchi. Cos’era tutto quel silenzio?

“Scacco matto.” Esclamò il chitarrista.
Che speranza aveva  quel cantante di vincere contro quel genio? Nessuna. E lo sapeva. Ma non importava. L’importante era giocare con quelle pedine bianche e nere.
“Bravo, bella partita!” Disse. “Ora però voglio parlarti. E’ un’urgenza ed è solo colpa della mia stupida memoria. Ho dimenticato di fare un regalo ad Ali!”
“Cooosa?!?! E ora che facciamo?!?!” Urlò sbigottito The Edge.
“Ecco, hai detto bene: ‘facciamo’, non ‘faccio’.” Continuò pacatamente Mr. Hewson. “In questi giorni non riesco a ricordare niente tranne uno strano motivetto...”
“Motivetto?” Domandò Dave. “Anche io ho un motivetto che mi frulla nella mente ma ancora non riesco a riprodurlo bene con la chitarra. Aspetta, provo a fartela sentire..”

Edge impugnò la sua chitarra. Le sue dita sfioravano dolcemente le sei corde. Ogni movimento era un’emozione fortissima che arrivava dritto al cuore. Bono quasi si commosse nel vederlo sorridere e accarezzare così teneramente la Explorer.
Una melodia fantastica usciva dall’anima della chitarra e dall’anima di quell’uomo: un suono puro e allo stesso tempo trasgressivo invadeva ogni angolo della stanza.
“Wow” Fu l’unica cosa  che Bono riuscì a dire.
“Eccola! Eccola!! E’ lei!!!” Esclamò Edge soddisfatto.
“Ma... E’ la stessa melodia che sta riempiendo la mia testa in questo periodo!” Sussurrò.

L’amicizia è anche questo. Essere telepatici quasi in tutto, pur avendo mentalità completamente diverse.

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


“Che cosa curiosa..” rispose Edge.
“Già... Ma passiamo ai fatti. Mancano solo due giorni a Natale e non ho un briciolo di idea.” Annuì Paul.
Ancora silenzio. I pensieri occupavano il vuoto e si facevano sempre più pesanti. Oltretutto iniziò anche a piovere.
“Forse.. Forse ci sono” Sussurrò all’improvviso.
“...Cosa?”
“Ma sì, voglio sorprendere Ali. E’ da tanto che voglio farlo! E se le chiedessi di risposarmi? Metaforicamente parlando, intendo.” Disse euforicamente Bono. Gli occhi gli brillavano come non mai.
“Grandioso!! E se chiamiamo Larry ed Adam? Così suoniamo anche il ‘nostro’ motivetto mentre tu fai la tua ‘dichiarazione d’amore’?” Incalzò sempre più incoraggiato The Edge.
“Così sia. Quali sono i numeri di telefono di Adam e Larry?” Domandò Bono distrattamente.
“Bono... Non scherzare. Sono trentacinque anni che ci conosciamo e non hai mai dimenticato il loro numero...”

Improvvisamente Edge diventò serio. Non bisogna scherzare su cose e persone a cui tiene molto. Innanzitutto perché è un gentleman, e poi perché Larry e Adam, insieme a Bono, sono i suoi migliori amici.
“Giusto, giusto. Scherzavo...” Disse ad alta voce il cantante mentre pensava che avrebbe dovuto iniziare una cura di fosforo al più presto. Mezz’ora dopo le chiamate qualcuno bussò alla porta di casa Hewson. Sì, erano proprio loro.
Adam era bagnato fradicio. Si era preoccupato di vestirsi come meglio poteva - pur dovendo andare solo a casa di un amico - e si era scordato di portare un ombrello.
Invece il volto di Larry raccontava tutto. Bono non lo aveva mai visto così arrabbiato e stanco contemporaneamente. I suoi occhi dicevano quasi ‘Ora mi spieghi perché mi hai svegliato a quest’ora.. Altrimenti sono guai’.

Bono spiegò in fretta il suo problema e la sua possibile soluzione.
“Ma tu sei pazzo!!” Esclamò ancora insonnolito il biondo.
“No.. E’ strano, ma si può fare.” Approvò il signor Clayton mentre cambiava i suoi vestiti umidi con altri asciutti di Bono.
Anche il bassista e il batterista avevano avuto la brillante idea di portare rispettivamente il loro basso e le loro bacchette. Così, giusto per suonare qualcosa.
Bono spiegò inoltre la sua idea riguardante il motivetto che occupava la sua mente e quella di The Edge.
“Dici davvero?” Domandò Larry attraverso i suoi bellissimi occhi marroni. “Sono due giorni che provo uno strano ritmo alla batteria”.
“Quoto affermazione di Larry” Aggiunse Adam, tentando di far sfoggiare la sua scarsa se non assente conoscenza del latino.
Così i quattro ragazzi impugnarono i loro strumenti e iniziarono a suonare.

Magia. Era pura magia quella che poco a poco stava riempiendo la stanza. Mai si era sentita una musica più dolce, che arrivava dritta al cuore. Cosa erano capaci di fare quattro irlandesi in piena notte? Di sicuro qualcosa di favoloso. Una volta terminato di suonare, vi fu un momento di silenzio. Poi tante risate.

“Non mi sono mai commosso così tanto mentre suonavamo! No, aspetta... Forse si!” Esclamò Adam ripensando ai tanti bei momenti passati insieme ai suoi migliori amici.
“Ahahaha.. si, hai ragione. Allora, che ve ne pare della mia idea regalo per Ali?” Domandò Bono.
“Ottima. Dai, mettiamoci subito al lavoro.” Sorrise Larry.
Wow.. Larry rideva di gusto e concordava a un’idea di Bono. Era un evento davvero storico!
Le ore passarono velocemente tra una risata e una strimpellata. Ormai erano le sei e gli U2 avevano completamente perso il sonno.
Che c’era di meglio di una bella passeggiata mattutina per le strade di Dublino? Tante, tantissime cose. Però il fatto di dover farlo insieme li allettava molto. Così uscirono di casa e si indirizzarono lentamente verso il centro della città.

***

Due giorni passarono in fretta.
Era già la Vigilia di Natale!

Bono, Edge, Larry ed Adam stavano ancora ultimando i preparativi per la grande sorpresa. Vi era un grande alone di mistero in tutto ciò: essi non lasciavano trapelare niente a nessuno. Oltretutto il cantante iniziava ad essere nervoso: e se Ali avesse detto un ‘no’? Ma il ‘futuro sposo’ non voleva che il suo nervosismo fosse notato dai suoi compagni.
Così dichiarò cercando di sembrare orgoglioso:”Finalmente! Ok ragazzi.. Ora sono le otto, alle nove e mezza daremo il via all’operazione ‘Soccorso Natale’!”
“Mi chiedo come mai riesce sempre a coinvolgermi nei suoi progetti...” Domandò a se stesso il Mullen Jr.
“Forse ci riesce perché gli vuoi bene. E anche tanto.” Rispose amorevolmente Adam.
“Mh, forse si” Annuì Larry cercando di restare impassibile.

Che bella cosa l’amicizia. Essere disposti a tutto pur di aiutare un amico in difficoltà

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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


Mancavano solo dieci minuti all’evento fatidico e il nervosismo di Bono andava crescendo. Ormai anche gli altri se ne erano resi conto, soprattutto The Edge. Decise così di parlargli in disparte, mentre Adam e Larry bevevano una Guinness.
“Ehi... Sicuro di stare bene?” Fu la prima cosa che gli chiese.
“N-non so.. Ho paura. Paura che Ali prenda tutto ciò per una sciocchezza e mi dica un ‘no’..” Confessò Bono.
“Andiamo, sai benissimo che ti ama alla follia. Poi è abituata alle tue ‘sciocchezze’. Mi chiedo come faccia a sopportarti tutti i santi giorni!”
“Ah ah.. Davvero simpatico!” Disse Bono notando il sarcasmo dell’amico.
“Seriamente, andrà tutto a meraviglia. Piuttosto, hai pensato a cosa dirle?”
“Si, però..”
“Ok basta così. Ritorniamo di là.. Però voglio vederti carico.”

Edge strinse tra le sue braccia Bono in un caloroso abbraccio che solo un buon amico riesce a dare. Quell’abbraccio caricò di energia positiva Paul tanto da fargli tornare il sorriso.

“Tutti pronti??” Irruppe euforico Adam.
“Si, eccoci.. Ma, che cavolo ti sei messo addosso?” Rispose Bono indicando una maglia alquanto orribile.
“Che c’è? E’ la mia maglia preferita. La indosso solo per le grandi occasioni, non la metto praticamente mai!” Disse orgoglioso il bassista.
“Ecco, faresti meglio a rimetterla nell’armadio. Non ho mai visto un orrore del genere!” Confermò Larry mentre sorseggiava i resti della sua birra.
“Tzk.. Antipatici. Siete solo invidiosi.” Borbottò Adam fingendosi offeso.

*DLIN DLON*

“Oh no, è Ali!”
“Coooosa?!? Ma tua moglie non doveva trattenerla il più possibile? Va beh, io ora la distraggo... Voi preparatevi, ci vediamo tra un quarto d’ora vicino alla chiesa dove io ed Ali ci siamo sposati.” Ordinò il frontman a The Edge e Co.
Nessuno ebbe da ridire. La situazione stava degenerandosi sempre più.
“Oh, finalmente ti sei deciso ad aprire la porta!” Disse Ali entrando in casa.
“Ehm.. Senti amore, ho avuto un’idea: e se le Vigilia la passassimo fuori in un posto molto speciale? I ragazzi hanno detto che andranno da dei loro amici..” Balbettò il signor Hewson, molto imbarazzato.
“Ah, ok. Allora vado subito a prepararmi. Ci metterò giusto dieci minuti!” Esultò Ali correndo alla ricerca di un buon abito da indossare.
Stranamente, la donna ci impiegò veramente pochi minuti a vestirsi e a truccarsi. Eppure era perfetta. Bono era strabiliato. Non si sa se più per la sua bellezza o per la sua velocità.
“Sei bellissima..” le sussurrò con uno sguardo dolcissimo.

Entrarono in macchina. Dopo pochi minuti di viaggio il veicolo si fermò.
“Si può sapere dove mi hai portato?” Domandò esasperata Mrs.Hewson.
“...Questo posto ti dice qualcosa?”
Eccome se le diceva qualcosa. Quell’edificio che sorgeva di fronte ai suoi occhi era la chiesa dove lei e suo marito si erano sposati.
C’erano anche Adam, Larry, Edge, le loro rispettive famiglie e i loro quattro figli. Che ci facevano lì?
Bono notò una lacrima di commozione scendere lungo il suo viso, così decise di compiere il ‘passo decisivo’.
“Ali, grazie per avermi sopportato tutti questi anni. Sei la persona più importante della mia vita. Mi aiuti e mi conforti, ma mi correggi subito se esagero nelle mie follie. Non so come ringraziarti per tutto questo e molto altro. Per questo, anche se può sembrare stupido, voglio rinnovare quelle promesse che ci facemmo tanti anni fa, di fronte all’altare.”
All’improvviso la memoria di Bono decise di fuggire via. Dannata memoria. Ora non sapeva proprio come continuare.

Che siano lodati gli amici! Paul fissò scoraggiato Edge, Adam e Larry, i quali stavano cercando disperatamente di aiutarlo: Edge stava mimando un prete, Adam uno sposo e Larry una sposa. Era una scena piuttosto raccapricciante, anche perché vedere baciarsi, anche se per finta, il batterista e il bassista faceva molto ridere. Fortunatamente la memoria del cantante ritornò dal suo breve viaggio.

“Ehm.. Ali.. Vuoi risposarmi?” Domandò Bono emozionatissimo.
Ella non rispose. Semplicemente baciò suo marito. Quel bacio molto probabilmente poteva essere inteso come un ‘sì’.
Tra gli applausi generali, Evans, Mullen Jr. e Clayton iniziarono a suonare quella speciale melodia che da tempo vagava senza una meta nelle loro menti e che avevano provato solo due giorni prima.

Una perfetta atmosfera natalizia, non c’è che dire.

“Buon Natale, ti amo.” Concluse semplicemente Ali.

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